3 pubblico e sicurezza
DINAMICOSE
di Matteo Giovanardi sviluppo del pubblico e assistente alle direzioni
LUGLIO/AGOSTO/SETTEMBRE
Chi ha seguito gli aggiornamenti dal pianeta Dinamico saREGGIO EMILIA (RE) peva che il 2020 si presentava come un anno col botto, dinamicofestival.it ricco di progettualità. Un progetto internazionale, che avrebbe visto la squadra italiana di funamboli coordinati da Andrea Loreni a Galway, capitale europea della cultura 2020. Un progetto nazionale dedicato alla formazione e accompagnamento degli under 25 nelle pratiche della direzione artistica. E l’anniversario di dieci, folli anni di Dinamico Festival: due settimane per festeggiare il raggiungimento della doppia cifra nel numero delle edizioni, una sorta di maggiore età per la piccola creatura circense reggiana. Ovviamente, a nulla di questo è stato possibile dare seguito a causa della pandemia, che ha bloccato i progetti internazionali e impedito le possibili partnership per portare a termine quelli locali. Dopo i primi speranzosi mesi passati in attesa, e dopo i molti confronti avvenuti tra le varie parti del settore, il collettivo Dinamico si è messo all’opera per trovare una soluzione che potesse mantenere operativo lo staff del festival, non perdere la relazione con la propria comunità di riferimento e le relazioni sviluppatesi negli anni con i propri sostenitori, e tentare comunque di offrire parte della proposta artistica. Una sintesi è stata trovata nella scelta di NON creare una versione ridotta del festival, per evitare di proporre alla comunità del Dinamico una versione “scalata” di ciò a cui si è affezionata nel corso degli anni. Al contrario, la palla al balzo è stata colta per espandere Dinamico spazialmente: alla rinnovata Reggia di Rivalta, grazie anche al supporto dell’amministrazione locale, dove We Only Drink Champagne, cabaret di circo coordinato da Francesco Sgrò, è andato in scena per una doppia replica; ai Chiostri di San Pietro, con Flaque, della compagnia De Fracto, suggestiva location in centro storico che, assieme alla replica di Smashed 2 di Gandini Juggling, al Teatro Cavallerizza, vedrà rinsaldato il legame tra Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Dinamico Festival. Dal 17 al 20 settembre, alla Polveriera di Reggio Emilia, il Circo Paniko ha montato il suo chapiteau, un appuntamento importante per non lasciare la città di Reggio sprovvista di tendoni nemmeno in questo anno strambo. È anche un appuntamento importante per la memoria del festival: dieci anni fa, infatti, iniziava l’avventura del festival, sotto quello stesso tendone, in un poco frequentato parco reggiano. Continuano le esperienze di residenza e laboratoriali, grazie alla collaborazione con MaMiMò, dove Clara Storti presenterà in anteprima il suo Gretel, e grazie ad ACER, che permetterà a Enrico Formaggi e alla compagnia Cieocifa di lavorare su spazi periferici al di fuori dei circuiti culturali. Dinamico si muove nello spazio, ma anche nel tempo: da festival di 4 giorni quest’anno si è trasformato in rassegna, stiracchiandosi fino all’inizio di luglio e allungandosi fino a fine settembre. L’intera esperienza ha preso dunque il nome di DINAMICOSE: cose che succedono, eventi per la città e i suoi molti spazi. Questo test spazio-temporale è una grande prova per capire se il pubblico del festival è pronto a seguirci in un’avventura al di fuori dei tempi e degli spazi conosciuti. Speriamo che l’anno corrente sia stato una chance ben colta per una realtà come la nostra, che può sembrare grande ma è ancora tutta da far crescere, e che le iniziative siano state percepite dalla comunità dinamica come un utile sospiro di sollievo. Siamo vicini a chi ha faticato dovendo ripensare le proprie iniziative, tournée, vite professionali e personali: un abbraccio dinamico, rigorosamente a distanza, per ora. Uno forte, dal vivo, a chi vedremo nelle rimanenti date, e ancora più stretto nel 2021!
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foto di Riccardo Massidda
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