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Questo libro appartiene a ____________________________________
Volume realizzato in occasione della mostra
PROFEZIE PER LA PACE
allestita alla 46a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli
Promossa da Gioventù Studentesca
A cura di Giorgio Bruno, Bernardo Cedone, Tommaso Grasso, Mario Mascilongo, Sara Nervi, Luciano Parlato, Matteo Severgnini, Tommaso Sperotto, Francesco Tanzilli, Cristina Zeni
Con la collaborazione di studenti e docenti di Gioventù Studentesca
Idea percorso Emmanuel Exitu
Direzione creativa e storytelling Emmanuel Exitu e Nicola Lonato
Progetto di allestimento Maria Chiello
Coordinamento del progetto di allestimento Angelo Matteoni
Ideazione grafica Annalisa Titolo
Progetto illuminotecnico Chiara Tabellini
Stampa Immaginazione Event Solutions
Realizzazione video WIP Italia
Si ringrazia padre Michel Abboud, Layla Alsheikh, don Rito Alvarez, Caterina Amigoni, Emanuela Andolfo, Andrea Avveduto, Giorgio Bazzega, Linda Biehl, Daniele Bombardi, Franco Bonisoli, Maddalena Boschetti, Lucia Capuzzi, Robi Damelin, Carmine Di Martino, Alexander Espinoza, Stefania Famlonga, Giacomo Gentile, Anton Goodman, Leone Francesco Grotti, Jean Paul Habimana, Binan Kayyali, padre Firas Lutfi, Benedetta Maino, Sara Meneguzzo, Otim Niebin, Ntobeko Peni, Marco Peronio, Bwa Bwa Phan, suor Paësie Phillippe, Giacomo Pizzi, suor Valentina Sala, Giovanna Salome, Maria Acqua Simi, mons. Pero Sudar, Amy Foundation, Associazione Famiglia Kizito, Caritas Libano, Centro giovanile “Luigi Giussani”, International Music Friendship, ISPI, Micromondo OVD, Il Mosaico, Oasi degli Angeli di Pace, Parents Circle – Families Forum, Phan Foundation, Pro Terra Sancta, Rabbis for Human Rights, Scuole per l’Europa, St. Joseph Hospital, St. Jude Children’s Home
Si ringrazia in modo speciale Monsignor Paolo Pezzi, Arcivescovo Metropolita della Madre di Dio a Mosca, e S.E. Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini Hanno partecipato alla preparazione della mostra Camillo Bartolini, Nicola Celora, Marco Cirnigliaro, Saviana Corso, Elena Dell’Orto, Davide De Petri, Mitch Invernizzi, Maria Elisa Le Donne, Carlo Magnoli, Valeria Marrone, Pasquale Marzo, Giovanni Minghetti, Mariella Nuvoli, Claudia Peri, Hai Mee Protino, Giovanni Raccichini, Andrea Regarbagnati, Maria Cristina Romagnoli, Beatrice Sacchi, Michele Salvatori, Marta Savino, Giovanni Scardino, Gaetano Scornavacche, Mario Tamburino, Lorena Urli Antony A., Benedetta A., Costanza A., Rachele A., Caterina B., Cecilia B., Chiara B., Filippo B., Francesco B., Giacomo B., Giovanni B., Giulia B., Maria B., Mattia B., Michele B., Paolo B., Pietro B., Raffaele B., Sara B., Tommaso B., Agnese C., Alejandra C., Alessandra C., Anna C., Benedetto C., Francesca C., Giuditta C., Lorenzo C., Luigi C., Maddalena C., Marco C., Matilde C., Rachele C., Stefano C., Caterina D. M., Elisa D. C., Luca D. L., Maria D. G., Matilde D., Matteo D., Riccardo D., Alexander E., Camilla F., Lucia Elena F., Paola F., Teresa F., Tommaso F., Veronica F., Sara G., Stefano G., Tommaso G., Giacomo H., Nicole J., Anna L., Anna Lu., Chiara L., Lorenzo L., Lucia L., Ada M., Anna M., Alessandro M., Beatrice M., Carlotta M., Caterina M., Cecilia M., Emilia M., Francesco M., Gabriel M., Giacomo M., Luca M., Lucia M., Matilde M., Michelangelo M., Giorgio N., Caterina P., Claudia P., Mariachiara P., Maria Chiara P., Mattia P., Ilaria P., Anna R., Maria R., Camilla S., Carlo S., Caterina R., Cecilia R., Cecilia S., Giuseppe S., Marco S., Maria S., Matilde S., Filippo S., Lucia S., Maria Chiara S., Sofia S., Benedetta T., Caterina T., Francesco T., Maddalena T., Maria T., Pietro T., Beatrice U., Erica U., Caterina V., Chiara V., Riccardo V., Stephan W., Sofia Z.
Noleggio mostra
IES – International Exhibition Service
PROFEZIE PER LA PACE
A cura di Bernardo Cedone Tommaso Sperotto
Con la collaborazione di docenti e studenti di Gioventù Studentesca
Interviste di Pierbattista Pizzaballa Paolo Pezzi
la stampa di un libro. e rilegata, ha qualcosa di affascinante. nome impresso, probabilmente resterà appassionati.
Nicolò, socio in questo progetto, grado di realizzare questo mio sogno. va a lui per aver “sposato” messo
Pubblicare è dare alla luce.
Desideriamo mettere in luce parole che accompagnino le persone nella vita.
Questa è la responsabilità che abbiamo come editori.
a tutti gli intervistati permesso di incontrare particolare Pietro Manganoni, Gigi Soldano, ci ha fornito la maggior parte delle pubblicazione.
Libri compagni di viaggio.
Nella collana Alle colonne d’Ercole
Custodire l’umano. Voci dall’Ucraina
A cura di Elena Mazzola
Václav Havel
Il potere dei senza potere
Matteo Fanelli
sempre sostenuto soprattutto amici di sempre che ancora prima di aver riservargli naturalmente.
13 aprile 1945. La lotta partigiana e il martirio di Rolando Rivi
Marco Martini
Economia, l’ordine della casa. Lavoro persona intrapresa
Profezie per la pace www.itacaedizioni.it/profezie-per-la-pace
Stampato in Italia da Modulgrafica Forlivese, Forlì (FC)
Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite certificate FSC‰, da materiali riciclati e da altre fonti controllate. Utilizziamo inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.
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Introduzione
La profezia della pace
Il mondo brucia. Il calore, questa volta, lo sentiamo anche noi, dall’Europa: brucia a Kiev, brucia a Gaza e in innumerevoli altri posti, come abbiamo scoperto realizzando questa mostra. Luoghi lontani, che nemmeno avremmo saputo indicare sul mappamondo, ma tutti uguali nella sofferenza. Tuttavia, per noi che spesso di fronte alle immagini di guerra che invadono i social siamo abituati a scrollare più giù, l’inizio della avventura non è stato constatare il numero di guerre in corso nel mondo, ma un altro: una proposta inaudita e carica di stima nei nostri confronti.
È il 15 ottobre del 2022, piazza San Pietro; il movimento di Comunione e Liberazione partecipa all’udienza con papa Francesco. «Vorrei chiedervi un aiuto concreto per oggi, per questo tempo. Vi invito ad accompagnarmi nella profezia per la pace»1. Il Papa rivolge una richiesta, non retorica, a collaborare nella costruzione della pace nel mondo, come ha poi riaffermato papa Leone XIV fin dal giorno della sua elezione. È in quei minuti che viene gettato il seme da cui nasce questa mostra: l’appello del Papa infatti tocca il cuore di alcuni insegnanti delle superiori, che in quel momento decidono di prendere sul serio le parole di papa Francesco, col desiderio che anche i loro studenti possano essere protagonisti.
1 Francesco, Discorso ai membri di Comunione e Liberazione, 15 ottobre 2022.
Ma cosa significa “profezia per la pace”? E poi, realisticamente, cosa può fare un gruppetto di insegnanti e studenti di fronte alle guerre nel mondo? Così è iniziato un percorso, svolto insieme da più di cento ragazzi e ragazze di Gioventù Studentesca e dai loro insegnanti.
Abbiamo anzitutto cominciato un lavoro di conoscenza, per dare nomi e luoghi – come tante volte ci ha ricordato papa Francesco – alla “Terza guerra mondiale a pezzi” in atto nel mondo. E ad essere sinceri, di fronte ai numeri incalcolabili che abbiamo incontrato (di vittime, di feriti, di sfollati), inizialmente siamo rimasti senza parole. Che attesa di pace, che bisogno di salvezza c’è nel mondo! E dunque, ancora: che cos’è la pace? È qualcosa di possibile o un’utopia? Le domande dell’inizio sono tornate più forti.
Per muovere il primo passo abbiamo dato credito alle parole di chi ci aveva invitati a cominciare questo percorso, papa Francesco, e in particolare ad alcune sue affermazioni contenute nella Fratelli tutti.
«La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male.
Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo la carne di chi subisce i danni. […] Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace»2.
Non fermarsi a discussioni teoriche, prendere contatto con le ferite.
2 Francesco, Fratelli tutti, 261.
In un’altra occasione papa Francesco, quasi suggerendo un metodo, aveva detto: «Nessuna storia è piccola»3. E questo non perché la vicenda di un singolo porti conseguenze risolutive per la storia di tutti, ma per il valore infinito di verità che in una singola esperienza si può manifestare: se accade lì, allora è possibile. Un punto di luce rimane tale anche in mezzo all’oscurità e permette di dire che nel buio qualcosa di nuovo e diverso c’è.
Abbiamo fatto nostro questo metodo: prendere contatto con le ferite di uomini e donne che hanno vissuto o vivono in contesti di guerra e violenza per porre loro tutte le nostre domande. Ad attirarci, le loro vite: storie di perdono, collaborazione, accoglienza e amore al futuro del prossimo nel mezzo della guerra. Come è possibile? Questo avrebbero dovuto raccontarcelo loro.
Il cardinal Pizzaballa ci avrebbe confermato la bontà di questa strada:
«Dentro questo mare di odio, di guerre, dolore e paura, serve essere capaci di vedere le realtà belle, di cercare le persone che spendono la propria vita per qualcosa di bello: sono i risorti di oggi che ti dicono che c’è ancora luce. Questa per me è la speranza»4.
Cercare i volti dei risorti di oggi, che ti dicono che c’è ancora luce. E così, rimanendo in Italia, siamo partiti per i confini del mondo.
Partecipare alla mostra ha avuto un significato molto concreto: incontrarsi tra studenti e insegnanti per documentarsi
3 Citato in A. Monda, Fratello nostro operatore di pace, «L’Osservatore Romano», 21 aprile 2025.
4 M. Matzuzzi, Alla fine di un mondo. Dialogo con il card. Pizzaballa, tra amaro realismo e speranza cristiana, «Il Foglio», 14 aprile 2025.
sul contesto di guerra che si era scelto di indagare, prendere contatto con chi ci avrebbe potuto indirizzare verso qualcuno da conoscere, quindi fermarsi a scuola un pomeriggio in più per una chiamata con Haiti, la Siria, Israele, la Russia… O prendere un pullmino e andare di persona a Sarajevo. Questo è il cuore della mostra che proponiamo: i volti e le parole tratti da questi dialoghi, nei quali gli studenti per primi hanno posto le loro domande, con la schiettezza che si può avere a 16 anni e che può contagiare anche gli adulti, come hanno scoperto gli insegnanti coinvolti.
Gli incontri che presentiamo hanno per protagonisti persone normali, uomini e donne che non hanno cercato la guerra e non hanno studiato per fare la pace, ma che con la loro vita testimoniano l’imprevedibile: dove domina la divisione, incontrano; feriti, perdonano; dove tutto è distruzione, cominciano a ricostruire. Sono i profeti di cui ci ha parlato il cardinal Pizzaballa:
«Il profeta non è chi prevede il futuro, ma chi sa interpretare la realtà attuale che vive alla luce della fede in Dio. I profeti dell’Antico Testamento non erano visionari. Isaia aveva di fronte a sé la città di Gerusalemme distrutta, però era capace di vedere la città ricostruita, bella, meravigliosa. Non era un visionario, non era un illuso: era capace di interpretare la realtà di vita che, nonostante la tanta distruzione, comunque ancora c’era e dalla quale si poteva ripartire per fare qualcosa, ricostruire. Essere profeti della pace oggi non significa saper prevedere quando arriverà la pace, ma essere capaci di vederla e di farla vedere, di mostrarla, là dove la pace si realizza»5.
È quello che abbiamo provato a fare anche noi, ed è quello che desideriamo: per noi e per il mondo.
5 Vedi qui, pp. 78-91.
Nella prospettiva cristiana la pace è anzitutto un dono: il primo dono di Cristo: «Vi do la mia pace» (Gv 14,27).
Essa è però un dono attivo, coinvolgente, che interessa e impegna ciascuno di noi, indipendentemente dalla provenienza culturale e dall’appartenenza religiosa, e che esige anzitutto un lavoro su sé stessi.
La pace si costruisce nel cuore e a partire dal cuore.
Leone XIV
È il 15 ottobre del 2022, piazza San Pietro. Il movimento di Comunione e Liberazione partecipa all’udienza con papa Francesco: «Vorrei chiedervi un aiuto concreto per oggi, per questo tempo. Vi invito ad accompagnarmi nella profezia per la pace».
Qui viene gettato il seme da cui nasce questa mostra.
L’appello del Papa tocca il cuore di alcuni insegnanti delle superiori, che in quel momento decidono di prendere sul serio le parole di Francesco, col desiderio che anche i loro studenti possano essere protagonisti.
È iniziato un percorso, svolto insieme da più di cento ragazzi e ragazze di Gioventù Studentesca e dai loro insegnanti.
«Che cosa significa “profezia della pace”?
Il profeta non è chi prevede il futuro, ma chi sa interpretare la realtà attuale che vive alla luce della fede in Dio. Essere profeti della pace oggi non significa saper prevedere quando arriverà la pace, ma essere capaci di vederla e di farla vedere, di mostrarla, là dove la pace si realizza».
Card. Pierbattista Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme
«Il fatto che la pace vada costruita non si oppone al fatto che essa sia un dono. Quando Dio ci dona qualcosa, innanzitutto dona Sé stesso. È sempre un dono che ci provoca, che ci fa entrare in rapporto con Lui, che ci fa agire».