Imprese & territorio - febbraio 2017

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Modena - Reggio Emilia

02.17 Noi Impresa - Numero speciale - PERIODICO DI INFORMAZIONE DI LAPAM CONFARTIGIANATO IMPRESE N° 351 • N.2 - 2017 POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 • (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) • ART. 1, COMMA 1, DCB (MODENA C.P.O) • EURO 2

IMPRESE TERRITORIO L’INTERVISTA

PREMIO GIOVANI

TUTTI I CORSI

Michele Tiraboschi «Non facciamoci superare dal futuro»

Cerchiamo innovatori

Per dare forza all’impresa

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INDICE 02.17

4__L’INTERVISTA 6__DAL TERRITORIO 8__ECONOMIA

INDUSTRIA 4.0 A MISURA DI PMI

10__SERVIZI 11__ENTI BILATERALI 12__MECCANICA 14__AGENTI DI COMMERCIO 15__AUTOTRASPORTO 16__MODA 17__BENESSERE 18__AUTORIPARATORI 19__IMPIANTISTI 20__DIAMO ENERGIA ALLA TUA IMPRESA 21__EXPORT 22__CONCORSO 23__GIOVANI 25__FORMAZIONE 26__LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Il tema è sicuramente interessante e tutto sommato nuovo, al tempo stesso lascia un poco di perplessità. Se è vero, infatti, che andare verso la digitalizzazione e la cosiddetta ‘smart economy’ è sempre più centrale, soprattutto per le imprese manifatturiere, è anche vero che il nome ‘Industria 4.0’ rischia di risultare fuorviante e di tagliare fuori le pmi, che rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese del nostro Paese. Anche di quelle produttive. Non dimentichiamo, infatti, che anche sotto il profilo della ricerca e sviluppo le Pmi hanno carte importanti da giocare e risorse da mettere in campo. Al di là delle questioni meramente linguistiche, però, con ‘Industia 4.0’ occorre fare i conti, è necessario avere gli strumenti per confrontarsi con queste tematiche e conoscerle in profondità, per cogliere in pieno le opportunità (anche legislative) che questa quarta rivoluzione industriale (quella del digitale, appunto) porta con sé. Insomma, anche se ‘Manifattura 4.0’ sarebbe stato più adeguato e rispondente anche alle esigenze delle Pmi, come Lapam Confartigianato abbiamo messo in campo una importante iniziativa per parlare di questo tema. Avremo a Modena, all’auditorium Marco Biagi (in una sede molto prestigiosa) l’onorevole Gianluca Benamati, che ha lavorato sotto il profilo legislativo a questa novità, Annalisa Magone, professoressa che ha scritto libri all’avanguardia e, come moderatore d’eccezione, il giornalista economico Oscar Giannino. Il 27 marzo, dunque, sarà l’occasione giusta per discutere e informarsi su queste tematiche, sarà il modo per approfondire il tema e per porre questioni e domande agli esperti. In fondo, a prescindere dal nome, la quarta rivoluzione industriale è un’opportunità da cogliere per tutti. Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg. Trib. di Modena n. 457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Erio Luigi Munari - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari, Alberto Belluzzi, Daniele Casolari, Antonio Bellettini, Marco Minarelli, Fabio Ferrarini, Elena Baraldi - Hanno collaborato Marco Pignatti, Enzo Fanì, Carlo Alberto Medici, Christian Magnani, Franco Rubbiani, Andrea Cavallini - Progetto grafico e impaginazione MediaMo - Fotografie MediaMo, Archivio Lapam - Stampa Golinelli SpA Per la pubblicità su Noi Impresa contatta MediaMo: info@mediamo.net - Tel 059.350.269 - Fax 059.347.326


L’INTERVISTA

Tiraboschi: «Non facciamoci superare dal futuro»

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Industria 4.0, Jobs Act, Voucher, politica. Secondo il noto giuslavorista l’Italia deve cambiare passo ora (o mai più)

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Dottor Tiraboschi, Lapam Confartigianato sostiene che i voucher possano essere utili in alcuni settori, mentre in alti andrebbero regolamentati, qual’è la sua posizione? «Ritengo che, sebbene vi siano casi di abuso a mal utilizzo dello strumento, non dobbiamo cadere nell’errore di buttare il bambino con l’acqua sporca. I voucher sono un mezzo fondamentale per combattere uno dei principali, se non il principale, problema del nostro mercato del lavoro: il lavoro nero. Davvero pensiamo che la loro abolizione porterebbe all’effetto-sostituzione con nuovi contratti a tempo indeterminato? Credo che pensare questo significhi non aver capito la grande trasformazione in atto. Proprio la forte crescita della vendita di voucher, cresciuta in Emilia Romagna del 23,9% nei primi 11 mesi del 2016, deve far riflettere sugli strumenti che le imprese hanno o meno oggi per poter instaurare moderni rapporti di collaborazione con i lavoratori». In una recente intervista rilasciata al quotidiano “la Repubblica” è molto netto anche sulle priorità che dovrebbe darsi il governo: stabilire una politica industriale chiara, attrarre investimenti dall’estero, affrontare le sfide del lavoro impo-

ste dall’avvento delle nuove tecnologie. Tutto questo è realizzabile senza una forte maggioranza in Parlamento? «Credo che si tratti di tematiche ed interventi talmente urgenti che potrebbero, e dovrebbero, essere condivisi da più forze politiche. Investimenti sulla digitalizzazione delle imprese italiane, sulle competenze dei lavoratori e sulle politiche del lavoro non possono che essere prioritari per ogni forza politica che abbia a cuore il futuro del nostro paese, e soprattutto delle sue nuove generazioni. Ci troviamo in un momento di grandissima transizione nella quale rischiamo di lasciare indietro lavoratori e imprese, schiacciate dalla competizione globale e di fronte alla sfida della digitalizzazione alla quale si risponde solo con produttività e lavoro qualificato. Occorre quindi mettere da parte ideologie opposte e riscoprire il concetto di bene comune, insieme alla nobile arte del compromesso tra partiti, che si può esercitare se lo scopo è chiaro e condiviso. Un ruolo fondamentale in questo scenario però l’avranno i territori. Stiamo osservando infatti come la nuova geografia del lavoro vada da un lato oltre la dimensione nazionale e, dall’altro, si sviluppa in quella locale, in particolare in quella cittadina. Il rischio è che la corsa alla disintermediazione degli ultimi anni indebolisca quelle realtà di rappresentanza territoriale fondamentali per poter gestire questi processi. Occorre al contrario rimodulare le politiche affinché consentano alle istituzioni locali di svolgere il loro ruolo con la sufficiente autonomia». Gli sgravi contributivi previsti dal Jobs Act sono terminati (ad eccezione delle assunzioni di giovani e al Sud) e così la spinta propulsiva della riforma. A suo avviso perché non si vuole incidere sull’unica variante realmente incisiva per la imprese, un netto taglio del cuneo fiscale? «Il principale problema è di natura economica, infatti rendere strutturale tale taglio richiede una gran numero di risorse. Il problema principale è la scelta di non canalizzare le risorse in poche ma chiare politiche, ma di disperderle in tanti interventi che spesso hanno scopi diversi da quello di far ripartire il lavoro. E così facendo le conseguenze sono gravi, nella sola Emilia Romagna i nuovi contratti a tempo indeterminato nel 2016 sono stati il 32,8% in meno che nell’anno passato. Questo


ADAPT, l’istituto di cui è coordinatore scientifico, non manca di sottolineare l’importanza di politiche attive per il re-inserimento nel mercato del lavoro di disoccupati e giovani, eppure in Italia manca ancora un incentivo per chi è alla ricerca di occupazione e i centri per l’impiego non sembrano all’altezza delle esigenze odierne. Quanto è stato recepito del vostro appello nelle sedi istituzionali e che giudizio dà dell’operato dell’ANPAL, l’Agenzia per le politiche attive istituita dal governo Renzi? «Le politiche attive sono il grande assente sia del mercato del lavoro italiano che del Jobs Act. Infatti, pur essendo teoricamente parte integrante dell’ultima riforma del lavoro, ad oggi abbiamo visto solo la nascita dell’ANPAL e siamo in attesa dell’avvio della sperimentazione dell’assegno di ricollocazione. Sperimentazione che si farà su piccoli numeri e con risorse assolutamente non sufficienti a coprire il numero di disoccupati italiani, che sono ad oggi ancora oltre tre milioni, per non parlare poi dei quattordici milioni di inattivi. Ad oggi quindi sembra che siamo ancora in alto mare, e le prospettive non sembrano positive dopo il risultato del recente referendum ha rimesso in discussione il processo di centralizzazione delle politiche del lavoro, lasciando alle regioni le competenze in materia. Inoltre, sono note le difficoltà interne che stanno vivendo i centri per l’impiego nel passaggio dalle Province alle Regioni, difficoltà che si ripercuoteranno sull’implementazione dell’assegno di ricollocazione e in generale sui servizi offerti». In Spagna, secondo i dati citati dal governo Rajoy, dopo l’introduzione della riforma sul lavoro - la ley estrella - si sono creati un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro. Qual è la ricetta della competitività spagnola? «Sicuramente la Spagna ha saputo giovarsi di alcune dinamiche che hanno interessato i mercati, attirando importanti investimenti stranieri. La scelta di investire nella contrattazione di prossimità al posto del livello nazionale sicuramente ha portato

Chi è? Michele Tiraboschi è direttore del Centro Studi Internazionali e Comparati Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Coordinatore del comitato scientifico di Adapt. È Ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e Visiting professor dell’Università Panthéon-Assas (Paris II) e della Universidad Nacional de Tres de Febrero (Buenos Aires). Dirige le riviste Diritto delle Relazioni Industriali. È editorialista de Il Sole 24 Ore e Avvenire e autore di numerosi studi e saggi sulle tematiche del lavoro e delle relazioni industriali.

benefici in termini di produttività, dall’altra parte la flessibilità contrattuale ha portato ad un aumento dei posti di lavoro. Non dobbiamo però dimenticare che insieme a quello quantitativo c’è un discorso qualitativo, e su questo fronte la Spagna è debole se pensiamo che molti dei nuovi occupati hanno contratti a brevissimo termine e con poche ore di lavoro». Il governo italiano ha però cercato di puntare anche sulla produttività delle imprese, detassando i premi di risultato e incentivando la contrattazione decentrata... «Sicuramente in termini generali si tratta di una strada giusta e urgente. Vedremo se i risultati saranno soddisfacenti e soprattutto se si utilizzeranno gli incentivi per costruire vere politiche di produttività all’interno delle imprese, e non compromessi al ribasso al solo scopo di beneficiare della detassazione». Cambiamo argomento. Si parla molto di Industria 4.0. Qual è il suo giudizio sul piano presentato dal governo Renzi? È la giusta strada verso un modello “all’italiana”? E cosa devono comprendere le nostre imprese per cogliere il senso profondo di questa rivoluzione? «Il piano Industria 4.0 ha il pregio di non riproporre vecchie forme di incentivi a bando che si sono rivelati totalmente inefficaci, ma di lasciare le imprese libere nelle loro scelte. Allo stesso tempo è particolarmente importante il capitolo sulle competenze dei lavoratori, che saranno la vera cartina tornasole di una rivoluzione avvenuta o meno. Infatti una visione, che in parte si riscontra anche nel piano, dei Industria 4.0 concepita come mera questione tecnologica rischia di rimuovere il fortissimo impatto sociale che essa avrà. Occorre per questo guardarla non solamente nell’ottica di nuovi macchinari o software, ma dal punto di vista del lavoro, della sua organizzazione, delle relazioni industriali ecc. Al momento siamo in attesa che il piano si sviluppo, poiché purtroppo non si sono visti sviluppi dopo le slide iniziali, in particolare sul tema fondamentale dei Competence Center, che possono essere o una vera infrastruttura moderna o l’ennesima istituzione che invece di trainare il progresso lo blocca». Ultima domanda. L’Alternanza Scuola Lavoro cerca di diminuire il gap che separa scuole e imprese. Ma i dati ci dicono che ancora poche aziende sono pronte ad accogliere gli studenti (non hanno alcun beneficio, né incentivo a farlo). Come si inverte la tendenza e che giudizio da della riforma che dovrebbe avvicinarci al modello duale? «Si inverte comprendendo che l’investimento sui giovani in alternanza non è un investimento economico a breve termine, ma di prospettiva. Per far questo bisogna sciogliere un nodo culturale, ossia che le imprese oggi hanno bisogno del capitale umano molto di più di quanto abbiano bisogno di quello fisico e finanziario. Se non iniziamo a cambiare la visione, introducendo uno sguardo di lungo periodo, il futuro ci supererà da ogni fronte. E l’alternanza è proprio la modalità migliore di attuare una visione di lungo periodo grazie all’investimento non solo su un giovane, ma sulla sua formazione, che può essere modulata secondo le esigenze dell’impresa già durante gli anni scolastici. Questo è particolarmente efficace attraverso l’utilizzo del contratto di apprendistato di primo livello, che consente ad un giovane di entrare in un percorso lavorativo vero e proprio durante il periodo in cui è ancora in corso la sua formazione».

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perché politiche non strutturali generano risultati altalenanti, non vere inversioni dei cicli economici».

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DAL TERRITORIO

Legge di Bilancio: la carica dei 500 per scoprire la manovra

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Ampia partecipazione di imprenditori nei quattro appuntamenti che l’associazione ha proposto sul territorio: da Formigine a Medolla, da Castelfranco a Reggio Emilia

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Circa 400 imprese e oltre 500 persone complessive, hanno partecipato alle quattro serate proposte da Lapam Confartigianato sulla Legge di Bilancio 2017. Dopo la ‘prima’ di Formigine, con l’autorium Spira Mirabilis pieno (con circa 300 persone presenti), negli altri appuntamenti di Medolla (presso il ristorante La Cantina), Castelfranco (alla biblioteca comunale) e Reggio Emilia (nel centrale hotel Posta), la media di presenti si è attestata su un centinaio di persone. Un successo vero e proprio, grazie alla competenza dei relatori (Enzo Fanì, responsabile fiscale Lapam, Marco Pignatti, responsabile area credito e Massimo Benedetti, consulente fiscale) e al grande lavoro svolto dai territori. La ‘scommessa’ di Lapam Confartigianato, basata sull’approfondire la Legge di Bilancio soprattutto negli aspetti più interessanti per il mondo dell’impresa e sulle opportunità da cogliere, è stata dunque vinta. I temi trattati (già analizzati nello scorso numero di ‘Imprese e Territorio’) sono andati dall’iva per cassa alla Nuova Sabattini, dal super e iper ammortamento alle agevolazioni per ristrutturazioni e riqualificazioni energe-

tiche, passando dal bonus sisma, a quello per alberghi e agriturismi e al credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Si è parlato anche di rottamazione delle cartelle esattoriali e, come capita purtroppo ogni anno, dei nuovi adempimenti burocratici inseriti nella Legge di Bilancio, paradossalmente fatti passare come semplificazione quando, al contrario, appesantiscono il lavoro delle imprese. Animato in tutti gli incontri anche il dibattito che è seguito alle domande poste agli esperti, con approfondimenti ulteriori a seconda delle esigenze poste dagli imprenditori presenti. Gli incontri sono stati aperti dall’introduzione del segretario generale, Carlo Alberto Rossi che ha inquadrato con precisione e puntualità i vari aspetti da trattare (facendo cogliere le luci e senza dimenticare le ombre presenti in questa Legge di Bilancio), e sono stati chiusi dal presidente generale, Erio Luigi Munari, che ha messo sul piatto della bilancia soprattutto i cosiddetti ‘costi del non fare’, che rappresentano un macigno sull’economia del nostro Paese, costi che l’Italia non può più permettersi.


È ancora tempo di “stringere i denti”

Sebastiano Barisoni, noto giornalista economico e vice direttore di Radio 24 (ogni giorno conduce il fortunato programma ‘Focus Economia’) ha moderato il primo appuntamento sulla Legge di Bilancio. “La situazione è difficile – ha detto -, la ripresa è iniziata ma in questo anno non vedrete una crescita dei consumi. Non è una buona notizia, ma bisogna continuare a stringere i denti. Per questo è molto importante per le imprese avere consulenti all’altezza delle sfide che affrontano e che abbiano una visione globale”.

l’euro. Che l’Italia, che non dimentichiamolo è il più grande debitore d’Europa, possa pensare da sola di uscire dall’euro è una follia. Detto questo il 2017 sarà l’anno dell’Europa, ma inteso come l’anno in cui l’Europa deve decidere se esisterà ancora sotto questa forma nel 2018 oppure no. E qui mi riferisco a quello che capiterà in Francia e in Germania e anche alle decisioni che verranno prese per rendere di nuovo l’Europa percepita come vicina ai cittadini e non percepita solo come vicina agli euroburocrati di Bruxelles”.

Barisoni, che anno si aspetta sotto il profilo dell’economia reale? “Se va bene sarà uguale al 2016, con una crescita che si attesterà tra lo 0,9% e l’1,1%, questo al netto delle variabili negative che la politica non solo italiana potrebbe riservarci, e mi riferisco alle elezioni in Francia e in Germania. Al netto di questo sarà un anno di relativo recupero, non netto, ed essendo la media quella del pollo di Trilussa, alcuni lo noteranno in maniera significativa, altri nemmeno se ne accorgeranno”.

La situazione delle banche italiane deve preoccuparci? “Tutto sommato non è grave, non è peggiore di altre situazioni. Abbiamo alcune banche che stanno iniziando a liberarsi del problema delle sofferenze, anche in questo territorio, altre invece no. Vediamo di chiudere l’aumento di capitale di Unicretid, che è il più grande della storia italiana e uno dei più grandi a livello europeo, poi c’è tutto il problema delle banche fallite, ma i 20 miliardi di fondo dovrebbero dare un po’ di margine al sistema. Il problema è capire quando il mondo bancario riuscirà a liberarsi di queste sofferenze, l’ipotesi di una bad bank europea non è un’ipotesi malvagia, e tornare a elargire credito senza però avere d’altra parte il problema enorme delle svalutazioni che stanno portando in seno alle banche sulle sofferenze”.

L’Italia può uscire dall’euro? E’ un’ipotesi plausibile e se sì in che modo? “No, uscire dall’euro non è possibile, a meno che non crolli

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A dirlo Sebastiano Barisoni, voce di Radio 24 e noto giornalista economico, moderatore del primo appuntamento sulla Legge di Bilancio

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ECONOMIA

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Tre ospiti d'eccezione per parlare della quarta rivoluzione industriale e delle sue conseguenze sul tessuto produttivo italiano e locale

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Cos’è Industria 4.0? Sul piano teorico “è una modalità organizzativa della produzione, non solo manifatturiera, che fa leva sulla fusione tra mondo reale degli impianti e mondo virtuale dell’informazione, tra mondo fisico

Da sapere

degli esseri umani e mondo digitale del dato”. Così la riassume Annalisa Magone, studiosa e autrice del saggio “Industria 4.0, uomini e macchine nella fabbrica digitale” (ed. Guerini) presidente della società di consulenza

Torino Nord Ovest, ospite di Lapam Confartigianato per l’evento dedicato alla quarta rivoluzione industriale che si terrà lunedì 27 marzo all’Auditorium Marco Biagi di Largo Marco Biagi 10, insieme all’onorevole Gianluca Bena-

Il settore manifatturiero italiano rappresenta il 15% del PIL generato nel nostro Paese con un fatturato di circa 900 miliardi di euro e un valore aggiunto di circa 200 miliardi di euro, cui corrisponde un'occupazione di quasi 4 milioni di lavoratori (il 23% del totale) e un numero di 400mila imprese. Per ciascun addetto si stima inoltre un'occupazione supplementare nei servizi associati pari al doppio. L'Italia è tra i primi sei Paesi al mondo per valore aggiunto generato dal manifatturiero, in una graduatoria entro la quale i primi 10 rappresentano il 70% del valore aggiunto mondiale. Oltre a un fondamentale driver di innovazione di processo per tutti i settori industriali, l'approccio industria 4.0 è per l'Italia un indirizzo per l'innovazione di alcuni dei prodotti più competitivi del nostro sistema quali l'industria aeronautica e aereospaziale, la farmaceutica, la meccanica e l'Automotive. Per conoscere il Piano Industria 4.0 varato dal MISE, visita il nostro sito www.lapam.eu.


Oscar Giannino

Annalisa Magone

Oscar Giannino, giornalista e conduttore di Radio 24, modererà l’evento su Industria 4.0 con Annalisa Magone, presidente di Torino NordOvest e autrice di “In-

On. Gianluca Benamati

dustria 4.0, uomini e macchine nella fabbrica digitale” e con l’Onorevole Gianluca Benamati, membro della X Commissione alle Attività Produttive, com-

mercio e del turismo della Camera. Appuntamento all’Auditorium Marco Biagi di Largo Marco Biagi 10 a Modena, alle ore 20.15.

mati (PD) e all’opinionista e giornalista Oscar Giannino. Una rivoluzione che - è bene precisarlo subito - non riguarda solo le grandi, medie e piccole imprese, ma tocca ognuno di noi. Basti pensare alle applicazioni di home banking per gli smartphone, alla spesa su Amazon, ai sensori che controllano la salute degli animali negli allevamenti intensivi, ai premi assicurativi a consumo che monitorano gli stili di guida, o all’utilità della previsione dei disastri naturali attraverso i big data. Una rivoluzione che ridefinisce il ruolo - da passivo ad attivo - del consumatore e ridisegna dentro e fuori gli assetti della fabbrica, rimodellando il concetto di filiera, riducendo gli sprechi e i consumi, favorendo una logistica “estrema”, raccogliendo attraverso software e devices installati in azienda, informazioni dal processo produttivo

rielaborandole in tempo reale e re-immettendole nel processo modificandolo in corsa. Una rivoluzione che incide soprattutto sull’efficacia della produzione in cui l’organizzazione intelligente dell’impresa consente un ventaglio di variabili inimmaginabili sino a qualche anno fa. Dalle personalizzazioni di prodotto in lotti piccolissimi, alla ridefinizione del ruolo delle persone e delle risorse interne all’azienda (si veda l’intervista a Michele Tiraboschi a pag. 4 ndr.), per arrivare al “ruolo della fabbrica nel territorio, capace di creare relazioni di cooperazione e di consumo”. Un modello insomma che, se da un lato ha trovato piena applicazione anche in Italia in alcune grandi industrie, si pensi agli stabilimenti Avio Aero di Cameri o alla Alstom di Savigliano, deve ora essere colto dalle PMI italiane. Allo stesso tempo Industria 4.0 ribalta il concetto di forza lavoro, evolvendolo in qualcosa di nuovo. “Il vecchio operaio - artigiano, detentore di conoscenza tacita e alta competenza trasmissibile attraverso l’apprendimento imitativo on the job, perde ruolo nel passaggio alla fabbrica digitale”. Da qui l’urgenza di lavorare su modelli

formativi innovativi che non si esauriscano in aula, ma che vedano una compartecipazione attiva tra mondo della scuola e del lavoro per creare i talenti di domani. Una sfida vinta dal modello duale tedesco e perfettamente colta nel Baden-Württemberg, dove la Manifattura impiega 304mila addetti e dove per volontà del governo federale, delle camere di commercio, di imprese, enti di ricerca e partner sociali è nato il network Allianz 4.0. Una rete che ha l’obbiettivo di orientare le PMI locali nei processi di innovazione, agevolandone la collaborazione tecnologica, di marketing e dell’evoluzione dei modelli organizzativi. Un modus operandi raccontato nell’indagine conoscitiva su Industria 4.0, presentata il 30 giugno 2016 dalla X Commissione alle Attività Produttive, commercio e turismo della Camera, di cui è membro Gianluca Benamati, che ha dato l’abbrivio all’omonimo piano varato dal Ministero per lo Sviluppo Economico (pubblicato integralmente sul nostro sito www.lapam.eu ndr.) e che occuperà i nostri relatori per capire a che punto è il Paese sulla via di un modello genuinamente italiano di Industria 4.0.

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Tutte le informazioni sul sito www.lapam.eu

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SERVIZI

Nasce Piulavoro, il servizio dedicato alle imprese che vogliono assumere

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Presentato lunedì 23 gennaio il servizio di ricerca e selezione personale Lapam

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«Quello che aggiungiamo oggi è un tassello fondamentale per dare risposta alle aziende in un momento in cui è importante mantenere marginalità elevate». Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam introduce così “Più Lavoro”, il nuovo servizio nato per offrire a imprese associate e non un partner affidabile per la ricerca e la selezione di personale qualificato. Presentato lunedì 23 gennaio nella sede centrale dell’associazione di via Emilia Ovest 775, il nuovo servizio si aggiunge al ventaglio di opportunità dedicate ad aziende piccole e grandi delle province di Modena e Reggio Emilia. «Già oggi i nostri uffici gestiscono circa 120 formule contrattuali differenti con una competenza specifica anche in ma-

teria di contrattazione di secondo livello. A questo si aggiungono gli oltre 33mila cedolini paghe elaborati ogni mese. Numeri che danno la misura della nostra associazione, a cui le aziende guardano come a un partner affidabile in grado di offrire servizi innovativi e all’altezza delle loro aspettative» conclude Rossi. È così che, a fronte delle novità introdotte dal Jobs Act - la riforma del mondo del lavoro del governo Renzi - e dall’esaurimento degli sgravi contributivi previsti dalla riforma, Lapam Confartigianato aggiunge ora al suo arco una servizio strategico per le aziende che vogliano dotarsi di nuove risorse affidabili e adatte alle singole esigenze, senza perdere tempo e denaro. «“Più Lavoro” nasce da una richiesta di-

retta dei nostri associati - aggiunge Fabio Ferrarini, responsabile Servizi Lapam che sempre più necessitano di personale qualificato senza incorrere in errori che sottraggono risorse preziose. I costi del servizio sono poi concorrenziali se l’azienda è associata e assolutamente in linea con il mercato nel caso in cui l’impresa che si rivolga a noi non abbia la tessera associativa».

Per maggiori informazioni Maria Grazia Fontanesi Referente Più Lavoro mariagrazia.fontanesi@lapam.eu 059 827279


ENTI BILATERALI

EBER: pubblicate le nuove prestazioni per le imprese L'Ente bilaterale nazionale dell'artigianato (EBNA) e la sua articolazione regionale (EBER) come ogni anno forniscono prestazioni alle imprese e loro dipendenti che vi aderiscono. Per poter accedere alle prestazioni le imprese devono essere

in regola con i versamenti. La presente scheda sintetica contiene tutte le prestazioni ed i contributi previsti per le imprese, i titolari, i soci e collaboratori, valide per l'anno 2017. Le imprese interessate possono rivol-

PRESTAZIONI EBER 2017 A FAVORE DELLE IMPRESE

gersi alle sedi Lapam di riferimento per attivare le procedure di domanda telematica. Le domande in via telematica vanno presentate entro 90 giorni dall'emissione della fattura di spesa oggetto di contributo.

CONTRIBUTO

LINEE DI INVESTIMENTO Miglioramento ambienti lavorativi; Interventi aggiuntivi alle prescrizioni di legge in materia di sicu- Ogni linea di investimento deve avere un rezza sul lavoro e ambiente, quali ad esempio: contenimento rumorosità, adozione misure sicurezza impegno economico minimo di € 7.500, ad esclusione dell’innovazione tecnologica che sismica, contenimento emissioni in atmosfera. ART. 21 a) - REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE è di € 5.000 Macchinari ed attrezzature; Acquisto anche con leasing, di macchinari e/o attrezzature nuove per la Sono ammesse richieste di più linee di inproduzione. ART. 21 b) - REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE vestimento Allestimento automezzi; Allestimento automezzi adibiti all'attività aziendale. ART. 21 c) - REGOLAIl contributo è nella misura del 10% delle MENTO SISTEMA REGIONALE spese ammesse fino alla concorrenza data Ristrutturazione; Ristrutturazione e rinnovo locali aziendali. ART. 21 d) - REGOLAMENTO SISTEMA del limite triennale (€ 3.000) REGIONALE Contenimento energetico; Imprese che adottano misure di contenimento energetico, quali, per esempio, impianti di energia alternativa, impianti di illuminazione a basso consumo energetico a condizione che non ricevano altri contributi diretti. ART. 21 e) - REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE

DOCUMENTAZIONE ANNO 2016 MOD. FSR A/16 Relazione illustrativa anche sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali, con indicazione del miglioramento ottenuto, anche rispetto agli obblighi già assolti e/o delle finalità produttive Documentazione probante quale: 1. Documento di trasporto 2. Fatture o contratto leasing più fattura primo canone periodico 3. Documentazione per pratiche edilizie 4. Altro

Innovazione tecnologica; Investimenti in software per la produzione, quali ad e esempio: programmi e applicativi dedicati alla produzione. ART. 21 f) - REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE QUALITÀ

Ricostruzione Interventi aggiuntivi alle prescrizioni di legge delle strutture aziendali danneggiate per motivi di forza maggiore ART. 24 REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE

20% delle somme ammesse fino a € 15.000,00 (max € 3.000)

MOD. FSR C/16 · Relazione illustrativa, anche sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali · Fatture

EVENTI DI FORZA MAGGIORE 10% delle somme ammesse MOD. FSR F/16 per spese fino a € 50.000,00 (max € 5.000) · Perizia danni sottoscritta da perito abilitato · Fatture FORMAZIONE

1) Formazione imprenditori · Percorsi formativi collettivi 60 ore Interventi a favore dei titolari di imprese artigiane e loro assimilati interessati a frequentare corsi a costo orario massimo € 20,00 di formazione Contributo massimo di € 1.200,00 ART. 23 REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE · Percorsi formativi individuali 24 ore a costo orario massimo euro 50,00 2) Formazione Fondartigianato Contributo massimo € 1.200,00 a) Percorsi formativi finanziati da Fondartigianato per i dipendenti delle aziende artigiane · Seminari tecnici a cui partecipano gli imprenditori e/o i soci dell’impresa 30% del costo di partecipazione ART. 23 REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE Contributo massimo di € 1.200,00 Finanziamento del costo sostenuto (min.€ 150,00 max € 360,00)

Ex art. 66 D.Lgs. 151/01 ART. 25 REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE

ASTENSIONE PER MATERNITÀ Contributo una tantum € 2.000,00

MOD. FSR H/16 · Programma corso o seminario · Scheda di adesione · Fattura di pagamento della quota di partecipazione · Attestato di partecipazione MOD. FSR I/16 · Pagamento della quota di partecipazione · Copia dell’attestato di partecipazione

MOD. FSR O/16 Copia di Mod.MAT-Cod.SR01 oppure atto di nascita

Per maggiori informazioni Alberto Belluzzi Referente categoria Edilizia - alberto.belluzzi@lapam.eu - 059 893111

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Qualità - Marchio CE - Brevetti · Certificazione di qualità · Procedure relative all'apposizione del Marchio CE · Deposito brevetti ART. 22 REGOLAMENTO SISTEMA REGIONALE

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MECCANICA

Operatech: per far Rete bisogna pensare in grande

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Nata dall’unione di cinque aziende delle province di Modena e Reggio Emilia, ad oggi rappresenta un unicum nel panorama produttivo locale. Abbiamo intervistato il manager della rete, Marco Venturi

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Marco Venturi ha un passato come responsabile acquisti in alcune grandi aziende della provincia di Modena, ma oggi il suo ruolo assomiglia più a quello dell’allenatore di una squadra dal grande potenziale. Una figura professionale nuova che promette sviluppi interessanti al modello produttivo delle PMI italiane, il manager di Rete. 
Insieme a cinque aziende ed altrettanti imprenditori, Venturi ha messo in piedi una rete d’imprese - Operatech - formalizzata attraverso il supporto di Lapam Confartigianato, in grado di rispondere a un’ampia varietà di richieste in comparti complessi come quello della Meccanica e dell’Elettronica. Ma come nasce un progetto come questo? «La rete d’imprese Operatech - racconta a Lapam, M.Venturi - offre un “plus” che molte ditte non hanno più al loro interno, cioè la capacità di progettare e industrializzare un prodotto sfruttando a pieno le tecnologie disponibili al minor costo di processo». Perché si è persa questa capacità? «Per la scelta compiuta da tante aziende di ridurre i costi interni e di esternalizzare i processi ritenuti troppo onerosi e non competitivi, attraverso valutazioni di Fare dentro o Comprare fuori». Che conseguenze ha avuto questo tipo di decisione? «Ha sicuramente portato dei vantaggi economici, ma anche un impoverimento di competenze. Chi ha deciso di sub-appaltare processi tecnologici che erano propri, non ha più al suo interno risorse e conoscenza approfondita di processi preziosi».

Risorse che invece mette in campo Operatech? «È indubbio che oggi offriamo un servizio competitivo ai nostri clienti con un alto valore aggiunto. Ma prima di arrivare a questo, vorrei far capire qual è stato l’approccio che ha reso possibile la rete». Prego... «Tutte le aziende cha fanno parte di Operatech hanno condiviso alcuni principi “etici ed etnici”. Mi spiego: tutte e cinque condividono non solo un territorio - quello emiliano - ma anche una storia e un’etica del lavoro fatta di condivisione, precisione e dedizione. Nessuna offre lo stesso tipo di lavorazioni e tutte e cinque hanno dimensioni simili (sopra i 50 dipendenti ndr.). Infine, di comune accordo, nessun imprenditore è manager di rete, così da non sottrarre tempo all’attività principale nelle loro aziende». E qui entra in gioco la sua figura. «Esatto. Come manager di rete rispondo al comitato di gestione


Cioè? «Oltre alla mia figura in cabina di regia, il piano prevede un marketing comune, per cui nessuna delle imprese che ha sottoscritto il contratto di rete si fa concorrenza, ma anzi promuove gli altri partner con i proprio clienti». Un salto culturale notevole. Mi parli delle imprese, chi sono i membri di Operatech? «Come dicevo nessuna delle aziende di Operatech si fa concorrenza, sono imprese strutturate, certificate e forti del proprio specifico know-how. Le imprese sono: PTL S.r.l di Mirandola, specializzata nella lavorazione della lamiera; TMP S.r.l di Lama Mocogno, esperta in meccanica di precisione con lavorazioni su centri di lavoro e tornitura; Mitor S.r.l di Fiorano Modense, specializzata in lavorazioni meccaniche su centri di lavoro ed alesatrici di grandi dimensioni; Life Elettronica S.r.l di Modena, specializzata nella produzione di schede e sistemi elettronici e, non ultima, Ghepi S.r.l di Cavriago, specializzata nello stampaggio di materie plastiche ad alte prestazioni ed iscritta nella rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna per lo sviluppo di progetti di sostituzione del metallo. Insieme, queste tecnologie sono la base per prodotti complessi ed evoluti in molti settori industriali della “meccatronica”». Chi sono i vostri clienti? «Sono grandi imprese che vogliono avere un unico interlocutore per una varietà di servizi che possono andare dalla progettazione del prodotto alla sua industrializzazione, produzione

ed assemblaggio. Proprio per quest’ultimo aspetto penso che anche le piccole imprese che intendono sviluppare un proprio prodotto, potrebbero giovarsi dei nostri servizi, dando loro la possibilità di arrivare sul mercato velocemente e con prodotti industrializzati senza dover investire nell’immediato sulle risorse interne». Quali sono state le maggiori difficoltà nel creare la rete? «La prima è più difficile da superare è quella culturale. Capire che partecipare a una rete significa aprire la propria impresa e condividere decisioni, è stato il passaggio più difficile. Altra difficoltà è stata ed è tuttora quella di far capire al mercato cos’è una rete d’impresa. E qui è molto importante spiegare bene cosa facciamo e qual è il nostro scopo». Quali obbiettivi vi siete dati per il prossimo futuro? «Primo su tutti quello di gestire sempre meglio i flussi di lavoro. Oggi abbiamo un sistema gestionale di rete, e vogliamo continuare a investire. Inoltre, stiamo inserendo nello staff una figura professionale madre lingua tedesca per aprirci al mercato tedesco. Stiamo anche lavorando su alcuni prodotti proprietari targati Operatech. Stiamo poi procedendo con lo studio di soluzioni che coinvolgano i dipendenti delle aziende di rete con programmi formativi e sviluppo del “welfare” di rete. Infine stiamo lavorando per ottenere la certificazione di Qualità attraverso un ente internazionale e noto sul mercato». Per ulteriori informazioni Livio Lazzari Responsabile categoria Meccanica livio.lazzari@lapam.eu 059 893111

IMPRESE&TERRITORI 02|17____ MECCANICA

di Operatech, allo stesso tempo promuovo sul mercato i servizi della rete, firmo preventivi e contratti. Una strategia articolata e condivisa, definita nel Contratto di Rete da tutti sottoscritto».

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AGENTI DI COMMERCIO

Agenti di commercio, le novità previste nella Legge di Bilancio 2017

IMPRESE&TERRITORI 02|17____AGENTI DI COMMERCIO

Ecco cosa cambia in materia fiscale per gli operatori del settore

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Quali novità ha introdotto la legge di Bilancio 2017 per gli agenti di commercio? Sicuramente l’aumento del costo deducibile per chi noleggia a lungo termine un’autovettura, principale strumento di lavoro per una categoria che solo in Italia conta 250mila lavoratori. La manovra prevede dunque una deduzione all’80% del costo di noleggio a lungo termine su un massimo che da 3.615 euro, passa ora a 5.164 euro. Prima di addentrarci oltre, è bene precisare cosa si intende per deducibilità. Essa riguarda la percentuale del costo che può essere portato in deduzione dall’ammontare dei ricavi per la determinazione del reddito imponibile in fase di dichiarazione dei redditi. La detraibilità dell’IVA consiste invece nella percentuale dell’IVA pagata sulle fatture di acquisto che può essere detratta dall’IVA addebitata sulle fatture di vendita.Oltre alla novità di cui sopra, la Legge di Bilancio 2017 ha stabilito che il limite di costo deducibile annualmente per ciascuna autovettura per il solo trasporto di persone è pari: • All’80% del costo di acquisto/leasing su un massimo di 25.822,84 euro; • all’80% del costo di carburante • all’80% del costo del bollo (tassa di proprietà)

• all’80% del costo dell’assicurazione • all’’80% delle spese di manutenzione (fino al limite del 5% del valore di tutti i beni strumentali dell’impresa. L’eventuale eccedenza può essere dedotta nei 5 esercizi successivi) • all’80% delle spese di lavaggio auto • all’80% delle spese di parcheggio auto • all’80% dei pedaggi autostradali • Cosa diversa è, invece, la deducibilità dei costi relativi ad autoveicoli con immatricolazione ad uso promiscuo (trasporto merci e persone) e immatricolazione autocarro (trasporto merci) a cui sono applicate regole fiscali specifiche. Per maggiori informazioni Daniela Bortoli Referente Usarci daniela.bortoli@lapam.eu - tel. 059 893111


AUTOTRASPORTO

Autotrasporto, le sfide non finiscono mai

Una mattinata per fare il punto sulla situazione e per confrontarsi sulle problematiche del settore, ma anche per offrire soluzioni a portata di piccole e micro imprese. Questo l’obbiettivo del convegno che si è svolto sabato 14 gennaio a Sassuolo, organizzato da Lapam con la collaborazione della Scuola interregionale di polizia locale e del presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e Unatras, Amedeo Genedani e che ha visto la partecipazione di oltre 40 aziende del comparto modenese e reggiano. Grazie agli interventi di Gianni Ferri, docente e formatore della Sipl e di Claudio Carrano, di Infogestweb s.r.l, i partecipanti al seminario hanno così potuto avere una panoramica sulla normativa europee - sempre più stringente - sulle leggi italiane e sulla gestione dei propri cronotachigrafi (gli strumenti che registrano la vita e l’operato dei mezzi pesanti ndr.).
Grande attenzione anche al certificato di qualificazione del conducente o CQC e alla sua possibile perdita e a tutte le dinamiche che possono portare l’im-

presa di autotrasporto alla sospensione dall’albo professionale. «Oggi - sottolinea Gianni Ferri - gli autotrasportatori non possono permettersi di essere superficiali. Devono conoscere le norme a menadito e le imprese prestare attenzione a ciò che fanno i propri conducenti. Gli errori si pagano molto, ma molto salati». Per evitare sanzioni e migliorare le proprie performanceaziendali, Lapam ha invitato Claudio Carrano di Infogestweb srl, a illustrare Golia lo strumento in grado di gestire, registrare e monitorare i dati dei cronotachigrafi. «La nostra piattaforma non solo consente di archiviare i dati utili per aziende e lavoratori del settore, ma anche di organizzare meglio il lavoro e quindi di percorrere più chilometri durante l’anno». Un’applicazione utile in uno scenario in continuo mutamento sia a livello nazionale che europeo. Una situazione monitorata da Amedeo Genedani, imprenditore del settore e presidente di Confartigianato Trasporti e Unatras che ha ricordato l’impegno

dell’associazione sul fronte dei pagamenti alle imprese, della regolamentazione dell’orario di lavoro, del ripristino, dei costi minimi e di tanti altri punti essenziali per la vita di imprese e lavoratori. «Purtroppo in Italia questa categoria non è considerata essenziale, siamo trattati come i contadini con le quote latte. Basta fare un raffronto con i controlli che subiscono i vettori italiani rispetto a quelli effettuati sulla concorrenza estera per accorgersene. Oggi sul tavolo del ministro dei Trasporti ci sono molte questioni irrisolte e credo che se non avremo risposta, l’unica soluzione sarà quella più estrema. Un blocco della circolazione che riaccenda i fari sulle esigenze di una categoria che muove punti importanti di Pil».

Per maggiori informazioni Pierpoalo Montorsi pierpaolo.montorsi@lapam.eu tel. 059 893111

IMPRESE&TERRITORI 02|17____ AUTOTRASPORTO

Regole e nuove App. pensate per le imprese del settore al centro del seminario organizzato da Lapam

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‘Moda al futuro’ Entra nel vivo la nona edizione del progetto promosso da Lapam Carpi e dal Vallauri

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Entra nel vivo in questi giorni il progetto ‘Moda al Futuro’ promosso da Lapam Confartigianato e Istituto Vallauri, giunto quest’anno alla sua nona edizione, ancora con il patrocinio del Comune di Carpi. Stanno infatti per iniziare i periodi di stage presso le aziende del territorio che accoglieranno le alunne della classe 5B del corso ‘Tecnico Abbigliamento e Moda’ per alcune settimane di full immersione nel mondo del lavoro, durante il quale le studentesse avranno modo di entrare in contatto dal vivo con importanti realtà produttive del settore moda. Durante questo periodo dovranno infatti

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trendy

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idea

MODA

FASHION

STYLISH advertisement

realizzare un loro capo di abbigliamento, dopo un intenso percorso di preparazione in aula, durante il quale hanno potuto incontrare diversi esperti Lapam (stiliste, modelliste, esperti in comunicazione…). Come per gli anni passati, il progetto si concluderà con un evento finale, il prossimo 6 maggio, quando nella splendida cornice di Palazzo a Carpi le creazioni delle ragazze sfileranno in passerella sotto gli occhi attenti dei loro turo aziendali, di parenti ed amici. Al termine la proclamazione dei vincitori del concorso abbinato al progetto Moda al Futuro. “Siamo orgogliosi di portare avanti da

Con Vestilapam, il mercato della Corea del Sud lo aprono gli studenti Si terrà giovedì 4 aprile a Carpi nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio la premiazione del progetto Vestilapam, l'iniziativa promossa in tandem da Lapam Confartigianato e dalla facoltà di Economia dell'Università di Modena e rivolta alle aziende del settore Tessile. Ad essere premiata sarà la migliore tra cinque strategia di marketing elaborata dagli studenti per altrettante aziende coinvolte nel progetto: Le Fate, Eleonora Amadei, Razzoli, Cosabella, Blul e rivolta al mercato della Corea del Sud. Durante la premiazione i cinque gruppi, composti da tre studenti ciascuno, presenteranno il proprio elaborato a una Commisione composta da imprenditori del settore, docenti universitari e componenti dell'associazione. Il primo premio prevede un assegno da 1.500 euro. Maggiori informazioni su www.lapam.eu

anni un progetto come questo di vera alternanza scuola-lavoro e di averlo messo in campo ben prima delle sollecitazioni normative derivanti dalla ‘buona scuola’ - spiega Federico Poletti, presidente Lapam Confartigianato Moda – occorre ricordare che il merito principale va alle aziende che anche quest’anno hanno aderito in modo convinto al progetto, pure in un contesto di mercato che continua a rimanere difficile. Il futuro del settore moda a Carpi passa anche per le competenze e l’entusiasmo che le nuove leve in uscita dal mondo scolastico sapranno portare nelle nostre aziende. Con ‘Moda al Futuro’ – chiosa Poletti - Lapam è convinta di contribuire in modo positivo a raggiungere questo obiettivo”. Di seguito le aziende partecipanti al progetto 2017: Daniela Dalla Valle; Pretty Mode; Cristina Gavioli; Twin Set; Giovani Idee; Blumarine; Staff jersey; Crea-si; Cea maglierie; Marinella Casali; Creazioni 2000; Rosanna & Co; Silvio Severi; Ventanni; Green-Light; Ribelle; Liu -jo; Anna Falck; Etc 2.0; LVP; Razzoli. Per maggiori informazioni Carlo Alberto Medici Referente categoria Moda carloalberto.medici@lapam.eu 059 637411


BENESSERE

Cosmoprof 2017,

a disposizione degli associati Lapam 30 biglietti scontati Come tutti gli anni Lapam ha disposizione trenta codici per accedere a Cosmoprof Worldwide 2017 a prezzi scontati. L’evento, che si terrà dal 17 al 20 marzo presso il quartiere fieristico di Bologna, rimane uno degli appuntamenti più importanti per il settore del Benessere.

Il trucco semipermanente è praticabile in via esclusiva dall’estetista

Il Ministero dello Sviluppo Economico - con nota del 20 gennaio scorso - ha ribadito che, a norma dell’art. 1 della legge n. 1 del 1990 l’estetista, in possesso della prevista qualificazione professionale, può fare legittimamente uso nello svolgimento della propria attività in via esclusiva degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico ricompresi nell’elenco delle apparecchiature elettromeccaniche ad uso estetico, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della salute, 15 ottobre 2015, n. 206, che ha modificato il precedente decreto interministeriale 12 maggio 2011, n. 110. Il MISE ha ricordato infatti che tale Decreto ha previsto l’inserimento tra le apparecchiature consentite all’estetista del dermografo per micropigmentazione, cui è dedicata la scheda tecnico-informativa n. 23, nella quale viene espressamente disposto che «il trattamento deve essere effettuato da operatori estetici

che abbiano ricevuto dal fabbricante o dal suo mandatario o da altro ente competente adeguata formazione, sia per gli aspetti di sicurezza (come richiamati dal manuale d’uso) sia per gli aspetti tecnici, igienici ed estetici dei trattamenti stessi. La formazione è certificata dal soggetto formatore per mezzo di una dichiarazione contenente le proprie generalità, le generalità di chi ha fruito della formazione, la durata in ore, l’argomento e le generalità dei docenti dei moduli formativi».

Per maggiori informazioni Livio Lazzari Referente categoria Benessere livio.lazzari@lapam.eu - 059 893274

IMPRESE&TERRITORI 02|17____ BENESSERE

Una nota del Ministero dello Sviluppo Economico chiarisce quali macchinari possono essere adoperati dai professionisti del settore

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AUTORIPARATORI

La ricetta perfetta per un’autofficina efficiente

NOI IMPRESA 01|17____ AUTORIPARATORI

Gestione del cliente ma anche scadenze e miglioramenti aziendali al centro dell’evento organizzato da Lapam

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“La gestione dei clienti in officina” questo il titolo di una partecipata serata organizzata da Lapam Autoriparazione lo scorso 26 gennaio. Scopo dell’incontro, che si è aperto con la presentazione dell’iniziativa da parte di Carlo Alberto Medici, responsabile Lapam per il settore, quello di approfondire il tema della gestione automatizzata della clientela per una fidelizzazione efficace, anche attraverso la creazione di campagne promozionali mirate. Già nel suo saluto introduttivo Medici ha sottolineato come, unitamente alla professionalità dell’operatore, sia proprio la clientela uno dei cardini fondamentali della tenuta e dello sviluppo di un’autofficina, in un contesto particolarmente delicato come quello attuale. È stato poi il puntuale e stimolante intervento dell’ingegner Diego Zanasi, direttore tecnico di ZataCom, a mettere a fuoco il percorso che si deve intraprendere per una gestione moderna ed efficace del cliente, soprattutto attraverso la presen-

tazione di un apposito software CRM, da lui e dal suo staff denominato Socrate, pensato appositamente per il comparto dell’autoriparazione e condiviso da Lapam per l’adozione su larga da parte delle officine associate. Si è trattato di una serata pratica, con la presentazione di casi aziendali concreti che hanno messo in luce l’alta potenzialità operativa del sistema gestionale ideato e già sperimentato con successo in più di una realtà aziendale. Attraverso il dibattito che si è sviluppato è stato, poi, possibile da parte dei presenti cogliere le potenzialità del sistema in materia di gestione automatica delle scadenze, sia relative al veicolo ( tagliandi, revisioni obbligatorie, cambio pneumatici ed altre significative operazioni tecniche), sia relative al possessore del mezzo (scadenza patente o altre ricorrenze personali, nonché aziendali). Altrettanto interessante la parte che ha riguardato la

forte interattività di Socrate che, come ha spiegato molto bene Zanasi, permette al cliente che lo ritenesse opportuno di essere costantemente aggiornati sulla vita del proprio automezzo e sugli interventi effettuati in officina, anche ai fini di un sempre più richiesto controllo del valore reale ed intrinseco del mezzo stesso. «Questa iniziativa - ha commentato Carlo Alberto Medici - si inserisce a pieno titolo nel quadro delle attività portate avanti in questi anni da Lapam Autoriparazione di affiancamento degli operatori del settore, per aiutarli a gestire al meglio la propria attività, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie che, come nel caso del programma “Socrate”, devono essere sempre più viste come strumenti indispensabili per l’officina moderna». Per maggiori informazioni Carlo Alberto Medici Referente categoria Autoriparatori carloalberto.medici@lapam.eu 059 637411


IMPIANTISTI

La sicurezza e la norma CEI 64-8. Un seminario per gli impiantisti Si terrà mercoledì 22 marzo l’evento gratuito e rivolto agli elettricisti per illustrare la normativa

Signor Nanni, perché è importante avere un quadro preciso della normativa in materia d'impianti? «Perché una volta realizzato l'impianto il tecnico possa mettere nero su bianco che ha seguito le norme CEI in dichiarazione di conformità. Senza questa specifica egli non può dimostrare che ha eseguito il lavoro con perizia, prudenza e diligenza». Nello specifico cosa prevede la norma CEI 64-8 di cui parlerete? «È la norma di riferimento per costruire un impianto elettrico sicuro e funzionale ed è l'unica di riferimento per gli impianti in bassa tensione (quelli che arrivano a 1000 volt in corrente alternata e 1500 volt in corrente continua, ovvero la stragrande maggioranza degli impianti ndr.) Quali saranno invece i temi che affronterete a proposito degli impianti a terra? «Andremo a chiarire come si costruisce un impianto di terra con conduttori interrati e il valore di resistenza che dovrà essere coordinato con la corrente nominale dell'interruttore differenziale

in modo che la tensione di contatto di un eventuale guasto a terra non superi i valori consentiti dalla norma tecnica». Perché è importante partecipare a questa iniziativa gratuita? «Perché è un aggiornamento per rimanere informati sui temi legati alla sicurezza di un impianto elettrico dato che lo stesso è utilizzato da persone che non conoscono il suo funzionamento. Inoltre chi sarà presente potrà rivolgere domande specifiche su temi tecnici».

Corsi FER, in partenza ad aprile Il D.LGS. 28/2011 e S.M.I rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per i Responsabili Tecnici installatori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La DGR 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi. I moduli di aggiornamento descritti illustreranno sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle differenti categorie di impianti FER. La presente offerta formativa è stata realizzata in collaborazione con Xnex di Vecchi Daniele e prevede giornate formative da 8 ore, acquistabili separatamente.

Per maggiori informazioni Daniele Casolari Referente Categoria Impiantisti Lapam daniele.casolari@lapam.eu 059 893111

NOI IMPRESA 01|17____IMPIANTISTI

Cosa sono le norme CEI e quali regole bisogna conoscere per costruire impianti elettrici a regola d'arte? Per saperlo e approfondire le principali tematiche in materia di sicurezza, Lapam Confartigianato ha organizzato un seminario mercoledì 22 marzo alle ore 18.00 nella sede centrale Lapam di via Emilia Ovest 775 a Modena. Relatore principale dell'iniziativa sarà Giuliano Nanni, segretario Unae per l'Emilia Romagna, l'istituto di qualificazione delle imprese d'istallazione degli impianti.

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IMPRESE&TERRITORI 02|17____ DIAMO ENERGIA ALLA TUA IMPRESA

DIAMO ENERGIA ALLA TUA IMPRESA

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Tipografia Vignolese, 50 anni di passione e innovazione La storica tipografia ha deciso di entrare nel consorzio dell’energia Cenpi, ecco il loro giudizio «Il fornitore di energia è come un fornitore di materie prime, lo scegli in base alla qualità e al prezzo del servizio». Parola di Alfredo Masi, socio titolare insieme alle sorelle Giovanna e Angela, della storica Tipografia Vignolese di Spilamberto. Un’azienda nata dall’intuizione di Angelo Masi, papà degli attuali titolari, che da oltre 50 anni offre tecnologie e soluzioni all’avanguardia nel comparto della Stampa professionale. Da circa un anno i soci di questa piccola grande impresa della provincia modenese hanno aderito al Consorzio dell’energia di Confartigianato, una scelta che a detta dei titolari ha pagato: «Grazie a

Cenpi abbiamo avuto un riscontro economico reale», conclude Alfredo.

Ma come funziona Cenpi?

Risparmio, affidabilità e assistenza sono le linee che guidano l’azione del Cenpi, il gruppo di acquisto nato nel 2003 per garantire le migliori tariffe del libero mercato dell’energia elettrica e del gas, e condizioni trasparenti nella gestione della fornitura alle imprese. Forte della partecipazione di oltre 10mila imprese socie, il Consorzio è oggi in grado di selezionare i fornitori e le condizioni più vantaggiose a privati ed aziende che vogliono entrare nel Cenpi. «Io e i miei fratelli ci siamo messi ad esaminare tutti quei costi che fino a pochi

anni fa non tenevamo neanche in considerazione, tra cui quelli per l’energia racconta Angela Masi, sorella di Alfredo - abbiamo così deciso di provare a cambiare e abbiamo scelto Cenpi e a distanza di un anno possiamo dire che quel risparmio che ci era stato promesso è stato concreto».

Guarda il video della Tipografia Vignolese sul canale Youtube Lapam Confartigianato. Entra anche tu in Cenpi o raccontaci la tua storia di energia. Scrivi a energia@lapam.eu


EXPORT

«Per esportare bisogna conoscersi e farsi conoscere» Quali sono le corrette strategie per iniziare ad esportare? E quali mercati promettono un reale ritorno sull’investimento? Per iniziare a pianificare un approccio corretto all’internazionalizzazione Lapam e il suo ente formativo FORMart, hanno organizzato un corso della durata di 24 ore - ripartito in sei giornate, in partenza dal 16 marzo - gratuito e aperto a tutte le micro e piccole imprese. Partner dell’iniziativa la società Global marketing Architecture che per bocca del suo amministratore delegato, Matteo Costariol, raccomanda un approccio molto concreto. «Per le aziende che vogliono affrontare l’estero - racconta a Lapam Costariol - oggi è particolarmente importante conoscere i meccanismi della comunicazione digitale. In secondo luogo bisogna avere una profonda conoscenza del sé aziendale, avere ben chiaro quali sono e proprie risorse ed esperienze per metterle a frutto in un corretto processo di internazionalizzazione». Qquali sono invece gli errori che le piccole imprese devono evitare? «Un errore che in realtà è anche un punto di forza di molti imprenditori, è l’eccessivo entusiasmo. Spesso e volentieri le piccole aziende dimenticano di pianificare le proprie azioni e lanciano il cuore oltre all’ostacolo. Ma in un mercato come quello attuale vale la pena soffermarsi e ponderare al meglio la propria strategia di internazionalizzazione». A proposito di mercati, quali sono quelli più promettenti per il 2017? «Viviamo in un momento storico rivoluzionario. Le recenti

elezioni americane, la Brexit, le guerre in Medio Oriente, il terrorismo in Turchia, rendono sicuramente le cose più difficili. Alcuni mercati interni alla UE, come la vicina Polonia, già industrializzata e politicamente stabile, sono invece molto appetibili per le MPMI italiane». Per ulteriori informazioni Matteo Bautti Responsabile servizio Mercati Esteri Lapam matteo.bautti@lapam.eu 059 893210

NOI IMPRESA 01|17____EXPORT

Internet e analisi delle risorse sono alla base di una corretta strategiaa di internazionalizzazione. Temi affrontati in un corso gratuito organizzato da Lapam e FORMart, in partenza il 16 marzo

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CONCORSO

“Guardiamo al futuro con occhi nuovi” IMPRESE&TERRITORI 02|17____CONCORSO

Questo il titolo del concorso fotografico promosso da Lapam e dedicato al mondo del lavoro

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Un concorso fotografico dedicato al lavoro in Italia. È l’iniziativa promossa da Lapam Confartigianato, per promuovere e valorizzare la cultura imprenditoriale del Belpaese. Ma anche un progetto fotografico dedicato alle eccellenze del territorio che, dopo la selezione di una giuria, comporranno il nuovo calendario Lapam Confartigianato 2018. Le fotografie potranno essere inviate dal 1 gennaio al 22 settembre 2017, la partecipazione al concorso è gratuita, ed è consentita solo a coloro che abbiano compiuto 18 anni. Le fotografie dovranno essere scattate in Italia e ogni partecipante può

inviare fino a quattro fotografie inedite e che rappresentino il lavoro all’interno delle aziende Le sezioni previste sono 12, come i mesi dell’anno: Alimentazione, Autoriparazione, Impianti, Meccanica, Edilizia, Commercio, Turismo pubblici esercizi, Trasporti, Legno e arredo, Benessere, Grafica e comunicazione, Moda e Giardinieri. Le fotografie possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica concorso.fotografia@ lapam.eu, tramite un sistema che consenta l’invio di file di grandi dimensioni (es: WeTransfer), insieme al entry-form compilabile sul sito www.lapam.eu ed even-

tuali liberatorie. I dodici scatti premiati saranno pubblicati online in una sezione del sito dell’associazione. Ai vincitori saranno assegnati i seguenti premi: 1° classificato per ognuna delle 12 categorie - buoni del valore di € 100,00. Premio speciale al miglior autore - smartphone HUAWEI P9 display 5.2” 32GB

Per ulteriori informazioni scrivere a concorso.fotografia@lapam.eu 059 893111


GIOVANI

Parola d’ordine: Innovazione. Torna il premio Lapam “Giovani Imprese”

Hai un’idea innovativa? Stai sviluppando un nuovo prodotto? Hai migliorato i processi aziendali e la gestione interna della tua impresa? Se la risposta è sì e hai meno di 40 anni, allora raccontaci la tua storia. Dopo l’edizione 2015, con 17 concorrenti in gara, torna il premio “Giovani Imprese tra Innovazione e Futuro” promosso da Lapam Confartigianato. Giunto alla sua sesta edizione, l’iniziativa è riservata a ditte, collaboratori e professionisti che abbiano le carte in regola per parlare di innovazione, sviluppo e futuro tra Modena e Reggio Emilia. Un’occasione per sostenere la giovane imprenditoria locale e per conoscere le eccellenze di domani come racconta Damiano Pietri, imprenditore di Campogalliano e presidente nazionale di Confartigianato Giovani: «Nonostante le difficoltà, ci sono ancora giovani che vogliono fare impresa. Persone che fanno innovazione all’interno delle loro aziende, con idee che necessitano di essere valorizzate al meglio. Il premio “Giovani imprese tra Innovazione e Futuro” promosso da Lapam, si rivolge a loro ed è a loro che dobbiamo guardare per garantire prosperità a un territorio eccezionale come il nostro». È così che troveranno spazio iniziative imprenditoriali che abbiano al centro l’innovazione di prodotto e di processo, i servizi innovativi, il marketing e lo sviluppo commerciale, la capacità di fare rete e di guardare a nuovi mercati interpretando esigenze diverse. Alle tre imprese vincitrici andranno tre buoni in prestazioni e servizi Lapam, rispettivamente di 1.200, 800 e 400 euro, utilizzabili entro un anno dalla consegna del premio. Le richieste d’iscrizione dovranno essere accompagnate dalla scheda di partecipazione allegata, con una breve descrizione dell’attività e tre foto in alta risoluzione, rappresentative dell’ attività o dell’idea che si vuole candidare. Per iscriversi c’è tempo fino al 28 aprile 2017.

Per maggiori Informazioni e per leggere il regolamento visita il sito: www.lapam.eu o scrivici giovani. imprenditori@lapam.eu tel. 059893111

NOI IMPRESA 01|17____GIOVANI

Potranno partecipare tutte le aziende di Modena e Reggio Emilia con titolari under 40, ma anche collaboratori e professionisti

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Servizi Energetici ILLUMINAZIONE A LED ECONOMIA E BENESSERE

IMPIANTI TECNOLOGICI INTEGRATI A RISPARMIO ENERGETICO

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RISPARMIO ENERGETICO: meno 90% rispetto alle lampade ad incandescenza, 85% rispetto alle lampade alogene e il 60% rispetto alle lampade fluorescenti. • Assenza di manutenzione • Elevata efficienza luminosa • Dimensioni e peso ridotti • Accensione a freddo • Elevata resa cromatica SERVIZI CHE OFFRIAMO GRATUITAMENTE PER IL RELAMPING LED - Consulenza tecnico commerciale - Sopralluogo - Studio di fattibilità - Preventivo - Verifica con misurazioni di luminosità e consumi dei corpi illuminanti esistenti. - Fornitura di corpi illuminanti a LED in conto visione e misurazione di luminosità e consumi.


FORMAZIONE

I corsi FORMart in partenza Una panormica sui corsi previsti per le prossime settimane e dedicati alle imprese che vogliono crescere.

16/3/2017 IL PIANO COMMERCIALE PER L’EXPORT E L’ANALISI DI MERCATO Corso 24 ore finanziato Il percorso consente di valutare la capacità competitiva della propria azienda, del proprio prodotto/ servizio sui mercati esteri. 16/3/2017 INTEGRAZIONE, GESTIONE E USO STRATEGICO DEI DATI DISPONIBILI IN AZIENDA - Corso 24 ore finanziato Le aziende hanno a disposizione una mole di dati impressionante, ma spesso o non ne sono consapevoli, o ne minimizzano la portata strategica. Un corso per conoscere la propria forza 27/3/2017 DISEGNATORE CAD - corso 120 ore L’operatore CAD è una figura professionale specializzata nell’elaborazione di disegni tecnici di prodotti e componenti meccanici attraverso l’utilizzo del programma CAD-Computer Aided Design. FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani, 7 42121 Reggio Emilia tel. 0522-267411 fax 0522-334640 info.reggio@formart.it

6/3/2017 EXCEL AVANZATO Corso 15 ore Il corso tratta le funzionalità avanzate del foglio elettronico, con l’obiettivo di fornire gli strumenti utili per ottimizzare l’utilizzo di Excel. 15/3/2017 BUSTE PAGA E CONTRIBUTI Corso 60 ore Il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge.

5/4/2017 PROGRAMMAZIONE BASE PLC CON SIEMENS S7 - corso 36 ore Il corso è pensato per chi desidera utilizzare le metodologie di progettazione e le tecniche di sviluppo del software su PLC nell’ambito della progettazione, gestione e manutenzione di impianti di automazione industriale FORMart Correggio Via Conte Ippolito, 22 42015 Correggio (RE) tel. 0522-694753 fax 0522-691786 info.correggio@formart.it

27/3/2017 GESTIONE DI UN PROCESSO STRATEGICO DI E-BUSINESS Corso 24 ore finanziato RER Il concetto di D-Business (Digital Business) implica un nuovo modo di gestire i processi aziendali e le relazioni con partner e clienti, ovviamente tramite soluzioni ICT. Un corso dedicato alle principali novità. 27/3/2017 POWER PUBLIC SPEAKING Corso 10 ore Come usare comportamenti e linguaggio in una comunicazione pubblica per produrre effetti concreti sul pubblico? 7/4/2017 FORMAZIONE PER ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI (PES, PAV, PEI) corso 27 ore finanziato - FART Il percorso, previsto all’interno delle norme per l’esecuzione in sicurezza di lavori in ambito elettrico, si rivolge ad impiantisti elettrici e consente la formazione di lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come idonee per lavori di manutenzione su parti in tensione come previsto da pertinente normativa tecnica FORMart Modena Via Emilia Ovest, 693/B 41123 Modena tel. 059-3369911 fax 059-821942 info.modena@formart.it

Nota bene: alcuni corsi si attiveranno solo al raggiungimento del numero di partecipanti previsti. Per ogni informazione visita il sito www.formart.it

NOI IMPRESA 01|17____FORMAZIONE

9/3/2017 INGLESE BASE - CORSO 15 ore Un percorso per approcciare la lingua inglese partendo dai fondamenti.

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LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Novità in materia fiscale (e non solo) per imprese piccole e grandi Credito d’imposta per ricerca e sviluppo Il credito d’imposta riconosciuto per spese sostenute in ricerca e sviluppo sarà valido fino al 2020. Da quest’anno inoltre il bonus sarà riconosciuto nella misura unica del 50% per tutte le tipologie di spesa ed aumenterà da 5 a 20 milioni di euro l’importo massimo del beneficio annuale riconoscibile a ciascun destinatario. Inoltre, grazie a una recente risoluzione, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile cumulare il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo con i contributi comunitari concessi per i medesimi investimenti.

Bonus mobili e ristrutturazione edilizia L’art. 1, comma 2, lett. c) della legge di bilancio 2017 ha disposto la proroga al 31.12.2017 della detrazione fiscale del 50%, riconosciuta ai soggetti Irpef per gli interventi di ristrutturazione edilizia degli immobili residenziali. Ai contribuenti che fruiscono della detrazione per gli interventi del recupero del patrimonio edilizio, limitatamente a quelli iniziati a decorrere dall’1.1.2016, viene inoltre riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute nel 2017 riferite all’acquisto di mobili, di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni) e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

IMPRESE&TERRITORI 02|17____LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Reti d’impresa, il mise pubblica un bando a sostegno delle micro e piccole aziende

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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto il secondo intervento agevolativo dedicato ad aggregazioni di imprese operanti o che vogliono operare nel campo della manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale.

Soggetti proponenti Reti di imprese (Associazioni temporanee di imprese, Raggruppamenti temporanei di imprese, Contratti di rete) ovvero Consorzi che: • siano costituiti da almeno 5 imprese • vedano al loro interno la presenza di imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti. • Programmi ammissibili • I programmi devono essere finalizzati allo sviluppo o alla creazione di:

centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonché alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale centri finalizzati all’erogazione di servizi di fabbricazione digitale

• • •

come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonché allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale. Devono inoltre prevedere: spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 100.000,00 e non superiori a euro 800.000,00 una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.

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Incentivi solo per chi assume giovani Terminati gli sgravi previsti dalle precedenti due leggi di Stabilità, il 2017 vede un solo nuovo incentivo, peraltro molto più “circoscritto” rispetto ai precedenti e riservato ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato (è ammesso anche l’apprendistato) - entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio - studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro periodi di attività nell’ambito dell’alternanza scuola – lavoro (almeno il 30% del monte ore previsto per l’alternanza) o di contratti di apprendistato 1 (per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore) o 3 (apprendistato in alta formazione).

Fatturazione elettronica e corrispettivi 2017: invio dati tramite intermediari

Un bando per valorizzare i marchi depositati

Gli intermediari possono trasmettere i dati delle fatture emesse e ricevute dai propri clienti tramite “Fatture e Corrispettivi” a partire dal 24 gennaio 2017. A comunicarlo l’Agenzia delle Entrate, che ha reso noto come l’interfaccia gratuita messa a disposizione dal Fisco e finora aperta al singolo operatore per proprio conto è stata estesa anche agli intermediari. Come chiarito nel comunicato stampa, accedendo a “Fatture e Corrispettivi”, i soggetti incaricati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (art. 3 comma 3 del Dpr n. 322/98), come Caf e professionisti abilitati, possono esercitare in nome e per conto dei propri clienti le opzioni previste dalla normativa e operare all’interno dell’area “dati fattura” per generare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate i file con i dati delle fatture emesse e ricevute dai propri assistiti. Nuova funzione attiva anche nell’area “Corrispettivi”, all’interno della quale gli intermediari potranno accreditare i soggetti fabbricanti e i gestori di registratori telematici e di distributori automatici, oltre che censire operatori e dispositivi.

Il Bando mira a valorizzare e rilanciare i marchi nazionali in corso di validità, registrati presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinti per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967. Obiettivo è accrescere il valore dei marchi nazionali, esaltando la storia e cultura d’impresa del nostro Paese, attraverso la concessione di agevolazioni rivolte a micro, piccole e medie imprese. Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato al rilancio e alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio. Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto di valorizzazione del marchio che deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio stesso con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali esso risulta registrato.


GUARDIAMO AL FUTURO CON OCCHI NUOVI.

Da più di 70 anni, Confartigianato è sempre al fianco delle imprese che innovano e crescono. Anche oggi, con i suoi servizi innovativi e i suoi 10.000 professionisti in 1.080 sedi diffuse in tutta Italia, Confartigianato Imprese rimane il partner di riferimento per le piccole e medie imprese che sanno trasformarsi. E vivere il futuro con l’ottimismo di chi ha scelto di esserne protagonista.

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