IN / TRANSIT. Architetture permanenti per un abitare temporaneo

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La Casa della Carità Angelo Abriani venne fondata nel 2002 su iniziativa dell’ allora arcivescovo Carlo Maria Martini all’interno di una ex-scuola costruita in età fascista e abbandonata da diversi anni nella periferia nord-est di Milano, nel quartiere Crescenzago. Essa è una struttura per l’accoglienza e l’ospitalità rivolta a individui e nuclei famigliari in difficoltà, che offre diversi tipi di servizi che variano dall’ospitalità temporanea all’interno della struttura ai servizi di prima necessità per migranti o senza tetto, da programmi di reinserimento sociale a progetti specifici per combattere la discri- minazione. L’obiettivo è quello di aiutare gli ospiti a riconquistare l’autonomia, prendendosi cura dei loro bisogni e assistendoli sul piano sanitario e su quello della tutela dei diritti, aiutandoli a trovare un lavoro e una casa, impegnandosi a non avere un’approccio assistenzialista ma di considerare di volta in volta la complessità dell’individuo in bisogno. Pur essendo un’organizzazione dichiaratamente cattolica la Casa della Carità si fa garante della laicità dell’operato, assicurando l’aiuto a prescindere da qualsiasi professione di fede dell’ospite. Garanti della fondazione sono i vigenti Arcivescovo e Sindaco della città di Milano. Attualmente la Casa della Carità ospita 52 uomini e 21 donne che hanno richiesto un alloggio temporaneo. L’ospitalità può durare da poche settimane a diversi mesi a seconda del singolo caso, e si conclude generalmente quando la persona riesce a diventare autonoma e ottenere una fonte di reddito tale da permettersi un’abitazione.

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