Osservatorio periodico sulla tassazione locale

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Osservatorio periodico sulla tassazione locale 21 AIO 20 GENN AZZETTA ICA 3 G N E M DO

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u i f i r i u o s t t a s e s r t a s i T d e a n e d e o r a M c ù i o p n e i e n r n e le a p p A ’ l o i l g Me nto altime nali» m s e e stion comu o di ge egolamenti t s o c l su eir Lapam : uniformar io d u t la ng Lo s uPPi nTe l ma-giu e la t esiDe R is to P a S z il z « li

oe poss elta, ch u i più a bbattere q nir a T a a la osì an ari e della i no arrivare ad do molto sig , ha c T o lazion o ritorio ione della puntuale). agevo virtuo- n ta cifra in m iù p z le age i s ti situa (la tariffa rovinciale hanno vo. uarda ie e n tamen i ni r i compor a carrozzer eu- ficati r quanto rig no riduzio narip rritorio p e vede 27 D T . le fa a e o if e 4 e s o r P h p ardin ni, ci sa e tatuale va si). Venend, si va da 1,7o oltre sul teituazione c e la Tari, bbattim Luca G tra tas c e n volaziouardano l’a imponibicar ideaas ano renza tariffa pu sta, pur autofficin nato (e po se) ai 6 ie ig % c ozio, l’ . Rio- Un uni appli i 20 utilizz ttro r fe fi g e r e h e n c iu te p lu la g m r n a al 45 i ha un irsi a.. . Qua gli alt certo direzione i alcuni cor - ro di Rio albo e Mo o a poca to della su olo si arriv nali e fi- co Per ch bbe trasfer nissimo an - mentre puntuale nziate da uit e Fora ia liz ssu àd ium g g ll a a F it e à e ti s n S s r r n s ( e e e fa a a e r e e r p iv p : i if o c b c le ità di olo att it ne ello le sa , ma va la tar zioni evid te ci sono ia sso dis con la per evitare nte alcune- di Sassu da Maran in questo per le attiv% per le mentre ocraz a e i r lunato malbo. Steun bar: l’al- le situa da una par no la tarif, 0 e z e u m iv 7 h m ir n c a b tt te tt l ta ta n e % l a iv a a r a n che Fiui gestori di ecisamente Lapam: che utilizza ”, ovvero «Tropp prese» la nostra zare eccess imprese. A iù im- disigine), ma iente di abbe nei no ’agroalime arriva al 40 ii so per ennino è d La musica- comuni ale “pura titativo di per le imemersi con he la si- tipologie d erò, la cosa p za sul m so il coeffic o maggior ami- dell ontagna si a per le attivantu al quan ola- «Dai dati evidente c tagliata sso, p re chiarezioni e ca ento è molt istretto cer ni. in m nano e Lam 50% a Fan lto Appgo ideale. attività ar fa pu ta l o partic po ste ta fa s è il luo mbia per lee servizi: il rapportarodotto, in , mentre indagine è molto fra ario an- portante è o di riduz e an- m muni del D quelli mon gare a Fa rtigiane e a i. Esiste in ta a s ld a i a p c m a s pir co r uo e ific non ali di ben to e Fiuma rifiuti ll’Area No iffa puntua - tuazion rebbe nece giore uni- meccanis ioni per ca cessibili co rispetto arriva a pamaz- tà per i case ne della q l Di ò a n u e o g a r n r c e io io z ia p r a s a i lu la tig n goz e Se al me- n la riduz un -50% n fin re n ra c’è la ta ienti diffe e che rso una m territori li caso s no Rio agevo e siano iare u Un ne e suolo top so a in questo rano. dall’alt ta a coeffic ità, come- dare ve almeno per rto Luppi, che com prese e iniz ammi- di più a Sas 6,34 euro 2 euro tr riabile (con ico e cali no iv a e le a a a i a à g b tt n o im it il C a a le o n bo, m ere fino a Fio G a L c o le fi r rm ì r le ( etto a nato e v etto ceramvullo e Fan ne e s ie r io p di i fo p o p r e ll n n e C p is le u s te o r . ti d s z ia e ) » n a r c sce renzia erre dei C ra situazio i mitrofi nte provin to, sull’in- confronto i e propor ne dei tro quadro oliti” Riolu iunge str ’80% a Pa promozio c io g n T ll s r lt a e z si, g “ a la e a n io a ’a a s o id i z T e ia m si de nell nco. Un pres a nistra tassa ti virtu di dell’a li». n nfartig sì com unifor circa a cui ar si v malbo - co mportamen rriva a sco stelfra uella della mente più- pam Co ell’ufficio stucanismo di cesso di nti comuna ri, per i Fiumalbo, b o s n iù u a p q e d ità i e co Per di Fiu ne è riffe mediaagevolazio - dagine ne: «Il mec ioni - spie- regolamedo ai num cano la Zocca. gare d igine e Modena ch % per attiv t o a r p u li e z A io ta n ir ti p 0 u z r ? la a m a Pass ni che ap gianali di dai 4 e pagano ogo con , ma con fo rtamenti v na socia ni e agevo ente Luppi E i bar tori di For scilla tra re fino all’8ferimento i d h arti ett io vita ode on a ssa alte comu ges duzio mpo resid ai 19 c ri nel capolu r i co empio a M ico), ri ancora il p atico per e anno 23 i le attività edono la ta ro no i na, dove s r scendere o me il c rifiuti a sogglico. e p i n m a s u e m r g lt e d iv ei pe bb to eh Ta de era i gesto serviz 0,86 e 5,08 a co- Mo e 19 euro, muni dell’aerò mo d gestore pu RIPRODUZIO osi (a istretto c Tari “pu- va reso au rese che n urocra© p beni e p D a al 7 co ib ass o- tu la che tr s- o nel dere con basse ma re alle im eccesso d re tagliati oscillare truadro. Si p asse di 1 euro nei anche qui o im- si d i r a T iu n , e 4 b iù i, q lt u per ch riffe p ome in diritto schio di esszioni. Infine al metro tariffe più e Fiora- Appenninolazioni mo e handella ta che va o h ri o Paese é parlando 7 comuni ra”, con tavolazioni, cni. alb e il envola alle gev rauni c 4 ch nta age - ziaori dalle age zare con attme i sì d nato, Fiumalte di Ser a- con a ti nei com vi, per rifiuti, tra i sono diffe meno omuni mo osto com fu rtan più Mar Riolu e co naliz sa sui odenese ci tevoli. Lo sa alcuni c ealtà piutt ngla di ta- occorre a ti per capir iscono i no a quelle ormigine e comu- po ni, F se questi Una r on una giu ente po- zione i da muni ripart ei rifiuti del M davvero no ne Lapam e mazzo m renze l’associazioche proprio plessa, c onti decisa ficile for- singoli co gestione d e e non nello (anch h a if o sc d ell tic bene rtigianato, compless riffe e orme: «E’ mplessivo osti d ze domes c l tfa u o if n a o s us nd Con re luce co un quadro c Onu tra ute he». - a ca i ha co genda per fa o della Tar a indagine nire un nta Lapam previste domestic i dell’A 2 1 mond pprofondit olta e smal- comme evolazion della difmitivo . g c econo to un’avizio di rac ti. L’Ufficio- delle a si comuni e 030» comuni più di Riolu2 r r o e iu e s b if l a o iv r d su Tra i ece quell biettivo la coll to dei - in o inv timen Lapam, con sedi sul ter ci c’è «Il nostro o Danielastudi e di tutte le ato: il sindac i non au n n io z d ra spiegai - è quello ne tributa Contr re la pressiosulle impre ta o e n i m in me cittad questo ria sui rattutto in Così, que uni un sop le. i com

gine i m r o ” a F ica a t a l a s


Grazie alle segnalazioni ricevute abbiamo raccolto i dati su 55 comuni: 47 comuni della Provincia di Modena e 8 della Provincia di Reggio Emilia dove abbiamo le sedi Lapam. L’analisi è stata ripresa in questi giorni dai principali quotidiani e tv locali. Qui trovate il comunicato stampa pubblicato sul nostro sito e sui social con le principali evidenze e alcune nostre proposte Con la raccolta dei questionari e dei relativi dati suddivisi per comuni, si è andato a popolare un database che può fornire un valido supporto negli eventuali incontri futuri con gli amministratori locali e/o con gli enti gestori del servizio.

Tariffa puntuale più equa, sulla Tari grandi differenze tra comune e comune Un’indagine approfondita e molto accurata sulla tassa per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, con tutti i comuni della provincia monitorati con attenzione. L’Ufficio Studi Lapam Confartigianato, con la collaborazione di tutte le sedi Lapam sul territorio, ha analizzato la situazione della Tari e della Tarip (la cosiddetta tariffa puntuale) sul territorio provinciale. Ventisette comuni del modenese hanno la Tari, mentre gli altri 20 la tariffa puntuale Tarip e dall’indagine si evidenziano quattro schemi: •

i comuni che utilizzano la tariffa puntuale ‘pura’ ovvero rapportata al quantitativo di rifiuti prodotto, in particolare nell’Area Nord della provincia a gestione Aimag;

la tariffa puntuale legata a coefficienti differenziati per attività, come nelle Terre dei Castelli e a Castelfranco a gestione Hera;

la tassa Tari con tariffe mediamente più alte ma con forti agevolazioni per i comportamenti virtuosi (ad esempio a Modena o nel Distretto ceramico);

la tassa Tari ‘pura’ con tariffe più basse ma minori agevolazioni, come in alcuni comuni montani.

I comuni con la Tarip I comuni con la tariffa puntuale, sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Castelfranco, Cavezzo, Concordia, Marano, Medolla, Mirandola, Montese, Nonantola, Novi, Ravarino, San Cesario, San Felice, San Possidonio, San Prospero, Soliera, Spilamberto e Vignola. I comuni con la Tari sono Campogalliano, Castelnuovo, Castelvetro, Fanano, Finale, Fiorano, Fiumalbo, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Maranello, Modena, Montecreto, Montefiorino, Palagano, Pavullo, Polinago, Pievepelago, Prignano, Riolunato, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni, Sestola e Zocca, mentre la tariffa monomia (una sorta di Tari semplificata che consideriamo dunque sotto questa specie) sono Lama Mocogno e Montese. È difficile fornire un quadro complessivo a causa delle agevolazioni previste in diversi comuni e della differenza tra tassa e tariffa. Di certo la tariffa puntuale va nella direzione giusta, pur con la necessità di alcuni correttivi per evitare di penalizzare eccessivamente alcune tipologie di imprese. Al tempo stesso, però, la cosa più importante è fare chiarezza sul meccanismo di riduzioni e agevolazioni per capire anche come siano accessibili per le imprese e iniziare un confronto serio con le amministrazioni locali e proporre un processo di uniformazione dei regolamenti comunali. Il tema dei costi di gestione, in particolare parlando di rifiuti, è il vero problema che sta alla radice della questione rifiuti e di altri servizi pubblici. Su questo tema, qualche anno fa, la nostra associazione aveva anche fatto uno studio sui costi dei servizi pubblici, ponendo giustamente il problema dei monopoli pubblici da parte delle multiutilities.

Alcuni esempi Parlando solo di Tari, e dunque dei 23 comuni con questa tassa, qualche esempio fa capire come la situazione sia veramente a macchia di leopardo. Per le attività artigianali di beni e servizi le tariffe oscillano tra 0,86 euro al metro quadro e i 5,08 euro. Si passa dalle tariffe più basse di Riolunato, Fiumalbo e Fiorano a quelle più alte di Serramazzoni, Formigine e Maranello (ma questi comuni hanno più agevolazioni per i comportamenti virtuosi). Venendo a carrozzerie e autofficine si va da 1,74 euro sempre di Riolunato (e poco oltre per Fiumalbo e Montese) ai 6 euro di Sassuolo (seguito a poca distanza da Maranello e Formigine), ma anche in questo caso il coefficiente di abbattimento è molto maggiore nei comuni del Distretto ceramico rispetto a quelli montani. Un negozio arriva a pagare di più a Sassuolo e Serramazzoni (fino a 6,34 euro al metro quadro) rispetto ai 2 euro circa dei ‘soliti’ Riolunato e Fiumalbo, a cui si aggiunge Zocca, mentre un bar paga tra 17 e 19 euro a Formigine e Modena rispetto ai 4 euro circa dei comuni dell’alto Appennino, anche qui però con agevolazioni molto importanti nei comuni che hanno la Tari più alta che possono arrivare ad abbattere questa cifra in modo molto significativo.

Agevolazioni e riduzioni Anche qui stiamo sui comuni con la Tari, ricordando che le riduzioni o agevolazioni intervengono solo sulla parte variabile. Le riduzioni riguardano l’abbattimento della superficie imponibile (a Sassuolo arriva al 45% per le attività artigianali e fino al 70% per le attività dell’agroalimentare, mentre in montagna si arriva al 40% a Fanano e Lama Mocogno per le attività artigiane e al 50% a Fanano per i caseifici); la riduzione della quota variabile (con un -50% nel Distretto ceramico e cali fino all’80% a Pavullo e Fanano su alcune categorie); la promozione di comportamenti virtuosi, con Modena che arriva a scontare fino all’80% per attività come il conferimento autonomo dei rifiuti a soggetti diversi dal gestore pubblico o per comportamenti come la devoluzione di beni alimentari e farmaci a enti del terzo settore o la dismissione di slot machine, stesso discorso che fanno Spilamberto, con una riduzione del 50%, e Fiorano, mentre Formigine e Maranello hanno riduzioni per la raccolta differenziata.

Le nostre proposte Dai dati emersi con la nostra indagine è evidente che la situazione è molto frastagliata e che sarebbe opportuno, o meglio necessario, andare verso una maggiore uniformità almeno per territori limitrofi. Il meccanismo di riduzioni e agevolazioni, poi, va reso automatico per evitare alle imprese che ne hanno diritto un eccesso di burocrazia e il rischio di essere tagliati fuori dalle agevolazioni. Infine occorre analizzare con attenzione i dati per capire come i singoli comuni ripartiscono i costi della gestione dei rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche.


3 gennaio 2021 %* Email cronaca.mo@gazzettadimodena.it

DOMENICA 3 GENNAIO 2021 GAZZETTA

.PEFOB I conti in tasca

Tassa sui rifiuti, Modena e distretto le aree più care Meglio l’Appennino Lo studio Lapam sul costo di gestione e smaltimento «Sistema-giungla: uniformare i regolamenti comunali» Luca Gardinale Per chi ha un negozio, l’ideale sarebbe trasferirsi a... Riolunato, ma va benissimo anche Fiumalbo. Stesso discorso per i gestori di un bar: l’alto Appennino è decisamente il luogo ideale. La musica non cambia per le attività artigianali di beni e servizi: il top sono Riolunato e Fiumalbo, ma in questo caso si può scendere fino a Fiorano.

Per un bar si va dai 4 euro di Fiumalbo ai 19 che pagano i gestori nel capoluogo Paese che vai, Tari che trovi, perché parlando della tassa sui rifiuti, tra i 47 comuni del Modenese ci sono differenze davvero notevoli. Lo sa bene l’associazione Lapam Confartigianato, che proprio per fare luce sul complesso mondo della Tari ha condotto un’approfondita indagine sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’Ufficio studi Lapam, con la collaborazione di tutte le sedi sul ter-

ritorio, ha così analizzato la situazione della Tari e della Tarip (la tariffa puntuale) sul territorio provinciale. Una situazione che vede 27 comuni applicare la Tari, mentre gli altri 20 utilizzano la tariffa puntuale. Quattro le situazioni evidenziate da Lapam: da una parte ci sono i comuni che utilizzano la tariffa puntuale “pura”, ovvero rapportata al quantitativo di rifiuti prodotto, in particolare nell’Area Nord, mentre dall’altra c’è la tariffa puntuale legata a coefficienti differenziati per attività, come nelle Terre dei Castelli e a Castelfranco. Un’altra situazione è quella della tassa Tari con tariffe mediamente più alte, ma con forti agevolazioni per i comportamenti virtuosi (ad esempio a Modena o nel Distretto ceramico), per chiudere con la Tari “pura”, con tariffe più basse ma meno agevolazioni, come in alcuni comuni montani. Una realtà piuttosto complessa, con una giungla di tariffe e sconti decisamente poco uniforme: «E’ difficile fornire un quadro complessivo commenta Lapam - a causa delle agevolazioni previste in diversi comuni e della dif-

il PResiDenTe luPPi

«Troppa burocrazia per le imprese» «Dai dati emersi con la nostra indagine è evidente che la situazione è molto frastagliata e che sarebbe necessario andare verso una maggiore uniformità almeno per territori limitrofi». Così Gilberto Luppi, presidente provinciale di Lapam Confartigianato, sull’indagine dell’ufficio studi dell’associazione: «Il meccanismo di riduzioni e agevolazioni - spiega ancora il presidente Luppi va reso automatico per evitare alle imprese che ne hanno diritto un eccesso di burocrazia e il rischio di essere tagliati fuori dalle agevolazioni. Infine occorre analizzare con attenzione i dati per capire come i singoli comuni ripartiscono i costi della gestione dei rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche».

i comuni

Tariffa più “salata” a Formigine Riolunato la più economica Da una parte Modena e il Distretto ceramico, dall’altra l’alto Appennino. Sono questi, secondo l’indagine condotta da Lapam, i due estremi del “tariffario” Tari, anche se i comuni più cari applicano un sistema di agevolazioni che portano ad una riduzione sensibile dei costi per diverse categorie. E se uno dei comuni in cui la tassa sui rifiuti è più costosa è quel-

lo di Formigine, l’amministrazione comunale fa sapere che «in continuità con i tavoli di lavoro periodici con le associazioni di categoria, già nelle prossime settimane sarà convocato un incontro in merito, alla luce anche della nuova normativa nazionale. Come comune facente parte dell’Unione del distretto ceramico - continua l’amministrazione - l’obiettivo priori-

tario è proprio quello dell’uniformità nella gestione dei servizi per i 120mila cittadini che ne fanno parte. È ovvio che non si può prescindere dalla diversa natura dei tessuti produttivi locali. Confermiamo comunque il metodo di premiare le attività più virtuose - chiude il Comune di Formigine - in adesione alla legge sull’economia circolare e come previsto dall’obiet-

ferenza tra tassa e tariffa. Di certo la tariffa puntuale va nella direzione giusta, pur con la necessità di alcuni correttivi per evitare di penalizzare eccessivamente alcune tipologie di imprese. Al tempo stesso, però, la cosa più importante è fare chiarezza sul meccanismo di riduzioni e agevolazioni per capire anche come siano accessibili per le imprese e iniziare un confronto serio con le amministrazioni e proporre un processo di uniformazione dei regolamenti comunali». Passando ai numeri, per i 23 comuni che applicano la Tari le attività artigianali di beni e servizi vedono la tassa oscillare tra 0,86 e 5,08 euro al metro quadro. Si passa così dalle tariffe più basse di Riolunato, Fiumalbo e Fiorano a quelle più alte di Serramazzoni, Formigine e Maranello (anche se questi comu-

ni hanno più agevolazioni per i comportamenti virtuosi). Venendo a carrozzerie e autofficine, si va da 1,74 euro di Riolunato (e poco oltre per Fiumalbo e Montese) ai 6 di Sassuolo (seguito a poca distanza da Maranello e Formigine), ma anche in questo caso il coefficiente di abbattimento è molto maggiore nei comuni del Distretto ceramico rispetto a quelli montani. Un negozio arriva a pagare di più a Sassuolo e Serramazzoni (fino a 6,34 euro al metro quadro) rispetto ai 2 euro circa dei “soliti” Riolunato e Fiumalbo, a cui si aggiunge Zocca. E i bar? A pagare di più sono i gestori di Formigine e Modena, dove si oscilla tra 17 e 19 euro, per scendere a 4 euro nei comuni dell’alto Appennino, anche qui però con agevolazioni molto importanti nei comuni che han-

no la Tari più alta, che possono arrivare ad abbattere questa cifra in modo molto significativo. Per quanto riguarda le agevolazioni, ci sono riduzioni che riguardano l’abbattimento della superficie imponibile: a Sassuolo si arriva al 45% per le attività artigianali e fino al 70% per le attività dell’agroalimentare, mentre in montagna si arriva al 40% a Fanano e Lama per le attività artigiane e al 50% a Fanano per i caseifici. Esiste inoltre la riduzione della quota variabile (con un -50% nel Distretto ceramico e cali fino all’80% a Pavullo e Fanano), così come la promozione di comportamenti virtuosi, con Modena che arriva a scontare fino all’80% per attività come il conferimento autonomo dei rifiuti a soggetti diversi dal gestore pubblico. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

tivo 12 dell’Agenda Onu 2030». Tra i comuni più economici c’è invece quello di Riolunato: «Il nostro obiettivo spiega il sindaco Daniela Contri - è quello di non aumentare la pressione tributaria sui cittadini e sulle imprese, soprattutto in questo momento difficile. Così, quest’anno abbiamo previsto un importante stanziamento di bilancio per esentare dalla Tari le attività economiche costrette a chiudere per le restrizioni previste per contrastare la pandemia. Anche per quest’anno - chiude il primo cittadino - punteremo ad agevolare il più possibile i cittadini e le aziende». — L.G. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il centro di Riolunato, il comune più economico per la Tari


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