Imprese & territorio - aprile 2017

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Modena - Reggio Emilia

03.17 Noi Impresa - Numero speciale - PERIODICO DI INFORMAZIONE DI LAPAM CONFARTIGIANATO IMPRESE N° 351 • N.3 - 2017 POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 • (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) • ART. 1, COMMA 1, DCB (MODENA C.P.O) • EURO 2

IMPRESE TERRITORIO L’INTERVISTA Annalisa Magone «Industria 4.0, slogan o opportunità?»

SPECIALE GIOVANI Giovani tra formazione e lavoro

TUTTI I CORSI Per dare forza all’impresa

COMPETITIVITÀ

DECORO URBANO

villaggi artigiani

?

villaggi artigiani villaggi artigiani

SERVIZI

VIABILITÀ

Tutti i nodi irrisolti

dei villaggi artigiani modenesi Tutte le novità e le news sul nostro sito

www.lapam.eu

BANDA LARGA



INDICE 02.17

4__L’INTERVISTA 6__ECONOMIA 8__INCHIESTA

TRA STORIA E FUTURO

12__AUTOTRASPORTO 13__MECCANICA 14__AUTORIPARATORI 15__CONGRESSO 16__EXPORT ALIMENTARI 18__DAL TERRITORIO 20__SPECIALE GIOVANI 28__FORMAZIONE 30__LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

L’evento di Industria 4.0 ha superato le attese: l’auditorium Marco Biagi era gremito, la collaborazione con l’ordine degli Ingegneri ha avuto un grande successo e, soprattutto, i contenuti sono stati di alto livello, utili proprio per le piccole e medie imprese che rappresentiamo. Nelle prossime pagine anche chi non ha potuto approfittare di questa opportunità potrà farsi una idea e, eventualmente, contattarci per avere ulteriori informazioni. Industria 4.0 ma poi, andando avanti di qualche pagina, ci troviamo nei villaggi artigiani di Modena città, tre realtà ormai storiche che vanno rilanciate e in cui risiedono, ancora e nonostante tutto, eccellenze di livello mondiale. Come fare dialogare, allora, Industria 4.0 con luoghi dove la banda larga fatica a farsi spazio, la raccolta differenziata stenta a decollare (diciamo così) e il senso di insicurezza è ancora troppo evidente? È chiaro che è necessario fornire servizi migliori in questi luoghi, come in tanti altri della nostra realtà, ed è necessario incalzare le amministrazioni locali per collaborare nella direzione di creare condizioni migliori per gli imprenditori e le imprese. Chiaramente non tutti potranno cogliere le opportunità di Industria 4.0, non tutti potranno realizzare attività che entrino nei nuovi villaggi artigiani, ma è evidente che è necessario lavorare in favore delle realtà che possano rilanciare la manifattura, quella che ha fatto la nostra storia e deve fare anche il nostro futuro. Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg. Trib. di Modena n. 457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Erio Luigi Munari - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari, Alberto Belluzzi, Daniele Casolari, Antonio Bellettini, Marco Minarelli, Fabio Ferrarini, Elena Baraldi - Hanno collaborato Marco Pignatti, Enzo Fanì, Carlo Alberto Medici, Christian Magnani, Franco Rubbiani, Andrea Cavallini - Progetto grafico e impaginazione MediaMo - Fotografie MediaMo, Archivio Lapam - Stampa Golinelli SpA Per la pubblicità su Noi Impresa contatta MediaMo: info@mediamo.net - Tel 059.350.269 - Fax 059.347.326


L’INTERVISTA

Industria 4.0, slogan o opportunità? Annalisa Magone, ospite del convegno organizzato da Lapam, analizza punto per punto, gli aspetti più sfidanti della quarta rivoluzione industriale

IMPRESE&TERRITORI 02|17____ L’INTERVISTA

Ricercatrice, autrice di saggi e presidente del centro di ricerca Torino NordOvest, Annalisa Magone ha viaggiato lungo lo stivale entrando nelle fabbriche intelligenti italiane. Ospite del convegno organizzato da Lapam su Industria 4.0, in questa lunga intervista affronta i temi legati al futuro della manifattura alla luce del Piano Calenda e di quanto osservato in grandi e medie imprese.

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Dottoressa Magone, partiamo da una definizione. Cos'è Industria 4.0? «Se stiamo sulla definizione tecnica, si tratta di una modalità organizzativa della produzione, non solo manifatturiera, che fa leva sulla fusione tra mondo reale degli impianti e mondo virtuale dell’informazione. Da questa fusione dipende la nascita di un sistema misto, cosiddetto cyber-fisico, un modello nel quale possono lavorare insieme una rete di macchine, beni reali e oggetti virtuali, strutture di calcolo e memorizzazione, device di comunicazione e naturalmente uomini. Come si può capire, l’industria 4.0 è un insieme molto complesso di principi che toccano i tre fondamentali ambiti dell’innovazione: quella tecnologica, quella organizzativa e quella sociale» Secondo una recente rilevazione della Plattform Industrie 4.0, l'istituto che rileva il posizionamento delle aziende tedesche sul tema, in Germania un quarto delle imprese sta implementando progetti di Industria 4.0... «Se non avessi ascoltato con le mie orecchie il segretario generale della piattaforma federale tedesca, Henning Banthien, dare questa notizia nel corso di un appuntamento del Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, non so se ci avrei creduto. Mi sembra un numero alto, ma in qualche modo comprensibile per due ragioni. La prima è che il governo tedesco investe sul-

la digitalizzazione del processi industriarli e sociali almeno dal 2006, anno di pubblicazione della prima Hight Tech Strategy, il patto nazionale organizzato in sei priorità che guida la Germania nell’economia e società del futuro, di cui Industrie 4.0 è solo una parte. La seconda è che, nel tessuto industriale tedesco, una PMI è grande quasi come una nostra grande impresa, quindi parliamo di operatori economici con una visione del mercato e capacità d’investimento, forse anche cultura per l’innovazione, completamente diversi». Dall'osservatorio che presiede, il centro di ricerca Torino Nord Ovest, l'Italia a che punto è? «In Italia si sentono denunce sul nostro ritardo, certamente non si può sottovalutare che la formulazione del nostro piano nazionale ha impiegato molto tempo, fra tavoli di lavoro paralleli e comitati. Tuttavia, qualcuno inizia a dire che il nostro ritardo paradossalmente ci mette la riparo di un certo numero di errori già commessi da altri. L’impressione del nostro centro di ricerca è che le imprese non siano affatto insensibili, anzi che l’argomento è ritenuto importante. Semplicemente un imprenditore normale pensa prima di comprare un nuovo apparato, si domanda quali implicazioni ci saranno sull’organizzazione, se i costi saranno ripagati dalla crescita, se avrà persone in azienda in grado di far fruttare l’investimento». A proposito di questo, quanto è sbilanciata verso le grandi aziende questa situazione e come devono muoversi le piccole imprese che Lapam Confartigianato rappresenta? «Le grandi imprese sono il laboratorio naturale di applicazione delle tecnologie abilitanti di industria 4.0 nella prima fase, perché bisogna avere la capacità anche finanziaria di sbagliare e correggersi senza mettere in crisi l’azienda. Però il passo successivo, cioè perforare il muro di cinta della grande impresa ed entrare nella filiera è molto corto. Come tutta l’innovazione di progresso, anche l’industria 4.0 dispiega effetti reali se fluisce senza ostacoli, in sostanza che fa comunicare le imprese con i loro clienti, a valle, e i loro fornitori, a monte. Se questa fluidità si interrompe, se non circola l’informazione fra tutti i diversi soggetti che compongono il modello di business, allora la disponibilità di dati – che sono la vera novità dell’industria 4.0 – non è impiegabile». Questa trasformazione cosa comporta per le micro e piccole imprese? «Questa fluidificazione della filiera crea in qualche modo due obblighi: le imprese piccole devono condividere i linguaggi (metodi, software, visione) dei loro clienti industriali, perché altrimenti non saranno in grado di dialogare materialmente con la loro produzione. Per altro verso, le teste di filiera devono dialogare con i clienti, perché nella "servitizzazione" dell’economia, si tende a vendere non più il bene, ma i ricchi servizi che il bene veicola: non il motore dell’aeroplano, ma le ore di volo; non lo smartphone ma il suo uso; non la camera d’albergo ma l’esperienza di viaggio e così via. Le piccole imprese devono assolutamente muoversi in direzione della digitalizzazione dei processi, con un approccio serio e procedendo un poco alla volta, anche solo iniziando a eliminare la carta. Perché il digitale è un metodo e non un fine. Le agenzie


L'information Technology è uno dei cardini su cui ruota Industria 4.0, eppure molte zone produttive (e non solo) in Italia - ne parliamo in questo numero - non sono nemmeno coperte dalla banda larga. In questa rincorsa ai Paesi più avanzati, quale ruolo deve svolgere il pubblico per accorciare le distanze? «Industria 4.0 è un bel tema di confronto perché ha molte dimensioni, in qualche modo consente di tenere insieme in modo proficuo punti di vista anche divergenti. Noi ci siamo innamorati di quelle imprese che dimostrano un approccio molto pragmatico verso questa trasformazione, passo dopo passo. Non sono un tecnologo e davvero non so giudicare, per stare sull’esempio, se la banda ultralarga possa fare la differenza. Ricordo che fino a un anno e mezzo fa, questa infrastruttura sembrava irrinunciabile per attrezzare una smart city; poi la francese Sigfox ha messo a punto un sistema per far circolare dati semplici disseminando sensori a minimo costo e impiegando antenne e una frequenza radio libera (868Mhz) non soggetta a licenze: con questo sistema di tecnologia povera ha costruito un modello per parcheggi, illuminazione pubblica, qualità dell’aria, monitoraggio del traffico che sta entrando anche in Italia. Per dire che, in queste materie non bisogna mai credere nella stabilità dell’innovazione o nei bisogni che può suscitare. Ad ogni modo, mentre l’agenda digitale va avanti, sarebbe bene adeguare ai tempi anche alcune infrastrutture immateriali strategiche: per esempio, un sistema che sappia edificare competenze per un mercato del lavoro già molto cambiato può fare la differenza fra gestire un’opportunità oppure gestire un disastro occupazionale».

Chi è? Annalisa Magone, presidente del centro di ricerche Torino NordOvest è autrice di “Industria 4.0, uomini e macchine nella fabbrica digitale” Edizione Guerini e Associati. Magone è stata ospite e relatrice per l’evento organizzato da Lapam Confartigianato Imprese “Industria 4.0, Pmi il momento è adesso, svoltosi lunedì 27 marzo all’Auditorium Marco Biagi di Modena.

Quale giudizio dà al Piano approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico? «È un modello di politica diverso dagli altri piani nazionali che l’anno preceduto e questo lo rende di per sé un oggetto di grande interesse. Alla base del piano è la filosofia della reciproca responsabilità: il Paese si impiega a dare credito alle scelte libere del singolo imprenditore, senza imporre tecnologie né settori di investimento; l’imprenditore si impegna a mettere sul piatto risorse proprie per l’acquisto di tecnologia, mostrando in tralice una roadmap aziendale verso l’innovazione per la propria impresa. Se si guarda allo European Innovation Scoreboard la posizione dell’Italia è sempre in affanno, non a caso si trova nella categoria degli “innovatori modesti”; in un quadro come questo, il piano Calenda rappresenta uno scossone benefico, soprattutto se combinato con le altre opportunità di finanziamento dell’innovazione che restano attive e oggi sono in buona misura cumulabili. Insomma, un'impresa intelligente rischia di gestire il proprio cambiamento potendo contare su aiuti che, dicono gli esperti di finanza per l’innovazione, non si erano mai visti prima». Lei cosa avrebbe aggiunto? «Quel che il Piano non fa è obbligare le imprese a competere sul vero campo di gara che vale la pena, dove non ci si divide risorse già nostre: quello europeo. Eliminare la logica del bando significa chiudere una palestra essenziale per allenare le imprese a individuare elementi di innovazione applicabili, scrivere progetti ben fatti, costruire relazioni con i giusti partner e con i centri di ricerca, partecipare ai consorzi internazionali, saper rendicontare in modo efficace. In una parola, allenarsi alla leadership industriale, un concetto che vale per le imprese di tutte le taglie. Ad ogni modo, se una impresa vuole misurarsi in questo campo, non mancano le occasioni per farlo chiedendo (pretendendo) accompagnamento da parte di poli tecnologici e agenzie di sviluppo su tutto il territorio nazionale». Poniamo che tutti i nervi scoperti del Sistema Italia vengano risolti, quali riflessi ha in termini di efficienza produttiva, un sistema/azienda manifatturiera 4.0? «Ha riflessi incalcolabili, perché incide profondamente su ogni tassello del processo produttivo. Il sistema cyber-fisico di cui si diceva all’inizio consente, almeno sulla carta, di risolvere alcuni nodi tipici dei processi industriali: per esempio di tenere il flusso teso fra reparti e fasi di lavorazione, di ridurre gli sprechi favorendo una logistica “estrema”. Consente – questa è una novità importante – di raccogliere informazioni dal processo, rielaborarle in tempo reale e gettarle indietro modificandolo in corsa. Attraverso strumenti di “virtualizzazione della fabbrica” consente di anticipare errori di progettazione e risolvere colli di bottiglia per mezzo di una rappresentazione matematica prima di un mokup reale. Aspetto non troppo sottolineato ma importante, consente di risparmiare energia e spazio, progettando i luoghi di lavoro in modo diverso. Infine, consente di ricentrare il contributo dell’uomo nel meccanismo, perché infine le fabbriche davvero intelligenti sono progettate per l’uomo, non senza l’uomo».

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pubbliche di regolazione e stimolo, per parte loro, devono costruire condizioni infrastrutturali per le quali ci si possa confrontare su piattaforme aperte, affinché una piccola impresa non sia costretta a garantirsi l’accesso a dieci piattaforme perché magari dieci sono i suoi clienti. Quella degli standard è una partita strategica per un paese di piccolissime imprese, ed è davvero importante presidiarla».

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ECONOMIA

Industria 4.0, il momento è adesso!

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Pienone all'Auditorium Biagi per l'evento organizzato da Lapam sulle novità introdotte da Industria 4.0

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La sfida è ancora da vincere, ma lo spirito è quello giusto. Una volta in più le piccole e medie imprese del territorio si sono dimostrate ricettive e aperte al cambiamento. È così che l’occasione offerta da Lapam Confartigianato Imprese, lunedì 27 marzo all’Auditorium Marco Biagi di Modena, si è trasformata in un momento di grande partecipazione e interesse collettivo su un tema declinabile in molti termini: tecnologico, culturale, fiscale. Sui primi due punti gli interventi dell’onorevole Gianluca Benamati e della ricercatrice Annalisa Magone hanno fatto luce su quanto si sta muovendo in termini di innovazione di processo nei grandi stabilimenti industriali italiani ed europei e di come le scelte dei big ricadano a cascata anche sui piccoli (vedi intervista a pag. 4). Mentre per quanto riguarda la materia fiscale, la partnership tra Lapam e Ordine degli Ingegneri ha voluto mettere in luce un aspetto non trascurabile: l’importanza di avvalersi di tecnici specializzati per comprendere appieno come sfruttare le misure approvate dal Piano Industria 4.0; in particolare super e iper ammor-

tamenti, i cardini su cui ruota l’intero sistema disegnato dal governo, insieme al Credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo, alla proroga della Nuova Sabatini, al Patent Box, all’ampliamento del Fondo di Garanzia e al sostegno alle Start-up innovative (il piano è interamente consultabile sul sito www.lapam.eu).

Oltre 400 persone all’Auditorium Marco Biagi di Modena per cogliere le opportunità di Industria 4.0 Un aspetto quest’ultimo su cui si è concentrato Mario Ascari, presidente del Comitato italiano di Ingegneria dell’informazione, che a riguardo è stato perentorio: «La legge dice che la perizia tecnica è obbligatoria per investimenti in tecnologie 4.0 che superino i 500mila euro, ma le piccole e piccolissime imprese non possono permettersi di acquistare un macchinario per poi rendersi conto che non è contemplato negli sgravi previsti dal super e iper ammortamenti. Per questo è importante conoscere la materia e farsi guidare nella miglior scelta possibile».

Messaggi tesi a evitare errori irrimediabili su cui hanno insistito anche il segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi, il presidente Erio Luigi Munari e il presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato, Damiano Pietri. «Sappiamo che una via italiana alla quarta rivoluzione industriale è possibile - ha detto Pietri - molte aziende la stanno già percorrendo e qui in Emilia sono tante. Noi siamo qui per offrire il nostro sostegno e indirizzo». Un sostegno tecnologicamente avanzato anche grazie al nuovo progetto presentato durante la serata da Luca Puccini, vicedirettore Lapam che ha illustrato “Digital Lapam”, la formula dietro cui l’associazione di categoria si appresta a digitalizzare tutti i propri processi produttivi, offrendo agli associati una rinnovata gamma di servizi e funzioni.

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Partiamo dal Piano Industria 4.0 presentato dal governo. Qual’è il suo giudizio? «Tenuto conto che siamo un Paese che negli ultimi anni ha perso 25 punti di investimenti nel settore pubblico e più di 20 nel settore privato, possiamo dire che per una volta tanto lo strumento pubblico c’è. Nel senso che il super e l’iper ammortamento, previsti dalla Legge di Bilancio 2017, offrono alle imprese uno strumento fiscale per una grande accelerazione». Quali sono i termini della corsa italiana alla quarta rivoluzione industriale? «Industria 4.0 vuol dire integrazione, scomposizione e riaggregazione di ciò che significa fare Manifattura. In alcuni Paesi europei come la Germania, questo progetto ha già sei anni di vita e ha coinvolto grandi centri di ricerca, università specializzate, grandissimi gruppi industriali e multinazionali e via via è sceso nella catena dimensionale dell’impresa. La vera sfida è capire come questa modalità si possa adattare al taglio dimensionale dell’impresa italiana che è molto più media, piccola e piccolissima. Però la possibilità c’è».

Oscar Giannino: “Ecco cosa significa fare Industria 4.0...” Il noto opinionista illustra la propria visione per una via italiana alla quarta rivoluzione industriale In che senso? «Se andiamo a vedere sui 400 miliardi di export che abbiamo superato nel 2016 malgrado la crescita asfittica italiana, 200 miliardi sono fatti da 116mila imprese meccaniche, molte meccatroniche, che sono la leva da muovere per fare Industria 4.0». Quali concetti devono diventare familiari a queste imprese per digerire il cambiamento? «Industria 4.0 non significa automazione dei processi produttivi nelle isole delle vecchie catene di montaggio, quella c’è da 25 anni anche in Italia. No, Industria 4.0 significa: nuovi materiali, sensoristica dell’Internet delle cose, stampanti 3D. Fattori che rendono possibile anche al più piccolo fornitore di un’impresa media tre cose. Uno: abbattere i tempi per la soddisfazione delle commesse. Due: ottimizzare in termini finanziari il circolante e il credito alle aziende. Tre: consentire all’impresa capofila di rispondere non solo alle variazioni della domanda, ma di creare attraverso queste nuove modalità di progettazione e realizzazione di nicchie della domanda, domanda customizzata, su clienti che vogliono quel prodotto ma lo vogliono in maniera leggermente diversa e in tempo reale».

Per le grandi industrie questo è più immediato. Ma le piccole imprese? «La quarta è una rivoluzione che coinvolge le abilità richieste al capitale umano a tutti i livelli della produzione. Consente di re-internalizzare servizi alla produzione che con la vecchia impresa automatizzata erano fuori dal perimetro dell’azienda e contemporaneamente di re-esternalizzarle anche in piccolissime unità alcuni processi. Per questo per la piccola impresa è una grande sfida». A beneficiarne sarebbe finalmente un’identità che da troppi anni abbiamo dimenticato, quella di un Paese ad alto valore aggiunto. O sbaglio? «È così. Solo in questo modo torneremo ad accrescere l’occupazione con più alta intensità a capitale umano, mentre oggi abbiamo un grande scontro di skills. Ci sono centinaia di migliaia di lavoratori iper-formati che oggi non hanno un lavoro e di contro abbiamo, anche per effetto dei bonus, occupati over 50 che queste abilità non le hanno. Ecco questa strada ci permette di mettere insieme coesione sociale, moltiplicazione del valore d’impresa e infine scommettere sull’export che fino a quando i consumi interni non si riprenderanno resta il vero volano della crescita italiana».

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Commentatore, opinionista, profondo conoscitore delle dinamiche economiche e politiche del Paese, Oscar Giannino è stato il moderatore dell’evento su Industria 4.0 organizzato da Lapam all’Auditorium Marco Biagi di Modena. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.

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INCHIESTA

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Sicurezza, viabilità, servizi Tutti i nodi irrisolti dei villaggi artigiani modenesi

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Una videoinchiesta Lapam Confartigianato, ha raccontato le esigenze degli imprenditori di tre aree produttive della città. Ora sul sito www.lapam.eu raccogliamo le idee per porre rimedio. Guarda il video, scarica il questionario e contribuisci anche tu Il nostro viaggio comincia dal villaggio artigiano di Viale Emilio Po, il cuore del boom economico modenese. Qui, più che altrove, sopravvive il ricordo di un’epoca in cui vita lavorativa e privata si confondevano: da una parte i capannoni, dall’altra le residenze di dipendenti e lavoratori, le chiese e i campetti sportivi. Qui hanno ancora sede alcune attività conosciute in tutt’Italia come la Panini, ma soprattutto piccole e micro imprese che hanno contribuito a costruire il benessere del capoluogo. Oggi molte cose sono cambiate, a partire dalla ferrovia or-

mai in disuso che separa questo quartiere dal resto della città. Molte attività hanno abbassato le saracinesche a causa della crisi, alcune si sono convertite in insoliti luoghi di aggregazione, mentre l’antica formula del “casa e bottega” ha lasciato spazio a un mix multiculturale che meriterebbe un capitolo a parte di questo nostro racconto. Passando in macchina tra le vie del piccolo e glorioso centro industriale si rimane però colpiti dall’incuria e dal degrado in cui versa. I cassonetti dell’immondizia sono circondati da ri-


Cevolini non è l’unico a lamentare l’incuria dell’area che da tempo attende una riqualificazione adeguata capace di conciliare le esigenze di abitanti e imprenditori. Anche Alberto Salvalai, titolare della SEA, ditta storica del villaggio, la pensa allo

Guarda la videoinchiesta, visita il canale YouTube di Lapam o vai su www.Lapam.eu

stesso modo aggiungendo: «Nella mia via, così come in quelle limitrofe, si vive in uno stato di insicurezza totale».

Via Emilia Est

Un’insicurezza che si respira anche a pochi chilometri da qui, nel villaggio artigiano di via Emilia Est; dove basta addentrarsi nelle viuzze nascoste dietro ai grandi show room dei concessionari, per rendersi conto che sono poche le attività imprenditoriali a non aver subito un furto. «Tutti sono stati bersagliati. Chi più chi meno tutti hanno avuto dei furti. Io non sono il primo. Non è una zona assolutamente sicura», racconta Rino Meletti titolare della Technomec, piccola officina meccanica specializzata in lavori di precisione. «Chiediamo un po’ più di sorveglianza da parte delle forze dell’ordine - chiosa Afro Casari, imprenditore vicino di Meletti, anche lui vittima di numerosi furti -. Qualche passaggio in più per vedere e conoscere i movimenti di certa gente che non

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fiuti ingombranti - e in alcuni casi pericolosi - e lungo i vialetti che costeggiano i cancelli delle imprese, cartacce e bottiglie di plastica giacciono sull’asfalto ingrigite dal tempo. «Spesso arrivano camion o furgoncini che vengono chiaramente da fuori dal villaggio artigiano e scaricano impunemente i loro rifiuti - racconta a Lapam Franco Cevolini, socio titolare della CRP una delle aziende più innovative e prestigiose del villaggio di Modena Ovest -. Abbiamo anche segnalato più volte questa cosa, però continuiamo a riscontrare questo tipo di comportamento che è veramente brutto perché ne va della nostra immagine. All’estero queste cose non succedono. Io mi reco in posti dove è tutto tenuto alla perfezione, il verde è tenuto bene e soprattutto c’è pulizia. Quello che fa più specie è vedere il livello di sporcizia che c’è lungo le nostre strade».

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INCHIESTA

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vediamo, ma che per fare certe azioni ha sostato davanti alle nostre ditte, capito quali sono gli orari migliori per... Pensi che una sera volevano entrare dalla finestra con una scala. La scala l’avevano rubata in un’azienda qui vicino. Insomma devono rubare qualcosa prima che venga giorno. Sempre...».

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I problemi di sicurezza e decoro urbano sono noti all’amministrazione comunale che nel luglio del 2016 ha siglato con Ministero dell’Interno e Prefettura, un Patto per la sicurezza della città. Nel progetto (che dovrebbe produrre un report sulle attività svolte entro luglio 2017 ndr.), si specificano obbiettivi e finalità del Patto, tra cui quella di una migliore sinergia tra Comune, Prefettura e forze dell’Ordine per garantire un contrasto efficace all’illegalità diffusa. Nel frattempo però è palese la frustrazione di chi lavora e vive in questo quartiere. «Non sentirsi sicuri in casa propria dà fastidio, ti senti impotente» conclude Daniele Michelini, titolare dell’autofficina Car Service.

Torrazzi

Sicurezza e decoro urbano sono solo una parte dei tanti problemi che affliggono le imprese modenesi. Spostandoci ancora ed entrando nella culla della meccanica e della meccatronica Made in Modena, il quartiere industriale dei Torrazzi, incontriamo altre problematiche al limite del paradosso.

Villaggi Artigiani, raccontaci il tuo Con 17mila imprese, Modena è un ingranaggio fondamentale del motore emiliano romagnolo. Ma come vivono le tante aziende che operano nelle aree produttive della città? Lapam Confartigianato ha deciso di approfondire il tema con un’inchiesta dedicata ad alcuni dei villaggi più significativi della città. Un lavoro composto da un videoreportage, visibile sul nostro sito internet, e da una parte quantitativa di questionari sottoposti alle aziende per comprendere criticità, problemi e possibili soluzioni da sottoporre a enti preposti e amministrazioni pubbliche. Un lavoro aperto e destinato a produrre un documento unitario e a cui puoi partecipare anche tu. Scarica il questionario online, compilalo e inviacelo via email a livio.lazzari@lapam.eu


Si ringraziano: CRP Group; SEA Sas; Hansa TMP; Controllo Qualità; Neon King; Car Service; Technomec; Secom srl; Beppe Manni

Un miglior coordinamento tra imprese, pubblica amministrazione e realtà associative potrebbe risolvere buona parte dei problemi raccolti sin qui. Ad esserne consapevole è lo stesso sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli. «Quando parliamo di creare i villaggi artigianali del XXI secolo parliamo di una sfida per tutti: per gli imprenditori, per l’amministrazione, per il sistema Italia - dice a Lapam il primo cittadino - ma per farlo serve un Patto di cittadinanza forte e che metta insieme più istanze». Cogliendo l’esortazione del primo cittadino, Lapam Confartigianato ha predisposto un questionario (scaricabile dal sito www. lapam.eu) per raccogliere e poi sottoporre alla pubblica amministrazione e agli enti preposti, idee e soluzioni praticabili al fine di migliorare la vita dei centri produttivi locali. Un progetto in grado di percorre soluzioni come il baratto amministrativo o la semplificazione dei cavilli che frenano la realizzazione di servizi indispensabili e sentiti da imprenditori e lavoratori. Per scaricare il questionario e partecipare alla raccolta di proposte e iniziative, visita il sito www.lapam.eu.

Per ulteriori informazioni Livio Lazzari Ufficio Sviluppo e Comunicazione livio.lazzari@lapam.eu 059 893111

IMPRESE&TERRITORI 01|16____INCHIESTA

«La nostra azienda può espandersi e creare nuovi posti di lavoro», racconta a Lapam Silvia Pecorari della Hansa Tmp, un gioiello della meccatronica locale. «Siamo un’azienda internazionale e vorremmo svilupparci all’interno del villaggio artigiano Torrazzi; però troviamo un po’ di difficoltà nell’interloquire con la pubblica amministrazione e con chi ci sappia aiutare per risolvere problematiche legate alla logistica, all’energia, o alla banda larga. Inoltre notiamo che da parecchio tempo la situazione nel quartiere artigiano è un po’ lasciata a sé stessa...». Non molto diverso è anche il racconto di Giuseppe Carboni, titolare di Controllo Qualità, ditta specializzata in controlli metrologici per grandi marchi dell’Automotive. «Avrei bisogno di una migliore viabilità, di una manutenzione migliore, di una maggiore cura del verde e di più parcheggi - racconta scoraggiato l’imprenditore -. Venendo in azienda i miei clienti dovrebbero avere l’immagine di una città moderna, di una città che fa qualcosa sulle proprie infrastrutture, invece...».

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AUTOTRASPORTO

Legge Macron: dal 1° aprile nuovi obblighi per gli autrasportatori che lavorano con la Francia

NOI IMPRESA 01|17____ AUTOTRASPORTO

Ecco cosa prevede la legge transalpina per i conducenti che caricano, scaricano o cabotano, su suolo francese

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Dal 1° aprile 2017 per il rispetto della legge francese Macron sul distacco dei conducenti, deve essere integrata la documentazione che il conducente deve avere al seguito in caso di controllo. Agli autisti di veicoli che lavorano in Francia viene chiesto di avere a bordo del mezzo il Modello comunitario A1, che certifica la legislazione in materia di sicurezza sociale applicata al lavoratore. Ogni impresa italiana può richiedere tale Modello A1 per ciascun autista distaccato tramite il sito INPS nella sezione “Cassetto Previdenziale”. Tale norma, in vigore dal 01/07/2016 ha introdotto l'istituto del distacco per i trasporti terrestri e fluviali. Per "distacco" secondo le direttiva CE97/71 si intende:"Qualsiasi lavoratore che durante un periodo limitato, esegue il suo lavoro sul territorio di un paese dell’UE diverso da quello in cui svolge abitualmente la propria attività..." Sono quindi soggetti alla normativa tutti gli autotrasportatori (sia conto proprio che conto terzi) che effettuano viaggi internazionali aventi partenza o destinazione in Francia, ma è escluso il mero transito, ad esempio per recarsi in Spagna. L'attestazione di distacco che deve essere sempre a disposizione dell'autista per eventuali controlli, ha una durata massima di sei mesi (rinnovabile).

L'impresa di autotrasporto deve anche designare un rappresentante in territorio francese, al quale le autorità di controllo transalpine si rivolgerà per controllo/richieste di informazioni. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla CTS (Confartigianato Trasporti Servizi) che tramite società partner eroga il servizio. Tel. 059 893 201 email info@trasportoservizi.it


MECCANICA

Segno più su crescita ed export A Mecspe Confartigianato celebra la meccanica Con oltre 45mila visitatori e 2.051 aziende espositrici, la sedicesima edizione di Mecspe si è confermata un appuntamento irrinunciabile per comprendere i principali trend del settore meccanico, meccatronico e dell’automazione. E proprio all’interno della cornice fieristica parmigiana, più precisamente nel Villaggio allestito per le aziende associate (pad.7 ndr.) si sono dati appuntamento i componenti del Consiglio direttivo della Meccanica di Confartigianato Imprese, sabato 25 marzo. Un’occasione per fare il punto sulla situazione di un comparto che, complice il piano Calenda e le buone performance sui mercati esteri, sembra in netta ripresa. Paolo Rolandi, presidente nazionale della categoria ha presentato così in anteprima un’analisi confezionata dall’Ufficio Studi Confartigianato - “Le piccole imprese della Meccanica e il trend di produzione, made in Italy, innovazione” - in cui si evidenziano alcuni interessanti aspetti: primo su tutti la netta crescita del comparto rispetto all’anno passato, +3,2% sul 2015. Pur rimanendo un calo del 25,7% sul 2007, si tratta dell’aumento migliore rispetto agli ultimi quattro anni. Altro segnale positivo arriva dall’export che complessivamente vale 64,8 miliardi di euro e pesa per il 16,2% sul totale del made in Italy. Numeri che, secondo lo studio confezionato da Enrico Quintavalle, sono frutto della capacità di investimenti e innovazione delle micro, piccole e medie imprese della meccanica. In particolare l’Italia supera la Germania nella produzione di beni strumentali e, pur con un 2016 a bassa crescita di PIL, presenta una variazione degli investimenti del +2,9% sul 2015, attestandosi così ai ritmi

pre-crisi. A crescere dunque sono gli investimenti in macchinari +7,5%, ma soprattutto la produzione degli stessi, che balza al +3,6%, con evidenti ricadute positive in termini occupazionali. Dati incoraggianti dunque che spingono verso un cauto ottimismo per i prossimi mesi. Ottimismo che si respirava anche passeggiando per il Villaggio Confartigianato, in cui erano presenti anche due aziende associate Lapam. Rolandi ha infine rimarcato la necessità di dare risposte certe alle imprese del comparto sui temi delle certificazioni UNI e ricordato il ruolo attivo dell’associazione in SBS (Small Business Standards) ente che ha il compito di far partecipare le PMI nei processi di normazione tecnica a livello europeo. Per ulteriori informazioni Livio Lazzari Responsabile categoria Meccanica livio.lazzari@lapam.eu 059 893111

NOI IMPRESA 01|17____ MECCANICA

L’importante fiera del settore è stata la cornice del consiglio direttivo della Meccanica di Confartigianato Imprese

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OPPORTUNITÀ

Incentivi per la sostituzione di veicoli commerciali diesel N1 fino a Euro 3 Tra le misure di contrasto all’inquinamento atmosferico, vi sono gli incentivi per la sostituzione di veicoli commerciali diesel categoria N1 (max 3,5 tonnellate) da Euro 0 fino a Euro 3 e l’acquisto di veicoli commerciali eco-compatibili. Il procedimento resterà aperto fino al 21 aprile 2017 e l’eco-bonus è rivolto prioritariamente a micro imprese (fino a 10 dipendenti), piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e ad aziende artigiane con sede legale in uno dei Comuni in cui si applicano le limitazioni o in ogni Comune della Regione se l’impresa è in possesso, da almeno 1 anno di un pass o di una autorizzazione per l’accesso agli stessi 30 Comuni. Sono esclusi i trasportatori conto terzi. Le domande per la prenotazione dell’incentivo e l’erogazione dei fondi sono gestite dalla Regione Emilia Romagna.

I contributi saranno stanziati fino all’esaurimento fondi. Intervento ammissibile: acquisto di un veicolo commerciale euro 6, categoria merci N1, max 3,5 tonnellate ad alimentazione Gpl/ Metano, elettrica o ibrida; contestuale rottamazione di un mezzo N1 Euro 0, 1, 2, 3 diesel. Entità dell’incentivo: 2.500,00 euro/ veicolo, ciascun veicolo può essere associato ad una sola richiesta per ragione sociale (1 veicolo ad azienda). Per maggiori informazioni Marco Pignatti SECOFIN secofin@lapam.eu 059 893204


Congresso 2017

CONGRESSO

Commercio ambulante stretto tra burocrazia e abusivismo Il congresso di categoria celebrato a Modena

Comitato Direttivo Agrimprese Verbale del 5 aprile 2017 Il giorno 5 aprile 2017 alle ore 20,30 si è riunito il comitato direttivo per discutere della proposta di scioglimento dell’Associazione Agrimprese e trasformazione della stessa in federazione di categoria in seno all’organizzazione delle categorie regolata dagli statuti delle associazioni federate e di Lapam Federimpresa. Omissis … si illustrano le motivazioni per le quali è opportuno e utile che si vada allo scioglimento dell’associazione federata Agrimprese e si proceda alla contestuale costituzione della federazione di categoria denominata “Agrimprese”… omissis Il consiglio condivide e approva la proposta. Vista la situazione e valutata la straordinarietà dell’argomento oggetto di deliberazione, si da mandato al segretario di dare comunicazione ai consiglieri assenti, agli organi dirigenti di Lapam ed alle imprese associate della seguente determinazione, presa secondo quanto previsto dallo statuto per le procedure di scioglimento e di convocazione dell’assemblea straordinaria: Convocazione dell’assemblea straordinaria di Agrimprese per il giorno lunedì 26 giugno all ore 20,30 presso la sede centrale di Lapam Federimpresa con il seguente ordine del giorno: Scioglimento dell’Associazione Agrimprese e contestuale costituzione della federazione di categoria denominata “Agrimprese”.

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Da una parte la burocrazia, con il passaggio delicato della direttiva Bolkestein, dall’altra l’abusivismo e la contraffazione. In più la concorrenza dei mercati straordinari (che stanno diventando talmente frequenti da diventare… ordinari) a complicare ulteriormente il quadro. Il commercio ambulante sta vivendo un momento molto difficile, uno dei più complicati della sua lunga storia. La categoria ha celebrato il suo congresso cercando qualche luce tra le troppe ombre. E’ infatti necessario fare chiarezza e dare risposte concrete a tutela degli ambulanti che operano in maniera corretta e che devono trovare spazi per far conoscere le loro ragioni. La presidente Licom, Rita Cavalieri, ha sottolineato come i numeri del commercio ambulante siano molto importanti (duemila operatorio nella sola provincia di Modena, quasi il doppio considerando Reggio Emilia), mentre Miranda Corradi, responsabile del Tavolo Provinciale del Commercio ha parlato della direttiva Bolkestein, con le ultime novità in merito. ‘Abusivismo e contraffazione’ è invece stato il tema svolto da Patrizia Gambarini, vice comandante della Polizia Municipale di Modena. Gambarini ha spiegato come la contraffazione rappresenti una vera e propria piaga per gli operatori onesti, che ne vanifica il lavoro. Per questo, a Modena, è stato aperto un tavolo con l’obiettivo di contrastare la contraffazione, che ha redatto un documento condiviso dalle associazioni. Infine Fabrizio Lugli, dirigente del Comune di Modena, ha messo l’accento sulla riqualificazione dei mercati coperti.

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EXPORT ALIMENTARI

Siviglia chiama, l’Emilia risponde

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Nella missione di fine marzo alcune imprese emiliane hanno esplorato il mercato andaluso

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Un rapporto che si sta consolidando e che sta facendo incontrare il mercato andaluso a diverse imprese enogastronomiche del nostro territorio. È quello che sta prendendo piede tra Lapam Confartigianato e la zona di Siviglia, grazie al supporto di MediaMo, una realtà modenese che da alcuni anni ha un ufficio di rappresentanza propri nella città del sud della Spagna, e all’incontro con il console italiano a Siviglia Carlos Ruz Berdejo y Sigurtà, che è stato da poco ospite di Lapam Confartigianato proprio in vista della seconda missione di aziende del food emiliano in Andalusia in pochi mesi, missione resa possibile dal lavoro dell’ufficio internazionalizzazione di Lapam Confartigianato e in particolare del responsabile Matteo Bautti. Ruiz Berdejo ha incontrato il segretario generale dell'associazione, Carlo Alberto Rossi, e altri funzionari Lapam e si è intrattenuto in particolare sul mercato spagnolo e sulle potenzialità che le imprese del nostro territorio possono esprimere entrando in quell'area della penisola ibe-

rica. Un mercato, quello spagnolo, che è in rapida evoluzione. Nello specifico il sud del Paese sta vivendo una grande espansione sotto il profilo del turismo e la 'fame' di Italia e di prodotti italiani di eccellenza è molto presente, tanto che la ristorazione tricolore è in crescita soprattutto sotto il profilo della qualità. L'Andalusia, con 8,5 milioni di persone, rappresenta un'importante regione della Spagna e Siviglia (700mila abitanti, un

milione con l'hinterland) è il capoluogo. Le cifre dicono che in Andalusia i turisti sono stati 26 milioni nel 2015 (con un aumento del 17,7% nell'ultimo anno), il 44% dei quali (circa 12 milioni) provenienti da paesi esteri. Nel dettaglio la visita del console italiano a Siviglia è servita per mettere a punto i dettagli della missione che ha portato dal 27 al 30 marzo imprese Lapam del comparto agroalimentare in Andalusia.


se italiane perché vi sono molti locali italiani, non di rado di alta qualità, e perché il food del nostro Paese incontra in pieno i gusti degli spagnoli e dei numerosi turisti. Occorre però arrivare preparati a questi appuntamenti, consapevoli che come ogni mercato anche quello andaluso ha le sue regole”. La missione si è conclusa con diversi contatti e con i primi ordini per le imprese presenti, ma questo canale

Per maggiori informazioni Matteo Bautti Referente Ufficio Internazionalizz. matteo.bautti@lapam.eu 059 893111

Il vino come non l’avete mai visto (e bevuto) Quattro serate dedicate alla conoscenza del vino organizzate dall’Associazione italiana Sommelier e dal ristorante la Zucca Felice Ottima partecipazione e grande interesse per le quattro serate di avvicinamento al vino organizzate presso il noto ristorante “La Zucca Felice” di Pavullo nel Frignano. Un percorso che ha approfondito diversi temi legati alla cultura del vino: dalla vendemmia, alla fermentazione, dai vini rossi, alla vendemmia tardiva. «Ci siamo concentrati su alcuni focus - racconta Fabrizio Sola, sommelier e titolare del ristorante - dalla produzione, alla spumantizzazione e quindi ai metodi charmat e champenoise. Abbiamo poi parlato dei vini passiti, muffati e liquorosi e arrivando alla degustazione visiva, olfattiva e agli abbinamento del cibo in concordanza o contrapposizione». Quali argomenti hanno riscosso più interesse? «Un argomento che è piaciuto molto è stato quello legato alla spumantizzazione». Un’esperienza da ripetere? «Sicuramente sì visto il buon successo di queste serate. Insieme ad Enea Rossi e Carmen Cerfogli, (relatori dell’Associazione nazionale Sommelier ndr.) stiamo già pensando a un corso per diventare sommelier da tenersi nel 2018». Prosit!

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Nel corso della missione, presenti sia Bautti che i referenti di MediaMo italiani e andalusi, lo stesso console ha accompagnato le imprese in incontri btob, svolti nella splendida cornice del consolato italiano a Siviglia, ubicato nella centralissima calle Fabiola, e nella cena degustazione presso il ristorante italiano La Gallina Bianca. Non è mancata una visita a Cadice, presso un grande distributore locale di bevande, e la missione si è conclusa con la visita, da parte di MediaMo, a Madrid presso la Camera di Commercio italiana in Spagna e con un referente madrileno che aprirà nuovi contatti commerciali anche nella capitale iberica. “Queste missioni sono molto importanti e fanno dialogare l’Italia con la Spagna e in particolare con l’Andalusia – ha osservato Carlos Ruiz Berdejo y Sigurtá – quello andaluso è un mercato molto interessante per le impre-

ormai aperto non si fermerà. È intenzione dell’ufficio internazionalizzazione Lapam proseguire, già nel prossimo ottobre, con un nuovo viaggio che sarà preparato a partire da maggio con una visita a Siviglia e Madrid. L’obiettivo è di realizzare una presentazione ancora più in grande stile delle eccellenze ‘made in Emilia’, sempre naturalmente grazie all’impegno di Lapam Confartigianato.

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DAL TERRITORIO

Lapam Formigine, incontro con l’amministrazione comunale

IMPRESE&TERRITORI 01|16____ DAL TERRITORIO

Sul tavolo viabilità, centri storici, sicurezza e commercio

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Un incontro proficuo, molto apprezzato da parte delle imprese associate Lapam, in cui l’amministrazione in modo approfondito ed esauriente ha esposto i progetti realizzati, quelli in fase di realizzazione e quelli futuri. Il consiglio allargato di Lapam Confartigianato Formigine ha incontrato, presenti il presidente generale Munari e il segretario generale Rossi, il sindaco di Formigine, Maria Costi e l’assessore alle attività produttive Corrado Bizzini. Ecco i temi principali del confronto, che resta comunque aperto e che vedrà certamente altri momenti di dialogo.

Viabilità e investimenti

Molta carne al fuoco sotto questo punto di vista. Si è parlato della seconda rotonda di Casinalbo realizzata nel cuore della frazione (con l’inaugurazione domenica 2 aprile), dove sono stati realizzati alcuni parcheggi per agevolare la fruizione delle attività presenti nella zona e della rotonda che dovrà essere realizzata nell’intersezione di via Radici, via Billò e via Giardini. Lapam ha sottolineato come questo intervento renderà fruibile e più sicuro il centro di Casinalbo. E’ stato poi presentato il progetto relativo al sottopasso ferroviario e della nuova viabilità che dovrebbe agevolare il traffi-

co anche in presenza della ferrovia, un’opera attesa da tempo. Altra opera importante la nuova Tangenziale sud, attesa da anni dalle imprese di Formigine e da Lapam sostenuta a più riprese; la realizzazione di quest’opera dovrebbe scaricare alcune strade dal traffico pesante ed agevolare anche il traffico leggero perché, anche in questo caso è previsto un ulteriore sottopasso per l’attraversamento in trincea della ferrovia Modena-Sassuolo. L’obiettivo dell’amministrazione, condiviso da Lapam, visto anche il calo di incidenti, è di togliere tutti i semafori sostituendoli con le rotonde. Si è poi parlato di piste ciclabili e, in particolare della pista che collegherà Casinalbo con Baggiovara, la cui realizzazione sarà in capo al Comune di Formigine.

Centro storico

Ci sarà poi un intervento sul centro storico che sicuramente favorirà le attività economiche; come si è evidenziato, il progetto condiviso partì alcuni anni orsono, grazie anche al coinvolgimento di tanti operatori economici del territorio, per rimanere poi sospeso per alcuni anni a causa di diverse priorità; ora i tempi dovrebbero essere maturi. L’obiettivo è

di fare del centro di Formigine una zona frequentata e dunque anche più sicura.

Sicurezza

Sul tema sicurezza l’amministrazione ha garantito il massimo impegno per l’installazione di telecamere sui varchi ed altre in centro, oltre a quelle già installate. Altro punto è quello di dell’aumento di presidio negli orari di chiusura da parte delle forze dell’ordine.

Centri commerciali e imposte locali

Ultimo tema trattato è quello relativo al trasferimento di Conad e Coop in due nuove strutture. Questo sta causando problemi alle attività rimanenti in due contenitori che debbono essere rivisitati e rivitalizzati per la sopravvivenza di chi ha investito in strutture che possono trovare nuova vitalità. Lapam sta facendo alcune proposte ed è in prima linea per dare il proprio contributo alla realizzazione di progetti che sostengano gli imprenditori rimasti; le proposte sono state raccolte dall’amministrazione. Una cosa più volte richiesta anche da Lapam e che trova la risposta positiva dell’amministrazione è il calo percentuale del 4% della Tari per il 2017 l’anno 2017, così come era già stato ottenuto un piccolo sconto nel 2016.

Per ulteriori informazioni Ufficio bandi e agevolazioni 059 893268 059 893204 mail: secofin@lapam.eu


DAL TERRITORIO

Pavullo, il sindaco Luciano Biolchini al consiglio dell’associazione Luciano Biolchini, sindaco di Pavullo nel Frignano, è stato ospite del consiglio di sede Lapam Confartigianato del capoluogo frignanese. Il presidente della sede di Pavullo, Graziano Cantergiani, ha ringraziato il sindaco per la presenza e ha introdotto l’incontro, voluto per illustrare l’operato del Comune riguardo ai principali interventi e per instaurare un dialogo costruttivo tra l’associazione e l’amministrazione. Biolchini, dopo aver ringraziato per l’invito e aver spiegato come in questa prima fase di lavoro come primo cittadino sia stato accolto con professionalità dai dipendenti dell’ente, evidenziando le difficoltà in cui si deve muovere oggi l’ente locale. Si è mostrato molto ottimista per un significativo incremento dell’occupazione, circa 300 persone, grazie agli investimenti del polo composto da Mirage, Vis. Forgia e Gold Art. Si tratta di interventi che avranno importanti ricadute per l’in-

tera economia del territorio. Riguardo ai progetti e ai principali lavori pubblici, il sindaco ha dato alcuni ragguagli sui tempi e sulle modalità. I lavori della piscina comunale al coperto è in via di accertamento la possibilità della ristrutturazione, mentre nei prossimi mesi partiranno i lavori degli ultimi due lotti della Pratolino-Malandrone, verranno poi portati a termine i lavori delle rimesse. Positivo il commento di Lapam: “Si tratta di un interventi attesi da tempo. Speriamo che sia la volta buona”. Cambiando tema e passando alla sicurezza, Biolchini ha assicurato che a breve prenderà avvio il vigile di quartiere, come da programma elettorale. Lapam ha ribadito che la sicurezza è un problema molto sentito tra gli associati e i cittadini ed occorre sperimentare forme di presidio miste dove agli interventi privati si devono sommare i necessari interventi pubblici. Tra i temi sollevati dagli imprenditori

presenti vi è la situazione del centro storico e degli esercizi commerciali. Il piccolo commercio soffre per la crisi dei consumi e serve un programma di iniziative e di interventi per mantenere e qualificare l’offerta. In conclusione si è parlato dell’uscita di Pavullo dal Consorzio Valli del Cimone, il sindaco ha deciso di dare disdetta entro la fine di settembre 2017.

IMPRESE&TERRITORI 01|16____ DAL TERRITORIO

Tanti i progetti in cantiere da parte dell’Amministrazione comunale del capoluogo del Frignano

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SPECIALE GIOVANI

Lapam e la scuola: tanti progetti per un futuro migliore

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L’attività dell’associazione nei confronti degli istituti di formazione aumenta di anno in anno. Il resoconto 2016 e i progetti per l’anno in corso

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I progetti Lapam Confartigianato in collaborazione con istituti di credito della provincia di Modena e, da poco, anche in quella di Reggio Emilia sono molteplici. Nel solo 2016 sono stati svolti 90 incontri con circa 2350 alunni presenti (in gruppi classe), in aumento rispetto al 2015 dove erano stati 70 incontri con 1500 alunni coinvolti. Ad oggi Lapam Confartigianato collabora con 12 istituti superiori, una scuola media, un centro di formazione professionale e l’Università di Modena e Reggio Emilia. Istituti superiori: licei Tassoni, Muratori/San Carlo, Fanti e Pico; Tecnico/Professionali Fermi, Selmi, Meucci, Levi, Da Vinci, Calvi, Vallauri e Cavazzi. Scuole medie inferiori: Formigine (è stato realizzato a novembre un convegno con le famiglie e due incontri con le classi terze in aula). Centro di formazione professionale: Futura, San Giovanni Persiceto. Università di Modena/Reggio dipartimento di Lingue: laurea Magistrale in lingue per la comunicazione in imprese e organizzazioni internazionali. Inoltre sono state organizzate partecipazioni spot a Novellara presso Ap Design con gli “incontri spiazzanti”; a Miran-

dola all’istituto Galilei all’ incontro organizzato da Orienta Spa; progetto con VestiLapam con Dipartimento Marco Biagi sotto la supervisione del professor Marchi. È stato coinvolto sia personale dell’associazione che imprese e imprenditori. Nel 2017 la carne al fuoco è davvero moltissima. A Modena Lapam ha prenotazioni per sessioni fino al 23 maggio per complessive 37 date in programma presso i soli istituti di Modena (licei Muratori, San Carlo, Tassoni, Fanti, Pico, Selmi Linguistico, Tecnici/professionali Fermi, Selmi Biologico, Da Vinci, Levi). A Reggio Emilia, sempre nel 2017, in programma sono già 6 date, in collaborazione con gli istituti Scaruffi, Nobile, Mandela (a Castelnuovo Monti), Matilde Canossa, Iess, Fondazione Simonini. Iniziativa a Reggio Emilia nello “Spazio Raga”, il 27 marzo in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Reggio Emilia per presentazione mercato del lavoro locale. Tavola rotonda ad invito a Novellara “Al lavoro con i giovani senza lavoro” il 6 aprile, organizzata dal Comune di Novellara. Progetto al Vallauri, Modena al Futuro,

con premiazioni previste il 6 maggio a Carpi. Progetto “Lapam per la Scuola” con l’istituto Da Vinci a Carpi per selezione le migliori tesine d’esame (selezione il 12 luglio, premiazione nel corso dell’autunno 2017). Incontri alla scuola media Guinizelli di Castelfranco su artigianato e manualità. Due istituti superiori modenesi (Fermi e Selmi) si sono resi disponibili a contribuire all’ attività di Lapam, oltre le 18 ore che di norma vengono garantite a tutte le scuole. Prefigurazione di una modalità di raccolta di Cv di indirizzo tecnico scientifico (meccanica, automazione industriale, informatica, elettronica, chimica) ad integrazione e sostegno della nuova attività Lapam “Troval@voro”.


Il Registro Nazionale Alternanza Il Registro, così come previsto dalla legge 107/2015 “Buona Scuola”, non è stato più affidato alle Camere di Commercio provinciali, ma è disponibile online. L’ iscrizione al registro non è obbligatoria e, quindi, qualsiasi attività d’impresa connessa a “Alternanza” o “Apprendistato” ad oggi è svincolata dall’iscrizione.. Con molti istituti di Modena e Provincia l’associazione ha in essere un rapporto consolidato che consente di segnalare informalmente alle scuole le imprese associate disponibili per settore economico e per territorio. Per dare risposta agli imprenditori associati che lo richiedono verranno inviate email alle imprese associate tramite newsletter dove presentare il registro, dare i riferimenti Lapam e rimanere a disposizione per chiarimenti sulle modalità di iscrizione.

NOI IMPRESA 01|17____ SPECIALE GIOVANI

Il format di partenza è quello consolidato e testato sul campo, cui aggiungere altri format, anche con imprenditori a fianco di dipendenti qualificati Lapam; molto apprezzata è anche la simulazione di colloquio di lavoro in italiano e in inglese. Oltre agli interventi generali (ovvero al quadro economico) la richiesta va sempre più nella direzione di interventi di tipo tecnico (esempio colloqui o business plan). Le attività svolte vanno dall’introduzione al tessuto economico locale (Modena e Reggio Emilia) alla preparazione del curriculum vitae come strumento flessibile di ricerca attiva del lavoro; dai colloqui di lavoro (in lingua italiana e inglese) alle start up d’impresa, fino alle storie delle imprese e degli imprenditori e alla comunicazione decrescente, ma anche come misurare e valutare la performance del lavoro e i diritti di cittadinanza, quali conoscere i contratti o leggere una busta paga.

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SPECIALE GIOVANI

A Reggio si va ‘A scuola di sport’

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Lapam Confartigianato e Reggiana Calcio insieme per dare strumenti agli studenti delle scuole superiori

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Sei gli istituti e gli enti coinvolti, duecento ragazzi che incontreranno i ‘testimoni d’impresa’, una prestigiosa partnership con la Reggiana Calcio. Sono questi gli ingredienti di ‘A scuola di sport’, il progetto che Lapam Confartigianato ha proposto ad alcuni istituti scolastici superiori e ad alcuni enti che si occupano di ragazzi di quella fascia d’età, nella provincia di Reggio Emilia. Hanno aderito l’Istituto Professionale Alberghiero Mandela di Castelnovo Monti; il Liceo delle Scienze Umane Matilde di Canossa di Reggio Emilia; l'Istituto Tecnico Areonautico Nobile, Il Liceo Europeo IESS, il Centro Formazione Professionale della Fondazione Simonini di Reggio Emilia, lo Spazio Raga, presidio socio-educativo Giovanile promosso dal comune di Reggio Emilia, insieme ad altri spazi di aggregazione giovanile della città. Il tutto condito, come detto, dalla partnership con la Reggiana Calcio, che permettà agli studenti coinvolti di conoscere le dinamiche non solo squisitamente sportive di una società di calcio, ma anche quelle gestionali e tecniche. Saranno coinvolti i ragazzi del quarto e del quinto anno, a seconda dei diversi istituti ed enti, e dopo alcuni incontri di formazione da due ore ciascuno, ci sarà una giornata di cosiddetto ‘role play’, una simulazione vera e propria di un progetto di azienda. In palio ci saranno alcune borse di studio e la possibilità di effet-

tuare tirocini gratuiti presso la Reggiana o aziende a lei collegate e presso società del gruppo Lapam Confartigianato. Le tematiche affrontate saranno legate al fare impresa, attraverso lezioni teoriche e testimonianze di imprenditori legati al settore di indirizzo della scuola coinvolta (a cura di Lapam Confartigianato), un project work sulla creazione di impresa con simulazioni (a cura di Reggiana Calcio), un approfondimento sul contesto economico e il mercato del lavoro della zona di Reggio Emilia, con la ricerca attiva dell'impiego. Lapam Confartigianato, da diversi anni, è molto attenta alle dinamiche del mondo della scuola, tanto che nella provincia di Modena e da ora anche a Reggio Emilia l’associazione di imprenditori si rende promotrice di approfondimenti e incontri con gli studenti in collaborazione con gli istituti scolastici. Questo è particolarmente importante, per dare agli studenti strumenti sempre più adeguati al mondo che cambia e per fare incontrare il mondo dell’impresa con quello della scuola. L’alternanza scuola-lavoro darà un impulso a questo incontro, ma è sempre più determinante sostenere questi percorsi. Il progetto ‘A scuola di sport’, il primo di questo genere sul territorio della provincia di Reggio Emilia, va propri proprio in questa direzione. o in questa direzione.


School Bonus: cos'è e quali opportunità offre School Bonus, una nuova opportunità per le scuole e per le imprese, un modo per ringraziare la propria scuola o comunque un istituto che si considera meritevole. Come? Con un’erogazione in denaro le imprese potranno concorrere a conservare, migliorare e rinnovare gli Istituti scolastici del nostro Paese e godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Lo School Bonus è stato presentato da un seminario proposto da Lapam Confartigianato, con Fabio Ferrarini, responsabile servizi Lapam, Massimo Benedetti, commercialista e consulente Lapam e Luigi Mari, consulente ufficio fiscale Lapam. La legge sulla Buona Scuola (la 107 del 2015) prevede che i contribuenti - persone fisiche, enti non commerciali, soggetti tito-

lari di reddito di impresa - possano effettuare un’erogazione liberale in denaro in favore delle scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie). Al contribuente spetta un credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni effettuate nel 2016 e 2017 e del 50% per quelle disposte nel 2018. L’importo massimo ammesso all’agevolazione fiscale è pari a 100 mila euro per ciascun periodo d’imposta. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. I contribuenti scelgono liberamente la scuola da beneficiare e quest’ultima riceverà il 90% dell’erogazione: poiché il restante 10 % confluirà in un fondo perequativo che sarà distribuito alle scuole che risultino destinatarie di erogazioni liberali in un ammontare inferiore alla media nazionale.


SPECIALE GIOVANI

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Fazland: “Vogliamo essere un partner che aiuta aziende e professionisti”

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Vittorio Guarini, socio fondatore del portale online racconta l’avventura di una delle start-up più promettenti del panorama italiano, in cui Lapam ha creduto fin dall’inizio

Signor Guarini, partiamo dall’ultimo risultato. Fazland ha raccolto 6 milioni di investimenti nel 2016. Cosa rende così credibile il vostro servizio agli occhi degli investitori? «Gli investor credono nel nostro progetto di business in quanto Fazland ha come obiettivo di portare online il mercato dei servizi che risulta estremamente interessante. Il nostro compito è di mettere in contatto utenti e professionisti attraverso un comparatore funzionale e veloce permettendo a chiunque

di trovare i migliori professionisti qualificati su tutto il territorio nazionale. L’utente quando accede a Fazland, attraverso il sito desktop o l’app mobile, può richiedere preventivi personalizzati da professionisti qualificati di svariate categorie quali Casa, Business, Persona, Eventi per poi valutare autonomamente la proposta migliore e concludere la trattativa telefonicamente. Il nostro attuale modello di business, dal 2016, permette di


Fazland è uno straordinario collettore tra domanda e offerta. Perché una piccola impresa dovrebbe convincersi ad “entrare” nella vostra community? «Fazland è uno strumento, un partner, che aiuta le aziende ad ampliare il proprio business attraverso l’invio quotidiano di nominativi di nuovi potenziali clienti nella propria zona: le aziende iscritte alla piattaforma pagano per il servizio e la visibilità sulla piattaforma, inoltre possono “sbloccare” i nominativi e contattare i clienti. L’iscrizione al servizio garantisce al professionista e alle aziende anche l’accesso a contenuti formativi e supporto dal nostro team per aiutarli ad essere più efficaci nella generazione dei preventivi, nella formulazione delle offerte e - in generale - a chiudere più vendite. Vogliamo essere un partner che aiuta le aziende e i professionisti ad accrescere il proprio business e lo facciamo con un’incidenza minima sui costi aziendali attraverso una proposta commerciale competitiva».

Ad oggi quante aziende mettete a disposizione dell’utenza in cerca di professionisti qualificati? «Fazland riceve 1.000 richieste di preventivo ogni giorno e conta più di 15.000 aziende iscritte al servizio su tutto il territorio Nazionale». Quali sono le regioni in cui il servizio funziona meglio e perché? «Fazland è attivo su tutto il territorio Nazionale anche se c’è una particolare concentrazione nelle grandi città come Mila-

Chi è? Vittorio Guarini: Fondatore e CEO di Fazland, il primo prodotto di Midnight Call srl, una startup con sede a Reggio Emilia fondata nel 2011 da Giovanni, Vittorio e Alessandro, cui si è aggiunto Federico nel 2013. L’azienda è oggi un riferimento in Italia per confrontare online preventivi di servizi destrutturati.

no e Roma: incide molto il fattore culturale legato all’utilizzo del mezzo digitale come risposta alle proprie esigenze. Nelle grandi città c’è meno diffidenza verso l’utilizzo di internet per acquistare, richiedere preventivi e informarsi rispetto alle piccole realtà italiane che oggi riscontrano ancora problemi legati alla connessione». Oltre alla diffidenza nei confronti del digitale, uno dei freni che potrebbe disincentivare un’impresa a iscriversi a Fazland è quello di trovarsi a dover proporre offerte a prezzo ribassato pur di aggiudicarsi il lavoro. È così? «Fazland offre l’opportunità alle aziende di entrare in contatto con nuovi clienti, il lavoro non viene assegnato all’offerta più vantaggiosa, ma in base alla capacità del professionista di offrire un preventivo in linea con le aspettative dell’utente e nel saper trasmettere fiducia e professionalità. Normalmente in Fazland non emerge il professionista con il prezzo più basso ma il professionista più trasparente e che rappresenta il miglior rapporto qualità-prezzo». Oggi la vostra azienda conta 40 dipendenti e sta facendo scuola tra le start-up italiane. È possibile che parte di questo successo sia dovuto alla capacità di aver letto meglio di altri la realtà produttiva italiana, fatta di micro e piccole imprese? «Sicuramente ha influito la capacità di portare online il mercato dei servizi ma penso che il successo di Fazland sia legato anche al fatto che offre nuove opportunità di lavoro dando modo ai professionisti di accrescere il business attraverso l’invio quotidiano di nominativi di nuovi clienti». Lapam Confartigianato ha creduto sin dall’inizio in Fazland, investendo nella Start-up e incentivando i propri associati a iscriversi al servizio. Quali sono le sue aspettative per Modena e Reggio Emilia? «Fazland sta promuovendo sul territorio il proprio servizio nel modo più efficace possibile proprio per valorizzare questa partnership e investire in un solido percorso di crescita che dia valore a tutti gli associati Lapam che aderiscono alla piattaforma». Ultima domanda. Un ottimo testimonial, ma forse anche un buon manager. Lo sapeva che Giorgio Chiellini è laureato in Economia? «Si Giorgio Chiellini è laureato ma abbiamo pensato a lui perché volevamo un concreto esempio di professionista che, a causa della mancanza di tempo, non riesce mai a trovare un bravo esperto attraverso il metodo tradizionale del passaparola. Il nostro servizio infatti nasce per tutti gli utenti che necessitano di un professionista e che non sanno dove trovarlo: non solo garantiamo di ricevere preventivi in tempi brevi e attraverso pochi e semplici passaggi ma supportiamo tutti i flussi di domanda e offerta attraverso un servizio di customer service attivo tutti i giorni. Nei nostri spot televisivi infatti Giorgio si divertirà a svelare le motivazioni che lo spingono ad essere così spiccatamente aggressivo in campo: mancanza di un idraulico, di un imbianchino o commercialista… fortunatamente scopre Fazland e improvvisamente tutto cambia!».

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essere sostenibile a livello economico al netto degli investimenti a lungo termine in comunicazione, ricerca e sviluppo su cui puntiamo molto per valorizzare il nostro patrimonio aziendale. L’ultimo investimento ottenuto è il risultato del rinnovo del nostro lead investor RedSeed Ventures (che crede nella nostra realtà dal 2014) oltre che l’entrata tra gli investor del gruppo Mediaset».

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SPECIALE GIOVANI

Il Premio Giovani raccontato dai protagonisti dell’edizione 2016

«Credete in voi stessi e non stancatevi di imparare»

NOI IMPRESA 01|17____ SPECIALE GIOVANI

Maurizio Iannuzzi, titolare di Basic Srl, racconta il suo Premio Giovani e offre qualche suggerimento agli imprenditori di domani

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«Siamo partiti in due e adesso siamo in 12 più alcuni collaboratori esterni». Maurizio Iannuzzi, titolare della Basic Srl, non nasconde la sua soddisfazione mentre racconta l’avventura imprenditoriale intrapresa con l’amico di sempre, Giuseppe Ditella nel 2013. Oggi insieme al suo team l’imprenditore trentaquattrenne di Poviglio produce, vende ed esporta un prodotto semplice ed efficace. Lo hanno chiamato Sun Ballast (dall’inglese Equilibrio del Sole) e consiste in un supporto per pannelli fotovoltaici da posizionare su coperture piane, terra battuta, asfalto e pavimentazioni, testato in galleria del vento e in grado di soddisfare molteplici esigenze proprio grazie alla sua efficacia. «In effetti quando abbiamo iniziato non c’era nulla di simile sul mercato» confessa Iannuzzi. Ma se il tempismo è un elemento fondamentale nella storia di questa piccola impresa, lo è anche la capacità imprenditoriale di Iannuzzi. «Ai giovani imprenditori dico di non arrendersi mai e di non sprecare un’occasione per fare formazione».

Maurizio Iannuzzi


«Non pensate ai problemi, ma alle soluzioni» Illana Rozenek racconta la sua impresa online, Lista Nascita «Quando mi sveglio sono felice di lavorare». Illana Rozenek illustra con questa premessa la sua impresa online, Lista-Nascita.it. Un sito di e-commerce in grado di far felice le neomamme italiane grazie a un ricercato catalogo di oggetti di design per bambini fino ai sei anni d’età. «Su Lista Nascita si possono trovare prodotti innovativi e le neomamme possono creare qui una lista regali in cui inserire le cose che vorrebbero ricevere, senza il rischio di vedersi regalare le solite collannine d’oro». Un’idea che per la sua innovatività e accuratezza ha visto Illana protagonista nella scorsa edizione del Premio Giovani promosso da Lapam Confartgianato. «Agli imprenditori di domani suggerisco solo di non arrendersi mai e di pensare più alle soluzioni che hai problemi». Perché è stato importante partecipare al Premio Giovani? «Perché dà credibilità e la possibilità di conoscere altri imprenditori locali»

Illana Rozenek

Stefano Bonaccorsi ha brevettato insieme ai suoi fratelli una canna fumaria a prova di qualsiasi maltempo Con un passato da giornalista e un presente da artigiano nell’azienda di famiglia, Stefano Bonaccorsi è il prototipo dell’homo faber: operoso e metodico. Grazie a un brevetto ribattezzato “Siluro” (una comignolo antintemperie che all’aumentare del vento, aumenta il tiraggio ndr.) Stefano ha vinto per Edilnova-Inoxsistema, la precedente edizione del Premio Giovani imprese. «Da quando abbiamo vinto il premio giovani è cambiata la visibilità della nostra impresa, abbiamo avuto modo di far conoscere il nostro prodotto e ci siamo espansi attraverso una campagna di distribuzione con alcuni partner importanti. Agli imprenditori di domani dico di non scoraggiarsi, anche perché il periodo non è dei più semplici. Ma con l’impegno, la costanza e facendosi aiutare, da qualche parte si arriva».

Stefano Bonaccorsi

Guarda tutte le videointerviste vai sul canale YouTube Lapam o visita il sito www.lapam.eu

Per maggiori Informazioni e per leggere il regolamento visita il sito: www.lapam.eu o scrivici giovani. imprenditori@lapam.eu 059 893111

NOI IMPRESA 01|17___ SPECIALE GIOVANI

«No scoraggiatevi, l’impegno produce sempre risultati»

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FORMAZIONE

I corsi FORMart in partenza Una panormica sui corsi previsti per le prossime settimane e dedicati alle imprese che vogliono crescere dal 03/05/ 2017 al 07/06/2017 INTEGRAZIONE, GESTIONE E USO STRATEGICO DEI DATI DISPONIBILI IN AZIENDA - CORSO 24 ore finanziato Il percorso porterà le imprese ad avere maggiore consapevolezza del valore dei dati aziendali e ad utilizzare tecniche di gestione, organizzazione, valutazione e interpretazione dei dati per definire il trend di mercato, per individuare aree di miglioramento, per risparmiare tempo e concentrarsi su attività più remunerative. dal 04/05/2017 al 25/05/2017 LE POTENZIALITÀ DEI 3D CATALOGS ONLINE PER LE AZIENDE MECCATRONICHE CORSO 16 ore finanziato Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di configurare l’offerta di prodotti secondo gli standard CAD e pubblicarla su portali tematici dedicati, ottimizzandone la visibilità. Saranno in grado di gestire e interpretare il traffico di visitatori dei propri prodotti, interagendo con i clienti/prospect.

NOI IMPRESA 01|17____FORMAZIONE

dal 26/04/ 2017 al 24/05/2017 LA GRAFICA CON PHOTOSHOP CORSO 15 ore Adobe Photoshop è un potente strumento per chi ha necessita di trattare in modo professionale immagini per la produzione di cataloghi, brochure e materiale promozionale in genere. Il corso mira a trasmettere ai partecipanti le tecniche di base 
del fotoritocco e della elaborazione delle immagini.

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dal 12/05/2017 al 26/05/2017 ADDETTI ALLA CONDUZIONE DI CARRELLI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO CORSO 12 ore Ottenere l’attestato all’uso del carrello elevatore, previa frequenza di almeno il 90% del monteore del corso e superamento delle prove di verifica. da maggio 2017 CORSO BASE DI CONTABILITÀ GENERALE CORSO 60 ore + 60 ore di stage La figura del contabile è sempre molto ricercata dalle aziende. Questo corso vuole essere un “ponte formativo” tra scuola/università e pratica amministrativa, con l’obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l’amministrazione d’impresa, attraverso lezioni

teoriche, esercitazioni pratiche e, per chi lo desidera, attraverso una esperienza diretta in azienda (opzione stage). 
Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa. da maggio 2017 BUSTE PAGA E CONTRIBUTI (CON POSSIBILITÀ DI STAGE) CORSO 60 ore + 60 ore di stage Una delle professioni che sta vivendo un forte sviluppo e che è molto richiesta è quella dell’operatore buste paga. Di norma, l’addetto alle buste paga opera all’interno di uno studio di consulenza del lavoro oppure all’interno dell’ufficio amministrazione 
del personale di aziende di medio-grandi dimensioni, e si occupa di curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni quali l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e l’INAIL. 
Per giungere a tale obiettivo professionalizzante, il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. 
Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia. 27/3/2017 CORSO AVANZATO BUSTE PAGA E CONTRIBUTI 7 incontri Il corso è finalizzato a rifinire e completare le conoscenze e le capacità tecnico professionali per l’amministrazione del personale. 
È adatto a chi possibile le competenze di base per l’elaborazione dei cedolini paga e a chi ha frequentato il corso “Buste paga e contribuiti”. Il corso offre la possibilità di completare la formazione necessaria per operare in qualità di addetto paghe presso aziende e studi professionali e associazioni di categoria. FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani, 7 42121 Reggio Emilia tel. 0522 267411 fax 0522 334640 info.reggio@formart.it

12/4/2017 BUSTE PAGA E CONTRIBUTI (CON POSSIBILITÀ DI STAGE) CORSO 60 ore Una delle professioni che sta vivendo un forte sviluppo e che è molto richiesta è quella dell’operatore buste paga. Di norma, l’addetto alle buste paga opera all’interno di uno studio di consulenza del lavoro oppure all’interno dell’ufficio amministrazione del personale di aziende di medio-grandi dimensioni, e si occupa di curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni quali l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e l’INAIL. Per giungere a tale obiettivo professionalizzante, il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia? 7/4/2017 SISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI: REGOLE BASE PER L’INSTALLAZIONE, TECNOLOGIE E NORME - POMPE DI CALORE E SISTEMI SOLARI FOTOVOLTAICI: GENERATORI, IMPIANTI, COMPONENTI E MATERIALI CORSO 16 ore Il D.LGS. 28/2011 e S.M.I rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per i Responsabili Tecnici installatori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La DGR 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi. I moduli di aggiornamento descritti illustreranno sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle differenti categorie di impianti FER. La durata minima obbligatoria dell’aggiornamento è di 16 ore. La presente offerta formativa è stata realizzata in collaborazione con Xnex di Vecchi. Destinatari: Responsabili Tecnici impiantisti elettrici. 5/4/2017 PROGRAMMAZIONE BASE PLC CON SIEMENS S7 CORSO 36 ore Il corso è pensato per chi desidera utilizzare le metodologie di progettazione e le tecniche di sviluppo del software su PLC


3/5/2017 LA PROGETTAZIONE CON AUTODESK INVENTOR CORSO 36 ore ll corso si rivolge a quanti si approcciano per la prima volta al disegno meccanico ed è utile per costruire basi teoriche fondamentali per l’attività di disegnatore e progettista così come per poter operare con competenza nell’ambito delle lavorazioni meccaniche, padroneggiando terminologia, regole, tecniche di lettura ed interpretazione del disegno tecnico. 11/5/2017 VERSO L’IMPRESA SMART: TECNOLOGIE A SUPPORTO DELL’INNOVAZIONE CORSO 24 ore Acquisire conoscenze sui modelli organizzativi ed imprenditoriali con l’ausilio di esempi pratici per rendere l’impresa più snella. Il corso si propone inoltre di sviluppare competenze sulle strategie di costruzione di reti di impresa con particolare attenzione ai mutamenti legati all’Industria 4.0 e alle nuove piattaforme ICT collaborative e ai laboratori di co-progettazione. 10/5/2017 ADOBE ILLUSTRATOR CC - CORSO BASE CORSO 15 ore Un corso dedicato a chi voglia avvicinarsi alla grafica vettoriale per essere in grado di creare illustrazioni destinate alla stampa o al web. Il corso offrirà le basi per capire il funzionamento del programma di Adobe Illustrator partendo da zero per poi entrare, attraverso un percorso graduale, nel mondo dell’immagine vettoriale. 15/5/2017 GESTIONE DI UN PROCESSO STRATEGICO DI E-BUSINESS CORSO 24 ore Il concetto di D-Business (Digital Business) implica un nuovo modo di gestire i processi aziendali e le relazioni con partner e clienti, ovviamente tramite soluzioni ICT. Oggi ogni azienda deve avere un focus orientato

al D-business, considerando che i mercati sono sempre più interconnessi attraverso i canali e le tecnologie digitali. Ma con quali strategie? Quali risorse (asset tecnologici e risorse umanane) sono necessarie per rendere praticabile e profittevole il D-business? Come monitorare e gestire un processo di D-business? 17/5/2017 CORSO BASE DI CONTABILITÀ GENERALE CORSO 60 ore + 60 ore di stage La figura del contabile è sempre molto ricercata dalle aziende. Questo corso vuole essere un “ponte formativo” tra scuola/università e pratica amministrativa, con l’obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l’amministrazione d’impresa, attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e, per chi lo desidera, attraverso una esperienza diretta in azienda (opzione stage). Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa. 17/5/2017 LA TRANSIZIONE ENERGETICA PER IMPIANTISTI CORSO 20 ore L’obiettivo del percorso è sostenere la crescita e l’aggiornamento delle imprese impiantistiche per realizzare studi di fabbisogni di energia e definire l’attuazione di interventi di efficientamento energetico e l’applicazione di soluzioni tecnologiche innovative sia in ambito civile che industriale.

FORMart Modena Via Emilia Ovest, 693/B 41123 Modena tel. 059 3369911 fax 059 821942 info.modena@formart.it

3/5/2017 GESTIONE DI UN PROCESSO STRATEGICO DI E-BUSINESS CORSO 24ore finanziato Il concetto di e-business implica un nuovo modo di gestire le attività e i processi aziendali, ovviamente tramite soluzioni ICT. Oggi ogni singola azienda deve avere un focus relativo all’e-business, ma con quali strategie? Quali risorse sono necessarie per rendere pro cuo l’e-business? Come monitorare e gestire un processo di e-business? Il percorso introduce agli aspetti dell’e-business legati alla gestione e alle strategie di sviluppo dell’impresa. In tale ambito sono approfonditi non solo i modelli di business relativi alle organizzazioni dot-com, ma soprattutto quelli relativi all’integrazione degli strumenti di Internet nel business tradizionale delle imprese. Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di monitorare e implementare progetti di e-business, sia per singole aziende sia per pool di aziende con differenti core business. 18/5/2017 PIATTAFORME E-COMMERCE PER I SERVIZI ED IL COMMERCIO CORSO 20 ore finanziato Il percorso illustra le logiche che caratterizzano gli strumenti di webmarketing per progettare e utilizzare al meglio gli strumenti di web marketing, e per intervenire monitorando e valutando l’ef cacia delle campagne di web marketing in funzione al mercato di riferimento ed agli obiettivi piani cati. Imprenditori, tecnici, commerciali e più in generale tutte quelle gure che all’interno delle aziende del terziario, intervengono nei processi di innovazione e commerciale

FORMart Correggio Via Conte Ippolito, 22 42015 Correggio (RE) tel. 0522 694753 fax 0522 691786 info.correggio@formart.it

Nota bene: alcuni corsi si attiveranno solo al raggiungimento del numero di partecipanti previsti. Per ogni informazione visita il sito www.formart.it

NOI IMPRESA 01|17____FORMAZIONE

nell’ambito della progettazione, gestione e manutenzione di impianti di automazione industriale.

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LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Novità in materia fiscale (e non solo) per imprese piccole e grandi Voucher e appalti: le abrogazioni in vigore dal 17 marzo 2017

IMPRESE&TERRITORI 02|17____LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Il Decreto Legge 17 marzo 2017 n. 25, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 46 del 17 marzo 2017, ed entrato in vigore il giorno 17 marzo 2017, dispone l’abrogazione della disciplina del lavoro accessorio contenuta nel D.Lgs n. 81/2015 (sono abrogati gli articoli 48, 49 e 50), nonché rivede le disposizioni circa la responsabilità solidale negli appalti di cui all’articolo 29 del D.Lgs n. 276/2003, al fine di ripristinare in pieno la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore. In relazione al lavoro accessorio, il decreto in parola precisa che i voucher “richiesti” alla data di entrata in vigore del decreto stesso potranno essere utilizzati sino al 31 dicembre 2017.

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Contributo addizionale CIG/CIGS Si avvicinano le scadenze per operare i conguagli delle integrazioni salariali anticipate ai lavoratori e per il versamento del contributo addizionale, riferito alla cassa integrazione successiva al Jobs act. È stata, infatti, la circolare Inps 9/2017 a dettare le istruzioni per poter sistemare le poste in questione, riferite ai periodi pregressi. Nel dettaglio, con le denunce contributive Uniemens di marzo, dovranno essere esposti gli importi riferiti alle causali in oggetto, mentre entro il prossimo 16 aprile si dovrà dare luogo al conguaglio/

pagamento attraverso il modello F24. La riforma della cassa integrazione ha comportato una diversa modulazione ed un incremento del contributo addizionale a carico delle imprese che utilizzano la CIG. La misura del contributo addizionale è stabilita in misura gradualmente crescente in relazione alla durata dell’utilizzo della Cassa integrazione ed è pari al: - 9% fino a 52 settimane (primo anno di durata) in un quinquennio mobile; - 12% dalla 53^ alla 104 settima (secondo anno di durata) in un quinquennio mobile; - 15% dalla 105^ settimana in poi (dall’inizio del terzo anno di durata in poi) in un quinquennio mobile.

Giovani e lavoro: la Camera di Commercio di Modena promuove “Estate in Alternanza” La Camera di Commercio di Modena in collaborazione con l’Ufficio VIII Ambito territoriale di Modena e le scuole superiori di secondo grado aderenti, si appresta a realizzare una nuova esperienza del lavoro estivo guidato denominato “ L’Estate in alternanza”, con lo scopo di favorire il raccordo scuola-lavoro attraverso stage formativi da svolgersi nel periodo estivo, consolidando l’esperienza di stage curricolare svolta durante l’anno scolastico.

Nuova Sabatini: contributo maggiorato per Industria 4.0 Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto la possibilità di presentare le domande di agevolazione a valere sulla riserva dedicata agli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. Per tali investimenti è prevista una maggiorazione del contributo pari al 30% rispetto agli investimenti ordinari.

INPS - Indicazioni operative per l’incentivo occupazioni giovani L’INPS ha fornito le istruzioni operative per la presentazione delle istanze e la ‘gestione’ dell’incentivo riconosciuto, a far data dal 1 gennaio 2017 e fino a tutto il 31 dicembre 2017, per l’assunzione di giovani iscritti al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani. La procedura per presentare le istanze sarà disponibile entro 15 giorni. Per le assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2017 alla data di rilascio della procedura l’INPS - in sede di redazione della graduatoria di ammissione al beneficio - terrà conto della data di assunzione. A regime, invece, il criterio di scelta sarà quello dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze.


Regime Forfettario: gli obblighi informativi nel modello redditi 2017

Detassazione premi di produttività dopo la Legge di Bilancio 2017

I contribuenti che nell’anno 2016 hanno operato nel regime forfettario, devono darne informazione in dichiarazione dei redditi 2017. Il regime forfettario è stato introdotto nel nostro ordinamento, a decorrere dal 1° gennaio 2015, con la legge n. 190/2014, ed è stato oggetto di modifiche con la Legge n. 208/2015. Nel modello Redditi 2017 è presente un prospetto: “REGIME FORFETARIO PER GLI ESERCENTI ATTIVITÀ D’IMPRESA, ARTI E PROFESSIONI: OBBLIGHI INFORMATIVI”. Tra gli obblighi è prevista: l’indicazione del codice fiscale del percettore dei redditi per i quali all’atto del pagamento non è stata operata la ritenuta (perché i forfettari non rivestono la figura di sostituti d’imposta) e l’ammontare dei redditi stessi; l’indicazione, cumulativamente, delle informazioni afferenti le attività di impresa esercitate e per gli esercenti attività di lavoro autonomo, cumulativamente, le informazioni afferenti le attività di lavoro autonomo esercitate.

La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto alcune modifiche alla disciplina della detassazione e del welfare aziendale. Il provvedimento, in vigore da gennaio, va a modificare quanto normato dalla Legge 208/2015 offrendo un vantaggio economico considerevole. Ma non si tratta soltanto di questo: nelle nuove regole inserite con la Legge di Bilancio 2017 è prevista la detassazione totale dei benefit di welfare aziendale. Si tratta della possibilità di convertire il premio di produttività in misure di welfare aziendale totalmente detassate, ovvero erogazione di buoni per la fruizione di servizi sanitari o assistenziali da parte del lavoratore e del proprio nucleo familiare. In più, la possibilità di convertire l’importo del premio in spese sanitarie o misure di previdenza complementari, comprese borse di studio erogate in favore dei figli dei dipendenti.

Dal record 2016 alla creazione dell’Ufficio bandi e agevolazioni Oltre 2,8 milioni di euro ottenuti dalle aziende associate solo nel 2016, ora una struttura dedicata. Nasce l’Ufficio dedicato alle PMI che vogliono crescere Un ufficio strutturato in grado di assolvere a più richieste ed esigenze: dai bandi dedicati alle imprese che vogliono internazionalizzarsi, al disbrigo delle pratiche per richiedere i contributi fiere. Dalla corretta presentazione delle domande per aggiudicarsi le misure contenute nel Piano Industria 4.0 (Nuova Sabatini, Crediti di imposta per la ricerca e lo sviluppo, etc), all'attento monitoraggio dei bandi nazionali, regionali e locali. È con queste finalità che nasce l'Ufficio bandi e agevolazioni di Lapam Confartigianato Imprese. Una struttura pensata per cogliere le opportunità offerte alle piccole e medie imprese, spesso difficili da individuare nel mare magnum di comunicati diramati da enti ed istituzioni.

Nato dopo gli importanti risultati conseguiti dall'associazione di via Emilia Ovest nel 2016 (oltre 2,8 milioni di euro in contributi e agevolazioni intercettate per le imprese), l'Ufficio bandi e agevolazioni è già a disposizione degli associati. «Questi numeri - commenta Marco Pignatti, coordinatore del progetto - ci hanno convinti dell'efficacia di un ufficio in grado di monitorare e individuare le migliori opportunità per le piccole e medie imprese locali. Grazie alla collaborazione dei colleghi che negli anni si sono specializzati nella gestione e disbrigo dei bandi camerali e regionali, servendo un centinaio di aziende, vogliamo puntare anche su una strategia più ampia, implementando la comunicazione e le informazioni rivolte

alle imprese, ampliando così la platea di aziende da servire e agevolare. Quali le primissime opportunità a disposizione delle imprese? «Dipende molto da cosa si vuole. Ma sono sicuramente da tenere d'occhio i contributi previsti dalla Sabatini Ter, il bando Inail - Isi per la sicurezza in azienda, il bando professionisti e le varie possibilità legate ai crediti d'imposta. È già stato pubblicato il bando della Camera di Commercio di Reggio Emilia dedicato alle fiere 2017, così come è in uscita un bando ministeriale dedicato alle imprese che vogliono digitalizzare i propri processi produttivi». Ce n'è insomma per tutti i gusti, compresi coloro che vogliono accendere un leasing avvalendosi delle condizioni di vantaggio offerte agli associati Lapam.

Per rimanere aggiornato su bandi, contributi e su tutto quello che riguarda la vita della tua impresa.

vai su www.lapam.eu


GUARDIAMO AL FUTURO CON OCCHI NUOVI.

Da più di 70 anni, Confartigianato è sempre al fianco delle imprese che innovano e crescono. Anche oggi, con i suoi servizi innovativi e i suoi 10.000 professionisti in 1.080 sedi diffuse in tutta Italia, Confartigianato Imprese rimane il partner di riferimento per le piccole e medie imprese che sanno trasformarsi. E vivere il futuro con l’ottimismo di chi ha scelto di esserne protagonista.

Modena - Reggio Emilia

lapam.eu


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