John Ortved - I Simpson

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me del resto. Ho l’impressione che all’epoca Matt lavorasse in una copisteria perché realizzava dei mini-fumetti molto ben fatti, con tante pagine, cambi di colore, pieghevoli e via dicendo. I suoi disegni erano molto ambiziosi ma anche estremamente semplici e di splendida fattura. Possedeva lo straordinario dono della chiarezza, fondamentale per comunicare visivamente con i fumetti. È un grande scrittore e conosce a fondo la psicologia umana, per questo sa essere così efficace con tutti gli strumenti che utilizza. Matt ci ha sempre tenuto a precisare che il disegno deve essere divertente fin dall’inizio. Se il disegno è divertente, sei già a metà dell’opera. Devi trovare un modo per attirare i lettori verso i tuoi fumetti. Ammetteva di essere circondato da ottimi disegnatori, a scuola, e di non avere nessuna intenzione di entrare in competizione con loro. Per questo aveva puntato sulla semplicità. Ma la semplicità nei fumetti è un’arma estremamente potente. Se pensiamo ad alcuni fumetti come Dick Tracy o Krazy Kat, che potremmo definire fra i migliori mai realizzati, ci accorgiamo che ci vuole qualche minuto per sintonizzarsi sul loro vocabolario. I fumetti moderni sono molto, molto più semplici. A scuola, gli animali che Matt disegnava per i suoi amici erano del tutto irriconoscibili, eccetto i conigli. A Groening piaceva molto l’idea che la cultura pop avesse una particolare predilezione per i conigli: «Peter Rabbit, Bugs Bunny, Rabbit Redux – quello della Serie del Coniglio di John Updike – Crusader Rabbit» ha raccontato a Playboy. JAMES VOWELL, capo-redattore, Los Angeles Reader: Sono stato il fondatore del Los Angeles Reader nel 1978. Poco dopo la nostra prima uscita, saranno passate una o due settimane, mi chiamò Matt. Penso fosse il mese di novembre del 1978. Stava cercando qualche lavoro redazionale a L.A. Ci mettemmo subito a parlare. JANE LEVINE, ex direttrice, Los Angeles Reader: Matt si presentò con i suoi bizzarri fumetti, con i conigli con un’orecchia sola, e li mostrò a James. Io ero la direttrice, ero quella che teneva i cordoni della borsa. James era il redattore. Quando Matt se ne va, James esce dal suo ufficio e mi dice: «Un giorno quel tipo diventerà famoso». Do un’occhiata a quei dannati conigli e ribatto: «Se lo dici tu, James». Da quel giorno imparai che James aveva ragione su un sacco di persone, non solo su Matt. JAMES VOWELL: La sua prima storia venne pubblicata più o meno il 9 o il 10 febbraio 1979. Era una storia molto interessante, parlava di come la

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