Imprese & Territorio 01 2019 - Legge di bilancio 2019 un bene o un male per le imprese?

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

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Una delegazione in visita al Parlamento Europeo Un gruppo di imprenditori ha approfondito i meccanismi della UE

L’intervista Gustavo Piga, economista attento alle piccole imprese, ragiona con noi sugli effetti della Legge di Bilancio

Quelli del Sì Manifestazione di Confartigianato per dire “sì” allo sviluppo del paese

Legge di bilancio 2019 Un bene o un male per le imprese?

01 GENNAIO/FEBBRAIO 2019

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Alle imprese oltre 6 milioni di contributi grazie alla nostra consulenza Quelli del sì: Manifestazione di Confartigianato per il rilancio del Paese Carpi: Lapam firma il protocollo per il reinserimento di persone in difficoltà Una delegazione Lapam in visita al Parlamento Europeo Golinelli: «Ci accusano di sovranismo, ma lavoriamo per un’Italia che riformi l’Europa»

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Innovazione: Intervista a Tatiana Mazali Analisi: La manifattura dell’Emilia Romagna verso il 2019

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FOCUS

IN COPERTINA La legge di Bilancio 2019 spiegata per punti Legge di Bilancio: intervista a Gustavo Piga

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NOTIZIE DI CATEGORIA Giovani Imprenditori: Arriva il “Premio Giovani Imprese 2019” Media e Comunicazione: L’open source a disposizione delle imprese Trasporti: Ok da Confartigianato Trasporti all’azione di governo Benessere: Cosmoprof worldwide Bologna Dal 14 al 18 marzo 2019 Impiantisti: Detrazioni fiscali per ristrutturazione e comunicazioni all’ENEA Impianti: Cosa prevede il nuovo decreto FGas Edilizia: Gli incentivi fiscali per la casa funzionano? Meccanica: Sei pronto a lavorare con la Germania? Commercio: Cedolare secca, un piccolo passo avanti con molte incognite Commercio: Cos’è la Cedolare Secca? Commercio: Ipotesi di applicazione della Cedolare Secca Turismo e Pubblici Esercizi: La promozione turistica dei cammini religiosi Alimentazione: Farei il BIS.. di fiere: CibusConnect e Tuttofood Alimentazione: Acrilamide: in arrivo i controlli del SIAN

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60° ANNIVERSARIO All’Abbazia di Nonantola per riscoprire la nostra storia Un nuovo logo per celebrare il nostro 60° anniversario

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ATTUALITÀ Energia: Aumenti a doppia cifra in bolletta

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CORSI E FORMAZIONE BY FORMart Corsi in partenza a Modena Corsi in partenza a Reggio Emilia Corsi in partenza a Correggio

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FISCO, LAVORO E BANDI Novità e adempimenti Fiscali Novità in materia di Rapporti di Lavoro Nuovi Bandi e finanziamenti per le Imprese

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Chiara Vecchi, Monica Salvioli, Elena Baraldi, Letizia Budri, Stefano Gelmuzzi, Marco Pignatti, Enzo Fanì, Nicola Boschetti. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie archivio Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893111

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EDITORIALE

Dal boom economico all’era digitale ‘Dal boom economico all’era digitale’, è questo il titolo scelto per i primi 60 anni dell’associazione di categoria, che nel frattempo è cresciuta e che ora è radicata sul territorio di due province, Modena e Reggio Emilia, rappresentano un traguardo non banale, come non banale è il programma delle celebrazioni. Un programma ricco, che ci accompagnerà per tutto il 2019 e che aprirà scenari anche sul futuro. L’obiettivo è proporre iniziative ed eventi di carattere formativo e culturale su tutto il territorio per promuo-

vere e valorizzare la cultura del lavoro autonomo, un aspetto determinante per il futuro non solo e non tanto dell’associazione, ma del nostro territorio. In questi 60 anni Lapam ha saputo interpretare e mettere al centro questi valori, ha promosso la capacità imprenditoriale che nei territori di Modena e Reggio Emilia è così spiccata. Ha dato voce agli imprenditori e ai loro collaboratori, ha saputo evolvere come modello di rappresentanza e di affiancamento agli associati, passando dai servizi di adempimento ad altri sempre più personalizzati e ha scommesso sul digitale, investendo risor-

se ed energie. Non ci siamo lasciati sorprendere dai cambiamenti in tutti questi anni e non vogliamo farlo ora, infatti forniamo servizi sempre più personalizzati alle imprese e abbiamo sviluppato il modello di lobby, così come, tanto per fare solo uno dei tanti altri esempi possibili, siamo arrivati per tempo ad affrontare la fatturazione elettronica. Tra le nuove sfide ne cito una, particolarmente affascinante e urgente: quella della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, temi su cui stiamo lavorando in modo convinto.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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Alle imprese oltre 6 milioni di contributi grazie alla nostra consulenza

Nel 2018 più di 4.000 imprese agli eventi associativi

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ono oltre 6 i milioni di euro che grazie al supporto di Lapam Confartigianato sono stati erogati nel corso del 2018 alle imprese associate tramite contributi a fondo perduto, credito d’imposta, bandi, finanziamenti, incentivi all’export, fondi per la formazione e altre opportunità. Bandi e contributi Come contributi a fondo perduto, tramite otto diversi bandi, si parla di 2 milioni 663.840 euro; oltre due milioni vengono dal bando a sostengo degli investimenti, i rimanenti da vari bandi.

cosiddetta ‘Sabattini Ter’ per poco meno di un milione (953.663 euro); 857.985 euro sono arrivati dai contributi credito d’imposta (per ristrutturazione di alberghi, ricerca e sviluppo e bonus pubblicità); quasi 100mila euro, infine, (96.841) arrivano dal fondo sicurezza e dagli incentivi per l’innovazione della Camera di Commercio di Modena.

Internazionalizzazione Molto interessanti i contributi arrivate alle imprese per l’internazionalizzazione: tra un bandi camerali e contributi regionali si parla di 579.358,91. 20 aziende hanno avuto finanziamenti dal bando export e partecipazione a fiere Otto diversi bandi per ottenere regionale, per complescontributi a fondo perduto sivi 398.224,51; 69.636 con un totale di euro sono arrivati a 50 imprese dal bando della 2 milioni 663.840 euro Camera di Commercio di Modena per contributi per la promozione Sempre attraverso il sostegno dell’internazionalizzazione delle alle aziende garantito da Lapam pmi, mentre il corrispettivo di RegConfartigianato, un buon numegio Emilia ha avuto 18 domande ro di imprese ha avuto accesso a grazie a Lapam per 58.000 euro contributi in conto interesse della di contributo, 5 domande per un

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totale di 53.500,00 euro di contributi sono arrivate dal bando per le imprese che internazionalizzano per la prima volta. Formazione Sono 519.549 euro i finanziamenti erogati alle aziende per la formazione, attraverso l’attività finanziata svolta da Formart, suddivisi in tre filoni principali. 330.922 sono i fondi erogati ad aziende modenesi e 188.571 a quelle reggiane. FORMart, l’ente di formazione di Lapam Confartigianato, ha promosso 90 corsi sul territorio di Modena, per diversi settori (meccanica, trasporti, commercio, benessere, costruzioni, impiantisti, terzo settore, turismo) più quelli trasversali, a Reggio Emilia sono 82 i corsi realizzati, con tipologie simili. Eventi sindacali Nel corso dell’anno sono stati 79 gli eventi di categoria, per i 14 mestieri in cui è suddivisa Lapam Confartigianato, a cui vanno aggiunti i 16 appuntamenti realizzati ad hoc sulla fatturazione elettronica che fanno raggiungere quota


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95. Le imprese coinvolte direttamente sono state ben 4.006 (2.299 nelle attività unitarie e di categoria e 1.707 per la fatturazione elettronica), delle quali 908 (il 22,6%) non associate a Lapam, a dimostrazione della qualità dei temi trattati a favore del mondo delle piccole e medie imprese. Il picco è stato raggiunto con l’evento sulla fatturazione elettronica a Sassuolo, con ben 310 imprese coinvolte. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti, il successo del ‘matching day’ per le imprese della meccanica e dell’Ict, che ha coinvolto 64 imprese. Lapam per la scuola Tra gli impegni di Lapam Confartigianato va sottolineato quello nei confronti del mondo della scuola e dell’università. Nell’anno scolastico 2017/2018, infatti, sono stati coinvolti 27 istituti scolastici di medie

inferiori e superiori con i progetti ‘Dire, Fare, Toccare… e Incontrare’ e ‘Fare Futuro’. Sono stati coinvolti 4 istituti a Modena, 3 a Carpi e a Castelfranco Emilia, 2 a Reggio Emilia, Correggio e a Vignola, 1 a Formigine, Mirandola, Campogalliano, Marano sul Panaro, Pavullo, Scandiano e Arceto, oltre ai dipartimenti di Lingue e di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e a un centri di formazione a San Giovanni in Persiceto. Gli studenti coinvolti sono stati 3.472, un numero in crescita rispetto agli anni precedenti, ma anche i genitori dei ragazzi delle scuole medie sono stati coinvolti con incontri dedicati. Sono stati inoltre realizzati sei progetti speciali in collaborazione con istituti, enti di formazione e amministrazioni locali.

“Il valore aggiunto di una associazione di categoria è quello di dare una mano concreta agli imprenditori – sottolinea il Presidente Lapam, Gilberto Luppi -. Questo significa anche far sì che i decisori politici continuino a finanziare i bandi per l’innovazione delle imprese. Questi numeri dimostrano che le pmi investono e innovano, ma se dovessero mancare questi fondi non potrebbero farlo”. “La nostra mission è anche quella di favorire il lavoro autonomo – spiega il segretario Lapam, Carlo Alberto Rossi – e per questo stiamo investendo negli incontri nelle scuole e nella crescita tecnica e professionale degli imprenditori e dei loro collaboratori”.

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Quelli del sì: Confartigianato Lapam a Milano per chiedere infrastrutture e sostegno alla crescita Migliaia di imprenditori a Milano hanno detto sì alle infrastrutture e all’Europa, per ribadire al governo che il futuro non si ferma

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igliaia di imprenditori hanno detto sì. ‘Quelli del sì’ è la manifestazione organizzata da Confartigianato, giovedì 13 dicembre al MICO di Milano.

a sostegno del mondo produttivo rappresentato per il 98% da artigiani, micro e piccoli imprenditori. Perché lo sviluppo delle imprese è lo sviluppo del Paese.

Anche da Modena e Reggio Emilia è partita una delegazione di imprenditori, artigiani e commercianti in primis, per dire al Governo e alle istituzioni che il futuro non si ferma, che indietro non si torna, che bisogna ascoltare la voce delle imprese e servono politiche

“C’è un’altra Italia, che non dice no. È quella che, grazie a Confartigianato, si è trovata a Milano per dire sì – afferma il Presidente Lapam Confartigianato, Gilberto Luppi Da Reggio Emilia siamo partiti per dire sì alle grandi opere infrastrutturali indispensabili per il nostro

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territorio: pensiamo ad esempio al collegamento al polo logistico intermodale di Dinazzano, ma anche il Passante di Bologna. Le code quotidiane nell’attraversamento di quel nodo costano troppo tempo e denaro alle imprese manifatturiere del nostro territorio”. “Non si tratta di fare quello che non serve – ribadisce il Segretario Lapam Confartigianato, Carlo Alberto Rossi -, ma di essere consapevoli che vi sono infrastrutture strategiche per lo sviluppo del


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Delegazione di imprenditori e dirigenti Lapam e Confartigianato Emilia Romagna

Paese. Le imprese, che devono fare i conti con aziende concorrenti di tutto il mondo, hanno bisogno di poter contare su una rete viaria, ferroviaria e digitale all’altezza della sfida che si trovano davanti.

Sì, quindi, a efficaci collegamenti nazionali e internazionali, alle grandi opere strategiche per far viaggiare le persone e le merci.

La politica del ‘Nimby’, not in my backyard, ovvero non nel mio giardino, ha bloccato il Paese troppo a lungo. È tempo di accelerare sulla strada di una crescita sostenibile, anche sotto il profilo ambientale”. Tra i tanti sì quello agli investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali indispensabili per far muovere il Paese.

Sì a reti e connessioni per il trasferimento dei dati e della conoscenza. Sì a un fisco più equo e alle autonomie regionali. Sì anche ad una pubblica amministrazione che funzioni e sia attenta alle esigenze dei cittadini. Sì ad un mercato del lavoro che valorizzi il merito e le competenze incrociando le necessità competitive delle imprese.

Non si tratta di fare quello che non serve ma di essere consapevoli che vi sono infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese Sì all’apprendistato e a un lavoro creato dalla crescita e non da sussidi. Sì ad una giustizia civile rapida ed efficiente. Sì all’Europa con l’euro moneta comune.

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Carpi: Lapam firma il protocollo per il reinserimento di persone in difficoltà

Il progetto mette in rete Terzo settore, mondo economico e istituzioni sul tema del lavoro e della Responsabilità sociale d’impresa

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i chiama Volontariato per il lavoro l’innovativo progetto di collaborazione che ha visto la sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra la nostra associazione, Fondazione Casa del Volontariato (FCV), ente per il sociale della Fondazione CR Carpi, Centro Servizi per il Volontaria-

to di Modena (CSV), e altre otto organizzazioni: ASCOM Confcommercio, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Confindustria Emilia, Legacoop Estense, Confesercenti, e Unione delle Terre

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d’Argine. Scopo del progetto, nato da un confronto con il Tavolo Lavoro composto da Fondazione Casa Volontariato, Porta Aperta, Caritas Diocesana, Dedalo onlus e Cooperativa sociale Il Mantello, è quello di favorire un percorso di aiuto al reinserimento lavorativo e sociale di quelle persone che necessitano di accompagnamento al lavoro poiché si trovano in situazioni di disagio personale e o economico, talvolta anche solo temporaneo. Gli obbiettivi del progetto Il progetto che avrà una durata iniziale di due anni si rivolgerà a persone giovani in cerca di prima occupazione oppure over 50 in cerca di ricollocamento lavorativo, che dopo specifici percorsi di accompagnamento e di esperienze di volontariato saranno messi in contatto con le associazioni di categoria che

potranno incrociare i relativi profili con le posizioni aperte ricevute dalle aziende associate. L’inserimento lavorativo vero e proprio avverrà tramite l’affiancamento di apposito tutor esterno in grado di intervenire in caso di imprevisti o eventuali problematiche. Ma il protocollo firmato il 5 dicembre, non si limiterà a tutelare solo questo aspetto. L’obiettivo più ambizioso è infatti quello di dare il via a una collaborazione stabile e strutturata tra mondo profit e mondo no profit, anche rispetto ad altre tematiche quali la Responsabilità Sociale d’Impresa e la promozione dell’autoimprenditorialità. I firmatari si impegnano infatti a organizzare progetti e momenti formativi di approfondimento e presentazione di concrete esperienze di RSI rivolti alle imprese e agli Enti no profit. Non ultimo, i sottoscrittori potranno promuovere campagne di reclutamento tra dipendenti e/o ex dipendenti pensionati che possano prestare ore di volontariato in favore dell’utenza o degli stessi volontari degli enti no profit.


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Crediamo nel rapporto tra imprese e organizzazioni no-profit A esprimere soddisfazione è il Presidente della nostra associazione di Carpi, Riccardo Cavicchioli: “Non possiamo che guardare positivamente a questo progetto, perché creare collegamenti stabili e più stretti tra il mondo del non profit a quello delle imprese è sempre più importante, anche in luce del fatto che le aziende sono ancora più consapevoli della propria responsabilità sociale, e del fatto che il loro operare è sì in vista del fatturato, ma anche dell’interesse del territorio in cui operano, da cui assorbono saper fare, creatività e conoscenze stratificate, e a cui restituiscono benessere e occupazione”. “Ci sono due elementi che, a nostro avviso, conferiscono al progetto un particolare valore – gli fanno eco Paolo Zarzana, Nicola Marino e Monica Brunetti, rispettivamente Presidente CSV Modena, Presidente FCV e Referente del Tavolo lavoro FCV – ovvero il fatto che, da un lato, sia nato per tentare di trovare una risposta concreta a un’esigenza sbocciata dal basso, dall’altro perché tiene in considerazione il valore complessivo della persona, non soltanto cioè quello di fare tutto il possibile per permetterle di ottenere un indispensabile supporto economico, ma anche quello di restituirle dignità e fiducia in se stessa e nel proprio futuro.”

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Una delegazione Lapam in visita al Parlamento Europeo Un gruppo di imprenditori associati a Fiorano ha approfondito i meccanismi che regolano la vita democratica dell’Unione e come vengono ripartiti i fondi tra gli Stati membri in vista delle elezioni europee di maggio 2019

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ono più di 23 milioni le micro, piccole e medie imprese diffuse tra i 27 paesi membri dell’Unione Europea. Una moltitudine che dà lavoro a circa 75 milioni di persone e genera i 2/3 del Pil complessivo della UE. Proprio all’interno di questo contesto si posizionano anche le 4 milioni di PMI italiane, rappresentante a Bruxelles e Strasburgo (le due sedi istituzionali dell’Unione ndr.) anche dalla nostra Confartigianato Imprese. Per conoscere i meccanismi che regolano la vita democratica dell’Unione e capire meglio come vengono erogati i fondi ai singoli Stati - e quindi alle imprese - Lapam Fiorano ha organizzato un viaggio di due giorni con tappe al Parlamento e all’Ufficio Relazioni Istituzionali di Confartigianato Imprese Bruxelles. Un’occasione colta da 15 imprenditori e imprenditrici associate, guidati da Ercole Leonardi presidente della sezione fioranese e Sergio Romagnoli, segretario Lapam Fiorano. Alice Lazioli, responsabile dell’Ufficio europeo di Confartigianato,

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ha così illustrato alla delegazione fioranese ruoli, prerogative e competenze delle tre principali istituzioni comunitarie: Parlamento, Commissione e Consiglio europeo, ma non solo. “Il nostro compito qui - ha spiegato - è quello di intervenire nelle fasi di discussione delle leggi, esercitando un’attività di lobby a tutela delle piccole e micro imprese italiane partecipando ai tavoli tecnici di Sme United (l’associazione europea che rappresenta l’artigianato e le PMI e di cui è vice presidente Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo ndr.) che lavora al fianco di Commissioni strategiche quali: Affari Legali, Politiche d’impresa, Politiche economiche e fiscali, Sviluppo sostenibile e Politiche regionali”. Horizon europe Un’attività che, in vista della prossima tornata elettorale di maggio 2019, si va intensificandosi. Da una parte con azioni programmatiche come l’invio da parte di Sme United di un memorandum sulle priorità richieste dalle PMI europee a Parlamento e Commissione; dall’altra presidiando la program-

mazione e i meccanismi di assegnazione dei fondi europei attraverso il programma di innovazione e ricerca che succederà ad Horizon 2020 nella nuova programmazione pluriennale della UE: Horizon Europe 2021-2027. “Confartigianato Imprese ha collaborato insieme ad altre sei organizzazione di rappresentanza italiane - spiega Lazioli - per il mantenimento di uno Strumento PMI nel nuovo programma Horizon Europe. Confartigianato ha quindi formulato una serie di emendamenti presentati in Commissione Industria, al fine di garantire la partecipazione di tutte le micro e piccole imprese ai finanziamenti erogati dall’Unione Europea”. La politica di coesione europea per il 2021-2027 Una discussione aperta dunque e che, come illustrato da Rossella Rusca funzionaria del governo italiano a Bruxelles, impegna l’Unione su cinque obbiettivi da perseguire nei prossimi sette anni attraverso la Politica di coesione: •

Un’Europa più intelligente at-


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traverso investimenti in innovazione e ricerca Un’Europa più verde attraverso investimenti che contribuiscano alla decarbonizzazione dell’economia. Un’Europa più connessa attraverso investimenti in connessioni e reti infrastrutturali efficienti. Un’Europa più sociale attraverso l’attuazione del programma concordato nel novembre 2017 sui diritti sociali dei cittadini della UE. Un’Europa più vicina ai cittadini, attraverso politiche e investimenti che promuovano lo sviluppo dei territori

Una strategia che impegnerà all’incirca 1/3 del Bilancio dell’Unione nei prossimi anni (erano 350 miliardi su 1.082 nel periodo precedente 2014 - 2020 ndr.) e a cui le piccole e medie imprese devono guardare con attenzione. La Politica di coesione ha infatti il compito di attuare gli obbiettivi di crescita stabiliti dall’Unione attraverso l’erogazione di tre fondi specifici: il fondo europeo di sviluppo

regionale (il cosiddetto fondo FESR), il fondo sociale europeo (fondo FSE) e il fondo di coesione. Proprio attraverso questi risorse, come illustrato da Stefano Lambertucci funzionario del Direttorato per le politiche regionali ed urbane della Commissione europea, le piccole e medie imprese locali possono accedere a bandi stabiliti da ogni singola Regione, utili per rilanciare investimenti, modernizzare e internazionalizzare la propria attività. Il ruolo di Regione Emilia Romagna Lambertucci ha quindi illustrato la strategia complessiva, le priorità e lo stato di avanzamento del fondo Por Fesr per la nostra Regione nel periodo 2014-2020 che ha avu-

to una dotazione di 241 milioni di euro comunitari a cui si sommano altri 241 milioni di contributo nazionale, per un totale di 482 milioni di euro. La visita a Bruxelles è stata infine coronata da un incontro istituzionale con l’onorevole Paolo De Castro, tre volte Ministro delle Politiche Agricole della Repubblica italiana e oggi impegnato a tutela delle filiere alimentari e dei consumatori. “Questo viaggio è stato utile per due motivi - ha riassunto in conclusione Ercole Leonardi - ha aumentato la nostra consapevolezza dei meccanismi che regolano la vita dell’Unione Europea e ha rafforzato il gruppo di imprenditori che mi onoro di presiedere a Fiorano”.

Foto di: Paride Pini

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Golinelli (Lega): «Ci accusano di sovranismo, ma lavoriamo per un’Italia che riformi l’Europa» La giunta Lapam ha incontrato il Parlamentare della Lega Golinelli che per l’occasione ha rilasciato questa lunga intervista toccando diversi temi interessanti per le imprese

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«Sul tema delle chiusure domenicali c’è stato un ampio dibattito tra le forze di maggioranza che continua ancora oggi, ma per il momento non si è giunti a una posizione unitaria. È un problema complesso che non può essere affrontato da una sola angolatura e che deve di necessità tenere conto di molteplici fattori, tra cui le richieste dei consumatori, il profitto delle imprese, la concorrenza impari della grande distribuzione rispetto alla distribuzione tradizionale, ma anche i diritti dei lavoratori e degli esercenti. Guglielmo Golinelli A mio avviso dovrebbe Originario dell’Area Nord prevalere il principio di Modena, è un punto di che le aperture domeriferimento per la Lega emiliana. nicali sono l’eccezione e Nonostante l’età - poco più non la regola. che trentenne - vanta già un Con il DL Dignità il Godecennio di attività politica verno ha voluto internelle file del partito. Eletto in venire sulla flessibilità Parlamento alle elezioni del 4 per favorire i contratti marzo 2018, figlio di allevatori a tempo indeterminato e abbiamo più volte mirandolesi, non manca di norevole Golinelli, nella Legge di Bilancio 2019 non vi è traccia del tema “chiusure domenicali” che aveva occupato settimane di dibattito pubblico, in compenso ci sono misure a sostegno della piccola e micro impresa come la revisione delle tariffe INAIL, l’aumento della deducibilità IMU sui capannoni o l’estensione del regime forfettario. Come giudica il lavoro del governo e del vostro partner politico?

ricordare il suo impegno a fianco dell’agroalimentare italiano

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manifestato in sede di dibattito la nostra sensibilità rispetto ai bisogni dei lavoratori della grande distribuzione che spesso subiscono – più che accettare in piena volontà – orari pesanti e assenze in famiglia nei fine settimana. Stare dalla parte dello sviluppo non può coincidere con l’indifferenza verso le condizioni dei lavoratori. Come Lega, inoltre, siamo da sempre a favore del recupero dei piccoli centri urbani, dei negozi di vicinato e delle botteghe storiche che soffrono l’apertura sette giorni su sette dei grandi centri commerciali. Complessivamente siamo soddisfatti della manovra di bilancio, anche se molto resta da fare nei prossimi mesi e anni. Oltre alle misure da voi citate siamo orgogliosi del superamento della Legge Fornero con quota 100 e del primo assaggio di Flat Tax per le partite Iva». Se in parte avete ascoltato il vostro elettorato storico, sul fronte


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO del taglio alle imposte e su quello degli investimenti pubblici pare che le richieste avanzate da Confartigianato Nazionale a Milano lo scorso dicembre “Quelli del Sì”, siano disattese. Ci sarà modo di correggere la rotta? «La lega è favorevole alle grandi opere quali infrastrutture autostradali, alta velocità, nuove fonti di approvvigionamento energetico ecc. Con i nostri colleghi di maggioranza abbiamo sensibilità differenti, ma l’impegno di fare ripartire gli investimenti pubblici è nel contratto di Governo e sono sicuro che nei prossimi mesi le aspettative non verranno disattese, facendo prevalere il buonsenso. Ricordo che non è importante quanti soldi vengono stanziati, ma quanti ne vengono realmente spesi e negli ultimi anni abbiamo assistito a tanti slogan ma a pochi cantieri. Inoltre tanto più i fondi vengono spesi da enti vicino al territorio, tanto più saranno veloci e apprezzabili gli effetti in termini economici e occupazionali. Sapendo che c’è bisogno di liquidità e domanda interna, con la legge di bilancio abbiamo nell’immediato privilegiato gli investimenti e le manutenzioni in capo a comuni, province e regioni, cioè enti che possono far partire in tempi rapidi i cantieri. Per citare il Vice Ministro

all’economia Massimo Garavaglia, abbiamo bisogno di vendere gilet arancioni sulle nostre strade e nelle nostre città. A tal proposito sono stati stanziati 400 milioni di euro per i comuni sotto i 20 mila abitanti (fino a 100 mila euro a comune) da spendere entro maggio in investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Solo in provincia di Modena saranno immediatamente disponibili 2,75 milioni di euro. È stato istituito il fondo per il rilancio degli investimenti degli enti territoriali, con uno stanziamento di 2,780 miliardi di euro nel 2019, 3,180 miliardi nel 2020, 1,255 nel 2021, 1,855 nel 2022 e altrettanti nei successivi anni per rilanciare gli investimenti quali messa in sicurezza degli edifici del territorio, prevenzione del rischio idrogeologico, interventi su viabilità e trasporti, edilizia sanitaria e pubblica-residenziale ecc. Per tornare invece alle grandi opere è stato creato un fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato, con una dotazione complessiva di 740 milioni di euro per l’anno 2019, di 1,26 miliardi di euro per l’anno 2020, di 1,6 miliardi di euro per l’anno 2021, di 3,25 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, di 3,3 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, da ripartirsi con decreto del

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La Giunta Lapam a colloquio con Guglielmo Golinelli

Presidente del Consiglio dei ministri sulla base di programmi settoriali presentati dai vari ministeri». Ha inaugurato in questi giorni lo scalo merci di Marzaglia, un’infrastruttura importante per il distretto ceramico che rimane tuttavia “azzoppata” senza la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo (per cui l’inizio dei lavori era previsto a maggio 2018 ndr.) e quindi l’allargamento dell’autostrada del Brennero A22. Onorevole, quando partiranno i lavori? «Sulle infrastrutture della provincia paghiamo l’immobilismo della classe politica che ci ha preceduto. Di bretella se ne parla da 30 anni, di Cispadana da 50, mentre dell’inadeguatezza del Canaletto tra Modena e Mirandola non se n’è proprio mai parlato tant’è che la questione non è nemmeno sui tavoli di Ministero e Anas. Il decreto di finanziamento e di convenzione interminesteriale della Campogalliano Sassuolo è già stato avvallato dalla Corte dei Conti ed è già pie-

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namente operativo il rapporto tra Ministero e Concessionario. Si può dire di essere già in fase esecutiva e mio avviso a un punto di non ritorno; rimane solo la valutazione costi – benefici voluta dai nostri alleati di Governo che si dovrebbe concludere entro qualche settimana. Nel giro di un anno i lavori dovrebbero partire e secondo gli accordi in quattro anni concludersi». Torniamo alle imprese. Il governo ha cambiato nome ad Alternanza Scuola Lavoro in “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, riducendone anche la durata in azienda. Ora gli studenti degli istituti tecnici trascorreranno 150 ore in azienda invece delle 400 previste fino all’anno scorso. Eppure per le nostre imprese locali questo modello funzionava e stava portando i primi risultati interessanti. Perché questa frenata? «So che alcune associazioni di categoria hanno pubblicamente

contestato la decisione del Ministro Bussetti sul tema; è il caso di Federmeccanica che si è pronunciata a favore delle 400 ore annuali in luogo delle 150 ore previste per gli istituti tecnici dal 2019. Personalmente credo che il Ministro abbia chiarito bene la sua posizione evidenziando le problematiche che l’obbligatorietà dell’alternanza ha sollevato in molti casi a seconda del percorso di studi e della distribuzione geografica delle scuole. Va ricordato che il Ministero per il momento ha soltanto ridotto e rimodulato le ore a seconda che si tratti di istituti tecnici, professionali o licei e che le nuove Linee guida sono ancora in discussione: durante il question time alla Camera del 5 dicembre 2018, Bussetti ha chiarito che non intende abolire l’esperimento dell’alternanza scuola lavoro ma migliorarlo senza che le scuole subiscano questa esperienza come un obbligo gravoso; se in alcune aree del paese l’inserimento di studenti di istituti tecnici nel tessuto produttivo aziendale è stato


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO relativamente semplice, in altri casi l’obbligo del monte ore e l’assenza di proposte coerenti con la mission educativa di un determinato percorso scolastico hanno costretto le scuole a ricorrere a soluzioni di ripiego non utili e non formative per i ragazzi. Bussetti viene da una lunga esperienza nel provveditorato di Regione Lombardia: conosce bene le scuole di ogni ordine e grado e saprà interloquire al meglio con gli attori coinvolti». Italia ed Europa. Ci avviciniamo all’appuntamento elettorale di maggio. Per le imprese locali accedere ai bandi europei attraverso i siti di Regione Emilia Romagna, è fondamentale. Questi bandi consentono infatti di poter effettuare investimenti produttivi e ridurre il gap con i competitor internazionali. Che ruolo immagina dunque per il Paese dopo le elezioni europee? «Le elezioni europee di maggio sono un appuntamento cruciale a cui la Lega intende arrivare preparata e con progetti coerenti di sviluppo e di cooperazione seria. Non nascondiamo la nostra visione innovativa per una nuova Europa dei popoli che sappia rinnovare profondamente l’Unione, prima di tutto sul piano politico. Ci accusano di sovranismo nel senso del più miope nazionalismo o peggio ancora di un localismo chiuso alle opportunità internazionali e allo sviluppo globale. Non è così: rinnovare l’Europa ridando centralità ai popoli europei nelle loro fondamentali differenze è un modo per recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sovranazionali e per favorire la nascita di un nuovo patto tra le nazioni. Diciamo basta all’Europa a due velocità, al direttorio franco-tedesco e alla marginalità del Parlamento

europeo rispetto alla Commissione. L’Italia non solo deve essere di questa partita ma deve giocare un ruolo fondamentale, in attacco e non in difesa. L’Italia può essere il centravanti di una nuova coalizione rinnovatrice che sappia riformare l’Unione, in modo che Bruxelles possa gestire al meglio meno materie ma con più efficienza (sicurezza internazionale, tutela dei confini) e deleghi, con un controllo calibrato e più giusto, le politiche di sviluppo...io penso soprattutto al mio settore, la tutela dell’agroalimentare. Quanto ai bandi europei, c’è sicuramente molto lavoro da fare: mi duole ricordare che l’Italia vanta alcuni record negativi quanto all’utilizzo dei fondi di sviluppo (è il caso della Regione Sicilia che conta 4,47 miliardi di euro di somme non impegnate che rischiano il disimpegno): forse, come ricordavo poc’anzi, è il caso che molte materie tornino ad essere di competenza esclusiva degli Stati o che quantomeno la comunicazione tra Stati membri e gestione centralizzata sia più efficace e più intuitiva per gli enti pubblici ma anche i privati». La nostra associazione guarda con interesse al percorso avviato da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sul tema delle autonomie regionali differenziate, su cui abbiamo anche organizzato un evento pubblico lo scorso novembre in Camera di Commercio a Modena. Questo tema è ancora una priorità di governo? «Assolutamente sì. L’Autonomia è nel contratto di governo ed è un obiettivo imprescindibile per la Lega. Non è un tema su cui intendiamo retrocedere di un passo.

coalizione è compatta, prevediamo la presentazione della prima bozza in febbraio. Comprendo le preoccupazioni espresse da alcuni colleghi della maggioranza ma l’Autonomia differenziata non sarà discriminatoria nei confronti delle realtà meno virtuose o semplicemente più problematiche; e poi mi lasci dire che Veneti e Lombardi hanno espresso la loro volontà di rinnovamento e libertà con dei referendum, che nel caso soprattutto del Veneto hanno avuto un consenso larghissimo e politicamente trasversale. Sono contento che anche la mia Regione si sia mossa in questo senso, di sicuro l’Emilia Romagna ha le risorse necessarie per gestire più materie in autonomia nel rispetto del bilancio e con un occhio anche all’efficienza. Voglio sottolineare che più autonomia significa innanzitutto più responsabilità e più sussidiarietà: i governatori e gli amministratori locali sono chiamati a un compito difficile ma certamente di grande soddisfazione, quello di gestire con maggiore libertà le risorse del territorio. Ma libertà in questo caso non significa in modo più disinvolto, tutto il contrario, significa con maggiore rispetto verso il territorio medesimo e i cittadini che potranno valutare al meglio l’operato degli amministratori. Gli anglosassoni la chiamano in modo efficace “accountability”, che è un concetto che suona più o meno come “essere responsabili dei propri risultati, essere valutati per la propria azione politica”».

Il Ministro Stefani è in costante contatto con i governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sin dal suo insediamento e tutta la

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FOCUS INNOVAZIONE

“Il digitale non è uno strumento, è un linguaggio. Ecco perché dovete conoscerlo” Tatiana Mazali, autrice de “Il Lavoro che serve” ragiona sul futuro delle nostre imprese ai tempi di Industria 4.0

D

al punto di vista tecnologico, l’industria 4.0 si basa su una famiglia di applicazioni e strumenti molto composita, che affrontano problemi specifici e sono pensate per settori molto diversificati. Se pensiamo a mondi come la stampa 3D o l’Internet of Things (IoT), la realtà virtuale o la robotica collaborativa, oppure guardando ancora più lontano alla block chain o al 5G che metterà in comunicazione i macchinari nelle fabbriche e le automobili nelle città, ci accorgiamo che queste tecnologie hanno solo una cosa in comune: il codice digitale. Il digitale però non è uno strumento, un attrezzo fra gli altri; è una vera e propria lingua che sta cambiando il modo in cui comunichiamo, la nostra cultura, i nostri

modelli di lavoro, la forma stessa della società. In un recentissimo libro, “Macchine e Umani. Re-immaginare il lavoro all’epoca dell’intelligenza artificiale” (la traduzione per i tipi di Guerini e Associati è in uscita nel 2019), Paul Daugherty e James Wilson di Accenture, hanno schematizzato il modo in cui ci si influenza e completa a vicenda: le macchine conferiscono agli uomini “super poteri” dovuti all’amplificazione delle loro capacità, alla facilità di interazione, all’incorporazione di alcune capacità umane; gli uomini educano le macchine addestrandole, offrendo spiegazioni di crescente complessità, sostenendole nella loro “missione” di acquisire intelligenza. Come tutte le lingue, anche quella digitale si apprende facendo pratica. Su questo piano – ecco la novità – la lingua digitale si sta rivelando molto più semplice del previsto: forse per la prima volta nella storia dalla rivoluzione industriale, non siamo noi a dover apprendere il linguaggio delle macchine per poterle manovrare, invece sembra Tatiana Mazali: che le nuove macchine sociologa dei processi culturali siano sempre più in grado e comunicativi ed esperta di di apprendere da noi, media digitali, è ricercatrice al con la nostra lingua. Due Politecnico di Torino. Ha scritto esempi fra tutti. Alexa, il insieme ad Annalisa Magone celebre assistente vocale “Industria 4.0, uomini e macchine (smart speaker) di Ama-

nella fabbrica digitale” e “Il lavoro che serve”, entrambi editi da Guerini e Associati 16 Imprese & Territorio

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zon, risponde a domande poste a voce di varia natura, esegue ricerche su Internet (ricette, meteo, traffico), ricorda gli appuntamenti, chiama un taxi e fa acquisti e-commerce, riproduce musica o altri contenuti multimediali, può controllare utenze e elettrodomestici in casa. Nel mondo della produzione, un piccolo robot collaborativo viene programmato direttamente dagli operai in officina: l’uomo mostra al cobot (collaborative robot) la mansione a gesti, e la macchina sarà in grado di assimilarla e riprodurla all’infinito. Se un dispositivo come Alexa riguarda più che altro la società 4.0, tecnologie come i cobot, dai costi sempre più contenuti, mostrano che l’industria 4.0 non vale solo per le grandi imprese, con cospicue disponibilità finanziarie e competenze tecnologiche internet di alto livello…un luogo comune sempre meno fondato. Ancora più straordinaria è l’evoluzione delle interfacce digitali. Chi conosce le imprese sa quanto ostico sia apprendere il funzionamento di software industriali o gestionali, pensati per “non farsi capire” ma il cambiamento in questo campo è in atto ed è dovuto alla semplificazione delle interfacce, sempre più intuitive e somiglianti a quelle che ritroviamo sul nostro smartphone.


FOCUS INNOVAZIONE Un grande produttore di materiale elettrico per l’industria sta lanciando una piattaforma in cloud che sarà in grado di visualizzare su una pagina web, personalizzata per singola azienda, tutte le informazioni di funzionamento provenienti da sensori e interruttori disseminati sugli impianti; questa piattaforma mostrerà con grafici semplici i consumi e gli scostamenti oppure elementi specifici tratti da sensori di temperatura, frequenza, usura. Cosicché anche un piccolo produttore potrà tenere sotto controllo uno degli aspetti centrali della rivoluzione 4.0: l’energia. Per queste ragioni molto pratiche, capire meglio la lingua e la cultura digitale è un passaggio chiave nell’organizzazione delle fabbriche, degli esercizi commerciali, degli uffici che si fanno intelligenti. Del resto l’industria 4.0 non riguarda affatto la sola produzione di beni materiali, anzi secondo molti osservatori dispiegherà i propri effetti benefici, o nefasti se non sapremo interpretarla in tempo, proprio nel settore dei servizi. Per tutte queste ragioni è importante conoscere le “regole” della relazione tra la lingua digitale e le persone che avranno in mano i nuovi strumenti. Comprendere a fondo le abilità, i problemi, le diffidenze e i bisogni reali degli utilizzatori finali (i cosiddetti users ovvero lavoratori e imprese) è il punto su cui si sta concentrando l’attenzione di tutti i produttori di strumenti digitali, in una direzione precisa: sviluppare sistemi facili da usare, al punto da non richiedere addestramento specifico. Si tratta di una decisione di grande portata, soprattutto per le implicazioni che riverbera sul sistema dell’addestramento (strumentale), della formazione (tecnico-pratica), dell’educazione (culturale) dei lavoratori. In sostanza, mentre si supera il problema di progettare lunghi addestramenti sull’uso delle tecnologie, emerge un problema del tutto

nuovo legato all’accettabilità della trasformazione. In questo campo, la tecnologia digitale può darci una mano. Il senso ultimo della lingua digitale è l’essere composta da moduli, sempre manipolabili perché sono aperti, versatili e ricomponibili in formati finali diversi. Questa modularizzazione ci aiuta a capire che un processo di lavoro può essere integrato passo dopo passo, riconnettendo fra loro isole che in azienda non sono state abituate a lavorare in modo sincrono, talvolta neppure a relazionarsi in modo efficace. Il principale problema è dunque immaginare un’ossatura flessibile che attraversa l’impresa, darle intelligenza, connettere e integrare le parti agendo per step successivi. Sul piano organizzativo, è comune in questi approcci formare squadre capaci di analizzare i problemi e trovare soluzioni in modo autonomo, allontanandosi una volta per tutte dalla logica “si è sempre fatto così”. Queste squadre invece devono sentirsi libere di sperimentare, anche sbagliare correggendosi in fretta, sentire l’opinione dei collaboratori dell’azienda e certamente dei clienti – in pratica mettere a sistema, conferendole ordine e metodo, ciò che per un’impresa artigiana è del tutto naturale. In definitiva il motto è standardizzazione e variabilità, parole chiave anche della lingua digitale. È del resto sempre più evidente che artigianalità e tecnologia non soltanto possono convivere ma si rafforzano a vicenda: la prima facendo un salto in avanti verso una cultura dell’organizzazione che fatica a entrare nelle piccole imprese; la seconda proponendo soluzioni e

prodotti alla giusta scala. In risposta all’immagine dell’automazione che espelle l’uomo dai processi sostituendolo con la macchina, l’impresa artigiana porta avanti un modello opposto, basato su una visione “ecosistemica” del rapporto fra uomini e macchine, una nuova convivenza, dietro la quale si intravede la silhouette di una via italiana all’industria 4.0. Nella trasformazione in atto, l’esperienza resta il valore centrale, anche quando l’artigiano digitale cambia il modo di accumularla e metterla in pratica. Oggi come sempre, la prima necessità delle imprese – e lo dichiarano – sono persone che sanno costruire esperienza insieme agli altri

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FOCUS ANALISI MANIFATTURA

La manifattura dell’Emilia Romagna verso il 2019 I dati del nostro Ufficio Studi fotografano una situazione di stallo

U

na situazione di stallo. È quella fotografata dal nostro Ufficio Studi regionale che in queste pagine esamina l’andamento delle imprese emiliano romagnole nell’ultimo trimestre del

2018. Una fotografia che, focalizzandosi sul comparto manifatturiero artigiano, analizza la dinamica di produzione e fatturato, dell’export e del credito alle imprese. Tra i dati

anche quelli relativi al saldo occupazionale (differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi mesi del 2017 e fino al III trimestre 2018), considerato qui per tutte le tipologie di impresa.

III Trimestre 2018

luglio / agosto / settembre

128.000 Imprese artigiane

-0,5% *

1.994.000 Persone occupate

+0,7% *

-1% *

principali comparti

47.037 Servizi

-0,2% *

51.565 Costruzioni

-1,5% *

28.058 Manifatturiero

-1,2% *

* Rispetto al 2017 18 Imprese & Territorio

456.164 Imprese

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12,8 miliardi di ¤ Credito alle MPMI con meno di 20 addetti

-2,5% *

Dati UnionCamere Emilia Romagna

Produzione

+1,8% *

Fatturato

+1,7% *

Export 12,1 miliardi

+4,9% *


FOCUS ANALISI MANIFATTURA

54.925 Imprese

-0,6% *

18.816 Imprese artigiane

-1,2% * 1,3 miliardi di ¤ Credito alle MPMI con meno di 20 addetti

-3,2% *

di cui

4.260 Manifatturiere

-0,4% *

Provincia di Reggio Emilia

Export 2,1 miliardi

A

vvicinando la lente di ingrandimento sulle nostre due province, lo studio di Confartigianato Emilia Romagna su dati Istat,

+0,8% *

Unioncamere e Banca d’Italia, registra infine una situazione di rallentamento anche a Modena e Reggio Emilia.

Provincia di Modena

73.395 Imprese

-0,5% *

20.707 Imprese artigiane

-1,4% * 1,6 miliardi di ¤ Credito alle MPMI con meno di 20 addetti

-4,4% *

di cui

5.547 Manifatturiere

-1,7% *

Export 1,9 miliardi

-1,8% *

* Rispetto al 2017

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO

La Legge di Bilancio 2019 spiegata per punti Guida alle principali novità per imprese e professionisti contenute nella manovra

“L

a legge di Bilancio 2019 contiene apprezzabili segnali di attenzione alle piccole imprese, tuttavia continuano a preoccupare le incognite sulla tenuta dei nostri conti pubblici e sulle prospettive dell’economia nazionale”. È questo il commento del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti sulla manovra da poco approvata in Parlamento. La nostra associazione giudica positivamente la riduzione delle tariffe Inail per gli artigiani, l’innalzamento da 40mila a 150mila euro della soglia di affidamento diret-

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to degli appalti, l’aumento della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, la riduzione della pressione fiscale sulle partite Iva in regime forfettario, le proroghe delle detrazioni fiscali per ristrutturazioni degli immobili, la riqualificazione ed efficienza energetica, la conferma dell’iperammortamento e della formazione 4.0, le risorse per l’autotrasporto merci, la cedolare secca sugli affitti degli immobili commerciali e produttivi, la spinta agli investimenti pubblici in infrastrutture con lo sblocco dei bilanci dei Comuni

virtuosi. D’altra parte misure come il reddito di cittadinanza - di cui mancano i decreti attuativi - e l’aumento di tasse e tributi locali suscitano non poche preoccupazioni, mentre lo spettro di una recessione e le incognite commerciali dovute alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina rischiano seriamente di compromettere l’effettiva ripresa italiana.


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO

Revisione delle tariffe INAIL Dal 2019 sarà in vigore la revisione delle tariffe da versare all’Inail per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per il triennio 2019-2021. Il taglio per le imprese prevede un abbattimento dei tassi medi del 30%. La nuova tariffa non sarà, infatti, più basata sui livelli infortunistici di vent’anni fa ma su quelli del periodo 2013-2015. Inoltre è previsto lo slittamento del termine di versamento in prima applicazione, al 16 maggio, con una possibile unificazione delle rate. A sostegno dei lavoratori che hanno avuto incidenti è poi previsto che l’Inail finanzi fino al 60% la retribuzione del disabile reinserito in azienda fino alla cessazione dello stato di inabilità temporanea.

FLAT TAX Estensione del regime forfettario Viene esteso e semplificato l’accesso al cosiddetto regime forfettario, con imposta sostitutiva al 15% ai contribuenti che hanno conseguito nell’anno precedente ricavi o compensi, fino a un massimo di 65mila euro. Nello specifico è previsto un tetto unico a prescindere dal settore economico di riferimento, rispetto alle varie soglie in vigore fino al 31 dicembre 2018, tetto massimo di riferimento anche in caso di più attività esercitate con codici ATECO diversi. Confermate le soglie di redditività differenziate e l’aliquota ridotta al 5% per cinque anni in caso di nuove attività, come pure il regime contributivo agevolato opzionale per artigiani e commercianti (ne parliamo più approfonditamente qui).

Cedolare secca sulle locazioni dei negozi Altra rilevante novità, quella di poter utilizzare la cedolare secca con aliquota al 21% per i contratti stipulati a partire dal 2019 e relativi a locali commerciali classificati nella categoria catastale C1 fino a 600mq di superficie.

Detrazioni per risparmio energetico, ristrutturazioni e bonus verde Ancora un anno di validità per le attuali regole sulle detrazioni per risparmio energetico, ristrutturazioni e bonus mobili. Resta quindi anche l’obbligo di comunicazione all’Enea degli interventi di risparmio energetico realizzati nell’ambito di lavori di ristrutturazione (ne abbiamo parlato qui) Viene poi confermato anche per il 2019 il bonus verde.

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO

Proroga e rimodulazione dell’iper ammortamento Proroga fino al 31 dicembre 2020 e rimodulazione del cosiddetto iper ammortamento che consente di maggiorare il costo di acquisizione di beni strumentali secondo il modello di Industria 4.0. L’agevolazione viene tuttavia concessa in misura differenziata in funzione dell’importo degli investimenti e non più con aliquota generalizzata del 150%. Nello specifico la maggiorazione si applica in misura fino a: • 170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. • 100% per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro. • 50% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro. Prorogata anche la maggiorazione, nella misura del 40%, del costo di acquisto dei cosiddetti beni immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0. Rientrano nell’iper ammortamento anche i costi sostenuti a titolo di canone per l’accesso a soluzione in cloud computing. Sono infine confermati anche gli obblighi di documentazione previsti nella Legge di Bilancio 2016.

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Appalti senza gara

Mini IRES al 15%

Richiesta a gran voce da Confartigianato, la soglia si alza e permette alle stazioni appaltanti di affidare lavori diretti per opere da 40mila e fino a 150mila euro, in deroga all’articolo 36, comma 2, del codice dei contratti pubblici. Tra i 150mila e i 350mila euro, sarà invece possibile procedere “previa consultazione di tre o più operatori economici”. Con questa misura il governo promette di sbloccare lavori nei comuni per 7 miliardi l’anno.

La Legge di Bilancio prevede l’applicazione di un’aliquota Ires - Imposta sul reddito delle società - agevolata al 15% per il periodo di imposta 2019 (era al 24% ndr.) agli utili reinvestiti in azienda e destinati a incremento degli investimenti e ad incremento occupazionale. L’agevolazione è estesa anche alle imprese soggette a Irpef. Brusca marcia indietro del governo su enti e istituzioni non profit, esclusi inizialmente da questa misura.

Canoni dei software fruiti su piattaforme cloud Il comma 229 dell’articolo 1 introduce la maggiorazione al 140% della deducibilità dei canoni pagati per fruire di servizi e software fruiti su cloud. La lista dei software ai quali si applica è la stessa prevista per i software di produzione acquistati come immobilizzazioni immateriali e vale anche in questo caso l’obbligo di acquisire prima un bene materiale 4.0 con iper ammortamento per poter fruire anche di questa seconda maggiorazione.

Slot machine, pedaggi, IMU e TASI: i principali rincari Nota dolente sul fronte dell’aumento delle tasse. Dall’incremento del prelievo fiscale sulle slot machine, agli adeguamenti dei pedaggi autostradali, fino alla possibilità per i Comuni di alzare le aliquote Imu e Tasi. Questi i principali rincari sul fronte del prelievo fiscal, catastale C1 fino a 600mq di superficie.

Credito d’imposta per la formazione 4.0 Viene rinnovato per ulteriori 12 mesi il credito d’imposta per le spese di formazione del personale nel settore delle tecnologie previste dal Piano Industria 4.0 (big data, cloud computing, cyber security, prototipazione rapida, robotica, realtà aumentata, internet delle cose, etc). L’importo del credito spettante viene però parametrato sulla dimensione aziendale prevedendo un aumento al 50% per le piccole imprese, al 40% per le medie e ridotto al 30% per le grandi. Per queste ultime vi è anche un limite massimo annuale di 200mila euro.

Rottamazione III Prevista la nuova definizione agevolata delle cartelle per le somme affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. È inoltre possibile rateizzare fino a cinque anni e senza sanzioni e interessi di mora.


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO

Riduzione del credito d’imposta in ricerca e sviluppo Taglio del credito d’imposta per spese di ricerca e sviluppo dal 50 al 25% (na abbiamo parlato qui, in occasione del nostro sondaggio sul tema). Cala anche l’importo massimo da 20 a 10 milioni per ciascuna impresa. La quota agevolabile rimane invariata al 50% per le spese che riguardano il personale dipendente impegnato in attività di R&S (diverso invece il trattamento per il personale titolare di rapporto di lavoro autonomo per cui le spese agevolabili sono al 25% ndr.) e i contratti stipulati con università, startup e Pmi innovative o enti di ricerca, quando non appartenenti allo stesso gruppo dell’impresa committente.

Credito d’imposta per il riciclaggio della plastica Sul fronte delle agevolazioni è da segnalare anche il credito di imposta del 36% per imprese che utilizzano plastiche riciclate e imballaggi biodegradabili o riciclati, riconosciuto fino a un importo massimo annuale di 20mila euro.

Deducibilità dell’IMU La novità prevede il raddoppio della deducibilità dell’Imu che passa dal 20 al 40% per gli immobili strumentali ai fini Ires e Irpef (capannoni, negozi e laboratori).

Rifinanziamento della Nuova Sabatini

Bonus occupazionale per giovani eccellenze

Viene rifinanziato il fondo della cosiddetta Nuova Sabatini, la misura volta a sostenere micro, piccole e medie imprese con finanziamenti agevolati per investimenti in beni strumentali “Industria 4.0”. A disposizione 48 milioni di euro per il 2019, 96 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e 48 milioni di euro per il 2024.

Le imprese che assumeranno giovani titolari di laurea magistrale con lode o con dottorato di ricerca, godranno di uno stop contributivo per 12 mesi nel limite massimo di 8mila euro annuali. Interessati da questa misura sono i soggetti in possesso della laurea magistrale ottenuta dal 1°gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con una votazione di 110 e lode, entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del 30esimo anno di età in università legalmente riconosciute.

Voucher manager per le pmi Si tratta di un contributo a fondo perduto per le PMI che vogliano acquisire consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale previste dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Tale contributo è riconosciuto alle micro e piccole imprese in misura pari al 50% dei costi sostenuti ogni anno entro il limite massimo di 40mila euro e alle medie imprese in misura pari al 30% entro il limite massimo di 25mila euro. In caso di adesione a un contratto di rete il contributo è riconosciuto in misura pari al 50% dei costi sostenuti entro il limite massimo complessivo di 80mila euro. Nota bene, i manager devono essere qualificati ed iscritti in un apposito elenco istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Rimborso pieno per le accise per gli autotrasportatori Viene abrogata la norma che dispone l’operatività dal 2019 del taglio del 15% della percentuale di fruizione del credito di imposta in favore degli autotrasportatori per l’aumento di accisa sui carburanti. In sostanza il credito di imposta è applicabile senza riduzioni e non più in misura pari ad almeno l’85% di quanto spettante sulla base della normativa vigente.

Schede carburante Termina l’obbligo di compilazione delle schede carburante per ottenere la detrazione Iva e la deduzione fiscale. I pagamenti andranno fatti con carta di credito, di debito o prepagate e documentati con fattura elettronica, mentre i distributori dovranno memorizzare i dati dei clienti e trasmettere le fatture elettroniche ai propri clienti tramite il Sistema Di Interscambio (SDI) gestito dall’Agenzia delle entrate.

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INTERVISTA GUSTAVO PIGA

Gustavo Piga

“La Legge di Bilancio ha dato una scossa all’Europa, ma quota 100 e reddito di cittadinanza non aiuteranno la crescita, anzi...” Gustavo Piga, economista da sempre attento alle piccole imprese, ragiona con noi sugli effetti della manovra

P

rofessore, in parte è stato ascoltato dal governo. La legge di Bilancio, precipitosamente approvata dal Parlamento, sembra contenere alcune delle sue indicazioni, almeno in materia di appalti pubblici. Che voto dà alla manovra? «Direi un sei e mezzo. È una manovra che per la prima volta si

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rifiuta di convergere al pareggio di bilancio in tre anni e questo è importante perché complessivamente, se facciamo un paragone con il piano Renzi-Padoan, ha alleggerito la pressione sull’economia di circa 70 - 80 miliardi in tre anni: un numero mostruoso. Quindi ci siamo allontanati con coraggio dalla logica perversa del Fiscal

Compact europeo. In questo senso è irrilevante aver chiuso l’accordo con la Commissione con un deficit di bilancio al 2,04% piuttosto che al 2,4%». Lei afferma però che il governo avrebbe dovuto essere più coraggioso nei confronti della Commissione Europea. In particolare sul


INTERVISTA GUSTAVO PIGA fronte degli investimenti pubblici. Ma è possibile essere coraggiosi quando si è indebitati come l’Italia? «Sì è possibilissimo perché il problema vero del nostro Paese non è tanto l’indebitamento, quanto la mancanza di crescita. L’austerità degli ultimi sette anni ha fatto aumentare il rapporto tra debito e prodotto interno lordo del 20%. È per questo motivo che i due partiti di governo avrebbero dovuto tenere la barra a dritta sulla crescita. La Lega avrebbe dovuto tener conto delle piccole imprese, il suo bacino elettorale storico, e non dare soldi per “quota 100” che è un mero trasferimento di risorse senza alcun impatto sul PIL. Con quelle risorse era necessario fare investimenti e dare lavoro attraverso piccoli appalti riservati alle imprese. Stiamo parlando di opere di cui il Paese ha bisogno: ponti, autostrade, scuole, carceri....l’edilizia antisismica. La lista di possibilità era lunghissima. Insomma destinare la grande quantità di denaro riservata a “quota 100” e al “reddito di cittadinanza” a investimenti pubblici avrebbe generato un crollo del rapporto Debito/PIL». Rimangono infatti forti perplessità sulla gestione del fondo destinato al “reddito di cittadinanza”. In particolare per quel che riguarda il coordinamento tra regioni e centri per l’impiego che dovranno “smistare” domande ed offerte di lavoro. Un pasticcio? «L’errore qui è non aver ancorato il reddito di cittadinanza al lavoro con un rapporto 1 a 1 come fatto negli Stati Uniti degli anni ‘30 del XX secolo. Mi spiego, anche il presidente Roosvelt aveva creato un reddito di cittadinanza durante la grande depressione, di fatto aiutando i giovani americani in difficoltà. Ma la condizione era che in cambio i giovani dovevano accettare un lavoro nella pubblica amministrazione. Qui questo patto

non esiste ed è impensabile che entro aprile riescano ad attuare una riforma così complessa». Quindi lei pensa a un grande piano di assunzioni nella Pubblica amministrazione? «Esatto. Sa qual è il problema della PA italiana? Non che ha troppi dipendenti, ma che sono troppo vecchi. Sono dieci anni che abbiamo smesso di assumere personale. Abbiamo bisogno di ringiovanire la pubblica amministrazione e se il governo avesse collegato il reddito di cittadinanza ad un’assunzione diretta a tempo determinato nella PA, non solo avrebbe fatto un gran favore ai giovani, ma avrebbe dato nuova energia all’apparato statale e quindi generato PIL. Così com’è invece il reddito di cittadinanza è un semplice trasferimento di risorse. Non incide sul prodotto interno lordo, sono soldi che vengono trasferiti dai contribuenti ad altre persone e che quindi non vengono contabilizzate».

ni». Perché dunque il governo non ha attuato misure come quelle da lei suggerite: un grande piano di investimenti pubblici e assunzioni nella PA? «Gli investimenti pubblici sono una sorta di patto intergenerazionale. Una regalo che la vecchia generazione fa alla nuova. Questa idea non li rende politicamente spendibili perché non generano voti. Al contrario se il governo deve tagliare le spese dove cala la scure? Sugli investimenti pubblici. Tra l’altro l’Europa avrebbe acconsentito più facilmente ad accettare un grande piano di investimenti pubblici e assunzioni nella PA, piuttosto che vedere tutte quelle risorse spese per “quota 100” e reddito di cittadinanza». La Confartigianato ha chiesto al governo di sbloccare le grandi opere pubbliche in una manifestazione pubblica. Poche settimane prima le principali associazioni di categoria si sono date appuntamento a Torino in favore della TAV. Anche alcuni sindacati sembrano più decisi a far sentire la

Dal suo punto di vista perché il governo ha voluto fare tutto e subito invece di spalmare questi provvedimenti su cinque anni? «Io penso che un governo che si muova in un orizzonte temporale L’Europa avrebbe acconsentito di cinque anni debba più facilmente ad accettare un fare tutto e subito. Una grande piano di investimenti manovra di bilancio ha pubblici e assunzioni nella PA, bisogno di tempo per piuttosto che vedere tutte quelle dispiegare i propri effetti e quindi poter passare risorse spese per “quota 100” e all’incasso elettorale. Se reddito di cittadinanza fai una manovra impopolare l’anno prima delle elezioni non c’è loro voce. Come giudica questo tempo perché se ne avvertano le rinnovato attivismo dei corpi inconseguenze, al contrario se hai termedi? cinque anni puoi sperare che gli «Trovo importantissimo che i corpi effetti positivi arrivino in prossimiintermedi si ricompattino su temi tà delle elezioni. Il problema vero è che riguardano la crescita di tutto se questo governo ha fatto le cose il Paese. Se poi mi chiede se pungiuste. E su questo ho dei dubbi, terei sulle piccole o sulle grandi anche se gli va reso atto di aver opere, le rispondo che punterei comunque fatto più di altri gover-

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INTERVISTA GUSTAVO PIGA sulle prime». Allarghiamo lo sguardo. Gli inglesi sono intrappolati nelle contraddizioni della loro scelta, i francesi protestano da mesi contro un governo che vuole contenere la spesa pubblica, in buon parte d’Europa spinte autonomiste o partiti “sovranisti” - pensiamo al blocco di Visegraad - esercitano pressioni crescenti nei confronti dell’U-

Sarà un 2019 difficile perché ricco di tensioni. Pensiamo alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina o alla Brexit nione. Cosa attende l’Europa alla prova delle elezioni di maggio e in vista di una recessione? «Io vorrei essere ottimista perché c’è un movimento che sta emergendo chiaramente in Europa. Il Parlamento europeo ha votato contro l’inserimento del Fiscal Compact all’interno dei trattati e dentro la politica tedesca i partiti anti austerità stanno crescendo

notevolmente. Credo quindi che il Parlamento e la Commissione che usciranno da queste elezioni saranno molto più attenti al tema degli investimenti pubblici come meccanismo per rinsaldare la solidarietà all’interno dell’Unione».

Solo così è possibile attuare una politica di investimenti pubblici e privati concreta. Lo hanno fatto gli USA con successo negli anni ‘30 del XX secolo, non si capisce perché non possa funzionare 90 anni dopo».

Anche a fronte di una nuova recessione? «È vero, sarà un 2019 difficile perché ricco di tensioni. Pensiamo alla guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina o alla Brexit. Ma queste criticità porteranno le Banche Centrali a essere un po’ più espansive rispetto a quanto non si pensava solo tre o quattro mesi fa e in questo senso non mi aspetto significativi aumenti dei tassi di interesse. Il problema vero rimane l’Europa. L’Unione deve rimettere al centro la domanda interna e questo è possibile con gli investimenti. Quindi dobbiamo aspettare le elezioni e sperare che venga eletto un Parlamento più “debole” a quello precedente, dove il dibattito su una politica fiscale più espansiva sia finalmente permesso.

Chi è Gustavo Piga Gustavo Piga è professore ordinario di Economia politica all’Università Tor Vergata di Roma. Tra le cariche ricoperte, è stato Membro del Comitato scientifico dell’Ufficio Parlamentare di Bi-

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lancio, responsabile del sito anticorruzione.eu del Ministero della Semplificazione e pubblica amministrazione, direttore responsabile della
“Rivista di Politica Economica” e membro del Comitato Scientifico della Fondazione RETE

Imprese Italia, Fondazione Manlio Resta Onlus. I suoi settori di ricerca spaziano dalla politiche relative alla spesa pubblica alla corruzione. Il suo blog è www.gustavopiga.it


QUALI NOVITÀ PER LE IMPRESE?

I nostri esperti a colloquio con

Ilaria Vesentini

Giornalista de “Il Sole 24 ore”

7 Febbraio 2019 20:30 Auditorium Spira Mirabilis Via Pagani, 25, Formigine MO

Paolo Seghedoni

Addetto stampa Lapam Confartigianato

11 Febbraio 2019 20:30 Hotel ristorante La Cantina Strada Statale 12, 179, Medolla MO

13 Febbraio 2019 20:30

Centro Culturale di Marano sul Panaro Via 1° Maggio, Marano s.P. MO

contattaci@lapam.eu 059 893 111

Per la partecipazione è richiesta la compilazione del modulo di registrazione

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GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI

Parola d’ordine: “Futuro”. Arriva il Premio Giovani Imprese promosso da Confartigianato E.R. Potranno partecipare tutte le aziende con titolari under 40, ma anche collaboratori e professionisti

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ai un’idea innovativa? Stai sviluppando un nuovo prodotto? Hai migliorato i processi aziendali e la gestione interna della tua impresa? Se la risposta è sì e hai meno di 40 anni, allora raccontaci la tua storia. L’iniziativa è riservata a ditte, collaboratori e professionisti che

Per Informazioni e per leggere il regolamento visita il sito: www.lapam.eu oppure scrivi a: giovani.imprenditori@lapam.eu 059 893111

abbiano le carte in regola per parlare di innovazione, sviluppo di servizi innovativi, uso di tecnologie digitali, capacità di fare rete e o di internazionalizzarsi. Un’occasione per sostenere l’imprenditoria di domani e per conoscere nuove realtà. Come partecipare? Il concorso si articolerà in una fase territoriale, con la selezione e la premiazione dei tre migliori progetti. Ai tre vincitori andranno tre buoni in prestazioni e servizi Lapam; rispettivamente di 1.200,

Chiara Vecchi Referente Gruppo Giovani Imprenditori

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800 e 400 euro, utilizzabili entro un anno dalla consegna del premio. A questa fase seguirà quella della premiazione regionale con targa di riconoscimento, accesso al corso Confartigianato Academy e intervista sui media regionali. Le richieste d’iscrizione dovranno essere accompagnate dalla scheda di partecipazione, con una breve descrizione dell’attività e tre foto in alta risoluzione, rappresentative dell’attività o dell’idea che si vuole candidare. Per iscriversi c’è tempo fino al 31 marzo 2019.

059 893 111 chiara.vecchi@lapam.eu


MEDIA COMUNICAZIONE

L’open source a disposizione delle imprese L’associazione “Conoscere Linux” promuove sul territorio la conoscenza di strumenti gratuiti e a disposizione delle imprese come code aster e salome meca. Ecco di cosa si tratta

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Modena è presente da oltre dieci anni l’associazione Conoscerelinux che promuove la diffusione del software libero. Fra le attività promosse spicca l’impegno nel supporto alla comunità italiana del codice di calcolo “code_aster”.Recentemente, Conoscerelinux insieme a Kobe Engineeering, hanno organizzato presso il Dipartimento di Ingegneria di Modena e Reggio Emilia, il meeting italiano degli utenti code-aster. Ma cos’è “code_aster”? È un solutore FEM (finite element method) di alto livello; concepito da EDF (Électricité De France) e reso open source negli anni 2000. Opera nel campo dell’analisi strutturale termo-meccanica. Gli elementi finiti sono un metodo matematico per discretizzare equazioni differenziali su domini geometricamente complessi, nel caso di “code_aster” si tratta delle leggi della teoria dell’elasticità. Imposti i carichi, ad esempio forze, ed i vincoli, il solutore restituisce gli spostamenti nodali e le tensioni sulla geometria oggetto di studio. La preparazione dello studio richiede la creazione di una geometria che sarà suddivisa in elementi finiti: si crea un reticolo di nodi ai quali cono connessi i vertici di piccoli volumi sui quali valgono le leggi dell’elasticità.

Conoscere Linux www.conoscerelinux.org

Cos’è “salome_meca”? La piattaforma salome_meca rende possibile il completamento dello studio FEM in un unico ambiente, rendendolo adatto anche ad un utente che muove i primi passi nel calcolo strutturale. Integra il solutore code_aster all’interno di un ambiente user friendly, con moduli specifici dedicati. In salome_meca si può importare la geometria o crearla da zero (modulo geometry), suddividere in elementi finiti (modulo mesh), creare il file con le istruzioni di calcolo (modulo asterstudy) e infine si possono visualizzare i risultati di calcolo (modulo paraview). Perché avvicinarsi all’analisi strutturale “FEM”? Per verificare la resistenza di un prodotto o per migliorarla. Per ottimizzare il rapporto peso-resitenza quindi risparmiare sul materiale. Per prevedere il comportamento o la durata in esercizio di particolari meccanici. Per valutare il danno generato nel materiale dalle sollecitazioni. Per predire la risposta di un manufatto al sisma che non è ancora avvenuto. Uso professionale Dopo una prima diffusione e l’adozione da parte di realtà francesi, che ruotano principalmente attorno ad EDF, il codice, tramite l’uso

estensivo generato dalla comunità, ha raggiunto la maturità necessaria per essere applicato in maniera propria su casi d’uso professionali. Le potenzialità dello strumento sono enormi e multidisciplinari, e si adattano alle esigenze degli utenti, dalla più semplice alla più complessa. Nella realtà produttiva locale è utilizzabile sia in campo meccanico che in ambito civile. Investimento iniziale La piattaforma salome_meca è distribuita sotto licenza LGPL e gratuitamente scaricabile dal sito: code-aster.org. Questa caratteristica elimina i costi di licenza software quindi permette di mantenere gli investimenti all’interno dell’azienda, ad esempio nella formazione del personale o in maggiori risorse hardware. Da dove iniziare? In Italia esiste già una comunità di professionisti alla quale è possibile unirsi. Condividere esperienze, e trovare il supporto necessario, rappresentano i punti cardine della comunità che si sta sviluppando attorno alla piattaforma “Open-Source”. A Modena, “Conoscerelinux” promuove corsi di formazione a vari livelli per introdurre la piattaforma salome_meca all’interno dell’azienda.

info@conoscerelinux.org n° 01 - 2019

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TRASPORTI

Ok da Confartigianato Trasporti all’azione di governo

Con l’approvazione della Legge di bilancio il governo ha dimostrato sensibilità nei riguardi dell’autotrasporto

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on l’approvazione della Legge di bilancio per l’anno 2019 il Governo ha dimostrato sensibilità nei riguardi dell’autotrasporto italiano sostenendo le principali richieste di Confartigianato Trasporti, avanzate con forza nei mesi scorsi. Nella manovra sono state infatti raccolte diverse sollecitazioni su diverse problematiche pendenti da tempo e poste le basi per una programmazione di interventi nel lungo periodo. Di seguito una descrizione delle misure specifiche previste per l’autotrasporto. Sterilizzazione aumenti accise Eliminazione riduzione 15% rimborso accise gasolio per autotrazione.

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Tra le misure previste, il governo ha agito in particolare con decisione ed abilità per smontare “la morsa a tenaglia” introdotta da norme degli anni precedenti in materia di accise. Se da un lato è stato sterilizzato l’aumento generalizzato delle accise, dall’altro è stato disinnescato il taglio del 15% al rimborso delle accise del gasolio per l’autotrasporto conto terzi e conto proprio che sarebbe intervenuto dal 1° gennaio 2019. È evidente che il beneficio derivante da tale norma costituisca un risultato sorprendente per la categoria dell’autotrasporto. Il Governo raccogliendo le istanze manifestate da Confartigianato

Trasporti ha scongiurato anche per il 2019 qualsiasi taglio al rimborso accise per tutte le motorizzazioni di veicoli, che avrebbe messo in forte difficoltà migliaia di micro e piccole imprese di autotrasporto che in questi anni di crisi e perdita di competitività non sono riusciti a cambiare i veicoli ed innovare il parco mezzi. Il governo ha così dimostrato attenzione per la tenuta del settore che paga il più alto costo del gasolio in Europa e da anni versa in condizioni di perdurante crisi. Su questo fronte l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti è stata particolarmente incisiva e tesa a difendere il principio che non si può intervenire sulle “acci-


TRASPORTI se” per perseguire un obbiettivo ambientale, che deve invece essere perseguito con specifici ed appositi strumenti ad esso finalizzati. Rinnovo del parco mezzi A tal proposito, la proposta di Confartigianato Trasporti, sposata dal Ministro Toninelli, per l’istituzione del Fondo ad hoc per il rinnovo del parco veicolare merci col duplice obiettivo di sostenere l’innovazione e transizione ecologica imposta dagli accordi sul clima di Parigi e garantire maggiore sicurezza, è stata recepita in un apposito emendamento della maggioranza approvato alla Camera e poi, anche a seguito della trattativa con la Commissione Ue per il ridimensionamento delle misure per contenere il deficit annuale, purtroppo non incluso nella versione definitiva della Bilancio. Per la categoria è necessario che il governo si impegni da subito a riproporre nei prossimi provvedimenti il fondo nazionale per il rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti e creerebbe una strategia di sviluppo e di tutela ambientale di lungo periodo per il settore. È imprescindibile, infatti, stimolare e sostenere gli investimenti per l’innovazione e la sicurezza con l’obiettivo della tutela ambientale prima di pianificare parallelamente qualsiasi intervento che disincentivi l’utilizzo delle motorizzazioni più inquinanti. A tal fine è sacrosanto che il Governo attui il principio comunitario del “chi più inquina più paga”, che non deve esser confuso maldestramente o dolosamente con la sospensione di incentivi a chi, non avendo la redditività per investire verrebbe conseguentemente penalizzato se non addirittura espulso dal mercato del lavoro. Conferma risorse strutturali (240 milioni di euro) Vengono riconfermate le risorse strutturali per il settore (240 miPier Paolo Montorsi Referente categoria Trasporti

lioni di euro) destinati a: incentivi agli investimenti, rimborsi pedaggi autostradali, deduzioni forfettarie per le spese non documentate e deduzioni per il contributo al servizio sanitario nazionale, incentivi per la formazione. Nella manovra di bilancio 2019 l’autotrasporto è destinatario di norme relative a due tematiche urgenti per il settore: le revisioni dei veicoli pesanti ed i conducenti. Affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti ai privati Viene finalmente introdotto il principio che l’impresa privata possa eseguire le pratiche di revisione periodica dei veicoli pesanti. Questo è un risultato storico che Confartigianato Trasporti chiede da anni come misura per ridurre l’ingolfamento degli uffici delle motorizzazioni civili diminuendo i costi di gestione della P.A., garantire sicurezza e competitività alle imprese di trasporto, abbattere ritardi e costi per i vettori che eseguono trasporto internazionale. Tale norma, che necessita adesso delle relative disposizioni attuative, è innovativa e foriera di importanti sviluppi economici per l’intero comparto delle PMI. Incentivi giovani conducenti Con riguardo ai conducenti vengono introdotti incentivi per gli anni 2019 e 2020 in favore di giovani conducenti (che non abbiano superato i 35 anni d’età) nel settore autotrasporto merci, prevedendo il rimborso del 50% delle spese sostenute per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’autotrasporto conto terzi. Il rimborso è erogato dall’impresa di autotrasporto che recupera tale rimborso attraverso una detrazione non superiore a 1.500 euro per ciascun anno. A nostro

parere, il complesso problema della mancanza di conducenti – però – potrà essere definitivamente risolto soltanto con l’equo riconoscimento ai vettori del “prezzo” del trasporto e del suo certo “tempo di pagamento” da parte di committenti. La categoria, infine, plaude ai risultati ottenuti dal Ministro Danilo Toninelli in merito alla sospensione di sei mesi degli incrementi dei pedaggi autostradali sul 90% della rete. Da diversi anni, Confartigianato Trasporti lamenta il costante aumento dei pedaggi che arriva puntuale ad ogni inizio d’anno ad aggravare le già pesanti condizioni di competitività degli operatori professionali e soprattutto non ha corrispondenza nell’adeguamento infrastrutturale, negli investimenti e nella manutenzione della rete autostradale che le concessionarie devono garantire. Sulle questioni ancora irrisolte così come su un serio piano di contrasto ai fenomeni di concorrenza sleale, dumping sociale ed abusivismo soprattutto dei vettori esteri, l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti non abbasserà la guardia e metterà l’interesse esclusivo delle imprese

Nella Legge di Bilancio 2019 sono state infatti raccolte diverse sollecitazioni su diverse problematiche pendenti da tempo rappresentate al centro di qualunque rivendicazione. L’auspicio è che l’attenzione del governo nei confronti delle problematiche dell’autotrasporto italiano non si fermi a questo punto e si prosegua sul percorso intrapreso di confronto serrato con le associazioni di categoria per attuare un piano di riforma del settore che favorisca il recupero di dignità, competitività e crescita delle imprese. 059 893 111 pierpaolo.montorsi@lapam.eu n° 01 - 2019

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BENESSERE

Cosmoprof worldwide Bologna Dal 14 al 18 marzo 2019, tre saloni in uno Torna la fiera leader di settore

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er chi ancora non la conoscesse Cosmoprof Worldwide Bologna è la fiera leader a livello mondiale che riunisce tutti i settori dell’industria della bellezza dalla materia prima al prodotto finito. Un evento a cui da sempre la nostra associazione guarda con interesse, proponendo a imprese e professionisti convenzioni e faci-

salone dedicato alla filiera produttiva della cosmetica in tutte le sue componenti: materie prime e ingredienti, produzione conto terzi, packaging, applicatori, macchinari, automazione e soluzioni full service.

Il Cosmo Perfumery & Cosmetics è il salone rivolto a buyer, distributori e aziende, interessati alle novità del mondo della profumeria e delLa fiera leader mondiale per la cosmesi per il canale l’intera industria della cosmetica retail. In questo salone è e della bellezza professionale: rappresentata un’offerta www.cosmoprof.com dei migliori brand cosmetici mondiali in grado di rispondere alle esigenze litazioni per l’ingresso. La manidi una distribuzione sempre più festazione propone servizi persofisticata e in continuo cambiasonalizzati in grado di rispondere mento. a diverse esigenze di business. Questo grazie alla divisione in tre Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon è saloni: Cosmopack, Cosmo Perun percorso ottimizzato per distrifumery & Cosmetics, Cosmo Hair, butori, titolari e operatori profesNail & Beauty Salon, ad una elesionali di centri estetici, wellness, vata targettizzazione dei visitatori spa, hôtellerie e saloni di acconciae all’organizzazione di iniziative tura. Presenta un’offerta delle miche coinvolgono i protagonisti del gliori aziende fornitrici di prodotti, mondo beauty. apparecchiature, arredi e servizi Il Cosmopack è il più importante destinati al mondo professionale

Elena Baraldi Referente categoria Benessere

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dei capelli, delle unghie e dell’estetica dedicata ai centri benessere. La novità più significativa però è che l’edizione 2019 di Cosmoprof Worldwide ha come leitmotiv il tema della sostenibilità: le iniziative firmate dalla manifestazione saranno infatti rivolte a sottolineare l’impegno della fiera nell’evoluzione verso una maggiore sostenibilità dell’intero evento. Non solo sostenibilità ma anche economia circolare: l’attenzione all’impatto ambientale dell’industria cosmetica è collegata a una rivoluzione del sistema, in cui si impongono nuovi diktat come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, il limite allo spreco del prodotto, il riciclo e il riutilizzo dei materiali derivanti dagli elementi di scarto. Interessanti, per gli addetti ai lavori e non solo, i 26 Country Pavillions, le collettive nazionali che portano in manifestazione le piccole e medie aziende del settore beauty da tutto il mondo, quest’anno con un nuovo layout che vuole facilitare il networking tra buyer, distributori e retailer presenti.

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu



IMPIANTISTI

Detrazioni fiscali per ristrutturazione: esteso l’obbligo di comunicazione all’ENEA Come funziona il meccanismo per accedere alla detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia

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on la Legge di Bilancio 2018, i contribuenti che intendono accedere alla detrazione fiscale del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia, che comportino anche una riduzione dei consumi energetici, sono tenuti a trasmettere all’ENEA (Agenzia Nazionale per l’efficienza energetica) le informazioni sui lavori effettuati. L’obbligo di comunicazione, finora previsto solo per l’Ecobonus, è stato esteso anche agli interventi di ristrutturazione, sostituzione di infissi e di caldaie, ecc... al fine di monitorare gli effetti del risparmio energetico realizzato. Entro il termine di 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo, occorre dunque trasmettere la comunicazione. Per lavori conclusi dal 1° gennaio al 21 novembre 2018 (data di messa a disposizione del portale ndr.), la scadenza dei 90 giorni è il 19 febbraio 2019. L’obbligo di comunicazione all’ENEA riguarda interventi su: 1. Strutture edilizie: riduzione della trasmittanza delle pareti verticali e delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) ovvero dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi o dal terreno 2. Infissi: riduzione della trasmit-

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tanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi 3. Impianti tecnologici: installazione di collettori solari, sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione, sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto, installazione di pompe di calore, sistemi ibridi, microcogeneratori (Pe<50kWe), scaldacqua a pompa di calore, generatori di calore a biomassa e impianto fotovoltaici; oltre all’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze e sistemi di termoregolazione e building automation 4. Grandi elettrodomestici: acquisto di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici – ma solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 01/01/2017 Il portale ENEA da utilizzare è on-line all’indirizzo www.ristrutturazioni2018.enea.it È possibile fare log-in utilizzando le credenziali di accesso delle registrazioni fatte sul portale ENEA

della riqualificazione energetica 65%, per gli anni dal 2010 al 2018. Registrazione e comunicazione possono essere effettuate direttamente dal soggetto beneficiario della detrazione oppure da un intermediario incaricato (installatore, tecnico, amministratore, ecc, che compila la dichiarazione per conto del cliente) Dopo la registrazione si procede all’inserimento dei dati del beneficiario, dell’immobile oggetto di intervento, nonché compilare la scheda descrittiva degli interventi effettuati. A seconda della tipologia di intervento (possono essere più di uno) sarà richiesta la compilazione di tabelle recanti campi obbligatori a cura dell’utente, e altri dati facoltativi, la cui mancata indicazione non blocca la corretta trasmissione. Eseguito l’invio, all’indirizzo di posta elettronica (no pec) indicato in sede di registrazione, sarà trasmessa una comunicazione recante il codice CPID assegnato alla Comunicazione. In caso di tardiva od omessa Comunicazione, il MISE, su espressa richiesta di Confartigianato, ha detto che non è prevista la perdita del beneficio, ovvero non saranno applicate sanzioni. Tutto ciò, sarà oggetto di chiarimento formale, così come l’eventuale estensione dei termini attualmente previsti.


IMPIANTISTI

Cosa prevede il nuovo decreto F-Gas Tra le novità l’istituzione di una banca dati dei gas fluororati che traccerà vendite e smaltimento

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inalmente è stato pubblicato il “nuovo” decreto F-Gas (DPR n. 146 del 16 novembre 2018), entrato in vigore il 24 gennaio 2019. Viene così recepito il regolamento UE n.517/2014 e revisionata la normativa, che regolamenta l’utilizzo dei gas fluorurati e l’installazione/ manutenzione degli impianti che li contengono. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto viene abrogato il DPR 43/2012. Sul fronte certificazioni, si amplia il novero delle persone che sono soggette all’obbligo, con l’estensione a chi smantella impianti fissi di condizionamento, refrigerazione e pompe di calore; installa, mantiene, ripara e smantella le celle frigorifere di autocarri e rimorchi frigorifero; smantella impianti antincendio; installa, mantiene e ripara commutatori elettrici. Ma la novità più rilevante è l’istituzione della Banca Dati sui gas fluorurati, gestita dalle CCIAA del

Letizia Budri Referente categoria Impianti

capoluogo di Regione, alla quale dovranno essere comunicate le vendite di f-gas, delle apparecchiature che li contengono e le attività di assistenza, manutenzione, installazione, riparazione e smantellamento delle stesse. I rivenditori dovranno inserire i dati relativi alle vendite effettuate, compresi i numeri dei certificati di chi acquista, nonché indicazioni sugli utilizzatori finali in caso di precaricate. Questo strumento, la cui operatività è prevista a partire dal sesto dall’entrata in vigore del DPR (24 luglio, salvo proroghe), traccerà dalla vendita allo smaltimento l’utilizzo dei fluorurati, è stato fortemente voluto per arginare la vendita indiscriminata, in particolare su marketplace online e in generale nella grande distribuzione. Ci si attende, però, un portale semplice e che agevoli gli operatori nella gestione della tracciabilità dei gas e non un ulteriore sterile adempimento amministrativo. Non è più prevista la comunica-

zione annuale (entro il 31 maggio) all’ISPRA a cura del soggetto responsabile dell’impianto. Si attendono ora l’aggiornamento dei Regolamenti Tecnici di accredita relativi alle procedure di certificazione di persone e imprese e , soprattutto, il Decreto sulle sanzioni, che, tra le altre, dovrà fissare le sanzioni da comminare a chi installa impianti contenenti f-gas senza avere la necessaria certificazione ed a chi li vende a chi non è autorizzato ad installarli. Resta operativo il Registro telematico nazionale F-Gas delle persone e delle imprese certificate: www. fgas.it

059 893 111 letizia.budri@lapam.eu n° 01 - 2019

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EDILIZIA

Gli incentivi fiscali per la casa funzionano? Sembrerebbe di sì, secondo uno studio della Camera dei deputati che ha stimato in 292 miliardi gli investimenti agevolati dagli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica in vent’anni

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al 1998 al 2018 hanno usufruito degli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica oltre il 57% delle abitazioni italiane stimate dall’ISTAT (31,2 milioni) per un totale di 17,8 milioni di interventi, attivando investimenti pari a 292,7 miliardi di euro. A rivelarlo il dossier “Il recupero

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e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione”, predisposto dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con l’istituto di ricerca CRESME, ripreso sul sito di Anepa (l’associazione nazionale degli artigiani dell’edilizia) da cui abbiamo riprendiamo questo articolo.

Nel 2017 in particolare si sono registrati investimenti per 28.106 milioni di euro, di cui riconducibili 3.724 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 24.382 milioni di euro per il recupero edilizio. Le previsioni per il 2018 indicano un volume di spesa complessivo superiore ai livelli del 2017, con 28.587 milioni di euro, imputabili per 3.549 milioni di euro alla riqua-


EDILIZIA

lificazione energetica e per 25.038 milioni al recupero edilizio. I dati del 2017 e del 2018 confermano che le misure di incentivazione hanno attivato importanti volumi di investimenti a partire dal 2013, in corrispondenza della maggiorazione delle aliquote. Al centro e al nord sono più utilizzati L’analisi territoriale, svolta sulla base dei dati regionali relativi agli importi dei lavori portati in detrazione nelle dichiarazioni dei redditi, mostra nel confronto tra le dichiarazioni del biennio 2016-2017 e quelle del biennio 2010-2011, un aumento degli importi dei lavori portati in detrazione del 85%. Sulla base di tali dati, si conferma, da un lato, un maggiore utilizzo degli incentivi nelle regioni del Nord e del Centro rispetto a quelle del Mezzogiorno e, dall’altro, che l’incremento del ricorso agli incentivi è più significativo nel Mezzogiorno

Alberto Belluzzi Referente categoria Edilizia

(con tassi di crescita del 117% al tivo di +239,2 miliardi di euro quale Sud e del 126% nelle Isole) anche risultato di un fatturato (positivo), se l’ammontare delle detrazioni nel all’interno del quale sono compresi biennio rappresenta nell’insieme il i compensi e le retribuzioni per gli 13,9% dei 12,4 miliardi di euro totali, occupati delle imprese stesse, noncon il 34.3% della popolazione. ché le imposte e gli oneri sociali Secondo l’analisi del Cresme, gli insostenuti dalle imprese e attribuivestimenti veicolati dalle misure di bili agli incentivi fiscali. incentivazione fiscale hanno avuto e continuano ad avere un rilevante impatto sull’occupazione: nel 2018 le stime riguardano 426.745 occupati, dei quali 284.497 diretti e 142.248 nell’indotto. I 202,4 miliardi di euro attivati dagli incentivi Nel biennio 2016/2017 nel periodo 2011-2017 aumentano dell’85% i lavori hanno attivato oltre portati in detrazione, rispetto al 2 milioni di occupati biennio 2010/2011 diretti nel settore del recupero edilizio e della riqualificazione energetica e 1 milione di occupati indiretti nelle industrie e nei servizi collegati. Infine anche le imprese e il fattore lavoro hanno avuto un saldo posi-

059 893 111 alberto.belluzzi@lapam.eu n° 01 - 2019

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MECCANICA

Sei pronto a lavorare con la Germania? Un evento, giovedì 7 marzo, per mettere in contatto le nostre imprese con la Camera di Commercio Italo Tedesca di Stoccarda

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a metalmeccanica emiliano romagnola continua ad attirare il mondo. Lo dicono i dati sull’export regionale per questo comparto (quelli elaborati dal Centro di Ricerca carpigiano R&I sui numeri Istat,

testimoniano una crescita di poco inferiore al 6% nei primi sei mesi del 2018. Era al 7,5% nel 2017), ma anche le buone performance in termini di presenze a fiere ed eventi settoriali organizzati sul territorio regionale.

Tornando ai dati le migliori performance in termini di esportazioni si registrano in particolare verso i paesi dell’Unione Europea, in particolare verso Germania e Francia e verso gli Stati Uniti.

Un evento a misura di PMI Anche considerando questi indicatori la nostra associazione ha organizzato un evento per approfondire e pianificare una corretta strategia di internazionalizzazione rivolta al mercato tedesco. L’iniziativa vedrà la collaborazione della Camera di Commercio Italo tedesca di Stoccarda e si terrà giovedì 7 marzo in sede centrale Lapam a Modena, in via Emilia Ovest 775.

Livio Lazzari Referente categoria Meccanica

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L’evento, suddiviso in due parti, offrirà un primo momento dedicato all’inquadramento del mercato economico e industriale tedesco, con focus specifici sulle principali fiere e sulle modalità di scelta dei fornitori da parte delle aziende tedesche e sulle buone prassi da seguire per approcciare un mercato esigente ma interessato alla subfornitura meccanica.

Durante il pomeriggio sarà poi la volta degli incontri B2B tra gli esperti della Camera di Commercio Italo Tedesca e le imprese interessate. Un primo passo per conoscere meglio il primo paese manifatturiero d’Europa e per organizzare una strategia ragionata verso il mercato tedesco.

059 893 111 livio.lazzari@lapam.eu


MECCANICA

Mattina dalle 10:00 alle 12:30 Il mercato economico e industriale tedesco Le fiere tedesche Affinità e differenza di mentalità lavorativa Modalità di scelta dei fornitori da parte dell’industria tedesca

L’interscambio tra Italia e Germania Un’opportunità per la subfornitura

Check up aziendale “La mia azienda è pronta per lavorare con un partner tedesco?” “Ho bisogno di un agente o posso lavorare direttamente con clienti o tramite un grossista?” Le buone prassi della collaborazione tra cliente tedesco e fornitore italiano

Pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30 La CCIAA italo-tedesca incontra le nostre imprese (solo su prenotazione)

Incontri B2B su tematiche di interesse per le aziende

Iscrizioni entro il 20 febbraio

Quota di partecipazione 50€ solo seminario mattina 100€ mattina e pomeriggio associati Lapam 170€ mattina e pomeriggio non associati Lapam

Sede Centrale Lapam Via Emilia Ovest, 775

Per iscriverti all’evento scansiona il codice qr

n° 01 - 2019

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COMMERCIO

Cedolare secca per le locazioni commerciali: un piccolo passo avanti con molte incognite Dal 2019 viene aperta la possibilità di applicare la tassazione separata dei redditi da locazione anche per i negozi, con positive ripercussioni anche per l’inquilino/commerciante, ma solo a patto che si faccia chiarezza sui numerosi quesiti che gli addetti ai lavori hanno sollevato

I

l comma 59 della Legge 145/2018 ha previsto che i contratti di locazione di tipo strumentale stipulati nel 2019 possono essere assoggettati al regime opzionale della cedolare secca, ad aliquota del 21%. I locali commerciali devono essere classificati nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) e avere una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze e le relative pertinenze locate congiuntamente. Un provvedimento che potrebbe portare benefici fiscali non solo ai proprietari dei muri ma anche alle piccole e medie imprese del com-

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n° 01 - 2019

mercio che affittano gli spazi utilizzati, come specificato nell’ipotesi di calcolo riportata nel box 2. Vi sono però alcune criticità nel testo del provvedimento, nonché alcuni punti poco chiari che i tecnici e fiscalisti della Licom Lapam hanno immediatamente rilevato e per i quali sono stati richiesti ragguagli all’autorità statale e all’Agenzia delle Entrate. Partendo dalle criticità, il testo prevede la possibilità di optare per la cedolare solamente per la categoria catastale C1, ovverosia quella destinata ad ospitare attività di commercio al dettaglio, ma

non per la categoria A10, ovverosia quella per gli uffici o gli studi privati dei libero professionisti, così come tutto il gruppo D, che ricomprende i laboratori artigiani (categoria D/1), gli alberghi (categoria D/2) o gli edifici per attività sportive con scopo di lucro (D/6). Quindi una parte consistente di esercizi di vicinato non potranno accedere a questo benefici. Altro problema riscontrato nel testo: la cedolare sulle locazioni commerciali potrà essere applicata solo e solamente ai contratti stipulati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 (prendendo a riferimento la data di stipula e non quella di


COMMERCIO

decorrenza), e non per contratti in essere come opzione di assoggettamento. Viene inoltre specificato che non possono accedere al regime cedolare i nuovi contratti se alla data del 15 ottobre 2018 era in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale”. In altri termini, qualora proprietario dei muri e inquilino decidessero oggi di sciogliere il contratto in essere e sottoscriverne uno nuovo (pratica assolutamente consentita e legale) non potrebbero comunque usufruire del beneficio fiscale. Altro problema applicativo: pur

essendo il testo in vigore, il sistema di registrazione on-line mediante il modello di registrazione RLI non è stato aggiornato, nel senso che nella schermata non è proprio possibile barrare la “casellina” dell’opzione cedolare per le locazioni commerciali, problema che al momento si può risolvere solo mettendosi fisicamente in coda ad uno sportello dell’Agenzia delle Entrate territoriale e registrando il contratto cartaceo. Quinto e ultimo aspetto: ad una prima lettura del testo si evince che l’opzione cedolare sia valida per tutta la durata del contratto (le locazioni per attività commerciali

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Commercio sede fissa e Ambulante

hanno una durata minima di 6 anni prorogabili di ulteriori 6 da parte degli inquilini salvo indennizzo), mentre l’istituto della cedolare prevederebbe la facoltà di scelta di anno in anno. Un provvedimento dunque che richiede ulteriori passaggi legislativi, ma che si spera possa nel tempo favorire le piccole e medie imprese che esercitano attività di vicinato, anche per quel che riguarda il reinsediamento nei centri urbani, anche approfittando di una maggiore propensione da parte dei proprietari dei muri ad una locazione a migliori condizioni, in virtù dei risparmi fiscali conseguiti.

059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu n° 01 - 2019

Imprese & Territorio 41


COMMERCIO

Cos’è la cedolare secca?

L

a cedolare secca è un regime di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione di immobili, dunque un’opportunità offerta al proprietario dei muri che vengono dati in affitto. Introdotto nel 2011 con il Decreto legislativo 2011 la cedolare secca è stata fino ad ora un’opzione esercitabile unicamente da locatori che siano persone fisiche per l’affitto di immobili residenziali, ovverosia gli appartamenti. Con la cedolare secca, l’affitto percepito dal proprietario dei muri viene “tolto” dal cumulo dei redditi per il computo dell’IRPEF, e

tassato con un’aliquota unica (da cui la dizione “cedolare secca”) al 21%, o al 10% in caso di appartamenti affittati con un contratto a canone concordato per i Comuni individuati dal CIPE quali ad alta densità abitativa o ancora in zone colpite da calamità naturali, come ad esempio quelli colpiti dal sisma del 2012. Il reddito assoggettato a cedolare è quindi escluso dal reddito complessivo, per contro su di esso non possono essere fatti valere rispettivamente oneri deducibili e detrazioni; viene inoltre comunque ricompreso nel reddito complessi-

vo per la determinazione dell’ISEE e ad altre simili attestazioni. Oltre ad una tassazione agevolata, scegliendo di applicare la cedolare secca, il contratto non sarà più soggetto all’obbligo di pagamento annuale dell’imposta di registro e soprattutto non potrà essere applicato l’adeguamento annuale all’inflazione certificata dall’ISTAT rispetto ai 12 mesi precedenti. Il regime della cedolare secca viene optato unilateralmente dal locatore, il quale può scegliere o rinunciare a questo regime di tassazione sia in fase di stipula del contratto sia di anno in anno.

Ipotesi di applicazione di cedolare secca per il commerciante inquilino Nella tabella sottostante viene riportato il punto di vista di un ipotetico commerciante inquilino di un negozio in affitto, al quale viene applicata la cedolare secca. Se prendiamo come riferimento un negozio di circa cento metri quadrati in buona posizione, possiamo ipotizzare un canone mensile di

€ 1.100,00 e un tasso di inflazione annua dell’1,5% (pari al tasso di inflazione su base annua rilevato dall’ISTAT per il periodo ottobre 2017 – ottobre 2018) Applicando la cedolare secca, il risparmio ottenuto dal mancato adeguamento del canone all’inflazione ed il mancato pagamen2019

2020

2021

-

€ 148,50

€ 150,17

€ 13.200,00

€ 13.348,50

€ 264,00

Tassazione ordinaria Adeguamento inflazione 1,5% Canone di locazione annuo Imposta di registro annua

2019

Cedolare secca Adeguamento inflazione 1,5% Canone di locazione annuo

2023

2024

€ 151,86

€ 153,57

€ 155,30

€ 13.498,67

€ 13.650,53

€ 13.804,10

€ 13.959,40

€ 266,97

€ 269,97

€ 273,01

€ 276,08

€ 279,19

2020

2021

2022

2023

2024

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 13.200,00

€ 13.200,00

€ 13.200,00

€ 13.200,00

€ 13.200,00

€ 13.200,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

Tassazione ordinaria € 81.461,20 € 814,61

Cedolare secca

aumento % del canone in 6 anni canone pagato dal conduttore in 6 anni imposta di registro a carico del conduttore

42 Imprese & Territorio

2022

-

Imposta di registro annua

5,75%

to dell’imposta di registro annua (nella stragrande maggioranza dei contratti di locazione l’imposta di registro viene pagata dal locatore con diritto di rivalsa sul conduttore nella misura del 50%) supera i tremila Euro in sei anni.

n° 01 - 2019

0,00% € 79.200,00 € 0,00

aumento % del canone in 6 anni canone pagato dal conduttore in 6 anni imposta di registro a carico del conduttore


TURISMO PUBBLICI ESERCIZI

La promozione turistica dei cammini religiosi Previsto il lancio di una mappa interattiva delle vie di pellegrinaggio che attraversano l’Emilia Romagna con informazioni culturali, storiche e le strutture ricettive e produttive vicine al percorso

L

’Emilia Romagna è una regione nella quale le di testimonianze di fede hanno lasciato un solco fisico legato al tragitto che porta ai luoghi di preghiera, tragitti che sono sopravvissuti fino da oggi e che vengono riproposti quale elemento di riscoperta delle radici storiche dei popoli che ci

hanno preceduto. L’interesse spontaneo che ha portato nel tempo sempre più persone a rivivere questi itinerari e che, parallelamente al cosiddetto turismo religioso, hanno mostrato interesse all’arte, all’esperienza sostenibile e slow, alla tradizione e alle eccellenze dei territori che li ospitano.

Anche per rispondere a questo fabbisogno di servizi di accoglienza e orientamento, la Regione Emilia Romagna, in collaborazione con APT Servizi Emilia Romagna, ha sviluppato una serie di strumenti di supporto alla filiera turistica e a disposizione del visitatore interessato ai cammini religiosi.

Il portale specializzato sulla promozione del turismo Esperienziale dei Cammini e delle Vie di Pellegrinaggio CamminiEmiliaRomagna è un portale specializzato sulla promozione del turismo avviato nel 2015 da APT Servizi in accordo con l’Assessorato regionale al turismo ed, in linea con la Direttiva del MIBACT

Cammini Emilia Romagna camminiemiliaromagna.it

che ha individuato nel 2016 l’anno dei “Cammini d’Italia”. Parallelamente a questo sistema di promozione si inserisce l’opera del MIBACT: il Ministero dei Beni e At-

Visita i due siti web di promozione

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Turismo e Pubblici Esercizi

tività Culturali, con il primo Atlante Ufficiale dei Cammini d’Italia, con le più belle “vie verdi” italiane di cui 11 rientrano nel progetto dell’Emilia Romagna

Turismo e Beni Culturali www.turismo.beniculturali.it 059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu n° 01 - 2019

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ALIMENTAZIONE

Farei il BIS.. di fiere! Cibus Connect e Tuttofood a confronto, due fiere dedicate al Food & Beverage

N

el calendario delle manifestazioni fieristiche italiane, sono fissati due importanti appuntamenti per le imprese che operano nel settore del Food & Beverage: Cibus Connect e TuttoFood. Ecco una sintesi delle loro caratteristiche distintive e delle condizioni di favore riservate ai soci Lapam. Cibus connect Parma, 10-11 aprile 2019. Le date dell’esposizione si rivelano strategiche, funzionali se si considerano gli eventi fieristici a

Daniele Casolari Referente categoria Alimentazione

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n° 01 - 2019

respiro internazionale dedicati al settore del food & beverage. A sei mesi di distanza sia da SIAL che da ANUGA, Cibus Connect si colloca nella stessa settimana del Vinitaly, consentendo di ottimizzare la visita degli operatori professionali esteri. Il Cibus Connect Hosted Buyers Program infatti permette agli operatori esteri di organizzare un’agenda di business meeting, di partecipare a workshop educativi o di compiere visite guidate personalizzate presso le aziende o gli stabilimenti produttivi italiani. Una full immersion di due giornate

in cui, tra i prodotti regionali, di nicchia che compongono la vasta offerta di prodotti Food Made in Italy, si inseriscono attività ed eventi volti analizzare novità e ultimi trend di mercato. Tutta la filiera è coinvolta, dal mondo agricolo alle insegne della GDO, presentata in tutte le sue sfaccettature: oltre 3000 aziende espositrici, numerosi show cooking, una densa programmazione convegnistica, degustazioni dell’eccellenza italiana faranno da protagonisti a questa importante manifestazione orientata alle esigenze della community

059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu


ALIMENTAZIONE

agroalimentare internazionale. Tuttofood Milano 6-9 maggio 2019 In sole 6 edizioni Tuttofood è diventato il palcoscenico ideale per presentare i propri prodotti al mercato nazionale ed internazionale. Nel 2017 ha coinvolto 2.850 espositori e ha ospitato oltre 80.000 visitatori provenienti da 141 paesi, principalmente da Spagna, Francia, Germania, Cina, Stati Uniti e Paesi Bassi. Riservato esclusivamente al b2b, permette di confrontare le proprie esperienze, di testare le idee più innovative e di analizzare i trend di mercato, favorendo di un’ampia e qualificata rassegna

professionale. Dal post-show report dell’ultima edizione emerge che tra i 18.433 buyer presenti, il 69% sono importatori/distributori, il 13% opera nella GDO mentre il 9% si occupa di food service. Per questi buyer, Tuttofood organizza visite a supermercati, ipermercati, negozi gourmet, flagship store rappresentativi del mercato italiano per far vivere un’esperienza formativa riguardante il canale distributivo nazionale, la concorrenza e il posizionamento dei prodotti. Tuttofood completa l’offerta informativa organizzando visite presso gli stabilimenti degli espositori con

lo scopo di avvicinarsi ai processi produttivi e agli aspetti più tecnici del prodotto. Grazie all’accordo tra Confartigianato Imprese e Fiera Milano, sono previste condizioni agevolate per ogni nuova impresa partecipante all’edizione 2019. Le imprese associate a Lapam Confartigianato potranno esporre con uno stand singolo oppure nell’area collettiva dedicata a Confartigianato.

Acrilammide: in arrivo i controlli del SIAN Si ricorda agli operatori che svolgono attività di vendita al dettaglio e/o riforniscono direttamente solo esercizi locali di vendita al dettaglio come ad esempio ristoranti, mense, scolastiche, agriturismi, street food, friggitorie e simili, che il Regolamento UE 2017/2158, ha

approfondito requisiti e modalità per attenuare il rischio Acrilammide nell’ambito di diverse attività produttive alimentari Saranno dunque oggetto di possibili futuri controlli che il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) di Modena perfe-

zionerà nelle attività coinvolte dal Regolamento 2017/2158 nel prossimo periodo le misure da applicare nell’ambito del sistema di autocontrollo aziendale e la loro corretta messa in pratica relativamente al suddetto pericolo chimico.

n° 01 - 2019

Imprese & Territorio 45


60° ANNIVERSARIO

All’Abbazia di Nonantola per riscoprire la nostra storia Martedì 19 marzo, una santa messa celebrata dall’arcivescovo abate Erio Castellucci e un tavola rotonda con lo storico dell’arte Iacopo Cassigoli e con Gianfranco Ragonesi, per celebrare la nostra storia tra arte e lavoro

I

l 2019, sessantesimo anno dall’istituzione di Lapam, sarà ricco di eventi di vario genere, su tutto il territorio di Modena e Reggio Emilia, per riscoprire la storia delle imprese e dell’imprenditorialità ripercorrendo la storia dell’Associazione che è nata e si è sviluppata al fianco delle aziende che rappresenta. La storia delle imprese è anche la storia di un territorio, il nostro, profondamente permeato dalla cultura dell’artigianato e del lavoro autonomo. Lapam ha in programma per martedì 19 marzo, festa di san Giuseppe lavoratore, una messa con il arcivescovo

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n° 01 - 2019

e abate dell’abbazia, monsignor Erio Castellucci e un evento per ripercorre la nostra storia tra arte e lavoro. Storia che ha inizio nel 752, quando il longobardo Anselmo fonda un monastero benedettino che, a partire dal 774, entra a far parte dei domini di Carlo Magno, rivestendo un ruolo importante nel Sacro Romano Impero non solo dal punto di vista religioso ma anche politico e culturale. La regola benedettina ha garantito la crescita e lo sviluppo di tutte quelle attività che nei secoli hanno reso grande l’abbazia e il vasto territorio sotto la sua giurisdizione. A garanzia del

funzionamento di un sistema, quello abbaziale, piuttosto complesso e articolato, il principio “Ora et labora”, prega e lavora, governava la vita delle diverse centinaia di monaci che hanno popolato l’abbazia. I fratres, votati all’obbedienza alla Regola e all’abate, avevano ciascuno una mansione ben definita e specializzata nei diversi settori. Il loro apporto è stato fondamentale: grazie allo scriptorium, uno dei più prolifici del tempo, hanno salvato e tramandato la cultura del mondo antico, ricoprendo un ruolo di grande autorevolezza nel panorama culturale, artistico e


60° ANNIVERSARIO

musicale medievale, grazie al loro lavoro hanno salvato dall’abbandono terre incolte, hanno risanato un territorio per lo più paludoso e hanno insegnato tecniche di coltivazione dei campi. Con la caduta dell’impero carolingio l’abbazia priva di protezione, attraversa un periodo di decadenza: un incendio la rade al suolo, i barbari ne devastano le terre e ne saccheggiano la biblioteca. Da ricordare, fra gli altri, è il nome di Gottescalco, abate durante il periodo di rinascita (1053-1059), ricordato per l’importante documento, pubblicato dall’archivista modenese Muratori

del 1740, con cui parte delle terre viene concessa all’uso perpetuo del popolo che in cambio avrebbe dovuto impegnarsi per la protezione all’abbazia. Viene così istituita la Partecipanza Agraria di cui ancora oggi beneficiano ventidue famiglie nonantolane. Diversi sono stati gli avvicendamenti che hanno poi portato l’abbazia fino a noi, di cui rimangono le tracce nel ricco patrimonio dell’archivio, e che testimoniano l’importanza strategica di questo centro: dagli assedi di Matilde di Canossa alle contese per il suo dominio tra Modena e Bologna. Ci guideranno in questo

viaggio indietro nel tempo Iacopo Cassigoli, storico dell’arte, che, attraverso l’arte e l’iconografia, fornirà uno spaccato delle attività umane nel Medioevo, e Gianfranco Ragonesi, una fra le voci più autorevoli di Confartigianato, che parlerà del rapporto tra l’artigianato e la società e del cambiamento di questo rapporto nel corso del tempo, per scoprire e ritrovare le radici della cultura del lavoro nelle radici del nostro territorio.

059 893 111 contattaci@lapam.eu n° 01 - 2019

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60° ANNIVERSARIO

Angelo Baldaccini, Gilberto Luppi e Carlo Alberto Rossi premiano Laurentiu Amato: il vincitore del concorso.

Un nuovo logo per celebrare il nostro 60° anniversario

P

er il logo dei 60 anni Lapam Confartigianato ha lanciato un contest tra gli studenti di quinta dell’Istituto Venturi di Modena.

48 Imprese & Territorio

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Presentati venerdì 18 gennaio i loghi proposti sono stati pubblicati in un volumetto che testimonia la qualità dei lavoro di studentesse e studenti. Il concorso è stato vinto

da Laurentiu Amato (in foto con il presidente Luppi, il segretario Rossi e l’ex presidente Angelo Baldaccini) davanti ad Alice Tassinari e a Simone Tarantino.


Il mare delle offerte è pieno di squali

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ATTUALITÀ ENERGIA

Aumenti a doppia cifra in bolletta Lo segnala uno studio di Confartigianato, avvalorando i dati preoccupanti del terzo trimestre 2018 pubblicati da Enea

N

el primo trimestre del 2019 prosegue la crescita del costo dell’energia elettrica per le piccole imprese: l’indice Confartigianato del costo annualizzato dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una micro-piccola impresa (MPI) - con potenza impegnata 45 kW e consumo annuo 59 MWh - è pari a 12.811 euro e cresce dell’1,3% rispetto al trimestre precedente (167 euro in

nel 2012. Sul trend influisce il recupero del mancato gettito dovuto al contenimento degli oneri, deciso per il terzo e quarto trimestre 2018 per contrastare gli aumenti del costo dell’approvvigionamento della materia prima energia. Secondo l’analisi trimestrale dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) è l’ottavo peggioramento trimestrale consecutivo.

Le cause I motivi di questa impennata sono da ricondursi all’incremento dei prezzi È a disposizione di famiglie ed finali sulla spinta delle imprese il consorzio dell’energia commodity energetiCEnPI, che grazie alla forza che, con l’aumento del contrattuale di oltre 25mila gas naturale (+60%), dei aziende e famiglie, seleziona prezzi della borsa elettrica (+33,5%) e del petrolio il miglior fornitore, contratta Brent che a ottobre ha le tariffe più convenienti e raggiunto gli 85 dollari al garantisce condizioni trasparenti barile (gli effetti dei sucnel contratto di fornitura. cessivi cali del greggio “si avvertiranno infatti solo nei prossimi mesi”). più) e del 6,9% rispetto allo stesso Sempre secondo i dati forniti da trimestre dello scorso anno (824 Enea, risulta che le aziende italiane euro in più) consolidando il valore pagano prezzi superiori alla media massimo dall’inizio delle rilevazioni UE, a eccezione delle imprese di CEnPI Rivolgiti ai nostri consulenti dell’energia

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grandi dimensioni. L’aggravio di spesa per le piccole aziende è da imputarsi all’intenso aumento degli oneri generali di sistema (+20,9%). Il Piano nazionale per l’energia e il clima Tra le novità sul fronte energetico il ministero per lo Sviluppo Economico ha recentemente inviato alla Commissione Europea il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC), strutturato in cinque linee strategiche: decarbonizzazione, efficienza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività. I principali obbiettivi del piano sono un incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 30% dei consumi elettrici e al 21,6% nei trasporti, una riduzione dei consumi di energia primaria del 43% e delle emissioni di gas a effetto serra del 33%. Nel frattempo è attesa per febbraio la pubblicazione di un “manifesto” condiviso sull’economia circolare da parte delle principali associazioni di categoria; firmataria - naturalmente - anche Confartigianato.

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Corsi e Formazione organizzata da FORMart Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa Modena Gestione d’Impresa Da tecnico esecutivo a tecnico commerciale Obiettivo: analizzare i potenziali bisogni del cliente e creare nuove esigenze. Proporre attività aggiuntive rispetto a quanto stabilito in fase di primo contatto Gestire e migliorare il rapporto con il cliente. Durata: 15 ore Periodo: dal 6 feb al 27 feb Costo: 200,00¤ (+IVA)

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Gestione d’Impresa Scritture contabili per la chiusura del bilancio e aspetti fiscali Obiettivo: Fornire le conoscenze contabili e fiscali necessarie per effettuare le scritture di rettifica e di assestamento al bilancio di chiusura esercizio. Durata: 8 ore Periodo: dal 14 feb al 19 feb Costo: 110,00¤ (+IVA)

Gestione d’Impresa Controllo di Gestione Obiettivo: Il corso ha l’obiettivo di fornire i principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprenderne i principi per assumere le decisioni aziendali (titolare d’impresa / direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico / amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione (responsabile di reparto, responsabile commerciale, responsabile amministrativo). Durata: 4 ore Periodo: dal 16 gen al 4 mar Costo: 550,00¤ (+IVA)

Gestione d’Impresa Corso di contabilità generale Obiettivo: sapere gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’Iva. Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa Durata: 42 ore Periodo: dal 4 mar al 17 mar Costo: 470,00¤ (+IVA)

Lingue Straniere Speak english Obiettivo: Obiettivi il corso, di livello base ed elementare (a1a2), permette di apprendere le espressioni più comuni da utilizzare in contesti lavorativi e quotidiani. Il corso è orientato al miglioramento delle capacità di ascolto, di interazione e di comunicazione. Per abbattere le barriere psicologiche e cognitive, gli incontri prevedono l’impiego di una metodologia didattica esperienziale Durata: 15 ore Periodo: dal 11 feb al 11 mar Costo: 150,00¤ (+IVA)

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Imprese & Territorio 51


Informatica Corso Excel Intermedio Obiettivo: padroneggiare le funzioni più ricorrenti, quelle meno intuitive e le possibilità offerte da ms excel per gestire database di crescente complessità. Durata: 15 ore Periodo: dal 21 feb al 21 mar Costo: 190¤ (+IVA)

Autotrasporto Corso sul buon funzionamento del cronotachigrafo Obiettivo: il percorso, progettato in modo coerente alla normativa vigente, illustra il quadro normativo in materia, descrive l’evoluzione tecnologica dei cronotachigrafi e fornisce le competenze per un corretto uso degli stessi (analogici e digitali) e per interpretarne stampe e pittogrammi.

Impiantisti

Percorso di aggiornamento per installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (fer)

Tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento di FGas (regolamento ce 303/2008)

Obiettivo: il d.lgs. 28/2011 e s.m.i rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per i responsabili tecnici installatori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La dgr 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi. I moduli di aggiornamento descritti illustreranno sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle differenti categorie di impianti fer.la durata minima obbligatoria dell’aggiornamento è di 16 ore

Obiettivo: il percorso formativo consente il conseguimento del patentino per frigoristi, che autorizza ad operare su impianti di condizionamento e refrigerazione, civili ed industriali, secondo norme di sicurezza e pratiche operative in grado di tutelare operatori e clienti dai rischi connessi alla manipolazione di gas fluorurati.

Durata: 16 ore Periodo: dal 27 mar al 3 apr Costo: 240,00¤ (esente IVA)

Impiantisti Percorso di aggiornamento per installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (fer)

Durata: 8 ore Periodo: 9 feb Costo: 90,00¤ (+IVA)

Autotrasporto Carico, fissaggio e scarico del veicolo per il trasporto Obiettivo: la direttiva 2014/47/ue rende operativi da maggio 2018 i controlli dei veicoli su strada circa la corretta sistemazione dei carichi. Il percorso illustra come caricare, ancorare e scaricare il carico a bordo dei veicoli, procedure fondamentali sia per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, sia per la tutela della merce e dell’unità di carico. Durata: 4 ore Periodo: 16 feb Costo: 190,00¤ (+IVA)

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Impiantisti

Obiettivo: in ottemperanza al dgr 437/2012 è finalizzato al conseguimento del patentino di abilitazione alla conduzione degli impianti termici. Il conduttore di impianti termici è colui che svolge attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232 kw. Applica procedure di attivazione e conduzione dell’impianto termico, controllo funzionalità della centrale e dei suoi componenti, verifica dei parametri di regolazione e intervento sugli strumenti di regolazione. Durata: 90 ore Periodo: dal 12 feb al 14 mag Costo: 1180,00¤ (+ IVA)

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Durata: 16 ore Periodo: dal 20 mar al 27 mar Costo: 250,00¤ (+ IVA)

Benessere Qualifica di estetista Obiettivo: Il corso ha l’obiettivo di formare professionisti nel settore dell’estetica. L’estetista è in grado di effettuare trattamenti estetici su tutta la superficie del corpo umano volti all’eliminazione o attenuazione degli inestetismi, utilizzando tecniche manuali ed apparecchi elettromeccanici per uso estetico, nonché prodotti e tecniche finalizzate a favorire il benessere della persona. Durata: 1800 ore Periodo: 25 mar al 22 gen 2021 Costo: 6500,00¤ (esclusa IVA)

Corso di Abilitazione con rilascio di “patentino”


Commercio Animali Commercianti, addestratori, allevatori di cani e gestori o proprietari di pensioni per animali da compagnia Obiettivo: dedicato a coloro che intendono operare ex novo nel settore, il percorso eroga le competenze previste dalla d.g.r. 736/2005. L’obiettivo è di favorire la corretta educazione del cane nel rispetto delle sue caratteristiche etologiche nonché l’informazione agli acquirenti sulla sua gestione ottimale. Durata: 18 ore Periodo: 7 mar al 3 apr Costo: 350,00¤ (+ IVA)

Alimentazione Professione street fooder Obiettivo: il corso per conoscere tutti gli step necessari per avviare uno street food truck: dalla registrazione dell’attività all’allestimento del mezzo, fino alla preparazione di piatti tipici e cibi di tendenza. Durata: 90 ore Periodo: 12 feb al 21 feb Costo: 200,00¤ (+ IVA)

Alimentazione Corso professionale per imprenditore commerciale e somministrazione alimenti e bevande Obiettivo: il corso fornisce l’abilitazione professionale per tutti coloro che desiderano aprire un’attività commerciale che prevede la somministrazione di alimenti e bevande. Durata: 100 ore Periodo: 11 feb al 30 apr Costo: 600,00¤ (esente IVA)

FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, 42121 RE

Reggio Emilia FondArtigianato Abilitazione all’utilizzo di carrelli elevatori industriali semoventi Destinatari: al corso possono partecipare lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti) di aziende che aderiscono o intendono aderire a Fondartigianato. Ogni azienda può iscrivere al massimo 3 dipendenti Obiettivo: rilasciato dell’attestato di abilitazione (patentino) alla conduzione del carrello elevatore industriale con almeno il 90% del monte ore complessivo e superato positivamente le due prove di verifica Voucher formativo: Prot. 4769/2017 approvato e finanziato da Fondartigianato con atto n. 8294 del 15/11/2018 Durata: 13 ore + 3 6 mar: 13:30/17:30 parte teorica 7 mar: 13:30/17:30 parte teorica 8 mar: 14:00/18:00 parte pratica

Gestione d’Impresa Fatti sentire! Promuovere la propria attività e attirare l’attenzione dei clienti Obiettivo: compiere il passaggio da una promozione istintiva a una ragionata e autentica. Utilizzare il contatto telefonico come strumento commerciale. Rendere incisiva la comunicazione commerciale scritta e via mail.

Gestione d’Impresa Quanto costa realmente? A quanto lo vendo? Come controllare i costi e strutturare i prezzi. Obiettivo: Pensato per chi vuole migliorare la gestione aziendale con un corretto controllo dei costi e riducendo le inefficienze, il corso mira a fornire strumenti immediatamente operativi per arrivare a definire prezzi che riflettono la reale struttura dei costi aziendali e che siano al tempo stesso competitivi sul mercato. Durata: 15 ore Periodo: dal 21 mar al 11 apr Costo: 240,00¤ (+ IVA)

Gestione d’Impresa Motivare i collaboratori. Come ottenere il meglio da ciascun collaboratore Obiettivo: un gruppo di collaboratori motivati genera valore aggiunto, consentendo di soddisfare le aspettative dei clienti, sia interni che esterni all’azienda. Per incoraggiare e sostenere la motivazione del proprio gruppo di lavoro un manager deve utilizzare le leve giuste e deve saper identificare i fattori che incidono sulla performance del team, quali la soddisfazione, l’impegno e la solidarietà. Durata: 9 ore Periodo: dal 25 feb al 11mar Costo: 180,00¤ (+ IVA)

Durata: 9 ore Periodo: dal 19 feb al 5 mar Costo: 130,00¤ (+ IVA)

0522 267 411 info.reggio@formart.it

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Correggio Gestione d’Impresa Scritture contabili per la chiusura del bilancio Obiettivo: saper gestire correttamente la contabilizzazione delle scritture in partita doppia ed i relativi adempimenti amministrativi di chiusura di un bilancio aziendale. Durata: 24 ore Periodo: dal 13 mar al 15 apr Costo: 310,00¤ (+IVA)

Informatica

Meccanica

Excel Base

Lettura del disegno

Obiettivo: il corso illustra come utilizzare Microsoft Excel partendo dalle sue funzioni più semplici ed elementari, per organizzare e gestire i dati, ottenere file come reportistica e business plan e per creare grafici per la presentazione efficace delle informazioni.

Obiettivo: il corso è finalizzato a costruire basi teoriche fondamentali per l’attività di lettura ed interpretazione del disegno meccanico. Gli operatori del settore acquisiranno le tecniche necessarie a padroneggiare terminologie e regole per comunicare correttamente le informazioni nel linguaggio appropriato.

Durata: 15 ore Periodo: dal 18 mar al 15 apr Costo: 150,00¤ (IVA inclusa)

Durata: 24 ore Periodo: dal 8 mag al 12 giu Costo: 250,00¤ (+IVA)

Per consultare il calendario completo dei corsi FORMart, visita il sito web: www.formart.it

FORMart Correggio Via Matteotti 7, 42015 Correggio RE

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n° 01 - 2019

0522 694 753 info.correggio@formart.it


FISCO LAVORO BANDI

Fisco

1

Ripristinato l’indennizzo per la cessazione di attività commerciale I commi 283 e 284 della Legge 145/2018 recano disposizioni concernenti la disciplina dell’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale. Le disposizioni sono dirette a mettere a regime dal 2019 l’indennizzo di cui all’articolo 1 del D.Lgs. n. 207 del 28 marzo 1996 (recante “Attuazione della delega di cui all’art. 2, comma 43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, in materia di erogazione di un indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale”) e la relativa forma di finanziamento per gli iscritti alla gestione commercianti presso l’INPS. Si tratta di “un indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale ai soggetti che esercitano, in qualità di titolari o coadiutori, attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ovvero che esercitano attività commerciale su aree pubbliche”. In particolare, al comma 283 si dispone che - dal 2019 - tale indennizzo sarà concesso nella misura e secondo le modalità previste, ai soggetti che, alla data di presentazione della domanda: a. abbiano più di 62 anni (se uomini) o più di 57 anni (se donne), e b. siano stati iscritti, al momento della cessazione dell’attività, per almeno 5 anni, in qualità di titolari o coadiutori, nella Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali presso l’I.N.P.S..

L’erogazione dell’indennizzo è, inoltre, subordinata - nel periodo di riferimento: a. alla cessazione definitiva dell’attività commerciale; b. alla riconsegna dell’autorizzazione per l’esercizio dell’attività commerciale e dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, nel caso in cui quest’ultima sia esercitata congiuntamente all’attività di commercio al minuto; c. alla cancellazione del soggetto titolare dell’attività dal registro delle imprese presso la Camera di commercio. L’indennizzo è pari all’importo del trattamento minimo di pensione previsto per gli iscritti alla gestione dei contributi e delle prestazioni degli esercenti attività commerciali dell’Inps e viene erogato fino all’età prevista per il pensionamento di vecchiaia.

2

Sistri abolito a partire dal 1 gennaio 2019 Con l’articolo 23 del Decreto Legge semplificazioni, approvato ieri 12 dicembre dal Consiglio dei Ministri, è stato abolito il Sistri a partire dal’1 gennaio 2019. Nel citato articolo 23 rubricato “Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti”, è previsto, appunto che dal’1 gennaio 2019 è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, e conseguentemente, non sono dovuti i contributi.

la certezza del diritto e tutelare l’affidamento degli operatori. La conclusione della gestione dell’attuale sistema di tracciabilità dall’attuale concessionario prevista al 31 dicembre 2018 è così funzionale all’avvio di un nuovo percorso finalizzato a rendere il sistema di tracciabilità più efficace, più efficiente, più semplice e meno oneroso. In tale ottica, il modello di sistema che è in corso di definizione prevede che l’organizzazione e la gestione del sistema verrà effettuata direttamente, mediante internalizzazione, dal Ministero dell’Ambiente. A fronte della soppressione del sistema SISTRI, dal’1 gennaio 2019 i soggetti tenuti ad effettuare la tracciabilità dei rifiuti mediante il SISTRI medesimo effettueranno tali adempimenti secondo il sistema tradizionale “cartaceo”, potendo tuttavia avvalersi delle modalità di trasmissione dati “digitali”. Si garantisce così una piena continuità in riferimento alla tracciabilità dei rifiuti, evitando qualsiasi “vuoto normativo” e consentendo altresì agli operatori di utilizzare modalità di adempimento degli obblighi di tracciabilità (registro di carico e scarico, FIR e MUD) già vigenti da tempo, sfruttando eventualmente le tecnologie digitali per la trasmissione dei dati fattura emessa tardivamente partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo.

Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare intende definire un nuovo sistema di tracciabilità, al fine di superare le predette criticità, garantire

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&

FISCO LAVORO BANDI

Lavoro

1

Incentivi per le aziende dell’autotrasporto (commi 291-292) Per il periodo 1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2020, per i conducenti che non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età alla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio, inquadrati con le qualifiche Q1, Q2 o Q3 previste dal CCNL Logistica, trasporto merci e spedizione, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato dalle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, regolarmente iscritte al Registro elettronico nazionale delle imprese di trasporto su strada e all’Albo nazionale degli autotrasportatori, spetta un rimborso in misura pari al 50% del totale delle spese sostenute e documentate per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di merci per conto di terzi.

2

Sanzioni per il lavoro irregolare (comma 445) Oltre ad un rafforzamento degli organici del personale ispettivo in forza all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), la norma prevede un aumento degli importi di diverse sanzioni; in particolare: incremento del 20% delle sanzioni previste per: •

il “lavoro nero” (cd. “maxi-sanzione”): questo il nuovo importo delle sanzioni, per ciascun lavoratore irregolare: • da 1.800 a 10.800, in caso di impiego del lavoratore sino a trenta giorni di effettivo lavoro; • da 3.600 a 21.600 in caso

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n° 01 - 2019

di impiego del lavoratore da trentuno e sino a sessanta giorni di effettivo lavoro; • da 7.200 a 43.200 in caso di impiego del lavoratore oltre sessanta giorni di effettivo lavoro; le violazioni in materia di somministrazione, appalto e distacco non leciti; la sanzione per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata lavorativa passa quindi da 50 a 60, ma – per come è scritta la norma – non sembrano cambiare invece i tetti minimi e massimi della sanzione materialmente applicata, che resterebbero dunque pari, rispettivamente, a 5.000 e 50.000; le violazioni in materia di orario di lavoro (riposi giornalieri e settimanali, orario massimo di lavoro, ferie annuali); la violazione degli obblighi di comunicazione preventiva da parte di datori di lavoro esteri che distacchino personale in Italia; la violazione di altre disposizioni in materia di lavoro che saranno individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali; incremento del 10% per la violazione delle disposizioni in materia di sicurezza e tutela sui luoghi di lavoro previste dal d.lgs 81/2008 (l’incremento riguarda sia le violazioni sanzionate in via amministrativa sia quelle punite penalmente).

Le sanzioni subiscono un ulteriore aumento (il raddoppio...) per il datore di lavoro che sia considerato “recidivo”, dovendosi intendere come tale quello destinatario, nei tre anni precedenti, di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.

3

Smart work (comma 486) I datori di lavoro, negli accordi per il ricorso al lavoro agile (smart work), sono tenuti a riconoscere una priorità alle richieste formulate: • dalle lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità; • dai lavoratori con figli in condizioni di disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92.

4

Incentivo INAIL per mantenimento in forza di soggetti con disabilità da lavoro (comma 533) È introdotto uno specifico incentivo per il mantenimento in forza un lavoratore che, alla cessazione dello stato di inabilità temporanea assoluta, non possa attendere al lavoro senza la realizzazione di specifici interventi. La pianificazione di questi interventi deve essere approvata dall’INAIL a seguito di progetti che possono essere presentati anche dalle aziende stesse. La misura dell’incentivo è pari al 60% della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore dalla data di manifestazione della volontà da parte del datore di lavoro e del lavoratore di attivare il progetto e fino alla realizzazione degli interventi in esso individuati e, comunque, per un periodo non superiore ad un anno. È previsto l’integrale restituzione del rimborso nel caso i cui gli interventi previsti nel progetto non vengano poi realizzati “per immotivato unilaterale recesso del datore di lavoro”. Sempre in materia di lavoro dei disabili si segnala un incremento


FISCO LAVORO BANDI

dello stanziamento (ulteriori 278 milioni di euro) per i già previsti incentivi riconosciuti in caso di assunzione a tempo indeterminato – nel corso del 2019 - di soggetti con elevata disabilità fisica (67-79% ovvero superiore al 79%) o con disabilità psichica ed intellettiva.

5

Incentivo per l’assunzione di “giovani eccellenze” (commi 706 - 717) Un anno di sgravio totale della contribuzione a carico del datore di lavoro (premi INAIL esclusi), nel limite di 8.060, per le assunzioni effettuate nel corso del 2019 con contratto a tempo indeterminato di cittadini in possesso di: •

una laurea magistrale, ottenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 con la votazione di 110 e lode e con una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute; un dottorato di ricerca, ottenuto nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute.

L’incentivo è riconosciuto anche in casi di part time e per le ipotesi di trasformazione di un precedente contratto a termine, in presenza dei previsti requisiti. Escluso in ogni caso il lavoro domestico. Nessun incentivo poi per i datori di lavoro privati che, nei dodici mesi precedenti all’assunzione, abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nell’unità

produttiva per la quale intendono procedere all’assunzione. Prevista infine la restituzione del beneficio fruito nel caso in cui, nei 24 mesi successivi all’assunzione, intervenga il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto avvalendosi dell’esonero ovvero di un altro lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica.

6

INAIL – revisione delle tariffe e differimento dei termini per l’autoliquidazione 2018/2019 (commi 1121- 1126) È prevista una riduzione delle tariffe INAIL. Per consentire l’applicazione delle nuove tariffe. Viene posticipato al 16 maggio il termine di presentazione dell’autoliquidazione.

Bandi e agevolazioni

Tipologia di interventi ammissibili Il credito in esame spetta con riferimento alle spese: •

1

Tax Credit Alberghi Ancora valido il credito d’imposta per le spese di riqualificazione/ accessibilità delle strutture alberghiere (c.d. “tax credit alberghi per riqualificazione”) Soggetti beneficiari • Imprese alberghiere. Struttura aperta al pubblico, a gestione unitaria, con servizi centralizzati che fornisce alloggio, eventualmente vitto e altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici, con almeno 7 camere per il pernottamento degli ospiti. Rientrano in tale categoria alberghi, villaggi albergo, residenze turisticoalberghiere, alberghi diffusi nonché strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali.

Strutture che svolgono attività agrituristica (c.d. agriturismi). Attività definita ex Legge n. 96/2006, ossia attività di ricezione e ospitalità da parte di imprenditori agricoli (ex art. 2135, C.c.) anche nella forma di società di capitali / di persone, oppure associati tra loro, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, silvicoltura e allevamento di animali.

• •

manutenzione straordinaria, restauro / risanamento conservativo / ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3, comma 1, lett. b), c) e d), DPR n. 380/2001; per l’eliminazione delle barriere architettoniche ex Legge n. 13/89 e DM n. 236/89; a condizione che abbiano anche finalità: di incremento dell’efficienza energetica; di riqualificazione antisismica.

Fermo restando il rispetto delle predette condizioni, sono comprese anche le spese per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo, sempre ché che il beneficiario non ceda a terzi né destini a finalità estranee i beni oggetto degli investimenti prima dell’8° periodo d’imposta successivo.

2

Nuovi incentivi regionali per veicoli commerciali a basso impatto ambientale Regione Emilia Romagna ha pubblicato il bando dedicato agli incentivi alla sostituzione di veicoli inquinanti.

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&

FISCO LAVORO BANDI

Soggetti beneficiari Micro, piccole, medie imprese aventi sede legale o operativa nella regione Emilia-Romagna (esclusi settori: autotrasporto merci c/terzi, agricoltura e pesca) Investimenti ammissibili Sono ammessi all’agevolazione i veicoli di prima immatricolazione di categoria n1 e n2 ad alimentazione: • •

• •

elettrica ibrido elettrica/benzina (esclusivamente full hybrid o hybrid plug in) euro 6 metano (mono o bifuel benzina) euro 6 gpl (mono o bifuel benzina) euro 6

Si precisa che il nuovo veicolo deve essere necessariamente immatricolato per la prima volta dall’impresa richiedente il contributo. Sono ammesse a contributo le spese relative agli investimenti effettuati a far data dal 16/10/2018, intendendosi per avvio dell’investimento la data di sottoscrizione del contratto di acquisto del nuovo veicolo (ordine). È ammesso l’acquisto anche mediante leasing con obbligo di riscatto, a condizione che questo sia indicato già al momento dell’ordine di acquisto e stipulato in data successiva alla approvazione del presente bando. In tale caso il nominativo del soggetto obbligato al riscatto deve coincidere con l’impresa che presenta domanda e dovrà essere lo stesso dell’impresa che ha rottamato il veicolo. L’acquisto del nuovo veicolo deve essere obbligatoriamente associato alla rottamazione di un veicolo n1 o n2, intestato alla medesima impresa, avente le

seguenti caratteristiche: • •

pre-euro diesel: euro 1, euro 2, euro 3, euro 4

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Sono ammessi anche veicoli già rottamati a far data dal 1 gennaio 2018.

3

Bando Inail 2018: contributi a fondo perduto per migliorare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro L’Avviso pubblico Isi 2018 ha l’obiettivo: •

di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori; di incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Stanziamento fondi Con l’Avviso pubblico Isi 2018 Inail mette a disposizione in Emilia Romagna 27.399.995,00 euro (sui 369.726.206,00 euro a livello

Ufficio Credito, Bandi e Contributi Un nostro consulente sarà a tua disposizione

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nazionale) suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari:

Asse 1 (Isi Generalista) euro 14.439.806,00 ripartiti in: • Asse.1.1 euro 14.287.963,00 per i progetti di investimento • Asse 1.2 euro 151.843,00 per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; Asse 2 (Isi Tematica) euro 2.754.363,00 per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC); Asse 3 (Isi Amianto) euro 7.719.570,00 per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese) euro 689.531,00 per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Ateco 2007 A03.1, C13, C14, C15); Asse 5 (Isi Agricoltura) euro 1.796.725,00 per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, così suddivisi: • Asse 5.1 euro 1.628.402,00: per la generalità delle imprese agricole • Asse 5.2 euro 168.323,00: riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.

I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

secofin@lapam.eu


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