Cartella Stampa Ischia Film Festival 2021

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International film location festival

XIX Edizione Castello Aragonese 26 giugno 3 luglio 2021

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Ischia Film Festival: dal 26 giugno al 3 luglio la 19a edizione Aperte le iscrizioni al concorso: l’evento si terrà al Castello Aragonese in forma ibrida con talent e pubblico in presenza [ISCHIA, 4 FEBBRAIO 2021] - Il grande cinema torna sull’isola verde. La diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 26 giugno al 3 luglio 2021 puntando sulla fortunata formula ibrida tra attività web e in presenza adottata la scorsa estate quando fu il primo evento cinematografico a ripartire in Italia dopo il lockdown. Sono già aperte le iscrizioni al concorso: saranno accettate in via esclusiva attraverso la piattaforma Filmfreeway. La deadline è prevista, come ogni anno, per il 10 marzo (per iscrizioni film e informazioni www.ischiafilmfestival.it/index.php/it/partecipa-n/iscrivi-film). Rispettando le normative che verranno imposte dai DCPM e dalla Regione per il periodo in oggetto, le serate - come accaduto per la precedente edizione - si svolgeranno in presenza di talent e pubblico al Castello Aragonese e on line per la sola sezione fuori concorso. “Grazie alle nuove tecnologie avremo la possibilità di far immergere direttamente da casa “in diretta” gli spettatori da tutto il mondo direttamente nelle straordinarie location del festival al Castello, in attesa di festeggiare il ventennale del festival nel 2022 e l’auspicabile fine di questa pandemia”, ha dichiarato il fondatore e direttore del Festival Michelangelo Messina. L’Ischia Film Festival è sostenuto dalla Regione Campania, dalla Direzione Cinema del Mibact e da sponsor privati.


Isole Covid free, Ischia Film Festival primo evento in presenza Abbinata alla rassegna l’iniziativa “Vacanze ad Ischia”. Messina: “Segnale importante per la ripartenza” [ISCHIA, 6 MAGGIO 2021] - La diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 26 giugno al 3 luglio, sarà il primo evento in presenza sulle isole covid free. Mentre a Ischia la campagna vaccinale di massa registra una forte accelerazione, sulla scia di quanto accaduto a Capri e Procida (dove si è vaccinato il 82% della popolazione), la rassegna lancia l’iniziativa "Vacanze ad Ischia”, che propone offerte di soggiorno abbinate alla kermesse che, come tradizione, si terrà nei suggestivi spazi all’aperto del Castello Aragonese e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.

“Sarà un segnale importante per la ripartenza degli eventi e del turismo sull’isola verde. Ringrazio le strutture e i partner che anche quest’anno hanno deciso di aderire all’iniziativa, che prima della pandemia alimentava con numeri significativi il turismo culturale a Ischia”, ha dichiarato il direttore del festival Michelangelo Messina. Il depliant, disponibile sul sito ufficiale (www.ischiafilmfestival.it), propone un tour tra le bellezze dell’isola, con una serie indicazioni e utili per i turisti, dagli alberghi ai trasporti, dai parchi termali all’enogastronomia. La 19a edizione dell’Ischia Film festival, il cui programma sarà annunciato nelle prossime settimane, è sostenuta dalla Regione Campania e dalla Direzione Generale Cinema per il Ministero della Cultura.


Cinema, 7 anteprime in concorso all’Ischia Film Festival Otto paesi in concorso come miglior film, tra questi un’anteprima mondiale, una internazionale e 5 premiere italiane nell’evento in presenza di talent e pubblico dal 26 giugno al 3 luglio [ISCHIA, 21 MAGGIO 2021] - Saranno otto i paesi che si contenderanno il premio per il miglior film alla 19esima edizione dell’Ischia Film Festival che si terrà in presenza di pubblico e talent dal 26 giugno al 3 luglio sull’isola Covid free. Opere in concorso provenienti da Israele, Francia, Finlandia, Cina, Stati Uniti, Polonia, Portogallo e Italia, che saranno introdotte dal vivo dai registi e dalle loro delegazioni negli spazi della Piazza d’Armi e in quelli suggestivi della Chiesa Barocca del Castello Aragonese di Ischia. "Un ritorno all’internazionalizzazione a cui per causa di forza maggiore abbiamo dovuto rinunciare l’anno scorso”, ha dichiarato entusiasta il direttore del festival Michelangelo Messina. Sarà presentato in anteprima mondiale “Mr. Motor”, di Hehe Mi, mentre farà la sua prima uscita internazionale “Echoes of the Empire: Beyond Genghis Khan”, di Robert H. Lieberman. Due film che aprono una finestra sull’Oriente raccontando rispettivamente le contraddizioni della Cina contemporanea sospesa tra tradizione e modernità, e la straordinaria avventura umana e militare del leggendario condottiero mongolo. Approdano per la prima volta su uno schermo italiano ben 5 pellicole: “Le Café de mes Souvenirs”, di Valto Baltzar, un musical franco-finlandese che rende omaggio al cult movie Les parapluies de Cherbourg; “Pozzis, Samarcanda”, di Stefano Giacomuzzi, sul viaggio in moto intrapreso da un maturo centauro friulano per raggiungere la mitica destinazione asiatica di Samarcanda; “Sombra”, di Bruno Gascon, che ricostruisce la dolorosa sparizione di un adolescente portoghese: sullo sfondo le organizzazioni pedofile internazionali; “Abu Omar” di Roy Krispel, che tocca l’attualità del conflitto israeliano-palestinese; “Io sono Vera”, di Beniamino Catena, che si muove su un registro fantastico e visionario, raccontando il surreale ritorno a casa di una ragazza sparita anni prima. Ha un forte valore di denuncia dei tentativi di restrizione delle conquiste civili e sociali delle donne polacche il film collettivo Erotica 2022. Italia rappresentata anche da un altro film ambientato in Calabria, “Regina”, esordio nel lungometraggio di Alessandro Grande, già ospite in passato dell’Ischia Film Festival e vincitore della sezione cortometraggi nel 2013 con “Margerita”. Riconfermata anche la giuria internazionale composta da Karin Hoffinger del Festival di Berlino, l’ex Direttrice del Torino Film Festival Paola Martini e dal croato Zlatko Vidackovic, Direttore del Festival Internazionale di Pula. La diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival è sostenuta della Direzione Generale Cinema del MIC e della Regione Campania.


Cinema, l’Ischia Film Festival esalta gli Scenari Campani Sei film in anteprima italiana per una delle sezioni più attese dell’evento che si terrà in presenza di talent e pubblico al Castello Aragonese dal 26 giugno al 3 luglio [ISCHIA, 27 MAGGIO 2021] - Una Campania inedita, intima, profonda e suggestiva che prende forma dal talento e dalla fantasia di registi e sceneggiatori e si traduce in visioni inedite, al chiaro della luna del castello aragonese di Ischia: saranno sei i film in anteprima italiana selezionati in concorso nella sezione “Scenari Campani” per la diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, che si terrà in presenza di pubblico e talent dal 26 giugno al 3 luglio sull’isola Covid free. Ricostruisce lo straordinario lavoro portato avanti in Campania dallo psichiatra Sergio Piro, sull’onda lunga della riforma Basaglia, “Al lupo cattivo”, di Chiara Tarfano e Ilaria Luperini. È un film in 5 episodi “L’ardore dei timidi”, di Antonio Vladimir Marino, che riflette in chiave surreale sull'assurdità dell'esistenza. Suggestioni storiche e mistero si mescolano in “Clarus”, di Michele Schiano. “Le conseguenze dell'attore - Il piccolo Michele Esposito”, di Daniele Chiariello e Pierfrancesco Cantarella, ripercorre la breve ma significativa carriera di un giovane di Amalfi, attore per caso in diversi film popolari napoletani degli anni Ottanta. “Estate Povera”, di Andrea Piretti, documenta l’attività encomiabile dei volontari napoletani impegnati ad aiutare i più poveri e bisognosi nei mesi della pandemia. Rievoca l’Ischia di un tempo, “Frammenti”, di Boris Molinaro, nel quale alcuni personaggi legati al territorio (lo scultore, il gestore di locali, il marittimo) si impegnano a preservare la memoria storica dell'isola. "Questa sezione intende valorizzare le opere cinematografiche, che siano di finzione o utilizzino il linguaggio del cinema del reale, girate in territori riconoscibili (non Studios o interni) della regione Campania o che abbiano come location prevalente territori campani”, sottolinea il direttore artistico del festival Michelangelo Messina. "La Regione Campania, che da quattro anni sostiene il festival nell'ambito di una legge cinema che finanzia tutta la filiera dell'audiovisivo, ha individuato nel racconto cinematografico un mezzo importante di promozione del patrimonio turistico e culturale. – prosegue Messina - Ci è sembrato doveroso quindi, sin dal primo anno in cui è stata istituita questa importante misura di sostegno, dedicare un pezzo significativo del festival a quei lavori che spesso vengono realizzati proprio grazie a queste misure di finanziamento”. La diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, che si terrà negli spazi del Castello Aragonese di Ischia, è sostenuta della Direzione Generale Cinema del MIC e della Regione Campania.


Ischia Film Festival, sguardo sul cinema di denuncia con “Location negata” Il concorso cinematografico internazionale si terrà dal 26 giugno al 3 luglio nel Castello Aragonese [ISCHIA, 3 GIUGNO 2021] - Violazione dei diritti umani, parità di genere, emarginazione, sono solo alcuni dei temi a forte valenza sociale presenti nella sezione “Location negata” della 19esima edizione dell’Ischia Film Festival che si terrà in presenza di pubblico e talent nel Castello Aragonese dal 26 giugno al 3 luglio 2021. Sedici opere in concorso, molte delle quali presentate in anteprima internazionale o italiana, e accomunate da uno spirito di denuncia di ingiustizie e diseguaglianze disseminate in ogni angolo del pianeta, costituiscono il fulcro della selezione La testimonianza delle donne indiane sfregiate con l’acido in “Shero”, di Claudio Casale. La metafora post-Brexit di “On Island West”, di Carolyn Saunders, ambientato in un’Inghilterra distopica e razzista che incita all’odio contro gli stranieri. Il rimpianto e la nostalgia della grandezza passata dell’Unione Sovietica in “Admiral Tchumakov”, di Laurier Fourniau e Arnaud Alberola. La gentrificazione del centro di Londra, con l’abbattimento di vasti complessi di edilizia popolare in “Aylesbury Estate”, di Carlotta Berti. Ricostruisce la storia dell’uomo che detiene il record della permanenza più lunga nel braccio della morte, in attesa di esecuzione, “Hakamada - The longest-held man in deathrow”, di Louis Dai. Sempre di detenzione si occupa “Magnifiche Sorti e Progressive”, di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio, una filosofica riflessione del fondatore delle Brigate Rosse Renato Curcio, tra le rovine del carcere abbandonato di Santo Stefano, sulla possibile assimilazione tra la prigione e la Rete, nuova frontiera del controllo digitale e sociale. Sceglie la strada dell’animazione “Mila”, di Cinzia Angelini, regista italiana trapiantata in America che rievoca la tragedia della Seconda Guerra Mondiale attraverso la vicenda di un bambino scampato ai bombardamenti. Ancora devastazioni e bambini in “Movida”, il documentario del regista bellunese Alessandro Padovani che si sofferma sugli effetti distruttivi dell’uragano Vaia sulla sua terra di origine. “What we don’t know about Maryam”, di Morad Mostafa, “The Visit”, di Azadeh Moussavi, e “Shakwa”, di Farah Shaer, denunciano il clima di oppressione e sottomissione delle donne in paesi come Egitto, Iran e Libano. Mentre l’argentino “The Vatican”, di Gonzalo Almeida, e lo statunitense “Sapelo”, di Nick Brandestini, raccontano un microcosmo di marginalità e povertà che accomuna la parte meridionale e settentrionale del continente americano. La lotta per l’indipendenza del popolo Saharawi è lo sfondo di “Dajla: cinema and oblivion”, di Arturo Dueñas. La compressione dei diritti civili in Turchia ispira “The criminals”, di Serhat Karaaslan.


“Days of Ignorance Documentary”, di Abolfazl Tajik, descrive la parabola dell’ultimo artigiano che lavora il feltro in una remota regione iraniana. "I film che accendono i riflettori sulle contraddizioni del nostro mondo, dimostrano il potenziale del cinema di sensibilizzare le coscienze degli spettatori. Se la maggior parte delle opere selezionate all’Ischia Film Festival raccontano la bellezza di paesaggi e territori, attraverso la sezione “Location negata” non intendiamo sottrarci al dibattito su tematiche scomode ma necessarie per smuovere l’opinione pubblica internazionale”, ha spiegato Michelangelo Messina, direttore artistico del festival.


Dal Sudan al Perù, corti da tutto il mondo all’Ischia Film Festival Le diversità culturali e sociali del pianeta esaltate da una delle sezioni più intriganti della rassegna, la cui 19esima edizione si terrà dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese [ISCHIA, 7 GIUGNO 2021] - Saranno sedici

i lavori presentati in concorso nella sezione Cortometraggi della 19esima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma presso il Castello Aragonese di Ischia dal 26 giugno al 3 luglio 2021. Tra anteprime italiane e internazionali, i film selezionati offriranno uno sguardo sulle diverse realtà sociali e culturali del pianeta, servendosi di modalità espressive che vanno dalla finzione al documentario, dall’animazione al linguaggio sperimentale e offrendo, come sottolinea Michelangelo Messina, direttore artistico dell’Ischia Film Festival, “un viaggio tra identità locali a ogni latitudine del globo, a dimostrazione di quanto il cinema, anche quando il formato prescelto è quello breve, sappia restituire l’atmosfera dei luoghi e la specificità di paesi e regioni lontane”. Molta attesa per l’esordio alla regia dell’attrice David di Donatello Jasmine Trinca, che in “Being my mom” indaga in chiave poetica il legame che unisce una madre e una figlia. All’insegna delle correlazioni tra gli esseri umani anche “Fibonacci”, di Tomáš Hubáček, ispirato alla celebre sequenza del matematico toscano. Si muove tra riti sciamanici e ricerca etnologica il corto di animazione “Là dove la notte”, di Francesco Filippini. Magia e religione ritornano nel mistery coreano “The God”, di Shim Ik Tae, mentre l’israeliano “His death”, di Avishai Sivan, è ambientato in una comunità chassidica ultra ortodossa. Il film malese “The cloud is still there”, di Mickey Lai, è invece incentrato sul dissidio tra razionalità e superstizione; “Due feriscono, tre guariscono”, di Elisa Baccolo, Daniele De Stefano, Martina Lioi, Walter Molfese e Beatrice Surano, esplora il rapporto tra Sud e rituali antropologici. Racconta la storia di un’adolescente rom, sospesa tra il desiderio di una vita normale e l'avvio alla prostituzione, il francese “Shakira”, di Noémie Merlant. Offre uno spaccato in controluce della società giapponese contemporanea “Return to Toyama”, di Atsushi Hirai. E ancora: un parallelismo tra i rifugiati della guerra civile spagnola e i migranti dei nostri giorni, ispira “Stanbrook”, di Óscar Bernàcer. Nasce da un progetto scolastico della periferia napoletana, raccontando in maniera poetica la notte di due giovani di Scampia, “Mezzanotte”, di Giuseppe Carrieri. L'amara presa di coscienza, da parte di un giovane manager cinese, dell'aridità di un sistema di vita e di lavoro alienante è invece il tema di “Zheng”, di Giacomo Sebastiani.


Si focalizza sul ruolo della donna nella società iraniana “Talker”, di Mehrshad Ranjbar. Un tema presente anche nel sudanese “Alsit”, di Suzannah Mirghani, spaccato di un villaggio rurale dove le ragazze sono destinate a matrimoni prestabiliti e le antiche tradizioni devono lottare contro l’avvento della modernità. L’interpretazione dei sogni in un programma radiofonico: succede in Senegal, nel corto “Talking dreams”, di Bruno Rocchi. È intriso del realismo magico tipico della letteratura sudamericana, infine, il corto peruviano “El silencio del rio”, di Francesca Canepa. Per completare un giro del pianeta intrigante e affascinante, in linea con l’ormai consolidata tradizione dell’Ischia Film Festival.


Ischia: un’isola piena di stelle Un omaggio alla ricca tradizione cinematografica dell’isola di Ischia [ISCHIA, 9 GIUGNO 2021] - Ischia Is More e Ischia Film Festival sono orgogliosi di annunciare la loro partnership in occasione del prossimo evento che celebrerà l'incredibile eredità cinematografica dell'Isola Verde. Meta di cineasti da oltre 50 anni e scenario di più di 30 lungometraggi, Ischia ha visto sfilare per le sue strade alcuni tra i più grandi nomi di Hollywood: ad impreziosire le sue già splendide coste artisti del calibro di Burt Lancaster, Richard Burton e Liz Taylor, che durante gli anni ‘50 e ‘60 fecero da apripista per una futura generazione di cast la cui lista ha incluso Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow. Ischia offre una miriade di attrazioni: al calore e all’accoglienza della sua gente si sommano il mare, il sole, la cultura, la cucina, le terme e i suoi borghi incantevoli. Michelangelo Messina, direttore artistico e fondatore Ischia Film Festival, ha dichiarato: "In tutte le innumerevoli scene che si sono alternate sullo schermo, Ischia ha dato prova del suo enorme successo nel suo ruolo di sfondo, seducente e drammatica al tempo stesso. La sua poliedricità la rende perfetta per qualsiasi contesto, dai drammi di stile alle commedie romantiche. Il festival si terrà non a caso all’interno del suggestivo Castello Aragonese, gioiello iconico di Ischia, comparso più volte nelle riprese di più film. Tra gli ospiti d’onore che prenderanno parte alla serata anche Il Santander of Wight, l'iconica barca a vela protagonista delle scene del film “Il Talento di Mr. Ripley”. Solo ed eccezionalmente per la serata inaugurale del Festival che si terrà il 26 giugno, Il Santander - ad uso esclusivo degli ospiti del Mezzatorre Hotel & Thermal Spa, membro del consorzio Ischia Is More - rimarrà ormeggiata presso il Ischia Ponte. Michele Sambaldi, Presidente di Ischia Is More, ha commentato: "Siamo lieti di lavorare con Ischia Film Festival per celebrare la ricca storia e l’eredità che l'isola ha dato al settore cinematografico. E siamo entusiasti che l'isola sia pronta ad accogliere gli ospiti dopo un periodo difficile per il mercato del turismo.” Con la regione Campania che ha recentemente annunciato Ischia isola Covid-free, il festival sarà l'occasione perfetta per tutti gli appassionati di cinema che desiderano ripercorrere i passi delle tante star che qui si sono alternate nel corso del tempo, e scoprire perché quest’isola affascina da secoli schiere di registi.


Scenari – Fuori concorso: l’Ischia Film Festival porta il mondo nelle case Sono 33 i film fuori concorso da vedere comodamente da casa, sulla piattaforma gratuita ischiafilmfestivalonline.it [ISCHIA – 16 GIUGNO 2021] Un giro intorno al mondo senza muoversi dal divano di casa. 33 film fuori concorso, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, compongono la ricca sezione online della 19esima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma presso il Castello Aragonese di Ischia dal 26 giugno al 3 luglio 2021. Si passa da 27 marzo 2020, realizzato da Alessandro Haber nei giorni di massima reclusione del primo lockdown, a Se ti abbraccio non aver paura, di Niccolò Maria Pagani, sul viaggio in moto di un padre e del figlio autistico che aveva già ispirato Gabriele Salvatores. Al Dio ignoto, di Rodolfo Bisatti, co-fondatore con Ermanno Olmi di Ipotesi Cinema, una rigorosa immersione nel dolore della malattia terminale. Il tunisino Fatum, di Mohamed Ali Nahdi, utilizza una struttura narrativa a spirale per raccontare il dramma dei migranti. Trasporta nell’attualità del conflitto siriano Flashdrive, di Dervis Zaim. Nel segno della valorizzazione delle location cinematografiche, mission portante del festival, il lungometraggio francese Fires in the dark, di Lienhard Dominique. È un omaggio a un grande artista israeliano recentemente scomparso, creatore di installazioni ambientali presenti in oltre 100 paesi nel mondo, High maintenance - The life and work of Dani Karavan, di Barak Heymann. Le città di Treviso e Cagliari fanno da sondo ai cortometraggi d’autore Tre Visi, di Stefano Pesce, e L’uomo del mercato, di Paola Cireddu. La sezione Scenari – Fuori concorso quest’anno offre al pubblico 17 anteprime di pellicole che hanno raggiunto Ischia percorrendo il mondo in lungo e in largo. È il caso del cortometraggio brasiliano The boat and the river di Bernardo Ale Abinader, del documentario iraniano The Bride of flood di Zia Hatami, di It’s alright, film al confine tra commedia assurda e dramma, della regista lituana Jorūnė Greičiūtė. Ma anche film che arrivano dai vicini cugini europei: il tedesco King of ravens, racconto di una passione nata tra un giovane immigrato senza documenti e una misteriosa donna tedesca, tra differenze culturali e sociali; il cortometraggio The last bee della giovane regista francese Léa Triboulet.


E un’anteprima internazionale made in Italy, come il cortometraggio documentario Ricordo di una città della regista Camilla Marcotulli. “Un pacchetto di opere prestigiose che va ad aggiungersi ai film proiettati alla presenza del pubblico al Castello Aragonese, per un programma complessivo internazionale e variegato rivolto sia a chi avrà la possibilità di raggiungere l’isola di Ischia che gli appassionati che seguiranno online una parte del festival”, sintetizza Michelangelo Messina, direttore artistico e fondatore dell’Ischia Film Festival. Un palinsesto ricco di titoli, diversi per provenienza, storia, genere, allo scopo di valicare ogni confine e poggiare lo sguardo su altre realtà. Per visionare i film sarà necessario registrarsi gratuitamente al sito ischiafilmfestivalonline.it. L’elenco completo dei film della sezione Scenari – Fuori concorso 27 Marzo 2020 (Italia, 2020) di Alessandro Haber Accàmora (Italia, 2020) di Emanuela Muzzupappa Al Dio ignoto (Italia, 2020) di Rodolfo Bisatti The boat and the river (Brasile, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Bernardo Ale Abinader The Bride of flood (Iran, 2021 – ANTEPRIMA ASSOLUTA) di Zia Hatami Da Yie (Ghana, 2020) di Anthony Nti Echo (Turchia, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Hazal Kara e Sezin Ertek Fatum (Tunisia, 2019 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Mohamed Ali Nahdi Il fiore in bocca (Italia, 2021 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Andrea Settembrini e Valeria Civardi Fires in the dark (Francia, 2020) di Lienhard Dominique Flashdrive (Turchia, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Dervis Zaim Goads (Grecia, 2020) di Iris Baglanea High maintenance - The life and work of Dani Karavan (Israele / Polonia, 2020) di Barak Heymann I am afraid to forget your face (Egitto / Francia / Belgio / Qatar, 2020) di Sameh Alaa In my dream (Turchia, 2020) di Murat Çeri It’s alright (Lituania, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Jorūnė Greičiūtė I won’t remain alone (Iran, 2021 – ANTEPRIMA EUROPEA) di Yaser Talebi King of ravens (Germania, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Piotr J. Lewandowski The last bee (Francia, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Léa Triboulet Male Fadàu (Italia, 2020) di Matteo Incollu Marty's Calling (Stati Uniti, 2020 – ANTEPRIMA EUROPEA) Toni de Palma La materia non conta (Croazia, 2020 – ANTEPRIMA INTERNAZIONALE) di Pierre Commault May I have this seat? (Pakistan, 2021) di Tabish Habib Orfani del sonno (Italia, 2020) di Chiara Rigione Ricordo di una città (Italia, 2021 – ANTEPRIMA ASSOLUTA) di Camilla Marcotulli


Se ti abbraccio non aver paura (Italia, 2020) di Niccolò Maria Pagani Shifting Sands (Myanmar, 2021 – ANTEPRIMA ASSOLUTA) di May Thyn Kyi Sombra do mar (Spagna, 2020) di Sergio Pereda The song of sin (Francia, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Khalid Maadour Stephanie (Belgio, 2020) di Leonardo van Dijl Tre Visi (Italia, 2021 – ANTEPRIMA ASSOLUTA) di Stefano Pesce Two is a magic number (Germania, 2020 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Holger Borggrefe e Stefan Hering L’uomo del mercato (Italia, 2020) di Paola Cireddu


Cinema, Ischia Film Festival primo evento con ospiti internazionali in presenza Oliver Stone premio alla carriera insieme allo scenografo Allan Starski (Oscar per “Schindler’s List) e al regista russo Alexander Sokurov (Leone d’Oro per “Faust”) La 19esima edizione del concorso cinematografico internazionale si terrà dal 26 giugno al 3 luglio nel Castello Aragonese: ogni sera doppia proiezione introdotta dai protagonisti Tra gli ospiti anche Alessandro D’Alatri, Barbara Bouchet, Marco Bocci, Toni D’Angelo, Francesco Bruni, Gianluca Di Gennaro e Giovanni Esposito Selezionate 96 opere da 42 paesi del mondo (di cui 47 anteprime) per uno sguardo sul rapporto tra cinema e territorio [ISCHIA, 18 GIUGNO 2021] - Ci saranno Oliver Stone, uno tra i registi che più hanno segnato gli ultimi quarant’anni di cinema, e Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011. E ancora: Allan Starski, scenografo premio Oscar per “Schindler’s List”. Con ospiti internazionali, la diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese, segna lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi culturali dopo la lunga interruzione per la pandemia. “Il ritorno di ospiti di caratura internazionale all'Ischia Film festival è un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo riappropriandosi delle libertà perdute e della fruizione diretta dell'arte, in una cornice di assoluto splendore”, sottolinea il patron della manifestazione, Michelangelo Messina. Oliver Stone, che ha diretto pellicole celebri come “Platoon”, “Assassini nati”, “Wall Street”, “Nato il quattro luglio”, “JFK - Un caso ancora aperto” e “Gli intrighi del potere”, vincendo tre Oscar e quattro Golden Globe, riceverà il Premio alla carriera mercoledì 30 giugno, incontrando il pubblico alla cattedrale dell’Assunta per poi lasciare spazio alla proiezione del suo “Ogni maledetta domenica”, film del 1999 con un cast stellare, capitanato da Al Pacino.


Con la consueta formula, volta a celebrare il connubio tra cinema e location, esaltando le potenzialità del cineturismo, tanto più in tempi segnati dalla pandemia, l’Ischia Film Festival proporrà - nel pieno rispetto delle normative anti Covid - ogni sera una doppia proiezione introdotta da incontri con gli autori, in presenza, nelle tre suggestive sale all’aperto nel Castello Aragonese (in Piazza d’armi, nella terrazza della casa Del Sole e alla Cattedrale dell’Assunta). In particolare, la selezione 2021 conta 96 opere tra finzione e documentario, di cui 48 in concorso e 48 fuori concorso, provenienti da 42 paesi, in un eterogeneo affresco in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste. Film d’apertura sabato 26 giugno alle 20.30 è “Quo vadis, Aida?” di Jasmila Žbanić; a seguire “L’ultimo paradiso” di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio. Nella serata inaugurale il regista, sceneggiatore e attore Alessandro D’Alatri riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo. Tra i protagonisti di domenica 27 giugno Barbara Bouchet (che sarà premiata con l’Ischia Film Award) e Marco Bocci, che introdurrà con il regista Toni D’Angelo la proiezione di “Calibro 9”. Il regista Francesco Bruni accompagnerà invece la proiezione di “Cosa sarà”. Lunedì 28 giugno Allan Starski incontrerà il pubblico e riceverà il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival, il Life Achievement Award, prima della proiezione di un altro suo capolavoro, “Oliver Twist”. L’anteprima del film “Black Parthenope” di Alessandro Giglio con Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro e Nicola Nocella, è in programma martedì 29 giugno alla presenza di regista e cast. Ospiti della giornata anche Giovanni Amura, Elvis Esposito e Sara Falanga. Un’allure internazionale ammanterà anche la serata al chiaro di luna di venerdì 2 luglio, dedicata al talento di Alexander Sokurov, che riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021, prima della proiezione del suo capolavoro “Arca russa”, un unico piano-sequenza di circa novanta minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa percorre diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico. A seguire “Admiral Tchumakov”. Sabato 3 luglio il gran finale del festival, con la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.


“In attesa di poter festeggiare definitivamente liberi il ventennale nel 2022 – aggiunge Messina – siamo riusciti ad organizzare un’edizione del Festival che, malgrado le restrizioni della pandemia, tiene alto il vessillo di uno degli eventi di punta del panorama nazionale e internazionale, a sostegno degli autori e delle loro opere, celebrando in particolare il graditissimo ritorno degli ospiti internazionali”. Il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte, il giorno stesso o in prevendita (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it). Per le opere in concorso confermate le sezioni competitive Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata, Scenari Campani. Quarantasette dei film selezionati saranno in anteprima, 41 sono produzioni o coproduzioni italiane mentre 55 sono opere provenienti dall’estero (con 43 film che verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano). Sono 14 sono le prime visioni assolute, 4 quelle internazionali (tra le quali anche “Echoes of the Empire” del regista americano Robert H. Lieberman, la commedia musicale franco-finlandese "Le Café de mes Souvenirs” e “Abu Omar” dell’israeliano Roy Krispel), 4 le europee e 25 le italiane. Gli incontri con gli autori sono condotti dai critici cinematografici Antonio Capellupo e Giuseppe Borrone con la partecipazione straordinaria di Gianni Canova. Un lavoro arduo spetterà alla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival (lungometraggi); dal regista e sceneggiatore Alberto Rizzi, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati (location negata); dall’attrice Alessia Barela, dal Presidente del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, Antonio Spagnuolo, e dal produttore e regista Emanuele Palamara (cortometraggi e scenari campani). Lunedì 28 giugno alle 10 è invece in programma il diciannovesimo Convegno Internazionale sul Cineturismo, che indagherà un tema particolarmente attuale: come riformulare le attività ora, dopo che restrizioni e distanziamenti richiesti dalla pandemia hanno aumentato le opportunità digitali ma


sfilacciato e modificato il legame con i territori. Interverranno, tra gli altri, Michelangelo Messina, ideatore del neologismo “cineturismo”, Michele Lo Foco (già membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo del MiC), Maria Elena Rossi (Marketing and Promotion Director ENIT), Francesco di Cesare (presidente Risposte Turismo), Ivan Antognozzi (direttore Fondazione Marche Cultura), Cristina Priarone (presidente Italian Film Commission), Giorgio Gosetti (vice presidente AFIC), Anna Olivucci (responsabile Marche Film Commission) L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con l'adesione del Presidente della Repubblica, e con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC


Ischia Film Festival, online per arrivare lontano Una vasta selezione di titoli da visionare gratuitamente dove e quando si vuole, con la piattaforma online ischiafilmfestivalonline.it [ISCHIA, 22 GIUGNO 2021] - Dopo il fortunato esperimento dello scorso anno, l’Ischia Film Festival affianca anche in questa edizione una programmazione online a quella dal vivo. Accedendo al sito web www.ischiafilmfestivalonline.it e compilando il modulo per la registrazione gratuita, infatti, si avrà la possibilità di vedere i film della 19esima edizione del concorso cinematografico che si svolgerà dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese. “La situazione di emergenza pandemica del 2020 ci ha messi alla prova ma ci ha anche offerto occasioni di crescita. Con la creazione del nostro nuovo portale abbiamo superato le frontiere dell'isola per arrivare a un pubblico internazionale che ha apprezzato il festival dimostrando un grande interesse”, ha affermato Michelangelo Messina, direttore artistico della manifestazione. E i numeri della passata edizione ne sono la dimostrazione: il sito ha registrato 40 mila visualizzazioni, con un pubblico virtuale proveniente da oltre 65 paesi diversi nel mondo. “Su questa scia prosegue l'edizione 2021 – ha proseguito Messina - per offrire i nostri meravigliosi film anche a chi non ha la possibilità di godere dell'esperienza in presenza al festival”. Sulla piattaforma digitale saranno visibili tutte le proiezioni della sezione Scenari - Fuori concorso. Da "27 Marzo 2020" di Alessandro Haber, il racconto di un uomo che cerca rimedio alla solitudine del lockdown. A "Echo" delle registe Hazar Kara e Sezin Ertek, la storia di una giornalista turca, che riconquista la libertà dopo la prigionia causata dalla pubblicazione del suo libro. A "I won't remain alone" del regista iraniano Yaser Talebi, la storia di due genitori che dopo la perdita del figlio scelgono di donarne gli organi, e a distanza di anni riescono a sentire nuovamente il battito del suo cuore. Ma anche il viaggio in autobus di una giovane e ribelle donna incinta che sfocia in un alterco con un padre conservatore nel cortometraggio “May I have this seat?” del regista pakistanoamericano Tabish Habib.


E la sensazione di pressione avvertita da una ginnasta undicenne che, appena vinto il suo primo titolo internazionale, realizza che la partita è appena iniziata, nel cortometraggio “Stephanie” di Leonardo van Dijl. In totale sono 33 i film fuori concorso, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi che porteranno gli spettatori a vivere virtualmente emozioni e storie, che in altre parti del mondo qualcuno ha avuto l'urgenza di narrare. Ad arricchire la programmazione online, anche un'ampia selezione di film in concorso: 14 contenuti per la sezione Cortometraggi e 16 per Location negata. Questi ultimi, ricordiamo, saranno proiettati anche al Castello Aragonese alla presenza di molti degli autori. Dopo la registrazione sarà necessario fare il login al sito ischiafilmfestivalonline.it, per visionare il film scelto all’interno del catalogo disponibile in versione digitale.


Cinema e territori: un ritorno al futuro è possibile? Per questa diciannovesima edizione di Ischia Film Festival - una specialissima edizione di ripresa - il consueto Convegno sul Cineturismo si apre doverosamente ad affrontare i nuovi scenari [ISCHIA, 24 GIUGNO 2021] - Pandemia, distanziamenti e lockdown ci hanno inequivocabilmente introdotto in un mondo nuovo. La caratteristica più “visibile” e dilagante è quella della rarefazione della socialità, ma più ancora lo sfilacciamento del principio di realtà a favore di una dimensione digitale che parte strumentale ma arriva infine ad essere esistenziale. Si giunge così a parlare di phygital, cioè di commistione e ibrido, compresenza e compromesso funzionale tra le due dimensioni: l’on line e il reale che ora si ricolloca persino come off line. Non sfuggono a nessuno le implicazioni e i rischi che questo modello contiene in sé. Un dato per tutti: “per l’82% dei millennial non esiste più un confine tangibile tra fisico e digitale e l’aspettativa è quella di vivere esperienze sempre più unificate e personalizzate”. Ma allentare il legame con la realtà e assottigliare i dati di riferimento territoriali legati alla presenza fisica significa ridefinire il mondo ed il linguaggio con il quale intendiamo raccontarlo e trasmetterlo ad altri. Ben lo sanno tutti coloro che dal rapporto con il territorio traggono la forza creativa e la “ragione sociale” profonda della loro esistenza ed operatività: i Festival, di Cinema in particolare, che si sono visti costretti a riformulare percorsi e immaginare nuovi riti comuni per mantenere i loro “patronimici” (si può davvero realizzare una Mostra del Cinema di Venezia senza Venezia?) le Film Commission che sul location scouting&proposal hanno costruito la propria identità e mission ed ora trattano set virtuali, gli operatori turistici che per tenere viva la fiamma esperenziale del destination marketing hanno inventato di tutto in questi quasi due anni di chiusure totali o parziali. La domanda dunque è: come riformulare le attività ora? E del Cineturismo, che ne sarà? Usciti dal cinema col desiderio di acquistare viaggi, dovremo tornare al Cinema per farne? Di questo e altro ancora tratterà il Convegno “CINEMA E TERRITORI: UN ritorno al futuro È POSSIBILE?” di questa “storica” edizione 2021 di Ischia Film Festival. Introduzione e saluti: Michelangelo Messina Direttore artistico Ischia Film Festival Ideatore del neologismo CINETURISMO Michele Lo Foco


già Membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo - MIBACT Interventi: Maria Elena Rossi Marketing and Promotion Director ENIT Il Turismo dopo i distanziamenti Francesco di Cesare Presidente Risposte Turismo Cineturismo di prossimità o senza territori? Case History Andrea Camesasca Delegato al turismo Confcommercio Como - imprenditore turistico Lago di Como L'economia turistica del Lago di Como sviluppata dal cineturismo Ivan Antognozzi Direttore Fondazione Marche Cultura Cineturismo come radicamento culturale e orizzonte turistico dei territori: il modello Marche Cristina Priarone Presidente Italian Film Commission Le film commission: location proposal o set virtuali? Giorgio Gosetti Vice presidente AFIC La prospettiva festival e la cultura post pandemica Conclusioni: Michelangelo Messina Direttore artistico Ischia Film Festival Ideatore del neologismo CINTETURISMO Anna Olivucci Resp.le Marche Film Commission Fondazione Marche Cultura Regione Marche – Settore Turismo Centro studi sul CINETURISMO - Ischia Film Festival Coordinamento del Convegno a cura di: Anna Olivucci


Cinema, al via l’Ischia Film Festival: si parte con D’Alatri e con la lingua dei “matti” Sabato 26 si alza il sipario del grande evento: serata di grandi contenuti e denunce sociali, con la Campania assoluta protagonista [ISCHIA, 25 GIUGNO 2021] - Per rispondere al desiderio represso di fruizione collettiva e condivisa, per accelerare l’auspicato ritorno alla normalità, per tornare a raccontare quel sottile filo rosso che, da sempre, lega il grande cinema alla suggestione dei luoghi. Torna, a partire da sabato 26 giugno, l’Ischia Film Festival, che celebra la sua diciannovesima edizione segnando lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi internazionali dopo la lunga interruzione per la pandemia. Proiezioni al chiaro di luna nelle tre location del Castello aragonese, una lunga scia di ospiti (tra i quali Oliver Stone, Alexander Sokurov e Allan Starski) e, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, una grande festa dello spettacolo, che – come spiega il patron Michelangelo Messina - “vuole significare un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo dopo la pandemia”. Si parte nel segno del grande cinema di approfondimento culturale, nella lunga tradizione del festival: della regista bosniaca Jasmila Žbanić il film con il quale si apre il sipario, alle 20.30 in Piazza d’Armi. Si intitola “Quo vadis, aida?” e tratteggia il tema, delicatissimo, di uno dei grandi massacri etnici della complessa contemporaneità. Ma il giorno d’apertura è dedicato anche ad Alessandro D’Alatri, che nella cornice della Cattedrale dell’Assunta riceverà il premio Plinius Award per la serie “Il commissario Ricciardi”, girata in Campania e introdurrà la proiezione di “Oplontis”, un corto d’autore girato proprio negli scavi di Oplonti (nel cast l’attrice Fabiana Fazio nei panni di Poppea, Raffaele Ausiello in quelli di Nerone ed Adriano nel ruolo di un dispettoso Amore). Il Plinius Award è stato assegnato negli anni, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo. Il regista Rocco Ricciardulli e l’attrice Gaia Bermani Amaral presenteranno, alle 23, il film “L’ultimo paradiso” (con Riccardo Scamarcio), che racconta la lotta di un contadino, nell’Italia degli anni ’50, per ottenere migliori condizioni di lavoro. Anteprima assoluta è “Frammenti”, che – con la regia di Boris Molinaro – racconta, in concorso nella sezione “Scenari campani”, la vita di tre ischitani (ore 21.40, Cattedrale dell’Assunta). A seguire, altra anteprima assoluta con il docufilm “Al lupo cattivo”, un viaggio tra immagini di diversi media che – in ricordo del professore Sergio Piro - ricostruisce il


percorso che ha portato al riscatto della “lingua dei matti” e alla legge Basaglia. Le registe Chiara Tarfano e Ilaria Luperini. Il progetto è stato realizzato con la partecipazione della Regione Campania, dei Comuni di Napoli, Palma Campania (città di nascita dello psichiatra), Nocera Inferiore e Superiore (dove sono state girate alcune scene), nonché della fondazione CeRPS (Centro Ricerche sulla Psichiatria e le Scienze Umane) con sede a Nocera Inferiore, proprio nell’ex ospedale psichiatrico, di cui cura l’archivio storico. La programmazione della terrazza della Casa del Sole, terza location sul Castello, si apre invece “Sic est”, che – con la regia di Flavio Ricci – racconta di un gruppo di ragazzi provenienti dai quartieri periferici di Napoli che vorrebbero essere guardati e considerati diversamente dal resto del mondo (in concorso nella sezione Scenari Campani). A seguire “Al-sit” tratteggia la storia, ambientata in Sudan, di una giovane ragazzina che non può scegliere del proprio futuro perché vittima delle decisioni della sua famiglia. Infine l’anteprima italiana di “Hakamada – the longest-held man in deathrow”, con la regia di Louis Dai, denuncia i difetti del sistema giudiziario penale giapponese attraverso la storia del condannato a morte Iwao Hakamada. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it). L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC.


Cinema, l’Ischia Film Festival premia Barbara Bouchet Domenica 27 protagonista l’attrice, già icona della commedia sexy anni ’70 e nel cast di “Calibro 9” di Toni D’Angelo. Tra gli ospiti anche Marco Bocci e Francesco Bruni con il suo “Cosa sarà” [ISCHIA, 26 GIUGNO 2021] - Icona della commedia sexy all’italiana negli anni ’70, l’intramontabile Barbara Bouchet arriva all’Ischia Film Festival, dove domenica 27 giugno – nella seconda serata della manifestazione – riceve l’Ischia Film Festival Award, un riconoscimento a una lunga ed entusiasmante carriera impreziosita da un nuovo film, “Calibro 9”, che sarà proiettato a Piazza D’Armi, introdotto dal regista Toni D’Angelo, dalla stessa Bouchet e da Marco Bocci. La pellicola racconta la storia di un brillante penalista cresciuto dalla madre con l’intento di farne un uomo diverso dal padre e chiamato a difendere un cliente fatalmente accusato di una truffa. Tra gli ospiti della serata del Castello aragonese, teatro del primo festival cinematografico con ospiti internazionali (cresce l’attesa per il premio Oscar Oliver Stone, atteso sull’isola il 30 giugno), anche il regista Francesco Bruni, che introduce – alle 20.30, alla Cattedrale dell’Assunta – la proiezione di “Cosa sarà”, il toccante racconto dell’avventura di un regista cinematografico che scopre di avere la leucemia. In programma anche la proiezione di “Magnifiche sorti e progressive” (ore 23.00, Cattedrale dell’Assunta), introdotta dai tre registi Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio: l’isola di Santo Stefano si rivela attraverso l’esperienza di Renato Curcio, socio-analista, cofondatore delle Brigate Rosse e prigioniero nelle carceri italiane per più di vent’anni, esplora l’isola di Santo Stefano. Alla Casa del Sole l’Ischia Film Festival toccherà, secondo l’ormai consueto format di una rassegna che consente di viaggiare intono al mondo, l’Argentina (con l’anteprima italiana di “The Vatican”, presente il regista Gonzalo Almeida), il Libano (con l’anteprima italiana di “Shakwa”, che indaga le logiche patriarcali della Beirut odierna) e la Svizzera (con “Sapelo”, regia di Nick Brandestini), film tutti in concorso nella categoria “location negata”. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it).

L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC.


Ischia Film Festival, D’Alatri: “In tv Alessandro Gassmann ‘professore’ inedito” Il regista ha raccontato il dietro le quinte della serie tv che andrà in onda sulla Rai in autunno nella serata inaugurale della manifestazione, che l’ha premiato con il Plinius Award [ISCHIA 27, GIUGNO 2021] - “Vedrete un Gassman inedito. Incarna l’insegnante che tutti avremmo voluto avere: indeciso, disorganizzato, ma molto empatico”. Alessandro D’Alatri, intervistato da Antonio Capellupo durante il momento d’incontro con il pubblico, parla della nuova serie televisiva Rai “Un professore”, in programma in autunno, durante la serata d’apertura dell’Ischia Film Festival. Il regista ha ricevuto il Plinius Award per la serie "Il commissario Ricciardi" dalle mani di Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Campania e Michelangelo Messina, direttore del festival. “Mi sono cimentato in un prodotto diverso dai precedenti, come ‘I Bastardi di Pizzofalcone’ e ‘Il commissario Ricciardi’. Questa è una commedia divertente, ma anche riflessiva. Nel cast anche Claudia Pandolfi, una attrice che stimo tanto. Abbiamo girato in classe quando tutti erano in dad e andremo in onda in autunno, quando si tornerà tra i banchi”, ha commentato D’Alatri, che poi ha tenuto a spegnere le polemiche sul suo mancato impiego nella seconda stagione della serie dai romanzi di Maurizio De Giovanni. “Mi dispiace non proseguire il cammino di Ricciardi. – ha detto Tengo ai personaggi, li ho realizzati io, come potrei non amarli? Potrei dire cosa stia pensando il commissario Ricciardi in questo preciso momento, ma sono caduti i presupposti tra me e la produzione per continuare a lavorare insieme. Auguro il meglio alla serie e ai suoi personaggi, a cui voglio bene, e spero di aver agevolato il percorso a chi verrà, anche se non so chi sarà. Comunque, finiscono i matrimoni, figuriamoci se non possono finire anche i rapporti di lavoro. Non c’è nulla di strano o di sorprendente”. Al termine dell’incontro è stato proiettato il suo "Oplontis", corto d'autore girato durante il lockdown negli omonimi scavi. E ancora per la sezione Senari campani, alla terrazza Casa del Sole veniva proiettato Sic-Est di Flavio Ricci introdotto da Giuseppe Borrone autore del Dizionario del nuovo cinema napoletano. Alla serata inaugurale del festival, premiata da un significativo afflusso di pubblico, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, e introdotta dai saluti del sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, e dell’assessora all’istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, presenti anche il regista e


compositore Rocco Ricciardulli e l’attrice Gaia Bermani Amaral, che hanno introdotto la proiezione de “L’ultimo Paradiso”, intervistati dal giornalista Gianni Canova. Il festival continua stasera con la premiazione di Barbara Bouchet, che riceverà l’Ischia Film Festival Award, prima della proiezione di “Calibro 9” di Toni D’Angelo, che la vede protagonista accanto a Marco Bocci, anche lui presente in sala.


Ischia Film Festival, premio alla carriera ad Allan Starski Protagonista della serata del 28 giugno lo scenografo di Schindler’s List. Tra gli ospiti anche i registi Giorgia Farina, Alessandro Grande, Andrea Piretti e l’attore Dvir Mazia. In programma un convegno sul cineturismo [ISCHIA, 27 GIUGNO 2021] - Premio Oscar per il film “Schindler’s List”, lo scenografo Allan Starski sbarca all’Ischia Film Festival, dove nella serata del 28 giugno incontrerà il pubblico e riceverà il premio alla carriera nella cornice suggestiva della Cattedrale dell’Assunta, una delle tre sale all’aperto della manifestazione, che ospiterà poi la proiezione di “Oliver Twist”, la celebre storia di un ragazzo sfuggito all’istituto per giovani orfani e unitosi a un gruppo di ladruncoli, fino alla svolta: l’incontro con il suo benefattore, il facoltoso signor Brownlow. Tra gli ospiti della terza serata, nel cuore del Castello Aragonese, la regista Giorgia Farina presenterà – alle 20.30, in Piazza d’armi – il suo film “Guida romantica e posti perduti”, per la categoria “Best of”. La pellicola racconta il viaggio di due ragazzi, Allegra e Benno, che uniti dalla sofferenza decidono di partire insieme per ritrovare la voglia di vivere. Piazza d’Armi farà da cornice, in seconda serata, alla pellicola “Regina” del regista Alessandro Grande, presente per parlare al pubblico del suo nuovo lungometraggio. La Cattedrale dell’Assunta ospiterà la proiezione di due cortometraggi che, in linea con il format internazionale del Festival, raccontano mondi lontani sottolineando il rapporto tra grande schermo e location: l’anteprima italiana “Return to Toyama” del regista Atsushi Hirai, che racconta del ritorno in patria del protagonista, e “The God” del coreano ShimIk Tae. Ambientato nel villaggio sciamano, Taeju, il protagonista indaga su una misteriosa morte. Altri incontri con gli autori sono previsti alla terrazza Casa del Sole. Per il film “Estate povera”, anteprima italiana in concorso per la categoria Scenari campani, sarà presente il regista Andrea Piretti. Un viaggio nel volontariato in una Napoli che, nonostante la pandemia da Covid-19, continua a operare per garantire un pasto quotidiano ai senzatetto e ai bisognosi della città. Sarà Dvir Mazia parlare al pubblico del cortometraggio “His death”, anteprima europea del regista Avishai Sivan; l’incontro, a distanza di anni, tra il laico Noah e i suoi fratelli Chassidici, nel cuore di Gerusalemme. Tutto al femminile il finale di serata, con l’anteprima internazionale di “Erotica 2022 - 5 different story” delle registe Anna Kazejak, Anna Jadowska, Kasia Adamik, Jagoda Szelc e Olga Chajdas. Si


tratta di un lungometraggio che racchiude in un’unica narrazione cinque storie vagamente interconnesse che riguardano l’universo femminile, accomunate da un elemento erotico. Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte (info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it). Nella mattinata di lunedì 28 giugno, alle 10, è in programma il consueto Convegno sul Cineturismo che, per la 19esima edizione, apre un’interessante finestra sul tema attuale della riformulazione delle attività dopo la pandemia, ora che restrizioni e distanziamenti hanno aumentato le opportunità digitali ma sfilacciato e modificato il legame con i territori. Si cercherà di indagare sul futuro del Cineturismo, neologismo coniato dal patron dell’Ischia Film Festival, che per primo ha intercettato l’esigenza di investire in cinema sul territorio, per l’importante impatto che le location cinematografiche hanno sui turisti.

Introdotti da Anna Olivucci (responsabile Marche Film Commission) interverranno, tra gli altri, interverranno, tra gli altri, oltre allo stesso Messina, Michele Lo Foco (già membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo del MiC), Maria Elena Rossi (Marketing and Promotion Director ENIT), Francesco di Cesare (presidente Risposte Turismo), Ivan Antognozzi (direttore Fondazione Marche Cultura), Cristina Priarone (presidente Italian Film Commission), Giorgio Gosetti (vice presidente AFIC).

L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC.


Cinema, Barbara Bouchet: “Con Tarantino è odio e amore” L’attrice, premio alla sua personalità all’Ischia Film Festival, si racconta: “Avrei voluto lavorare con Visconti e De Sica” [ISCHIA, 28 GIUGNO 2021] - “Tarantino ha la tendenza a dare appuntamenti ai quali, poi, non si presenta. L’educazione non fa parte del suo DNA, è un tipo viziato”. Con la grande ironia che la contraddistingue, Barbara Bouchet parla del suo rapporto con il regista americano durante l’Ischia Film Festival, che le ha assegnato nella seconda serata l’Ischia Film Festival Award. “Quando un uomo è grande quanto lui, si sente in diritto di potersi permettere qualsiasi cosa. – prosegue - Ogni anno ci chiariamo, poi litighiamo, non ci parliamo e poi all’improvviso lui riappare e mi chiede appuntamenti ai quali, sempre, non si presenta. Adesso, però, è sposato e ha avuto un bambino, quindi penso che la nostra ‘storia’ sia finita”, ha aggiunto l’icona sexy della commedia italiana anni ’70, prima di introdurre la proiezione di “Calibro 9” di Toni D’Angelo, remake di “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo, in cui l’attrice interpreta lo stesso ruolo a cinquant’anni di distanza, insieme a Marco Bocci, nel ruolo di suo figlio. “Ho visto ‘Milano Calibro 9’ proprio con Quentin da lui a Los Angeles. Rideva sempre quando mi beccavo il pugno. Mi ha chiesto anche se avessi preso lezioni di ballo, per via del mio numero sul cubo. Io gli ho risposto di no, che seguivo la musica e nient’altro. Devo molto a Tarantino, ha valorizzato i b-movie. Li ama, li apprezza e li ha riportati in voga”. Donna ironica e brillante, Barbara Bouchet, salutata con affetto dal nutrito pubblico del Festival, primo evento con ospiti internazionali in presenza nel post-pandemia (mercoledì 30 è atteso Oliver Stone), conta un centinaio di film da protagonista, e confessa, però, di essere attrice mancata de “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica. “Tra i miei film preferiti c’è ’Valeria dentro e fuori’ di Brunello Rondi. In quel film non ero truccata, non ero bella ed ero pazza”. Non manca qualche rimpianto. “Mi sono scappati un paio di registi con cui avrei voluto lavorare. – confessa - Visconti ad esempio, e Vittorio De Sica. Con lui feci anche un provino per ‘Il giardino dei Finzi Contini’, ma ero così nervosa che tremavo, sudavo. Mi feci fregare dall’emozione e non venni presa”. Passeggiando sul red carpet ai piedi del Castello Aragonese l’attrice classe ’43 riceve numerosi complimenti: “Sono stata una delle donne più desiderate dagli uomini, che ancora mi fanno apprezzamenti, ne ricevo anche dalle donne e vale doppio. Catcalling? Quando l’avance è volgare la respingo, quando è garbata fa piacere anche perché senza complimenti andrei in depressione”.


La Bouchet tornerà presto al cinema con “Una famiglia mostruosa” di Volfango De Biasi: “Una commedia in cui io interpreto la nonna fantasma, che si fidanza con Pippo Franco: siamo due vecchietti che si innamorano”. Tra gli ospiti della serata di ieri anche Francesco Bruni che introducendo la proiezione del suo “Cosa sarà” ha sottolineato come “l'umorismo è una specie di filtro applicato agli occhi di alcune persone, che non si può più togliere. Quando ero malato - lo so è assurdo - ci sono stati dei momenti di grande ilarità. Anche perché questo film è dedicato a Mattia Torre, un grande amico, regista, che era ricoverato nel mio stesso periodo. Ci sentivamo e spanciavamo dalle risate. Lui è stato per me un apripista: anche lui aveva il filtro applicato”. L’Ischia Film Festival, diretto da Michelangelo Messina, ospiterà stasera il premio Oscar Allan Starski, scenografo di Spielberg e Polański. Tra le proiezioni “Guida romantica e posti perduti” di Giorgia Fontana con Clive Owen e Jasmine Trinca.


Cinema, a Ischia “Black Parthenope” in anteprima: in viaggio nella Napoli sotterranea Martedì 29 giugno serata ricca di incontri e suggestioni: la convivenza tra palestinesi e israeliani ispira “200 metri”, introdotto da una rappresentanza di Amnesty International [ISCHIA, 29 GIUGNO 2021] - C’è una Napoli in larga parte inedita, quella del suo intrigante sottosuolo, che trasuda storia, avvolge e soffoca: vi si dipana l’intreccio di “Black Parthenope”, una delle più attese anteprime che impreziosiscono la serata di martedì 29 giugno. Il film, in programma alle 20.30 in Piazza d’armi, ha la regia di Alessandro Giglio, e racconta il viaggio dei visitatori nella vasta città sotterranea, in un loop temporale straordinario e lontano dalla frenesia quotidiana. Presente nella suggestiva location del Castello Aragonese, teatro della manifestazione, l’intero cast, composto da Gianluca Di Gennaro, Giovanni Esposito, Nicola Nocella e Marta Gastini. A seguire - alle 22.45 - la proiezione del film “200 metri”, introdotto dall'incontro con Tina Marinari, rappresentante di Amnesty International. Diretto dal regista palestinese Ameen Nayfeh, il film è la storia di una famiglia divisa da un muro, e del difficile viaggio che intraprende un padre, Mustafa, per raggiungere il figlio che ha subito un incidente. La Cattedrale dell’Assunta farà da sfondo alle due anteprime assolute in programma per la serata: alle 20.30 “Clarus” di Michele Schiano, lavoro in concorso per la sezione Scenari campani, ambientato presso le strutture archeologiche di Alife, e alle 21.20 il lungometraggio “Echoes of the empire: beyond Genghis Khan” di Robert H. Lieberman, una splendida visione cinematografica del passato e del presente della Mongolia. Entrambe le proiezioni saranno anticipate da un’intervista agli autori. La serata prosegue con l’incontro, previsto per le 22.50, con Claudio Casale, regista di “Shero” che introdurrà il suo progetto, in concorso per Location negata: la storia di un’attivista indiana per i diritti delle donne, sfregiata con l’acido. Alle 23.30 Jasmine Trinca, con il suo “Being my mom”, condurrà il pubblico in una Roma deserta, insieme a una madre e una figlia che, trascinando una valigia, camminano senza sosta.


A chiudere la serata alla Cattedrale dell’Assunta, alle 23.32, l’anteprima italiana “Shakira” del regista libanese Farah Shaer, che racconta l’incontro tra una giovane donna zingara e Marius, un membro di una banda di rapinatori. La terrazza di Casa del Sole sarà la location dedicata all’incontro, alle 20.30, con il regista Stefano Giacomuzzi e l’attore Alfeo Carnelutti, che anticiperanno la proiezione del lungometraggio “Pozzis, Samarcanda”, anteprima italiana. Un viaggio in motocicletta di due amici, dalle montagne del Friuli, per arrivare a Samarcanda. Seguirà il cortometraggio in concorso “Talker” del regista iraniano Mehrshad Ranjbar, che tratteggia il repentino cambio di abitudini di una coppia di anziani. Infine la pellicola italiana “Movida” del regista Alessandro Padovani, presente alla serata per parlare al pubblico del suo film, in concorso per la sezione location negata con il suo racconto di una Belluno dal punto di vista dei giovani, che lentamente vedono la propria città spopolarsi. L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiC.


Cinema, Allan Starski: “Che rimpianto non aver girato con Polanski il film su Pompei” Lo scenografo, premio Oscar per Schindler’s List, premiato all’Ischia Film Festival: “La computer graphic? Un’alleata. Il mio mestiere è offrire un salto nella storia” [ISCHIA, 29 GIUGNO 2021] - Non ha paura che la computer graphic soppianti il suo mestiere, quello di scenografo, o – come preferisce chiamarlo – di “production designer”. E confessa: “Il segreto? Un lavoro certosino di studio e approfondimento di usi, costumi, architetture e atmosfere del periodo in cui è calato il film”. Allan Starski, premio Oscar per la scenografia di Schindler’s List, riceve a Ischia il premio alla carriera, applaudito dal pubblico della Cattedrale diroccata dell’Assunta, sul Castello aragonese, teatro della diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival. “Quest’isola è fantastica, è la mia quinta volta: l’ho scoperta grazie al film ‘Il talento di Mr Ripley’”, aggiunge. Poi, però, racconta di un grande rimpianto: “La mancata realizzazione di un progetto con Roman Polanski, con il quale avremmo dovuto realizzare un film su Pompei ed Ercolano, che è il sogno di ogni scenografo e di chiunque coltivi il senso della bellezza. Avevo anche effettuato i sopralluoghi, del resto sono legatissimo alla Campania. Ma sarebbe stata una produzione onerosa, e in Europa non ci sono budget così significativi. In più Roman non scende a compromessi: così abbiamo dovuto rinunciare”. Con la pandemia Starski ha dovuto ‘congelare’ alcuni progetti: “In particolare avremmo dovuto girare un film su Marlene Dietrich, cercando in particolare luoghi che si prestassero al racconto e avevo pensato anche alla Spagna e a Ischia per ricostruire la Hollywood degli anni ’30. Il segreto per un location manager? Non lasciarsi sedurre dai luoghi perché belli, ma cercare anzitutto che siano funzionali alla storia e alle esigenze del regista”. Starski ha accompagnato la proiezione di “Oliver Twist”, film di Roman Polanski del 2005: “Un progetto bellissimo e di cui sono orgoglioso: per ricostruire la Londra di Dickens della prima rivoluzione industriale ho dovuto attingere agli archivi del British Museum. Un lavoro certosino e attento: fare il production designer a certi livelli richiede approfondimento e cultura generale. Poi, però, possiamo anche prenderci anche qualche licenza”. La terza serata del Festival ha visto ospiti anche la giovane regista Giorgia Farina, che ha presentato al pubblico il suo “Guida romantica a posti perduti” e, a seguire, Alessandro Grande che in Piazza


d’armi ha raccontato i retroscena del suo primo lungometraggio, “Regina”. “Ho rischiato tantissimo per fare il film che avevo in mente – ha dichiarato Grande - Ho rischiato tanto girando il mio primo lungometraggio nelle montagne calabresi. ‘Regina’ racconta di una figlia che perde il suo punto di riferimento, il padre. E l’ambientazione in una Calabria gelida aiuta la narrazione. Mi sembrava doveroso dare della mia terra un’immagine nuova, ma farlo con cognizione di causa.” La Cattedrale dell’Assunta ha fatto da cornice alle anteprime “Return to Toyama” di Atsushi Hirai e “The God” del regista coreano Shim Ik Tae. Infine, Case del Sole ha ospitato “Estate povera” introdotto dal regista Andrea Piretti, il cortometraggio “His death” diretto da Avishai Sivan, raccontato dall’interprete Dvir Mazia e, in chiusura, “Erotica 2022 - 5 different story” delle registe polacche Anna Kazejak, Anna Jadowska, Kasia Adamik, Jagoda Szelc e Olga Chajdas.

L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.


Cinema, Oliver Stone premio alla carriera all’Ischia Film Festival: “Che peccato non aver girato in Italia” Il regista ha anticipato i contenuti del suo documentario su JFK, che presenterà a Cannes, e annunciato il suo nuovo film sul “climate change”

[ISCHIA, 1° LUGLIO 2021] - Resta seduto tra il pubblico ad assistere alla proiezione, nel cuore del Castello aragonese, del suo “Ogni maledetta domenica”, chiedendo con un sorriso che il celebre monologo di Al Pacino abbia il massimo volume possibile. E ringrazia l’Italia e l’isola per il premio alla carriera che l’Ischia Film Festival gli assegna, per mano del direttore Michelangelo Messina, in una sala all’aperta gremita ed entusiasta. Oliver Stone, tre volte Premio Oscar, si racconta partendo dall’ultima sfida, il documentario ‘JFK Revisited: Through the Looking Glass’, che sarà prossimamente presentato a Cannes e che già promette di far scalpore: “Ho deciso di raccontare JFK per i giovani, tornando sul caso dopo la terza inchiesta ufficiale e dopo il mio film. Sono venute alla luce cose particolarmente interessanti che contribuiscono a far luce su una delle storie più controverse del Novecento, che altrimenti le nuove generazioni ignorerebbero”. Poi Stone - regista di pellicole celebri come “Platoon”, “Nato il quattro luglio” e “JFK - Un caso ancora aperto” – annuncia che lavorerà presto “a un film sul ‘climate change’, sui grandi cambiamenti climatici in atto nel pianeta, e sul futuro del pianeta (si chiama “Bright Future” ed è in pre-produzione, ndr). L’anidride carbonica – dice - ci sta ammazzando, è necessario trovare energie alternative, liberandoci dalle logiche del denaro e magari puntando sul nucleare e sull’idrogeno”. Dalla sua suite dell’hotel Excelsior guarda il mare blu di Ischia e confessa: “Mi piace il vostro Paese, ma più di tutto adoro il cinema italiano, a cominciare da Rossellini, De Sica, Sofia Loren, che è stata ed è una delle mie muse, Marcello Mastroianni e Fellini: chi lavora in questo settore, non può per nessuna ragione ignorare il cinema italiano. E dell’Italia adoro anche il cibo (ha particolarmente apprezzato i prodotti degli orti ischitani, ndr), il senso di ospitalità e la bellezza dei paesaggi, impareggiabile. Mi sarebbe piaciuto girare in Italia. Una volta, anni fa, feci dei sopralluoghi a Cinecittà con Dino De Laurentiis, ma non se ne fece niente. Avrebbe voluto fare anche “Platoon” con me, ma non andò in porto. Poi, ho conosciuto il produttore Fernando Ghia, che lavorava con Franco Cristaldi nel 1974. Credo che girare in Italia sarebbe stata una grande opportunità”. Tra i temi affrontati con i giornalisti e nel dialogo serale, moderato dal critico Antonio Capellupo, anche la complessa contemporaneità del suo Paese, gli Stati Uniti: “Biden? Il problema non è tanto in chi viene eletto alla Casa Bianca, ma più il sistema, che resta profondamente imperialistico”. E


ricevendo il premio con orgoglio, aggiunge: “Bisogna credere nei propri ideali e lottare per raggiungere gli obiettivi in cui si crede: io stesso mi sono dovuto rimboccare le maniche per diventare regista, girando ‘Platoon’ vent’anni dopo aver vissuto la traumatica esperienza del Vietnam. Ed è stato proprio tornando dalla guerra che ho avuto chiaro il mio destino: sarei diventato regista. Così ho frequentato la Film School di New York, accettando sudore e sacrifici e persino qualche fallimento, con diverse sceneggiature che non sono andate in porto. L’importante è, come sempre, rialzarsi. Anche quando – e a me è successo a 30 anni – sei pronto a gettare la spugna”.


Ischia Film Festival, anteprime dal mondo: dal dramma palestinese alla love story finlandese Applausi per il viaggio di dolore e speranza di Abu Omar, stasera il focus sulla Russia [ISCHIA, 2 LUGLIO 2021] - Occhi puntati sulle ultime proposte internazionali del cinema indipendente nell’Ischia Film Festival. Il Castello Aragonese si è trasformato in palcoscenico per anteprime che hanno raccontato al pubblico storie, emozioni e punti di vista provenienti da ogni parte del mondo. Ad aprire la sesta serata, in Piazza d’Armi, la pellicola “Est – Dittatura last minute” di Antonio Pisu. Per la categoria Best of, il film, con un salto nel 1989, racconta di tre ragazzi che decidono di lasciare la tranquilla Cesena in cerca di avventura nell’Europa dell’est. La seconda serata ha fatto spazio a un film dai toni diversi. È stato proprio il regista israeliano Roy Krispel, insieme alla protagonista femminile della storia interpretata da Shany Verchik, a introdurre il suo lavoro, “Abu Omar”. Sotto un coprifuoco militare, Salah si mette sulla strada per attraversare il confine israeliano portando il figlio morto Omar in una borsa. Un lungometraggio, in anteprima italiana, che per la tematica affrontata smuove le coscienze ed emoziona. Anche perché fotografa la realtà. “È una storia vera – ha raccontato Krispel - è partito tutto da una fotografia scattata da un giornalista tredici anni fa. Un padre cercava di superare un checkpoint una visita medica al figlio malato. Diversi anni dopo ho cominciato a lavorare su questo tema e a guardare con occhi diversi la storia”. In Cattedrale dell’Assunta Bruno Gascon, regista dell’anteprima italiana “Sombra”, ha introdotto la storia di una madre e di un figlio in un caso di rapimento irrisolto. A seguire, il cortometraggio italiano “Mezzanotte” diretto da Giuseppe Carrieri, presente all’incontro con il pubblico. Due giovani adolescenti del rione Scampia trascorrono insieme una serata, consegnando pizze. Si rivelerà una significativa esperienza. E poi ancora “Stanbrook”, in anteprima italiana, diretto da Óscar Bernàcer. Una fotografia sulla Spagna del 1939, che si avvia verso la fase finale della guerra civile. Infine, in anteprima europea, “Days of ignorance” dell’iraniano Abolfazl Tajik, che ha mostrato la vita di un uomo di 84 anni, ultimo sopravvissuto dei feltrai rurali nella regione di Neyshabur. Alla terrazza casa del Sole si è partiti con “Due feriscono, tre guariscono”, un film collettivo risultato da una residenza artistica che si è svolta nel luglio 2020 a Pisticci, e che ha visto la partecipazione di


cinque giovani registi under 35: Elisa Baccolo, Daniele De Stefano, Martina Lioi, Walter Molfese e Beatrice Surano, presenti per illustrare il progetto. Ancora l’impegno del cinema indipendente con “On island west”, lavoro ambientato in un Regno Unito distopico inondato dal cambiamento climatico. Anteprima assoluta in concorso per la sezione Location negata, introdotto dalla regista Carolyn Saunders e dalla produttrice Victoria Thorson. Infine, “What we don’t know about Mariam” dell’egiziano Morad Mostafa che riprende il momento in cui il rapporto tra marito e moglie degenera, in seguito ad una visita medica in un ospedale pubblico. Ha chiuso la serata l’anteprima assoluta del regista cinese Hehe Mi, “Mr. Motor”. Una storia che racconta le difficoltà di un piccolo villaggio: quando un uomo realizza il sogno di diventare insegnate, si scontra con la carenza di risorse che educative e inizia una lotta per dare migliori opportunità ai suoi studenti. Il festival stasera propone in Piazza d’armi il film “Tutti per Uma” della regista Susy Laude, passando all’anteprima assoluta “Le café de mes souvenirs” del regista finlandese Valto Baltzar. La Cattedrale dell’Assunta accoglierà la pellicola “Arca russa” del celebre regista Aleksandr Sokurov, e a seguire, l’anteprima internazionale “Admiral Tchumakov” diretto da Laurier Fourniau e Arnaud Alberola. Infine, la terrazza Casa del Sole ospiterà due cortometraggi italiani “Talking dreams” del regista Bruno Rocchi, e “Zheng” di Giacomo Sebastiani. A chiudere la settima serata il film “Aylesbury Estate” di Carlotta Berti. Domani gran finale con il gala di premiazione alla Cattedrale dell’Assunta al Castello Aragonese. L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.


Cinema, Aleksandr Sokurov all’Ischia Film Festival: “Voglio raccontare la grandezza di Dante Alighieri” Il regista di “Arca Russa” ha parlato della solitudine dei leader mondiali e dell’importanza del sostegno alla cultura: “Uno Stato moderno che non contribuisca alla crescita dei suoi cittadini non serve a nulla” [ISCHIA, 3 LUGLIO 2021] - “A settecento anni dalla morte di Danti Alighieri, vorrei girare un film sulla Divina Commedia. La grandezza della trama e il coraggio di penetrare spazi sino a quel momento preclusi alla cultura fanno di Dante una figura maestosa per la letteratura di tutti i tempi, che gli italiani hanno il privilegio di apprezzare in fondo, perché con la traduzione si perde innegabilmente qualcosa. Noi russi adoriamo l’arte e la letteratura italiana, il cinema, il carattere del vostro popolo”. Così il regista Aleksandr Sokurov, classe 1951, intervenuto a distanza nel corso della diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival. Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con “Faust” nel 2011, ha introdotto la proiezione del suo capolavoro “Arca russa” (presentato in sala dall’attore Aleksej Nejmyšev). “A quel film, che ha richiesto tempi lunghissimi di preparazione, hanno contribuito cineasti tedeschi, francesi, giapponesi e svizzeri, tutti appassionati alla mia idea. Abbiamo trovato, insieme, un nuovo alfabeto cinematografico, dimostrando per esempio che il montaggio non è intrinsecamente necessario all’esistenza del cinema. La collaborazione del museo Ermitage è stata fondamentale: nessun altro museo al mondo avrebbe potuto seguire così tanto un regista così maniacalmente curioso nei confronti del luogo. Ecco, il mio film è questo, soprattutto: un inno al museo. E mi spiace che oggi in Russia questo, come molti altri dei miei film, sia vietato”. Intenso il suo affresco sulla solitudine degli uomini che governano il mondo. “Nella mia ‘Tetralogia del potere’ ho raccontato le figure di Hitler, Lenin e Hirohito. I leader oggi sono ancora più soli: tra loro sono in pochi quelli che hanno talento e molti non conoscono a fondo la storia dei popoli che governano. Oggi uno Stato moderno che non sostenga l’arte e la cultura non serve a nulla”. Sokurov ha a lungo ringraziato il direttore artistico dell’Ischia Film Festival, Michelangelo Messina: la rassegna ha già annunciato la sua presenza per la prossima edizione, quella del ventennale.


Ischia Film Festival, ecco i vincitori: “Mr. Motor” di Hehe Mi è il miglior lungometraggio Assegnati i premi della diciannovesima edizione: miglior regia all’israeliano Roy Krispel con lo struggente “Abu Omar”, nella sezione “Location Negata” vince “The Admiral Tchumakov”, miglior cortometraggio è “El silencio del rio”. Per gli “Scenari Campani” vince “Le conseguenze dell’attore - Il piccolo Michele Esposito” [ISCHIA, 4 LUGLIO 2021] - Un uomo che

realizza il sogno di insegnare, imbattendosi suo malgrado nella carenza di risorse educative delle aree rurali della Cina e decidendo di lottare, per offrire migliori opportunità per i suoi studenti e per le generazioni future.

Per un segnale di speranza e ottimismo, rappresentato dalla forza volontà di chi vuole cambiare il mondo. La diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival premia come miglior lungometraggio “Mr. Motor” del regista cinese Hehe Mi, in anteprima assoluta al festival e applaudito con convinzione al termine della proiezione al Castello aragonese. Il premio per la miglior regia è invece andato all’israeliano Roy Krispel, con lo struggente “Abu Omar”, che racconta l’avventura di un padre che prova a ricondurre a casa la salma del figlio, sullo sfondo dell’eterno conflitto israelo-palestinese.

È quanto decretato dalla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival (lungometraggi); dal regista e sceneggiatore Alberto Rizzi, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati (location negata); dall’attrice Alessia Barela, dal Presidente del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, Antonio Spagnuolo, e dal produttore e regista Emanuele Palamara (cortometraggi e scenari campani). I premi sono stati consegnati nel corso della serata conclusiva del Festival, al Castello aragonese di Ischia, dove il direttore artistico Michelangelo Messina ha sottolineato come “sia stata un’edizione


ricca di spunti e di ospiti di rilievo, in grado di sottolineare con enfasi la ripartenza del sistema audiovisivo dopo la pandemia”. Tra gli altri premi, il riconoscimento per la miglior scenografia è stato assegnato a Valto Baltzar e Maria Jännes per “Le cafè de mes souvenirs”, un film che racconta la liaison di due giovani, sul romantico sfondo della capitale finlandese Helsinki, per la regia di Valto Baltzar. È di Maura Morales Bergmann per il film “Io sono Vera” del regista Beniamino Catena la miglior fotografia. Menzione speciale ad “Erotica 2022 – 5 different story” di Anna Kazejak, Anna Jadowska, Kasia Adamik, Jagoda Szelc e Olga Chajdas, un film che riprende cinque storie vagamente interconnesse che riguardano l'universo femminile, accomunate da un elemento erotico.

Per la sezione “Location Negata”, che riguarda invece i film di denuncia, la migliore opera è risultata “The Admiral Tchumakov” di Laurier Fourniau e Arnaud Alberola, che propone un’allegoria di ciò che rimane dell’uomo sovietico trent’anni dopo la caduta dell’URSS. Menzione speciale all’anteprima italiana, “The Criminals” del regista Serhat Karaaslan.

Miglior cortometraggio è risultato “El silencio del rio” di Francesca Canepa, un viaggio allegorico di un ragazzino ambientato in una idilliaca foresta pluviale. Menzione speciale a “Stanbrook” di Óscar Bernàcer, un affresco della Spagna nella fase finale della sua guerra civile.

La sezione “Scenari campani” ha premiato “Le conseguenze dell’attore - Il piccolo Michele Esposito” di Daniele Chiariello e Pierfrancesco Cantarella, che ha raccontato la storia di un bambino catapultato nel mondo del cinema, ma presto dimenticato. Menzione speciale a “Sic Est” di Flavio Ricci, che ha raccolto il grido di alcuni ragazzi dei quartieri periferici di Napoli, per farsi ascoltare dal mondo.

Infine, il Premio Giuria Giovane è andato a “Fibonacci” di Tomáš Hubáček, film di danza ambientale o meditazione audiovisiva sui modelli di Fibonacci nel paesaggio, comportamento del branco, struttura del film e musica.

“Tutte le opere in concorso, frutto già di un’accurata selezione, hanno ‘fotografato’ un’attenzione ai luoghi, reali e metaforici, confermando l’intuizione di un festival che proprio sul legame tra grande schermo e location ha puntato con forza sin dalla sua ideazione”, ha chiosato Michelangelo Messina.


Un’edizione, quella su cui è calato il sipario, impreziosita dai premi alla carriera a due premi Oscar, il regista statunitense Oliver Stone e lo scenografo polacco Allan Starski, e dalla presenza – sul red carpet vista mare – di Barbara Bouchet (IFF Award alla personalità), Marco Bocci, Toni D’Angelo, Alessandro D’Alatri (premio Plinius per la serie “Il commissario Ricciardi”), Gaia Bermani Amaral, Rocco Ricciardulli Francesco Bruni, Marta Gastini, Giovanni Amura e Susy Laude.

ELENCO DEI VINCITORI DELL’ISCHIA FILM FESTIVAL 2021 CONCORSO LUNGOMETRAGGI Miglior Film |Mr. Motor di Hehe Mi Miglior Regia | Abu Omar di Roy Krispel Miglior fotografia | Maura Morales Bergmann per Io sono Vera di Beniamino Catena Miglior scenografia | Valto Baltzar e Maria Jännes per Le cafè de mes souvenir Menzione speciale | Erotica 2022 di Anna Kazejak, Anna Jadowska, Kasia Adamik, Jagoda Szelc e Olga Chajdas CONCORSO LOCATION NEGATA Miglior film | The Admiral Tchumakov di Laurier Fourniau e Arnaud Alberola Menzione speciale | The Criminals di Serhat Karaaslan CONCORSO CORTOMETRAGGI Miglior Cortometraggio | El silencio del rio di Francesca Canepa Menzione speciale | Stanbrook di Óscar Bernàcer CONCORSO SCENARI CAMPANI Miglior Film |Le conseguenze dell’attore- Il piccolo Michele Esposito di Daniele Chiariello e Pierfrancesco Cantarella Menzione Speciale |Sic Est di Flavio Ricci PREMIO GIURIA GIOVANE Miglior Film | Fibonacci di Tomáš Hubáček L'Ischia Film Festival è realizzato sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Presidente della Repubblica, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.


Ischia Film Festival, i numeri della 19esima edizione: boom social, più di 1700 spettatori dal vivo L’analisi dei dati dell’evento . Il direttore Michelangelo Messina: “Felici del risultato, ottenuto in massima sicurezza ci prepariamo al ventennale con ospiti internazionali” [ISCHIA, 26 LUGLIO 2021] - Un grande successo sui social network, con numeri significativi, e la palma di primo festival a riportare ospiti internazionali in presenza, uno su tutti il pluripremiato Oliver Stone. Il segreto è un lavoro che dura un anno intero con una selezione che ha sommato alle 485 opere iscritte attraverso FilmFreeway da 51 Paesi del mondo, le oltre 500 visionate dal qualificato comitato di selezione, nei maggiori festival internazionali. Il programma definitivo ha visto 81 opere selezionate, di cui 48 in anteprima, con 3708 minuti totali di programmazione in presenza in un contesto esclusivo ed elegante qual è il Castello Aragonese di Ischia. 39 gli incontri con autori e talents, condotti da critici di riconosciuto valore tra i quali Gianni Canova, nel corso degli 8 giorni di programmazione. I 1705 biglietti venduti, nonostante le riduzioni di posti per il distanziamento sociale, sottolineano il ritrovato abbraccio tra pubblico e professionisti del cinema. La piattaforma online del festival, realizzata in assoluta autonomia, ha visto una programmazione di 2513 minuti tra cortometraggi e lungometraggi, a beneficio di 2560 utenti per un totale di 25.140 visualizzazioni con un pubblico internazionale proveniente da 94 differenti Paesi. E sui social l’Ischia Film Festival continua a confermarsi un prodotto particolarmente seguito: con 108.385 follower, la pagina Facebook ufficiale ha registrato un aumento del 75% dei “mi piace” e addirittura del 692,3% delle visualizzazioni nel periodo compreso tra il 24 giugno e il 20 luglio, con un incremento del 679% delle interazioni. Anche il profilo Instagram del Festival ha registrato aumenti consistenti, con il +8% dei follower circa 30,4 mila account raggiunti con un +204% di visite sul profilo, dati che fotografano un gradimento importante del concorso da parte delle nuove generazioni soprattutto tra i 18 e i 34 anni. La rassegna stampa di questa edizione ha visto 11 passaggi televisivi nazionali, quasi 100 articoli su carta stampata ed oltre 350 sul web. “Non possiamo che dirci più che soddisfatti del risultato, ottenuto in condizioni di massima sicurezza. – sottolinea l’ideatore e direttore del Festival, Michelangelo Messina – Partendo da questi numeri ci prepariamo al ventennale del 2022, con ospiti internazionali, puntando sempre su un cinema che abbia la capacità di raccontare l’identità culturale dei luoghi scelti per le riprese”. UFFICIO STAMPA Alessandro Savoia – Pasquale Raicaldo +39 328 9159 817 - +39 347 5479 093 info@alessandrosavoia.it – pasrai@gmail.com ufficiostampa@ischiafilmfestival.it


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