Juggling Magazine #68 - september 2015

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tacoli, due nuove sedi, la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la tenuta di Fontanafredda. In sintonia con Expo Teatro a Corte dedica alcune riflessioni al tema del cibo, riscoprendo la contaminazione tra il rito dello spettacolo e quello della nutrizione. Il focus nazionale è dedicato alla Germania, tra cui spicca la presenza di Gob Squad, uno dei collettivi più irriverenti della scena tedesca. Il primo week end del festival è particolarmente attento al circo contemporaneo. Ne approfittiamo per intervistare due compagnie significative della programmazione di circo: Gandini Juggling. famosa compagnia internazionale di giocolieri e Capillotractees, incredibili artiste finlandesi.

ti, ed “8 songs” è il primo spettacolo in cui firmiamo la regia ma non siamo in scena. Gandini Juggling è un progetto che negli anni si è ispirato a più stili e giocolieri, c’è sempre un prendere delle cose da tanti amici di giocoleria e danza che danno tanto ai nostri lavori. Nello specifico per la giocoleria negli ultimi due spettacoli Sakari ha ispirato molto la giocoleria che portiamo in scena. Al momento sono circa una trentina le persone che lavorano per/con noi, una decina dei quali con una grande continuità, altri con diversa frequenza, o solo per determinati spettacoli.

GANDINI JUGGLING www.gandinijuggling.com intervista a Sean Gandini In questi anni abbiamo scoperto che siamo bravi a creare nuovi spettacoli e che risultano interessanti per pubblici diversi. Quando abbiamo fatto “Smashed”, che io considero un lavoro molto teatrale, abbiamo avuto l’attenzione di tutti i critici di danza, mentre ora che mettiamo in scena “4x4”, che per me ha un focus importante sulla danza, invece sono venuti tutti i critici del teatro a parlarne, mentre “8 songs”, nato come un divertissment sul rock’n’roll, ha invece raccolto commenti, interesse e letture da persone di teatro. Il successo di “Smashed”, con le sue 500 repliche in tutto il mondo e ancora 100 date prenotate, ha fatto diventare tutto più grande. Non sappiamo quanto durerà ancora, ma siamo fortunati perché questa locomotiva ci permette anche di produrre altro, di osare nuovi spettacoli. Stiamo aprendo molte porte nuove e impiegato molte delle nostre energie sul nuovo spettacolo “4x4”. Un investimento importante, e la sensazione di tornare indietro alle nostre origini. Recentemente abbiamo abbandonato il lavoro sui siteswap, anche se è sempre latente nei nostri lavori. Ora lavoriamo più sull’estetica, sul “classicismo” della giocoleria, una riflessione che informa gran parte del lungo lavoro di creazione, oltre un anno, impiegato nella creazione di “4x4”. Il balletto ha 300 anni di storia e canonizzazione, mentre la giocoleria non ha tutto questo trascorso alle spalle, e per me era interessante mettere allo stesso

livello le due arti e vedere quanto sono simili e quanto sono diverse. Mi sono affascinato tantissimo all’evoluzione del balletto, le sue regole, e poi coreograficamente c’è una storia ricchissima che la giocoleria non ha, e che solo di recente sta approcciando. C’è una ricchezza straordinaria da scoprire nella coreografia della giocoleria e siamo solo all’inizio di questa ricerca. In ogni caso non vogliamo diventare un’etichetta, non vogliamo che la gente crei aspettative su un certo tipo di spettacolo dei “Gandini”. E a novembre porteremo inscena uno spettacolo speciale che si chiama “Meta”, dove lavoriamo di nuovo con i ballerini ma in un contesto più teatrale, dove affrontiamo di nuovo il tema del corpo del giocoliere, tornando ai temi di “Clowns & Queens”. Io e Kathy siano i direttori della compagnia. Per anni siamo stati registi e interpre-

Gandini Juggling nasce come un duo di un uomo e una donna, e abbiamo sempre puntato a includere giocoliere donne nei nostri spettacoli. La proporzione tra i generi dipende anche dai progetto; in “4x4” ci piace poter mantenere la parità tra i generi, mentre in “Smashed” una delle caratteristiche dello spettacolo è portare in scena una maggioranza di uomini, ma quando una delle donne non può esserci non abbiamo sostituzio ni e sono io a prendere il suo posto. Per “4x4” è invece difficile trovare donne capaci di farlo. Ce ne sono pochissime al mondo che possano giocolare ad un buon livello clave, palle e cerchi e al contempo ballare! Magari alle donne non interessa la giocoleria, si dibatte molto oggi per capire se questa situazione abbia una matrice culturale o genetica, forse è un misto di entrambe. E interessante ino ltre per me portare la sessualità nel mondo della giocoleria, perché di questo si parla poco nella giocoleria oggi. Nei nostri spettacoli affrontiamo spesso il tema della sessualità, senza fornire risposte, piuttosto donando delle immagini e ponendo domande.

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