Imprese & Territorio 03 2019 - Il lavoro che serve

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

www.lapam.eu

Elezioni locali Tutti i risultati Comune per Comune

L’intervista Michele Tiraboschi a dialogo con Lapam

Premio Giovani 2019 I volti e le storie delle imprese candidate all'edizione 2019

Il lavoro che serve

Riportare il tema al centro del dibattito è prioritario per piccole e grandi imprese

03 MAGGIO GIUGNO 2019

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Cottarelli: “L’economia italiana è fragile” Intervista a Stefano Feltri: "Accesso al credito e al mercato del lavoro per sostenere le PMI" Convention del personale 2019: "Uniti verso nuove sfide" Intervista a Paolo Crepet: "Siate appassionati e arriverete dove vorrete" Elezioni locali: tutti i risultati Comune per Comune

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Il lavoro nelle provincie di Modena e Reggio Emilia Marco Bentivogli: Progettare insieme il lavoro del futuro

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FOCUS

IN COPERTINA Il lavoro che serve

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L'INTERVISTA Una nuova idea di lavoro: parla Michele Tiraboschi

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NOTIZIE DI CATEGORIA Giovani Imprenditori: I volti e le storie delle imprese candidate al Premio Giovani 2019 Impianti: Siglato l'accordo tra Confartigianato e UNI Alimentazione: Corsi alimentaristi, Lapam pronta a sostenere le imprese Commercio: Arriva lo scontrino elettronico Turismo: Arrivano i Condhotel Trasporti: Reintrodotto il super ammortamento per i nuovi camion acquistati Moda: L'evento Moda Makers giunge alla sua sesta edizione Benessere: i trend dello shopping Online Terzo Settore: Azioni concrete per tutelare gli anziani

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RAPPORTI CON LE SCUOLE Ecco dove crescono i talenti della ristorazione

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FOTONOTIZIA Inaugurazione sede di Finale Emilia, Luppi e Rossi: “Segno importante per tutto il paese” L'innovazione tra Ricerca & Leggenda

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CORSI E FORMAZIONE BY FORMart Corsi in partenza a Modena, Reggio Emilia e Correggio

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FISCO, LAVORO E BANDI Le novità per le imprese del Decreto Crescita Novità in materia di Rapporti di Lavoro Nuovi Bandi e finanziamenti per le Imprese

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Chiara Vecchi, Monica Salvioli, Elena Baraldi, Letizia Budri, Stefano Gelmuzzi, Marco Pignatti, Enzo Fanì, Nicola Boschetti. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie archivio Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893111

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CATEGORIA SINDACALE SU EDITORIALE TRE RIGHE

Dal voto ai fatti Le elezioni per il Parlamento Europeo e, in molti dei nostri comuni, per le amministrative, hanno sicuramente detto diverse cose interessanti. Tra le analisi che si possono fare c’è un dato sicuramente significativo e su cui vale la pena soffermarsi un poco. Penso alle differenze tra voto europeo e voto amministrativo, differenze anche sostanziali che segnalano come la consapevolezza dei cittadini elettori sia alta. Il cambiare voto tra una scheda e l’altra è, appunto, un

segno di consapevolezza ovvero del fatto che si vota sempre più la persona, che sia quella più vicina del sindaco del proprio comune o quelle più distanti, ovvero i politici nazionali. Purtroppo, al di là di questo fatto, resta amarezza perchè i temi del lavoro e dell’impresa ancora una volta sono tra i grandi assenti dal dibattito pubblico. L’Europa, l’Unione Europea, decide e legifera anche su molti temi che stanno a cuore agli imprenditori e che

incidono profondamente nella vita quotidiana delle nostre imprese. La politica, non da oggi, tende però a mettere queste tematiche in una posizione di retroguardia e non di rado gli aspetti fiscali, del lavoro o dell’innovazione vengono sguainati in modo strumentale o per scopi elettorali per così dire a breve termine. Manca una strategia complessiva: l’Italia, purtroppo, rischia di pagare anche questi ritardi.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Cottarelli: “L’economia italiana è fragile” I dati Lapam della zona di Sassuolo: in otto anni ‘perse’ 362 imprese

“L

'economia italiana è fragile, come un vaso di vetro, potrebbe bastare uno scossone per creare grosse fratture". Carlo Cottarelli (già commissario straordinario per la revisione della spesa e attuale direttore dell’osservatorio sulla spesa pubblica dell’Università Cattolica), ospite di Lapam Confartigianato a Sassuolo nell’ambito delle iniziative per i 60 anni dell’associazione, non dosa la medicina, l’economia italiana non sta bene e potrebbero servire cure drastiche: “L’aumento dell’Iva? Se vogliamo mantenere l'obiettivo della diminuzione del deficit rispetto al Pil potrebbe essere necessario", spiega l’economista davanti a oltre 400 persone presenti al crogiolo Marazzi per l’appuntamento. "L'efficientamento del Paese è possibile con la giusta spinta poli-

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tica e assegnando le dovute priorità", ha poi commentato Cottarelli spiegando che le cose potranno comunque cambiare: “L’Imu sui beni strumentali, ad esempio, può essere tolta e darebbe impulso alle imprese, ma è sempre necessario sapere che le risorse necessarie vanno trovate in altro modo. E poi va combattuta sul serio la burocrazia”. L’intervento di Cottarelli era stato anticipato sia dalla premiazione di una cinquantina di imprese aderenti a Lapam da oltre 40 anni e dall’intervento del Segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi che ha illustrato una ricerca dell’ufficio studi dell’associazione. Il numero di imprese presenti sui comuni di Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano e Sassuolo nel periodo 2010 - 2018, assistiamo ad

un calo progressivo delle imprese attive che da 10.892 del 2010, passano a 10.534 nel 2018, con la chiusura di ben 362 imprese, pari al 3,3%, sul totale complessivo dei sette comuni. Di queste 362 imprese, circa 200 erano aziende manifatturiere. La situazione appare ancor più grave se isoliamo i comuni della montagna, Frassinoro, Montefiorino e Palagano, dove il calo delle imprese attive è pari al 12,8% del totale. Tradotto in numeri nel 2010, nei tre comuni appenninici operavano 772 aziende, nel 2018 queste imprese erano calate a 673, 99 in meno. “A cosa dobbiamo questa inarrestabile moria? - si è chiesto Rossi -. Infrastrutture inadeguate, eccessivo peso di fisco e burocrazia, politiche del lavoro efficaci che tengano in considerazione le grandi trasformazioni in atto, non


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Il nostro evento al Crogiolo Marazzi

ultime quelle imposte dalla sempre più dirompente trasformazione digitale”. La conclusione è stata tracciata dal Presidente generale Lapam, Gilber-

to Luppi: “Questo incontro dimostra quello che diciamo da tempo: il tempo delle promesse è finito da un pezzo, attendiamo i fatti. Le imprese che reggono stanno

Numero totale imprese attive sul territorio dei comuni di: Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Sassuolo

Numero totale di imprese attive nei comuni montani Frassinoro, Montefiorino, Palagano

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facendo l’impossibile per restare in piedi, la politica deve sostenerle ed evitare di metterle ulteriormente in difficoltà”.

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Stefano Feltri: "Accesso al credito e al mercato del lavoro per sostenere le PMI" Il vicedirettore de "il Fatto Quotidiano", ospite Lapam a Sassuolo per l'evento "Prospettive per la crescita", parla di elezioni, sovranismo ed economia

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icedirettore, cosa dobbiamo attenderci dall'imminente tornata elettorale europea? «Come sempre succede in Italia, le elezioni europee sono prima di tutto un test nazionale e misureranno i rapporti di forza dentro la coalizione di governo. Se i 5 Stelle dovessero prendere meno del Partito Democratico, quindi diventare dal primo partito che erano, il terzo partito, la coalizione potrebbe davvero implodere. In tutti gli altri scenari la Lega si rafforzerà molto, i 5 stelle saranno un po' abbacchiati però non dovrebbe cambiare molto. C'è chi dice che ci sarà un rimpasto di governo, il cambio di alcuni ministeri, ma questo non è detto, dipende se si troveranno gli incastri giusti. Questo dal lato italiano, dal lato europeo sarà un'altra storia. Sarà il primo parlamento che non potrà reggersi soltanto su una grande coalizione tra socialisti e popolari e

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quindi serviranno nuovi equilibri». Quale giudizio dà all'azione di governo sin qui? «Questo governo è nato senza avere un programma organico, ma con un contratto che teneva cose molto diverse e tra loro incompatibili. Il primo anno è stato l'anno delle azioni "simbolo", pensando alle elezioni europee quindi reddito di cittadinanza, quota 100, legittima difesa e tante altre cose, per il 2020 ma già nel finale di quest'anno sarà il momento in cui si capirà se questo contratto di governo e questa coalizione ha delle vere prospettive e delle capacità di gestire questo paese oppure no, anche perché la legge di Bilancio di quest'anno è talmente complicata che può cambiare le sorti di questo esecutivo da positivo a disastroso». Eppure la Borsa di Milano è stata

la migliore d'Europa... «Sì, c'erano attese forse eccessivamente pessimistiche sulle reazioni dei mercati finanziari attorno a questo governo. La Borsa di Milano è sicuramente andata bene, ma non è l'unico parametro perché c'è anche lo spread che invece è stabilmente più alto di altri paesi. Se uno vuole vedere un segnale positivo in questa divaricazione tra le prospettive di stagnazione dell'economia italiana e l'andamento positivo della borsa, è che ormai quest'ultima è fatta da alcune grandi imprese che hanno un orizzonte di business non solamente italiano, quindi può succedere che ci siano imprese italiane che hanno buone prospettive mentre il paese resta sostanzialmente fermo». Quante probabilità esistono che l'anno prossimo il governo sia costretto ad aumentare l'IVA? «C'è un rischio sostanziale che


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO qualcosa succeda sull'IVA. Da quanto si è capito negli scorsi mesi e dall'investimento politico che è stato fatto, è improbabile che i 23 miliardi di gettito necessario ad adempiere agli obblighi previsti dalle clausole di salvaguardia vengano trovati alzando l'IVA con tutte le aliquote o soltanto alzando l'aliquota massima. Lo scenario più probabile ad oggi è quello di un intervento sull'IVA che permetta di recuperare alcuni miliardi rimodulando le aliquote, per esempio un aliquota unica al 18% permetterebbe di recuperare tutti i 23 miliardi, ma difficilmente si farà. In aggiunta a questo altri interventi di copertura di deficit ancora tutti da definire. Lei ha scritto un libro sul sovranismo (Populismo sovrano edito da Einaudi ndr.). Cos'è questo fenomeno di cui tutti parlano? «Il sovranismo è un'illusione cioè è l'idea che di fronte a una complessità crescente, a una globalizzazione che almeno in una percezione diffusa lascia più vinti che vincitori, si possano riportare le decisioni e i grandi fenomeni internazionali, a un livello a cui abbiamo almeno l'impressione di controllarli, cioè quello nazionale. Questa è un'illusione perché come dimostra la Brexit, anzi la mancata Brexit a due anni dal referendum, un conto è dire rivogliamo il controllo indietro - lo slogan del referendum - un

altro è trasformare questa volontà in decisioni concrete; perché molto semplicemente alcune cose non si possono controllare dal singolo governo e a volte neanche dal singolo continente. Se vogliamo trovare un aspetto positivo di questo dibattito è il fatto che per quasi 20 anni ci siamo raccontati un'analisi della globalizzazione che non era fondata, cioè un sistema in cui ci fossero soltanto vincitori e ai pochi sconfitti si potesse dare qualche risarcimento a posteriori, mentre si è capito che non funziona così. Bisogna portarsi un po' tutti dietro in queste decisioni, perché se si lasciano indietro troppe sacche di sconfitti e arrabbiati poi queste si saldano e diventano maggioranza o almeno una minoranza molto ingombrante». Ultima domanda. Può indicare una misura a favore delle piccole e medie imprese italiane che consiglierebbe ad un governo di attuare? «Be' ce ne sono tante che si potrebbero fare. Una che mi viene in mente è che noi abbiamo fissato alcuni parametri storicamente come l'articolo 18 che ormai non esiste quasi più, su una soglia molto bassa di dipendenti, su 15 dipendenti, e questo ha avuto degli effetti sul lungo periodo non preventivati, tipo costringere le imprese a rimanere piccole in un momento in cui questa cosa era assolutamente negativa. L'altro

punto su cui è necessario intervenire è quello del credito, nel senso che il problema delle imprese italiane non è quasi mai intrinseco all'impresa ma è legato alla possibilità di crescere grazie a finanziamenti. Soprattutto sulla parte che riguarda l'innovazione perché questa assorbe risorse e richiede competenze e questa cosa in Italia è sempre stata molto difficile e in un momento in cui tutto si fa su quella frontiera, non basta Industria 4.0 che ti permette di cambiare i macchinari, ma bisogna incentivare le aggregazioni, incentivare gli investimenti e tutta una serie di cose che ancora mancano. Poi l'altra cosa fondamentale è quella di creare un contesto in cui alcune cose diventino un po' più semplici. Io vivo in un settore declinante come quello dell'editoria di carta, ma tutta la parte del mercato del lavoro è costruita su misura di grandi imprese che possono permettersi molte zavorre. In una piccola impresa che sia, come nel mio caso editoriale o che sia un subfornitore di una multinazionale, avere un paio di dipendenti problematici e non potersene mai liberare è una grossa cosa che condiziona. Quindi il mercato del lavoro è sicuramente uno dei grandi problemi».

Chi è Stefano Feltri Stefano Feltri Vicedirettore de Il Fatto Quotidiano. Classe 1984. Modenese, laureato in economia alla

Bocconi. Dice di sè: "Ho cominciato a scrivere sulla Gazzetta di Modena. Poi ho collaborato con varie testate, tra cui Diario e Lo Specchio de La Stampa. Dopo uno stage a Radio24, ho lavorato per il Foglio e

per Il Riformista. Ho una rubrica su Linus e una su Wired, ogni mercoledì sul Fatto scrivo di fumetti."

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Convention del personale 2019: "Uniti verso nuove sfide" L'occasione per fare il punto, fissare nuovi obbiettivi e premiare colleghe e colleghi che hanno dedicato parte della loro vita all'associazione

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el pomeriggio di venerdì 24 aprile, al Bper Forum Monzani di Modena si è tenuta la Convention del Perstonale Lapam, l’appuntamento che riunisce i dipendenti delle oltre cinquanta sedi sparse sul territorio delle province di Modena e Reggio Emilia. Il titolo “dal Boom economico all’era digitale” ricalca lo slogan delle celebrazioni del sessantesimo compleanno dell’Associazione, esprimendo la necessità di riassettare la struttura dell’Associazione in un contesto, quello odierno, profondamente connotato dal digitale e in continua evoluzione, grazie alla capacità relazionale, alla

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competenza e alla passione che caratterizzano da 60 anni il lavoro di Lapam. Ha aperto la serata il Segretario Generale Carlo Alberto Rossi con un discorso sulle sfide e gli obiettivi dell’Associazione. Tema fondamentale la necessità di farsi portatori del potenziale della digitalizzazione in tutti i settori e a tutti i livelli, considerandolo come un'opportunità per creare, insieme alla tradizionale operatività che caratterizza l’associazione, nuove modalità di relazione e nuovi contenuti. In quest’ottica diventa vitale una formazione continuativa e in continuo aggiornamento per superare ogni giorno i propri limiti

e nuove sfide. Ospite della serata Paolo Crepet, che ha presentato il suo ultimo libro “Passione” edito da Mondadori. L’intervento del noto psichiatra e sociologo era incentrato soprattutto sulla necessità di recuperare l’umanità, la cultura e soprattutto la passione che stanno alla base e tengono in vita ogni progetto lavorativo e personale. Pare molto più complesso, al giorno d’oggi, contrastare l’appiattimento, controindicazione dell’era digitale, con questi valori che rimangono imprescindibili per la sopravvivenza di qualsiasi produzione umana. Proprio per questo sono stati premiati dal Presidente e dal Segreta-


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO rio i dipendenti che hanno svolto servizio in Lapam per trentacinque anni e oltre. È necessario dare risalto e valorizzare, anche con questi momenti simbolici, l’impegno e la passione di queste persone, lavoratori e lavoratrici, che hanno dedicato parte della propria vita all’Associazione, portando un

esempio di costanza e dedizione anche ai giovani presenti. La serata si è conclusa con la premiazione di impiegati e impiegate meritevoli che hanno contribuito all’associazione di nuove imprese. Questo pomeriggio così vario e denso è stato importante per tutto il personale dal momento che da

un lato ha permesso di avere una visione d’insieme del lavoro svolto, dall’altro ha prodotto una riflessione significativa sul ruolo della passione nella vita lavorativa e professionale di ognuno.

Crepet: "Siate appassionati e arriverete dove vorrete" Presentato il suo ultimo libro: "Passione"

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spite della convention del personale Lapam 2019, lo psichiatra, sociologo e scrittore Paolo Crepet, ha presentato il suo ultimo libro "Passione" (ed. Mondadori Strade Blu) agli oltre 500 dipendenti riuniti al Bper Forum Monzani di Modena. Dottor Crepet, perché è importante essere appassionati? «Penso che la passione sia fondamentale tanto quanto l'aria che respiriamo. Come è possibile fare senza passione? È pur vero che milioni di persone lavorano senza passione, che molti ragazzi scelgono gli studi senza passione, magari solo perché la scuola è vicino a casa. Ma alla mia età posso dire che questa è la cosa più terribile che possa succedere. La passione è un vento meraviglioso che ti fa partire e ti porta in cima al mondo. Ci sono persone che hanno raggiunto dei traguardi incredibili grazie alla passione. Non grazie ai soldi, non grazie alle raccomandazioni». E come si trasmette la passione? «Con l'esempio. Le persone appas-

sionanti hanno figli, nipoti, allievi, amici appassionati. La passione è una cosa molto virulenta. Quando vedi una persona appassionata ti chiedi se anche tu possiedi la stessa passione. E se non ce l'hai, ti chiedi il perché. La passione altrui certo non si può imitare altrui, ma costruire attraverso l'esempio che ti ha ispirato sì. Questo è possibile». Certo oggi non sembra facile trarre dei grandi esempi pubblici... «Forse perché siamo troppo chiusi in noi stessi. Basta girare un po' il mondo, aprirsi alla gente e si incontrano storie di grande passione. Il problema è avere l'umiltà e la curiosità di cercarle. È pieno di gente che ha fatto cose meravigliose e questo ci insegna che essere appassionati è il modo migliore per vivere, anche perché con la passione non senti la fatica, se fai una cosa tanto per farla ti annoia e senti tutto il peso di una decisione che non è stata la tua, mentre la passione ti fa volare». Dunque cosa consiglia a chi ogni mattina deve svegliarsi e fare il

proprio compito? «Be' intanto farsi una domanda. Ci sono persone che hanno fatto un lavoro per guadagnare dei soldi e poi coltivato le proprie passioni in altri momenti. Persone che hanno lavorato durante il giorno e la sera suonavano jazz, o andavano il sabato e la domenica a girare gli Appennini in bicicletta. Tutte le passioni sono nobili, non ce n'è una più nobile di un altra. L'importante è domandarsi: "Io ne ho una, o sono ridotto a sdraiarmi su un divano e a non pensare a niente?". Questa non è vita, ma sopravvivenza». E a chi dirige questo Paese, imprenditori e politici, cosa consiglia? «Anche in questo caso si può dirigere in tanti modi. Lo si può fare giorno per giorno, guardando l'orologio, facendo i conti di quanto manca alla pensione; oppure lo si fa come farebbe un grande capitano che vuole affrontare l'oceano e non si adatta a navigare lungo la costa».

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Continuità in Comune Il voto amministrativo premia le amministrazioni uscenti. Non mancano però le sorprese. Ballottaggi a Reggio Emilia, Carpi, Mirandola, Castelfranco, Maranello e Casalgrande Modena

A Modena, a sorpresa rispetto alle aspettative, vittoria di Gian Carlo Muzzarelli del centro sinistra ha ottenuto il 53,42%, Stefano Prampolini del Centrodestra si è fermato al 31,77%, Andrea Giordani dei 5 Stelle al 9,51%, Carolina Coriani al 3,05% per Modena Volta Pagina, Cinzia Franchini di Modena Ora all'1,32, Luca Ghelfi di Idea allo 0,49% e Sergio Celloni di Gol allo 0,44% In provincia di Modena saranno però 4 i ballottaggi. A Carpi si torna a votare il 9 giu-

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gno e l'uscente Alberto Bellelli si sfiderà con Federica Boccaletti. Il primo in rappresentanza del centrosinistra ha ottenuto il 48,08% dei consensi, Boccaletti per il centrodestra si è fermata al 27,30%. La candidata dei 5 stelle Monica Medici ha ottenuto il 13,35% Michele Piscitelli l'11,34% A Mirandola al termine dello spoglio Alberto Greco della coalizione di centrodestra ha ottenuto il 47,48% delle preferenze, mentre Roberto Ganzerli della coalizione di Cntrosinistra il 43,10%. Sarà dunque sfida Greco-Ganzerli. La terza contendente, Nicoletta Ma-

gnoni dei 5 stelle ha invece ottenuto il 9,42% delle preferenze A Castelfranco sarà sfida a due per la poltrona di sindaco. Al termine dello spoglio infatti nessuno dei contenendenti ha ottenuto il 50% più uno dei voti. Giovanni Gargano, che ha ottenuto il 41,78%, con la coalizione di Centrosinistra sfida Modesto Amicucci della coalizione di centrodestra con il 30,80% Gli altri candidati hanno ottenuto: Silvia Santunione di Frazioni e Castelfranco il10, 83%, Ugo Piacquadio del m5s il 10,58% , completano il 4,20 di Rosario Boccia e l'1,81 di Giuseppe Guberti.


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Luigi Zironi e Luca Barbolini andranno al Ballottaggio per la poltrona di sindaco di Maranello. Luigi Zironi, della coalizione di centrosinistra infatti, ha ottenuto il 49,99% dei voti che non permette di essere eletto al primo turno per appena due schede. Barbolini del centrodestra ha ottenuto il 36,22% Staccato Sassi di Fratelli d'Italia con l'8,81% A Sassuolo vince sindaco della Lega. Francesco Menani della coalizione del centro destra ha vinto al fotofinish sul sindaco uscente Claudio Pistoni. È lui il primo cittadino con il 50,51% delle preferenze contro il 44,92% ottenuto da Pistoni della coalizione di Centrosinistra. Macchioni della lista Macchioni ha ottenuto il 4,57% È Giovanni Battista Pasini il nuovo sindaco di Lama Mocogno. Il candidato della Lista la Scalinata ha ottenuto il 52,57% dei voti contro il 47,43 % ottenuto da Vincenzo Galli. Francesco Tosi si conferma sindaco di Fiorano. Il candidato del Pd ottiene il 55,71% dei voti. Battuto il candidato leghista Graziano Bastai che ha ottenuto il 35,89% e staccati i civici Antonio Grazioli con 4,29%, Marco Amarossi con il 2,88% e Pantelis Assimakis con 1,23% Leandro Bonucchi è nuovamente sindaco di Montecreto. Con il 56,56% delle preferenze il candidato di centrosinistra della lista Per Montecreto ha battuto Nadia Bonucci di Fiducia in Comune che ha ottenuto il 43,44% Stefano Muzzarelli si conferma sindaco di Fanano. Il candidato di centrosinistra ha vinto con il 70,61% battendo Forni, candidato della Lista un Futuro per Fanano con il 29,39%. È Maurizia Rebecchi il nuovo sin-

daco di Ravarino. La candidata di Libertà e Progresso Avanti Ravarino (centrosinistra) ha vinto con il 60,75% dei voti contro il 23,60% di Silvia Balboni per Lega Forza Italia e Fratelli d'Italia. Ultimo Alessio Chiossi della civica Stare a Ravarino con il 15,66% E Daniela Contri il sindaco di Riolunato. La candidata di centrodestra Viviamo Rio ha ottenuto il 51,73% dei voti contro il 48,27% della sua contendente, ovvero Maria Luisa Amidei di Riolunato progetto futuro. Federica Nannetti si conferma sindaco di Nonantola con il 59,34%. La candidata del centro sinistra ha battuto Antonio Platis di Forza Italia che ha ottenuto il 12,45%, Cosimo Bianchi del 5 stelle con il 19,54% e Alessandro Di Bona di Nonantola 2030 che ha ottenuto 8,6%. Luca Prandini della lista Insieme per Concordia di centrosinistra è di nuovo il sindaco del comune, ha vinto con iul 52,08%. Battuto Emiliano Gatti di Per Concordia che ha ottenuto il 47,92% È ancora Roberto Solomita il primo cittadino di Soliera. Il sindaco uscente del centrosinistra si è imposto al primo turno, sulla candidata della Lega Cristina Po e sul grillino Andrea Rossi. Lisa Luppi si conferma sindaco di Cavezzo. La candidata del centrosinistra con la lista Facciamo Squadra con il 43,10% ha battuto Stefano Venturini di Crescere Cavezzo che ha ottenuto il 39,6% ed Enrico Malverti di Cavezzo Viva che ha ottenuto il 17,25% Fabio Franceschini del centro sinistra guiderà nuovamente il comune di Castelvetro. Ha battuto Lorenzo Fiorentini della Lega e Cristiana Nocetti del centrodestra

È di nuovo Francesca Silvestri il sindaco di Bastiglia. la candidata del centrosinistra ha vinto con il 71,1% battendo Marco D'Ambrosio dl centrodestra che ha ottenuto il 28,9% Maria Costi eletta sindaco di Formigine al primo turno e senza ballottaggio. La candidata del centrosinistra ha battuto Costantino Righi Riva del centrodestra, Saverio Iacoi del Movimento 5 Stelle e Claudio Botti di Sinistra Civica. Costi ottiene il 60,11%, Righi Riva il 29,03, Iacoi 8,75% e Botti il 2,11% È Michele Goldoni il nuovo sindaco del comune di San Felice. Goldoni della lista Noisanfeliciani (centrodestra e civici) ha battuto il candidato del centrosinistra Alessandro Fortini. Il nuovo sindaco di Medolla è Alberto Calciolari di centrosinistra, che ha vinto con il 47% dei voti su Lavinia Zavatti, Lega al 32% e Marco Bergamini che si ferma al 21%. Francesco Zuffi candidato del centrosinistra è il nuovo sindaco di San Cesario. Con il 53,66% ha battuto Sabina Piccinini che ha ottenuto il 18,93% e Luciano Rosi del centrodestra che ha ottenuto il 17,07% Più staccato il civico Paolo Fasanio con il 10,35% Umberto Costantini, centrosinistra, si conferma sindaco di Spilamberto con il 48,42% delle preferenze. Ha battuto il candidato leghista Maurizio Forte che ha ottenuto il 31,83% delle preferenze. Più staccati Omer Bonezzi e Alberto Stefani e Carlo Alberto Martinelli. A San Possidonio vince Carlo Casari con il 58,38% del centro sinistra. Battuto Donato Bergamini che ha ottenuto 41,62% È Alessio Nizzi della lista Uniti per

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ASSOCIAIZONE E TERRITORIO Fiumalbo il nuovo sindaco con il 64,86% dei voti. Il candidato sostenuto dalla Lega ha battuto Norberto Nardini della lista Con Noi Fiumalbo che ha ottenuto il 35,14% È Angelo Giovannini il nuovo sindaco di Bomporto per la Lista Insieme, di centrosinistra, ha battuto Roberto Garuti del centrodestra Paola Guerzoni della lista di centrosinsitra si conferma sindaco a Campogalliano con il 49,4%. Battuto Marco Ruibbiani della civica Progetto Campogalliano che ha preso il 18,7% e il candidato del centrodestra Enea Costa che ha preso il 17,9% Più staccato il pentastellato Paolo Lugli, 13,9%. Ribaltone per un voto a Savignano: Enrico Tagliavini della lista progettiamo Savignano di centrosinistra è il nuovo sindaco del comune della Valle Panaro davanti a Rosamaria Carmignano. Ci sarà comunque un riconteggio e il controllo delle schede nulle. Mauro Fantini è il nuovo sindaco di Prignano con il 67,63% ottenuto dalla lista Futuro per Prignano per il centrosinistra. Battuto l'ex sindaco Ennio Bonilauri di Insieme per Prignano (centrodestra). È Sauro Borghi il sindaco confermato di San Prospero. Con il 65,65% (2038 voti) con la lista territorio Futuro di centrosinistra ha battuto il contendente Bruno Fontana della Lista San Prospero (1066) per il cambiamento che si è fermato al 34,35% Ribaltone a Frassinoro: Oreste Capelli di centrodestra ha conquistato il municipio con la lista Guardare Oltre ottenendo il 55,59% contro il sindaco uscente Elio Pierazzi A Piavepelago conferma per Corrado Ferroni di centrosinistra con il 46,78% per la lista Uniti per il Fu-

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turo su Giuseppe Nesti diValle del Pelago che ha ottenuto il 42,62% Terzo Marco Caiumi con il 10,60% per Noi Per Pievepelago È Giovanni Galli di Marano Energie in Comune, lista di centro sinistra, il sindaco eletto a Marano sul panaro. Ha vinto con il 40,18% dei voti 1139 contro il 31,85% ottenuto da Gian Luca Gianaroli della lista Lega Salvini-Forzaitalia-Fratelli d'Italia-Per Marano che ha ottenuto 903 voti. Adelaide Zaccaria guiderà Montese per i prossimi cinque anni. A capo della lista Insieme per Montese, unica candidata ha superato il 50% dei voti validi.

Reggio Emilia

In provincia di Reggio Emilia sono due i ballottaggi. Quello più significativo è natuiralmente quello di Reggio Emilia. Nel capoluogo Luca Vecchiu, sindaco uscente di centro sinistra, si è fermato a poche schede dal traguardo al 49,13%, seguito da Salati (centrodestra) al 28,22% e da Rossella Ognibene (M5s) è al 14,1%. Balottaggio dunque tra centro sinistra e centro destra. Sarà ballottaggio anche a Casalgrande, dove lo spareggio è tutto interno al centrosinistra. Si sfideranno Alberto Vaccari, che, sostenuto dal Pd, ha raggiunto il 38,64%, e Giuseppe Daviddi, fermo al 23,01%. A Correggio Ilenia Malavasi si conferma vincendo al primo turno col il 58.76%, il primo rivale, Riccardo Rovesti è al 20%. Anche Albinea ha confermato il sindaco uscente: Nico Giberti ha raccolto il 65,45% dei consensi. Si ferma al 24,21% Giovanni Marmiroli del centrodestra e al 10,33 Luca Grasselli con "Sinistra Unita per Albinea".

A Bagnolo in Piano ha vinto Gianluca Paoli con il 38.92 %. William Punghellini si è fermato al 34,53%. A Baiso c'era un solo candidato: Fabrizio Corti doveva passare il 50%, risultato raggiunto, A Bibbiano ce la fa senza problemi il sindaco uscente Andrea Carletti di centrosinistra. Con la sua lista "Insieme per Bibbiano" raggiunge il 78,51% dei consensi. Si ferma al 21,46% Valterio Ferrari con la lista "Bibbiano Bene Comune". A Boretto il sindaco è Matteo Benassi, con la sua lista "Viviamo Boretto" di centrosinistra con l'80,36% delle preferenze. Si ferma al 19,64% la sfidante Carmala De Vito, con la lista "Centrodestra per Boretto". A Cadelbosco Sopra ce la fatta Luigi Bellaria con la sua lista di centrosinistra in continuità con l'uscente amministrazione comunale. Ha raccolto il 52,54% dei consensi. Si farma al 47,46% Marino Zani, ex numero 1 di Coldiretti. Anche a Campagnola Emilia l'obiettivo era raggiungere il 50% più uno dei votanti. Ce l'ha fatta il sindaco uscente Alessandro Santachiara, che viene riconfermato sindaco. Anche Tiziano Borghi è confermato sindaco di Carpineti con il 59,17%. Il candidato sostenuto dal Pd Patrick Fogli si ferma al 34,91%. A Castelnovo Monti è stato confermato il sindaco uscente, Enrico Bini (centrosinistra), con 3.572 che valgono il 60.58% delle preferenze. Lo sfidante del centro destra, Alessandro Davoli si è fermato al 22,07%. A Cavriago, il sindaco è Francesca Bedogni, sostenuta dal Pd: raccoglie il 55,09%. Sergio Bevilacqua


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

per il centrodestra si ferma al 25,65%. Il Movimento 5 Stelle con Natascia Cersosimo raccoglie il 19,26%. A Fabbrico si è affermato l'ex segretario provinciale del Pd, Roberto Ferrari con il 56,64%. A Gattatico il sindaco è Luca Ronzoni che, sostenuto dal Pd, raggiunge il 44,47%. Dietro di lui Sandra Bassi (Progetto Gattatico) con il 28,06% e Paolo Delsante (centrodestra) col 27,46%. A Gualtieri un'altra rincoferma. Si

tratta di Renzo Bergamini, rieletto con il 56.02% del totale. Camilla Verona, centrosinistra, è confermata sindaco di Guastalla con il 49,60% dei consensi. Dietro di lei Vanni Allegretti (centrodestra) con il 29,15%, Francesco Benaglia (Avanti) con il 17,37% e Luigi Grieco (Insieme per Guastalla) con il 3,88% A Montecchio Emilia si è imposto Fausto Torelli con il 57.14%, battuto Gabriele Delmonte (42,86). A Novellara confermata il sindaco

uscente Elena Carletti (sostenuta dal Pd) con il 55,34%. Dietro di lei, Cristina Fantinati (centrodestra) che si ferma al 22,56%, Giovanni Mulè (M5s) 11,90%, Angela Tagliavini 5,84%, Luca Sottana 4,34%. A Poviglio, il sindaco è Cristina Ferraroni che è stata scelta con il 79,85%: è la candidata sostenuta dal Pd. Si ferma al 20,15% Fabio Natale, con il centrodestra. A Quattro Castella, il sindaco è Alberto Olmi. Lo hanno scelto il 68,08% degli aventi diritto. È il candidato sostenuto dal Pd. Si

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ASSOCIAIZONE E TERRITORIO ferma 24,42 Corrado Pioppi del centrodestra e al 7,50% Natale Cuccurese di "Quattro Castella Comune". A Reggiolo trova ancora una conferma il sindaco uscente Roberto Angeli di centrocinistra con il 66.21%, Gaetano Scaravelli di centrodestra fermo al 12,72%. Lucio Malavasi di centrosinistra si riconferma sindaco di Rio Saliceto (78,24%) contro Simone Morini della lista civica Democrazia Diretta (21,76%).

Cepi (12,81%). Carlo Percucchetti di Sant'Ilario futura ha vinto le elezioni nel Comune col 40,2% su Alberto Iotti (33,61%). A Scandiano Matteo Nasciuti del Pd è il nuovo sindaco (60,87%), poi Angelo Santoro del centrodestra (23,02%). A Toano Vincenzo Volpi è riconfermato sindaco con il 45,61%, sconfitto Carlo Benassi (35,63%).

Luca Nasi è il nuovo sindaco di Rolo (centrosinistra) col 54,37%, vince su Dario Moretti del centrodestra (23,32%) e Valentino Bellesia (22,31%).

A Vetto un'altra riconferma: il sindaco uscente di centrosinistra Fabio Ruffini ce l'ha fatta, è stato confermato con l'82,40% con la "Lista per Vetto". Si ferma al 17,60% Alberto Bizzocchi.

A Rubiera il sindaco del Pd Emanuele Cavallaro viene rieletto (67,72%), poi il leghista Stefano Prodi (14,93%) e la grillina Rossana

A Vezzano sul Crostolo vince Stefano Vescovi di 'Siamo Vezzano' lista civica di centrosinistra col 43,9% davanti alla candidata ap-

poggiata ufficialmente dal Pd, Annarita Bergianti con "Vezzano per tutti" che si è fermata al 32,65%. Il centrodestra, con il candidato Luca Mulè, si ferma al 23,45%. A Viano Nello Borghi è stato eletto sindaco con il 59,23% delle preferenze con la lista "Progetto Civico", nel segno della continuità con la precedente amministrazione. Si ferma al 40,77% Laura Mori, della lista "Viano in Comune". A Villa Minozzo il sindaco è Elio Ivo Sassi con la sua "Lista Civica Sassi" che ha raccolto il 74,66% dei consensi. Si ferma invece al 25,34% Massimiliano Coloretti con "Un avvenire per Villa Minozzo".

Ma in Europa è testa a testa Lega-Pd Come detto alle elezioni europee è la Lega ad affermarsi anche nel territorio modenese (sia pure di poco) mentre nel reggiano tiene meglio il Partito Democratico. In provincia di Modena la Lega diventa primo partito con il 33,83% di pochissimo davanti al Pd che rimane al 33,56%. A seguire il Movimento 5 Stelle che arriva appena al 12,82%. Forza Italia è al 5,52%, Fratelli d'Italia al 4,31%, Europa Verde al 2,95%, Più Europa

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al 2,69%, La Sinistra all'1,46%. Sotto l'1% gli altri. A Modena città, però, il Pd si afferma nettamente sulla Lega con quasi il 40% dei consensi. Nella provincia di Reggio Emilia il Pd è primo partito col 34,78% davanti alla Lega col 29,88% e al Movimento 5 Stelle col 14,33%. Staccati Forza Italia (5,18%), Fratelli d'Italia (3,90%), Più Europa (3,44%) ed Europa Verde (2,88%).

La Sinistra è al 2,44% e il Partito Comunista all'1,36%. Sotto l'1% gli altri. A livello di elezione al Parlamento Europeo di fatto la pattuglia di modenesi e reggiani è rappresentata dalla sola Elisabetta Gualmini, eletta nelle fila del Partito Democratico. Gli altri candidati del territorio non sono invece riusciti a ottenere il seggio.


DELIBERA ASSOCIATIVA

Verbale CDG n. 1/2019 del 29 gennaio 2019 Il giorno 29 gennaio 2019 alle ore 20.30, si è riunito il Consiglio Direttivo Generale di LAPAM – CONFARTIGIANATO IMPRESE, regolarmente convocato, in Modena, presso la Sala Prampolini della Sede Centrale, in Via Emilia Ovest, 775, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Lettura ed approvazione del Verbale precedente; 2. Comunicazioni del Presidente; 3. Approvazione Bilancio Preventivo 2019; 4. Attività politico-sindacale, iniziative ed eventi anno 2019; 5. Sessant’anni di Lapam: punto della situazione; 6. Elezioni amministrative ed europee 2019; 7. Varie ed eventuali. OMISSIS… Dopo l’approvazione del verbale del consiglio precedente, si passa al secondo punto all'ordine del giorno: OMISSIS… Si passa al terzo punto all’o.d.g. omissis.. gli elementi di maggior novità del

Arredamenti

Budget 2019 sono indubbiamente riconducibili all’avvento della Fattura Elettronica, che ha determinato effetti sia negativi sia positivi sui numeri di Bilancio. omissis.. la manovra ha riservato anche opportunità, sulle quali l’Associazione ha investito e cominciato a lavorare negli anni scorsi, creando i presupposti per la “nascita” di nuovi servizi digitali da mettere a disposizione delle imprese. omissis… il saldo sarà quindi positivo e rappresenta il motivo principale dell’incremento atteso nei ricavi complessivi di Gruppo omissis.. In tutti gli altri Settori ci si attende un consolidamento o una piccola crescita dei ricavi 2018. Quanto al lato Costi, omissis.. la crescita del costo del Personale è sugli stessi livelli di quella attesa nei Ricavi e questo consente di mantenere un margine post Costo del Personale in linea

con quello dell’anno precedente. I costi Operativi non subiscono variazioni significative. omissis.. Anche il margine post costi operativi quindi si mantiene in linea con quello di Proiezione 2018. omissis.. Sotto il profilo finanziario omissis.. contiamo di riuscire a migliorare la posizione finanziaria netta di circa € 200.000. Il Cash Flow atteso è condizionato da alcuni investimenti importanti che abbiamo in programma, omissis.. Il Presidente Generale procede con votazione palese, il Bilancio di previsione viene approvato all’unanimità. OMISSIS… Non essendoci altro all'ordine del giorno e non chiedendo alcuno la parola alle varie ed eventuali, il Presidente, dopo aver ringraziato tutti i presenti, alle ore 22.50 scioglie la seduta.

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FOCUS ANALISI LAVORO

Il lavoro nelle province di Modena e Reggio Emilia I dati del nostro Ufficio Studi

52,3% Tasso di Occupazione* (seconda regione in Italia) 5,9% Tasso di Disoccupazione +2,7% rispetto al 2008

In Emilia Romagna sono 2 milioni gli occupati nel 2018 +2,8 rispetto al 2008

1.107.000 Uomini +1% rispetto al 2008

1.562.000 dipendenti 443.000 indipendenti

898.000 Donne +5,1% rispetto al 2008

A

Modena e Reggio Emilia l'occupazione risale. I dati 2018 elaborati dall'Ufficio Studi Lapam e che riproponiamo in questa infografica, dicono che il tasso di occupazione (calcolato sugli occupati dai 15 anni in su ndr.) nei due capoluoghi di provincia si attesta oltre il 52% con un tasso di disoccupazione medio del 4,2% a Reggio e del 6% a Modena. Nel complesso Reggio è al quarto posto in assoluto in Italia per tasso di occupazione, Modena al sesto. Significativo anche l'aumento

dell'occupazione femminile che in entrambe le province è cresciuto nel periodo preso a riferimento (2008-2018 ndr.). In aumento anche il lavoro dipendente, mentre cala significativamente quello indipendente: -17,3% a Reggio e - 26,7% a Modena. Sul fronte delle tipologie contrattuali da segnalare la diminuzione del tempo e indeterminato e l'aumento del ricorso al tempo parziale e determinato (+11,7% e +38% in entrambi i capoluoghi ndr.). La nostra analisi rivela anche che il tasso di disoccupazio-

ne giovanile (15-29 anni) a Reggio Emilia, Modena e in regione, sta scendendo. Nel 2018 a Reggio e Modena si attestava intorno al 10%. Sul fronte dei flussi infine nel 2018 sono state attivate in Regione Emilia Romagna oltre 700mila nuove assunzioni, il 4% rispetto al 2017. Il 39% riguarda gli under 30 (274mila). Per i giovani si rileva un incremento a doppia cifra delle assunzioni a tempo indeterminato (+18,7%) e in apprendistato (+10,9%).

* Tasso di Occupazione calcolato sugli occupati dai 15 anni in su

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FOCUS ANALISI LAVORO

53,3% Tasso di Occupazione

4,2% Tasso di Disoccupazione

240.000 Occupati 135.900 Uomini -4% rispetto al 2008

187.600 dipendenti +6,1% rispetto al 2008 Provincia di Reggio Emilia

104.900 Donne +5,4% rispetto al 2008

Provincia di Modena

Giovani compresi tra i 15 e i 29 anni di età

Provincia di Reggio Emilia

53.200 indipendenti -17,3% rispetto al 2008

Provincia di Modena

52,7% Tasso di Occupazione

41,1% Tasso di Occupazione occupati tra i 15 e i 29 anni di età 9,9% Tasso di Disoccupazione nel 2016, 1 giovane su 6 non lavora

39,5% Tasso di Occupazione occupati tra i 15 e i 29 anni di età 9,9% Tasso di Disoccupazione nel 2016, + 1 giovane su 6 non lavora

6% Tasso di Disoccupazione

316.200 Occupati 177.700 Uomini -0,3% rispetto al 2008

253.000 dipendenti +11,4% rispetto al 2008

138.500 Donne +1,7% rispetto al 2008

63.200 indipendenti -26,7% rispetto al 2008

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FOCUS IL LAVORO CHE SERVE

Progettare insieme il lavoro del futuro La grande trasformazione del mondo del lavoro creerà nuove opportunità ma la politica deve fare la sua parte, scrive Marco Bentivogli

Q

uella a cui stiamo assistendo in questi anni non è una semplice rivoluzione. Quello che stiamo vivendo oggi è il terzo balzo in avanti dell’umanità, dopo la rivoluzione Neolitica e quella Industriale. La crescita della tecnologia, grazie all’imponente capacità di calcolo a costi molto bassi, e tecnologie come l’IA ha assunto una progressione esponenziale che sta riconfigurando non solo i modelli produttivi e organizzativi del lavoro, ma anche il nostro senso del sé, l’idea stessa di umanità. Sarà qualcosa che avverrà in maniera graduale, ma altrettanto veloce, festina lente. Pensate a come lo smartphone è entrato da pochi anni nelle nostre vite e come le ha cambiate. È dentro questo nuovo ecosistema che si va creando, dai confini ancora non definiti e dalle regole ancora tutte da scrivere che dobbiamo costruire, insieme, il nostro futuro lavorativo e sociale, mettendo al centro di questa grande rivoluzione l’uomo. È chiaro che tutto questo genera sentimenti di paura e incertezza, anche perché la macchina, come spiega molto bene Paolo Benanti non è più un semplice utensile, qualcosa che si collega all’uomo

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tramite un manicum, e diventa “intelligente”, in grado di adattarsi alle circostanze. Questo genera in noi disagio e paura. Ho provato a raccontare e mettere insieme, come uomo e sindacalista, un po’ di idee per poter leggere e capire meglio il mondo nel quale viviamo, nel mio ultimo libro: Contrordine Compagni (ed. Rizzoli). Perché credo che il progresso non sia una delle tante opzioni possibili per il nostro Paese, storicamente tecnofobo, ma l’unica opzione possibile se vogliamo restare tra i primi paesi industrializzati al mondo. Il lavoro è l’epicentro, di questa grande rivoluzione, il luogo in cui si vanno riconfigurando i confini di tutto e rappresenta una grande sfida, per la nostra generazione e per l’umanità. Le scelte che compiremo oggi avranno conseguenze su noi ma ancor più, sui nostri figli e i nipoti. Questo ci impone di ragionare dentro un sentiero stretto fatto di immaginazione e razionalità, mettendo da parte la paura e fobie. L’idea che il lavoro finirà è semplicemente una delle tante fake news che circolano, forse la peggiore, perché gioca sulla paura delle persone e sul loro futuro. Perpetrata con la stessa retorica tecnofoba che vi fu tra la seconda e la terza rivoluzione industriale. Credo invece, che siamo davanti

a grandi trasformazioni che seguono un cammino chiaramente tratteggiato nella storia dell’uomo e dell’economia, le innovazioni tecnologiche determineranno come in passato una crescita della produttività che si tradurrà poi in aumento dell’occupazione e condizioni di vita migliori per tutti. Questo perché il concetto di lavoro non può essere ristretto al suo contenuto materiale, ma allargato alla sfera morale, una sfera in cui a mio giudizio occupano un posto privilegiato valori competenza, complessità, cura, condivisione, immaginazione. Il lavoro del futuro sarà sicuramente più complesso, gli ecosistemi digitali e biotecnologici intorno a cui stiamo costruendo le nostre smart-city e smart-factory saranno estremamente complessi, seppur nella loro apparente semplicità. Questo richiederà, oltre che competenze tecniche e computazionali, anche capacità e competenze umanistiche e filosofiche per gestire questa nuova dimensione della vita e del sé. Serve, quindi, capacità di visione e programmazione, cogliendo i megatrend che di qui ai prossimi 100 anni tracciano lo scenario del lavoro e ci aiutano a comprendere meglio la complessità della nostra epoca e la molteplicità delle variabili che condizionano le scelte che ci troveremo a compiere, scelte


FOCUS IL LAVORO CHE SERVE giocoforza aperte a “futuri” differenti. Sarà fondamentale per il futuro del nostro Paese e del nostro sistema democratico lavorare alla transizione tecnologica, comprendere le competenze del futuro, bisognerà ripensare tempi e spazi di lavoro e servirà un approccio esponenziale alla conoscenza. Chi ai miei tempi, negli anni ’90 del secolo scorso, frequentava l'università, sapeva che la metà delle cose apprese attraverso gli studi di formazione accademica sarebbero state modificate nell’arco dei successivi 15 anni. Già oggi questo lasso di tempo si è ridotto a 6-4 anni ed è sempre più disallineato rispetto ai lavori emergenti. Servizi e lavori che prima richiedevano lo spostamento fisico e lunghi tempi di attesa sono già oggi a portata di touch, veloci e immediati, e nel futuro lo saranno sempre di più. Internet, big data, tecnologie blockchain e intelligenza artificiale, biotecnologie, rivoluzioneranno ogni ambito della nostra vita, anche se come dice l’amico Corrado La Forgia, i bit per molti anni ancora puzzeranno di olio. La simbiosi e l’alleanza tra uomo e macchine, tra l’uomo e l’ecosistema digitale, oggi ancora a livello

embrionale, sarà determinante rispetto al futuro del lavoro. Secondo le previsioni del Word Economic Forum questo “cambiamento sismico” del mondo del lavoro in corso sarà tutt’altro che negativo, almeno in potenza: la rivoluzione digitale creerà più posti di lavoro di quelli che farà sparire. Già nei prossimi 5 anni l’economia 4.0 genererà 133 milioni nuovi posti di lavoro spazzandone via 75 milioni. La domanda è stiamo lavorando come paese a tutto questo. Il nostro sistema formativo è la parte più fordista, quando invece servirebbe un approccio alla conoscenza “just in time”, cambiando anche il metodo di insegnamento. La tecnologia ha la potenzialità di insegnare in modo personalizzato e adattabile alla formazione dei singoli, anche se resto convinto sostenitore del fatto che serva comunque una conoscenza umanistica diffusa che formi le persone a una visione integrata e aperta, cui poi affiancare piani formativi personalizzati e continui just in time. C’è poi tutto il tema delle Piccole e Medie imprese, l’AI può avere potenzialità straordinarie ma va accompagnata con una strategia che sostenga le transizioni produttive e le loro innovazioni. In Italia purtroppo abbiamo un dualismo sempre più forte tra aziende che

fanno innovazione e quelle che restano indietro. Le realtà innovative investono, ri-organizzano, formano i lavoratori, sono più competitive, esportano di più, hanno risultati migliori. Le altre che, per vari motivi, ma spesso legati ai vertici, non seguono i cambiamenti in atto, sono meno efficienti, più disorganizzate, perdono clienti e posti di lavoro e spesso sono più brutte anche da un punto di vista estetico. È per questo che la scarsa capacità di far squadra a livello nazionale e continentale rischia di essere letale. Purtroppo la politica, specie in questa fase è completamente assente da questo dibattito, vive una dimensione pubblica tutta proiettata all’oggi e in continua campagna elettorale, proprio in un momento straordinario in cui l’iniziativa d’impresa andrebbe accompagnata non con i sussidi ma con un lavoro corale di riprogettazione che dalle città, alla burocrazia, all’istruzione permetta di cogliere al meglio le opportunità che abbiamo davanti.

e il 2008 segretario provinciale, prima a Bologna e poi ad Ancona. Dal 2008 è entrato a far parte della Segreteria nazionale. Ha scritto nel 2016: "Abbiamo rovinato l'Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato" edito

da Castelvecchi Editore e nel 2019 pubblica per Rizzoli: "Contrordine Compagni. Manuale di resistenza alla tecnofobia per la riscossa del lavoro e dell’Italia"

Chi è Marco Bentivogli Marco Bentivogli, classe 1970 è un sindacalista italiano, dal 2014 segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici FIM CISL. In precedenza è stato responsabile nazionale dei Giovani dei metalmeccanici CISL, tra il 1998

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IN COPERTINA IL LAVORO CHE SERVE

Il lavoro che serve Riportare al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro è prioritario per piccole e grandi imprese. Ma è necessario intervenire con strumenti efficaci e inclusivi

U

n milione e centomila occupati in più in cinque anni. Il dato Istat (elaborato dall'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese) da cui partire per parlare di lavoro è questo. Da settembre 2013 a febbraio 2019 il totale dei dipendenti nelle imprese italiane è cresciuto del 7,6% (sono quasi 18 milioni ndr.), di cui 368mila sono nuovi contratti a tempo indeterminato e 899mila (+41,9%) a termine. Gli indipendenti superano invece i 5 milioni e gli effetti del nuovo regime forfettario agevolato con tassa piatta al 15% (in maggio il Mef, Ministero dell'economia e delle finanze, ha registrato +200mila partite Iva aperte ndr.) così come previsto dalla Legge di Bilancio

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2019, potrebbe aumentarne ancora il numero. Se dal quadro complessivo concentriamo poi la nostra attenzione sui flussi dell'ultimo anno - da marzo 2018 a marzo 2019 - notiamo un aumento del ricorso ai contratti a termine pari a +65mila unità e un sostanziale stallo dei contratti a tempo indeterminato, con un calo dei disoccupati (-7,3% rispetto all'anno precedente) e degli inattivi (-0,3%) tra i 15 e i 64 anni. Come valutare questi dati? Gli ultimi due trimestri del 2018 hanno sostanzialmente arrestato la ripresa iniziata nel 2015, rallentando un ciclo economico positivo che ha visto nell'aumento costante dell'export e degli investimenti

produttivi (circa 10 miliardi ndr.) gli indicatori più incoraggianti. D'altro canto sul fronte politico il tentativo di stabilizzazione del lavoro percorso negli ultimi anni, pur con orientamenti e colori differenti, non ha sortito gli effetti sperati, scontrandosi con la difficoltà delle imprese e con una situazione economica ancora incerta. Sgravi contributivi per le nuove assunzioni e riduzione della tutela reintegratoria prevista dall'articolo 18 da un lato (governo Renzi), ripristino delle causali per i contratti a tempo determinato dall'altro (governo Conte), non hanno insomma generato i risultati auspicati. Come ha ricordato Anna Montanari in un recente articolo pubblicato da "il Mulino", il Jobs Act ha sì


IN COPERTINA IL LAVORO CHE SERVE

aumentato la flessibilità a favore di imprese e lavoratori, mancando però l'altro obiettivo fondamentale dell'architrave impostato dal governo di centro sinistra: restituire slancio e sostanza alle politiche attive attraverso l'Agenzia nazionale per il lavoro (ANPAL), strumento sostanzialmente inefficace a causa della "totale assenza di investimenti in termini di risorse umane, finanziarie e strumentali". Allo stesso modo la legge Dignità approvata dal governo giallo verde nell'agosto del 2018 non ha contribuito ad aumentare il ricorso a contratti a tempo indeterminato da parte delle imprese, quanto piuttosto a strumenti alternativi come lo staff leasing , mentre sul fronte delle politiche attive del lavoro il reddito di cittadinanza sembra rispondere ad esigenze di contrasto alla povertà, più che di reintegro e contenimento della disoccupazione. Come ha giustamente sottolineato Dario Di Vico sul Corriere della Sera, il dilemma tra esigenze pubbliche di stabilizzazione e di flessibilità aziendale rimane dunque irrisolto.

ne sul fronte della formazione e Cosa manca? del rapporto tra scuola e lavoro, Oltre all'auspicato taglio del cuneo superando pregiudizi culturali che fiscale a mancare è una visione ostacolano lo scambio proficuo tra d'insieme che tenga conto della aula e azienda. trasformazione in atto nelle filiere Proprio per questo è controproduproduttive, alle prese con la quarta cente la scelta operata dall'attuale rivoluzione industriale. governo di dimezzare ore e fondi A questo proposito il centro studi alla formazione in impresa così Adapt, ospite con il professor Micome previsto dalla cosiddetta chele Tiraboschi all'evento Lapam del 19 giugno a Reggio Emilia, propone un ripensamento complessiDa settembre 2013 a febbraio vo dei sistemi di welfare 2019 il totale dei dipendenti e di relazioni tra imprenelle imprese italiane se e lavoratori. è cresciuto del 7,6% Da una parte favorendo processi di transizione tra fasi diverse della vita "Alternanza scuola lavoro" (oggi di ciascun lavoratore (lavoro/forribattezzata "percorsi per le commazione/riqualificazione), dall'altra petenze trasversali e per l'orientaincentivando soluzioni di contratmento" ndr.). tazione aziendale come quelle A risentire di questo ennesimo adottate da Confindustria e sindariassetto legislativo sono infatti le cati con il "Patto per la fabbrica" e piccole e micro imprese meno or- aggiungiamo noi - contrastando ganizzate e capaci di incidere nella efficacemente l'utilizzo di contratti programmazione scolastica dei proposti da organizzazioni poco o singoli istituti, a differenza di realtà per nulla rappresentative. più strutturate capaci di proporre Anche sul fronte dell'artigianato percorsi di alternanza confezionati e della piccola impresa è neces"ad hoc". sario intervenire con convinzio-

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IN COPERTINA IL LAVORO CHE SERVE Allo stesso tempo è importante individuare percorsi di formazione specifici, potenziando i percorsi finanziati tramite fondi Europei o attraverso gli Enti bilaterali, rivolti al personale delle piccole imprese. Il caso Emilia Romagna. Certo - e per fortuna - non mancano casi virtuosi. Grazie ad un mix di politiche pubbliche efficaci e all'affermazione di una solida classe imprenditoriale, la nostra regione ha saputo affrontare meglio di altre le difficoltà imposte dalla crisi economica e dalla trasformazione tecnologica in atto. L'utilizzo delle risorse del Fondo Europeo di Solidarietà attraverso il "Patto per il Lavoro" e il "Patto Giovani Più", ha infatti permesso di centrare risultati significativi.

Basti rifarsi al tasso di occupazione medio in Emilia Romagna, oggi al 69% nella fascia d'età 15 - 64 anni, secondo solo a quello del Trentino Alto Adige e alla conseguente riduzione della disoccupazione scesa dal 9% del 2015 (anno in cui è stato siglato il "Patto per il Lavoro" con 50 stakeholders locali ndr.) al 6,4% del secondo trimestre 2018. O ancora alla presenza di 400 medie imprese, 19 distretti industriali e 3 multinazionali (tutte nell'industria agroalimentare ndr.) che ha permesso alle filiere produttive emiliano romagnole di mantenere gli indicatori di export (58,5 miliardi nel 2017 +6,8% rispetto al 2015) e Pil in territorio positivo. Il mix generato da una strategia "comprensiva", quella impostata da Viale Aldo Moro, e dalla pre-

senza di un tessuto produttivo competitivo, ha permesso all'Emilia Romagna di governare la complessità del momento. Un esempio interessante a cui far riferimento.

Il lavoro riparte ma servono figure specializzate Il lavoro riparte dai... piccoli. La ripresa del mercato del lavoro vede, infatti, le piccole imprese protagoniste, con un tasso di creazione posti lavoro del 3,8%, doppio rispetto al 2% delle medio-grandi. In tale contesto si registra un aumento delle assunzioni che risultano difficili da reperire. Anche l’indicatore del tasso di posti vacanti pubblicato dall’Istat – rapporto percentuale fra le ricerche di personale che a fine trimestre sono già iniziate e non ancora concluse e le posizioni lavorative occupate – evidenzia una maggiore difficoltà di ricoprire le posizioni in azienda, collocandosi ai massimi dal 2010. L’analisi della domanda di lavoro focalizzata sulle 128 figure professionali più richieste dalle imprese artigiane – pari a poco meno di un

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terzo (31,9%) delle professioni – evidenzia che per 19 professioni si rileva una difficoltà di reperimento più che doppia rispetto alla media del 21,5% rilevata per il totale imprese; per 13 di queste più di una assunzione su due è difficile da reperire. Le tipologie professionali su cui si concentra la mancata corrispondenza (il cosiddetto mismatch) tra domanda ed offerta sono influenzate dalla crescita degli investimenti sostenuti dal piano ‘Impresa 4.0’ finalizzato a consolidare la crescita degli investimenti in innovazione e ad elevato contenuto digitale: nel 2017, infatti, il volume degli investimenti fissi lordi diversi dalle costruzioni cresce del +6,1% a fronte di un aumento dell’1,5% del Pil. Nel dettaglio la ricerca Confartigia-

nato evidenzia come le figure con la maggiore difficoltà di reperimento siano i tecnici programmatori (difficoltà di reperimento del 57%), tecnici esperti in applicazioni (55,6%), analisti e progettisti di software (55,5%), tecnici meccanici (55,3%), elettrotecnici (54,9%), ponteggiatori (53,7%), altre professioni tecniche della salute (52,3%), tecnici della produzione e preparazione alimentare (51,9%), attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate (51,4%), sarti e tagliatori artigianali, modellisti e cappellai (51,1%), ingegneri energetici e meccanici (50,8%), tecnici elettronici (50,6%) e operai addetti a macchinari per la filatura e la bobinatura (50,2%).


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mercoledì giugno ore 20:30 Aula magna di Palazzo Dossetti - Viale Antonio Allegri 9, Reggio Emilia

IL LAVORO CHE SERVE

Con il patrocinio di

Formazione e tecnologie nella manifattura italiana

Introduzione

Carlo Alberto Rossi

Segretario Generale Lapam

Modera la Tavola Rotonda

Francesco Cancellato Direttore de “Linkiesta”

Michele Tiraboschi

Direttore del Centro Studi Marco Biagi - Unimore e Coordinatore del comitato scientifico di Adapt

Marco Bentivogli

Segretario Generale FIM - CISL

Annalisa Magone

Presidente Torino Nord Ovest

Marco Granelli

Presidente Confartigianato Emilia Romagna e Vicepresidente Confartigianato Imprese

Conclusione

Gilberto Luppi

Presidente Generale Lapam

www.lapam.eu

059 893 111

livio.lazzari@lapam.eu

Per la partecipazione è richiesta la compilazione del Modulo di Registrazione


INTERVISTA MICHELE TIRABOSCHI

Una nuova idea di lavoro: parla Michele Tiraboschi «Serve un radicale ripensamento di formazione, istruzione e normative» Il coordinatore scientifico di Adapt, ospite il 19 giugno a Reggio Emilia

T

ra i più acuti osservatori del mondo del lavoro, Michele Tiraboschi professore di diritto del lavoro all'Università di Modena e Reggio e coordinatore scientifico del centro studi Adapt, sarà ospite insieme a Marco Bentivogli, Annalisa Magone e Marco Granelli di un evento Lapam il 19 giugno in Università a Reggio Emilia. Lo abbiamo raggiunto per fare sottoporgli alcune domande. Professor Tiraboschi, la nostra associazione sta riscontrando delle ripercussioni negative sulle imprese a seguito dell'applicazione del cosiddetto "Decreto Dignità" e della sentenza della Corte Costi-

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tuzionale del novembre 2018 sul contratto a tutele crescenti. Come giudica il provvedimento di legge voluto dal governo e la sentenza della Consulta? «Il Decreto Dignità e la sentenza della Corte Costituzionale, pur nella diversità che li contraddistingue, sono due elementi che hanno profondamente smontato l'impianto del Jobs Act e delle riforme del lavoro della scorsa legislatura. Si può discutere o meno sulla correttezza di quelle riforme ma quello che incide molto oggi nella vita delle imprese è l'incertezza che tutto questo genera. Regole che cambiano troppe volte in poco tempo, senza un filo conduttore

bloccano le scelte delle imprese che vedono aggiungersi al rischio che già compiono ulteriori rischi, non prevedibili, di mutamento del quadro normativo. Nel merito poi quello che è emerge è l'incapacità di accompagnare con regole nuove la trasformazione del lavoro che va oltre alle vecchie differenze tra contratti a tempo e contratti standard o subordinazione e autonomia». Recentemente Adapt, l'istituto di cui presiede il comitato scientifico, ha pubblicato un articolo sul contratto di apprendistato che, nonostante i numerosi interventi legislativi per renderlo più sem-


INTERVISTA MICHELE TIRABOSCHI plice e appetibile, è ancora poco utilizzato dalle imprese. Perché? «Perché le riforme, da sole, non bastano: serve prima di tutto una “cultura” dell’apprendistato. Se non si riconosce il ruolo strategico giocato da quest’istituto nella costruzione delle professionalità richieste dalle imprese, all’interno di una logica di costante dialogo tra sistemi formativi e mondo del lavoro, verrà semplicemente visto – e utilizzato – come un contratto più o meno economicamente conveniente, scelto unicamente per abbattere il costo del lavoro. Non bastano, quindi, le leggi e gli incentivi: è necessario riscoprire il valore formativo dell’impresa, pensare assieme scuola e lavoro, e quindi scommettere sull’apprendistato come percorso formativo di qualità per favorire la costruzione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, oggi fondamentale dato il disallineamento tra le competenze possedute dai giovani in uscita da scuole e università e quelle effettivamente richieste dal mondo delle imprese». In questo senso potrebbe giovare un intervento legislativo che, sempre in materia di apprendistato, tenga conto anche di altre specificità tipiche della piccola e micro impresa? «Come detto in precedenza, l’intervento legislativo da solo non è sufficiente. Altrettanto vero è che l’apprendistato è un contratto di non semplice gestione, in particolare nella sua tipologia di primo e terzo livello, rispettivamente finalizzate al conseguimento di un titolo di studi secondario superiore e di un titolo terziario, accademico e non. Una complessità dovuta dall’incrocio simultaneo di norme lavoristiche nazionali, contrattazione collettiva, norme scolastiche, norme regionali. Le imprese, in particolar modo quelle più piccole, sono quelle oggettivamente più in difficoltà nel gestire questa

complessità: potrebbe quindi essere strategico favorire specifiche misure di sostegno e assistenza destinate a queste imprese, per aiutarle nel non sempre semplice obiettivo di “fare apprendistato”, anche attraverso sostegni di natura economica o fiscale. Ciò detto, anche un intervento di questo tipo non sarebbe sufficiente: a monte sta la necessità di un “cambio di passo”, che può essere favorito da chi, con le imprese, dialoga quotidianamente: le organizzazioni di rappresentanza datoriale, grazie alla loro capacità di fare rete, possono accompagnare i loro associati non solo nella gestione della complessità sopra richiamata, ma anche a riscoprire il senso e il valore dell’apprendistato». Flat tax e partite iva a regime forfettario: Il Corriere della Sera ha parlato di 200 mila partite iva in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Di cosa si tratta? Sono nuovi professionisti, o è lavoro subordinato "mascherato", come denunciato da FIM CISL? «Il Ministero dell'Economia ha diffuso dati che mostrano una forte crescita delle partite iva nel primo trimestre del 2019, in coincidenza con l'entrata in vigore della nuova flat tax sotto i 65mila euro. I dati non ci consentono di interpretare in modo univoco questo trend, le strade sono almeno due. Da un lato l'età media elevata di coloro che hanno aperto una partita iva ci suggerisce che lavoratori maturi o pensionati abbiano approfittato del vantaggio fiscale per regolarizzare alcune attività che prima svolgevano nell'ambito del lavoro irregolare. Dall'altro è possibile che alcuni lavoratori che si muovono nell'area grigia tra la subordinazione e l'autonomia abbiano optato per definirsi pienamente autonomi per beneficiare del nuovo regime fiscale. In entrambi i casi torna il fatto che il lavoro contemporaneo, che si caratterizza sempre di più

per fasi, cicli e progetti, è difficilmente racchiudibile nelle vecchie categorie novecentesche che plasmano ancora la normativa fiscale, oltre che quella lavoristica». L'introduzione del reddito di cittadinanza prevede il riassetto dei centri per l'impiego e l'assunzione dei cosiddetti "navigator" che dovranno guidare i percettori della misura in un percorso di re-inserimento nel mercato del lavoro. A che punto è questo percorso e come si interfaccia con ANPAL, l'Agenzia Nazionale per le politiche attive, introdotta dal Jobs Act? «La prova di selezione è prevista tra giugno e luglio. I 3.000 “navigator” selezionati saranno assunti da ANPAL Servizi S.p.A. e inviati presso i Centri per l’Impiego secondo una distribuzione provinciale già prestabilita e concordata con le Regioni. C’è da osservare che la loro funzione ha subito una importante trasformazione durante l’iter di conversione del DL 4/2019. Infatti, originariamente era loro attribuito in sostanza il compito di “presa in carico” del beneficiario del reddito di cittadinanza, con il compito di seguirlo personalmente nella ricerca di lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale, peraltro rendendo difficile cogliere la differenza rispetto al ruolo degli operatori dei Centri per l’impiego (CPI). A seguito della rivendicazione da parte delle Regioni del loro ruolo e competenza sulla attività dei centri per l’impiego e dell’implementazione delle politiche attive, è stata raggiunta una intesa in Conferenza Stato-Regioni che ha determinato un’inversione di rotta, attribuendo ai navigator la funzione di assistenza tecnica e supporto ai CPI, con riferimento alla gestione delle politiche attive a favore dei beneficiari del reddito di cittadinanza, arretrando in seconda linea rispetto agli operatori dei CPI. L’ANPAL

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INTERVISTA MICHELE TIRABOSCHI avrà pertanto il ruolo prima di formare e poi coordinare i navigator nello svolgere l’attività a loro assegnata. Si fatica a capire se il reddito di cittadinanza serva a far ripartire i consumi interni o ad aumentare il dinamismo del mercato del lavoro. Lei come la vede? «Il reddito di cittadinanza (RDC) è innanzitutto uno strumento di contrasto alla povertà, non una politica economica o una misura volta a dinamicizzare il mercato del lavoro. Certamente maggiori risorse economiche a disposizione dei consumatori consentiranno di avere un effetto positivo sulla domanda aggregata. Ma non è questo l’obiettivo del RDC. Si tratta di un intervento che rientra nell’ambito della “assistenza sociale”, consistente in una forma di reddito minimo garantito con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Si pone in continuità con le misure preesistenti come il sostegno inclusione attiva (SIA) e successivamente il reddito di inclusione (REI), con tuttavia maggiori risorse economiche dedicate sia per il beneficio economico riconosciuto, sia per l’attuazione delle politiche attive collegate, compresa appunto la figura del navigator. Formazione e nuove tecnologie. Non sembra essere tra le priorità di governo, eppure quasi tutte le categorie rappresentate da Con-

fartigianato stentano a trovare risorse da impiegare in azienda. Come si supplisce a questa carenza? «Investire nella formazione dev’essere un’assoluta priorità. Le nuove tecnologie generano non soltanto una maggior complessità tecnica, ma una vera e propria rivoluzione del modo in cui pensiamo, e viviamo, il lavoro: si parla, in questo senso, di “nuova grande trasformazione del lavoro”, o di “quarta rivoluzione industriale”. Al di là degli slogan, più o meno pertinenti, ciò che dev’essere riportato al centro del dibattito è la necessaria integrazione tra sistemi formativi e mondo del lavoro, a tutti i livelli, e l’importanza della formazione continua nel tempo come strumento di tutela e promozione della professionalità di tutti i lavoratori. Non si tratta, quindi, “semplicemente” di rispondere alle sfide poste dal mutamento tecnologico, ma di investire sui giovani e su tutti i lavoratori per favorire in primis la loro crescita e la loro professionalità. Le imprese che oggi non trovano i profili adatti devono iniziare a costruirli attraverso il dialogo e lo scambio continuo con scuole, università, ITS, e con le altre imprese. Di certo, l’apprendistato di primo e terzo livello sono ad oggi gli strumenti più efficaci per inserire giovani in azienda e dotarli delle competenze effettivamente richieste, riscoprendo i quali le imprese possono iniziare a progettare percorsi formativi efficaci e di

qualità».

presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e Visiting professor dell’Università Panthéon-Assas (Paris II) e della Universidad Nacional de Tres de Febrero (Buenos Aires).

Dirige le riviste Diritto delle Relazioni Industriali. È editorialista de Il Sole 24 Ore e Avvenire e autore di numerosi studi e saggi sulle tematiche del lavoro e delle relazioni industriali.

ITS o corsi di laurea professionalizzanti: quale strumento è più efficace per il nostro sistema produttivo? «Sono strumenti che hanno obiettivi diversi e rispondo a logiche diverse: devono quindi essere tenuti separati. Gli Istituti Tecnici Superiori formano i tecnici richiesti dai settori più innovativi e rispondo a precise esigenze formative territoriali, inoltre grazie alla partecipazione alla didattica fornita da professionisti e ai robusti periodi d’alternanza in azienda, hanno una forte vocazione professionalizzante. La sperimentazione delle lauree professionalizzanti favorisce la diffusione di un modo nuovo di fare università, ma ad oggi gli elementi per giudicarle sono ancora pochi: di certo, il rischio è che rimangano una riproposizione di logiche e metodi accademici, con la semplice aggiunta di un periodo di lavoro. Ciò di cui si ha bisogno, oggi, non è di “aggiungere” ai normali percorsi d’istruzione periodi di stage aziendali, un po’ di pratica alla teoria: oggi siamo davanti alla sfida di ripensare che cosa vuol dire istruzione, formazione, lavoro, termini che vanno pensati assieme, non solo accostati o avvicinati. Così intesi, ITS e Università possono essere strumenti fondamentali per la crescita economica, produttiva e sociale del nostro Paese».

Chi è Michele Tiraboschi Direttore del Centro Studi Internazionali e Comparati Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Coordinatore del comitato scientifico di Adapt. È Ordinario di Diritto del lavoro

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giugno 18:30 COMUNE DI MONTEFIORINO

COMUNE DI PALAGANO

COMUNE DI FRASSINORO

COMUNE DI TOANO

Valli del Dolo e Dragone

perchè restare 1 anno dopo Convegno Pubblico sui problemi della montagna

Programma Saluto introduttivo Carlo Alberto Rossi - Segretario Generale Lapam Premiazione aziende storiche con 40 anni e oltre di fedeltà associativa Stato dell’opera e proposte Monica Telleri - Vice Presidente Di Zona Sassuolo Presentazione progetto ammodernamento statale 486 Maurizio Paladini - Sindaco Montefiorino Intervento del Presidente Provincia di Modena Gian Domenico Tomei Intervento del Presidente Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini Saluto finale Gilberto Luppi - Presidente Generale Lapam

Saranno anche presenti i sindaci di Palagano (Fabio Braglia), Frassinoro (Oreste Capelli), Toano (Vincenzo Volpi), e il Direttore Area Lavori Pubblici Provincia di Modena (Ing. Alessandro Manni) Teatro Comunale Palagano via XXIII dicembre, 36 Palagano MO

riccardo.baroni@lapam.eu 0536 961429 335 7536994

www.lapam.eu

Per la partecipazione è gradita la compilazione del modulo di registrazione


GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI

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ono 17 i candidati al “Premio Giovani 2019: tra innovazione e futuro”, concorso biennale organizzato da Confartigianato Lapam e rivolto a imprenditori e imprenditrici under 40 anni. I requisiti per partecipare, oltre la giovane età, riguardano le capacità innovative nella creazione e nella gestione dell’impresa. L’iniziativa è riservata infatti ai titolari di aziende che abbiano saputo caratterizzare la loro attività con fattori innovativi, non solo nel senso tecnologico del termine, ma anche caratterizzarla con tratti particolari nei seguenti ambiti: innovazione di prodotto e di processo; servizi; uso di tecnologie digitali in ambito business; marketing e sviluppo commerciale: capacità di fare rete; internazionalizzazione. Di seguito, viene proposto un breve profilo per ciascun partecipante alla prima fase territoriale del concorso. Paolo Bonacini Metricode Campogalliano Metricode è un progetto innovativo, nato per sviluppare il mercato dell’internet delle cose (IOT), dell’interconnessione globale e dell’intelligenza artificiale. Lo scopo è quello di garantire l’inter-

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connessione a strumenti di pesatura, impianti e macchinari in genere per farli dialogare tra di loro attraverso lo sviluppo di hardware e software dedicati. Con Metricode è possibile inoltre consentire il monitoraggio costante dei dispositivi aziendali, permettendo un’assistenza pressochè immediata. Luca Omar Carta +Aumenta Reggio Emilia Immaginiamo di unire artigianalità, il miglior design eco-compatibile, una grande sensibilità verso tematiche come la valorizzazione del territorio ad una tecnologia di ultima generazione. Questo è +Aumenta. Il laboratorio creativo nel cuore di Reggio Emilia, nasce nel 2018 dall’idea di Luca Omar Carta per utilizzare la realtà aumentata come veicolo per portare ai nostri occhi e alle nostre orecchie ciò che normalmente è racchiuso all’interno dell’immaginazione. Qui, i ricordi, prendono una nuova forma. Riccardo Cianci Calzoleria Carlino Sassuolo La storia di Riccardo Cianci, 25 anni, parla di artigianalità. Giovanissimo, entra nella

calzoleria del nonno Carlino, per imparare come le calzature vengono realizzate secondo la tradizione. Nel 2018 partecipa con successo al Concorso Mondiale delle Scarpe su Misura a Londra, classificandosi 10° a livello mondiale e 1° fra gli italiani. Oggi Riccardo accoglie clienti da ogni parte del mondo nel suo piccolo atelier: qui vengono prese le misure, si sceglie il modello e i dettagli, dando vita ad una nuova scarpa unica. Micaela Coscia MICHA Made in Italy Spilamberto “Sono partita da un garage”. E’ un inizio che spesso accomuna storie imprenditoriali di successo. Anche Micaela Coscia, 26 anni, un diploma come Tecnico dell’Abbigliamento e Moda, inizia così il suo percorso. Oggi, a tre anni dall’apertura del suo laboratorio, sta elaborando una linea di abbigliamento donna eco-friendly con tessuti di natura naturale come ortica, canapa, bambù. La sua linea Limited Edition invece utilizza rimanenze di produzione per realizzare pezzi unici.


GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI

Mattia Farina Mumble Formigine Mattia Farina, insieme a Francesco Vellani e Giacomo Torricelli si definiscono “un primo team capace di rilasciare soluzioni digitali per il mercato cloud”. Combinando il loro background, si occupano di qualsiasi cosa si utilizzabile da un device, differenziando l’attività su tre linee: health, digital transformation e branding. Un’applicazione per aiutare il recupero post-traumatico dei veterani di guerra, lo sviluppo di BOT per la gestione del magazzino e il supporto delle aziende per la promozione del brand sono solo alcuni traguardi raggiunti. Alex Ferraroni FastBudget Modena FastBudget è la piccola creazione di Alex Ferraroni, giovane neolaureato in Ingegneria informatica. Come si può intuire dal nome, FastBudget è un’app che permette di gestire le finanze personali: ogni utente può così tenere traccia, in via privata naturalmente, le sue abitudini di spesa, confrontandole con i budget che sono stati stabiliti dall’utente. L’app, di recente disponibile anche

in versione web, è tradotta in più di venti lingue ed è un ottimo strumento per tenere monitorati i propri risparmi. Marina Ghedini Home & Interior Design Piumazzo Marina Ghedini, un passato da geometra, decide di dare un valore aggiunto alla sua attività intraprendendo quello che lei stessa definisce un piacevole cambiamento. Ora si occupa di Home Staging, collaborando con alcune realtà immobiliari. Le abitazioni subiscono una vera e propria metamorfosi. L’obiettivo è quello di suscitare nel cliente il cosiddetto “wow effect”, ovvero dare al futuro acquirente la sensazione di sorpresa, di dimora finita e pronta per accogliere proprio lui. Ivan Golinelli Topgen Modena Ivan Golinelli insieme a Norman Forghieri ha portato, nelle principali province dell’Emilia Romagna, il Paintball a un’evoluzione ancora inesplorata. Sono stati creati diversi campi da gioco con un unico obiettivo: riscoprire un messaggio di ludicità e aggregazione in questo sport per “combat-

tenti”. Inoltre, riforniscono le aree di gioco non solo con attrezzature ma anche con le loro competenze gestionali al fine di fare evolvere questo sport verso una direzione funzionale ad attività didattiche e ricreative per la collettività. Niccolò Gorni Ecosystemi Ravarino Ecosystemi, una consolidata realtà aziendale che non si occupa di semplici lavaggi, ma di veri e propri trattamenti in profondità che rendono salutari ambienti di vita quotidiana come imbottiti, interni auto, tendaggi, climatizzatori e attrezzature per i neonati. Niccolò Gorni, 26 anni, terminati gli studi entra nell’azienda di famiglia. Ciò che differenzia Ecosystemi il servizio completamente ecologico: per il trattamento vengono utilizzati principalmente acqua, aria e ossigeno. Lorenzo Guerzoni Webaze Mirandola Lorenzo Guerzoni, con Mirko Neri e Mattia Rebecchi sono un mix di creatività e passione. Ununa volta ottenuta la laurea cominciano quasi per gioco a realizzare siti web. Oggi, Webaze, si

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GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI pone come partner delle imprese per gestire a 360 gradi i processi di comunicazione aziendale: sito web, fotografia, video, grafica e design, brand identity, web marketing.. Tra i già numerosi clienti di diversi settori che si rivolgono a Webaze, alcune importanti aziende della zona e, fiore all’occhiello, la Nazionale Italiani Cantanti. Sara Meglioli Edizioni Terra Marique Roteglia di Castellarano Sara Meglioli, laurea in ostetricia, in filosofia e un master in comunicazione con Roberta Rossi, scrittrice di notevole esperienza. La componente più creativa nella collaborazione di queste due professioniste è la nascita di un progetto dedicato alle neomamme: una collana di pubblicazioni, un blog un’app per invitare le future mamme a puntare l’attenzione su se stesse, sulle loro straordinarie risorse e capacità, in un periodo tanto particolare e delicato della loro vita. Andrea Moretti Herbe Food & Drink Reggio Emilia Andrea Moretti, in piena sintonia con Edoardo Spallanzani e Paolo Mastrotto hanno sapientemente restaurato antichi locali del centro storico per dare spazio a una raffinata cucina vegetale. Tra le scelte distintive del locale, una particolare attenzione alla sostenibilità che passa per la preferenza di fornitori a Km 0, al bando completo della plastica, fino alla scelta di ambire a diventare un posto “ 0 Waste”. Quello che da molti ristoratori è considerato uno scarto, nella cucina di Herbe riprende vita in nuove combinazioni culinarie per menù originali e sfiziosi.

Giorgio Pasetto Medendi Medical Travel Modena Il progetto Medendi, intrapreso da Giorgio Pasetto insieme ai soci Riccardo Lanzarini e Maurizio Scaltriti, dal 2017 ha l’obiettivo di garantire servizi sanitari di alto livello a pazienti che spesso non trovano rispose adeguate alle loro patologie. Attraverso una rete di professionisti e di strutture mediche in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, Medendi prevede una gestione completa del paziente, non limitandosi al mero turismo sanitario. Irene Elena Roliti Random Castelvetro Per Irene Elena Roliti, a livello artistico e creativo, la casualità non esiste. È questa l’idea che ha ispirato la giovane imprenditrice a dare il nome alla sua originale linea di abbigliamento: Random. Alla base, l’ Upcycling, un termine nato dall’unione di “up” e “recycling”: un riciclo dove il risultato è di qualità superiore (up), al prodotto di partenza. Irene agli abiti usati destina un riciclo di qualità, dove stile e colore cambiano, dove emergono metodi sempre più sofisticati e fantasiosi per decontestualizzare e ribaltare la materia prima. Sara Severi My Peter Pan Reggio Emilia “Finalmente una realtà organizzata per gestire al meglio il momento più doloroso, ma importante perché l’impegno con l’amato quattro zampe è fino all’ultimo giorno”. E’ uno dei positivi commenti pubblicati sul sito di MyPeter Pan che già rende perfettamente l’idea del servizio di questa startup reggiana sviluppata da Sara Severi, poco più che venticinquenne, insieme a Nicola Tampelloni e Gabriele Canovi.

Chiara Vecchi Referente Gruppo Giovani Imprenditori

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Cristiano Vassanelli Cool Roof Company Modena Cristiano Vassanelli ed Emanuele Toffoli, due brillanti ingegneri che, con Cool Roof Company, hanno dato vita un ottimo alleato per combattere la lotta al surriscaldamento globale . Il Cool Roof è una tecnica di raffreddamento delle coperture degli edifici mediante pitture o rivestimenti riflettenti: durante l’estate, le superfici degli edifici rivestite con questa vernice passano dai 78°C ai 45°C, riducendo notevolmente l’ energia elettrica per rinfrescare gli interni. Stefano Zanarini Studio Cimone Sestola Studio Cimone non è la classica agenzia immobiliare. Stefano Zanarini ha dato una nuova forma alla classica vetrina: si avvale infatti di uno schermo interattivo grazie al quale è possibile sfogliare gli annunci, guardare i video caricati, lasciare una richiesta di informazioni o richiedere un appuntamento. Gli annunci inoltre non si limitano solo a descrizioni o a immagini, ma vengono arricchiti da virtual tour, da riprese dall’alto con drone e accompagnati da piacevoli effetti musicali.

Premio Giovani 2019 Le premiazioni si terrano: mercoledì 12 giugno alle ore 18.30 presso la Casa Ecologica, sede AESS (Agenzia per l'energia e sviluppo sostenibile) via Caruso 3 a Modena

059 893 111 chiara.vecchi@lapam.eu


IMPIANTI

Siglato l'accordo tra Confartigianato e UNI Confartigianato e UNI hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la diffusione della qualità e delle norme tecniche nell’artigianato e nella piccola impresa

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’esigenza di attivare una strategia per il riequilibrio del rapporto tra normazione tecnica e piccola impresa è alla base dell’accordo siglato tra Confartigianato e UNI, ente deputato a introdurre la normativa tecnica internazionale nel nostro paese. Partendo dalla costruzione di relazioni migliori e più produttive tra imprese ed Enti di normazione si è arrivati a formulare, all’interno di tale rapporto, iniziative concrete di collaborazione. I campi previsti dall’accordo • La diffusione, anche attraverso la scontistica, e l’uso delle norme tecniche pubblicate; • La partecipazione ai gruppi di lavoro e ai tavoli tecnici da parte di imprenditori artigiani per la formulazione di norme tecniche nuove; • La formazione degli imprenditori e dei funzionari; • La predisposizione di guide e di manuali di specifico interesse; • La organizzazione di sportelli di contatto e di distribuzione. Accordo confartigianato/uni per la consultazione online delle norme tecniche 2019 Attraverso l’Accordo con UNI, Ente

Letizia Budri Referente categoria Impianti

di Normazione Italiano, le imprese associate possono accedere all’intero catalogo delle norme tecniche a condizioni economiche di migliora favore. L’accordo prevede un abbonamento per la consultazione online delle norme alle seguenti condizioni: • 200 € + Iva 22% per la consultazione della raccolta completa della norme UNI, per aziende con meno di 50 dipendenti; • 300 € + Iva 22% per la consultazione della raccolta completa della norme UNI, per aziende con più di 50 dipendenti; • 50 € + Iva 22% per la consultazione delle norme UNI citate nel D.lgs 50/2016 Codice dei Contratti Pubblici, con la possibilità di acquisto a prezzo speciale e forfettario di Euro 15,00, più iva come di legge, per singola norma. L’accordo prevede che siano consultabili tutte le norme UNI, i recepimenti di norme EN nonché le adozioni italiane di norme ISO (sia i testi in vigore che quelli di edizioni ritirate e/o sostituite) garantendo un aggiornamento continuo della normativa. La consultazione online non prevede lo scarico e la stampa delle stesse ma il collegamento online

risponde ai requisiti di legge per la tenuta delle norme in caso di controllo e verifica da parte di Enti. Per sottoscrivere l’abbonamento le imprese interessate devono rivolgersi all’Associazione territoriale Confartigianato di appartenenza, in questo caso Lapam, e compilare l’apposito modulo di adesione. Il vademecum per le Pmi Realizzato dall’UNI secondo i principi del cosiddetto “SME toolbox” il vademecum è stato concordato dagli enti di normazione a livello europeo al fine di avvicinare sempre più la normazione alle piccole imprese. Consiste in una sezione, all’interno del sito UNI, dedicata alle PMI che consente loro di ottenere in maniera semplice e veloce una serie di informazioni sui concreti vantaggi derivanti dall’utilizzo delle norme tecniche, su come incidere sul contenuto dei futuri standard, su come individuare e conoscere le norme giuste per il proprio settore e su come ottenere assistenza e collaborazione dall’organismo di normazione nazionale. Nei prossimi mesi altre iniziative dell’UNI saranno messe in atto per rispondere al meglio alle disposizioni del Regolamento UE n. 1025/2012 sulla normazione europea.

059 893 111 letizia.budri@lapam.eu

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ALIMENTAZIONE

Corsi alimentaristi, Lapam pronta a sostenere le imprese Una delibera regionale fissa nuovi criteri per l'organizzazione dei corsi obbligatori per gli operatori del settore alimentare

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utti gli operatori del settore alimentare (OSA) o i responsabili dei piani di autocontrollo devono possedere un'idonea formazione in materia di igiene alimentare e sono obbligati ad assicurare la formazione degli addetti alla manipolazione degli alimenti tramite lo svolgimento di appositi corsi. La Regione Emilia Romagna con l'emanazione della Delibera n°311 ha modificato i criteri gestionali ed organizzativi dei corsi per alimentaristi. In particolare dalla data di entrata in vigore della DGR 311/19, fissata per il 19 settembre 2019, le AUSL della Regione Emilia Romagna organizzeranno (non in esclusiva) solo corsi base, previa corresponsione di una tariffa e non più corsi di aggiornamento. Per facilitare l’applicazione delle nuove disposizioni Lapam Confartigianato Imprese tramite la società Pas S.r.l. organizzerà sia i corsi base che gli aggiornamenti per alimentaristi

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Alimentazione

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nelle sedi Lapam dei vari distretti provinciali, inoltre, nel caso in cui vi siano numerosi operatori da formare per ogni singola azienda, i corsi potranno essere erogati anche presso l’azienda stessa. I corsi per alimentaristi avranno una durata di 4 ore e, come modificato dalla DGR dell'Emilia Romagna, la validità dell'attestato per il personale alimentarista compreso nel Livello 1 passerà da 4 a 5 anni, nulla cambia invece per la validità dell'attestato per il personale alimentarista compreso nel Livello 2, che rimarrà di 3 anni. Le iscrizioni potranno essere effettuate dal mese di giugno contattando i tecnici Pas delle sedi Lapam o direttamente online collegandosi al sito internet di Lapam Confartigianato Imprese: www.lapam.eu Visitando la sezione dedicata al Servizio "Formazione Professionale"

059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu



COMMERCIO

Arriva lo scontrino elettronico Come funziona e cosa prevede lo strumento obbligatorio dal 1°luglio 2019

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al 1° luglio 2019 gli esercenti con un volume d’affari superiore a 400mila euro l’anno dovranno trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi giornalieri. Per tutti gli altri titolari di partita IVA l’obbligo entrerà in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno. Da facoltativo ad obbligatorio, prima per alcuni poi per tutti. Così si potrebbe riassumere il Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio che ha previsto il superamento del regime facoltativo di memorizzazione telematica dei corrispettivi e invio all’Agenzia delle Entrate. A partire dal 1° luglio 2019 infatti, i soggetti con volume d’affari superiore a 400mila euro saranno obbligati alla trasmissione dei corrispettivi in modalità telematica, l'obbligo di trasmissione telematica si estenderà poi a tutti i titolari di partita IVA dal 1° gennaio 2020. Ecco in sintesi in cosa consiste il nuovo “scontrino elettronico” Nel disegno del legislatore vi è l’intenzione di sostituire il nuovo scontrino elettronico obbligatorio a quello cartaceo per tutti i soggetti di cui all’articolo 22 del DPR 633/1972 (che esercitano attività di commercio al minuto e assimi-

late), non tenuti all’emissione della fattura elettronica, salvo richiesta da parte del cliente. Il superamento dell’attuale regime facoltativo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi può consentire di eliminare alcuni adempimenti contabili come il registro dei corrispettivi, l’emissione e la conservazione di documenti, scontrini e ricevute fiscali, alternativi alla fattura elettronica. Tutte interessanti possibilità, a fronte delle quali è bene ricordare che, al netto delle semplificazioni, lo scontrino elettronico ha finalità di contrasto all'evasione, ergo l'Agenzia utilizzerà il database delle trasmissioni per controlli automatizzati su IVA, dichiarazioni, dichiarativi e via dicendo. È previsto un contributo fiscale previsto per le spese di adattamento dei sistemi (vedi box) sul cui massimale però si avanzano alcune critiche in ordine alle basse soglie individuate. Al riguardo, è stato istituito il seguente codice tributo per l’utilizzo in compensazione, con il mod. F24, del credito d’imposta per l’acquisto/adattamento degli strumenti per la memorizzazione elettronica/ trasmissione telematica all’Agen-

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Commercio e Pubblici Esercizi

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zia delle Entrate dei corrispettivi giornalieri: 6899 - Credito d’imposta per l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali sono effettuate la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri Dopo l’introduzione della Fattura Elettronica, gli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità, in sostanza i nuovi studi di settore, come abbiamo documentato nel precedente numero di "Imprese & Territorio"), l’obbligo di adozione dello scontrino elettronico costituisce l’ennesimo sistema di controllo e accesso diretto da parte del fisco sul sistema dei conti delle imprese. Sistemi che sicuramente potranno portare ad un più efficace contrasto dell’evasione fiscale, ma a cui deve fare fronte un altrettanto incisivo percorso di semplificazione e sburocratizzazione delle norme fiscali. Cosa che finora, nonostante i roboanti comunicati e le altisonanti promesse da parte di tutte le forze politiche, non si è ancora vista, e sulla quale non si è più disposti ad attendere.

059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu


Sabato

22Ore 17:00

giugno 2019

IlIlcibo ieri e oggi tipico delle Terre di Castelli

La storia di Spilamberto e del territorio circostante non è fatta solamente di documenti e testimonianze storiche, ma anche di cibo e tradizione enogastronomica, di amore e passione per il proprio territorio.

Programma

Premiazione aziende storiche con 40 anni e oltre di fedeltà associativa Il Precursore, il suo solstizio e la noce. Le raffigurazioni di San Giovanni Battista e i riti della notte di mezza estate Iacopo Cassigoli, storico dell'arte La comunicazione come amore per il territorio Diego Fontana, scrittore e digital copywriter

Rocca Rangoni - Piazzale Rangoni 1- 8 Spilamberto MO

Sarà presente il bookshop della Quercia dell’Elfo, per la vendita dei libri degli autori.

059 893111 contattaci@lapam.eu

Seguirà aperitivo

Per iscriverti all’evento scansiona il QR code con il tuo smartphone e compila il modulo di registrazione www.lapam.eu

Come usufruire del credito di imposta per adeguare i registratori di cassa L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato lo scorso 28 febbraio il provvedimento 49842 per l’ottenimento del credito di imposta per le imprese, relativamente alle spese sostenute per la sostituzione o l’adeguamento degli strumenti mediante i quali memorizzare elettronicamente i corrispettivi giornalieri e la relativa trasmissione all’Agenzia stessa. Laddove gli “strumenti” individuati dal provvedimento altro non sono che i registratori di cassa, sono previ-

ste due tipologie di agevolazioni, relativamente alla sostituzione del registratore (cioè l’acquisto di un mezzo nuovo) oppure l’intervento di un tecnico abilitato sulla cassa esistente per renderla idonea alla memorizzazione e trasmissione secondo i nuovi standard di legge. In caso di acquisto di un nuovo registratore il credito di imposta ha un massimale di 250 euro a copertura del 50% della spesa sostenuta, mentre in caso di adattamento la soglia è ridotta a 50 euro, sempre

per il 50% del costo dell’intervento. Il credito potrà essere utilizzato già a decorrere dalla prima liquidazione IVA successiva al mese in cui è registrata la fattura per l’intervento di adattamento o acquisto del nuovo registratore di cassa, a patto che il pagamento sia avvenuto mediante mezzo tracciabile (ovverosia non mediante contanti, ma con bonifico bancario, carta di credito e via dicendo) ed esclusivamente in compensazione con il ben noto modello F24.

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Imprese & Territorio 35


TURISMO

Arrivano i Condhotel Regione Emilia Romagna completa l’iter di approvazione delle norme per la realizzazione della nuova tipologia di struttura alberghiera

L

o scorso 23 aprile Regione Emilia Romagna ha approvato la Legge Regionale 3/2019 relativa alla “Disciplina per l’avvio e l’esercizio dei condhotel e per il recupero dello colonie”. Il provvedimento va ad aggiornare ed integrare la Legge regionale 16/2004, il testo base delle strutture ricettive e dell’ospitalità, introducendo nell’ordinamento locale le modalità pratiche con cui dare il via ai Condhotel. Questa innovativa formula ricettiva è già presente in molti Paesi europei, e combina nelle stesse strutture alberghiere camere tradizionali e alloggi privati realizzati dalla vendita di parte delle stanze. La formula è stata introdotta nell’ordinamento nazionale dal Decreto Legge Sblocca Italia e dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri già nel 2018, ma è solo dopo il lungo confronto con i Comuni e le Associazioni di categoria che la Regione ha potuto definire le regole pratiche e i requisiti per avviare e gestire le nuove strutture. Va detto in premessa che la possibilità di trasformare un albergo

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Turismo

36 Imprese & Territorio

n° 03 - 2019

tradizionale in un condhotel, o la creazione ex novo dello stesso da strutture coloniche dismesse, viene data a fronte di una riqualificazione e innalzamento della qualità delle strutture e diversificare l’offerta ricettiva del territorio. Come già anticipato nei precedenti numeri di "Imprese & Territorio", tramite il recepimento da parte dei Comuni delle modalità semplificate previste dalla norma, gli albergatori avranno la possibilità di destinare fino a un 40% della superficie delle camere alla realizzazione di alloggi attrezzati ad uso residenziale, da vendere a privati: le risorse ricavate dalla vendita devono essere reinvestite nella riqualificazione e sicurezza degli edifici e nella qualità dei servizi allineandoli sempre di più agli standard internazionali. Gli ospiti dell’hotel e i proprietari degli appartamenti godranno dei servizi alberghieri a partire dalla portineria unica e se il condhotel è costituito da più immobili, devono avere una distanza massima di 200 metri dalla sede della reception. Ogni proprietario può utilizzare in via esclusiva la propria abitazione per parte o tutto il periodo di

apertura della struttura ricettiva o renderlo disponibile al gestore per i clienti dell’albergo. Ma cosa prevede esattamente la norma? Sostanzialmente, una serie di previsioni di semplificazione procedurali sul fronte edilizio, anche ricollegandosi agli strumenti legislativi di tutela del territorio. Nello specifico, all'articolo 4 viene esplicitato che ai progetti di riqualificazione si applicano gli incentivi urbanistici per gli interventi di riuso e rigenerazione urbana. Al fine di incentivare il riuso e la rigenerazione urbana ed il miglioramento dei livelli di sicurezza sismica e di prestazione energetica, il provvedimento prevede ancora che per gli edifici che non possiedono i requisiti sismici è consentita la demolizione e ricostruzione con ampliamento, ma limitatamente alle eventuali premialità di superficie previste dagli strumenti urbanistici comunali. Infine, per le aree da sottoporre a particolare tutela, i Comuni possono prevedere requisiti di maggiore qualità per servizi e strutture.

059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu


TRASPORTI

Reintrodotto il super ammortamento per i nuovi camion acquistati Il decreto crescita riammette i veicoli industriali tra i beni strumentali che beneficiano della riduzione fiscale

R

isultato ottenuto. Pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 aprile scorso, il cosiddetto DL Crescita riammette i veicoli industriali tra i beni strumentali che beneficiano della riduzione fiscale. Un provvedimento chiesto a gran voce da Confartigianato Trasporti che da tempo è impegnata a promuovere in tutte le sedi istituzionali una strategia complessiva per il rinnovo graduale e completo del parco veicolare merci degli autotrasportatori, con veicoli più sicuri e meno inquinanti di ultimissima generazione. Un processo "lungo" che può essere innescato solo con incentivi utili a sostenere le imprese nell'acPier Paolo Montorsi Referente categoria Trasporti

quisto, ma anche facendo leva sugli strumenti fiscali come il super ammortamento. La misura in oggetto, che era stata introdotta dalla Legge di Bilancio del 2018 e poi sparita da quella del 2019, viene ora reintrodotta. Le imprese di autotrasporto potranno dunque beneficiare del super ammortamento al 130% per l'acquisto di veicoli industriali nuovi anche per il 2019. Le modalità di erogazione sono uguali a quelle del 2018. Il beneficio si applica ai veicoli acquistati dal 1° aprile al 31 dicembre dell'anno 2019.

Si specifica inoltre che le imprese possono ottenere un'estensione degli acquisti fino al 30 giugno 2020, a condizione che entro il 31 dicembre 2019 l'acquirente abbia firmato l'ordine e versato un anticipo del 20%.

Corso di preparazione per l'esame autotrasportatori Trovate tutte le informazioni a pagina 49

059 893 111 pierpaolo.montorsi@lapam.eu n° 03 - 2019

Imprese & Territorio 37


MODA

Moda Makers giunge alla sua sesta edizione L'evento voluto da imprese e associazioni si rafforza e guarda al futuro

«Q

uesto settore ha una capacità unica di esprimere la bellezza del made in Italy. Dobbiamo continuare ad investire in conoscenza, formazione e talenti sia per le piccolissime che per le grandi imprese e che ognuna di loro possa cogliere le numerose occasioni che abbiamo nel tempo costruito. E lavorare insieme per sviluppare e lanciare i progetti come Moda Makers, che partono dalla collaborazione delle imprese. Per questo scopo abbiamo promosso la costituzione dei Clust-ER, un vero e proprio hub di innovazione per le imprese dove si ha la possibilità di avere un dialogo diretto con altre esperienze, con università, con laboratori di ricerca, o conoscere e accedere a finanziamenti internazionali. Un insieme di interlocutori privilegiati con cui condividere la passione e programmare azione per proiettarsi nel futuro. La value chain Fashion, dedicata al si-

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stema moda è già attiva e da tempo sta collaborando in modo concreto agli obiettivi che ci siamo dati come fashion valley. In primis con il progetto degli archivi storici delle imprese della moda, che verrà presentato sempre in occasione di R2B, il prossimo 7 giugno, una occasione per valorizzare l’unione della qualità alla nostra tradizione storica». Queste le parole con le quali Palma Costi, Assessore alle Attività produttive Regione Emilia-Romagna, ha inaugurato martedì 14 maggio a Carpi, presso il polo espositivo Carpi Fashion System Center, la settima edizione di Moda Makers, il grande evento del Distretto del tessile-abbigliamento del territorio divenuto, per la moda programmata, il principale appuntamento nazionale e tra i più importanti a livello europeo. A tagliare il nastro, insieme alla Regione, anche


MODA

il Sindaco Alberto Bellelli, che ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione in un progetto che grazie agli sforzi di rete ha saputo imporsi, in pochissimo tempo, a livello internazionale, rappresentando un vero e proprio patrimonio per il tessuto economico del territorio, e il Presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, che nel suo intervento ha ribadito l’impegno della Fondazione a sostegno di questo importante settore dell’economia territoriale: «Un progetto, quello di Carpi Fashion System, in cui la Fondazione ha creduto sin dall’inizio, e che continuerà a sostenere con la consueta determinazione, nell’ottica di sviluppare ulteriormente la capacità del territorio proporsi, facendo rete, a livello internazionale». Citando i numeri della manifestazione – 64 aziende partecipanti, migliaia di proposte di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capispalla, con centinaia di visitatori attesi da tutto il del mondo – Roberto Bonasi, Presidente del Consorzio Expo Modena, ente organizzatore dell’evento, ha ribadito come Moda Makers nasca dalla stretta collaborazione tra pubblico e privato, e rappresenti un volano per tutto il territorio: «Questo ap-

Carlo Alberto Medici Referente categoria Moda

puntamento coinvolge non soltanto le aziende partecipanti, ma anche le strutture ricettive della città, l’offerta gastronomica e culturale, mettendo a sistema tutti i punti di forza di un territorio la cui creatività si esprime in maniera evidente nella qualità delle creazioni della sua moda». Peculiarità e punto di forza della manifestazione è poi il coinvolgimento di chi opera e si confronta ogni giorno con e sul mercato, ribadita anche dall’imprenditore Fabrizio Stermieri: «Per noi questa manifestazione rappresenta il culmine i mesi di lavoro, sia organizzativo che creativo. Poter mostrare al mondo i nostri abiti e consentire a Carpi di godere di una vetrina così esclusiva ci onorano, e dato che il mondo della moda rappresenta una continua sfida, siamo già proiettati alla prossima edizione, che faremo di tutto per rendere sempre più attrattiva». Il numero finale delle presenze ha confermato l’andamento positivo per Moda Makers. Rivelatasi dunque vincente la formula che, grazie alla collaborazione tra le PMI del territorio, le associazioni di categoria e le istituzioni, ha riunito nel medesimo spazio le oltre undicimila proposte moda

di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capispalla. Confermati i visitatori – il 65% circa dei quali era composto da buyer e loro agenzie, la restante parte da addetti ai lavori quali fornitori, giornalisti e fotografi - dell’edizione precedente, provenienti da decine di Paesi tra i quali, oltre all’Italia, si conferma in testa il Giappone, seguito da Spagna, Belgio, Germania, Portogallo, Russia, Hong Kong, Olanda, Stati Uniti, Grecia e Irlanda. Apprezzata anche la sfilata che, organizzata da RC Fashion, ha avuto luogo mercoledì 15 maggio nella cornice del Club Duende, coinvolgendo 10 aziende - Donne da Sogno, Eleonora Amadei, Erre Esse Lab, Glo’ di Moda, Jenni B., Moda Milena, Paola Davoli, Shanti, Vezzo - che hanno mostrato ai buyers partecipanti i propri outfit facendoli sfilare in passerella. Prima dell’edizione autunnale di Moda Makers, che si svolgerà a novembre 2019, il prossimo appuntamento di Carpi Fashion System in programma sarà l’incoming del 23 e 24 maggio, con gli incontri B2B tra aziende partecipanti e operatori esteri che si svolgeranno sempre presso il Carpi Fashion System Center di viale dell’Agricoltura.

059 637 477 carloalberto.medici@lapam.eu n° 03 - 2019

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BENESSERE

I trend dello shopping online

Andamento, prospettive e opportunità per gli operatori del settore in una ricerca di IRI European Shopper Survey

A

18-34

13%

8%

7%

6%

13%

25-34

15%

8%

8%

8%

14%

over 35

9%

4%

6%

3%

13%

Prodotto Fresco

Bevanda

Surgelati

Cura della persona

Età acquirente OnLine

Prodotto Confezionato

Cosmoprof 2019 sono state presentate alcune interessanti ricerche di settore, tra queste vi presentiamo quella sul rapporto tra beauty ed e-commerce di Information Resources srl. La ricerca di Information Resources afferma che in Europa tre acquisti grocery* su 10 da parte dei Millenials (età <35) sono fatti online, mentre sono 2 quelli acquistati dagli over 35. Le ragioni principali dell’acquisto online da parte degli acquirenti europei sono: Risparmio di tempo: 42% Libertà di acquisto in termini di tempo e spazio: 39% Maggiore assortimento: 37% In Europa l’8% dei consumatori utilizza il canale on line anche per la spesa di tutti i giorni, con le dovute differenze per età e comparto (figura 1). È importante curare le proprie informazioni su internet perché il 61% dei Millenials naviga online per cercare informazioni su prodotti o

Fonte: Fonte: IRI European Shopper Survey 2018 – Respondent base: Italia, Spagna, Francia, Germania, Olanda, Inghilterra, Grecia

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* Grocery: rappresenta l'insieme dei prodotti alimentari, di articoli per la pulizia della persona e della casa, di merceologie varie e di

prodotti di consumo non durevoli, venduti confezionati nei negozi alimentari e nei supermercati


negozi (contro il 43% degli over 35). La stessa cosa accade per blog e forum sui quali il 23% dei Millenials cerca informazioni contro il 15% degli over 35. Molto usato, inoltre, è lo smartphone come strumento per cercare informazioni su prodotti e negozi: 55%. Nel 2018 il valore complessivo delle vendite del canale e-commerce monitorato da Information Resources ha superato i 450 milioni di euro (per la precisione 458 milioni che equivalgono un + 36%). Il largo consumo è stagnante nei canali fisici della Distribuzione moderna (+0,1%) mentre l’e-commerce è una risorsa per la crescita (+0,8%). L’Italia è ancora distante dai principali bacini di consumo europei ma le proiezioni a 5 anni indicano uno sviluppo doppio del nostro Paese.

BENESSERE

1,3%

45%

U.S.A.

3,4%

30%

Francia

4,7%

26%

UK

6,7%

15%

6%

19%

11%

8%

5%

4%

19%

13%

9%

6%

3%

3% Gift Set

21%

Igiene Orale

Profumi

Make Up

Cura della 22% 24% Persona

Surgelati

2%

Rasatura e depilazione

Il peso dei prodotti Natural Beauty venduti nel canale online (1,5%) è inferiore alla media generale. La scelta è maggiormente orientata al bio certificato.

5%

Cura della casa

Con il termine brick and mortar si identifica un’attività legata all'economia reale, caratterizzata dall'esistenza di strutture aziendali fisiche, in cui i clienti possono recarsi di persona per vedere ed acquistare i prodotti. Cosa comprano online gli acquirenti dei prodotti Beauty?

8%

Igiene del corpo

Prodotto Confezionato

Vendita OnLine 28%

14%

Cura dei capelli

Vendita trad. 35% 26%

Tasso di crescita in 5 anni

Cura della persona

Germania

Cura degli animali

110%

Bevanda

0,8%

Cura e pulizia viso

Facendo un focus sui prodotti beauty nel canale e-commerce, essi rappresentano il 75% del totale venduto del segmento “Cura Persona”. Nell’e-commerce prevale, rispetto ai canali fisici, la quota di vendite dei prodotti Beauty. Questa la composizione totale delle vendite Totale Panel in percentuale.

Italia

Prodotto Fresco

% Vendite OnLine

Top 15 mercati "cura della persona" • • • • •

Profumi donna Cura viso donna Profumi uomo Make up viso Make up occhi Elena Baraldi Referente categoria Benessere

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TERZO SETTORE

Azioni concrete per tutelare gli anziani Sono quelle richieste dal protocollo siglato tra ANCI e ANAP per la tutela dei diritti delle persone anziane

U

na collaborazione per favorire risposte concrete alle esigenze degli anziani e dei pensionati, in specie quelli del lavoro autonomo. Nasce dalla condivisione di valori riguardanti la coesione sociale e le prerogative degli anziani nella società moderna e globalizzata e dalla possibilità di confronto e dallo sviluppo di azioni comuni su questioni fondamentali riguardanti il Welfare, quali la partecipazione attiva e integrata degli anziani, la non autosufficienza, la lotta alla solitudine, le politiche abitative e dei trasporti, i livelli di assistenza. Questi i cardini del Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi da ANAP Confartigianato e da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Come è noto, l’ANCI rappresenta gli interessi dei Comuni nei confronti degli organi centrali dello Stato (Parlamento, Governo, Regioni) ed è oggi l’unica controparte delle Istituzioni in merito

42 Imprese & Territorio

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alle attività degli stessi Comuni, e quindi su molte tematiche che riguardano direttamente i cittadini e i servizi che essi ricevono, tra cui – tra i più importanti – quelli relativi al Welfare. L’ANCI raggruppa circa 7.300 comuni italiani che, nella loro globalità, rappresentano circa il 90% della popolazione. Si tratta, quindi, di un’intesa a cui ANAP attribuisce primaria importanza, perché sancisce il riconoscimento della nostra Organizzazione come interlocutrice diretta dell’Associazione dei Comuni italiani, che è ascoltata e interloquisce con tutte le Istituzioni, a cominciare da quelle nazionali, avviando così un dialogo che potrebbe permettere di far sentire la nostra voce anche al di fuori dei consueti canali istituzionali. «Ma soprattutto l’intesa è importante perché dà la possibilità di moltiplicare gli accordi a livello locale tra le nostre istanze territoriali e i Comuni, o gruppi di Comuni, al

fine di poter svolgere un’azione più incisiva nella tutela e salvaguardia degli interessi degli anziani e dei pensionati» dichiara Gian Lauro Rossi, presidente Anap. «È a questi livelli, infatti, che si sviluppa il welfare locale fatto di servizi, di politiche per la comunità, di assistenza socio-sanitaria, di politiche per la mobilità e per l’inclusione, ed è a questi livelli che ci deve essere l’interlocuzione con le Istituzioni locali per orientare la destinazione delle risorse e la programmazione». Si confida pertanto in una pronta iniziativa dei nostri dirigenti locali nel prendere contatto con l’ANCI a livello regionale e con i principali Comuni, almeno quelli in cui siamo presenti, al fine di predisporre protocolli a livello locale aventi a base il protocollo nazionale, eventualmente integrandolo con i punti che meglio possono essere indicativi dell’azione concordata da svolgere a livello territoriale.


TERZO SETTORE

I punti dell’accordo nazionale Valori condivisi: • Welfare come fattore di coesione sociale, da considerare alla stregua di un investimento; • Pensionati e anziani da valorizzare come motore per l’economia, se sicuri economicamente e integrati, oltre che attivi, nella società; • Organizzazione delle città, degli ambienti, dei luoghi di vita e di lavoro in maniera solidale e inclusiva; • Adeguati finanziamenti delle attività di Welfare affinché esso sia universale e inclusivo; • Programmazione a livello locale più efficiente ed efficace se frutto di confronto con i sindacati dei pensionati.

Punti sui quali sviluppare le intese: • Disagio economico; • Livelli essenziali delle prestazioni sociali; • Non autosufficienza; • Reti socio-sanitarie e assistenziali; • Inclusione e invecchiamento attivo; • Trasmissione d’impresa e dei saperi; • Lotta alla solitudine; • Qualità della vita e sicurezza dei contesti urbani; • Mobilità e trasporti pubblici; • Politiche abitative.

Sviluppo del Protocollo d’intesa Le parti si impegnano ad avviare e promuovere momenti di confronto a livello nazionale, nonché a livello locale, anche attraverso il coinvolgimento delle ANCI regionali e delle rappresentanze territoriali dell’ANAP, al fine di affrontare le tematiche sopra elencate e cercare di affermare i valori da entrambe le parti condivisi.

Gian Lauro Rossi: Presidente ANAP

Gianluca Levratti Referente categoria Terzo Settore e Welfare

059 893 111 gianluca.levratti@lapam.eu n° 03 - 2019

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RAPPORTI CON LE SCUOLE

Ecco dove crescono i talenti della ristorazione La scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni è un modello capace di coniugare formazione e lavoro

P

roseguiamo in questo numero il nostro viaggio tra gli istituti scolastici alla scoperta del connubio che tiene insieme eccellenze enogastronomiche e formazione. In questa seconda puntata abbiamo intervistato il preside della scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni, Giuseppe Schipano. Preside Schipano a quali profili prepara il vostro Istituto? «La Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni è organizzata sull’esempio delle più moderne Hotel School, dove gli allievi si formano in una struttura residenziale convittuale, che rende la Scuola del tutto simile a un albergo-ristorante: gli allievi, infatti, alternandosi tra sale, aule e laboratori, interpretano i ruoli e agiscono le relazioni che intercorrono fra il personale e i clienti di una struttura ricettivo-ristorativa in un’attività di simulazione continua dal lunedì al venerdì; grazie a questa metodologia i giovani si trovano in un clima di costante role playing dell’attività lavorativa, che facilita l’apprendimento delle conoscenze e delle capacità professionali». Come se fossero sul posto di lavoro... «Sì. A tal fine sono a disposizio-

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ne degli allievi le più moderne attrezzature per l’attività didattica e la socializzazione. In questo modello, le cucine, la sala, il bar, la pasticceria, il servizio in camera e il front-office di albergo diventano tutte attività simulate, ma caratterizzate da una “potenza” pedagogica unica. La Scuola è operante sul territorio modenese dal 1970 e, a partire da questi anni, la Scuola ha progressivamente qualificato la propria presenza, formando migliaia di giovani sul piano umano, culturale e professionale, preparandoli ad affrontare serenamente il loro inserimento nel comparto ricettivo e ristorativo dell’economia turistica. Negli ultimi anni fino ai giorni nostri la Scuola consolida la sua vocazione quale istituzione formativa a forte radicamento territoriale, ma con uno sguardo costantemente rivolto alla dimensione internazionale molti ex allievi, sono oggi affermati professionisti del settore ed esercitano la loro attività in Italia e all’estero. La Scuola è un’articolazione locale di IAL Emilia Romagna, Ente accreditato dalla Regione ad operare nel sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale. In questo contesto offre percorsi triennali in cui il primo anno viene svolto all’interno del sistema dell’istruzione (Istituto professionale, tecnico o liceo), per

il conseguimento della qualifica professionale di Operatore della Ristorazione. Inoltre la Scuola, per chi vuole proseguire gli studi, offre un quarto anno di specializzazione nelle aree della cucina, pasticceria e servizio di sala con il rilascio del Diploma professionale. A completare la filiera il corso di formazione superiore IFTS, Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, che forma esperti nelle produzioni tipiche del territorio emiliano romagnolo e i corsi per gli adulti». Come vede, oggi, il rapporto tra scuola e impresa? O ampliando ancora di più la prospettiva, tra formazione e mondo del lavoro? «La formazione professionale è elemento strategico nel mercato del lavoro, in quanto viene incontro ai fabbisogni formativi dalle aziende e dall'altro risponde alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato del lavoro. La formazione è lo strumento fondamentale per giovani e adulti per poter entrare in maniera qualificata e qualificante nel mondo del lavoro». Oggi quale ruolo ha l'enogastronomia nella valorizzazione del territorio? «L’enogastronomia non è solo


RAPPORTI CON LE SCUOLE conoscenza del prodotto, ma diventa un “veicolo” per conoscere e scoprire il territorio di produzione. Il cibo e il vino fanno sì che il territorio diventi un’attrazione turistica per coloro che vanno alla scoperta dei prodotti. L’enogastronomia porta le persone a voler conoscere nuove culture, a voler partecipare ad eventi che promuovano i prodotti tipici e di conseguenza porta a far scoprire e vivere il territorio di riferimento. Gli eventi culturali, le sagre e i festival diventano motivi per spingere le persone ad approfondire la conoscenza di un determinato cibo o vino e di conseguenza spingono a vivere il territorio. I prodotti tipici non sono

più solo alimenti, ma sono frutto di una cultura radicata nel tempo e nel territorio. Promuovere i prodotti tipici significa di conseguenza promuovere il territorio di appartenenza. La valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici diventa elemento centrale di una strategia complessiva di sviluppo locale, che prevede anche la salvaguardia culturale delle tradizioni produttive e, tutti ciò, può avvenire attraverso i corsi di formazione, come quelli erogati dalla nostra scuola, che permettono di formare nuove figure esperte di territorio ed enogastronomia».

Un ristorante a scuola Un ristorante a scuola Il Ristorante “La Scuola di Serra” nasce dall’idea della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni di realizzare una struttura di ristorazione con la particolarità di fornire un servizio di eccellenza. Ciò perché il Ristorante mette particolare cura nell’illustrazione del menù, dei prodotti che lo compongono e delle tecniche di preparazione dei piatti che vengono degustati. Il Ristorante pone molta cura alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico dell’Emilia Romagna, facendo

gustare ai clienti i profumi e i sapori dei vini e dei prodotti tipici e tradizionali del nostro territorio, tra cui i primis l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e il Parmigiano Reggiano, in una cornice di creatività, emozioni ed armonia senza pari. Il Ristorante è sede di eventi e di serate a tema ed è aperto al pubblico, nel periodo di apertura della scuola (15 settembre – fine maggio) su prenotazione, telefonando allo 0536 952235.

Elena Baraldi Referente rapporti con scuole e istituti

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu n° 03 - 2019

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FOTONOTIZIA

Luppi e Rossi: “Segno importante per tutto il paese” L'inaugurazione della sede di Finale Emilia lo scorso 24 aprile

T

anta gente, tanta buona musica (con i Rulli Frulli), tante aziende storiche premiate. La sede Lapam Confartigianato di Finale Emilia è, finalmente, tornata a ‘casa’, nel centro storico dove era presente fin dagli anni ’60 e da dove aveva dovuto traslocare forzatamente dopo il terremoto del 2012. “Tornare in centro storico – spiega-

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no il presidente Generale Gilberto Luppi e il segretario Generale Carlo Alberto Rossi – rappresenta un segno importante per tutto il paese, significa rimettere al centro il lavoro autonomo, quello di artigiani, commercianti, liberi professionisti. E crediamo sia importante qui, come segnale di rinascita, ma che lo sia anche altrove: in ogni paese è importante far rinascere e rivivere i centri storici, luoghi di socialità,

di lavoro, di comunità vera”. Nel corso dei festeggiamenti per l’inaugurazione, presenti il presidente della Provincia di Modena, Giandomenico Tomei, il sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi e altre autorità ed esponenti politici locali, sono state premiate una trentina di aziende storiche di Finale Emilia e Massa Finalese, imprese associate Lapam da almeno 40 anni.


FOTONOTIZIA

L'innovazione tra ricerca & leggenda L'evento organizzato in occasione del Motor Valley Fest

D

ue leggende dell'automobilismo a confronto per Lapam. Il giornalista sportivo, Leo Turrini e Mauro Forghieri, ex direttore tecnico di Scuderia Ferrari hanno dialogato di innovazione, sport e corse, in occasione del 60° anniversario Lapam il 18 maggio a Modena. Un appuntamento dedicato agli associati con 40 anni di attività nel weekend del Motor Valley Fest, la tre giorni promossa dal Comune di Modena di cui Lapam è stata sponsor e partner ufficiale. Durante l'evento Turrini e Forghieri hanno rievocato le grandi gesta sportive degli anni in cui l'ingegnere ha contribuito significativamen-

te a rilanciare il cavallino rampante ai vertici dell'automobilismo sportivo, grazie a macchine velocissime e piloti di grande talento tra cui Niki Lauda e Gilles Villeneuve. «Il talento si costruisce fin da piccoli - ha ricordato Forghieri trasferendo la propria passione ai giovani e insegnando il valore del sacrificio. Anche grazie a un territorio come quello in cui viviamo e alle persone che lo abitano è stato possibile creare leggende come quella di Enzo Ferrari, ma non crediate che il grande vecchio fosse un solista. Adottava lo strumento della delega più di quanto non si pensi. Aveva fiducia nella sua squa-

dra e nei suoi uomini». Grazie a questi ingredienti è stato possibile anticipare tecnologie e trend di quasi un decennio, su tutti il cambio automatico, progettato da Forghieri e messo a disposizione dei piloti Ferrari molto primo che diventasse consuetudine. «Credere nelle proprie capacità e nei propri colleghi è indispensabile per vincere. Ma non è facile, credetemi. Ci vuole allenamento anche per questo» ha ricordato Forghieri tra un aneddoto e l'altro.

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Imprese & Territorio 47


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Analista programmatore con competenze in front-end e mobile development

Obiettivo: il percorso formativo consente il conseguimento del Patentino per Frigoristi, che autorizza ad operare su impianti di condizionamento e refrigerazione, civili ed industriali, secondo norme di sicurezza e pratiche operative in grado di tutelare operatori e clienti dai rischi connessi alla manipolazione di gas fluorurati

Obiettivo: come semplificare i processi aziendali e l’organizzazione per ottimizzare l’introduzione di tecnologie innovative in azienda? Nel workshop Gianni Previdi approfondirà i fattori che generano i costi impropri della complicazione organizzativa di un’impresa, mostrando le principali tecniche di management per la semplificazione: la condizione ideale per intraprendere una trasformazione digitale governabile.

Durata: 8 ore Periodo: dal 22 giugno Costo: 90,00¤ (esente IVA)

Durata: 8 ore Periodo: dal 13 sett Costo: 490,00¤ (+IVA)

Impiantisti Catasto regionale degli impianti termici (CRITER)

Lingue Straniere Improve your spoken english Obiettivo: il corso mira al perfezionamento dell’inglese parlato, letto e ascoltato in ambito prevalentemente lavorativo e aziendale

Corso di Abilitazione con rilascio di “patentino”

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, Modena

48 Imprese & Territorio

n° 03 - 2019

Durata: 15 ore Periodo: dal 26 giu al 24 lug Costo: 150,00¤ (+IVA)

Obiettivo: il percorso è finalizzato a formare lavoratori capaci di inserirsi in modo qualificato in aziende informatiche e digital oriented in qualità di: • Analista e progettista di software applicativi • Sviluppatore Web e Applicazioni • Front End e Mobile Developer Durata: 500 ore Periodo: 04 lug al 19 dic Costo: finanziato

Benessere Qualifica di estetista Obiettivo: il corso ha l'obiettivo di formare professionisti nel settore dell'estetica. L'estetista è in grado di effettuare trattamenti estetici su tutta la superficie del corpo umano volti all'eliminazione o attenuazione degli inestetismi, utilizzando tecniche manuali ed apparecchi elettromeccanici per uso estetico, oltre a prodotti e tecniche finalizzate a favorire il benessere della persona. Durata: 1800 ore Periodo: giu 2019 a feb 2021 Costo: 6.500,00¤ (esente IVA)

059 336 9911 info.modena@formart.it


Autoriparazione Funzionamento dei motori ibridi ed evoluzione delle tecnologie nel settore auto Obiettivo: il percorso è progettato per fornire agli autoriparatori competenze indispensabili per poter intervenire su veicoli con motorizzazione ibrida. Infatti pur se ogni casa automobilistica fornisce le indicazioni necessarie per intervenire su questi veicoli, troppo spesso non risultano sufficienti, per questo l'obiettivo del percorso è porre l'autoriparatore in condizioni di effettuare diagnosi e intervenire sulla riparazione di veicoli ibridi in totale sicurezza e con successo. Durata: 15 ore Periodo: 12 giu al 26 giu Costo: 130,00¤ (+ IVA)

Autoriparazione Operatore meccatronico dell’autoriparazione Obiettivo: l'Operatore meccatronico dell'autoriparazione è in grado di individuare i guasti degli organi meccanici ed elettrico/elettronici di un autoveicolo, di riparare e sostituire le parti danneggiate e di effettuare la manutenzione complessiva del mezzo; la competenza nei sistemi di sicurezza ADAS arricchisce il profilo consentendogli di utilizzare le strumentazioni con le specifiche necessarie per il controllo dei sistemi ADAS installati sulle vetture

Autotrasportatori Corso di preparazione per l'esame Obiettivo: Il corso prepara i futuri gestori di imprese di autotrasporto merci conto terzi e padroncini ad affrontare con successo l’esame per iscriversi nell’albo Autotrasportatori con autoveicoli di massa superiore a 3,5t. In aula sarà illustrato come avviare l’attività e come ottenere la licenza conto terzi. Il corso è dedicato ai candidati per l’esame di ammissione all’albo degli Autotrasportatori con autoveicoli di massa superiore a 3,5t A chi si rivolge: • persone che intendono lavorare come padroncini per il trasporto di merci • aspiranti gestori di imprese di trasporti Il corso è obbligatorio per le persone in possesso della licenzia media come massimo titolo di studio. Nelle 150 ore di corso saranno affrontati gli argomenti necessari per il superamento dell’esame previsto per la sessione autunnale che comprende un test a quiz (risposta multipla) e un caso pratico sul trasporto nazionale e internazionale (risposte aperte).

Argomenti trattati: • Elementi di diritto civile • Elementi di diritto commerciale • Elementi di diritto sociale • Elementi di diritto tributario • Gestione commerciale e finanziaria dell’impresa • Accesso al mercato • Norme tecniche e di gestione tecnica • Sicurezza stradale • Trasporto internazionale Attestato: per ottenere l’attestato di frequenza necessario per richiedere l’ammissione all’esame provinciale occorre frequentare almeno l’80% delle lezioni. L’attestato è necessario per richiedere l’iscrizione all’albo degli autotrasportatori e la successiva autorizzazione all’esercizio, rilasciata dalla UMC competente. Materiale didattico: Nella quota di partecipazione è incluso un manuale didattico EGAF per esercitarsi in vista dell’esame a quiz e della traccia sul caso pratico. Durata: 150 ore Costo: 1000,00¤ Termine iscrizioni: 10 giugno

Durata: 600 ore Periodo: 15 lug al 20 dic Costo: finanziato

n° 03 - 2019

Imprese & Territorio 49


GAE

Reggio Emilia

Percorso formativo per Guida Ambientale Escursionistica Obiettivo: diventare una Guida Ambientale Escursionista, professionista in grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari, acquatici, parchi e aree protette. •

Approfondire le tipicità dell’Emilia-Romagna per illustrare, durante l’escursione, gli aspetti ambientali, naturalisti e storici del territorio Apprendere le basi di gestione economica e marketing turistico.

Durata: 150 ore Sede: FORMart Modena Periodo: dal 08 giu al 11 ott Costo: 990,00¤ (esente IVA)

Gestione d’Impresa Buste paga e contributi Obiettivo: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Di norma, l'addetto alle buste paga opera all'interno di uno studio di consulenza del lavoro oppure all'interno dell'ufficio amministrazione del personale di aziende di medio-grandi dimensioni, e si occupa di curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni quali l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e l’INAIL. I partecipanti non occupati al termine del corso, se lo desiderano, potranno svolgere una breve esperienza di tirocinio di 60 ore in una impresa o presso uno studio professionale della provincia di Reggio Emilia Durata: 60 ore Periodo: dal 13 giu al 17 ott Costo: 650,00¤ (+IVA)

Gestione d’Impresa Corso base di contabilità generale Obiettivo: Questo corso vuole essere un "ponte formativo" tra scuola/università e pratica amministrativa, con l'obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l'amministrazione d'impresa. Il taglio pratico e operativo lo rendono adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa I partecipanti non occupati al termine del corso, se lo desiderano, potranno svolgere una breve esperienza di tirocinio di 60 ore in una impresa o presso uno studio professionale della provincia di Reggio Emilia Durata: 60 ore Periodo: dal 11 giu al 25 nov Costo: 650,00¤ (+IVA)

Autoriparatori Pes pav pei per operatori su veicoli elettrici e ibridi Obiettivo: Alcune delle attività di manutenzione sui veicoli elettrici o ibridi originano, a tutti gli effetti, dei lavori elettrici così come definiti dalla pertinente normativa tecnica. Il corso affronta dal punto di vista tecnico e normativo le corrette pratiche di manutenzione degli impianti ibridi elettrici. Durata: 8 ore Periodo: dal 12 giu al 18 giu Costo: 170,00¤ (+ IVA) Costo per associati lapam: 140,00¤ (+ IVA)

FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, Reggio Emilia

50 Imprese & Territorio

n° 03 - 2019

0522 267 411 info.reggio@formart.it


Impiantisti Tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento gas fluorurati (regolamento ce 303/2008)

Correggio Informatica Informatica livello intermedio

Obiettivo: il percorso formativo consente il conseguimento del Patentino per Frigoristi, che autorizza ad operare su impianti di condizionamento e refrigerazione, civili ed industriali, secondo norme di sicurezza e pratiche operative in grado di tutelare operatori e clienti dai rischi connessi alla manipolazione di gas fluorurati Durata: 16 ore Periodo: dal 10 giu al 11 giu Costo: 270,00¤ (+IVA)

Obiettivo: il corso intende offrire a chi ha una conoscenza elementare di Excel, Word e Power Point un percorso approfondito sull’analisi, la rappresentazione e la condivisione dei dati e fornire gli strumenti per utilizzare in modo più efficace e consapevole Outlook, Internet e la posta elettronica.

Grafica e Fotografia Dallo scatto alla pubblicazione: fotografia e sviluppo digitale Obiettivo: il corso fornisce le tecniche professionali per la corretta creazione e gestione delle immagini fotografiche, partendo dalle basi di una corretta tecnica fotografica, fino all’elaborazione digitale delle fotografie realizzate per gestirne o migliorarne l’aspetto generale.. Durata: 21 ore Periodo: da giugno a luglio Costo: 350,00¤ (+ IVA)

Durata: 15 ore Periodo: da giugno a luglio Costo: 122,95¤ (+IVA)

Impiantisti Percorso di aggiornamento per installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (FER) Obiettivo: l’Art. 15, del D.LGS. 28/2011 e S.M.I rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per Responsabili Tecnici installatori e manutentori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La DGR 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi. I moduli di aggiornamento descritti illustreranno sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle differenti categorie di impianti FER. La durata minima obbligatoria è di 16 ore. Durata: 16 ore Periodo: dal 21 giu al 28 giu Costo: 240,00¤ (esente IVA) Costo per associati lapam: 180,00¤ (esente IVA)

FORMart Correggio Via Matteotti 7, Correggio RE

Per consultare il calendario completo dei corsi FORMart, visita il sito web: www.formart.it

0522 267 411 info.correggio@formart.it n° 03 - 2019

Imprese & Territorio 51


&

FISCO LAVORO BANDI

Fisco

Lavoro

Le novità per le imprese del Decreto Crescita Entrato in vigore lo scorso 1° maggio, il Decreto Crescita promette di far ripartire l'economia italiana. In sintesi le principali misure contenute nel provvedimento:

1

• • • • • • • • • • • • • • • • • •

Maxi Ammortamento Tassazione agevolata utili reinvestiti Deducibilità IMU sugli immobili strumentali Incentivi lavoratori impatriati Rientro ricercatori residenti all'estero Modifiche al regime forfetario Incentivi per la valorizzazione dell'edilizia Sisma bonus Interventi di efficienza energetica e rischio sismico Fatturazione elettronica operazioni con San Marino Vendite di beni tramite piattaforma elettronica De-commercializzazione proventi associazioni con fini assistenziali Estensione rottamazione ruoli entrate regionali e locali Crediti di imposta distributori carburanti Modifiche Sabatini Ter Sostegno alla capitalizzazione Tempi di pagamento tra imprese Obblighi di pubblicità/ Trasparenza contributi pubblici È possibile consultare nel dettaglio queste misure, visitando il portale:

www.lapam.eu

Accedi direttamente alla pagina scansionando il QrCode con il tuo smartphone

52 Imprese & Territorio

n° 03 - 2019

Nuove modalità di richiesta per gli assegni familiari Dallo scorso 1° aprile le richieste di assegni familiari dei lavoratori dipendenti non possono più essere presentate al datore di lavoro con modalità cartacea, ma telematicamente e direttamente all'INPS. L'Istituto determina gli importi teoricamente spettanti e li rende disponibili ai datori di lavoro ed agli intermediari / operatori che ne gestiscono gli adempimenti attraverso un'apposita utility all'interno del Cassetto aziende. Per le istanze già presentate entro il 31 marzo con modalità cartacea, riferite al periodo 1° luglio 2018 - 30 giugno 2019, i datori di lavoro continueranno ad operare come di consueto (ed i lavoratori non dovranno ripresentare le istanze con modalità on line), ma i conguaglio dovranno essere effettuati entro il flusso Uniemens del periodo "Giugno 2019".

2

Istruzioni INPS per l'incentivo occupazione giovani NEET 2019 L'INPS rende concretamente operativo ed applicabile l'incentivo NEET 2019, grazie alle indicazioni e procedure che consentono di esporre l’agevolazione all’interno delle denunce contributive (flusso UNIEMENS).

3

Le ditte individuali in regime forfettario sono sostituti d’imposta Il Decreto Crescita ripristina gli obblighi di sostituzione d’imposta in capo al datore di lavoro che abbia optato per il regime forfettario. Il recupero ed il versamento delle imposte dovute per i primi mesi dell’anno potranno essere fatto sulle retribuzioni corrisposte a partire

dal terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto, in tre rate mensili.

4

La nuova disciplina del tirocinio formativo Emilia Romagna Dal prossimo 1° luglio entrano in vigore, in Emilia Romagna, le nuove disposizioni che regolamentano il tirocinio formativo. Diverse le novità, in particolare quelle inerenti la durata, che sarà pari a 6 mesi, nella generalità dei casi, elevabili a 12 per i per tirocini riferiti a persone svantaggiate ai sensi della legge n. 381 del 1991, richiedenti di asilo e protezione internazionale o umanitaria e titolari di status di rifugiato e di protezione sussidiaria ex DPR 21/2015, vittime di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali ed a 24 per quelli riguardanti soggetti disabili. La durata minima, invece, non potrà essere inferiore a due mesi ovvero a uno nei casi in cui il datore ospitante svolga un’attività stagionale.


FISCO LAVORO BANDI

Bandi

1

Nuova Sabatini modifiche con il D.L. “Crescita” La Nuova Sabatini viene rafforzata con le modifiche introdotte dal recente Decreto Crescita, in particolare: • possibilità di un’unica erogazione del contributo per investimenti (finanziamenti) di importo non superiore ai 100.000 euro • l’innalzamento del tetto a 4 milioni (ex 2 milioni) del finanziamento ammesso al contrbituo (anche le imprese che hanno già saturato il limite dei 2 milioni possono continuare ad accedere alle agevolazioni fino al raggiungimento del nuovo tetto) • all'argamento dell’operatività con incremento della intensità di aiuto per le operazioni di finanziamento, sempre finalizzate ad investimenti, che prevedano un contestuale aumento della capitalizzazione attraverso l’impegno, da parte dei soci, al versamento delle quote di capitale previste dal piano di ammortamento. Bando per il sostegno agli investimenti delle imprese operanti nelle attività ricettive e turistico-ricreative La regione Emilia Romagna sta definendo un bando che metterà a disposizione contributi per:

2

A) Favorire l’insediamento e/o lo sviluppo delle attività ricettive e turistico-ricreativo dell’Emilia-Romagna tramite il finanziamento, con contributi a fondo perduto, di interventi di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e rinnovo delle attrezzature delle seguenti tipologie di strutture: • Strutture ricettive alberghiere;

• •

Strutture ricettive all’aria aperta; Stabilimenti balneari e strutture balneari (in possesso di concessione demaniale marittima con finalità turistico-ricreativa ai sensi del Codice Navigazione e LR 9/2002, ove ricadenti sul demanio marittimo) Stabilimenti termali Locali di pubblico intrattenimento in possesso delle licenze per l’intrattenimento danzante con carattere di stabilità (discoteche).

B) favorire l’accesso al credito delle imprese grazie all’azione sinergica dei contributi a fondo perduto con i contributi erogati sotto forma di controgaranzie tramite il Fondo Eu.Re.ca Turismo costituito con DGR n. 513/2019 Si tratta di un contributo a fondo perduto a fronte di investimenti realizzati tramite il ricorso a finanziamenti a medio/lungo termine di importo compreso tra 60.000,00 euro e 1.350.000,00 euro e di durata compresa tra 48 mesi e 240 mesi (di cui massimo 3 anni di preammortamento) erogati dal sistema bancario e creditizio e in sinergia con gli interventi di garanzia diretta da parte del sistema regionale dei confidi e con controgaranzia di Cassa Depositi e Prestiti (Fondo EuReCa). Il Contributo a fondo perduto verrà concesso nelle seguenti misure percentuali: • nel caso di applicazione del Regime de minimis: 20% dei costi ritenuti tammissibili, elevabile a 25% in caso di: • impresa con caratteristiche di impresa femminile e/o giovanile; • impresa localizzata nelle aree montane o nelle aree a ritardo

di sviluppo (aree 107.3.c) Contributo massimo concedibile: 200.000,00 euro • nel caso di applicazione del Regime di esenzione (art. 17): Contributo massimo concedibile: 10% dei costi ammissibili per le medie imprese; 20% dei costi ammissibili per le micro e piccole imprese Contributo massimo concedibile: 200.000,00 euro elevabili a 210.000,00 euro in caso di: • impresa con caratteristiche di impresa femminile e/o giovanile; • impresa localizzata nelle aree montane o nelle aree a ritardo di sviluppo (aree 107.3.c) Spese ammissibili • spese per opere edili, murarie e impiantistiche • spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture e arredi • spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing, per la realizzazione di siti per l’ecommerce • spese per l’acquisto di beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how • spese per l’acquisto o allestimento di mezzi di trasporto per i quali la normativa vigente non richieda l’obbligo di targa ai fini della circolazione • spese di consulenza relativi alle attività di progettazione, direzione lavori e collaudi fonalizzati alla realizzazione del progetto nonché (max 10% della somma di a+b+c+d+e)

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Imprese & Territorio 53


&

FISCO LAVORO BANDI

Dimensione minima del progetto: Strutture ricettive alberghiere, Strutture ricettive all’aria aperta, Stabilimenti termali è di 100.000,00 euro. Stabilimenti e strutture balneari, Locali di pubblico intrattenimento è di 80.000,00 euro

3

Ricostruzione, due bandi per favorire ricerca industriale e startup La Regione ha pubblicato due ordinanze che autorizzano altrettanti nuovi bandi per richieste di contributo per la ricerca industriale e le nuove imprese nei territori dell’EmiliaRomagna colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, e precisamente. a) Progetti di ricerca e sviluppo delle pmi. Il primo bando sostiene l’attività di ricerca industriale delle imprese delle principali filiere produttive dei territori coinvolti, per favorire il rilancio. A disposizione 4 milioni di euro per le imprese dei settori più colpiti: biomedicale e industrie della salute, meccatronica e motoristica, agroalimentare, ceramica e costruzione Ict e prodotti multimediali, moda. Le spese ammissibili sono quelle per personale interno, consulenze scientifiche, impianti, prototipo e spese generali. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale alla spesa, secondo diversi parametri. La presentazione della domanda di contributo avverrà tramite la compilazione e validazione della stessa sull’applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10 del 13 maggio 2019 alle ore 17 del 12 giugno 2019. b) Bando startup innovative nei comuni dell’Emilia-Romagna più colpiti dal sisma 2012.

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n° 03 - 2019

Due milioni di euro del secondo bando sono stanziati per l’avvio e il consolidamento di startup innovative e quindi per il rafforzamento dell’ecosistema locale e la diversificazione del sistema produttivo. La Regione Emilia-Romagna vuole così sostenere l’avvio, l’insediamento e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema produttivo, soprattutto nei settori dell’alta tecnologia e ad alto contenuto innovativo. Le spese ammissibili si devono riferire ai progetti imprenditoriali coerenti e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi indicati nel bando. Le domande possono essere presentate, sempre attraverso l’applicativo Sfinge 2020 ed esclusivamente online, dalle ore 10 del 15 aprile 2019 alle ore 17 del 16 settembre 2019.

4

Regione Emilia Romagna: bando per progetti di promozione dell’export e per la partecipazione a eventi fieristici 2020 Con l’attuazione di questa azione la Regione intende rispondere alle finalità di diversificare i mercati di sbocco e rafforzare la propensione all’export del sistema produttivo regionale. Questo obiettivo è perseguito mettendo a disposizione delle imprese (anche in rete) finanziamenti a fondo perduto per progetti in grado di favorire l’accesso a nuovi mercati di sbocco. Il bando supporta progetti realizzati da piccole e medie imprese per la realizzazione di un progetto costituito da: • Partecipazione come espositori ad almeno 3 fiere esclusivamente all’estero con qualifica internazionale o nazionale. L’impresa può

prevedere, in sostituzione della partecipazione a una fiera, l’adesione a un evento promozionale all’estero • Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni: cioè servizi prestati da consulenti finalizzati a ricercare potenziali clienti o distributori e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari, contestualmente alle partecipazioni fieristiche previste dal progetto; ottenere certificazioni per l’export (certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione); ottenere la registrazione dei propri marchi sui mercati internazionali. Il costo minimo del progetto in fase di presentazione della domanda di finanziamento dovrà essere di minimo 20.000,00 euro. Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 30% delle spese ammissibili, fino a un massimo di euro 30.000,00. Per quanto riguarda le spese, sono ammissibili solo i costi necessari per la realizzazione del progetto quali: il costo dell’area espositiva, le spese per la progettazione dello stand e per il suo allestimento e gestione, le spese di consulenza per la ricerca di partner commerciali o industriali, agenti, buyers e per l’organizzazione di incontri di affari da realizzare in occasione delle partecipazioni fieristiche, le spese per consulenze finalizzate all’ottenimento delle certificazioni per l’esportazione e alla protezione del marchio sui mercati internazionali. Le fiere e gli eventi promozionali devono essere realizzati a partire dal 01/01/2020 e concluse entro il 31/12/2020.


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Imprese & Territorio 55


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