«Non si può morire per un dollaro»

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«Non si può morire per un dollaro»

La rivoluzione di Amadeo Peter Giannini

A cura di Francesco Cassese

Marco Castellaneta

Martino Marzegalli

Paolo Nardi

Simone Selva

Con la collaborazione di studenti delle

Università Bocconi e Cattolica di Milano

Questo libro appartiene a ____________________________________

Volume realizzato in occasione della mostra «NON SI PUÒ

MORIRE PER UN DOLLARO»

La rivoluzione di Amadeo Peter Giannini

allestita alla 46a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

Con il patrocinio e la collaborazione del Centro Studi Amadeo Peter Giannini

A cura di Francesco Cassese, Marco Castellaneta, Martino Marzegalli, Paolo Nardi, Simone Selva

Con la collaborazione di studenti dell’Università Bocconi e Università Cattolica di Milano

Progetto di allestimento

Maria Chiello

Coordinamento del progetto di allestimento Angelo Matteoni

Ideazione grafica Nausicaa Dalla Torre

Progetto illuminotecnico

Chiara Tabellini

Stampa Grafiche digitali e Immaginazione Event Solutions

Immagini Getty Images, Berkeley Library, UC Davis, Library of Congress, Cardcow.com, Delivery Library, History San Josè Research Library, The California state University, Digital SF (San Francisco Public Library), California state Library, Tessa, USC Library, National Archieves Catalog, Picryl, Digital Connection, Time, Santa CLara University Digital, California Historical Society, Center for Sacramento History

Realizzazione video

Simona Cantoni e Maria Minussi

Voce video Giampiero Bartolini

Montaggio video interviste

Nicolò Muscari

Prestatori

Centro Studi Amadeo Peter Giannini

Assicurazione Generali

Si ringrazia per le interviste

Mario Abbadessa, Alessandro Pietro Allegri, Carlotta Egle, Paola Marcandalli, Niccolò Mosca, Lorenzo Polli, Andrea Pontremoli, Samuele Rosa, Michele Sciaudone

Si ringrazia in modo speciale

Cristina Bolla per la collaborazione, l’intervista e il prestito del modellino del ponte Golden Gate

Con il sostegno di

Noleggio mostra

IES – International Exhibition Service

«Non si può morire per un dollaro»

La rivoluzione di Amadeo Peter Giannini

A cura di Francesco Cassese

Marco Castellaneta

Martino Marzegalli

Paolo Nardi

Simone Selva

Con la collaborazione di studenti delle Università

Bocconi e Cattolica di Milano

Prefazione di Cristina Bolla

nome impresso, probabilmente resterà appassionati.

Nicolò, socio in questo progetto, grado di realizzare questo mio sogno. va a lui per aver “sposato” messo

Pubblicare è dare alla luce.

«NON

Desideriamo mettere in luce parole che accompagnino le persone nella vita.

Questa è la responsabilità che abbiamo come editori.

a tutti gli intervistati permesso di incontrare particolare Pietro Manganoni, Gigi Soldano, ci ha fornito la maggior parte delle pubblicazione.

Libri compagni di viaggio.

Nella collana Telemaco

Un tesoro in vasi di creta. Ermanno “lo storpio”

A cura di Paola Navotti

Il medico del popolo. Vita e opera di José Gregorio Hernández

sempre sostenuto soprattutto amici di sempre che ancora prima di aver riservargli naturalmente.

A cura di Carlos Izzo, Leonardo Marius

Filippo Ciantia

Elio Croce fratello missionario comboniano

Padre Tiboni «uno tra i più santi uomini che abbiamo»

«Non si può morire per un dollaro». La rivoluzione di Amadeo Peter Giannini www.itacaedizioni.it/non-si-puo-morire-per-un-dollaro-ap-giannini

Prima edizione: agosto 2025

© 2025 Itaca srl, Castel Bolognese

Tutti i diritti riservati

ISBN 978-88-526-0814-8

Crediti fotografici

Courtesy History San José 27

Reproduction by Santa Clara County Photographic Department 56

Stampato in Italia da Modulgrafica Forlivese, Forlì (FC)

Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite certificate FSC‰, da materiali riciclati e da altre fonti controllate. Utilizziamo inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.

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Prefazione

Quando parliamo di Amadeo Peter Giannini, non ci riferiamo solo alla sua figura di grande banchiere, filantropo illuminato che aveva nella Vision, il saper vedere oltre, la forza e il genio di capire dove si indirizzasse il Mondo.

Questo figlio di italiani, di liguri, che avevano attraversato l’Oceano, compiendo il “grande viaggio”, rappresentò, e rappresenta tutt’oggi, un esempio di etica, di morale, di imprenditorialità.

Osservare i calli delle mani a chi gli si rivolgeva per avere un piccolo prestito, senza avere garanzie che quel denaro ritornasse alla banca, non era un sogno irrealizzabile, un disegno incosciente di chi non sa gestire le proprie azioni e risorse, ma era la consapevolezza che in quelle persone, con i volti speranzosi e, allo stesso tempo, disperati, vi era un’idea di futuro, il sudore del lavoro che li aspettava, oltre alla certezza di creare una famiglia, di poterla mantenere e di sentirsi vivi.

Amadeo Peter Giannini, al quale, tra l’altro, si deve il sogno della Grande Hollywood con più di 500 film finanziati e la costruzione del Golden Gate Bridge di San Francisco, oltre ad altre grandi opere e progetti, capì, prima di tutti, il concetto de “l’unione fa la forza”, perché, a dispetto delle banche dell’epoca (primi del Novecento) con grandi capitali per pochi eletti, costruì una banca per una moltitudine di persone, la gente comune, i lavoratori, gli immigrati che

cercavano un futuro, anche attraverso un microcredito, una banca etica e popolare.

Amadeo Peter Giannini investì nel capitale umano. Fu il primo a intuire l’importanza dell’industria creativa come valore imprenditoriale ed educativo.

Le parole chiave del suo progetto erano fiducia e rispetto. Fu così che nacque la Bank of Italy che diventò Bank of America, fu così che nacquero i pagamenti a rate, l’aprirsi verso la gente, i propri correntisti, facendo crescere, allo stesso tempo, un nuovo sistema bancario.

Amadeo Peter Giannini non fu un visionario fine a sé stesso, fu colui che quella visione la mise in pratica, il suo potere lo utilizzò a beneficio di tutti, distribuendo gli utili alle centinaia di dipendenti e in progetti di importanza sociale. Non teorizzò solo l’idea di una banca etica, la realizzò.

La morte di Luigi, suo padre, quando aveva appena sei anni, lo aiutò a prendere coscienza dell’importanza del suo ruolo nella famiglia, dove era diventato l’uomo di casa per la mamma Virginia e i suoi fratelli. Imparò in fretta il valore di un nucleo famigliare solido ed unito.

Molti anni sono passati da quando, un racconto di viaggio, del grande viaggio, realizzato dalla famiglia di mia madre, mi cominciava ad incuriosire in merito alle attività che la sua famiglia aveva intrapreso a San Francisco, partendo proprio da Genova nel 1905 per cercare un futuro migliore, come accadde alla famiglia di Amadeo Peter Giannini. Nel 1906, quando il terremoto distrusse San Francisco, i miei bisnonni si trovavano proprio a San Francisco. Dopo circa un anno dal loro arrivo in California, il 18 aprile del 1906, un terremoto di magnitudo 8.3 alle 5.12 del mattino distrusse la città e, peggio ancora, fu il rovinoso incendio causato dal terremoto stesso. Nonostante ciò, nella mia famiglia non si è mai parlato di distruzione e di tragedie, ma

solo di quanto sia stata una grande opportunità per la nostra famiglia essere stati in America in quel periodo. Questo è il valore di chi si è sacrificato per un futuro migliore, vedendo nelle difficoltà una opportunità. Un insegnamento che Amadeo Peter Giannini continua a fornire a chi conosce la sua vita di uomo e di banchiere.

Se avrete tempo e voglia per interessarvi alla vita di un uomo così leggendario, avrete il piacere di entrare in una storia incredibile, un esempio per le presenti e le future generazioni, la storia di un figlio dell’Italia, per ricordarci sempre, anche in questo momento storico difficile per il mondo intero, quanto sia grande il nostro Paese.

Cristina Bolla

Presidente Fondazione Centro Studi

Amadeo Peter Giannini

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«NON SI PUÒ MORIRE PER UN DOLLARO»

«Un uomo che desideri accumulare più di 500.000 dollari dovrebbe correre dallo psichiatra».

Aveva sei anni quando vide uccidere il padre da un operaio per un dollaro.

Quest’esperienza lasciò in lui un pensiero indelebile: «Non si può morire per un dollaro» e lo portò a mettere a frutto i suoi tanti talenti per offrire a tutti la possibilità di costruire un progetto di vita.

«Questo figlio di italiani, di liguri, che avevano attraversato l’Oceano, compiendo il “grande viaggio”, rappresentò, e rappresenta tutt’oggi, un esempio di etica, di morale, di imprenditorialità».

«La mano tesa va bene quando splende il sole, ma è la mano tesa in un giorno buio che la gente ricorda per sempre».

«Abbiamo denaro da prestare e siamo andati direttamente dalla gente per offrirlo. Non lo stavamo dando a pochi privilegiati, ma a tutte le persone».

«Non voglio diventare troppo ricco, perché alla fine la ricchezza possiede te».

Amadeo Peter Giannini

€ 12,00

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«Non si può morire per un dollaro» by Itaca Edizioni - Issuu