Rassegna stampa Gennaio e Febbraio 2020

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Rassegna stampa dal 1 gennaio al 29 febbraio 2020


Durante il periodo preso a riferimento in questo resoconto - dal 1 gennaio, al 29 febbraio 2020 - la nostra associazione ha occupato le pagine di cronaca ed economia delle principali testate locali in piĂš occasioni. Riportiamo di seguito le pagine, le testate e la data di pubblicazione dei comunicati stampa inoltrati ai giornali.

GiovedĂŹ 2 gennaio 2020 Gazzetta Modena


GiovedĂŹ 2 gennaio 2020 Gazzetta Reggio Emilia

VenerdĂŹ 3 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


GiovedĂŹ 2 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena

Domenica 5 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


GiovedĂŹ 2 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Reggio Emilia

VenerdĂŹ 3 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena

Sabato 4 gennaio 2020 Gazzetta Modena


Domenica 5 gennaio 2020 Gazzetta Modena

Domenica 5 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


VenerdĂŹ 10 gennaio 2020 Gazzetta Modena

VenerdĂŹ 10 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


4 Lunedì 13 gennaio 2020 Il Resto Modena Primo Pianodel Carlino Il lavoro in rosa •

LUNEDÌ — 13 GENNAIO 2020

I NUMERI

1,3 milioni

94mila

ITALIA

EMILIA ROMAGNA

LE IMPRESE FEMMINILI IN

39mila

LE IMPRESE FEMMINILI IN

LE IMPRESE FEMMINILI NELLE

20,7%

MARCHE

21,9%

23%

62,7% 78

Il tasso di occupazione femminile in Emilia Romagna, sopra i livelli pre-crisi:

Quelle con la forma giuridica dell’impresa individuale

15esima posizione tra le principali regioni europee

23,5%

La quota ad Ancona, provincia con il tasso di imprenditoria femminile più alto

Donne al potere nelle aziende Emilia Romagna al top in Europa come numero di imprenditrici Ricerca di Confartigianato: sono oltre 1,4 milioni. Nelle Marche le imprese in ‘rosa’ sfiorano quota 40mila: spiccano le province di Ancona e Fermo di Giuseppe Catapano BOLOGNA Donne al potere. Imprenditrici a capo di aziende che hanno fondato o di cui detengono partecipazioni, ma anche manager di successo. L’Italia, a lungo nelle retrovie, sta scalando posizioni nelle classifiche europee. Curiosamente succede proprio quando c’è una donna – Ursula von der Leyen – alla guida della Commissione Ue. Una recente ricerca di Confartigianato Emilia Romagna dice che l’Italia è il secondo paese del continente per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti: sono oltre 1,4 milioni, meno del Regno Unito (1,6 milioni) e più della Germania (1,2). Lo stesso studio fa emergere anche che da Piacenza a Rimini il tasso di attività femminile è del 67,5%, quota che vale il primo posto in Italia e che porta l’Emilia Romagna a competere con le principali regioni europee. Ancora lontane le percentuali di Stoccolma (83,4%), del sud-est britannico FOCUS

La presenza femminili è anche più alta tra i laureati di età compresa tra i 30 e i 34 anni

Nella classifica dell’imprenditoria rosa l’Italia sta scalando posizioni in Europa

(76,5%) o della Baviera (76), ma meglio di Fiandre (66,3%), Andalusia (63,4%) e della vicina Lombardia (64,3%). Una dinamica che si spiega anche con un livello culturale e di istruzione che mette spesso le donne davanti agli uomini, se si considera che la ricerca di Confartigianato rileva una presenza femminile più alta tra i laureati di età compresa tra i 30 e i 34 anni, tra coloro che svolgono formazione continua e tra chi si dedica ad attività culturali. In-

tanto continua a crescere in Italia l’esercito delle imprese ‘in rosa’: sono oltre 1,3 milioni, come testimonia l’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere. Vuol dire che il 21,9% delle aziende del paese ha una donna al comando (dati 2018). Medaglia d’oro al Lazio per incremento annuale (quasi 1.900 unità in più), seguono Campania (+1.417) e Lombardia (+1.380) mentre risultano in territorio negativo Emilia Romagna (-112) e

Marche (-181). Entrambe le regioni, però, si distinguono per ciò che viene definito tasso di femminilizzazione, ovvero le realtà imprenditoriali guidate da donne rispetto al totale: l’Emilia Romagna conta oltre 93.900 imprese (20,7%), le Marche ne hanno più di 39mila con una quota del 23%, superiore a quella complessiva nazionale (21,9%). A livello provinciale spiccano Ancona, Fermo, Macerata e Ascoli, tutte con un tasso superiore al 23%, e Ferrara (22,9%). Per quanto riguarda i settori, il report di Unioncamere e InfoCamere evidenzia che c’è una tendenza alla riduzione di imprese commerciali e agricole guidate da donne – i comparti in cui la platea è più numerosa – mentre continua a crescere la guida femminile nelle altre attività dei servizi, al cui interno la componente più importante è quella della cura della persona, e nel turismo. Ma l’esercito delle donne al comando guadagna posizioni anche in settori tradizionalmente legati alla presenza maschile: le attività professionali, scientifiche e tecniche, i servizi di supporto alle aziende e le attività immobiliari. Sia in Emilia Romagna che nelle Marche le imprese guidate da donne sono per lo più di piccole dimensioni, intanto proprio l’Emilia Romagna registra un tasso di occupazione femminile di oltre il 62%, sopra i livelli pre-crisi. E la Camera di commercio di Bologna ha appena deciso di riservare un milione di euro alle imprenditrici del territorio che diventeranno mamme nel 2020: donne che non sacrificano la vita privata in nome del successo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna: contributi a chi diventa mamma

La Camera di commercio di Bologna darà un contributo alle imprenditrici che diventeranno madri nel 2020: un milione di euro

Consob: i cda si sono svecchiati

Per la Consob, la norma «quote rosa», che impone alle società in Borsa una quota di genere minima, ha aiutato a svecchiare i cda delle aziende

Nel 21,9% delle imprese c’è una signora al comando

In Italia il 21,9% delle aziende che ha sede sul territorio nazionale ha una donna al comando (i numeri sono riferiti al 2018)


MartedĂŹ 14 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena

MercoledĂŹ 15 gennaio 2020 Gazzetta Modena


VenerdĂŹ 17 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena

MartedĂŹ 14 gennaio 2020 Gazzetta Modena


MercoledĂŹ 15 gennaio 2020 Gazzetta Modena

LunedĂŹ 20 gennaio 2020 Gazzetta Modena


VenerdĂŹ 24 gennaio 2020 Gazzetta Modena

Domenica 26 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


MercoledĂŹ 22 gennaio 2020 Gazzetta Modena

VenerdĂŹ 24 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


Chiamatodall’Istituto a presentare L’ecoNel 2014, abbracciato a Matteo flussi calcolati Cattaneo.

34,6

re di Bologna. In realtà non è te che parla con tutti,solo tranne una diga che ha tenuto. È La percentuale un progetto di alleanze sociali che con i fascisti». ottenuta dal Pd prima ancora che politiche a livello che da Bonaccini viene rilanHanno pesato regionale anche casi codue ciato verso Roma, verso Zingasurrando: io Per trovare exit strategy rispetto allema insidie del go-un risultato apMartedì 28«Bellissimo, gennaio 2020 giorni fa retti. mica c’ho capito tanto». Poco pena meglio del suo 51,42 per me quello di Bibbiano? più di cinque anni fa avrebbe cento bisogna tornare al 1995: verno giallo-verde, quello dell’EmiliaMarco Marozzi Corriere di Bologna fare il segretario orga- Pierluigi Bersani ottenne il Romagnavoluto è, indubitabilmente, il primo «Sì, quello in particolare è stato vero passo falso della leadership salviemblematico: c’è stato il tentatiLe reazioni niana. vo di usare quelle vicende, ancoAbbagliati dal successo, i leader di oggi ra tutte da chiarire da parte deldimenticano, spesso, l’edifico del loLeche categorie economiche ora incalzano la Regione: «È il momento di fare» la magistratura, ma i residenti ro consenso poggia sulle sabbie mobidel paese hanno fatto sceltutta per lo sviluppo Monti — ed evidenzia un forte una mazioneenei settori dell’intelli- zione elettorale abbia permesvalorizzi l’agroalimentare. Auli. Dipendenza dal gioco d’azzardo m- Avanti un affinché l’Emilia-Romagna bisogno di innovazione. Dalle spichiamo che sia individuato genza artificiale e della roboti- so loro di raccogliere un risuletelanazionale mal calcolato di invincibilità li quel gap di tato premiante che sarà da sti- ta chiara, dicendo che stru-all’agricoltura diveloce. Legacoop dal maggio corra ancora più Lesenso caaree periferiche giunge una chi ca per2014 colmare un assessore economiche regionali pressante richiesta di attenzio- che abbia nel confronto prequasi 12 mila figure altamente molo per avviare nuovi progetef- tegorie portano a mettere, sempre, tutte le loro mentalizza questa vicenda hametodo e invitiasi congratulano con Stefano ne». «L’esito delle elezioni specializzate che le imprese ti strategici». Arrivano con una ventivo il suo lettera aperta le parole del preBonaccini e spingono sull’acconferma la continuità del mo il presidente il 29 gennaio non riescono a trovare sul to. celeratore fichedelle sulla puntata successiva. Matteo sbagliato, sbaglia continuerà priorità. buon governo — gli e fa eco mercato» e l’edilizia: «C’è la sidente di Cna, Dario Costantia Verona alla prima mobilitaite. Renzi, così, si è giocato ilnecessità 4 dicemStefano, ti confer«Fare presto con Passante di Imprese Francesco Milza, presidente zione contro i danni da cimice assoluta di aprire i ni: «Carodi he avrebbero potuto fa-tutto, certo dato indicazioni voto ai a sbagliare». Mezzo, Cispadana e Campo- Pietro Ferrari Confcooperative —. Si può mi- asiatica». «Daremo il nostro cantieri per utilizzare quei 50 miamo la nostra disponibilità mi- galliano-Sassuolo bre 2016. Per Salvini, la situazioad incontrarti per illustrarti — dà Matteo la carigliorare ulteriormente, pro- contributo — aggiungono da miliardi di opere pubblichequell’epoca bene e nel male». nostri associati: è fi- il Le priorità del il presidente di molto Confindu-diversa. Ci saranno spettando un ilsecondo modello coo- mandasbloccate aallivello nazionale. nostro lavoro di analisi con Confagricoltura — per un Piadi ca ne appare stria, Pietro Ferrari —. Siamo perativo dell’Emilia-Romagna no di sviluppo rurale incentraSe nonda riparte l’edilizia si resta proposte concrete per le piccodel vostroè ancora nita un pezzo». to di Bonaccini? regione molto attrattiva per tutto il Paese». «Coldiretti to sul rilancio delle filiere proal palo». Sul settore si esprime le imprese». Sulla stessa linea oda a unaparte tre puntate. Il capitale solido. Marco se Granelli, numero uno chi arriva dal resto di Italia — assicura il presidente Nicola duttive». Infine Cgil, Cisl e Uil anche Stefano numero che ?nte per Però nonBetti,dica avesse Ma roulette potrebbe iniziare «Affrontare digitae un po’la meno per chi viene Bertinellila — ètransizione pronta a fare la pronte uno adigiraAnce: «Chiediamo di Confartigianato che riproad aprire subito il conpone il vademecum consegnadall’Europa». Ferrari indica la sua parte in un confronto che fronto: «Serve una squadra l’apertura di un tavolo che afcooperative abbiamo apvinto la Lega per voi sarebbe re, strada, re in modo diverso. Sicuramente, da dole e portare a termine lecompetente, grandiall’altezza delle citando il progetto Trafronti in maniera complessiva to in campagna elettorale «coiettoria 2030 promosso con Cgildi poter perdere. i temi del sistema delle costru- me riferimento per le politiche importanti sfide che ci attenmenica, ha scoperto osi-l’attività della giunta stato tutto uguale... operediinfrastrutturali perdono. metteÈ urgente una discussioAnce, Confindustria Ceramica Luigi Giove zioni». «Bonaccini e i suoi as- che investono la micro, piccola L’agenda Confindustria ne che porti alla scrittura di un e Prometeia. «Ho fatto le ore sessori sono stati buoni inter- e media impresa». «Il voto «Fare presto con Passante, timipiccoline cinque anni, senza «Se il Carroccio avesse vinto e re il mondo produttivo, comprenuovo Patto per il lavoro che — rivela —, ma ora locutori per la crescita del- esprime un incoraggiamento a punti su qualità del lavoro e sono soddisfatto perché l’intel’economia — sottolinea Al- continuare sulla strada che ha Cispadana e Campogallianoparmiare governato modo ina cui fapositivi già in Sassuolo: poco attrattivi nelledeicondise le siamo cooperative, servizi». portato risultati ro sistema siatteggiamenti può dedicare alle berto Zambianchi, nel presidente strategie da mettere in camUnioncamere —. Non è una tutti i settori — osserva il pre- per chi arriva da fuori Italia» Alessandra Testa perplessità quando neda tempo in altre regioni non ci zioni di affrontare i cambiamenTra che le priorità «più sorpresa che questa consulta- sidente di Legacoop, Giovanni ica po».nati sono leforcategorie maggiormente o. stesso abbiamo sarebbe ti dell’economia nazionale e a. E lo colpite dal disagio sociale in cui versa il Pae- stato nessun problema se. Come sindacato che lavoche nei confronti delgarantiamo gosinceramente». non. E poi che possa mettere in reremo al fianco del presidente Bonaccini, azionale. Sono anni che Sicuro? pratica il ‘Manifesto di Assisi’ partire dal tavolo comune Patto per il problemi sarebbero o un a atteggiamento di del«Gli unici per un’economia a misura di uolavoro, affinché si consolidino sempre più mia verso chi a sorti se si fossero materializzate mo e di ambiente». i primati e legoverna, eccellenze emiliano romagnoi livello. E non abbiamo le minacce del vicesindaco di © RIPRODUZIONE RISERVATA le, che guadagnino nel mondo lo spazio che meritano i nostri migliori comparti produtMartedì 28 gennaio 2020 tivi, nell’auspicio che la futura giunta e la Il Resto del Carlino nuova maggioranza dell’assemblea legislativa regionale concretizzino le promesse politica regionale. tonfo politico della storia italiaMartedì 28Scongennaio 2020 fatte in campagna elettorale. na non causato da una bomba fattoLibertà – prosegue Benini CONFARTIGIANATO regiudiziaria». Per l’ex consigliere troviamo al governo del maregionale le responsabilità sono one ARTIGIANI che GLI purtroppo non sia«Proseguiamo tachiare. «Bugani in Emilia-Romaciti a comunicare tutto il dialogo» ’al- lavoro fatto. Il voto digna, sicuramente, perché ha traso e di dito il telaio del primo Movimen?più Ha pesato. E non sono to. Poi Di Maio: ha trasformato il Gli «auguri di buon lavoro sì. Ci tanto convinto che movimento dei ragazzi meravial vincitore», Stefano nza con il centrosinistra mo Marco Granelli gliosi in un movimento di impetBonaccini, riconfermato nelun’occasione persa». Emilia-Romagna presidente Confartigianato titi e incravattati». Le Sardine Lepresidente sa invece l’analisi di nel ’affluenza al voto è la testimonianper Favia non sono la stessa codell’Emilia-Romagna «al niro-Favia, uno che il Moviza dello spirito di partecipazione e sa del primo M5s. «Noi eravamo quale rinnoviamo la aellaBologna di l’ha fatto che na-contraddistingue comunità principalmente contro la sininostra disponibilità a Oggi fune- I due principali io- celebriamo la nostrailregione. stra, loro invece ne sono la stamproseguire il dialogo già candidati hanno dedicato Movimento. Questi era- tempo all’ascolpella». L’opinione di Massimo avviato durante lo scorso vadelle proposte della Confartigianato. Pro% untoanno e mezzo va, Bugani è ovviamente diversa: so- poste che abbiamominiloro consegnato in un mandato». È quanto siamo a percentuali almeno 14 mesi che metra- vademecum che, ci auguriamo,«Sono venga prescrive, in una nota, il na regioni più per imno delle so come riferimento le politiche into inche guardia tutti. Prima ho suopresidente di d’Italia. È illa micro, più grande vovestono piccola e media impresa. nato un campanello d’allarme, Confartigianato an- Facciamo dunque gli auguri dipoi buonle lavosirene e dopo ho gridato Emilia-Romagna, Marco ’at- ro al vincitore, al quale rinnoviamo no- il fiato che avevo. Fare con la tutto Granelli. «L’affluenza al O BUGANI on- stra disponibilità a proseguire il dialogo già questa lista era una scelta totalio- avviato durante lo scorso mandato. voto è la testimonianza entando questa mente priva di senso. Non si è dello spirito di voluto guardare in faccia alla non si è voluto partecipazione e di realtà e non si è voluto ascoltare comunità della nostra dare in faccia la chi conosce bene questa terra». regione». del territorio» Paolo Rosato

riflessioni nomia giusta, libro postumo Renzi, fu eletto da 18 cittadini dal Papeete potevano, suiCosì, luoghi se le delmosse suo amico e compaesano dell’Emilia-Romagna su cendi Campogalliano Edmondo to. Adesso è il perno del nuovo in comunque, cui rientrare in una sapiente Berselli, correva con gioia sus- Pd. soffriamo

sinistra era terrorizzata da Berlusconi; stava nascendo l’Ulivo. È la politica, bellezza. Bonaccini ha raccolto e costruito una serie di liste a lui collegate, lo spettro vasto e l’autonomia dai partiti erano finalizzati a calamitare ogni voto possibile. Dalle Sardine ai

ti prevedevano un Bonaccini vincente con però la Lega sopra il suo partito. Invece il Pd è arrivato primo, con il 34,6 per cento. «Pensavo vincesse il centrosinistra, ma non in questa misura. L’avevo previsto perché c’era un’atmosfera. E poi, vo-

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Infrastrutture ed edilizia, «avanti tutta»

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Proseguire il dialogo avviato

L


LunedĂŹ 27 gennaio 2020 Gazzetta Modena

VenerdĂŹ 31 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


Martedì 28 gennaio 2020 MARTEDÌ — 28 GENNAIO 2020 – IL RESTO DEL CARLINO Il Resto del Carlino Modena

15 •• Modena Istituto comprensivo di Campogalliano

Impariamo l’arte di fare il Parmigiano Visita guidata al caseificio 4 Madonne: «Dalla mungitura alla battitura, ecco tutte le fasi per un formaggio DOP» Lunedì 18 Novembre ci siamo recati in due aziende di Campogalliano, attività organizzata all’interno del progetto sull’orientamento, in collaborazione con Lapam. In un primo incontro in Aula Magna alcuni imprenditori e due responsabili della Lapam ci hanno spiegato cosa avremmo visitato e ci hanno parlato delle aziende maggiormente presenti in Emilia Romagna. Abbiamo visitato il caseificio 4 Madonne e ABC Bilance. La responsabile del caseificio ci ha guidato all’interno dell’azienda e in una stanza abbiamo osservato gli operai che lavoravano il formaggio. Ci ha spiegato che il Parmigiano Reggiano per essere chiamato ’DOP’ deve essere prodotto con latte esclusivamente di mucche bianche e nere, nutrite con erba e fieno locale. Le mucche vengono munte due volte al giorno, producendo circa quaranta litri. Il latte della mattina, cioè il latte intero, MONDO DEL LAVORO

«Abbiamo anche visitato l’azienda ABC che vende vari modelli di bilance»

La classe terza D dell’istituto comprensivo di Campogalliano

ricco di grassi viene unito al latte della sera precedente, lasciato riposare tutta la notte per poi essere diviso dai grassi, chiamato latte scremato; vengono uniti in caldaie di rame a forma di cono rovesciato, riscaldati a 30°/40° gradi e si uniscono enzimi e caglio. L’impasto è cotto a 55° gradi, la massa caseosa

viene estratta con una pala di legno e avvolta in un telo di lino, in seguito viene tagliata in due parti uguali e inserite in una fascera in plastica, infine pressata per far uscire l’acqua. La forma di formaggio resta tre-quattro giorni nella fascera e girata quattro volte al giorno; in seguito tra la forma di formaggio e la fasce-

Iscrizioni agli sgoccioli

Dilemma superiori: quale fa per noi? Lezioni ’prova’ e laboratori per aiutarci a scegliere Interessante uno spettacolo interattivo per farci capire quale istituto è più vicino alle nostre attitudini Immaginate un minuscolo paesino, introvabile, magari segnato a malapena sulle cartine stradali e anonimo a chiunque abiti a circa 20 km di distanza: questa è Campogalliano dove noi, la generazione futura, abitiamo. Forse non ne avrete mai sentito parlare, forse non sapevate neanche che esistesse, eppure c’è e noi frequentiamo la classe terza della Scuola Secondaria I. Entro il 31 Gennaio sceglieremo

la scuola superiore per il prossimo anno. I nostri professori ci hanno guidato in questa difficile scelta. Abbiamo assistito alle lezioni presso alcune scuole a Modena e a Carpi; abbiamo partecipato attivamente ai laboratori presso un istituto a Modena. Sono venuti presso il nostro Istituto docenti e alunni sia di un Liceo, che di un Istituto tecnico e di un istituto professionale per capire le caratteristiche diverse tra i vari tipi di scuole. Interessante la lezione spettacolo ’TeatrOrienta’ organizzato dall’Unione Terre d’Argine, per aiutarci alla scelta di una scuola più vicina alle nostre attitudini e capacità. Lo

spettacolo ci ha coinvolti con video, immagini, animazioni digitali e interazioni dirette. Un altro progetto è stato proposto dalla Lapam, che è stato strutturato in un incontro a scuola con il Presidente e alcuni imprenditori, la visita a due aziende di Campogalliano e si è concluso con un incontro aperto al pubblico per aiutare a costruire un ponte tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Abbiamo coì appreso che nel nostro territorio ci sono tante scuole e tante possibilità di lavoro, che richiedono competenze specifiche. Queste attività sono state utili per aiutarci a compiere una scelta consapevole ed efficace.

ra viene aggiunta una fascia per incidere le informazioni principali sulla crosta del formaggio; questo viene poi spostato in fascere d’acciaio che gli donano la tipica forma bombata. Si passa alla salatura del formaggio: le forme vengono inserite in un carrello immerso in acqua e sale, per venti giorni, dopo sta-

gionano sulle scalere per almeno un anno. Ogni quattro giorni le forme sono rimosse, pulite e girate da una macchina autonoma. Al dodicesimo mese, un esperto controlla il formaggio attraverso la battitura con un martelletto. Se il formaggio è perfetto è applicato il marchio a fuoco con la scritta ’DOP’. Dopo il formaggio viene diviso in più pezzi e confezionato per la vendita. La seconda azienda è ABC Bilance fondata da Ilario e Mariella. Il figlio Damiano Pietri ci ha mostrato le bilance che venivano utilizzate per pesare le forme di formaggio e delle bilance elettroniche utilizzate negli anni ‘60 e ‘70. Il magazzino era sia tradizionale che tecnologico; quest’ultimo serviva a sfruttare l’altezza del magazzino ed era formato da una struttura molto alta, collegata ad un computer che serviva a trasportare i pezzi dalla struttura. Ci ha spiegato anche il processo di digitalizzazione dei documenti e la taratura delle bilance, attraverso dei pesi base o pesi giusti. Nell’azienda si producono, si vendono, e si riparano vari modelli di bilance, dalle più piccole alle più grandi. Classe 3^D istituto comprensivo Campogalliano


GiovedĂŹ 30 gennaio 2020 Gazzetta Modena

GiovedĂŹ 30 gennaio 2020 Gazzetta Modena


VenerdĂŹ 31 gennaio 2020 Gazzetta Modena

GiovedĂŹ 30 gennaio 2020 Gazzetta Reggio Emilia


GiovedĂŹ 30 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Reggio Emilia

GiovedĂŹ 30 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena


Venerdì 31 gennaio 2020 Il Resto del Carlino 10 Top Aziende

VENERDÌ — 31 GENNAIO 2020 – IL RESTO DEL CARLINO

Artigianato

«Serve una svolta sul credito alle imprese Le banche devono darci maggiore fiducia» L’appello di Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia Romagna: «Più centralità all’indispensabile ruolo dei Confidi»

C’è una battaglia che Confartigianato Emilia-Romagna ha fatto sua da tempo. «Gli istituti di credito diano più fiducia alle micro, piccole e medie imprese: crescono, investono e creano occupazione». Marco Granelli, presidente regionale dell’associazione e vicepresidente vicario nazionale, continuerà a battersi. «Serve una svolta», premette. Granelli, è di nuovo in territorio negativo l’andamento dei prestiti alle imprese, in calo soprattutto per le piccole realtà: come si supera l’impasse? «C’è preoccupazione. Le micro, piccole e medie imprese non ricevono credito dalle banche, che si rivolgono altrove, magari là dove il credito non serve o diventa un surplus. Le nostre aziende riescono a crescere, e con esse l’occupazione, l’export e l’incoming turistico, se possono investire in attrezzature, macchinari, formazione e sviluppo del proprio business. Serve una presa di posizione forte per dare più centralità all’indispensabile ruolo dei Confidi e per aumentare la fiducia degli Istituti di credito nelle Mpmi. Su questo continueremo a batterci, perché lo riteniamo essenziale per le comunità e le imprese del territorio». Il 2019 è stato un anno di luci e ombre per le imprese emiliano-romagnole dell’artigianato? «È stato un anno di transizione. Un passaggio confermato dai recenti dati del nostro Ufficio studi che registrano un lieve calo nel numero delle imprese e nel fatturato. Dati che vengono in parte bilanciati dalla continua crescita delle esportazioni e dal saldo positivo del bilancio occupazionale. Questo significa che le imprese che resistono ai continui tormenti del mercato hanno le spalle solide e possono ammortizzare le chiusure, dando seguito a quel fondamentale ruolo sociale che da sempre le contraddistingue».

V

«La nostra regione è un motore trainante dell’economia La sfida è mantenere questo passo»

Marco Granelli, nato a Salsomaggiore (Parma), è alla guida di Confartigianato Emilia Romagna dal luglio 2009

Quali aspettative per il 2020? «Per cultura e orientamento, Confartigianato guarda al futuro con ottimismo e prospettiva di crescita. Questo è un anno che per la nostra regione si è aperto con la novità delle urne, che condiziona addirittura il quinquennio a venire. Un periodo che vogliamo di dialogo e di condivisione». Quali le sfide che l’Emilia Romagna deve affrontare come prioritarie?

«La nostra regione è da tempo uno dei motori trainanti dell’economia del Paese sotto molti punti di vista, dalla manifattura al turismo. Una sfida è certamente quella di mantenere questo passo, dimostrando il valore della comunità e del suo essere accogliente e produttiva. Un altro tema centrale è quello delle infrastrutture. L’anno appena trascorso è stato punteggiato dalle discussioni sulle trame viarie

ALLA POLITICA

«Meno burocrazia e più attenzione» Al nuovo governo della Regione, uscito dal voto del 26 gennaio, Confartigianato Emilia Romagna chiede che «la Regione possa continuare a essere un punto di riferimento per le proprie imprese e i propri cittadini. I temi sono quelli noti e dibattuti: credito, infrastrutture, finanziamenti e, in generale, un miglior ascolto delle richieste che provengono dai territori, ognuno con le sue peculiarità e le sue dinamiche imprenditoriali. E uno snellimento della burocrazia, che davvero è un freno alla crescita delle imprese, e quindi delle comunità in cui esse operano».

della regione, che non possono più essere solo tema di dibattito politico, ma devono trovare una soluzione entro l’anno, anche in chiave realizzativa. Accanto a questo ci sono la banda larga, che deve essere a disposizione di tutto il territorio, la realizzazione di un polo fieristico regionale, che abbia un maggior peso nei confronti dei vicini competitor, e una progettualità a lungo termine per il porto di Ravenna». Gli ultimi dati mostrano una sostanziale tenuta dell’export, nonostante alcune difficoltà come il rallentamento della Germania: saranno ancora le esportazioni a trainare l’economia emiliano-romagnola in futuro? «Le imprese continuano a esportare volumi importanti di prodotti, anche se in calo rispetto a quelli dello scorso anno. La prima riflessione è legata alla evidente difficoltà che si comincia a percepire con il rallentamento della ‘locomotiva’ tedesca, uno dei nostri maggiori asset commerciali di riferimento. Occorre quindi aprire nuovi canali, inventarsi nuovi mercati, trovare soluzioni facendo rete fra le imprese e creando le giuste sinergie. Questo perché ciò che un tempo era certo, oggi è divenuto più fragile. Ci stiamo confrontando con un mondo e un mercato cangianti, che offrono sfide impegnative e concorrenti aggressivi. Noi dobbiamo puntare sull’innata capacità di creare prodotti belli e di qualità. E questa è la seconda riflessione. Le nostre imprese, sebbene vessate da una burocrazia e da un fisco penalizzanti, continuano a offrire prodotti che i mercati, interno ed estero, chiedono a gran voce. Prodotti durevoli, ben progettati e costruiti, che offrono un’esperienza unica a chi li acquista e li utilizza. Su questo le imprese devono continuare a puntare: sulla qualità e sul saper fare bene, che è tipico della cultura artigiana che ci contraddistingue da sempre». © RIPRODUZIONE RISERVATA

V

«Occorre aprire nuovi canali, inventarsi nuovi mercati, trovare soluzioni facendo rete»


VenerdĂŹ 31 gennaio 2020 Il Resto del Carlino Modena

LunedĂŹ 3 febbraio 2020 Gazzetta Modena


Domenica 2 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena

MercoledĂŹ 5 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena

MercoledĂŹ 5 febbraio 2020 Gazzetta Reggio Emilia


MartedĂŹ 4 febbraio 2020 Gazzetta Modena


Giovedì 6 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena

Lunedì 10 febbraio 2020 Gazzetta Modena Venerdì 7 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena


Domenica 9 febbraio 2020 Gazzetta Modena

MercoledĂŹ 12 febbraio 2020 Gazzetta Modena

LunedĂŹ 3 febbraio 2020 Gazzetta Modena


MartedĂŹ 11 febbraio 2020 Gazzetta Modena

Domenica 16 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Reggio Emilia


Mercoledì 12 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena

Corriere di Bologna Giovedì 13 Febbraio 2020

Economia Giovedì 13 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena Il focus

Imprese, pagamenti lampo (e anche i Comuni saldano)

Verte

Le bu degli 250 e

Le aziende emiliane superano quelle lombarde per affidabilità Se i Comuni dell’Emilia-Romagna potrebbero pagare più velocemente i propri fornitori, le imprese della regione sono invece così virtuose che nei tempi di saldo dei propri clienti e commesse superano anche la Lombardia, non registrando quasi mai ritardi oltre i 30 giorni. È questa la fotografia incrociata scattata da due indagini parallele. La prima, di Confartigianato, calcola che a livello regionale il totale delle fatture alle piccole e medie imprese, nel primo semestre del 2019, tocca quota un miliardo e 200 mila euro, debito che in questo ambito pone l’Emilia-Romagna al terzo posto in Italia dietro a Lombardia e Lazio. La seconda, «Studio Pagamenti 2019» di Cribis del gruppo Crif, presentata all’ultimo Assiom Forex, dice che lo scorso anno le imprese che pagano entro 30 giorni sono aumentate del 3,2%, mentre quelle puntuali sono diminuite del 2,2%. Nonostante siano quasi raddoppiate dal 2010 a oggi le aziende che pagano con forte ritardo, nel 2019 il loro numero è diminuito dell’8,2% rispetto al 2018. Nello studio del gruppo Crif spicca l’Emilia-Romagna che conquista la prima posizione fra le regioni italiane con il 43,6% di imprese puntuali, sorpas-

Sostenibilità

Packaging speaks green a Fico La sostenibilità della produzione industriale, a cominciare dal packaging, sarà il tema del primo Forum internazionale Packaging speaks green, il 20 e 21 febbraio a Fico Eataly world: primo e forse non ultimo appuntamento del genere, come annuncia il direttore di Ucima (Unione dei costruttori di macchine automatiche per l’imballaggio), Paolo Gambuli, presentando la novità, proprio perché il tema è sempre più presente per imrpese e consumatori. sando seppure di un soffio la Lombardia (43,5%) e il Veneto (42,3%) e confermando il dato secondo cui il Nord Est, con una media del 42,4%, si conferma l’area con le imprese più affidabili, in netto contrasto con Sud e Isole. Poi c’è l’altra faccia della medaglia, cioè il pubblico. Buone comunque le performance emiliano-romagnole secondo Confartigianato anche se si potrebbe fare ancora

meglio, visto che il limite di legge è fissato a 30 giorni. I nostri municipi impiegano, infatti, in media 35 giorni per pagare e così l’Emilia-Romagna si piazza al 12esimo posto per tempi di pagamento (la media nazionale è di 37). La tendenza è, comunque, positiva: il 40,6% dei Comuni in regione paga entro il limite di 30 giorni mentre il 51,8% ci mette tra i 30 e i 60 giorni, con un 7,6% che ne impiega anche

oltre i 60. Il totale di pagamenti perfezionati entro il limite di legge incide per il 26,8% sul totale. Tra i più rispettosi ci sono 26 province italiane tra cui Piacenza (29 giorni di media) e Ferrara (30 giorni) per una quota di importi pagata rispettivamente per il 79,2% e il 74,4%. Fra i municipi che pagano entro i 30 giorni superiori alla media nazionale del 40,6% ci sono cinque nostre province: Ferrara (54,2%), Modena (51,1%), Forlì-Cesena (48,3%) e Reggio Emilia (43,9%). «I dati sostanzialmente positivi che emergono dalla ricerca non devono farci abbassare la guardia nei confronti della pubblica amministrazione — precisa il presidente di Confartigianato Emilia-Romagna, Marco Granelli che è anche vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese —, perché anche cinque o dieci giorni in più, rispetto al limite posto dalla legge, possono fare una grande differenza per le piccole imprese e gli artigiani. Una pubblica amministrazione cosciente del ruolo delle imprese sui territori dovrebbe agire per migliorare sempre più lo stato dei propri pagamenti». Alessandra Testa © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Granelli Anche cinque o dieci giorni in più, rispetto al limite posto dalla legge per i pagamenti dei Comuni, possono fare una grande differenza per le piccole imprese e gli artigiani

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VenerdĂŹ 14 febbraio 2020 Gazzetta Modena

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Martedì 25 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Reggio Emilia

L’incubo Coranavirus potrebbe avere serie ripercussioni sul settore turistico italiano. A lanciare l’allarme è Turismo Verde di Cia-Agricoltori Italiani. «C’è grossa preoccupazione, poiché non si sa in che modo e in che tempi la situazione potrà evolversi - spiega la Cia - Già registriamo le prime ricadute economiche: stiamo ricevendo segnalazioni dai nostri associati di disdette dei turisti stranieri per i mesi di aprile, con le feste pasquali, e maggio”.

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Sempre operativi

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Giovedì 27 febbraio 2020 Il Resto del Carlino Modena

Tutti i punti vendita diretti e affiliati Despar in Emilia Romagna e nelle altre regioni colpite da Coronavirus sono aperti al pubblico e operativi con i normali orari di lavoro. Lo ha dichiarato Francesco Montalvo, ad di Aspiag Service. «Stiamo lavorando con grande impegno. A partire da domenica si sono evidenziati dei picchi di accesso ai punti vendita, ai quali stiamo rispondendo con massima dedizione e operatività, 26 per la quale Mercoledì febbraio ringrazio tutti i nostri colleghi».

Dopo l’emergenza decine 2020 Piccole e grandi aziende s Gazzetta Modena lapam

«Stop alle tasse»

«Sappiamo che Regione e Governo stanno lavorando per mettere a punto un Decreto utile a rispondere alle seguenti criticità: blocco temporaneo delle scadenze fiscali; blocco delle rate dei mutui; blocco bollette utenze; ammortizzatori in deroga rivolti alle imprese coinvolte nel blocco delle attività». Lo afferma Carlo Alberto Rossi, segretario generale di Lapam Confartigianato. «Abbiamo auspicato che il modello scelto possa essere predisposto sulla falsa riga del Decreto Sisma 2012».

Daniele Dei Possibilità per le aziende emiliane di utilizzare smart working in deroga, «anche in assenza degli accordi individuali». A darla è un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri il quale permetterà, fino al 15 marzo, minori restrizioni sull'applicazione del lavoro anche da casa per fronteggiare la questione del Coronavirus. Ma questa soluzione effettivamente per quante imprese può essere applicabile? A Modena e provincia, dove esiste un vasto tessuto di piccola e media impresa manifatturiera, questo tipo di azione sembra essere difficilmente percorribile. Ci sono però contesti che, già da tempo, utilizzano forme di smart working e di telelavoro per agevolare la vita dei dipendenti senza rinunciare a prestazioni ed efficienza. Uno di questi è la GTI di Modena,

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La “rivoluzione” accelerata dall’emergenza A destra, una postazione di lavoro in coworking. In alto, la sede della Teatra Pak di Modena. A sinistra, l’ingresso dello stabilimento Ferrari di Maranello. Nelle grandi aziende lo smart working viene adottato o sperimentato; nelle piccole imprese la “rivoluzione” non è semplice.

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Anche il lavoro cambia «Boom di richieste per lo smart working» Dopo l’emergenza decine di richieste alla GTI per sistemi di telelavoro Piccole e grandi aziende si attrezzano per spostare l’attività “a domicilio”

Daniele Dei Possibilità per le aziende emiliane di utilizzare smart working in deroga, «anche in assenza degli accordi individuali». A darla è un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri il quale permetterà, fino al 15 marzo, minori restrizioni sull'applicazione del lavoro anche da casa per fronteggiare la questione del Coronavirus. Ma questa soluzione effettivamente per quante imprese può essere applicabile? A Modena e provincia, dove esiste un vasto tessuto di piccola e media impresa manifatturiera, questo tipo di azione sembra essere difficilmente percorribile. Ci sono però contesti che, già da tempo, utilizzano forme di smart working e di telelavoro per agevolare la vita dei dipendenti senza rinunciare a prestazioni ed efficienza. Uno di questi è la GTI di Modena,

azienda che conta 26 dipendenti attiva sul territorio nel settore delle telecomunicazioni e oggi anche delle soluzioni di connettività. Oltre a essere fornitori di servizi per il lavoro da remoto, ne sono a loro volta dei fruitori. Negli ultimi due giorni, dopo la scelta della giunta Bonaccini di chiudere scuole e luoghi pubblici fino al primo marzo, l'azienda di via De’ Sudenti ha ricevuto oltre venti richieste da parte di potenziali clienti che chiedono soluzioni per attrezzarsi qualora il periodo critico dovesse essere prorogato. «Per noi si tratta di una situazione anomala – spiega uno dei titolari di GTI, Angelo Dottore – non erano mai capitate così tante domande in così pochi giorni. Sono aziende di qualsiasi dimensione, tutte chiedono di essere attrezzate per il telelavoro affinché i propri dipendenti possano lavorare da casa. Due i motivi principali: da un lato quello di rispondere

alle esigenze di alcuni addetti che preferiscono in questo periodo stare a casa; dall'altro, però, la questione della sicurezza aziendale, perché se ci fosse un contagio l'impresa sarebbe costretta a chiudere». I sistemi di GTI si basano soprattutto sulla “Collaboration”: «Si tratta di un superamento della vecchia videoconferenza – prosegue Dottore – che permette la condivisione anche di documenti. Si evitano spostamenti salvaguardando la sicurezza delle persone, si abbattono i costi, si fa del bene all'ambiente. Pensiamo a tutti i viaggi di lavoro che potrebbero essere risparmiati. Da due anni a questa parte infatti le soluzioni di telelavoro sono diventate più semplici: basta una login e una password per accedere a servizi in cloud, senza dover installare niente sul pc. La piccola impresa, per contenere i costi, dovrebbe a maggior ragione dotarsi di certi

«Alla Tetra Pak lo applichiamo ormai da tempo, per esempio in caso di problemi famigliari» «Alla Ferrari alcuni impiegati stanno lavorando da casa, ma è una soluzione estemporanea» «Alla Lapam stiamo valutando a quali tipologie di dipendenti è possibile applicarlo»

strumenti». Quindi, stando a casa, accedo agli stessi programmi che utilizzo in ufficio e posso fare tutto, anche riunioni aziendali. Nella sede di Modena della Tetra Pak il telelavoro è già una realtà: «Lo applichiamo ormai da tempo – fanno sapere – nelle situazioni in cui si presentano delle necessità, come per esempio quelle della gestione dei figli. È un modo per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, che concordano con l'ufficio del personale i loro bisogni e la messa in pratica delle azioni». Diverso per esempio il discorso di un'altra “big” come la Ferrari, dalla quale invece fanno sapere che il ricorso a forme di telelavoro è ridotto ai minimi termini: «Alcuni impiegati in questi giorni stanno lavorando da casa, ma è una soluzione estemporanea», fa sapere l'azienda. Alla Lapam Confartigianato si stanno attrezzando: «Il contratto lo prevede – spiega il vicedirettore Luca Puccini – Stiamo valutando a quali tipologie di dipendenti applicarlo. Alcuni dei nostri operatori del settore It stanno già utilizzando però la piattaforma per lavorare da remoto». Dai grandi ai più piccoli, si può fare: «Abbiamo una dipendente che vive e lavora alcuni giorni della settimana a Zocca – conclude Andrea Cavallini dell'agenzia di comunicazione Mediamo – Ha un portatile aziendale con i programmi che le servono, fa grafica e parte di lavoro di segreteria senza essere per forza in ufficio». Salvo i servizi, però, il telelavoro non sembra ancora essere una soluzione per tutti. —


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