il Cittadino n. 62

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Turismo a cura di Max Leone

Un freddo siberiano ha congelato pure le presenze turistiche

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uslan fù e Ruslan è stato; Blizzard fù e Blizzard è stato per gran parte dello stivale andato sotto lo zero nella quasi sua intera lunghezza. Taormina è andata sotto zero già a gennaio. Un freddo siberiano non ha permesso di ripetere il botto del 2011- le presenze furono allora di 4482 persone – mentre in quello appena trascorso ci si è dovuti accontentare di “solo” di 3217 presenze. Nonostante tutto però, il mese di gennaio da sempre non è mai stato indicativo per provare ad immaginare quale potrà essere la stagione che verrà. Certo inviamo i dati con una pesante spada di Damocle su Taormina: la flessione del 28,45% rispetto al 2011 è determinata dal turismo internazionale -24,58% (Austria -73,41%, Francia - 38,66%, Germania -57,60%, Spagna -55,90%, Argentina -37,54%, Giappone -38,82%), mentre fanno registrare un incremento i turisti provenienti dalla Russia +173,77% e dagli Stati Uniti +7,24%; anche il turismo nazionale fa registrare una flessione del 33,70% determinata in particolar modo dai turisti provenienti dalla Sicilia (-39,29%), Lombardia (-36,79%), Lazio (-42,13%).La permanenza media rimane ferma alle 2 giornate di soggiorno. La marginalità di gennaio sulla stagione complessiva non permette ulteriori analisi, atteso che anche sulle categorie alberghiere la flessione coinvolge tutti, meno i tre stelle e nell'extralberghiero gli affittacamere e le case vacanze, ma anch'essi con numeri assolutamente irrisori. Una sola sembra sia la speranza per febbraio e marzo prossimi e cioè un buon cartellone di eventi per il Carnevale e per la festività di Pasqua che quest’anno cade un po’ più vicina dello scorso anno. Speriamo che, in molti hanno già incrociato le dita dietro la schiena, che l’anno bisesto non sia anche funesto.

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