Imprese e Territorio - Novembre Dicembre 2018

Page 1

Modena - Reggio Emilia

NUMERO 6 . NOVEMBRE/DICEMBRE 2018

L’INTERVISTA A ANNALISA MAGONE

IL LAVORO CHE SERVE (E QUELLO CHE SERVIRÀ) DAL TERRITORIO

A MODENA, EMILIA-ROMAGNA E LOMBARDIA “DICHIARANO” L’AUTONOMIA GLI EVENTI

DUE SERATE PER SPIEGARE LA LEGGE DI BILANCIO

IL PUNTO (INTERROGATIVO) SULLE INFRASTRUTTURE Tutte le novità e le news sul nostro sito

www.lapam.eu

NOI IMPRESA - PERIODICO DI INFORMAZIONE DI LAPAM CONFARTIGIANATO IMPRESE N° 355 • N.7 - 2017 POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 • (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) • ART. 1, COMMA 1, DCB (MODENA C.P.O) • EURO 2


SOMMARIO TUTTI I CONTENUTI DI QUESTO NUMERO

5 EDITORIALE QUELLI DEL SÌ

6

L’INTERVISTA

IL LAVORO CHE SERVE (E QUELLO CHE SERVIRÀ)

62

FOTONOTIZIA LAPAM INCONTRA L’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO

8

DAL TERRITORIO

IL COMUNE DI FIORANO RISPONDE AL NOSTRO APPELLO PER RESTITUIRE COMPETITIVITÀ A IMPRESE E COMMERCIANTI

10

DAL TERRITORIO

UN’ALLEANZA CON LA QUESTURA PER LA SICUREZZA DI CITTADINI E IMPRESE

11

DAL TERRITORIO

NEL FRIGNANO L’OCCUPAZIONE CRESCE, MA IN CHIAROSCURO: BENE LA MECCANICA, GIÙ IL TURISMO

12

DAL TERRITORIO

“IL CIMONE DIVENTI DESTINAZIONE PER TUTTI” DAVIDE CASSANI AL CONVEGNO LAPAM SUL TURISMO

14

DAL TERRITORIO

RETE IMPRESE ITALIA: “ECCO LE NOSTRE PROPOSTE AI COMUNI MODENESI”

14

DAL TERRITORIO

A MODENA, EMILIA-ROMAGNA E LOMBARDIA “DICHIARANO” L’AUTONOMIA Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg. Trib. di Modena n. 457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari, Alberto Belluzzi, Daniele Casolari, Fabio Ferrarini, Elena Baraldi - Hanno collaborato Marco Pignatti, Enzo Fanì, Carlo Alberto Medici, Stefano Gelmuzzi, Luca Bellei, Matteo Bautti, Chiara Vecchi, Nicola Boschetti, Alessandro Cei, Franco Rubbiani - Progetto grafico e impaginazione MediaMo - Fotografie MediaMo, Archivio Lapam - Stampa Golinelli SpA Per la pubblicità su Noi Impresa contatta MediaMo: info@mediamo.net - Tel 059.350.269 - Fax 059.347.326

2 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


18

IN COPERTINA

UN FUTURO INTERMODALE

20

IN COPERTINA

IL RILANCIO DEL PAESE PASSA PER LE INFRASTRUTTURE

36 MODA

MODA MAKERS: BELLEZZA E ASPETTATIVE ALLA SESTA EDIZIONE DELL’EVENTO

38 MECCANICAA

ECCO DOVE NASCONO I TECNICI DEL FUTURO

39

IMPIANTISTI CRITER: APPROVATA LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO REGIONALE

40

EDILIZIA INRANCO GUAGLIUMI

21

41 EDILIZIA

22

TURISMO FARE RETE PER PROMUOVERE IL TERRITORIO

DUE SERATE PER SPIEGARE LA LEGGE DI BILANCIO

IN COPERTINA

L’AUTOSTRADA CHE NON C’È

24 DAL TERRITORIO

INVESTIRE SUL DIGITALE PER LE IMPRESE E PER IL TERRITORIO

26 DAL TERRITORIO

NOLEGGIO A LUNGO TERMINE: I PIÙ E I MENO DEL SERVIZIO

LAPAM PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA DELLA BIOARCHITETTURA E DELLA SOSTENIBILITÀ

42 TRASPORTI

UNATRAS CHIEDE TEMPI CERTI PER L’AUTOTRASPORTO

44 46

ENESSERE VIVI SCOPRI ASSAPORA: PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DELL’UNIONE TERRE DI CASTELLI

48

GIARDINIERI QUANDO LA GLOBALIZZAZIONE ENTRA IN GIARDINO

50 SCUOLE

INDOVINA CHI VIENE IN AZIENDA?

52 CULTURA

28 L’ASSOCIAZIONE

WELLMADE, IL PORTALE DEGLI ARTIGIANI ITALIANI

30 ALIMENTAZIONE

PIÙ IMPRESE ROSA A MODENA E REGGIO, MA LE DISCRIMINAZIONI RESTANO

IL CAMBIAMENTO PASSA DA NOI

QUANDO IL PANE È BUONO E FATTO BENE, SI SENTE

32 BENESSERE

A MODENA IL PRIMO CONGRESSO NAZIONALE DI ONCOESTETICA

34 IMPIANTISTI

53 DONNE

54 COMUNICAZIONE

PIÙ SPAZIO A WELFARE E PRODUTTIVITÀ, RINNOVATO IL CONTRATTO COLLETTIVO REGIONALE DELLA COMUNICAZIONE

55 A, B, C PER LE IMPRESE

PER UN «CALORE PULITO»

VIDEOSORVEGLIANZA: TRE SUGGERIMENTI PER NON COMMETTERE ERRORI

56 CORSI FORMART

58 LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

3 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18



EDITORIALE CARLO ALBERTO ROSSI Segretario Generale Lapam Confartigianato

Quelli del sì

N

o Tav, no Tap, no Terzo Valico, no Passante di Bologna, no Cispadana, no Bretella… Le infrastrutture in Italia, e nel nostro territorio, sono spesso motivo della creazione di un comitato per il ‘no’. E’, in salsa italiana, il cosiddetto effetto Nimby: not in my backyard, ovvero non nel mio giardino. Ovvero, le infrastrutture servono e sono da fare, ma sempre da un’altra parte. Ma c’è un’altra Italia, che non dice no. È quella che, grazie a Confartigianato, si è trovata a Milano per dire sì. E ‘Quelli del sì’ è il titolo dato a quella iniziativa. Non si tratta di fare quello che non serve, ma di essere consapevoli che vi sono infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese. Le imprese, che devono fare i conti con aziende concorrenti di tutto il mondo,

5 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Carlo Alberto Rossi

hanno bisogno di poter contare su una rete viaria, ferroviaria e digitale all’altezza della sfida che si trovano davanti. E’ per questo che diciamo sì e che, all’interno, abbiamo realizzato un’inchiesta sulla situazione delle principali infrastrutture che dovrebbero sorgere sul nostro territorio. Il 2019, dunque, sarà un anno importante per questo e per molti altri motivi. Sarà anche l’anno in cui il Motor Show approderà da Bologna a Modena, per diventare uno spettacolo in cui la ‘Motor Valley’ sarà grande protagonista. Si tratta di un evento che potrà, se ben organizzato e promosso, dare impulso al turismo e alla meccanica, settore che resta il più importante del manifatturiero ‘made in Emilia’. Speriamo, anche in quella occasione, di poter dire sì.

EDITORIALE


L’INTERVISTA

Il lavoro che serve (e quello che servirà) Industria 4.0 impone nuovi paradigmi all’interno delle aziende, anche le più piccole. Annalisa Magone fa chiarezza sul mondo delle PMI che cambiano

in cui è nata e si è sviluppata. Queste gradazioni dipendono anche dalla dimensione, ma quest’ultimo fattore entra nel conto delle probabilità che un’impresa si digitalizzi in modo non scontato: intendo dire che l’equazione grandi dimensioni uguale più innovazione digitale non è provata. Contano molto di più le reti in cui sei inserito, per esempio se operi all’interno di una supply chain con tratti d’innovazione spiccati dove il leader di filiera spinge a innovare, alla fine digitalizzare diventa un salto naturale».

Annalisa Magone

T

ra le prime in Italia a indagare fenomeni e ripercussioni provocati dalla cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” Annalisa Magone, presidente e CEO del centro studi Torino Nord Ovest, ha recentemente pubblicato un nuovo saggio “Il Lavoro che serve”, scritto insieme a Tatiana Mazali. Abbiamo raggiunto le due autrici per farci raccontare la loro ultima fatica. Dottoressa Magone, nel libro scritto con Tatiana Mazali “Il lavoro che serve” (Guerini, 2018) compite una ricognizione sul mondo manifatturiero italiano. Vorrei partire da qui: nel Paese è veramente in corso un›evoluzione verso la fabbrica digitale, oppure no? «È in corso da tempo. Anche se con gradazioni diverse che molto dipendono dal settore economico, dai mercati, dalla cultura aziendale, dalla storia della singola impresa, dall’area geografica

6 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Nel vostro libro, dopo un’appassionante carrellata di “aziende 4.0”, individuate un “nuovo protagonista” del panorama economico: la media impresa. Quali elementi di novità avete scoperto rispetto alla tradizionale narrazione del tessuto produttivo italiano? «Si tratta della media impresa intesa non in senso statistico, perciò abbiamo preferito la locuzione “intermedia”, insomma che sta in mezzo e che, nella nostra accezione, ha molto a che vedere col Made in Italy. Si tratta in realtà di un soggetto economico molto studiato, per esempio all’interno delle analisi sui distretti e il loro funzionamento; per noi era il punto di osservazione ideale per iniziare a capire meglio quella che potremmo chiamare la via italiana all’industria 4.0. Come tutti sappiamo, il paradigma viene da un’intuizione europea e si sta sviluppando con notevoli specificità nazionali a partire da un nucleo centrale tedesco. In questo quadro, il tessuto industriale italiano ha sue particolarità che richiedono un adattamento significativo». La nostra associazione, come sa, rappresenta micro e piccole imprese. La domanda viene quindi da sé: come trovano spazio queste aziende nelle nuove catene del valore? «Nel nostro campione di ricerca ci sono anche imprese di 30 ad-

WWW.LAPAM.EU


L’INTERVISTA detti, le quali tuttavia possono essere artigiane per dimensione e per scelta, ma non certo per mentalità. Questo a riprova del fatto che l’innovazione digitale può entrare in ogni organizzazione, purché venga inserita alla giusta scala e sia accompagnata – questo non è facile, specialmente nelle imprese piccole – dalla capacità dell’imprenditore di far un passo indietro rispetto a pratiche gestionali che non sempre favoriscono il pieno sfruttamento del digitale. Per esempio, la lingua digitale e l’industria 4.0 richiede molto ordine, controllo del processo da realizzare sempre meno “ a occhio” e sempre più attraverso le misure, i dati. Ciò non significa affatto rinunciare alla personalizzazione che è la forza dell’impresa artigiana, ma può significare – se mi si permette la battuta – di dover rinunciare a un eccesso di personalità». Anche l’economia dei servizi è interessata dalla “rivoluzione digitale”. In quali processi il manifatturiero e il terziario convergono nella grande trasformazione del mondo del lavoro? «Il punto di inizio della cosiddetta servitizzazione è la centralità del cliente, il cui bisogno, conclamato o indotto, viene considerato il motore dell’intera produzione. Da questa semplice verità dipende la revisione dell’intero modello di business (si provano a vendere servizi in luogo di prodotti perché nei primi si pensa vi sia grande valore aggiunto) e la conseguente revisione dei processi interni all’azienda. Il senso ultimo dell’industria 4.0 è costruire nell’impresa un sistema connettivo che regoli in modo sincrono la gestione del magazzino scorte con il servizio clienti, in modo tale che l’azienda funzioni come un organismo in salute, ogni funzione si relazioni in modo immediato e naturale con le altre. Ne discende una struttura organizzativa che viene spinta a lavorare in questa logica, per esempio facendo una cosa in realtà innaturale: condividendo informazioni, esperienza, capacità, idee, soluzioni, creatività. I tratti caratteriali del lavoratore 4.0». Tra i fenomeni analizzati dal libro una parte è riservata all’evoluzione dei rapporti di lavoro subordinato e alle prospettive del lavoro autonomo. Contrattazione collettiva e attività legislativa faticano però a tenere il passo con l’innovazione. È l’automazione a mettere in crisi il lavoro, o piuttosto il legislatore a non capire la trasformazione in atto? «L’esempio del piano “Impresa 4.0” così come il lancio dell’alternanza scuola-lavoro su grande scala – peraltro inspiegabilmente ridimensionato al punto da creare sconcerto fra categorie economiche e sindacati – dimostrano che l’intervento legislativo può anche essere intelligente e funzionale. Ma lavorare sulla regola-

zione del mercato lavoro o dei modelli di lavoro è molto più difficile perché ci muoviamo in un territorio fatto di interventi che si stratificano fino al punto da non riuscire a rappresentare bene il bisogno che le genera. Lo smart working è un buon esempio di questa difficoltà: le prassi di lavoro contemporanee sono molto più flessibili della norma che le regola, perciò la contrattazione caso per caso, azienda per azienda, è imprescindibile. Un altro campo nel quale l’innovazione sta cambiando tutto è quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con relativa analisi del rischio: mettere un robot in una linea produttiva, prevedendo l’interazione fisica con l’operatore, oppure sensorizzare una officina per il monitoraggio a distanza dei sistemi, indossare un elmetto che permette di localizzare un manutentore che opera in uno spazio molto ampio evidentemente cambia tutta la percezione del rischio e il modo di prevenirlo. Nel prossimo futuro, alcuni rischi legati a lavorazioni pericolose o ripetitive, che possono quindi generare malattie professionali o incidenti, semplicemente non esisteranno più, mentre altri rischi verranno a galla. Questo è certamente uno dei campi nei quali si misurerà la capacità del sistema di elaborare policy in grado di risolvere i problemi in modo intelligente e condiviso fra le parti». Questa problematicità investe in pieno politica e rappresentanza. Alla luce dei cambiamenti cosa si sente di suggerire alla classe dirigente? «Penso sia arrivata l’ora di imparare a co-progettare, mettendo attorno a un tavolo tutti coloro i quali hanno ruolo nell’impresa. Nella lingua delle imprese lo chiameremmo coinvolgimento, in quello del sindacato partecipazione. Io preferisco il termine co-progettazione perché fa intendere qualcosa di molto più profondo: chi progetta con altri apprende un metodo nuovo, impara a rinunciare a qualche certezza radicata (si è sempre fatto così!), prova a capire cosa c’è di buono nelle proposte di dipendenti, soci, fornitori, clienti, politici, rappresentanze. È il modello della open innovation, che prende piede quando si ha coscienza che nessuno detiene tutta l’innovazione e la conoscenza necessaria, perciò ci si deve rivolgere all’esterno per cercare soluzioni praticabili e serie».

CHI È Annalisa Magone, giornalista, presidente del centro di ricerca su imprese, lavoro e innovazione Torino Nord Ovest. Ha pubblicato con T. Mazali “Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale” (2016), con R. Zich Innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico (2015), con A. Papuzzi Professione giornalista (2010) e Gidibì (2008).

7 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

L’INTERVISTA


SPECIALE DAL TERRITORIO ELEZIONI

Il Comune di Fiorano risponde al nostro appello per restituire competitività a imprese e commercianti Il sindaco Tosi sulle nostre sollecitazioni su villaggio artigiano di Spezzano e riqualificazione del centro storico

«H

o gradito la lettera inviatami nei giorni scorsi recante ad oggetto il Bilancio di previsione 2019 e vi ringrazio per lo spirito di collaborazione dimostrato. Ho apprezzato la conoscenza delle cose ed il carattere realistico delle segnalazioni e delle rivendicazioni espresse». Con queste parole il sindaco di Fiorano, Francesco Tosi, inizia la sua risposta alle richieste avanzate dalla nostra associazione per la riqualificazione del centro storico e il rilancio del villaggio artigiano di Spezzano. A pochi giorni dall’intervento di Ercole Leonardi e Sergio Romagnoli, rispettivamente presidente e segretario di Lapam Confartigianato Fiorano, l’amministrazione comunale ha così prontamente risposto alle nostre sollecitazioni. «Lo scorso maggio – spiegano i due rappresentanti dell’associazione – abbiamo realizzato un’indagine sul villaggio artigiano di Spezzano, da cui si evincevano alcune evidenti criticità. Proprio per questo le rassicurazioni del Comune sono un segnale positivo e che va nella direzione giusta».

8 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


SPECIALE DAL TERRITORIO ELEZIONI

«Sull’invito a mettere risorse per due zone fondamentali per l’economia fioranese quali il villaggio artigiano di Spezzano e il centro di Fiorano - continua il primo cittadino - devo dire che nel secondo caso il relativo progetto, giunto alla sua fase esecutiva, vede in bilancio un aumento di risorse rispetto alla previsione passata, raggiungendo la cifra di circa un milione e 400 mila euro. L’investimento complessivo sul centro di Fiorano aumenta poi considerevolmente se consideriamo l’investimento che sta effettuando Hera sui sotto servizi e cioè l’intera sostituzione della condotta dell’acqua e di quella del metano. Si tratta di una cosa importante che va a sostituire e a migliorare impianti ormai obsoleti con frequente necessità di manutenzione. Per quanto riguarda poi il Villaggio Artigiano di Spezzano,

il bilancio 2019 vedrà uno stanziamento di un milione e 200 mila euro per manutenzioni sulle strade (asfalti, segnaletica, marciapiedi, ecc.) in un accordo quadro che sta per andare a gara. All’interno del piano asfalti, verrà considerato anche il villaggio artigiano di Spezzano. «Quanto all’indennizzo da dare agli esercenti di via Vittorio Veneto - conclude il sindaco - a parziale risarcimento delle minori entrate determinate dalla presenza di cantieri e di blocco o difficoltà nella circolazione stradale, devo dire di aver già incaricato gli uffici, prima della vostra lettera, di studiare la cosa per poterla realizzare nella massima regolarità giuridica e contabile. Riteniamo infatti semplicemente giusto, risarcire in qualche modo chi abbia ottenuto danno dai cantieri pubblici. Stiamo definendo gli importi».

Dal 1° gennaio 2019 la Fatturazione Elettronica sarà obbligatoria per tutti. Non farti cogliere impreparato!

www.digitallapam.it

Fatturazione Elettronica Digital Lapam: soluzioni disegnate per le imprese 9 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Integrazione con il Software di Fatturazione Elettronica in uso Gestione dei tracciati XML di fatture emesse e ricevute Creazione, archiviazione delle fatture e invio allo SDI

DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

Un’alleanza con la Questura per la sicurezza di cittadini e imprese Lapam a colloquio con il dottor Maurizio Agricola, nuovo questore di Modena

I

ncontro molto proficuo e denso di tematiche quello svolto tra la nostra associazione e il nuovo questore di Modena, Maurizio Agricola. Nel corso dell’appuntamento, presso la sede della Questura, i vertici dell’associazione e hanno potuto conoscere il nuovo Questore e hanno scambiato con lui una serie di importanti considerazioni per la sicurezza della nostra territorio, nell’ottica di una alleanza per la sicurezza di cittadini e imprese. Erano presenti il presidente Gilberto Luppi, il vicepresidente Amedeo Genedani e Rita Cavalieri, il segretario generale Carlo Alberto Rossi e alcuni funzionari dell’associazione. L’associazione ha rimarcato le difficoltà che le aziende devono sopportare per far fronte agli episodi di micro criminalità, ma anche l’attenzione massima che deve essere mantenuta nei confronti dei pericoli di infiltrazioni criminali sul territorio. Tema sempre molto caldo è quello della sicurezza di commercianti e artigiani di servizio: è stato evidenziato come la prevenzione sia determinante, oltre che dell’importanza dell’utilizzo della video sorveglianza come deterrente contro la criminalità. Inoltre, a proposito della collaborazione tra for-

10 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

ze dell’ordine e imprese, Lapam ha sottolineato l’importanza delle chat per la sicurezza e come il coordinatore delle chat sia in continuo contatto con le forze dell’ordine: il questore ha risposto sottolineando il proprio impegno per la collaborazione inter forze e con la polizia locale. Il Presidente Luppi ha fatto rilevare che un comparto così importante come il territorio dell’Area nord non si è mai fermato nonostante il sisma, lavorando sotto le tende, ricostruendo in fretta e il Questore, che ha visitato la zona del cratere sismico, ha espresso la propria ammirazione per come le aziende hanno ricostruito tutto in fretta e meglio di prima, giungendo a dire che in alcune zone se non avesse saputo della devastazione del terremoto, mai si sarebbe immaginato una tragedia così recente. Inoltre l’associazione ha chiesto, a proposito del tema dell’autotrasporto, l’impegno a controllare i vettori esteri, perché i medesimi non violino le regole facendo concorrenza sleale a quelli regolari. Il questore ha ringraziato l’associazione per la visita e ha spiegato che terrà in debita considerazione le istanze presentate dalla nostra associazione.

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO

Nel Frignano l’occupazione cresce, ma in chiaroscuro: bene la meccanica, giù il turismo La nostra analisi sui dieci comuni dell’Unione

C

ome sta l’occupazione nel Frignano? Meglio, ma ci sono indicatori contrastanti e, per certi versi, contradditori. Lo rivela una ricerca condotta dal nostro Ufficio studi su un campione, rappresentativo dei vari settori, di 208 imprese e circa 1.200 addetti tra fine 2013 e fine 2017, campione che comprende imprese dei dieci comuni dell’Unione, ovvero Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola.

I settori che trainano l’occupazione Cominciamo dalle buone notizie: il saldo occupazionale, tra l’ultimo giorno del 2013 e lo stesso giorno del 2017, è positivo per un +4,8%, a dimostrazione che l’occupazione, dopo anni di crisi pesante e stagnazione, è comunque ripartita. Ma, e questo è un primo segnale da osservare con attenzione, si tratta di occupazione per la stragrande maggioranza a tempo determinato, mentre i contratti a tempo indeterminato si contano sulle dita di una mano. Tra i settori economici fanno rilevare un saldo positivo autotrasporto, chimica, commercio, meccanica e panificazione; alimentazione, edilizia e gomma/plastica sono settori economici stabili sotto il profilo occupazionale; i settori negativi da questo punto di vista sono due, la grafica e soprattutto il turismo che rappresenta, in questa zona, un comparto molto importante. La nostra ricerca, infatti, si focalizza sui due settori più importanti che presentano una divaricazione importante: da una parte il segno positivo della meccanica, con un balzo in avanti molto significativo del 30,8% sul campione di 45 imprese, un saldo positivo che è distribuito in modo uniforme sul territorio; dall’altra sul segno meno, altrettanto significativo del 31,8% del turismo sul campione che ha messo sotto i riflettori 22 imprese del Frignano, anche in questo caso il saldo negativo è distribuito uniformemente. Il brusco calo del turismo è dovuto soprattutto ad alcune aree che non hanno adeguato la loro offerta a causa della mancanza di fondi da destinare agli investimenti, e dall’altra alle modifiche normative e nello specifico l’abolizione dei voucher. Infine questo lavoro fa notare un altro comparto che cresce, è quello del welfare (scolastico e socio sanitario) con una crescita significativa praticamente tutta di genere femminile.

11 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

“Il Cimone diventi destinazione per tutti” Davide Cassani al convegno Lapam sul turismo L’evento in occasione dell’inaugurazione della sede Lapam di Sestola

«I

l Cimone rappresenta un’eccellenza per il turismo invernale, occorre lavorare perché diventi una destinazione per tutti i periodi e per tutti i turisti. Pensiamo agli altri sport, alla gastronomia, all’ambiente, agli eventi: le potenzialità di questo territorio sono molto ampie e ancora in parte inespresse». Davide Cassani, presidente Apt Emilia-Romagna e commissario tecnico della nazionale azzurra di ciclismo, ha partecipato a Sestola al convegno Lapam sul turismo e all’inaugurazione della rinnovata sede di Sestola dell’associazione,

12 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO

inaugurazione a cui hanno partecipato le autorità, tra cui il sindaco di Sestola, Bonucchi, e il parroco, don Stanislao Trojanowski. Le infrastrutture, stradali e digitali, sono state al centro del convegno aperto dal segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi: «Pensiamo ai collegamenti strategici con Modena e Bologna, alla suggestione della Modena-Lucca, ma anche alle autostrade digitali: c’è molto su cui lavorare e investire». Il neo presidente della Provincia, Giandomenico Tomei, ha accettato il confronto: «Ci sono strade che sono gestite da più enti, stiamo lavorando per far sì che se ne occupi Anas per poter fare manutenzioni e interventi all’altezza. Penso alla Fondovalle, arteria fondamentale per chi arriva a Modena Sud per salire a Fanano e Sestola. E penso anche che non siamo lontani da chiudere la complanare che colleghi Castelvetro a Bazzano e dunque consenta di arrivare da Bologna in modo più rapido». Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone, ha aggiunto:

13 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

«Va migliorata la rete internet, per fornire un servizio moderno ai turisti che arrivano sul nostro territorio, e va migliorata la cartellonistica, oggi ancora inadeguata. Senza dimenticare la sentieristica». Il sindaco Bonucchi ha ringraziato Lapam per l’organizzazione del convegno, riconoscendo all’associazione una continuità nel tempo e una grande attenzione a questo tema strategico per lo sviluppo del territorio, mentre Daniele Casolari, segretario Licom, ha osservato: «È necessario lavorare anche sulla formazione degli operatori del turismo, per offrire ai turisti un servizio adeguato ai tempi e alle necessità di tutti.Le potenzialità ci sono, vanno espresse appieno e per farlo occorre lavorare in rete». Gilberto Luppi, presidente generale Lapam, ha chiuso i lavori: «Modena, a livello di provincia, è una destinazione che piace sempre di più, ma occorre lavorare in sinergia per valorizzare e far conoscere le tante eccellenze presenti su tutto il territorio, dall’Appennino alla Bassa».

DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

Rete Imprese Italia: “Ecco le nostre proposte ai Comuni modenesi” Fiscalità, riqualificazione, appalti, viabilità, servizi. Le richieste della sigla che racchiude Lapam, Cna, Confesercenti e Confcommercio, in vista dell’approvazione dei bilanci delle amministrazioni locali

L

a Legge di Bilancio 2019 consentirà a comuni e Regioni di aumentare le aliquote di imposte locali come Imu e addizionali Irpef. Proprio per questo, Rete Imprese Italia sollecita i sindaci dei comuni modenesi a non utilizzare questa leva in fase di approvazione dei bilanci 2019. Una sollecitazione che si accompagna ad altre proposte volte a sostenere le micro e piccole imprese locali.

14 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO

Fiscalità locale

Rete Imprese Italia chiede alle amministrazione locali l’esclusione dal calcolo Tari delle aree destinate alla produzione di rifiuti speciali (come già fatto da alcuni comuni virtuosi). Sull’Imu la richiesta è invece quella di escludere dalla sua applicazione gli immobili strumentali all’attività d’impresa. Infine viene richiesto un ridimensionamento delle tariffe applicate all’imposta sulla pubblicità, che presenta margini elevati di discrezionalità da comune a comune.

Appalti pubblici

A tutela delle piccole aziende e per dare loro modo di concorrere ai lavori, le associazioni chiedono alle amministrazioni di adottare obbligatoriamente la pratica della suddivisione degli appalti in lotti funzionali, di favorire la rotazione nelle assegnazioni, introducendo un limite al numero di lotti che una impresa può aggiudicarsi e di garantire sempre la partecipazione di un certo numero di aziende locali.

Unioni e progetti di fusione ed integrazione delle funzioni amministrative tra piccoli comuni

Rete Imprese Italia sollecita i piccoli comuni, dall’Appennino fino a quelli dell’area Nord, ad attivare percorsi di integrazione. In provincia di Modena infatti ben 18 comuni hanno meno di 5mila abitanti. Situazioni in cui è impensabile erogare servizi complessi come quelli richiesti dalle imprese e dai cittadini.

15 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Semplificazione

Rete Imprese Italia torna a chiedere omogeneità in materia urbanistica, edilizia, tributaria, ambientale e di accesso ai servizi, tra comune e comune. Disparità e regolamentazioni differenti portano infatti ad evidenti complicazioni (quindi a maggiori costi) per le imprese che operano su più territori e per le quali i confini municipali non hanno senso. Un obiettivo a costo zero, non più rinviabile.

Riqualificazione urbana

Il territorio, secondo il documento presentato da Rete Imprese Italia, è un bene “finito”. È dunque improduttivo pensare a politiche urbanistiche espansive. Occorre piuttosto aprire una fase che veda al centro progetti di “rigenerazione urbana”, di riqualificazione immobiliare e riconversione che mettano al centro la valorizzazione del piccolo commercio e dell’artigianato, perché rappresentano realtà economiche indispensabili per rendere vivo e vivibile il territorio anche dal punto di vista sociale.

Sicurezza

Per prevenire e impedire la diffusione della delinquenza e per assicurare un adeguato presidio e controllo del territorio è necessario ricorrere a un capillare “controllo di vicinato” nelle zone residenziali e nelle aree artigianali, rafforzando le sinergie tra le polizie locali, la vigilanza privata e le Forze dell’Ordine, investendo parallelamente nella video sorveglianza.

Marketing territoriale e turismo

È necessario che Modena, come ha fatto Bologna (Bologna Welcome), si doti di uno strumento su cui fare confluire le risorse pubbliche (anche comunali) e private, per attivare la promo commercializzazione del territorio e dei sui prodotti turistici. Rete Imprese Italia chiede quindi un unico punto di riferimento di livello provinciale. Modena Tur potrebbe essere una risposta.

Viabilità e trasporti

Rete Imprese Italia richiede territorio, il completamento della Pedemontana deve restare una priorità e con essa l’Autostrada Cispadana, che le Associazioni continuano a ritenere indispensabile

Rete distributiva e servizi

In Italia tra il 2007 e il 2016 le attività commerciali al dettaglio si sono ridotte del 12%, mentre la G.D.O è cresciuta del 25%. Sono quindi indispensabili azioni e scelte che contribuiscano a creare un nuovo equilibrio della rete distributiva. Rete Imprese Italia richiede quindi che i progetti di apertura, trasferimento, ampliamento, accorpamento di superfici commerciali da parte grandi strutture di vendita siano subordinati all’impegno, attraverso un atto unilaterale d’obbligo nei confronti del Comune, a contribuire alla realizzazione di iniziative di riqualificazione e valorizzazione delle PMI commerciali, destinando una determinata quantità di risorse ad un apposito “fondo” pubblico.

Abusivismo

L’abusivismo continua ad essere una piaga che danneggia molti settori. Vengono quindi richiesti controlli più incisivi e opportuni per contrastare la diffusione dell’economia sommersa.

DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

A Modena, Emilia-Romagna e Lombardia “dichiarano” l’autonomia Il Presidente Bonaccini e l’assessore Galli al convegno Lapam: “Aspettiamo la Legge entro l’anno”

‘Q

uesta autonomia s’ha da fare. E si farà’. Ne sono certi il Presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore all’Autonomia della regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. I due erano ospiti del convegno sull’autonomia regionale promosso da Lapam Confartigianato.Un convegno molto interessante e molto pratico, dove la politica ‘spettacolo’ ha lasciato spazio a quella concreta e tangibile, magari meno fashion ma molto più formativa e utile per cittadini e imprese. Bonaccini e Galli, pur provenienti da partiti e culture politiche molto diverse, si sono ritrovati su questo tema, ovvero sulla richiesta (formalizzata dall’Emilia-Romagna e dalla Lombardia per 15 competenze, dal Veneto con 23) di gestire in loco un pacchetto di deleghe

BONACCINI: a me interessa ottenere quello che spetta all’Emilia Romagna, una Regione virtuosa che ha i conti in ordine e merita di essere premiata

16 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

tra cui quelle per formazione professionale, politiche del lavoro e ambiente. In pratica le regioni che hanno già fatto richiesta stanno attendendo dal Governo il via libera, che avverrà con una legge che richiede la maggioranza assoluta dei due rami del Parlamento, per gestire competenze e trattenere i denari necessari a farlo. Il Presidente Stefano Bonaccini spiega: “Non ho motivo di credere che non otterremo l’autonomia perché abbiamo fatto le cose davvero per bene e il confronto con il ministero degli Affari regionali è quotidiano, tanto che lo stesso Governo ci sta dando atto della bontà del lavoro fatto. Quando? Mi aspetterei che Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che insieme hanno iniziato il percorso, insieme lo terminassero, se poi qualcuno vorrà far arrivare prima una regione [il riferimento è al Veneto] sarà una questione politica. A me interessa ben poco se arriveremo un po’ prima o un po’ dopo, a me interessa di ottenere quello che spetta all’Emilia Romagna, una Regione virtuosa che ha i conti in ordine e merita di essere premiata. Non si tratta di avere più soldi da Roma, ma di far restare le risorse per ogni competenza che non

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO

gestirebbe più lo Stato: abbiamo la presunzione di poterle spendere meglio rispetto a ora. Non saranno pochi i vantaggi per le imprese: internazionalizzazione, sostegno alle start up, ricerca, formazione mirata, attrattività… l’autonomia ci permetterebbe di modulare i finanziamenti. Un

esempio concreto: molte imprese cercano figure specializzate e non le trovano, si tratta di migliaia di potenziali posti di lavoro. Se ci verrà concessa autonomia, come ci dovrà essere concessa, una parte di risorse le metteremo per irrobustire la rete dei tecnopoli proprio per formare le figure che servono. La nostra è una Regione molto manifatturiera che ha comparti industriali che necessitano di figure che in altre parti d’Italia magari non sono richieste”. Il Presidente dell’Emilia-Romagna conclude: “Tutte le richieste che abbiamo fatto le abbiamo condivise all’unanimità con le parti sociali e dunque anche insieme anche a Lapam Confartigianato che ringrazio, perché ha fatto con noi un lavoro di mesi e mesi che ha portato a questo punto”. “L’importante è arrivare in fondo”. È lapidario Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia della regione Lombardia: “Per la prima volta nella storia della Repubblica questa pare essere la volta buona. Il problema è che quelle regioni che hanno fatto buon uso del regionalismo, hanno implementato i livelli di democrazia e hanno utilizzato le risorse con maggiori livelli di produttività e redditività, devono essere premiate nell’interesse esclusivo dell’intero Paese. Quali vantaggi per le aziende?

È evidente che l’autonomia andrà bene nel momento in cui non si replicheranno quei modelli che sono ormai superati e deteriori, modelli elefantiaci caratteristici delle strutture centralizzate. Autonomia vuol dire un futuro deburocratizzato e defiscalizzato”. Galli parla dell’interlocuzione col Governo: “Con Roma c’è un dialogo molto intenso. Fin dall’insediamento del nuovo Governo abbiamo cominciato le trattative al ministero degli Affari Regionali e abbiamo consegnato l’intesa scritta formalmente il 22 di ottobre, pochi giorni fa. Per i tempi si parla della chiusura dell’intesa subito prima o subito dopo Natale. L’idea è di arrivare a quel punto in Parlamento, presumibilmente subito dopo Natale visto che Camera e Senato saranno impegnati con la Legge di Stabilità”. Conclude il Presidente Lapam Confartigianato, Gilberto Luppi: “Vogliamo l’autonomia perché rimangano più risorse sul territorio da poter gestire per chi conosce direttamente i problemi. Queste risorse ci auguriamo vengano utilizzate bene: non tutte le regioni sono uguali ed è importante diversificare. Poi ci auguriamo che questa autonomia porti anche a sburocratizzare che è uno dei grandi problemi per le nostre imprese”.

GUARDA IL VIDEO DELL’EVENTO, VAI SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

17 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

DAL TERRITORIO


COPERTINA

Un futuro intermodale Gli scali merci di Dinazzano e Marzaglia. Il primo è già in funzione, il secondo partirà a breve. Obiettivo migliorare la logistica delle imprese manifatturiere del territorio

D

inazzano, provincia di Reggio Emilia, a un tiro di schioppo da Sassuolo. Il cuore della ‘piastrella valley’, il più grande distretto ceramico europeo nato e cresciuto sotto il cielo di Modena e Reggio Emilia. Pochi chilometri di distanza, verso est, e si arriva a Marzaglia. Frazione di Modena, tagliata a metà dalla via Emilia. Un carro ponte giallo è il nuovo simbolo del paese. Due scali merci, il primo quello di Dinazzano già in funzione da anni e con volumi decisamente importanti, l’altro, quello modenese, che sta per emettere i primi vagiti. Il trasporto è sempre più gomma+ferro e questi due scali merci sono destinati a diventare sempre più centri nevralgici al servizio della manifattura modenese e reggiana, ovvero di una

18 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

delle zone a più grande densità di imprese manifatturiere del nostro continente. “L’assetto del Terminal Marzaglia è stato potenziato rispetto al progetto iniziale in considerazione delle numerose manifestazioni d’interesse espresse da più operatori logistici – fa sapere Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che dello scalo merci di Marzaglia è proprietaria. Uno scalo che

oggi è servito di fatto dalla via Emilia e che domani (presto? Tardi? Certezze non ce ne sono ancora) sarà una uscita della Bretella Campogalliano-Sassuolo, la prosecuzione dell’autostrada del Brennero o, chissà, l’unico tratto della stessa Bretella. Su questo, sul fatto che si necessario arrivare a Marzaglia dalla Brennero, concordano tutti, anche i 5 Stelle che sono inve-

WWW.LAPAM.EU


COPERTINA

ce tiepidi, per non dire contrari, all’intera Campogalliano-Sassuolo. “Rispetto al progetto originario – fa sapere ancora Rfi - che prevedeva la terminalizzazione dei traffici di tipo tradizionale sui due binari sottogru (prima fase – dicembre 2018) e l’utilizzo dei restanti tre binari per il traffico combinato di tipo marittimo (seconda fase – dicembre 2019), l’assetto finale prevede in prima fase 3 binari destinati a traffici di tipo tradizionale (binari I e II sottogru e binario III ad essi adiacente) e in seconda fase 4 binari destinati a traffici di tipo combinato (binari IV e V, e allaccio di due ulteriori binari VI e VII).I tempi di attivazione previsti restano invariati e l’investimento complessivo di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ammonta a circa 10 milioni di euro”. Fin qui Marzaglia e il suo terminal che do-

vrà essere completato proprio con un collegamento con Dinazzano. “Certo, questo sarebbe importante, se ne parla da tanto tempo” fa sapere Ivo Maioli, presidente della società Dinazzano Po che gestisce il

Il problema è il binario unico, ma riusciamo, nonostante questo, a gestire un traffico molto importante

19 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

terminal. Dinazzano Po è una società per il 95,4% di Act Reggio Emilia, mentre hanno l’1,53% delle quote Tper, Autorità portuale di Ravenna e Sapir. “La nostra è una piattaforma logistica, non semplicemente uno scalo merci, che movimenta oltre 3,5 milioni di tonnellate l’anno. In pratica attraverso la nostra piattaforma girano circa 150mila tir in meno all’anno. Il problema è il binario unico – prosegue Maioli – ma riusciamo, nonostante questo, a gestire un traffico molto importante. Marzaglia? Non

ci sono preoccupazioni da parte nostra per un calo del lavoro, di fatto si andrà verso un aumento della movimentazione via ferro e dunque non siamo preoccupati”. Dinazzano, infatti, è particolarmente vocato a servire le ceramiche del territorio: “Arriva da noi circa un milione di tonnellate di materia prima, che poi una volta lavorata spediamo in tutto il mondo, anche grazie ai collegamenti con i porti. Tutte piastrelle? Non so dire, di certo molti container trasportano piastrelle”. Dinazzano, già attivo e in espansione, Marzaglia, ormai prossimo a partire. Il futuro di questo territorio, almeno per la logistica, è intermodale.

COPERTINA


COPERTINA

Il rilancio del Paese passa per le infrastrutture L’assemblea di lunedì 3 dicembre a Torino ha riunito undici associazioni di categoria in un unico appello rivolto al governo: “Completate le grandi opere per sbloccare il Paese”

L

unedì 3 dicembre, nell’edificio ristrutturato delle ex officine ferroviarie di Torino, è accaduta una cosa insolita. Undici associazioni di categoria hanno messo da parte la propria bandiera per rivolgere all’unisono un appello al governo: rilanciare le infrastrutture per rilanciare il Paese. I presidenti delle principali associazioni di categoria italiane hanno così presentato a una platea di quasi 3mila tra imprenditori e stakholders un “Manifesto” a favore del completamento delle infrastrutture e delle grandi opere italiane da inviare al governo e al ministro competente, Danilo Toninelli. Il futuro della logistica e dei trasporti, come ha notato Dario Di Vico sul Corriere della Sera, ha quindi coagulato parte della rappresentanza italiana (mancavano i sindacati dei lavoratori, che in parte hanno già condiviso il messaggio lanciato dalle associazioni datoriali ndr.) spingendole a superare la contraddizione che vede buona parte dei propri iscritti ed associati, votanti dell’attuale esecutivo. Una presa di posizione che mira a superare lo stallo su TAV, tunnel del Brennero, Terzo Valico, Pedemontane veneta e lombarda ma non solo, se consideriamo le tante opere che aspettano il via anche sul nostro territorio: Passante Nord, Cispadana e bretella Campogalliano - Sassuolo su tutte. “Le principali ragioni a sostegno della loro realizzazione - si legge nel Manifesto - riguardano: l’integrazione economica del nostro Paese su scala soprattutto europea, nella quale si svolge quasi il 60% dell’export e dell’import italiano. Quasi 500 miliardi di euro su 850 che passano attraverso le Alpi. La promozione di un sistema dei trasporti centrato su sostenibilità e intermodalità, con una maggiore quota di trasporto su ferro sulle lunghe distanze più economico, più rapido, più sicuro e più sostenibile. La crescita economica e le migliaia di nuovi posti di lavoro che derivano da investimenti ad alta redditività non solo nella fase di cantiere, ma anche a regime, perché connettono il nostro Paese con l’Europa e col Mondo, offrono agli operatori economici accessi più agevoli ai mercati di riferimento, migliorandone efficienza e competitività, e rendono il sistema Paese più competitivo

20 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


COPERTINA

e attrattivo per gli investitori internazionali e i flussi turistici”. Ragioni che si sommano alla necessità di mettere in campo una strategia che contrasti efficacemente la concorrenza dei grandi player della logistica nei servizi a maggior valor aggiunto, pensiamo ai porti del Nord Europa, ma anche quelli low cost proposti dalle piccole imprese dell’autotrasporto dell’Est Europa. A mancare è, secondo i rappresentanti delle imprese, una visione complessiva sul futuro della seconda manifattura nello scacchiere europeo e globale. «Ricordiamoci che il 61% dei prodotti made in Italy viaggia su

strada e ferrovia - ha ricordato Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato - basta questo per spiegare quanto gli artigiani e i piccoli imprenditori di tutta Italia hanno bisogno di collegamenti, di connessioni, di reti, di infrastrutture efficienti. Ne hanno bisogno per mostrare all’Europa e al mondo di cosa sono capaci le PMI made in Italy. Ne hanno bisogno per produrre reddito, per dare lavoro, per garantire lo sviluppo dell’Italia». Un appello che Merletti rilancerà anche a Milano, giovedì 13 dicembre, presso il MICO (Milano Convention Center) durante la manifestazione indetta dalla nostra associazione.

Due eventi per spiegare le novità contenute nella Legge di Bilancio 2019

Come da consuetudine anche quest’anno cercheremo di offrire ad imprese e professionisti associati una panoramica delle principali e più rilevanti novità contenute nelle Legge di Bilancio 2019. I nostri esperti saranno così chiamati a confrontarsi insieme a due prestigiosi commentatori del panorama economico italiano, in due eventi gratuiti sul territorio. Primo appuntamento lunedì 28 gennaio al Tecnopolo di Reggio Emilia, alle ore 20.30 insieme a Gianni Trovati, giornalista de “il Sole 24 Ore”. Secondo appuntamento giovedì 7 febbraio all’auditorium Spira Mirabilis di Formigine alle ore 20.30, insieme a Ilaria Vesentini, giornalista de “il Sole 24 Ore”.

21 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

COPERTINA


COPERTINA

L’autostrada che non c’è Bretella, Cispadana, Passante… a storia del nostro territorio è (anche) una storia di progetti infrastrutturali rimasti lettera morta. O no?

“S

econda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino…”. Edoardo Bennato, come un navigatore ante litteram, indicava così la strada per l’isola che non c’è. Noi potremmo cantare “seconda rotonda a destra” per Sassuolo o per Mirandola, indicando la via per… l’autostrada che non c’è. O, meglio, per le autostrade che non ci sono. Se non sulla carta. Progetti, rinvii, cambi di percorso, idee alternative, valutazioni d’impatto ambientale, ricorsi al Tar, espropri… Non ci siamo fatti mancare davvero nulla. Bretella e Cispadana, tanto per restare sul territorio che più ci sta a cuore, ma anche Passante di Bologna (termine azzeccato, perché chiunque tenti oggi di attraversare il nodo di Bologna sa quanto sia improbabile passare, appunto). Lo stato dell’arte è, al tempo stesso, semplice e complicato. Partiamo dalla Bretella, ovvero la Campogalliano-Sassuolo il prolungamento dell’autostrada del Brennero che porta con sé anche la tangenziale

22 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

di Rubiera e il collegamento con lo scalo merci di Marzaglia. In teoria la situazione è semplice, perché la Bretella ha avuto tutti gli ok necessari. Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’ultima notizia sull’infrastruttura recita: “E’ stato approvato oggi (23 febbraio 2018, ndr), con decreto interministeriale, l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione che regola la progettazione, costruzione e gestione del collegamento autostradale Campogalliano – Sassuolo. Il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo risolve, tramite una serie di collegamenti, molti problemi di viabilità e migliora l’accessibilità e la connessione in rete del comparto industriale della zona. L’opera prevede un’estensione di 25,5 chilometri di cui 14 relativi al collegamento tra l’interconnessione A22-A1 e Sassuolo, 3,6 chilometri di raccordo con la tangenziale di Modena, 6,5 chilometri relativi alla variante di Rubiera e Bagno a Reggio Emilia e 1,4 chilometri di raccordo

WWW.LAPAM.EU


COPERTINA

con essa. Per tutelare l’Oasi del Colombarone, area di riproduzione faunistica, sono previste due gallerie: una poco prima di Magreta di 506 metri, l’altra già in territorio sassolese di 268 metri. L’inizio dei lavori è previsto entro maggio 2018, tempi di realizzazione sono pari a 4 anni. Il costo dell’opera è pari a 514 milioni di euro, dei quali 215 di contributo statale da restituire con gli interessi”. Come ben sa chi passa da quelle parti, però, i lavori non sono iniziati a maggio (e nemmeno a dicembre) e si è in attesa dell’analisi costi-benefici che il Ministero, dopo il cambio di Governo, sta predisponendo. Insomma, per ora è tutto fermo ma i tempi previsti (48 mesi dall’ok) fanno sì che la società incaricata debba iniziare a muoversi per evitare penali. Il problema non è economico ma di opportunità. Insomma, c’è bisogno ancora di un po’ di tempo, tenendo presente però che almeno fino allo scalo merci di Marzaglia tutti dicono si debba arrivare. La Cispadana vive una situa-

23 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

zione ancora più ingarbugliata. L’opera che andrebbe a sanare un ritardo infrastrutturale imbarazzante nella Bassa modenese (area con il distretto biomedicale più importante d’Europa, giusto per ricordarlo) è di competenza regionale. Tutto bene allora? Si parte? No, perché qui ballano circa 200 milioni che per ora non sono stati ancora reperiti. La società Autostrada Regionale Cispadana (per il 51% di Autobrennero) aspetta un segnale, ma nel frattempo alcuni dei costruttori presenti nella società (Coopsette per tutti) sono finiti in concordato. Anche qui è tutto fermo, la Regione sembra voler accelerare, ma al momento non c’è nulla di certo. Il Passante di Bologna? Discorso simile a quello fatto per la Bretella. Si è in attesa della valutazione costi benefici. E attraversare il capoluogo regionale (come del resto andare da Mirandola a Finale Emilia) resta un’impresa per persone coraggiose. O per chi ha molto tempo. Le imprese, però, il tempo l’hanno finito.

COPERTINA


DAL TERRITORIO

Investire sul digitale per le imprese e per il territorio È l’appello della nostra associazione emerso durante l’edizione 2018 di After, il festival del digitale che si è tenuto a Reggio Emilia

S

Secondo le ultime stime diffuse da associazioni di categoria e sindacati, le imprese italiane avranno bisogno di circa 470mila tecnici specializzati nei prossimi cinque anni. Tra le competenze richieste a questo esercito, la padronanza dei linguaggi digitali e delle cosiddette “tecnologie abilitanti” sono considerati prerequisiti indispensabili all’accesso a un mondo del lavoro più selettivo, ma senz’altro stimolante. La direzione italiana sulle politiche digitali e della formazione (per non dire altro) è però ondivago e proprio per questo è apprezzabile la riconferma del festival “itinerante” promosso da Regione Emilia Romagna: After Futuri Digitali, giunto quest’anno alla sua seconda edizione dopo quella di Modena dell’anno passato. Lapam Confartigianato ha quindi rinnovato la sua partecipazione al festival, che quest’anno si è tenuto a Reggio Emilia, proponendo un seminario - venerdì 19 ottobre - sulle novità che stanno attraversando il mondo della piccola impresa; fatturazione elettronica in primis. «Credo che parlare di “cultura digitale” sia la chiave giusta con cui leggere questi cambiamenti - ha ricordato Luca Puccini, vicedirettore Lapam e relatore della tavola rotonda insieme a Damiano Pietri, presidente di giovani imprenditori Confartigianato e Paolo Manfredi, responsabile per le Politiche digitali di Confartigianato. «Tutti sono concentrati sulla fatturazione elettronica, sulle potenziali complessità nel gestire questo passaggio. Al di là di questi aspetti, noi siamo convinti che ci sono anche dei grandi

24 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

benefici per le imprese, perché la e-fattura è una spinta notevole verso la digitalizzazione. Questo vuol dire andare sempre più verso l’utilizzo dei dati che sono la vera chiave per una buona gestione dell’impresa. Soltanto attraverso una corretta analisi e un utilizzo di tutte le informazioni gestionali, l’impresa può infatti definire una strategia vincente per il proprio futuro». Spinta

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO

che, come ha ricordato Damiano Pietri, deve essere sostenuta da una seria politica di investimenti e agevolazioni alla formazione. Secondo i dati del 13° rapporto sullo stato delle PMI in Italia,confezionato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, su 4,1 milioni di assunzioni previste l’anno passato, per il 62,3% viene richiesta almeno una delle tre competenze digitali. Ovvero: capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative; possesso di competenze digitali, come l’uso di tecnologie internet, e capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva

e multimediale; capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie (digitali) robotiche, big data analytics, internet of things, ai processi aziendali, anche in linea con quanto previsto nel Pacchetto Industria 4.0. «In Italia la quota di occupati con elevate competenze digitali è del 31% - ha ricordato Pietri - di 8 punti inferiore al 39% della media europea. Per tenerci allineati alla media dovremmo quindi avere 2 milioni di occupati in più con elevate competenze digitali. Un dato che deve farci riflettere sull’urgenza di dare continuità alle politiche offerte dal Piano Industria 4.0 e di Alternanza Scuola Lavoro».

“Crediamo in una città digitale e su misura di cittadino”

Valeria Montanari, assessora all’Agenda digitale del Comune di Reggio Emilia Reggio Emilia sceglie, grazie anche al format promosso da Regione Emilia Romagna, di promuovere un festival sulla trasformazione digitale. Negli ultimi anni la nostra città ha accettato sfide importanti e oggi nella classifica ICT Rate Reggio è nella top ten dei comuni più innovativi e sostenibili d’Italia. Ora stiamo lavorando su tre fronti. Il primo è quello infrastrutturale. La banda ultra larga è in tutte le scuole, dagli asili nido fino alle università, passando per le scuole superiori e medie. La BUL è presente anche negli edifici pubblici della città e nei prossimi mesi arriverà sulle frazioni, per ragioni legate anche alla sicurezza. Il secondo fronte è quello dei servizi digitali ai cittadini. Stiamo cercando infatti di implementare la loro semplicità e la possibilità di utilizzarli anche sui device mobili, per renderli sempre più rispondenti alle necessità dei cittadini. Ultimo tema, ma forse il più importante, è quello sulla cultura e sull’alfabetizzazione digitale. Perché fatte le reti e costruiti i servizi, bisogna dare la possibilità ai cittadini di alfabetizzarsi digitalmente. Ricordiamo che nel nostro Paese solo il 18% della popolazione ha una cultura digitale che gli permette comunque di far attività e interagire con la rete, quindi poter utilizzare servizi e accedere a nuove opportunità. La cultura digitale serve alle famiglie, agli imprenditori, a tutto il nostro tessuto sociale.Anche il Protocollo digitale sottoscritto con 35 enti di questa città va in questa direzione. Nell’idea che se la comunità lavora insieme, cioè istituzioni e privati, siamo una città che abilita il digitale. Digitale che non deve essere un elemento respingente, ma anzi deve contribuire a migliorare la qualità delle relazioni.

25 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

DAL TERRITORIO


DAL TERRITORIO

Noleggio a lungo termine: i più e i meno del servizio Una serata di approfondimento e informazione

F

rancesco Totti ha preso la nuova Lamborghini Urus con il noleggio a lungo termine. Una notizia apparentemente semplicemente curiosa, fa però capire come questa formula sia ormai sdoganata e non sia solo utilizzata per le grandi flotte aziendali, ma anche per piccole imprese o professionisti. Lapam Confartigianato, attraverso la categoria Usarci (quella degli agenti di commercio) ha proposto una serata di appro-

26 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

fondimento sul tema con il responsabile fiscale dell’associazione, Enzo Fanì, e con Luca De Pace, amministratore delegato di Consecution Group. Tra i numerosi presenti non solo agenti di commercio, ma anche autoriparatori e imprenditori di varie categorie, che hanno seguito le relazioni e hanno posto diverse domande per approfondire. Il noleggio a lungo termine, oggi nel nostro Paese conta circa 800mila veicoli sui

WWW.LAPAM.EU


DAL TERRITORIO 38 milioni immatricolati, lo spazio di crescita (che pure è importante, tra il 2016 e il 2017 +18%) è molto ampio. Fanì ha messo in luce i principali aspetti legati alla deducibilità per le imprese, sia per gli agenti di commercio che per le altre tipologie, e ha comparato la formula del leasing e quella del noleggio a lungo termine: sotto il profilo fiscale le differenze sono comunque piuttosto limitate. La scelta, dunque, deve essere dettata da motivazioni che vanno al di là di quelle economiche. Lo ha sottolineato lo stesso De Pace, che ha spiegato nei dettagli il funzionamento del noleggio a lungo termine: in pratica il noleggiatore si fa carico di tutti i costi (bollo, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, gomme, auto sostitutiva...) a fronte di un canone diviso tra il noleggio vero e proprio e i servizi (che

sono deducibili in forma più ampia rispetto al noleggio). Le domande sono state molte e molto precise (dal chilometraggio, che non deve superare i 200mila km, alla durata che va da 12 a 60 mesi ai rimborsi per i chilometri non effettuati o alla penale per quelli in più e a cosa succede in caso di incidente, fino a chi può guidare

l’auto presa con questa formula e a cosa è possibile fare per personalizzare il mezzo secondo le esigenze aziendali). Lapam Confartigianato sta predisponendo un servizio, con la collaborazione di Consecution Group, al fine di fornire risposte alle imprese che intendono scegliere questa modalità.

Il primo gruppo italiano nel mercato del brokeraggio assicurativo creato per assistere le aziende nella gestione integrata dei rischi d’impresa. ASSITECA BSA S.r.l.

Via Giardini, 474/M – Direzionale 70 41124 Modena - Tel. 059.2915111

www.assiteca.it - assitecabsa@assitecabsa.it 27 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

DAL TERRITORIO


L’ASSOCIAZIONE

Il cambiamento passa da noi Digitale e rapporto con imprese e stakeholders i temi al centro del convegno dei funzionari Lapam

Quali sono le reali esigenze delle imprese nell’era digitale? Come assecondare il cambiamento senza perdere identità? Queste le domande al centro del convegno dei funzionari Lapam “Protagonisti del cambiamento nell’era digitale” che si è tenuto a Cervia dal 25 al 27 ottobre. Un appuntamento per riflettere non solo sulle istanze degli imprenditori associati, ma anche sui cambiamenti interni portati dal digitale. È indubbio che l’entrata in vigore della fatturazione elettronica implichi un cambio di prospettiva. Perché se per le imprese è un adempimento imposto dalla leg-

IL cambiamento richiede direttive chiare e univoche: a livello interno, strutturale di settorE, E esterno PER servizi, e relazioni con gli associati.

28 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

ge, compito dell’Associazione è trasformarlo in opportunità. E allora la domanda è necessaria: come fare percepire il valore aggiunto dei nuovi servizi agli imprenditori? Quali aspettative nutrono verso chi li rappresenta? Questo cambiamento richiede direttive chiare e univoche: a livello interno, strutturale dei vari settori, a livello esterno di servizi, proposte e relazioni con gli associati. Cinque gruppi di lavoro ad hoc corrispondenti a cinque macro-settori hanno quindi ragionato su questi temi. La linea che mette in connessione Lapam e gli stakeholders si concretizza nel lavoro di Lobbying e di rappresentanza presso enti pubblici e istituzioni. Il compito essenziale dell’associazione è, fra gli altri, rappresentare gli interessi delle micro e piccole imprese per fare valere la loro voce. È fondamentale quindi portare a sistema l’attività per essere preparati e organizzati, attraverso un lavoro di approfondimen-

WWW.LAPAM.EU


L’ASSOCIAZIONE

to delle competenze, per presentare le istanze in modo efficace. In questo senso, gli strumenti per la comunicazione diventano parte dell’attività stessa, il digitale offre dei mezzi molto efficaci sia per il monitoraggio delle attività di politici ed enti pubblici sia per la diffusione delle attività attraverso i social.Anche nel gruppo Mestieri e categorie è emersa l’importanza degli strumenti di comunicazione dell’azione sindacale dell’associazione che raggruppa attualmente 15 categorie. Obiettivo di Lapam è infatti quello di essere vicini alle imprese e ricettivi alle loro esigenze. È importante che il canale comunicativo tra aziende e associazione sia sempre in funzione: se da un lato l’associazione ha il compito di mantenere aggiornati gli imprenditori in merito ad approfondimenti tecnici-professionali e di formazione, bandi e agevolazioni, nuove opportunità di mercato le aziende hanno il ‘diritto-dovere’ di dare una risposta, un feedbeck sulla reale efficacia del lavoro dell’associazione. Il settore sindacale non opera solo in funzione del tessuto imprenditoriale ma ha anche l’obiettivo ‘educativo’ di sensibilizzare la cittadinanza su temi importanti per contribuire alla valorizzazione del territorio, per comprenderne a pieno le peculiarità e per favorire l’integrazione a 360 gradi con il mondo digitale. Quanto alla parte più interna, l’Area fisco-contabile subirà una necessaria riorganizzazione non solo a livello procedurale ma anche dal punto di vista strutturale. Per far fronte al

29 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

cambiamento il gruppo propone un modello a squadre composte da consulenti che hanno contatti con l’associato e da contabili altamente qualificati a loro supporto. Nonostante la perdita di contatto diretto con le imprese sia un problema del tutto verosimile in un contesto digitale, risulta ancora vitale la relazione, possibile solo grazie a un rapporto di fiducia e a una costante comunicazione tra associato e associazione. I componenti del gruppo Area lavoro sono consapevoli della necessità di essere lungimiranti e di anticipare i tempi. L’eterogeneità che caratterizza questo settore, infatti, è un punto di forza, ma allo stesso tempo richiede un controllo continuo. È fondamentale quindi una mappatura delle attività e dei ruoli per avere figure professionali corrispondenti alle richieste. Il lavoro di questi due settori è strettamente legato ad un terzo settore in via di sviluppo e vera anima dell’Industria 4.0: la Consulenza strategica per le imprese. La figura del consulente strategico è infatti una sorta di ponte tra l’associazione e le aziende. Il consulente ascolta le esigenze dell’associato per fornire informazioni in modo efficace, legge e analizza i dati per trasformarli in opportunità. Con l’obbligo della fatturazione elettronica sono molti gli equilibri, interni ed esterni, che verranno intaccati. È fondamentale che le imprese non guardino con diffidenza a questo adempimento, ritenendolo estraneo, ma lo considerino come una fonte di approvvigionamento di dati utili alle loro identità.

L’ASSOCIAZIONE


ALIMENTAZIONE

Quando il pane è buono e fatto bene, si sente Regione Emilia Romagna ha indetto per il primo anno una giornata dedicata a uno degli alimenti più genuini ed antichi. Il progetto di Confartigianato Emilia Romagna e Lapam

M

artedì 16 ottobre 2018 è stata la prima “Giornata del pane e dei prodotti da forno” indetta dalla regione Emilia Romagna, un evento dedicato alla cittadinanza e ai consumatori per promuovere la cultura dei prodotti della panificazione di qualità, un’importante iniziativa alla quale Lapam Modena e Reggio Emilia ha aderito con una serie di appuntamenti sul territorio. La fotografia del settore Lo stato di salute del settore non è di facile ed immediata lettura. Da un lato la crisi economica e l’evoluzione dei consumi hanno portato ad una durissima evoluzione della popolazione di imprese operanti nel comparto. Secondo i dati Istat, in Italia esistono attualmente quasi quattro milioni e mezzo di imprese extra-agricole, di

queste, 41.298 appartengono a vario titolo al settore della panificazione tra comparto produttivo e distributivo con un numero di occupati pari a 179.122. Se si pensa che nel 2007 le imprese erano 44.406 il saldo delle chiusure ci parla di oltre tremila partite IVA andate perdute. Una selezione durissima, che ha portato molte piccole e medie imprese artigiane a specializzare la propria produzione verso prodotti verso prodotti di qualità sempre maggiore, sia in termini di materia prima che di richiamo alla produzione tipica della tradizione enogastronomica locale. Per qual che riguarda le scelte di consumo e più in generale il rapporto con i propri clienti. Del resto, il settore alimentare, non solo per quel che riguarda la produzione, ma

anche ristorazione e turismo, sta vivendo una fase di riscoperta da parte dei consumatori, sempre più attenti e interessati a prodotti a chilometro zero, produzioni DOP e IGP, itinerari del gusto e della tradizione locale. Argomenti che interessano anche il settore della panificazione, se si pensa che ad oggi sono 200 le specialità censite, di cui 95 iscritte nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole. Non solo ombre dunque, specialmente se si considera che, secondo una ricerca del Cerved, dei 23,7 milioni di tonnellate di pane prodotti in Italia, il pane artigianale è venduto ancora per il 43,6% nelle piccole imprese artigianali, contro il 25,6% della grande distribuzione organizzata. Un’attenzione su cui incombe lo spettro delle fake news: la disinformazione in or-

Per maggiori informazioni STEFANO GELMUZZI - Referente LICOM - stefano.gelmuzzi@lapam.eu - 059 893111 30 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


ALIMENTAZIONE

Pane e dieta mediterranea

La dieta mediterranea è un modello alimentare studiato scientificamente per i benefici effetti sulla salute e la longevità diffuso in alcuni Paesi del bacino del Mare Mediterraneo (da cui prende il nome). Pur avendo riscontrato l’interesse del mondo scientifico già a fine del 1800, il primo studio sistematico avviene ad opera dall’epidemiologo e fisiologo statunitense Ancel Keys dall’Università del Minnesota negli anni cinquanta del novecento. Anche a seguito di una serie di studi epidemiologici, viene dimostrata l’efficacia della dieta mediterranea sulla longevità, e nel 2010 dall’UNESCO riconosce la dieta mediterranea quale bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Le caratteristiche della dieta mediterranea sono l’impiego di abbondanti alimenti di origine vegetale (tra i quali, pane e cereali, ma anche patate, fagioli e altri legumi), frutta fresca, olio di oliva come principale fonte di grassi, consumo controllato di latticini e carni bianche, vino consumato in quantità moderata, generalmente durante il pasto. Questa dieta ha un contenuto basso in grassi saturi (inferiore al 7-8%), ed un contenuto totale di grassi da meno del 25 a meno del 35% a seconda delle zone.

Rileggere la storia seguendo le briciole di pane Il pane può essere considerato a pieno titolo il prodotto che meglio ha accompagnato la storia dell’umanità. Dalla sua prima apparizione – secondo alcuni studiosi le prime tracce appaiono nel tardo neolitico, ma è solo nel 3.500 avanti Cristo che gli egiziani scoprono la fermentazione, scoperta poi arrivata in Grecia e nel resto dell’Europa – all’epoca moderna il pane è sempre stato il fulcro dell’alimentazione dei popoli, e quindi, specie in epoca di scarsità e instabilità dei prezzi, strumento di controllo geopolitico o per converso, scintilla delle rivolte. Basti all’importanza che rivestiva il controllo del grano e dei cereali nell’impero romano, o ancora all’impatto degli insediamenti dei mulini nella topologia e nella

dine all’utilizzo del pane nella dieta quotidiana, i problemi legati a intolleranze alimentari, glutine e simili semplicemente dilaga, e troppo spesso i consumatori scelgono di rinunciare al pane a causa di questa disinformazione. Al contrario, il pane e i prodotti da forno sono un’importante componente della dieta mediterranea, un modello alimentare scientificamente riconosciuto come fonte di benessere e longevità e riconosciuto dall’Unesco pa-

31 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

strutturazione degli insediamenti rurali dell’undicesimo secolo. Alla fine del mille e settecento, l’aumento del prezzo del pane ebbe un ruolo importantissimo nello scoppio della Rivoluzione Francese, un ruolo – quello di scintilla della rivolta – ricoperto anche nell’ecpoca moderna. Le ultime sollevazioni popolari legate all’aumento del prezzo del pane si sono verificate nel 2011 in tutto il Maghreb (Tunisia, Algeria, Marocco) portando a scontri e proteste di piazza .Scontri e proteste che proprio in quella zona del mondo si erano verificate nel 1983-1984 sotto la presidenza di Habib Bourghiba: i moti di piazza causati dall’aumento di prezzo del pane coinvolsero tutto il Paese, portando alla morte di almeno 80 persone.

trimonio dell’umanità nel 2010 (vedi box). Anche per ovviare a questo problema Lapam Confartigianato ha organizzato due seminari aperti alla cittadinanza lo scorso 18 e 20 ottobre, nei quali il biologo e nutrizionista dott. Maurizio Agradi e il professore dell’Università di Bologna Enzo Spisni, hanno spiegato in modo approfondito ma chiaro l’apporto nutrizionale del pane e dei prodotti da forno, distinto tra i diversi tipi di pane per lavorazione e materia

prima, e indicato i principi per una sana alimentazione. Oltre a questo, e per ricordare alla cittadinanza le meravigliose creazioni e farciture che si possono fare con il pane, è stato realizzato un evento dimostativo con il noto chef Daniele Reponi presso il prestigioso Mercato Albinelli di Modena proprio il 16 novembre in occasione della giornata del pane e dei prodotti da forno artigianali.

ALIMENTAZIONE


BENESSERE

A Modena il primo congresso nazionale di Oncoestetica Un appuntamento fortemente voluto da Obbiettivo Bellezza e Formart. Il resoconto della giornata

M

edicina ed estetica: due mondi un tempo lontani, oggi sempre più vicini per creare percorsi di benessere efficaci. Una dimostrazione? La grande partecipazione di medici, parrucchieri, estetiste, farmacisti e aziende cosmetiche al Primo Congresso nazionale di Oncoestetica: il 28 ottobre scorso a Modena, dove oltre 250 professionisti hanno preso parte all’evento curato e presentato da Beniamino Palmieri, coordinatore scientifico del congresso e professore associato di Chirurgia Generale all’Università di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa è stata fortemente sostenuta da Obiettivo Bellezza, il brand di FORMart che riunisce 13 academy di estetica e acconciatura in Emilia-Romagna: «Abbiamo accettato immediatamente l’invito a diventare partner e sponsor del primo congresso italiano dedicato a questo importante tema – racconta Diletta Maselli, la responsabile della sede modenese di Obiettivo Bellezza e FORMart - Credo che l’unione di intenti tra il mondo della medicina e il mondo dell’estetica abbia un forte valore sociale perché pone al centro il recupero, il benessere e la bellezza di ogni persona. È una prospettiva interessante: noi che lavoriamo a fianco dei professionisti e dei giovani che si impegnano per diventare estetiste e parrucchieri, conosciamo bene la voglia e le difficoltà per raggiungere questo ambizioso traguardo». Il fil rouge delle sedici relazioni del Congresso è stato proprio

il desiderio di rendere sempre più complementari le professioni di medico ed estetista. Esistono già molti casi di successo ma rimangono molti interrogativi che condizionano il lavoro dell’estetista: «È indispensabile che i professionisti della bellezza possano operare con piena consapevolezza su persone coinvolte in percorsi di benessere – ha aggiunto Diletta Maselli – In termini pratici, occorre identificare le pratiche sicure e creare relazioni che permettano alle estetiste di confrontarsi rapidamente con i medici, abbattendo tutte le barriere pre-esistenti». Gli interventi del professore Beniamino Palmieri, della dottoressa Assalti e della Dottoressa Tafuto hanno offerte molte risposte in merito: il direttore del Network del secondo parere ha mostrato tutti gli strumenti permessi alle estetiste e ha fornito indicazioni per un efficace counseling medicoestetista. Gli altri due interventi hanno invece chiarito i criteri per scegliere i cosmetici più sicuri e le modalità per effettuare manicure e pedicure, trattamenti spesso sottovalutati. «Le estetiste che fanno parte della nostra community sono state molto felici di partecipare a questa giornata, resa possibile dalla grande competenza del professor Palmieri e di tutti i relatori del congresso – conclude Diletta Maselli - Non possiamo che auspicarci la diffusione di corsi, workshop e altri momenti di alto valore formativo come questo».

Per maggiori informazioni Elena Baraldi - Referente categoria Benessere Lapam - elena.baraldi@lapam.eu - 059 893111 32 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

BENESSERE


EXPORT

L’Emilia si compra in Svezia La missione FoodClub promossa da Lapam Confartigianato sta facendo registrare ottimi risultati

8-20-112-3.

Non sono numeri da giocare alla lotteria, ma i numeri della missione sul food emiliano in Svezia, e in particolare a Stoccolma. Otto imprese presenti (quattro associate a Lapam e quattro non associate), venti buyers svedesi coinvolti, centododici incontri e appuntamenti complessivi, tre giorni di lavoro intenso e particolarmente proficuo se è vero, come è vero, che già un mese dopo gli ordini sono cominciati ad arrivare. La scommessa era quella di rendere il food di casa nostra accattivante per una clientela molto differente, per cultura culinaria e per condizioni ambientali, rispetto alla nostra. La Svezia, grande Paese scandinavo, è un mercato in gran parte inesplorato per le nostre imprese, soprattutto per le pmi dell’agroalimentare. Ma le potenzialità, per quanto ancora largamente inespresse, ci sono e vanno colte grazie alla presenza in loco e alla capacità successiva di mantenere le reti create con la prima visita.

Molti degli incontri sono stati tenuti in un ristorante italiano a Stoccolma, la Trattoria Montanari, cosa che dato impulso alla buona riuscita dei btob e degli appuntamenti che si sono susseguiti a ciclo continuo. A Stoccolma, dunque, le nostre specialità culinarie e i nostri prodotti d’eccellenza hanno ricevuto una accoglienza molto positiva, forse anche migliore delle più rosee aspettative. Se, infatti, altri mercati del nord Europa sono già maturi per il food emiliano (basti pensare a Londra, piazza dove Lapam Confartigianato ha più volte presentato con successo imprese di casa nostra), la Svezia e in particolare la sua capitale Stoccolma hanno mostrato interesse tangibile e, appunto, ordinativi. Particolare niente affatto trascurabile, anzi decisivo per la buona riuscita di una missione. Andare in Svezia è stato importante, anzi determinante, ma altrettanto importante è stato dar seguito ai discorsi aperti che ora vanno chiusi con reciproca soddisfazione.

Per maggiori informazioni Chiara Vecchi - ufficio internazionalizzazione Lapam - chiara.vecchi@lapam.eu - 059 893111 33 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

EXPORT


IMPIANTISTI

Per un «Calore pulito» Regione Emilia Romagna illustra il corretto utilizzo degli impianti termici e di raffreddamento

I

l riscaldamento è, dopo il traffico, la maggiore causa dell’inquinamento delle nostre città. Il 40% del consumo energetico è dovuto agli impianti di riscaldamento e raffreddamento. La corretta gestione e controllo degli impianti di casa è perciò un dovere di tutti: per la sicurezza, per la tutela della salute, per ridurre i consumi, per risparmiare e per inquinare meno. In seguito all’emanazione della Direttiva europea 2010/31, nella nostra Regione è entrato in vigore il regolamento (n. 1 del 3 aprile 2017) che obbliga a: - rispettare i periodi di attivazione dell’impianto e le temperature previste

Per maggiori informazioni Letizia Budri - Referente sindacale Impiantisti - letizia.budri@lapam.eu - 059 893111 34 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


IMPIANTISTI

- far registrare l’impianto presso il Catasto Regionale degli Impianti Termici, CRITER, della Regione Emilia-Romagna - far eseguire la manutenzione e i controlli secondo le scadenze previste - far eseguire gli eventuali interventi di adeguamento a norma proposti a seguito dei controlli. Tutte cose molto semplici se affrontate insieme al manutentore di fiducia. Gli obblighi normativi e il Catasto energetico CRITER Gli obblighi di registrazione al Catasto energetico di Regione Emilia Romagna (CRITER) riguardano gli impianti di riscaldamento (caldaie, incluse quella a pellet, legna, ecc.) di potenza termica maggiore di 5 kW, gli impianti di raffreddamento (aria condizionata) di potenza termica maggiore di 12 kW e gli impianti centralizzati di produzione di acqua calda sanitaria di qualunque potenza. Gli obblighi relativi all’effettuazione dei controlli periodici di efficienza energetica si applicano alle caldaie di potenza termica maggiore di 10 kW e agli impianti di raffreddamento con potenza termica superiore a 12 kW. Chi è responsabile dell’impianto? Il proprietario dell’immobile è responsabile dell’impianto. In un condominio con impianto centralizzato, invece, il responsabile è l’amministratore. Il respon-

35 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

sabile dell’impianto è tenuto a garantire la corretta conduzione e il rispetto dei periodi di attivazione e delle temperature limite, fare eseguire la manutenzione e i controlli di legge, conservare i documenti che certificano i controlli effettuati. Inoltre, deve fornire al manutentore i dati utili alla registrazione del Libretto di impianto del perché bisogna registrare l’impianto al CRITER? Perché il CRITER è il sistema informativo regionale in cui vengono raccolti e aggiornati i dati relativi agli impianti termici presenti in Emilia-Romagna. In questo modo la Regione ha un quadro preciso della situazione e può intervenire per migliorare l’efficienza degli impianti. Con il CRITER, ogni impianto termico ha un codice identificativo, detto “targa impianto”. Che cos’è il Libretto di impianto? È il documento di identificazione di ogni impianto. Il Libretto di impianto deve essere registrato presso il Catasto Regionale degli Impianti Termici (CRITER) in occasione dell’attivazione dell’impianto (per i nuovi impianti) o del primo intervento di controllo dell’efficienza energetica (per gli impianti già esistenti) e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2019. Quali controlli è necessario effettuare sull’impianto termico? Sono di due tipi: 1. Controllo funzionale e manutenzione:

serve a garantire la sicurezza, la funzionalità e il contenimento dei consumi energetici degli impianti. 2. Controllo di efficienza energetica: serve a verificare il rendimento energetico. Bollino calore pulito, cos’è? Il Bollino calore pulito certifica l’efficienza energetica del tuo impianto ed è rilasciato dal manutentore al responsabile dell’impianto. Quindi, in occasione del controllo obbligatorio di efficienza energetica del tuo impianto, e della conseguente registrazione al CRITER, ti verrà rilasciato il Bollino calore pulito. Quanto costa? Il Bollino prevede un contributo, previsto dalla legge, per garantire la copertura dei costi di gestione del Catasto degli impianti termici e per le attività di accertamento e di ispezione sugli impianti stessi. L’entità del contributo varia a seconda della potenza dell’impianto: da 7 euro per gli impianti di potenza inferiore a 35 kW fino a 98 euro per quelli di potenza superiore a 300 kW (+IVA). Sanzioni Se non fai eseguire questi controlli puoi essere multato con una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 Euro. Sono previste ispezioni e accertamenti per la verifica del rispetto delle norme.

IMPIANTISTI


MODA

Moda Makers: bellezza e aspettative alla sesta edizione dell’evento Il nostro reportage tra imprese ed espositori

«

Moda Makers si conferma uno straordinario evento, che anno dopo anno, edizione dopo edizione, cresce grazie alla forza dell’agire insieme come territorio, alla capacità di fare sistema». Con queste parole Stefano Bonaccini, presidente di Regione Emilia Romagna, ha inaugurato sotto una leggera pioggerella di novembre, la sesta

edizione di Moda Makers. Soddisfazione condivisa anche - e comprensibilmente - dal Sindaco della cittadina emiliana, Alberto Bellelli e dal Presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, che ha ribadito l’impegno dell’ente a sostegno dell’iniziativa. Ma il settore, lo raccontano i numeri dell’ultimo Rapporto Osservatorio del settore tessi-

le abbigliamento del distretto di Carpi confezionato da R&I, continua ad essere in affanno, penalizzato da una diminuzione significativa delle vendite sul mercato interno (-9,4% nel 2013-2017) e da una crescita delle esportazioni non particolarmente brillante (+4,4%) rispetto alla media nazionale. Moda Makers va però nella direzione giusta: quella cioè di

promuovere il distretto e l’intero sistema produttivo locale, favorendo l’ampliamento dei mercati di sbocco anche per la subfornitura che - è bene ricordarlo - qui è specializzata nella moda femminile e contribuisce con le sue 783 imprese a quei 6,5 miliardi di euro di export regionale generato dal comparto nel 2017. Ma che aria tirava tra le 64

Per maggiori informazioni Carlo Alberto Medici - Referente categoria Moda Lapam - carloalberto.medici@lapam.eu - 059 893111 36 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


MODA zione nel cuore del distretto. «Cosa ci aspettiamo? Sicuramente di consolidare i nostri contatti e la nostra clientela internazionale e qualora si presentasse l’opportunità di inserirne di nuovi» prosegue Luca Facchini di Famar, azienda che ha in quello giapponese uno dei suoi mercati di riferimento. La ricetta della fiera è semplice: condividere. Fin dalla prima edizione le imprese partecipanti a Moda Makers hanno deciso di giocare a carte scoperte, condividendo con gli altri il proprio portafogli clienti. Un’idea che, anno dopo anno, sta contribuendo alla buona riuscita dell’evento e che ha avuto anche altri risvolti. «Senza dubbio Moda Makers, così come è pensata,

aziende partecipanti all’evento pensato per far toccare con mano agli operatori esteri il “saper fare” made in Carpi? Lo abbiamo chiesto ad alcune imprese partecipanti, incontrate nel giorno dell’inaugurazione. «Questa location (il Carpi Fashion System Center di via dell’Agricoltura messo a disposizione delle imprese dal Comune ndr.) è perfetta per noi piccole aziende in quanto raccoglie nello stesso posto imprese che possono mostrare i loro prodotti in una tre giorni dedicata completamente ai visitatori esteri». Racconta a Lapam Fabrizio Stermieri, della Maglieria Paola Davoli, impresa che fin da subito ha abbracciato l’idea di una manifesta-

37 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

vedere ciò che ora non riusciamo a vedere. Avere una progettualità e richiamare nuovi mercati affinché Carpi torni ad essere un centro produttivo molto importante per il tessile abbigliamento riconosciuto non solo in Italia, ma anche all’e-

dice Simona Spelta di Napa, azienda risorta dalle sue ceneri dopo il terremoto del 2012. «Le aspettative sono giustamente alte - conclude Roberto Guaitoli, imprenditore e presidente Lapam Moda Oggi guardiamo con soddisfazione alla nostra waiting list

Le aziende del distretto di Carpi incontrano gli operatori esteri Russia, Giappone, Canada, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio Germania, Francia e Svizzera: questi i Paesi di provenienza degli operatori esteri che, martedì 27 e mercoledì 28 novembre hanno incontrato le 24 aziende del Distretto carpigiano aderenti all’incoming organizzato a Carpi da Promec, Azienda speciale della Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Carpi Fashion System e il co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna. Un’iniziativa che riguarda gli operatori della media e grande distribuzione nel settore dell’abbigliamento donna e accessori, accorsi per visionare le Collezioni Autunno/Inverno 2019-20 e flash Primavera/Estate 2019. Quello del novembre scorso è il secondo incoming che si svolge presso il nuovo Carpi Fashion System Center di via dell’Agricoltura. ha contribuito a migliorare e differenziare il nostro prodotto» racconta Rossana Perrotta, di Idea Tessile. «Forse è stato questo decennio a fare scattare la molla per unirci e lavorare insieme - aggiunge Paola Casarini di Rosso Perla - quello che dobbiamo creare ora è una visione del futuro che ci permetta di

stero». I riferimenti, vista la A22 del Brennero che passa a pochi metri da qui, sono all’Europa del Nord e alle fiere tedesche ma non solo. «Noi ci auguriamo che gli espositori incrementino di anno in anno, per dare più offerta e rendere Moda Makers sempre più interessante per i clienti esteri e delle grandi catene»,

e questo è un ottimo indice di come questo evento stia continuando a crescere. Le aziende stanno poi iniziando a modificare le loro collezioni in funzione della fiera e anche questo è un valore aggiunto che Moda Makers offre al territorio. Dobbiamo continuare in questa direzione».

MODA


MECCANICA

Ecco dove nascono i tecnici del futuro Come funziona e cosa fa ITS Maker, l’istituto post diploma che attira sempre più giovani - anche dall’università - e promette un inserimento immediato nel mondo del lavoro

L

e imprese della meccanica, ma più in generale del manifatturiero avanzato, faticano a reperire personale specializzato da inserire in azienda. Specularmente il tasso di disoccupazione giovanile dei nostri territori (oltre il 20%) restituisce i limiti del nostro sistema scolastico e l’assenza di politiche attive efficaci.

Eppure il bicchiere non è mezzo vuoto. Grazie a una politica regionale accorta e ai fondi dell’Unione Europea, istituzioni come ITS Maker colmano un gap che rischia di allargarsi di anno in anno. Abbiamo raggiunto Federica Gherardi, responsabile della sede di Modena, per farci raccontare come funziona questa realtà.

Dottoressa Gherardi, quando nasce ITS Maker? «Le Fondazioni ITS nascono nel 2011 come nuova articolazione dell’istruzione italiana. Its Maker è una scuola di tecnologia che realizza percorsi biennali post diploma d’eccellenza, finalizzati all’ingresso nelle migliori aziende della Regione Emilia Romagna, fornendo un diploma

riconosciuto in tutt’Europa (il V livello europeo ndr). La prima sede è nata a Modena nel 2011 poi nel 2013 si è unita ad altre province in Emilia Romagna: Bologna, Reggio Emilia, nel 2013 Fornovo e da quest’anno Forlì. Oltre ai percorsi storici nel 2018 sono stati poi avviati due nuovi corsi; a Reggio Emilia “Controllo e ottimizzazione dei processi industriali”

Per maggiori informazioni Livio Lazzari - Referente categoria Meccanica - livio.lazzari@lapam.eu - 059 893111 38 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


MECCANICA

e a Forlì “Industrializzazione dei processi e del prodotto”». Che rapporti avete con le imprese? «In Its Maker esistono due tipi di partnership con le imprese: i Soci Fondatori, che hanno aderito nel 2011 versando una quota unica alla fondazione e che fanno parte della Assemblea dei soci e aziende partner, cioè aziende che lavorano saltuariamente con noi sottoscrivendo un patto di collaborazione». E da chi è composta la Fondazione ITS Maker? «La Fondazione Its Maker vede l’unione di Aziende, Enti locali,

39 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Università, Enti di formazione come il vostro Formart, Scuole superiori e Centri di ricerca». Torniamo ai corsi. Come avvengono le selezioni degli studenti? «Le selezioni vengono effettuate ogni anno verso metà ottobre tramite test scritti ed un colloquio motivazionale. I corsi Its Maker sono otto sul territorio regionale e vengono ammessi 24 corsisti per ognuno di essi. In media però la domanda supera di gran lunga l’offerta. Pensi che quest’anno abbiamo avuto 130 iscritti solo per il corso dell’Autoveicolo Inoltre in questi ultimi anni stia-

mo assistendo a un fenomeno interessante: universitari che, forse stanchi di un approccio troppo teorico, decidono di iscriversi ai nostri corsi». Un gran bel risultato. E come procedono gli inserimenti post diploma? «Tutti, o quasi, i corsisti trovano lavoro una volta ottenuto il diploma. Il corso di “ Progettazione meccanica e materiali “ ha un inserimento lavorativo del 100% a due mesi dalla fine del percorso». Come fate conoscere ITS Maker sul territorio? «Da Gennaio organizziamo

l’orientamento nelle classi 4^ e 5^ delle scuole Tecniche – Professionali e Licei Scientifici Tecnologici del nostro territorio. Inoltre vari Open Day su tutte le Provincie per informare aziende e famiglie della nostra offerta formativa, ma ci preoccupiamo di informare anche i docenti. Il 22 novembre scorso, per esempio, abbiamo incontrato in Camera di Commercio i professori delle scuole superiori di Modena e provincia. Inoltre utilizziamo sempre di più anche i canali digitali per promuovere la nostra offerta formativa in modo capillare ed efficace».

MECCANICA


EDILIZIA

La casa del futuro nasce a Medolla

«Vi presento il Nucleo»

Intervista all’ingegner Franco Guagliumi di AGE Ecocompatible, antisismico, riciclabile, bello da guardare e da vivere. Il Nucleo presentato da Age alla Settimana della Bioarchitettura promette di rivoluzionare il concetto di abitazione seguendo i dettami della sostenibilità ambientale e dell’autonomia energetica. Abbiamo intervistato il suo creatore, l’ingegner Franco Guagliumi. Ingegner Guagliumi cos’è Nucleo: il modulo abitativo che la sua impresa, AGE ha presentato alla Settimana della bioarchitettura e Sostenibilità lo scorso 14 novembre? «Il “Nucleo” è un’abitazione completamente autonoma e scollegata dalle normali reti tecniche quali: elettricità, gas, acquedotto, fognatura, l’energia e il fabbisogno idrico viene autoprodotto con tecnologia esistente e convenzionale, la gestione delle risorse è integrata nella componente domotica che provvede alle necessità tecniche della struttura. Il benessere ed il comfort sono al centro del progetto con particolare riferimento alla vivibilità degli ambienti ed alle loro prestazioni bioclimatiche. Tecnologie tradizionali e i principi della architettura bioclimatica garantiscono l’efficienza energetica del costruito; gli

spazi, la serra, il tetto verde e il giardino contribuiscono al piacere dell’abitare». Autonomia e indipendenza dunque. Affascinante. Ma tutta questa tecnologia non rischia di essere eccessivamente complessa per un utente medio? «La base da cui abbiamo tratto ispirazione per il progetto è un’abitazione che non impattasse in modo sensibile sull’ambiente e per fare questo abbiamo optato per materiali classici, durevoli, ecosostenibili, e soprattutto con poche richieste di manutenzione. L’impiantistica che gioca un ruolo determinante nel complesso, è commerciale, di normale utilizzo nella componente tecnica di realizzazione di impianti automatici e ci ha permesso, con l’introduzione della domotica a 360 gradi, di controllare o meglio di definire un rapporto stretto

tra risorse e comfort permettendo un notevole risparmio energetico a fronte di servizi offerti all’ospite dell’immobile molto performanti. La svolta è spostare l’attenzione dal risparmio energetico fine a se stesso alla gestione della risorsa finita, avere delle risorse “finite” non infinite come nel caso dell’erogazione pubblica implica la necessità di essere coscienti dei propri consumi proponendo comportamenti perfettamente in linea con il risparmio energetico e il rispetto per l’ambiente. L’abitazione si auto equalizza, sente la disponibilità di energia e la convoglia dove la necessità è principale, nessuno all’interno del “Nucleo” deve fare niente, si vive semplicemente coccolati dal comfort a costo zero». Ma lei vive all’interno di Nucleo?! «Sì, ho progettato e realizzato il “Nucleo” per poter fare

un’esperienza di vita slegata dal consumo illimitato e non giustificato delle risorse non rinnovabili, io vivo con la mia famiglia all’interno del “Nucleo” e apprezzo giorno per giorno il motivo essenziale del progetto, non sottrarre risorse al prossimo. Sperimentando di persona ed investendo tempo e denaro nel progetto si sono manifestate tutte le certezze e difficoltà che hanno permesso la riuscita dell’impresa, “sentire” la casa come utilizzatore è stato essenziale per provare in modo pieno le sensazioni che si generano all’interno». Ha presentato quest’opera, mercoledì 14 novembre, nella giornata dedicata alle città del futuro, insieme al grattacielo di Intesa San Paolo e al nuovissimo sito produttivo di Philip Morris a Bologna. Quali pensa potrebbero essere le sue prospettive ora?

Per maggiori informazioni Alberto Belluzzi - Referente categoria Edilizia - alberto.belluzzi@lapam.eu - 059 893111 40 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

EDILIZIA


EDILIZIA

Lapam protagonista della settimana della bioarchitettura e della sostenibilità All’evento che si è svolto dal 12 al 16 novembre, un nostro intervento sulla cessione del credito

«Il “Nucleo” è l’espressione della nostra capacità di costruire abitazioni che non impattano con l’ambiente e le costruzioni che abbiamo realizzato post terremoto sono simili ancorché collegate alle reti pubbliche . Sensibilizzare verso comportamenti consoni al rispetto dell’ambiente che ci ospita e progettare edifici che non consumano e non inquinano pur mantenendo un altissimo livello di comfort e fruibilità degli spazi è diventato per noi irrinunciabile. L’impronta “digitale” che lasciamo al nostro passaggio è composta anche di piccoli momenti in cui sappiamo di essere presenti come protagonisti e non solo come ospiti di questa società; Le persone che sono state al “Nucleo” hanno toccato con mano la possibile condizione di leggerezza che si può avere per l’ambiente senza per questo privarci di tutti i comfort».

41 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

G

iunta alla sua quindicesima edizione la Settimana della bioarchitettura organizzata da AESS, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, ha portato anche quest’anno sul territorio, specialisti, istituzioni ed enti di ricerca a ragionare sui grandi temi del progettare e del costruire sostenibile. Rigenerazione, recupero, riqualificazione energetica dell’edilizia esistente, nuove tecnologie costruttive e mobilità sostenibile, hanno così trasformato per una settimana Modena, Vignola, Mirandola e Carpi, nelle capitali italiane della cultura green. Anche quest’anno la nostra associazione è stata protagonista dell’evento grazie all’intervento di Claudio Boccaletti, presidente della categoria edilizia Lapam, che ha rivolto un accorato appello al governo affinché rinnovi e renda strutturali i bonus dedicati alla casa. «Misure indispensabili - ha ricordato Boccaletti - per restituire ossigeno a un comparto ancora in difficoltà». Nel palinsesto di incontri, convegni, seminari tecnici e workshop della Settimana, Lapam ha poi presentato un focus dedicato alla cessione del credito, martedì 13 novembre, derivante dagli interventi di riqualificazione energeti-

PER ENERGIA ARE RIGENER

ca e di miglioramento antisismico degli edifici ad uso civile e produttivo. Enzo Fanì, responsabile dell’Ufficio Fiscale Lapam, ha così fatto chiarezza sulla normativa introdotta dal 2013 inizialmente solo per soggetti cosiddetti “incapienti” ed oggi estesa anche ad altri. «Dalla scorsa Legge di Bilancio questa possibilità è aperta a contribuenti diversi dagli incapienti» spiega Fanì. «Questo per favorire interventi e il finanziamento degli stessi in edifici condominiali dove per vari motivi si innescano dinamiche che spesso tendono a rimandare decisioni altrimenti urgenti». Infine ampio spazio è stato dedicato a Nucleo, l’opera realizzata dall’ingegner Franco Guagliumi, presidente Lapam Medolla e membro del Consiglio direttivo Costruzioni Lapam, presentata durante la giornata di mercoledì 14 novembre, dedicata alle città del futuro.

EDILIZIA


SPECIALE ELEZIONI TRASPORTI

Unatras chiede tempi certi per l’autotrasporto Il presidente Amedeo Genedani torna a sollecitare il governo

I

l presidente di Unatras e Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, non si dà tregua. Dopo averli incontrati in due diverse occasioni negli ultimi due mesi, Genedani torna a sollecitare il ministro Danilo Toninelli e il viceministro Edoardo Rixi. Proprio quest’ultimo si era impegnato a fornire risposte sulle tematiche più urgenti quali: - l’eliminazione del previsto taglio del 15% al rimborso accise sul gasolio;

- l’affidamento anche alle officine private delle revisioni dei mezzi pesanti, così da garantire la sicurezza e smaltire l’inefficienza delle Motorizzazioni; - la previsione di un fondo per il rinnovo del parco veicoli per garantire i più alti standard ambientali e di sicurezza stradale; - il riordino della normativa sui trasporti eccezionali; - l’implementazione di controlli specifici per il contrasto alla concorrenza sleale; - la ripubblicazione dei valori di riferimento dei costi di esercizio; - la certezza dei tempi di pagamento. Un impegno al momento tradito e su cui Unatras ha provveduto a inviare una lettera di sollecito al Ministro dei

Trasporti. Ad aggiungere carne al fuoco si è poi aggiunta un’altra problematica, l’approvazione di un emendamento all’articolo 16 comma 1 del Decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 (DL Emergenze) che, riformulando la definizione dei soggetti obbligati al versamento del contributo all’Authority dei Trasporti, di fatto estenderebbe il campo di applicazione anche alle imprese di autotrasporto. «Tale modifica normativa spiega Genedani - da un lato determinerebbe l’introduzione di una nuova insopportabile tassa a carico degli autotrasportatori, che già versano una quota annuale ad Organismi che svolgono specifici compiti

per il settore (Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporto e Autorità Antitrust) e dall’altro produrrebbe: l’ulteriore delocalizzazione all’estero delle imprese di autotrasporto, la destrutturazione delle stesse per non rientrare nei fatturati a base del calcolo del contributo, l’aumento del conflitto intercategoriale tra i titolari di autorizzazione conto terzi ed i titolari di licenze in conto proprio, l’incremento del contenzioso giudiziario con l’ART sui temi delle competenze e delle attività attribuitele dalla legge. Proprio per questo tutte le sigle rappresentate da Unatras chiedono la convocazione di un incontro urgente con il Ministero».

Per maggiori Pierpaolo Montorsi - Referente categoria Trasporti - pierpaolo.montorsi@lapam.eu - 059 893111 42 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


SPECIALE ELEZIONI TRASPORTI

Corso di preparazione agli esami per il conseguimento del titolo per l’esercizio di attività di autotrasporto

Presentiamo un percorso preparatorio all’esame provinciale di capacità professionale per Autotrasportatore di merci, in riferimento ai contenuti, in ambito nazionale e internazionale, previsti dalla normativa vigente. Il corso, organizzato da FORMart, è rivolto ad aspiranti gestori dei trasporti di imprese che chiedono una nuova iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori con autoveicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate. Il percorso è obbligatorio per chi è in possesso di sola licenza media. Argomenti trattati: Elementi di diritto civile, elementi di diritto commerciale, elementi di diritto sociale, elementi di diritto tributario, gestione commerciale e finanziaria dell’impresa, accesso al mercato, norme tecniche e di gestione tecnica, sicurezza stradale. Per iscriversi al corso c’è tempo fino al 3 marzo 2019. Le lezioni si terranno a Modena, dal 8 aprile 2019 al 6 luglio 2019, tre volte a settimana in orario serale (19.00 - 22.00) e il sabato (9.00 – 13.00). Il corso partirà al raggiungimento di 12 partecipanti.

43 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

TRASPORTI


TURISMO

Fare rete per promuovere il territorio

L’incontro delle neo-guide ambientali escursionistiche con gli albergatori dell’Appennino

L

unedì 29 ottobre si è svolto un importante incontro nell’Appennino Modenese: i dodici partecipanti che hanno superato il corso professionale abilitante per diventare Guide Ambientali Escursionistiche hanno incontrato una delegazione di albergatori dell’Appennino Modenese per la consegna degli attestati di partecipazione. Un momento di convivialità promosso dalla nostra associazione in collaborazione con FORMart per sostenere il territorio, che si inserisce nel lavoro di costruzione delle reti di operatori della filiera turistica della montagna. Se infatti la ricettività alberghiera ed extralberghiera sono un punto imprescindi-

bile nel turismo della montagna è anche vero che oltre ai posti letto è importante avere una rete di operatori del territorio e sul territorio che permettano ai visitatori di fruire del territorio, di conoscere vie e sentieri inesplorati e alla portata di tutti, contribuendo alla destagionalizzazione e alla creazione di nuove nicchie di mercato. Se infatti la nuova destinazione turistica di Modena e Bologna offrirà nuove opportunità al territorio, è altrettanto vero che la domanda turistica si sta evolvendo rapidamente. «Potenziando l’offerta di guide ed esperti del territorio la nostra associazione punta su un turismo più consapevole e rispet-

toso dell’ambiente dando alle imprese turistiche della montagna una carta in più da offrire ai loro clienti» ha commentato

Per maggiori informazioni Daniele Casolari -Responsabile Licom -daniele.casolari@lapam.eu - 059 89 3111 44 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


TURISMO

Esperienze di successo nel mondo delle GAE Una delle esperienze di maggiore successo professionale nel mondo delle Guide Ambientali Escursionistiche è quella de La via dei monti, un gruppo trekking nato nel Giugno 2015 per proporre a tutti gli amanti della montagna un’offerta completa di escursioni naturalistiche, storiche, culturali, etnografiche. Una realtà che ha saputo coniugare un’offerta molto ampia in termini di incoming turistico con il rigore professionale necessario a svolgere questo tipo di professione. Tutte le Guide Ambientali Escursionistiche del gruppo sono associate AIGAE, l’associazione di riferimento per le Guide Escursionistiche Ambientali, ed operano ai sensi della L. 4/2013, svolgendo la professione attenendosi alle linee di etica professionale contenute nel codice deontologico delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE. La via dei monti fa inoltre parte del consorzio di promozione turistica Appenninando, un altro esempio di come la filiera turistica si sta consolidando verticalmente per riuscire a proporsi a turisti e visitatori in modo sempre più integrato.

Cosa sono le guide ambientali escursionistiche Daniele Casolari, segretario Licom, la sigla che racchiude le aziende del turismo del commercio e dei pubblici esercizi. Del resto tutto l’Appennino, da Sestola a Pievepelago, passando per Frassinoro e Zocca è ricchissimo di itinerari per tutte le difficoltà: da quello più semplice adatto alle famiglie a quello dei semi-professionisti. Percorsi che, specialmente se contornati dai colori della primavera o dell’autunno possono incantare i visitatori con panorami mozzafiato, ma che senza un’adeguata rete di professionisti riconosciuti e di un sistema di promozione e di gestione dell’incoming turistico, rischia di rimanere inespresso.

45 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

La Guida Ambientale Escursionistica è una delle tre tipologie di attività di accompagnamento turistico disciplinate dalla Regione Emilia Romagna con la deliberazione 1515 del 2011 in attuazione della Legge Regionale 4 del 2000 relativa all’accesso a questo tipo di professione (le altre sono la guida turistica e l’accompagnatore turistico). La Guida Ambientale Escursionistica (GAE) accompagna e illustra a persone o gruppi gli aspetti ambientali e naturalistici del territorio, compresi parchi e aree protette, zone espositive di carattere naturalistico e ecologico con esclusione dei percorsi alpini, in particolare quelli che richiedono attrezzature specifiche. Per poter svolgere l’attività di GAE è necessario ottenere l’abilitazione che consente l’esercizio su tutto il territorio regionale. Per accedere è necessario frequentare un corso di formazione riconosciuto dalla Regione di 150 ore e superare la verifica di apprendimento finale che comprende tematiche legate ai beni naturali e paesaggistici di tutto il territorio regionale e alle competenze linguistiche. FORMart Modena, in collaborazione con Licom Lapam Modena ha realizzato un corso riconosciuto dalla Regione che da anni non veniva svolto sul nostro territorio, contribuendo allo sviluppo di queste fondamentali figure professionali per il turismo e la promozione del territorio dell’Appennino modenese.

TURISMO


BENESSERE

Vivi Scopri Assapora: promozione e valorizzazione del territorio dell’Unione Terre di Castelli Si è concluso il ciclo di workshop dedicati alle imprese su digitalizzazione, incoming e marketing territoriale

N

el mese di ottobre 2018 si è svolto un ciclo di workshop tematici dedicato alle imprese dell’Unione Terre di Castelli dedicato agli strumenti di promozione e valorizzazione del territorio, anche mediante le nuove tecnologie digitali. Un percorso rientrante nel progetto di marketing territoriale Vivi Scopri Assapora dell’Unione Terre di Castelli (www.terredicastelli.eu) e coordinato dalle Associazioni di categoria. Un percorso ricco e articolato di approfondimento, che ha permesso il confronto anche tra gli operatori su alcuni passi necessari che le reti di imprese e di stakeholder devono compiere individualmente o unitariamente per migliorare ancora l’offerta turistica ai visitatori. Ecco di seguito alcuni interessanti spunti emersi durante i workshop: Per quel che riguarda il digital marketing e web marketing l’assunto di partenza non è la rincorsa tecnologia allo strumento o al sito “di grido” del momento, ma la comprensione di come gli strumenti digitali abbiano cambiato il comportamento di acquisto e di consumo di beni e servizi da parte dei consumatori. Secondo una ricerca di Hootsuite Italia, sono 49 milioni gli italiani che utilizzano internet con il proprio Smartphone (pari all’83% dell’intera popolazione nazionale), l’88% dei quali ricorre alla rete ogni singolo giorno dell’anno. Pur con differenze e sfumature varie sono cadute le barriere legate al contesto territoriale (regioni più digitalizzate versus regioni meno digitalizzate) o anagrafiche (del tipo “internet è una cosa da giovani”). Dati che sui consumatori esteri mostrano un livello di pervasività di queste tecnologie nella vita di tutti i giorni ancora maggiore. Utilizziamo la rete per scegliere dove andare a mangiare, che marca di prodotti comprare, per orientarci mentre raggiungiamo una destinazione, per sapere le previsioni meteo e del traffico, per condividere le fotografie e i pensieri con i nostri contatti personali o con il resto del mondo. Ecco allora che strumenti quali Google Ads, Facebook Instagram, Google My Business (solo per citarne alcuni) diventano veicolo

per rapportarsi e relazionarsi con la clientela attuale e potenziale. La buona notizia è che tutto sommato il costo per l’utilizzo di queste tecnologie e questi strumenti è soprattutto nel tempo dedicato alla formazione di base e nell’impratichirsi all’utilizzo. Certo, specialmente per chi sviluppa volumi di attività di notevole entità il ricorso ad un professionista esterno diventa una necessità, ma la cosa migliore è sempre partire a piccoli passi per avere anche la migliore cognizione delle opportunità (e dei pericoli) offerti dalla rete.

UNIONE TERRE DI CASTELLI E VIVI L’Unione “Terre di Castelli” è una Unione di Comuni che aggrega i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca. Per lo specifico settore del turismo, l’Unione ha lanciato Vivi Scopri Assapora, un progetto di marketing territoriale volto alla valorizzazione e promozione in chiave di incoming turistico. In particolare, sul sito

Per maggiori informazioni Elena Baraldi - Referente categoria Benessere Lapam - elena.baraldi@lapam.eu - 059 893111 46 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

BENESSERE


IL LIBRO

Per quel che riguarda l’accoglienza e la gestione del turista straniero, è stata approfondita la complementarietà dei due orientamenti dell’incoming. Da un lato l’Orientamento al fare, ovverosia il far accedere il turista straniero alle strutture e ai luoghi tramite progetti di marketing e promozione territoriali, spesso sviluppati in sinergia con associazioni d’impresa ed enti istituzionali locali di promozione turistica; dall’altro l’Orientamento al comunicare, ovverosia il gestire il turista straniero al suo arrivo sul territorio, sviluppando strategie sinergiche di accoglienza e fidelizzazione. Per quel che riguarda il secondo aspetto, il punto di partenza alla base di qualsiasi progetto di incoming efficace e duraturo è quanto si vuole crescere in termini di proposizione al target estero; del resto, solo la consapevolezza dello spazio da colmare nell’approcciarsi al turista straniero può consentire di portare a maturazione gli strumenti di comunicazione e di marketing che l’azienda usa con il cliente domestico. Per quel che riguarda il marketing territoriale dei piccoli comuni e dei borghi, si è approfondito – tra gli altri - il tema dello storytelling, quale metodo di valorizzazione efficace della storia e della cultura locale, a patto di raccontare la pura e semplice verità dei luoghi, senza scadere in banalizzazione o artifizi. Del resto, la nostra storia e la nostra cultura hanno bisogno di essere raccontate: mai dare per scontato che l’ospite straniero s’informi da solo e faccia spontaneamente domande per sapere qualcosa in più della singola realtà locale o imprenditoriale. Sicuramente sarà informato sulla viabilità, sui prezzi delle camere, sui collegamenti urbani, con aspettative di massima su quello che pensa di ricevere. Ma è solo la narrazione reale e sincera in loco che crea un collegamento culturale con gli ospiti. Che sia fatta oralmente o con brochure, mediante strumenti digitali o mediante visite guidate, l’importante è che i contenuti

I SCOPRI ASSAPORA www.terredicastelli.eu si possono trovare itinerari, luoghi di interesse, informazioni pratiche ed il calendario eventi del territorio. Il risultato di un lungo lavoro di organizzazione e coordinamento a cui è stata data grande importanza al coinvolgimento delle imprese, tramite anche un lavoro di indagine e approfondimento di tematiche specifiche mediante la formula dei workshop in collaborazione con le Associazioni di Categoria.

47 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

siano di sapore autentico. L’unicità della storia e della narrazione crea distintività, la quale permetterà al turista di riconoscere la reputazione dell’esperienza di soggiorno, ovverosia ciò che porterà a casa dal suo viaggio, il vero valore aggiunto di un’esperienza turistica.

GLI INCONTRI DI VIVI SCOPRI ASSAPORA Lunedì 1 ottobre 2018 – GO SOCIAL ! SOCIAL MEDIA PER LE IMPRESE Sviluppo di una offerta commerciale in ottica web oriented: come e cosa propor re sui principali portali di social media, come creare sinergie con il sito web della propria attività, come effettuare una promozione condivisa di più attività mediante social. Lunedì 8 ottobre 2018 – I FONDAMENTALI DELL’ECOMMERCE Prezzi, margini di vendita, trend di canale nell’ecommerce : prodotti fisici e servizi (ristorazione e turismo), Posizionamento, marketplace disponibili, e strategie di vendita Lunedì 15 ottobre 2018 - WEB MARKETING E GOOGLE ADS Promozione dell’attività mediante strumenti web: SEO, posizionamento, utilizzo di parole chiave e metamotori, indicizzazione, campagne pubblicitarie so Google AdWords e principali operatori di ricerca. Lunedì 22 ottobre 2018 – ACCOGLIERE E GESTIRE IL VISITATORE STRANIERO Tecniche e strumenti linguistici per l’accoglienza e la gestione del visitatore straniero Lunedì 29 ottobre 2018 – MARKETING TERRITORIALE PER I PICCOLI COMUNI Come promuovere in modo coordinato il proprio Centro Commerciale Naturale : azioni strumenti e buone prassi facilmente realizzabili dalle singole attività

IL LIBRO


GIARDINIERI

Quando la globalizzazione entra in giardino Difendersi dalle minacce di parassiti importati dall’estero e riconoscere nuove malattie, è diventato indispensabile per i professionisti del verde

L

a Popilia japonica, l’Aromia bungii, la Cydalima perspectalis (forse più conosciuti come Coleottero carabeide e cerambicide e lepidottero Crambiddaee) e altri curiosi insetti sono stati al centro dell’incontro promosso dal gruppo giardinieri di Lapam lo scorso 26 novembre. La serata, organizzata in collaborazione con il centro di formazione Dinamica ed il Consorzio Fito-Sanitario di Modena e Reggio Emilia, verteva infatti sul tema: «I cambiamenti climatici, la globalizzazione, la società del terzo millennio. Come si evolve il panorama delle problematiche per la gestione del verde ornamentale» ed era finalizzata ad esplorare quanto, da una parte, i cambiamenti climatici in atto, dall’altra, le nuove abitudini di mobilità interplanetaria delle persone e delle merci, possano influire sulla corretta

Per maggiori informazioni Carlo Alberto Medici - Referente categoria Giardinieri - carloalberto.medici@lapam.eu - 059 893111 48 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


GIARDINIERI gestione delle piante. Sempre più frequentemente infatti, le piante autoctone sono attaccate da insetti e funghi di nuova provenienza (spesso Sud est asiatico, ma non solo) con esiti a volte catastrofici sulla loro crescita e sopravvivenza. A relazionare un’attenta platea di giardinieri, su questi temi di estrema attualità, il direttore del Consorzio Fitosanitario, Luca Casoli e il tecnico, Andrea Catellani. Il primo, in modo chiaro ed esaustivo, ha presentato gli effetti delle modifiche in tema di clima in atto nei nostri territori e le evidenze statistiche di questo fenomeno: temperature medie sempre più alte, con picchi anomali, e un andamento della piovosità complessivamente in linea negli anni, ma con fenomeni sempre più estremi e di maggiore frequenza. È stato invece Catellani ad approfondire la presenza di molte specie nuove di insetti ( coleotteri, lepidotteri, rincoti,…) e di funghi che sempre più spesso si accaniscono su molte specie arboree e sui prati con effetti di defogliazione, essiccamento o scavamento di profonde gallerie all’interno dei tronchi. E al tempo stesso di suggerire alcuni specifici trattamenti contro queste proliferazioni, da utilizzare sia in modo preventivo, che in fase di disinfestazione. Nello specifico, poi, il direttore Casoli ha aggiornato i presenti sullo stato delle ricerche che si stanno compiendo in questo campo per individuare agenti naturali di contrasto ai nuovi insetti, con funzioni parassitarie, che possano dare risultati concreti senza l’aiuto di agenti chimici, spesso portatori di forti controindicazioni. In chiusura, il presidente dei giardinieri Lapam, Cesare Marchetti, ha espresso soddisfazione per i contenuti dell’incontro ed ha anticipato come l’azione dell’associazione di supporto alla categoria proseguirà anche nei mesi futuri. In merito, ha infatti annunciato che si stanno predisponendo iniziative per aiutare le imprese del verde nei rapporti con la pubblica amministrazione e si sta pensando di organizzazione un vero e proprio corso per la realizzazione dei giardini, attraverso la valorizzazione di elementi fondamentali, quali l’acqua, la luce e i suoni.

49 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

GIARDINIERI


SCUOLE

Indovina chi viene in azienda?

“Dire, fare, toccare e... incontrare”, il progetto rivolto alle scuole medie del territorio, fa tappa a Campogalliano e porta 88 studenti in quattro imprese locali

Q

uattro classi coinvolte per quattro imprese. “Dire, fare, toccare e incontrare” il progetto pensato da Lapam per le scuole secondarie del territorio ha fatto tappa a Campogalliano. Qui grazie alla collaborazione con il Comune che ha patrocinato l’iniziativa e le scuole San Giovanni Bosco, la nostra associazione ha potuto condurre 88 ragazzi e ragazze delle terze medie in quattro realtà aziendali affermate e di quattro comparti differenti: Abc Bilance, Adriana Mode, Baccarani macchine edili e Caseificio 4 madonne. «Crediamo molto in questo progetto - racconta Rita Cavalieri, vice presidente Lapam e imprenditrice locale - e lo stiamo proponendo a scuole e istituzioni di altri comuni. L’alleanza tra docenti, famiglie e associazione, permette infatti a questi studenti di avere un’idea più precisa di cosa li attende una volta terminati gli studi e questo è indubbiamente un valore aggiunto in una fase delicata come quello dell’orientamento verso le scuole superiori. È così che in una giornata di lezione in aula, l’8 novembre, e due di visite aziendali, il 20 e 27 novembre, il progetto ha dato forma ad un vero e proprio tour dedicato ai giovani. «Anche per noi aziende è importante rendersi conto di cosa piace ed interessa ai ragazzi» ha detto Damiano Pietri, socio titolare della ABC Bilance e presidente dei giovani imprenditori Confartigianato. «Inoltre questo progetto consente di entrare in contatto con i docenti, di mostrargli ciò che facciamo». «È importante entrare presto in contatto con le esigenze delle aziende - ha commentato Decimo Baccarani, titolare della Baccarani Macchine Edili - proprio

Per maggiori informazioni Elena Baraldi - Referente Scuole Lapam - elena.baraldi@lapam.eu - 059 893111 50 . IMPRESE&TERRITORIO 04|18 03|18

WWW.LAPAM.EU


SCUOLE

perché le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il mondo del lavoro. Saperlo per tempo è quindi indispensabile». Se dunque dimestichezza con le nuove tecnologie digitali e competenze trasversali sono considerati prerequisiti indispensabili dalle azienda, è altrettanto vero che l›Italia rimane il paese dell›artigianalità. «Volevamo mostrare ai più giovani l’intero processo produttivo di una sartoria artigianale - racconta Lisa Carri, socia titolare di Adriana Mode - e cercare di

trasferire un po’ della nostra passione e di ciò che abbiamo appreso negli anni. Non solo per quanto riguarda il prodotto, il disegno o la scelta del tessuto, ma anche sulla consulenza personalizzata al cliente che seguiamo dalla richiesta inziale fino alla consegna del capo finito». Manualità ed esperienze indispensabili anche in una realtà strutturata come il Caseificio 4 Madonne, capace di contenere in magazzino oltre 30mile forme di parmigiano reggiano. «È bello poter mostrare ai ragazzi delle

scuole un po› del nostro «saper fare» e magari riuscire anche a trasferirgli quanto di bello c›è nel mondo del parmigiano». Un’esperienza a 360° dunque che si è conclusa, momentaneamente, durante un incontro con i genitori degli studenti, giovedì 6 dicembre a Campogalliano. Un modo per mantenere vivo il legame di una comunità che la nostra associazione vuole riproporre anche in altri comuni, tra cui: Marano, Castelfranco, Vignola, Scandiano e Arceto.

GUARDA IL VIDEO DELL’ESPERIENZA “DIRE, FARE, TOCCARE E... INCONTRARE” SUL CANALE YOUTUBE LAPAM

51 . IMPRESE&TERRITORIO 04|18 03|18

SCUOLE


CULTURA

Wellmade, il portale degli artigiani italiani Il sito nato su impulso della Fondazione Cologni, promette di far conoscere (e crescere) l’artigianato italiano

A

ttorno all’artigianato italiano si sta condensando una nuova sensibilità. Mostre, siti internet, pubblicazioni di studiosi, associazioni ed enti, si concentrano ormai da qualche anno sul ruolo dei nostri artigiani in un mondo sempre più digitale, con lo scopo di far conoscere (o forse di conservare) un patrimonio unico ed inestimabile. In questo contesto si inserisce anche l’interessante lavoro che da fine 2016 sta conducendo Fondazione Cologni, con il sostegno di enti e istituzioni pubbliche e private e “raccontato” sul sito www.well-made.it. L’idea è quella di creare una community di “appassionati ed esperti” del ben fatto made in Italy; di imprese e potenziali, o affezionati clienti. Uno spunto interessante che fa il paio con altre iniziative simili promesse negli ultimi anni - quasi tutte germogliate nell’area milanese - e che vede la partecipazione anche di alcuni artigiani di Modena e Reggio Emilia. Ma a chi si rivolge Wellmade. it? La piattaforma è aperta ad artigiani che vogliono costruirsi una reputazione basata sulla qualità del proprio saper fare, certificata da esperti e a disposizione di utenti in cerca di consigli e opinioni sui loro prodotti e servizi.Il sito, oltre a una vetrina con decine di artigiani “esposti”, offre infatti la possibilità di scrivere e leggere recensioni sulle botteghe e manifatture presenti sul portale. Gli ideatori di questo progetto sono i due designer

Edoardo Perri e Dario Riva di Whomade, da anni impegnati nel rilancio e nella diffusione di un “artigianato d’avanguardia”. La nostra Confartigianato collabora invece con la Fondazione e con essa ha siglato nel 2008 la “Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico” con cui le due realtà si pongono il comune obbiettivo di far conoscere l’artigianato artistico, “spesso misconosciuto o scarsamente compreso della nostra economia”. “L’artigianato artistico - si legge sul manifesto - rappre-

senta un settore con caratteristiche assolutamente peculiari per il quale devono essere definite linee politiche, strategiche e di azione a livello europeo e internazionale, studiate appositamente per sostenere, tutelare, valorizzare e promuovere il settore, favorendone anche l’internazionalizzazione”.Così, mentre le succitate linee politiche si fanno attendere, iniziative positive Wellmade.it si moltiplicano sul territorio, contribuendo a sostenere attivamente l’artigianato italiano.

Per maggiori informazioni contattaci@lapam.eu - 059 893111 52 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

CULTURA


DONNE

Più imprese rosa a Modena e Reggio, ma le discriminazioni restano Le disparità con le aziende maschili sono ancora evidenti. Un convegno a Reggio Emilia per fare il punto

“I

l contributo delle donne e delle nuove cittadine nello sviluppo dell’economia e dell’impresa” è stato l’argomento dell’intervento di Cinzia Ligabue, presidente di Donne Impresa Lapam, nel quadro di un convegno tenutosi a Reggio Emilia lo scorso 17 novembre sul tema “Il valore della diversità nello sviluppo e l’innovazione: imprenditoria, ricerca, economia, società e cultura”. L’evento, promosso dal Comune di Reggio Emilia e selezionato a livello europeo come Evento Satellite del Forum Mondiale della Democrazia, ha registrato autorevoli interventi da parte di parlamentari, docenti dell’Università di Modena e Reggio, responsabili di enti ed associazioni per l’integrazione interculturale, nonché rappresentanti del mondo imprenditoriale. Nel suo intervento Cinzia Ligabue ha richiamato in modo forte il valore della diversità, sia in ambito culturale, che sociale ed economico e soprattutto il valore delle differenze di genere, presentando una serie di dati a livello macroeconomico e a livello locale sulla presenza al femminile nel mondo del lavoro e più in generale dell’economia. Oltre un milione e seicentomila unità in Italia, dove la parte del leone la fanno le imprenditrici artigiane e commerciali. E questo nei settori a tradizionale vocazione femminile come i servizi alla persona e il piccolo dettaglio, ma in forte crescita anche nei comparti manifatturieri e dei servizi alle imprese. Tra gli elementi sottolineati da Ligabue la conferma che nelle provincie di Modena e Reggio Emilia le imprese rosa aumentano nonostante gli anni di crisi, a differenza delle altre aziende che registrano invece un calo. Molto inte-

resse ha suscitato nell’intervento di Donne Impresa la parte che riferiva della presenza delle imprese femminili straniere nelle due provincie: 3.333 aziende, di cui 1.487 a Reggio e 1.946 a Modena a testimonianza di una forte vocazione all’integrazione economica e sociale di questi territori.Analogo interesse ha suscitato anche il dato complessivo, ricavato dall’Osservatorio nazionale di Confartigianato, da cui emerge come negli anni dal 2014 al 2018, il recupero occupazionale avvenuto nel nostro Paese si sia registrato soprattutto per merito dell’occupazione femminile in crescita di sei punti e con quella maschile, invece ancora ferma al segno meno. «Il fatto che le donne nel mondo del lavoro e dell’impresa abbiamo dimostrato in questi anni maggiore vitalità – è questa la tesi espressa da Cinzia Ligabue – non deve fare pensare che

tutto sia positivo. Molti sono ancora i problemi da risolvere per sostenere al meglio questa forte presenza femminile». Citando ad esempio il nodo del credito dove spesso le imprese femminili subiscono trattamenti discriminatori con richieste di garanzie aggiuntive o con tassi di interesse più alti rispetto ai colleghi maschi. O ancora la necessità di una più forte azione a livello nazionale di sostegno alla maternità o alle operazioni di cura e di assistenza ai familiari non autosufficienti, che sempre più spesso nelle famiglie italiane sono a carico proprio delle figure femminili. L’apprezzato intervento di Ligabue si è concluso con un richiamo forte alla necessità di mantenere alta l’interesse sulle questioni legate alla diversità, dichiarando che: «l’attenzione su questi temi non può certo che fare bene, non solo alle donne, ma all’intera società».

Per maggiori informazioni Carlo alberto Medici - Responsabile Gruppo Donne - carloalberto.medici@lapam.eu - 059 893111 53 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

DONNE


COMUNICAZIONE

Più spazio a welfare e produttività, rinnovato il contratto collettivo regionale della comunicazione I punti salienti dell’accordo siglato dalle parti sociali

L

o scorso 29 ottobre Confartigianato, Cna, Casartigiani Claai e Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom Uil hanno siglato il contratto collettivo per la regione Emilia Romagna dell’area Comunicazione. Il Ccrl, valido dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2021, a modifica del precedente contratto regionale si applica alle imprese artigiane e non artigiane operanti nel settore dell’area Comunicazione. In questo articolo cerchiamo di riassumere le principali novità contenute nel testo, ma per ogni ulteriore informazione vi rimandiamo alle sedi territoriali Lapam o ai contatti riportati qui in fondo.

Trattamento economico malattia e infortuni non sul lavoro

Dal mese di dicembre 2018 il trattamento economico di malattia per gli operai e apprendisti, per i primi 3 giorni di carenza in malattie non superiori a 6 giorni, fatto salvo quanto previsto dal Ccnl del 27 febbraio 2018, sarà pari al 65% della retribuzione. Dal 1° gennaio 2021 passerà al 70%. Per i lavoratori dipendenti di imprese non artigiane i periodi di ricovero ospedaliero e di terapie salvavita non devono essere conteggiati ai fini del periodo di comporto.

Congedi per donne vittime di violenz ai sensi dell’art. 24 del d.lgs 80/2015

È il diritto per le donne vittime di violen-

za ad assentarsi per tre mesi dal lavoro con un’indennità corrisposta dal datore di lavoro secondo le modalità previste per la maternità. Questo periodo di assenza si computa ai fini di ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto.

Premio di produttività annuale

Per poter beneficiare della detassazione l’azienda deve depositare entro il 27 novembre 2018 nell’apposito sito del Ministero, la modulistica (vedi allegato in fondo all’articolo - in particolare 1A e 1B) e la modulistica per la comunicazione di adesione al Ccrl. Il premio è calcolato sulla base di due indicatori: Il primo è il rapporto tra fatturato al netto dell’inflazione e al numero dei dipendenti dell’anno. L’indicatore determina il 60% del pre-

mio complessivo. Il raggiungimento del risultato si ottiene se l’incremento è pari o superiore al 3% sull’anno precedente a cui è calcolato. Il secondo è il rapporto tra ore lavorate dall’insieme dei lavoratori dell’impresa nell’anno e ore lavorabili dagli stessi lavoratori. L’indicatore determina il 40% del premio complessivo. Il raggiungimento della quota premio si ottiene se. il confronto tra i risultati dei due anni il rapporto è superiore al 1%. In tal caso il premio può essere erogato solo se il rapporto tra le ore lavorate e le ore lavorabili dell’anno 2017 è maggiore dello 0,95. I lavoratori potranno optare per la destinazione del premio in Welfare fino ad un massimo del 50% del valore del premio. In tal caso la quota opzionata dal lavoratore sarà maggiorata del 10% rispetto alla quota di premio corrispondente.

Per maggiori informazioni Livio Lazzari - Referente categoria ICT - livio.lazzari@lapam.eu - 059 893111 54 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

WWW.LAPAM.EU


A, B, C PER LE IMPRESE

Videosorveglianza: tre suggerimenti per non commettere errori Inauguriamo questa rubrica di spunti dedicati alle imprese, con alcuni avvertimenti utili sul tema

1

Molte aziende non sanno che prima di installare un impianto di videosorveglianza è necessario richiedere l’autorizzazione presso l’Ispettorato del Lavoro di competenza o eventualmente ricercare l’accordo con la rappresentanza sindacale. Il presupposto per l’autorizzazione o per l’accordo sindacale è la presenza in azienda di almeno un lavoratore dipendente.

2

Per via dell’installazione di “impianti di videosorveglianza fai da te” o per l’inavvertenza da parte delle imprese installatrici, è frequente che gli impianti di videosorveglianza siano installati senza tenere conto delle limitazioni imposte dalla normativa a tutela della privacy e dei diritti dei lavoratori, così come dalle disposizioni impartite dall’Ispettorato del Lavoro. È quindi indispensabile conoscere questi aspetti prima di installare un impianto in azineda.

3

Ogni Ispettorato territoriale rilascia le autorizzazioni tenendo conto sia delle disposizioni nazionali sia di linee guida interne. Questo fa si che tra un Ispettorato Territoriale e l’altro ci possa essere più o meno flessibilità nell’interpretazione della normativa nazionale, in particolare nella durata di conservazione delle immagini registrate e per quanto riguarda l’accesso da remoto con dispositivi mobili.

Vi ricordiamo che per maggiori informazioni potete rivolgervi alle sedi Lapam sul territorio. Tutti i contatti su www.lapam.eu 55 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

A, B, C PER LE IMPRESE


CORSI FORMART

I corsi FORMart in partenza Una panoramica sui corsi previsti per le prossime settimane e dedicati alle imprese che vogliono crescere

FORMart Modena

Via Emilia Ovest 693/B - 41123 Modena tel. 059 3369911 - fax 059 821942 info. modena@formart.it

CONTROLLO DI GESTIONE Obiettivi: Il corso ha l’obiettivo di fornire i

principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprendere i principi generali del controllo di gestione per assumere le decisioni aziendali (titolare d’impresa/direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico/amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione (responsabile di reparto, responsabile commerciale, responsabile amministrativo).

Durata:4 ORE Dal 16/01/2018 al 04/03/2019 Costo: € 550,00 + IVA

GESTIRE LO STRESS PER STAR BENE Obiettivi:

• Accrescere le proprie competenze e ca-

pacità relazionali e comunicative. • Migliorare la gestione dello stress da lavoro correlato e l’impatto su se stessi • Aumentare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di gestire le situazioni complesse • Affinare la capacità di gestione dei conflitti (con colleghi, dipendenti e clienti)

56 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

Durata: 24 ORE Dal 23/01/2019 al 20/02/2019 Costo: € 390,00 + IVA

SCRITTURE CONTABILI PER LA CHIUSURA DEL BILANCIO E ASPETTI FISCALI Obiettivi: Fornire le conoscenze contabili

e fiscali necessarie per effettuare le scritture di rettifica e di assestamento al bilancio di chiusura esercizio

Durata: 8 ORE Dal 28/01/2019 al 04/02/2019 Costo: € 110,00 + IVA

SPEAK ENGLISH Obiettivi: Il corso, di livello base ed elementare (A1-A2), permette di apprendere le espressioni più comuni da utilizzare in contesti lavorativi e quotidiani. Il corso è orientato al miglioramento delle capacità di ascolto, di interazione e di comunicazione. Per abbattere le barriere psicologiche e cognitive, gli incontri prevedono l’impiego di una metodologia didattica esperienziale Durata: 15 ORE Dal 11/02/2019 al 11/03/2019 Costo: € 1.800,00 + IVA

BACK OFFICE Obiettivi: L’addetto al back office è una

figura costantemente ricercata dalle imprese e si caratterizza per una professionalità poliedrica che lo rende capace di comunicare con la forza vendita, con il

cliente e con i restanti settori dell’azienda. Durata:12 ORE Dal 13/02/2019 al 13/03/2019 Costo: € 200,00 + IVA

LAMINAZIONE DELLE CIGLIA Obiettivi: Corso dedicato a chi vuole apprendere la tecnica di curvatura semi-permanente per ciglia naturali. Il corso prepara le estetiste e le specialiste del lash art a eseguire correttamente il trattamento per ottenere risultati simili o superiori alle comuni tecniche di extension ciglia, curvando e rinforzando le ciglia naturali Durata: 6 ore Febbraio 2019 Costo: € 110,00 + iva

WWW.LAPAM.EU


CORSI FORMART

FORMart Reggio Emilia

Via Luigi Sani 7 - 42121 Reggio Emilia tel. 0522 267411 fax. 0522 334640 info.reggio@formart.it

CORSO EXCEL BASE Obiettivi: Il corso illustra come utilizzare

Microsoft Excel partendo dalle sue funzioni più semplici ed elementari, per organizzare e gestire i dati, ottenere file come reportistica e business plan e per creare grafici per la presentazione efficace delle informazioni.

Durata: 5 incontri da 3 ore ciascuno, il giovedì sera: 31 gennaio dalle 19.00 alle 22.00 7,14,21,28 febbraio dalle 18.30 alle 21.30 Costo: € 150,00 (iva inclusa)

BUSINESS ENGLISH PER I SETTORI TECNICO-

57 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

ECONOMICO-COMMERCIALE

L’ATTENZIONE DEI CLIENTI

Obiettivi: Il corso mira al

Obbiettivi: Questo corso vuole essere un

perfezionamento dell’inglese parlato, letto e ascoltato in ambito professionale con particolare attenzione al linguaggio tecnico, economico e commerciale. Il corso è adatto a persone con un livello di conoscenza della lingua inglese almeno elementare ( livello A2). Gli effettivi livelli linguistici dei partecipanti vengono rilevati attraverso un breve test scritto, da compilare prima di formalizzare l’iscrizione, al fine di costituire un gruppo aula omogeneo.

“ponte formativo” tra scuola/università e pratica amministrativa, con l’obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l’amministrazione d’impresa, attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e, per i partecipanti non occupati che lo desiderano, attraverso una esperienza diretta in azienda (“opzione tirocinio”). Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa.

Durata: 20 incontri, il lunedì sera dalle 19.00 alle 21.00 Costo: € 590,00 + IVA = € 719,80 €

FATTI SENTIRE! PROMUOVERE LA PROPRIA ATTIVITÀ E ATTIRARE

Durata: 9 ore da 3 incontri da 3 ore ciascuno: martedì 19/02/2019 dalle 18.30 alle 21.30 martedì 26/02/2019 dalle 18.30 alle 21.30 martedì 05/03/2019 dalle 18.30 alle 21.30 Costo: € 130,00 +IVA € 158,60 €

CORSI FORMART


LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Novità in materia fiscale (e non solo) per imprese piccole e grandi Per rimanere aggiornato su bandi, contributi e su tutto quello che riguarda la vita della tua impresa vai su

www.lapam.eu

Fisco

I principali provvedimenti di tipo fiscale presenti nel decreto legge 119/2018 Una carrellata dei principali provvedimenti contenuti nel cosiddetto Decreto Fiscale (Nota Bene, il contenuto seguente è aggiornato al 27 novembre 2018) Definizione agevolata dei processi verbali di constatazione La disposizione introduce la possibilità di definire in via agevolata i processi verbali di constatazione, tramite la presentazione di una dichiarazione integrativa ovvero una prima dichiarazione in caso di omessa presentazione della stessa, versando per intero le imposte autoliquidate. Possono essere oggetto della definizione agevolata unicamente i processi verbali di constatazione consegnati entro la data di entrata in vigore del presente decreto (24 ottobre 2018). È possibile definire solo i verbali per i quali, alla predetta data, non è stato ancora notificato un avviso di accertamento o ricevuto un invito al contraddittorio. Possono essere sanate le violazioni constatate nel verbale che abbiano ad oggetto imposte sui redditi e relative addizionali, contributi previdenziali e ritenute, imposte sostitutive, imposta regionale sulle attività produttive, imposta sul valore degli immobili all’estero, imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero e imposta sul valore aggiunto. Definizione agevolata degli atti del proce-

58 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

dimento di accertamento Possono essere oggetto della definizione agevolata gli avvisi di accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione, gli atti di recupero notificati entro la data di entrata in vigore del decreto, non impugnati e ancora impugnabili alla stessa data (24 ottobre 2018). La norma introduce la possibilità di definire in via agevolata gli atti sopra menzionati sempreché gli stessi non siano ancora definitivi e i termini per la presentazione del ricorso risultino ancora pendenti alla medesima data (24 ottobre 2018). Il termine per il versamento è di 30 giorni che decorrono dalla data di entrata in vigore della norma (24.10.2018) oppure, qualora fosse più ampio, il suddetto termine coincide con quello per la proposizione del ricorso previsto dall’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218, tenendo conto di eventuali istanze di adesione e di istanze per lo scomputo delle perdite già presentate e che prorogano il suddetto termine. Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione L’articolo 3 prevede, per chi aveva già beneficiato delle rottamazioni precedenti e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni pagando un interesse ridotto del

2% annuo e quella di compensare, in alcuni casi, i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Con la nuova definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione (c.d. Rottamazione ter), il debitore potrà beneficiare dell’abbattimento delle sanzioni comprese nel carico e degli interessi di mora, come nelle due precedenti “rottamazioni” (disciplinate dall’art. 6 del decreto-legge n. 19312016 e dall’art. 1 del D.L. n. 148/2017). Rispetto ad esse, fruirà di condizioni più favorevoli, poiché: • potrà effettuare il pagamento delle somme dovute in un arco di tempo particolarmente ampio (cinque anni); • potrà utilizzare in compensazione, per tutti i versamenti necessari a perfezionare la definizione, i crediti non prescritti, certi liquidi ed esigibili, per somministrazioni, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della PA; • il pagamento in forma rateale sarà assoggettato ad un tasso di interesse ridotto, pari al 2% annuo; • provvedendo al versamento della prima o unica rata delle somme dovute potrà ottenere l’estinzione delle procedure esecutive avviate prima dell’adesione alla definizione. Stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 Il comma 1 prevede che siano automaticamente annullati i debiti di importo residuo fino a mille euro, calcolato alla data di entrata in vigore del decreto-legge (24 ottobre

WWW.LAPAM.EU


LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI 2018) e comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. L’annullamento di tali debiti può dare luogo alla deduzione da parte del contribuente a saldo di quanto dovuto, entro il 7 dicembre 2018, dallo stesso per la definizione agevolata di cui all’art. 1 del D.L. n. 148/2017 (rottamazione–bis). L’annullamento è effettuato alla data del 31 dicembre 2018 per consentire gli adeguamenti tecnico-informatici e contabili necessari ad effettuare l’operazione di annullamento. In tal modo verrà realizzata una operazione contabile di “pulizia del magazzino” che consentirà all’ente I’efficientamento dell’attività di riscossione. Definizione agevolata delle controversie tributarie L’articolo 6, al comma 1, consente di definire con modalità agevolate le controversie tributarie pendenti, anche in Cassazione e a seguito di rinvio, in cui è parte l’Agenzia delle entrate, aventi ad oggetto atti impositivi (avvisi di accertamento, provvedimenti di irrogazione delle sanzioni e ogni altro atto di imposizione). Sono, quindi, escluse dalla definizione le controversie relative ad atti privi di natura impositiva, in quanto finalizzati alla mera liquidazione e riscossione delle somme dovute. La definizione avviene a domanda del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia, («Per le controversie di valore fino a tremila euro le parti possono stare in giudizio senza assistenza tecnica. Per valore della lite si intende l’importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l’atto impugnato in caso di controversie

relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste»). È inoltre previsto che, qualora l’Agenzia delle entrate risulti soccombente nell’ultima o unica pronuncia giurisdizionale non cautelare depositata alla data di entrata in vigore del presente decreto, la definizione può avvenire: •con il pagamento della metà del valore della controversia nel caso di soccombenza nella pronuncia di primo grado, •di un quinto dello stesso nel caso di soccombenza nella pronuncia di secondo grado. Riduzione delle sanzioni in fase di avvio della FE Con l’obiettivo di non differire ulteriormente l’entrata in vigore della fatturazione elettronica (stabilita per il 1° gennaio 2019) e di ridurre gli effetti negativi dei possibili ritardi nell’adeguamento dei sistemi informatici, è prevista l’attenuazione per il primo semestre del periodo d’imposta 2019 degli effetti sanzionatori nei casi in cui la FE sia emessa, seppure tardivamente. In particolare: • non si applica alcuna sanzione al contribuente che emette la fattura elettronica oltre il termine normativamente previsto ma, comunque, nei termini per far concorrere l’imposta ivi indicata alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale). • Le sanzioni sono, invece, contestabili, seppur ridotte al 20 per cento, quando la fattura emessa tardivamente partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo. Dati da indicare nella FE La norma, con valenza generale (e dunque al di là della sola fatturazione elettronica), consente l’emissione delle fatture entro dieci giorni dall’effettuazione delle

operazioni che le stesse documentano. La previsione, pur ampliando, in linea con la direttiva 2006/112/CE, il termine per l’emissione delle fatture, non muta l’esigibilità dell’imposta e la conseguente liquidazione. Chi si avvale della possibilità di emettere la fattura in una data diversa dalla data di effettuazione dell’operazione ne deve dare evidenza nel documento stesso. Il medesimo obbligo non ricorre per chi emette la fattura nello stesso giorno di effettuazione dell’operazione. Nel presupposto che la FE si consideri emessa quando è trasmessa utilizzando il sistema di interscambio, è necessario che nel più ampio arco temporale riconosciuto dalla norma (dieci giorni) sia effettuata anche tale trasmissione. Tenendo in considerazione i necessari adeguamenti dei sistemi attualmente in uso, la decorrenza della nuove disposizioni è fissata al 1° luglio 2019, ferme restando le attenuanti introdotte in ambito sanzionatorio, per il primo semestre 2019, per effetto delle modifiche introdotte dall’articolo 10 del decreto legge in commento. Annotazione delle fatture emesse La norma, in un’ottica di semplificazione, modifica i termini di registrazione delle fatture emesse. In particolare, tutte le fatture emesse, ossia quelle cosiddette «immediate», quelle cosiddette «differite/riepilogative», quelle emesse per documentare prestazioni di servizi rese verso soggetti stabiliti nell’Unione europea ed infine quelle emesse per documentare le prestazioni di servizi rese a soggetti extra-UE o ricevute dai medesimi, devono essere annotate entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Registrazione delle fatture di acquisto – eliminazione del numero di protocollo La disposizione, in un’ottica di agevolazione per i contribuenti, abroga la numerazione

Per rimanere aggiornato su bandi, contributi e su tutto quello che riguarda la vita della tua impresa. vai su www.lapam.eu

59 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI


LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI progressiva delle fatture prevista dall’articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica n.633 del 1972. Tale adempimento risulta automaticamente assolto per le fatture elettroniche inviate tramite SDI. Detrazione dell’IVA In base alla normativa vigente, come chiarito nella circolare n. 1/E/2018, il cessionario/committente può detrarre l’imposta, previa registrazione della fattura di cui è in possesso, nella liquidazione relativa al mese in cui la fattura stessa è stata ricevuta. Tenuto conto dei termini concessi per l’emissione della fattura, in particolare di quella cosiddetta «differita», e dei tempi di recapito della fattura elettronica (la quale potrebbe essere recapitata al cessionario/ committente oltre il periodo in cui l’imposta diventa esigibile) la norma prevede una modifica al regolamento di cui al D.P.R. 100/98, in base alla quale il cessionario/committente può computare l’IVA addebitatagli in fattura nella liquidazione del periodo in cui l’operazione si considera effettuata e, conseguentemente, l’imposta è diventata esigibile. Il tutto a condizione che la fattura sia recapitata entro i termini di liquidazione e sia stata debitamente registrata. La medesima facoltà non è ammessa con riferimento alle operazioni effettuate in un anno d’imposta le cui fatture di acquisto sono ricevute nell’anno successivo. In tale evenienza l’imposta deve essere detratta nell’anno di ricezione del documento. La trasmissione telematica dei corrispettivi La disposizione introduce l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri in sostituzione della relativa facoltà (cui si accedeva tramite opzione). Essa ha la finalità di completare la razionalizzazione e semplificazione del processo di certificazione fiscale avviato con l’introduzione della fatturazione elettronica. L’obbligo riguarda i soggetti non obbligati all’emissione della fattura, come commercianti al minuto e in genere pubblici esercizi, a decorrere dal 1° gennaio 2020 (la Relazione tecnica stima circa 1,732 milioni di sog-

60 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

getti). L’obbligo è anticipato al 1° luglio 2019 per i soggetti con volume di affari superiore a 400.000 euro (la Relazione tecnica stima circa 0,261 milioni di soggetti). Le opzioni già espresse per il 2019, a seguito del regime opzionale ancora esistente, restano valide. Dal 2020 saranno abrogati gli esoneri dall’obbligo di rilascio dello scontrino/ricevuta fiscale ad oggi previsto. Sarà necessario, per il mantenimento degli esoneri, essere inclusi nell’emanando decreto ministeriale. Altro esonero dalla registrazione telematica potrà riguardare le operazioni effettuate nelle zone senza connettività Internet. Per le operazioni effettuate in tali zone di difficile connessione alla rete, rimane obbligatorio il rilascio dello scontrino e ricevuta fiscale cartacea.

LAVORO

Decreto Dignità, cosa ha stabilito il Ministero del Lavoro Il cosiddetto “Decreto Dignità” (DL 87 del 2018) ha introdotto importanti novità in materia di contratto di lavoro a tempo determinato e di somministrazione a termine (ne abbiamo parlato qui). La legge di conversione, poi, ha previsto uno specifico regime transitorio (non presente invece nel testo del DL 87) che, con riferimento alle proroghe ed ai rinnovi, consentiva – fino al 31 ottobre scorso – di applicare le disposizioni in vigore prima del decreto dignità (ne abbiamo parlato qui). Proprio il 31 ottobre il Ministero del Lavoro ha emanato l’attesa circolare contenente alcuni chiarimenti relativi alle novità introdotte dal Decreto e dalla legge di conversione. Per quanto riguarda le indicazioni fornite sul periodo transitorio va subito precisato che, al di là della scarsa tempestività dell’intervento, anche il merito non si scosta di molto rispetto a quanto già stabilito dal decreto, lasciando quindi “ombre” su alcune scelte datoriali. Vediamo di riassumere i punti salienti della circolare: Contratto a tempo determinato Il Ministero del Lavoro evidenzia le principali novità introdotte dal decreto, ovvero: - La riduzione della durata complessiva da

36 a 24 mesi, ricordando che nel computo si deve tenere conto sia delle assunzioni dirette sia dei periodi di somministrazione a termine (cosiddette “missioni”) - La possibilità di stipulare “liberamente” un contratto a termine solo se la durata non è superiore a 12 mesi; superati i quali - e comunque in occasione di qualsiasi rinnovo anche se compreso nei primi 12 mesi - occorre invece ricondurre il contratto ad una delle “esigenze” (nella circolare vengono usati indifferentemente sinonimi come: “ragioni”, “condizioni”, “causale”) quali: esigenze temporanee e oggettive estranee all’ordinaria attività; esigenze di sostituzione di altri lavoratori; esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria. - La riduzione del numero delle proroghe ammesse da 5 a 4. Per cui non è possibile prorogare un contratto a tempo determinato modificandone la motivazione, in quanto ciò darebbe luogo ad un nuovo contratto a termine ricadente nella disciplina del rinnovo, anche se ciò avviene senza soluzione di continuità con il precedente rapporto. Il Ministero del lavoro chiarisce poi l’esatta modalità di applicazione dell’incremento del contributo addizionale NASpI ad ogni rinnovo contrattuale (e solo per i rinnovi, non anche per le proroghe): alla misura iniziale del contributo in argomento (1,40%) dovrà aggiungersi un ulteriore 0,50% ad ogni rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione, pertanto: 1,40% “base” + 0,50% al primo rinnovo (1,90%) + ulteriore 0,50% al secondo rinnovo (2,40%) + ulteriore 0,50% al terzo rinnovo (2,90%) etc. Il Ministero dice chiaramente che l’incremento del contributo opera a far data 14 luglio 2018 (per maggiori chiarimenti in merito vi invitiamo a contattare la sede Lapam più vicina). Somministrazione di lavoro La principale novità è sicuramente rappresentata dall’estensone della disciplina del contratto a tempo determinato alla somministrazione a termine, con esclusione delle disposizioni inerenti l’intervallo minimo tra un contratto e l’altro, il

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI


LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI limite quantitativo al numero dei contratti a termine che può stipulare un datore di lavoro, il diritto di precedenza. Il Ministero chiarisce che le modifiche normative riguardano solo i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato dall’agenzia somministratrice, mentre non “tocca” i lavoratori in forza presso l’agenzia con un contratto a tempo indeterminato, anche se inviati presso l’utilizzatore o differenti utilizzatori nell’ambito di una o più missioni a termine. Detto delle deroghe, vediamo nel concreto cosa implica l’estensione alla somministrazione a termine (lavoratori assunti dall’agenzia a tempo determinato) delle “normali” regole del contratto a termine:- Durata massima: viene ricondotta a 24 mesi, fatti salvi i diversi limiti fissati dalla contrattazione collettiva. Nel computo dei 24 mesi (o diverso limite) si deve tenere conto sia del/i rapporto/i di lavoro che il lavoratore ha avuto con il somministratore; sia dei rapporti con il singolo utilizzatore, ovvero di tutti quei periodi svolti con contratto a termine (assunzione diretta da parte dell’utilizzatore), sia quelli in cui sia stato impiegato in missione con contratto di somministrazione a termine, ovviamente limitando il campo alle mansioni dello stesso livello e categoria legale. Questa precisazione, che può apparire per certi versi “contorta”, altro non fa che individuare un contatore unico, valido al di là delle possibili “combinazioni” tra assunzione diretta o somministrazione a termine; una volta raggiunto il limite previsto dalla norma (24 mesi) o dalla contrattazione collettiva, non sarà più possibile ricorrere alla somministrazione a termine. - Esigenze/condizioni: a quanto riferito in precedenza per i contratti a termine, va aggiunto che: le “esigenze” vanno esplicitate per iscritto sul contratto di lavoro stipulato tra somministratore (agenzia) e lavoratore, ma devono fare riferimento alle esigenze dell’utilizzatore. - Limite quantitativo unico di ricorso al contratto a termine ed alla somministrazione a termine; la legge di conversione introduce un ulteriore limite, che va ad affiancare quello – non abrogato – riferito al solo lavoro a

61 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

tempo determinato. Nei fatti concreti, dunque, i limiti di cui tener conto diventano due: - il primo, già esistente (art. 23 d.lgs 81/15), riferito ai soli tempi determinati (lavoratori assunti direttamente, quindi), il cui numero non può eccedere il 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione (derogano da questo limite alcune categorie di lavoratori, quali ad esempio quelli di età superiore a 50 anni o quelli assunti in sostituzione, ed alcune assunzioni a termine, quali ad esempio quelle inerenti attività stagionali o quelle nella fase di avvio di nuove attività, per i periodi definiti dai contratti collettivi o ancora quelle effettuate da start-up innovative); - il secondo, introdotto ora, che, fatte salve le eventuali, diverse, previsioni dei contratti collettivi, impone che il numero dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato ovvero con contratto di somministrazione a tempo determinato non ecceda il 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l’utilizzatore al 1° gennaio dell’anno di stipulazione dei predetti contratti (per le attività iniziate nel corso dell’anno, il limite percentuale si computa sul numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al momento della stipulazione del contratto di somministrazione di lavoro). Periodo transitorio Si è detto in premessa che le indicazioni inerenti il periodo transitorio erano probabilmente le più attese; il fatto di essere giunte con un provvedimento emanato nel giorno (il 31 ottobre) coincidente col termine del periodo in questione ha senza dubbio frustrato quelle stesse attese. Peraltro queste stesse indicazioni, già di per sé tardive, poco aggiungono rispetto al dettato normativo. Si dice infatti che il DL 87 aveva previsto che le modifiche normative trovassero applicazione per: - i contratti a termine stipulati successivamente al 14 luglio 2018; - i rinnovi e e proroghe dei contratti in corso al 14 luglio 2018; Solo la norma di conversione, in vigore dal 12

agosto 2018, ha introdotto un regime transitorio, applicabile esclusivamente ai rinnovi ed alle proroghe dei “contratti in corso” (ma nemmeno la circolare ministeriale chiarisce quali siano nel concreto questi contratti, lasciando quindi irrisolti quei dubbi che hanno caratterizzato l’operato di molti datori di lavoro, fino allo scorso 31 ottobre) prevedendo che per tali fattispecie la nuova disciplina trovi applicazione solo dopo il 31 ottobre 2018.

Bandi e agevolazioni

Sostituzione veicoli inquinanti, un bando di Regione Emilia Romagna Le normative in materia di inquinamento si stanno facendo sempre più stringenti. Regione Emilia Romagna, anche su sollecito della nostra associazione, ha così pubblicato un bando per la sostituzione di veicoli Euro 0, 1, 2, 3, 4, rivolto alle micro, piccole e medie imprese. Contributi per sostituire automezzi pesanti Sul fronte della sostituzione (ma non solo) dei veicoli, ricordiamo che sono ancora validi i contributi concessi dal Ministero dei Trasporti per l’acquisto o la rottamazione di automezzi pesanti. A tal proposito ricordiamo che è necessario inviare la domanda di contributo entro il 15 aprile 2019. Un bando di Regione Emilia Romagna per gli investimenti delle PMI È ancora possibile accedere alle agevolazioni previste dal bando regionale rivolto alle micro, piccole e medie imprese, intenzionate a migliorare i propri processi produttivi con investimenti rivolti all’efficientamento, o al miglioramento delle condizioni ambientali e di sicurezza. Tax Credti Alberghi Ricordiamo che per le attività turistiche e alberghiere è ancora attiva la possibilità di accedere al cosiddetto Tax Credit: un credito di imposta per le spese di riqualificazione delle strutture alberghiere.

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI


FOTONOTIZIA

Lapam incontra l’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento Confrontarsi sulle rispettive realtà e sviluppare nuove collaborazioni

È

questo il filo rosso che ha collegato Trento a Modena per una giornata all’insegna della conoscenza delle rispettive realtà associative. Lapam, nelle figure del Segretario generale Carlo Alberto Rossi, del vicesegretario Luca Puccini, del responsabile Area Sviluppo Fabio Ferrarini e del Coordinatore sindacale Daniele Casolari, ha incontrato i vertici dell’Associazione delle Piccole Imprese della Provincia di Trento per approfondire aspetti organizzativi e non solo. Insieme al direttore dell’associazione trentina, Bernardi e ai suoi colleghi, Franco Grasselli, Claudio Filippi ed Elisa Armeni, i nostri hanno affrontato gli aspetti inerenti all’erogazione di servizi alle imprese. «Un momento prezioso per mettere a confronto due realtà associative differenti, ma anche per conoscere meglio il territorio in cui operano imprese competitive e dalla qualità riconosciuta. Mi auguro di incontrare ancora i colleghi trentini» ha commentato il Segretario Rossi a margine dell’evento.

62 . IMPRESE&TERRITORIO 06|18

FOTONOTIZIA


Modena - Reggio

Emilia

06.17

Modena - Reggio

Emilia

NUMERO 1 .

Modena - Reggio Emilia

NUMERO 8 . DICEMBRE 2017

GENNAIO/FEB

BRAIO 2018 Modena

IMPRESE SE TERRITO IMPREIT RIO ORIO TERR

- Reggio

Emilia

NUM

ERO

3 . MAGG

IO/GI

E 2017

NUMERO

Modena

- Reggio

L’INTERVISTA

MARCO BENT IL SINDACATOIVOGLI: HA ROVINATO L’ITALIA?

RESSO

LE CONG

DAL TERRITORI OCCUPAZIONE O CON IL SEGNO I DATI LAPAM PIÙ,

UGNO

7 . OTTOBR

Emilia

SPECIA

NUMERO Modena

n0JJ0 (X

- Reggio

APRILE 2 . MARZO/

2018

SPECIALE CONGRESSO

Xn z!X ‫ז׏׎א‬

TUTTE LE NOVITÀ PER IMPRES E E PROFESSIONIST

I

TO

RECUPERO EDILIZIO

PROROGA OPERATIVITÀ SISTRI

APPUNTAM ENTI TUTTI GLI EVENTI DI OTTOBRE

LUPPI NUOVO PRESIDENTE, ROSSI CONFERMATO SEGRETARIO

ERIMEN ALLEGG IMENTI ADEMP

Xzz à ñX z0 DIGITAL LAPAM, LA TUA IMPRESA SEMPRE CON TE

CONGRESS O INCONTRA RSI PER CRESCERE

L’INTERVISTA DARIO DI VICO: ӻČ ÃÝ ĩÇ Ā KČK A A Čĩ{ĩ ¸ Ӽ

RIORDINO CALENDARIO FISCALE

RINNOVABILI

SEBASTIANO BARISONI

IRI

NUOVA SABATINI

E ATTE REGOLE TICA NUOVE PRIVACY, REZZA INFORMA ALLA SICU

DIFFERMENTO ENTRATA IN VIGORE IRI

12 FEBBRAIO ORE 21 REGGIO EMILIA

RIUSO

MATERIE PRIME

PROMOZIONE FORMAZIONE TECNICA

Tutte le novità

A Modena e Reggio Emilia boom delle esporta per le micro zioni e piccole imprese

e le news sul

nostro sito

BIAM Impre ENTO se e la co ist mpeti ituzioni pe tività del ter r ritorio CONSUMATORE SOSTENIBILITÀ

ECONOMIA

ECOBONUS

www.lapam. eu

PROT AGON DEL ISTI CAM

AMBIENTE

SCUOLE FARE FUTURO: ӻěĩěě ĀĄÝ{Kěě ¸ Ā ÃӼ

FATTURAZIONE ELETTRONICA

NZIONE

Guardiamo lontan

o

OSCAR GIANNINO

e le news sul

www.lapam.eu

Noi Impresa - PERIODICO POSTE ITALIANE DI INFORMAZIONE SPA • SPED. COMMA 1, DCB IN ABB. POST. DI LAPAM CONFARTIGIANAT (MODENA D.L. 353/2003 O IMPRESE C.P.O) • EURO • (CONV. IN N° 353 • N.5 2 L. 27/02/2004 - 2017 N° 46) • ART. 1,

e le news

sul nostro

sito

m.eu www.lapa

novità Tutte le

• N.7 - 2017 N° 353 1, IMPRESE N° 46) • ART. IANATO CONFARTIG IN L. 27/02/2004 LAPAM IONE DI 353/2003 • (CONV. DI INFORMAZPOST. D.L. IN ABB. - PERIODICO 2 SPA • SPED. • EURO Noi Impresa C.P.O) ITALIANE POSTE (MODENA 1, DCB COMMA

nostro sito

Legge di bila ncio

z X Xx¨«0³ ‫¨ ٳ‬0 zِ‫ ¨ ו׏׎א ٳ ו‬³Á0 X «X (X! (X XzI «x ñX z0 (X n ¨ x ! zI «ÁXJX ‫הג‬٩ ٚ «Áِ ‫ ! ً׏‬xxÁ nX z0 ³¨ ٚ ³¨0(ِ Xz z Á Xx¨«0³0 z ‫ !( ً׏‬٨x (0z !ِ¨ِ ٩ ِ ¨ ³Áِ (ِnِ ‫בדב‬ٜ‫׎א‬ ۳ ‫ דדב‬ٚ ‫ ב׎‬ٚ ٨! zàِ Xz nِ ‫א‬ ٚ 0È« ‫א‬ ‫ו‬ٜ‫א׎‬ٜ‫ ג׎׎א‬z۳

L’economia diventa circolare

n‫ټ‬XzÁ 0«àX³Á n ¨ « I ِ 0!!

BONUS VERDE

19 FEBBRAIO FORMIGINE ORE 21

Tutte le novità

2018

Emilia

CORSI EVENTI, Tutte le novità e le news sul nostro sito E NOVITÀ www.lapam.eu

¨«Xn0

( ¨ Xn à Á

OPINIONI TO A CONFRON sito sul nostro

m.eu www.lapa

Tutte le

novità e

le news

L’EC ONOM ÁX PER UN SIS IA CIVILE PIÙ GIUSTO TEMA R0Á

Xz!R X0³Á àXnn JJ X «Á

ÇÝ ÃĀĄKČ ӳ ĀKĄ ÝA :Ý A ÇyÝĄÃ Ź ÝÇK A ¸ Ā à :ÝÇy Ąě { Ç ěÝ ÃĀĄKČK Çմ јњњ ӓ Çӝќ ӳ їѕіќ ĀÝČěK ě ¸ ÇK ČĀ ӓ ČĀKAӝ Ç 99ӝ ĀÝČěӝ Aӝ¸ӝ јњјӕїѕѕј ӓ ӭ:ÝÇřӝ Ç ¸ӝ їќӕѕїӕїѕѕљ Çմ љћӮ ӓ Ąěӝ Tutte іӗ :ÝÃà іӗ A:9 ӭÃÝAKÇ :ӝĀӝÝӮ ӓ KĩĄÝ ї le

۳ ‫ דדב‬ Xx¨«0³0 z ‫ ג׎‬ ÁXJX z Á nِ ‫וא‬ٜ‫א׎‬ٜ‫׎א‬ x ! zI « ٨! zàِ Xz z0 (X n ¨ ِ ‫בדב‬ٜ‫ ב׎׎א‬ٚ I «x ñX ِ ¨ ³Áِ (ِn (X! (X Xz ٚ ³¨0(ِ Xz « ‫א‬ ³ ‫¨ ٳ‬0«X !ِ¨ِ ٩ ٚ 0È z X Xx¨«0 ¨ ³Á0 XÁ nX z0 ³¨ ٨x (0z ٚ zِ‫ ו׏׎א ٳ ו‬Áِ ‫ ! ً׏‬xx ‫!( ً׏‬ z۳ ‫הג‬٩ ٚ «

www.le le news sul nostro apam sito .eu novità

SPEZZA NO I MIE I 40 AN PRIMI NI

XJX zX

x0! ! z

A MO X! ARR DENA IVA MATCH ING DAY 4.0

z X Xx ٚ zِ‫«¨ א ٳ ו‬0³ ‫¨ ٳ‬0«X z۳ ‫הג‬٩ ‫ ¨ ו׏׎‬ (X! ٚ «Áِ ³Á0 XÁ ‫ ! ً׏‬x nX z0 (X XzI «x x ‫ ( ً׏‬³¨ ٚ ³ ñX z0 ! ٨x (¨0(ِ Xz (X n ¨ 0z ! ِ ¨ ³Á x ! ِ¨ِ ٩ ٚ zI «Á 0È« ِ (ِnِ ‫בדב‬ٜ‫ ׎׎א‬XJX z ‫א‬ ‫ ב‬ٚ ٨! Á Xx¨ zàِ Xz «0³0 z nِ ‫וא‬ٜ‫׎‬ ۳ ‫ דדב‬ ‫א‬ٜ‫ג׎׎א‬

IMPRESE TERRITORIO ORIO La rivista d’informazione di Confartigianato Lapam Modena e Reggio Emilia

FAI PUBBLICITÀ Prenota il tuo spazio, scegli tra i formati a disposizione e promuovi la tua azienda

Vengono stampate e distribuite 3.000 copie tramite posta agli iscritti a Lapam Federimpresa e altre 10.000 copie vengono inviate tramite posta elettronica e tramite la newsletter oltre ad un indirizzario di istituzioni e media locali. Per un totale di oltre 20.000 lettori

Modena - Reggio Emilia

NUMERO 3 . MAGGIO/GIUGNO 2018

PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO Imprese e istituzioni per la competitività del territorio

n‫ټ‬XzÁ0«àX³Á n ¨« Iِ 0!!R0ÁÁX

Xz!RX0³Á àXnn JJX «ÁXJX zX

x0!! zX!

A MODENA ARRIVA MATCHING DAY 4.0

L’ECONOMIA CIVILE PER UN SISTEMA PIÙ GIUSTO

SPEZZANO I MIEI PRIMI 40 ANNI

Tutte le novità e le news sul nostro sito

z X Xx¨«0³ ‫¨ ٳ‬0«X (X! (X XzI «x ñX z0 (X n ¨ x ! zI «ÁXJX z Á Xx¨«0³0 z۳ ‫ דדב‬ ٚ zِ‫ ¨ ו׏׎א ٳ ו‬³Á0 XÁ nX z0 ³¨ ٚ ³¨0(ِ Xz ِ ¨ ³Áِ (ِnِ ‫בדב‬ٜ‫ ב׎׎א‬ٚ ٨! zàِ Xz nِ ‫וא‬ٜ‫א׎‬ٜ‫ ג׎׎א‬ z۳ ‫הג‬٩ ٚ «Áِ ‫ ! ً׏‬xx ‫ !( ً׏‬٨x (0z !ِ¨ِ ٩ ٚ 0È« ‫א‬

www.lapam.eu

MEZZA PAGINA

PAGINA INTERA

Per informazioni e prenotazioni

info@mediamo.net 059 350269 059 7874898

ULTIMA DI COPERTINA



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.