Alla scoperta del mondo 4. Discipline. Geografia - NUOVA EDIZIONE 2025

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GEOGRAFIA

IN VIAGGIO PER CONOSCERE L'ITALIA

La Stazione Spaziale Internazionale è una stazione spaziale in orbita terrestre dedicata alla ricerca scientifica. È gestita da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA.

RAPPRESENTARE E CONOSCERE LA NOSTRA TERRA

Sin dall’antichità, gli uomini hanno sentito il bisogno di disegnare il mondo per descriverlo, per trovare un luogo conosciuto o per farlo trovare ad altri uomini.

Le più antiche rappresentazioni della nostra terra risalgono all’età preistorica. Scolpita su una piccola pietra, “la carta geografica più antica” rappresenta la posizione di campi e sentieri di popolazioni preistoriche di circa 5.000 anni fa dell’odierna Danimarca.

Nel tempo le rappresentazioni della nostra Terra si sono evolute e sono diventate sempre più precise e dettagliate.

In quale punto della Terra mi trovo? Come faccio a identificarlo?

Oggi, con un semplice clic e grazie a Google Earth, puoi trovare con facilità il punto preciso della Terra in cui ti trovi e indicare a un amico la città dove vivi

Dalla Stazione Spaziale Internazionale si può osservare tutto il nostro pianeta con i suoi continenti, le catene montuose, i mari, e poi, via via, si ingrandisce l’inquadratura fino ad arrivare al punto preciso in cui ci troviamo.

IN VIAGGIO PER CONOSCERE L’ITALIA

Osserva il nostro pianeta e scopri dov’è il tuo posto sulla Terra. La Terra è come “un sassolino” che ruota attorno al Sole, circondata da altre numerose stelle, immersa in uno spazio infinito. La Terra è un posto speciale, non solo perché ci sei tu, ma anche perché in essa è possibile la vita. Tutto quello che vediamo e che spesso a noi sembra normale – i mari, i fiumi, le montagne… – è qualcosa di straordinario e di prezioso nell’Universo intero. Le due immagini seguenti sono fotografie satellitari dell’Europa e dell’Italia di notte: ci permettono di vedere la distribuzione delle città e di capire, quindi, quali siano le regioni più abitate e quelle meno. Osservando attentamente le immagini, riesci a riconoscere i territori più popolati?

Dalla realtà fotografica alla realtà disegnata

Se osserviamo l’Italia Settentrionale dall’alto attraverso un’immagine satellitare, notiamo le montagne disposte ad arco, i laghi, le numerose città, ma non siamo in grado di identificare con precisione gli elementi osservati. Le carte geografiche ci mostrano tutti gli elementi naturali e antropici in modo dettagliato, ci forniscono i nomi dei laghi, dei rilievi, dei fiumi, delle città, ci offrono informazioni utili per esplorare e conoscere il territorio.

Immagine dell’Europa
Immagine dell’Italia

Cosa sono le carte geografiche?

Le carte geografiche sono rappresentazioni approssimate , simboliche e ridotte della realtà .

Le carte geografiche rappresentano una porzione di territorio rimpicciolito rispetto alla realtà. Quando il cartografo disegna una carta, sceglie la scala di riduzione più adatta per riprodurre ciò che gli interessa, rispettandone le proporzioni.

La scala di riduzione indica quante volte una superficie terrestre è stata rimpicciolita per essere rappresentata nella carta geografica.

Cosa ci dicono le carte geografiche?

Le carte geografiche possono essere di diversi tipi a seconda delle informazioni che devono essere comunicate. Infatti tutte le carte geografiche di uno stesso territorio possono raccontare cose diverse.

La carta politica rappresenta l’organizzazione che l’uomo ha dato al territorio; in particolare indica i confini e la suddivisione in Stati, Regioni e p rovince con le relative città.

La carta tematica illustra un aspetto particolare del territorio. I simboli utilizzati ( legenda ) possono essere riferiti alle coltivazioni, a monumenti, alla gastronomia o ad altri temi.

La carta fisica rappresenta i paesaggi e gli elementi naturali di un determinato territorio attraverso colori precisi e simbolici.

I monti sono indicati con il marrone e le sfumature graduali servono per distinguere le diverse altitudini ; le colline sono gialle, le pianure verdi; i fiumi, i laghi e i mari sono blu.

Le sfumature più scure e più chiare indicano differenti altezze o profondità

Curiosità

Orientarsi con i PUNTI CARDINALI

Orientarsi, cioè volgersi verso l’Oriente, l’Est, è molto facile se è giorno e il cielo permette di osservare il moto apparente del sole nel cielo. Allarga le braccia e con la destra indica l’ EST , il punto in cui sorge il sole al mattino.

Alla tua sinistra si troverà l’ OVEST , il punto in cui il sole tramonta; alle tue spalle si troverà il SUD , o meridione o mezzogiorno; davanti a te potrai individuare il NORD , o settentrione o mezzanotte, che è opposto al Sud ed è indicato di notte dalla Stella p olare.

Nord, Sud, Est e Ovest sono detti punti

cardinali . Essi sono quattro punti di riferimento fissi, stabiliti dagli uomini fin dall’antichità per orientarsi e sono indicati in ogni carta geografica.

Corsica (Francia)

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z c osa sono le carte geografiche?

z Quali tipi di carte vengono usate dai cartografi e quali informazioni ci forniscono?

z Quali sono i punti cardinali?

z c ome è possibile individuarli nella realtà e nelle carte?

1. Durante le vacanze hai visitato luoghi e città che si trovano in un punto dell’Italia. Dove?

Sono stato a… Incolla una foto della località italiana che hai visitato.

Dove si trova?

Indica nella cartina dell’Italia il punto del luogo che hai visitato.

SVIZZERA

2. c ompleta, poi disegna sul quaderno una tabella come nell’esempio. c ompilala con le informazioni e i documenti relativi ai luoghi che hai visitato durante le vacanze. c onfronta il tuo lavoro con quello dei compagni e organizza un cartellone che parli delle vostre vacanze e delle scoperte geografiche fatte.

Aosta FRANCIA

c artolina o fotografia

Torino

Località

MAR LIGURE

Regione

MAR DI SARDEGNA

In quale parte dell’Italia è situata la località che hai visitato? Orientati osservando una cartina dell’Italia.

⬜ nord-ovest

⬜ nord-est

⬜ centro

⬜ sud-est

⬜ sud-ovest

MAR TIRRENO

Venezia
Trieste
Milano
Bologna Genova
Firenze (FRANCIA)
Napoli
Golfo di Venezia
Lago di Garda
Golfo di Genova
CROAZIA
LAZIO

ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA

Lo scorso anno abbiamo incontrato gli ambienti che caratterizzano il territorio: monti, colline, pianure, mari, fiumi e laghi. Quest’anno andremo a vedere più da vicino l’ Italia per conoscere meglio il nostro Paese

2911 Vetta d’Italia

Alpi

Sarentine

Marmolada 3343 M. Coglians 2780 Passo del Predil 1156

Oltrepo Pavese

Mar Ligure

Is. di Sant’Antioco Ancona L’Aquila

Golfo dell’Asinara

Is. La Maddalena Is. Caprera Is. Asinara

Golfo di Manfredonia

Pontino

Golfo di Gaeta

Golfo di Oristano

Is. di S.Pietro

L. Omodeo Tirso Cogh sani Flumendosa Campidano

L. del Coghinas

Golfo di Orosei

1834

Monti del Gennargentu

Golfo di Cagliari

Golfo di Castellammare

Isole Egadi

Mare di Sicilia Mare di Sardegna

Campana

G. di Napoli

Golfo di Salerno

Golfo di Policastro

Piana di Sibari

Le Mu rge

Golfo di Taranto

Golfo di Corigliano

Sila Grande

Sila Piccola

Golfo di Sant’Eufemia

Golfo di Gioia

Aspromonte

M.ti Nebrodi Madonie M.tiIblei M.tiSicani

Golfo di Gela

.tiErei Piana di Catania Piana di Gela

Golfo di Catania

Golfo di Squillace

Guardiamo la cartina.

L’Italia è una penisola. Ha la forma di uno stivale con la punta a ovest e il tacco a est.

L’Italia a nord è legata al continente europeo dalla catena montuosa delle Alpi, a sud si protende nel mar Mediterraneo; ha un lungo territorio costiero e due grandi isole.

È attraversata da nord a sud dalla catena montuosa degli Appennini. Ha una grande pianura, la p ianura p adana, formata dal fiume p o; ci sono fiumi e laghi, tante colline e piccole pianure.

p er conoscere uno stato, una regione o una località, occorre prendere in considerazione tre aspetti.

Il primo aspetto è dove si trova e quali caratteristiche ha il suo territorio p er questo occorre conoscere gli aspetti naturali e leggere le informazioni contenute in una carta fisica.

Il secondo aspetto riguarda l’uomo e il suo lavoro, le risorse del territorio, le attività intraprese, cosa ha modificato, che cosa ha costruito nel tempo col suo lavoro.

Il terzo aspetto riguarda la popolazione , cioè le persone che risiedono in quel luogo e come si sono organizzate per vivere insieme.

IL TERRITORIO

Che cosa vediamo?

L’Italia è conosciuta in tutto il mondo come un territorio bellissimo, ricco e vario, tanto da essere conosciuta come "Il Bel p aese".

Anche tu avrai ammirato molte volte la maestosità delle montagne, l’ampiezza dei campi delle pianure, le ridenti colline, la quiete dei laghi e la varietà delle coste sui mari.

Le immagini che raffigurano l’ambiente e le cartine che lo rappresentano ti serviranno per conoscere il territorio e descriverlo. Osservare le forme e i colori, distinguere i confini, stimare e paragonare le distanze e conoscere i nomi dei vari elementi ti permetterà di esplorare e di orientarti.

Ora tu puoi imparare dove si trova il Monte Bianco, puoi conoscere i nomi degli affluenti del fiume p o, puoi scoprire la profondità dei mari che ci circondano.

LE RISORSE E LE ATTIVITÀ

In tutta Italia, nei diversi ambienti e nelle varie località, l’uomo ha trovato le risorse per vivere e per abitare. Il clima temperato di tutta la penisola, la presenza dell’acqua e l’intelligente ricerca degli uomini hanno reso il nostro p aese un luogo dove è possibile vivere e lavorare.

L’ agricoltura e l’ allevamento permettono di ottenere i prodotti per alimentarsi: cereali, ortaggi e legumi, frutta, carni, latte e formaggi, vino e olio.

Queste attività costituiscono il settore primario

Il lavoro per conservare o trasformare le risorse della natura e del suolo in altri prodotti utili è chiamato settore secondario

Questa attività è svolta nelle piccole industrie e nei grandi stabilimenti. Questi lavori, che tempo fa occupavano moltissime persone, sono ora facilitati dall’uso delle macchine.

Oggi, infatti, la maggioranza delle persone svolge lavori di servizio o di ufficio con cui organizzare e mettere in comunicazione uomini e cose. È un terzo tipo di lavoro, chiamato, appunto, settore terziario .

Negli ultimi anni la tecnologia e i mezzi informatici hanno reso ancora più veloci i servizi. Il quarto settore del lavoro risponde a nuove esigenze, con nuove idee e strumenti automatizzati come i droni e i robot.

PRIMARIO agricoltura, estrazione mineraria, allevamento, pesca, arbericoltura

SECONDARIO industria, costruzioni, edilizia

TERZIARIO commercio, banche, assicurazioni, servizi, formazione, trasporti QUARTO SETTORE strumenti automatizzati e alta tecnologia

LA POPOLAZIONE

Quando diciamo “Italia” subito pensiamo a un certo territorio, ma questa parola ha anche un altro significato: l’Italia non è solo una regione fisica, ma è l’insieme delle persone che lì vivono.

Le persone che vi abitano appartengono a un’unica nazione fatta da un popolo, gli italiani; essi vivono insieme, parlano la stessa lingua, hanno le stesse abitudini e decidono liberamente come organizzarsi per vivere insieme.

L’Italia è uno degli Stati più popolati d’Europa. I suoi abitanti sono conosciuti per l’ospitalità e per l’ingegno. In tutto il mondo l’Italia è famosa per la sua storia, la sua cultura e la sua fede: artisti, scrittori, musicisti e tante figure di santi hanno contribuito a rendere indimenticabili le sue città.

La lingua in uso è l’italiano, anche se spesso si parlano dialetti diversi che esprimono tradizioni e storie differenti. Oggi i rapporti con le persone delle altre nazioni ci sollecitano a conoscere e parlare anche lingue di altri popoli. Nel nostro p aese vivono tante persone straniere, molte scappate dalle loro terre a causa di guerre e povertà. In Italia cercano e sperano di trovare un lavoro che permetta loro di integrarsi e vivere dignitosamente.

LA COSTITUZIONE

In Italia la forma di governo è la repubblica, a capo della quale c’è il p residente della Repubblica. Le più importanti leggi che “costituiscono” il nostro Stato e che sono riconosciute da tutto il popolo sono raccolte nella Costituzione

Ecco l’articolo 1 della c ostituzione: «L’Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro . La sovranità appartiene al popolo , che la esercita nelle forme e nei limiti della c ostituzione». Lo Stato ha il potere di fare le leggi, di farle mettere in pratica, di giudicare chi sbaglia. Offre i servizi utili a tutti – strade, scuole, ospedali –, si occupa del lavoro e della difesa dei suoi cittadini. p er tutto questo si pagano le tasse, ciascuno secondo i suoi guadagni.

c osì recita l’articolo 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».

UNA FINESTRA SUL MONDO

Circolo Polare Artico

Reykjavik

1 ANDORRA (Andorra la Vella)

2 PRINCIPATO DI MONACO (Monaco)

3 LIECHTENSTEIN (Vaduz)

4 LUSSEMBURGO (Lussemburgo)

5 MONTENEGRO (Podgorica)

6 MALTA (Valletta)

7 VATICANO (Città del Vaticano)

8 SAN MARINO (San Marino)

Stati; 20 di questi hanno adottato una moneta unica, l’Euro, che facilita lo scambio e il commercio.

C

Dublino

Londra

Circolo Polare Artico

Mar di Norvegia

Mare del Nord

PAESI

Bruxelles

Parigi

Copenaghen

Mar

Minsk

Varsavia

Praga

Lubiana

Bratislava

Mosca Budapest

Belgrado Bucarest

Sarajevo

Madrid

Lisbona

Atene

Nicosia

L’ORGANIZZAZIONE

Lo Stato italiano è grande e per amministrarlo è stato diviso in 20 Regioni con 110 Province , 15 Metropoli e circa 8.000 Comuni

Le Regioni

L’Italia è ricca di borghi, paesi, città e persino metropoli. Sono luoghi diversi fra loro, ricchi di monumenti e opere d’arte, ma tutti organizzati in un unico Stato. p er governare, amministrare e promuovere la vita sociale, lo Stato affida alcuni

compiti alle Regioni c on delle linee immaginarie, possiamo suddividere le regioni italiane in:

Italia Settentrionale con Valle d’Aosta, p iemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna

Italia Centrale con Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise

Italia Meridionale con c ampania, Basilicata, c alabria e p uglia

Italia Insulare con Sicilia e Sardegna

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z Guardando la cartina fisica, cosa puoi dire dell’Italia?

z In quali settori può essere suddiviso il lavoro dell’uomo?

z In quante regioni è suddiviso il territorio italiano?

z In quante fasce immaginarie è suddivisa l’Italia? Quali sono?

z c hi è a capo della Repubblica italiana?

1. Due amici vogliono fare un giro in camper per vedere alcune città dell’Italia: Roma, Milano, Firenze, Napoli, p alermo, Matera, Ancona, Bologna. p artiranno da Torino e arriveranno a Venezia.

Traccia sulla cartina il percorso che hai scelto per loro e trascrivi la successione delle tappe.

ALLA SCOPERTA DEGLI ASPETTI NATURALI

È arrivato il momento di avvicinarci sempre più a tutti gli aspetti naturali che costituiscono il vario e bellissimo territorio italiano. c onoscerli meglio, poter dare un nome a monti, mari, fiumi, laghi, pianure ci permetterà di amare ancora di più la nostra Italia, di esserne orgogliosi e quindi di custodire le sue bellezze naturali con più attenzione e consapevolezza.

MARI, FIUMI, LAGHI

Che cosa vediamo?

Il territorio italiano è ricco di acque. L’acqua dei fiumi , dei laghi e dei mari è un elemento determinante per la vita e una risorsa fondamentale per le attività dell’uomo.

I mari

L’Italia è una penisola circondata per tre lati dal mar Mediterraneo. A seconda delle regioni che bagna, il Mediterraneo assume nomi diversi. p artendo da nord-ovest:

z il mar Ligure bagna le coste della Liguria

z il mar Tirreno bagna tutta la costa occidentale e le principali isole

z il mare di Sicilia separa la Sicilia dalle coste dell’Africa

z il mar Ionio separa l’Italia Meridionale da Albania e Grecia

z il mar Adriatico bagna la costa orientale

z il mare di Sardegna bagna la costa nord-occidentale della Sardegna.

Laguna di Venezia

Golfo di Trieste

Golfo di Genova

Golfo di La Spezia

Golfo dell’Asinara

Golfo di Oristano

Arcipelago Toscano

Arcipelago della Maddalena

Golfo di Orosei

Golfo di Cagliari

Mar Ligure M a r Tir r e n o M a r e d i S a r d e g n a

Golfo di Gaeta

Arcipelago Campano

G. di Napoli

Golfo di Salerno

Golfo di Palermo

Isole Egadi

M a r M e d i t e r r a n e o

Le coste

Mare di Sicilia M a r e Ad ri ati c o S trettodiMessina

Isole Tremiti

Golfo di Manfredonia

Golfo di Policastro

Golfo di Sant’Eufemia

Isole Eolie

Golfo di Taranto

Golfo di Squillace

r Io n i o

Lungo le coste si alternano coste alte, rocciose e frastagliate a strapiombo sul mare a coste basse e sabbiose che formano lunghe spiagge. Accade anche che il mare sposti i detriti depositandoli sul fondale. Forma in questo modo dei cordoni di terra che pian piano emergono dall’acqua e racchiudono una piccola porzione di mare: la laguna

In Italia la laguna più famosa è quella di Venezia, sul mar Adriatico.

Le isole

Nei mari italiani sono presenti numerose isole, ossia terre completamente circondate dalle acque. Le più grandi isole sono la Sicilia e la Sardegna Gruppi di piccole isole formano gli arcipelaghi come l’ Arcipelago Toscano , l’ Arcipelago Campano e le isole Tremiti . In Sardegna troviamo l’ arcipelago della Maddalena . Le isole Eolie e le isole Egadi si trovano intorno alla Sicilia.

Come interviene l’uomo nell’ambiente marino?

Fin dai tempi antichi, il mare è stato una risorsa naturale molto importante e una via di comunicazione fondamentale. Tuttora il mare è una grande risorsa per l’uomo e favorisce diverse attività lavorative soprattutto lungo le coste. Dalla pesca sono sorte flotte di pescherecci . I cantieri navali si occupano della costruzione di barche e navi. Porti mercantili sono stati aperti nelle città di mare più grandi per il trasporto di merci I porti turistici nelle piccole località marine e la valorizzazione delle bellezze naturali incrementano il turismo italiano e straniero. p er proteggere la flora e la fauna marina, in Italia sono state istituite più di 25 aree marine protette . In questi spazi sono vietate tutte le attività che potrebbero inquinare l’ambiente.

Il mare fornisce, fin dall’antichità, un prodotto molto importante per l’uomo: il sale p er estrarre il sale dall’acqua, vicino alla costa vengono scavate grandi vasche, profonde poche centimetri, nelle quali viene incanalata l’acqua del mare: sono le saline . Quando l’acqua evapora sul fondo delle vasche, rimangono i cristalli di sale che vengono poi raccolti e depurati.

Porto di Palermo
Saline in Sicilia

I fiumi

I fiumi sono corsi d’acqua dolce che nascono da una sorgente e alla fine del loro percorso si gettano in mare in un punto chiamato foce . La carta geografica qui sotto mostra la presenza e la distribuzione dei principali fiumi che scorrono in Italia. p ossiamo dire che l’Italia è ricca di fiumi, molti concentrati nella parte settentrionale.

I fiumi che scorrono nel Nord Italia nascono dalle Alpi, quelli presenti nell’Italia c entrale e Meridionale nascono dagli Appennini. Una caratteristica comune a tutti i fiumi italiani è la bassa profondità, che non permette la navigazione se non con particolari imbarcazioni.

Il p o è il fiume più lungo d’Italia (scorre per ben 652 km!), nasce sul Monviso, nelle Alpi Occidentali. Il p o, prima di sfociare a delta nel mar Adriatico, raccoglie le acque di numerosi affluenti, sia dal lato destro che dal lato sinistro del suo letto. Il delta del Po è un’area protetta dove vivono tante specie di vegetali e animali.

L. Trasimeno L. di Bolsena L. di Vico

di Bracciano

L. di Albano

Ecco elencati i più lunghi fiumi d’Italia: FIUME LUNGHEZZA IN KM DOVE NAS c E DOVE SFO c IA PO 652 Monviso Mar Adriatico

I laghi

Il nostro p aese è ricco di laghi. Si possono distinguere: z i laghi situati ai piedi delle Alpi; i più estesi d’Italia sono il lago di Garda, il Lago Maggiore, il lago di c omo, il lago d’Iseo z i laghi dell’Italia c entrale, come quelli di Bolsena, di Vico, di Bracciano z i laghi costieri, come quelli di Varano e di Lesina, caratterizzati dalla presenza di acque salate.

Come interviene l’uomo nell’ambiente lacustre?

p roprio come i mari, anche i laghi rendono meno rigide le temperature del territorio circostante grazie al calore che l’acqua assorbe d’estate e rilascia d’inverno. p er questo, vicino ai laghi spesso la vegetazione e alcune coltivazioni sono quelle tipicamente mediterranee.

L’uomo, in alcune valli, ha modificato il corso dei fiumi con la costruzione di dighe , grandi sbarramenti in cemento armato, che formano i laghi artificiali Spesso l’acqua accumulata in grande quantità viene utilizzata per la produzione di energia elettrica oppure viene rilasciata per rifornire i corsi d’acqua nei momenti di maggiore siccità. Il più grande lago artificiale italiano si trova in Sardegna.

Lago Omodeo, in provincia di Oristano

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Quali tipi di coste puoi trovare in Italia?

z Quale prodotto particolare si estrae dal mare? Dove avviene l’estrazione?

z p erché sono stati creati i parchi marini?

z Qual è il fiume più lungo d’Italia? Dove sfocia?

z p erché i fiumi più lunghi scorrono nell’Italia Settentrionale?

z In che zona dell’Italia si trovano i maggiori laghi?

z c ome viene utilizzata l’acqua accumulata nei laghi artificiali?

1. Se ti è capitato di trascorrere del tempo in una località di mare, sapresti descrivere gli aspetti naturali di quel luogo? Rappresentalo con un disegno.

LE ALPI

Che cosa vediamo?

Le Alpi sono la catena montuosa più importante d’Europa. Le sue montagne formano un arco lungo 1.200 Km e racchiudono cime famose in tutto il mondo, come il Monte Bianco, il Monte Rosa, il c ervino e le vette delle Dolomiti.

Le Alpi sono il confine naturale del nostro p aese con l’Europa c entrale. Infatti ci separano da Francia, Svizzera, Austria e Slovenia.

Nel versante italiano, questa lunga catena si estende da ovest a est ed è stata suddivisa dai geografi in tre parti: z Alpi Occidentali segnano il confine tra Italia e Francia

z Alpi Centrali segnano il confine tra Italia, Svizzera e Austria

z Alpi Orientali segnano il confine tra Italia, Austria e Slovenia.

Le Tre Cime di Lavaredo nella catena montuosa delle Dolomiti
Il versante italiano del Monte Bianco

A sud delle Alpi si trovano le Prealpi , una catena di montagne che si inserisce tra le Alpi e la p ianura p adana.

Le origini delle Alpi

230 milioni di anni fa, gli splendidi paesaggi innevati alpini che ora vediamo erano un ambiente completamente diverso: al posto di cime e vallate c’erano atolli corallini. Infatti, dove oggi svettano le Alpi, si estendeva il mare. Nei mari vivevano squali e migliaia di cefalopodi che, quando morivano, si accumulavano sulle spiagge e sui fondali: sono le famose ammoniti , fossili molto comuni nelle nostre montagne, parenti delle seppie e dei calamari, con la classica forma a spirale.

Ghiacciai, fiumi e laghi alpini

Sulle Alpi troviamo molte distese di nevi perenni e ghiacciate: sono i ghiacciai Talvolta sono molto grandi, sia per volume sia per estensione, altre volte sono di dimensioni più ridotte.

I ghiacciai sono sempre in movimento, ma con il costante riscaldamento del pianeta si stanno ritirando. Nel tempo, nelle valli dove il ghiaccio si è ritirato, l’uomo ha trovato spazio per i suoi insediamenti. Lo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi dà origine a numerosi fiumi che di solito hanno un corso lungo e sono ricchi di acqua perché sono alimentati anche dalle acque piovane. Sulle Alpi si trovano molti laghi di origine glaciale che occupano le conche scavate dai ghiacciai.

Ghiacciaio alpino di Fellaria, in Valmalenco (SO)
Lago alpino di Misurina, frazione di Auronzo di Cadore (Belluno)

Come interviene l’uomo nell’ambiente alpino?

Parchi naturali

Fin dall’antichità, l’uomo ha desiderato proteggere il territorio in cui viveva. Anche oggi l’uomo si sente responsabile e custode della natura e cerca di impedire che l’ambiente venga distrutto. p er questa ragione sono sorti i parchi naturali , alcuni dei quali nella zona alpina.

I parchi naturali si estendono su superfici molto ampie. Il primo Parco nazionale in Italia è stato quello del Gran p aradiso, in Val d'Aosta, istituito nel 1922.

Passi e trafori

Fin dai tempi più antichi, gli uomini hanno attraversato le Alpi per conoscere ciò che c’era oltre utilizzando i numerosi valichi naturali. In seguito, lungo questi valichi, l’uomo ha costruito strade e ferrovie e, grazie al suo ingegno, ha ricavato tunnel lunghissimi all’interno della montagna: i trafori

In Italia sono tantissimi i trafori che sono stati realizzati per favorire la viabilità con gli altri p aesi del Nord (Francia, Svizzera, Austria). Solitamente, i trafori assumono la stessa denominazione della catena montuosa nella quale si trovano.

Torino
Milano
Genova
Trento
Venezia
Trieste
Bologna
Aosta
Parco Nazionale del Gran Paradiso
Parco Nazionale dello Stelvio
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Parco Nazionale della Val Grande
I tornanti lungo il Passo dello Stelvio
Il traforo del Monte Bianco

Curiosità

L’ottava meraviglia del mondo: la funivia del Monte Bianco

Inaugurata a c ourmayeur dopo quattro anni di lavoro, Skyway è un’opera di grande ingegneria. Non solo la nuova funivia del Monte Bianco raggiunge, in soli 19 minuti di viaggio, i 3.466 m di p unta Helbronner, davanti alla maestà

del Bianco (4.810 m), ma è un vero gioiello di tecnologia e ingegneria: ha cabine circolari e rotanti per ammirare il panorama a 360 gradi, viaggia a una velocità di 9 metri al secondo, ha piloni di sostegno alti fino a 102 metri, materiali ipertecnologici, forme studiate per resistere al vento, può portare ogni ora 800 persone sul primo tratto e 600 sul secondo.

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

z c osa sono le Alpi?

z c ome vengono suddivise le Alpi italiane?

z c osa sono e dove si trovano le p realpi?

z c osa e come sono i ghiacciai alpini?

z Quali sono le caratteristiche dei fiumi e dei laghi alpini?

z p erché l’uomo ha creato i parchi naturali?

z c ome è riuscito l’uomo ad attraversare le Alpi?

z p erché l’uomo ha costruito strade e ferrovie sui valichi o trafori nella montagna?

SVIZZERA

Traforo del Sempione Passo del S. Gottardo

Passo dello Stelvio

Valico del Brennero

1. Metti in ordine crescente di lunghezza i trafori stradali indicati sulla cartina. 1

Passo di Predil

Traforo del Monte Bianco

Traforo del Gran S. Bernardo

Traforo del Frejus

Traforo di Col di Tenda

Passo dello Spluga

traforo ferroviario

valico ferroviario valico stradale traforo stradale

NOME TRAFORO

LUNGHEZZA

REGIONE DI A pp ARTENENZA

Qui di seguito le lunghezze: traforo di c ol di Tenda 3.182 km, traforo del Gran San Bernardo 5.798 km, traforo Frejus 12.870 km, traforo del Monte Bianco 11.611 km, Traforo del Sempione 19.803 km.

2. Dopo aver rilevato sull’Atlante l’altitudine dei monti indicati, completa il grafico. 5.000 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000

500 m 0

SLOVENIA
FRANCIA

Che cosa vediamo?

La catena montuosa degli Appennini rappresenta la “spina dorsale” dell’Italia.

Gli Appennini si estendono per ben 1.300 km in lunghezza da nord a sud, dalla Liguria sino alla Sicilia, attraversando ben 14 regioni italiane.

La lunga catena degli Appennini è stata suddivisa dai geografi in tre parti:

z Appennino

Settentrionale , con montagne che arrivano fino al mare formate da rocce argillose molto friabili. Sui pendii degli Appennini Settentrionali si possono vedere strani disegni fatti dalla pioggia nel terreno, i calanchi

z Appennino Centrale , con le montagne più alte, come il Gran Sasso d’Italia (2.912 m) e La Maiella (2.795 m)

Passo di Pradarena, Appennino Tosco-Emiliano
Calanchi Gran Sasso d’Italia

AlpiApuane

ricco di verdi foreste. c i sono anche delle montagne particolari, i vulcani : in c ampania il Vesuvio , in Sicilia l’ Etna , alto ben 3.340 m e ancora attivo.

Le origini degli Appennini

Gli Appennini sono composti da montagne giovani, ancora “in formazione”.

Gli Appennini si sono formati in un tempo successivo rispetto alle alte Alpi. Le rocce che li compongono sono più “morbide” e subiscono maggiormente l’azione erosiva dei venti e delle piogge.

p er questo motivo, sugli Appennini non ci sono ghiacciai perenni come sulle Alpi, tranne uno presente sul Gran Sasso.

Fiumi e laghi appenninici

I fiumi sugli Appennini sono brevi e meno ricchi di acque rispetto a quelli alpini: non ci sono ghiacciai che li alimentano, le piogge sono scarse, la distanza dalla sorgente alla costa è ridotta e i fiumi devono percorrere poca strada.

Il carattere torrentizio dei fiumi appenninici causa il variare improvviso della portata d’acqua , cioè della quantità di acqua che scorre nel loro letto.

Questo porta al fenomeno delle fiumare , corsi d’acqua brevi che alternano periodi in cui l’acqua scorre impetuosa e abbondante a periodi in cui è scarsa.

Questi brevi corsi d’acqua sono presenti soprattutto nel sud Italia, in particolare in c alabria.

c i sono pochissimi fiumi che fanno eccezione: i più lunghi sono il Tevere , che attraversa la nostra capitale, Roma e l’ Arno , che passa anche dalla città di Firenze.

Le forme particolari dei laghi appenninici indicano la loro origine. I laghi circolari, come il lago di Bolsena e il lago di Bracciano nel Lazio, sono di origine vulcanica. Il Trasimeno, in Umbria, è il lago più grande: è di origine tettonica, cioè si è formato nel suolo sprofondato in seguito ai movimenti della crosta terrestre.

Il Tevere a Roma
Lago di Bracciano
Letto di un fiume dell’Appennino Toscano

Come interviene l’uomo nell’ambiente appenninico?

Parchi naturali

La lunga catena degli Appennini è caratterizzata da una grande varietà di paesaggi, di vegetazione e di fauna. p er salvare e preservare questa varietà e unicità sono stati creati ben 12 p archi nazionali. Uno dei parchi naturali più grandi è il p arco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove si difendono specie animali come l’orso bruno marsicano e il lupo. Il parco delle c inque Terre in Liguria è sorto per proteggere il paesaggio marino. Firenze

Parco Nazionale

Appennino Tosco-Emiliano

Aosta

Parco Nazionale della Cinque Terre

Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena

Parco Nazionale dell’Asinara

Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

Parco Nazionale delle Foreste

Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri - Lagonegrese

Parco Nazionale del Gargano

Parco Nazionale della Majella

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Parco Nazionale del Circeo

Parco Nazionale del Vesuvio

Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Parco delle Nebrodi

Parco delle Madonie

Parco dell’Etna

Parco Nazionale dell’Alta Murgia

Parco Nazionale del Pollino

Parco Nazionale della Sila

Parco Nazionale dell’Aspromonte

I borghi

L’uomo ha da sempre cercato di sfruttare le alture appenniniche costruendo castelli, borghi e città. Molti di questi borghi sono visitati dai turisti per ammirare i luoghi, le opere d’arte ed i monumenti che raccontano la storia dei popoli che li hanno abitati. Negli ultimi anni, in diversi borghi e città (L’Aquila, Norcia, Amatrice) dell’Appennino c entrale, si sono verificati terremoti di forte intensità che hanno causato danni a persone e a edifici. Questi terremoti sono manifestazione dei movimenti delle masse rocciose che si trovano all’interno della Terra che, scontrandosi, generano delle vibrazioni della crosta terrestre.

Amatrice dopo il terremoto del 2016

Borgo di Castel Sant'Angelo all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Dove si trova la catena degli Appennini?

z c ome può essere suddivisa la catena degli Appennini?

z c osa sono i calanchi?

z Qual è la cima più alta degli Appennini?

z c ome sono i fiumi sugli Appennini?

z c he cos’è il fenomeno delle fiumare?

1. Osserva la carta, poi scrivi i nomi delle catene montuose e dei monti indicati: Appennino c entrale; Etna; Appennino Meridionale; Gran Sasso; Appennino Settentrionale.

LE COLLINE

Che cosa vediamo?

Osservando la cartina fisica d’Italia, possiamo vedere che nel nostro p aese vi sono molte zone collinari, comprese tra le montagne, le pianure e le coste. Le colline sono rilievi al di sotto dei 600 m e possono avere origini differenti.

Le colline provenienti da antichi ghiacciai, come quelle della Brianza in Lombardia e del Canavese in p iemonte, si trovano nelle vicinanze delle Alpi.

Le Colline Lucane , in Basilicata, sono il prodotto dell’azione di pioggia e vento sulle cime delle montagne che si sono così trasformate. Le colline della Toscana, del Lazio e i Colli Euganei , in Veneto, sono esempi di colline nate dai movimenti di antichi vulcani.

Le colline delle Langhe e del Monferrato , in p iemonte, e le Murge , in p uglia hanno avuto origine dall’emergere di antichi fondali marini a seguito dei movimenti della crosta terreste.

Le colline delle Langhe

Come interviene l’uomo nell’ambiente collinare?

Gli uomini, da sempre, hanno popolato le alture collinari dando vita a insediamenti e borghi caratteristici e hanno saputo utilizzare il territorio collinare favorendo la coltivazione di viti, ulivi, alberi da frutto.

Brianza Canavese Monferrato Langhe I glesiente

Le colline delle Langhe e del Monferrato in p iemonte, le colline dell’Oltrepò Pavese in Lombardia, i Colli Euganei in Veneto, le colline del Chianti in Toscana, i Colli Albani nel Lazio sono molto famose per la bellezza dei paesaggi, le caratteristiche dei borghi e l’eccellenza dei prodotti agricoli.

Colli Euganei

CollinedelleMarch e

Monti Berici
Colline Umbre
Colline del Chianti
Colline Metallifere
Colline del Lazio
Colli Albani
Gargano
Le Murge
Colline
Lucane
Monti Erei
Monti Iblei
Campi Flegrei
Nemi, sui Colli Albani

LE PIANURE

Che cosa vediamo?

In Italia le pianure occupano poco più di un quinto del territorio. In passato molte pianure erano ricoperte da paludi e acquitrini che in seguito sono stati bonificati, resi cioè coltivabili e abitabili. Oggi le pianure sono intensamente coltivate .

Pianura alluvionale

Pianura nata dal sollevamento di terre

Pianura vulcanica

Pianura di origine tettonica

Le origini delle pianure

Le pianure italiane si sono formate in modo diverso, milioni di anni fa. La maggior parte ha un'origine alluvionale , dovuta cioè ai detriti lasciati dai fiumi.

c ome puoi osservare dalla carta, la pianura alluvionale più vasta è la Pianura Padana , che è anche la più estesa d'Italia. La p ianura p adana attraversa l’Italia Settentrionale da ovest a est dove si congiunge alla Pianura Veneta

Tavoliere delle Puglie

Pianura

Salentina

Piana di Metaponto

Piana di Sibari

Piana di Catania

Lungo le coste della penisola italiana sono presenti altre piccole pianure di tipo alluvionale, che erano paludi bonificate dall'uomo: in Toscana la Maremma e la Val d’Arno , nel Lazio l’ Agro Romano e l’ Agro Pontino , in c alabria la piana di Sibari , in Basilicata la piana di Metaponto .

Campidano
Pianura Veneta
Val d’Arno
Agro Pontino
Pianura
Campana
Piana del Sele
Pianura Padana
Maremma

La Pianura Campana , in c ampania, e la piana di Catania , in Sicilia, sono invece di origine vulcanica , cioè si sono formate dai depositi dei materiali eruttati dai vulcani. Sono pianure molto fertili.

Altre pianure hanno avuto origine dai movimenti dei fondali marini. Il tavoliere delle Puglie , in p uglia, ha avuto origine dal sollevamento del fondale marino.

La pianura del Campidano , in Sardegna, ha origine tettonica , dovuta cioè allo sprofondamento del fondale marino.

La Pianura Padana

La p ianura p adana prende il nome dal fiume p o, Padus in latino.

Nel lontano passato, al posto della p ianura p adana c’erano le acque del Mar Adriatico. c on il tempo questo spazio fu riempito da detriti, cioè da ciottoli, sabbia e sassi, portati a valle dal p o e dai suoi affluenti.

I primi detriti a essere depositati furono quelli più pesanti che formarono l’ alta pianura : trattenendo poco l’acqua, questo terreno si rivelò poco fertile.

La bassa pianura , una zona più umida e fertile, si formò dove si depositarono argilla e sabbia, materiali più leggeri. Quando piove, l’acqua che non è trattenuta dal terreno penetra sottoterra e scorre fino a quando può riaffiorare: in quel punto si formano le risorgive.

Come interviene l’uomo nell’ambiente di pianura?

Alle origini, la p ianura p adana, era coperta da ampie zone boscose e da aree paludose, ma nel corso dei secoli il lavoro degli uomini ha profondamente trasformato l’ambiente: i boschi sono stati tagliati per fare posto ai campi coltivati ; i terreni paludosi sono stati bonificati ; sono stati costruiti canali e fontanili per portare le acque verso le campagne più lontane dai fiumi.

La p ianura p adana è intensamente popolata perché il suolo fertile e ricco di acque ha permesso lo sviluppo dell' agricoltura

Anche l’ allevamento , soprattutto di bovini, suini, polli e galline è altamente sviluppato.

Inoltre, la possibilità di costruire vie di comunicazione ha favorito i commerci e agevolato lo sviluppo industriale

Curiosità

La cascina

Un elemento tipico della pianura di un tempo era la cascina. In cascina alloggiavano più famiglie, tutte impegnate nel lavoro dei campi.

All’interno della cascina c’era il cortile (o aia) nel quale si svolgevano diverse attività.

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Qual è la pianura più estesa d’Italia?

z c ome ha avuto origine la p ianura p adana?

z c he cos’è una risorgiva?

z p er quali ragioni la p ianura p adana è intensamente abitata?

1. c olora le zone pianeggianti e scrivi al posto giusto i nomi delle principali pianure.

L’AMBIENTE, RICCHEZZA DA CUSTODIRE

«L’Italia è un giardino, ma va curato con amore, perché la bellezza non è data per sempre».

Giulia Maria Crespi, FAI

La bellezza del territorio italiano è la prima ragione per cui milioni di persone vengono a visitarlo.

c ’è anche un articolo della c ostituzione, articolo 9, che parla della protezione (tutela) del patrimonio ambientale, storico, artistico dell’Italia. La nascita dei parchi nazionali montani e marini è un modo con cui lo Stato salvaguardia la natura del territorio. Nel tempo inoltre sono nati spontaneamente gruppi e associazioni (ITALIA NOSTRA – TOURING c LUB ITALIANO – LEGAMBIENTE – FAI …) impegnati nella protezione/valorizzazione della bellezza naturale e artistica.

Ma prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo per proteggerlo, valorizzarlo e conservarlo, è un’opera affidata a ciascuno di noi. c ome? Innanzitutto imparando ad accorgerci del bello presente nella natura, nel paesaggio e nei luoghi dove trascorriamo il nostro tempo.

L’uomo, che da sempre è intervenuto sul territorio rendendolo fertile e abitabile, ha talvolta sfruttato in modo esagerato le sue risorse; ha reso così più fragile il suolo delle nostre regioni causando frane, esondazioni e alluvioni e esponendo le popolazioni che vi abitano ai naturali cambiamenti climatici.

Veduta panoramica della Costiera Amalfitana con Golfo di Salerno dai giardini di Villa Rufolo a Ravello, Campania

I borghi e le città d’Italia sono ricchi di opere d’arte, un patrimonio di storia e cultura che ci è stato dato in eredità da chi ha vissuto prima di noi e che noi abbiamo il dovere di consegnare a chi verrà dopo di noi.

Vivere circondati dalla bellezza rende la vita più bella!

Ecco perchè anche

p apa Francesco ci rivolge questo invito:

«Il prendersi cura è una regola d’oro del nostro essere umani, e porta con sé salute e speranza.

Tutte le forme di vita sono interconnesse e la nostra salute dipende da quella degli ecosistemi che Dio ha creato e di cui ci ha incaricato di prenderci cura.

Abusarne, invece, è un peccato.

Diventiamo quindi un “custode della casa comune“».

Papa Francesco, Udienza Generale Settembre 2020

Ora che conosci i principali aspetti naturali dell’Italia e le loro caratteristiche, puoi iniziare a viaggiare nelle sue Regioni: scoprirai le loro peculiarità, la loro storia, anche aspetti poco noti.

Ti proponiamo quattro regioni che appartengono a zone d’Italia con diverse caratteristiche naturali: la Lombardia , l’ Emilia-Romagna (Italia Settentrionale), la Toscana (Italia c entrale) e la Sicilia (Italia Insulare).

Diventa anche tu come quei turisti che trasformano ogni viaggio in un tesoro di meraviglie e di incontri da custodire!

Borgo di Trevi, Umbria
Vista sulla Reggia di Venaria Reale, Piemonte

ALLA SCOPERTA DELLA LOMBARDIA

Quel ramo del lago di c omo, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte […].

La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone , dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega […]. ALESSANDRO MANZONI

IL TERRITORIO

Dove si trova?

Osservando la cartina, è facile riconoscere che la Lombardia si trova proprio al centro dell’Italia Settentrionale, ne rappresenta il cuore. La raffigurazione del territorio della Lombardia indica chiaramente una zona montuosa a nord, un’estesa parte pianeggiante a sud attraversata da numerosi fiumi. Nella parte centrale, una fascia gialla segnala la zona collinare con la presenza di molti laghi. p er queste caratteristiche, la Lombardia è considerata la regione dei tre paesaggi.

Veduta del lago di Como

Iseo

Distribuzione del territorio

Totale in ettari

2.386.285

Montagna 967.281 (40,5%)

Collina

296.362 (12,4%)

Pianura

1.122.642 (47%)

Capoluogo e province: Milano , Varese, c omo, Monza, Lecco, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, c remona, Lodi, p avia.

Che cosa vediamo?

Le montagne

Le montagne che incorniciano la zona più settentrionale della Lombardia fanno parte delle Alpi Centrali e segnano il confine tra l’Italia e la Svizzera.

Tra queste montagne svettano cime importanti: il p izzo Bernina che supera i 4.000 m, l’Ortles e il gruppo dell’Adamello, famoso per i suoi ghiacciai.

Le risorse e le attività

Lungo tutto l’arco delle Alpi Lombarde si trovano famose località sciistiche (Bormio, Livigno, Santa c aterina Valfurva), mete di turismo sia invernale che estivo. La facile reperibilità di legname favorisce varie attività per la sua lavorazione.

I passi

Sulle Alpi Lombarde si aprono numerosi passi o valichi . Il passo dello Spluga permette il passaggio in Svizzera; il suo primo tracciato ( via Spluga ) fu realizzato addirittura dai Romani alla fine del I secolo a. c

Il passo dello Stelvio , che mette in comunicazione la Lombardia con il Trentino-Alto Adige, è il valico automobilistico più alto d’Italia (2.758 m). Il passo dell’Aprica collega due valli, la Valtellina e la val c amonica. p er gli appassionati di ciclismo, i percorsi di questi passi sono sfide molto impegnative e spesso sono tappe del Giro d'Italia, la gara italiana di ciclismo più importante.

A sud delle Alpi si trovano le Prealpi . Il nome ci indica la loro posizione: precedono le Alpi. Tra le cime più famose si ricorda il gruppo delle Grigne, ai piedi di Lecco, e il Resegone, che ha un versante rivolto sul lago di c omo.

Pizzo Bernina

I laghi

Ai piedi delle p realpi si incastonano

i grandi laghi di Lombardia, fra i più estesi d’Italia. Eccoli in ordine di grandezza:

z il lago di Garda dove, grazie al clima mite, si coltivano viti, ulivi e agrumi

z il Lago Maggiore , che bagna anche il p iemonte e la Svizzera

z il lago di Como , terzo per estensione e primo per profondità

z il lago d’Iseo o Sebino , con Montisola , l’isola lacustre più grande d’Europa

z il lago di Lugano , che occupa per la maggior parte il territorio svizzero.

Isole Borromee, sul lago Maggiore

A questi laghi vanno aggiunti tutti i minori: insieme raggiungono il centinaio.

Le risorse e le attività

p er la bellezza dei loro territori e per il clima mite, le cittadine sorte sulle coste dei laghi sono scelte come luoghi di vacanza da molti turisti, soprattutto dei p aesi del Nord Europa.

Sirmione, sul lago di Garda

La pianura

La parte più meridionale della Lombardia è occupata da un’ampia zona pianeggiante: la Pianura Padana , campagna molto fertile e quindi molto coltivata.

I fiumi

c osa rende fertile la p ianura p adana lombarda?

La presenza del p o e dei suoi importanti affluenti di sinistra – il Ticino, l’Adda, l’Oglio, il Mincio – garantisce alle campagne una importante portata d’acqua. Ma la grande fertilità della p ianura p adana lombarda è dovuta anche alla fitta rete di canali , fossati , navigli che la attraversano. Nei pressi di questi corsi d’acqua vengono piantati i pioppeti , lunghi filari di alberi (pioppi) allineati. Inoltre il percorso del p o segna il confine meridionale della Lombardia.

Un pioppeto

Canale d’irrigazione
Campi e cascine nella pianura lombarda

Le colline

In Lombardia ci sono alcune zone collinari : la Brianza , l’ Oltrepò Pavese , in provincia di p avia, la Franciacorta nei pressi di Brescia.

Le risorse e le attività

Nei vasti terreni della p ianura p adana si coltivano granoturco (o mais, ingrediente base per la polenta, piatto tipico lombardo), ortaggi , riso nella zona della Lomellina e foraggio , che viene usato per alimentare i numerosi allevamenti bovini e suini.

Aziende agricole sempre più tecnologiche si occupano sia delle coltivazioni, sia degli allevamenti, sia della trasformazione dei prodotti alimentari in modo che possano essere distribuiti su tutto il territorio italiano e straniero.

Nelle zone collinari vengono prodotti vini molto pregiati.

LA POPOLAZIONE

Il legame dell'uomo con il suo territorio

Le città p er ognuno di noi, il luogo dove vive, dove ha legami di amicizia, dove lavora, è il più importante anche se è un piccolo centro o non è particolarmente conosciuto. In ogni regione ci sono dei luoghi diventati più importanti per la vita pubblica, per l’amministrazione, per il commercio, per la cultura. Questi centri sono la città capoluogo di regione e le città capoluogo di provincia .

Vigne dell’Oltrepò Pavese

Milano: capoluogo di regione

La posizione geografica di Milano, al centro della p ianura p adana, è sicuramente la ragione che nel tempo – e tuttora – ha reso questa città importante per l’economia, il commercio, i servizi, non solo in Lombardia, ma in tutta Italia. Milano è la città più importante per il settore finanziario, cioè

delle banche, delle comunicazioni, cioè giornali e televisioni e una delle capitali mondiali della moda e del design. Milano è una città sempre in trasformazione. c i sono monumenti che raccontano la sua storia passata: il Duomo, il c astello Sforzesco, il Teatro alla Scala e nuovi edifici avveniristici, sedi di banche e società. Interi quartieri si stanno rinnovando e rendono la città sempre più moderna e internazionale.

“ Milan l’è un grand Milan! ” è un’espressione in dialetto: dice che Milano è diventata grande grazie all’impegno, alla creatività, alla laboriosità dei suoi abitanti e di chi in essa lavora.

Grazie alla presenza su tutto il suo territorio di grandi, medie e piccole industrie, di società che ricercano nuove soluzioni sia per la medicina che

per i prodotti tecnologici, di tre importanti aeroporti (Malpensa, Linate, Orio al Serio) con voli diretti verso ogni parte del mondo, di autostrade che la collegano alle varie parti d’Italia, la Lombardia può essere considerata tra le più importanti regioni europee.

p artendo da Milano, muovendoci da nord-ovest verso est, ecco i rispettivi capoluoghi di provincia: Varese , Como , Monza , Lecco , Sondrio , Bergamo , Brescia , Mantova , Cremona , Lodi , Pavia .

Duomo di Milano

UN PO’ DI STORIA

Dal passato al presente: nomi e simboli p arlare di “Storia” vuol dire raccontare la storia degli uomini che nel tempo, anche lontano, hanno lasciato segni della loro presenza lì dove hanno vissuto.

Un’incisione rupestre della Val Camonica

I Camuni vissero durante la p reistoria in Val c amonica, nel nord-est della Lombardia. Da una delle incisioni rupestri lasciate da questo popolo è nato lo stemma ufficiale della Lombardia: la rosa camuna Nello stemma la rosa camuna è in argento, a simboleggiare la luce; sullo sfondo, il colore verde rappresenta la p ianura p adana. Sul finire del III secolo a. c . i Romani chiamarono la p ianura p adana Gallia Cisalpina , che significa “al di qua delle Alpi”. Milano ( Mediolanum ) acquistò sempre più importanza: era al centro della regione e all’incrocio delle più importanti vie di comunicazione, sia terrestri, sia fluviali. Successivamente i Longobardi ( dalle lunghe barbe ) attraversarono le Alpi Orientali e occuparono la p adania che chiamarono Lombardia .

La rosa camuna Il simbolo della Regione Lombardia

Curiosità

Leonardo e l’acqua di Lombardia

Intorno ai trent’anni, Leonardo da Vinci arrivò a Milano in cerca di fama e fortuna rispondendo all’invito di Ludovico il Moro, duca di Milano, della famiglia degli Sforza.

Leonardo era un acuto osservatore di fenomeni naturali, come lo scorrere dell’acqua, di animali, di volti e di corpi umani, che poi descriveva nei disegni aggiungendo dei particolari, delle migliorie: nacquero così le sue invenzioni. Nel periodo in cui Leonardo rimase in Lombardia, disegnò e produsse un sistema di chiuse dei Navigli.

A Vigevano, oltre cinquecento anni fa, Leonardo progettò e realizzò dapprima la bonifica delle paludi presenti in quel territorio e poi la canalizzazione dell’acqua per l’irrigazione della pianura.

A Milano, dove trascorse il periodo più lungo della sua vita, ancora oggi si possono vedere un ponte antico e la chiusa, sprovvista di acqua, con i portoni di legno. Questi sono detti “porte vinciane” perché identici a quelli disegnati da Leonardo.

una leggenda lombarda

La biscia viscontea

A Milano, dove oggi c’è p orta Venezia, c’era un grande bosco abitato da un ferocissimo drago che a pranzo prediligeva mangiare almeno un uomo. Un giorno, Uberto Visconti, signore d’Angera, attraversò quel bosco e sorprese il drago mentre stava divorando le gambe di un bambino nato da poco. c ome mai quel bambino si trovasse da solo nel bosco non si sa!

c omunque, per il generoso Visconti, vedere il bimbo in pericolo e uccidere il drago fu questione di un minuto. p ortò a casa il bambino e il biscione e, in ricordo dell’accaduto, li mise entrambi nel proprio stemma che poi divenne lo stemma di Milano.

La statua di Leonardo a Milano

Le chiuse della Conca dell’Incoronata a Milano

Il biscione, simbolo di Milano

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

Utilizza la cartina fisica per rispondere alle domande.

z Dove si trova la Lombardia?

z c on quali altre regioni confina?

z p erché è considerata la regione dei tre paesaggi?

z In cosa si differenziano le Alpi e le p realpi?

z Quali sono le vette più alte?

z In quale parte della Lombardia si stende la p ianura p adana?

z c osa rende fertile la p ianura p adana lombarda?

z Quali sono i fiumi che attraversano la p ianura p adana?

z Quali sono i prodotti agricoli più coltivati?

z A cosa serve il foraggio?

z Qual è il capoluogo della Lombardia?

z Quali sono i capoluoghi di provincia?

z p erché Milano è considerata una città importante?

1. Numera in ordine di grandezza i laghi lombardi.

Lago Maggiore

Lago di c omo

Lago di Garda

2. Associa a ogni provincia il corrispondente numero.

Varese c omo Monza

Lecco

Sondrio

Bergamo

Brescia

Mantova c remona

Lodi p avia

Lago d’Iseo

Lago di Lugano

3. Ogni città o paese ha uno stemma, una bandiera, un gonfalone. La tua città che stemma ha? c osa vi è rappresentato? Da quante persone è abitata? c ome si chiama il sindaco che la guida? c he cosa racconteresti della tua città a un amico per invogliarlo a visitarla?

Osserva lo stemma della tua squadra preferita e fatti spiegare il significato dei simboli rappresentati.

ALLA SCOPERTA DELL’EMILIA-ROMAGNA

Ecco il paese, ecco il piccolo mondo di un mondo piccolo piantato in qualche parte dell’Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume e il monte, fra il p o e l’Appennino.

Nebbia densa e gelata l’opprime d’inverno, d’estate un sole spietato picchia martellate furibonde sui cervelli della gente.

GIOVANNINO GUARESCHI

IL TERRITORIO

Dove si trova?

Osservando la cartina qui sopra, puoi individuare l’Emilia-Romagna tra le regioni dell’Italia Settentrionale. Ha una forma triangolare ed è una delle regioni più vaste d’Italia. L’Emilia-Romagna si estende a sud del p o, che ne delimita a nord il suo confine naturale; è lambita dal mar Adriatico a est ed è segnata dai rilievi appenninici a sud e a ovest.

La raffigurazione del suo territorio indica la presenza di una vasta zona pianeggiante che si estende a sud del p o e che appartiene alla p ianura p adana. Andando verso sud, la fascia gialla segnala il territorio collinare formato da dorsali parallele tra loro come i denti di un pettine. La restante porzione di territorio è occupata dall’Appennino Ligure e dall’Appennino Tosco-Emiliano che si estendono da nord-ovest verso sud-est.

Veduta di Bologna

Sant’Arcangelo

Distribuzione

Capoluogo e province:

Bologna , p iacenza, p arma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì- c esena, Rimini.

Che cosa vediamo?

La pianura

La Pianura Padana occupa metà del territorio della regione, è attraversata da numerosi fiumi, e si distingue in due zone: la bassa e l’ alta pianura

La bassa pianura si estende più vicina al p o ed è particolarmente fertile; l’ alta pianura è situata ai piedi degli Appennini.

La p ianura p adana è ben irrigata grazie alla presenza di numerosi fiumi.

Questo rende l’Emilia-Romagna ricca di coltivazioni e una delle regioni più prosperose d’Italia.

Le risorse e le attività

La fiorente agricoltura di ortaggi , mais , frutta , frumento e viti in collina è favorita da più fattori: il clima favorevole, l’utilizzo di tecniche e mezzi meccanici moderni, l’organizzazione delle aziende agricole in cooperative e lo stretto rapporto con le industrie di trasformazione dei raccolti, molto numerose in questa regione. Altrettanto importante e diffuso è l’ allevamento bovino e suino

I prodotti agricoli e dell’allevamento vengono trasformati e utilizzati dall’ industria alimentare per produrre marchi famosi e d’eccellenza in tutto il mondo: i vari tipi di pasta , il Parmigiano Reggiano , il Prosciutto di Parma , la mortadella di Bologna , lo zampone di Modena . La cucina dell’Emilia-Romagna, infatti, è considerata una delle più gustose d’Italia.

Non possiamo dimenticare le famose industrie meccaniche e automobilistiche come la Ferrari a Maranello, la Ducati e la Lamborghini vicino a Bologna e la Maserati a Modena.

I fiumi

Sono numerosi i corsi d’acqua che irrigano la regione; molti di essi non si gettano direttamente nel mare, ma sono affluenti di altri fiumi. Il Po e il Reno sono quelli più importanti, che sfociano nel mar Adriatico. Nel p o, il fiume più lungo della penisola, si immettono gli affluenti di destra: i maggiori sono il Secchia e il Panaro . I fiumi, in genere, non hanno un corso costante e regolare tutto l’anno, ma hanno un carattere torrentizio: alternano periodi di secca ad altri di piena.

Il fiume Po

La costa

L’Emilia-Romagna è bagnata a est dal mar Adriatico. La costa è bassa e uniforme, con spiagge ampie e sabbiose.

Le risorse e le attività

La riviera romagnola, è una delle mete turistiche più frequentate. p er numerosi chilometri, la spiaggia è un susseguirsi di impianti balneari, di attrezzature per il riposo, lo sport,il divertimento. Tutto questo favorisce lo sviluppo del turismo balneare

La mancanza di golfi non ha consentito la costruzione di porti, ma l’uomo ha realizzato diversi porti-canale : il più importante è quello di Ravenna. Molto praticata è l’attività della pesca .

Nella zona lagunare delle Valli di c omacchio vengono allevate le anguille . Dalle saline di c ervia viene raccolto un sale marino pregiatissimo.

Le montagne

I rilievi ― montagne e colline ― occupano complessivamente circa metà del territorio dell’Emilia-Romagna e appartengono all’Appennino Ligure, per un breve tratto, e all’Appennino Tosco-Emiliano.

I profili delle montagne sono piuttosto bassi e arrotondati, e i versanti sono spesso soggetti a frane.

Tra le cime vale la pena ricordare il monte Fumaiolo , da cui nasce il Tevere, e il Falterona , dove si trovano le sorgenti dell’Arno.

La spiaggia di Rimini
Allevamento di anguille a Comacchio
Monte Falterona, nell'Appennino Tosco-Emiliano

Le colline

Le montagne dell’Appennino scendono gradualmente verso la vasta pianura formando una lunga fascia collinare con terreni argillosi e franosi.

Si può ammirare un paesaggio particolare, i calanchi : l’acqua è stata un abile architetto scavando solchi profondi nel terreno.

La presenza del mare, dell’Appennino e della pianura rende il clima abbastanza variabile: l’umidità provoca frequenti piogge e temperature basse in inverno. Durante l’estate l’aria è afosa e le temperature alte. In questi ultimi anni, le piogge intense e la struttura torrentizia dei fiumi stanno provocando seri danni al territorio, alle attività e alla vita degli abitanti.

IL LEGAME DELL’UOMO CON IL SUO TERRITORIO

Le città

Bologna: capoluogo di regione

Bologna è in una posizione privilegiata, al centro di importanti vie di comunicazione che collegano il Nord e il Sud dell’Italia.

Sorge al centro della p ianura p adana ed è attraversata dall’antica via Emilia. Il centro storico conserva il suo aspetto medievale. Nella piazza principale domina l’imponente chiesa

Calanchi dell’Appennino
Bologna

di San p etronio, dalla quale si dipartono a raggera

le vie principali, fiancheggiate dai lunghi portici (ben 38 km!).

Bologna è chiamata “ la grassa ” per il gusto della sua cucina e “ la dotta ” per la presenza della prestigiosa università fondata nel 1088, la più antica d’Europa. p artendo da nord-ovest e muovendoci verso sudest, incontreremo gli altri capoluoghi di provincia:

Piacenza , Parma , Reggio

Emilia , Modena , Ferrara , Ravenna , Forlì-Cesena , Rimini .

UN PO’ DI STORIA

Dal passato al presente: nomi e simboli

Bologna, fondata dagli Etruschi con il nome di Félsina , in seguito all’occupazione dei Galli Boi cambiò nome in Bologna, “ città dei Boi ”. Nel III secolo a. c , quando l’espansione di Roma arrivò anche in Emilia-Romagna, i Romani fondarono importanti colonie, fra cui p arma, Modena, Ravenna, Rimini e p iacenza, e costruirono grandi opere pubbliche.

Il console romano Marco Emilio Lepido nel 187 a. c . aprì la via Emilia che univa Rimini a p iacenza. Molti secoli dopo iniziò un nuovo periodo di grande splendore per Bologna e per altre città di questa regione.

Lo stemma adottato dalla regione rappresenta due elementi essenziali della storia del territorio: la linea ondulata sta a indicare il fiume p o, quella obliqua la via Emilia.

Forlì-Cesena
Ravenna
Modena Ferrara
Bologna ReggioEmilia
Parma Piacenza
Rimini
San Petronio

Curiosità

Il Parmigiano Reggiano: un’eccellenza dell’Emilia-Romagna

Il p armigiano Reggiano, formaggio stagionato tipico dell’Emilia-Romagna, è sempre stato nella storia un'espressione di questa regione e dell’Italia nel mondo. Le sue origini risalgono al Medioevo. Le intense attività agricole e la bonifica dei terreni della pianura di p arma e Reggio Emilia fatte dai monaci Benedettini e c istercensi portarono alla nascita delle grancie , aziende agricole dove si iniziò a sviluppare l’allevamento di vacche utili ai lavori agricoli e alla produzione di latte. I monaci furono i primi produttori di p armigiano Reggiano, spinti dalla ricerca di un formaggio che avesse una caratteristica su tutte: quella di durare nel tempo. Ottennero questo risultato asciugando la pasta e aumentando le dimensioni delle forme, consentendo così al formaggio di conservarsi.

In questo modo poterono trasportarlo anche lontano dalla zona di produzione. Questa caratteristica è stata la fortuna del p armigiano Reggiano, che ha potuto viaggiare lungo i secoli, in tutto il mondo, diventando espressione autentica del Made in Italy alimentare.

Il presepe galleggiante di Cesenatico

Dal 1986, nel periodo di Natale, le barche del Museo della Marineria diventano il palcoscenico del presepe galleggiante nel porto canale leonardesco

La prima statua scolpita è stata quella di San Giacomo, patrono di c esenatico, a cui nel corso degli anni se ne sono aggiunte molte altre. Non si tratta solo di statue tradizionali, ma di scorci ispirati alla vita della gente comune di un borgo di pescatori. Insieme alla Sacra Famiglia e ai pastori, si può vedere chi salpa o chi rammenda le reti, chi conduce le imbarcazioni o chi vende il pesce.

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

Utilizza la cartina fisica per rispondere alle domande.

z Dove si trova l’Emilia-Romagna?

z c on quali altre regioni confina?

z Da quale mare è bagnata?

z Quali sono i paesaggi prevalenti?

z Quali sono le caratteristiche fisiche della zona occupata dalla pianura?

z In quale parte dell’Emilia-Romagna si estende la p ianura p adana?

z Quali sono i fiumi principali?

z c ome sono le coste?

z Quali caratteristiche hanno le catene montuose?

z Quali fattori favoriscono lo sviluppo dell’agricoltura?

z Quali sono le industrie più diffuse nella regione?

z Quali sono i prodotti d’eccellenza?

z Qual è il capoluogo?

z Quali sono i capoluoghi di provincia?

z p erché Bologna è detta “ la grassa ” e “ la dotta ”?

1. Associa a ogni provincia il corrispondente numero.

p iacenza

p arma

Reggio Emilia

Modena Ferrara Ravenna

Forlì- c esena Rimini

ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA

La Toscana è bella d’autunno. p uoi camminare lungo sentieri che hanno il profumo dei funghi e delle ginestre, ascoltare le voci del vento che chiama dai poggi orlati di cipressi e di abeti, […] ed è tempo di vendemmia, l’uva si gonfia violetta tra i pampini fitti, i fichi pendono dolci dai rami che fremono di fringuelli e di allodole, nei boschi le foglie si accendono di giallo e di arancio bruciando il monotono verde d’estate.

ORIANA FALLACI

IL TERRITORIO

Dove si trova?

Leggi la carta fisica e individua con quali regioni confina la Toscana. La Toscana è la prima regione dell’Italia centrale, ne occupa la parte a ovest dove è bagnata dal mar Tirreno.

Cosa vediamo?

L’ Appennino Tosco-Emiliano non presenta cime molto elevate (raramente superano i 2.000 m). Subito al confine con la Liguria si alzano le Alpi Apuane Spesso sui fianchi di questi monti si aprono grandi squarci bianchi: sono le cave da cui si estraggono marmi pregiati . Michelangelo scelse proprio

Veduta di Firenze

Capoluogo e province: Firenze , Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa c arrara, p isa, p istoia, p rato, Siena.

questi marmi per realizzare molte delle sue sculture. A sud, quasi al confine con il Lazio, si trova il Monte Amiata , un antico vulcano spento. Scendendo verso il mare, le colline, impreziosite da numerosi borghi medievali, costituiscono il paesaggio predominante e caratteristico della Toscana. Le più famose sono le colline del Chianti , coltivate a vigneti, e le Colline Metallifere , dal cui sottosuolo fuoriescono getti di vapore chiamati soffioni boraciferi di Larderello ; la pressione prodotta dall’uscita dei vapori è così potente da produrre energia elettrica.

Le pianure sono limitate alla fascia costiera, come la Maremma , o sono formate da fiumi, come la Valdarno , la più estesa, solcata dal fiume Arno Molte infatti sono le valli, attraversate da fiumi, che collegano l’Appennino toscano con la pianura. La pianura – la Maremma in particolare – favorisce l’allevamento di pregiate razze bovine mentre famose razze equine vengono allevate allo stato brado da cow-boys locali, chiamati butteri

Lungo il mar Tirreno, le coste sono in genere lunghe, basse e sabbiose, fatta eccezione per i promontori rocciosi di p iombino e del Monte Argentario. Non molto lontano dalla costa si trovano le isole dell’ Arcipelago Toscano : l’ isola d’Elba , la maggiore, e una serie di isole più piccole ma altrettanto belle. c ercale sulla cartina!

Allevamento di bovini di razza Chianina
Due butteri nella Maremma
Colline del Chianti

Le risorse e le attività

Ancora oggi il marmo delle cave delle Alpi Apuane è tra i più pregiati al mondo; la sua estrazione e lavorazione è fonte di lavoro e costituisce una stabile risorsa economica.

La cantieristica navale , la floricoltura , la produzione di tessuti , rappresentano le principali attività industriali. Anche il commercio di vini e olio prodotti lungo le colline è fonte di ricchezza; inoltre la coltivazione di viti e ulivi è un esempio della cura dell’ambiente da parte dell’uomo.

Ma è il turismo , favorito dalle bellezze naturali, dai borghi, dalle città medievali e dalle infinite opere d’arte, la fonte della vita economica della Toscana.

San Gimignano, borgo medievale

Cava sulle Alpi Apuane, Massa Carrara

LA POPOLAZIONE

Il legame dell’uomo con il suo territorio

Firenze: capoluogo di regione

Firenze è una delle città più famose al mondo grazie ai suoi numerosi monumenti. Nel Medioevo la famiglia Medici, che governava la città, radunò a corte i migliori artisti del tempo, come Michelangelo Buonarroti, Sandro Botticelli, Galileo Galilei, Filippo Brunelleschi e Leonardo da Vinci perché la abbellissero con le loro opere.

Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze
Vista dall’alto di Firenze

A Firenze tutto è da vedere: la ricchezza delle opere d’arte e la bellezza del paesaggio la rendono un “museo a cielo aperto”.

Il suo nome originario, Florentia , datole dagli Etruschi, significa “che tu sia florida”: è stato e continua ad essere proprio così.

p artendo da nord-ovest e muovendoci verso sudest, incontreremo gli altri capoluoghi di provincia: Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Pisa, Livorno, Arezzo, Siena, Grosseto.

Il simbolo della Regione

Toscana è il cavallo alato p egaso, di color argento, inserito in uno scudo sannitico con campo rosso. Il cavallo simboleggia la libertà del popolo italiano.

Stemma della regione Toscana
Galleria degli Uffizi Firenze

Curiosità

L’Abbazia di San Galgano

In un paesaggio solitario, ai piedi delle c olline Metallifere, nelle vicinanze di Siena si erge un’abbazia in rovina, senza tetto, costruita nel XIII secolo: l’abbazia di San Galgano.

Nella cappella di un piccolo eremo a poca distanza, è presente una spada nella roccia, proprio come quella che, secondo la leggenda, Artù riuscì a estrarre diventando il re dei Britanni. L’eremo e l’abbazia sono dedicate a Galgano, un nobile toscano che, si racconta, abbandonò una vita di lusso e vizi e si ritirò in questo luogo, conficcando la propria spada in un masso per farne una croce davanti alla quale si inginocchiava per pregare.

La spada di san Galgano

Abbazia di San Galgano, vicino a Siena

Per studiare

METTITI ALLA PROVA

z Dove si trova la Toscana?

z c on quali altre regioni confina?

z Quali monti si trovano in Toscana?

z Qual è la caratteristica delle Alpi Apuane?

z c osa sono i soffioni boraciferi di Larderello?

z Quali sono le principali zone pianeggianti?

z Quale importante fiume scorre in Toscana?

z Quale arcipelago si trova vicino alla costa toscana? Qual è l’isola più importante?

z Quali sono le principali risorse e attività?

z Qual è la città capoluogo di regione?

z p erché Firenze è considerata un “museo a cielo aperto”?

z Quali sono le città capoluogo di provincia?

1. Associa a ogni provincia il corrispondente numero.

Arezzo

Grosseto

Livorno

Lucca

Massa- c arrara

ALLA SCOPERTA DELLA SICILIA

Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. p oi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri.

GIOVANNI VERGA

IL TERRITORIO

Dove si trova?

La Sicilia si trova quasi esattamente al centro del mar Mediterraneo, nella parte più meridionale dell’Italia. Essendo un’ isola , la più grande del mar Mediterraneo, fa parte dell’ Italia insulare La Sicilia è la regione italiana con il territorio più esteso.

Cosa vediamo?

Osservando la cartina fisica, vediamo che la Sicilia è bagnata a nord dal mar Tirreno, a est dal mar Ionio ed è separata dalla penisola italiana dallo stretto di Messina, a sud e a ovest dal mar Mediterraneo (o, vista la posizione, mare di Sicilia). Fanno parte della Sicilia gruppi di isole più piccole: a nord-est le isole Eolie (da Eolo, dio dei venti),

L’isola di Ortigia, la zona più antica della città di Siracusa

Isole

Distribuzione del territorio

(14,2%)

Capoluogo e province:

Palermo , Messina, Enna, c atania, Siracusa, Ragusa, c altanisetta, Agrigento, Trapani.

a nord-ovest le isole Egadi , a sud-ovest le isole Pelagie e Pantelleria L’isola di Lampedusa è il suolo italiano più vicino all’Africa. c ome ben vedi, il territorio della Sicilia è occupato in gran parte da colline.

Le montagne seguono internamente il perimetro dell’isola,

mentre le strette zone pianeggianti si trovano lungo le coste. Questa regione per le sue bellezze naturali è anche chiamata “giardino del Mediterraneo”.

Le montagne

A nord, le montagne della Sicilia sono la continuazione della catena degli Appennini. Nella parte centro orientale, i monti Nebrodi e il gruppo delle Madonie hanno le cime più elevate e grandi boschi. Ma il monte più alto, più importante e affascinante è l’ Etna , il più grande vulcano d’Europa, tuttora attivo. Le costanti eruzioni rappresentano per gli abitanti della Sicilia, in particolare per le popolazioni che abitano sui fianchi del vulcano, una continua emergenza. Oggi la pericolosità di improvvise eruzioni è molto contenuta, perché l’attività vulcanica è costantemente monitorata.

L’Etna non è l’unico vulcano della Sicilia: i vulcani minori Vulcano e Stromboli (molto attivo) fanno parte delle Eolie. Al centro della Sicilia, sui monti Erei , ci sono numerose miniere dalle quali in passato si estraeva lo zolfo. I siciliani, nel tempo, a causa della struttura del territorio della loro isola, hanno dovuto affrontare diversi terremoti che hanno distrutto città e paesi.

L’Etna
Lampedusa

I fiumi e i laghi

I corsi d’acqua della Sicilia non sono numerosi. p iù che fiumi, possono essere considerati torrenti: hanno corsi brevi e la loro portata d’acqua è spesso scarsa, legata esclusivamente alle piogge.

Il Simeto garantisce l’acqua alla piana di Catania , una delle zone più fertili della Sicilia. Il Salso scende fino al mare di Sicilia, attraversando l'isola da nord a sud.

La Sicilia è praticamente priva di importanti laghi naturali. Nelle zone montane gli uomini hanno costruito molti bacini artificiali . Lungo le coste si incontrano con una certa frequenza stagni salmastri , detti pantani o biviéri ; oggi molti di questi stagni sono stati bonificati per consentire agli uomini di coltivare le poche aree pianeggianti.

Il fiume Alcantara, a Castiglione di Sicilia
Fiume Salso

La pianura

Le zone pianeggianti, non molto estese, seguono il perimetro della costa dell’isola, ma ci sono delle eccezioni: la Conca d’Oro , intorno a p alermo, la piana di Catania e la piana di Gela .

Le risorse e le attività

A mano a mano che ci si avvicina alla costa, si incontrano le colline ricoperte da coltivazioni di ulivi , viti e mandorli che producono grande abbondanza di frutti. In queste pianure gli abitanti si occupano in prevalenza di agricoltura ; coltivano olive, ortaggi, frutta, fiori, mandorle, uva e soprattutto agrumi : la Sicilia fornisce oltre la metà del raccolto nazionale di questi frutti. p achino, una piccola località nella parte meridionale dell’isola, è nota per la produzione dei piccoli e prelibati pomodori ciliegini .

Dalla ricca produzione di ortaggi e frutta si è sviluppata anche l’attività industriale della loro trasformazione e conservazione.

Agrumeto, sullo sfondo il Monte Etna

Le coste e il mare

La Sicilia presenta coste basse e sabbiose alternate a coste alte e rocciose ; nel loro insieme coprono la lunghezza superiore ai 1.000 km.

La forma della Sicilia è triangolare – da questa caratteristica è nato l’antico nome di Trinacria – e ai tre vertici corrispondono tre promontori (i capi ) che delimitano il perimetro dell’isola: Capo Lilibeo , all’estrema punta occidentale; Capo Peloro (detto anche punta del Faro), all’estremità nord-orientale e punto d’incontro tra mar Ionio e Tirreno; Capo Passero , alla punta sud-est della Sicilia.

Le risorse e le attività

Il mare è risorsa naturale fondamentale. Molti turisti arrivano in Sicilia da ogni parte del mondo per la trasparenza delle acque e la bellezza dei fondali marini.

La pesca è una delle attività più sviluppate: tipiche sono la pesca del tonno nella zona di Trapani e del pesce spada nel mare di Messina. I numerosi pescatori di queste zone si sono organizzati con flotte di pescherecci. La presenza lungo le coste di numerosi porti favorisce il commercio marittimo. Legati sia al mare, sia alle montagne, sono sorti diversi parchi naturali Nel p arco regionale dell’Etna vive la maestosa e rarissima aquila reale. Le bellezze archeologiche, naturali e storico-artistiche di tutta la Sicilia richiamano moltissimi turisti dall’Italia e dal mondo. I siciliani hanno saputo valorizzare alcune loro antichissime tradizioni, come quella della ceramica di c altagirone. Il commercio dei loro manufatti è fonte di ricchezza. Lavorazione delle ceramiche, Caltagirone

La costa vicino a Taormina
Scopello

LA POPOLAZIONE

Il legame dell’uomo con il suo territorio

Le città

Ogni città o borgo della Sicilia nasconde i segni della presenza dei diversi popoli che lì hanno vissuto.

Monreale , Taormina ,

Cefalù , Noto , Agrigento , Caltagirone , Erice e altri ancora rappresentano un tesoro da scoprire.

p artendo dalla provincia di p alermo, le città capoluogo di provincia sono, in senso orario da est a ovest: Messina , Enna , Catania , Siracusa , Ragusa , Caltanisetta , Agrigento , Trapani

Palermo: capoluogo di regione p alermo fu fondata dai Fenici che la chiamarono Zyz , che significa “fiore”; il suo nome attuale deriva da quello greco Panormòs , cioè “ porto ”. È la maggiore città della Sicilia, sede del governo autonomo regionale e porto principale dell’isola.

Palermo

UN PO’ DI STORIA

Dal passato al presente: nomi e simboli

Sin dalle origini, la storia della Sicilia è legata a popoli arrivati dal mare. I Fenici erano esperti naviganti e abili commercianti; arrivando in Sicilia, fondarono città e utilizzarono i golfi naturali come porti.

c on i Greci la Sicilia conobbe grande splendore. Furono i primi a chiamare l’isola Trinacria . Nella zona orientale dell’isola, i Greci diedero origine a Siracusa, la più importante città durante la loro presenza.

Successivamente, i Romani divennero padroni della Sicilia: per gli abbondanti raccolti di grano, l’isola era considerata “il granaio” dell’Impero romano.

Ancora oggi la Sicilia rappresenta l’approdo più vicino per chi fugge dalle coste africane in cerca di sicurezza e lavoro.

La bandiera della Sicilia ha come simboli la Trinacria e il gorgòneion

La Trinacria rappresenta un essere con tre gambe, il gorgòneion la testa della Medusa, un essere mitologico. Nello stemma si vedono anche delle spighe di grano: vennero aggiunte dai Romani che consideravano la Sicilia il granaio di Roma.

La bandiera della Sicilia

Antico teatro greco di Taormina

METTITI ALLA PROVA

Per studiare

Osserva la cartina fisica della Sicilia per rispondere alle domande.

z Dove si trova la Sicilia?

z Quali sono i suoi confini?

z Quali sono le sue caratteristiche naturali?

z c osa sai dire dell’Etna?

z Quali sono i prodotti agricoli più diffusi?

z Quali sono le caratteristiche delle coste?

z p erché il mare rappresenta una risorsa naturale importante?

1. Associa a ogni provincia il corrispondente numero. Messina

Enna c atania

Siracusa

Ragusa

c altanisetta

Agrigento

Trapani

2. Sicuramente avrai un luogo (cittadina, paese, villaggio…) a cui sei particolarmente affezionato e dove avrai trascorso dei bei momenti e vissuto interessanti esperienze. p uoi farcelo conoscere costruendo una semplice presentazione. Ti suggerisco di: – indicare la zona dell’Italia in cui si trova, il nome della regione a cui appartiene e descrivere gli aspetti naturali; – raccontare quali sono le attività principali della gente che lì vive o qualche lavoro caratteristico di quel luogo; – consigliare quali posti o monumenti visitare, quali cibi tradizionali mangiare, a quali feste partecipare; – infine racconta perché ti piace questa località e come trascorri il tempo quando sei lì. p otresti arricchire la tua presentazione con immagini, fotografie, oggetti caratteristici, disegni.

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