Imprese e territorio - Dicembre 2017

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Modena - Reggio Emilia

NUMERO 8 . DICEMBRE 2017

SPECIALE CONGRESSO

LUPPI NUOVO PRESIDENTE, ROSSI CONFERMATO SEGRETARIO L’INTERVISTA DARIO DI VICO: «SIAMO UN PAESE DI DISUGUALI»

RINNOVABILI

AMBIENTE

SCUOLE FARE FUTURO: «TUTTI I PROGETTI LAPAM»

SOSTENIBILITÀ

ECONOMIA CONSUMATORE RIUSO

MATERIE PRIME

L’economia diventa circolare

Tutte le novità e le news sul nostro sito

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NOI IMPRESA - PERIODICO DI INFORMAZIONE DI LAPAM CONFARTIGIANATO IMPRESE N° 355 � N.7 2017 POSTE ITALIANE SPA � SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 � (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) � ART. 1, COMMA 1, DCB (MODENA C.P.O) � EURO 2


SOMMARIO

TUTTI I CONTENUTI DI QUESTO NUMERO

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SPECIALE CONGRESSO «I NOSTRI OBIETTIVI A FIANCO DELLE IMPRESE»

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L’INTERVISTA «ECCO COME SIAMO DIVENTATI UN PAESE DI DISUGUALI»

EDITORIALE LE NOVITÀ DELL’ECONOMIA

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SPECIALE CONGRESSO «LAVORIAMO PER SOSTENERE GLI IMPRENDITORI»

SPECIALE CONGRESSO «IMPRENDITORI, IMPEGNATEVI IN POLITICA»

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ECONOMIA «RISPETTARE L’AMBIENTE FA BENE ALLE PICCOLE IMPRESE»

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L’INTERVISTA GALLETTI: “NELLA LEGGE DI BILANCIO, LE MISURE PER RENDERE L’AMBIENTE UNA LEVA DELLO SVILUPPO”

DAL TERRITORIO MODENA CENTRO, UNA SEDE PER RILANCIARE

DAL TERRITORIO IL ‘CAPITALE DIGITALE’ DELLE IMPRESE CRESCE, MA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE È ANCORA IN RITARDO

ECONOMIA LE PROPOSTE PER LE MANOVRE DI BILANCIO DEI COMUNI MODENESI

DAL TERRITORIO INAUGURATA LA SEDE FORMART DI CORREGGIO

DONNE IMPRESA LE IMPRENDITRICI ITALIANE TRA LE PIÙ ATTIVE IN EUROPA, MA CHI HA FIGLI È PENALIZZATO

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg. Trib. di Modena n. 457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Erio Luigi Munari - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari, Alberto Belluzzi, Daniele Casolari, Antonio Bellettini, Marco Minarelli, Fabio Ferrarini, Elena Baraldi - Hanno collaborato Marco Pignatti, Enzo Fanì, Carlo Alberto Medici, Christian Magnani, Franco Rubbiani, Andrea Cavallini - Progetto grafico e impaginazione MediaMo - Fotografie MediaMo, Archivio Lapam - Stampa Golinelli SpA Per la pubblicità su Noi Impresa contatta MediaMo: info@ mediamo.net - Tel 059.350.269 - Fax 059.347.326

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MODA MODA MAKERS: MILLE VISITATORI PER LA QUARTA EDIZIONE DELLA FIERA

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ALIMENTARI QUALITÀ E ATTENZIONE ALLE ETICHETTE, PASSA DA QUI IL SUCCESSO DEL FOOD MADE IN ITALY

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BENESSERE POVIGLIO: COMUNE E ASSOCIAZIONE INSIEME PER COMBATTERE L’ABUSIVISMO

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CORSI FORMART 3 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

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MECCANICA ALL’IPERAMMORTAMENTO AL 250% DEL BENE ACQUISTATO ALL’IPERAMMORTAMENTO AL 250% DEL BENE ACQUISTATO

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SCUOLE NESSUN OBIETTIVO È TROPPO LONTANO CON FARE FUTURO, IL PROGETTO LAPAM DEDICATO A SCUOLE E UNIVERSITÀ

TURISMO BOOM DI PRESENZE IN EMILIA ROMAGNA PER UN 2017 NEL SEGNO DEL TURISMO

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PRODUTTIVITÀ INDIVIDUARE LE PRIORITÀ PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE

COMMERCIO NUOVE STRUTTURE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE A MODENA, SERVE UNA PIANIFICAZIONE DI AMPIO RESPIRO

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EDILIZIA UNA SETTIMANA DA BIO

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AUTOTRASPORTO FIRMATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

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GIARDINIERI IL BONUS VERDE INTERESSERÀ 22MILA IMPRESE, DI QUESTE 539 OPERANO SU MODENA E REGGIO EMILIA

SICUREZZA INFORMATICA I VOSTRI DATI SONO AL SICURO?

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CREDITO EQUITY CROWDFUNDING O COME FINANZIARSI SUL WEB

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EVENTI TORNA INCANTO DI NATALE, IL CONCERTO DI BENEFICIENZA VOLUTO DA LAPAM

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EXPORT E TURISMO CIMONE HOLIDAYS: BIANCHINI PRESIDENTE

EXPORT LUSSO E DESIGN, COME EVOLVE LA PASSIONE PER IL MADE IN ITALY?

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LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

SPECIALE CONGRESSO



EDITORIALE CARLO ALBERTO ROSSI Segretario Generale Lapam Confartigianato

Le novità dell’economia

E

conomia lineare o circolare? La domanda, a cui abbiamo cercato di rispondere con un recente convegno insieme al Ministro dell’Ambiente Galletti, è al centro del focus di questo numero di Imprese e Territorio. Un numero che, in realtà, propone una grande novità per Lapam Confartigianato: il nuovo presidente Generale eletto dopo il Congresso. Si tratta di Gilberto Luppi, imprenditore meccanico di San Felice sul Panaro, persona di grande esperienza in associazione ma caratterizzata anche da una grande passione. E proprio la passione per l’impresa e per il fare associazionismo è fondamentale, un tratto che da sempre accomuna i dirigenti elettivi di Lapam Confartigianato. Luppi prende il posto di Erio Luigi Munari, che dopo due mandati lascia la presidenza, e di certo ci saranno scelte di continuità e altre che segneranno la novità: una novi-

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Carlo Alberto Rossi

tà che, di volta in volta, passa attraverso i tempi che cambiano e che richiedono scelte adeguate al cambiamento. Ed ecco che si torna alla domanda iniziale: economia lineare o circolare? L’economia circolare, un modello che tiene in maggiore considerazione l’ambiente e la sostenibilità, ma anche che rimette al centro le potenzialità della piccola e media impresa, rappresenta una novità che occorre tenere bene in considerazione. Innanzitutto è necessario conoscerla e, successivamente, saperla gestire. Anche i piccoli, anzi forse soprattutto i piccoli imprenditori, potranno trarre giovamento da questo nuovo modello di sviluppo. Siamo, infine, a pochi giorni dal Natale e da un nuovo anno: da parte mia e dell’intera associazione, allora, i più sinceri auguri per un sereno Natale con le persone che amate e un 2018 davvero in ripresa.

EDITORIALE


Gilberto Luppi

SPECIALE CONGRESSO

«Lavoriamo per sostenere gli imprenditori» Parla il nuovo Presidente generale Lapam Confartigianato Modena-Reggio Emilia, Gilberto Luppi. Carlo Alberto Rossi confermato come Segretario generale

I

l nuovo Presidente Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia è Gilberto Luppi. Imprenditore artigiano di San Felice, è stato in associazione presidente di San Felice e poi della Zona Area Nord, negli ultimi due mandati membro della Giunta esecutiva e

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presidente della federata Confartigianato (che insieme a Licom, commercio e servizi, e Aspim, industria, compone Lapam). Luppi, come si sente a pochi giorni dall’elezione a Presidente Lapam? «Innanzitutto lasciatemi ringraziare il

presidente uscente, Erio Luigi Munari, con cui ho collaborato in questi anni. Erio ha saputo portare avanti l’associazione insieme alla struttura in un periodo non facile e prendere il testimone da lui è sicuramente gratificate. Poi devo dire di essere molto onorato di questa scelta dei

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Giberto Luppi ha chiesto al Consiglio di confermare come Segretario Generale dell’associazione Carlo Alberto Rossi. Il Consiglio generale ha eletto Rossi confermandolo in questo ruolo per i prossimi quattro anni.

colleghi imprenditori del Consiglio, e al tempo stesso mi sento molte responsabilità. Lapam si è particolarmente distinta in questi momenti difficili sui territori di Modena e Reggio Emilia. Non ho un programma mio, non siamo politici, ma il programma è quello fatto dall’ascolto degli imprenditori associate nelle precongressuali. Siamo stati in tutte le sedi, in giro per le due province, per raccogliere le esigenze concrete degli imprenditori e da lì dobbiamo ripartire».

Il compito della nostra associazione è far alzare lo sguardo ai piccoli imprenditori

Quali sono i primi temi che le vengono in mente in questo frangente? Potremmo dire, quale è il programma per i ‘primi cento giorni’ da Presidente Lapam Confartigianato? «Tra i temi centrali il rapporto con le istituzioni locali (comunali, provinciali e regionali in primis) e il lavoro di sinergia con gli altri livelli di Confartigianato (regionale e nazionale). Dal Congresso sono emerse alcune mozioni. La richiesta di rendere stabile il bonus per le ristrutturazioni e introdurre, nel nuovo codice degli appalti pubblici, una quota obbligatoria pari al 50% di inviti alle micro e piccole imprese, istituendo l’elenco fornitori da parte delle stazioni appaltanti per superare la selezione tramite sorteggio; quella i intervenire sui tempi di pagamen-

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to della Pubblica Amministrazione; di intraprendere azioni concrete per il sostegno della micro e piccola impresa artigiana e industriale del comparto manifatturiero e servizi, categorie che hanno saputo resistere alla crisi strutturale dell’economia attraversando un processo di evoluzione dall’esito non scontato; di organizzare in Confartigianato regionale la categoria del commercio e dei pubblici esercizi; di intervenire sul welfare locale, tenendo conto del criterio di sussidiarietà». Tra dirigenti elettivi e struttura c’è un rapporto molto stretto… «È proprio così e continueremo su questa falsariga. Il compito della nostra associazione è far alzare lo sguardo ai piccoli imprenditori. Stiamo lavorando molto, e bene, con le dodici categorie di cui ci siamo dotati e le direttrici di impegno insieme alla struttura sono tre: innovazione e Industria 4.0, formazione e comunicazione Su questi fronti siamo impegnati e continueremo a lavorare per sostenere le imprese associate sui due territori. Due territori, quelli di Modena e Reggio Emilia, che sono omogenei Naturalmente come associazione continueremo a presidiare tre tematiche strategiche per gli imprenditori ovvero la lotta alla burocrazia, il contrasto a una pressione fiscale troppo alta che finisce per soffocare le aziende e l’accesso al

credito, spesso troppo difficile per le piccole imprese». Lei viene dall’Area Nord, quella maggiormente colpita dal terribile terremoto del 2012. A distanza di cinque anni cosa vuole ricordare? «Ricordo principalmente che ci siamo rialzati grazie alla grande tenacia degli imprenditori delle aree colpite. È stata questa una delle chiavi della ripartenza e credo che la tenacia degli imprenditori, unita alla voglia e al carattere delle persone di quelle zone, siano state determinanti». La scuola e la formazione sono altri due temi strategici per Lapam Confartigianato. «È proprio così. Da anni siamo impegnati con il mondo della scuola e della formazione professionale e queste tematiche mi hanno sempre appassionato molto. Credo che sia necessario essere sempre più presenti in questi mondi e lavorare sui giovani in modo efficace. Per finire… posso chiederle di farmi una domanda?». Prego. «Mi chiede se c’è un’ultima battuta che voglio fare?». Certo: Presidente Luppi, c’è un’ultima battuta per concludere? «Sì. Riguarda le infrastrutture e in particolare la Cispadana. Serve da quando avevo i pantaloni corti: ne sento parlare da allora e ancora non l’abbiamo realizzata...».

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«Imprenditori, impegnatevi in politica» Il monito del presidente nazionale Confartigianato, Giorgio Merletti, al congresso Lapam. In Lapam uno dei tre digital innovation hub della Regione

“Imprenditori, impegnatevi in prima persona in politica. Portare le logiche della piccola impresa, dell’artigianato, nel mondo politico attraverso l’impegno diretto, è un elemento di rappresentanza sempre più necessario”. È stato questo il monito di Giorgio Merletti, presidente nazionale Confartigianato, al XX congresso generale Lapam Confartigianato. 229 delegati, provenienti dalle 54 sedi sul territorio, hanno eletto il consiglio generale che ha successivamente eletto a sua volta il nuovo presidente dell’associazione che, tra Modena e Reggio Emilia, conta 12mila imprese associate che danno lavoro a 36mila dipendenti, senza contare gli 8mila imprenditori pensionati

associati alla federazione. Al congresso, aperto dalla relazione del presidente Erio Luigi Munari (che, dopo due mandati, lascia la presidenza), sono intervenute autorità e istituzioni: dal Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, al vescovo di Modena mons. Erio Castellucci, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ai presidenti delle due province, Gian Carlo Muzzarelli e Giammaria Manghi, fino al Rettore di Unimore Angelo Andrisano e molti altri, tra cui il segretario nazionale Confartigianato, Cesare Fumagalli. “Il patto del Lavoro firmato nel 2015 tra sigle sindacali e Regione Emilia-Romagna ha permesso risultati importanti – ha

spiegato Bonaccini -, l’obiettivo è tornare ai livelli di occupazione pre crisi entro il 2020, per ora la strada è quella giusta e la disoccupazione cala grazie anche al lavoro delle piccole imprese”. Muzzarelli ha ringraziato Lapam per il lavoro e il dialogo di questi anni con Provincia e Comune e anche Manghi ha reso merito all’associazione di essere molto attenta al lavoro con le istituzioni locali anche sul territorio di Reggio Emilia. Durante il congresso non sono mancati i dati, forniti in parte dal professor Enzo Rullani dell’Università Cà Foscari di Venezia e in parte dal centro studi Confartigianato. Tra i freni per le piccole e medie imprese il carico fiscale che è

Da sinistra: Enzo Rullani, Tiziano Samorè, Giorgio Merletti e Amilcare Renzi

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© Luca Monelli

Stefano Bonaccini - Presidente della Regione Emilia-Romagna

superiore alla media Ue (43% contro il 41,6%); mentre la tassazione sul lavoro è al 47,8%, al quinto posto dei paesi Ocse che hanno una media del 36%: in pratica le tasse sul lavoro in Italia superano la media dei paesi più sviluppati di quasi 12 punti! Le scadenze da adempimenti sono 210 all’anno, un record mondiale che rende l’Italia il ‘Paese del burofisco’. Il dato più preoccupante, però, riguarda manifatturiero e costruzioni, i settori in maggiore difficoltà a Modena (le imprese sono calate quasi

Uno dei tre digital innovation hub (i centri d’eccellenza dell’innovazione per le piccole imprese) in Emilia Romagna sarà quello di Lapam Confartigianato

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dell’1% nell’ultimo anno). Tra i dati più confortanti quelli delle esportazioni a livello regionale: in Emilia Romagna nei primi sei mesi del 2017 l’export è salito del 6,4%, più della Francia (3,8%) e della Germania (6,1%). I giovani a Modena e Reggio Emilia fanno impresa: sono 4.672 le imprese artigiane gestite da under 35 a Modena e Reggio Emilia, il 36,5% del totale della regione. Infine un ultimo dato emblematico, che comunque dice come il territorio abbia ancora una grande vocazione alla meccanica: Modena e Reggio Emilia, insieme, hanno il numero di imprese artigiane della produzione di macchinari più alto in Italia. Tra le mozioni congressuali la richiesta di rendere stabile il bonus per le ristrutturazioni e introdurre, nel nuovo

codice degli appalti pubblici, una quota obbligatoria pari al 50% di inviti alle micro e piccole imprese, istituendo l’elenco fornitori da parte delle stazioni appaltanti per superare la selezione tramite sorteggio; di intervenire sui tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione; di organizzare in Confartigianato regionale la categoria del commercio e dei pubblici esercizi; di intervenire sul welfare locale, tenendo conto di criteri di sussidiarietà. Il segretario Lapam Carlo Alberto Rossi ha concluso con una notizia: “Uno dei tre digital innovation hub (i centri d’eccellenza dell’innovazione per le piccole imprese) in Emilia Romagna sarà quello di Lapam Confartigianato”. La dimostrazione che l’associazione investe molto sulle nuove tecnologie e su ‘Industria 4.0’.

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I nostri obiettivi a fianco delle imprese Si è celebrato il 27 e 29 ottobre scorso il XX Congresso Lapam che ha rinnovato per i prossimi quattro anni il Consiglio direttivo generale dell’organizzazione di via Emilia Ovest 775. Durante le due giornate sono state presentate le mozioni emerse dalle tre Assemblee generali delle associazioni federate: Licom, Aspim e Confartigianato. Riassumiamo qui le mozioni congressuali che sintetizzano gli impegni assunti per il prossimo quadriennnio.

Licom Negli ultimi anni le categorie del commercio e del turismo sono state scosse da cambiamenti profondi. Basti pensare al commercio elettronico o all’avvento di servizi di hosting online come Airbnb. Innovazioni che impongono una continua ricerca di soluzioni nel modo di vendere, comunicare e relazionarsi con il cliente. Licom si propone dunque come punto di riferimento per offrire momenti di approfondimento e per stimolare l’adozione di strumenti che diminuiscano il gap tra attività tradizionali e proposte digitali. Obbiettivi sono dunque quello di: Partecipare ai tavoli regionali in materia di commercio e turismo Rapportarsi con Confartigianato Nazionale per la definizione delle politiche sindacali Elaborare proposte per progetti regionali sui territori locali Rappresentare le nuove professioni che si affacciano sul panorama nazionale A Rita Cavalieri, imprenditrice di Campogalliano, è succeduta alla presidenza Licom Cinzia Ligabue, titolare di un’attività commerciale a Modena.

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Confartigianato e Aspim Pressione fiscale, burocrazia, costo dell’energia e difficoltà di accesso al credito ostacolano la ripresa delle micro, piccole e medie imprese locali. I risultati emersi dall’ultima analisi di Confartigianato sui territori di Modena e Reggio Emilia (vedi Imprese & Territorio n°7) evidenziano - ancora una volta - i freni che imbrigliano l’economia.

Importante è poi il capitolo relativo alla revisione del “Nuovo codice degli Appalti” per cui è necessario: rivedere la procedura di affidamento nelle gare pubbliche “sottosoglia” comunitaria e riservare una quota di inviti da parte delle stazioni appaltanti di almeno il 50% a micro e piccole imprese.

Nonostante le iniziative volte alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica delle imprese (Piano industria 4.0) o ai bonus fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica, oltre al cosiddetto “bonus sisma”, è necessario rafforzare l’impegno sui tavoli istituzionali. Obbiettivo delle due federate sono quindi:

Stimolare quanto più possibile il dialogo e lo scambio tra mondo del lavoro e della scuola, sostenendo la formazione cosiddetta duale, l’alternanza scuola lavoro, i contratti di tirocinio e di apprendistato e trovando occasioni di confronto tra scuole, centri di formazione professionale, istituti tecnici e Università.

Lavorare affinché i provvedimenti previsti dalla legge n.180/2011 - ribattezzato “Statuto delle Imprese” - trovino piena e definitiva attuazione. In particolare è necessario dare seguito alla semplificazione dei controlli, alla certificazione privata sostitutiva al posto di quella pubblica e al principio di proporzionalità nei confronti del contribuente imprenditore.

Damiano Pietri, imprenditore di Campogalliano succede a Federico Poletti, imprenditore tessile del distretto carpigiano alla guida di Aspim. Alla guida di Confartigianato è stato eletto il pavullese Daniele Mazzini, che succede a Gilberto Luppi andato a ricoprire il ruolo di Presidente generale di Lapam.

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L’INTERVISTA

Ecco come siamo diventati un Paese di disuguali Nel suo ultimo libro Dario Di Vico, giornalista e inviato del Corriere della Sera, racconta le storture italiane degli anni zero. La nostra intervista

Dario Di VIco

Di Vico, nel suo ultimo saggio analizza un fenomeno poco (o mal) raccontato dai grandi mezzi di informazione: la disuguaglianza. Quali sono le cause che rendono l’Italia così esposta ai fenomeni da lei narrati: povertà minorile, disoccupazione giovanile, scollamento del tessuto sociale, marginalizzazione del ceto medio dal dibattito pubblico? «È un mix di fattori endogeni, cioè che dipendono da errori e da “non scelte del passato” e anche da fattori esogeni, quindi in sostanza dagli effetti che la globalizzazione ha avuto sul Sistema Italia. In particolare un elemento significativo è che i prodotti cinesi hanno invaso e sostituito molti prodotti, dalle borse dell’acqua calda agli ombrelli, che una volta erano fatti dalle PMI italiane».

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Ne “Il Paese dei disuguali” (Egea 2017) lei individua alcuni fenomeni in grado di spiegare la nostra storia recente: l’ingresso della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio (correva l’anno 2001) e quindi nel mercato italiano, l’incapacità politica di colmare il divario economico tra Nord e Sud, i mille ostacoli al ricambio generazionale e alla meritocrazia.... Perché invece di governarla, siamo stati travolti dalla “complessità”? «Da soli non potevamo. In una fase è prevalsa un’interpretazione ottimistica della globalizzazione, come un gioco a somma positiva. Non si è fatto i conti invece che era un gioco che avrebbe creato dei vincitori e dei perdenti. Tra i perdenti sicuramente una parte del sistema produttivo italiano

che era legato a produzioni a basso valore aggiunto e quindi molto aggredibili da un sistema come quello cinese a costo del lavoro bassissimo e anche molto disinvolto nell’opera di contraffazione». Ad essere in crisi non è solo la politica, in particolare la sinistra e i suoi presunti valori. Anche sindacati e associazioni di rappresentanza sembrano incapaci di guidare il cambiamento. Lei cita il caso di Rete Imprese Italia e del tentativo (abortito?) di unire in un’unica sigla le cinque associazioni più rappresentative del ceto medio produttivo. Perché in questo caso - come in quello del 1996 tra CGIL, CISL e UIL - si è fallito? «L’associazionismo è stato un po’ preso alla sprovvista dalla qualità e dalla quantità di questi fenomeni che chiamiamo globalizzazione. E quindi ha faticato a trovare delle politiche che riuscissero a mescolare elementi di protezione con elementi di innovazione. Perché è questo il nodo da cui non si riesce ad uscire. È chiaro che non si poteva chiedere più protezionismo, bisognava chiedere negli interscambi internazionali maggiore reciprocità. Cioè che in cambio dell’apertura ai mercati esteri, Pechino liberalizzasse davvero il suo mercato. Probabilmente questo avrebbe creato comunque delle contraddizioni del sistema italiano, perché è chiaro che le produzioni aggredite in Italia sono diverse dalle imprese che avrebbero potuto vendere

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L’INTERVISTA di più in Cina, ma comunque il sistema avrebbe realizzato un suo equilibrio. Così non è stato». Ma Rete Imprese Italia? «Rete Imprese Italia non guardava tanto alla globalizzazione, quanto al rafforzamento del ceto medio. Andava pensato in questo modo, in realtà è diventato qualcosa che si è sfilacciato. Non è mai stato portato dal centro alla periferia, così anche dopo l’importante manifestazione di piazza del Popolo dei 60mila, non c’è stata continuità. Comunque sulla debolezza di Rete Imprese Italia sarebbe interessante una riflessione in cui i protagonisti uscissero alla scoperto e raccontassero la loro versione. Dall’esterno si intuiscono delle cose ma non tutte». Eppure l’accordo interconfederale dell’artigianato siglato nel 2016, il contratto metalmeccanici 2016 -2019 o lo Statuto degli autonomi della scorsa estate, nascono da un impulso proveniente dalle organizzazioni di rappresentanza... «Sono segnali interessanti ma che si scontrano con delle macrotendenze, come il rapporto con la politica che non sono incoraggianti. Ad esempio il rafforzamento del Movimento 5 stelle in qualche maniera segna una debolezza dell’intermediazione sociale. Quindi è singolare come in una sorta di staffetta tra Renzi e 5 Stelle, la disintermediazione diventi un martello che batte sull’associazionismo. Poi Renzi ha cambiato posizione, però in questo momento

È chiaro che non si poteva chiedere più protezionismo, bisognava chiedere negli interscambi internazionali maggiore reciprocità

Grillo e Di Maio rappresentano una minaccia per i corpi intermedi, perché nella loro cultura non c’è la mediazione sociale e questo è un elemento che pesa». Aumenta la quota di lavoro indipendente e - come sottolineato nel saggio - la “società dell’occupazione fissa” transita verso “un’imprenditorialità diffusa”, favorita dal digitale e dai flussi dell’economia globale. Di contro politica e sistema bancario (provato dagli scandali, dalla mole di crediti deteriorati e da vincoli di sistema) sembrano incapaci di favorire questa transizione. Ancora una volta, perché non riusciamo a facilitare il mercato e le sue richieste? «I dati sul mercato del lavoro indipendente, sugli autonomi, sono contraddittori. Perché io segnalo l’idea che comunque un’economia moderna basata sui flussi dovrebbe aumentare la quota di lavoro indipendente. Sia nella fascia del lavoro della conoscenza, sia nei settori più tradizionali. I dati dell’Istat del 2017 contraddicono però questa intuizione. Ci sono diverse interpretative. Non è ancora chiaro perché ci sia questa sfasatura tra previsione e realtà. Dobbiamo essere seri, partire dalla realtà e capire perché i dati segnalino una contrazione nel mese di ottobre di 20mila occupati nel lavoro indipendente, quando ci si poteva aspettare il contrario. Questo tra l’altro riduce la possibilità di autoimpiego per i giovani. Passando invece alla questione del credito penso che sia necessario ridiscutere con calma il rapporto tra artigianato e banche. Come si riforma il metodo creditizio, cosa deve fare una banca...Perché in questo momento di tempesta del sistema bancario, mi sembra che l’attenzione siano catalizzate su altre emergenze». Nel frattempo si avvicinano le elezioni e mentre la pancia del Paese brontola,

rimane l’impossibilità di “far seguire ai pronunciamenti politici un quadro coerente di provvedimenti volti a ridurre le distanze sociali”. Al contrario il dibattito ruota intorno alle pensioni (CGIL e Forza Italia), a un insostenibile reddito di cittadinanza (Movimento 5 stelle) o al prolungamento del bonus di 80 euro (il PD di Matteo Renzi). Stiamo andando incontro alla tempesta perfetta? «Stiamo andando incontro a una campagna elettorale in cui i temi si affastellano e non è chiara una gerarchia. Sicuramente il sentimento di esclusione e disuguaglianza rappresenterà una chiave importante dei comportamenti dell’elettorato. È presto per dire in che direzione andrà questo tipo di deprivazione, però sicuramente sarà presente e le forze politiche dovranno farci i conti. Certo per le cose che sappiamo oggi il rischio ancora più grande è che si entri in una stagione di ingovernabilità. Quindi alla difficoltà di affrontare i problemi con provvedimenti sensati, se si aggiunge una fase di ingovernabilità certo gli elementi di preoccupazione aumentano».

il rischio ancora più grande è che si entri in una stagione di ingovernabilità

Dario Di Vico, Giornalista, ha iniziato a scrivere di temi sindacali sulla Gazzetta del Popolo di Torino e sul settimanale Mondo Economico. Nel 1986 inizia a lavorare presso il settimanale Il Mondo. Dopo una breve esperienza a Italia Oggi, nel 1989 è stato assunto al Corriere della Sera. Per il quotidiano di via Solferino si è occupato da Roma e da Milano di economia e politica diventando prima inviato e poi vicedirettore. È tra i fondatori del Blog del Corriere della Sera “La nuvola del Lavoro”, dedicato al mondo del lavoro italiano. Il suo ultimo saggio si intitola “Nel Paese dei disuguali” ed è edito da Egea. 13 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

L’INTERVISTA


ECONOMIA

Rispettare l’ambiente fa bene alle piccole imprese Economia circolare e cambiamenti climatici. Nel 2017 oltre 10mila assunzioni a Modena e Reggio nei ‘green jobs’

“L’

economia circolare sostituisce quella lineare, che consuma molti prodotti e produce molti rifiuti. Per tutelare il sistema ambientale abbiamo bisogno di processi produttivi più virtuosi, questo cambia il mondo di grandi e piccole imprese. E per questo dobbiamo scommettere sull’economia circolare, perché rappresenta un vantaggio non solo per l’ambiente, ma anche sotto l’aspetto economico”. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, è intervenuto (insieme al vescovo di Carpi, mons. Francesco Cavina, al divulgatore scientifico Luca Lombroso e al presidente di Lapam Carpi, Riccardo

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Cavicchioli) al convegno ‘Cambiamenti climatici, quale impatto per le imprese?’ organizzato da Lapam Confartigianato, in collaborazione con Fondazione Furio Farabegoli. Qualche dato per contestualizzare il fenomeno: in Italia, nel 2015, le energie rinnovabili hanno toccato il 17,5% del fabbisogno nazionale, superando la media Ue a 28 Paesi, ferma al 16,7%. A Modena e Reggio Emilia nel 2017 sono oltre 2mila (2.144) le imprese della filiera delle fonti di energia rinnovabile. In più, rileva l’ufficio studi nazionale Confartigianato Lapam, sono già 15.376 le imprese artigiane nell’ambito dell’economia circolare nelle

stesse province e nel 2017 le assunzioni di lavoratori nei cosiddetti ‘green jobs’ sono oltre diecimila, per la precisione 10.700, 6.660 dei quali a Modena e poco più di 4mila a Reggio Emilia. Mons. Cavina ha spiegato: “Sui cambiamenti climatici dobbiamo educare ad approcci più sensati: abbiamo la responsabilità di lasciare il mondo almeno non peggiore di quanto lo abbiamo trovato. Il cambiamento climatico è fenomeno globale, molto però si gioca anche a livello locale a partire da comportamenti e stili di vita di ciascuno”, mentre il Presidente generale Lapam, Gilberto Luppi, ha posto l’accento sull’importanza di incontri in cui

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ECONOMIA 4.040 ASSUNTI NEI COSIDETTIGREEN JOBS A REGGIO EMILIA NEL 2017

6.660 ASSUNTI NEI COSIDETTI GREEN JOBS A MODENA NEL 2017

2.144 imprese della filiera delle fonti di energia rinnovabile

15.376 le imprese artigiane INTERESSATE ALL’ECONOMIA CIRCOLARE TRA MODENA E REGGIO EMILIA

gli imprenditori possono alzare lo sguardo e cogliere tendenze di lungo periodo. Galletti ha ripreso: “Le pmi hanno salvato il Paese negli anni della crisi. Compito del Governo è capire quali difficoltà possono avere le pmi in questo senso e sostenere un cambiamento di sistema, che interessa aziende e filiere”. “Siamo tutti sulla stessa canoa, ma abbiamo dei remi diversi – ha puntualizzato Lombroso - .

Occorre ripensare i sistemi incentivanti con una logica di lungo periodo

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L’Italia abbandonerà il carbone nel 2025, ma il gas non è la strada giusta. Le opportunità per le imprese sono molteplici e vanno dal mondo dell’edilizia a quello della mobilità elettrica, passando per i temi del riuso dei manufatti. L’obiettivo è evitare un riscaldamento globale superiore ai 2 gradi entro il 2100: se questo riscaldamento arrivasse a 4 gradi di fatto l’estinzione umana sarebbe una probabilità piuttosto concreta”. Cavicchioli ha riconosciuto i passi avanti del Governo, ma ha chiesto di ripensare gli incentivi (mantenendo quelli per le rinnovabili e togliendone alla filiera del petrolio) e ha aggiunto: “Occorre ripen-

sare i sistemi incentivanti con una logica di lungo periodo. Crediamo che uno dei player importanti del futuro possa essere il sistema delle pmi. Un sistema più chiuso, con meno dispendio di energia e con la possibilità di agire sui manufatti non solo a livello di produzione ma anche di sistemazione e riuso. Piccolo tornerà bello”. Le conclusioni sono state curate dal Segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi: “Questi temi sono sempre più strategici e occorre fare informazione e formazione. Come sistema Confartigianato, anche a livello regionale tramite Formart, stiamo lavorando molto in questa direzione”.

ECONOMIA


L’INTERVISTA

Galletti: “Nella legge di Bilancio, le misure per rendere l’ambiente una leva dello sviluppo” Il ministro dell’Ambiente in dialogo con Lapam su cambiamenti climatici ed economia circolare

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spite dell’evento “Cambiamenti climatici, quale impatto per le imprese?” organizzato a Carpi dalla nostra associazione in collaborazione con la Fondazione Farabegoli, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha anticipato alcuni contenuti della nuova manovra dello Stato, rilanciando le priorità che il Paese deve darsi per trasformare i temi ambientali in una leva per lo sviluppo economico.

Gian Luca Galletti

Signor ministro cos’è l’economia circolare e perché riguarda le nostre imprese? «L’economia circolare è un cambiamento culturale che l’Italia sta portando avanti con la massima determinazione. Vuol dire

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che all’idea di un processo produttivo che costruisce, inquina e spreca, tipico dell’economia lineare del ventesimo secolo, va sostituita quello di una produzione circolare, in cui tutto si può rigenerare e nulla o quasi è destinato a diventare rifiuto. Dobbiamo dunque puntare sull’ecodesign, sulla riparabilità, sulla possibilità di disassemblare quanto componiamo per rendere ogni parte utile in altri processi produttivi. Cosi abbatteremo verticalmente la mole di rifiuti e sprecheremo meno risorse naturali. Tutto questo è un fattore decisivo di competitività del sistema: chi prima lo capisce, prima e meglio sarà leader nei mercati internazionali».

Ecoincentivi e misure a favore dell’efficientamento energetico degli edifici. Quali obiettivi vorrebbe perseguiti nella prossima Legge di Bilancio? «Ci sono tantissimi strumenti in campo. Tutti vanno incontro a una necessità: ridurre gli impatti delle attività umane sulla qualità ambientale. Nella Legge di Bilancio, oltre a un migliore orientamento dell’ecobonus, ci sono due norme importantissime per le città: il bonus del 36% per il verde privato, che stimolerà moltissimo il settore del florovivaismo e più in generale si rivelerà alleato nella riqualificazione cittadina e nella lotta allo smog, ma anche la detrazione del 19% per i bus e i treni del trasporto pubblico locale. Abbiamo poi fatto un bando con cui finanziamo 75 milioni di euro di progetti per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro in ogni parte d’Italia, stiamo stimolando la sostituzione del parco mezzi pubblico. E non dimentichiamo la possibilità per pubblico e privato di accedere al Conto termico da 900 milioni e al decreto rinnovabili da 435 milioni di euro l’anno per vent’anni. Per la sicurezza del Paese stiamo insistendo molto sulla progettazione delle opere

L’economia circolare è un cambiamento culturale che l’Italia sta portando avanti con la massima determinazione

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L’INTERVISTA

contro il dissesto idrogeologico, per cui c’è un fondo da 100 milioni, ma più in generale con nostro Piano nazionale che si sta in questo momento dedicando ai lavori necessari nelle grandi città più a rischio. L’elenco è lunghissimo, ma la visione è comune: dobbiamo costruire un Paese in grado di puntare sull’ambiente come leva di sviluppo». È innegabile però che i cambiamenti climatici e le enormi problematiche ad esso collegato, siano percepite come ‘troppo grandi’ o ‘irrisolvibili’ dalla maggior parte delle persone. Come si inverte la tendenza? «Ci sono varie strategie in campo. Innanzitutto la Sen, la Strategia Energetica Nazionale, dove delineiamo gli scenari di decarbonizzazione e abbiamo scritto che chiuderemo le centrali a carbone entro il 2025. Ce lo possiamo permettere perché in tutti questi anni abbiamo fatto un lavoro, abbiamo già raggiunto gli obiettivi europei del 2020. Poi c’è la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, per dare sostanza agli obiettivi Onu. Poi quella sull’economia circolare, che punta su riciclo e rigenerazione per un nuovo modello di sviluppo. Ricordo poi che per la prima volta abbiamo introdotto i Bes, gli indici di Benessere Equo e Sostenibile: vuol dire che non misureremo più il Pil solo in base alla produzione, ma sui fattori sociali che quel Pil determina, cioè se ha diminuito povertà e

diseguaglianze. E poi abbiamo fotografato il valore del Capitale naturale: il nostro è enorme, abbiamo una biodiversità infinita. Se siamo cresciuti e contestualmente abbiamo diminuito il nostro patrimonio naturale non va bene, la crescita deve essere sostenibile. Tutto questo vuol dire governare un processo straordinariamente importante come la definizione di una nuova strategia industriale del sistema Paese». Parliamo di Cop 23, la conferenza sul clima recentemente svoltasi a Bonn. Quali decisioni sono state prese durante il meeting? «Alla Cop23 di Bonn abbiamo stabilito le regole per dare forma all’accordo di Parigi e i meccanismi per ottenere una maggiore virtuosità: ricordo che oggi infatti quell’intesa storica non sarebbe ancora esaustiva per arginare il surriscaldamento globale. Ed è stata anche l’occasione per rinsaldare i rapporti tra gli Stati firmatari dell’intesa della Cop21, oltre che per caratterizzare ancor di più l’impegno italiano a sostegno delle piccole isole e dei Paesi in via di sviluppo, a partire dal continente africano. In Ambiente bisogna ragionare a livello globale: il benessere singolo non si può difendere, devo condividerlo. Mi arrabbio quando sento parlare di donazioni per l’Africa in campo ambientale: cosa facciamo in quello e in altri continenti più esposti ai rischi climatici lo stiamo facendo per noi e i nostri figli.

Mi auguro che Trump lo capisca e abbia il coraggio di invertire la rotta presa. Di certo tante imprese americane e tanti governatori di Stati importantissimi la pensano come noi. L’Italia in ogni caso non interromperà il dialogo con gli amici degli Usa». La copertura dei grandi mezzi d’informazione italiani è stata scarsa. A cosa è dovuto questo disinteresse? «Questo è veramente un deficit tutto italiano da colmare. Si parla di ambiente nelle disgrazie, come è giusto e necessario che sia, ma lo si considera tema marginale quando 197 Stati si mettono attorno a un tavolo per decidere la cosa più importante di tutte: quali misure adottare perché la Terra non diventi un luogo sempre più invivibile per centinaia di milioni di persone. Non parlo di tutti i media perché per fortuna ci sono diverse e lodevoli eccezioni nel nostro Paese, con testate che fanno informazione completa e continua, ma credo che un passo avanti in tanti debbano ancora farlo. L’ambiente è davvero un tema fondamentale per ognuno di noi e i cittadini hanno molta più sensibilità ambientale e voglia di approfondire di quanto non si creda».

il benessere singolo non si può difendere, CONDIVIDIAMOLO

Gian Luca Galletti è Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. dal 22 febbraio 2014, prima nel Governo Renzi e poi riconfermato in carica nel Governo Gentiloni. Laureato in Scienze Economiche e Commerciali. È sposato e padre di quattro figli.

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L’INTERVISTA


ECONOMIA

Le proposte per le manovre di bilancio dei comuni modenesi Rete Imprese Italia su Fisco, fusioni, riorganizzazione dei servizi secondo logiche sussidiarie, fondi per le imprese

«L

a discussione sui bilancio 2018 dei Comuni modenesi servano per mettere in campo politiche di bilancio utili, da un lato, ad accelerare la crescita dei comparti che hanno agganciato la ripresa e, dall’altro, a sostenere quei settori che ancora non risentono del migliorato quadro». Così esordisce la nota di Rete imprese della provincia di Modena – sigla sotto la quale sono riunite Confcommercio, Cna, Confesercenti, Fam, Lapam Confartigianato – con cui vengono rese pubbliche le principali proposte e richieste ai Comuni per le manovre di bilancio che verranno discusse ed approvare nelle prossime settimane. Arrestare aumenti fiscali e rivedere applicazione dell’imposta di pubblicità «In tema di fiscalità locale, da un lato continuiamo a ritenere necessario», sottoli-

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nea Rete Imprese, «che il fardello dell’IMU sugli immobili strumentali vada tolto dalle spalle dalle imprese, dall’altro riteniamo vada accelerato il percorso di superamento della TARI per arrivare ad una tariffazione puntuale, mentre per l’imposta di pubblicità l’invito ai Comuni è di evitare atteggiamenti oppressivi anche sulla base di interpretazioni normative singolari». Riorganizzare i livelli istituzionali puntando sulle fusioni «La Provincia di Modena è l’unica realtà in Emilia Romagna dove non si sono sviluppate fusioni tra Comuni», puntualizza Rete Imprese, «che consideriamo uno strumento indispensabile per favorire economie di scala, armonizzazione fiscale e normativa, oltre che per attrarre investimenti: per questo sarà perentoria la richiesta ai Comuni di lavorare concretamente sul tema delle fusioni».

Sostegno delle piccole imprese con un fondo ad hoc «In un quadro nel quale le operazioni di riqualificazione urbana contemplano sempre più spesso l’apertura di nuovi insediamenti commerciali di medie e grandi dimensioni», continua Rete Imprese, «appare utile prevedere e destinare un contributo di perequazione nonché una quota di oneri di urbanizzazione alla creazione di un fondo per il sostegno di progetti imprenditoriali da parte di under 30 e di valorizzazione del commercio ed artigianato di vicinato». Legge urbanistica regionale: evitare potenziali impatti negativi «Sempre in tema di sviluppo commerciale, preoccupa la fase transitoria della nuova legge urbanistica regionale, che sta portando anche nel territorio modenese ad accelerare la programmazione e

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progettazione di nuovi insediamenti di media-grande distribuzione, con il conseguente rischio di destabilizzare l’attuale equilibrio, già molto precario, fra le diverse tipologie commerciali: effetto potenzialmente negativo, questo, che i Comuni devo assolutamente scongiurare». Appalti a misura di piccole e medie imprese «Il Nuovo Codice degli Appalti risulta essere penalizzante per le piccole e medie imprese», sottolinea Rete Imprese, «e per tale motivo chiediamo che le gare dei Comuni prevedano tempi meno ristretti per la redazione delle offerte, minori requisiti finanziari, la suddivisione degli appalti in blocchi funzionali, l’adozione di meccanismi di rotazione con cui inserire un limite al numero di lotti che un’impresa può aggiudicarsi e l’utilizzo dell’elenco dei fornitori come strumento di scelta per la

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selezione dei contraenti nelle gare fino ad un milione di euro (cosiddette “sottosoglia”)». Turismo, il territorio modenese si doti di una solida organizzazione «Amministrazioni locali e organizzazioni di categoria», prosegue Rete Imprese, «hanno il dovere di guidare il sistema economico verso le prospettive di crescita della domanda turistica e per questo siamo convinti sia assolutamente indispensabile che il nostro territorio si doti di strumenti organizzativi, finanziari, professionali, utili a confrontarsi con altri territori, in particolare con quello bolognese. Occorre, in particolare, definire uno strumento che preveda un momento politico con cui individuare strategie, obbiettivi e mettere in campo le necessarie risorse (la recente riforma della consulta del turismo è un elemento utile in questa direzione),

e un momento tecnico e operativo che identifichi un soggetto: un DMO (Destination Management Organization), che, valorizzando la positiva esperienza di Modenatur, dovrà essere lo strumento riconosciuto e legittimato dal territorio come riferimento delle attività del settore». I comuni facilitino la messa in opera della banda ultra larga «L’infrastruttura pubblica di rete a banda ultra larga pone le basi per la veicolazione di attività e servizi digitali in grado di accrescere la capacità competitiva, di attrazione di investimenti del territorio e di creazione e mantenimento di posti di lavoro anche a valore aggiunto», conclude la nota di Rete Imprese: «Agli Enti Locali domandiamo che fungano da ‘facilitatori’, dal punto di vista amministrativo e tecnico, della posa dell’infrastruttura a banda ultra larga».

ECONOMIA


DAL TERRITORIO

Modena Centro, una sede per rilanciare Inaugurata la sezione Lapam Confartigianato con il Ministro Galletti

È

stata inaugurata, con la presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e di altre autorità, la nuova sede Lapam Confartigianato di Modena Centro presso il direzionale Cialdini. Presenti, naturalmente, anche i responsabili della sede, il Presidente generale Lapam, Gilberto Luppi, e il Segretario generale, Carlo Alberto Rossi. “Insieme siamo più forti - ha spiegato il sindaco -. A Modena chi vuole fare trova il plauso e l’aiuto dell’amministrazione e questa inaugurazione è molto importante. Dobbiamo riaccendere, tutti insieme, l’orgoglio di essere Modena”. Il Ministro Galletti ha messo il fuoco su due temi: “Qui c’è una storia, quella di Confartigianato. Non abbandonate quella storia e quei valori. Uno mi sta a cuore in particolare: qualsiasi cosa facciamo la persona va sempre messa al centro. Se no combiniamo dei disastri, senza riferimenti morali e culturali non possiamo andae avanti e si è visto con la grande crisi. Siamo in momento di ripresa forte, non mi interessano i meriti ma ci stiamo riprendendo in modo deciso; occorre cogliere le opportunità del territorio per il nostro futuro. L’ambiente è una delle strade principali. E poi i servizi alle imprese: quelli di qualità aiuteranno molto il nostro tessuto di piccole e medie imprese”. Gilberto Luppi, Presidente Lapam, ha concluso: “Quando si crede in quello che si fa si raggiungono risultati e si arriva al traguardo assieme. In questo modo si vede la ricaduta sulle imprese che vedono la ripresa ma con margini operativi ancora troppo risicati”.

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DAL TERRITORIO

Inaugurata la sede Formart di Correggio Un importante investimento dell’ente di formazione Confartigianato per essere più vicino alle imprese

È

stata inaugurata la nuova sede Formart di Correggio, nella Bassa reggiana. Una sede, quella di Correggio, strategica per Formart, l’ente di formazione di Confartigianato Emilia-Romagna. All’inaugurazione, oltre al presidente di Formart Carlo Alberto Rossi e alla direttrice dell’ente, Elisabetta Pistocchi, era presente anche il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. La stessa Malavasi ha affermato che “il territorio della Bassa reggiana ha bisogno di formazione. Ci auguriamo dunque che la nuova sede di Formart possa diventare la piazza della formazione imprenditoriale locale”. Rossi ha presentato Formart e ha tenuto un breve discorso introduttivo, a seguire Livio Lazzari, responsabile della categoria Benessere Lapam Confartigianato, ha esposto le peculiarità di ‘Obiettivo Bellezza’ un progetto comune Formart e Lapam. Terenzio Traisci ha fatto sì che la prima ora di formazione a imprese e professionisti sia stata dedicata al buonumore e alla gestione dello stress sul lavoro.

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DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

Il ‘capitale digitale’ delle imprese cresce, ma la pubblica amministrazione è ancora in ritardo Sempre più imprese artigiane a Modena e Reggio Emilia forniscono servizi di natura digitale

2016

INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE AVANZATE

46% investimenti tecnologie Nord Est investimenti Italia

“M

ettiamo al centro il cosiddetto ‘capitale digitale’, ovvero la presenza delle tecnologie digitali nel mondo dell’impresa. Le imprese stanno investendo, anche grazie al progetto Industria 4.0, e i risultati sono tangibili, occorre però lavorare ancora molto per annullare il digital divide nei confronti di altri Paesi, facendo sì che la banda ultra larga si diffonda sempre di più”. Lapam Confartigianato ha presentato una ri-

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40%

50%

cerca sul capitale digitale delle imprese, manifatturiere e artigiane, del nostro territorio. Nel 2016 gli investimenti in tecnologie avanzate da parte delle imprese manifatturiere in Emilia Romagna sono state percentualmente più alte rispetto al resto del Paese: sono infatti il 50%, a fronte del 40% della media nazionale e del 46% dell’intero Nord Est. Industria 4.0, poi, fa breccia nelle imprese artigiane reggiane e modenesi. A Reggio

investimenti tecnologie Emilia-Romagna

il 12,9% di queste forniscono servizi digitali (la media regionale è più alta al 19,4% ma il divario si sta colmando), con una crescita tra il secondo trimestre 2016 e lo stesso periodo del 2017 dell’1,9%, a fronte di un +0,6% a livello regionale. A Modena la situazione è migliore, con il 24,5% delle imprese artigiane forniscono servizi digitali, la crescita tra il secondo trimestre 2016 e lo stesso periodo del 2017 è stata del 4,8%. In Regione, inoltre,

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DAL TERRITORIO IL DIGITALE NELLE IMPRESE ARTIGIANE

+1,9%

12,9%

II trimestre 2017

+4,8%

II trimestre 2017

24,5%

+0,6%

19,4%

II trimestre 2017

forniscono servizi digitali

forniscono servizi digitali

forniscono servizi digitali

Imprese artigiane Reggio Emilia

Imprese artigiane Modena

Imprese artigiane Emilia-Romagna

sono previste da settembre a novembre 2017 16.440 assunzioni di persone con titoli legati a Industria 4.0. A fronte del dinamismo crescente da parte del mondo delle imprese, però, fa da contraltare il ritardo della pubblica amministrazione. Solo il 5,6% dei servizi offerti dalle amministrazioni comunali dell’Emilia-Ro-

magna, infatti, sono interamente informatizzati e il paradosso è che questo numero è, però, il più alto a livello regionale in Italia (la media nazionale è attestata su un misero 3,1%), secondo soltanto alla provincia autonoma di Bolzano con il 5,7%. “Il ritardo della PA – sottolinea e conclude Lapam Confartigianato -, no-

16.440 Assunzioni 2017 Emilia-Romagna (personale qualificato)

nostante esempi virtuosi che sul nostro territorio stanno venendo avanti, è importante e va colmato al più presto. Le infrastrutture digitali e la banda ultra larga, infatti, sono sempre più centrali per la competitività delle imprese e, in particolare, per dialogare e vendere nei confronti dei mercati esteri”.


DONNA IMPRESA

Le imprenditrici italiane tra le più attive in Europa, ma chi ha figli è penalizzato Differenze di genere e scarsa attenzione al welfare familiare frenano l’Italia (che nel frattempo invecchia)

1.661.000 imprenditrici italiane

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n paese diviso e che fa pochi figli. È quello fotografato dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Confartigianato che in occasione della 22esima convention Donna Impresa dal titolo: “L’impresa femminile sostenibile dall’intuizione al modello”, ha presentato a Roma lo scorso 20 novembre una corposa analisi sul mercato del lavoro femminile. Durante l’evento - a cui ha partecipato una delegazione di imprenditrici Lapam Modena e Reggio Emilia, guidate dalla presidente di categoria Cinzia Ligabue - sono così emersi segnali contrastanti su occupazione, conciliazione vita lavoro e presenze femminile nelle attività artigiane.

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Lombardia 66.932 imprenditrici

Emilia-Romagna 37.343 imprenditrici

Se infatti l’Italia si posizione in cima alle classifiche Europee per numero di imprenditrici (1.661.000 al II trimestre 2017) - prima di Regno Unito e Germania per intenderci - rimane ancora profondo il solco che separa vita privata e lavoro. Nella rilevazione emerge infatti come solo il 57,3% dei comuni italiani (ancora una volta è evidente il gap tra nord e sud d’Italia) è in grado di offrire strutture per l’infanzia, contro un costo per le famiglie tendenzialmente elevato e stimato attorno ai 1.649 euro annui (valore medio registrato in nove città ndr.) che costituisce oltre un terzo (35,6%) di quanto le famiglie versano sotto forma di tributi locali. Sempre secondo l’analisi di Confartigianato le donne senza figli hanno un tasso

Veneto 37.228 imprenditrici

di occupazione del 56,9% che diventa il 53,2% per quelle con figli. Ma nella fascia tra i 25 e i 49 anni il divario si amplia, passando dal 70,4% di occupazione per chi non ha figli al 56,7% di chi è mamma. Quindici punti percentuali in meno rispetto alla media europea che si attesta al 71,3%. Numeri che si sovrappongono all’analisi Istat presentata lo scorso 28 novembre su natalità e fecondità in Italia, che ha certificato il calo degli ultimi anni dovuto - oltre a evidenti disparità nel mercato del lavoro - a una

solo il 57,3% dei comuni italiani è in grado di offrire strutture per l’infanzia

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DONNA IMPRESA

Il gruppo Donne Impresa Modena e Reggio Emilia con Giorgio Merletti presidente Confartigianato

diminuzione dei matrimoni e a un significativo calo della fecondità. Nello specifico nel 2016 in Italia sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015 e nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100mila unità. Le cose vanno meglio per le donne straniere che, anche dal punto di vista occupazionale, stanno assumendo un peso rilevante nel mercato del lavoro italiano. Sempre al II trimestre 2017 si contano 1.086.500 occupate straniere (+1,1% sul 2016) pari all’11,2% dell’occupazione femminile. Le attività artigiane in rosa Meritano attenzione anche per i numeri delle attività artigiane condotte da imprenditrici: 181.482 in tutt’Italia e in crescita del

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2,5% rispetto a 10 anni fa. Se a queste si aggiungono socie e collaboratrici si raggiunge la cifra di 354.882. In testa alla classifica regionale troviamo la Lombardia con 66.932 imprenditrici, seguita dall’Emilia-Romagna (37.343) e dal Veneto (37.228). Con 2.752 attività Modena è 15esima nel rank provinciale mentre Reggio Emilia è 27esima con 2.015 “imprese rosa”. «In Emilia-Romagna, anche grazie all’impegno delle parti sociali, le disparità sono attenuate - ha commentato Cinzia Ligabue - è indubbio però che i dati presentati oggi siano allarmanti e diano la reale idea di quanto impegno dovrebbe dedicare la politica ai reali problemi del Paese. Come è possibile che non esistano age-

volazioni a tutela della maternità per le imprenditrici e lavoratrici che sostengono attivamente l’economia italiana?». Nell’analisi emerge infine il nodo della spesa pubblica in favore dei giovani, ferma a 25,2 miliardi di euro o al 3% della spesa totale dello Stato, inferiore (e non di poco) rispetto al 3,7% della media europea. Un dato che, insieme al moloch dei 270 miliardi annui di spesa pensionistica, fa del “belpaese” il 18esimo - su 28 - per sensibilità nei confronti dei giovani.

In Emilia-Romagna, anche grazie all’impegno delle parti sociali, le disparità sono attenuate

DONNA IMPRESA


MODA

Moda Makers: mille visitatori per la quarta edizione della fiera In aumento visitatori e compratori, soddisfatte le imprese espositrici e gli amministratori che ora puntano ad aumentare spazi e visibilità

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na fiera cucita su misura del distretto carpigiano. Moda Makers, l’evento che ha animato il centro di Carpi dal 7 al 9 novembre, si è dimostrata anche nella sua edizione invernale, un abito ben fatto e rispondente alle esigenze di clienti e promotori. Con circa un migliaio di persone (+10% circa rispetto all’edizione di maggio), l’appuntamento si conferma così tra le manifestazioni espositive più rilevanti nel panorama nazionale dedicate a questo segmento di mercato. Una formula resa vincente grazie alla collaborazione tra le piccole e medie imprese del territorio, le associazioni di categoria e le istituzioni; capace di riunire nel medesimo spazio oltre 9mila proposte moda di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capi spalla per l’Autunno/Inverno 2018/19.

tra le manifestazioni espositive più rilevanti nel panorama nazionale dedicate a questo segmento di mercato

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Superati dunque, anche dal punto di vista dei visitatori – il 70% circa dei quali era composto da buyer e loro agenzie, la restante parte da addetti ai lavori quali fornitori, giornalisti e fotografi - i numeri dell’edizione precedente. Tra le decine di Paesi di provenienza dei visitatori, in testa il Giappone, seguito da Belgio Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Grecia e Ungheria. Grande la soddisfazione espressa dalle 49 imprese espositrici, che hanno potuto incontrare clienti storici e nuovi, allacciare relazioni commerciali e godere di una grande visibilità. In particolare, molto apprezzato il livello dei visitatori provenienti dall’estero. Anche alcune classi degli istituti superiori hanno potuto accedere alla manifestazione, per toccare con mano la qualità dei vari abiti esposti. «Anche quest’anno la formula vincente della collaborazione tra imprese, associazioni ed istituzioni ha dato dei buoni risultati, il tutto a vantaggio di un settore che continua ad essere fortemente trainante per l’economia del territorio» ha commentato a Roberto Guaitoli, presidente Lapam Moda.

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MODA

LA FIERA Moda Makers è promossa da Expo Modena che la organizza e Carpi Fashion System, il progetto di valorizzazione delle Aziende del Distretto Moda promosso dalle Associazioni Imprenditoriali del Territorio, CNA, LAPAM-Confartigianato, CONFINDUSTRIA EMILIA e dal Comune di Carpi, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi e il sostegno di Promec. Sponsor della manifestazione sono BPER Banca, Assicurazioni Generali – Agenzia di Mirandola e Eliotecnica Stermieri.

Il commento Moda Makers rappresenta un punto molto forte per tutte le politiche regionali sul tema del fashion. A dimostrarlo sono alcune azioni concrete nate da questo territorio, come quella di essere riusciti a portare a casa grazie soprattutto a Lapam, Cna e gli imprenditori locali, il riconoscimento della ricerca stilistica. Grazie a questo risultato anche i nostri imprenditori del fashion possono partecipare al credito d’imposta per ricerca e sviluppo. In seconda battuta Moda Makers ha partecipato a bandi per l’internazionalizzazione a livello regionale e il 2018 rappresenterà il coronamento di un sostegno economico a questo processo di conoscenza del distretto carpigiano nel mondo. Palma Costi, assessore alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna

Per maggiori informazioni: Resp. categoria Moda - Carlo Alberto Medici - carloalberto.medici@lapam.eu - 059 637411

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MODA


ALIMENTARI

Qualità e attenzione alle etichette, passa da qui il successo del food made in Italy

A dirlo i buyers che hanno incontrato le aziende del territorio in una giornata di B2B organizzata con ICE

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na giornata di incoming dedicata al cibo con buyers provenienti da Francia, Austria, Bosnia e Canada. È quella organizzata da Lapam Confartigianato insieme a ICE, l’Agenzia per il commercio estero all’interno del caseificio 4 Madonne di Modena. Una giornata per conoscersi, scambiarsi contatti e assaggiare salumi, formaggi, dolci, vini della grande tradizione enogastronomica del territorio. La ricetta ha messo d’accordo nove buyers e 16 imprese locali per un totale di oltre 100 incontri B2B spalmati su tutta la

giornata di lunedì 6 novembre. «Aprirsi ai mercati esteri rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese, anche quelle di dimensioni medio piccole – sottolinea Francesco Caselli, presidente Lapam Alimentazione, presente agli incontri -. Dobbiamo comprendere come presentarci al meglio, con cataloghi aggiornati e in lingua e con una strategia specifica per i Paesi che si intendono “aggredire”. Il mondo è affamato di Made in Italy e abbiamo le carte in regola per farci apprezzare: il nostro territorio è ricchissimo di prodotti d’eccellenza». I buyers

presenti hanno sottolineato l’importanza strategica per le imprese del nostro territorio di certificare i propri prodotti e di etichettarli non solo in italiano, ma in inglese e possibilmente nella lingua parlata nel Paese di sbocco. L’incontro Lapam Confartigianato rientra nel programma “La filiera del made in Italy artigiano”, una serie di iniziativa B2B organizzate da ICE e Confartigianato su tutto il territorio nazionale, e che mirano ad aprire nuovi scenari di mercato alle micro e piccole imprese del settore alimentare italiano.

Per maggiori informazioni Resp. categoria alimentari Daniele Casolari - daniele.casolari@lapam.eu - 059 893111 28 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

ALIMENTARI


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BENESSERE

Poviglio: Comune e associazione insieme per combattere l’abusivismo Il sindaco Giammaria Manghi invita a lavorare insieme per contrastare il lavoro irregolare e sensibilizzare i cittadini

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n protocollo d’intesa contro l’abusivismo nel comparto benessere, in particolare acconciatura ed estetica, è stato firmato dal Comune di Poviglio, da Lapam Confartigianato e da Confcommercio. «Da anni

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– spiegano Confcommercio-Imprese per l’Italia e Lapam Confartigianato - portiamo avanti battaglie contro gli abusivi e in favore delle imprese serie e regolari. Al centro, oltre alla legalità e al rispetto delle regole, c’è la tutela dei cittadini: non tutti sanno che affidarsi ad abusivi, oltre a procurare un danno alle aziende serie, comporta dei rischi per la salute perché, naturalmente, chi esercita queste profes-

sioni in modo fraudolento non è sottoposto ai controlli. Pensiamo, ad esempio, a chi mette, letteralmente, le mani in testa ai clienti con prodotti di cui non conosciamo l’origine». Ecco, dunque, il protocollo firmato a Poviglio con l’obiettivo di mettere un freno a questo fenomeno in crescita. «Motivazioni di natura etica e legale, nonché la selettività dell’attuale situazione economica - afferma il Sinda-

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BENESSERE co Giammaria Manghi - impongono una riflessione ad ampio raggio sulle piccole e medio grandi attività d’impresa insediate sul territorio, che costituiscono la struttura portante dell’assetto produttivo, ma che risentono dell’intensificarsi di alcuni fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale. Ritengo necessario che l’ente locale si adoperi per arginarli, intervenendo a sostegno anche dei consumatori e dell’intera collettività». «L’obiettivo di questo protocollo - prosegue il primo cittadino - è quello di agire in sinergia per contrastare la concorrenza sleale ed altre forme eversive di sfruttamento della manodopera, di lavoro nero, di evasione fiscale che determinano, in alcuni casi, anche rischi per la salute. Questi fenomeni illegali rischiano di marginalizzare nel mercato le piccole e medie attività e imprese che, oltre a rispettare le regole fiscali, igienico-sanitarie ed urbanistiche, operano per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, investono in qualità e formazione del personale per fornire ai clienti prestazioni di alta professionalità e competenza con la massima garanzia». Quattro le direttrici di lavoro sia per le associazioni che per il Comune. Lapam Confartigianato e Confcommercio si impegnano a lanciare una campagna informativa di concerto col Comune per sensibilizzare l’opinione pubblica; istituire, presso le rispettive sedi, un punto di raccolta delle segnalazioni di eventuali attività esercitate senza il pieno rispetto delle regole; inviare alla Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Bassa reggiana le segnalazioni pervenute, naturalmente non anonime e basate su dati e riscontri oggettivi; formare e informare i propri associati rispetto alle normative sia relative alla sicurezza che agli adempimenti fiscali e burocratici. L’amministrazione comunale, dal canto suo, si impegna a prendere in esame le informazioni ritenute importanti trasmesse dalle associazioni; adottare provvedimenti specifici eventualmente necessari per

combattere il fenomeno dell’abusivismo; istituire un tavolo tecnico di lavoro, a cadenza semestrale, con la presenza anche della Polizia Municipale e di altri soggetti che si riterrà utile invitare; diffondere i dati statistici raccolti. «L’abusivismo – concludono Confcommercio-Imprese per l’Italia e Lapam Confartigianato - è una piaga in crescita come testimoniato dai social network dove è

sempre più facile imbattersi in post che promuovono servizi alla persona (parrucchiere, estetiste, dietiste, perfino tatuatori…) da parte di chi non ha titoli per farlo. Questo protocollo va nella direzione giusta, quella di sostenere le imprese regolari e di stanare i ‘furbetti’ che, con il loro comportamento scorretto, danneggiano sia le imprese sane che i consumatori stessi».

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BENESSERE


MECCANICA

Industria 4.0: come accedere all’iperammortamento al 250% del bene acquistato Una guida per comprendere al meglio la misura del Piano che sta ridefinendo gli orizzonti delle imprese

M

entre scriviamo in Parlamento è in discussione la Legge di Bilancio 2018. Sul fronte Industria 4.0, il piano di incentivi fiscali approvato nella scorsa manovra, i pareri degli osservatori convergono su un prolungamento degli incentivi. In particolare sui due bonus fiscali per gli investimenti in macchinari high tech ribattezzati “iper e super ammortamento” e sul credito d’imposta in R&S, circoscritti a un orizzonte temporale limitato dai vincoli di bilancio imposti da Bruxelles, sarebbe pronta la proroga almeno per tutto il 2018. Per comprendere al meglio di cosa parliamo, il nostro Ufficio dedicato a Industria 4.0 ha elaborato un utile guida che riassume i presupposti necessari per godere dell’iper ammortamento al 250%. Ve lo riproponiamo qui, ricordando che per maggiori informazioni potete rivolgervi alle sedi Lapam sul territorio o visitare il sito: www.lapam.eu.

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Iperammortamento al 250% Si applica ai beni (anche acquistati in leasing) ricadenti nelle seguenti tipologie: • Beni materiali (macchine, attrezzature ..) elencati nell’allegato A 
della circolare n.4/E del 30/03/2017 del Ministero dello sviluppo economico. 
 • Beni immateriali (software,licenze..) elencati nell’allegato B della circolare n.4/E del 30/03/2017 del Ministero dello sviluppo economico, 
indispensabili per far funzionare i beni materiali dell’allegato A. Attenzione: L’ammortamento del 140% per i beni immateriali è previsto solo per aziende che investono anche in beni materiali che godono di iperammortamento del 250%. 
 La parte immateriale è iperammortizzabile anch’essa al 250% solo se necessaria al funzionamento dei beni materiali (software embedded).

Caratteristiche necessarie del bene (Allegato A) 1. Controllo per mezzo di CNC e/o PLC; interconnessione ai sistemi informativi di fabbrica; 
 2. interconnessione ai sistemi informativi di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program; interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva; 
 3. integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo; 
 4. interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva; 
 5. rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del 
lavoro. 
 Almeno due delle tre condizioni: a) sistemi di telediagnosi e/o telemanutenzione e/o controllo in remoto; 
 b) monitoraggio continuo delle condizio-

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MECCANICA

250% Mecspe, C’è tempo fino al 15 gennaio per candidarsi al Villaggio Confartigianato

ni di lavoro e dei parametri di processo medianti opportuni set di sensori e addattavità alle derive di 
processo; 
 c) caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la 
modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico). 
 L’interconnessione Per poter fruire dell’iperammortamento non è sufficiente che i beni rispecchino i requisiti di cui sopra (Allegato A della circolare n.4/E del 30/03/2017 del ministero dello sviluppo economico), bensì è necessario che siano interconessi ai sistemi informativi di fabbrica. Affinché un bene possa essere “interconnesso” è necessario che: 1. scambi bidirezionali di informazioni con sistemi interni (es: sistema gestionale, sistema di sviluppo e progettazione

del prodotto, monitoraggio e controllo, anche in remoto, di altre macchine dello stabilimento ecc..)
e/o con sistemi esterni (clienti, fornitori, supply chain ecc..). 2. sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es. indirizzo IP). Attenzione: La responsabilità dell’interconnessione del bene non ricade sul fornitore dello stesso ma sul cliente. Le certificazioni di conformità rilasciate dalle aziende fornitrici, identificano l’idoneità dei beni al Piano Industria 4.0, ma non rispondono al requisito di interconnessione. Sarà cura dell’imprenditore in caso di autocertificazione o dell’ingegnere/perito industriale iscritto all’albo professionale, certificare i requisiti, compreso quello di interconnessione.

Dal 22 al 24 marzo 2018 torna l’appuntamento con il MECSPE di Parma, la più importante fiera italiana della meccanica e della subfornitura, giunta quest’anno alla 17° edizione. Per il terzo anno consecutivo, Confartigianato sarà presente con un’area istituzionale interamente dedicata alle piccole imprese, il Villaggio Confartigianato, con decine di piccole realtà produttive d’eccellenza che espongono le novità e le più recenti proposte del settore. Le imprese interessate a partecipare al Villaggio Confartigianato durante MECSPE 2018 possono inviare la propria candidatura entro il 15 gennaio all’indirizzo mail: meccanica@confartigianato.it.

Per maggiori informazioni Livio Lazzari Resp. categoria Meccanica livio.lazzari@lapam.eu tel 059 893111

Per maggiori informazioni Consulenza Industria 4.0 - Elena Braghiroli - elena.braghiroli@lapam.eu - 059 893111 33 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

MECCANICA


TURISMO

Boom di presenze in Emilia Romagna per un 2017 nel segno del turismo Secondo l’osservatorio regionale Unioncamere Emilia Romagna nei primi nove mesi dell’anno il turismo è cresciuto a tassi spesso a doppia cifra

È

un dato incoraggiante quello che emerge dalle rilevazioni di Unioncamere sui primi nove mesi del 2017: turismo in crescita in tutta la regione, non solo in riviera. Le presenze turistiche rilevate hanno sfiorato i 52 milioni, con un aumento del 6,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato

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incoraggiante anche per Modena, visto che rispetto alla Riviera, il comparto Appennino e Città d’arte è cresciuto a tassi ben più sostenuti. Se vi aggiungiamo l’exploit dei Museo Ferrari, che nel mese di novembre hanno toccato il record storico di oltre 500mila

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TURISMO visitatori, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2016, è evidente che Modena ha fatto la sua parte anche questa volta. Al di là della sana e doverosa ondata di ottimismo, quali conclusioni si devono trarre dai dati? Innanzitutto è ormai certificato che il turismo si conferma un comparto di primaria importanza dell’intera economia regionale: secondo un recente report di Bankitalia la quota del settore rispetto al valore aggiunto totale regionale si attesta ad un valore pari al 12%. Secondo elemento che emerge dai dati: il turismo è un settore che interessa tutto il territorio regionale, non solo le località balneari della riviera romagnola. Se infatti il mare continua ad avere il maggiore peso in termini di visitatori, sia in termini di arrivi che di presenze (fondamentalmente il numero di turisti che

Presenze turistiche 2017 52 milioni +6,4% hanno effettuato il check-in alberghiero o ricettivo e il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi nel periodo considerato), è il comparto delle Città d’arte e d’affari che mostra il migliore indicatore di crescita con un +12,7% di presenze rispetto allo scorso anno. Se uniamo a quest’ultimo dato l’ottima performance delle località esterne ai circuiti ufficiali tradizionali, come la ‘Ceramic Land’ (+16,3% di presenze) è evidente che si è (finalmente) riusciti a trasformare l’identità del territorio, cioè le proprie eccellenze storico-architettoniche ed enogastronomiche ma anche industriali, in un valore aggiunto, in una storia da raccontare, in un “qualcosa” che tutto il mondo ha voglia di venire a vedere. Certo è che il lavoro da fare è ancora molto. Innanzitutto perchè la crescita e il treno del turismo non ha toccato tutto il territorio: vi sono ancora ad esempio diverse zone del nostro Appennino che, pur avendo grandi elementi di distintività ed attrattività, non riescono ancora esprimere un’offerta turistica unitaria e strutturata. Del resto per poter competere nel settore del turismo nel mondo globalizzato e digitalizzato di oggi non basta avere un patrimonio naturale o una buona dotazione di strutture ricettivo alberghiere. Quello che serve è una strategia che unisca le energie di tutti gli attori della filiera (pubblici e privati) costruendo un sistema unitario di aggressione del mercato. un elemento quest’ultimo che costituisce il punto di svolta per la promozione del territorio.

Campogalliano: Opportunità di investimento nel settore del turismo sportivo naturale e paesaggistico È fissata per il 30 dicembre 2017 la scadenza per la presentazione al Comune di Campogalliano di progetti di sviluppo nell’area del complesso dei Laghi Curiel È in scadenza per la fine dell’anno l’avviso pubblico che il Comune di Campogalliano ha emanato per raccogliere l’interesse di operatori economici relativamente ad iniziative di valorizzazione dell’area naturalistica del Laghi Curiel. L’avviso, in scadenza il prossimo 30 dicembre 2017, si inserisce in un lungo percorso di valorizzazione dei Laghi Curiel, incentrato sulla condivisione con gli stakeholder del territorio sulla focalizzazione dell’indirizzo che si vuole dare alla riqualificazione dell’area. Un’azione integrata tra soggetti pubblici e privati, tale da valorizzare gli ambiti vocazionali non solo del sito ma di tutto il territorio: attività legate al benessere umano con un’offerta qualificata di attività fruitivo-ricreative e sportive, dalla tutela ambientale e naturalistica, dall’interesse culturale, ivi compreso il ricco patrimonio enogastronomico. Trattandosi di un avviso di interesse e non un bando di assegnazione, le manifestazioni di interesse presentate non comporteranno alcun vincolo né per i partecipanti, né per il Comune rispetto alle successive fasi di selezione e assegnazione dei lavori.

Per maggiori informazioni Marco Poletti - Resp. Licom - marco.poletti@lapam.eu - 059 893111 35 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

TURISMO


COMMERCIO

Nuove strutture della grande distribuzione a Modena, serve una pianificazione di ampio respiro Quasi 5mila metri quadrati di superfici di vendita specializzate in poco più di sette chilometri di strada. E mentre ci si interroga sulle conseguenze di queste aperture, è in preparazione un bando per incentivare il piccolo commercio nelle zone degradate…

I

n questo ultimo scorcio d’anno la via Emilia è teatro di apertura di diverse strutture commerciali legate alla grande distribuzione organizzata. Un nuovo punto vendita Unieuro lungo la Via Emilia Ovest e un Bricoman, un Despar lungo la Via Emilia Est, a cui si aggiungono il rifacimento dell’ipermercato all’interno del GrandEmilia e il trasferimento con ampliamento del Conad di Via Amundsen. Lungo poco più di sette chilometri di una delle strade più trafficate

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(e purtroppo molto spesso congestionate) d’Europa verranno così aggiunti quasi cinquemila metri quadrati di superfici di vendita, l’equivalente di cinquanta negozi di vicinato da centro metri quadrati ciascuno, o l’equivalente della rete commerciale di un piccolo Comune. Sulle nuove aperture la posizione di Licom Lapam è chiara. Secondo la neo eletta Presidente Provinciale Cinzia Ligabue: «L’intasamento delle medie grandi superfici lungo la via Emilia è

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COMMERCIO

oggettiva. La ricaduta sui flussi del traffico avrà conseguenze e l’impatto rispetto a circolazione è un elemento da tenere in ferma considerazione. Di certo l’apertura del Despar, oltre al Conad, metterà in difficoltà i piccoli negozi di vicinato di quell’area». All’allerta sulle insidie derivanti dalle nuove aperture si aggiunge una chiara proposta operativa per il sostegno delle piccole attività: «Le nuove aperture di superfici medio grandi vanno inserite nel piano provinciale degli insediamenti. Come associazione ci battiamo affinchè ci sia una logica o queste aperture vengano calmierate. Di certo quell’area necessita di una riqualificazione, ma dobbiamo tenere in conto delle ragioni del commercio al dettaglio. A fronte degli incassi per gli oneri di urbanizzazioni, ad esempio, occorrerebbe costituire come in Francia un fondo per sostenere il piccolo commercio». Che vi sia un indissolubile binomio tra la qualità e quantità di

negozi ed esercizi di vicinato e la qualità (e dunque il pregio) del quartiere o dell’area della città è ormai un dato accertato. Tutte le volte che un’area della città vive momenti di degrado il primo e principale strumento di riqualificazione è l’incentivazione dell’apertura o trasferimento delle piccole attività del commercio e terziario : negozi, bar, ristoranti, artigiani del terziario (guarda caso per inizio 2018 è previsto un bando per incentivare l’apertura di attività commerciali in Zona Gramsci). Questo perchè negozi e attività di servizio sono parte integrante del tessuto non solo economico, ma anche sociale delle aree urbane: i negozi sono presidio del territorio, sono relazioni sociali, sono la vita della città. Non emerge sempre più lo spopolamento di quartieri o piccoli Comuni considerati “dormitorio” per l’assenza di commercio e servizi. Su questo dovrebbe riflettere più attentamente il mondo della politica.

Per maggiori informazioni Marco Poletti - Resp. Licom - marco.poletti@lapam.eu - 059 893111 37 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

COMMERCIO


EDILIZIA

Una Settimana da Bio Conclusa a Modena e in provincia la ‘Settimana della Bioarchitettura e della Domotica’

E

nergia e Restauro, ricostruzione sostenibile, riqualificazione energetico ambientale, strumenti finanziari per l’efficienza energetica, sostenibilità ed innovazione come opportunità per il sistema produttivo: questi i temi portanti dell’edizione 2017 della Settimana della Bioarchitettura e della Domotica che si è tenuta a Modena, Mirandola e Vignola. Novità di quest’anno, infatti, proprio la natura itinerante della rassegna che prenderà il via nella consueta Casa Ecologia di Modena, sede di Aess, farà tappa a Mirandola, dove si è fatto il punto sulla ricostruzione sostenibile, tornerà a Modena al Tecnopolo, centro tecnologico d’eccellenza del territorio, e si è chiusa alla suggestiva Rocca di Vignola. In tolate sono state dieci le sessioni di convegni, workshop e seminari tecnici gratuiti e più di 90 relatori da tutta Italia richiamati nel nostro territorio da Aess, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile, che nel 2016 è divenuta sovraprovinciale con l’ingresso della città metropolitana di Bologna in qualità di nuovo socio fondatore e successivamente del Comune di Bologna e di vari Comuni ed Enti del territorio metropolitano. La Settimana ha chiuso i battenti alla

Rocca di Vignola: protagonisti i migliori edifici green del territorio nazionale con il Premio Sostenibilità 2017 organizzato da AESS e giunto quest’anno alla settima edizione. Saranno presentati i progetti vincitori, tra cui Il Twinset Headquarters di Carpi, che hanno seguito i principi costruttivi della bioarchitettura come il rispetto e integrazione con l’ambiente naturale, il controllo dei consumi di energia, innovazione. Il premio è arrivato alla settima edizione e sempre più numerosi sono i progetti partecipanti: 68 provenienti da tutt’Italia. Twinset Headquarters di Carpi Modena, vincitore per la categoria ristrutturazione non residenziale, è un fabbricato industriale degli anni ’70 trasformato, attraverso una completa rifunzionalizzazione in una prestigiosa ed efficiente sede aziendale. Questi i vincitori per le altre categorie: edificio E.R.P in legno di Firenze, per la categoria ex-novo residenziale, il Forum Fondazione Bertarelli a Cinigiano, Grosseto, miglior esempio per la categoria edilizia ex-novo non residenziale e Casa “UD” a Chamois, Aosta, vincitore per la categoria ristrutturazioni-restauro residenziale. La menzione speciale domotica è stata aggiudicata dalla Scuola primaria a Calcinaia, Pisa.

Lapam Confartigianato alla ‘Settimana’ Il contributo di Lapam Confartigianato, nel corso della Settimana della Bioarchitettura e della Domotica, si è esplicitato in alcune relazioni. Tra queste quella dell’esperto fiscale, Enzo Fanì, nel cotso del workshop “Edifici a energia quasi zero: case history, materiali, incentivi e agevolazioni fiscali”: un’occasione per guidare i progettisti con esempi di tecnologie e buone pratiche, approfondimenti e novità, agevolazioni fiscali e modalità di cessione del credito. Presente anche il dirigente dell’associazione del comparto costruzioni, Claudio Boccaletti.

Per maggiori informazioni - Alberto Belluzzi - Resp. comparto Costruzioni - alberto.belluzzi@lapam.eu - 059 893111 38 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

EDILIZIA


AUTOTRASPORTO

Firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Dopo una difficile trattativa, l’intesa prevede novità importanti per il settore

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opo due anni di trattative ed un rush finale di cinque giorni andati avanti ad oltranza, Confartigianato Trasporti, Cna Fita, Sna Casartigiani, Claai e tutte le associazioni di settore insieme a Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil hanno sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale logistica trasporto merci e spedizione, scaduto il 31 dicembre 2015. Il nuovo testo contrattuale avrà una vigenza di 4 anni e scadrà il 31 dicembre 2019. A seguito della difficile trattativa, durante la quale non sono mancati momenti di tensione, è stata sottoscritta una intesa che sancisce le peculiarità dell’artigianato e delle imprese associate.

Decontribuzione autisti: emanata la circolare INPS per godere degli sgravi per i trasportatori L’istituto nazionale previdenza sociale, ha finalmente emanato la circolare 10 novembre 2017 n. 167, che permette di godere degli sgravi contributivi per gli autisti impegnati in trasporti internazionali, previsti nella legge di stabilità per 2016 a titolo sperimentale per un periodo di 3 anni. La circolare applicativa rende dunque operativa la misura della “decontribuzione autisti”, attesa da due anni dalle imprese di autotrasporto e sollecitata a più riprese da confartigianato trasporti ed una-

Molti gli elementi innovativi come la nuova classificazione del personale, la settimana mobile e la discontinuità automatica per il personale viaggiante, misure di contrasto dell’assenteismo, la caduta del divieto di utilizzo del lavoro intermittente, il riconoscimento della bilateralità propria dell’artigianato. Sono state inoltre introdotte misure per favorire l’occupazione e per contrastare il dumping sociale da parte delle imprese estere. Il nuovo contratto collettivo nazionale rappresenta un patrimonio comune, le associazioni datoriali dell’artigianato hanno dato un sostanziale contributo per cercare di migliorarlo ed innovarlo.

tras al governo ed ai competenti uffici. Si ricorda che le risorse pubbliche a copertura della misura sono 65,5 ml € per il 2016 (ridotte a 500.000 euro per il 2017 e 2018) e che il contributo viene riconosciuto solo entro i limiti de minimis, come stabilito dalle legge di conversione del d.l fiscale n. 50/2017. Si precisa inoltre che la misura si applica sia alle imprese di autotrasporto merci c/t. ed in c/p. ed a quelle di trasporto persone. L’inps, chiarisce che l’agevolazione tiene presente l’ordine cronologico di presentazione delle istanze, a partire dal raggiungimento delle 100 giornate di trasporto internazionale da parte del singolo conducente. La misura opera un contenimento del costo del lavoro, attraverso l’esonero contributivo dell’80% dei contributi previdenziali (con esclusione di premi e con-

tributi inail) da versare rispetto ad autisti impegnati in trasporti internazionali per almeno 100 giorni in un anno, effettuati con veicoli ai quali è applicabile il regolamento (ce) n. 561/2006 ed equipaggiati con tachigrafo digitale. Sottolineiamo che i 100 giorni in questione vanno conteggiati già a partire dal 1° gennaio 2016 considerando anche le giornate impiegate interamente in tratte nazionali di un trasporto internazionale, nonché quelle impiegate in viaggi internazionali tra stati diversi dall’Italia. Lo sgravio poi potrà partire il mese successivo a quello in cui si raggiungono i 100 giorni annui richiesti e fino al periodo di paga di novembre 2018. in caso di multipresenza, cioè di ricorso a due autisti per lo stesso trasporto, dello sgravio potranno beneficiare entrambi.

Per maggiori informazioni Pierpaolo Montorsi - Resp. categoria Autotrasporto - pierpaolo.montorsi@lapam.eu - 059 893111 39 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

AUTOTRASPORTO


GIARDINIERI

Il bonus verde interesserà 22mila imprese, di queste 539 operano su Modena e Reggio Emilia La misura, fortemente voluta da Lapam, sarà contenuta nelle Legge di Bilancio 2018

40.873 addetti

22.741 imprese >

T

ra le novità del disegno di Legge di bilancio all’esame del Parlamento in questi giorni è compresa una detrazione del 36% dall’imposta sul reddito delle persone fisiche per le spese sostenute nell’anno 2018 per opere di sistemazione a verde e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, tra cui sono ricomprese le connesse spese di progettazione e manutenzione. La relazione tecnica al provvedimento stima una spesa complessiva di circa 1,2 miliardi di euro di cui circa la metà viene indotta dall’agevolazione fiscale. Un risultato raggiunto grazie al coordinamento nazionale della filiera florovivaismo e paesaggio di cui il Gruppo giardinieri Lapam è tra i 19 soggetti fondatori. Questo provvedimento secondo le stime di Confartigianto interessa 22.741 imprese di cui 1.735 hanno sede in Emilia Romagna, la maggior parte delle quali artigiane. Il comparto dà lavoro a 40.873 addetti, con un predominio della

1.735 Imprese hanno sede in Emilia Romagna

piccola impresa dove si concentra l’80,7% dell’occupazione. Nell’artigianato opera circa 1 addetto su 2 con 18.208 occupati pari al 44,5% del totale del settore. Sui nostri territori segnaliamo come a Modena operino 289 imprese di cui 228 artigiane, mentre a Reggio Emilia le imprese siano 250 di cui 230 artigiane. Sempre in chiave provinciale – per cui la specializzazione viene valutata sulla base del numero delle imprese artigiane registrate – si osserva un maggiore peso della Cura e manutenzione del paesaggio a Lucca dove le imprese artigiane del settore rappresentano il 3,4% dell’artigianato della provincia, seguita da Varese e Como con 3%. Completano il perimetro del settore interessato dalla norma introdotta nel disegno di legge di bilancio 2018 le 10.201 imprese agricole della coltivazione di fiori e riproduzione piante e le 17.405 imprese del commercio di fiori e piante.

Per maggiori informazioni Daniele Casolari - Resp. categoria Giardinieri - daniele.casolari@lapam.eu - 059 893111 40 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

GIARDINIERI


EXPORT E TURISMO

Food Club: le imprese alimentari incontrano il Regno Unito e Svezia Due opportunità per conoscere importatori del Regno Unito e dalla Svezia sui loro territori. Sono quelle messa in campo da Food Club per maggio e ottobre 2018 a Londra e Stoccolma. Un’iniziativa promossa da Lapam e Confartigianato Emilia Romagna e aperta a imprese alimentari che vogliono migliorare o avviare un posizionamento in questi due paesi da sempre affamati di Made in Italy. La proposta di incontri B2B, a cui è possibile candidarsi entro dicembre 2017, prevede a un costo agevolato, un evento degustativo, una serie di incontri B2B, il servizio di interpretariato, la logistica per le imprese e altre facilitazioni dedicate alle aziende partecipanti.

Per maggiori informazioni Resp. servizio export Lapam Matteo Bautti matteo.bautti@lapam.eu 059 893111

Cimone Holidays: Bianchini presidente L’assemblea straordinaria dei soci del consorzio albergatori Cimone Holidays, che aderisce a Lapam Licom, ha eletto all’unanimità Luca Bnchini della locanda Zita di Vesale, come nuovo presidente. Biolchini, che già ricopriva la carica di vice Presidente, succede ad Aurelio Marchioni che è stato presidente da gennaio 2014. L’assemblea ha espresso gratitudine al presidente uscnete per tutto il lavoro svolto in questi anni ed ha formulato a Bianchini gli auguri di un proficuo lavoro. L’assemblea ha poi eletto Chiara Bonacina, dell’Hotel Gabriella di Canevare come vice presidente che si affianca nello stesso ruolo a Patrizia Turchi dell’Hotel Tirolo di Sestola. Completano il CdA Gina Biolchini dell’Hotel Nuovo Parco di Sestola, Barbara Masinelli della locanda Romana di Trentino, Francesco Fortini dell’Hotel Cimone di Riolunato e Cinzia Monterastelli dell’albergo Sole di Fanano. L’assemblea ha poi condiviso il programma di lavoro per i prossimi mesi, molto ricco ed impegnativo: la preparazione della stagione invernale, l’adesione, alla destinazione turistica Città metropolitana di Bologna, nonchè le attività di promo commercializzazione delle strutture alberghiere.

Per maggiori informazioni Marco Poletti - Resp. Licom - marco.poletti@lapam.eu - 059 893111 41 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

EXPORT E TURISMO


SCUOLE

Nessun obiettivo è troppo lontano con Fare Futuro, il progetto Lapam dedicato a scuole e università Tutti gli eventi, le iniziative e i corsi dedicati ai più giovani Trasmettere conoscenza e tradurre la complessità che allontana mondo della scuola e mondo del lavoro. È questo il compito che si è data Lapam con Fare Futuro, il progetto dedicato ai più giovani che, grazie a una serie di opzioni declinabili sulle specifiche richieste di istituti e università, conosceranno il tessuto economico locale e le sue peculiarità, i principali contratti di lavoro, le migliori modalità di scrittura di un curriculum, la lettura di una busta paga e tanto altro ancora. Temi concreti per aiutare chi si affaccia al mondo del lavoro ad usare gli strumenti giusti per raggiungere i propri obbiettivi. Ogni Istituto o Università può quindi rivolgersi alla nostra organizzazione e scegliere tra i pacchetti formativi: Sessione Base, Sessione Integrativa, Fare Impresa, Storia Economica e sociale locale, Dire, Fare e Toccare, Seminari ad hoc, Visite aziendali.

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SCUOLE

Università Vestilapam

Il progetto di marketing internazionale organizzato in collaborazione con la facoltà di economia e commercio di Unimore sui mercati di: Russia, Kazakistan, Ucraina, Polonia.

Mercato del lavoro e social media for job

Una serie di incontri presso il Dipartimento di Lingue, Laurea magistrale in lingue per le imprese e le organizzazioni internazionali di Unimore per approfondire il rapporto tra tessuto economico e mercato del lavoro e l’utilizzo dei social media in ambito lavorativo.

importanti suole superiori negli ultimi tre mesi, con specifici focus su richiesta dei singoli istituti. In questi primi mesi del nuovo anno scolastico abbiamo così collaborato con: Istituto tecnico commerciale Scaruffi (Reggio Emilia), Istituto tecnico commerciale Levi Tricolore (Rivalta), Istituto tecnico commerciale Einaudi (Correggio), Liceo scientifico Wiligelmo e Tassoni di Modena.

Moda al futuro 2018

Il progetto nato dalla collaborazione di Lapam e Istituto Vallauri di Carpi arriva alla decima edizione. Studentesse e studenti si affronteranno a colpi di stile, presentando le loro collezioni agli imprenditori del settore Moda Lapam, nella cornice del Palazzo Pio di Carpi. Le aziende partecipanti al progetto accoglieranno in stage i partecipanti all’iniziativa.

ma con un’ottica legata all’impresa e al contesto di mercato attuale.

Scuole medie Aziende a scuola

L’originale iniziativa del Comune di Formigine, giunta alla terza edizione che, dopo il convegno dell’ 8 novembre all’Auditorium Spira Mirabilis con tutte le famiglie degli studenti delle classi terze medie, ha visto la realizzazione di due sessioni in classe, in collaborazione con Golinelli Communication Lab.

Notte dei ricercatori

Un evento presso la facoltà di Giurisprudenza di Unimore per approfondire le tematiche legate alla formazione universitaria.

Scuole superiori Fare Futuro

Il pacchetto offerto dalla nostra organizzazione agli studenti delle scuole superiori ha toccato tre

Lapam per la scuola

In collaborazione con l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Carpi, un concorso che prevede la concessione di quattro borse di studio - una per ogni indirizzo della scuola - ad altrettanti studenti delle classi quinte che presenteranno la loro tesina d’esame ad un commissione di esperti, composta da imprenditori Lapam di diversi settori coinvolti. Gli imprenditori la valuteranno non solo dal punto di vista didattico,

Presso la scuola media “Marconi” di Castelfranco Emilia sono in programma, per il 15 dicembre, gli incontri esperienziali di “Dire, fare, toccare” grazie ai quali i ragazzi potranno toccare con mano il lavoro artigiano Queste iniziative fortemente volute anche dalla pubblica amministrazione cittadina, coinvolgono anche un imprenditore (il 15 dicembre, Daniele Zanasi di BD Torneria Automatica) che cerca di trasmettere in poco tempo ed in modo semplice, la passione per il proprio lavoro. Gli studenti vengono così a contatto con strumenti a loro sconosciuti che rappresentano la quotidianità del lavoro artigiano

Per maggiori informazioni e per conoscere tutti i progetti www.lapam.eu 43 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

SCUOLE


SICUREZZA INFORMATICA

I vostri dati sono al sicuro? Si moltiplicano i casi di attacchi informatici. Per prevenirli è necessario attuare una buona policy interna

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annacry, Ransomware, Notpetya, Cyber Attack. Sono i nomi di alcuni attacchi informatici che hanno colpito grandi aziende, multinazionali ed istituzioni con lo scopo di rubare informazioni e trarre vantaggio a danno del concorrente. Il furto dei dati comporta infatti una ricaduta economica importante sia in termini di rimborsi ai clienti e penali che in perdite di valore del titolo. Detto questo, cosa rischiano le PMI italiane non quotate in borsa? Soprattutto perdite di tempo. Nel caso di furto i dati vengono criptati - una pratica che consiste nel nasconderli in casseforti digitali protette da codici noti solo agli hacker - e utilizzati in modo illecito, ad esempio ricattando i proprietari in cambio di somme di denaro. Altre volte sono persi per sempre e questo significa altro tempo per ricreare archivi clienti, fornitori, articoli o per recuperare tutti i documenti che non sono stati trasferiti in formato cartaceo o viceversa. Altro rischio è poi l’accesso ad informazioni (vendute ad un concorrente) come prezzi, brevetti e liste clienti.

Ma qual è il comune denominatore di questi furti? Disattenzione e disinvoltura. Un ultimo esempio è la frode informatica a una delle più importanti società di controllo del credito statunitensi: Equifax. Da maggio a luglio 2017 questa società ha avuto una violazione dei suoi sistemi di sicurezza quantificabile in un furto di circa 143 milioni di record personali. Le cause che hanno permesso una delle violazioni informatiche più gravi della storia sono riconducibili dunque a una vulnerabilità tecnica del sistema e a un utilizzo disinvolto della combinazione utente: admin, password: admin. In questo caso super computer, antivirus ed esperti sarebbero stati inutili. È bene dunque attuare una policy di sicurezza interna adeguata agli standard migliori e attuare una politica nei confronti dei collaboratori della nostra azienda che abbia in grande considerazione la sicurezza interna. Di questo si è parlato con l’ingegnere informatico Mirco Marchetti in un evento dedicato e patrocinato da UNIMORE lo scorso 21 novembre.

-Per maggiori informazioni Luca Bellei - Resp. categoria ICT - luca.bellei@lapam.eu - 059 893111 44 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

SICUREZZA INFORMATICA


PRODUTTIVITÀ

Individuare le priorità per migliorare la performance Un metodo semplice ed efficace per individuare le urgenze e gestire al meglio l’attività di tutti i giorni: il metodo Eisenhower “Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante” - D. Eisenhower

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rima di diventare il 34° presidente degli Stati Uniti d’America, il generale Dwight Eisenhower comandò le forze armate impegnate a sconfiggere il Terzo Reich in Europa, conducendo operazioni decisive come lo sbarco in Normandia del giugno 1944. Abituato al comando e all’assunzione di decisioni strategiche, Eisenhower mise a punto un metodo per individuare al meglio le priorità delle azioni da compiere. Grazie a Franceso Tassi, project manager ed esperto di produttività aziendale, ripercorriamo questo metodo e il suo funzionamento. L’Eisenhower matrix «Il metodo Eisenhower è un diagramma a quattro quadranti in cui inserire le proprie attività - spiega Tassi - È uno strumento semplice per aumentare la produttività ogni giorno. Bastano 20 minuti a inizio settimana per avere chiare le priorità e dedicare le giuste risorse ad ogni attività». Nel diagramma sull’asse

orizzontale vi è la dimensione dell’urgenza, su quello verticale l’importanza. Di solito le attività urgenti sono visibili, insistono sull’azione, premono: un telefono che squilla, una notifica, un’offerta che sta per scadere. Quelle importanti hanno invece effetto sui risultati: la missione aziendale, i valori, gli obiettivi prioritari. Data la definizione sopra il primo passo da compiere è definire gli obiettivi di lungo periodo. Una volta fatto si elencano tutte le attività che vengono in mente in una lista, una dopo l’altra. Per fare questo si possono utilizzare dei semplici post-it. Da qui, vanno inserite nel quadrante corrispondente: 1. Attività Urgenti/Importanti Sono quelle attività (o task) che hanno influenza diretta sui nostri obiettivi, sul core business, sulla nostra catena del valore. Parole chiave: fallo subito. Sono i task a cui è necessario dedicare più risorse e maggior tempo di qualità. 2. Attività Urgenti/Non importanti È necessario farle ma non sono importanti, o lo sono meno di altre. L’imperativo è: delegare. O, dove non sia possibile, investirci meno tempo ed energie. 3. Attività Importanti/Non urgenti Si tratta tipicamente di task di lungo periodo. Ad esempio imparare una lingua o un linguaggio di programmazione. Sono importanti ma è necessario porci subito attenzione: dovranno essere quindi pianificate. 4. Attività Non importanti/Non urgenti Se qualche attività finisce in questo quadrante, significa che in realtà non è necessario farla. Quindi è possibile eliminarle o delegarle ad altri. «Da quando ho sperimentato questo metodo - conclude Tassi “non ho tempo” è sparito dal mio vocabolario e questo solo grazie a 20 minuti a settimana».

-Per maggiori informazioni Luca Bellei - Resp. categoria ICT - luca.bellei@lapam.eu - 059 893111 45 . IMPRESE&TERRITORIO 08|17

PRODUTTIVITÀ


CREDITO ANTONIO LIBBRA consulente per lo sviluppo delle start-up e associato Lapam

Equity Crowdfunding o come finanziarsi sul web Tipologie e funzionamento del finanziamento nato per sostenere start-up e Pmi innovative

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l crowdfunding (letteralmente finanziamento popolare), è una pratica di finanziamento dal basso che permette la raccolta di denaro in una vasta platea di persone per sostenere gli obiettivi di aziende e di organizzazioni. Essa utilizza le potenzialità di internet per diffondere il più possibile la conoscenza dei progetti che cercano finanziamenti e per espandere al massimo la capacità di raccolta dei fondi. Esistono quattro tipi principali di crowdfunding:

quity crowdfunding con il così detto “Decreto crescita 2.0” (D.L 179/2012 art.30).

- Reward crowdfunding: nelle quali chi aderisce ottiene ricompense di qualche tipo (concrete o astratte). Particolarmente diffusa è la pratica della prevendita di prodotti.

L’operazione di raccolta fondi è possibile grazie all’intermediazione di piattaforme che fungono da vetrine online per i progetti delle aziende in cerca di capitali. Esse permettono agli utenti registrati di aderire alle singole campagne con la stessa facilità con cui oggi è possibile comprare un paio di scarpe online. Per operare, le piattaforme necessitano di un accreditamento presso Consob. La vigilanza Consob fornisce la garanzia che tutte le operazioni delle piattaforme siano formalmente corrette. Nessuno però fornisce garanzia agli investitori sulla resa del capitale investito. Si tratta, infatti, di investimenti in capitale di rischio. Ogni singolo sottoscrittore delle campagne di equity crowdfunding, attraverso un aumento di capitale di gruppo, diventa a tutti gli effetti un nuovo socio della start up o della PMI innovativa che ha scelto di sostenere. In ogni singolo caso, esiste il rischio di vedere annichilito in breve tempo il proprio investimento, come l’opportunità di avere investito in una nuova Google.

- Equity crowdfunding: è uno strumento disponibile da qualche anno anche in Italia che permette alle aziende (start up e PMI innovative) di capitalizzarsi chiedendo denaro direttamente al mercato dei piccoli risparmiatori. L’Italia è il primo paese in Europa a essersi dotato di una normativa specifica relativa all’e-

Per le aziende l’equity crowdfunding è una formidabile opportunità per capitalizzarsi al di fuori dei circuiti tradizionali (banche, business angels, fondi di investimento, etc) per effettuare gli investimenti necessari a sviluppare il proprio business, a fronte di un moderato aumento degli oneri di gestione dei nuovi soci.

- Lending crowdfunding: questo modello consente a privati di prestare denaro ad altri privati o aziende a tassi agevolati senza intermediari bancari. - Donation crowdfunding: utilizzato da enti e organizzazioni senza scopo di lucro che cercano sostegno per cause a scopo sociale.

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CREDITO


EVENTI

Torna Incanto di Natale, il concerto di beneficienza voluto da Lapam In programma al teatro Valli di Reggio Emilia, venerdì 22 dicembre 2017

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nche per il 2017 Lapam Confartigianato di Reggio Emilia vuole augurare Buon Natale e Felice Anno nuovo ai propri associati con il tradizionale concerto di Natale. L’evento si terrà venerdì 22 dicembre alle 21, nella splendida cornice del teatro Municipale ‘R. Valli’ a Reggio Emilia. Ad esibirsi quest’anno saranno il soprano Scilla Cristiano, il tenore Diego Cavazzin e il baritono Marzio Giossi, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane, diretta dal Maestro Stefano Giaroli. In programma anche arie e duetti tratti dai capolavori della lirica fra cui: Di quella Pira (Trovatore), È strano, è strano (Traviata), Largo al factotum (Il barbiere di Siviglia), Nessun dorma (Turandoti) oltre ad antiche pastorali natalizie. Anche quest’anno tutto i ricavato verrà devoluto a ‘Grade Onlus’, associazione che sostiene l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova – IRCCS di Reggio Emilia, finanziando progetti di ricerca e assistenza per pazienti affetti da malattie oncoematologiche. Per assistere allo spettacolo è necessaria la prenotazione. Per informazioni: Lapam Confartigianato Reggio Emilia 0522 273535

Bando Digitalizzazione, come funziona e cosa prevede Un evento giovedì 11 gennaio per spiegare le agevolazioni previste Appuntamento giovedì 11 gennaio alle ore 18 in sede centrale Lapam a Modena, in via Emilia Ovest 775 per illustrare insieme a Marco Pignatti, responsabile ufficio bandi e agevolazioni, le opportunità previste dal bando che mira a facilitare la digitalizzazione delle imprese. Per maggiori info e prenotazioni Marco Pignatti - Resp.ufficio bandi e agevolazioni - marco. pignatti@lapam.eu - 059 893111

EVENTI


EXPORT ALESSANDRO COLNAGO Vice President Export USA, società di consulenza export con sede a New York

Lusso e design, come evolve la passione per il made in Italy? Continua la nostra analisi sul mercato statunitense grazie ad Export Usa e a un evento organizzato dalla Camera di Commercio italiana a New York

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n evento dedicato al Lusso e al Design Made in Italy organizzato dalla Italy America Chamber of Commerce di New York che ha raccolto tra i relatori CEO di importanti aziende che fanno dell’artigianato italiano una vera e propria forza strategica e comunicativa. È quello che ha visto riuniti, lo scorso 30 novembre, nomi come Fendi, Scavolini, MaxMara; ma anche Unicredit, Intesa San Paolo e i rappresentanti di agenzie pubbliche che monitorano il commercio bilaterale tra i due paesi. Sul tavolo della discussione argomenti essenziali per la sopravvivenza e il successo dei marchi Made In Italy in un mercato globale del Design e Lusso fatto di associazioni al marchio-paese Italia, profondi cambiamenti generazionali, nuove abitudini di acquisto e innovativi canali di comunicazione. Ma vediamo cosa è emerso durante il seminario, grazie ad Alessandro Colnago, vice presi-

dente di Export Usa, società specializzata nell’internazionalizzazione di aziende italiane che vogliono esportare negli Stati Uniti. Italia al 16esimo posto tra i marchi-paese Una ricerca sul marchio Italia rivela alcune interessanti percezioni da parte degli americani e facendo guadagnare all’Italia il 16esimo posto in classifica generale, secondo una serie di variabili che toccano la qualità della vita e degli affari. Se per alcuni valori come prestigio, senso di avventura ed eredità culturale siamo in testa, per altri come imprenditorialità, innovazione e facilità nel fare business siamo percepiti sotto quasi tutti i nostri vicini europei. Cosa ispira il Made In Italy nel pubblico americano? Inserire Made In Italy nel proprio prodotto e comunicazione è ancora importante per veicolare un messaggio di qualità, anche se non sempre farlo può recare un beneficio. Nello specifico queste sono le cinque idee che vengono associate dagli americani al concetto di “fatto in Italia”: • Autenticità • Sensualità • Appartenenza a ceto elevato • Prestigio • Glamour È facile gongolare su questa percezione positiva che ci portiamo nel DNA, anche se non sempre può giocare a nostro vantaggio. Notate come le idee di innovazione, tecnologia, precisione, affidabilità non rientrano nella lista? Una società di software, di ingegneria o di componenti meccanici, che sviluppa prodotti che hanno poco a che fare con il sex appeal italiano, dovrà affrontare in salita questo immaginario collettivo e guadagnarsi la fiducia dei clienti americani con evidenze concrete.

Alessandro Colnago

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EXPORT

Cosa significa lusso oggi? Il concetto di lusso è da sempre legato all’idea di scarsità e difficile accessibilità da parte della massa, un prodotto o servizio esclusivo che rappresenta uno status symbol, spesso riconoscibile in un marchio. Il mercato del lusso dagli anni ‘70 ad oggi ha incluso tante nuove categorie di prodotti, che ne hanno cambiato gli equilibri e hanno sempre più diluito i portafogli dei clienti. Se immobili, moda, gioielli e automobili la facevano da padrone incontrastati, oggi i clienti del lusso vengono attratti anche da cosmetica, tecnologia, viaggi ed esperienze culinarie. Lo status rimane una importante dimensione del brand, ma oggi non è più sufficiente per vincere la concorrenza e fidelizzare il cliente durante l’evoluzione della sua carriera e vita privata. I marchi di successo diventano pluri-dimensionali aggiungendo allo status uno scopo, un valore che eticamente lo giustifica. Tesla non costruisce solo macchine di lusso, ma combatte l’inquinamento atmosferico e rivoluziona il sistema di trasporti in modo sostenibile. Shiseido non vende solo cosmetici, ma promuove massicce campagne di conservazione della biodiversità nel suo settore. Brunello Cuccinelli non produce semplicemente capi d’abbigliamento, garantisce all’artigianato italiano di fiorire e sopravvivere nel tempo. Quando lusso non è prezzo Per superare la concorrenza tutti i brand - non solo del lusso e design - devono diventare pluridimensionali e offrire ragioni d’acquisto che vanno al di là dello status, al di là del monogramma. Il paradigma del lusso può cambiare a seconda della clientela e non essere necessariamente funzione del prezzo. Un’agenda Moleskine è accessibile a tutti e pur sempre conserva un’idea di prestigio che le concorrenti non riescono a replicare. Warby Parker non è diventato il marchio di riferimento per gli occhiali da

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vista per i suoi design esclusivi, ma perché fa provare 5 modelli e li fa rispedire gratuitamente da casa se non vanno bene, offre quindi il lusso della comodità. Passaggio generazionale Le aziende che servono un solo gruppo socio-demografico di clienti devono guardare al futuro e guadagnare fans tra le nuove generazioni. Negli Stati Uniti Baby Boomers e Millennials vengono mossi da valori diversi e raggiungono i marchi tramite canali completamente diversi, per questo è spesso necessario reinventare la propria comunicazione e abbracciare canali digitali mai intrapresi prima. Louis Vuitton ha dimostrato come una partnership su prodotti esclusivi a serie limitata con Supreme - un brand di abbigliamento da skateboard, diametralmente opposto - è riuscita a farlo rientrare nei radar dei segmenti di clientela prima mai toccati: icone dell’hip pop e della cultura urbana. Il settore del lusso e la percezione del Made In Italy in America offrono tanti spunti per sviluppare una strategia di branding intelligente, innovativa e non necessariamente basata sul prezzo, ma concentrata sui bisogni della propria clientela, quella attuale e futura.

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CORSI FORMART

I corsi FORMart in partenza Una panoramica sui corsi previsti per le prossime settimane e dedicati alle imprese che vogliono crescere

Percorso formativo per guida ambientale-escursionistica

Il percorso prepara al profilo di Guida ambientale–escursionistica il quale, per attività professionale, è in grado di illustrare a persone singole e gruppi di persone gli aspetti ambientali e naturalistici del territorio, conducendoli in visita ad ambienti montani, collinari, di pianura e acquatici, anche antropizzati, compresi parchi e aree protette, nonché ambienti o strutture espositive di carattere naturalistico ed ecologico, con esclusione di percorsi di particolare difficoltà, posti su terreni innevati e rocciosi, ed in ogni caso di quelli che richiedono l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche, con utilizzo di corda, piccozza e ramponi. Il percorso si rivolge ad aspiranti Guide ambientali–escursionistiche. Per l’accesso al percorso, oltre al possesso di diploma di istruzione di secondo grado, è necessario superare la fase di accertamento dei prerequisiti consistente in: • una prova orale sulle conoscenze di una o più lingue straniere a livello B2. La/e lingua/e sono a scelta del candidato e devono comunicarle preventivamente; • una prova orale sulle conoscenze del territorio regionale, intese come conoscenze approfondite dei principali aspetti ambientali e naturalistici. Per maggiori informazioni Michela Fabiano - Tel 059 3369911 - michela.fabiano@formart.it

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/B - 41123 Modena tel. 059 3369911 - fax 059 821942 info.modena@formart.it ____

3D di livello professionale. Durata: 16 Dal 26/01/2018 al 02/02/2018 Costo: GRATUITO ____

Scritture contabili per la chiusura del bilancio e aspetti fiscali

Il piano commerciale per l’export e l’analisi di mercato

Obiettivi: Fornire le conoscenze contabili e fiscali necessarie per effettuare le scritture di rettifica e di assestamento al bilancio di chiusura esercizio Durata: 8 ore Dal 17/01/2018 al 24/01/2018 ____

La stampa 3d

Obiettivi: Il corso è finalizzato all’apprendimento dell’utilizzo delle stampanti 3D FDM e DLP, attraverso la produzione di modelli in tempo reale e lo studio dei parametri di stampa tramite software di slicing. Saranno analizzate una serie di case history di successo, esaminando le tecnologie, i materiali e i processi di produzione utilizzati, arrivando alla definizione di quella che è la toolchain per la stampa

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Obiettivi: Il percorso consente di valutare la capacità competitiva della propria azienda, del proprio prodotto/ servizio sui mercati esteri attraverso la definizione di un piano di sviluppo per l’export, partendo dalla definizione degli obiettivi strategici, commerciali fino alla definizione delle risorse dedicate e del budget previsionale. Durata: 24 ore Dal gennaio a febbraio 2018 Costo: GRATUITO ____

Lettura del disegno tecnico

Obiettivi: Il corso è finalizzato a costruire basi teoriche fondamentali per l’attività di lettura ed interpretazione del disegno meccanico. Gli operatori del settore ac-

quisiranno le tecniche necessarie a padroneggiare terminologie e regole per comunicare correttamente le informazioni nel linguaggio appropriato. Durata: 24 ore Dal 07/02/2018 al 21/03/2018 ____

Lettura del disegno tecnico

Obiettivi: Il corso è finalizzato a costruire basi teoriche fondamentali per l’attività di lettura ed interpretazione del disegno meccanico. Gli operatori del settore acquisiranno le tecniche necessarie a padroneggiare terminologie e regole per comunicare correttamente le informazioni nel linguaggio appropriato. Durata: 24 ore Dal 07/02/2018 al 21/03/2018 ____

Formazione teorica per l’esercizio dell’attività autonoma di estetista

Obiettivi: Il percorso rilasciando la necessaria abilitazione professionale, consente l’avvio di attività autonoma come esteti-

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CORSI FORMART sta a quanti possiedono i requisiti previsi dall’art. 3 comma 1B/C della legge 1/90, documentabili dal nullaosta rilasciato dal “Servizio competente per le attività di amministrazione in materia di artigianato presso la Regione” per tramite delle sezioni provinciali della CRA presso la Camera di Commercio. Durata: 300 ore Dal 22/01/2018 al 31/12/2018 ____

Corso professionale per imprenditore commerciale e la somministrazione di alimenti e bevande (sab)

Obiettivo: Il percorso formativo rappresenta un vincolo, secondo quanto previsto dall’ art. 71,del D.lgs. n. 59/2010, per poter esercitare l’attività commerciale di vendita di alimenti e per la somministrazione di alimenti e bevande Durata: 100 Dal febbraio – marzo 2018 ____

Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (carrellisti)

Obiettivo: Il corso è rivolto agli addetti all’utilizzo dei carrelli industriali semoventi con conducente a bordo. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede esercitazioni operative Durata: 12 ore Dal 13/02/2018 al 15/02/2018 ____

Professione segretaria 2.0

Obiettivo: Il ruolo della segretaria è cambiato. Spesso la segretaria è la prima persona che viene a contatto con clienti e fornitori. Il suo approccio influenzerà l’opinione che essi si faranno sul conto dell’azienda. Capacità comunicative e organizzative, problem solving, competenza nella gestione delle informazioni, sono ormai skills imprescindibili. Il corso vuole fornire un metodo di lavoro per svolgere al meglio la propria attività: stabilendo relazioni positive con il proprio responsabile, i colleghi e gli interlocutori esterni, e comunicando con chiarezza in forma scritta e telefonica. Permetterà ai partecipanti di affinare sensibilità e capacità per gestire le informazioni e intervenire con efficacia nelle varie situazioni, anche le più difficili. Durata: 15 ore Dal 02/04/2018 al 30/04/2018

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FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7 - 42121 Reggio Emilia tel. 0522 267411 - fax. 0522 334640 info@reggio.formart.it ____

La gestione amministrativa delle transazioni con l’estero

Obiettivi: Il corso illustra come affrontare la gestione amministrativa, contabile e fiscale delle operazioni commerciali internazionali, valutando le criticità correlate alla normativa dei differenti Paesi e le opportunità di semplificazione offerte dalla normativa Comunitaria, sia rispetto alla gestione clienti che fornitori. Durata 8 ore Dal 21/02/2018 al 14/03/2018 ____

Scritture contabili per la chiusura del bilancio e aspetti fiscali

Obiettivi: fornire le conoscenze contabili e fiscali necessarie per effettuare le scritture di rettifica e di assestamento al bilancio di chiusura esercizio. Durata 8 ore dal 19/02/2018 ____

Vince il cliente o vinci tu? Determinazione e flessibilità nella trattativa con il cliente

Obiettivi: acquisire maggiore flessibilità nella relazione col cliente e con tipologie di clienti diversi. rendere più incisiva la conduzione della trattativa, particolarmente nella fase di chiusura. sviluppare abilità e astuzie negoziali. Durata 9 ore Dal 26/02/2018 ____

Addetti alla conduzione di carrelli industriali semoventi con conducente a bordo

Obiettivi: Obiettivi: acquisire il patentino per la guida del muletto Durata 12 ore Dal 31/01/2018 ____

Criter: il catasto regionale degli impianti termici

Obiettivi: il percorso introduce il panorama normativo inerente il catasto regionale degli impianti termici (criter) per poi concentrarsi operativamente sulla corretta redazione di libretto e allegati d’impianto e sul loro inserimento sulla piattaforma web criter. Durata 7 ore Dal 02/02/2018

La stampa 3d per la prototipazione degli stampi

Obiettivi: al termine del percorso formativo i partecipanti conosceranno le potenzialità tecniche offerte dall’adozione della tecnologia della stampa 3D, i vantaggi realmente conseguibili attraverso di essa, nonché i costi preventivabili in termini di risorse e di adeguamento dei processi aziendali e delle competenze. Febbraio 2018 GRATUITO

FORMart Correggio Via G. Matteotti 7 - 42015 Correggio

tel. 0522 694753 - fax 0522 691786 info.correggio@formart.it ____

Tedesco livello base

Obiettivi: Comprendere ed utilizzare espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Presentare se stessi e gli altri e fare domande e rispondere su particolari personali come: “dove abiti”, “che persone conosci” e “cosa possiedi”. Interagire in modo semplice, purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. Essere in grado di dedurre le informazioni più rilevanti contenute in brevi comunicazioni scritte o orali, annunci, descrizioni, lettere. Durata: 20 ORE dal 21/02/2018 al 04/04/2018 ____

La compilazione del modello 730

Obiettivi: Fornire gli strumenti necessari per una corretta e puntuale elaborazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi.Durata: 12 ORE dal 14/03/2018 al 28/03/2018 ____

La gestione del lavoro saltuario

Obiettivi: Requisiti, strumenti operativi disponibili, obblighi e adempimenti per una corretta applicazione della normativa di riferimento. Durata: 4 ORE 20/03/2018 ____

La gestione delle assenze in azienda e i riflessi in busta paga

Obiettivo: Conoscere gli obblighi giuridici e amministrativi, valutare e scegliere gli strumenti operativi più idonei. Durata: 4 ORE 27/03/2018

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LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

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Finanziamento sisma maggio 2012: cambiano le specifiche tecniche

Gli enti che erogano i prestiti agevolati, previsti per le imprese danneggiate dal sisma del 2012, dovranno avvalersi di nuove specifiche tecniche per comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati sul finanziamento erogato e sui soggetti che omettono i pagamenti dovuti. A stabilirlo, il provvedimento dell’Agenzia del 22 novembre 2017. Si tratta dei finanziamenti della durata massima di due anni, previsti a favore dei titolari di reddito d’impresa, per far fronte al pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, sospesi dal 20 maggio al 30 novembre 2012, nonché di quelli dovuti dall’1 dicembre 2012 al 15 dicembre 2013 (articolo 11, commi 7 e 7-bis del Dl 174/2012). Il nuovo traccia-

Novità in materia fiscale (e non solo) per imprese piccole e grandi to si è ora reso necessario a seguito delle modifiche normative apportate al piano di ammortamento del finanziamento agevolato, fra cui il differimento fino a un massimo di due anni della restituzione del prestito (articolo 3-bis, Dl 4/2014), la sospensione di ulteriori 12 mesi del rimborso del debito con conseguente rimodulazione delle rate (articolo 1, comma 9-ter, Dl 74/2014), il differimento al 31 ottobre 2016 del pagamento delle rate in scadenza il 30 giugno 2016 (articolo 6, comma 11, Dl 113/2016). Le specifiche tecniche approvate con il provvedimento del 16 maggio 2013, sono, dunque, sostituite da quelle contenute nelle sezioni I e II approvate con il provvedimento odierno.

--------------------------------------------------INAIL: sconto artigiani, premi ridotti del 7,22% se non si hanno avuto infortuni Con il Decreto del 10 ottobre 2017, pubblicato sella sezione “Pubblicità legale” del sito istituzionale del Ministero del lavoro, è stata fissata la percentuale di riduzione dei premi INAIL per le imprese artigiane riferito all’annualità 2017. Il decreto, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, prevede la riduzione dei premi assicurativi per le imprese artigiane che non hanno avuto infortuni nel biennio 2015/2016 in misura pari al 7,22% dell’importo del premio dovuto per il 2017.

Legge di Bilancio 2018: fisco da cambiare, le richieste di Confartigianato al Parlamento Mentre la legge di bilancio prosegue il suo cammino in Parlamento, Confartigianato continua il pressing per sollecitare misure che, nell’ambito della manovra economica, riducano il carico fiscale sulle imprese. Carico che – sottolinea la Confederazione – rimane molto pesante, mantiene assurde iniquità nella tassazione dei redditi e ha aumentato gli obblighi burocratici sulle spalle degli imprenditori. Nella lista delle richieste di Confartigianato al Parlamento spiccano quattro priorità: 1) evitare il rinvio di un anno dell’applicazione dell’IRI che avrebbe comportato, già dal 2018, un risparmio d’imposta di 2 miliardi di euro a favore di imprese individuali e società di persone; 2) consentire il riporto delle perdite per le imprese che adottano il regime di cassa, una misura che riguarda 2 milioni di soggetti; 3) innalzare la deducibilità dal reddito d’impresa e dall’Irap dell’IMU sugli immobili strumentali delle imprese; 4) aumentare la franchigia Irap per i piccoli imprenditori. Nella manovra economica mancano all’appello anche altri capitoli fiscali importanti per artigiani e piccoli imprenditori. Come l’abolizione dello split payment, una battaglia storica di Confartigianato che ora torna alla carica per contestare un meccanismo con il quale lo Stato finisce per fare cassa sulle spalle delle imprese oneste. Quest’anno, poi, la legge di bilancio introduce, dal 2019, l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati, un provvedimento sul quale la Confederazione invita a procedere con estrema cautela nell’ambito di un progetto di medio periodo che coinvolga anche le rappresentanze d’impresa chiedendo, al contempo, l’abrogazione di tutta una serie di misure introdotte per il contrasto dell’evasione che non hanno più ragione di esistere dopo l’introduzione della fatturazione obbligatoria. Nella manovra non mancano aspetti positivi che dimostrano come la leva del fisco possa dare buoni frutti: è il caso delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, fino alle misure per la cura del verde. Si tratta di un pacchetto di norme che incrociano la propensione delle famiglie italiane a sistemare casa e che sono fondamentali per le oltre 500.000 imprese artigiane del settore costruzioni alle prese con una crisi che non è ancora alle spalle.

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La percentuale di sconto riconosciuta per il 2016 era del 7,61%. Ricordiamo che la legge n. 296/2006, all’articolo 1, commi 780 e 781, ha disposto la riduzione dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dovuti dalle imprese artigiane, nel limite complessivo di un importo predefinito. I presupposti per l’accesso al beneficio da parte delle aziende artigiane sono sintetizzabili in questi due requisiti: • risultare in regola con tutti gli obblighi previsti dal Dlgs 81/2008 e dalle specifiche normative di settore; • non aver denunciato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio, quindi nella fattispecie, il periodo preso in considerazione copre le annualità 2015 e 2016.

--------------------------------------------------Emilia Romagna: integrazione accordo interconfederale welfare artigiano

Il 9 novembre 2017 le Parti Sociali hanno sottoscritto un’integrazione all’Accordo Interconfederale del 27 settembre 2017 (ne abbiamo parlato nello scorso numero di Imprese & Territorio). Nell’integrazione del 9 novembre le Parti Sociali hanno ravvisato la necessità di individuare e di modificare alcune fattispecie che si distinguono dalle previsioni generali individuate dall’Accordo precedente. Rispetto alle casistiche precedenti quelle per le quali viene modificata la contribuzione sono le seguenti: - aziende con inquadramento Inps non artigiano, versanti Cig, applicanti un contratto dell’artigianato che prevedeva la contrattazione di 2° livello; - aziende con inquadramento Inps non artigiano, Terziario, Turismo, Cooperative con più di cinque dipendenti, applicanti un contratto dell’artigianato che prevedeva la contrattazione di 2° livello (es: azienda con inquadramento Inps Terziario). Per le aziende di cui sopra la contribuzione viene in parte ridotta diventando la seguente: - € 10,42 mensili per 12 mensilità - quota contrattuale Ebna/Eber: - € 10,00 mensili per 12 mensilità - quota Ebna/Welfare. Il contributo di solidarietà è pari ad € 0,92, quest’ultimo viene calcolato su una quota precisa sia del Welfare che di Fsba, così come segue: - € 7,25 Welfare pari ad € 0,73 - € 1,90 Fsba pari ad € 0,19 Precisiamo che la nuova contribuzione decorrerà con la competenza paga del mese di novembre 2017 e non verrà recuperato il pregresso.

--------------------------------------------------Gli Indicatori Sintetici di Affidabilità Fiscale mandano in pensione gli studi di settore Si affaccia all’orizzonte il nuovo metodo valutativo delle aziende da parte del fisco: gli ISA che verran-

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LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI no applicati a partire già dalla stagione fiscale 2018 per i redditi maturati nell’anno 2017. ISA è l’acronimo che sta per INDICE SINTETICO DI AFFIDABILITA’ e rappresenta, in sostanza, una valutazione a punti (una sorta di pagellino) che rappresentano l’affidabilità dell’azienda stessa a seconda di alcuni parametri ben precisi stabiliti dall’Agenzia delle Entrate. Gli Studi di Settore sono stati largamente criticati fin dalla loro comparsa nel mondo fiscale perché, avendo essi finalità prevalentemente accertative e avendo come risultato un secco indice di raffronto per cui si stabiliva o meno la “congruità” dell’azienda, rappresentavano per i contribuenti una “sentenza” piuttosto che un’indicazione, senza possibilità di appello se non quella di adeguamento ai parametri indicati dagli stessi. Gli Indici Sintetici di Affidabilità invece funzionano né più né meno come una pagella: un dato sintetico che consentirà di stabilire, su una scala di valori da 1 a 10 il grado di affidabilità del contribuente in esame. Differentemente dagli Studi di Settore, il cui dato cardine era rappresentato dal fatturato, gli ISA si basano su parametri diversi che prendono in considerazione la plausibilità dei ricavi, la durata delle scorte, l’indice di redditività per addetto, il valore aggiunto, e le eventuali anomalie economiche che potrebbero risultare con l’incrocio di questi dati con banche dati esterne quali i consumi elettrici o i dati dell’INPS. La novità sta, oltre che nei termini di valutazione, anche e soprattutto nella possibilità di avere un canale aperto di comunicazione con il fisco, che permetterà alla azienda stessa di apportare i correttivi consigliati per migliorare il proprio punteggio. Oltre al vantaggio puramente di immagine di avere un rating alto, associati a questi indici saranno previsti dei vantaggi tanto più rilevanti per l’azienda quanto più alto sarà il suo punteggio: ad esempio l’esclusione da accertamenti di tipo analitico presuntivo, la riduzione dei termini per l’accertamento, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti o un percorso più veloce per la presentazione di pratiche per il rimborso fiscale di cifre fino a 50000 euro. I primi ISA a partire sono 70 e le aziende a cui si applicheranno queste nuove metodologie di valutazione fanno parte di un lungo elenco del quale si segnalano solamente alcune categorie: il settore Tessile sia di Produzione che per Conto Terzi, l’Autotrasporto, Parrucchieri e Barbieri, Carrozzieri e Meccanici, Intermediari Immobiliari ecc. Per gli altri settori non inclusi in questa prima tornata si applicheranno regolarmente i consueti Studi di Settore, fino alla completa sostituzione degli stessi.

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Bandi e Agevolazioni

Bando Voucher digitalizzazione PMI: domande dal 30 gennaio 2018

Dopo quasi 3 anni ( Destinazione Italia: Contributo PMI Digitali ) il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito, con il Decreto 24 ottobre 2017, le modalità e i termini di presentazione delle domande per l’assegnazione e l’erogazione del contributo tramite

voucher alle micro, piccole e medie imprese per la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico e indicato la ripartizione regionale delle risorse finanziarie tra le regioni nel cui territorio devono essere ubicate le unità produttive delle imprese beneficiarie.

COSA FINANZIA

Il voucher è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di: - migliorare l’efficienza aziendale; - modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; - sviluppare soluzioni di e-commerce; - fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; - realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT. Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla assegnazione del Voucher.

AGEVOLAZIONE

Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili. SOGGETTI BENEFICIARI - Imprese di micro, piccola e media dimensione – MPMI – (raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003); - Le imprese non devono rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento (UE) n. 1407/3013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 (imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli - solo in alcuni casi - , …, ) - le imprese non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente - le imprese non devono aver ricevuto altri contributi pubblici per le spese oggetto della concessione del Voucher. - le imprese non devono trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

ATTIVITÀ E SPESE AMMISSIBILI

a) MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA AZIENDALE. Spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali. b) MODERNIZZAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, TALE DA FAVORIRE L’UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI E FORME DI FLESSIBILITA’, TRA CUI IL TELELAVORO. Spese per l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro (flessibilità del

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lavoro/telelavoro). c) SVILUPPO DI SOLUZIONI E-COMMERCE . Spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce. d) CONNETTIVITA’ A BANDA LARGA E ULTRALARGA . Sono ritenute ammissibili (purché coerenti ai precedenti ambiti di attività: a, b, c) le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga. e) IL COLLEGAMENTO ALLA RETE INTERNET MEDIANTE LA TECNOLOGIA SATELLITARE, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili (e). Sono ritenute ammissibili (purché coerenti ai precedenti ambiti di attività: a, b, c) le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare. f) LA FORMAZIONE QUALIFICATA, NEL CAMPO ICT, DEL PERSONALE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (f). Sono ritenute ammissibili (purché coerenti ai precedenti ambiti di attività: a, b, c, d, e) le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata. Gli interventi formativi dovranno essere rivolti al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal registro delle imprese o dal libro unico del lavoro.

COME FUNZIONA

Con decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile in questa sezione, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l’accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese. Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata. Nel caso in cui l’importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda. Ai fini dell’assegnazione definitiva e dell’erogazione del Voucher, l’impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l’apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l’altro, i titoli di spesa. Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l’importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.

CASSETTA DEGLI ATTREZZI


SPECIALE CONGRESSO

VERBALE N. 5/2017 DEL 14 NOVEMBRE 2017

Il giorno 14 novembre 2017 alle ore 20.30, si e’ riunito il Consiglio Direttivo Generale di LAPAM – CONFARTIGIANATO IMPRESE, regolarmente convocato, in Modena, presso la Sala Prampolini della Sede Centrale, in Via Emilia Ovest, 775, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Verifica composizione Consiglio Direttivo Generale; 2. Elezione del Presidente Generale; 3. Elezione del Segretario Generale; 4. Elezione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti; 5. Bilancio di verifica infra annuale; 6. Varie ed eventuali. OMISSIS … Apre la serata il consigliere anziano, Angelo Baldaccini, con un breve intervento di saluto … OMISSIS.... Egli cede quindi la parola a Carlo Alberto Rossi che facendo riferimento all’art. 11 del regolamento di attuazione dello statuto di Lapam spiega che il Segretario Generale è eletto su proposta del Presidente Generale. Fino all’elezione del nuovo Segretario, quindi, le funzioni di Segretario del Consiglio Direttivo Generale sono espletate dal Segretario uscente. Rossi spiega inoltre che lo Statuto di Lapam Confartigianato Imprese prevede, all’art. 17, che nella prima riunione successiva a ciascun Congresso, il Consiglio Direttivo Generale elegga il Presidente di Lapam fra i componenti del Consiglio stesso. Sempre nella stessa serata lo statuto di Lapam, all’art. 19, prevede che su proposta del neoeletto Presidente venga nominato il Segretario Generale. Rispettando perciò il previsto ordine del giorno Rossi procede con gli adempimenti previsti per la serata. Passando al primo punto all’ordine del giorno: Verifica composizione Consiglio Direttivo Generale; Il Segretario Rossi sottopone ai presenti, affinché ne prendano atto, la composizione del Consiglio Direttivo Generale che è formato dai seguenti 40 membri eletti. Confartigianato: Arlotti Gabriele Carlo, Barbieri Giampiero, Berni Daniele, Busuoli Cristina, Cantergiani Matteo, Coriani Marco, Ferrari Roberto, Gasparini Casari Enrico, Giusti Andrea, Luppi Gilberto, Malavasi Daniela, Mazzini Daniele, Palandri Simone, Pini Paride, Sernesi Sergio, Telleri Monica. LI.COM: Benedetti Massimo, Biffi Barbara, Cabri Armando, Campioni Armandino, Cavalieri Rita, Gibellini Lidia, Gibertini Sauro, Ligabue Cinzia, Manicardi Provenzo, Nardini Patrizia Dolores, Rinaldi Ianez, Serafini Luca, Zamboni Manuela. ASPIM: Baldaccini Angelo, Beneventi Andrea, Fantinati Cristina, Gervasi Giuseppe, Lolli Luca, Mingozzi Lorenzo, Pareschi Umberto, Pietri Damiano, Poletti Federico, Spaggiari Matteo, Vezzosi Roberto. Secondo quanto deliberato dal 20° Congresso Generale, prosegue Rossi, e nel rispetto dell’Art. 11 dello statuto di Lapam, fanno parte di diritto del Consiglio Direttivo Generale i Presidenti di Zona, nonché i Presidenti delle Federazioni, dei sindacati di Categoria e delle Società collegate: A seguito delle votazioni verificatesi in occasione del 20° Congresso, così come previsto dall’Art. 22 dello statuto di Lapam, Rossi comunica che sono stati eletti, fra i candidati 27 dello statuto, Rossi comunica che sono stati eletti quali componenti effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti i Signori: Cuoghi Remo, Godoli Luca, Raimondi Claudio. Risultano infine eletti membri supplenti del Collegio dei Revisori dei Conti i Signori: Folicaldi Sergio e Vaccari Clementino. Passando al secondo punto all’ordine del giorno: Elezione del Presidente Generale; Il Consigliere Anziano propone quindi di passare all’elezione del Presidente Generale di Lapam; con l’occasione Baldaccini ricorda che possono votare, in base all’art. 11 e all’art. 17 dello Statuto della Federazione, i Consiglieri eletti e quelli di diritto poc’anzi elencati dal Segretario. Interviene Rossi Carlo Alberto che spiega come procedere all’elezione del nuovo Presidente. Egli comunica che occorre che occorre la presenza di almeno ¼ degli aventi diritto al Voto (Art. 41 – 1^ Comma). Rossi ricorda inoltre che l’elezione, secondo quanto previsto dall’Art. 41 – ultimo comma, avverrà con Votazione Palese, fatto salvo che i 2/3 dei presenti votanti non chiedano lo scrutinio segreto. Egli precisa poi che, in base a quanto previsto dall’Art. 17, nel caso occorressero più votazioni, per le prime 3 il Presidente potrà essere eletto soltanto con la maggioranza assoluta dei voti dei Votanti presenti, esclusi gli astenuti, cioè con il 50% +1 dei voti espressi. Mentre alla 4^ votazione il Presidente potrà essere eletto con la maggioranza relativa dei voti dei Votanti presenti, ovvero verrà eletto chi avrà il maggior numero di voti. Interviene quindi il Consigliere Anziano che invita i consiglieri che lo desiderano a presentare proposte di candidature all’incarico di Presidente Generale di Lapam, e lui stesso propone la candidatura di Gilberto Luppi. Anche la consigliera Rita Cavalieri interviene a favore del Sig. Luppi. Dopo le proposte Baldaccini procede con la votazione a scrutinio palese e il Consiglio nomina Luppi all’unanimità. Il Consigliere Anziano conclude pertanto i propri compiti della serata dichiarando eletto alla carica di Presidente Generale di Lapam Confartigianato Imprese il Sig. Gilberto Luppi che invita ad assumere la Presidenza del Consiglio. Passando al terzo punto all’ordine del giorno: Elezione del Segretario Generale; Dopo i ringraziamenti di rito il neo Presidente Generale Luppi prosegue con gli adempimenti previsti e passa quindi alla nomina del Segretario Generale. Egli spiega che, come previsto dallo statuto di Lapam, subito dopo l’elezione del Presidente, il Consiglio Direttivo Generale nomina il Segretario Generale su proposta dello stesso Presidente. Egli propone quindi l’elezione del Sig. Rossi Carlo Alberto perché è anche grazie a lui che l’associazione ha saputo affrontare il cambiamento in questi ultimi anni e si sta attrezzando per quello del futuro, traducendo le complessità del mondo in soluzioni utili per ii nostri associati e per le imprese. Come nel caso dell’elezione del Presidente si procede con votazione palese. Il Presidente Luppi mette quindi ai voti la proposta e il Consiglio approva all’unanimità. Egli dichiara quindi eletto in qualità di Segretario Generale il Sig. Carlo Alberto Rossi. Si passa quindi al quarto punto all’ordine del giorno: Elezione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti; Il Presidente comunica che l’articolo 29 dello statuto prevede che nella prima proposti per Lapam, quali componenti del Collegio dei Probiviri i Signori: Ragonesi Gianfranco, Terzano Giampiero, Tiraboschi Tullio, Tognin Daniele, Fontanazzi Giuseppe. Mentre per quanto riguarda le Associazioni Rossi informa che sono stati eletti quali componenti del Collegio dei Probiviri i Signori: Spallanzani Ivano per Confartigianato, Bertoli Alberto per Aspim, Samorè Tiziano per Licom. Sempre a seguito delle votazioni verificatesi in occasione del 20° Congresso, così come previsto dall’Art.

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riunione successiva al Congresso, il Consiglio Direttivo Generale nomini anche il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, scegliendolo tra i componenti effettivi. Egli propone pertanto l’elezione del dott. Claudio Raimondi, già Presidente del collegio dei Revisori dei conti di FEASA, a questa carica. Luppi procedere con la votazione palese e il Consiglio approva all’unanimità. ...OMISSIS… Non essendoci altro all’ordine del giorno e non chiedendo alcuno la parola alle varie ed eventuali, il Presidente, dopo aver ringraziato tutti i presenti, alle ore 22.30 scioglie la seduta.

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