Premio Giovani Imprenditori 2017

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generazione

lapam

giovani

premio

progetto

6° edizione

idea

2017

tra innovazione e futuro


con il contributo di:


Indice

2 Introduzione 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36

Giulia Bagni Luca Benassi Gianluca Benedetti Marco Bongiorno Daniele Bordone Matteo Carpanelli Franca Castelli Yassin Elouardi Simone Gaddi Riccardo Galli Alex Guidetti Pierantonio Guiglia Valentina Petruzzella Jessica Pignatti Lorenzo Sassi Mariana Stanciu Alice Vaccari

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Giovani imprenditori che non si arrendono Anche quest’anno il Premio “Giovani Imprese tra Innovazione e Futuro” di Lapam Confartigianato, giunto alla sua sesta edizione, vuole raccontare le storie di alcuni imprenditori ed imprenditrici under 40 delle province di Modena e Reggio Emilia. Imprenditori e imprenditrici che, nonostante un lungo periodo di crisi e stagnazione seguito da una flebile ripresa, continuano il proprio lavoro e rappresentano la vitalità del nostro territorio e la tenacia di chi scommette in proprio e crea ricchezza per tutti. Intuizione, genialità, conoscenza sono i principi che animano le storie di successo che raccontiamo in questo volume. Storie di innovazione che come associazione vogliamo premiare per l’infinita passione che ogni giorno accende il lavoro dei nostri instancabili giovani. Una passione vera: non quelle tristi di cui si legge quotidianamente e che vengono raccontate dai media

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mainstream e dai social network, ma quella, silenziosa ma efficace, che fa sperare in una ripresa dell’intero Paese. Sono i giovani che diventano protagonisti, che reagiscono alle difficoltà e che scommettono su loro stessi e sulle loro capacità. L’auspicio è che questi percorsi d’impresa, e i moltissimi altri che qui non possiamo raccontare, siano letti e approfonditi dagli attori politici con senso di responsabilità, per mettere in atto azioni di salvaguardia, sviluppo ed incoraggiamento delle imprese giovanili.

Damiano Pietri Presidente Nazionale Giovani Imprenditori Confartigianato

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Gattosi

Giulia Bagni

Modena “Quando la passione aiuta anche a creare un proprio business”. E’ il caso di Giulia Bagni che, dopo la perdita del lavoro qualche anno fa, a fine 2013 decide di dare sfogo al suo amore per i gatti, creando il sito “Gattosi”, che va online nel marzo del 2014. Entrando nell’appartamento a san Damaso di Modena, da dove Giulia dirige la sua attività, subito si è catturati dalla presenza di “gatti” in ogni forma (foto, disegni, oggetti vari), non mancando naturalmente anche Mimi, Bolla e Simba, tre splendidi mici in carne ed ossa che danno proprio l’idea di essere loro, i veri padroni di casa. “Il mio sito, che prevede anche uno shop online – precisa Giulia – non è una vetrina di prodotti per i gatti, ma per appassionati di felini che vogliono avere oggetti con i gatti , appunto ”Gattosi”: bigiotteria, abbigliamento, articoli per la casa, soprammobili e così via, tutti rigorosamente animalfriendly e cioè realizzati senza l’apporto di materiali o prodotti derivanti da alcun animale. Il mio compito è quello di ricercare in giro per il mondo i migliori e più originali produttori di questi articoli e, creandomi un po’ di magazzino, di metterli a disposizione per la vendita sul sito che viene aggiornato in tempo reale e attraverso il quale garantiamo anche una consegna super-rapida. Tra i clienti di “Gattosi” soprattutto donne, ma anche compagni, mariti, fidanzati che vogliono stupire con un regalo originale, simpatico ed affettuoso, per ora soprattutto in Italia, ma con ordini che cominciano ad arrivare anche dall’estero, grazie alla efficace traduzione in inglese dell’intero portale”. Come ovvio, motore di questa attività

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è il sito internet con tutta la produzione “gattosa” in bella mostra e dove campeggiano alcune sezioni con slogan molto efficaci, tra cui “Circondati di mici” e “Fai un regalo gattoso”, all’interno del quale è possibile ordinare un oggetto personalizzato e realizzato su ordinazione, con l’immagine del gatto fornito dal cliente stesso, idea originale che sta avendo significativi apprezzamenti commerciali. Per aumentare la visibilità dell’attività Giulia con la sua produzione, ha partecipato anche alle ultime tre edizioni della fiera creativa “Curiosa”, in programma a Modena poco prima delle festività natalizie, raccogliendo, anche in queste occasioni, molti consensi. “Di significativo interesse, ed è una novità per “Gattosi” - sottolinea - è la sezione “GattOasi” pensata per aiutare i micini meno fortunati, attraverso la quale, facendo acquisti mirati, vengono devoluti somme in denaro per iniziative a protezione degli animali. Un particolare di cui vado molto orgogliosa è, poi, il contatto ricevuto di recente dalla Lav (Lega Anti Vivisezione) per una collaborazione integrata sui rispettivi siti, già attiva oggi, che permette di sostenere le loro attività comprando oggetti dal mio portale e, per i soci Lav, di usufruire di particolari agevolazioni nei confronti di acquisti presso “Gattosi”.

GATTOSI GIULIA BAGNI - Modena www.ideagatto.it - info@ideagatto.it

335 6925653

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Luca Garden

Luca Benassi

Finale Emilia Giardiniere curioso, imprenditore del verde a tutto campo, trentanovenne, che negli anni ha creato un’azienda/giardino/mostra su tre ettari letteralmente da vivere, continua la sua eclettica attività a Finale Emilia con la passione di un ragazzino. Se gli si chiede in cosa consiste il suo lavoro oggi, risponde “Proseguo a fare servizi per il verde, con la produzione e la vendita di piante ornamentali, la realizzazione di giardini con la necessaria impiantistica, forniture di pellet e legna da ardere e negli ultimi anni ho profuso un impegno particolare per mettere in mostra angoli suggestivi come il mio “Giardino dei Sogni” con campo di beach volley, cucina da esterno, gazebo bioclimatico, mostra di pavimentazione in ceramica, area solarium su erba, il tutto contornato da alberi, arbusti e collezioni di erbe sia aromatiche, che tappezzanti e perenni”. Per presentare tutta questa poliedrica attività, Luca ha di fatto suddiviso l’azienda in cinque grandi aree, ciascuna contraddistinta da uno specifico logo in bella mostra nel pittoresco totem all’entrata del vivaio: “Azienda Agricola Luca Benassi”, con una attività quasi ventennale, dove si privilegia la coltivazione e la messa dimora di tantissime specie di piante, di fatto il cuore del vivaio e del suo mondo verde che si estende per quasi 29.000 metri quadrati; “Il Bosco in scatola”, area attiva dal 2010, dove è possibile trovare una consistente varietà di legno imbancalato ed in particolare faggio, carpino e quercia, oltre ad una ampia varietà di pellet; “Gardenland”, creata nel 2016, su quasi tremila metri quadri, in un microcosmo suggestivo, dove si mischiano in modo armonico diverse attività commerciali e ricreative, tutte accomunate dal “vivere immersi nella

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natura”, quello che lui stesso definisce “Giardino dei Sogni”, in cui convivono diverse soluzioni d’ambiente, quali mediterraneo, moderno orientale, sportivo, minimal, completamente pensate per emozionare il cliente che vi si approccia in cerca della propria ricetta verde; e da ultimo, nato nel corso del 2017, il “Villaggio delle pietre”, dove è possibile trovare una raffinata selezione di granulati, ciottoli e pietre di grandi qualità adatte ad ogni esigenza abitativa e soluzione architettonica. Uno dei fiori all’occhiello di Luca Garden è la scuola BBQ, in quanto il suo vivaio continua ad essere uno dei punti di riferimento più importanti della “Grill Different School”, la più titolata d’Italia, partecipe anche ai mondiali di barbeque in Irlanda, che sta avendo un successo sempre più significativo a livello nazionale, e non solo. Da una prima iniziativa nata quasi per caso alcuni anni fa, Luca negli anni ha saputo creare un luogo di incontro per appassionati ed aspiranti grigliatori, dove si cimentano i migliori istruttori nazionali ed internazionali della materia. Solo negli ultimi due mesi, infatti, nel suo vivaio si sono tenuti ben quattro corsi di diverso livello, altamente frequentati e con piena soddisfazione di tutti i partecipanti. “Pur essendo in attività da quasi vent’anni, non mi stanco mai di studiare e proporre cose nuove ai miei clienti; ora, ad esempio, dopo un master in Garden Design, sto frequentando una scuola di specializzazione per giardini giapponesi con maestri orientali. Il mestiere del giardiniere infatti, nonostante sia una delle professioni più antiche del mondo, continua ad essere in costante evoluzione e a me piace particolarmente sperimentare e mettermi alla prova” è la filosofia semplice ed efficace di Luca, da Finale Emilia.

LUCA GARDEN LUCA BENASSI - Finale Emilia www.lucagarden.it - info@lucagarden.it

328 9684473

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T.M.P.

Gianluca Benedetti

Lama Mocogno Trentotto anni e una laurea in ingegneria meccatronica, Gianluca Benedetti, socio della TMP di Lama Mocogno, è un innovatore nato. L’azienda, localizzata sui monti modenesi, e quindi geograficamente defilata rispetto ai tradizionali poli industriali del comprensorio, è un modello di efficienza e precisione. Un esempio di come sia possibile far crescere la propria impresa migliorando i processi produttivi, la soddisfazione del cliente e il benessere dei propri dipendenti. «In tempi non sospetti - racconta Gianluca - abbiamo introdotto in azienda uno psicologo. Erano gli anni in cui la crisi mordeva forte e il lavoro scarseggiava. Così abbiamo deciso di investire su noi stessi, facendoci aiutare da un consulente che facesse emergere criticità e punti di forza da ognuno. Questo ci ha preparati per quello che è venuto dopo». La trasformazione della TMP è dunque un mix di valorizzazione delle risorse umane, investimenti tecnologici, revisione dei processi aziendali e - non ultimo - un passaggio generazionale perfettamente riuscito. «Quando sono entrato in azienda nel 2005 eravamo circa 25, oggi siamo 60 persone» racconta l’imprenditore. Una crescita graduale ma costante, come costante è la quota di fatturato reinvestito in azienda ogni anno, oltre il 10%. Numeri e idee dietro cui si cela l’orgoglio di appartenere a una terra speciale. «Noi emiliani siamo votati al lavoro. È inutile che mi dicano che all’estero sono più bravi. Non è vero». Forte delle sue convinzioni - e dopo un lungo periodo di apprendistato - Gianluca porta in azienda un altro concetto

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fondamentale, la condivisione. «Eravamo introversi, ripiegati su noi stessi» spiega. «Soffrivamo di quella che io chiamo: “la solitudine dell’imprenditore”. Dovevamo invece aprirci al mondo». Questa difficoltà ed il pericolo insito nella mancanza di confronto lo spinge a proporre e promuovere la ricerca di partner con cui intraprendere un percorso foriero di ulteriori sviluppi, una rete d’impresa. Nel gennaio 2017 nasce così Operatech, rete con soggetto giuridico che racchiude in sé cinque aziende emiliane, selezionate secondo principi precisi. «Innanzitutto etici» spiega Gianluca. «Cercavamo qualcuno che non condividesse solo obiettivi di crescita, ma anche valoriali. In secondo luogo volevamo che la rete fosse composta da imprese con dimensioni e fatturati simili, per evitare situazioni spiacevoli» coordinate da un Manager di Rete, un professionista condiviso e sopra dalle parti. Ed ecco i primi risultati. «Ad oggi Operatech rappresenta un gruppo con 350 dipendenti e 40 milioni di fatturato, 14 tipi di certificazioni, oltre 30mila mq disponibili. Un soggetto che condivide progetti, strategie e obiettivi e che presto si allargherà ancora». Il riferimento è all’ingresso di una nuova impresa nella rete. Una ditta specializzata nella progettazione e realizzazione meccanica, elettrica e software che completerà la proposta offerta da Operatech. «La rete offre oggi al mercato competenze in settori quali la lavorazione meccanica di precisione in piccole e grandi dimensioni, lo stampaggio tecnico di materie plastiche, la realizzazione di elettronica personalizzata, la lavorazione di lamiera in leghe speciali. L’obiettivo ultimo è quello di risolvere le esigenze dell’industria costruttiva di tutti i settori a diversi livelli e nelle diverse fasi di sviluppo, dallo studio di stile alla progettazione, dalla prototipazione alla ingegnerizzazione, dalla preventivazione alla gestione dei prodotti completi e collaudati». Una visione che ha già attirato l’attenzione e il plauso di quanti guardano alle reti d’impresa come utile strumento per riequilibrare i rapporti di forza tra grandi industrie e piccole aziende. «Gli obiettivi sono ambiziosi, me ne rendo conto - conclude Gianluca - ma la nostra forza è la flessibilità organizzativa e la convinzione di appartenere a una storia che ha fatto grande questo territorio». Una storia che, aggiungiamo noi, grazie a imprenditori come Gianluca Benedetti può continuare.

T.M.P. GIANLUCA BENEDETTI - Lama Mocogno www.tmp-srl.it - tmp@tmp-srl.it

0536 44517

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Bottega Modena

Marco Bongiorno

San Prospero “La storia di Bottega Modena parte dal 2015 nella bassa modenese, quando le piccole e medie aziende del territorio, gravemente ferite dal sisma di tre anni prima, provano ad uscirne faticosamente attraverso una ricostruzione che interessa i muri, i macchinari e le attrezzature, ma soprattutto parte da un intero territorio e da una comunità che provano a risollevarsi”. Cosi descrive il contesto in cui si muove l’idea di Bottega Modena, Marco Bongiorno, ventottenne di San Prospero, titolare dell’azienda di comunicazione e design, “Eureka 360”, che intercetta questo desiderio di rinascita proponendo ad aziende della zona di unirsi in un progetto comune. Nasce così dapprima un’associazione di imprese agroalimentari denominata Eureka Food, con l’obiettivo di promuovere e commercializzare i prodotti tipici della terra modenese. E da qui il passo è breve; alla fine del 2016 prende il via una nuova avventura imprenditoriale, “Bottega Modena” di cui fanno parte, oltre ad Eureka 360, alcune importanti realtà agroalimentari ed artigiane della Bassa Modenese. Sono infatti del progetto, la Cantina Paltrinieri di Sorbara, vinificatori di lambrusco Doc da tre generazioni, l’Acetaia il Cristo di San Prospero, con oltre 2.000 botti di prelibato aceto balsamico tradizionale di Modena, la Pasticceria Cioccolateria Busuoli di Mirandola, dal 1966 punto di riferimento della dolcezza artigiana di qualità, ed infine il pastificio Le Follie di San Possidonio, produttori pluriventennali di pasta fresca con materie di prima qualità. “Scopo di Bottega Modena – precisa Marco, il suo animatore – è quello di promuovere

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orgogliosamente la nostra tradizione enogastronomica attraverso un unico marchio che racchiude i valori fatti propri dai soci nell’arco di generazioni, quali l’artigianalità, la genuinità e il legame con il territorio. Obiettivo primario è quello di arrivare dal produttore direttamente al consumatore finale, trasmettendo la passione e i valori dei prodotti autentici e di qualità”. Il primo importante passo, dopo lo shop online già attivo da mesi, è stata l’apertura in aprile a San Prospero, di un locale caratteristico, base di incontro per appassionati gourmet e punto di riferimento per il turismo enogastronomico nel modenese, dove è possibile fare degustazioni e acquisti (aceto balsamico, lambrusco, raffinata pasticceria, pasta fresca, unitamente ai salumi nostrani e all’immancabile parmigiano reggiano), anche nel quadro di viaggi appositamente organizzati, pure dall’estero. Variegata l’attività di promozione di Bottega Modena, cui sovrintende con passione sempre Marco: una pagina Facebook costantemente aggiornata, un sito accattivante, l’attivazione di un servizio catering su richiesta per eventi e cerimonie, la programmazione di iniziative di richiamo, quali show cooking, corsi di cucina, degustazioni guidate e incontri con gli chef. Il passo ancora più impegnativo sarà poi quello dell’apertura di locali in importanti città italiane, quali Verona e Milano, già programmate per il prossimo futuro, con l’obiettivo ambizioso di toccare anche importanti capitale europee. Ampiamente condivisibile il commento finale di Marco :“Da tempo vengono messe in evidenza le criticità delle piccole imprese nel promuoversi e nel fare sistema. Oggi, nel nostro piccolo, proviamo a rispondere con Bottega Modena, per aiutare a difendere i nostri prodotti, valorizzando le nostre identità e le nostre tradizioni. Perderle significherebbe privarsi di un elemento fondamentale del nostro essere comunità”.

BOTTEGA MODENA MARCO BONGIORNO - San Prospero www.bottegamodena.shop info@bottegamodena.shop

340 9030662

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La Vetusta

gastronomia su ruote

Daniele Bordone

Castelnuovo Rangone Una personalità molto eclettica, quella di Daniele Bordone, 39 anni, di Casteluovo Rangone, dove vive con la compagna e due figli e dove si trova il quartier generale di “La Vetusta gastronomia su ruote”. E’ questa infatti la nuova ed originale avventura imprenditoriale di Daniele, perito chimico, con percorsi lavorativi nei settori marketing e comunicazione di importanti aziende del territorio quali l’Acetaia Leonardi e il Gruppo Cremonini. E forse non è stato un caso che queste esperienze siano avvenute all’interno di realtà eccellenti del settore alimentare; per lui, infatti, la cucina è da sempre una grande passione, tanto da definirsi, con un simpatico neologismo “gastroappassionato”. E’ da questo retroterra che, qualche anno fa, nasce infatti l’idea di dare vita ad una attività nel settore alimentare, ed in particolare nello “street-food”, un progetto che vede la luce dopo diciotto mesi di gestazione durante i quali ne vengono pianificati tutti gli aspetti: burocratici, amministrativi, gestionali, di comunicazione e di ricerca di mercato. “La cosa più complicata – sottolinea Daniele – è stata la ricerca di un mezzo idoneo che avesse il fascino adatto per attirare i clienti, in un connubio ideale con i prodotti che avevo intenzione di proporre, tutti legati alla nostra terra, come ad esempio, i tortellini o l’hamburger al cotechino”. Dopo una lunga e stressante ricerca, finalmente viene individuato il veicolo adatto, un furgone Bedford d’epoca, modello 1971, dismesso

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da una gelateria ambulante nel mantovano. E così, dopo un attento restauro con una particolare attenzione per i dettagli, anche decorativi, e la trasformazione di tutti gli impianti tecnologici interni a conduzione elettrica, “La Vetusta Gastronomia su Ruote” debutta in società nel Capodanno 2017 nella piazza di Forte dei Marmi, in Versilia, catturando da subito consensi e soprattutto succulente ordinazioni. Da qui parte ufficialmente l’avventura dello chef ambulante Daniele che, tiene a precisare, come le sue specialità “sono tutte produzioni tipiche della cucina emiliana e davvero a chilometri zero”. “Il mio obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nelle iniziative, in forte crescita, dello street-food dell’area modenese ed emiliano-romagnola (sagre di paese, feste e ricorrenze, week-end nelle aree turistiche) e, in aggiunta, con l’idea di stringere accordi commerciali con importanti aziende del territorio che hanno cominciato a richiedere la mia presenza in pausa pranzo davanti ai loro cancelli di entrata”. In tutto ciò è agevolato dalla precedente esperienza lavorativa di “comunicatore di professione” che lo ha portato a dare una buona visibilità in rete e sui canali social al suo Bedford rosso, che non passa certo inosservato. Fiore all’occhiello di questo percorso di promozione è stata la registrazione di metà giugno sul nuovo canale di Sky “Foodnetwork”, nel quale, per la puntata di Chopped dedicata allo street-food, i protagonisti sono proprio Daniele Bordone, il suo furgone rosso, anima della “Vetusta Gastronomia su ruote” e, soprattutto, il suo hamburger al cotechino.

LA VETUSTA GASTRONOMIA SU RUOTE DANIELE BORDONE - Castelnuovo Rangone www.lavetusta.com - infood@lavetusta.com

371 1542654

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Il Celerifero

Matteo Carpanelli

Maranello Trovare “Il Celerifero”, azienda creata da Matteo Carpanelli con altri cinque soci, tra le eccellenze italiane all’ambasciata nazionale di Berna, insieme a brand del calibro di Alfa Romeo e Piaggio, in occasione della Festa della Repubblica, dà subito la misura della felice intuizione imprenditoriale del suo fondatore. Il progetto Celerifero nasce inizialmente alcuni anni fa presso l’istituto IIS A. Ferrari di Maranello dove, sotto la supervisione del professor Filippo Sala, vengono realizzati i primi prototipi di velocipede a emissioni zero, idea che viene poi resa industrialmente possibile, aggiornandola tecnologicamente, dopo il conseguimento della laurea triennale in Ingegneria Meccanica e la frequenza alla Magistrale di Ingegneria dell’Autoveicolo, durante la quale Matteo avvia un fortunato stage aziendale presso l’azienda Andreoli e C. di Maranello. E sarà di Matteo, a soli ventiquattro anni, la possibilità di dare vita al “Celerifero srl” ed aprire così l’attività in un piccolo capannone di cento metri quadri, proprio nella zona industriale di Maranello. E’ lui stesso a spiegare l’idea del Celerifero: “Si tratta di una bicicletta elettromuscolare a tre ruote ispirata ai tradizionali sidecar, costruita artigianalmente e progettata per soddisfare le esigenze della mobilità leggera urbana a emissioni zero”. In particolare, ad oggi, sono tre i modelli per il mercato: il velotaxi per il trasporto di animali, adulti e bambini, per godere del viaggio accanto al guidatore, il cargo-bike per trasportare merci ed effettuare consegne veloci ed ecologiche in ogni punto della città, la micropulizia urbana per consentire in modo silenzioso ed

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efficace la pulizia di parchi, giardini, luoghi pubblici, mezzo già predisposto per la raccolta differenziata dei rifiuti”. Dal punto di vista tecnologico il veicolo viaggia con l’ausilio di un motore elettrico di duecentocinquanta watt fino a raggiungere la velocità di venticinque chilometri all’ora; ha un telaio essenziale pensato appositamente per i diversi utilizzi, dispone di tre freni a disco e il motore è stato posizionato nel mozzo dei pedali per rendere l’ausilio del motore più efficiente”. Tra le opportunità fornite del Celerifero, la possibilità di realizzare velocipedi in piccoli lotti su ordinazione, con la massima personalizzazione possibile; il tutto all’interno della sede aziendale dove è previsto l’assemblaggio dei diversi componenti, mentre i telai sono prodotti principalmente presso la vicina azienda Andreoli, sostenitrice del progetto. “In questi mesi - precisa Matteo - stiamo prendendo contatti con altre realtà già impegnate nel campo della sostenibilità ambientale per avviare una collaborazione, soprattutto commerciale, in attesa di poter avviare in futuro una nostra rete di promozione su tutto il territorio nazionale. Inoltre sono già a buon punto alcuni discorsi con enti pubblici ed amministrazioni locali fortemente interessate all’utilizzo di questi velocipedi per alcune importanti funzioni ambientali.” A precisa richiesta su come si veda nei prossimi anni risponde con chiarezza: “Credo fortemente in questo progetto imprenditoriale, tanto da aver rifiutato già anche alcune proposte di assunzione in altre aziende meccaniche del territorio. Che io sia figlio di genitori entrambi artigiani mi ha spinto a mettermi in gioco in prima persona per un mio progetto di impresa”. Il fatto che Matteo abbia solo ventiquattro anni non è un dettaglio secondario, anzi!

IL CELERIFERO MATTEO CARPANELLI - Maranello www.ilcelerifero.it - info@ilcelerifero.it

388 9980684

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Job Reference

Franca Castelli

Sassuolo Un portale per recensire la propria esperienza lavorativa, cercare informazioni sul mondo del lavoro e inviare candidature ad aziende più in linea con le proprie aspettative professionali: questo in estrema sintesi è Job Reference, ideato da Franca Castelli, trentatreenne di Sassuolo, che dopo alcune esperienze lavorative in realtà del territorio, nel 2015 decide di dare vita alla sua creatura aziendale, insieme al cofondatore Filippo; occupandosi lei degli aspetti legati al digital marketing, il socio è più dedicato all’advertising, a loro si è poi aggiunta la sorella Gabriella in qualità di sviluppatrice del portale. “Non esiste ancora niente di tutto ciò in Italia, mentre alcune esperienze analoghe sono già attive negli Stai Uniti dove la ricerca tramite web è certamente più consolidata. Siamo partiti a fine 2015 con la costituzione della società a Milano, città dove abbiamo attivato diversi contatti commerciali ed istituzionali e dove ci siamo iscritti nel registro delle start-up innovative, per poi ricevere attraverso il Microcredito un primo finanziamento che ci ha consentito di registrare il marchio e di lanciare il sito in modo organico, tanto da ricevere un importante incoraggiamento dal Politecnico di Milano attraverso il progetto Innovits, sistema di accelerazione di impresa. “Lo scenario da cui siamo partiti è quello di un dialogo difficile tra chi cerca e chi offre lavoro: gli utenti spesso non sanno nulla sulle aziende a cui si rivolgono ed inviano candidature alla cieca, mentre le aziende, soprattutto grazie ai social media, sanno tanto sui candidati. Il risultato è che spesso ricevono migliaia di candidature anche per una sola posizione, comprese quelle di

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aspiranti lavoratori che nulla conoscono del contesto e della cultura aziendale cui si rivolgono, con evidenti rischi di inidoneità” è il racconto puntuale di Franca che dimostra di credere fortemente al suo progetto. “I nostri potenziali utenti sono per la maggioranza giovani nella fascia tra i diciotto e i trentaquattro anni, ma non mancano gli over 40 e oltre; sono i dati numerici delle nostre indagini di mercato effettuate prima di avviare Job Reference che ci evidenziano come siano in crescita coloro abituati a cercare informazioni preventive sul web prima di compiere qualunque azione (compresa quindi la ricerca di un impiego)”. Temi importanti che stanno particolarmente a cuore a Franca nello sviluppo del suo portale sono quello della privacy dell’utente e al tempo stesso delle tutela della reputazione aziendale, per salvaguardare i quali Job Refrence ha stretto partnership significative con primari studi legali e professionali che filtrano in modo preciso ed automatico tutte le informazioni che circolano sul sito aziendale. “Dopo questa prima fase di coinvolgimento degli utenti candidati al lavoro, fondamentale sarà anche il ruolo delle aziende che potranno interagire con gli utenti stessi, fornire maggiori informazioni sulle qualifiche professionali richieste, monitorare la propria reputazione e, nei casi ritenuti necessari, potranno rispondere e confutare le tesi di chi pubblica i commenti” è la risposta della fondatrice di Job Reference, alla naturale obiezione di un sito che potrebbe apparire troppo sbilanciato in una sola direzione. “Ora siamo nella fase fondamentale di lancio completo del portale che sarà il cuore di tutto il nostro impegno. Su di esso, infatti, oltre alle recensioni sui luoghi di lavoro, obiettivo primario della nostra attività, potranno trovare spazio anche annunci di impiego o messaggi promozionali di aziende o istituzioni”. Idee chiare, attenzione all’innovazione, fiducia nel futuro, ma con la testa sulle spalle, gli ingredienti del progetto di Franca, Filippo e Gabriella, pensato per un mercato del lavoro che deve misurarsi già oggi con nuove tecnologie di ricerca e sviluppo.

JOB REFERENCE FRANCA CASTELLI - Sassuolo www.jobreference.com info@jobreference.it

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Yassin Elouardi Engineer

Yassin Elouardi

Medolla Non si può dire che, almeno negli ultimi anni, l’esperienza di Yassin, marocchino di origine, in Italia dalla primissima infanzia, non sia legata alle vicende del sisma del 2012. E’ infatti a causa dei danni provocati dal terremoto che si trasferisce da Bomporto a Medolla (un periodo, tra l’altro, non semplice, passato in tenda ad affrontare esami universitari) ed è proprio la prevenzione sui danni da terremoto che orientano i suoi studi di ingegneria civile, con la specializzazione acquisita come strutturista in grado di seguire la progettazione degli edifici civili ed industriali, ma soprattutto di verificarne la stabilità nelle sue strutture portanti, anche ai fini dell’adeguamento sismico. Oggi, a 29 anni compiuti, è un libero professionista che opera nel suo ufficio nel centro di Medolla, aperto nel 2016, che così si racconta: “Sono qui dopo una qualificante esperienza presso lo studio Astens di Bologna, condotto dall’ing. Nicola Cosentino, mio relatore alla tesi per la laurea magistrale, dove mi sono potuto misurare con esperienze progettuali molto stimolanti e con lavori anche di caratura internazionale, quali la realizzazione di una speciale passerella pedonale in Australia e con uno stadio nel Qatar destinato ai prossimi mondiali di calcio. Oggi tra le mie specializzazioni - prosegue Yassin - il processo di modellazione dove viene simulato a computer il comportamento di una struttura, sottoponendola a carichi statici e dinamici, al fine di poterne eseguire il progetto e le verifiche necessarie”. Ed è proprio la passione per l’informatica che ha accompagnato i suoi studi recenti a dargli lo stimolo per la realizzazione di un apposito software, destinato ad indagare le strutture in muratura esistenti attraverso un modello personalizzato, cosa ad oggi molto complicata perché - è lo stesso Yassin

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a dichiararlo - “sono innumerevoli le combinazioni di muratura oggi esistenti, ciascuna differente dall’altra in quanto a composizione ed assemblaggio dei materiali di partenza e dei relativi aggreganti e i software attuali utilizzano spesso modelli di calcolo adatti a strutture molto semplici, con il rischio di calcoli sbagliati in caso, invece, di strutture più complesse”. Sempre in collaborazione con lo studio Astens, Yassin sta lavorando a questo progetto innovativo, con l’obiettivo di arrivare ad un risultato apprezzabile nel giro di un anno, in modo da offrire sul mercato della progettazione civile ed industriale, non tanto il software in uso libero, quanto una prestazione come studio tecnico indipendente in grado di proporre il servizio di verifica strutturale sulle murature a quanti altri studi di progettazione ne facessero richiesta. Interessante anche la visita del suo sito internet, operativo dal 2017, dove ha iniziato a pubblicare una serie di articoli proprio sulle tematiche relative alle verifiche strutturali con lo scopo di avviare un confronto tra professionisti e, al tempo stesso, provare a rendere più semplici alcune riflessioni su queste tematiche anche per coloro non particolarmente specializzati nella materia. Prossimo suo obiettivo, quello di consolidare la presenza in un territorio che è diventato estremamente sensibile alle problematiche della verifica strutturale e dell’adeguamento sismico, sia per gli edifici esistenti che per quelli da realizzare, anche attraverso l’attivazione di nuove collaborazioni professionali; in particolare con l’inserimento di un giovane geometra e di un progettista elettrico, specializzato nel settore della domotica. Collaborazioni che potranno garantire a Yassin la presentazione di una serie di servizi al cliente a più largo raggio e in campi diversificati.

YASSIN ELOUARDI ENGINEER YASSIN ELOUARDI - Medolla www.yassinelouardi.com ing.yassin.elouardi@gmail.com

0535 53487

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3DLine

Simone Gaddi

Reggio Emilia Due fratelli, Simone, 28 anni, quasi avvocato e Andrea, 30 anni, ingegnere; un papà odontotecnico dal quale hanno appreso entrambi le prime conoscenze delle attrezzature dentali; una sede piccola, ma ben organizzata al pian terreno di una palazzina; ma soprattutto idee molto chiare e ruoli in azienda ben definiti: questi gli ingredienti di “3DLine”, giovane realtà imprenditoriale di Reggio Emilia, nata nel 2015 per la produzione e la vendita di stampanti 3D, con relativa assistenza post-vendita. “Stando a contatto con papà, ci è venuta l’idea di realizzare la nostra prima macchina per il settore dentale da offrire agli studi odontotecnici; una macchina innovativa progettata e costruita interamente da noi, utilizzando la tecnologia FDM (modellazione a deposizione fusa del materiale) attraverso un procedimento additivo, ritenuta fino a qualche tempo fa insufficiente per realizzare strumenti idonei all’utilizzo in questo settore. E invece - sottolinea con soddisfazione Simone - con l’impegno e la costanza, abbiamo ottenuto un ottimo risultato tecnico riuscendo a combinare l’elevata qualità di stampa richiesta in questo comparto abbinando un costo di produzione fino a dieci volte inferiore rispetto alle altre tecnologie attualmente utilizzate.” “Da questa prima tipologia di produzione il passo successivo è stato, poi, quello di dedicarsi allo sviluppo di altri prototipi industriali nel campo meccanico, anche realizzando macchine su specifiche esigenze del cliente con soluzioni tecniche innovative come gruppo di estrusione dissipato a liquido e camera calda per le quali viene fornita pure una puntuale assistenza nel tempo”. Attualmente la piccola società 3DLine sta diventando un punto di riferimento

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importante per tutto il mondo tridimensionale applicato all’industria e all’artigianato. Infatti tra i servizi attivati, oltre alla creazione di macchinari su misura, il servizio di prototipazione, nonché la realizzazione di piccole produzione di oggetti o di particolari industriali per committenti che non possono avviare nel proprio ciclo produttivo la stampa 3D. Di particolare interesse, il progetto “3DiElle 360°” dove Simone ed Andrea stanno proponendo una macchina disponibile in due versioni, già assemblata o in scatola di montaggio, ideata e ideale per il maker di oggi, l’artigiano digitale e la piccola media impresa in genere. Non si tratta, infatti, di un normale macchinario, ma di una stampante 3D modulare, peraltro disponibile in tre altezze differenti, ma di un dispositivo che, con l’aggiunta di due piccoli e funzionali kit opzionali, denominati “Fresa” e “Marcatore Laser”, può trasformarla in modo semplice in una maneggevole fresatrice per materiali teneri o in un piccolo attrezzo per il taglio laser. L’acquisto dei prodotti presso la 3D Line è estremamente flessibile: attraverso il sito aziendale con il commercio on-line e su appuntamento, presso la sede dell’impresa. Per il loro futuro, immediato e a lunga scadenza, Simone, l’addetto al mercato e Andrea, il produttore, la pensano così: “Guardando indietro a questi primi due anni siamo molto contenti, anche se l’impegno è stato grande e lo sforzo continuo. Realizzare prodotti nostri ci dà parecchia soddisfazione e la buona risposta del mercato, oggi, ci incoraggia a proseguire su questa strada. Con l’obiettivo a breve termine di ampliare la nostra attività, superando il perimetro di questo nostro primo laboratorio “domestico”, per portare “3DLine” in un ambiente manifatturiero a stretto contatto di gomito con i nostri potenziali clienti”.

3DLINE SIMONE GADDI - Reggio Emilia www.3dline.it - assistenza3dline@outlook.it

340 2503583

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Life Elettronica

Riccardo Galli

Modena «Volevo creare un’azienda che in Italia ancora non c’era». Riccardo Galli, titolare di Life Elettronica, è un uomo deciso. In poco più di un decennio l’azienda rilevata dal padre Claudio, specializzata nell’industrializzazione e nell’assemblaggio di schede elettroniche, è diventata un punto di riferimento per settori come l’Automotive, il Railways, il Test dei Semiconduttori, sistemi di visione e il Racing. Con una crescita del 30% annuo e fatturati a doppia cifra, Riccardo - formatosi all’Università Bocconi con una specializzazione in general management - non nasconde il suo orgoglio: «Fin da piccolo volevo fare l’imprenditore. Essere padrone delle mie idee, vederle crescere. Questa passione mi è stata trasmessa da mio padre che rilevò l’impresa nel 2006 e che contribuì alla sua crescita fino al 2012, anno della sua prematura scomparsa». All’epoca Life Elettronica fatturava circa due milioni di euro. Una piccola impresa terzista con venti dipendenti come tante nella ricca provincia modenese. «Se dovessi descrivere i primi anni in Life Elettronica - racconta Riccardo - li dividerei in due fasi. La prima di “crescita conservativa”, in cui abbiamo investito in nuove competenze mantenendo l’azienda solida sotto il profilo finanziario e cercando di essere il più flessibili possibile. La seconda, quella che corrisponde alla mia gestione, che definisco di “crescita innovativa”». In pochi anni il giovane capitano d’impresa imprime un’accelerazione senza precedenti, reinvestendo in azienda il 20% del fatturato,

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cresciuto nel frattempo da due a cinque milioni di euro e proiettando Life Elettronica in un’altra dimensione. «Know-How, tecnologie, processo, formazione. Tutto doveva essere della migliore qualità possibile». Tracciabilità di ogni singolo componente, macchinari di ultimissima generazione integrati con il sistema gestionale, test e controlli di ogni tipo su ogni singolo codice, attività continua di 5S per l’ottimizzazione degli standard di lavoro e quindi il miglioramento delle performance operative, ambienti di lavoro a temperatura e umidità controllata, risorse umane preparate e premiate secondo i risultati ottenuti. L’azienda inizia a ricevere nuove commesse e il portfolio clienti aumenta. «Attorno a Life si è generata una certa curiosità» racconta ancora Riccardo. «È così che sono arrivati clienti di fascia alta e poi altissima. Grandi imprese e multinazionali in grado di aprire canali commerciali importanti». Oggi Life Elettronica impiega ottanta persone e continua a cercare talenti, il suo fatturato è cresciuto a quattordici milioni di euro e nel 2018 è previsto un nuovo importante investimento dedicato all’Aerospazio e all’ampliamento della parte produttiva. Ma le scommesse di Riccardo Galli non si esauriscono qui. «Abbiamo aderito a Operatech, una rete di imprese nata tra Modena e Reggio Emilia, perché credo sia strategico poter offrire al cliente l’integrazione e la semplificazione dei processi produttivi. I costi indiretti sull’impresa in questo paese sono spaventosi, dunque chi riesce ad avere un fornitore in grado di alleggerirlo dai suddetti costi, assume un vantaggio competitivo non indifferente. Questo è quello che fa Operatech. Una rete in grado di fornire molteplici risposte, dando al mercato competenze in settori quali la lavorazione meccanica di precisione in piccole e grandi dimensioni, lo stampaggio tecnico di materie plastiche, la realizzazione di elettronica personalizzata, la lavorazione di lamiera in leghe speciali. Immaginarsi dove possa arrivare questa piccola grande impresa è difficile, ma non appena si varca l’ingresso si ha subito l’impressione che non possa che essere in alto.

LIFE ELETTRONICA RICCARDO GALLI - Modena www.lifeelettronica.com rgalli@lifeelettronica.com

059 512504

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Itile

Alex Guidetti

Castellarano Comprendere il territorio e la sua vocazione imprenditoriale per costruire intorno ad essa un servizio innovativo. Itile.it il primo marketplace nato e sviluppato entro i confini del distretto ceramico, risponde perfettamente a questa definizione. I suoi fondatori Alex Guidetti e Cristian Teneggi puntualizzano: «Da aprile 2016 - data di messa online - il nostro sito si sta evolvendo per essere il primo marketplace al mondo del settore ceramico. Un luogo in cui trovare tutto ciò che propongono le aziende produttrici nei propri cataloghi cartacei». Un’idea brillante che non si esaurisce qui. Itile.it si sta strutturando per offrire al cliente una consegna veloce e puntuale del materiale acquistato online. «Grazie all’esperienza maturata in altre realtà imprenditoriali raccontano i due - siamo in grado di offrire un servizio di logistica valido in tutta l’Unione Europea, con tempi di ritiro e consegna ridotti». Ma per fare il salto di qualità i due giovani imprenditori sanno che sono necessarie risorse importanti. «Siamo iscritti alla Camera di Commercio come start-up innovativa e abbiamo già raccolto alcune manifestazioni di interesse da parte di investitori che credono nel nostro business plan. È chiaro che per implementare la piattaforma online sono necessari altri fondi». Ad oggi Itile.it raccoglie i cataloghi delle principali ceramiche del distretto emiliano, è dotato di un configuratore per personalizzare il proprio ambiente ed ha una suddivisione molto efficace di tutti

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i materiali offerti. Ma l’ambizione è quella di offrire un servizio unico nel suo genere: «Vogliamo passare dai 15.000 prodotti in vetrina, a 150.000» precisano Alex e Cristian. «Oltre a ciò, oggi siamo in grado di fornire un preventivo su qualsiasi materiale in quarantotto ore e dal momento dell’ordine una consegna in tempi concorrenziali». Proprio su quest’ultimo punto è bene distinguere le due macro-categorie in cui è suddiviso il sito internet. Da una parte la “prima linea”, in cui è possibile richiedere un preventivo e ordinare qualsiasi materiale in base al prezzo offerto più vantaggioso e la sezione “outlet”, in cui si possono trovare giacenze di magazzino e lotti di prodotti artigianali e di maestranze locali a prezzi più che competitivi e con tempi di consegna ancora più rapidi. Itile.it è insomma un’ottima idea che soddisfa aspetti diversi: l’esigenza del cliente finale che può confrontare molteplici prezzi ed offerte, quella del rivenditore che senza colpo ferire si trova una piattaforma online in cui mostrare i propri prodotti, e un ulteriore vetrina per un distretto fondamentale dell’economia locale.

ITILE ALEX GUIDETTI - Castellarano www.itile.it- info@itile.it

0536 1754802

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Stirapp

Pierantonio Guiglia

Modena Dopo importanti esperienze in primarie società di consulenza nel campo economico e finanziario, frutto della laurea in Economia e Commercio, a 36 anni, Pierantonio approda al mondo dello “stiro”, grazie all’intuizione dell’amico, nonché socio, Paolo Gavazza, nella creazione di “Stirapp”. E’ lui stesso a raccontare, infatti, come nasce l’idea di approcciare questa nuova attività quando precisa che una sera, a fine 2015, da Roma dove vive, tra le chiacchiere di una telefonata tra amici, Paolo, esperto da anni di comunicazione online, racconta l’idea di poter risolvere l’esigenza di stiro della biancheria domestica, tramite la realizzazione di una App. Da lì, i due amici iniziano a riflettere seriamente sulla cosa, mediante approfondimenti di carat-tere finanziario e commerciale, arrivando alla conclusione che “l’idea può girare”. E così nel luglio 2016 “Stirapp la prima App che stira” prende corpo a Modena, anche grazie un finanziamento da parte di un istituto di credito che ha da subito creduto al progetto. Ma come funziona “Stirapp” è lo stesso fondatore a spiegarlo:” E‘ sufficiente scaricare l’apposita applicazione su App Store o mediante Google Play e il cliente viene preso per mano dalla nostra azienda per la consegna e riconsegna a domicilio della propria biancheria, perfettamente stirata, in modo professionale, veloce (di solito entro le 24 ore) ed economico. Il tutto attraverso una particolare cura del packaging in scatole dedicate e profumate, ad effetto regalo, per fare sentire ancora più importante chi a noi si rivolge”.

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Attualmente “Stirapp”, la cui promozione ufficiale è partita dallo scorso mese di aprile, mediante il sito aziendale, la pagina FaceBook e un po’ di pubblicità cartacea, è attiva solo sulla città di Modena, ma con l’intenzione di allargare presto il suo raggio d’azione anche ad altre aree limitrofe e arrivare su tutto il territorio italiano. Le prime risposte del mercato, infatti, sono molto incoraggianti con qualche centinaio di commesse arrivate, clienti che sono soprattutto coppie giovani, signore che lavorano a tempo pieno e anche single che apprezzano la qualità del servizio, la velocità di esecuzione e il costo particolarmente contenuto. “Oggi la nostra idea si può dire che sia unica nel panorama nazionale, soprattutto perché nel processo di stiratura applichiamo i principi della sharing economy”, avendo selezionato un gruppo di “stirapper” che dal proprio domicilio svolgono il servizio di stiratura per inostri clienti con qualità e velocità; sono signore professioniste dello “stiro”, che possono usufruire anche di una attrezzatura professionale fornita da Stirapp, alle quali va la parte maggiore del ricavato dai compensi pagati dai clientie di questa cosa - precisa Pierantonio - andiamo molto orgogliosi”. Ambiziosi sono i progetti di Pierantonio e Paolo per il futuro: fare in modo che il cliente, attraverso la piattaforma di Stirapp possa scegliersi direttamente la propria “stirapper“ di fiducia; stipulare accordi di partnership con importanti aziende del territorio per fornire ai loro dipendenti un servizio su misura di stiro presso l’azienda stessa, cosa in via di attivazione in città; ma soprattutto affiancare al servizio di stiratura, anche quello del lavaggio con consegna a domicilio, obiettivo da realizzare entro l’anno 2017, attraverso il coinvolgimento di lavanderie artigiane del territorio.

STIRAPP PIERANTONIO GUIGLIA - Modena www.stirapp.it- info@stirapp.it

059 8395094

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Video Architettura Contemporanea

Valentina Petruzzella

Modena Dal Politecnico di Bari, con in tasca una laurea in Architettura conseguita nel 2010, Valentina approda a Modena nel 2011 con grinta e determinazione. Quella grinta e determinazione che, racconta lei stessa, le hanno suggerito “dopo l’invio di decine e decine di curriculum senza alcun risultato, di trasferirmi al nord e bussare a tante porte di studi professionali per proporre la mia voglia di misurarmi con la progettazione di architettura residenziale. E così dopo circa un mese da quella ricerca, grazie all’interessamento dell’ing. Roberto Giacobazzi, titolare dello studio “Giacobazzi Real Estate”, inizio una collaborazione che mi sta dando tuttora parecchie soddisfazioni”. Oggi - all’età di 35 anni - supportata dal suo mentore Roberto Giacobazzi, dal suo collega Andrea Liconti e dalla sorella più giovane Elsa, Valentina dal suo studio di Modena, con alle spalle già una discreta esperienza lavorativa, ha deciso di intraprendere un ulteriore percorso formativo nel campo del marketing, i cui stimoli stanno orientando il suo innovativo ed ultimo progetto professionale “Video Architettura Contemporanea”. Attraverso il metodo V.A.L.E., sigla da lei studiata non senza un vezzo tipicamente femminile che richiama volutamente il suo nome, decide così di iniziare a raccontare l’architettura. “Era Giugno 2016 quando ho notato che siamo spesso circondati da edifici meravigliosi, di cui sovente sono ignorate la storia, le scelte progettuali o addirittura lo stesso architetto progettista. E da lì, l’obiettivo - sicuramente ambizioso - di fare conoscere l’architettura a tutti, anche ai non addetti ai lavori!”. Ma tornando al metodo V.A.L.E., lì si coniugano: • “V“ di Video perché oggi la stragrande

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maggioranza delle informazioni avviene attraverso canali visivi (smartphone, tablet) e da qui la decisione di realizzare video di edifici, video-blog o video-interviste ad architetti o tecnici che lavorano nel mondo dell’architettura; • “A” di Avventura e Storytelling per sopperire ad una mancanza nel racconto architettonico di oggi, dove spesso è assente la narrazione del percorso progettuale; • “L” di Linguaggio Semplice attraverso l’uso di termini semplici ed efficaci, il meno tecnici possibile; • “E” per Entusiasmo ed Emozione, perché sono questi, secondo lei, i due sentimenti racchiusi negli edifici delle nostre città da fare uscire allo scoperto. Tra i racconti significativi già realizzati da Valentina, ritroviamo la Milano Verticale, il cuore di Londra Contemporanea, la Roma Contemporanea, l’Auditorium Paganini di Parma realizzato da Renzo Piano e il complesso delle Cantine Antinori nel verde della Toscana. A questo impegno prezioso sul versante culturale della divulgazione pubblica per tutti, si affianca un altro obiettivo, ed è questa una idea altrettanto innovativa: di essere lei stessa, “giovane architetto narratore”, un ponte di relazioni tra studi professionali di progettazione, privati ed aziende fornitrici di materiale edile per l’architettura contemporanea, potenziali sponsor dell’efficace storytelling di Valentina. Il secondo obiettivo dei suoi video è quello infatti di aiutare le aziende che producono materiale per l’architettura contemporanea, a far capire a progettisti e privati quali sono le sfide che devono affrontare le aziende per costruire gli edifici. Sfide che molto spesso avvengono affiancando tecnicamente l’architetto sin dal processo creativo, quasi sempre dietro le quinte, essendo il settore dell’edilizia, per sua natura, un po’ schivo. Per concludere, Valentina afferma “Case, piazze, musei, centri sportivi e biblioteche, contengono la nostra storia e se la qualità delle nostre città - e di conseguenza la qualità della nostra vita - è migliorata, è proprio grazie alla continua innovazione che viene portata avanti dai progettisti e dalle aziende di materiali per l’architettura contemporanea. Gli edifici e l’architettura sono il patrimonio che arricchisce le nostre città, gli spazi in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo e quelli in cui costruiamo le nostre vite, ed è quindi mio dovere di architetto comunicare in tutti i modi possibili per trasmettere questo valore alla gente!”

VIDEO ARCHITETTURA CONTEMPORANEA VALENTINA PETRUZZELLA - Modena www.videoarchitetturacontemporanea.com valentinapetruzzella@gmail.com

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Belli e Monelli

Jessica Pignatti

Mirandola “Belli e Ribelli”, il primo nome che ci è venuto in mente per il nostro spazio educativo, ci era sembrato un po’ troppo aggressivo ed allora abbiamo coniato “Belli e Monelli”, probabilmente più simpatico ed efficace”. Così si esprimono Jessica Pignatti ed Ilaria Barbieri per presentare la loro creatura imprenditoriale nel settore dell’educazione a Mirandola. Jessica, 25 anni, laureata in Scienze dell’Educazione ed Ilaria, 26 anni, una buona esperienza e diversi studi compiuti sempre nel campo formativo, entrambe di Cavezzo, hanno fondato il loro Piccolo Gruppo Educativo (così definisce la normativa regionale, questi spazi per bimbi da zero a tre anni) che può accogliere fino a sette bambini. L’idea nasce nel corso del 2015. Poi un lungo periodo di studio e di preparazione con la ricerca dei locali adatti, l’allestimento delle stanze con attrezzature ed arredi idonei ad accogliere i piccoli ospiti, il tutto nel rigoroso rispetto delle norme previste; ed inoltre l’espletamento delle non sempre semplici pratiche burocratiche per l’avvio dell’impresa ed infine, un po’ di necessaria promozione tra le famiglie della città, portano l’apertura ufficiale di Belli e Monelli nel Giugno del 2016 con il taglio del nastro. “Abbiamo appena compiuto un anno di attività e siamo abbastanza soddisfatte del cammino percorso. Innanzitutto perché stiamo lavorando in un ambito per il quale ci siamo adeguatamente formate e poi perché stiamo ricevendo significativi consensi da parte delle famiglie che ci affidano le loro creature” precisa Jessica. Ma l’impegno di Belli e Monelli non finisce qui “A metà pomeriggio, infatti quando

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termina l’orario della spazio educativo, i nostri locali restano aperti fino all’ora di cena funzionando come baby parking con un servizio ricreativo e di assistenza per bambini da uno a dieci anni, un ulteriore prestazione rivolta alle famiglie della zona che sembra essere molto apprezzato, anche perché cerchiamo di integrare l’aspetto ludico con quello di assistenza allo studio. I nuclei familiari che necessitano di questo appoggio sono garantiti da noi attraverso un servizio molto flessibile che può essere strutturato, sia con una presenza continuativa e periodica tutti i giorni o in momenti predeterminati della settimana, ma anche mediante un’assistenza occasionale in grado di rispondere al bisogno immediato e non programmato delle famiglie”. A completamento di una poliedrica attività a tutto campo nell’educazione, Jessica ed Ilaria organizzano, poi, su richiesta anche feste di compleanno o per altre ricorrenze, aprendo anche nei giorni di festa le porte del loro “Belli e Monelli”. Molto dei loro risultati professionali dipende dal passaparola di chi ha già usufruito del loro puntuale servizio, ma altrettanto significativo è la funzionalità del loro sito, molto curato ed accattivante, nonché la promozione attraverso i canali social. “L’obiettivo tra qualche anno è quello di consolidare la nostra presenza educativa non solo a Mirandola, ma anche in altri centri della Bassa Modenese. Come abbiamo fatto fino ad ora, ce la metteremo davvero tutta”.

BELLI e MONELLI JESSICA PIGNATTI - Mirandola www.belliemonellimirandola.it info@belliemonellimirandola.it

331 4920946

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EatBit

Lorenzo Sassi

Reggio Emilia Ingegnere ambientale, 33 anni, impiegato in una importante azienda di gestione di impianti, coniugato con Anna, con un sogno “trasmettere la passione per la terra e i suoi frutti, che mi hanno trasmesso i nonni contadini, innamorati e cultori delle eccellenze inconfondibili di questo pezzo di terra che è l’Emilia”. Nasce con queste motivazioni a fine 2013 la start-up “EatBit”, i cui due termini già scandiscono in modo chiaro i binari su cui si vuole muovere la nuova realtà imprenditoriale: coniugare la tradizione (e cosa c’è di più tradizionale del cibo che nasce dalla terra?) e le nuove tecnologie, con l’obiettivo dichiarato di “educare al cibo buono, ad alta definizione”, secondo uno slogan coniato da Lorenzo e dai suoi collaboratori, Anna e Francesco. Grazie ad un primo contributo della Camera di Commercio di Reggio Emilia destinato alle neo-imprese e ad un percorso formativo finalizzato all’autoimprenditorialità, la prima fase progettuale di EatBit comincia così a prendere corpo con l’ideazione di EmiliaBox: una selezione di eccellenze alimentari di alta qualità, prodotte dalle migliori aziende agricole emiliane, tra cui il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico, i ciccioli, il salame “strolghino”, il lambrusco, la confettura di prugna Zucchella, la torta di tagliatelle e una assoluta novità, le “gallette di parmigiano-reggiano”, create dal laboratorio di Agricucina, in un indovinato connubio di tradizione ed innovazione. Tre sono i concetti chiave di EmiliaBox: l’Emilia da Assaggio, per una degustazione di prodotti tipici della terra Emiliana, l’Emilia da Omaggio,

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racchiusa in una confezione esclusiva come regalo delle occasioni speciali ed infine l’Emilia da Viaggio, comoda, pratica e facilmente trasportabile in aereo, per essere spedita anche all’estero. Sono poi tantissime le possibili personalizzazioni del packaging, dove ciascun promotore o committente può fare risaltare il proprio logo o la propria immagine aziendale. Ripensando alla breve, ma dinamica storia di EatBit, il suo fondatore precisa “Particolarmente interessante è stata la nostra partecipazione con EmiliaBox alla recente edizione di Expo 2015 e, nello stesso anno, la presenza alle Olimpiadi del Tricolore organizzate dal comune di Reggio Emilia, dove abbiamo avuto occasione di omaggiare anche un testimonial d’eccezione, il campione di sci Giuliano Razzoli, esperienze, queste, che ci hanno fatto capire ancora meglio la grande potenzialità comunicativa e di attrazione dei prodotti alimentari della nostra terra”. “Siamo orgogliosi di questo progetto imprenditoriale - prosegue ancora Lorenzo - perché stiamo davvero cercando di consolidare una rete tra produttori per promuovere le loro eccellenze, anche e soprattutto verso una clientela straniera che può trovarsi occasionalmente nel nostro territorio o che sia incuriosita dal nostro sito aziendale, in italiano e in inglese, mediante il quale c’è naturalmente la possibilità di acquistare i prodotti online, accompagnati dai suggerimenti per una giusta e gratificante degustazione degli stessi”. “Tra i prossimi obiettivi di EatBit, la promozione delle eccellenze gastronomiche anche di altri territori, a partire dalla vicina Romagna”.

EATBIT LORENZO SASSI - Reggio Emilia www.eatbit.it - info@eatbit.it

370 3415133

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Il Gelatino

Mariana Stanciu

Mirandola Anche correndo il rischio di apparire un po’ romantici, si potrebbe dire come sia proprio l’amore che ha dato vita ad una bella avventura imprenditoriale quale è “Il Gelatino”, avviata a Mirandola da Mariana Stanciu, romena di trentasei anni, da diversi anni nel nostro Paese. L’amore per le cose gustose, per il compagno Davide, che l’ha da subito incoraggiata a intraprendere l’attività di gelateria, ma soprattutto l’amore per i loro due bimbi, Carlo Ivo ed Anna Roberta, quando negli anni si è scoperto che il primo era affetto da una intolleranza al glutine e al lattosio, condizione che gli precludeva la possibilità di dare sfogo alla sua naturale golosità per il gelato. Così nel 2013 Mariana lascia il suo lavoro in un’azienda biomedicale della zona e dopo la frequentazione di corsi abilitanti alla professione e di aggiornamento presso la “Fabbri 1905”, dà vita a “Il Gelatino” in un piccolo ma grazioso laboratorio, con annessa area per la degustazione, nel cuore della città di Giovanni Pico, che gestisce con passione ed impegno insieme alla sua collaboratrice Martina. “Una gelateria completamente gluten free e con alcuni gusti vegani, con gelati e prodotti dolciari di ogni fattezza che possono essere gustati da quanti hanno problemi alimentari, ma che sono stati da subito apprezzati da tutta la nostra clientela, perché siamo riusciti ad aumentarne la digeribilità e, al tempo stesso, mantenerne un gusto intenso e genuino. Dal 2015 abbiamo ricevuto la certificazione completa di gelateria senza glutine attraverso l’Associazione Italia Celiachia, percorso che abbiamo poi terminato ottenendo, nello stesso anno, anche

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la certificazione Vegan Ok” è il commento soddisfatto di Mariana quando racconta la sua creatura. “Uno dei nostri must è quello di essere riusciti a mantenere la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti che offriamo senza un aggravio dei costi per il cliente (il nostro prodotto viene venduto infatti allo stesso prezzo di tutte le altre gelaterie non certificate), pur in presenza di un onere delle materie prime utilizzate molto più alto rispetto ai normali ingredienti impiegati dalle gelaterie tradizionali e ciò grazie ad uno sforzo importante nella organizzazione del lavoro, nella ricerca di fornitori giusti, nella promozione del prodotto e nell’attenzione al cliente”. Ma il percorso de “Il Gelatino” non finisce qui. E’ del 2016, infatti, l’idea di esportare in altri territori questa felice intuizione, progetto messo a fuoco da Mariana con la preziosa collaborazione di Davide che da tempo la affianca in un lavoro “dietro le quinte”, diventato ancora più prezioso in questa importante fase di espansione produttiva e commerciale, dove ha l’occasione di mettere a frutto le sue precedenti esperienze professionali; a lui si deve tutta l’attività di marketing, del rapporti con i fornitori, nonché dell’avvio della catena di franchising. Nasce in questo modo il piano di sviluppo de “Il Gelatino” con l’apertura di due nuovi punti vendita, uno in centro a Carpi ed un altro a Cavezzo, riforniti puntualmente del prodotto già pronto all’uso, direttamente dal piccolo laboratorio di Mirandola. “Proprio in questi mesi stiamo ricevendo diverse richieste di affiliazione per aprire altre realtà in zone turisticamente di grande pregio, quali Mantova, Firenze, Riccione e Rimini (siamo presenti su www.infofrancising.it nella sezione celiachia) e su questa ipotesi di sviluppo stiamo fortemente ragionando. Va in questa direzione, infatti, il nostro prossimo progetto imprenditoriale, ambizioso, ma riteniamo, vincente: la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo a Mirandola (tra le altre cose, pensato in una logica di bassissimo impatto ambientale), in cui trasferire tutta la nostra attività manifatturiera, da dove preordinare “le basi” per permettere ai singoli punti vendita di preparare i gelati in loco, in una logica di forte espansione e consolidamento dell’intero progetto”. Dal 2016 “Il Gelatino” è entrato a far parte attiva del gruppo “BioCelia”, una rete di 120 negozi “senza glutine”, nata allo scopo di commercializzare prodotti ed informazioni commerciali per rispondere sempre meglio alle cresciute esigenze della clientela. Ad aprile 2017 ha ottenuto l’accreditamento dal Ministero della Salute per l’erogabilità di alcuni suoi prodotti visibili e vendibili attraverso il sito internet www.ilgelatino.it .

IL GELATINO MARIANA STANCIU - Mirandola www.ilgelatino.it - info@ilgelatino.it

0535 98401

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Service Call

Alice Vaccari

Campogalliano “Service Call - Noi siamo il tuo team” è l’indovinato slogan ideato da Alice Vaccari, Laura Preti e Tania Cattani per la loro impresa di servizio, nata a Campogalliano nel Dicembre 2014. Giovani donne, entusiaste della loro creatura aziendale, fondata dopo dieci anni di esperienza comune vissuta all’interno di multinazionali, per la quale hanno deciso di mettere insieme le loro competenze amministrative e di gestione dei rapporti con i clienti, reti vendita e catene di fornitura. Una realtà per rispondere ai bisogni di outsourcing di servizi, sia di piccole e medie imprese, ma anche di aziende di grandi dimensioni che necessitano di capacità professionali per monitorare il mercato ed assistere il cliente nella sempre più delicata fase del post-vendita. “Ciò che ci prefiggiamo di fare - dichiara Alice, 32 anni, eletta all’unanimità portavoce di Service Call dalle colleghe socie - è di diventare partner dell’impresa che chiede i nostri servizi nella gestione di processi aziendali, assicurandone la continuità e permettendo di ottimizzare aree fondamentali di business come il personale, la logistica, le reti vendita e il customer care”. “Noi siamo il tuo team” sottolinea infatti l’affiancamento all’impresa cliente, ad esempio nell’archiviazione di documenti e inserimenti di ordini o nella gestione e movimentazione di merci in linea diretta con il trasportatore; o ancora con attività di customer satisfaction e assistenza tecnica Help/Desk; ed infine fornendo servizi di segreteria h24, con la gestione del traffico telefonico in entrata per migliorare la qualità percepita dell’immagine aziendale.

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“Già dalla progettazione della nostra azienda, avvenuta nel giro di qualche mese, quando all’uscita dal lavoro abbiamo passato intere notti insonni a valutare come e quali clienti poter servire con le nostre competenze - prosegue Alice - il tratto distintivo che abbiamo voluto dare a Service Call è l’estrema flessibilità per venire incontro alle esigenze diversificate del committente. Tutti i nostri servizi sono infatti garantiti ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette”. E alla naturale obiezione di quanto una simile impostazione del lavoro sia particolarmente gravosa, la risposta all’unisono di Alice, Tania e Laura è stata “tutto ciò è certamente impegnativo, ma si tratta per lo più di organizzarci al meglio. A volte con le nuove tecnologie si può lavorare anche da casa, in orari impensabili per l’ufficio. E fino ad ora i risultati ci stanno dando ragione”. Tra i partner significativi che le tre socie hanno indicato come supporti strategici al loro progetto aziendale, la Fondazione Democenter, impegnata nell’assistenza alle Start-Up con consulenze mirate nel campo commerciale e del marketing. Altro incoraggiamento, non secondario, il riconoscimento ottenuto dal comune di Campogalliano nell’ambito del Bando “Campo di Innovazione” del 2016, con il sostegno economico ricevuto in qualità di seconda classificata nella sezione delle neo imprese. E alla domanda “Fra dieci anno dove sarete?”, Alice a nome di tutte e tre, con idee molto chiare, precisa “Faremo di tutto per essere un bella realtà imprenditoriale, in una nuova sede e con più collaboratori, per rispondere ancora meglio alle tante esigenze delle aziende che cercano servizi sicuri, costi certi e massima professionalità”.

SERVICE CALL ALICE VACCARI – Service Call www.service-call.it - info@service-call.it

059 5229111

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Volume a cura di Ufficio comunicazione Lapam Progetto grafico Multiset Foto Ufficio comunicazione Lapam Stampato da Multiset giugno 2017

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