Juggling Magazine #84 - september 2019

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HULA HOOP!!

www.hulahoopitalia.com https://italianhoopconnection.wordpress.com di Paola Berton

PRIMI PASSI

foto di Smiley Videography

foto di Pierre Feniello

foto di Pierre Feniello

Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo sugli sviluppi dell’hula hoop, ho dovuto ripercorrere i miei ultimi 10/12 anni di vita, ed è stato molto piacevole ricordare questo percorso. Quando nel 2008 cominciai a praticare professionalmente hula hoop abitavo nel Regno Unito e bisognava girare in lungo e in largo per trovare corsi che insegnassero questa disciplina. Sullo stesso web esistevano solo un paio di tutorial girati oltreoceano. In brevissimo tempo però i cerchi colorati cominciarono a moltiplicarsi, così come i corsi e gli eventi, tanto che mi ritrovai a partecipare al gala di una convention di hula hoop nel nord dell’Inghilterra. Furono cinque giorni di workshop di hula hoop con partecipanti venuti da tutto il Regno Unito che finalmente si riunivano per imparare e praticare insieme. Per quegli anni... un sogno! Fu così che iniziai a conoscere una realtà che stava appena nascendo e che sarebbe presto diventata l’hooping community europea, oggi collegata e diffusa internazionalmente. Il primissimo evento in cui la comunità di hula hooper si è ritrovata, e che ha sicuramente dato una forte spinta alla diffusione di questa disciplina, è stato il Burning Man, nel deserto del Nevada. È in America infatti che, più di una quindicina di anni fa, si iniziò a praticare l’hula hoop in modo differente da come veniva usato nei classici numeri di multihooping del circo tradizionale. Da oltreoceano il fenomeno hooping venne trasportato anche in Europa, nel Regno Unito in primis, poi in tutte le altre nazioni. Lo scambio e l’approfondimento della tecnica è cresciuto anche grazie alla presenza sempre maggiore di hula hooper ad incontri internazionali di giocoleria e spinning (primo tra tutti l’Europen Juggling Convention). E stato proprio grazie alla contaminazione con queste altre discipline che la tecnica si è evoluta il modo esponenziale. Oggi vengono organizzate convention di hula hoop in ogni paese, con insegnanti che viaggiano in lungo e in largo per intervenire ai vari eventi. Infine la crescita dei social media ha sicuramente aiutato lo sviluppo e l’espansione di questa disciplina, accorciando le distanze e permettendo la divulgazione di materiale e la promozione degli eventi.

DIFFUSIONE IN ITALIA Nel 2011, rientrata in Italia, scoprii che qualbolognesi e si aprì cosa, molto timidamente, si stava muovenanche a partecipanti do anche qui. I pochi appassionati erano disdall’estero che diffusero seminati lungo la penisola e quasi tutti si alil passaparola di un evento lenavano autonomamente, in contatto tra estivo in Italia da non perloro solo virtualmente, grazie ad un gruppo dere assolutamente. Poi, Facebook (Italian Hoopers). Decisi così di raancora, si volò al Lido di Vedunare per alcuni giorni i praticanti di questa nezia per atterrare infine defidisciplina. Nacque l’Italian Hoop Connection nitivamente sui colli modenesi. che, nella primissima edizione, ospitò per tre Così anno dopo anno, edizione giorni meno di una decina di coraggiose pardopo edizione, l’anno prossimo si con affetto dai partecipanti e da un gruppo tecipanti in un casolare sui colli vicentini. Fu festeggerà il decimo anniversario! fedele che ritorna anno dopo anno, provesubito amore! Era nato qualcosa che, negli La ricetta oggi è semplice, una nienti da tutta Europa, ma anche da Auanni, avrebbe connesso molte hooper italiabella location immersa nel verde stralia, Centro e Nord America e Asia. ne creando collaborazioni che hanno poi gelungo il fiume, tanto spazio per pratiCredo che l’ingrediente segreto che denerato altri eventi, workshop, sodalizi articare, i migliori insegnanti provenienti termina il successo di questa convenstici. Nel frattempo provai ad organizzare da tutto il mondo, una piscina, una jation sia il gruppo e i legami che si foranche il primo workshop, a Milano, dove cuzzi, delizioso cibo, musica, tanta mano in esso. Gli istruttori, attentagiunsero solo tre partecipanti, il secondo festa, tutto servito per cinque giorni, ai mente scelti, oltre ad offrire worfu a Roma, in cui erano forse cinque! Il primi di luglio, con un limite di 60 partecikshop che coprano un range tecnisecondo anno l’IHC si trasferì sui colli panti. Italian Hoop Connection è ricordato co più ampio possibile, e worWWW.JUGGLINGMAGAZINE.IT

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WWW.PROGETTOQUINTAPARETE.IT


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