Premio Giovani Imprenditori 2019

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PREMIO GIOVANI IMPRESE


INDICE

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Introduzione 3 Paolo Bonacini 4 Luca Omar Carta 6 Riccardo Cianci 8 Micaela Coscia 10 Mattia Farina 12 Alex Ferraroni 14 Marina Ghedini 16 Ivan Golinelli 18 Niccolò Gorni 20 Lorenzo Guerzoni 22 Sara Maglioli 24 Andrea Moretti 26 Giorgio Pasetto 28 Irene Elena Roliti 30 Sara Severi 32 Cristiano Vassanelli 34 Stefano Zanarini 36


I GIOVANI IMPRENDITORI SCOMMETTONO SU INNOVAZIONE E FUTURO

Il Premio “Giovani Imprese tra Innovazione e Futuro” continua. Questa che raccontiamo è la settima edizione di un premio che è nato a Modena, si è allargato a Reggio Emilia e, ora, supera i confini di queste province per diventare regionale. Questo è già un primo segnale positivo, perché dà l’opportunità di spaziare su progetti sempre più interessanti e innovativi, sempre più capaci di incidere nel tessuto economico dei nostri territori. I protagonisti sono giovani imprenditori e imprenditrici che non si arrendono, anzi, rilanciano il loro impegno continuando ad innovare e a credere nel futuro nonostante le difficoltà. Sono troppi indicatori ostacolanti: davanti a tutto la burocrazia che soffoca la voglia di intraprendere, seguita da una imposizione fiscale troppo alta, dalle crescenti difficoltà ad accedere al credito, dal costo del lavoro ai massimi. Credere nel futuro è, oggettivamente, sempre più difficile, basti pensare ai dati sulla demografia che ci consegnano un Paese che invecchia troppo rapidamente. Queste testimonianze però parlano ancora di tante giovani donne e tanti giovani uomini con un’idea imprenditoriale ben chiara e che fanno tutto il possibile per portarla avanti. Le imprese crescono quando vengono seguite e, per così dire, coccolate come del resto accade per tutto. Le giovani imprese hanno la capacità di far svilupparsi costantemente, così come Lapam Confartigianato ha saputo far crescere questo premio. Un segno di speranza per il futuro.

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METRICODE

PAOLO BONACINI Dopo la laurea in ingegneria informatica e alcune interessanti esperienze lavorative in studi della zona, Paolo Bonacini, in collaborazione con Damiano Pietri, dà vita ad una nuova realtà imprenditoriale , Metricode, avviando una partnership strategica con l’azienda ABC Bilance. Coniugato con Giulia e papà di Leonardo, Paolo ha le idee molto chiare sulla sua azienda: “Si tratta di un progetto innovativo, cui pensavo da tempo, nato per sviluppare il mercato dell’Internet delle cose (IOT), dell’interconnessione globale e dell’intelligenza artificiale. Lo scopo è infatti proprio quello di garantire l’interconnessione a strumenti di pesatura, impianti e macchinari in genere e farli dialogare tra di loro e con il fabbricante, in modo intelligente. Controllare gli apparecchi da remoto e favorire il dialogo con l’infrastruttura informatica in azienda

https://metricode.it info@metricode.it 328 83 41 880 Campogalliano

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grazie allo sviluppo di hardware e software dedicati, nonché consentire il monitoraggio costante dello stato e dell’attività dei vari dispositivi aziendali, facilitando la diagnosi in caso di problema e permettendo un’assistenza pressoché immediata e proattiva: sono tra le applicazioni concrete - precisa ancora Paolo - che il servizio di Metricode può fornire ai suoi clienti utilizzatori” Un ulteriore elemento di attrattività del progetto è la certificazione 4.0 che il software aziendale può garantire con questa procedura informatica. Ad oggi, la collaborazione con ABC Bilance assorbe quasi interamente l’attività della neo-azienda, ma tra gli obiettivi futuri dichiarati c’è quello di “allargare in modo significativo il parco clienti nel comparto della pesatura andando ad intercettare qualcuno degli oltre sessanta produttori qualificati di strumenti di pesa presenti nel nostro Paese. E, precisa


ancora Paolo – ci sono già nel cassetto ulteriori progetti di sistemi informatici da dedicare ad altri comparti manifatturieri o nuovi servizi, sempre però nella logica di favorire il dialogo e l’interconnessione tra produttore ed utilizzatore finale del bene”

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+ AUMENTA SHOP

LUCA OMAR CARTA Immaginiamo di unire artigianalità, design, eco-compatibilità, una sensibilità verso tematiche come la cultura e la valorizzazione del territorio ad una tecnologia di ultima generazione. Questo è +Aumenta.Shop, il primo store al mondo di Realtà Aumentata nel cuore di Reggio Emilia, aperto nel febbraio 2018 dall’idea di Luca Omar Carta. La tecnologia della Realtà Aumentata viene qui sfruttata per portare ai nostri sensi ciò che normalmente è racchiuso nella nostra immaginazione e ricordi. Tra gli obiettivi di Aumenta.Shop c’è quello di estendere l’utilizzo della realtà aumentata per rinnovare differenti contesti: questa tecnologia può essere integrata nel settore turistico, nell’editoria, nelle manifestazioni culturali, nell’organizzazione di eventi. “A livello turistico, crediamo che +Aumenta possa contribuire alla valorizzazione del territorio: inquadrando il Marker, che identifica quel monumento

www.aumenta.shop l.carta@aumenta-ar.com 334 20 31 581 Reggio Emilia

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come “aumentato”, è possibile avere un approfondimento storico e contenuti multimediali dedicati. Abbiamo ideato Cartine in +AR, che guidano il turista in un itinerario, dando la possibilità di scoprire luoghi di interesse. Scansionando le calamite di Aumenta.shop, si accede a un piccolo documentario sul luogo rappresentato e a un virtual tour in 360°. Ancora, inquadrando le nostre cartoline, è possibile associare un messaggio vocale da recapitare.” Tra gli articoli presenti nello shop ci sono schede Vintage 3D che rappresentano i più diffusi oggetti di comunicazione usati nel secolo scorso: mangianastri, macchine da scrivere, giradischi che racchiudono i nostri ricordi dandogli una fisicità: “Visto che spesso i nostri ricordi sono tenuti su piattaforme cloud” spiega Luca, appassionato di fotografia e design “cercavo un modo di poter dare una nuova forma ai ricordi. Ho progettato degli oggetti di de-


sign artigianali, che racchiudono il ricordo attraverso la realtà aumentata: una volta inquadrato l’oggetto con la nostra app “AUMENTA” diamo vita alla nuova esperienza.” Se tra gli obiettivi di +Aumenta.shop, c’è quello di rivisitare business che sembrano ormai obsoleti, con il lancio del nuovo magazine i risultati sono stati pienamente ottenuti. “Abbiamo ideato un mensile interattivo, con diverse aree tematiche (Musica, Spettacolo, Cucina, Cinema, Eventi). +AUMENTA “magazine” è il primo mensile dove ogni immagine sulla rivista sprigionerà innumerevoli contenuti che cambieranno periodicamente a seconda del palinsesto”. In questo modo il magazine è riutilizzabile e gli argomenti sono sempre aggiornati e attuali. “Siamo partiti dal creare prodotti che restituiscono fisicità ai ricordi alla portata di tutti e siamo finiti per creare un’infinità di articoli incredibili. Il prossimo passo è quello di diffonderci in modo capillare, con un +AumentaShop in ogni città”.

Scarica l’app gratuita su www.aumenta.shop, inquadra la foto e scopri la realtà aumentata

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CALZOLERIA CARLINO

RICCARDO CIANCI Riccardo Cianci, 25 anni racconta la sua storia di vera artigianalità. All’età di 19 anni decide di seguire le orme del nonno “Carlino”. Dal 1958, a Sassuolo è attiva una piccola calzoleria storica, dedicata principalmente alla riparazione di calzature. Al fianco del suo maestro, Riccardo, impara le tecniche del mestiere fino ad essere in grado di rinnovare la bottega acquistando nuovi macchinari e adattando innovative tecniche di incollaggio che permettessero di compiere riparazioni più articolate. Gli investimenti in queste innovazioni hanno portato Riccardo ad essere l’unico Riparatore Ufficiale Vibram autorizzato nella provincia di Modena. “Il passo successivo è stato quello di esplorare la rete dei colleghi: ho partecipato con successo al Concorso Mondiale delle Scarpe su Misura a Londra, classificandomi 10° a livello mondiale e 1° fra gli italiani”. La volontà di dare un nuovo volto alla Calzoleria

www.calzoleriacarlino.com carlino.sassuolo@gmail.com 339 86 56 367 Sassuolo

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spinge Riccardo a disegnare anche una sua linea di calzature. Seppur inizialmente piuttosto “goffa”, è grazie alla conoscenza con Roberto di Monte, maestro in una storica bottega di calzature fiorentina, che il giovane imprenditore Riccardo sviluppa le giuste abilità per raffinare la sua collezione di calzature per uomo interamente “hand made”. Di fatto, la realizzazione delle scarpe avviene secondo la tradizione: partendo da un tronchetto di legno lavorato con una sciabola del ‘900 si può ottenere l’anima del piede, sintesi del suo design, forma e misure. Successivamente, viene definito il modello in 2D, dalle cuciture al taglio alla scelta tra l’accurata selezioni di pelli e cuoio. Chi desidera avere la propria scarpa su misura può scegliere ogni singolo dettaglio, ma sono necessari un paio di mesi prima di poter indossare il proprio pezzo unico. Alla creazione di queste piccole opere d’arte con-


tribuiscono anche Chiara, la sua fidanzata, per quanto riguarda le cuciture e Taichi, un giovane apprendista giapponese che sta imparando da Riccardo questo mestiere con l’auspicio di aprire la propria bottega una volta tornato in Giappone. Qui il buongusto non soffre le distanze geografiche: gli ordini delle calzature su misura vengono fatti principalmente attraverso Instagram. Questa piattaforma permette di far conoscere visivamente l’attività di Calzoleria Carlino e chi vuole avere una scarpa su misura deve raggiungere di persona la bottega. “Ammetto, è stata una scelta un po’ di orgoglio” commenta Riccardo “ma io vorrei fare conoscere al mio cliente il contesto in cui lavoro. I miei clienti -anche esteri- fanno visita alla bottega, si immergono nel processo produttivo ma anche nella mia città. Voglio dedicare loro tutto il tempo e le attenzioni di cui hanno bisogno”. Riccardo infatti, dopo avere mostrato il suo laboratorio, accompagna i suoi clienti presso l’atelier, un salottino arredato in stile anni ‘20 sito nel cuore della città. Qui, facendo un tuffo nel passato tutto inizia: vengono prese le misure, si sceglie il modello della calzatura e i dettagli, dando vita ad un nuova scarpa unica al mondo.

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MICHA

MICAELA COSCIA “Sono partita da un garage”. È un inizio che spesso accomuna storie imprenditoriali di successo. Anche Micaela Coscia, 26 anni, un diploma come Tecnico dell’Abbigliamento e Moda, inizia il suo percorso nel box auto del cugino. Dopo qualche esperienza come figurinista, a giugno 2015 partecipa, quasi per gioco, al concorso “Vesti la musica in abito da sera” a Desenzano del Garda, raggiungendo il podio come seconda classificata con la sua prima creazione fatta a mano. “È stato un po’ il mio trampolino di lancio” spiega Micaela “ Il mio più grande sogno è sempre stato quello di creare una mia linea di abbigliamento. Con il tempo ho capito che dovevo cercare e dedicarmi a una nicchia di mercato ben precisa”. Questa nicchia Micaela l’ha trovata e, ad oggi, sta elaborando una collezione, ancora in via sperimentale, che utilizza solamente tessuti di origine naturale come

www.michamadeinitaly.com info@michamadeinitaly.com 059 798 602 Spilamberto

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ortica, canapa, bambù, ananas, latte. Anche la colorazione, quando i quantitativi sono ridotti, viene compiuta da una collaboratrice esterna mediante fiori essiccati. Si tratta di una linea certamente indossabile da giorno, adatta per un cocktail party, impreziosita con ricami interamente fatti a mano dalla sarta di fiducia. Micaela non limita la sua visione “eco” solamente all’uso di questi materiali. Infatti ha lanciato una linea Limited Edition, così chiamata perchè i capi vengono realizzati con le rimanenze di tessuto della produzione. “Si recupera una piccola collezione, unica, e ognuna viene data in contovendita ai nostri negozi che in questo modo non entrano in concorrenza tra di loro. In ciascuno store è presente il brand MICHA, con lo stesso modello venduto in fantasia e tessuti differenti”. Il suo Laboratorio, a Spilamberto, MICHAmadeinI-


taly, fondato nell’aprile del 2016, nasce con l’idea di creare uno spazio in cui poter realizzare un capo di abbigliamento su misura, senza minimi di ordine e sempre aperto a collaborare con artisti emergenti e startup. “L’intento è quello di affiancare stilisti emergenti che intraprendono da zero il mio stesso percorso: nasco come terzista che non impone limitati quantitativi, anzi affianca stilisti in ascesa, dal disegno, alla produzione, alla vendita di abiti anche stravaganti.” Al fianco di Micaela lavorano una modellista, una campionista e alcune stagiste, ragazze che stanno frequentando la sua stessa scuola. “Credo molto nei progetti con le scuole,” continua Micaela “vorrei che ne ricavassero un’esperienza formativa e costruttiva, che faccia capire loro se quella che hanno intrapresa è la strada giusta”. “Come mi vedo in futuro? Vorrei passare il testimone del conto terzi a una persona con cui collaborare. Non per abbandonare questa attività completamente, perchè mancherebbe un pezzo della mia storia, ma per dedicarmi al mio brand e aI negozi che vorrei aprire proponendo ogni limited edition”.

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MUMBLE

MATTIA FARINA Mattia Farina, Francesco Vellani, Giacomo Torricelli hanno fondato Mumble nel giugno del 2013, costruendo quello che definiscono “un primo team capace di rilasciare fin da subito alcune soluzioni digitali vendibili sul mercato cloud”. Nel 2012 Mattia aveva finito gli studi in Ingegneria Gestionale, Francesco seguiva corsi di design mentre lavorava nell’azienda pubblicitaria di famiglia e Giacomo frequentava Ingegneria Informatica. “Ci conoscevamo già” - spiega Mattia - “e metterci insieme per creare Mumble è stata una scelta vincente, giusta. Combinando il nostro background, abbiamo strutturato l’azienda con l’obiettivo di sviluppare principalmente soluzioni digitali cloud. Mumble realizza prodotti fruibili da diverse tipologie di clienti (come smartphone, wearable, web, e-commerce, iot, etc..), differenziando l’attività su tre linee diverse: health, digital transformation e

www.mumbleideas.it info@mumbleideas.it 059 55 12 56 Formigine

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branding”. Nel primo caso, la collaborazione è con il Department of Veteran Affairs (VA) del Governo degli Stati Uniti, un’agenzia federale che fornisce servizi sanitari a veterani militari presso i centri medici VA e le cliniche ambulatoriali dislocate in tutti i paesi. “Siamo stati incaricati di sviluppare diverse applicazioni mobile” - precisa Mattia - “per aiutare i veterani di guerra, una volta tornati dal fronte, nel loro recupero post-traumatico. Con questa applicazione è possibile per esempio praticare esercizi di Mindfulness, una pratica meditativa, utili a ridurre lo stress e far fronte a pensieri spiacevoli. Il processo riabilitativo consente di gestire casi complessi di emozioni forti o problemi relazionali permettendo di tracciare i progressi e il grado di benessere.” Il secondo ramo aziendale è l’attività di digital transformation. “Ingegnerizziamo un processo che fino


ad ora si è svolto in maniera tradizionale. Un esempio può essere lo sviluppo di un BOT (programma in grado di dialogare attraverso comandi testuali o vocali) che permette di accedere in tempo reale e soprattutto in modo semplice e veloce, ad informazioni sempre aggiornate relative ai reparti di produzione e magazzino. Questo tool consente agli addetti commerciali di fornire risposte puntuali alla clientela senza il vincolo di contattare la sede.” Un’altra componente della loro attività aziendale riguarda il supporto delle imprese per la promozione del loro brand. “Affianchiamo alcuni brand già affermati per lo sviluppo di prodotti digitali che consentano loro di comunicare meglio con i loro consumatori finali” Le prospettive per il prossimo futuro vedono Mumble come agenzia capace di sviluppare tool di proprietà da distribuire anche all’estero. “Stiamo concentrando gli sforzi per compiere il salto che conta” - conclude Mattia - “diventando una tra le poche aziende specializzate di prodotti tech presenti in Italia”.

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FAST BUDGET

ALEX FERRARONI Alex Ferraroni, 26 anni, ha trasformato la passione nel suo lavoro. Si laurea in Ingegneria Elettronica e al secondo anno arriva l’idea di sviluppare la sua app: Fast Budget. “Mi sono messo in gioco, da autodidatta, imparando i principali linguaggi. Volevo rendere produttivo il tempo che non dedicavo allo studio, per creare qualcosa che mi sarebbe stato utile in futuro”. Così, dopo il background elettronico decide di specializzarsi in Ingegneria Informatica, studi che gli consentono di acquisire competenze specifiche per l’implementazione dell’app. “Fast Budget, che, come si intuisce dal nome, permette di gestire le finanze personali: ogni utente può così tenere traccia, in via privata naturalmente, delle sue abitudini di spesa, confrontandole con i budget stabiliti e suddivisi per categoria (ad esempio, pranzi/ cene; spesa alimentare; trasporti; carburante, etc..) ”.

www.fastbudget.app ferraroni.alex@gmail.com 351 55 02 078 Modena

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L’app, di recente disponibile anche in versione web, è tradotta in più di venti lingue e vanta più di 3 milioni di download su Android. Si presenta con una pagina Panoramica in cui appare il bilancio, recente e aggiornato, insieme ai conti anche in valute diverse con cui è sincronizzata l’app (conti correnti bancari differenti, carte o portafoglio). Nei dettagli di ogni conto è possibile visualizzare le informazioni più importanti relative ad esso e trovare degli utili grafici per vederne l’andamento del capitale. “Nel concreto, è necessario registrare le spese sostenute: per praticità ho già inserito alcune categorie, ma è possibile crearne di nuove, modificare quelle già esistenti oppure riordinarle, per avere quelle più utilizzate in cima alla lista. Oppure, è possibile creare dei modelli precompilati delle transazioni più frequenti. Questo permette di velocizzare l’inserimento di un guadagno o di una spesa.”


Nella sezione Budget invece si indica un limite di spesa per una determinata categoria, e man mano viene riportato l’importo rimanente e disponibile. Il calendario infine permette di avere ben visibile le entrate e le uscite nei vari conti su base giornaliera. È un utile strumento per avere un controllo costante sui propri risparmi, oltre ad essere particolarmente intuitivo e versatile: “Fast Budget è alla portata di tutti,” spiega Alex “un ragazzo può gestire i primi stipendi, una famiglia può monitorare le spese quotidiane, un professionista può avere una rapida sintesi sull’andamento della sua attività. Inoltre l’app è una valida alleata in vacanza, soprattutto quando ci si trova in paesi con valute diverse”. “Ormai sono completamente immerso nello sviluppo della mia attività. Ho investito molto tempo e ho alte aspettative: mi auguro di trovare validi collaboratori per incrementare i dettagli e le funzioni di Fast Budget”

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HOME STAGING & INTERIOR DESIGN

MARINA GHEDINI

Marina, 39 anni, nasce come geometra per specializzarsi poi in Interior Design. Per circa 17 anni lavora presso l’attività di famiglia, una rivendita con show room di ceramiche e arredi per l’ambiente bagno. “Sentivo il bisogno di dare una svolta” spiega Marina “Mi ha dato l’ispirazione una delle mie due sorelle: una volta tornata, dopo un lungo periodo a Madrid, mi ha suggerito la mia nuova professione, già consolidata nella città spagnola.” Così inizia un piacevole cambiamento; a marzo 2017 frequenta un corso di Home Staging a Bologna presso la Staging & Redesign School e a giugno è operativa al fianco di alcune realtà immobiliari con cui tuttora collabora. “Quello di cui mi occupo è allestire case in tutte le sfaccettature: se si tratta di una casa vuota, utilizzo dei mobili in cartone stampati con una grafica definita, altrimenti, se l’abitazione è già arredata e ma-

www.marinaghedini.it info@marinaghedini.it 338 57 76 161 Piumazzo

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gari abitata, la sistemo e metto in scena momenti di vita quotidiana. L’obiettivo è quello di suscitare nel cliente il cosiddetto “wow effect”, ovvero dare al futuro acquirente la sensazione di sorpresa, di dimora finita e pronta per accogliere proprio lui!”. La casa, così predisposta, facilita notevolmente la vendita, sia perché il cliente ha una proiezione migliore degli spazi, ma anche perché l’ Home Staging permette di enfatizzare i punti di forza. Và da sè che anche le agenzie immobiliari ne ricavino numerosi vantaggi: uno strabiliante numero di visualizzazioni sul web della casa allestita e fotografata, aumento di visite, un importante incremento di pregio del proprio brand e una notevole riduzione delle richieste di trattative. L’Home Staging funziona se considerato come un investimento, non come un costo, che fornisce un valore aggiunto al mercato immobiliare.


“Prima di tutto effettuo un sopralluogo dell’ immobile in vendita, poi realizzo un report in base alla richiesta per la quale sono stata contattata (per le case vuote, si tratta di un progetto stilistico basato sullo studio del target dell’ ipotetico acquirente potenziando al massimo i pregi, minimizzando le criticità e al contesto in cui si trovano; mentre per le case abitate suggerisco al proprietario col quale si collabora quali sono le modifiche, seppur poco impegnative, da attuare). Ad esempio: effettuare sempre decluttering cioè eliminare gli oggetti superflui “alleggerendo” così gli ambienti, inserire un’ illuminazione a luce calda perché più piacevole ed anche un buon profumatore d’ambiente, riordinare il giardino, sistemare gli ambienti... Tutto deve essere accogliente, desiderabile e armonioso, dalla palette colori all’ oggettistica. Dopo la metamorfosi, realizzo il servizio fotografico che preferisco più chiamare “racconto fotografico emozionale” e un videoclip anch’esso “emozionale”. Gli stessi proprietari delle case allestite, dapprima titubanti, si ricredono: una volta viste le fotografie della loro “casa da copertina”, rimangono piacevolmente colpiti e mi capita sempre più spesso che mi chiedano l’intero album fotografico come ricordo della loro casa ormai venduta; a volte succede di venire nuovamente contattata per una consulenza sull’ arredo della loro nuova casa”. Marina inoltre adora dipingere e, molto determinata, continua: “nel prossimo futuro mi vedo nel mio studio, sicuramente con altri collaboratori e, perché no, con l’ intento di introdurre i miei quadri nei futuri progetti di Home Staging”.

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TOP GEN

IVAN GOLINELLI “Topgen nasce dalla passione di un gruppo di amici che in vacanza all’estero ha conosciuto questo meraviglioso ed innovativo sport. “ Così Ivan Golinelli, socio 32enne, racconta la sua idea imprenditoriale. “Tornati a casa ci siamo informati sulle strutture da paintball già attive in Italia e ci siamo resi conto della limitata offerta, presente principalmente nelle grandi città”. In un primo momento, Ivan e gli amici hanno dato vita a un’associazione sportiva chiamata “Paintball Modena ASD”: “Organizzavamo eventi, ed arrivavano molte prenotazioni per il campo” spiega Ivan “perciò nel 2012 abbiamo deciso di strutturarci per portare il paintball ad un’evoluzione ancora inesplorata nel nostro Paese”. In quell’anno eravamo 4 amici che studiavano in città diverse: Università di Modena e Reggio, Bologna, Parma e Ferrara. L’obiettivo consisteva nel trovare aree adatte a un

www.topgensport.it ivan@topgensport.it 347 55 20 797 Modena

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campo di gioco nella rispettiva città di studio. Una volta laureati, i percorsi lavorativi si sono divisi e siamo rimasti io e il mio attuale socio Norman Forghieri, prima di tutto un caro amico”. Topgen, ad oggi, conta per ogni città della regione una struttura gestita direttamente dalla società. Nella sede di Modena sono disponibili due campi da gioco: uno “scenario” in erba naturale, con un autobus al centro, con fortezze e labirinti in legno; l’altro, in erba sintetica, con gonfiabili di forme e ripari diversi, utilizzati in competizioni nazionali e internazionali. I campi sono molto versatili, a seconda delle modalità di gioco i partecipanti hanno diversi obiettivi da raggiungere. Si parte sempre dalla ludicità e ricreatività di questo sport: contrariamente alle simulazioni belliche, con il paintball si vuole lanciare un messaggio positivo e di aggregazione tra i componenti della squadra. Questo emerge an-


che dall’attenzione con cui viene nominata l’attrezzatura di gioco: non si parla di “fucili” bensì di “marcatori”, i quali si differenziano molto dalla forma standard delle armi da fuoco. “Penso sia un’esperienza molto utile per chiunque,” spiega Ivan “tanti ragazzi sono abituati a questi scenari solo nei videogiochi. Qui si parla di “realtà aumentata” in cui ogni giocatore si mette in gioco di persona e impara a gestire in modo efficace la propria adrenalina, abituandosi a migliorare la gestione della stessa in situazioni di vita ordinaria e in episodi critici fuori dall’ordinario.” Ad oggi Topgen si occupa anche di consulenze e approvvigionamento di campi terzi in tutta Italia. “Importiamo e commercializziamo le attrezzature necessarie per rifornire le aree di gioco” termina Ivan “e mettiamo a disposizione le nostre conoscenze maturate in questi anni per la gestione della strutture affinché questo fantastico sport evolva in una direzione funzionale ad attività didattiche e ricreative per la collettività”.

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ECOSYSTEMI

NICCOLÓ GORNI Niccolò Gorni, nel 2013, a un anno dalla maturità scientifica, entra in Ecosystemi, l’attività del padre Paride che eseguiva solo il lavaggio interni autoveicoli. All’inizio il padre si occupava tendenzialmente del settore auto, ma con il supporto di Niccolò e Alex, il secondo figlio, Ecosystemi ha visto un perfezionamento delle tecniche di pulitura utilizzate, aggiungendo l’asciugatura e la disinfezione, chiudendo così il cerchio di questo tipo di trattamento innovativo. Inoltre sono stati ampliati gli ambiti dove è possibile effettuare questo tipo di trattamento, applicandolo su tutti gli imbottiti: nel settore casa (materassi,divani), nel settore uffici (sedie imbottite, poltrone), nel settore neonanati (culle,materassini). T“Ad oggi Ecosystemi” spiega Niccolò, “non compie un semplice lavaggio, ma un vTero e proprio trattamento: nella prima fase viene asportato lo sporco, attraverso un lavaggio particolare,sfruttando l’alta

www.ecosystemitalia.it ecosystemi.italia@live.it 338 52 52 850 Modena

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pressione e l’elevata temperatura, con la trasformazione di acqua, aria e ossigeno. Successivamente si passa all’asciugatura, di fondamentale importanza sia per l’immediato utilizzo del prodotto trattato, ma soprattutto per evitare la proliferazione di microrganismi in ambiente umido e la formazione di cattivi odori. Grazie alle nostre strumentazioni di asciugatura rapida, siamo quindi in grado di essere attivi tutto l’anno, anche in inverno. Infine, viene compiuta una disinfezione, certificata nel pieno rispetto dei parametri indicati dal Ministero della Salute, che consiste nell’eliminazione di eventuali batteri (dannosi alla nostra salute) e possibili cattivi odori sia all’interno delle imbottiture, sia, nel caso della pulizia delle auto, negli impianti di condizionamento”. Il trattamento permette dunque di recuperare e rigenerare un tessuto o un imbottito in modo piena-


mente ecologico; non vengono utilizzati additivi chimici o detergenti aggressivi, mantenendo alta l’attenzione verso un uso consapevole di acqua. “Una goccia d’acqua viene ridotta ventimila volte,” precisa Niccolò “lavando, per esempio, un materasso con soli due litri d’acqua”. Ecosystemi dopo avere perfezionato il metodo e le tecniche di lavorazione, concede anche la possibilità a terzi di replicare la struttura concedendo le direttive gestionali e di condotta dell’attività. L’innovazione di Ecosystemi consiste in questo processo (lavaggio-asciugatura-disinfezione) che permette di far risparmiare denaro al cliente e di utilizzare in modo consapevole l’utilizzo di tre elementi naturali (acqua,aria,ossigeno),rendendo salutari gli ambienti e migliorando la qualità della vita. “Nel prossimo futuro” conclude Niccolò “vorrei vedere migliorati gli aspetti relativi alla nostra comunicazione aziendale sul sito web e sulle nostre pagine social per rafforzare la consapevolezza sull’utilità del nostro lavoro”.

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WEBAZE

LORENZO GUERZONI Giovane, preparato, intraprendente, con idee ed obiettivi chiari: si presenta così Lorenzo Guerzoni che, a soli 24 anni, nel settembre 2017 ha fondato, insieme agli ex compagni di scuola Mirko e Mattia, lo studio Webaze, “a creative place”, come si può subito notare dal logo dell’azienda. Durante gli studi universitari in Informatica per il Management comincia , quasi per gioco, certamente per passione, a realizzare siti web per amici e conoscenti e, dopo la laurea, nel 2015 apre la sua prima Partita Iva. Oggi Webaze si pone come partner delle imprese per gestire a 360 gradi i processi di comunicazione aziendale: partendo sempre dagli obiettivi di mercato, individua gli strumenti più adatti per raggiungerli ( sito web, fotografia, video, grafica e design, brand identity, web marketing...) “Come abbiamo indicato anche nel logo – precisa Lorenzo – il nostro vuole essere un luogo creativo,

www.webaze.biz info@webaze.biz 340 10 96 465 Mirandola

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dove attraverso un brainstroming continuo tra noi e i nostri stessi committenti, collegati mediante web o smartphone, tra lavagne lucide, video e schizzi da scrivania, elaboriamo idee, studiamo progetti, pianifichiamo strategie di comunicazione. Condividendo una forte passione per il nostro lavoro, accompagnata da un legame di amicizia profondo, operiamo in perfetta sinergia tra di noi, anche se ciascuno ha una sua specificità: il sottoscritto si occupa principalmente di mantenere saldo il rapporto con i clienti e di sviluppo web; Mattia , essendo il più creativo del gruppo, ha il compito di sfornare le idee più stravaganti, mentre Mirko è il referente indiscusso delle attività fotografiche”. Lo stesso nome dell’agenzia è un esempio della creatività di Webaze, se si vuole, con un tratto un po’ goliardico, ma sicuramente efficace. All’interno dello studio infatti campeggia un manifesto che


racconta la genesi del nome : nome proprio di azienda creativa, composto dal pronome inglese ”we” e dal verbo “Baze”, puramente inventato. Per poi specificare come questo termine derivi dall’espressione gergale “bazza” usata dai tre soci alle scuole superiori e dal soprannome ancora usato per il collega Mattia. “In questi ultimi tempi abbiamo voluto caratterizzare la nostra azione potenziando soprattutto il settore video con attrezzatura all’avanguardia, forti di una sala di posa di oltre 100 metri quadri, tra le più grandi in tutta l’area nord della provincia di Modena. In tale ambito, come gruppo di professionisti, abbiamo partecipato all’ultima edizione del Nonantola Film Festival con un corto a tema “Horror”, regia del sottoscritto, ottenendo un significativo terzo posto nella classifica redatta dalla giuria di qualità” Tra i già numerosi clienti di diversi settori che si rivolgono a Webaze, alcune importanti aziende della zona e, fiore all’occhiello, la Nazionale Italiani Cantanti. Lorenzo Guerzoni, un mix di creatività e passione, che ultimamente lo ha portato anche a creare interessanti progetti per le scuole superiori della zona, tra cui la realizzazione di un documentario dal titolo “Follow me-Alla scoperta delle ‘Valli le Partite’”, per un brillante reportage naturalistico. “Aiutare i ragazzi con le mie competenze informatiche e trasmettere loro la mia, seppur breve, esperienza d’impresa, mi stimola molto- sottolinea Lorenzo che tra i suoi primi obiettivi aziendali indica quelli di “affiancare molti imprenditori nei loro progetti di comunicazione, soprattutto per far loro comprendere che la spesa per la promozione non è fine a se stessa, bensì uno strategico investimento per il futuro della loro stessa impresa”.

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EDIZIONI TERRA MARIQUE

SARA MEGLIOLI

Sara Meglioli, laurea in filosofia e specializzanda in comunicazione, collabora da tempo nel progetto Edizioni Terra marique, fondata da Roberta Rossi, giornalista e ghost writer, nell’aprile 2011. Il loro lavoro va dalla lettura dei manoscritti, proposti prevalentemente da autori esordienti, alla pubblicazione e promozione del libro, passando attraverso l’editing e la costruzione di un valido progetto editoriale. Ad oggi, Edizioni Terra marique conta oltre novanta autori, i cui libri rientrano nelle collane editoriali dedicate ai romanzi, ai racconti e alle poesie; poi ci sono le autobiografie dall’alto profilo narrativo ed emotivo, i libri illustrati dedicati ai più piccoli, le monografie che raccontano il territorio emiliano, la produzione riservata alle imprese e ai professionisti di vari settori. Qui entra in gioco ProgettoLibro, agenzia di scrit-

www.edizioniterramarique.com info@edizioniterramarique.com 338 27 38 333 Castellarano

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tura e comunicazione, che si rivolge proprio alle imprese per attività di pubblicazioni aziendali, corsi di scrittura e comunicazione efficace in azienda, content strategy e ghost writing, proposto anche ai privati desiderosi di farsi scrivere da un professionista la storia che hanno in mente. Spiega Sara: “Le imprese ci contattano per raccontare la loro realtà aziendale, il loro brand, la loro identità. Sappiamo quanto le parole siano efficaci per dare valore al lavoro quotidiano: per raggiungere questo obiettivo creiamo periodici aziendali, biografie, pagine Internet e manuali. Inoltre abbiamo progettato dei corsi formativi ad hoc per approfondire le tecniche di scrittura creativa e comunicazione efficaci. Scriviamo anche per i privati, per poi pubblicare a marchio Edizioni Terra marique”. La componente più creativa nella collaborazione tra queste due professioniste della scrittura e della


comunicazione riguarda il dialogo tra le specifiche competenze di Sara, laureata in ostetricia e in filosofia oltre ad avere un master in comunicazione, e di Roberta, scrittrice di notevole esperienza, dialogo che porterà alla nascita di un progetto dedicato alle mamme: “Il prossimo futuro ci vedrà impegnate su un nuovo progetto dedicato alle donne in gravidanza e nel primo periodo dell’accudimento del neonato, con l’obiettivo di creare pubblicazioni loro dedicate. Ci avvarremo anche degli strumenti digitali, dal sito Internet con video e blog, a un’app, per invitare le future o neo-mamme a puntare l’attenzione su se stesse, sulle loro straordinarie risorse e capacità, in un periodo tanto particolare e delicato della loro vita. Il nostro progetto affronterà temi legati alla salute e al benessere psico-fisico, ma anche e soprattutto alla creatività”.

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HERBE FOOD & DRINK VEGETALE

ANDREA MORETTI

Da una forte amicizia, una grande passione e un bel progetto di impresa. È la storia di successo di Andrea Moretti, che insieme a Paolo Mastrotto ed Edoardo Spallanzani danno vita ad una nuova realtà imprenditoriale nel food a Reggio Emilia: il ristorante Herbe – Food & Drink Vegetale, aperto dal marzo 2018 in un luogo storico per la ristorazione cittadina. In seguito ad un sapiente restauro e ad un ripristino degli antichi locali in Via Don Andreoli, i tre soci hanno creato un locale specializzato nella cucina vegetale, con una particolare vocazione per il biologico, catturando da subito il consenso di una clientela raffinata ed esigente che ha dimostrato di apprezzare questa novità di proposta culinaria . “Dopo una serie di mie esperienze di lavoro in campo sociale e alcuni anni di gestione di un ritrovo per l’intrattenimento giovanile nel centro di Campogal-

liano io, Paolo ed Edoardo abbiamo maturato l’idea di aprire un locale tutto nostro per soddisfare una utenza sempre più attirata da questo tipo di menù” è il racconto di Andrea, considerato dagli amici/ soci il vero animatore del ristorante. Tra le scelte distintive del locale, una particolare attenzione per la sostenibilità che passa per la preferenza di molti fornitori a Km zero, al bando completo della plastica privilegiando il packaging compostabile, fino alla scelta, non banale, di ambire a diventare un posto “0 Waste” (Zero Rifiuti). Quello che da molti ristoratori è considerato uno scarto, nella cucina di Herbe riprende vita in nuove combinazioni culinarie per menù originali e sfiziosi. “Ci sforziamo infatti di gettare via meno scarti possibile: così le bucce di frutta o verdura diventano preparati per ottimi drink o essiccati per aromatizzare i piatti. Siamo molto attenti agli imballaggi dei pro-

Facebook: HerbeRistoranteVeganoReggioEmilia welcome@herbe.bio 375 62 15 666 Reggio Emilia

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dotti che acquistiamo, cerchiamo in ogni caso di attingere il meno possibile a semilavorati esterni, ma di produrre quasi tutto all’interno del nostro laboratorio di cucina. Ed è per questo che i nostri collaboratori (attualmente 8 persone) devono essere particolarmente motivati e consapevoli in questi atteggiamenti. Altra attenzione del nostro staff – prosegue ancora Andrea – è la cura nella scelta delle etichette della cantina, dove, più dei nomi noti, fanno bella presenza una serie di bottiglie, tutte contraddistinte da una ricercata produzione biologica”. A poco più di un anno dalla sua apertura, si può dire che “Herbe, Food and Drink Vegetale” sia una scommessa vinta. Infatti in tanti hanno già sperimentato che, se si vuole assaggiare un ‘originale Burger al Contrario, patty crudista di barbabietola, miso e spezie , farcito con mela , maionese e ketchup , verdure fermentate, accompagnate da nachos di alga Nori e foglie di insalata” o i non comuni “Gnocchetti Orange con pesto di cicoria e pomodori secchi con crumble di nocciole”, il posto giusto è proprio in centro a Reggio Emilia, sui tavolini all’aperto davanti al locale, nella saletta elegante all’interno o nella sua suggestiva tavernetta interrata.

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MEDENDI

GIORGIO PASETTO Giorgio Pasetto, 38 anni, un diploma da geometra , poi la laurea in medicina, una compagna nella vita, due figli, diverse e significative esperienze imprenditoriali. Attualmente esercita la libera professione come medico d’emergenza presso l’Asl di Modena, tiene docenze di primo soccorso per enti pubblici e privati e, da novembre 2017, dopo una gestazione di quasi un anno, è il fondatore e anima di Life Time con il progetto Medendi Medical Travel, insieme ai soci Riccardo Lanzarini, per gli aspetti commerciali e Maurizio Scaltriti, ricercatore oncologico di fama internazionale presso il prestigioso Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Alla precisa domanda in cosa consiste questo prezioso progetto d’impresa, Giorgio risponde con decisione: “Forniamo servizi sanitari di alto livello a pazienti che spesso non trovano risposte adeguate

www.medendi.org info@medendi.org 328 86 88 191 Modena

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alle loro patologie. Abbiamo creato una rete di professionisti e strutture mediche in Italia, in Europa, negli Stati Uniti specializzati nella cura di patologie tumorali, ma non solo.” “Non si tratta di mero turismo sanitario. – precisa il fondatore di LifeTIme – All’inizio, per l’inquadramento della nostra attività non è stato per niente facile fare capire agli interlocutori del Ministero il significato del nostro progetto, che invece ora ha la possibilità di dispiegarsi per fornire sanità di alto livello, specialmente in aree poco servite”. “Il progetto Medendi prevede una gestione completa del paziente, analizzando dapprima attraverso una rete di specialisti la documentazione sanitaria, individuando poi , la struttura migliore in grado di occuparsi del caso, chiedendo contemporaneamente un preventivo per il servizio che, se accettato dal paziente, si vede organizzare il tutto dalla A


alla Z : il viaggio, il soggiorno anche dei familiari nella zona della struttura prescelta, fino ad alcuni servizi accessori. Come ad esempio il caso di un paziente arabo per il quale, negli Stati Uniti, ci si è dovuti occupare anche di reperire un personal shopper per l’accompagnatore.” Attualmente l’azienda, che ha già trattato oltre 25 casi importanti , di cui l’80 % oncologici gravi ed il restante nel campo pediatrico, ha sede legale a Modena , con un ufficio di rappresentanza anche a New York, dove c’è il progetto di fondare a breve una nuova realtà imprenditoriale per servire al meglio il mercato americano, potenzialmente molto importante. Tra le aree di maggiore interesse per l’azienda si conferma il Medio Oriente ed in particolare il Kuwait essendo diventata Official Partner del Ministero della Salute. E ancora il mercato americano: grazie ad una nuova partnership con l’azienda Roche la cui struttura statunitense è all’avanguardia nello studio della sequenza genetica del Dna tumorale, è possibile individuare con sicurezza il farmaco più adatto ad intervenire sulla mutazione cellulare avvenuta in seguito alla patologia. Tra gli obiettivi a breve di LifeTime, l’approccio con la realtà cinese: un contesto difficile, ma certamente in grado di recepire con ottimi risultati il servizio proposto dalla brillante start-up modenese.

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RANDOM

IRENE ELENA ROLITI “Nulla succede per caso” è un libro che ha dato l’ispirazione a Irene Elena Roliti nell’ideazione del suo marchio di abbigliamento, Random. “A livello artistico e creativo, la casualità non esiste: mi piace pensare che, se posiziono tessuti sul tavolo senza una logica, questi mi diano l’ispirazione per un nuovo progetto”. Irene, terminati gli studi d’arte, si specializza in modellistica presso l’istituto Carlo Secoli di Bologna. Dopo qualche anno di gavetta anche in importanti realtà del settore, decide di trascorrere un anno a Londra dove ha modo di perfezionare l’inglese e di acquisire nozioni pratiche in una delle più rinomate città della moda, collaborando con alcuni stilisti locali. Tornata in Italia, all’età di 30 anni, nel 2015 apre Random e inizia l’attività nella sua “casa-laboratorio”, inizialmente da sola, poi affiancata da alcune stagiste, studentesse della medesima scuola da lei

www.randommoda.it info@randommoda.it 347 49 96 125 Castelvetro

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frequentata. Collezioni come quelle realizzate da Irene non passano di certo inosservate, non solo per la stravaganza ma soprattutto per la particolarità e la cura dei dettagli. “In questi anni si è creata una spaccatura tra la moda ufficiale e la moda etica. C’è una data che la segna, il 24 aprile 2013 quando è crollata la fabbrica di Rana Plaza in Bangladesh, India. Da quel momento è aumentata la sensibilizzazione verso il concetto di eticità nella moda. “Il mio modo di dare valore all’eticità è quello di concentrarmi con il riciclo. Ero a Londra” spiega Irene “nella via dello shopping e mi sono resa conto come ci fosse una sovrabbondanza di offerta di abiti, rispetto alla reale necessità e richiesta.” Quello che sta alla base di Random è l’ Upcycling, un termine nuovo, nato dal unione di “up” e “recycling”, ovvero un riciclo dove il risultato è di


qualità superiore (up), al prodotto di partenza. Irene agli abiti usati destina un riciclo di qualità, dove stile e colore cambiano, dove emergono metodi sempre più sofisticati e fantasiosi per decontestualizzare e ribaltare la materia prima che è fonte stessa di ispirazione. Il risultato è frutto di fantasia e creatività, ma anche di tanto studio tecnico, ricorrendo pure al servizio su misura per capi unici. “La difficoltà, che in realtà diventa il momento in cui emerge la mia creatività” spiega Irene “è quella di proiettare un ritaglio di un vestito esistente come parte integrante di nuovo capo insieme ad altri ritagli utilizzando tecniche sempre diverse”. “Il mio desiderio”, conclude Irene “è quello di avere il mio laboratorio con una grande vetrina, che permetta ai passanti di vedere e apprezzare come realizzo i miei capi, e quanto accade dietro le quinte dell’Upcycling”.

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MY PETER PAN

SARA SEVERI “Finalmente una realtà organizzata per gestire al meglio il momento più doloroso, ma importante perché l’impegno con l’amato quattro zampe è fino all’ultimo giorno”. È uno dei positivi commenti pubblicati sul sito di My Peter Pan che già rende perfettamente l’idea del servizio di questa start-up reggiana, nata come Brand e ramo d’azienda di Typico srl, agenzia di stampa e promozione attiva a Reggio Emilia da oltre 20 anni. Si tratta infatti del primo marketplace operante in Italia da fine 2017 che, attraverso una piattaforma nazionale, fornisce un servizio a 360 gradi per la cremazione dell’animale domestico. “Per dare l’ultimo saluto al tuo animale di compagnia” è la mission di My Peter Pan”, ci spiega Sara Severi, poco più che venticinquenne, la quale dopo la laurea in marketing internazionale e una breve

www.my-peterpan.com info@my-peterpan.com 333 19 96 171 Reggio Emilia

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esperienza nel ramo assicurativo, sta sviluppando questa attività insieme a Nicola e Gabriele. Il tutto avviene online, attraverso il chiaro sito aziendale attivo da aprile 2018, dove il cliente può scegliere tra diverse tipologie di servizio ( la cremazione individuale o multipla) e la consegna di un’urna standard o personalizzata. La prestazione completa include il ritiro, la cremazione e la restituzione delle ceneri nell’urna prescelta tra un vasto catalogo che My Peter Pan mette a disposizione del cliente. Nel presentare questa idea imprenditoriale, Sara snocciola numeri importanti : in Italia ci sono mediamente 1.200 decessi di animali domestici ogni anno, una cinquantina di forni attivi e riconosciuti e moltissimi proprietari di animali che, quando giunge il triste giorno, utilizzano ancora il fai da te “nel prato vicino a casa o nella campagna dell’amico”, quando non si affidano a comportamenti an-


cora più “spartani”, certamente poco rispettose dell’affetto che si deve ad un fedele compagno a quattro zampe. Ora My Peter Pan comprende una rete nazionale di più di venti forni convenzionati in grado di rispondere a qualsiasi esigenza in ogni parte d’Italia, segnalando al cliente il partner più vicino al suo domicilio per il servizio di cremazione e gestendolo invece in proprio nelle aree prossime alla realtà di Reggio Emilia. Ripercorrendo la breve ma intensa storia dell’azienda, Sara ricorda come uno dei momenti più importanti fu la prima partecipazione all’edizione 2018 della fiera internazionale TANEXPO, durante la quale My Peter Pan si fece conoscere al grande pubblico e cominciò ad avere le prime commesse. E ancora la preziosa collaborazione con la Croce Verde di Reggio Emilia, tra le più apprezzate società cittadine di Onoranze Funebri. “Tra i propositi futuri - precisa con convinzione ancora Sara, anche questa volta con la piena condivisione di Gabriele – una logica espansione del nostro servizio anche all’estero , obiettivo che ci eravamo già prefissati con la scelta del nome ”My Peter Pan”, comprensibile ad ogni latitudine, che richiama implicitamente il desiderio di mantenersi piccoli o “cuccioli”, come piace a tutti ricordare i propri indimenticabili amici a quattro zampe”.

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COOLROOF COMPANY

CRISTIANO VASSANELLI Cool Roof Company è un’ottima alleata per combattere la lotta al surriscaldamento globale ed è il frutto della collaborazione tra due brillanti ingegneri, Cristiano Vassanelli e Emanuele Tozzoli. Cristiano, laureato al Politecnico in ingegneria spaziale, la cui specializzazione non gli ha concesso le giuste opportunità, date la poca capacità del nostro Paese di assorbire professionisti nel settore aeronautico, ad un certo punto ha ritenuto opportuno rivalutarsi in campo edile. L’esperienza tecnica e commerciale in una nota realtà del veronese gli ha permesso di conoscere la tecnica del Cool Roof, ovvero l’intervento di raffrescamento passivo grazie a vernici e rivestimenti ad alta riflettanza solare ed emissività all’infrarosso. “Il giorno del mio compleanno del 2016” spiega Cristiano “ho deciso di dedicarmi completamente e in modo autonomo al modo del cool roof. Approfittando dell’ottima conoscenza

www.coolroofcompany.com cristiano@coolroofcompany.com 333 15 40 708 Modena

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con il Responsabile del Laboratorio dell’Università di Modena, ho avuto modo di conoscere il mio attuale socio Emanuele per intraprendere insieme questo progetto”. In sostanza per “Cool Roof” si intende una tecnica di raffrescamento delle coperture e delle facciate degli edifici mediante pitture o rivestimenti riflettenti. Durante l’estate, le superfici più scure degli edifici possono raggiungere i 78°C-80°C. Una volta stesa questa vernice, le temperature si abbassano notevolmente, fino a 43°C-45°C. Tutto questo comporta notevoli vantaggi tra cui: i materiali utilizzati hanno una durata maggiore poiché soffrono meno l’escursione termica; i locali più esposti, quando le loro superficie esterne vengono trattati con rivestimenti riflettenti, necessitano di meno energia elettrica per il raffrescamento estivo; la pittura bianca consente all’impianto fotovoltaico di migliorare la


resa energetica perchè non è posto su una superficie surriscaldata. Nel periodo invernale, invece, la vernice è come fosse “disattivata” perchè si rende operativa con le radiazioni infrarosse del sole, piuttosto deboli durante i mesi più freddi. Una volta distribuito il giusto strato di vernice, la sua efficacia ha durata fino a chè si mantiene bianchissima, anche decennale, se curata con le giuste procedure di pulitura della superficie secondo un programma di manutenzione. “Abbiamo acquisito anche una micro-azienda, “AgriCool”,” precisa Cristiano “che è la copia di Cool Roof Company, con le stesse funzioni, ma dedicata al mercato degli allevatori degli animali, anch’essi da difendere dallo stress da caldo nei periodi estivi”. L’obiettivo dell’azienda è quello di diventare un riferimento per il mercato edile, diffondendo sempre più queste tecniche di raffrescamento passivo di edifici e fornendo un piccolo ma significante contributo alla lotta contro il surriscaldamento globale.

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STUDIO CIMONE

STEFANO ZANARINI Studio Cimone non è la classica agenzia immobiliare. Stefano Zanarini, sestolese, intraprende la sua attività di agente immobiliare subito dopo aver “appoggiato il cappello da alpino”. Terminato il servizio militare, accresce le sue competenze del settore presso una nota agenzia di intermediazione, ma solo nel 2013 crea il suo marchio “Studio Cimone”, prima a Fanano e poi a Sestola. Stefano ha dato una nuova forma alla sua vetrina. “Ero stanco dei banali annunci di case posti sui cartellini retroilluminati. Non è così che si attira l’attenzione del cliente. Ho individuato schermo ultra hd con videocamera integrata e così il grande schermo è diventato la mia vetrina interattiva: la videocamera inquadra e riconosce la persona che si è fermata davanti alla bacheca. Il passante, guardando lo schermo, se alza la mano e muove un dito, senza toccare la vetrina, può sfogliare gli annunci, guar-

www.studiocimone.com studiocimone@gmail.com 328 95 07 360 Sestola

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dare i video che ho caricato, lasciarmi una richiesta di informazioni o richiedere un appuntamento.” Quando Stefano parla di video, si riferisce alle riprese che lui stesso compie mediante un drone per promuovere le abitazioni in vendita. Stefano si occupa, più precisamente, dell’intero processo, dalla ripresa, al montaggio, alla promozione. Molti dei suoi immobili infatti si trovano in contesti montani, circondati da un bel paesaggio, perciò per valorizzarli ulteriormente, nell’ottobre scorso acquisisce il brevetto di volo per l’utilizzo professionale del drone anche in aree critiche come i centri abitati. Gli annunci che vengono pubblicati quindi non si limitano solo a descrizioni o a immagini statiche degli interni e degli esterni, ma vengono arricchiti da virtual tour degli ambienti e da riprese dall’alto con piacevoli effetti musicali. “Il potenziale acquirente in questo modo ha a disposizione una presen-


tazione più diretta e dettagliata; ha una visione a 360°, come se in quel momento fosse all’interno della casa, con la possibilità di passare da una stanza all’altra apprezzando la dimora nella sua interezza. L’impatto è tale che la percezione dell’immobile è quasi perfetta. A corredo di queste riprese, Stefano affianca anche video rappresentativi della zona come attività promozionale del territorio. Così è possibile proiettarsi e immergersi nel panorama montano in cui si trova l’abitazione. Un’altro aspetto che lo contraddistingue, è la cura che dedica alla dimensione relazionale della sua professione. “Al mio cliente vorrei garantire un servizio di alto livello, che gli permetta di concludere l’acquisto dell’immobile con la massima tranquillità, con tutte le carte in regola. Per questo è importante che io venga riconosciuto e selezionato come professionista , oltre che come agente immobiliare. Ho investito dunque in attività di personal branding, che permettono di farmi identificare come professionista in grado di dare un servizio referenziato. Sul mio sito ho anche inserito la possibilità di lasciare recensioni, elementi a mio parare molto utili per perfezionare costantemente il mio lavoro”. “Questo è quello che mi differenzia, questo è ciò che ha prodotto il processo di innovazione che ho attuato.”

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Volume a cura di: Ufficio Comunicazioni Lapam Fotografie: Ufficio Comunicazioni Lapam

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www.lapam.eu


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