COMPAÑÍA DE CIRCO “EIA” CIRCO UMANO circoeia.com di Fabrizio Giannini
foto di @dieciseisbi
L’anno scorso la Compañía de Circo “eia” ha festeggiato dieci anni di esistenza. Questa creatura stabile e in fluido divenire - che per noi si chiama compagnia - è quella di una famiglia che si allarga, una dimensione aperta a chiunque voglia incontrarsi e scambiare un po’ di sentimenti sull’umano. Negli ultimi dieci anni abbiamo portato i nostri spettacoli in festival e teatri un po’ in tutto il mondo, spingendoci a rimodulare il nostro modo di lavoro e alternando momenti di tournée e di creazione. Cosa che era prevista anche quest’anno, in occasione della nascita del percorso di creazione di NUYE, ma che abbiamo dovuto ridisegnare per cause che tutti conosciamo. Il periodo del lock down era dedicato alla tournée di inTarsi (Premio MAX 2017 in Spagna) e fortunatamente la creazione di NUYE, che debutterà l’anno prossimo, non ne ha risentito troppo. Le condizioni difficili di questo 2020 non hanno
messo in discussione il progetto, né hanno cambiato i suoi principi: crediamo fortemente nel bisogno di un approccio fisico all’arte del circo e non riusciamo a immaginare il nostro lavoro in un altro modo. Tutto quello che stiamo vivendo in questi mesi ha aumentato ancora di più il significato del nostro obiettivo fondamentale, far vedere alla gente come noi viviamo le relazioni umane attraverso il circo, spingendoci ancora di più a restare coerenti con le idee e la volontà di essere chi siamo. Restare fermi per molti mesi ci ha permesso di dedicare più tempo alla ricerca teorica degli argomenti, c’è stato più spazio per riflettere e immaginare i contenuti. La Compañía de Circo “eia” si muove attraverso traiettorie di esplorazione delle relazioni umane da prospettive differenti. Se il riferimento di CAPAS (Premio Città di Barcellona 2011) era la famiglia e le tradizioni, con inTarsi abbiamo portato l’attenzione sul singolo e la dinamica di gruppo.
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Con Espera, invece, indaghiamo il rapporto tra attore/attrice e spettatore. Non avevamo però ancora sperimentato intorno alla relazione a noi più vicina, noi che come membri fondatori della compagnia siamo una coppia di mano a mano. Il fulcro della creazione di NUYE è infatti la coppia. Gli artisti in scena sono sei: due ragazzi, due ragazze, e una coppia formata da un ragazzo e ragazza. Quando ho iniziato a studiare, intorno al 2002, il percorso per arrivare al circuito professionale non era ben tracciato come adesso. Il mio aggancio con il circo è stato il rock acrobatico, insieme al mondo delle convention. Io stesso sono arrivato a frequentare Carampa come artista aereo di tessuti. Poi è successo che dopo un mese, incontrando Armando, abbiamo messo insieme in modo naturale quello che era a noi stessi più congeniale: io volevo lanciare e lui essere lanciato. E da lì sono passati 18 anni di esperienze condivise...Già dall’epoca del Circo de la Sombra (15 anni fa!), io e Armando abbia-
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