Rodolfo Sacco
Reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Ospedali Riuniti Foggia
ANAMNESI Paziente Maschio, 82 aa. Peso 78 kg. Familiarità per K colon (padre). In A.P.R. solamente cardiopatia ipertensiva senza episodi di scompenso. Cirrosi epatica HCV+, SVR in seguito a terapia con DAAs (daclatasvir) nel 2016.
STORIA DI MALATTIA DEL PAZIENTE Nel luglio 2020 diagnosi di HCC monofocale (35x32 mm) al VII segmento, sottoposto a resezione. In seguito a resezione, decremento dei livelli di AFP da 235 ng/mL a 4 ng/mL. Al controllo TAC del marzo 2021 evidenza di linfoadenopatia ripetitiva in sede paracavale retropancreatica. Incremento dell’AFP a 212 ng/mL. Condizioni cliniche al momento della recidiva: funzionalità epatica preservata (Child A5); buone condizioni generali, ECOG 0. Valutazione cardiologica: buon compenso emodinamico. Indicazione a terapia sistemica con lenvatinib 4 mg x 3/die. Primo controllo fissato a due settimane con esami ematochimici generali. Controllo a due mesi: AFP da 271 ng/mL a 23 ng/mL; esami di funzionalità e citolisi epatica nella norma. Discrete condizioni generali, ECOG 0. Il paziente lamenta diarrea, balanopostite e dermatite perianale, che per il paziente rappresenta la problematica più evidente. Consigliata sospensione della terapia sistemica per 3 giorni, per poi riprendere a dosaggio ridotto (2cps/die per 3 giorni) e successivmente 3 cps/die, terapia antidiarroica e terapia topica. Situazione clinica dopo 6 mesi: funzionalità epatica e condizioni generali sono ancora preservate (ECOG 0). Permane la favorevole risposta tumorale al lenvatinib. Si prosegue con la terapia in corso.
RAPID RESPONSE
CASO CLINICO