Il sorriso delle campane di Nagasaki (Makoto Nagai)

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MAKOTO NAGAI

Il sorriso delle campane di nagasaki

il racconto degli anni vissuti

accanto al padre takashi nagai dopo il 9 agosto 1945

Questo libro appartiene a ____________________________________

IL SORRISO DELLE CAMPANE DI NAGASAKI

Epilogo di

Tokusaburo Nagai

figlio di Makoto e nipote di Takashi Nagai

Prefazione di Pietro Michiaki Nakamura Arcivescovo di Nagasaki

A cura di Paola Marenco

Pubblicare è dare alla luce.

Desideriamo mettere in luce parole che accompagnino le persone nella vita.

Questa è la responsabilità che abbiamo come editori.

Libri compagni di viaggio.

Nella collana Telemaco

Paul Glynn

Maria del Villaggio delle formiche

Maïti Girtanner con Guillaume Tabard

Maïti. Resistenza e perdono

Makoto Nagai

Il sorriso delle campane di Nagasaki www.itacaedizioni.it/il-sorriso-delle-campane-di-nagasaki

Prima edizione italiana: agosto 2025

Titolo originale: Nagasaki no kane wa hohoemu

Pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1995 da Joshi Pauro Kai, Tokyo

© 1995 Makoto Nagai

Traduzione dal francese: Paola Marenco

Il testo è stato tradotto dall’edizione pubblicata in Francia nel 2004 da Nouvelle Cité, Bruyères-le-Châtel.

© 2025 Itaca srl, Castel Bolognese

Tutti i diritti riservati

ISBN 978-88-526-0811-7

In copertina

Xilografia di Utagawa Hiroshige, dalla serie Cento vedute famose di Edo (Shutterstock.com). Nagai scherza con la figlia Kayano e la sua bambola.

Stampato in Italia da Modulgrafica Forlivese, Forlì (FC)

Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Utilizziamo inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.

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Prefazione all’edizione italiana

Sono grato a tutti voi che avete deciso di intraprendere la lettura di questo libro e mi permetto di darvi un consiglio: preparate un fazzoletto, è una storia che non si può leggere senza versare lacrime.

È un racconto nel quale potrete toccare con mano l’amore severo, ma al contempo pieno di tenerezza di un padre e di una madre verso i loro figli e vi commuoverete di fronte alla purezza e alla forza d’animo di questi bambini che si sono ritrovati a crescere da soli in quel contesto.

Ma non si tratta solo di lacrime di compassione e ammirazione nei confronti di una famiglia che, di fronte all’indicibile orrore e alla tragedia della guerra e della bomba atomica, ha continuato a lottare con tutte le forze per sopravvivere.

Questa storia mi ha fatto pensare alla mia stessa famiglia. Infatti, attraverso il racconto della vita dei Nagai, si vede bene cosa significhi davvero essere una famiglia e che cosa sia realmente la fede. Alla luce di questo ho potuto rileggere la storia della mia famiglia e mi sono venute le lacrime agli occhi per la nostalgia.

In quest’ultimo periodo si fa sempre più forte la voce di tanti che chiedono la beatificazione e la canonizzazione

dei coniugi Takashi e Midori Nagai, e c’è perfino chi ha espresso la convinzione che anche i due figli dovrebbero essere canonizzati insieme a loro, perché la santità di Takashi Nagai ha ricevuto forza, oltre che dalla moglie Midori, dalla presenza di quei due bambini.

Questo libro, scritto da Makoto Nagai, è un “diario dei due fratellini” rimasti soli, e penso che testimoni, con ancor maggiore evidenza, la santità degli sposi Nagai.

Sono certo che Takashi e Midori Nagai, che ora si trovano in paradiso, siano grati ai loro bambini per questa opera. Anzi, poiché anche i due ragazzi, Makoto e Kayano, si trovano in paradiso, sono sicuro che tutti e quattro insieme stiano rendendo grazie a Dio, perché nei fatti è stato proprio Dio ad asciugare le sofferenze, il dolore e la tristezza di questa famiglia con il fazzoletto del Suo amore.

Ma non c’è solo questo. Scrive Makoto:

«Tanti avidi lettori dei libri che aveva scritto mio padre mandavano lettere piene di affettuose parole di incoraggiamento a me, che all’epoca ero uno studente delle scuole medie, e a mia sorella, che frequentava le elementari. Grazie agli sforzi di mio padre, credo che noi abbiamo ricevuto più incoraggiamento e amore rispetto agli altri bambini delle famiglie colpite dal disastro».

Penso che, con queste umili parole, l’autore voglia dire “grazie” a noi.

Ma adesso sono io a elevare preghiere di ringraziamento alla meravigliosa famiglia Nagai, che è stata un dono, alla mia stessa famiglia e a Dio, ed esprimo il desiderio che Takashi e Midori Nagai, che sono un esempio di incoraggiamento, fiducia e orgoglio per noi che viviamo in questi tempi, possano essere annoverati nelle schiere dei santi e beati. Il giorno in cui finalmente i coniugi Nagai saranno inclusi nelle file di santi e beati riprenderò in mano la veste bian-

ca che ho ricevuto il giorno del battesimo e, riconfermato, potrò dire: «Che bello, la nostra fede e la nostra vita sono autentiche», rendendo grazie con lacrime di commozione.

✠ Pietro Michiaki Nakamura Arcivescovo di Nagasaki

31 maggio 2025

Postfazione all’edizione italiana 123

Postfazione all’edizione italiana

È dal 2017 che la mia conoscenza del dottor Takashi Paolo Nagai e della sua incredibile moglie Midori Marina si approfondisce e continua a sorprendere e ad accompagnare la mia vita.

Uomo attento alle domande che la vita pone, medico, scienziato e pioniere della radiologia a Nagasaki, convertitosi al cristianesimo grazie anche alla moglie Midori (che la bomba atomica gli strapperà), già malato, nel deserto atomico si incammina su un percorso di povertà di spirito e di ricerca di ciò che non può morire, che farà di lui quel gigante dal volto luminoso che ha riaperto la via della speranza e dato il coraggio per ricostruire, non solo alla sua Nagasaki, ma al Giappone e al mondo intero. E oggi ha ancora molto da dire a tutti noi.

La splendida autobiografia1 che ci ha lasciato permette di condividerne il percorso e rimando al sito del Comitato Amici di Takashi e Midori Nagai (www.amicinagai.com), costituito nel 2021, per approfondire.

1 Takashi Paolo Nagai, Ciò che non muore mai. Il cammino di un uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2023.

Tuttavia, ho scoperto l’edizione francese di questo libro, scritto nel 1959 dal figlio di Takashi, solo quest’anno, quando mi sono ritrovata a presentare la storia di Takashi e Midori ad Aix-en-Provence, città dove è morta nel 2024 Marie-Renée Noir, che ne ha curato la traduzione. E mi ha talmente colpito da farmi desiderare di renderlo disponibile in Italia traducendolo. Sono quindi grata alla traduttrice francese e poi all’editore italiano che si è lasciato trascinare dalla mia commozione, perché, come scrive nella prefazione l’Arcivescovo di Nagasaki, la lettura di questo libretto richiede veramente di tenere a portata di mano il fazzoletto. È un punto di vista inedito che ci fa mettere in ascolto: il punto di vista di un bambino che aveva dieci anni (e la sorellina quattro) allo scoppio della bomba atomica, quel 9 agosto di ottant’anni fa. Un bambino che scopre una devastazione prima inimmaginabile, la morte della madre e degli amici, e poi si prende cura del padre malato cogliendone, passo dopo passo, l’eccezionale grandezza umana e cristiana. Un bambino che, diventato giornalista, accetta di scrivere questo libro e di far riemergere quei ricordi dolorosi solo per esprimere la sua gratitudine verso quei familiari e amici che, nella prova, li hanno aiutati e hanno permesso anche a lui di studiare e laurearsi. Come, ad esempio, il dottor Tomonaga, amico e medico curante del padre, che ha accolto Makoto nella sua famiglia che si era trasferita a Omura, perché potesse frequentare scuole non devastate e vivere in un ambiente familiare più adatto allo studio.

Anche il titolo che Makoto ha voluto dare al libro, inserendolo nella scia del primo libro del padre, vuole sottolineare nella sua assoluta positività proprio tale gratitudine.

Il fascino del libro (e insieme la difficoltà di tradurlo) sta nell’essere scritto seguendo l’affiorare dei ricordi, che si sovrappongono senza ordine logico, come quando si ritorna

nei luoghi, si incrociano sguardi, persone, situazioni, odori, fiori, foto… Così Makoto ha voluto scrivere, facendo lo sforzo di raccontare quei ricordi come lui li ha vissuti allora. E così io ho cercato di tradurli.

In questo tempo drammatico che ci troviamo a vivere –che però è anche l’anno straordinario del Giubileo della speranza – questo libro può aiutarci a comprendere che la speranza non richiede prima di tutto che cambino le circostanze che ci sono date, ma nasce dalla meraviglia di essere amati per sempre, che cambia il nostro cuore e il nostro sguardo.

L’intera famiglia Nagai ha aperto una strada percorribile da tutti, come scopriamo continuamente nella nostra stessa vita e negli incontri che al nostro Comitato continuano ad essere chiesti nei cinque continenti.

Paola Marenco Traduttrice e vicepresidente del Comitato “Amici di Takashi e Midori Nagai”

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Il sorriso delle campane di Nagasaki

Prefazione

Pietro Michiaki Nakamura

Tokusaburo

Postfazione

I regali e le lettere d’incoraggiamento indirizzati dai lettori dei libri di papà sono ormai tantissimi.

Questa bontà, questo sostegno, danno un profondo conforto alla nostra piccola famiglia che continua a vivere in grande semplicità. Papà guarda con umiltà al suo successo, ricordandoci quel passo del Vangelo che dice: «Siamo solo umili servi, abbiamo fatto quello che dovevamo fare».

Makoto Nagai

128 Il sorriso delle campane di Nagasaki

Il 9 agosto 1945 fu sganciata su Nagasaki una bomba atomica. Tra i 72.000 morti, Midori, moglie di Takashi Nagai e madre di Kayano e Makoto, l’autore di questo racconto degli anni vissuti accanto al padre dopo quel tragico giorno.

«Makoto è impregnato delle scoperte spirituali del padre, chiamato “il Gandhi giapponese”, e ce le fa rivivere attraverso aneddoti commoventi e sorprendenti, che fanno leggere d’un fiato questo racconto».

Marie-Renée Noir

«Il fascino del libro sta nell’essere scritto seguendo l’affiorare dei ricordi con il punto di vista di un bambino».

Paola Marenco

«Attraverso il racconto della vita dei Nagai, si vede bene cosa significhi davvero essere una famiglia e che cosa sia realmente la fede».

Pietro Michiaki Nakamura

Arcivescovo di Nagasaki

€ 12,00

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