Juggling Magazine #80 - september 2018

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QUINTA PARETE L’INNOCENZA DELL’UMORISMO MOSTRA ITINERANTE DI JOANA BASSI Questa mostra non è stata creata per tracciare una storia romantica o difendere la tradizione del circo in quanto tale, anche perché in realtà quel tipo di approccio è sempre stato temuto dalla mia famiglia, lontana dal voler essere rappresentata da un genere o da un tipo di folklore. I miei nonni prima, e i miei genitori poi, sono stati più che altro ispirati da uno spirito di innovazione che, consapevolmente o meno, non era che l’essenza del circo. In questa mostra cerco di avvicinare il pubblico a scoprire a sua volta la scintilla che ha spinto gli artisti di ieri ad alimentare il fuoco sacro di questa professione, una scintilla dall’incandescenza continua che accomuna tutti gli artisti e che si propaga nel tempo fino ad oggi. Ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo intorno ai sedici anni, seguendo le orme dei miei genitori, ballerini e giocolieri degli anni ‘70. Ricordo il mio debutto durante un tour della mia famiglia, sotto un tendone, in Australia. Mio fratello Leo Bassi ed io ci adattammo presto alle infinite ore di prove necessarie per padroneggiare le più diverse discipline. Imparavamo le acrobazie, la danza, la giocoleria e la musica; lo spettacolo era la nostra casa, la nostra scuola, il nostro lavoro e la nostra ricompensa quotidiana. Dopo trent’anni trascorsi a esibirmi in molti paesi, ho iniziato anche a insegnare, moti-

vata dalla consapevolezza di aver sviluppato le mie tecniche di clown e dal voler trasmettere anche agli altri il mio bagaglio creativo. Molti colleghi, soprattutto comici, hanno iniziato a chiedermi di fare da occhio esterno al loro lavoro, il che mi ha portato rapidamente a scrivere spettacoli per il circo, la strada e il teatro. Oggi supporto la creazione artistica di molte giovani compagnie, motivate da quel fuoco sacro cui accennavo prima, esperienza che mi permette di attingere al bagaglio creativo accumulato in anni di lavoro personale e di trasformare al meglio la conoscenza che ho acquisito nel tempo. L’idea della mostra è nata per caso. Trovai negli archivi stampa alcune proiezioni di fotografie viventi dei Fratelli Lumière. Tra i titoli di coda di un numero comico di pagliacci, compariva anche il nome del mio bisnonno, Cianchi! Riuscii finalmente a risalire alla versione digitale della pellicola. Vedere gli antenati dei pagliacci passare dalla staticità delle fotografie ai filmati è stato uno shock immenso! Il materiale era datato 1896…è stato davvero come scoprire un patrimonio artistico senza precedenti, un aspetto nascosto della cultura occidentale dello spettacolo dal vivo. Raccogliendo foto e poster degli archivi di famiglia, decisi di

organizzare una prima mostra itinerante, leggera e temporanea, in una galleria a Berlino, nel gennaio 2016. Da allora, gli inviti a ospitare l’esposizione si sono moltiplicati, mettendo in relazione vari luoghi e diversi festival interessati al progetto. Al termine della visita, a volte propongo anche un mio solo in cui interpreto me stessa, il pagliaccio, vestita come i miei antenati, in cui suono anche un brano di violino classico. Il pubblico racconta di aver avuto la sensazione di viaggiare nel tempo, di aver imparato cose che non sapeva sui clown e le loro origini. Quello che so con certezza è che, oggi come ieri, la più grande scoperta che si può provare alla vista di questi personaggi, è l’innocenza di un umorismo senza il quale la nostra risata potrebbe scomparire. Joanna Bassi nasce nel 1955 da una famiglia di artisti di origine italo-franco-inglese che trova la sua espressione nel circo, nel cabaret e nel music hall da diverse generazioni, e in ciascuna delle quali ha saputo distinguersi attraverso differenti discipline e tecniche artistiche con originalità e precisione. La sua formazione artistica comprende acrobatica, danza, giocoleria e musica. Poliglotta, è autrice, clown, regista, e affianca la sua carriera di attrice a quella di violinista.

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