GIORNATE DI STUDIO SULL’ARTE CIRCENSE 22/26 NOVEMBRE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO circoedintorni.it opencircus.it
foto di Miriam Velotti
Se per gli artisti il ritorno allo spettacolo dal vivo dopo i lunghi mesi di lockdown e restrizioni ha significato un momento di gioia, oltre che la possibilità di ricominciare a vivere del proprio lavoro, per le Giornate di Studio sull’Arte Circense abbiamo vissuto un’euforia simile, condivisa dallo staff, dagli ospiti e dagli studenti partecipanti. Dopo l’esperimento “forzato” che nel 2020 ci aveva portato a svolgere il laboratorio completamente online, tutto sommato positivo, poter organizzare la XIII edizione in presenza è stato decisamente più appagante, anche perché siamo riusciti a strutturare una programmazione ricca e attenta alle varie voci del circo. Non sono comunque mancate le difficoltà, prima fra tutte il dover rinunciare al laboratorio di giocoleria per le limitazioni dovute al coronavirus. Ma nel corso del tempo (e in pieno spirito circense) abbiamo saputo fare di necessità virtù. Abbiamo dunque deciso di sostituire la parte di workshop con esibizione live, occupando l’aula teatro del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano con una serie di artisti che hanno saputo coinvolgere profondamente i ragazzi e le ragazze presenti. L’ennesima dimostrazione della forza prorompente delle discipline delle meraviglia. Il focus principale delle Giornate di Studio è stato “Il circo e i giovani” . Come ha spiegato il Professor Alessandro Serena, direttore scientifico dell’iniziativa che, come ogni anno, ha curato le lezioni storiche introduttive ad ogni sessione, “Il circo da diversi anni si trova in una fase di rinnovamento grazie al fertile bacino delle scuole di arti circensi, alle influenze dei linguaggi della danza e del teatro che arricchiscono e rinnovano i codici della pista. I giovani sono sempre più i protagonisti di questa rigenerazione.” Tra le nuove leve presentate in Statale, il giocoliere Lucas Zileri, che ha
stupito tutti con la sua “danza” fatta di racchette da ping pong e la compagnia colombiana Axioma, che ha raccontato con una sentita performance fisica la complicata situazione del suo paese, arrivando dritto al cuore degli studenti che ne hanno com-
A completare la fitta scaletta di interventi, rientrando nei focus “Mestieri. In scena e oltre” (che ha posto l’accento sui ruoli differenti rispetto a quelli dell’artista, che pur meno visibili sono fondamentali ed arricchiscono le possibilità di carriera nel settore) e “La critica in pista” (che ha raccolto le testimonianze di critici, giornalisti e studiosi), personalità di
Selyna Bogino
di Nicola Campostori
preso l’intensità, scoprendo allo stesso tempo il valore sociale del circo. Ampio spazio è stato dato alle presenze femminili nel circo, riunite nel focus “Moira 90” che ha celebrato il novantesimo anniversario della regina del circo. Anche in questo caso, i partecipanti hanno apprezzato soprattutto le esibizioni dal vivo, come quella dell’antipodista Selyna Bogino e della giovanissima Angelica Caforio del Piccolo Circo dei Sogni di Paride Orfei. JUGGLINGMAGAZINE.IT
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spicco come Luisa Cuttini di Tendenza Clown, il regista Raffaele De Ritis, Filippo Malerba di Quattrox4 e Adolfo Rossomando di Juggling Magazine. Tra i protagonisti delle Giornate di Studio sicuramente i Black Blues Brothers, gruppo di acrobati kenioti che da diversi anni riscuote un successo clamoroso in tutto il mondo (strabiliando anche in Statale il pubblico con le loro evoluzioni con la corda) per un totale di oltre 700 repliche e ben 300.000 spettatori. I Black Blues Brothers torneranno a Milano per presentare il loro travolgente show acrobatico e musicale al Teatro Carcano dal 29 dicembre PROGETTOQUINTAPARETE.IT