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Chiesa cattolica e omosessualità

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ANGELO BOGLIONE Chiesa cattolica e omosessualità

Disclaimer: alla data di scrittura, 15/05/2021, allo scrivente non risulta di aver chiesto lo sbattezzo né tantomeno di essere stato scomunicato in quanto eretico ed è così da considerarsi a tutti gli effetti un membro della Chiesa Cattolica. Come vive un cattolico la contraddizione tra i valori d’inclusione cristiani e le posizioni retrograde della Chiesa sull’omosessualità? Uno schifo, grazie per averlo chiesto. La Chiesa cattolica è una delle aziende più antiche d’Italia e, dato che invento su due piedi, vanta il record del maggior numero di contraddizioni [1]. Una di queste è di essere al contempo l’organizzazione centralizzata e verticistica per antonomasia e avere al suo interno posizioni incredibilmente vaste, diversificate e in determinati casi pure antitetiche. Non sono un biblista [2][3] ma credo che in quella estesa raccolta di racconti che è la Bibbia la figura del protagonista assuma, a momenti alterni, sia la caratterizzazione archetipica del Padre Severo sia quella del Padre Amorevole. A partire dal manuale d’istruzione si denota pertanto una lieve tendenza schizogena che, scendendo dalla teoria alla prassi, non fa che aggravarsi. Mafiosi, santi e massoni

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Nella composita galassia Cattolica, infatti, si ritrovano associazioni di recupero per tossicodipendenti co-fondate da preti anarchici [4] così come costellazioni massonico-mafiose [5]. Anche all’interno di una stessa Compagnia si passa da centri di seconda assistenza per migranti, gestite in maniera avanzata rifiutando l’assistenzialismo, alla collusione con la peggio ipocrita borghesia catto-buonista.[6] Il motivo, che sicuramente non è un’indagine antropologica ma che rimane valido, è che gli umani sono vari, così il mondo, perché non dovrebbe esserlo la Chiesa Cattolica?

La versione ufficiale

A stabilire la rotta nel mare magno delle differenze del mondo Cattolico vi è la Congregazione della dottrina della fede. Istituita nel 1542 inizialmente con il nome di “Sacra Congregazione della romana e universale Inquisizione” [7], è stata nominata Sacra Congregazione del Sant’Uffizio nel 1908 prima della denominazione attuale. [8] Insieme ai nomi sono cambiati scopi e metodi: se lo scopo principale per l’Inquisizione era “mantenere e difendere l’integrità della fede, esaminare e proscrivere gli errori e le false dottrine”, grazie all’iniziativa Papa Paolo VI l’attenzione si è spostata dalla punizione alla promozione delle dottrina.[9][10] La Congregazione della Dottrina della fede esprime la posizione ufficiale della Chiesa sulle sue questioni più importanti e deve considerarsi, almeno nominalmente, quanto di più simile alla versione ufficiale del cattolicesimo.[11] Nonostante i passi in avanti concettuali e l’abbandono di una logica punitiva, la posizione della Chiesa Cattolica sull’omosessualità rimane ferma: «Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata. » [12]

Svicolando, puntualizzando, mettendo le mani avanti, la chiesa comunque dice che l’omosessualità è “oggettivamente disordinata”. Quindi di

[1] Si fregia inoltre della forma di governo più affascinante al mondo: Monarchia assoluta teocratica ierocratica elettiva [2] Nota cover dell’artista Guglielmo Bruno, epigono del trisavolo Giordano. [3] Di fatto non sono neanche un ingegnere seppur abbia raccattato una laurea a un certo punto della mia vita. [4] https://sanbenedetto.org/chi-siamo/sede-san-benedetto-genova/ [5] Assonanti con Comunione&Torrefazione [6] Classe a cui lo scrivente chiaramente appartiene ed è a sua volta. [7] Presieduta inizialmente dal Gran Inquisitore Cardinale Gian Pietro Carafa, assunse presto un potere immenso pima di essere ridimensionata. [8] http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/storia/documents/rc_con_cfaith_storia_20150319_promuovere-custodire-fede_it.html [9] Motu proprio Integrae servandae del 7 dicembre 1965 [10] https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_19880628_pastor-bonus.html [11] In ambienti sinistri e loschi si sarebbe detto “La Linea”. [12] http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html [2] Nota cover dell’artista Guglielmo Bruno, epigono del trisavolo Giordano. 8

immediato rimbalzo dichiara che tutte le persone per cui il proprio orientamento omosessuale è una parte fondante della propria identità, sono sbagliate. Oggettivamente eh, mica è un giudizio. I sassi cadono verso il basso e se sei omosessuale sei disordinato. È naturale, pulito, distaccato. Dietro un diabolico avverbio si accetta e rafforza lo status quo spacciandolo per legge divina: si giustificano con un’entità esogena, sia Dio, la Natura o la Scienza, problemi endogeni alla società umana, umanissima.

Non siamo fatti così

“Questa posizione non è accettata da tutti i membri della Chiesa!”. Verissimo, c’è chi fa peggio. E allo stato attuale sono anche i più politicizzati, coloro che in senso letterale scendono nelle piazze della città per portare avanti le loro istanze. Che si organizzano in cordate per mettere i loro uomini [13] nei gangli di potere. Che invadono le televisioni con i loro liquami. Nell’agone politico italiano le istanze politiche dei cristiani sono portati avanti dalla destra. Alla parola cristianesimo si attiva un frame reazionario, fatto di posizioni omofobe, sessiste e razziste che si sedimenta sempre di più ed è sempre più facile attivare. Progressisimo senza voce

Non ci sono istanze visibili e riconoscibili a livello nazionale di un cattolicesimo che non sia così becero. I vani tentativi di instaurare nuove cornici narrative, proponendo un cattolicesimo politicamente differente, si esauriscono in narrazioni scariche e poco convincenti. Manca totalmente, dall’altra parte del cattolicesimo progressista, la capacità di fare massa critica e scontrarsi alla pari con i reazionari, recuperando il terreno perduto negli ultimissimi anni.

Un conservatore tra reazionari

Togliamoci subito il dente: Bergoglio è un conservatore che in un ambiente reazionario risulta molto progressista. Su moltissimi fronti sta attuando delle riforme epocali, dal linguaggio utilizzato alle aperture su vari temi, tra cui quelle parziali dell’omosessualità. Definizioni molto parziali in effetti, da cui è chiaro che non potranno giungere riforme radicali, almeno nel breve periodo. [14] Nonostante sia nominalmente un monarca plenipotenziario, il Papa deve comunque confliggere con diversi interessi e blocchi di potere, che bilanciano quella che potrebbe essere una sua volontà di apertura: non è un mistero che sempre più gruppi dell’ultradestra cattolica chiedano la sua testa e che venga destituito.

Quindi che fare?

Occhi fissi sul bersaglio

Analizzare le contraddizioni, tenerle bene a mente e non voltare loro le spalle, ritengo sia un modo efficace per compiere passi in avanti giganteschi. In questo prendo spunto dalla Fisica: avere teorie in contrasto tra di loro non è la fine della ricerca, ma anzi la contraddizione traccia la strada per ulteriori percorsi fecondi. L’importante è non defenestrare questa contraddizione pensando che non esista e imbellettare l’oggetto della propria ricerca affinché rispetti i propri gusti. Tale processo di analisi è, per chi è cattolico, doloroso. Si vanno a mettere le mani dentro le viscere della propria identità, della propria educazione: a un principio etico etero-normato imposto dall’alto si oppone un’altra etica Queer [15] mediata dal-

le esperienze vissute. Dare i nomi alle cose

Il primo passo per camminare su questa contraddizione così fragile, da cattolici, penso che debba essere l’abbattimento dei tabù. Si deve poter parlare liberamente della realtà che ci circonda, senza pregiudizi, e non nascondendosi dietro regole di buona educazione, che altro non sono che una acritica accettazione dello status quo e, nei fatti, la soppressione seduta stante di qualsiasi dialogo. Ad esempio, volete sapere un tabù tra i tanti del cattolicesimo? Il sesso anale.[16] Ascoltare differenti punti di vista

È fondamentale capire, capire nel profondo, che la nostra esperienza di quella che chiamiamo realtà [17] è limitata e parziale. A dirsi è scontato, ma sono infiniti i parametri impliciti che assumiamo nella nostra vita. In particolar modo ascoltare le minoranze, chi il potere non lo ha o lo subisce in maniera diretta, è necessario e fondamentale. Non si può indagare lo stato di una casa senza chiedersi come stanno le fondamenta che portano tutto il peso sulle spalle. Necessario ma non sufficiente, perché bisogna tenerne a mente più possibili e non fossilizzarsi solo su una di esse, le più rumorose e potenti. Tenere il conflitto acceso

Una volta ascoltato e analizzato bisogna fare il passo più importante: agire. Bisogna tenersi sempre in tensione e capire che l’organizzazione di cui si fa parte, la Chiesa in questo caso, deve migliorare, deve cambiare, deve smettere di agire e schiacciare i diritti delle persone. Non basta la rabbia, ci vuole anche la sensibilità per capire dove si può agire e in che modo. Bisogna cucire sul vissuto tutte le azioni: non esiste un manuale. Allo stesso tempo bisogna mettersi in discussione sempre per capire se il proprio tentativo di cambiamento è stato smorzato e assorbito o se sta producendo variazioni significative. E nel mantenere questa tensione bisogna evitare di rimanere fulminati. Si dice che la Chiesa debba essere cambiata dal di dentro. [18] Dando per vera questa modalità, compagnз cattolici, credo abbiate capito con che postura debba essere affrontata la questione: non possiamo fare meglio di così?

[15] Termine ombrello dalla genesi travagliata, lo si può intendere, in maniera riduttiva, come “strano”, inteso nel senso di non normato, non “etero-cisgenere”. [16] Prego, non c’è di che, il consiglio è gratis: andate e prendetene tuttз. [17] Qualsiasi cosa intendiate va bene, non è un trattato di filosofia questo e non saprei neanche darvi una mano in tal senso. [18] A me risulta che il fascismo lo si sia abbattuto comunque stando al dì fuori di esso. 10

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