Interni 617

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Interni dicembre 2011

Sopra: Nella cucina, concepita come una churrascheria, è presente una madia proveniente da una fazenda di Mina Gerais. Sopra di essa, cesti e vasi di artigianato locale. Le lampade ricamate sono disegnate dallo Studio Rosenbaum. A destra, dall’alto: Parte della collezione di statuette di Santo Espedito, protettore delle cause impossibili, a cui Rosenbaum è devoto; La casetta costruita su un albero del giardino; L’area lounge realizzata sotto la casetta con pezzi di recupero. Nella Pagina accanto: La cucina rivestita con le piastrelle disegnate dallo Studio Rosenbaum. Le ante dei mobili sono realizzate con legni di scarto provenienti da case coloniali del XIX secolo nel sud del Brasile. I pupazzi provengono dalla parata musicale del Marakatu. Le sedie sono di Vico Magistretti, rivestite con tessuti indios.

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Nei 460 mq vivono due identità domestiche: quella ‘normale’ con le stanze da letto, la zona living più intimista e la cucina funzionale, e quella della convivialità. Di quest’ultima fanno parte la piscina ricavata nel cortile originario, la casa sull’albero all’interno del giardino – sogno d’infanzia di Marcelo, oggi realizzata per i suoi due figli – e la seconda cucina al piano terra con il grande tavolo da pranzo, interpretata come una churrascheria. L’Abitare è ciò che Rosenbaum persegue con il suo lavoro, dietro lo spazio fisico e al di là della mera estetica degli oggetti. L’attività ventennale del designer brasiliano può essere considerata una continua ricerca nel concetto di design utile. Inteso, cioè, come costruzione di un ponte tra comunità bisognose e collettività abbienti, come strumento di educazione della popolazione brasiliana emarginata, o di creazione di attività lucrative per le comunità indios affinché si mantenga quel saper-fare che la società dei consumi sta perdendo. Rosenbaum esplora la diversità culturale come elemento propulsivo della creatività e indaga che cosa accade nel contatto diretto tra cultura ‘alta’ e popolare. E questo si vede nella sua casa: le sedie di Vico Magistretti sono vestite con tessuti dell’artigianato locale, mentre tappeti pregiati e sedute di design internazionale sono giustapposti a finiture povere. Una parete del salotto è infatti rivestita con legni di scarto provenienti da case coloniali della fine del XIX secolo nel sud del Brasile. Abitazioni di immigrati italiani e polacchi, oggi sostituite da case in cemento armato. Rosenbaum colleziona da vent’anni modernariato di design perché appartiene al suo immaginario e alla sua formazione. Con il primo stipendio da designer si è comprato la lampada Tizio di Artemide.

04/11/11 17:51


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