JUST KIDS - #06 - Aprile 2013

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[Musica] suggestioni

Rusted Pearls&The Fancy Free Roadsigns (Autoprodotto, 2012) di Andrea Furlan

L

a vecchia scuola del rock continua a mantenere intatto il suo fascino anche per le nuove leve di musicisti che ad essa si riferiscono come punto di riferimento e guida spirituale. La lezione di Alman Brothers, Lynyrd Skynyrd fino ai più recenti Black Crowes non è passata inosservata nel profondo nord-est, alla periferia estrema dell’impero, la terra d’origine dei già affermati W.I.N.D., il power-trio da una decina d’anni paladino italiano dell’hard blues. Questa volta a raccogliere il testimone sono i Rusted Pearls & The Fancy Free, la band di quattro ragazzi di Udine che da qui gettano un ponte ideale verso il profondo sud degli States. Dario Snidaro (chitarra e voce), Andrea Mauro (chitarra), Massimo Mattiussi (batteria) e Marco Fabro (basso) hanno nel cuore il sothern rock, quell’affascinante miscela di rock, blues e soul coniugata con la laziness caratteristica delle terre bagnate dal Mississippi. Il biglietto da visita del quartetto è Roadsigns, un EP di sei tracce che suona grezzo ed energico come fosse registrato dal vivo. I primi due brani, Free e Roadsigns and white lines dicono già tutto tutto degli intenti del gruppo, tempi veloci e chitarre in resta, dure il giusto che si intrecciano solo. Chilly girl ammorbidisce i toni verso una rock ballad dalle tendenze melodiche introdotta da un arpeggio di chitarra e accompagnata dal piano di Alberto Pezzetta. Home rialza il tasso energetico con una forte carica elettrica a sottolineare il riuscito refrain. Chiudono il disco i due episodi migliori, Rusted pearls, una ballatona che trasuda spirito southern da tuti i pori, a cominciare dalla voce roca e indolende di Snidaro per arrivare alle chitarre distor-

te che accendono con grinta il finale, e Precious, con l’hammond di Pezzetta e le backing vocals di Sarah Del Medico ad arricchire il sound e a trasformare il brano in una corsa avvincente lungo le strade percorse dai già citati Black Crowes. I Rusted Pearls partono con il piede giusto, il loro esordio possiede le caratteristiche necessarie per attirare l’attenzione di quanti credono ancora nel rock sanguigno e stradaiolo che senza troppi fronzoli va dritto al bersaglio. Sono giovani ed hanno l’attitudine giusta verso un genere intramontabile. Se questo è solo l’inizio, possiamo ben sperare nel futuro di questi ragazzi. Intanto Roadsigns ha fissato le coordinate di un percorso che, visti i presupposti, ci auguriamo continui spedito verso nuovi traguardi. [ ]

RUSTED PEARLS & THE FANCY FREE - ROADSIGNS 01. Free 02. Roadsigns and white lines 03. Chilly girl 04. Home 05. Rusted pearls 06. Precious

JK | 58


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