Il Cittadino n. 243

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r.g. Salvatore Forestieri

n° 243 anno XIIV - 8 Giugno 2016

il Cittadino

Comune di Messina: equilibri precari

Sospeso


Asterisco di Lillo Zaffino

Equilibri precari

Cade. No, non cade. Lo sfiduciano. No, non lo s Questo il frequente refrain, rivolto al sindaco Rena nelle sedi istituzionali che nella cosiddetta società c Ma il primo cittadino di fronte agli inviti ad abbando Raddoppia. In questo senso, si può leggere la volontà di Metropolitana, che, dopo le schermaglie in punta d di Palazzo Zanca, in attesa della legittima investitur La cerimonia del passaggio di consegne tra il comm metropolitano è prevista per il prossimo venerdì 10 Città Metropolitana e del governatore Crocetta. Renato Accorinti incassa anche questo prestigi sindaco della Città Metropolitana di Messina e l’ac con il governo nazionale e regionale. In una fase estremamente favorevole in cui si decid Mastreplan e del “Patto per la Falce”. Il Capo dell’amministrazione comunale ha risolto, a provazione del Bilancio Preventivo 2015 e si appre to 2015 e il previsionale 2016. Una strana maggioranza nel Consesso cittadino, re favorevoli e che i consiglieri hanno definito come “a pretato come il prevalere di un istintivo “gesto di a Tuttavia, nonostante le bordate “alzo zero” provenie equilibrio che appare precario, imperturbabile com delle nostre città gli sprovveduti avventori. Ma il tru

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sfiduciano. Si dimette. No, non si dimette. to Accorinti, che è stato ripetuto, con costanza, sia civile. nare la contesa cosa sceglie? Lascia o raddoppia?

ricoprire anche l’incarico di Sindaco della Città di diritto costituzionale, viene assegnato all’inquilino ra democratica attraverso le elezioni. missario straordinario, Filippo Romano, e il sindaco giugno, alla presenza dei sindaci appartenenti alla

oso incarico che l’inscrive nella storia come primo ccredita come interlocutore istituzionale nei rapporti ono le prospettive del territorio legate ai progetti del

anche se con un incredibile ritardo, il nodo dell’apsta a sottoporre al Consiglio Comunale il rendicon-

eputato delegittimato nei fatti, che ha trovato 14 voti atto di responsabilità”, ma che molti l’hanno interautoconservazione”. enti da più parti, Accorinti rimane a galleggiare in un me i sedicenti fachiri che intrattengono nel centro ucco c’è, anche se non si vede.

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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda

foto Peppe Saya

Passaggio Ufficiale di consegne

Per ora si lavora in tandem

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l Commissario Romano ed il Sindaco Accorinti hanno tenuto una conferenza stampa davanti al pontile della nave scuola Amerigo Vespucci, per spiegare quale sarà il futuro della Città Metropolitana di Messina. “Il nuovo decreto del Presidente Crocetta, che sarà notificato nella prossima settimana, ha introdotto Romano, prevede che i Commissari rimangano a fianco dei Sindaci delle città metropolitane nelle funzioni di Consiglio. In tali funzioni rientrano: sia le funzioni di controllo, che, ovviamente, non hanno molto senso in questo momento; sia le funzioni direttamente amministrative. Il Sindaco, invece, svolge diverse funzioni: sia quelle che erano una volta del Presidente della Provincia, sia quelle della Giunta, con facoltà di delegarne alcune al Consiglio. L'idea è quella di prevedere un affiancamento iniziale, che piano piano, porti a settembre l'Ente a un totale efficentamento, fino all'arrivo dei legittimi consiglieri, ovvero 14 eletti fra i Sindaci ed i Consiglieri degli altri Comuni. La firma resta del Sindaco, ma il mio ruolo sarebbe un affian-

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camento nella gestione quotidiana delle attività”. Continua il sindaco Accorinti, sarà dura certamente. “L'affiancamento del commissario Romano, infatti,, l'avevo previsto in tempi non sospetti, perché, se fanno una legge che non consente il diretto intervento del popolo, allora mi sembra giusto che il Sindaco metropolitano possa essere affiancato da chi svolge questa attività da tempo e sa come funzionano tutti i meccanismi interni. Sicuramente l’essere aiutato da chi ha già svolto questo lavoro, sarà prezioso per tutte le città. Poi, a settembre, potrò avvalermi dell'ausilio del Consiglio. Chiaramente, andrò a visitare tutte le città della provincia, perché voglio far sentire la vicinanza dell’Istituzione e che nessuna città prevarrà sulle altre. Questo cercherò di farlo senza che vada a discapito del mio ruolo di Sindaco della città capoluogo. Del resto l'avevo detto che avrei preferito che ci fossero le elezioni, ma cosi non è stato. Non mi spaventa, comunque, l'impegno di far diventare comunità questa terra. Questa è la cosa che mi affascina di più. D'essere un lavoro d'equipe, ovvero d'insieme, e questo è quello che ho cercato di fare in tante cose, pensando a questo senso di bene comune”. “E' meglio, interviene Romano per precisare, che sia il Sindaco della città capoluogo a fare il sindaco della città metropolitana e non un altro, ma poi le elezioni potranno nascere per i singoli quartieri. Avremo, infatti, una grande Messina i cui quartieri sarebbero dati dalle periferie, a cui si annetterebbero gli altri Comuni della provincia, ad esempio Milano si sta organizzando in questo senso”. Si parla dei conti in rosso del bilancio metropolitano, ma il commissario Romano precisa: i nostri conti sono perfetti, solo che dobbiamo versare quindici milioni allo Stato. Questa è l'unica voce di bilancio che risulta in passivo. Inoltre, abbiamo anche già fatto la riorganizzazione del personale in previsione di questo passaggio, tramite la direzione piano strategico ed integrazione territoriale, senza particolari trasferimenti, se non dovuti ad una questione economica, ovvero il contributo Statale. Ci tengo, però a precisare che la città di Messina è più sana rispetto a tante altre realtà del nord, perché ha meno uscite. Sono, altresì convinto che, essendo una questione politica, la si possa risolvere politicamente, perché è una questione comune a tutta l'Italia. 8 Giugno 2016

Palazzo dei Leoni, venerdì 10 giugno insediamento del sindaco metropolitano prof. Renato Accorinti alla presenza del presidente dell'Ars on. Giovanni Ardizzone, del presidente della Regione siciliana on. Rosario Crocetta, della deputazione messinese nazionale e regionale e dei sindaci dei Comuni della provincia di Messina

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Sommario

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Attualità La Vespucci a Messina Premio Sgroj 2016

26-27 Dietro le quinte

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numero 243 anno XIV 8 Giugno 2016

40-41 Cultura “Vele di terra”

48-49 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

Le rubriche 28-29 In&Out

36-37 Città Cronache urbane

42-43 La corazzata Potemkin

44-45 Da Beethoven 38-39 Sicilia Precari comunali

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a Kurt Cobain

46-47 Parole in blu 8 Giugno 2016


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Alessia Vanaria Rubriche Michele Giunta, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine di Michele Giunta

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Attualità

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La nave scuola alla banchina Marconi

La Vespucci ambasciatrice dell´Italia passa da Messina

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´ stata attraccata alla banchina Marconi, la nave scuola Amerigo Vespucci, nominata ambasciatrice di Roma fino al 2024, dopo un lungo periodo di sosta per importanti lavorazioni di ammodernamento, in occasione dell’85° anniversario dal varo della nave. Il comandante del Vespucci, capitano di vascello, Curzio Pacifici, alla presenza delle autorità locali, durante una conferenza stampa da bordo del veliero, ha spiegato che è dal ´99 che la nave non veniva in Sicilia, dopo la restaurazione, ma sono felice -sottolineadi poter ritornare qui per la prima tappa isolana. La nave è stata in manutenzione per 2 anni a La Spezia, curata con tanto amorevole impegno, e poi ha ripreso il suo cammino lo scorso aprile. La Vespucci è, comunque, rimasta fedele alla sua natura, quella di nave scuola sia per l´accademia navale, che per i volontari. Sulla nostra nave impareranno tante nozioni dalla bussola magnetica all´anemometro, timoneria a mare.

foto Peppe Saya 8 Giugno 2016

Marilena Faranda

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I vincitori di gare di latino e greco con i docenti Arena Danzè Savasta

L’iniziativa è organizzata dal liceo classico “G. La Farina” di Messina

Premio Sgroj, la cerimonia di consegna a Palazzo Zanca

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unedì 6 giugno 2016, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si è tenuta la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Sgroj, giunto alla sua ottava edizione. L’iniziativa è organizzata dal liceo classico “G. La Farina” di Messina per premiare gli ex alunni dell’istituto che si sono distinti per risultanti eccellenti nel corso della loro carriera. La manifestazione, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Renato Accorinti e l’on. Paolo Piccione, è stata presentata dalla giornalista Lilly La Fauci, anch’essa ex alunna del La Farina. Il comitato organizzatore è composto dalla dirigente scolastica Pucci Prestipino e dai proff. Nino Carabellò, Patrizia Danzè e Carmelina Chillè. I premiati di quest’anno, con le relative motivazioni, sono: Nicola Bellitto, «Esempio di onestà intellettuale e professionale e di attaccamento all’istituzione scolastica, ha trasmesso il suo sape8 Giugno 2016

Bellitto - Carabellò WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Provvidenti - Carrozza

Cintioli - D’Alia

Gazzara - Ciraolo

Savica - Ferlazzo

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re a generazioni di studenti e appartiene alla schiera dei maestri orgoglio del liceo La Farina»; Pietro Carrozza, «La lezione appresa da coloro che ebbe come maestri al liceo La Farina lo ha indirizzato agli studi giuridici e alla professione forense che ha sempre svolto ininterrottamente ed egregiamente nella sua città, l’amata Messina»; Fabio Cintioli, «La sua fulgida carriera di magistrato, al servizio del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, di docente e di giurista esperto di diritto amministrativo e diritto pubblico dell’economia e antitrust, di fine saggista, costituisce motivo d’orgoglio per il liceo La Farina di cui è stato brillante alunno»; Vincenzo Ciraolo, «Gli incarichi professionali, le esperienze maturate nel campo del diritto civile, del diritto del lavoro, del diritto del consumo e del diritto amministrativo, le cariche rivestite e le competenze organizzative sono stati il naturale svolgimento degli anni di apprendistato liceale vissuto con entusiasmo al liceo La Farina»; Benito Ferlazzo, «La lezione dei classici trasmessagli dai maestri del liceo La Farina ha costituito le basi fondamentali per i suoi studi scientifici e per la sua professione di medico, docente e autore di pubblicazioni scientifiche di diffusione nazionale e internazionale e di specialista al servizio della comunità cittadina»; Michele Galluccio, «La sua attuale carica di Presidente della Corte di Appello di Messina costituisce il naturale approdo di un percorso di impegno iniziato sui banchi del liceo La Farina e appassionatamente vissuto secondo i principi del vivere civile e dei valori della Giustizia finalizzati all’applicazione quotidiana della legalità»; Maria Leotta Giuliano, «La sua carriera di 8 Giugno 2016


professionista impegnata, di moglie di un eroe caduto per servire lo Stato, di madre, si è realizzata all’insegna di uno stile di vita riservato e lontano da ogni forma di retorica»; Fausto Puglisi, «Le sue creazioni ispirate ora al classicismo ora alla scultura di epoca imperiale ora all’opulenza barocca e al romanticismo del passato e intrecciate con i ritmi contemporanei sono state rielaborate in uno stile unico le cui prime prove lo stilista sperimentò negli anni scolastici al liceo La Farina»; Dalila Satullo, «I valori appresi al liceo La Farina l’hanno portata a raggiungere, in giovane età, importanti traguardi professionali che hanno messo in luce la sua eccellenza. Esempio di un impegno vissuto con serena saggezza, come magistrato incarna l’orgoglio di una Sicilia che vanta giovani di talento». I premi sono stati consegnati da: prof. Nino Carabellò; dott. Franco Provvidenti, già magistrato e sindaco di Messina; on. Giampiero D’Alia; dott.ssa Rosa Gazzara Siciliano; prof. Vincenzo Savica; dott. Jone Briguglio, magistrato; on. Paolo Piccione; dirigente scolastica Pucci Prestipino; dott. Vittorio Surace, già presidente del Tribunale di Messina. Riconoscimenti anche ai centisti dell’anno scolastico 2014/2015 e ai tanti alunni meritevoli che, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, si sono distinti nell’ambito delle gare di latino e greco, del Premio Cavaleri, dei Giochi matematici e delle Olimpiadi di matematica, della redazione di Stoà (giornale d’istituto), del laboratorio teatrale, del concorso logo Amici del La Farina, del Premio Sciabà, di Non solo musica e coro e delle attività sportive. 8 Giugno 2016

Briguglio - Galluccio

Piccione - Leotta Giuliano

Puglisi - Prestipino

Surace - Satullo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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DI SEGUITO I NOMI DI TUTTI GLI STUDENTI PREMIATI Gare di Latino e Greco: Hanno vinto le gare di traduzione latina e greca, il certamen Vibonense, Sallustianum, Ciceronianum, Peloritanum, Patristicum, Syracusanum, il Certamen di letteratura scientifica e tecnica di Mascalucia, Certamen “Magni animi memoria semper vivit”, il Certamen Graecum reggino, Placidianum, le Olimpiadi classiche nazionali di Torino: Noemi Bonfiglio, Roberto D’Andrea, Gabriele Gemelli, Francesco Salmeri, Alessandro Sturniolo, Alessandra Filocamo, Martina Brigandì. Docente referente del progetto Fausto Savasta, preparatori Emiliano Arena, Patrizia Danzè, Fausto Savasta, Antonella Cannavò, Rosa Maria Abbadessa. Premio Cavaleri: Roberto D’Andrea, Arianna Caruso, Giusy Mantarro, Daniele Giuliano, Federica Guarnera, Gaia Laurendi, Maria Donato, Natale Miduri, Marea Mammano, Silvia Carbone, Laura Muscolino, Alessio Pasto, Valeria Bonaccorso. Docenti referenti Antonella Dragotto, Patrizia Danzè. Giochi Matematici e Olimpiadi di Matematica: Giusy Mantarro, Antonino Caprì, Asia Bonanno, Cristiana Foti, Ilaria Maiorana, Maria Chiara Cardella, Anna Cavallaro, Alice Famà, Stefania Grasso, Luigi Lucà, Roberto Mamo Federico Pappalardo, Giuliana Sorrenti, Maria Donato, Elena La Rosa. Docenti referenti Caterina Casale, Giovanni Rapisarda. Redazione Stoà: Hanno collaborato costantemente e brillantemente alla redazione del giornale scolastico: Francesco Salmeri, Silvia Fava, Alessia Mesiti, Giusy Mantarro, Roberto D’Andrea, Diana Strano, Noemi Bonfiglio, Jacopo Burgio, Ilaria Maiorana, Greta Arimatea, Sara Fontanelli, Sofia Bernava, Bianca Fusco, Natale Miduri, Giulia Grillo, Simone Parisi, Valerio Pettinato, Roberto Tomasello, Serena Di Sarcina, Sabrina Demana, Mariasmeralda Cannistraci, Daria Denaro, Giada Tortora, Simona Ceraulo, Anna Filocamo, Simona Lo Vecchio, Maria Donato, Alessandra Papale,

Vincitori di Olimpiadi di atematica con i docenti Casale e Rapisarda

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Redazione del giornale Stoà con Danzè

Alessandra Pollicino, Chiara Tringali, Alessia Vaccarella, Maria Luisa Cucinotta, Carmen Puleo, Alessandra Saccà, Cristiana Foti. Docente referente Patrizia Danzè. Laboratorio teatrale: Lucà Luigi, Gabriele Barresi, Roberto Mamo, Fabio Samperi, Valeria Inglese, Federica Galletta Antonio Salvo, Chiara Salamone, Francesco Aligata, Giovanna Letizia, Ugo Muraca, Davide Bardetta, Emanuela Mazzullo, Cristina Scorza, Gaia Laurendi, Ambradiletta Tripodo, Serena Dolci, Emanuela Cardullo, Simona Ceraulo, Francesca Ricevuto, Alessia Ilacqua, Federico Pappalardo, Francesco Cacciola, Martina Lombardo, Ivana Frassica, Paolo Enrico Zagami, Alessia Ventre, Emanuela Cardullo. Docenti referenti Tina Morabito, Mirella Zodda. Concorso Logo Amici del La Farina: Iacopo Burgio, Francesco Cacciola, Sofia Bernava. Premio Sciabà: Noemi Bonfiglio, Sofia Treppiedi, Giusy Mantarro, Sara Fontanelli, Marea Mammano. Docenti referenti Tina Morabito, Francesca Alesci, Patrizia Salvatore. Non solo musica e Coro: Alessia Ilacqua, Davide Bardetta, Alessandro Camuto, Claudio Carone, Elena Falzea, Fabio Samperi, Fiamma Calarco, Francesca Ricevuto, Giulio Decembrini, Luigi Lucà Luna Cilia, Marco Cucinotta, Martina Chillemi, Salvo Cubisino, Valeria Inglese, Valerio Pettinato, Miriam Augugliaro, Massimiliano Catanese, Giovanni De Luca, Anna Cavallaro, Alisia Lavena, Serenella Galati, Giulia Laganà, Antonio Mundo, Antonella Santalucia, Silvia Carbone, Chiara Aricò, Serena Dolci, Elena Lucia Grussu, Laura Fiorello, Cristian Pellico, Emilia Spatuzzi, Fosca Foresta. Docenti referenti Francesca Alesci, Ersilia Dolci. Centisti A. S. 2014/2015: Antonio Campagna, Francesca Cannata, Chiara Lucà, Viviana Micalizzi, Ludovica Portovenero, Alessia Vita, Roberta Corsaro, Pietro Casablanca, Letteria Famulari. Attività sportive : Roberto Rasconà, Alessia Di Giorgio. Docente referente Lilla Pellizzeri. 8 Giugno 2016

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foto notizia di Peppe Saya

8 Giugno 2016 - Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca

La seconda edizione del concorso “Cambia per Me! - Piantare uomini: sulle orme di Danilo Dolci”

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Presenti il sindaco, Renato Accorinti; l´assessore all´Ambiente, Daniele Ialacqua; la consigliera comunale, Rita La Paglia, presidente della V Commissione consiliare; il commissario liquidatore di Messinambiente, Giovanni Calabrò, insieme al direttore tecnico, Roberto Lisi; ed il responsabile dell´area recupero e riciclo di Comieco, Roberto Di Molfetta; si è svolta oggi, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, la premiazione della seconda edizione del concorso “Cambia per Me! - Piantare uomini: sulle orme di Danilo Dolci”, indetto nell´ambito del progetto di educazione ambientale “Scuolambiente” e contenuto nel Patto Territoriale 2015-2016. All´iniziativa “Cambia per Me!”, promossa dal Comune di Messina e MessinAmbiente, in collaborazione con l’ARPA SICILIA, e patrocinata dall’associazione AMMI, hanno aderito numerose scuole cittadine.

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Il gruppo imprenditoriale Caronte & T L’adesione attiva una nuova sinergia tra la società di traghettamento e l’Associazione di rappresentanza per lo sviluppo dell’economia locale.

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l gruppo imprenditoriale Caronte & Tourist, che quest'anno festeggia i 50 anni di traghettamento sullo Stretto, adesso fa parte della famiglia di Confindustria Messina. L’ingresso nell’Associazione degli Imprenditori messinesi sancisce una sinergia condivisa per lo sviluppo del territorio. Gli armatori di Caronte & Tourist hanno uno stretto rapporto con l’economia locale e il primo obiettivo condiviso dal Gruppo e da Confindustria Messina è la crescita del tessuto produttivo locale. Il gruppo Caronte & Tourist ha prodotto nel 2014 un valore aggiunto globale lordo di 62,2 milioni di Euro. Al personale dipendente sono stati erogati 29,2 milioni. All’amministrazione pubblica centrale sono stati versati 15,9 milioni sotto forma di imposte sul reddito e di oneri sociali sulle retribuzioni pari al 25,6% del valore aggiunto. Caronte & Tourist sviluppa lavoro per 1800 dipendenti considerando tanto i dipendenti interni, circa 600, che quelli dell’indotto: 1200.

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Tourist entra in Confindustria Messina Ai fornitori locali, presenti nei comuni di Messina e Villa S. Giovanni, che costituiscono oltre un terzo del totale, Caronte & Tourist ha destinato un fatturato pari a 11,1 milioni, mantenendo a livello territoriale una parte non trascurabile dei propri costi, a favore dell’economia locale. Lo stesso gruppo imprenditoriale, inoltre, proprio in occasione del 50° anno di attività, ha costituito un’associazione no profit intitolata ai fondatori della compagnia. La ONLUS “Giuseppe Franza – Elio Matacena”, presentata di recente, avrà ambiti di intervento mirati allo sviluppo sociale e culturale del territorio. Recentemente il gruppo Caronte & Tourist ha messo a segno due importanti operazioni acquisendo, interamente, la New TTTLines che copre la rotta Catania-Napoli e, al cinquanta per cento, assieme ad Ustica Lines dell’imprenditore Ettore Morace, la storica società di navigazione Siremar creando la Sns, Società di Navigazione Siciliana, che copre le rotte Milazzo-Eolie-Napoli, Milazzo-Eolie, Palermo-Ustica, Trapani Egadi, Trapani-Pantelleria, Porto Empedocle-Palagie. In tutto, con la nuova società, vengono toccati 18 porti, con nove navi disponibili: sette in uso e due di riserva. 8 Giugno 2016

“L’adesione del Gruppo Caronte & Tourist a Confindustria Messina – dichiara il Presidente dell’Associazione, Sebastiano D’Andrea – è fondata su una partnership condivisa per il rafforzamento dell’indotto locale e per lo sviluppo della logistica territoriale”

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Messina - 2 Giugno 2016 - Piazza Unione Europea

70 anni di Repu foto Peppe Saya

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foto Peppe Saya

ubblica italiana foto Peppe Saya

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“Insieme-Giovani-Famiglie” Festa organizzata dall’Opera Salesiana San Matteo Giostra di Messina

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i è conclusa la 1^ festa IGF (Insieme-Giovani-Famiglie) organizzata dall’”Opera Salesiana San Matteo Giostra “ che ha visto la partecipazione di oltre duecento famiglie sparse in tutti i locali e cortili della parrocchia di San Matteo. Grande è stata la soddisfazione del Parroco Don Enzo Pisani e del direttore dell’oratorio Don Arnaldo Riggi nel vedere tante famiglie e altrettanto giovani che partecipavano alle diverse iniziative, giochi e gare sportive messe in atto dai cinquanta animatori , organizzate nei minimi particolari e magnificamente coordinati dalla animatrice N° 1 Kerry Fazio E’ veramente encomiabile il lavoro svolto da queste persone che si sono prodigate, senza badare alla stanchezza e al tempo profuso, per una buona riuscita della manifestazione; c’era di tutto, intrattenimento per i bambini più piccoli, tavolinetti per giochi da sala, balli di gruppi all’aperto, karaoke nella sala teatro, tiro alla fune maschile e femminile nei cortili, ma l’iniziativa più simpatica e divertente è stata la Corsa con i Sacchi. Molto apprezzato, e altrettanto frequentato, è stato l’angolo della Ristorazione allestito con leccornie varie fatte da genitori e donate per l’occasione. Don Salvatore ha improvvisato una sfida tra appassionati di calcio balilla che si è prolungata oltre l’orario previsto, segno che è stata altamente gradita.

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Ma a questa splendida esperienza ha voluto dare anche il proprio contributo il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), nella persona del Presidente Regionale Ing. Fortunato Romano, che ha sponsorizzato un torneo di Ping- Pong per giovani e adulti al quale hanno partecipato un nutrito gruppo di amatori di ambosesso e di età altamente variegata; infatti l’età dei partecipanti variava dai due anni agli 83 di Giovanni Mobilia che ha dato filo da torcere ai suoi avversari Tra i ragazzi si è fatto onore Salvatore Boncordo che si è classificato al secondo posto del proprio girone, ma poi eliminato, per poco , nel tabellone ad eliminazione diretta. Allo svolgimento del torneo, ha assistito il Vice Presidente del MCL provinciale di Messina, dott. Lillo Zaffino nonché responsabile del giornale on-line “il Cittadino di Messina” che ha dato un incremento ai premi da assegnare ai vincitori del torneo.

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I primi otto classificati sono stati: 1. Anino Morabito 2. Gianbattista Giarraffa 3. Letteria Tropea 4. Sergio Naborre Ex equo: Giuseppe Zaffino Salvatore Boncordo Alberto Magaudda Rosario Milano

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dietro le quinte di Francesco Certo

Tante scuse, pochi fatti

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n po’ il modus operandi di questa amministrazione, soprattutto quando si tratta di stringere e realizzare. La questione è sempre la stessa ovvero quella riguardante l’iter della nuova via Don Blasco. Storia ormai vecchia di anni, che puzza di stantio ma che nel giugno 2016 non sembra vedere la luce. Bozze su bozze, errori continui nella composizione del documento da presentare in Regione, su tutti la risibile interpretazione dei tariffari come se una legge che muta fosse interpretabile. L’assessore De Cola e tutta l’equipe al lavoro sulla via Don Blasco gode di una zona di ombra mediatica figlia delle tante chiacchiere che appassionano media e lettori, ma l’impasse nel quale sguazzano da mesi comincia a diventare difficilmente tollerabile. Ostacoli quasi sempre di natura burocratica hanno azzoppato l’iter, con la coincidenza di scarsa velocità in prossimità di scadenze e aggiornamenti legislativi. I 27 milioni pronti per il progetto (che paiono comunque molto pochi rispetto alla vastità del lavoro) rimangono bloccati in attesa che il Comune di Messina faccia i passaggi necessari per non vedersi per l’ennesima volta respinto o posticipato il progetto. Sull’importanza dell’arteria è inutile insistere, chiaro e trasparente che donare alla città una via alternativa in centro sarebbe aria fresca per il traffico (soprattutto pesante). Andando oltre la questione ora diventa politica e non solo tecnica, perché non è pensabile e accettabile che un’amministrazione possa prendersi tempi così tanto lunghi per comporre in maniera inoppugnabile un progetto vitale e necessario.

La farsa continua

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ai abbassare la guardia sulla politica interna di Palazzo Zanca, non devono essere gli annunci in pompa magna le sole zone di attenzione massima. Nelle settimane scorse, in risposta ai fatti giudiziari dell’operazione Matassa la stragrande maggioranza del Consiglio aveva sentito il bisogno di ricrearsi una verginità politica agli occhi dell’elettorato e per farlo aveva scelto il contrattacco. In un momento nel quale l’opinione cittadina accomuna (erroneamente) tutti i consiglieri comunali, in tanti avevano provato il rilancio parlando apertamente di dimissioni di massa e sfiducia. Come ormai prassi in pochi avevano dato credito alle parole, ed infatti anche in questo caso agli annunci non c’è stato seguito. Ad ora gli unici consiglieri che hanno sbattuto la porta di Palazzo Zanca rimangono i puristi della politica parlata Sturniolo e Lo Presti. Il resto? Saldo, adesso col caldo magari l’attenzione si sposterà su quanto costa un parcheggio a Torre Faro e di gettoni di presenza e pacchi di pasta si tornerà a parlare più in là. Alla fine vincerà chi avrà più memoria.

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Il sindaco che diventa sindaco

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o strano caso della riforma delle province, non quella voluta dal fallimentare presidente regionale Rosario Crocetta ma quella approvata all’Ars in piena continuità con la legge Delrio sulla riforma provinciale. Il passaggio più aspro era quello dell’elezione del sindaco della città metropolitana (Palermo, Catania, Messina) che per Crocetta non doveva essere automaticamente il sindaco del capoluogo ma eletto tra i sindaci che formavano la città metropolitana. Un mero intento di controllo politico e niente di più, tentativo fallito dopo l’accettazione del modello Delrio. Palermo come Catania e Messina avranno quindi come sindaco della nascente città metropolitana lo stesso sindaco dei capoluoghi. Orlando, Bianco e Accorinti prenderanno il posto una volta occupato dai presidenti di provincia e poi dai commissari, uomini scelti e piazzati da Rosario Crocetta. Finisce così il controllo del governatore siciliano su tutte le province, o quasi perché finché non verrà eletto un Consiglio Metropolitano sarà ancora il commissario (Filippo Romano nel caso di Messina) a svolgere i compiti che saranno poi dovere del consiglio. Venerì 10 giugno il passaggio di consegne messinese, con Filippo Romano che di fronte ai sindaci della città metropolitana e dello stesso Crocetta cederà lo scettro al sindaco di Messina Renato Accorinti. Sarà questo uno dei primi passaggi che ridisegnerà il sistema regionale del territorio, con la possibilità di una rivoluzione maggiore con la creazione dei liberi consorzi tra Comuni limitrofi.

Dopo lo sgombero le macerie

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e avevamo già parlato nei giorni successivi all’abbattimento delle prime baracche del rione Taormina. Era da poco trascorsa la metà di marzo quando il Comune iniziava il processo di bonifica della rione della zona sud, ma ormai tre mesi dopo la maggior parte delle macerie delle strutture buttate giù sono rimaste a fare da arredo e vista. Il primo impedimento per la rimozione è stato il pastoso processo di approvazione del bilancio comunale, adesso che il cammino sembra essere partito seppur lentamente la situazione non sembra poter cambiare in tempi brevi. L’abbattimento delle baracche con l’assegnazione di alloggi popolari ai nuclei abitativi è stato sicuramente un passaggio importante per questa amministrazione, ma al degrado non si risponde con l’ignavia. Non basta quanto fatto, il lavoro di bonifica deve essere completato e fatto in tempi strettissimi non lasciando in una delle arterie più trafficate della città il totale senso di abbandono amministrativo. Passaggio successivo dovrà essere trovare un alloggio popolare anche alle restanti famiglie della zona. 8 Giugno 2016

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Che l’estate abbia inizio…

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raggi del sole scaldano sempre di più, le cicale iniziano a far sentire il loro canto, il vento regala quella piacevole brezza che scompiglia leggermente i capelli ma dona refrigerio all’animo, stanco di un gelido inverno. Segni concreti di un’estate ormai alle porte. La bella stagione arriva, naturalmente, anche nella città dello Stretto: la riviera è già pronta per accogliere i bagnanti, alcuni lidi hanno già aperto, altri stanno curando gli ultimi dettagli prima della serata inaugurale. L’estate 2016 è in modalità ON ma sorge spontaneo un interrogativo: che stagione sarà per la città dello stretto? Quali novità riserverà Messina ai suoi cittadini? Quali eventi “bollono in pentola”? Se dal fronte “novità estate 2016” tutto tace, dal fronte delle “riconferme”, invece, qualcosa si muove. Tornano infatti alcuni appuntamenti clou dell’estate messinese. Dal 29 Luglio al 15 Agosto sarà possibile visitare, ad esempio, la tradizionale e storica esposizione del quartiere fieristico, il Teatro greco di Taormina, invece, ospiterà, come ogni anno, concerti di artisti di fama internazionale. E sempre alla perla dello Ionio è legato un altro grande appuntamento divenuto ormai imperdibile: il Taormina Film Fest. Quest’ultimo che si terrà dall’11 al 18 giugno si preannuncia non meno interessante delle precedenti edizioni. Non mancheranno, infatti, Premi Oscar come Oliver Stone e Susan Sarandon o Richard Gere, dal 2016 Presidente Onorario del Taormina Film Fest. Una Kermesse che quest’anno, grazie proprio al presidente onorario, si apre al sociale, portando all’attenzione del grande pubblico “gli invisibili”, coloro che vivono ai margini della società. Ad una novità corrispondono tanti grandi ritorni figli del Festival, come il Concorso Internazionale TAO62, Filmmaker in Sicilia e le Taoclass, incontri con i grandi protagonisti del cinema nazionale ed internazionale. Protagonista anche la musica con le esibizioni di Noemi, Mario Biondi e Rocco Hunt. Un evento imperdibile nello scenario mozzafiato della Perla dello Ionio. Inizia da qui, dunque, l’estate messinese. Tutto è pronto e non resta che attendere il “calcio d’inizio”. C’è tempo, però, per un ultimo consiglio: sotto l’ombrellone solo un buon libro e tanto sano divertimento, lasciamo a casa le preoccupazioni dell’inverno passato e quelle legate al domani. Ci penseremo a tempo debito. Detto ciò, auguro a tutti voi BUONE VACANZE!

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IN

di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Quei lager chiamati hotspot

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aso nazionale, forse mondiale perché il dramma dei migranti occupa le cronache di tutto il mondo per numeri e drammaticità. In Italia, come sempre, siamo bravi a far passare per incredibile una situazione vissuta anche da altre realtà e come sempre dimentichiamo la realtà delle cose, ovvero che si parla di persone e non di soli numeri. Sport nazionale ormai è infatti quello di oltrepassare il concetto di uomo e parlare di numeri, “tu ne prendi 3000, io 1500 e magari a Messina altri 700 li possiamo mandare”. Perché, non per essere cinici, alla fine il succo dei discorsi fatti da chi gestisce quella che ci si ostina a chiamare accoglienza è questo. Nell’era del politicamente corretto, periodo storico nel quale le parole perdono di significato ma diventano mezzo strumentale è anche semplice inventare un termine, spesso inglese, col quale edulcorare la realtà dei fatti. Il caso è quello degli “Hotspot”, che non sono altro che un bel centro di smistamento di anime, gestito da Frontex e dalla polizia europea, dove i migranti vengono accolti in numeri disumani e identificati e schedati. Penserete, “quindi? Non è forse giusto sapere chi arriva sulle nostre coste?”. No, o almeno non è trattando chi fugge come un criminale che si risolve o accoglie. Schedare, identificare in massa come se fossero criminali non è da popolazioni umane e civili. Questo tipo di gestione dell’emergenza è tipico di chi brancola nel buio, incapace di risolvere e prevenire una fuga di massa da luoghi di guerra. Troppo semplice e brutale raccogliere e dividere, schedare e decidere se i contrasti del Paese di provenienza valgano un asilo politico oppure no. Gli hotspot sono un luogo di raccolta, un lager moderno che diventa passaggio successivo alla traversata su zattera. Forse nel mondo delle parole senza peso abbiamo dimenticato davvero il significato, ma soffermatevi su cosa significhi “attraversare su una zattera il Canale di Sicilia”, il tutto per finire in un lager, ops… hotspot.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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La nave scuola Vespucci a Messina E´ attraccata alla banchina Marconi, la nave scuola Amerigo Vespucci, nominata ambasciatrice di Roma fino al 2024, dopo un lungo periodo di sosta per importanti lavorazioni di ammodernamento, in occasione dell’85° anniversario dal varo della nave.

Il “Trivulzio” di Antonello torna a Messina Il “Ritratto Trivulzio”, opera simbolo delle collezioni di Palazzo Madama, ritorna a Messina fino al 10 luglio grazie alla sinergia intrapresa nel settembre del 2015 dal direttore della struttura messinese Caterina Di Giacomo con il presidente della Fondazione Musei Civici di Torino Patrizia Asproni.

Previsionale 2015 Gli 11 consiglieri che hanno votato il Previsionale 2015 vogliono precisare ancora una volta il loro atto di responsabilità nel votare nell´interesse della città e per evitare il dissesto, in quanto, per volere degli elettori, non è presente una maggioranza d´aula.

Festività della Madonna della Lettera La festività della Madonna della Lettera, protettrice della città di Messina, posticipata dall'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela per la coincidenza venerdì 3, con la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, si è svolta con la processione partita da Piazza Duomo.

Il Messina Volley riparte da Danilo Cacopardo Il tecnico Danilo Cacopardo, in vista della nuova stagione agonistica 2016-17, è stato confermato nel ruolo di primo allenatore delle formazioni di Serie C, Serie D, Under 18 ed Under 16.

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No Hotspot a Messina

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Fai Cisl Sicilia eletto Calogero Cipriano

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L’amministrazione, ha dichiarato il suo NO all’hotspot a Messina. Il sindaco Accorinti, e l’assessora ai Servizi Sociali, Nina Santisi, hanno ribadito che l’ipotesi non era mai stata contemplata per la città nei diversi incontri avuti con rappresentanti del ministero e della prefettura.

Calogero Cipriano è il nuovo segretario generale della Fai Cisl Sicilia, la Federazione che si occupa del settore forestale, della pesca e dell’agroalimentare, succede ad un altro messinese, Fabrizio Colonna.

8 Giugno 2016



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

V CIRCOSCRIZIONE

Intitolata a Mons. Francesco Fasola una nuova via a Messina

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l gruppo di Sicilia Futura della V circoscrizione: Nino Interdonato vicepresidente vicario del consiglio comunale, Franco Laimo vicepresidente della V circoscrizione e Orazio Polimeni coordinatore del gruppo nella stessa circoscrizione, esprimono fervida soddisfazione per la celerità con cui è stata accolta la loro proposta, riesumando una vecchia delibera del consiglio comunale del 2006 alla quale non era mai stata data un compimento. Essa riporta la intitolazione a Mons.Francesco Fasola, già arcivescovo di Messina, per anni intesa come “salita S.Gabriele“, ossia la strada di collegamento tra la Panoramica e la Chiesa di S.Gabriele dell´Addolorata. Interdonato, Laimo e Polimeni ringraziano, il consiglio della V circoscrizione, che in tempi celerissimi, ha provveduto a rideliberare, sulla scia di quella comunale del 2006, l´intitolazione, ed il dipartimento della Mobilità Urbana che in tempi velocissimi, si sono impegnati per fornire le autorizzazioni giuste e l´ iscrizione della nuova via nei registri della toponomastica.

VI CIRCOSCRIZIONE

Biancuzzo denuncia le problematiche di Villaggio Acqualadrone

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l Consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo segnala al Dirigente ai Lavori Pubblici, ing. Antonio Amato e al Responsabile del RUP ing. Salvatore Bartolotta il malcontento e problematiche Villaggio Acqualadrone. E’ doveroso, infatti, sottolineare che la ditta NASA di Gangi, che si è aggiudicata la gara per eseguire i lavori di rifacimento del muro franato sulla strada comunale, l’unica che collega il villaggio rivierasco di Acqualadrone con la strada statale 113/dir, ha chiuso, giustamente, la strada al transito veicolare e pedonale. Numerose le difficoltà incontrate dai cittadini nel percorrere la strada sterrata realizzata nel torrente per consentire di raggiungere il villaggio di Acqualadrone ed effettuare oltre un km per immettersi sulla strada statale 113/dir in località Mezzana – Tono. Per effettuare i lavori finanziati dalla protezione civile Regione Sicilia importo 300.000,00 € e con una somma aggiunta di 50.000,00 € messi a disposizione dal Comune di Messina.

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8 Giugno 2016


Proposta di Gioveni per modificare viabilità in via Catania (con utilizzo corsia preferenziale)

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on la seguente nota Libero Gioveni, consigliere comunale, in riferimento al vecchio progetto viario per modificare la viabilità in via Catania facendo seguito a delle proprie precedenti interrogazioni, intende reiterare all´assessore alla viabilità Cacciola quanto segue: “Sono trascorsi quasi 6 anni ormai da quando codesto Dipartimento mobilità urbana predispose delle modifiche sostanziali alla viabilità in questa zona nevralgica del centro cittadino, ma nel concreto non vi si è mai proceduto. Si tratterebbe di consentire in via Catania il transito veicolare in direzione sud – nord all’interno della corsia preferenziale, partendo dall’incrocio della stessa via Catania con vico Baglio (o addirittura, se risultasse tecnicamente fattibile, anche dalla via Lucania confinante con villa Dante), al fine di canalizzare in maniera più fluida verso la rotatoria di viale Europa tutto il traffico veicolare della via Palmara e dalla zona nei dintorni del Quartiere Lombardo, sulla stessa stregua di quanto già attuato anni fa nella via Cesare Battisti sulla corsia preferenziale in direzione nord-sud verso stessa la rotatoria. Appare evidente come tutto ciò produrrebbe senz’altro un duplice beneficio: 1. eliminare il caos viario che si crea giornalmente all’incrocio fra via Catania e via Sardegna davanti alla scuola elementare “Dina e Clarenza”; 2. ottenere un sostanziale sgravio del traffico veicolare sia sulla via Bergamo che sulla via Brescia, strade nelle quali sono costretti a confluire tutti i veicoli che intendono immettersi nella rotatoria “Boris Giuliano”. Inoltre non si riesce a comprendere i motivi che inducono codesto Dipartimento a non voler procedere alla necessaria riduzione del cordolo spartitraffico della rotatoria che eviti la sistematica e pericolosa infrazione commessa dai numerosi automobilisti provenienti dalla via Brescia, che sono soliti aggirare lo stesso cordolo per immettersi nella via Piemonte dopo aver attraversato perpendicolarmente o in parziale contro senso la via Catania! Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il consigliere comunale interroga l´assessore al ramo al fine di conoscere se codesto Dipartimento intenda apportare ancora le necessarie e suddette modifiche alla viabilità in via Catania e dintorni in direzione sud-nord, a beneficio del caotico traffico veicolare presente nella zona e a garanzia della pubblica sicurezza”.

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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya

Previsionale 2015

Gli 11 “Eroi” spiegano le ragioni del SI!

Tavolo tecnico

Abbattimento degli alberi comunali

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li 11 consiglieri che hanno votato il Previsionale 2015 vogliono precisare ancora una volta il loro atto di responsabilità nel votare nell'interesse della città e per evitare il dissesto, in quanto, per volere degli elettori, non è presente una maggioranza d'aula. In particolare erano presenti, i consiglieri: Cantali, Pagano, Trischitta, Vaccarino, Parisi e Scuderi.

Vogliamo precisare che noi non siamo la stampella di nessuno, affermano i consiglieri, abbiamo fatto un atto nell'interesse della città dandole un po' di respiro con l'arrivo dei 70 milioni, mentre altri si sono assentati. Essere l'unica città dissestata d'Italia ci screditerebbe di fronte all'Europa. Non vogliamo che Messina sia ricordata, per la crisi idrica o per la mafia. Non vogliamo essere additati come stampella, ma saremo carrozzella e badanti se aiutiamo a portare soldi alla città. Noi vogliamo che il prossimo sindaco sia di Centrodestra e vogliamo lasciargli la città risanata.

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ella sede dell’assessorato all'Ambiente si è tenuto a Palazzo Zanca il tavolo tecnico sul piano di abbattimento delle alberature cittadine a rischio, impostato sulla base dello studio sulla stabilità degli alberi effettuato dalla ditta DREAM di Arezzo e sul futuro reimpianto di nuove alberature. Presenti all’incontro, l'assessore al ramo, Daniele Ialacqua, rappresentanti dell’Ordine degli Agronomi, dell’Ispettorato Forestale, della ditta DREAM, del dipartimento Cimiteri e Verde Pubblico e l’esperto agronomo del Comune, Alessandro Giaimi. Erano stati invitati anche la Soprintendenza, l’Orto Botanico ed il collegio dei Periti Agrari. Tema dell'incontro è stato lo studio della ditta DREAM che ha concluso il monitoraggio ed il controllo di oltre 3000 alberi, in

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prevalenza su alberature potenzialmente critiche, in tutti i quartieri cittadini ed in numerosi cortili scolastici, riscontrando circa 450 alberi ritenuti a rischio, categoria D della classe di propensione al cedimento (CPC), sulla base dell’indagine svolta (VTA visiva e VTA strumentale). Gli abbattimenti sono iniziati da alcuni mesi e hanno interessato quasi un centinaio di alberi. Saranno necessarie nuove risorse economiche per completare gli abbattimenti, le potature urgenti e procedere alle sostituzioni. L’assessorato all’Ambiente, che lo scorso anno aveva avanzato una richiesta di circa 800.000 euro con i fondi TASI 2015, bocciata dal Consiglio comunale, ha avviato le procedure per nuovi finanziamenti al fine di programmare in tempi brevi gli interventi ritenuti urgenti. 8 Giugno 2016


Forza Italia

Lidi

No all’Hotspot per migranti a Messina Convegno

sull’Apertura Estiva

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l gruppo consiliare di Forza Italia sostenuto dal deputato nazionale, on. Gullo, nella stanza del gruppo a Palazzo Zanca, spiega i motivi del no all'istituzione di un Hotspot per l'identificazione dei migranti nella città di Messina, in particolare nell'ex caserma di Camaro. Ormai l'assetto cittadino è cambiato, dicono, pertanto non possiamo più parlare di zona periferica della città e non possiamo consentire che la zona si

degradi, venendo invasa dai migranti. Messina, oltretutto, è una città con forti problematiche e non si può sobbarcare anche di queste. Il governo pur dovendo dare una risposta immediata a Bruxelles, non può scaricare a noi tale incombenza, a meno che non ci dia, come si fa nel resto d'Europa, 500 milioni di € per riqualificare l'area e, quindi, invece di degradarla creiamo case popolari e altre strutture per migliorare l'area.

Brigata Aosta

Mercato Muricello

Sgarbo istituzionale ai danni del Consiglio

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ella stessa giornata in cui si parla dell'Hot spot per migranti, il capogruppo di FI, pone l'accento su uno sgarbo istituzionale di cui si sarebbe macchiato il PD nella persona del Presidente della IV circoscrizione Quero. Quest'ultimo si sarebbe macchiato della colpa di non aver invitato il Consiglio Comunale, al Consiglio circoscrizionale aperto svoltosi al mercato Muricello, non riconoscendo che 600 mila euro sono state destinate ai mercati proprio 8 Giugno 2016

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i terrà mercoledì 15 giugno alle 17.30 al Sant’Elia un dibattito sull’apertura dei lidi e sulla balneazione, promosso dal consigliere Zuccarello. Parteciperanno gli assessori Eller, Cacciola e Ursino, il Comandante dei vigili urbani Ferlisi, il dirigente generale dell’Atm Foti, il dirigente del Dipartimento mobilità Pizzino, le associazioni di categoria, gli imprenditori del settore della balneazione e delle attività collegate, i residenti della riviera.

per volere del Consiglio, come riconosciuto dallo stesso ex assessore Patrizia Panarello, grazie anche all'impegno incessante della presidente della commissione consiliare mercati, Nora Scuderi, la quale plaude ad un iniziativa di emulazione.

Cerimonia di rientro dall’Afghanistan

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iovedì 09 giugno alle ore 10:00, alla Caserma “Crisafulli – Zuccarello”, sede del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, si terrà la cerimonia di rientro dall’Afghanistan della Brigata Meccanizzata “Aosta”.

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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

A rischio i precari dei comuni in Sicilia 38

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provvedimenti del governo regionale stanno producendo effetti devastanti sia sui processi di stabilizzazione che sulle stesse proroghe che riguardano i contratti dei precari degli Enti locali siciliani”. Lo dichiarano Enzo Abbinanti della Fp Cgil, Paolo Montera della Cisl Fp, e Luca Crimi della Uil Fpl, che annunciano una grande manifestazione regionale per il 15 giugno, come forma di protesta contro l’assenza evidente di una governance regionale; le scelte politiche di dubbia valenza attuate negli anni da quei sindaci che non hanno consentito l’avvio dei processi di stabilizzazione rappresentano alcuni degli ostacoli che devono essere rimossi”. Ma secondo Cgil, Cisl e Uil, gravi sono le responsabilità di Roma: “Il governo nazionale tace – affermano, in una nota, Abbinanti, Montera e Crimi – e continua a perseguire una politica di strangolamento per la regione e per gli enti locali attraverso il sequestro dei 500 milioni che lo Stato non ha ancora erogato e che potrebbe rappresentare un primo obiettivo”. Per questi motivi, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, rilanciano la mobilitazione generale a tutti i livelli ,ad iniziare da una grande manifestazione regionale prevista per il 15 giugno. 8 Giugno 2016

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Cultura

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Conclusa la rassegna “R-esistenza d’artista. Visioni d’arte contemporanea”

“Vele di terra” tra le strade di Palermo di Aurelio Valentini

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alermo e i suoi mercati, diventano il luogo simbolo per eccellenza delle tavole dell’artista Aurelio Valentini in mostra al Teatro Vittorio Emanuele per la rassegna “R-esistenza d’artista. Visioni d’arte contemporanea” curata da Saverio Pugliatti. “Vele di terra” è il titolo scelto per presentare al pubblico una serie di opere, oli su tavola, in gran parte inedite che ripropongono uno spaccato di vita quotidiana, fermi immagine di ciò che avviene nelle vie dei mercati popolari palermitani tra la “banniate” di Ballarò o del Capo. Le vele richiamano i tendoni sopra le ‘balate’ che scosse dal vento danno la stessa sensazione delle vele delle imbarcazioni in mare. Vele rigorosamente rosse che sprigionano la forza di queste figure nel luogo dove per antonomasia avviene lo scambio, dove gli sguardi si confondono e diventano parte del tutto, tra le luci che scendono dai tendoni, alla frutta o al pesce in primo piano. “Ho vissuto a Palermo - ci racconta l´artista - dove attualmente vive parte della mia famiglia, e se devo scegliere un luogo mi viene facile trovarlo a Palermo piuttosto che altrove. Trovo ispirazione nei mercati palermitani ma possono essere i mercati di ogni posto nel mondo. Con questa mostra continuo un percorso iniziato tanto tempo fa sul sociale, ho scelto il luogo di incontro tra i vari popoli per questo amore verso gli altri”. C’è nelle tavole un forte rapporto fuori-dentro, ci sono figure in primo piano e in lontananza ampliate talvolta da elementi fotografici ben delineati. Non c’è prospettiva, non c’è profondità ma le figure sembrano uscire fuori grazie al gioco di volumi dato dal chiaroscuro. “In questi oli su tavola – come descrive lo storico dell’arte Mariateresa Zagone – la narrazione lenta sembra un ossimoro rispetto al disegno dal tocco rapido, quasi 8 Giugno 2016


un appunto quotidiano, o alla pittura ‘compendiaria’ con la quale il pennello, sporcato appena di pigmento, traccia le forme che sembrano nascere dall’assenza di colore più che dalla presenza di esso. L’impressione che se ne ricava è quella di un tempo fermo, di un luogo silenzioso, di un palcoscenico malinconico da cui manca il pathos, benchè Aurelio valentini guardi sempre con simpatia ai suoi personaggi”. Ad arricchire l’esposizione una trentina di disegni a grafite e a sanguigna, alcuni dei quali bozzetti preparatori dove emerge inevitabilmente il colore rosso intenso. L’ultimo appuntamento della rassegna per l’anno 2015/2016 al Teatro Vittorio Emanuele è stato presentato presso la Sala Sinopoli alla presenza del presidente dell’Ente Maurizio Puglisi, dell’Assessore alla cultura del Comune di Messina Daniela Ursino, dell’artista Aurelio Valentini, del curatore della rassegna e dello storico dell’arte Mariateresa Zagone. Sono state tirate le somme di una rassegna che ha contato ben 18 esposizioni, con una media di 2mila visitatori a mostra. “Abbiamo creato – dichiara il presidente Puglisi – uno spazio che mancava in città per gli artisti. Abbiamo restituito una sala del Teatro che da sempre rappresenta un punto di riferimento importante per la città. Siamo sicuri di potere dare appuntamento al prossimo anno con nuovi artisti in mostra”. Il percorso intrapreso dal Teatro è la chiara dimostrazione che la città risponde positivamente agli eventi culturali, che si sente il bisogno di riconquistare degli spazi cittadini anche per trasmettere alle giovani generazioni un forte senso di appartenenza. “L’evento è stato pensato – dichiara Saverio Pugliatti - per rappresentare attraverso le mostre l’identità artistica di questa città. Abbiamo fatto conoscere artisti storicizzati altrimenti sconosciuti, preziose presente che tanto hanno fatto e che continueranno a fare. La rassegna ha anche permesso di conoscere giovani promesse che potranno essere il prossimo anno protagonisti di qualche esposizione. Bisogna credere in loro e nei loro sogni”. La mostra resterà fruibile fino a domenica 19 giugno, dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:00. Ingresso libero.

“Ho vissuto a Palermo - ci racconta l´artista - dove attualmente vive parte della mia famiglia, e se devo scegliere un luogo mi viene facile trovarlo a Palermo piuttosto che altrove. Trovo ispirazione nei mercati palermitani ma possono essere i mercati di ogni posto nel mondo. Con questa mostra continuo un percorso iniziato tanto tempo fa sul sociale, ho scelto il luogo di incontro tra i vari popoli per questo amore verso gli altri”

Cristina D’Arrigo 8 Giugno 2016

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Little Miss Sunshine Tratto da un romanzo di Michael Arndt, anche sceneggiatore con varie vicissitudini della pellicola; regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris, “Little Miss Sunshine” è stata la sorpresa del 2006 nella categoria delle commedie. Piccolo capolavoro per realizzazione e scrittura, il film tratta, seguendo la fortunata formula del “on the road” il tema della classificazione nella società attuale. Tutto è scala di valori, in una continua competizione con il prossimo o contro sè stessi, nelle continua ricerca di essere accettati dall’altro e dimenticandosi di sé. L’escamotage, o meglio, la cartolina di ciò è rintracciabile nell’evento che muove la famiglia Hoover dal New Mexico alla California, ovvero, la partecipazione della piccola Olive al concorso di bellezza di Little Miss Sunshine. Cosa ci può essere di meglio per spiegare la decadenza di una società alla ricerca della vacua accettazione ed esaltazione; un concorso di bellezza per piccole fotocopie imbambolate da madri fallite nel tentativo di essere e che riversano la propria criticità mentale su inermi anime senza volontà. Tutto è sfida, categoria e conquista; il film parla di questo e della fatica di stare al mondo secondo i paradigmi sociali imposti dall’apparire. Protagonista il padre della piccola Olive, il fallito Richard Hoover (Greg Kinnear) che vive nella speranza che il suo manuale su come raggiungere il successo diventi proprio un successo; frustrato da rifiuti continui ed in cerca della svolta nella vita. Con lui una famiglia di paradossali casi umani: dal figlio silenzioso finché non entrerà in Accademia, alla moglie che cerca di far quadrare i conti e prova a salvare il fratello omosessuale e potenziale suicida (Steve Carell) dopo fallimenti amorosi e lavorativi. Con la pesante e stravolgente presenza del vecchio padre eroinomane (Alan Arkin) cacciato dalle case di riposo per questo, che vive un rapporto unico e speciale con la piccola Olive; tanto da essere lui il creatore della coreografia che la bimba presenterà al concorso. La trama demenziale e comica, si svolge nel lungo viaggio sul pulmino Volskwagen T2 modello hippie con il quale partono verso la California; arrivati lì tra mille difficoltà tra cui la morte del vecchio nonno; Olive sale sul palco si scopre che il suo numero era un vero e proprio spogliarello, simbolo dell’inadeguatezza folle della piccola in un contesto come quello. Quello che resta del film è la sensazione che la vita non può essere catalogata ma vissuta, in un eterno tentativo a provarci, ad essere quello che si vuole senza dover appartenere a codici o regole scritte da altri e buone per una società uguale a sé stessa. Esseri unici significa non essere omologati, forse messaggio banale ma autentico; la vita come un concorso di bellezza o altro, dove alla fine qualcuno ci batterà perché più bello o migliore, quando tutto è competizione e scalata nulla può, realmente, soddisfare.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Francesco De GregoriNino e la donna cannone sul Titanic Che forse alla fine è pure simpatico il Francesco De Gregori, anche se ad ascoltarlo dal vivo non sembrerebbe perché quella sua aria da burbero e permaloso che si porta dietro non ci cancella con versi di assoluta poesia musicale. Tra l’infastidito e l’egocentrico le sue esibizioni live non sono mai un totale piacere; forse ancora scottato dal famoso “processo al PalaLido” quando i giovani comunisti lo bloccarono sul palco per fargli rendere conto del suo successo e della sua ricchezza, e tra un delirio e l’altro uscì fuori un “ se sei comunista vai a fare l’operaio e suona la sera a casa tua”. Deliri a parte, De Gregori è uno degli ultimi poeti della musica leggera italiana. Cantautore raffinato e preciso, molto più attento alle parole che alla musica che viene spesso lasciato in accompagnamento (a volte banale) ai piccoli romanzi che sono le sue composizioni. Come Nino che lo capì sin dal primo momento, anche Francesco intuì immediatamente che di talento ne aveva, autore delicato e visionario, protagonista di uno scrivere mai sobrio e banale ma fatto di strane figure e personaggi. Ed ecco forse la vera unicità di De Gregori: i personaggi. Perché lui non si sentirà poeta, forse per l’egocentrismo del musicista che vuole che il suono arrivi; ma sui protagonisti di De Gregori ci si potrebbe fondare una cinematografia. Se la donna cannone innamorata scappa via, e quando quell’enorme mistero volò tutti quanti abbiamo immaginato la scena come in un film di Fellini o Wes Andersen. Ed ancora personaggi, c’è Nino che quel calcio di rigore lo abbiamo tirato insieme a lui mille volte, ed ogni volta che siamo sul dischetto ci ripensiamo e ci diciamo: “Non aver paura”…che poi da questi particolari non ci giudicherà nessuno. Il Titanic che affonda e uccide, ma suonato con armonica gioia che non sembra raccontare di un disastro e allora la vera raffigurazione non è la smielata di Cameron ma forse del De Gregori cantautore, che trasforma in ballata la morte. Su De Gregori ci sarebbe altro da dire, molto di più ma spetta a farlo a chi ne ha competenze; questa resta l’emozione messa in parole…e di personaggi ce ne sono troppi ma c’è lei, c’è Alice. Alice guarda i gatti, quanto ci sia di Carroll in questa frase è evidente, ma i gatti che muoiono nel sole e Cesare che aspetta ancora il suo amore ballerina, e se Irene fuma ancora davanti allo specchio c’è ancora uno sposo che è impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui non se ne andrà…ma tutto questo Alice non lo sa.

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Francesco De Gregori 8 Giugno 2016

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Vincenzo Cardarelli, il cui vero nome fu Nazzareno Cardarelli, nacque a Tarquinia, nell’alto Lazio, nel 1887. Fuggì di casa giovanissimo, trasferendosi a Roma, dove lavorò soprattutto come giornalista. Visse poi a Firenze e in altre città, tornando infine, dopo la guerra a Roma. Qui partecipò alla fondazione della “Ronda” assumendone dopo un anno la direzione. Nello stesso tempo uscirono i suoi primi libri, Prologhi e Viaggi nel tempo, nei quali poesie e prose sono mischiate. Del 1929 è Il sole a picco, uno dei risultati più apprezzati dello scrittore. Nel 1936 uscì l’edizione completa delle Poesie. Cardarelli è il poeta storicamente più significativo del passaggio dall’avanguardia degli anni Dieci alla restaurazione degli anni Venti. Bisogna dire, però, che l’esperienza delle avanguardie si riflette profondamente sull’opera di Cardarelli e continua a condizionarla anche dopo il distacco da essa e il rifiuto di qualsiasi trasgressione espressiva. La collaborazione giovanile alla “Voce” costituisce il momento di maggiore vicinanza al clima avanguardistico, e la produzione di quegli anni mostra non pochi segni di tale partecipazione: tracce di espressionismo linguistico, taglio frammentistico, temi come lo sradicamento, il viaggio, l’adolescenza, la perdita d’identità. D’altro lato l’arte cardarelliana si caratterizza fin dall’inizio anche per la ricerca di una compostezza classica, di un tono discorsivo e facile, di un piglio ragionativo e distaccato. La poesia di Cardarelli nasconde, insomma, una tensione interna fra pulsione trasgressiva e volontà di autocontrollo. Alla volontà di autocontrollo corrispondono l’insicurezza psicologica e il conseguente bisogno di stabilità e certezza: l’equilibrio classico è inseguito anche per tale ragione. L’insicurezza deriva anche dalla crisi della funzione sociale degli intellettuali. Come in molti altri poeti di questi anni, dunque, anche in Cardarelli psicologia individuale e ragioni storico-sociali si incontrano e tendono a fondersi. Ben si comprende, allora, il passaggio dell’autore, nel giro di pochi anni, dalla collaborazione alla “Voce” alla direzione della “Ronda”, rivista orientata a restaurare la funzione tradizionale degli artisti e dei letterati mettendo fine alla ricerca trasgressiva delle avanguardie. Il cambiamento del clima culturale tra anni Dieci e Venti è accolto da Cardarelli con soddisfazione, nell’illusione di poter ricreare un’identità prestigiosa per i letterari attraverso il ritorno all’ordine e al “mestiere”. L’aspetto più interessante e valido della poesia di Cardarelli non è da ricercare tra i risultati di maggiore compostezza formale, bensì nei casi in cui la tensione su cui fonda la scrittura è più evidente. Questo accade in genere quando il bisogno di stabilità è portato alle estreme conseguenze, e all’incertezza della vita vissuta si sostituisce l’unico potere possibile, il sapere e la conoscenza. Si scopre allora che sicurezza e la stabilità sono in contraddizione con la vita e, anzi corrispondono alla morte e al nulla, come emerge in Passato, dove il possesso dei ricordi cerca invano di risarcire questa conclusione. Una continua ricerca dell’equilibrio quella di Cardarelli che, precocemente distaccato dall’impegno pubblico, morì a Roma nel 1959.

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8 Giugno 2016


Vincenzo

I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo i lugubri e durevoli ricordi, eccoli già apparire: melanconici e muti fantasmi agitati da un vento funebre. E tu non sei più che un ricordo. Sei trapassata nella mia memoria. Ora sì, posso dire che che m'appartieni e qualche cosa fra di noi è accaduto irrevocabilmente. Tutto finì, così rapito! Precipitoso e lieve il tempo ci raggiunse. Di fuggevoli istanti ordì una storia ben chiusa e triste. Dovevamo saperlo che l'amore brucia la vita e fa volare il tempo.

Cardarelli

Passato

Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 Roma, 18 giugno 1959 8 Giugno 2016

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Diabete, occhio al fruttosio anche nei sani

“V

ia libera all'aspartame, ammesso dalle Linee guida per la gestione del diabete, no al fruttosio". Al 26esimo Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia (Sid), svoltosi qualche giorno fa a Rimini, finiscono alla sbarra anche i dolcificanti. "Non tutti sono uguali", avverte il presidente eletto della Sid Giorgio Sesti, che sconsiglia il fruttosio "non solo perché produce un rapido aumento del picco glicemico, ma anche perché innalza i livelli di acido urico: un fattore di rischio per eventi cardiovascolari e fegato grasso, e predittore di danni renali. Anche le persone sane, non diabetiche, dovrebbero tenerlo presente quando scelgono cibi, succhi e soft drink". "I pazienti diabetici hanno due grandi nemici - ricorda Sesti - Il primo è l'ipoglicemia" come effetto delle terapie, "il secondo è il picco glicemico post-prandiale che può insorgere 1-2 ore dopo l'assunzione di cibo. L'iperglicemia è infatti uno dei meccanismi che scatenano lo stress ossidativo e l'infiammazione, i peggiori insulti possibili per l'endotelio che riveste internamente i vasi sanguigni. E' il nostro 'organo' più grande, se si pensa che la sua superficie è paragonabile a quella di 5 campi da tennis". Ecco perché bisogna tenere a bada la glicemia, agendo innanzitutto sulla dieta. Largo quindi alle fibre della verdura e dei cereali integrali, che "riducono l'assorbimento di grassi e zuccheri, rallentando anche lo svuotamento gastrico: se è troppo rapido la glicemia

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aumenta velocemente", sottolinea Sesti consigliando di "masticare piano e spezzettare il cibo in piccoli bocconi, da ingerire singolarmente magari facendo una pausa fra uno e l'altro". Un altro 'osservato speciale' è l'indice glicemico. "Meglio evitare gli alimenti che ce l'hanno alto: patate, pizza, pane e pasta non integrali, frutta zuccherina come banane, cachi e fichi". In generale, conclude infine lo specialista, la frutta è più sana se abbinata alle proteine: perfetto il proverbiale "formaggio con le pere". 8 Giugno 2016


Mangia

RE sano

La ricetta Pasta con fagiolini Ingredienti per 2 persone: • • • • • • •

300 gr di spaghetti 400 gr di fagiolini 4 filetti di acciuga 1 spicchio di aglio 1 peperoncino Olio extravergine di oliva q.b. Sale q.b.

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PREPARAZIONE Pulite i fagiolini e sbollentateli per 4-5 minuti in acqua salata già in ebollizione, poi scolateli. Mentre cuocete i fagiolini, soffriggete aglio e alici salate in un po' d'olio. Quindi aggiungete anche i fagiolini e fate insaporire. Sbriciolate il pane e tostatelo in padella con un po' d'olio fino a renderlo dorato e croccante. Cuocete gli spaghetti nella stessa acqua in cui avete cotto le verdure, scolateli ben al dente e aggiungeteli nella padella con i fagiolini. Fateli saltare per un paio di minuti per assemblare i sapori, quindi spegnete il fuoco e aggiungete la mollica di pane e un po' di basilico fresco. I vostri spaghetti con fagiolini e alici sono pronti: potete servirli così, o guarnendoli con un filetto aggiuntivo di acciuga, se preferite.

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Amarcord Messina - Lido di Mortelle. Anni '50



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