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L’amore gay ai tempi di Grindr

ELEONORA NITOPI

LORENZO CAVALERA L’amore gay ai tempi di Grindr

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Quante volte abbiamo visto al cinema bellissime storie d’amore LGBT, in cui i personaggi incontrano l’amore della propria vita in meravigliose ville o al college? Ci siamo mai chiesti se questo accade anche nella vita reale o solo sulla pellicola cinematografica?

Beh, sfatiamo i vecchi miti ma al giorno d’oggi l’amore gay non conosce ville, non conosce college, l’amore si “trova” su grindr. Per i meno esperti: grindr è una applicazione per incontri che utilizza la geolocalizzazione per farti vedere le persone che sono registrate e che sono nella tua stessa zona. Ma cosa può causare una app del genere nell’era dei social? Comporta che ogni conoscenza, relazione o amicizia parte da lì: due persone che si lanciano occhiate per strada non si avvicinano a parlare, accedono a grindr e se vedono l’altro sullo schermo dello smartphone mandano un messaggio per attaccare bottone. Spesso lo stesso accadeva in discoteca (quando ancora il covid non aveva cambiato le nostre vite). Ora passiamo ai tipi che si possono incontrare in chat, tutti leoni da tastiera, dietro lo schermo, fuori non sarebbero nemmeno in grado di far piangere Gemma Galgani e sappiamo che ci vuole veramente poco. Ci sono quelli pieni di sé, chi è semplicemente un “etero” “curioso”, chi cerca la passione di una notte e poi ci sono i miei preferiti, i timidi romanticoni che aspettano il principe azzurro a cavallo di un bianco destriero. Nessuno può credere che si possa trovare la persona giusta su una app, né tanto meno che una chat del genere debba essere talmente fondamentale da decantare tutti i rapporti umani con cui un individuo deve confrontarsi. Eppure, io ci sono riuscito, ho trovato la persona giusta, manca poco al secondo anniversario, ma è innegabile dire che nessuno dei due si aspettasse di trovare qualcuno con cui stare così bene in un momento in cui nessuno dei due cercava una relazione. Sono stato su quella app per diversi anni prima di trovare l’amore, sicuramente siamo stati fortunati a trovarci al momento giusto. Questo non toglie che ciò su cui si è costruita la relazione sono i momenti passati insieme, bisogna vivere le cose. Perciò, timidi romanticoni, l’amore della vostra vita può essere registrato su grindr, bisogna però mettersi in gioco e soprattutto non affidarsi interamente a una app per creare una sorta di rapporto. Bisogna anche saper correre dei rischi, mettersi in gioco, provare a essere più coraggiosi con chi vogliamo conoscere, e magari non lasciare tutto quel potere in mano ad una app. Raccogliete il coraggio e presentatevi, vivete!

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