BARCHE OCTOBER 2020

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In edicola dal 25 Settembre - OCTOBER

Boats • Chakra by SSH Maritime • Swan 98 • Princess X95 • Sunseeker Manhattan 68 • Solaris Power 48’ Fly • Austin Parker 44 • Valhalla 41 • Rio Yachts 38 Paranà • Bénéteau Flyer 7 Space Deck

1993-2020

Years

27

BARCHE

The Idea Factory • Andrea Colli h3o • Filippo Salvetti Design

1993-2020

27

BARCHE

People • Giovanna Vitelli • Knut Frostad • Pierfrancesco Favino

Companies • GPY Marine • Pedetti Yachts

Components • Clarion Marine • Underwater lights by Quick Preview Ranieri International Novelties

ANNO//year 27 • N° 10 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf

Ottobre//October 2020

Italy only

Years

Gigayacht Lürssen 136 Meters Flying Fox

2020 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 4 6) art. 1, comma 1, LO/MI

Cover Pershing 7X

6€

®










EDITORIAL

Il cammino di

SANTIAGO The Camino de SANTIAGO 8

A delicate and moving tale. We have borrowed the words of the main character as the starting point for a brief reflection on truth

LA VACANZA, DAL LATINO “VACUUM”, È LO SPAZIO DURANTE IL QUALE IL TEMPO È VUOTO e l’individuo non si trova a svolgere le normali e consuete quotidiane attività. In vacanza ci troviamo ad avere la possibilità di creare un’alternativa rispetto alla routine e questo potrebbe favorire un senso di libertà, di benessere e farci sentire totalmente lontani da tutto quello che riguarda la parola stress. Allora, cosa c’è di meglio di un bel libro o di un film? Io ho scelto Il Cammino verso Santiago. È la storia di Tom, un medico americano di successo, che passa la sua terza età tra lo studio dove lavora e il campo da golf, dove si distrae con i colleghi. Un giorno viene raggiunto dalla notizia che suo figlio Daniel, quarantenne, è rimasto ucciso da un temporale sui Pirenei. Giunto in Europa per recuperare le spoglie del figlio, Tom scopre che Daniel aveva intrapreso il Cammino di Santiago de Compostela, un sentiero di 800 chilometri tra Francia e Spagna che i pellegrini percorrono a piedi, tappa dopo tappa, mossi da motivazioni personali anche molto diverse fra loro. Con la scatola delle ceneri nello zaino, Tom decide di camminare al posto di Daniel e di portare a termine il suo viaggio. Lungo la via, l’incontro con tre inattesi compagni di strada lo strapperà alla solitudine. Tom è un oftalmologo e come tale si occupa

Una storia delicata e commovente. Abbiamo preso in prestito le parole del protagonista come spunto per una piccola riflessione sulla verità by Francesco Michienzi

dello specchio dell’anima, gli occhi. Ma ci sono cose che sfuggono all’evidenza e trovarne il senso, l’anima, richiede un percorso più lungo e faticoso, senza l’ausilio di macchine. Una storia delicata, a tratti commovente e ricca di spunti di riflessione. Lungo questo cammino Tom, riferendosi a uno dei suoi compagni di viaggio, uno scrittore in cerca di ispirazione, gli dice che se vuole avere successo con i suoi libri deve sempre scrivere la verità. A questo punto ho ripensato ai giornali, alle riviste e a Barche. Mi sono chiesto se si scriva sempre la verità. Leggendo gli editoriali di tutte le nuove riviste che arrivano puntualmente in edicola parrebbe di no. Leggere “Diamo al lettore il valore aggiunto di un’informazione senza alcun vizio, basata solo sul nostro know-how” mi fa un po’ sorridere. L’ho scritto anche io nel 1995 e lo hanno scritto tutti quelli che hanno intrapreso questo cammino, non c’è nulla di male, ma scriverlo facendo intendere che gli altri lo fanno con qualche vizio non è bellissimo. Prima di rispondere alla domanda se Barche scriva sempre la verità farei questa riflessione. Per vivere, una casa editrice ha bisogno del supporto degli inserzionisti e dei lettori che comprano la rivista in edicola. I lettori comprano la rivista se è autorevole e se risponde alla loro domanda di informazione o semplicemente per alimentare

barchemagazine – Ottobre-October 2020

la propria passione. Gli inserzionisti comprano la pubblicità se ci sono lettori interessati a quella rivista. Ci sono molti modi di condizionare quello che si scrive e sta alla coscienza di ogni giornalista trovare la chiave per descrivere i fatti per quello che sono. La nostra storia parla per noi, tuttavia devo ammettere che spesso è difficile raccontare tutta la verità. Soprattutto quando si parla di aziende, di come stanno sul mercato, di quali logiche imprenditoriali si nutrono, di come fanno a tornare in gioco dopo un fallimento come se nulla fosse e di tanti altri aspetti. Qualche volta ho raccontato queste vicende, senza la pretesa di rivestire l’odioso ruolo di moralizzatore del sistema, ma le parole di finto apprezzamento verso i miei scritti non si sono mai tradotte in azioni concrete perché è complicato fare battaglie a favore di un settore dove la correttezza e la trasparenza dovrebbero essere la regola. Io ho capito che l’unico modo per essere indipendenti è esserlo economicamente. Non aver paura di perdere un inserzionista è l’unico modo per esserlo. Quest’anno ci ha insegnato che nel momento difficile solo la propria forza e il supporto di chi crede sempre in te, a prescindere da cosa scrivi di loro, ti permettono di fare un giornale autorevole. Come diceva Tom al suo compagno di cammino, il successo passa sempre dalla verità.



EDITORIAL

Al termine del viaggio Tom comprende le profonde motivazioni che avevano mosso il figlio in ogni viaggio e scopre il significato di una frase detta dal ragazzo, per la quale avevano discusso 10 un giorno, “la vita è quella che scegliamo di vivere”.

At the end of his journey, Tom gains an understanding of the deep reasons that drove his son to embark upon each journey and he discovers the meaning of something the boy said about the difference between “the life we live and the life we choose”.

A VACATION, WHICH DERIVES FROM THE LATIN VACUUM, IS A PERIOD OF UNFILLED TIME when the individual does not have to carry out their usual everyday activities. When on vacation we have the opportunity to create an alternative to our normal routine and this could foster a sense of freedom and wellbeing, making us feel far-removed from everything stressful. And so what could be better than a good book or film? I chose The Way. It tells the story of Tom, a successful American doctor who divides his later years between the clinic where he works and the golf course, where he distracts himself with his colleagues. One day Tom receives the news that his son Daniel, who was in his 40s, has died in a storm in the Pyrenees. After travelling to Europe to collect his son’s mortal remains, Tom discovers that Daniel had started walking the Camino de Santiago, an 800-km path between France and Spain travelled in stages by pilgrims for a wide variety of different personal reasons. With his son’s ashes in his backpack, Tom decides to walk it in Daniel’s place and complete his journey. His encounter with three unexpected travel companions along the way forces him out of his solitude. Tom is an ophthalmologist and as such deals with the eyes, the mirror of the soul. But there are things that escape us and, in order to find their meaning, their soul, a much longer and more challenging journey is required, to be completed on foot. This delicate and sometimes moving story is packed with areas for reflection. On his journey, Tom has a conversation with one of his travel companions, a writer looking for inspiration, and tells him that if he wants his books to be a success he must always write the truth. At this point I started thinking about newspapers, magazines and Barche. I asked myself whether we always write the truth. When reading the editorials of all the latest magazines it seems that this is really not the case. Reading “We offer the reader

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the added value of unbiased information, based purely on our expertise” makes me laugh slightly. I wrote it myself in 1995 and similar words have been written by all those who have embarked upon this path. There’s nothing wrong with it, but writing it while hinting that others are biased is not a great thing to do. Before answering the question about whether Barche always tells the truth, I would like to make the following reflection. In order to survive, a publishing house needs the support of advertisers and readers who buy the magazine from the newsagent. Readers buy the magazine if it is authoritative and if it meets their need for information or simply to fuel their passion. Advertisers pay to advertise if readers are interested in that magazine. There are many ways of conditioning what we write and describing things as they really are is something that lies upon the conscience of every journalist. Our history speaks for us. Nevertheless, I must admit that it is often difficult to tell the whole truth. This is especially the case when talking about companies, how they act on the market, which entrepreneurial logics they adopt, how they get back into play after a failure as if nothing had happened and many other aspects. Without claiming to play the odious role of moraliser, I have sometimes talked about these matters, but the words of false appreciation for my writing were never transformed into tangible action because it is complicated to fight on behalf of a sector where decency and transparency ought to be the rule. I realised that the only way to be independent is to be so financially. Not to be scared of losing an advertiser is the only way to achieve this. This year has taught us that at difficult times only one’s own strength and the support of those who always believe in you, whatever you write about them, allow you to produce an authoritative publication. As Tom said to his travel companion, the way to success always passes through truth.







CONTENTS

RUBRICHE//COLUMNS

88 Gallery

112 Pierfrancesco Favino

024

News

050

Avvocato a bordo//Lawyer on Board

088

Gallery Palazzo Magnani and Palazzo Mosto

094

Cars Jaguar I-Pace

102

Boat Gourmet

168

Brokerage Chakra by SSH Maritime

COMPONENTI//COMPONENTS 060

Clarion Marine

066

Underwater lights by Quick

FOCUS 080

Vulkan – Vibroacoustics 5

PEOPLE

16

118

174

Giovanna Vitelli

Flying Fox

112

Pierfrancesco Favino

118

Giovanna Vitelli

148

Knut Frostad

156

Pedetti - Granai

LA FABBRICA DELLE IDEE//THE IDEA FACTORY 128

Filippo Salvetti Design

140

Andrea Colli h3o

GIGAYACHT 174

Lürssen 136 Meters Flying Fox

ANTEPRIMA//PREVIEW

190

196

Swan 98

Princess X95

190

Swan 98

196

Princess X95

264

Ranieri International Novelties

BOATS

254

Rio Yachts 38 Paranà

264 Ranieri International Novelties

208

Pershing 7X

220

Sunseeker Manhattan 68

226

Solaris Power 48’ Fly

238

Austin Parker 44

248

Valhalla 41

254

Rio Yachts 38 Paranà

270

Bénéteau Flyer 7 Space Deck

MERCATO//TRADE 276

Brokerage Section

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BARCHE

®

FULL ENGLISH TEXT

MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE

DIRETTORE RESPONSABILE//Editor in chief Francesco Michienzi f.michienzi@barcheisp.it

Concessionaria per il Principato di Monaco e la Costa Azzurra //Advertising for Principality of Monaco and Côte d’Azur

DIRETTORE EDITORIALE//Editorial director

INVESTOR MEDIA MONACO Sarl Andrea Dini a.dini@barcheisp.it

Barbara Borgonovo b.borgonovo@barcheisp.it

DISTRIBUZIONE//Distribution ART DIRECTOR Francesca Villirillo grafici@barcheisp.it

Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. Via Cassanese 224, 20090 Segrate (MI).

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DISTRIBUZIONE ESTERO//Sole Agent for Distribution Abroad

Anna Tonelli a.tonelli@barcheisp.it

JOHNSONS INTERNATIONAL NEWS ITALIA srl Via Valparaiso, 4 - 20144 MILANO

FOTOGRAFO//Photographer Andrea Muscatello redazione@barcheisp.it

UFFICIO ABBONAMENTI

CORRISPONDENTE DAGLI STATI UNITI D’AMERICA//US correspondent Fabio Massimo Bonini fabio@fabiobonini.net

18

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO //Contributing editors/writers Paolo Bonaveri, Fabio Massimo Bonini, Alberto Mario Capelli, Claudia Giulia Ferrauto, Massimo Longoni, Marco Mariani, Sophia Negri, Carla Pagani, Francesca Portoghese, Gian Piero Repetti, Federico Santini, Luca Sordelli, Niccolò Volpati

SEGRETERIA DI REDAZIONE//Editorial assistant redazione@barcheisp.it

Viale Brianza, 17/A - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140 Abbonamento annuo € 60; abbonamento estero € 130 Europa; € 180 resto del mondo; un numero € 6,00; arretrati € 10. Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano in data 05/04/2004 al n. 233/2004. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione se non autorizzata per iscritto. Printed in Italy. Iscrizione ROC 12059 del 26 novembre 2005. How to subscribe Subscription: International Sea Press Srl Viale Brianza, 17 - 20821 Meda, tel. +39 0362 344140. Subscription rates (one year): Italy € 60,00 - Europe € 130,00 - all over the world € 180,00. Published monthly. All rights reserved: reproduction in whole or in a part of any article without prior written permission from the publisher is strictly prohibited. Printed in Italy.

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STAMPA//Printing REGGIANI PRINT S.r.l. Via Dante Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA) Questo numero è stato chiuso in Redazione l’11 Settembre 2020. This issue ended on 11th September 2020.

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NEWS

NEWS

24

Sabrina Monte-Carlo

Sabrina Monte-Carlo presenta il nuovo atelier nel cuore di Monaco. Vero paradiso di tessuti di lusso per la casa e per la barca esposti in un ambiente che ricorda le atmosfere dei negozi di caramelle e dolciumi. L’atelier presenta una varietà molto assortita di campioni di tessuti per tende, tappezzerie, veli, moquette, biancheria e passamanerie di altissimo livello. Tutti materiali provenienti dalle migliori collezioni dei produttori più importanti come Hermès Maison, Dedar, Armani Casa, Rubelli, Nobilis, Pierre Frey e Perennials. Oltre ai campioni di tessuto l’atelier presenta anche una collezione su misura di biancheria per la barca, per la casa, per il bagno e per la tavola ricamata e fatta a mano da Sabrina Monte-Carlo. Sabrina Monte-Carlo presents the new atelier in the center of Monaco. A true paradise of luxury fabrics for the home and for the boat displayed in an environment that recalls the atmosphere of candy and confectionery shops. The atelier presents a very assorted variety of samples of fabrics for curtains, upholstery, veils, carpets, linens, and trimmings of the highest level. All materials are from the best collections of the most important manufacturers like Hermès Maison, Dedar, Armani Casa, Rubelli, Nobilis, Pierre Frey, and Perennials. In addition to the fabric samples, the atelier also has a tailor-made collection of linen for the boats, the home, the bathroom, and your table, embroidered and handmade by Sabrina Monte-Carlo.

FLASH JAMES POWELL

OUT OF THE BLUE

James Powell is the new sales director of Fairline Yachts. He has over 35 years of experience in the nautical sector. James will be responsible for managing and developing the brand’s global dealer network.

Out of the Blue, A Journey into Calligraphy through Alcantara is an exhibition organized specifically for the Apartment of the Princes in the Royal Palace in Milan, open to the public until Sunday 11th October 2020.5

James Powell è il nuovo direttore vendite di Fairline Yachts. Vanta oltre 35 anni di esperienza nel settore nautico. James sarà responsabile della gestione e dello sviluppo della rete globale di concessionari del marchio.

barchemagazine – Ottobre-October 2020

Out of the Blue, Viaggio nella Calligrafia attraverso Alcantara è una mostra concepita appositamente per l’Appartamento dei Principi a Palazzo Reale di Milano, aperta al pubblico sino a domenica 11 ottobre 2020.



NEWS

TURQUOISE 75M BY VALLICELLI

Turquoise Yachts annuncia la vendita di un superyacht di 75 metri lunghezza. La costruzione di NB69, un progetto di Turquoise / Vallicelli, procede a pieno ritmo nel cantiere navale di Pendik. Questa nave da diporto è stata venduta da Stuart Larsen di Fraser. Turquoise è anche entusiasta di collaborare per la prima volta 26 con l’interior designer Sinot per trasformare lo spazio abitativo di NB69 in un’esperienza emozionale molto particolare e originale. Turquoise Yachts announces the sale of a 75-meter-long superyacht. The construction of NB69, a project by Turquoise / Vallicelli, is proceeding at full speed at the Pendik shipyard. This pleasure craft was sold by Stuart Larsen of Fraser. Turquoise is also thrilled to collaborate for the first time with the interior designer Sinot to transform the living space of NB69 into a very special and original emotional experience.

Varata la Navetta 64 di Absolute che dispone di 4 cabine, 4 bagni, una cabina equipaggio e un beach club a diretto contatto con il mare. La motorizzazione è affidata a 2 Volvo Penta Ips 1350 di 1.000 cavalli ciascuno.

HERON YACHT 38

Heron Yacht presenta la versione con motori fuoribordo del suo modello di 38 piedi di lunghezza. Il design, come nel caso delle barche precedenti, è stato sviluppato dallo studio tecnico del cantiere. Con 2 motori di 400 cavalli ha una velocità massima di progetto di 42 nodi.

HERON YACHT 38

Heron Yacht presents the outboard version of its 38-footer model. As in the previous units, the shipyard’s technical department was responsible for the design. Thanks to two engines of 400 hp the estimated top speed is 42 knots.

The Absolute Navetta 64 has been launched. The boat features 4 cabins, 4 bathrooms, a crew cabin, and a beach club close to the sea. The power is entrusted to 2 Volvo Penta IPS 1350 of 1,000 hp each.

ABU DHABI UFC FIGHT ISLAND

Il Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi celebra il successo dell’evento sportivo UFC Fight Island™, che ha affermato l’emirato come destinazione ideale e partner globale per eventi di alto profilo con la creazione di una safe zone per circa 2.500 persone a Yas Island, permettendo lo svolgersi delle fight nights più seguite della storia di UFC. The Abu Dhabi Department of Culture and Tourism celebrates the success of the UFC Fight Island™ sporting event, which has established the emirate as an ideal destination and global partner for high-profile events with the creation of a safe zone for approximately 2,500 people on Yas Island, allowing the most followed fight nights in UFC history to unfold.

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NEWS

MCY 76 SKYLOUNGE

Varato il Monte Carlo MCY 76 Skylounge. Questa collezione presenta un fly bridge chiuso, ampio e personalizzabile particolarmente apprezzato nel mercato statunitense. Grazie a due motori di 1.650 cavalli ciascuno può navigare alla velocità massima di 30 nodi. Lunga fuori tutto 23,06 metri e larga 5,75, ha un dislocamento a secco di 54 tonnellate. La cabina armatore è a tutto baglio. The Monte Carlo MCY 76 Skylounge has been launched. This collection features a large, closed, and customizable flybridge, which is very appreciated in the US market. Thanks to two engines of 1,650 hp each, this 76 can reach the maximum speed of 30 knots. With a length of 23.06 meters overall and a beam of 5.75, the unload displacement is of 54 tons. The master cabin is full beam.

SIGNATURE BY IMPERIAL FIART 43 SEAWALKER

28 Il 43 Seawalker di Fiart Mare

è lungo fuori tutto 13,84 metri e largo 3,99. Si tratta di un walkaround con una cabina a prua con letto matrimoniale e una a poppa con letti singoli affiancati, ambedue servite da un bagno con box doccia separato. Il primo modello è motorizzato con un sistema Ips 600 di Volvo Penta. The 43 Seawalker by Fiart Mare is 13.84 meters long overall and 3.99 wide. It is a walkaround with a bow cabin with a double bed and a stern cabin with side-byside single beds, plus a bathroom with a separate shower. The first model is powered with an IPS 600 system by Volvo Penta.

Accordo fra Fenix e Blue Skye investimenti finalizzato all’approvazione del piano di ristrutturazione di Perini Navi anche attraverso l’immissione di nuove risorse finanziarie. An agreement between Fenix and Blue Skye aimed at approving the restructuring plan of Perini Navi, also through the introduction of new financial resources, has been reached.

Imperial annuncia la costruzione di Signature, lungo 120 metri, frutto della collaborazione tra Amels, Damen Yachting, il designer Espen Øino e Imperial. Signature è il più lungo superyacht mai costruito nella storia dei Paesi Bassi. La consegna è prevista nel 2025.

SIGNATURE BY IMPERIAL

Imperial has announced the construction of the 120-meter long Signature, which is the result of the cooperation between Amels, Dame Yachting, the designer Espen Øino, and Imperial. Signature is the longest superyacht ever built in the history of the Netherlands. The delivery is scheduled for 2025.

K584 BY CPN & YACHTING EXPERTISE

Varato il superyacht K584 promosso da Yachting Expertise. Il design e l’architettura navale sono opera di Andrea Vallicelli e Alessandro Nazareth. Il desiderio degli armatori era quello di viaggiare per il mondo a bordo di un’imbarcazione efficiente, sicura, senza ridondanze e con il massimo livello di comfort in un ambiente bello e rilassante. Costruita in acciaio e alluminio dai Cantieri Navali CPN di Ancona, di proprietà della famiglia Belardinelli, ha un’autonomia di 6.000 miglia nautiche. The K584 superyacht promoted by Yachting Expertise has been launched. The naval design and architecture are the work of Andrea Vallicelli and Alessandro Nazareth. The owners wanted to travel the world aboard an efficient, safe boat, without redundancies and with the highest level of comfort in a beautiful and relaxing environment. Made of steel and aluminium by the Cantieri Navali CPN of Ancona, owned by the Belardinelli family, it has a range of 6,000 nautical miles.

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NEWS

YAMAHA V MAX SHO

Yamaha annuncia il debutto europeo della linea di fuoribordo V Max Sho. Quattro nuovi modelli di 90, 115, 150 e 175 cavalli. La gamma è progettata per avere una linea di motori con peso ridotto e una forma più compatta, per garantire la massima coppia, senza compromettere in alcun modo la qualità di costruzione, la durata e l’affidabilità. Yamaha has announced the European debut of the V Max Sho line of outboards. Four new models of 90, 115, 150, and 175 hp. The range is designed to have a line of engines with reduced weight and a more compact shape, able to ensure maximum torque, without compromising in any way the quality of construction, durability, and reliability.

FLATWASH BY FORESTI & SUARDI

La doccetta a scomparsa Flatwash è stata concepita e sviluppata da Foresti & Suardi per adattarsi alla linee delle più prestigiose imbarcazioni senza comprometterne l’equilibrio. Interamente costruita in ottone cromato, Flatwash è caratterizzata da un sistema ceramico di regolazione del flusso e da una base di alloggiamento con 32 guarnizione a labbro, per garantire la totale impermeabilità durante l’utilizzo in barca. Flatwash has been designed and developed by Foresti & Suardi to adapt to the lines of the most prestigious yachts, without affecting their balance. Built completely in chrome brass, Flatwash features a ceramic device for flush regulation and a housing base with radial shaft seal, to ensure perfect waterproofing for daily use.

Sunreef Yachts ha affidato a Malcolm McKeon il progetto di MM460, un Cat di 46 metri di lunghezza e 16,5 di larghezza. Il disegno prevede un’imponente sovrastruttura in vetro, in cima alla quale si erge il flybridge di 60 metri quadrati. Sunreef Yachts has entrusted Malcolm McKeon with the MM460 project, a 46-meter long Cat with a beam of 16.5 meters. The design features an impressive superstructure made of glass, with a 60 square meter large flybridge at the top.

LIMITED EDITION BY LOMAC

Lomac, cantiere fondato dalla famiglia Lo Manto, festeggia il 60° anniversario di attività presentando la limited edition dei modelli Adrenalina 10.5 e Granturismo 10.5. Entrambi i maxi rib, ideati dal designer milanese Federico Fiorentino, hanno cuscinerie in pelle Shark color cuoio. Progettati per navigare confortevolmente a tutte le andature, sono in grado di superare la velocità massima di 50 nodi grazie all’impiego di motori fuoribordo XTO Yamaha di 375 cavalli ciascuno. Lomac, a shipyard founded by the Lo Manto family, celebrates its 60th anniversary by presenting the limited edition of the Adrenalina 10.5 and Granturismo 10.5 models. Both maxi ribs, created by the Milanese designer Federico Fiorentino, have leather-colored Shark cushions. Designed to sail comfortably at all speeds, they are capable of exceeding the maximum speed of 50 knots thanks to the use of Yamaha XTO outboard engines of 375 hp each.

barchemagazine – Ottobre-October 2020


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DISTRIBUTORE FJORD CENTRO-NORD ITALIA E SARDEGNA BLU SERVICE | Portosole, Sanremo | Porto di Lavagna | +39 0184 524288 | info@sealine-italia.com RETE CONCESSIONARI AUTORIZZATI Concessionario Toscana: Yachtsynergy | Marina Cala Galera, Porto Ercole | tel. +39 0564 830234 | info@yachtsynergy.it Concessionario Sardegna: Sestante Yachts | Porto Rotondo, Sassari | tel. +39 0789 603115 | office@sestante.com Concessionario Adriatico: Motor boat and sail srl | Marina dorica, Ancona | tel. +39 071 53739 | alberto@brokernautica.it


NEWS

33rd edition of NAUTILIA

Gli organizzatori della 33ma edizione di Nautilia, Eugenio Toso e Stefano Rettondini, hanno dichiarato: «Da più parti ci stanno arrivando segnali che, se non sono ancora quelli di un’evidente ripresa, di certo non lo sono di resa e, indipendentemente vengano reintrodotte le restrizioni per l’organizzazione di Fiere dovute ad un secondo lockdown, Nautilia comunque ci sarà, 34 con alcune novità che siamo certi incontreranno il favore del pubblico». The organizers of the 33rd edition of Nautilia, Eugenio Toso and Stefano Rettondini, have declared: «From many parts we are receiving signals that, if they are not yet those of an evident recovery, they are certainly not surrendering and, regardless, restrictions are being reintroduced for the organization of Fairs due to a second lockdown, Nautilia will still be there, with some news that we are sure will meet the public’s favor».

Consegnata la seconda unità del Pershing 140, ammiraglia del brand, realizzata interamente in alluminio e sviluppata su due ponti. Disegnata da Fulvio De Simoni, è stata costruita nello Superyacht Yard di Ancona di Ferretti Group.

esTender BY PGYD

esTender, costruito in lega di titanio, è stato disegnato dallo studio PGYD, mentre l’ingegneria è a cura dell’ingegner Emanuele Bresciani. In soli 70 secondi si passa dalla lunghezza di 7,33 a 5,93 metri, sia in acqua sia fuori dall’acqua.

esTender BY PGYD

esTender, built in titanium alloy, was designed by the PGYD studio while the engineering is by the engineer Emanuele Bresciani. In just 70 seconds you go from a length of 7.33 to 5.93 meters, both in and out of the water.

The second unit of the Pershing 140, the flagship of the brand, entirely made of aluminium and developed over two decks, has been delivered. Designed by Fulvio De Simoni, it was built at the Superyacht Yard of Ferretti Group in Ancona.

FRAUSCHER 1212 GHOST

Frauscher sceglie nuovamente Stephan Everwin, designer austriaco già autore del 1017 GT Air, per il progetto del 1212 Ghost, mentre Harry Miesbauer è l’autore dell’architettura navale. Si possono scegliere motori a gasolio o a benzina da 430 o 440 cavalli ciascuno. Tutta la gamma Frauscher è distribuita in esclusiva in Italia dal Cantiere Nautico Feltrinelli. Frauscher has once again chosen Stephan Everwin, the Austrian designer who was already the author of the 1017 GT Air, for the 1212 Ghost project; while Harry Miesbauer is responsible for the naval architecture. You can opt for diesel or petrol engines of 430 or 440 hp each. The entire Frauscher range is distributed exclusively in Italy by the Feltrinelli Shipyard.

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POWER VILLAGE - PW15














LAWYER ON BOARD

Fare charter in Spagna Chartering in SPAIN Da oltre un anno è entrata in vigore in Spagna una nuova regolamentazione che disciplina il rilascio della licenza di charter agli yacht commerciali sia con bandiera spagnola sia con bandiera straniera Regulations establishing a new procedure for issuing charter licenses to both Spanish and foreign-flagged commercial yachts have been in force in Spain for over a year now

by Federico Santini* 50

LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CHARTER, introdotta con l’Istruzione di Servizio n. 10/2019 del Direttore Generale della Marina Mercantile Spagnola, ha di fatto semplificato ed uniformato a livello nazionale la procedura per il rilascio della licenza, senza la quale non può essere esercitata attività di charter in acque spagnole. Prima dell’emanazione di tale provvedimento ottenere la licenza di charter, specialmente per yacht con bandiera straniera, era piuttosto complicato, lento e costoso, anche perché le capitanerie di porto spagnole applicavano regole diverse da regione a regione con un notevole margine di discrezionalità nella richiesta dei documenti. Grazie all’insistente richiesta dei vari operatori e delle locali associazioni di categoria, oggi il sistema per ottenere la licenza è uniforme a livello nazionale e più semplice. In particolare, la nuova procedura è articolata in due fasi. La prima fase consiste nella presentazione presso la Direzione Generale della Marina Mercantile della domanda di rilascio della licenza unitamente alla documentazione relativa alla società armatrice e dei certificati dello yacht. All’esito della verifica di tale documentazione, ove siano soddisfatti gli standard di sicurezza prescritti, lo yacht sarà inserito in un database nazionale tenuto dalla stessa Direzione Generale della Marina Mercantile per un periodo di due anni. Alla scadenza dei due anni, la società armatrice dovrà nuovamente produrre tutta la documentazione al fine di garantire il mantenimento degli standard di sicurezza in vigore. Da sottolineare che, ove per un anno lo yacht non navighi in acque spagnole, sarà cancellato dal database nazionale e, laddove

successivamente intenda svolgere charter in Spagna, dovrà fornire nuovamente la suddetta documentazione. Una novità importante è che non è più richiesta la traduzione giurata dei documenti da produrre a condizione che tali documenti siano in lingua spagnola o in lingua inglese. La seconda parte della procedura consiste nella presentazione della domanda di rilascio dell’autorizzazione alla partenza presso la capitaneria di porto dove lo yacht intende iniziare la navigazione. In questa fase saranno normalmente forniti e saranno oggetto di verifica i documenti (contratti di arruolamento, certificati di competenza, ecc.) relativi all’equipaggio a bordo al fine di assicurare il rispetto delle norme di sicurezza relative all’equipaggio. Va tuttavia detto che tale documentazione può essere fornita direttamente nella prima fase della procedura, nel qual caso in sede di richiesta dell’autorizzazione alla partenza il comandante dello yacht dovrà comunicare per iscritto alla capitaneria di porto competente che non ci sono cambiamenti nella composizione dell’equipaggio ovvero, nel caso in cui ci siano, le informazioni ed i documenti relativi ai nuovi membri dell’equipaggio. È introdotta la possibilità per il comandante dello yacht, laddove arrivi in porto e riparta prima dell’apertura degli uffici della locale capitaneria di porto, di presentare un’auto-dichiarazione di partenza salvo l’obbligo di fornire entro il giorno lavorativo successivo le informazioni riguardanti la composizione dell’equipaggio e la relativa documentazione. Quanto alla durata della licenza di charter, il recente provvedimento distingue tra yacht con bandiera spagnola o di altro paese dell’Unione Europea, da un lato,

barchemagazine – Ottobre-October 2020

Il provvedimento distingue gli yacht con bandiera spagnola o di altro paese dell’Unione Europea e quelli con bandiera extra-UE, prevedendo per i primi una durata di un anno e per i secondi una durata di tre mesi.



LAWYER ON BOARD e yacht con bandiera extra-UE, prevedendo per i primi una durata di un anno e per i secondi una durata di tre mesi. Se però uno dei certificati dello yacht scade prima della scadenza di tali periodi, scadrà prima anche la licenza. Un’ulteriore novità riguarda gli yacht di lunghezza inferiore a 24 metri con bandiera diversa da quella spagnola, per i quali è introdotta la possibilità – il cui esercizio è tuttavia soggetto alla valutazione discrezionale dell’autorità marittima - di evitare l’ispezione obbligatoria da parte dell’ente tecnico spagnolo circa il rispetto dei regolamenti spagnoli di sicurezza per yacht commerciali, producendo un certificato di idoneità alla navigazione rilasciato dall’autorità di bandiera di appartenenza.

Santini & Partners Studio Legale 25, Via Tommaso Salvini Rome - 00197 info@santinipartners.it www.santinipartners.it Tel: +39 06 97886-598/599 Mob.: +39 335 8118884 Fax: +39 06 97886606

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L’avvocato Federico Santini è managing partner dello Studio Legale Santini & Partners di Roma. È specializzato in diritto internazionale ed in diritto marittimo, ha una consolidata esperienza nel settore dello yachting, con particolare riguardo a transazioni relative a super yacht, nuove costruzioni navali, finanziamento per la costruzione di navi, registrazione di yacht, arbitrati internazionali, questioni assicurative e fiscali connesse. È membro dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo ed è consulente di primari studi legali, di istituzioni ed associazioni internazionali nel settore dello yachting. Per qualsiasi richiesta di chiarimenti e/o assistenza scrivere a: f.santini@santinipartners.it The lawyer Federico Santini is a managing partner of Santini & Parterns Law office in Rome. He is specialized in international law and maritime law and has a consolidated experience in the yachting field especially in terms of super yacht transactions, the registration of yachts, international arbitration, insurance issues and related tax. He is a member of the Italian Association of Maritime law and advisor of the most important law offices and of the international yachting associations. For any requirement or information, please write to: f.santini@santinipartners.it

The regulation distinguishes between yachts flying a Spanish or other European Union flag and those with a non-EU flag, allowing for licences lasting one year to the former group, and for three months to the latter.

THE NEW REGULATION COVERING CHARTERS WAS INTRODUCED by Service Instruction no. 10/2019 from the General Directorate of the Spanish Merchant Marine. It has simplified and standardised at a national level the procedure for issuing the licence that is required for charter activities in Spanish waters. Before this provision was issued, obtaining charter licences was rather complicated, slow and expensive, especially for foreign flagged yachts, in part because Spanish harbour authorities in different regions applied different rules, with a considerable margin of discretion as to which documents were required. Because of repeated requests made by several operators and local trade associations, the system for obtaining a licence has now become simpler and the same throughout the country. The new procedure is divided into two phases. The first consists in submitting an application for the licence to the General Directorate of the Merchant Marine, together with documentation relating to the company that owns the yacht and the certificates for the yacht. Once this documentation has been

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checked, and if the required safety standards are met, the yacht will be registered for two years in a national database kept by the General Directorate of the Merchant Marine. At the end of the two years, the owner company has to produce all documentation once again to prove that safety standards are still being met. It is worth noting that if the yacht does not sail in Spanish waters for a year, it will be removed from the national database and, in order to be used for charter in Spain at a later date, it will have to present the documentation again. An important change is that a sworn translation of the documents is no longer required if the documents are in Spanish or in English. The second part of the procedure consists in submitting the application for permission to sail at the harbour master’s office at the port the yacht intends to set out from. At this stage, documents relating to the crew (employment contracts, certificates of competence, etc.) have to be provided so that they can be reviewed by the maritime authorities to ensure compliance with safety regulations relating to the crew. This documentation can also be provided during the first stage of the procedure. In this case, the captain must notify the harbour master in writing of any changes to the crew when permission to sail is requested, and supply any information and documents relating to them. A new option has been introduced to cater for situations when a yacht both docks and sails outside the local harbour office’s opening times. In this case, the captain can present a self-declaration of departure - this is subject to a commitment to provide the authorities with all the information regarding the composition of the crew and related documentation by the end of the next working day. As for the duration of the charter licence, the recent provision distinguishes between yachts flying a Spanish or other European Union flag, and yachts flying a non-EU flag. Charter licences for yachts registered in Spain or the EU are valid for up to one year, whereas for non-EU registered yachts, the maximum will be three months. However, if one of the yacht’s certificates expires during this time, the charter licence will no longer be considered valid. A further change involves yachts of under 24 meters flying non-Spanish flags. Subject to the discretionary assessment of the maritime authority, it may be possible to avoid the mandatory inspection by the Spanish technical body regarding compliance with the Spanish safety regulations for commercial yachts provided that the yacht owning company is able to supply a certificate of seaworthiness issued by their home country.









COMPONENTS

COMPONENTS

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CLARION MARINE

La nuova

ERA

The new

ERA

È in arrivo una gamma di prodotti completamente nuova per lo storico brand giapponese. È il risultato di un processo iniziato nel 2018 con l’acquisizione della licenza del marchio da parte di JL Audio The historic Japanese brand is introducing a completely new range of products. It is the result of a process that began in 2018 when the brand licence was bought by JL Audio by Luca Sordelli

PROBABILMENTE CHIUNQUE STIA LEGGENDO QUESTO ARTICOLO NE HA TOCCATA UNA, O ALMENO HA ASCOLTATO LA SUA VOCE. Parlo delle radio Clarion, marchio giapponese che nei suoi ottant’anni di storia è salito a bordo di milioni di vetture e di un’infinità di barche. Nel ruolo di marinaio o di semplice automobilista, è quasi certo che chiunque abbia girato le sue “rotelle”, premuto i suoi pulsanti e ascoltato le sue voci. Tuttora Clarion fornisce molti brand automotive e, anche se non vediamo più il suo nome sulle vecchie autoradio, palpita all’interno dei sistemi di infotainment anche a bordo di molte imbarcazioni. Proprio nel mondo marine, Clarion sta vivendo un momento di forte espansione. Dal 2018, infatti, la licenza del marchio è stata acquisita da JL Audio e da lì è partita un’importante operazione di rilancio del brand, con la riprogettazione di molti prodotti e un forte posizionamento sul mercato. Proprio in questi mesi è partita la commercializzazione dei nuovi speaker e subwoofer, due nuove gamme che, partendo dallo sconfinato know-how di Clarion, lo

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reinterpretano nel migliore dei modi adeguandosi alle nuove esigenze di chi va per mare e valorizzando al meglio le più moderne risorse tecnologiche del settore. Nel 2021 il lancio di prodotti continuerà con l’arrivo anche delle nuove serie di amplificatori e source units. Va inoltre sottolineato che questa nuova vita di Clarion Marine non arriva all’ombra di JL Audio, anzi. Proprio contando sulla forza della sua storia e del suo marchio, per anni punto di

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Tutto parte negli anni ’40 a Saitama, in Giappone. La società si chiamava Teikoku Dempa. Clarion era il brand applicato sugli apparecchi, i primi erano radio da tavolo a batteria per il mercato interno del paese. Everything started in the 1940s in Saitama, in Japan. The company was called Teikoku Dempa. Clarion was the brand used for its devices, and the first were batteryoperated table radios for the domestic market.

riferimento nel mondo della nautica, potrà posizionarsi, nel duro confronto con la concorrenza, con una sua potente e autonoma identità, sia a livello OEM sia retail, quindi fornendo sia i cantieri per le prime installazioni, sia le reti vendita aftermarket. Ma vediamo quali sono le novità, a partire dagli aspetti tecnici. Gli speaker e i subwoofer di questa nuova serie sono stati completamente re-ingegnerizzati per migliorare la qualità del suono, la risposta ai bassi e la gestione della potenza. Due sono le gamme proposte da Clarion, Entry Level e Premium. Della prima che, come il nome lascia intendere senza equivoci si pone alla base dell’of-

ferta della casa giapponese, fa parte uno speaker da 6.5 pollici in tre possibili finiture: Classic, Sport e Sport con Led (tutte nelle colorazioni White e Black). Della serie Premium fanno invece parte due speaker, entrambi più performanti in termini di potenza rispetto ai colleghi della gamma di ingresso: uno da 6.5 pollici in finitura Sport e Sport con Led e uno da 7.7 pollici in finitura Sport con Led (tutti disponibili nei colori White e Gun-Metal). Di questa serie fa anche parte un subwoofer da 10 pollici in due modelli (uno da 2 Ohm e l’altro da 4 Ohm), entrambi in finitura Sport con Led (in White e Gun-Metal). La serie Premium nasce sulla base degli equivalenti speaker da

6.5 pollici e 7.7 pollici di JL Audio, e la stessa cosa vale per il subwoofer da 10 pollici. Questa gamma si caratterizza per l’installazione del tweeter a ponte, che permette di sigillare la parte anteriore del woofer, evitando così punti critici e aumentando la superficie del cono migliorando l’efficienza e la resa. Va infine sottolineato che, nate per reggere all’aggressività dell’ambiente marino, i prodotti Clarion sono certificati Salt&Sun, il che significa che hanno superato i test per gli standard ASTM B117 (esposizione alla nebbia salina), ASTM D4329 (esposizione ai raggi UV) e 3.0G resistenza alle vibrazioni. Pronti a tutto, insomma, per portare la musica a bordo.

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Viene prodotta la prima autoradio Clarion.

The first Clarion car radio was produced.

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Inizia l’installazione sulla produzione automotive di grande serie.

For the first-time units were installed in largevolume production cars.

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Iniziano le esportazioni. Exports began.


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Viene prodotto il primo “mangiacassette”.

The first cassette recorder was produced.

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Clarion introduce la M1000R, la prima radio e mangiacassette pensata specificamente per la nautica. Clarion introduced the M1000R, the first radio and cassette player specifically designed for yachts.

ANYBODY WHO IS READING THIS ARTICLE HAS PROBABLY HANDLED ONE, OR AT LEAST LISTENED TO ONE. I am talking about radios from Clarion, the Japanese brand that in its eighty-year history has been deployed on millions of cars and a huge number of boats. Whether as a sailor or just driving a car, it is practically certain that everyone has turned its knobs, pressed its buttons and listened to its sound. Clarion still supplies many automobile companies and even though we no longer see its name on the old car stereo systems, it lies at the heart of infotainment systems,

including those fitted on board a lot of boats. And it is in the yachting world that Clarion is currently expanding considerably. The brand was bought by JL Audio in 2018, and that was followed by an important brand relaunch, with the redesigning of numerous products and significant work on market positioning. The marketing of new speakers and sub-woofers began over recent months with two ranges that are based on Clarion’s immense knowhow, reinterpreting it in the best way possible and adapting the products to the new needs of sailors, utilising the most modern technology in the sector.

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JL Audio acquista la licenza del marchio Clarion Marine.

JL Audio bought the licence for the Clarion Marine brand.

New products will continue to be launched during 2021 with the new series of amplifiers and source units. It is also worth stating that Clarion Marine’s new lease of life is not taking place in the shadow of JL Audio, actually quite the contrary. Thanks to the strength of its history and brand, which has for years been a point of reference in the yachting world, the firm will be able to take on the tough competition and position itself both as both an OEM and a retail operator, so it will supply both construction yards for original installations and also the aftermarket sales network.

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COMPONENTS Negli anni ’90 Clarion diventa leader di mercato nel settore nautico. In the 1990s Clarion became a leading supplier to the yachting sector.

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Over recent years, Clarion has consolidated its position as a supplier to the big automobile manufacturers, many of whom incorporate its products directly into their infotainment systems.

Negli ultimi trent’anni Clarion ha consolidato la sua posizione come fornitrice delle grandi case automobilistiche, molte delle quali incorporano i suoi prodotti direttamente nei loro impianti di infotainment.

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But let’s take a look at what’s new in the products, starting from the technical aspects. Both the speakers and sub-woofers in the new series have been completely re-engineered to improve sound quality, response in the base ranges and power management. Clarion is offering two ranges, Entry Level and Premium. The former, which as the name clearly suggests is the most basic made by the Japanese firm, features a 6.5-inch speaker in three finish options: Classic, Sport and Sport with LED (all of them in white or black colour schemes). The Premium series, by contrast, has two speakers, both of them with greater power output than the entry level: one is 6.5 inches both in Sport and Sport with LED finishes and there is another of 7.7 inches in Sport with LED finish (all of which are available in white or gun metal colour schemes). This series also has a ten-inch sub-woofer in two models (a two-Ohm one, and a four-Ohm one) both of them come in Sport with LED finishes (in white and gun-metal). The Premium series has arisen from the equivalent 6.5 and 7.7-inch speakers from JL Audio, and the same thing is true of the ten-inch sub-woofer. This range is characterised by having the tweeter installed as a bridge, which means the front part of the woofer can be sealed off, thus avoiding critical points and increasing the surface of the cone, which increases efficiency and output. Finally, it should be stressed that Clarion products are created to resist the harshness of the marine environment and thus have Salt&Sun certification, which means that they have passed ASTM B117 testing (which involves exposure to salt spray), ASTM D4329 (exposure to ultra-violet rays) and and 3.0G (resistance to vibrations). So essentially it is ready to take on anything so that it can bring music on board.



COMPONENTS UNDERWATER LIGHTS

Delta, Thi, Evolution Quick Spa completa la propria gamma di luci subacquee con l’introduzione di tre nuovi modelli Quick SpA completes its range of underwater lights with three new models by Massimo Longoni

QUICK SPA, AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI ACCESSORI NAUTICI, presenta tre nuove serie di luci subacquee, Delta, Thi ed Evolution. Le serie si differenziano per l’estetica e la potenza, da 30W a 120W. Hanno tre tipi di versioni di luce: monocolor, bicolor e Rgbw. Questi modelli di luci subacquee sono caratterizzati da driver integrati con elettronica miniaturizzata che semplifica moltissimo l’installazione. Tutte le serie hanno un sensore di temperatura che previene qualsiasi forma di danneggiamento causato da un aumento della temperatura interna o da accidentale accensione del corpo illuminotecnico in aria. Per la struttura della lampada è stato utilizzato l’acciaio Inox Aisi 316, materiale nobile in grado di garantire maggiore dissipazione di calore, ma anche di annullare corrosione e inestetismi provocati da agenti atmosferici e ambiente marino. Dal design lineare, sottile e fluidodinamico, le nuove underwater lights sono easy-toinstall e garantiscono maggiore spazio in cabina. Delta, Thi ed Evolution sono state ideate per essere compatibili con il QNN – Quick Nautical Network, dispositivo che permette di integrare i sistemi Quick a quelli di navigazione.

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Delta, Thi ed Evolution si differenziano per l’estetica e la potenza, da 30W a 120W. Hanno tre tipi di versioni di luce: monocolor, bicolor e Rgbw. Delta, Thi and Evolution stand out both for their design and their power of between 30W and 120W. They are available in three different versions: onecolour, two-colour and RGBW.

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COMPONENTS UNDERWATER LIGHTS

Every component in the Quick Marine Lighting catalogue is made in the firm’s in-house workshop, before being carefully assembled by hand and lab-tested to check the light quality, duration and power.

Ogni singolo componente del catalogo Quick Marine Lighting è prodotto nell’officina meccanica interna per poi essere accuratamente assemblato a mano e testato nel laboratorio per controllare qualità della luce, durata e potenza.

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Tutte le serie hanno un sensore di temperatura che previene qualsiasi forma di danneggiamento. All the ranges contain a temperature sensor to prevent any damage.

Alcuni modelli delle tre nuove serie sono compatibili anche con il sistema di controllo QCC - Quick Color Control, grazie al quale è possibile modificare le tonalità della luce e programmare scene luminose. L’integrazione con QCC per tutti i modelli sarà finalizzato entro l’inverno. «In occasione dei Saloni autunnali 2020 abbiamo deciso di presentare questa importante anteprima, un nuovo lighting concept che condividiamo con grande entusiasmo e che siamo certi conquisterà il pubblico e il cuore dei nostri clienti. In questo anno molto particolare illuminare il mare insieme alla speranza degli armatori di tutto il mondo è per noi un modo importante per confermare che possono sempre contare su di noi», ha dichiarato Michele Marzucco.

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SPECIALIST BOAT ACCESSORY MANUFACTURER QUICK SPA HAS UNVEILED THREE NEW RANGES of underwater lights – Delta, Thi and Evolution. These stand out both for their design and for their power of between 30W and 120W, and are available in one-colour, two-colour or RGBW versions. The lights feature integrated drivers with miniaturised electronics, making installing them much simpler. All three ranges include a temperature sensor, which prevents any damage caused by an increase in the interior temperature or by accidentally switching on the light when the boat is out of the water. The body of the light is made of AISI 316 stainless steel, an inert material that ensures greater heat dissipation, but also prevents external agents or the marine environment causing any corrosion or blemishes. The new underwater lights have a simple, subtle and fluid-dynamic design, are easy to install and free up space in the cabin. Delta, Thi and Evolution have been designed to be compatible with the Quick Nautical Network (QNN), which allows boat owners to integrate Quick lighting with their navigation systems. Some models in the three new ranges are also compatible with the Quick Color Control (QCC) system that enables users to change the tone of the light and programme various lighting setups, with all models due to follow suit by the end of the winter. «We decided to present this major new development to coincide with the 2020 autumn boat shows. We are very excited to share this new lighting concept, and we are certain it will be popular with attendees and will win over our clients. In this most unusual year, lighting up the sea and the hopes of boat owners all over the world is our way of showing that we can always be counted on», Michele Marzucco said.













FORUM

La Vibroacustica 5 Vibroacoustics 5 La riduzione del rumore e il maggior comfort a bordo si possono ottenere anche con interventi in fase di refitting della barca senza la necessità di lavori particolarmente invasivi Reduced noise and increased comfort on board can also be obtained when refitting a boat, without needing overly invasive work by Gian Piero Repetti

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QUANTE VOLTE MI È CAPITATO DI ANDARE A BORDO E SENTIRVI DIRE SCONSOLATI: “Se avessi comprato una barca a vela…”. Voi ce lo avete insegnato e continuate a farlo: la barca è la vostra seconda casa. Perciò vi aspettate che sia confortevole e silenziosa: il posto dove passare momenti di svago, ma con tutto il comfort tipico della vostra casa. Partiamo dal presupposto che ogni barca, per sue caratteristiche, ha il suo fascino e che ciascun armatore sceglie la sua barca, perché rispecchia le sue aspettative e le sue esigenze. Quindi se avete scelto una barca a motore avete fatto bene, era la barca giusta per voi! Il nostro compito, a volte, sta nel migliorare il vostro stare a bordo, rendendolo così come ve lo aspettate, valutando, sulla base dei dati e delle misure, ciò che accade e che spesso non vi fa

Tab. 1 Noise measured levels – dB (A) Engine/Cardan Shaft –SB* Gear - SB Engine Room – AB** Exhaust Main Engine - SB Exhaust Main Engine - AB Propeller - SB Hydrodinamic Noise - SB ER Fans - AB Exterior Noise (wind/sea noise) - AB *SB: structureborne noise **AB: airborne noise

dormire, trovando soluzioni che non sconvolgano la vostra barca (e voi!), ma che possano migliorare la vostra esperienza di navigazione. Bisogna considerare un refit meditato e non invasivo, non certamente un rimedio copia incolla, scegliendo di mettere un certo tipo di pannelli isolanti o una determinata marca di motore, poiché queste sono soluzioni che non risolvono la natura del problema. Come vi avevo promesso la scorsa puntata, siamo di nuovo a bordo, accelerometri e fonometro alla mano, di cabina in cabina, nel salone, sul sundeck, che sono gli ambienti dove amate passare il vostro tempo, possibilmente con piacere. Better shaking than shaken, direbbero gli inglesi. Misure, in porto e in navigazione, ripetute a varie velocità, o meglio, a vari regimi del motore, con-

Main Salon 66 58 64 53 52

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Owner Cabin 56 44 42

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siderandolo la fonte più importante del disagio: il motore, odi et amo. Ed ecco il risultato del nostro peregrinare: una tabella di numeri, contenente i singoli contributi delle fonti del rumore (in dB), che, sommati in ciascun ambiente, contribuiscono al valore del livello sonoro totale (il rumore che percepiamo). Proviamo a valutare un caso che mi è capitato di affrontare. Guardiamo la prima colonna della tabella riferita al salone (Tab. 1). Il valore più alto è certamente il contributo dato dal riduttore per via strutturale. Se vogliamo ridurre il livello totale di 66 db(A), che corrisponde al rumore nell’abitacolo di una automobile di 20 anni fa a 120 km/h!, dobbiamo lavorare innanzitutto sul riduttore, poi sul cardano e sul motore principale. Ma come? Il modo più semplice è isolare il sistema propulsivo motore/riduttore dalla struttura a cui

Vip Cabin Stbd 59 52 55

Vip Cabin Port 61 56 56

Guest Cabin Stbd 57 48 50

Guest Cabin Port 57 49 50

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Ext Main Aft 81 66 75 65

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FORUM

è collegato, ricordandosi che un supporto isola di più quanto più è morbido. Nell’impianto propulsivo in esame, il riduttore regge la spinta dell’elica, quindi è montato su supporti semirigidi, che non riescono ad isolare adeguatamente le componenti 82 di frequenza provenienti dall’ingranamento delle ruote del riduttore. Allo stesso modo il contributo che proviene dall’albero cardanico trova libero passaggio sempre per questa strada o tramite i supporti del motore principale. Se togliamo i supporti semirigidi sul riduttore e li sostituiamo con quelli morbidi, è necessario introdurre a valle del riduttore un cuscinetto reggispinta e un giunto di linea d’asse.

Tab. 2 Noise measured levels – dB (A) Engine/Cardan Shaft –SB* Gear - SB Engine Room – AB** Exhaust Main Engine - SB Exhaust Main Engine - AB Propeller - SB Hydrodynamic Noise - SB ER Fans - AB Exterior Noise (wind/sea noise) - AB *SB: structureborne noise **AB: airborne noise

E il cardano? Si potrebbe provare ad eliminarlo, utilizzando un sistema perfettamente omocinetico (un giunto elastico con allunga ad esempio), che eliminerebbe la sorgente di vibrazione del secondo ordine, tipica del cardano. Ricordiamoci però il

Main Salon 60 56 55 50 50

Panoramic Salon 52 48 42

Owner Cabin 50 42 40

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nostro obiettivo: sulla carta si può fare tutto, ma a bordo si fanno i conti, nel vero senso della parola! E con le limitazioni dimensionali e di ingombri proprie di una barca già esistente, già costruita. Si opera per ridurre il rumore trasmesso per via strutturale e per via aerea, in modo diverso, tenendo presente quanto un singolo contributo pesa sul risultato complessivo (isolamento della sala macchine, i supporti delle condotte di scarico, lo scarico in acqua dei motori, i ventilatori e così via). Ed ecco i risultati ottenuti, con una nuova campagna di misurazione a bordo, dopo aver modificato il sistema con l’ingresso dei nuovi attori, giunto linea d’asse e reggispinta e supporti morbidi sul riduttore (Tab. 2). E la barca ha cambiato faccia (ed anche voi!). Con una previsione teorica, basata su misure e su prodotti con caratteristiche di isolamento noto, compatibilmente con la fattibilità dell’installazione e delle modifiche a bordo, potrete finalmente godere del vostro caro silenzio e in tutto comfort.

Vip Cabin Stbd 55 51 48

Vip Cabin Port 55 51 48

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Ext Main Aft 78 65 66 62

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FORUM HOW MANY TIMES HAVE I CLIMBED ON BOARD A BOAT AND HEARD THE OWNER SAY, DISCONSOLATELY: “If only I had bought a sailing boat...” As owners are always reminding us, their boats are their second home, and they expect them to be comfortable and quiet places where they can enjoy themselves without renouncing any of their home comforts. Let us assume that every boat has its own charm, and that each owner chooses their boat because it meets their expectations and needs. So if they chose a motor boat, they did well – it was the right boat for them! Our job sometimes involves using data and measurements to figure out what is keeping owners up at night and finding solutions that do not disturb the boat (or the owner!) but that improve the experience on the water, ensuring it meet expectations. Not a sticking plaster solution involving a certain type of insulation panel or make of motor, which does not get to the heart of the issue, but a carefully thought through, non-invasive refit. As promised in the last issue, we are now back on board, accelerometer and sound level meter in hand, going from cabin to cabin, into the saloon and onto the sundeck, the places where boat owners like to spend their time, and enjoy themselves. Better shaking than shaken.

The measurements are taken both in the port and on the move, and repeated at various speeds, or rather at different engine speeds, as the engine – always both a blessing and a curse – is the principal cause of sound issues. And here are the results: a table of numbers showing each source of noise (in dB) which, when combined in each room, whether the saloon or the owner’s cabin, create the total sound level (the noise we hear). Let’s study a real-life situation I faced. Look at the first column in the table, which refers to the noise in the saloon (Tab. 1). The highest value undoubtedly comes from the gear box, transmitted through the boat’s structures. To reduce the total level of 66 dB (A), the noise experienced inside a car 20 years ago at 75 mph (!), we have to work predominantly on the gearbox, on the cardan joint and on the main engine. But how? The simplest way is to insulate the propulsion system – the engine and gearbox –

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from the structure to which it is connected, not forgetting that the softer a material is, the better the insulation it provides. In the system we’re looking at, the gearbox supports the thrust of the propeller, so it is placed on semi-rigid mounts that do not provide adequate insulation for the frequency components that stem from the meshing of the gears. The noise from the drive shaft can pass freely along the same route, or via the main engine mounts. If we remove the semirigid mounts from the gearbox and replace them with soft mounts, we have to add a thrust bearing and a shaft line coupling before the gearbox. The Cardan joint, meanwhile, a common source of second-order vibration, could be removed by implementing a perfect constant-velocity system (an elastic coupling with an extension, for example). But don’t forget our overall aim – you can achieve anything on paper, but on board you have to compromise, and deal with the size and capacity limitations of a pre-existing, pre-built boat. We worked to reduce the sound transmitted through structures and through the air in various ways, bearing in mind how much each individual aspect affects the overall result (insulating the engine room, the exhaust pipe mounts, the underwater exhaust, the fans and so on). This is the finished result: a new series of measurements taken on board after the alterations to the system, with new parts, a shaft line coupling and thrust bearing and soft engine mounts all added (Tab. 2). It’s like a new boat (and the owner will feel like a new person!) A theory-driven design based on measurements and products that offer excellent insulation, combined with the feasibility of the installation and the changes on board, means the owner can finally enjoy the peace and quiet and comfort they always dreamed of.





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PALAZZO MAGNANI and PALAZZO MOSTO

Fantasies, Narration, Rules, Inventions La collettiva True Fictions- Ai confini della realtà allestita a Palazzo Magnani e Atlanti, Ritratti e Altre Storie a Palazzo Mosto a Reggio Emilia in mostra fino al 21 gennaio The group exhibition True Fictions- Ai confini della realtà (True Fictions - At the Edge of Reality) hosted at Palazzo Magnani and Atlanti, Ritratti e Altre Storie (Atlases, Portraits and Other Stories) at Palazzo da Mosto in Reggio Emilia will be on show until 21 January

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by Sophia Negri

TRUE FICTIONS - AI CONFINI DELLA REALTÀ È LA PRIMA MOSTRA RETROSPETTIVA mai realizzata in Italia sul fenomeno della staged photography, la tendenza che a partire dagli anni Ottanta ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee. La mostra presenta il lato più immaginifico della fotografia attraverso le invenzioni di alcuni tra i maggiori autori degli ultimi trent’anni e le sperimentazioni nate dall’avvento della tecnologia digitale. Pesci rossi che invadono le stanze, cascate di ghiaccio nei deserti, città inventate, Marilyn Monroe e Lady D. che fanno la spesa insieme: più di cinquanta opere di grandi dimensioni dimostrano come la fotografia abbia raggiunto, fra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, vertici di fantasia e di invenzione prima affidati quasi esclusivamente al cinema e alla pittura. Gli autori presenti in mostra, dai precursori e maestri di questo genere come Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons, David Lachapelle, ai protagonisti della prima ora

raramente visti in Italia come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal fino ad arrivare a giovani, ma ormai affermati, come Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Alekasandr Petlura, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, dimostrano non solo la diffusione di questo linguaggio, ma anche la sua longevità. La staged photography rivela il desiderio di ampliare non solo i confini del linguaggio fotografico, ma anche quelli della percezione del mondo; la fotografia, regno di (presunta) oggettività, diventa il regno della fantasia, dell’invenzione e della soggettività, compiendo l’ultima decisiva evoluzione della sua storia: la macchina fotografica, un tempo considerata “specchio del mondo”, diventa un generatore di sogni e di inganni, mettendo lo spettatore in guardia nei confronti di ciò che vede. La seconda mostra che la Fondazione Palazzo Magnani propone è Atlanti, Ritratti e altre storie – 6 giovani fotografi europei: la collettiva, allestita a Palazzo da Mosto, raccoglie le personali dei tre vincitori dell’open call lanciata da Fotografia Europea 2020, a cui si aggiungono altri tre progetti

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LORI NIX, Library, 2007 from “The City” series color photograph cm 76 x 127 ca. Courtesy: Paci contemporary gallery, Brescia, Porto Cervo.


GALLERY selezionati sempre dalla giuria composta da Walter Guadagnini, direttore artistico del Festival; Maria Pia Bernardoni, curatrice progetti internazionali del LagosPhoto festival, e Oliva Maria Rubio, curatrice indipendente. La scelta della direzione artistica di ampliare lo spazio dedicato ai giovani artisti nasce dalla volontà di approfondire, attraverso lo sguardo della fotografia contemporanea, il tema delle fantasie e delle narrazioni, in un momento storico in cui la proiezione verso il futuro si fa necessaria. Alessandra Baldoni (Perugia, 1976) presenta Atlas, una mappa di analogie per immagini in dittici e trittici; Alexia Fiasco (Parigi, 1990), con The Denial, accompagna il pubblico in un viaggio fotografico alla scoperta delle proprie origini; Francesco Merlini (Aosta, 1986), con Valparaiso, attiva un confronto tra le proprie memorie familiari e i luoghi dell’infanzia; Manon Lanjouère (Parigi, 1993), con Laboratory of the Universe, mostra una serie di immagini che raccontano l’origine dell’Universo; Giaime Meloni (Cagliari, 1984), con Das Unheimliche, rappresenta una metafora sulla condizione dell’abitare contemporaneo; Denisse Ariana Pérez (Dominican Republic, 1988), con Albinism, Albinism II, presenta una serie che cattura la bellezza dei ragazzi nati con l’albinismo. TRUE FICTIONS - AT THE EDGE OF REALITY IS THE FIRST RESTROSPECTIVE EXHIBITION OF ‘STAGED PHOTOGRAPHY’ ever held in Italy, a genre that has been revolutionising the language of photography and its place among the contemporary arts since the 1980s. The exhibition presents the most imaginative aspect of photography through the inventions of some of main photographers of the last thirty years and the experimentations that derive from the advent of digital technology. Goldfish invading rooms, icefalls in deserts, invented cities, Marilyn Monroe and Lady Di shopping together: more than fifty large-scale works illustrate how between the end of the 20th and the beginning of the 21st century, photography reached the heights of imagination and invention that were previously almost exclusively the province of cinema and painting. The photographers in the exhibition range from precursors of the genre and great masters such as Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons, David Lachapelle, to the earliest exponents, rarely seen in Italy, among whom are Bernard Faucon, Eileen Cowin and Bruce Charlesworth, and, finally,

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Francesco Merlini, Valparaiso.

Denisse Ariana Pérez, Albinism, Albinism II.

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GALLERY

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SANDY SKOGLUND, Fox Games, 1989 archival color photograph cm 117 x 150. Courtesy: Paci contemporary gallery, Brescia, Porto Cervo.

SANDY SKOGLUND, Revenge of the Goldfish, 1981 archival color photograph cm 88.9 x 69.2. Courtesy: Paci contemporary gallery, Brescia, Porto Cervo.

the younger, but already established figures, including Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Alekasandr Petlura, Jung Yeondoo and Jiang Pengyi: all of whom bear witness to the diffusion of this approach as well as to its longevity. Staged photography reveals the desire to expand not only the boundaries of photography but also our perception of the world. Photography, the realm of (presumed) objectivity, has become

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the realm of fantasy, invention and subjectivity, performing the last decisive evolution in its history. The camera, once considered the ‘mirror of the world’, is now a generator of dreams and deceptions, putting viewers on their guard against what they see. The second exhibition proposed by Fondazione Palazzo Magnani is Atlases, Portraits and Other Stories: 6 Young European Photographers. This group show at Palazzo da Mosto brings together the solo shows of the three winners of the open call launched by Fotografia Europea 2020, which are joined by three other projects selected by the jury composed by Walter Guadagnini, artistic director of the festival; Maria Pia Bernardoni, curator of international projects at the LagosPhoto festival, and Oliva Maria Rubio, an independent curator. The decision by the artistic direction to expand the space devoted to young artists is prompted by the desire to use contemporary photography to explore the theme of fantasies and narratives at an historical moment when a focus on the future becomes more and more necessary. Alessandra Baldoni (Perugia, 1976) presents Atlas, a map of analogies for images in diptychs and triptychs; Alexia Fiasco (Paris, 1990) presents The Denial, which accompanies the public on a photographic journey to discover their origins; Francesco Merlini (Aosta, 1986) uses Valparaiso to activate a comparison between his family memories and childhood places; Manon Lanjouère (Paris, 1993) presents Laboratory of the Universe, a series of images that narrate the origin of the universe; Giaime Meloni (Cagliari, 1984) presents Das Unheimliche, a metaphor on the state of contemporary living; and Denisse Ariana Pérez (Dominican Republic, 1988) presents Albinism, Albinism II, a series that captures the beauty of young men born with albinism.



CARS

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La superpremiata A multi-award-winning

VEHICLE barchemagazine – Ottobre-October 2020


JAGUAR I-PACE

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Quando la Jaguar I-Pace venne nominata Auto dell’anno, nel Marzo 2019, molti rimasero stupiti dall’attribuzione di questo riconoscimento che aveva però un significato ben preciso: “l’auto guarda al futuro” When the Jaguar I-Pace was named Car of the Year in March 2019 for its forward-looking design, it took many people by surprise by Paolo Bonaveri barchemagazine 2020 barchemagazine––Ottobre-October Agosto-August 2020


CARS

The vehicle has been called the anti-Tesla, has won 80 awards, including Car of the Year (the first electric car to win the coveted prize), and is now better connected, more efficient and more stylish than ever.

È stata definita l’anti Tesla, ha vinto 80 premi fra cui il Car of the Year, prima elettrica ad essere insignita del prestigioso riconoscimento. Oggi è più connessa, efficiente ed elegante.

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DOPO IL CAR OF THE YEAR, SONO ARRIVATI 80 RICONOSCIMENTI in tutto il mondo fra cui anche il World Car Design of the Year. Questa era l’auto che doveva scardinare molti preconcetti: la prima Suv full electric, la prima vera concorrente della Tesla, che offriva un’autonomia degna di una vettura da viaggio. Si intenda, viaggi a medio raggio, perché il problema dell’autonomia di una vettura totalmente elettrica va di pari passo con le infrastrutture di ogni paese. Dotata di una struttura in alluminio, baricentro basso e due motori elettrici Jaguar su ciascun assale, che erogano una potenza di 400 cavalli, ben 696 Nm di coppia, la I-Pace è in grado di offrire un eccellente mix di prestazioni stradali, agilità, lusso e quel tocco British che non guasta. Guidare elettrico vuol dire entrare in una dimensione fatta di sensazioni nuove, che ti pervadono e che vorrebbero farti schiacciare sull’acceleratore, perché lo scatto è bruciante (0-60km/h in 2,5 secondi e 0-100 in 4,8), la progressione continua e anche gli inserimenti in curva sono ottimi, perché la coppia c’è sempre e la vettura è in traiettoria ed esce sempre abbastanza precisa, anche a dispetto delle oltre due tonnellate di peso che è il punto debole di tutte le vetture elettriche ad oggi, oltre all’autonomia che Jaguar dichiara di 470 chilometri, ma sappiamo che non si riuscirà mai ad avere questa percorrenza, o almeno io non ce la farei mai e questo mi è sempre successo anche con le vetture a motore endotermico, insomma, non sono un amico dei bassi consumi, anche perché l’elettrico ti invita a “schiacciare” sull’acceleratore, ma ti penti subito vedendo l’indicatore come scende. La nuova I-Pace, dopo i successi del 2019, è passata un po’ sotto i radar, ma oggi offre un livello tecnologico al passo con i tempi e dispone di un nuovo e completo infotainment Pivi Pro, in grado di mostrare la disponibilità e la fruibilità delle stazioni di ricarica nelle vicinanze, il loro costo e il tempo necessario per la carica. La I-Pace offre di serie un caricatore on-board da 11 kW che, in caso di disponibilità di una fornitura trifase, consente ai clienti di godere di una ricarica più veloce. Collegando la vettura ad una wall box da 11 kW si possono ottenere 53 km di autonomia per ogni ora di ricarica (ciclo WLTP), mentre per caricare il veicolo da zero sono necessarie solo 8,6 ore, l’ideale per la ricarica domestica durante la notte. Anche i clienti che utilizzano le wall box monofase da 7 kW possono usufruire di tempistiche vantaggiose, arrivando a 35 km di autonomia ogni ora, mentre per una ricarica completa sono necessarie 12,75 ore. Durante un viaggio, con un caricatore da 50 kW si potrà disporre di 63 km di autonomia in soli 15 minuti di carica e, nello stesso lasso di tempo, si potranno raggiungere i 127 km di autonomia con un caricatore da 100 kW. Alcuni dettagli del design esterno hanno reso ancor più gradevole l’insieme di uno stile decisamente contemporaneo, ma è nell’abitacolo che troviamo le novità più interessanti. Il fulcro dell’innovazione è il quadro strumenti virtuale ad elevata definizione da 12,3 pollici, i due touchscreen, uno superiore e uno inferiore, da 10 e 5 pollici, e i controller rotativi tattili multifunzione, che dispongono di una grafica nitida, definita e moderna. L’altro punto su cui si sono concentrati i tecnici è l’assistenza alla guida ed al benessere, cosa che ci si aspetta da una vettura come questa, con il massimo punteggio EuroNCAP. Ovviamente Jaguar aveva già progettato il processo di ionizzazione dell’aria dell’abitacolo per eliminare gli allergeni, ma ora dispone anche di un sistema di filtraggio che cattura le particelle ultra fini, inclusi i particolati PM2.5, migliorando la salute e il benessere degli occupanti. Un importante vantaggio del nuovo sistema di filtraggio è che, durante la ricarica, i clienti possono utilizzare il sistema di pre-climatizzazione della I-Pace (che ottimizza la temperatura della batteria), per eliminare allergeni e particelle ultra fini prima di iniziare un viaggio. Il messaggio di un’auto come questa è molto chiaro: difendere il piacere di guida, estrema sicurezza, comfort a bordo, connettività e sempre più libertà di movimento senza essere legati alle infrastrutture.



CARS

Interni minimalisti, ma non troppo, connessione e ionizzazione per un abitacolo che mantiene in qualche modo il suo lato British.

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Minimalist but not spartan interiors, connectivity and ionisation ensure the inside of the car retains a degree of Britishness.

Alimentazione Elettrica • Potenza massima 400 cv • Coppia massima 696 Nm • Velocità max 200 km/h • Accelerazione 0-100 km/h 4.8 s • Batteria agli ioni di litio Capacità 90 kWh Autonomia 470 km Engine type Electric • Maximum power 400 hp • Max torque 696 Nm • Maximum speed 200 km/h • Acceleration 0-100 km/h 4.8 s • Battery lithium-ion model Power 90 kWh Range 470 km

AFTER CAR OF THE YEAR, THE JAGUAR I-PACE WENT ON TO PICK UP OVER 80 AWARDS from all over the world, including World Car Design of the Year. The car was designed to challenge many preconceptions: the first fully electric SUV and the first true competitor for Tesla, offering a range worthy of a car designed for travelling long distances. Or at least medium distances, as a totally electric car’s range goes hand in hand with the individual country’s infrastructure. With an aluminium body, low centre of gravity and a Jaguar electric motor on each axle, providing 400 hp of power and an impressive 696 Nm of torque, the I-Pace offers an excellent mix of on-road performance, agility and luxury, as well as a decent helping of Britishness. Driving this electric car brings with it a world of new sensations that take over your brain and make you want to put your foot on the gas. It has a blistering turn of speed (0-37 mph in 2.5 seconds and 0-60 mph in 4.8 seconds) and uniform acceleration, and even handles well at speed on bends: the torque never drops out and the car sticks to your chosen line and leaves the corner very neatly, despite weighing more than two tonnes. The weight is a weak point of all electric cars currently on the market, as is their range – the official figure given by Jaguar is 298 miles, but this will never be achieved in reality, or not by me at least. I’m just as bad with petrol and diesel engines: I’m not a fan of low fuel consumption, not least because electric vehicles invite you to press hard on the accelerator, but then instantly make you regret it when you see the gauge fall. After the acclaim the previous version received in 2019, the new I-Pace went under the radar a little, but it offers cutting-edge technology and a new, fully functioning Pivi Pro infotainment system that displays the availability, cost and charging time of nearby recharging stations. The I-Pace comes with an 11 kW on-board charger as standard, which enables faster charging with a three-phase charger. When connected to an 11 kW wallbox charger, the car gains 33 miles of range for every hour of charging (WLTP cycle), while charging the car from empty takes just 8.6 hours, perfect for home use overnight. Customers with single-phase 7 kW wallboxes also receive better charging times: 22 miles of range per hour, and 12.75 hours for a full recharge. When out and about, a 50 kW charger can add 39 miles of range and a 100 kW charger can add 79 miles in just 15 minutes of charging. A few external design details have made the highly contemporary design even more appealing, but it is inside where the most interesting new features can be found. The new technology is based on a high-definition 12.3-inch virtual dashboard, a ten-inch and a five-inch touchscreen, one above the other, and tactile multifunctional knobs, all with a clean, clearly defined and modern look. The engineers have also focused on assisted driving and wellbeing, as you might expect from a vehicle like this, which has achieved the highest possible Euro NCAP rating. Jaguar had, of course, already designed the air ionisation system to remove allergens from the car, but there is now also a filtration system that captures ultrafine particles, including PM2.5 particulate matter, to improve occupants’ health and wellbeing. One major advantage of the new filtration system is that during recharging customers can use the I-Pace’s preconditioning system – which optimises the battery temperature – to remove allergens and ultrafine particles before beginning their journey. The message conveyed by a car like this could not be clearer: keeping driving fun, unparalleled safety, on-board comfort, connectivity and increased freedom of movement, not restricted by the infrastructure. La tecnologia la fa da padrona, ma l’elettrico si paga ancora caro. La I-Pace ha un listino che parte sopra i 70 mila Euro ed arriva a sfiorare i 100 mila Euro con la versione HSE.

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The technology is impressive, but electric cars are still pricey. The I-Pace has a list price of above £65,000 and above £75,000 for the HSE version.





BOAT GOURMET

Easy to

COOK

Cucinare significa giocare d’astuzia e, soprattutto, giocare d’anticipo. Lo sanno bene gli chef di bordo che nascondono sempre un asso nella manica: quelle preparazioni che possono essere, è proprio il caso di dirlo, una scialuppa di salvataggio Cooking means playing it sly and, above all, planning in advance. On-board chefs are well aware of this, so they always hide an ace up their sleeve: preparations that can literally be a lifeboat when needed by Francesca Portoghese

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LA PRIMA REGOLA DA OSSERVARE NELLA CUCINA DI UNA BARCA È CHE DISPENSA E FRIGORIFERO SIANO SEMPRE FORNITI DI TUTTI GLI INGREDIENTI che servono allo chef per soddisfare le esigenze di ospiti e armatore. Chiacchierando con chi fa questo lavoro con passione, si capisce che ciò che conta di più sono i desideri degli ospiti a bordo che cercano una vacanza indimenticabile, ma uno chef deve anche poter contare su qualche piatto jolly nel momento del bisogno. È vero, la nazionalità di armatore e ospiti, le abitudini alimentari, le intolleranze e addirittura i capricci sono i primi ingredienti da mescolare in una ricetta. Lavorare dietro i fornelli, però, significa anche sapersi organizzare all’ultimo momento e riuscire a fronteggiare imprevisti che potrebbero, ma non devono, mettere in crisi la cucina. Da una ricerca approfondita, abbiamo scoperto che oltre a quella della spesa, gli chef di bordo preparano anche una lunga lista di alimenti salvagente, piatti e preparazioni indispensabili già pronti all’uso e che fanno guadagnare tempo e risparmiare stress quando e se il fato gioca un tiro mancino. Può succedere di tutto nella cucina di uno yacht, proprio come al ristorante, ma dover fronteggiare un’emergenza in barca è un problema che viene amplificato dal fatto di trovarsi in mezzo al mare. E allora, scongiuri a parte, ogni chef sale a bordo con la sua personalissima scorta perché sa che gli tornerà utile. Dall’antipasto al dolce, esistono tanti ingredienti da tenere in caldo (o al freddo…) e utilizzare all’occasione per prepa-

rare piatti easy to cook, quelli che uno chef deve poter realizzare in un attimo, ma che non possono prescindere dalla cucina mediterranea; preparazioni che affondano le radici in una tradizione culinaria legata indissolubilmente ad un’altissima qualità delle materie prime. Il lavoro di uno chef di bordo deve sempre essere preventivato, studiato, previsto, immaginato. La cucina della barca è a sua disposizione e a tre giorni dalla partenza lui dà il via ai lavori per riuscire a portare in tavola, con successo ed impeccabile tempismo, il profumo e il sapore intensi dell’estate. A far da spalla in questa organizzazione, gli elettrodomestici, che in barca sono indispensabili per poter conservare gli alimenti nel modo giusto, lasciando intatti sapore, colore, fragranza e consistenza. Gli antipasti e i contorni I pranzi e le cene di una vacanza in barca non possono non cominciare con appetitosi antipasti: dalle verdure ai vol-au-vent, dai finger food alle insalate, le ricette tra cui spaziare sono infinite e se prima di salpare, il briefing tra chef e armatore è stato esaustivo, il buffet degli antipasti rispetterà pedissequamente le esigenze degli ospiti a bordo. Meglio, però, mettersi al sicuro, lo abbiamo già detto: l’imprevisto in barca è sempre dietro l’angolo e non ha difficoltà a raggiungere la cucina. Una giusta organizzazione farà scampare ogni pericolo. Non c’è niente di meglio che arrivare a tavola e farsi travolgere da un tripudio di colori che anticipa il profumo e il sapore di ver-

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dure fresche di stagione. Per questo, uno chef sa che avere a disposizione una ratatouille già pronta, conservata con la tecnica infallibile del sottovuoto, può sempre risultare utile! La ratatouille è talmente straordinaria da essersi addirittura meritata le luci della ribalta diventando il titolo di un famosissimo cartone animato della Pixar. Rémy, il topolino buongustaio del grande schermo, ha conquistato tutti, così come conquista i palati di chiunque questo piatto dall’accento francese che unisce tra loro una grande varietà di verdure cotte in forno, con il profumo inebriante di spezie ed erbe aromatiche. Sistemata in cocotte monoporzione di ceramica bianca che ne fa risaltare i colori, la ratatouille arriva in tavola e mette subito di buon umore. Un tocco di gusto in più? Per rendere questo tripudio di verdure ancor più delizioso basterà servirlo in cestini di pasta sfoglia, un altro ingrediente fondamentale da preparare in anticipo, un vero e proprio jolly nel magico mazzo di tutte le carte da giocare per rendere la vacanza degli ospiti indimenticabile anche alle loro papille gustative. Un altro alimento che si può preparare in anticipo è il polpo. In questo caso, le ricette spaziano dagli antipasti ai secondi. Si sa, il polpo è un mollusco che richiede cura e attenzione e accorciare i tempi di preparazione di un piatto simile in barca può rivelarsi vitale. Il polpo si presta benissimo ad una cottura anticipata e dà modo allo chef di completare l’opera in pochi minuti, presentandolo in tavola in tutta la sua bontà e tenerezza.


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The work of an onboard chef must always be calculated, studied, scheduled, and imagined.

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Il lavoro di uno chef di bordo deve sempre essere preventivato, studiato, previsto, immaginato.

Sistemata in cocotte monoporzione di ceramica bianca che ne fa risaltare i colori, la ratatouille arriva in tavola e mette subito di buon umore. Arranged in a singleportion white ceramic cocotte that brings out its colours, the ratatouille arrives at the table and immediately puts everyone in a good mood.

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L’insalata La vacanza in barca è mare, sole, vento tra i capelli e voglia di sentirsi leggeri per essere liberi di tuffarsi nelle acque cristalline dei mari più belli del mondo. E qui proprio non possono mancare le insalate. Una su tutte, la Caesar Salad: adatta per spezzare la fame di metà mattina se mangiata in piccole quantità, questa insalata può diventare un piatto unico per un pranzo frugale e fresco, perfetto in un’assolata giornata di piena estate, magari gustato a bordo piscina sul sun deck. Non si tratta della solita insalata: la Caesar Salad è un piatto che definire internazionale sarebbe riduttivo perché, nella sua semplicità, racchiude un po’ della cultura italiana, il sapore della cucina statunitense e tutto il fascino dei sapori messicani. Già, perché ad inventarla fu Cesare Cardini che, all’inizio degli anni ’20, dall’Italia partì per gli Stati Uniti e arrivò in Messico dove prese in gestione un ristorante. Quasi per caso, Cardini mise a punto questa commistione di gusti e sapori che divenne famosa in tutto il mondo e che oggi è senza dubbio la meritevole protagonista sulla tavola di uno yacht che naviga per i mari del pianeta. Oltre all’insalata, che necessariamente deve essere una lattuga fresca e croccante, uno degli ingredienti della variante più sostanziosa di questo piatto è il pollo, che si può grigliare in anticipo e surgelare, insieme alle fette di pane casereccio da tagliare a quadretti e conservare in freezer, facili da tostare in padella all’occasione. Ovviamente, in dispensa non dovranno mancare i famosi condimenti che la rendono così speciale: l’olio extravergine d’oliva, la salsa Worcestershire e il Parmigiano Reggiano DOP. I primi Avere a bordo uno chef italiano, qualsiasi sia la nazionalità di ospiti e armatore, significa una cosa su tutte: pasta in tavola! L’amore per la pasta lunga, corta, ripiena è un sentimento che difficilmente si lascia limitare dai confini geografici. Cotta rigorosamente al dente e condita con pomodoro fresco e basilico, o arricchita con ingredienti più elaborati, la pasta resta la regina indiscussa del buon cibo, anche in barca. Ed è per questo che chi conosce il lavoro delle cucine di uno yacht sa di dover preparare in anticipo grandi quantità di pasta fatta in casa.



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Caesar’s Salad is suitable to break a mid-morning appetite if enjoyed in small quantities, but it can also become a single dish for a simple fresh lunch, perfect on a sunny midsummer day, maybe enjoyed around the pool on the sun deck.

La Caesar Salad è adatta per spezzare la fame di metà mattina, se mangiata in piccole quantità. Può diventare un piatto unico per un pranzo frugale e fresco, perfetto in un’assolata giornata di piena estate, magari gustato a bordo piscina sul sun deck.

Si tratta di un prodotto essenziale da tenere sempre a portata di mano, che si conserva a lungo in sacchetti sottovuoto. I suoi tempi di cottura ridotti permettono un’organizzazione molto precisa e la rendono sempre disponibile, anche in caso di richieste improvvise che arrivano puntuali a rivoluzionare il menù del giorno. Sottovuoto si conservano molto bene anche i condimenti: sono tantissimi i sughi che si possono preparare in anticipo e che in breve tempo consentono di portare in tavola un piatto di pasta fumante dal profumo irresistibile. I secondi Ci sono bambini a bordo? Grandi quantità di carne già tritata da conservare sottovuoto farà la loro felicità: gli hamburger sono sempre un piatto vincente e avere a disposizione tutti gli ingredienti per poterli preparare, anche per una merenda più sostanziosa dell’ultimo minuto, è una gran comodità. Da non dimenticare di preparare in anticipo e conservare sottovuoto anche i tipici e soffici panini, spolverizzati con semi di sesamo: a quelli nessuno resiste! Utilissimi per un secondo veloce, al forno o in padella, sono i filetti di pesce: si procede alla loro sfilettatura per poi congelarli e averli sempre a disposizione, riducendo drasticamente i tempi di cottura e composizione di un piatto. I dessert A colazione, alla fine del pranzo o della cena, per merenda, per uno spuntino goloso notturno: i dessert in barca non possono mancare. E ce ne devono essere sempre tanti, la varietà è fondamentale. Arricchire una vacanza con dolci leccornie deve essere una scelta obbligata da fare, prestando maniacale attenzione ad ogni particolare. Mai portare in tavola la stessa crostata, vietato servire solo un tipo di crema, guai a proporre per due volte consecutive lo stesso semifreddo per concludere il menù di una cena elegante. Ma si sa, la pasticceria richiede tempo, precisione, tecnica e meticolosità. È per questo che salpare con la sicurezza di avere in frigo e in dispensa tante preparazioni base per dar vita a dolci stellati è determinante. Il re delle torte è il Pan di Spagna che, se tagliato a dischi o in pezzetti, si presta anche alla realizzazione di molti altri dessert come la zuppa inglese, lo zuccotto, il tiramisù. Il Pan di Spagna è semplice da fare e si può conservare sottovuoto, quindi basterà organizzarsi, preparare la giusta quantità e tenerlo sempre a disposizione. Deliziosi se ripieni di gelato, sono anche i cioccolatini artigianali. Vedere arrivare insieme al caffè un cioccolatino fatto a mano è un piacere che non va sottovalutato: una vera coccola anche per il palato dell’armatore più esigente. Basterà prepararli e tenerli in freezer per servirli in qualsiasi momento. La colazione, si sa, è il pasto principale e anche se in barca i tempi sono dilatati ed è bello vivere senza ascoltare il ticchettio delle lancette dell’orologio, alzarsi e respirare i profumi del mare insieme alle fragranze di dolci biscotti sul buffet della colazione è il modo migliore per cominciare la giornata. E allora, è indispensabile pensare a tante piccole delizie da sgranocchiare e con cui arricchire la tavola, ogni giorno in modo diverso. Una costante dall’irresistibile profumo, che troverà il suo posto accanto alle altre prelibatezze che stuzzicano il primo appetito della giornata, in un menù sempre variegato e mai banale.

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BOAT GOURMET Ebbene sì, quello dello chef è un viaggio che comincia molto prima della vacanza, è una partenza impegnativa, il lavoro di un ingranaggio che deve funzionare come il meccanismo di un orologio svizzero perché il risultato non può non essere impeccabile.

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Octopus is ideal to be cooked in advance and allows the chef to complete the dish in no time, serving it in all its taste and tenderness.

Il polpo si presta benissimo ad una cottura anticipata e dà modo allo chef di completare l’opera in pochi minuti, presentandolo in tavola in tutta la sua bontà e tenerezza.

THE FIRST RULE IN THE KITCHEN OF A BOAT IS TO KEEP THE PANTRY AND THE FRIDGE STOCKED UP WITH ALL THE INGREDIENTS a chef might need to fulfil the requests of the guests and the shipowner. In talking with those who are passionate in doing this job, we found out that what matters most onboard are the guests’ desires and creating the conditions for an unforgettable holiday, but a chef must also be armed with a wildcard if necessary. Of course, the nationality of the owner and the guests, their eating habits, possible intolerances and even their whims are the first ingredients to add to a recipe. Working in the kitchen, however, also means knowing how to get organised at the very last moment and being able to deal with surprises that could, but should not, throw the kitchen off track. We carried out in-depth research and discovered that in addition to the shopping list, chefs on board also prepare a long list of life-saving foods, dishes and preparations ready for use that save time and stress when fate plays a cruel joke. Just like in a restaurant, anything could happen in the kitchen of a yacht, but having to deal with an emergency on a boat is a problem that is amplified by the fact of being in the middle of the sea. And this is why every chef takes his highly personal toolbox on board with him because he knows that it will come in handy. From appetizers to desserts, there are many ingredients to keep warm (or cold ...) and use to prepare easy-to-cook dishes, the ones that a chef needs to be able to prepare in an instant, but which still meet that standards of the Mediterranean cuisine. Preparations that have their roots in a culinary tradition closely linked to the highest quality of raw materials. The work of an onboard chef must always be calculated, studied, scheduled, imagined. The galley is at his disposal and three days after departure, he starts the preparations to successfully and with impeccable timing bring the intense aromas and flavours of the summer to the table. To back up the operation, the

galley is equipped with all the necessary electrical kitchen appliances, which are essential on a boat to store food in a way that will leave the flavour, colour, fragrance and texture fresh. Appetizers and side dishes Lunch and dinner on a boat holiday start with tasty appetizers: from vegetables to vol-au-vent, from finger food to salads, there is an endless range of recipes to choose from and if the briefing between chef and owner before setting sail was exhaustive, the appetizer buffet will obsequiously respect the demands of the guests onboard. It is always better, as we have already said, to be on the safe side: on a boat, the unexpected is always lurking around the corner, and it has no trouble reaching the kitchen. The right organisation will avoid any danger. There is nothing better than arriving at the table and being overwhelmed by the exultation of colours that anticipate the scent and flavour of fresh seasonal vegetables. That is why a chef knows that having a ratatouille ready, preserved with the infallible vacuum technique, can always be useful! Indeed, ratatouille is such an extraordinary dish that it even deserved the spotlight when it became the title of a famous Pixar cartoon. Rémy, the foodie mouse on the silver screen, won over audiences worldwide, just as this dish with a French accent will conquer the palate of anyone with its mix of a variety of oven-cooked vegetables and the exciting scent of spices and herbs. Arranged in single-portion white ceramic cocottes that brings out its colours, as soon as the ratatouille is served it immediately puts everyone in a good mood. An extra touch of taste? To make this feast of vegetables even more delicious, just serve it in puff pastry baskets, another essential ingredient to prepare in advance, a real ace in the magical deck of cards to make the guests’ holiday truly unforgettable even for their taste buds. Another food that can be easily prepared in advance is the octopus. In this case, the recipes range from appetizers to main courses. It is known that octopus is a mollusc that requires care and attention and shortening the preparation time of this dish on the boat can be crucial. Octopus is suitable for cooking in advance and allows the chef to finish the dish in a few minutes, serving it in all its taste and tenderness.

Cotta rigorosamente al dente e condita con pomodoro fresco e basilico, o arricchita con ingredienti più elaborati, la pasta resta la regina indiscussa del buon cibo, anche in barca. Strictly cooked al dente and seasoned with fresh tomatoes and basil, or prepared with more elaborate ingredients, pasta no doubt remains the king of good food, even on board. barchemagazine – Ottobre-October 2020



BOAT GOURMET Salads A holiday on a boat is made of sea, sun, wind blowing in your hair, and the desire to feel light and free to dive into the crystal clear waters of the most beautiful seas in the world. And salads are an essential part of the experience. Particularly, the Caesar’s Salad: suitable to break that mid-morning appetite if enjoyed in small quantities, this salad can also become a single dish for a simple fresh lunch, or be perfect on a midsummer day, maybe enjoyed around the swimming pool on the sun deck. This is not just your usual salad: Caesar’s Salad is probably one of the most international dishes one could imagine, because, in its simplicity, it contains a bit of Italian culture, the flavour of US cuisine, and all the charm of Mexican flavours. That is because it was invented in the early 1920s by Cesare Cardini, who left Italy for the United States and arrived in Mexico where he took over a restaurant. Almost by chance, Cardini developed this mixture of tastes and flavours that became famous all over the globe and which today make this dish a star on the table of a yacht sailing on the seas of the world. In addition to the salad, which necessarily

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Offering a range of sweet treats during holidays is a mandatory choice, paying painstaking attention to every detail in their preparation.

needs to be fresh and crunchy lettuce, one of the main ingredients of the more hearty variant of this dish is chicken, which can be grilled in advance and frozen, together with slices of homemade bread that can be cut into squares and preserved in the freezer, ready to toast in a pan when needed. Obviously, the famous seasoning that makes this salad so special cannot be missing: extra virgin olive oil, Worcestershire sauce and Parmigiano Reggiano DOP.

keep at hand, which can be preserved for a long time in vacuum bags. Its short cooking times allow for a highly precise organisation and make it available on-demand, even in the course of unexpected requests that always get there right in time to revolutionise the menu of the day. Even the sauces can be preserved very well with the vacuum technique: many sauces can be prepared in advance, allowing you to serve a steaming-hot pasta dish with an irresistible aroma in no time.

Entrées Having an Italian chef on board, regardless of the nationality of the guests and owner, can only mean one thing: pasta on the table! The love for long, short or filled pasta has no geographical boundaries. Strictly cooked al dente and seasoned with fresh tomatoes and basil, or prepared with more elaborate ingredients, pasta without a doubt remains the king of good food, even on a boat. And this is why those who have experience with cooking on a yacht know they can’t do without preparing large quantities of homemade pasta in advance. It is an essential product to always

Main dishes Are there any children onboard? Large quantities of vacuum-packed pre-minced meat will make them happy: burgers are always a winning dish and having all the ingredients available to prepare them, even for a heartier last-minute snack, is a great advantage. Don’t forget to prepare the typical soft burger buns in advance as well, sprinkled with sesame seeds: no one can resist them! Very convenient for a quick main course, baked or in a pan, are fish fillets: you fillet and then freeze them so that they are always available, thus reducing the cooking and preparation time of a dish.

Arricchire una vacanza con dolci leccornie deve essere una scelta obbligata da fare, prestando maniacale attenzione ad ogni particolare.

Desserts At breakfast, to conclude lunch or dinner, or as a tasty midnight snack: desserts are an absolute must-have on board. And there should always be lots of them, variety is essential. Spicing up a holiday with sweet treats is not a choice but a must, and there should be huge attention to every detail. Never bring the same tart to the table twice, it is forbidden to serve only one type of cream, woe to those who propose the same semifreddo twice in a row as a conclusion of an elegant dinner. We all know, pastry requires time, precision, technique and meticulousness. This is why it is crucial to set sail with the certainty of having many basic preparations in the fridge and pantry to create delicious and starred desserts. The king of cakes is the sponge cake which, if cut into slices or pieces, can be used to create many other desserts such as zuppa inglese, zuccotto, tiramisù. Sponge cake is simple to prepare and can be stored vacuum packed, so just get organised, prepare the right amount and always have it available. Handcrafted chocolates are also delicious when filled with ice cream. Seeing hand-made chocolate served with the coffee is a pleasure that should not be underestimated: a real treat even for the palate of the most demanding owner. Prepare them and keep them in the freezer so that they can be served at any time. As you know, breakfast is the main meal on board and even if the time on a boat is dilated and it is nice to live without listening to the ticking of a clock, getting up in the morning and breathing in the scents of the sea together with the fragrances of sweet biscuits on the breakfast buffet is the best way to start the day. So, it is essential to think of many small delights to munch on and enrich the table with, every day in a different way. A constant with an irresistible scent, which will find its place alongside the other specialities that whet the first appetite of the day, in a menu that is always varied and never banal. So yes, the chef begins the journey long before the real holiday, it is a demanding departure, the work of a gear mechanism that needs to work like a Swiss watch because the result must be impeccable.

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PEOPLE

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Riva in the movie Questo cortometraggio è un inno al cinema e alla sua meravigliosa potenza, a quella settima arte che la inconfondibile voce narrante di Pierfrancesco Favino eleva con buone ragioni a “prima arte” This short film is a tribute to the amazing power of cinema, to the seventh art, which Pierfrancesco Favino’s unmistakable narrative voice rightly elevates to “first art” by Sophia Negri

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PIERFRANCESCO FAVINO

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PEOPLE

Pierfrancesco Favino più intenso che mai, attraversa Piazza San Marco, poco prima dell’alba, tra riflessi di luna che penetrano una suggestiva nebbia, per salire a bordo di un Aquariva. Obiettivo: solcare le acque dei canali veneziani per consegnare a un misterioso destinatario un altrettanto misterioso oggetto in mogano. Il finale, a sorpresa, è tutto da vedere.

More intense than ever, Pierfrancesco Favino crosses Piazza San Marco just before dawn, in moonlight filtering through an evocative mist, to board a legendary Aquariva. His goal is to navigate through Venice’s canals to deliver a mysterious mahogany object to an equally mysterious recipient. The finale comes as a big surprise.

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Per documentare il legame appassionato e spettacolare tra Riva e il cinema, è stata allestita anche una mostra presso il Gritti Palace, che già ospita la magnifica Riva Lounge affacciata sul Canal Grande. La mostra racconta, attraverso immagini straordinarie, le tante pellicole in cui le barche Riva hanno recitato un ruolo importante, spesso da protagonista, insieme a dive e divi nazionali e internazionali.

TUTTO GIRATO A VENEZIA, TRA PIAZZA SAN MARCO, IL PONTE DI RIALTO, il Lido e il Palazzo del Cinema, è un viaggio onirico e toccante tra i canali e le meraviglie della città più bella del mondo. Splendida anche la colonna sonora con un omaggio a Nino Rota, il compositore geniale che ha contribuito a rendere indimenticabili tanti film di Fellini e altri capolavori come Il Padrino e Il Gattopardo. «Celebrare il cinema con le meravigliose barche Riva, protagoniste di tanti film, che hanno fatto conoscere in tutto il mondo lo stile e il primato creativo del Made in Italy. Questo è ciò che ci ha ispirati a realizzare Riva in the movie un intenso cortometraggio con protagonista l’attore italiano più bravo e famoso nel mondo, Pierfrancesco Favino, circondato dallo splendore di Venezia» - ha commentato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group - «Riva in the movie è dedicato a chi crede nel potere magico dell’immaginazione e del talento». Coprotagonista del cortometraggio è proprio Riva e il suo rapporto unico con il cinema di ogni epoca. Le barche Riva, sia quelle iconiche in mogano, sia quelle contemporanee, sono ammiratissime sugli schermi di tutto il mondo da più di settant’anni: dai kolossal più celebri ai grandi successi italiani come Mambo, La Baia di Napoli e Il Sorpasso, dalla saga di James Bond ai film d’autore pluripremiati, come La Grande Bellezza, agli action movies come Nikita o Man in Black. Il tutto è anche raccontato in un libro dallo stesso titolo del film, in uscita in questi giorni. 300 pagine, 39 film con locandine originali, centinaia di splendide immagini di scene e backstage, 77 attrici e 110 attori, questi i numeri di un volume prezioso ed emozionante, da leggere e da guardare.

The passionate and spectacular ties between Riva and film will also be the subject of an exhibition at The Gritti Palace, also the location of the magnificent Riva Lounge with its spectacular view over the Canal Grande. In extraordinary images, the exhibition tell the story of the numerous films in which Riva boats have played an important and frequently starring role, alongside various Italian and international stars.

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PIERFRANCESCO FAVINO

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PEOPLE

“Riva in the movie” è stato realizzato, con il contributo e la collaborazione essenziale del Comune di Venezia, da Little Bull Studios del gruppo Armando Testa, con concept creativo di Armando Testa e regia di Federico Brugia e ha come protagonista Pierfrancesco Favino, Nastro d’Argento, David di Donatello 2020 e membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, accompagnato dalla splendida Beatrice Schiaffino e il giovane Andrea Bordoli.

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“Riva in the movie” was realized thanks to the contribution and the essential cooperation of the Municipality of Venice and produced by Armando Testa group company Little Bull Studios. With a creative concept developed by Armando Testa and directed by Federico Brugia, the film stars 2020 Nastro d’Argento and David di Donatello winner Pierfrancesco Favino, member of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences, with a magnificent Beatrice Schiaffino and the young actor Andrea Bordoli.

Alberto Galassi-CEO Ferretti Group and Pierfrancesco Favino, photo by gettyimages.

SHOT ENTIRELY IN VENICE, IN LOCATIONS INCLUDING PIAZZA SAN MARCO, RIALTO BRIDGE, the Lido and the Palazzo del Cinema, it takes us on a dream-like and touching journey through the canals and wonders of the world’s most beautiful city. Equally superb is the soundtrack with a tribute to Nino Rota, the brilliant composer who helped make so many of Fellini’s films unforgettable, not to mention other masterpieces like The Godfather and The Leopard. «Celebrating the cinema with Riva’s magnificent boats, the protagonists in so many films, which have introduced the whole world to Italian style and creativity. This is our aspiration for Riva in the movie, a powerful short film starring the most accomplished and famous Italian actor in the world, Pierfrancesco Favino, against the backdrop of Venice’s splendours», said Ferretti Group CEO Alberto Galassi. «Riva in the movie is dedicated to everyone who believes in the magical power of imagination and talent». The short film’s co-star is Riva and the brand’s unique relationship with film through the years. Riva’s iconic mahogany and contemporary boats have been admired on screens all over the world for more than seventy years: from classic blockbusters to major Italian hits like Mambo, La Baia di Napoli and Il Sorpasso. From the James Bond saga and multiple award-winning art house films like La Grande Bellezza, to action movies like Nikita or Men in Black. Their story is also told in a new book with the same title as the film. Its 300 pages cover 39 films, with the original posters, hundreds of superb onset and backstage photographs, 77 actors and 110 actresses: these are the numbers that describe a precious and exciting book to both read and browse through.

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PEOPLE

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GIOVANNA VITELLI

Be brave

and LOOK to the

future

Sii coraggioso, osa guardando sempre al futuro. Possiamo racchiudere in queste parole il motto che da sempre contraddistingue il gruppo Azimut Benetti. Ne parliamo con Giovanna Vitelli Be brave, and always look to the future. These words sum up the approach that has always characterised the Azimut Benetti group. We talked about it with Giovanna Vitelli by Carla Pagani

HA CAMBIATO IL MODO DI COSTRUIRE LE BARCHE, HA TRASFORMATO IL MONDO NAUTICO, ha sperimentato nuovi materiali e introdotto innovazioni tecnologiche di cui oggi nessuno può più fare a meno, ha coniugato la più alta cultura imprenditoriale italiana con la capacità di osare e scommettere sul futuro. Ha tenuto insieme la sapienza artigianale, la bellezza e la tradizione del mare che dalla Magna Grecia arrivano fino a noi. Il gruppo Azimut Benetti ha fatto tutto questo, sin dalla nascita. È il 1969 quando Paolo Vitelli dà vita a un’azienda di piccole dimensioni da poche unità l’anno. Oggi il gruppo Azimut Benetti è leader mondiale del settore nautico. E la pandemia non ha affatto contratto le vendite. Tutt’altro. A spiegarlo è Giovanna Vitelli, vice presidente del gruppo e responsabile esecutiva della strategia, dello sviluppo e ricerca del prodotto, che ha seguito e vissuto la crescita dell’azienda di famiglia dalle origini facendo parte del consiglio d’am-

ministrazione sin da giovanissima. «In questi mesi abbiamo avuto un boom di vendite, complice il fatto che con la pandemia per molti la barca è diventata un luogo sicuro, un rifugio. Non ci aspettavamo risultati così positivi. Ad aprile abbiamo registrato moltissime vendite negli Stati Uniti. Abbiamo venduto sia imbarcazioni di piccole e medie dimensioni sia megayacht. Solo da gennaio a luglio Benetti ha chiuso undici contratti di cui sei in pieno periodo Covid». Segno anche che si ha voglia di spendere le proprie ricchezze in un prodotto duraturo. Sì, perché se c’è qualcosa che caratterizza gli yacht del gruppo Azimut Benetti è la durata nel tempo. La qualità per il gruppo di Avigliana non è una parola vuota e non lo è mai stata. «Per noi è importantissimo investire nella qualità dei materiali, nelle tecnologie, in cose che non sono immediatamente visibili per il cliente, ma che fanno assolutamente la differenza. I nostri yacht sono destinati a vivere cinquant’anni e

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oltre». Ma la qualità non è solo dei prodotti, è anche dei processi produttivi. «Con l’emergenza coronavirus abbiamo dovuto riorganizzare tutto il ciclo produttivo. Lo abbiamo fatto in tempi record e con il massimo degli standard di sicurezza. Sono davvero fiera di come abbiamo saputo rispondere a una sfida inedita per tutti noi con flessibilità, competenza e dinamismo». Ma qual è la ricetta vincente? «Credo che la grande coerenza che abbiamo sempre avuto e continuiamo ad avere, a livello di proprietà e di management, sia una delle chiavi del nostro successo», spiega Vitelli. «Laddove ci sono avvicendamenti frequenti, sia nel pacchetto azionario sia nelle modalità di gestione, spesso si rompono equilibri e strategie. Invece la nostra coerenza, tipicamente piemontese, ci consente di avere una solida continuità aziendale, anche sul piano degli investimenti e dell’innovazione di prodotto».

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PEOPLE Il Dna dei due marchi è sempre ben protetto e costantemente alimentato. E a proposito di “piemontesità” Vitelli dice: «Mai affrettarsi a elogiare se stessi. Per noi la modestia e l’understatement sono una grande qualità. Non bisogna fare il passo più lungo della gamba, ma si deve agire con prudenza. I mercati sono aleatori per definizione, bisogna stare sempre in guardia». Ma la prudenza per il gruppo Azimut Benetti è andata sempre di pari passo con l’innovazione. Rompere gli schemi, innovare, superarsi, di continuo. «Mio padre ha dato l’imprinting con la sua vocazione all’innovazione. Si osa e si rischia. Il prodotto successivo deve superare quello precedente o, addirittura, un’intera generazione di prodotti». Non ci dimentichiamo che Azimut è stata la prima azienda a usare la vetroresina, complice il settore automotive piemontese da cui Paolo Vitelli ha tratto ispirazione, soprattutto agli albori. «Mio padre inventò la prima barca con il tettuccio apribile, come fosse un’automobile». Giovanna Vitelli è nata e cresciuta in barca. «In vacanza si viaggiava su prototipi che bisognava testare. I miei genitori mi coinvolgevano nelle loro riflessioni». Padre imprenditore, madre politologa e docente universitaria. «Appartenevano a due mondi apparentemente lontani che io ho avuto la fortuna di incrociare e mescolare. Il bello ha sempre avuto un ruolo cru-

ciale nella mia vita». E senza dubbio ce l’ha nel gruppo, non solo nelle scelte estetiche e stilistiche. La cultura infatti in casa Azimut la fa da padrone, a tutti i livelli. Una marcia in più che fa davvero la differenza: «La nostra è un’eccellenza che tiene insieme sapienza, innovazione, ricerca, artigianato e valore del lavoro. La cultura è importante nei processi e nella progettazione». Ma lo è altrettanto nel management e nelle scelte strategiche. Il gruppo Azimut Benetti è animato infatti da una grande cultura imprenditoriale tipica del made in Italy che ne fa un’eccellenza di prim’ordine. «A volte si ha una visione negativa del mondo nautico, soprattutto da parte di chi ci osserva da fuori. Invece è importante valorizzare il design, il lavoro artigianale, l’intera filiera del settore, che è una grande forza del nostro paese». Anche per questo Giovanna Vitelli ha animato importanti appuntamenti che hanno mescolato cultura e nautica come mai nessuno prima aveva fatto, portando, per esempio, un Azimut S6 a Times Square o un S7 alla Triennale di Milano. «Il nostro obiettivo era sottolineare come la barca sia un prodotto complesso che mescola molte culture e che la nautica porta con sé molti valori nobili e positivi. Vogliamo dare il nostro contributo a una visione più alta del mondo nautico e questo a mio avviso dovrebbe essere uno dei capisaldi di

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Benetti B.Now 68M.

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GIOVANNA VITELLI

An international leader in megayacht construction, the Azimut Benetti group exports to seventy countries and turns over 930 million euros. It celebrated its fiftieth-anniversary last year.

Leader mondiale per la costruzione dei megayacht, il gruppo Azimut Benetti esporta in settanta paesi del mondo e fattura 930 milioni. L’anno scorso ha celebrato i suoi cinquant’anni.

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PEOPLE

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In 1985 Azimut bought the historic Benetti yard, the world’s most celebrated brand in megayacht construction: boats have been built at its Viareggio facility since as far back as 1873.

Nel 1985 Azimut acquisisce lo storico cantiere Benetti, il brand più blasonato al mondo per i megayacht: nella sua sede di Viareggio si costruiscono imbarcazioni fin dal lontano 1873.

Benetti gigayacht FB275.

barchemagazine barchemagazine – Ottobre-October – Luglio-July 2019 2020


GIOVANNA VITELLI un’associazione di categoria: far capire cosa c’è dietro, cosa c’è di alto e prezioso in tutto il nostro settore, al di là dei singoli marchi. Se i comparti della moda e del design ci sono riusciti, possiamo farlo anche noi». E l’eclettismo culturale la fa da padrone anche negli interni e nell’exterior design degli yacht Azimut, grazie anche a architetti e designer di fama mondiale, non necessariamente provenienti dal mondo nautico, che possono fare davvero la differenza. Achille Salvagni, Stefano Righini, Alberto Mancini, Francesco Guida, Francesco Struglia, per citarne alcuni. «Nel nuovo Magellano 25 abbiamo dato carta bianca al grande Vincenzo De Cotiis». Il risultato è un retrò chic contemporaneo che si ispira ai trawler e che è in grado di raggiungere i 23 nodi grazie alla carena dual mode. Il duo Bonetti-Kozerski, che arriva dalla grande scuola di Peter Marino, ha invece appena firmato gli interni del nuovo Oasis 40 metri, cool e innovativo con una grande beach area sul mare e una grande piscina. «Bonetti-Kozerski sono esterni al nostro mondo, artisti eclettici che operano in assoluta libertà perché non sono vincolati agli schemi spesso ripetitivi della nautica e dunque sanno portare dentro grande innovazione. Poi ovviamente il cantiere deve garantire che la barca rimanga tale, con la sua specificità, non deve diventare una casa». Ma quali sono i progetti per il futuro? Sicuramente la nuova sfida è il carbonio, strettamente connessa a quella dell’ecosostenibilità. Ma l’autunno riserva un piatto ricco di novità tra cui la costruzione di nuovi yacht della serie B.Yond e di B.Now, in acciaio, sinonimo di navigabilità. «Con l’acciaio Benetti torna agli anni Cinquanta. Con il genio di Stefano Righini abbiamo studiato una soluzione innovativa per coprire i garage, in modo tale da non rovinare esteticamente le terrazze in mare». Anche questa una piccola rivoluzione destinata sicuramente a fare, ancora una volta, scuola.

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THE FIRM HAS CHANGED THE WAY BOATS ARE MADE, IT HAS CHANGED THE YACHTING WORLD, it has experimented with new materials and introduced technological innovations that nowadays everybody finds essential. And it has blended the best in Italian entrepreneurial culture with a capacity to be daring and to bet on the future. It has continued to combine knowledgeable craftsmanship, beauty, and the tradition of the sea that has come down to us from Magna Grecia. The Azimut Benetti group has done all of that since its very foundation. It was in 1969 that Paolo Vitelli created a small company that produced a limited number of boats a year. The Azimut Benetti Group is now a world leader in the yachting sector. And the pandemic certainly hasn’t reduced its sales figures. Quite the contrary. To explain the situation was Giovanna Vitelli, Vice President of the group, who has executive responsibility for strategy, development, and product research. She has followed and lived through the growth of the family firm right from the start and has been on the company board from a very early age. «Over the past few months, we have seen a boom in sales, and one of the reasons for this is that many people see a boat as a safe place and a refuge. We didn’t expect such positive results. In April we made a lot of sales in the United States. We have sold both small and medium-sized boats, and also mega yachts. Just from January to July, Benetti signed eleven contracts, six of them during the COVID pandemic». That is also a sign that people want to spend their wealth on a durable product. Indeed, it is, because if there is something that characterizes yachts made 123 by the Azimut Benetti group it is their durability. The Avigliana-based group doesn’t see quality as being simply a word and never has done so. «For us, it is very important to invest in the quality of materials, in technologies, in things that are not immediately visible to the client, but which make a difference.


PEOPLE Our yachts are set to last fifty years, and more». But quality doesn’t just lie in the products themselves, but also in the production processes. «With the coronavirus emergency, we have had to reorganize the entire production cycle. We did so in record time and with the very highest safety levels. I am really proud of how we have managed to respond to a challenge that was completely new to all of us, with flexibility, skill, and dynamism». And what’s the winning formula? «I believe that the great coherence that we have always had, and continue to have, in terms of ownership and management, is one of the keys to our success», explained Vitelli. «In companies where there are regular changes, both in shareholder structure and in the approach taken to management, equilibrium, and strategies often suffer. Whereas our coherence, which is typically Piedmontese, means we can have solid company continuity, including concerning investments and product innovation». The DNA of the two brands is closely guarded and continually nourished. And about its Piedmontese identity, Vitelli says: «Don’t ever jump to praise oneself. For us, modesty and understatement are great qualities. You shouldn’t over-extend, but rather you should act prudently. Markets are random by definition, so you should always be on your guard». But for the Azimut Benetti group, prudence has always gone hand in hand with innovation. Scrap the old ways of doing things, innovation, and do better, and keep doing so. «My father gave his imprint to the firm, with his tendency towards innovation. You dare and 124 you take risks. The next product made should be better than the last, or even an entire generation of products should be». We shouldn’t forget that Azimut was the first company to use fiberglass, in part because of the automobile sector, which was always an inspiration to Paolo Vitelli, especially at the outset. «My father came up with the first boat with a convertible roof, as if it were a car». Giovanna Vitelli grew up from the very start on boats. «On holiday we went out on the prototypes that had to be tested. My parents involved me in their evaluations».

Azimut Yachts Verve 47.

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GIOVANNA VITELLI

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Cinque stabilimenti in Italia e uno in Brasile, oltre duemila dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto. L’ultimo biennio si è chiuso con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente, ben più alta della media del mercato. Five sites in Italy, and one in Brazil, with over two thousand direct employees and a similar number in the supply chain. The last two quarters have seen ten percent growth, much greater than the market average.

Benetti gigayacht Lana.

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PEOPLE Her father was a businessman, her mother was a political and university teacher. «They belonged to two worlds that seemed to be far apart, which I was lucky enough to cross over and to mix. Beauty has always had a crucial role in my life». And beauty has certainly had the same role in the group, and not just in aesthetic or stylistic decisions. At Azimut culture is king, at all levels. That is an extra gear that makes a difference. «Our qualities bring together knowledge, innovation, research, craftsmanship, and respect for the value of work. Culture is important in processes and design». But it is also in management and strategic decisions. The Azimut Benetti Group is driven by great entrepreneurial culture, one that is typical of Italian manufacturing and which gives that sector its undisputed excellence. «Sometimes people have a negative impression of the yachting world, especially those who look on from outside. But, by contrast, we should give importance to design, craftsmanship, and the entire production and supply chain, which is one of the great strengths of our country». That is one of the reasons why Giovanna Vitelli has created important occasions that have mixed culture and yachting as nobody ever has before. For example, by taking an Azimut S6 to Times Square, or an S7 to the Triennale in Milan. «Our aim was to underline the extent to which a boat is a complex product that mixes a lot of different cultures and that yachting has within it a lot of noble, positive values. We want to make our own contribution to a higher vision of the yachting world, and that should be one of the cornerstones 126

It is only time, continuity, and coherence that mean we can have a broad viewpoint in terms of technical issues, quality, looks, and styling.

Solo il tempo, la continuità e la coerenza consentono di avere una visione ampia sul piano tecnico, qualitativo, estetico e stilistico.

of a sector association: informing people what there is behind this, what is good and beautiful in the entire sector, above and beyond individual brands. If they can do it with fashion and design, so can we». And cultural eclecticism is also the dominant feature in interiors and exteriors of Azimut Yachts, thanks to internationally-renowned architects and designers – not necessarily ones with backgrounds in yachting – who can really make a difference. Achille Salvagni, Stefano Righini, Alberto Mancini, Francesco Guida, Francesco Struglia – just to mention a few. «In the new Magellano 25 we have given carte blanche to the great Vincenzo De Cotiis». What has emerged is a contemporary retro-chic that draws inspiration from trawlers and which can reach 23 knots, thanks to the dual-mode hull. But it was the Bonetti-Kozerski duo, who come from the great school of Peter Marino, who have just designed the interiors of the new 40-meter Oasis: it is cool and innovative, with a large waterside beach area and a large swimming pool. «Bonetti and Kozerski are from outside our world. They are eclectic artists who work in complete freedom because they are not tied down by the same approach, which often becomes repetitive in the yachting world. That means they can bring great innovation to it. Then, of course, the boatyard has to ensure that a boat is still a boat, with its own particularities, and doesn’t become a house». But what are the projects for the future? The big new challenge comes from the use of carbon fiber, which is closely linked to environmental sustainability. But autumn has a series of new developments in store, including the construction of new yachts in the B.Yond and B.Now series, which are made of steel and are known for their seaworthiness. «By using steel, Benetti is going back to the 1950s. Working with the genius of Stefano Righini, we have developed an innovative solution to cover on-board garages, so as not to spoil the look of terraces overlooking the sea». That is another small revolution and one which is yet again set to be widely copied. In arrivo il Magellano 30 Metri, l’ammiraglia delle ammiraglie di Azimut Yachts. Una navetta super elegante e contemporanea che porterà la firma del designer americano Freivokh.

Magellano 25 Metri.

The Magellano 30 Metri, the Azimut Yachts flagship, is about to arrive. It is a super elegant, contemporary navetta that is designed by the American designer Freivokh.

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GIOVANNA VITELLI

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Benetti Oasis 40M.

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THE IDEA FACTORY

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FILIPPO SALVETTI

Filippo Salvetti ha un approccio molto interessante alla progettazione di una barca. La sua è una visione quasi intimista Filippo Salvetti has a very interesting approach to boat design, with an almost intimist vision

Flussi di DIALOGHI by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

Flows

LA FILOSOFIA PROGETTUALE DI FILIPPO SALVETTI È QUELLA DI SCAVARE NEL PROFONDO LA DIMENSIONE DI UNA IDEA. Non gli basta mettere a nudo le necessità di un committente. Nell’affrontare ogni tema proposto, Filippo si trova in una costante condizione di analisi. Le esigenze creative diventano ricerca comune in uno scambio continuo di significati e sensazioni. Diversamente da altri ambiti progettuali, dove la spasmodica ricerca di perfezione formale supera a volte il contenuto stesso di un lavoro, nel suo mondo interiore non ci sono formule o schemi predefiniti da seguire, non ci sono regole o limiti, ma flussi di dialoghi. Il suo compito è quello di incanalarli in una visione coerente per tutti gli attori in gio-

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dialogue

co, dall’armatore al cantiere, agli ingegneri. Filippo Salvetti ha iniziato la sua carriera in Officina Italiana Design di Mauro Micheli e Sergio Beretta, lo studio che da molti anni progetta tutti i modelli del cantiere Riva. Dopo otto anni passati da Officina Italiana e altri otto da Neo Design, da ormai tre anni si occupa, non esclusivamente, dei nuovi modelli di Ferretti Yachts e Custom Line. Ha quarantasette anni, quasi quarantotto; non è un emergente, ma nemmeno uno della vecchia guardia che comprende i progettisti che hanno fatto la storia della nautica italiana. Architetti e designer che possono vantare migliaia di progetti realizzati quando si disegnava con la matita e il curvilinee, perché quelli erano gli strumenti a disposizione.

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Sono progettisti che si occupavano di tutto: carena, coperta e interni. Poi ci sono gli emergenti. Quei giovani o giovanissimi, che si stanno facendo notare. Quelli che usano computer e software. Quelli che in un giorno fanno decine e decine di rendering. Quelli che passano agevolmente dal car design alla nautica e viceversa. Filippo Salvetti è una via di mezzo, e non è l’unico. È uno dei rappresentanti della generazione che sta a metà del guado. Sono i trait d’union tra vecchia guardia ed emergenti. Comincio subito provocandolo e gli dico che spesso ho sentito dire dai progettisti con più lunga esperienza che tutti i giovani, nel senso tutti quelli più giovani di loro, non sanno disegnare una barca perché non sanno navigare.

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Ferretti Yachts 1000.

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«Il Ferretti Yachts 1000 si fa paladino di un nuovo linguaggio con forme ancora più essenziali e pulite capaci di donare all’imbarcazione un aspetto forte, spontaneo ed elegante caratterizzato da una silhouette estremamente fresca e dinamica. La barca introduce un nuovo concetto di flusso a bordo volto a diventare un elemento iconico per le grandi di gamma».

«Ferretti Yachts 1000 is the brand’s flagship and it heralds a new style based on even more simple and clean-cut forms. They give the yacht a strong, spontaneous, and graceful appearance with an extremely fresh and vibrant silhouette. The new concept for onboard flows which has been introduced here is set to become an iconic part of all of the large vessels in the range».

«Quando disegno un Ferretti penso che sto facendo una barca Ferretti e non un Salvetti Yachts». «When I’m working for Ferretti, I consider myself to be designing a Ferretti, not a Salvetti Yachts boat».

Filippo Salvetti sorride, ma non si scompone. «Non credo che un camion sia progettato da un camionista, mi dice. L’esperienza è importante, il feedback degli armatori è fondamentale, ma per questo ci sono delle persone all’interno dei cantieri il cui compito è raccogliere proprio queste informazioni per poi passarle a chi, come me, progetta le barche. Siamo noi che abbiamo il compito di tradurre quelle informazioni in un progetto». Touché. Uno a zero per lui. E non contento, affonda il colpo, rincarando la dose. «Ho sentito qualche mio collega dire che sapeva navigare perché da giovane andava in barca a vela. Solo che lo aveva fatto sugli Optimist o i 420 e non credo che quell’esperienza gli sia

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servita per disegnare un ottanta metri a motore». Dialogando con lui capisco che è trait d’union non solo per ragioni anagrafiche, ma anche per quello che pensa. «L’esperienza che arriva da altri settori come il car design è fondamentale. La contaminazione è preziosa, ma è altrettanto importante che tutte queste nuove idee poggino su solide basi. E quindi l’idea di cosa sia una barca, a che cosa serva e come si navighi, non può mai mancare. Io vengo dalla modellazione. Mauro Micheli e Sergio Beretta mi presero soprattutto per quello e, ancora oggi, nel mio studio, tutti sappiamo modellare. Una volta i progettisti non lo facevano, ma è diventato imprescindibile saper modellare in 3D una barca.


FILIPPO SALVETTI

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Azimut Yachts Atlantis 58. Per il Gruppo Azimut Benetti ha ridisegnato tutta la gamma Atlantis, dai 30 ai 60 piedi, progettando interni ed esterni di oltre 10 modelli e disegnando, sempre per il gruppo, due superyacht di 55 e 67 metri in occasione della Benetti Design Innovation.

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He revamped the entire 30-60 foot Atlantis range for the Azimut Benetti Group, designing the interior and exterior of over ten models, as well as creating two superyachts for the group, 55 and 67 meters long respectively, for the Benetti Design Innovation project.

Azimut Yachts Atlantis 45.

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FILIPPO SALVETTI

Custom Line Navetta 30 Ferretti Group.

«Il tema principale del progetto del Custom Line Navetta 30 era la ricerca di una classicità capace di emozionare per sempre. Un prodotto formalmente equilibrato, armonico nonostante i contenuti da nave. Lavorare sul bilanciamento tra scafo e sovrastruttura ed enfatizzare lo sviluppo orizzontale delle linee esterne è stato fondamentale per donare dinamicità e slancio a un prodotto così particolare e complesso».

«The main focus with the Custom Line Navetta 30 was searching for a design whose classic charms never grow old. It might have the capabilities of a ship, but it is full of harmoniously balanced visual appeal. It was essential to find the right balance between the hull and the superstructure and emphasize the way the external lines stretch out horizontally to add a little vivacious verve to this distinctive, complex creation».

Nel 2016 inizia la collaborazione con il gruppo Ferretti per il completamento del rinnovo della gamma Ferretti Yachts e Navetta di Custom Line. In 2016, he started working with the Ferretti group to complete the revamping of the Ferretti Yachts and the Custom Line Navetta range.

Spesso le barche si assomigliano molto. Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi lavorare sul taglio delle superfici, sui pieni e i vuoti. Modellare in 3D significa alleggerire i volumi e, soprattutto per le barche grandi, magari wide body, dove i volumi sono davvero tanti, la modellazione è quella che ti permette di fare qualcosa di diverso. I volumi e le superfici non sono solo una cosa che attiene allo stile, ma hanno a che fare anche con le masse e le proporzioni». Filippo Salvetti è una persona equilibrata. Più parlo con lui e più ne ho la conferma. Non snobba i giovani, anzi, per lui rappresentano una risorsa molto importante. Ma non intende nemmeno disfarsi dell’esperienza

e degli insegnamenti che arrivano da chi ha iniziato a progettare barche ben prima di lui. «Il successo dei designer italiani non è solo farina del nostro sacco. Molto lo dobbiamo ai cantieri. Sono alcuni storici imprenditori della nautica italiana che ci hanno agevolato. Se osserviamo un vecchio Chris Craft e un Riva notiamo che si somigliano, ma è Carlo Riva che ha saputo importare un concetto, tradurlo in una produzione di serie e soprattutto costruire un mito grazie all’immagine che ha dato dei suoi motoscafi». Saggia considerazione. Quando parla del suo lavoro e del suo attuale studio dove «tutti sanno fare tutto perché non siamo in una catena di montaggio» o analizza le barche

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che più gli sono piaciute e i meriti di altri progettisti che le hanno disegnate, Filippo Salvetti mi ricorda l’effetto che fa un water ballast. Mentre la mia mente viaggia e propende per un’unica direzione, mentre navighi sbandato insomma, il water ballast ti riporta in equilibrio. Sarà anche per questa sua caratteristica che è rimasto in ottimi rapporti con tutti quelli con cui ha lavorato. «Quando ho deciso di lasciare Officina Italiana Design ci ho pensato molto. Ero in dubbio perché lasciavo uno studio molto importante dove mi trovavo bene, ma poi ho capito che dovevo provare a seguire la mia rotta. Con Mauro e Sergio siamo rimasti amici tanto che i primi clienti me li hanno trovati loro».

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Nel 2014 inizia la progettazione della nuova gamma Bugari yachts, barche plananti dai 70 ai 120 piedi.

Bugari F100.

In 2014, he started designing the new range of Bugari yachts, all between 70 and 120 feet long and with planing hulls.

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Ferretti Yachts 500.

«Il design del nuovo Ferretti Yachts 500 rimarca un dinamismo generale grazie a gesti stilistici inediti e innovativi della sovrastruttura. Naturale erede di Ferretti Yachts 720, reinterpreta i nuovi stilemi di gamma, in modo del tutto personale. Ripropone un layout basato su una progettazione centrata sull’uomo e il suo vivere a bordo, approccio tipico del Dna Ferretti».

Saggia decisione anche questa. Salvetti ha lavorato per Atlantis ridisegnando ex novo la linea del cantiere, poi per Bugari che gli ha chiesto di realizzare barche diverse dalle navette che facevano e, più recentemente, per Ferretti e Custom Line. In alcuni casi ha avuto carta bianca, in altri, come per Ferretti, si è trattato di innovare senza stravolgere. «Non credo che ci sia molta differenza, perché in ogni caso si tratta di disegnare tenendo conto delle esigenze del cantiere. Penso che un progettista debba sapersi mettere al servizio del committente. Se il cantiere vuole cambiare stile e tipologia di barca cerchi di fare qualcosa di diverso da ciò che c’è già, se, invece, non ha alcuna intenzione di cambiare il suo Dna, si tratta di attualizzare senza stravolgere. Quando disegno un Ferretti penso che sto facendo una barca Ferretti e non un Salvetti Yachts». FILIPPO SALVETTI’S DESIGN PHILOSOPHY IS TO DIG DEEP INTO EVERY IDEA. Not content with simply uncovering the needs of a client, Filippo is constantly analyzing, whatever challenge he is currently working on. He turns the client’s creative needs into a joint research process, an ongoing exchange of meanings and sensations.

Unlike other areas of design, where the agonizing search for formal perfection can sometimes overshadow the content of a project, there are no formulas or predefined templates to follow in his interior world, no rules or limits, but simply flows of dialogue. His job is to channel them into a coherent vision for all stakeholders: the boat’s owner, the shipyard, and the engineers. Filippo Salvetti started at Mauro Micheli and Sergio Beretta’s Officina Italiana Design, the studio that for many years has been responsible for designing the Riva shipyard’s full range of boats. He has nineteen years of experience to his name: eight at Officina Italiana and eight with Neo Design, and three years of working, among other things, on new models for Ferretti Yachts and Custom Line. At the age of 47, almost 48, he is not an up-and-coming designer, but nor is he one of the old guard who wrote the history of Italian yachting – the architects and designers with thousands of designs under their belts, drawn using a pencil and French curve not to show off, but because those were the tools available. Designers who worked on everything: the hull, the deck, and the interiors. The up-and-coming designers, meanwhile, are the young (or very young) professionals who are

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«The design of the new Ferretti Yachts 500 highlights an overall dynamism thanks to new and innovative stylistic features of the superstructure. A natural heir to the Ferretti Yachts 720, it reinterprets the new styles of the range in a very personal way. It proposes a layout based on a design centered on people and their life on board, a typical approach of the Ferretti DNA».

making a name for themselves, and who use computers and software, creating dozens and dozens of renderings every day, and passing effortlessly from car design to yachts and vice versa. Filippo Salvetti is somewhere in between, and he is not the only one. He is part of the generation caught between the two, bridging the gap between the old guard and the emerging professionals. Rather provocatively, I begin our conversation by commenting that I’ve often heard more experienced designers say that youngsters, meaning everyone younger than they are, can’t design boats because they don’t know how to sail. Filippo Salvetti smiles but maintains his composure. «I don’t believe lorries are designed by lorry drivers», he replies. «Experience is important, and feedback from the owners is crucial, but there are people working at the shipyards whose job is to gather this information and then pass it to the people like me who are designing the boats. Our job is to translate this information into a design». Touché. One-nil Salvetti. Not content with that, he sticks the knife in further. «I’ve heard some of my colleagues say that they know how to sail because they used to go out on a sailing boat when they were younger. Only they had an Optimist or a 420,

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Benetti Design Innovations 67m. In basso, da sinistra Filippo Salvetti, Luigi Livia, Matteo Maj, Andrea Caffieri. Below, from the left, Filippo Salvetti, Luigi Livia, Matteo Maj, Andrea Caffieri. 136

and I doubt that experience helped them design an eighty-meter motor yacht». Speaking to him, I realize he bridges the gap not only in terms of age but also in terms of his thinking. «The experience gained from other sectors like car design is crucial. But while this cross-pollination is extremely valuable, it is equally important that all these new ideas are built on solid foundations: what a boat is, what it is used for, and how it moves. My background is in modeling. It was the main reason Mauro Micheli and Sergio Beretta hired me, and even today everyone in my studio knows how to do it. Designers didn’t use to do it, but knowing how to create a 3D model of a boat has become an essential skill. One boat often looks very similar to the next one. If you want to obtain something different, you need to work on the design of the surfaces, on the solids and voids. 3D modeling allows you to produce lighter

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THE IDEA FACTORY volumes – particularly on large boats, like widebody boats, where the volumes are enormous – so you can create something unique. The volumes and surfaces do not just affect the style; they also have an impact on the masses and the proportions». Filippo Salvetti is a well-balanced person. The more I speak to him, the more this impression is confirmed. He is not snobbish about young designers; on the contrary, he sees them as a very important resource. But nor does he intend to dismiss the experience and lessons learned from those who started designing boats a long time before he did. «The success Italian designers have enjoyed is not entirely our own doing. We owe a lot to the shipyards. Certain historic Italian business owners in the sector made our lives easier. If you look at an old Chris Craft and a Riva you’ll see they are similar, but it was Carlo Riva who managed to import a concept, turn it into a mass-produced object, and above all construct a myth around the image he gave his motorboats». It’s a very good point. When he talks about his work and his current studio, where «everyone knows how to do everything because we’re not an assembly line», or analyses his favorite boats and the merits of the other designers who created them, Filippo Salvetti reminds me of the effect of ballast water. While your mind is traveling and heading in a single direction, while you’re listing, in other words, the ballast restores your balance. This is probably one reason why he has maintained excellent relationships with all the people he has worked with. «I thought very hard before deciding to leave Officina Italiana Design. It was a difficult decision because I was leaving a major studio and I was happy there, but I realized that I had to try to plot my course. I remained friends with Mauro and Sergio, indeed they found me my first clients». This was another wise decision. Salvetti worked for Atlantis, redesigning the shipyard’s range from scratch, and then for Bugari, which asked him to create something a bit different from the Navetta boats they were making. More recently, he has worked for Ferretti and Custom Line. In some cases, he was given carte blanche, while at other times, as with Ferretti, he had to be innovative without overdoing it. «I don’t think the difference is that great because you always have to take on board the shipyard’s demands when you’re designing. I believe designers should be able to adapt to their client’s wishes. If the shipyard wants to change its style and type of boat, you try to diverge from what they had previously; and if it has no intention of changing its DNA, your job is to modernize the design without revolutionizing it. When I’m working for Ferretti, I consider myself to be designing a Ferretti, not a Salvetti Yachts boat».

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Salvetti è docente presso la Facoltà del Design a Milano. Salvetti lectures in the Faculty of Design in Milan. barchemagazine – Ottobre-October 2020



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h3o Yacht Design

All-inclusive h3o Yacht Design, oltre a definire la forma dell’imbarcazione e il suo layout esterno e interno, si occupa di ogni singolo aspetto della progettazione di ogni nuovo modello, compresa la definizione della struttura e dell’impiantistica h3o Yacht Design, as well as creating the shape of the boat and its internal and external layout, also takes charge of every single aspect of the design of each new model, including the structures and on-board systems by Massimo Longoni

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Airmax 54.

ANDREA COLLI È SENIOR ARCHITECT IN H3O YACHT DESIGN, lo studio fondato insieme a Mario Bonelli 15 anni fa. Oltre a definire la forma dell’imbarcazione, a determinarne il layout esterno e interno, Colli e i suoi collaboratori hanno le competenze per progettare ogni aspetto di un nuovo modello: carena, strutture, impiantistica… un plus che li pone come un partner ideale, un interlocutore unico in grado di dare risposte e soluzioni a qualsiasi necessità nasca in ordine alla genesi di un’imbarcazione. h3o ha al suo attivo un caleidoscopio di barche di ogni tipologia, dalle prime serie di RIB Pirelli Pzero al runabout ultra sportivo Revolver 42, al motoscafo classico Tornado 38, al catamarano a vela X Factor, alle commesse arrivate dal mercato Usa con il fisherman walkaround Kraken 36 e la serie di jet tender Argojet, fino al Compasso d’Oro vinto per la taxi boat elettrica Repowere. «Qualsiasi tipologia di barca ci venga chiesto di

progettare il nostro approccio da yacht designer è lo stesso: analizziamo e cerchiamo di individuare tutte le criticità legate al suo utilizzo trovando soluzioni tecniche in grado di superarle. Le barche, oltre ad assolvere a una funzione primaria, quella del navigare, con tutti i tecnicismi, sono oggetti molto complessi perché devono saper rispondere a quelle istanze legate alla vita di bordo: dormire, mangiare, muoversi, divertirsi…», afferma Andrea Colli. Anche sotto il profilo della progettazione navale, dove le problematiche legate alle funzioni e alle specificità richieste della loro tipologia, innanzitutto se a vela o a motore, le complessità sono parecchie… Grazie al prezioso apporto dell’architetto Mario Bonelli, dell’ingegner Paolo Portinari e dei collaboratori che compongono il team di h3o Yacht Design, riusciamo realmente a sviluppare ogni progetto e ingegneria di bordo in maniera integrata, trovando subito riscontro alla fattibilità delle idee.

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Ogni processo avviene nello studio e ciò, oltre a garantire massima qualità al progetto, riduce sicuramente il time to market di una nuova barca. Ad alzare l’asticella c’è un altro fattore imprescindibile, che deve essere il denominatore del progetto di un’imbarcazione, in quanto innegabilmente oggetto di lusso: la sua bellezza, il fattore emozionale. L’avere avuto un passato commerciale mi aiuta a comprendere ed anticipare, talvolta, i gusti del mercato. Ok la tecnologia, vanno bene le prestazioni, ma, per colpire, un oggetto deve essere bello. La bellezza, le forme sono diventate parti delle principali motivazioni d’acquisto. Soprattutto per il più raffinato e sensibile pubblico femminile. Le percezioni estetiche sono diverse e soggettive e cambiano da paese a paese. Bisogna studiarle, valutarle e integrarle, poi però, fateci caso, quello che è bello è tale sempre e ovunque. Quando il design applicato all’industria non è


h3o Yacht Design

Argosjet 325.

Aesthetic perceptions are subjective, and they vary from person to person and from country to country, so they have to be studied, assessed and taken on board. That said, a beautiful object is and remains beautiful everywhere.

Emirates 56.

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Le percezioni estetiche sono diverse, soggettive e cambiano da paese a paese. Bisogna studiarle, valutarle e integrarle, però il bello è tale sempre e ovunque.

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THE IDEA FACTORY più una scienza, ma una disciplina. L’armonia delle forme sta alla base del design: probabilmente è il vero segreto. Parlando di presente e di futuro, a cosa state lavorando in questo momento? È un momento molto interessante per h3o, perché stiamo seguendo diversi progetti sia in Italia sia negli Usa e in Sud America, dove siamo già presenti in Brasile con il RIB Torpedo Marine. Vorrei citare una nuova linea di gommoni che stiamo studiando per Nuova Jolly, sempre nel settore RIB. È un interessante progetto che incrocia i vantaggi del gommone con quelli delle moto d’acqua e poi un lavoro molto importante che ci porta fuori dal diporto, si tratta di un progetto in ambito militare del quale, per ovvie ragioni, non possiamo anticipare nulla.

Cat X Factor.

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Mario Bonelli.

Paolo Portinari.

In addition to their primary function of sailing, boats are very complex objects because they must also meet all the needs connected to life on board.

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ANDREA COLLI IS SENIOR ARCHITECT AT H3O YACHT DESIGN, the studio he founded with Mario Bonelli 15 years ago. As well as creating the shape of each boat and defining the internal and external layout, Colli and his colleagues have the skills required to design every last aspect of a new model, including the hull, the various structures and the onboard systems. This unique ability makes the studio an ideal partner, able to meet any needs that may arise as a vessel takes shape. h3o has a vast array of boats of all types to its name, from its early series of Pzero Pirelli-branded RIBs and the ultra-sporty runabout Revolver 42 to the classic motorboat Tornado 38 and the sailing catamaran X Factor, as well as commissions for the American market, including the walkaround fishing boat Kraken 36, the range of Argojet jet tenders and the Compasso d’Oro-winning Repowere electric taxi boat. «Whatever type of boat we are asked to design, as yacht designers we always follow the same approach: we carry out analysis and seek to identify all issues linked to the boat’s use, before searching for the required technical solutions. In addition to their primary function of sailing, with all the technical

Le barche, oltre ad assolvere la funzione primaria del navigare, sono oggetti molto complessi perché devono saper rispondere a tutte le istanze legate alla vita di bordo.



THE IDEA FACTORY

Ogni processo avviene all’interno dello studio e ciò, oltre a garantire massima qualità al progetto, riduce sicuramente il time to market di una nuova barca. We carry out all processes in the studio, and as well as ensuring the design is of the highest quality, this undoubtedly reduces a new boat’s time to market.

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Revolver 42.

aspects that implies, boats are very complex objects because they must also meet all the needs connected to life on board: sleeping, eating, moving around, having fun, and so on», Andrea Colli notes. There are plenty of complexities to deal with in the naval engineering alone, regarding the boat’s functions and specific considerations related to the type of craft it is, first and foremost whether it is a sailing or a motor boat... Thanks to the invaluable work of architect Mario Bonelli, engineer Paolo Portinari and our other colleagues in the h3o Yacht Design team, we can integrate all our design and on-board engineering, and so assess immediately whether or not our ideas can be turned into reality. We carry out all processes in the studio, and as well as ensuring the design is of the highest quality, this undoubtedly reduces a new boat’s time to market. Then there’s another crucial factor in the design of a boat, which is undeniably a luxury object: its beauty and the emotional side. Thanks to my past experience in the business world, I can understand and sometimes even anticipate market trends. Technology and performance are all well and good, but to have an impact an object has to be beautiful. Beauty and form have become two of the major reasons for buying a boat, particularly for more refined and sensitive female clients. Aesthetic perceptions are subjective, and they vary from person to person and from country to country, so they have to be studied, assessed and taken on board. That said, a beautiful object, where the design applied to the industrial side is more an art than a science, is and remains beautiful everywhere. At its heart, design is about harmony of forms: perhaps this is the true secret of beauty. Talking about the present and future, what are you working on at the moment? These are very interesting times for h3o, as we are working on various projects in Italy and the USA, and in South America, where we have already launched the Torpedo Marine RIB in Brazil. One project in particular I’d like to mention is a major project away from the world of pleasure boating: a new range of RIBs we’re designing for Nuova Jolly. It’s an interesting design that combines the advantages of a dinghy and a jet ski, and is being developed for military use – as a result, for obvious reasons, we can’t provide any more details.

Tornado 38.

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PEOPLE

PEOPLE

photo by Ainhoa Sánchez.

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KNUT FROSTAD

L’importante è VINCERE, non partecipare What matters is WINNING the race, not just COMPLETING IT Personaggio affascinante e carismatico, Knut Frostad è un uomo di mare, ma anche uomo di business. Prima atleta olimpico, poi skipper oceanico, ora manager alla guida del colosso Navico. Ci ha raccontato la sua visione del mondo della nautica A fascinating and charismatic personality, Knut Frostad is a man of the sea, but also a man of business. First an Olympic athlete, then an ocean skipper, and now a manager leading the giant Navico. Frostad shared his vision of the nautical world with us by Luca Sordelli barchemagazine – Ottobre-October 2020

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PEOPLE IN NORVEGIA È UNA VERA STAR. La gente lo conosce, lo ama, lo ferma per strada. Scene da noi riservate ai calciatori. Ma la vela lassù è un’altra cosa e poi Knut Frostad è una persona speciale. 53 anni, velista, giornalista, scrittore, uomo di marketing e manager. Tutte cose che ha fatto ad alto livello. In barca ha partecipato a due olimpiadi (la seconda con il windsurf) e a quattro giri del mondo in equipaggio, due volte come skipper. Laureato in Business and Administration, è stato manager della Volvo Ocean Race e ora guida Navico, colosso dell’elettronica per la nautica con 1.500 dipendenti e una rete di distribuzione in 100 paesi con i brand Simrad, B&G e Lowrance. Navico ha la peculiarità di avere un gamma di prodotti che copre tutta la nautica da diporto, avete quindi un punto di osservazione privilegiato. Come si stanno muovendo le richieste del mercato nel mondo dei pescatori, in quello dei velisti/regatanti e infine in quello delle barche a motore? In generale, dal nostro punto di vista, stiamo osservando nuove richieste dagli armatori, soprattutto nel mondo della pesca con prevalenza per i laghi rispetto al mare, che acquistano una seconda, terza e magari anche quarta barca. Nel complesso però, il numero di nuovi utenti non cresce. Il mercato delle barche a motore va un po’ meglio della vela, in particolare quelle di dimensioni medio-piccole. La vela è una realtà più complessa, è più difficile attirare nuovi armatori ma, a lungo termine, sono sicuro che metterà di nuovo in mostra buoni numeri. Andare in barca a vela è un’attività 150 fantastica, fa trascorrere giornate meravigliose e la gente, dopo la pandemia, se ne renderà conto ancor di più. Lei ha una lunga esperienza nel campo delle regate. Quanto le è servito essere skipper una volta a capo di un’azienda? Molto, prima di tutto perché come skipper, che regata ad alto livello, vivi in un mondo molto trasparente. Gli altri sanno tutto di te: non c’è nascondiglio su una barca e gli altri membri dell’equipaggio conoscono ogni parte di te. Sono quindi abituato ad essere trasparente, e penso sia un punto di forza quando si guida un’azienda come Navico. Poi perché la mia esperienza di navigatore oceanico mi permette di gestire ogni situazione. Ci vuole qualcosa di molto particolare per farmi stressare. Se hai affrontato gli iceberg e le tempeste dei mari del Sud, gli altri problemi ti sembrano sempre abbordabili. In sostanza vedo il business come uno sport, entrambi sono una competizione. Anche essere a capo di Navico è una grande regata, meno fisica. Navico opera in un settore estremamente competitivo, i nostri rivali sono forti. Stiamo combattendo ogni giorno e io adoro l’elemento competitivo. Come skipper sono attratto dalle sfide, non mi scoraggiano. Lei ha iniziato ad andare in barca quando si navigava con le vere carte nautiche, quelle di carta, la bussola, squadre e compasso. Nostalgia? O evviva l’elettronica? Un grande evviva per l’elettronica! Per la sua facilità d’uso quando si naviga, l’elettronica è semplicemente imbattibile. Rende tutto più facile. Detto questo, quando navigo con la mia famiglia, uso ancora carte di carta per mostrare ai miei figli che puoi stendere un enorme pezzo di carta e vedere l’intero Oceano Atlantico. La carta ti offre una prospettiva unica per capire distanze e dimensioni. Uno schermo difficilmente te lo consente.

Anche nel mondo della nautica si fa sempre più riferimento all’ecologia, al rispetto dei mari e dell’ambiente. Pensa che siano più operazioni di marketing, anche di “greenwashing”, o le sembra di percepire un reale sentimento in quella direzione? Non ho dubbi sul fatto che i diportisti si preoccupino dell’ambiente. La nautica è un’attività all’aperto immersa nella natura: si dorme in rada, si nuota, si fanno immersioni, si pesca… si capisce subito se c’è inquinamento. Credo che i diportisti abbiano un forte rapporto con il mare e che vogliano proteggerlo. Nonostante ciò, l’industria del diporto ha fatto finora ben poco. La normativa, ad oggi, è ancora molto blanda, dobbiamo imporre a noi stessi di fare molto di più. Sono sicuro al 100% che accadrà, perché le nuove generazioni che entrano in questo mondo hanno una prospettiva completamente diversa sulla natura.

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In Navico stiamo facendo grandi passi avanti sia con il nostro packaging ecocompatibile sia con la condivisione dei nostri dati topografici (tramite BioBase), ma c’è molto di più in arrivo… Cos’è più impegnativo: una tappa nei mari del Sud, o il lancio di un nuovo prodotto sul mercato? Entrambe sono sfide dure, ma sono più facili da affrontare se hai la squadra giusta intorno a te. La parte davvero difficile in tutti e due i casi comunque non è solo arrivare alla fine, ma vincere. Come fare un nuovo prodotto che sappia battere la concorrenza? Come prepararsi per affrontare le latitudini estreme meglio di tutti gli altri team in regata? Questo è il centro della questione. Come se la immagina la barca del futuro? Elettronica, domotica, automazione saranno veramente così importanti, sarà possibile gestirle mantenendo il rapporto tra l’uomo e il mare al centro di tutto?


FORESTI E SUARDI KNUT FROSTAD

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«Sailing is a safe holiday for all the family and it’s a good way to explore the world». Knut Frostad barchemagazine – Ottobre-October 2020

«Quella in barca è una vacanza sicura per tutta la famiglia ed è un buon modo per esplorare il mondo».


PEOPLE Dopo la pandemia, il mondo, in molti modi, è cambiato. Cambierà anche il modo di navigare? Spero che porti più gente a navigare. L’ho detto prima, ma mi fa piacere ripeterlo. Quella in barca è una vacanza sicura per tutta la famiglia ed è un buon modo per esplorare il mondo. Le persone dovrebbero godersi lo stile di vita che comporta il navigare a vela, il suo ritmo. Abbracciare il tempo sull’acqua.

Ho una visione abbastanza chiara quando si tratta di automazione estrema, come ad esempio l’ormeggio assistito. Per me, la nautica da diporto è una professione, ma anche una passione. Arrivare a saper condurre la propria barca è alla base della scelta di averne una. Se la tecnologia arriva al punto in cui portiamo via il timone al comandante, abbiamo frustrato la sua più grande passione. Non bisogna togliergli la soddisfazione di un ormeggio perfetto. Regata ancora molto? Le piace navigare coi foils? Ho meno tempo per farlo, faccio una regata vera all’anno. Per quanto riguarda la vela con foil, sì, mi piace molto e attualmente ho proprio un windsurf con i foil. Sono ancora un po’ scettico sul costo, ma è un’innovazione fantastica.

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«Navico is in a competitive industry and our rivals are strong. We’re fighting every day and I love the competitive element! Being a skipper, I am attracted to a big challenge and not daunted by it». Knut Frostad

IN NORWAY, HE IS AN ACTUAL STAR. People know him, love him, and stop him on the street. Scenes that would be reserved only to football players in this country. But in Norway, sailing is special, and Knut Frostad is a special person. 53 years old, a sailor, journalist, writer, marketer, and manager. All professions he has practiced at the highest level. In sailing, he participated in two Olympic Games (the second in windsurfing) and sailed four times around the world as a crew, twice as a skipper. Graduated in Business and Administration, he is the former CEO of Volvo Ocean Race and currently heads Navico, the marine electronics giant counting 1,500 employees and a distribution network in 100 countries with brands Simrad, B&G and Lowrance. Navico is characterized by a range of products that spreads across the entire sector of pleasure boating, so you are in a privileged

«Navico opera in un settore estremamente competitivo, i nostri rivali sono forti. Stiamo combattendo ogni giorno e io adoro misurarmi con questo elemento. Come skipper sono attratto dalle sfide, non mi scoraggiano».

position to observe the industry. We would like to know your opinion about how requests from the market are going in the world of fishermen, sailors/racing, and finally motorboating. Generally speaking, we’re seeing an influx of new boaters, which is expanding our overall market. Owners that buy a second/third/fourth boat are great, but it doesn’t grow the market! Because of this influx, the fishing market is currently extremely strong, with freshwater even stronger than saltwater. The powerboat market is generally doing better than sailing, particularly because of the growth in small to mid-sized powerboats. Sailing is perhaps not being driven by new participants in the same way because it’s a whole new science. It requires a high level of skill and the purchase consideration is usually much longer. My prediction is that sailing will still do very well in the long term – it doesn’t matter that it takes time and is less accessible – it’s a fantastic day away and people will realize that after the pandemic. In terms of recovery, the sailing market is strongly comprised of European manufacturers that were forced to close their operations for longer during COVID-19, so perhaps recovery will take a little longer. You have a lot of experience in the sail racing field. How important has being a skipper been to you after becoming the head of a company? Very important. First of all, because being a skipper in a racing context, you are living in a very transparent world because people know everything about you! There is no hiding place on a boat and people see every part of you. I’m therefore used to being transparent, which I think is a strength when leading a company like Navico. And then because my background as a skipper allows me to handle any situation. It will take an awful lot to stress me! From icebergs, cyclones, and storms, when you’re sailing around the world, you learn how to work as a team and deal with the big dangers that arise. I see business as a sport in the sense that it’s a competition. It’s a race, but it’s less physical. L’obiettivo principale di Frostad è l’integrazione totale tra strumentazione, software, app, cartografia e barca. In questo processo viene posta la massima attenzione alla sostenibilità e alla ricerca di soluzioni innovative nell’uso dei materiali. Frostad’s main goal is full integration between instruments, software, apps, nautical charts, and the boat. In this process, he places the highest attention on sustainability and the search for innovative solutions in the use of materials.

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GPY MARINE SRL

FUTURA YACHT

OFFICIAL DEALER ITALY

Nord-Est Distributor

m.granai@gpy.it

sales@futurayacht.com

Marina Cala de’ Medici - Tel. +39 0586 764925

San Giorgio di Nogaro

Marina di Varazze - Tel. +39 019 9354468

Tel: +39 335 6406227

Sanremo Portosole - Tel. +39 349 8855590


PEOPLE

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Frostad, the former CEO of Volvo Ocean Race, boasts an important and long sailing and ocean experience. He participated twice in the Olympics, in 1988 and 1992 in windsurfing, and sailed around the world three times.

Frostad, ex CEO della Volvo Ocean Race, ha un’importante e lunga esperienza velica e oceanica. Ha partecipato a due campagne olimpiche, nel 1988 e 1992 sui windsurf, e fatto tre giri del mondo a vela.

Navico is in a competitive industry and our rivals are strong. We’re fighting every day and I love the competitive element! Being a skipper, I am attracted to a big challenge and not daunted by it. You started sailing using nautical charts, the ones made of paper, a compass, set squares, and compasses. Are you nostalgic about the past? Or is it hurray for electronics? A big hurray for electronics! For pure user-friendliness and navigation, electronics are simply unbeatable. It makes everything easier. Having said that, when cruising with my family, I still use paper charts to show my kids. You can roll out a massive piece of paper and see the whole of the Atlantic Ocean – paper gives you that unique perspective of distances and scale, which is harder to obtain on a screen. Even in the nautical field, people today speak more and more about ecology, respecting the seas and the environment. Do you think that these are mostly marketing operations, or “greenwashing”, or do you perceive a true sentiment, authentic attention in that direction? I do not doubt that boaters do care about the environment. Boating is an outdoor activity

immersed in nature: you stop, fish, dive, swim and you also get a strong sense of pollution. I believe that boaters have a strong relationship with the ocean and they want to protect it. Despite this, the industry has done very little so far. Up until today, the recreational industry has had marginal regulation so we have to impose it on ourselves to do much more. I’m 100% confident it will happen because new generations entering the industry have a completely different perspective on nature in general. At Navico, we’re making big steps with both our packaging and the sharing of our topography data (through BioBase), but there is plenty more to come… What is more demanding: a leg in the South Sea or the launch of a new product on the market? Both are demanding but they are possible if you have the right team around you. The really difficult part for both is not just completing them, but winning. How will you launch that new product that will beat the competition? Or ensure you battle the elements of the Southern Ocean quicker and more accurately than the rest? That’s the hard part. How do you imagine the boat of the future? Will electronics, domotics, and automation be so important? Will it be possible to manage while maintaining a central focus on the relationship between man and sea? I have quite a strong view when it comes to automation and autonomous docking etc. For me, recreational boating is a passion and also a skillset. To master your boat is a big part of the motivation to purchase it in the first place. If technology gets to a point where we take the steering wheel away from the captain, we’ve removed his biggest passion in life! That proud feeling he/she gets when docking his boat perfectly in the marina is unique and we shouldn’t look to remove it. Are you still racing? Do you like sailing with foils? I still get to race once a year. Regarding sailing with foils, yes, I like them, and I currently have a windsurf with foils. I’m still a bit skeptical about the cost, but it’s fantastic that this innovation is happening. After the pandemic, the world has changed in many ways. Will sailing change as well? I hope it will lead to more people sailing! I’ve said it many times before since the pandemic began, but it’s a safe vacation for all the family and it’s a good way to explore the world. People should enjoy the lifestyle of sailing, the pace of it, and embrace time on the water.

Nato a Harstad, in Norvegia, il 4 giugno del 1967, Frostad ha un background di business nel management, ha ricoperto diverse posizioni di direttore e consigliere in aziende internazionali, è membro attivo del consiglio di amministrazione di Navico dal 2005. Born in Harstad, Norway, on 4 June 1967, Frostad has a business and management background and has held several positions as manager and director in international companies. He has been an active member of Navico’s Board of Directors since 2005.

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PEOPLE PEOPLE

Di padre in figlio 156

Doppio confronto tra due aziende storiche della nautica italiana e tra due generazioni differenti: Gpy Marine e Pedetti Yacht Sales

GPY MARINE E PEDETTI YACHT SALES HANNO PIÙ DI UNA COSA IN COMUNE: SONO DEALER FEDELI DA MOLTI ANNI ANCHE SE DI MARCHI DIVERSI. Pershing, Itama, Mochi, Ferretti e Sirena Marine per Gpy, mentre Pedetti tratta Menorquin, Rodman e, recentemente De Antonio. Entrambi hanno una sede in Liguria, ma non solo. E, soprattutto, ai capitani di lungo corso, si sono aggiunte le seconde generazioni. «Ho studiato Economia Aziendale, racconta Giovanni Granai di Gpy, ma mi è stato molto utile affiancare mio padre Maurizio, sin dall’inizio. Frequentavo i corsi all’Università e facevo esperienza sul campo allo stesso tempo». «Mio figlio Davide è arrivato da poco, racconta Giancarlo Pedetti, perché condivide con me la stessa passione per il mare e ha capito che vendere barche è un lavoro molto più piacevole di qualsiasi altro lavoro d’ufficio». Per questo abbiamo deciso di organizzare una intervista a quattro voci: Giancarlo Pedetti e suo figlio Davide da un lato e, dall’altro, Maurizio e Giovanni Granai per Gpy Marine. I brand che rappresentate sono stati scelti da voi o la vostra azienda è stata scelta da loro? Maurizio Granai: Nel momento in cui avverti il forte desiderio di una crescita professionale devi mettere

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PEDETTI PEDETTI- GRANAI - GRANAI

From father to son We chat to two generations at two historic Italian yacht companies: GPY Marine and Pedetti Yacht Sales by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello

in atto tutte quelle azioni che servono a raggiungerlo. Così abbiamo valutato l’organizzazione, anche di vendita, di top-player presi a riferimento e abbiamo interagito al fine di iniziare un percorso che risultasse soddisfacente per entrambi. A seguito di valutazioni e analisi da parte del primo brand sul quale avevamo posto il maggior interesse, siamo stati gratificati con l’inclusione nel loro network di vendita come Exclusive Dealer, e di ciò siamo loro grati. Giovanni Granai: Credo sia stato un mix perfetto, un po’ siamo stati noi a sceglierli e un po’ sono stati loro a scegliere noi. Il nostro impegno si è caratterizzato per la capillarità sul territorio, una storia consolidata e un desiderio di crescita. E poi, molto importanti sono stati i prodotti di quei brand che sono un punto di riferimento nel mondo. Il nostro è stato un “colpo di fulmine”. Giancarlo Pedetti: I brand li abbiamo scelti noi, anche De Antonio Yachts. Eravamo alla ricerca di un prodotto innovativo. Lo abbiamo studiato, provato, confrontato con i prezzi dei competitor ed è un prodotto radicalmente differente dal cantiere Sasga Yachts che realizza i Menorquin. Le due cose convivono senza problemi. Adesso mi aspetto di vendere anche 300 De Antonio, senza smettere di vendere i Menorquin.

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PEOPLE Davide Pedetti: io ho avuto un particolare peso nella scelta di De Antonio Yachts: ritengo, come tutti noi, che sia un prodotto che può avere un particolare successo nel mercato italiano. D’altronde per ora stiamo ricevendo moltissime risposte positive dai nostri clienti. Anche i proprietari del cantiere sono estremamente contenti di essere rappresentati da noi. Quali sono i punti di forza della vostra azienda? M.G.: D’impulso direi l’esperienza di oltre 40 anni, ma non è corretto, perché la nautica di venti, trenta o quarant’anni fa, non è la stessa di oggi. Fare nautica oggi, ancorandosi all’esperienza del passato, porta alla sterilizzazione dell’azienda. Sono convinto, invece, che la nostra forza è rappresentata da noi che lavoriamo ogni giorno facendo attenzione a ciò che ci circonda, cercando di anticipare gli eventi, trasformandoli in opportunità. La nostra forza è il desiderio di trasmettere le conoscenze, la dedizione, la passione, la grinta, la correttezza. Il nostro lavoro è fatto prevalentemente di rapporti umani, di interlocuzione a ogni passaggio, di disponibilità, il tutto con l’obiettivo di acquisire la stima e la fiducia degli armatori. Il fattore umano è, di fatto, sempre più importante. G.P.: Abbiamo uffici in diverse parti d’Italia e, grazie a questo, un contatto diretto con i nostri clienti. I punti di forza sono assistenza, servizio e disponibilità. L’80% dei nostri “nuovi” clienti era già stato nostro cliente. In particolare, ce n’è uno che è partito da un 8 metri ed è arrivato al Menorquin 68. Per De Antonio ci aspettiamo una clientela esigente, attirata dalle linee moderne e di design. Un altro punto di forza può essere la scelta di un sistema propulsi-

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«When you have your heart set on growing your business, you do everything you can to achieve your goals».

vo con i fuoribordo, che sono sinonimo di facilità di gestione. Il fatto che i fuoribordo siano nascosti sotto il prendisole permette una migliore fruizione degli spazi a bordo e una riduzione del rumore. D.P.: Il nostro primo punto di forza è il prodotto: anche se si tratta di marchi le cui imbarcazioni sono caratterizzate da una filosofia radicalmente diversa tra loro, offrono un prodotto che risponde alle richieste anche degli armatori più esigenti, sia per la qualità costruttive, sia per le doti di navigazione. Senza dimenticare lo stile: oggigiorno ad un armatore non basta avere un qualcosa che lo porti per mare, vuole un prodotto che lo rappresenti e che gli permetta di distinguersi. Il secondo punto di forza siamo noi. Come avete vissuto questo particolare momento di mercato? M.G.: È stato un periodo straordinariamente singolare, spero unico, privo di precedenti esperienze che avrebbero potuto aiutarci. E ognuno di noi, credo, l’abbia vissuto con serietà, nel rispetto dei protocolli ricevuti, con un minimo di apprensione, ma con determinata consapevolezza che sarebbe terminato. Nonostante l’assenza dai porti però, non ci siamo mai fermati, abbiamo valutato nuovi modi di comunicazione, imparato a lavorare in videoconferenza, impiegato il periodo per approfondire le nostre conoscenze. La quotidianità in quei mesi è cambiata e, certamente, muterà anche in futuro, ma sono convinto che ogni cambiamento porterà anche i suoi benefici. Dovremo adeguarci, rimodularci e aggiornare ancora una volta il nostro modo di essere, di lavorare, di relazionarsi.

«Nel momento in cui avverti il forte desiderio di una crescita professionale devi mettere in atto tutte quelle azioni che servono a raggiungerlo». Maurizio Granai

Ferretti Yachts 720.

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PEDETTI - GRANAI

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Pershing 8X.

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PEOPLE

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De Antonio Yachts D34 Open.

D’altronde ogni dieci anni circa, da quando ho iniziato l’attività, è questo quello che ho dovuto fare. Oggi sicuramente in maniera più marcata e sarà l’upgrade più impegnativo, visto le primavere che mi porto dietro. Ma affrontare nuove sfide e nuove realtà con la giusta umiltà regala sempre quel pizzico d’adrenalina che permette di raggiungere l’obiettivo. G.G.: Facendo tesoro di questa esperienza, penso che il lockdown ci ha insegnato che la quotidianità del nostro lavoro può e dovrà, esser vissuta in maniera diversa. Ci siamo orientati maggiormente al B2C, vogliamo fornire agli armatori molte più esperienze multimediali, fruibili in mobilità. Sono fermamente convinto che dobbiamo continuare a investire in questo senso, allineandoci, per quanto possibile, all’automotive. G.P.: Questo particolare momento di mercato ci ha per forza di cose portato a un ritardo perché non abbiamo avuto la possibilità di interfacciarci con i clienti, tuttavia abbiamo visto che alla fine del lockdown c’è stata una grande voglia di tornare a navigare, forse perfino maggiore degli anni scorsi. Già nei primi giorni dopo la fine del lockdown abbiamo chiuso parecchie vendite. D.P.: Credo che ad un certo punto tutti noi ci siamo

chiesti quale sarebbe stata la realtà economica che avremmo trovato alla fine del lockdown, e chi come noi lavora nel campo dei beni di lusso con un punto interrogativo ancora maggiore. Come ha detto mio padre, i nostri dubbi sono stati fugati dall’arrivo, in netto anticipo rispetto al solito, di ordini consistenti per il 2021. Come sono cambiati i vostri clienti/armatori negli ultimi dieci anni? M.G.: Certamente sono più “armatori” nel vero e proprio senso del termine. Sono persone che non si lasciano trascinare dalle mode del periodo, ma hanno una profonda passione per la nautica, per l’andar per mare e sanno quello che serve alla loro barca. Sono più attenti nella scelta del prodotto, sia in termini di armonia nel design, sia nella qualità della costruzione. Le barche oggi sono di straordinaria qualità, costruite con materiali tecnologici, e offrono più spazio a bordo. Questi sono plus vincenti che gli armatori più qualificati apprezzano. Per ognuno di loro la barca deve, in qualche modo, significare unicità, bellezza, identità. Sono in molti che si documentano autonomamente con tutti gli strumenti che social, web e stampa specializzata mettono a disposizione. Hanno le idee molto chiare e prendono

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contatto con noi dopo aver già valutato il prodotto. Da un virtual tour, infatti, riescono a interpretare il valore e la relativa soddisfazione che potranno ricevere. G.P.: Per Menorquin i clienti non sono cambiati. Alcuni arrivano dalla vela, altri da barche a motore molto grandi, ma sono quasi tutti clienti che non sono alle prime armi. Le Menorquin sono fatte per navigare, per macinare tante miglia con qualsiasi condizione di mare e quindi sono cercate da armatori esperti. Sono tutte in classe A, perfino la più piccola. I nostri clienti fanno almeno 250 ore di moto all’anno e molti navigano più di 700/800 miglia ogni vacanza. Qual è il vostro rapporto e come risolvete le differenze di opinione? M.G.: Impegnativo e motivante. Così riassumerei il rapporto padre/figlio in azienda. È una cosa che mi sono sempre auspicato e sono felice di aver raggiunto l’obiettivo. Le responsabilità e le attenzioni nella co-gestione sono, da parte mia, maggiori rispetto al periodo passato. Il vantaggio è che spesso ritrovo in Giovanni quella spinta motivazionale che avevo da giovane quando ho iniziato l’attività e ciò mi permette di vivere meglio la vita di tutti i giorni.


PEDETTI - GRANAI

«If you get bogged down in your past experience in today’s boating industry, your company will become stale».

«Fare nautica oggi, ancorandosi all’esperienza del passato, porta alla sterilizzazione dell’azienda». Giancarlo Pedetti

De Antonio Yachts D28 Open.

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PEOPLE In ogni rapporto umano esiste una diversità di pensiero, in questo caso la soluzione è facilitata dal forte legame affettivo che ognuno porta dentro di sé. La differenza di opinione genera confronto, riflessione, approfondimento, tutti comportamenti che non possono far altro che rendere entrambi migliori. E di questa dialettica ne beneficia anche la gestione dell’azienda. G.G.: Ogni analisi o risposta non può che iniziare con la gratitudine verso “Mau”. Realisticamente non avrei avuto la possibilità di ricoprire il ruolo che ho oggi, se non fosse per il suo pregresso. È doveroso, quindi, dargliene atto. Il suo bagaglio di esperienze e conoscenze è un serbatoio dal quale è una fortuna per me poter attingere. Il nostro rapporto è schietto e sincero. Sono all’ordine del giorno le discussioni, gli scambi di opinioni e le divergenze, sarebbe strano se non fosse cosi. Un confronto aperto e libero è una cosa che difficilmente si può avere nel semplice rapporto tra datore di lavoro e dipendente. Il nostro rapporto dà la possibilità ad ognuno di esprimere, seppur talvolta con forza, le proprie idee. D.P.: Ci mandiamo a quel paese (ride)… G.P.: Diciamo che siamo due persone adulte che sanno che c’è sempre una ragione e anche un risvolto della medaglia. E quindi, alla fine, un punto d’incontro si trova. Comunque, se qui c’è una vittima sono proprio io (ride) che devo sopportare tutto, ma lo faccio volentieri perché, credo, che con un paio di anni di rodaggio, Davide saprà raggiungere importanti traguardi. Meglio la saggezza dei padri o la rivoluzione 162 dei figli? M.G.: La rivoluzione saggia! Più che mai oggi c’è bisogno di persone che mettano in atto un cambiamento epocale, rivoluzionando quegli schemi che immaginavamo granitici, senza però dimenticarsi la saggezza e l’umiltà. G.G.: Scelgo il cambiamento. Una parziale rivoluzione che porti le nostre aziende in un ambiente che difficilmente poteva esser immaginato dai nostri genitori. Negli ultimi 30 anni è cambiato il modo di ac-

cedere alle informazioni come in nessun’altra epoca. La lungimiranza e l’esperienza dei padri deve servire a guidare la rivoluzione con la loro saggezza. D.P.: Non si fa nessuna rivoluzione senza avere studiato la storia. Ho la fortuna di poter imparare da una persona che ha costruito imbarcazioni dai 10 ai 35 metri, facendo tesoro dei suoi successi. Il tutto con un occhio a quella che è la realtà di oggi. G.P.: Forse meglio la saggezza dei padri, ma poi servirà la rivoluzione dei figli. La rivoluzione dei figli serve per dare una spinta all’innovazione e la saggezza dei padri serve per dare un freno ai figli e guidarli nella giusta direzione. Le due cose si compensano. Così si minimizzano gli errori perché fare un errore è facilissimo. Da quando è arrivato Davide sento uno stimolo ancora maggiore per questo lavoro. C’è una sorta di competizione tra di noi, una competizione sana. Vedremo se riuscirò a vendere più Menorquin io oppure De Antonio lui. Poi facciamo i conti a fine anno. GPY MARINE AND PEDETTI YACHT SALES HAVE SEVERAL THINGS IN COMMON. Although they represent different brands, they have been loyal dealers of their chosen products for many years: GPY sells Pershing, Itama, Mochi, Ferretti and Sirena Marine, while Pedetti deals with Sasga, the renowned Menorquin range of yachts, Rodman and – a recent addition – De Antonio. Both have headquarters in Liguria, but have also expanded further afield. And, most significantly of all, the long-standing captains at both firms have been joined at the helm by the next generation. «I studied business economics», Giovanni Granai from GPY explained, «but working alongside my father Maurizio from the very start was invaluable. I was attending lectures and getting relevant work experience at the same time». «My son Davide joined the firm recently», Giancarlo Pedetti noted, «because he shares my passion for the sea and realised that selling boats is much more rewarding than any other office job». We therefore decided

to organise a four-way interview: Giancarlo Pedetti and his son Davide on the one hand, and Maurizio and Giovanni Granai, representing GPY Marine, on the other. Did you choose the brands you represent, or did they choose you? Maurizio Granai: When you have your heart set on growing your business, you do everything you can to achieve your goals. So we analysed the structure of certain leading players in the field, including their sales, and began discussions with them on how we could generate positive results for both parties. We were very grateful to be appointed as an exclusive dealer for our top choice of brand, once they had carried out their assessments and analysis. Giovanni Granai: I think we had the perfect mix – in some ways we chose them, and in other ways they chose us. We stood out for our widespread presence throughout Italy, long history and desire for growth. And the products offered by these worldleading brands were of fundamental importance. For both us and the firms we represent it was love at first sight. Giancarlo Pedetti: We chose the brands, including De Antonio Yachts. We were looking for something innovative. We studied and tested their products, and compared prices with their competitors, and they proved to be radically different from Sasga Yachts’ Menorquins. The two sit side-by-side without any issues. I now expect to sell as many as 300 De Antonios, without affecting sales of the Menorquins. Davide Pedetti: I was the strongest advocate for choosing De Antonio Yachts: like everyone else in the team, I think their products can be very successful on the Italian market. We’re already receiving lots of positive feedback from our clients, and the shipyard’s owners are extremely happy to have us representing them. What are your companies’ strong points? M.G.: Instinctively I would say our over forty years of experience, but that’s not right, because the GPY è exclusive dealer per Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana e Valle d’Aosta di Ferretti Yachts, Pershing Yachts, Itama e Mochi Craft. GPY is the exclusive dealer in Piedmont, Lombardy, Liguria, Tuscany and the Aosta Valley for Ferretti Yachts, Pershing Yachts, Itama and Mochi Craft.

Itama 40.

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PEOPLE

Menorquin 54.

«Our product range is one of our strong points, which includes boats with radically different philosophies».

«Un nostro punto di forza è il prodotto, che comprende imbarcazioni caratterizzate da una filosofia radicalmente diversa tra loro». Davide Pedetti

164 yachting of twenty, thirty or forty years ago is not the same as today’s. If you get bogged down in your past experience in today’s boating industry, your company will become stale. No, I think we are the company’s strong point, as we pay attention to what is going on around us, trying to pre-empt events and turn them into opportunities. Our desire to pass on our knowledge, dedication, passion, determination and honesty is another strength. Our job is mostly about human relationships, communication at every stage and being willing to help, all with the aim of acquiring boat owners’ trust and admiration. The human factor is becoming increasingly important.

G.P.: We have offices in various parts of Italy, and therefore have direct contact with our customers. Our strong points are our support, service and accessibility. 80% of our ‘new’ clients are in fact already customers of ours – for example, one started with an eight-metre boat and ended up with a Menorquin 68. With De Antonio we expect to attract demanding customers on the lookout for modern and stylish designs. Another potential strength of ours is our choice of outboard engines, which are renowned for being easy to handle. Hiding the outboards under the sundeck makes better use of space on board and reduces the noise.

D.P.: Our main strong point is our product range: even though the brands’ boats have radically different philosophies, they all meet the needs of even the most demanding owners, both in terms of build quality and sailing performance. And style is crucial too: nowadays owners are not content with something to transport them across the sea, they want a product that represents them and makes them stand out. Our second major strong point is ourselves. How have you dealt with this unprecedented market situation? M.G.: It was an exceptionally unusual period, hopefully one that won’t be repeated, and we didn’t have any prior experience to draw on. I believe we treated it seriously, complying with all the rules, and with some apprehension, but also with determination and an awareness that there was light at the end of the tunnel. Although we were absent from the marinas, we never stopped working: we looked at new forms of communication, learned to work using videoconferencing, and used the period to deepen our knowledge. Our daily routine has changed over the last few months, and it will continue to change in the future, but I’m convinced that each change will also bring some benefits. We will once again have to adapt, reinvent ourselves and update the way we live, work and relate to each other. Having said that, I’ve had to do this every ten years or so since I started the business. The current situation is definitely more severe, and the fact I’m not as young as I was will make upgrading our processes even more demanding. But tackling new challenges and new realities, with the necessary humility, always gives you that little bit of adrenaline that ensures you can achieve your goal. G.G.: Looking on the bright side, I think that lockdown has taught us that we can, and indeed should, carry out our everyday work differently. We have shifted more towards B2C; we want to provide owners with many more multimedia experiences, accessible while on the move. I am absolutely convinced that we should continue to invest in this area, aligning ourselves as much as possible with the automotive industry. G.P.: The unique market situation inevitably led to a slowdown in business, because we couldn’t Pedetti Yacht Sales è da oltre venti anni importatore esclusivo per l’Italia dei Menorquin prodotti da Sasga Yachts. È inoltre importatore esclusivo per l’Italia di De Antonio Yachts e di Rodman. Pedetti Yacht Sales has been the exclusive Italian importer of the Sasga Yachts Menorquin range for over twenty years. It is also the only importer in Italy for De Antonio Yachts and Rodman.

Rodman Muse 44.

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PEOPLE speak to clients in person. However, at the end of lockdown there was an enormous desire to get back on the water, perhaps even greater than in previous years. We made quite a few sales in the first few days following the easing of the lockdown restrictions. D.P.: I imagine to some extent everyone wondered what business would be like at the end of lockdown, and especially those who, like us, work in the luxury goods sector. As my father said, our worries were allayed by the arrival of a significant number of orders for 2021, much earlier than usual. How have your clients/boat owners changed over the last ten years? M.G.: They have increasingly become ‘owners’ in the true sense of the word. They do not allow themselves to be distracted by the latest fashions, but have a deep passion for sailing and sea travel, and know what they need from their boat. They are more attentive in their choices, both in terms of the harmony of the design and the build quality. The quality of boats today is exceptional: they are built with high-tech materials and provide more space on board, and the more experienced owners appreciate these advantages. They all want their boat to be unique, beautiful and to represent them in some way. Many of them document their experiences using all the tools at their disposal: social media, internet and specialist publications. They have very clear ideas and have already done their own assessment of the products we sell when they get in contact with us. A virtual tour is enough 166 for them to work out a boat’s value and how happy it will make them. G.P.: Menorquin’s customers have not changed. Some come from the world of sailing, others from

«We stood out for our widespread presence throughout Italy, long history and desire for growth».

very large motor boats, but almost all of them have some prior experience. The Menorquins are designed for navigating, for clocking up lots of miles in any sea conditions, and so are sought after by expert boat owners. They are all class A boats, even the smallest designs. Our customers spend at least 250 hours on the water each year, and many travel over 700-800 miles every time they go on holiday. What is your relationship like, and how do you resolve any differences in opinion? M.G.: I’d say ‘demanding’ and ‘motivational’ sum up the father/son relationship at our company. It was something I always hoped would happen, and I am so pleased it has come to fruition. Personally speaking, I have more responsibilities and pay more attention as a co-manager than I did previously. Giovanni often gives me that extra bit of motivation I had when I was younger, when I first started the business, and I enjoy each day more as a result. Different ways of thinking are intrinsic to every human relationship; in our case things are made easier by our shared strong emotional bond. Any differences in opinion lead to discussion, reflection and in-depth study, all of which are bound to make both of us better. And the way the company is managed also benefits from this dual approach. G.G.: Before I say anything else, I should express my gratitude to ‘Mau’. Realistically, I would never have had the chance to hold the position I have today were it not for his past achievements, so it’s only right that I give him credit. He offers an invaluable wealth of experience and knowledge for me to draw on. We have a frank and genuine relationship, which includes discussions, exchanges of opinion and opposing ideas; it would be strange if it didn’t. An open and free discussion is difficult to achieve

«Il nostro impegno si è caratterizzato per la capillarità sul territorio, una storia consolidata e un desiderio di crescita». Giovanni Granai

Mochi 54.

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in a simple relationship between an employer and employee. Our relationship gives both parties a chance to express their ideas and convictions, sometimes forcefully. D.P.: We tell each other where to go [laughs]... G.P.: Let’s just say that we are both adults, and we know there is always a reason for something and always another way of looking at things. And so, in the end, we find a compromise. If anything, I’m definitely the one who suffers most [laughs] – I have to put up with everything – but I don’t mind, because I think after learning the ropes for a couple of years, Davide will achieve great things. Which is more important, the fathers’ wisdom or the sons’ revolution? M.G.: Wise revolution! Today, more than ever before, we need people who can enact momentous change, revolutionising the aspects once thought to be set in stone, but without neglecting wisdom and humility. G.G.: I would opt for change. A partial revolution that takes our companies somewhere that our parents would have struggled to imagine. In the last thirty years, the way people access information has changed more than in any other era. Our fathers’ long-sightedness, experience and wisdom should be used to guide the revolution. D.P.: You can’t have a revolution without first studying the past. I’m lucky enough to be able to learn from someone who has built 10-metre boats, 35-metre boats and everything in between, and take advantage of his success. With an eye on the modern world, of course. G.P.: The fathers’ wisdom is perhaps the most important thing, but the sons’ revolution will be needed too. It helps to inspire innovation, while the fathers’ wisdom helps to keep the sons in check and steer them in the right direction. One aspect balances out the other, and keeps errors to a minimum, because it’s extremely easy to make mistakes. Since Davide joined the company, I’m even more driven to succeed. There is a sort of healthy competition between us – will I manage to sell more Menorquins, or will he sell more De Antonios? We’ll take stock at the end of the year.



BROKERAGE

BROKERAGE CHAKRA

manca NULLA The boat that lacks nothing Non le

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CHAKRA

SSHMaritime è la Central Agency per la vendita di Chakra, superyacht di 86 metri di lunghezza, 12,5 di baglio massimo e 4,85 di immersione SSHMaritime is the Central Agency for the sale of Chakra, the 86-metre superyacht with 12.5m maximum beam and 4.85m draught by Marco Mariani

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BROKERAGE CHAKRA CHAKRA, SUPERYACHT DI 86 METRI DI LUNGHEZZA, 12,5 DI BAGLIO MASSIMO E 4,85 DI IMMERSIONE, è stata costruita, in acciaio con sovrastruttura in alluminio, nel 1963 da Scheepswerf Gebr. su progetto di Van der Werf. Completamente ristrutturata in Gran Bretagna, con un lavoro magistrale, nel 2017 da Devonport Yachts. Il design esterno e interno è firmato da AMK - Architecture & Design mentre l’ingegneria di questa nave di lusso è opera di Scheepswerf Gebr. van der Werf. I risultati della ristrutturazione di questa nave a cinque ponti sono sbalorditivi, non solo per il suo layout riconfigurato, ma per il modo in cui la luce naturale attraversa tutti gli ambienti, opere d’arte di grande valore ipnotizzano gli sguardi degli ospiti avvolti dalle tonalità neutre e dai colori accesi che dominano ogni spazio. Il superyacht, precedentemente chiamato Salem, con una stazza internazionale di 2083 Gross Tonnage, può ospitare 36 persone distribuite in 21 cabine, di cui 2 master suite, 15 cabine doppie, 2 cabine con letto matrimoniale e 2 con letti singoli. 30 membri dell’equipaggio garantiscono un eccellente servizio di bordo. Mobili dallo stile senza tempo e sedute sontuose in ogni angolo della nave creano un ambiente elegante e confortevole. Questo yacht dislocante è dotato di stabilizzatori speed zero che aumentano il comfort a bordo quando si è all’ancora in acque agitate. La velocità di crociera è di 14 nodi, la velocità massima è di 15 nodi e l’autonomia, alla velocità di crociera di 12,8 nodi, è di 5.892 miglia nautiche grazie ai serbatoi di carburante con una capacità di 136.000 litri. Il serbatoio dell’acqua potabile è di 228.700 litri. Chakra è dotata di tutti i servizi che rendono la permanenza a bordo un’esperienza indimenticabile: salone di bellezza, sala massaggi, vasca idromassaggio, bar all’aperto, pianoforte, aria condizionata, palestra attrezzata e connessione WiFi in tutti gli ambienti. Chakra è offerta a una cifra di circa 34 milioni di euro. SSHMaritime è la Central Agency per la vendita della nave. www.sshmaritime.com

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Chakra di 86 metri di lunghezza e 12,5 di larghezza, ex Salem, è stato costruito nel 1963 da Scheepswerf Gebr. van der Werf. Il design esterno e interno è di AMK - Architecture & Design.

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Chakra with its 86 metres in length and 12.5 width, formerly called Salem, was built in 1963 by Scheepswerf Gebr. van der Werf. The external and interior design is by AMK - Architecture & Design.



BROKERAGE CHAKRA CHAKRA, THE 86-METRE SUPERYACHT WITH 12.5M MAXIMUM BEAM AND 4.85M draught was built in 1963, in steel with aluminium superstructure, by Scheepswerf Gebr. according to a Van der Werf design. It was entirely and masterfully refitted in Great Britain in 2017 by Devonport Yachts. The external and internal design is signed by AMK Architecture & Design while Scheepswerf Gebr. van der Werf was responsible for the engineering of this luxury boat. The results of the refitting of this five-deck vessel are overwhelming, not because of the reconfigured layout, but also due to the way in which natural light floods into every environment and highly valuable works of art hypnotise the guests’ gaze as they are enveloped in the neutral hues and bright colours that dominate every space. The superyacht, which was previously called Salem, has an international gross tonnage of 2083 and can accommodate 36 guests in 21 cabins, of which 2 are master suites, 15 doubles, 2 cabins with double bed and 2 with single beds. 30 crew members guarantee an outstanding service on board. The timeless furniture and sumptuous seating solutions in every corner of the boat create an elegant and highly comfortable environment. This displacement yacht is equipped with speed zero stabilizers to increase comfort on board when at anchor in rough seas. Her cruising speed is 14 knots, maximum speed is 15 knots, and the range - at a cruising speed of 12.8 knots - reaches 5,892 nautical miles thanks to the 136,000 litre capacity fuel tanks. The freshwater tank holds 228,700 litres. Chakra is equipped with all the services that make the on-board experience absolutely unforgettable: beauty salon, massage room, whirlpool, open-air bar, piano, air conditioning, fully equipped gym and WiFi connection in all areas of the boat. Chakra is on the market at a sum of about 34 million Euro. SSHMaritime is the Central Agency for the sale. www.sshmaritime.com

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Naviga a 14 nodi e raggiunge una velocità massima di 15 nodi. Può ospitare fino a 36 ospiti seguiti da un equipaggio di 30 persone.

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Chakra navigates at 14 knots and reaches a maximum speed of 15 knots. She can accommodate up to 36 guests served by a crew of 30 members.



Amazing GIGAYACHT

Relax. Lusso. Divertimento. Privacy. A bordo del gigayacht Flying Fox i desiderata di ogni ospite sono curati nel dettaglio da Imperial Yachts Relaxation. Luxury. Fun. Privacy. On board the Flying Fox gigayachts every guest’s desires have been carefully attended to by Imperial Yachts 174

by Claudia Giulia Ferrauto photo by Guillaume Plisson for Imperial

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LÜRSSEN 136 METERS FLYING FOX

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GIGAYACHT FLYING FOX CON I SUOI QUASI 140 METRI, È IL SUPERYACHT PIÙ GRANDE AL MONDO DEDICATO AL CHARTER. Non c’è da stupirsi quindi, che a bordo tutto sia studiato per permettere agli ospiti di godere appieno del proprio tempo, intervallando momenti di assoluto relax a momenti di brio, riuscendo a soddisfare ogni più piccolo capriccio. Su questo gigayacht, costruito dai cantieri navali Lürssen, tutto infatti è curato nei minimi particolari con infinite accortezze per sentirsi coccolati a bordo. Flying Fox dispone di una Spa di 400 m2 distribuiti su due livelli, una sala cinema, una palestra attrezzata, una piscina all’aperto, una vasca idromassaggio jacuzzi posta sul ponte più alto con vista a picco sul mare, un incredibile dispiegamento di acqua-toys, un centro professionale di attrezzatura e assistenza diving, e un’area beach club. Tutto ciò curato dalla professionalità di un equipaggio strutturato che conta ben 54 persone pronte a rispondere al meglio a ogni esigenza, in ogni momento, tutelando e rispettando al massimo la privacy degli armatori. Gli spazi abitativi presentano soluzioni dal design unico, sia all’esterno sia all’interno, senza mai mancare di comfort. Questo è stato reso possibile grazie a scelte progettuali ben ponderate. D’altronde, la linea sinuosa ed elegante degli esterni e l’architettura navale, portano la firma riconoscibile di Espen Øino. Gli interni fluidi e spaziosi, dal caratteristico design contemporaneo, sono invece frutto della matita di Mark Berryman. Con scafo in acciaio sovrastruttura in alluminio, Flying Fox si sviluppa 176 verticalmente su sei ponti, toccando i 32 metri di altezza a partire dalla linea di galleggiamento. Nonostante le dimensioni ha una linea snella grazie alle proporzioni equilibrate tra il baglio massimo di 22,5 metri e i 136 metri di lunghezza. Nel progetto generale è molto ben studiato anche l’equilibrio e il rapporto tra spazi esterni e spazi interni.

The slim and curved exterior lines carry the unmistakeable mark of Espen Øino. The fluid and spacious interiors, with their contemporary design, come from the drawing board of Mark Berryman.

La linea snella e sinuosa degli esterni, porta la firma riconoscibile di Espen Øino. Gli interni fluidi e spaziosi, dal design contemporaneo, sono invece frutto della matita di Mark Berryman.

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LÜRSSEN 136 METERS FLYING FOX

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GIGAYACHT

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LÜRSSEN 136 METERS FLYING FOX

For people who prefer to immerse themselves in a culinary experience rather than the sea, there is the option of savouring the finest food from the best chefs, which is worthy of a Michelin-starred restaurant.

Per chi all’immersione nel mare preferisce invece il gusto, vi è la possibilità di conoscere i piatti più prelibati dei migliori Chef e dei loro piatti da ristorante Michelin.

Il buon gusto si sposa quindi con un attento gioco di proporzioni che, grazie all’esecuzione magistrale, tipica dei cantieri Lürssen, rende ogni passo a bordo un’esperienza stimolante. La generosità degli spazi esterni si unisce quindi alle tante comodità esclusive presenti. Una cosa che merita una particolare sottolineatura sul piano progettuale è sicuramente la piscina di 12 metri, posta trasversalmente a poppavia del main-deck, che rappresenta un successo a sé stante per uno yacht di queste dimensioni. A bordo si respira un’atmosfera calma grazie alle finiture e alle decorazioni che assumono toni caldi e naturali, oltre che all’uso di materiali come bambù, teak e rovere, combinati con travertino, pietra di Gerusalemme e pelli pregiate. A cornice di tutto ciò alberi e piante reali sono disposti in vari punti del superyacht. Le finiture degli interni e il lussuoso design moderno sono parte di un gioco di equilibri che coniuga la ricercatezza alla semplicità. Flying Fox dispone di undici cabine per l’armatore e gli ospiti, tutte dotate di terrazze private con affaccio sul mare, di cui una master suite e dieci cabine Vip. Il gigayacht può accogliere fino a 25 persone per la notte e ben 36 ospiti durante la giornata. L’area della master suite è separata e situata a pruavia nell’upper-deck. In questa zona esclusiva si trovano anche un ufficio privato, un salone e bagni lui-lei, con cabine armadio. Sempre in quest’area è inoltre incluso un piccolo e riservato centro di bellezza, per chi ama unire al relax la massima privacy. 179

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GIGAYACHT

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LÜRSSEN 136 METERS FLYING FOX

Flying Fox, grazie ai suoi elevati standard, stabilisce dei nuovi parametri per l’esperienza charter degli yacht di lusso. The high standards of the Flying Fox have set new levels for experiences in the world of luxury yacht charter.

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GIGAYACHT Tornando agli spazi comuni, il cuore all’interno dello yacht è costituito da un ampio spazio living disposto su due livelli, dotato di un camino a legna e di una maestosa area dining caratterizzata da un tavolo da pranzo con 22 sedute. Accanto a quest’area ci sono poi la sala cinema dotata di sedili D-box, di un impianto audio con un sistema sonoro all’avanguardia e una palestra. Tra le opzioni di cui è dotato Flying Fox, c’è l’area dive che offre i migliori strumenti e gadget per le immersioni, nonché diversi istruttori qualificati a disposizione degli ospiti. C’è poi una vasta gamma di acqua-toys, tra cui moto d’acqua, Seabobs, flyboard e hoverboard Zapata, e altre opzioni di navigazione di piccole dimensioni per fare esplorazioni in rada e poter completare la crociera con esperienze personali indimenticabili. Per gli ospiti che preferiscono l’immersione nel gusto, c’è la possibilità di assaporare i piatti dei migliori chef. A bordo non mancano le possibilità per coloro che fanno del benessere fisico un must irrinunciabile: dalla palestra alla piscina, ai 400mq di Spa. Per restare in forma in crociera sul Flying Fox non si ha che l’imbarazzo della scelta.

Plenty of the spaces, the luxurious modern design, the attention to detail and the high quality of the materials, add to the experience of being at sea that feeling of aesthetic fulfilment that all lovers of beauty appreciate.

There is no lack of options on board for people who believe that physical wellbeing is essential: from the gym to the swimming pool, to the 400 square metres of Spa, so that you are really spoilt for choice when cruising on the Flying Fox.

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La generosità degli spazi, il design lussuoso e moderno, la cura dei dettagli e la ricercatezza dei materiali, aggiungono all’esperienza di navigazione quel senso di appagamento estetico caro a tutti gli amanti del bello.


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GIGAYACHT

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GIGAYACHT AT NEARLY 140 METRES, FLYING FOX IS THE LARGEST SUPERYACHT IN THE CHARTER WORLD. So it should be no surprise that everything on board has been designed to allow guests to enjoy their free time to the full, combining complete relaxation with moments of excitement in a way that manages to satisfy the very smallest whim. On this gigayacht, built by the Lürssen naval yard, everything is perfectly managed down to the smallest details with an endless list of amenities to make you feel pampered on board. The Flying Fox has a 400 m2 SPA area over two levels, a cinema room, a fully-equipped gym, an outdoor pool, a Jacuzzi on the top deck overlooking the sea, an incredible array of water-toys, a professional diving centre with equipment and assistance, and a beach club area. All of this is managed by the highly professional crew of 54 people who are constantly available to meet every need, and at the same time fully protect the privacy of the passengers. The accommodation areas offer a unique design, from both inside and out, and there is certainly no lack of comfort. That has been made possible by the careful design of the gigayacht. The elegant, curved lines of the exteriors, together with the naval architecture, show the very recognisable style of Espen Øino. The fluid and spacious interiors, with their characteristically contemporary design, are from the drawing board of Mark Berryman. With a steel hull and aluminium superstructure, Flying Fox is laid out across six deck levels, and reaches 32 metres up from sea 186 level. Despite its size, it has thin lines thanks to the balanced proportions between the maximum beam of 22.5 metres and 136 metres in length. The balance and relationship between interior and exterior spaces has also been very well thought through in the general project. Il centro diving e la vasta gamma di acqua toys presenti a bordo, sono gestiti da personale qualificato composto per lo più da ex atleti, pronti a condividere l’esperienza delle loro gare per rendere le vostre escursioni delle vere avventure.

The diving centre and the vast range of water toys onboard are managed by a qualified group of staff mainly made up of former athletes, who are ready to share the experiences of the competitions that they have taken part in to turn your excursions into real adventures.

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GIGAYACHT

Charter info: Imperial Yachts charter@imperial-yachts.com www.imperial-yachts.com PROGETTO: Lürssen Yachts • Espen Øino (architettura navale e design degli esterni) • Mark Berryman (design interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 136m • Baglio massimo 22,5m • Pescaggio 5,1m • Scafo in acciaio • Sovrastruttura in alluminio • Stazza lorda 9.022 GT • Tipologia dislocante • 11 cabine armatore e ospiti (una Master Suite e 10 cabine Vip) per un totale di 25 persone • Equipaggio disponibile a bordo 54 persone MOTORI PRINCIPALI: 2 x 16V 1163 M84 • Velocità massima 20,1 nodi • Velocità di crociera 15 nodi PREZZO CHARTER A SETTIMANA: 3.500.000 Euro PROJECT: Lürssen Yachts • Espen Øino (naval architecture and exterior design) • Mark Berryman (interior design) HULL: LOA 136m • Maximum beam 22.5m • Draft 5.1m • Hull made of steel • Superstructure made of aluminium • Gross Tonnage 9,022 GT 188 • Displacing hull • 11 cabins (a Master Suite and 10 VIP cabins) able to accommodate 25 guests • Crew onboard 54 people MAIN PROPULSION: 2 x 16V 1163 M84 • Maximum speed 20.1 knots • Cruising speed 15 knots ASKING PRICE FOR A WEEK: 3,500,000 Euros

So good taste is blended with careful attention to proportions which, thanks to masterful execution that is typical of the Lürssen yard, makes every step you take on board a stimulating experience. The generosity of the size of the exterior areas is thus combined with the many exclusive comforts that are present on board. Something that should be particularly stressed in relation to the design is definitely the 12-metre swimming pool, which is set transversally aft on the main deck and is in itself a success for a yacht of this size. The atmosphere on board is calm thanks to the finishes and the decorations that take on warm and natural hues, as well as the use of materials such as bamboo, teak and oak, combined with travertine marble, Jerusalem stone and highquality leather. Surrounding all of this are real trees and plants that have been placed at various points around the superyacht. The interior finishes and the luxurious modern design are part of a balancing act that combines highly-prized materials with simplicity. Flying Fox has eleven cabins for the owner and guests, all of them with private terraces overlooking the sea, including a master suite and ten VIP cabins. This gigayacht can house up to 25 people overnight, and as many as 36 during

Imperial Yachts has supervised the development of the Flying Fox throughout the construction process, and so the firm knows how to get the most out of all of its potential.

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the day. The area of the master suite is separate, and located on the upper deck. In this exclusive area there is also a private office, a lounge and his-her bathrooms, with walk-in cupboards. Still in this area, there is also a small and private beauty centre, for people who like to combine relaxation with complete privacy. Returning to the common areas, the heart of the interior of the yacht is made up of a large living area that is laid out across two levels, fitted with a fireplace and a majestic dining area featuring a 22-seat dining table. Next to this area there is the cinema room fitted with D-box seats, an audio system with a cutting-edge sound unit and a gym. The Flying Fox also features a diving area, equipped with the best instruments and gadgets available for diving, as well as qualified instructors available to help guests. Then there is a vast range of water-toys to round off a cruise with an unforgettable experience: these include jet skis, seabobs, Zapata flyboards and hoverboards, as well as other small-scale options for getting around on the water so that you can go exploring when at anchor. For guests who prefer to immerse themselves in culinary experiences, there is the chance to savour the recipes of the best chefs.

Imperial Yachts ha supervisionato gli sviluppi di Flying Fox durante tutto il suo processo di costruzione e quindi ne conosce e ne sa valorizzare appieno tutte le potenzialità.



PREVIEW

PREVIEW

Successo

GARANTITO

Guaranteed

success

Nautor’s ha varato un maxi di 30 metri di lunghezza, progettato da German Frers e Misa Poggi per gli interni. Sono ben tre i modelli in costruzione contemporaneamente. Gli altri due Swan 98 saranno ultimati nei prossimi mesi 190

Nautor’s has launched a 30-metre boat in its Maxi range, designed by German Frers and with interiors by Misa Poggi. Three models are being built at the same time, with the other two Swan 98s due to be completed in the next few months by Niccolò Volpati

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SWAN 98

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PREVIEW GLI ELEMENTI DISTINTIVI CHE HANNO DA SEMPRE CARATTERIZZATO LA PRODUZIONE DEL CANTIERE FINLANDESE CI SONO TUTTI: qualità nella costruzione e nei materiali e progetto di German Frers. Il nuovo 98 è stato venduto in tre esemplari mentre era ancora sulla carta. Nel mese di luglio è stato varato il primo, gli altri due sono in costruzione. La location è sempre la stessa, ovvero la rinnovata sede di Pietarsaari in Finlandia, dove al lavoro su ogni nuova barca ci sono decine e decine di addetti. La qualità costruttiva è frutto, oltre che dalle maestranze e dalla struttura, anche della scelta dei materiali. Lo scafo e la coperta sono realizzati con un pre-preg di fibra di carbonio che conferisce rigidità alla struttura, contenendo il peso. E, infatti, con uno scafo che misura poco meno di trenta metri di lunghezza fuori tutto, il dislocamento è meno di 64 tonnellate. Questo nuovo Swan 98 si aggiunge alla serie Maxi del cantiere che già comprende il 120. Scendendo di taglia c’è la gamma Swan Yachts che va dal 48 al 78 e i ClubSwan con il 36, il 50 e il 125. Anche questo nuovo modello di Frers, mantiene il family feeling, tipico degli Swan. Le barche sono sempre distinguibili, non c’è bisogno di scrivere sulla poppa o le fiancate a quale brand appartengano, ma, nonostante questo, non ce n’è una uguale all’altra. Si tratta di veri e propri semicustom perché tanti sono gli optional, sia

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The Swan 98 stems from a philosophy of allowing owners to choose bespoke solutions to meet their needs, whether that be comfortable cruising, ocean voyages or racing in regattas.

per il piano velico, sia per la coperta e, soprattutto per i layout degli interni. È possibile scegliere dove collocare la cabina armatoriale che si aggiunge alle tre cabine ospiti, oltre a quelle per il comandante e l’equipaggio. Il design degli interni è stato curato da Misa Poggi che propone ben quattro diversi allestimenti: Timeless Classic, Traditional Navy, Wine Cowes e Spirit of Finland. Le linee d’acqua promettono buone performance sottovela, senza dimenticare il comfort e gli spazi per una navigazione confortevole perché anche questo nuovo Swan è progettato per navigare in tutto il mondo. A poppa, oltre a un’ampia piattaforma bagno, c’è lo spazio per un garage in grado di ospitare un tender di quattro metri. THE DISTINCTIVE ELEMENTS THAT HAVE ALWAYS SET THE FINNISH SHIPYARD’S BOATS APART – excellent build quality, fine materials and a top-notch design by German Frers – are all on display in the 98, three of which were sold before the design had even left the drawing board. The first was launched in July, and the other two are already under construction, all in Pietarsaari’s recently refurbished headquarters in Finland, where dozens and dozens of employees are working on each new boat. The build quality stems not only from the expert staff and the boat’s structure,

Lo Swan 98 è frutto di una filosofia che consente agli armatori di scegliere delle soluzioni di personalizzazione per orientare la barca secondo le proprie preferenze, dalla crociera comoda alle navigazioni oceaniche passando dall’uso sportivo in regata.

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SWAN 98

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Nautor’s Swan Pietarsaari, Finlandia Nautor Holding Italian Headquarters Borgo SS. Apostoli 29 I-50123 Firenze T. +39 055 240382 info@nautorswan.com www.nautorswan.com

but also from the choice of materials: the hull and deck are made from pre-preg carbon fibre, which gives rigidity to the structure and keeps the weight low. Indeed, the displacement is under 64 tonnes, not bad for a hull of just under 30 metres long. This new Swan 98 joins the 120 in the shipyard’s Maxi line. Going down in size, there are also the Swan Yachts boats, ranging from 48 to 78 feet, and the ClubSwan 36, 50 and 125. Frers’ latest model maintains Swan’s typical family feel. Although the boats are instantly recognisable, with no need to write the brand on the stern or the sides, no two are ever the same. They are genuine semi-custom models, with a huge number of optional extras in

the sail plan, on deck and especially when it comes to the layout of the interiors. Buyers can choose where to place the owner’s cabin, which is paired with three guest cabins as well as space for the captain and crew. The interior design, curated by Misa Poggi, is available in four different moods: Timeless Classic, Traditional Navy, Wine Cowes and Spirit of Finland. The waterlines promise good sailing performance, and the spaces on board are designed for cruising in comfort, because, like all Swans, this one is built for sailing all over the world. At the stern, as well as a large bathing platform, there is also room for a garage to house a fourmetre tender.

Sia lo scafo sia la coperta sono costruiti con pelli interne ed esterne in fibra di carbonio pre-preg con resina epossidica su un’anima in schiuma Corecell. Questo conferisce la massima rigidezza strutturale e un peso più leggero, garantendo allo stesso tempo l’assoluta sicurezza strutturale e l’affidabilità della barca.

Both the hull and deck are built using interior and exterior pre-preg carbon fibre skins with epoxy resin on a Corecell foam core. This provides the utmost structural rigidity and reduces the weight, while also guaranteeing the boat’s structural safety and reliability.

PROGETTO: German Frers (architettura navale e coperta) • Misa Poggi (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 29,60m • Lunghezza al galleggiamento 26,63m • Baglio massimo 6,97m • Pescaggio standard 4,40m • Pescaggio con chiglia telescopica 3,20/4,90m • Dislocamento a secco 63.900 kg • Zavorra 22.000 kg PROJECT: German Frers (naval architecture and superstructure) • Misa Poggi (interiors) HULL: LOA 29.60m • Waterline length 26.63m • Maximum beam 6.97m • Draft 4.40m (as standard) • Draft 3.20/4.90m (with lifting keel) • Light mass displacement 63,900 kg • Ballast 22,000 kg

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The

Superfly 196

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PRINCESS X95

Il cantiere di Plymouth lo ha definito superfly, primo esemplare di una gamma che vuole reinventare il concetto di “vecchio” flybridge. Parola d’ordine? Spazio. E i volumi a disposizione sono veramente sconfinati, sia all’interno sia in coperta The Plymouth-based shipyard Princess has come up with the name ‘superfly’ to describe the first boat in a range that aims to reinvent the concept of the flybridge. The emphasis is on space, with truly boundless volumes both inside and on deck by Luca Sordelli

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PREVIEW PRIMA DAL BASSO, POI DALL’ALTO. OBIETTIVO: IL MONDO. Si potrebbe sintetizzare così la strategia degli ultimi cinque anni di Princess. Se per primo era arrivato l’R35, piccolo e rivoluzionario sia nel design sia per la sua carena dotata di foils, ora è il momento del lancio di X95 che va a collocarsi esattamente al capo opposto della gamma, al limite dei 24 metri imposti dall’omologazione CE prima che le barche, in termini burocratici, si trasformino in navi da diporto. Anche lui è un progetto estremo, si pone l’ambizioso obiettivo di cambiare il mondo dei “vecchi” flybridge e non a caso a Plymouth definiscono questo 28 metri fuori tutto il primo di una nuova generazione di “superfly”. Cos’ha di così nuovo? Prima di tutto la quantità di spazio a disposizione. E se la tendenza nel moltiplicare i volumi interni e le superfici calpestabili esterne è ormai da anni il leitmotiv progettuale

un po’ per tutti i cantieri, bisogna dire che in questo caso le scelte sono state veramente portate agli estremi. Ci hanno lavorato insieme l’ufficio di progettazione interno di Princess, lo studio Olesinski e l’italiana Pininfarina, e il risultato è un’imbarcazione sorprendente, capace di sfruttare quasi per intero la lunghezza massima e il baglio di quasi 6,71 metri. Il cantiere inglese quantifica, rispetto ad una barca tradizionale della stessa taglia, in più 40% lo spazio a disposizione all’interno e in più 10% quello all’esterno. Andy Lawrence, Head of Design, Princess, ha dichiarato: «X95 porta l’utilizzo degli spazi architettonici di bordo ad una nuova dimensione. Ci sono un grande pozzetto, il fly che si allunga sia in avanti sia verso poppa, più il tradizionale spazio aperto all’estrema prua. Significa, per armatori e ospiti a bordo, avere a disposizione quattro distinte zone vivibili esterne.

Avere allungato in avanti lo spazio a disposizione sul fly ha portato alla creazione di una seconda grande area living e prendisole a prua, davanti alla plancia di comando. Una zona riservata e accogliente.

Extending the forward space on the flybridge has created a second large living area and sundeck at the bow in front of the cockpit – a private, cosy environment.

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PRINCESS X95

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PREVIEW

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On the lower deck, the layout designed by Princess features four cabins and four bathrooms. In addition to the forward VIP cabin and the two guest cabins at the centre, there is a large owner’s suite, which takes advantage of the full 6.71-metre width of the hull.

Sul lower deck il layout pensato da Princess prevede quattro cabine e altrettanti bagni. Oltre alla Vip di prua e le due per gli ospiti a centro nave, c’è la grande armatoriale che sfrutta l’intero baglio, ben 6,71 metri, dello scafo.

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PRINCESS X95 A questo va aggiunto che sul fly, lungo complessivamente 22 metri, la parte centrale coperta ospita, oltre alla postazione di pilotaggio, un’area lounge climatizzata che volendo può essere completamente aperta verso poppa, eliminando ogni separazione tra il dentro e il fuori». Portare la plancia sul ponte superiore ha comportato anche poter liberare un’infinità di spazio sul main-deck, per il quale il cantiere propone più layout. Si può infatti avere, nella zona prodiera, una grande suite armatoriale, una seconda zona living oltre a quella che affaccia in pozzetto, o anche un’area pranzo con cucina separata. Anche in termini estetici il grande X95 riprende il progetto iniziale, la visione che Princess ha avuto con il piccolo R35 poco più di un lustro fa. La parola d’ordine è sinuosità. E se sulla piccola e sportiva della gamma arrivare a valorizzare questo concetto era decisamente più semplice, qui i volumi in gioco

sono veramente tanti. Alleggerire – da un punto di vista estetico - diventa più complicato. La soluzione è arrivata con quello che è il segno dominante di X95, la “S” che collega a poppa il ponte con la zona coperta del fly. Un segno dinamico e muscolare, inconfondibile e tipicamente Pininfarina. Un tratto che riprende in maniera esplicita proprio le prese d’aria posteriori dell’R35. Come ogni Princess, infine, anche questa ultima nata ha nel suo Dna una attitudine alla navigazione, quella vera, quella nei mari del Nord Europa. A realizzare una carena performante, che sapesse essere il punto di partenza, le “fondamenta” di questa barca dai volumi sorprendenti, ci ha pensato lo studio inglese di Bernard Olesinski. In sala macchine ci sono una coppia di Man da 1.900 cv ciascuno, che consentono di muovere le 104 tonnellate complessive di X95 ad una velocità di crociera di 24/26 nodi.

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PREVIEW

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PRINCESS X95

Molta attenzione è stata dedicata allo studio dei flussi a bordo. Tre diverse scale portano dal main-deck al fly, la zona equipaggio è raccolta a poppa, con ingresso separato. A great deal of attention has been paid to how passengers move around on board. Three staircases lead from the main deck to the flybridge, while the crew’s quarters are at the stern, with a separate entrance.

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PREVIEW PRINCESS’ STRATEGY OVER THE LAST FIVE YEARS can be summarised as taking on the world first from below, and then from above. Following the R35, a small boat with a revolutionary design and foiling hull, the X95 is the next boat to be launched, positioned at the opposite end of the range, right on the 24-metre limit imposed by European regulations where boats, in bureaucratic terms, become pleasure vessels. And it has another boundary-pushing design, with the ambitious aim of reimagining the ‘old’ flybridge boat. Not for nothing are the team in Plymouth calling this 28-metre boat the first in a new generation of ‘superflys’. So what is so new about it? First of all, the amount of space available. Although all shipyards have to some extent been increasing internal volumes and deck space for years, in this case the choices made by the shipyard really take things to extremes. The project brings together Princess’ in-house design office, the Olesinski studio and the Italian firm Pininfarina. and the results are amazing, making almost full use of the entire maximum length and 6.71-metre beam. The British shipyard calculates that it offers over 40% more space indoors and 10% more outdoors than a traditional boat of the same size. As Andy Lawrence, Princess’ head of design, notes: «X95 takes spatial architecture on a yacht to a new level. With a large cockpit, rear flybridge, forward flybridge and foredeck areas, owners and guests will have four distinct outdoor environments to enjoy on board. 204

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PRINCESS X95

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X95 PRINCESS YACHTS INTERNATIONAL Newport Street, Plymouth, Devon United Kingdom PL1 3QG www.princessyachts.com Dealer Marine Group – Princess Yachts Italia Portosole – Via del Castillo 17 I-18038 Sanremo (IM) T. +39 0184 990770 info@princessitalia.it www.princessitalia.it

PROGETTO: Princess Design Studio - Pininfarina Nautical - Olesinski. SCAFO: Lunghezza f.t. 28,96m • Lunghezza scafo 23,95m • Larghezza max 6,71m • Immersione 2,03m • Dislocamento a vuoto 94 t • Dislocamento a pieno carico 104 t • Capacità serbatoi carburante 1.340 l • Capacità serbatoi acqua 1.800 l • Materiale costruzione vetroresina. MOTORI: 2 x MAN V12 1900 • 12 cilindri a V90° • Potenza 1.397 kW/1.900 hp a 2300 giri/min • Cilindrata 24,2 l • Alesaggio x corsa 128mm x 157mm • Peso a secco 2.365 kg.

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PROJECT: Princess Design Studio - Pininfarina Nautical - Olesinski. HULL: LOA 28.96m • Length 23.95m • Maximum beam 6.71m • Draft 2.03m • Light mass displacement 94 t • Full mass displacement 104 t • Fuel tank volume 1,340 l • Water tank volume 1,800 l • Building material fiberglass. MAIN PROPULSION: 2 x MAN V12 1900 • 12 cylinders V-shaped 90° • Outlet mechanical power 1,397 kW/1,900 hp at a rotational speed of 2300/min • Swept volume 24.2 l • Bore&Stroke 128mm x 157mm • Dry weight 2,365 kg.


PREVIEW The central, covered part of the 22-metre flybridge also houses a climate-controlled lounge area in addition to the helmsman’s station, which can be fully opened towards the stern, removing any separation between the inside and outside». Moving the dashboard to the upper deck has also freed up a wide expanse of space on the main deck, for which the shipyard offers a range of different layouts. At the bow, you can choose from a large owner’s suite, a second living area in addition to the space in the cockpit, or even a dining area with separate galley. In stylistic terms, the large X95 takes inspiration from the initial curvaceous vision Princess had for its petite R35 just over five years ago. Prioritising curves on the range’s small, sporty model was much simpler: here the volumes are truly enormous, making lightening them aesthetically more complicated. The solution to this is the X95’s dominant feature – the ‘S’ that connects the deck at the stern with the covered part of the flybridge, a dynamic and bold symbol, unmistakably the work of Pininfarina, which explicitly references the rear air vents of the R35. Finally, like every Princess, this most recent model has an aptitude for exploring the seas of northern Europe in its DNA. The high-performance hull, which provides the starting point and ‘foundations’ of this amazingly expansive boat, was designed by Bernard Olesinski’s UK-based studio. The engine room, meanwhile, contains a pair of 1,900 hp MAN engines, which can power the X95’s 104 tonnes at a cruising speed of 24-26 knots. 206

The engine room contains two MAN 90° V12 engines, with a total power of 3,600 hp. The crew’s sleeping quarters are located behind it, with two cabins and two bathrooms.

In sala macchine ci sono due V12 a 90° della MAN, potenza complessiva 3.600 cv. Alle sue spalle la zona notte per l’equipaggio, con due cabine e altrettanti bagni.

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TEST

TEST

Stregati dalla velocità Bewitched by SPEED 208

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PERSHING 7X

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Una barca sportiva di oltre 21 metri, disegnata da Fulvio De Simoni, che naviga a 50 nodi di velocità massima grazie a uno scafo performante, trasmissioni Surface Drive Top System, eliche di superficie e motori Man V12 di 1.800 cavalli ciascuno A sporty boat over 21 metres long designed by Fulvio De Simoni, with a high-performance hull, Surface Drive Top System transmission, surface propellers and 1,800 hp Man V12 engines combining to achieve a top speed of 50 knots by Francesco Michienzi - photo by Alberto Cocchi barchemagazine – Ottobre-October 2020


TEST IL PERSHING 7X È STATO COSTRUITO PER ESSERE UN CONCENTRATO DI PERFORMANCE, TECNOLOGIA E DESIGN in grado di navigare a oltre 50 nodi di velocità massima. Di nodi noi ne abbiamo misurati 50,2 durante la nostra prova nelle acque del mar Adriatico davanti al porto turistico Marina dei Cesari a Fano. Il lavoro dei progettisti e degli ingegneri del cantiere italiano è stato particolarmente attento e approfondito per ottenere il massimo di prestazioni con il minimo consumo di combustibile possibile. Una bella sfida che parte dalla costruzione in vetroresina con largo uso di fibra di carbonio e dalle linee d’acqua della carena, che prosegue con la scelta delle propulsioni con eliche di superficie, passando dallo studio delle eliche appositamente progettate e realizzate per questa barca. Non era la prima volta che timonavo un Pershing, ho avuto il privilegio di testarle tutte, ad eccezione del 140 che spero di provare presto. Ogni volta che accade è per me una grande soddisfazione. Saliti a bordo, dopo i controlli di rito, ispezione della sala macchine e livelli di gasolio, ci mettiamo al timone. Usciamo dal porto a 1000 giri al minuto, a 9,8 nodi, 7 persone

Il salone è caratterizzato da un divano a elle che abbraccia un tavolo ampliabile per ospitare fino a 8 commensali, di fronte c’è un mobile con TV a scomparsa. The saloon features an L-shaped sofa around an expandable table seating up to eight diners, opposite cupboards and a concealed TV.

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PERSHING PERSHING140 7X PERSHING 7X

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TEST

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Le due poltrone guida separate sono realizzate in pelle da Poltrona Frau Interior in Motion, cui si aggiungono, su questa prima unità, due monitor da 19 pollici inseriti in un cruscotto unico con i pannelli di comando in fibra di carbonio e due tunnel accessoriati con manette e joystick ai lati della seduta del pilota. The two separate pilot’s armchairs are made of Poltrona Frau Interior in Motion leather, which on this first unit are combined with two 19” monitors on a single dashboard with the carbon fibre control panels, and two consoles featuring throttles and joysticks on each side of the helmsman’s chair.

The lower deck has an open galley with plenty of space and a full-height fridge.

Sul ponte inferiore c’è una cucina aperta dotata di ampi storage e un frigorifero a tutt’altezza.

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a bordo, abbiamo imbarcato 2.000 litri di gasolio e 800 di acqua, le dotazioni sono complete e la carena è pulita. Le condizioni meteomarine sono di vento leggero e mare appena formato con un’onda lunga da sud ovest. La motorizzazione è affidata a una coppia di Man V12 da 1.800 cavalli ciascuno abbinati alle trasmissioni Surface Drive Top System. Il joystick, accoppiato al surface drive, offre diverse modalità di utilizzo tra cui l’easy handling che consente una manovrabilità in porto e in acque ristrette, oltre alla possibilità di gestire in modo indipendente i due drive accoppiati a un’elica di manovra a 48V. Il Dynamic Positioning System permette di mantenere invariata la posizione della barca anche in condizioni di forte vento o corrente, ideale per la preparazione all’ormeggio o quando si è in attesa per rifornirsi di gasolio. Dopo aver scaldato i motori ci prepariamo alla planata, l’assetto è regolato automaticamente dal sistema Easy Set, integrato in un’unica interfaccia che gestisce la propulsione, la timoneria elettroidraulica steer by wire, i sistemi di manovra, la navigazione e il monitoraggio di bordo. Diamo manetta e i giri salgono, siamo in assetto in 16 secondi a 1950 giri al minuto. Diamo fondo alle leve elettroniche di comando fino al regime massimo. Per raggiungere la velocità di punta, se timonassimo con un sistema manuale, avremmo agito sull’ottimizzazione della posizione delle trasmissioni e dei flaps per alzare la prua per dare più portanza alla carena, ma l’Easy Set fa tutto da solo e mantiene la barca sempre nell’assetto ideale. Gli strumenti di bordo segnalano 50,2 nodi di velocità massima a 2350 giri e stiamo consumando 351 litri all’ora per ogni motore. Queste performance non sono frutto della casualità, ma il risultato di un grande lavoro degli uomini dell’engineering di Ferretti Group sotto la guida di Michelangelo Casadei. La carena a geometria variabile ha un V profondo, con un angolo allo specchio di poppa di 17 gradi, e 2 pattini di sostentamento idrodinamico per lato.


PERSHING 7X

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TEST La barca affronta il mare con decisione senza alcuna incertezza. Facciamo una virata di 360 gradi, a 43 nodi, con i motori a 2000 giri, il sedile di guida ci avvolge evitando di essere sbalzati fuoribordo dalle evoluzioni più repentine. Pur essendo un sedile da crociera è d’impostazione sportiva. Stiamo impattando le onde, che abbiamo creato con le nostre evoluzioni, e si percepiscono appena. Non ci sono vibrazioni, segno che la barca è costruita in modo impeccabile. La carena è morbida sull’onda le accelerazioni sono immediate e la barca è asciutta. In virata lo scafo, quando si appoggia sullo spigolo, ha un’inclinazione che non supera mai i 13 gradi circa. Andiamo a 2000 giri, il sistema abbassa le trasmissioni di un grado, e il consumo è di 273 litri per ogni motore. Scendiamo a 1800 giri navighiamo a 38,5 nodi. Il dato di carico dei motori è estremamente indicativo dell’ottimo insieme di scafo, carena, motori ed eliche. A questa andatura si ha il miglior rapporto tra consumi e prestazioni, l’autonomia di 313 miglia nautiche, il rapporto tra litri consumati per ogni miglio navigato è di 11,4, il massimo per questa barca. Raggiungiamo il minimo di planata a 1480 giri al minuto. Rimaniamo in questa posizione e misuriamo il tempo per navigare alla velocità massima, spingiamo a fondo le manette e in 45 secondi raggiungiamo 50,2 nodi a 2350 giri. Un risultato notevole se si considera che il rapporto peso potenza è di quasi 16 chilogrammi per ogni cavallo disponibile. Merito di una costruzione in fibra di carbonio e dell’alleggerimento che coinvolge il mobilio, i materiali d’arredo, l’utilizzo di leghe leggere e l’installazione di batterie al litio al posto di quelle tradi214 zionali. Queste soluzioni hanno permesso di ottenere un dislocamento di sole 35 tonnellate, che hanno portato a ridurre significativamente il consumo di gasolio, a pari andature, rispetto ai modelli precedenti. Gli interni sono caratterizzati da superfici fluide, gli ambienti sono accoglienti, semplici e raffinati allo stesso tempo, in un gioco di armonico equilibrio e funzione. La suddivisione degli spazi si basa su una successione di alternanze materiche dell’essenza chiara. Piccoli accenti scuri sottolineano il disegno dei rivestimenti in pelle, incorniciano finestre, creano disegni geometrici.

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PERSHING 7X

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Nella zona notte ci sono una cabina armatoriale full beam a centro barca, illuminata da oblò rettangolari, una cabina Vip a prua e una per gli ospiti a dritta con due letti gemelli. Tutte le cabine sono dotate di proprio bagno, con doccia separata. Il bagno della cabina ospiti funge anche da day toilet.

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The sleeping quarters contain a full-beam master cabin amidships, lit by rectangular portholes, a VIP cabin at the bow and a starboard guest cabin with two twin beds. All cabins have an en-suite bathroom, with a separate shower. The guest cabin doubles as a day toilet.


TEST Il décor mood è dominato da linee squadrate e oblique e da motivi tridimensionali sulle pareti. I colori abbracciano le diverse tonalità del grigio e del beige, abbinati a sfumature più chiare e più scure. L’essenza principale è un rigatino chiaro. Nel salone, i tessuti del divano e della chaise longue seguono le linee cromatiche dei sedili della plancia di comando, il cuoio sulle superfici dei mobili, l’acciaio satinato delle maniglie e il parquet tinto scuro. Troviamo, al contrario, tonalità più chiare sulle tende e sul nabuk del cielino. Sul ponte inferiore sono ripresi motivi e tonalità del ponte principale, con l’aggiunta dei complementi d’arredo come i copriletti Armani Casa e i cuscini Casamance. THE PERSHING 7X BLENDS PERFORMANCE, TECHNOLOGY AND DESIGN, and has been built to exceed 50 knots, a feat we achieved (recording 50.2 knots) when we tested it in the Adriatic Sea outside Marina dei Cesari in Fano. The Italian shipyard’s designers and engineers have worked particularly hard and with incredible attention to detail to achieve the maximum performance with the minimum possible fuel consumption. To this end, they opted for a fibreglass construction with plenty of carbon fibre, worked on the hull’s waterlines, and chose specially designed surface propellers for the propulsion system. This wasn’t my first time behind the wheel of a Pershing – I’ve been lucky enough to try all of them, apart from the 140, which I hope to test out soon – and every time I get the chance it is always extremely satisfying. Once onboard, after the standard checks, engine room inspection and checking the fuel levels, we get started. We leave the port at 1000 revs per minute at 9.8 knots, with seven people on board, as well as 2000 l of petrol and 800 l of water, with a full equipment list and a freshly cleaned hull.

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The main deck provides a 360° view over the sea, thanks to large side windows and a glass roof that, when combined with the saloon’s fully retractable glass door, ensures visual continuity between the interior and exterior spaces. barchemagazine – Ottobre-October 2020

Il ponte principale ha una visuale a 360° sul mare grazie alle ampie vetrate laterali e al tettuccio in cristallo che, uniti alla porta vetrata di accesso al salone interamente a scomparsa, garantiscono la continuità visiva tra ambienti interni ed esterni.


PERSHING 7X Pershing - Ferretti Group www.pershing-yacht.com

Condizioni della prova

PROGETTO: Fulvio De Simoni (design) • Dipartimento Engineering Ferretti Group (architettura navale) SCAFO: Lunghezza f.t. 21,11m • Lunghezza di costruzione 20,27m • Lunghezza al galleggiamento 16,13m • Larghezza massima 5,35m • Immersione 1,52m • Dislocamento a vuoto 35 t • Dislocamento a pieno carico 42 t • Capacità serbatoio carburante 3.600 l • Capacità serbatoio acqua 800 l MOTORE: 2 Man V12 • Potenza 1.323 kW STABILIZZATORI: 2 Seakeeper G6 CERTIFICAZIONE: CE Categoria A • RINa Classe B + F + Aa (sound emission) PREZZO: Da 2.720.000 Euro, Iva esclusa

Località//Place Fano (PU) Mare//Sea state Leggermente mosso//Slightly moved Vento forza//Wind speed 10 nodi//kn Altezza onda//Wave height 0.5 m Persone a bordo//Number of people on board 7 Combustibile imbarcato//Fuel volume on board 2000 l Acqua imbarcata//Water volume on board 800 l

PROJECT: Fulvio De Simoni (design) • Ferretti Group Engineering Department (naval architecture) HULL: Loa 21.11m • Hull length 20.27m • Waterline length 16.13m • Maximum beam 5.35m • Draft 1.52m • Light mass displacement 35 t • Full mass displacement 42 t • Fuel tank volume 3,600 l • Water tank volume 800 l MAIN PROPULSION: 2 Man V12 • Outlet mechanical power 1,323 kW STABILIZERS: 2 Seakeeper G6 CERTIFICATON: EC CAT A • RINa Class B + F + Aa (sound emission) PRICE: From 2,720,000 Euros, Excl. VAT

Fuel consumption l/h

Velocità max nodi Top speed knots

50.2 Autonomia mn Range nm

313

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

15.8

Conditions on test

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

kn

12.7

237

28.5

332

38.5

442

43.0

545

46.4

625

48.2

652

49.5

676

50.2

702 1400 1600 1800 2000 2100 2200 2300 2350

Litro miglio

Rapporto lung./larg.

3.9 Giri/min speed 1/min 1400

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

Engine rotational

Rpm

11.4

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

12.7

237

18.6

192

62.8 68.7

1600

28.5

332

11.6

309

1800

38.5

442

11.4

313

74.4

2000

43.0

545

12.6

284

77.0

2100

46.4

625

13.4

267

79.0

2200

48.2

652

13.5

266

80.1

2300

49.5

676

13.6

263

80.8

2350

50.2

702

13.9

257

81.1

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TEST

The weather conditions are light winds and a slightly rough sea, with long south-westerly waves. We are powered by a pair of 1,800 hp Man V12 engines, both paired with Surface Drive Top System transmissions. The joystick, combined with the surface drive, offers various user modes, including ‘easy handling’, which affords excellent manoeuvrability in the harbour and in tight spaces, 218 as well as the option of handling the two drives independently, paired with a 48V manoeuvring thruster. The Dynamic Positioning System keeps the boat’s position stable even in strong winds or currents, ideal when preparing to berth or waiting to fill up on diesel. Once the engines have warmed up, we prepare to plane: the trim is adjusted automatically by the Easy Set system, integrated with a single interface managing the propulsion, the electrohydraulic steer-by-wire steering, the manoeuvring systems, the navigation and the onboard monitoring. We increase the throttle and the revs go up, and we are trimmed in 16 seconds, at 1950 revs per minute. Then we turn the electronic control levers up to the maximum. Using a manual

system, to reach top speed we would have had to optimise the position of the transmissions and flaps to raise the bow and give the hull more lift, but the Easy Set does everything automatically, keeping the boat at the optimum trim. The on-board instruments show a top speed of 50.2 knots at 2350 revs, with fuel consumption of 351 l per hour for each engine. These performance levels are no fluke; they are the result of painstaking work from the Ferretti Group’s engineering team, headed by Michelangelo Casadei. The variable-shaped hull has a very deep V, with a 17° angle at the transom and two spray rails on each side. The boat tackles the sea boldly, without any hesitancy. We do a 360° turn at 43 knots, with the engines at 2000 revs, and the driving seat holds us in place, preventing us from being thrown overboard by any unexpected movements. Although it is designed for cruising, the chair has a sporty spec. As we hit the waves we have created with our movements, they are barely noticeable, and there is no vibration, a sign that the boat is impeccably built. The keel is gentle on the waves, the acceleration

is rapid and the boat remains dry. Even when cornering, the tilt never exceeds around 13°. At 2000 revs the system lowers the transmissions by a degree, and the consumption rate is 273 litres/hour per engine. We go down to 1800 revs and sail at 38.5 knots. The engine capacity is an excellent indicator of the perfect combination of hull, keel, engines and propellers. This speed provides the best ratio between consumption and performance, with a range of 313 nautical miles and a consumption rate of 11.4 l/mile, the best this boat can achieve. We reach the minimum planing speed at 1480 revs per minute. We remain in this position and measure the time it takes to reach top speed at full throttle: 45 seconds to get to 50.2 knots at 2350 revs. This is impressive given the power-to-weight ratio of almost 16 kg for every available hp and stems from the carbon-fibre construction, the work carried out to lighten the furniture, the materials used in the furnishing, the use of lightweight timber and the installation of a lithium battery instead of a traditional one. These solutions add up to a displacement of just 35 tonnes, reducing fuel consumption at equivalent speeds considerably compared to previous models. The interior surfaces are beautifully flowing, and the various spaces onboard are welcoming, simple and refined at the same time, combining aesthetic balance and functionality, with a different light-coloured timber marking the transition from one room to the next. Small, dark accents highlight the design of the leather cladding, the window surrounds and various geometric designs. The mood of the decor is dominated by square and oblique lines and by 3D patterns on the walls, with colours that explore various shades of grey and beige, paired with both lighter and darker hues. The main timber used is pale and with a streaked appearance. In the saloon, the fabrics used on the sofa and chaise longue match the coloured lines on the cockpit chairs, the leather surfaces of the furniture, the satin-finish steel handles and the dark-coloured parquet floor, while the curtains and nubuck leather ceiling are lighter in colour. The lower deck repeats the patterns and hues of the main deck, with the addition of furnishings including Armani Casa bedspreads and Casamance cushions. Il design degli esterni aggiunge ai tratti distintivi tipici di Pershing, come le imponenti ali laterali, nuovi elementi stilistici come le prese d’aria nel corpo dello scafo che richiamano lo stile delle auto da corsa. The design of the boat’s exterior takes traditional Pershing features, like the imposing side wings, and adds new stylistic elements, like the racing car-inspired air intakes in the body of the hull.

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ROLLA

12-11-2014

11:04

Pagina 1


PREVIEW

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Il Manhattan 68 è l’ultimo modello di flybridge presentato da Sunseeker. È stato progettato per offrire alti livelli di comfort con una grande ricchezza di soluzioni che rendono la vita a bordo particolarmente piacevole The Manhattan 68 is the latest flybridge model presented by Sunseeker. It has been designed to offer high levels of comfort with a wealth of solutions that make life on board particularly enjoyable by Massimo Longoni barchemagazine – Ottobre-October 2020


SUNSEEKER MANHATTAN 68

Divertimento e COMFORT assicurati FUN and comfort ensured! 221

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PREVIEW DISEGNO MODERNO E PARTICOLARMENTE ELEGANTE PER IL NUOVO SUNSEEKER MANHATTAN 68 frutto del lavoro del dipartimento di ricerca e sviluppo del cantiere inglese. Lungo 21,10 metri fuori tutto, è largo 526 centimetri. Per il sistema di propulsione gli ingegneri offrono varie opzioni tra le quali due Volvo Penta Ips 1350 oppure due Man V8 di 1.000 o 1.200 cavalli ciascuno. Il Manhattan 68 è caratterizzato da un ampio pozzetto e dalla zona del salone principale dotata di numerosi posti a sedere oltre a una cucina di poppa completamente attrezzata. È una barca perfetta per accogliere gli ospiti, con una forte attenzione all’illuminazione degli ambienti e ai dettagli interni. Il layout degli interni prevede anche la cucina ribassata, creando così un salone aggiuntivo e un bar che si integrano perfettamente con lo spazio abitativo principale. Anche gli interni pongono particolare attenzione ai particolari con una nuova colorazione di tappezzeria che fornisce un aspetto fresco e contemporaneo, inconfondibilmente Manhattan. I nuovi dettagli in acciaio inossidabile contrastano perfettamente con i tessuti leggeri, contribuendo a creare uno schienale fluttuante, che sembra non sorretto, per la seduta in questo spazio. Il salone è inondato di luce grazie alle vetrate panoramiche, mentre il design delle luci è stato eccezionalmente ben considerato in tutto e include l’illuminazione nascosta all’interno dei pannelli del

soffitto e dei mobili. Con l’attivazione one-touch da un’app di controllo centrale Videoworks, gli armatori possono scegliere diverse scene di illuminazione e intrattenimento come le modalità Film, Party o Night. A babordo, nel salone, il Manhattan 68 beneficia di un accesso privato alla cabina armatoriale a tutto baglio e tutta altezza. C’è anche un buon uso del legno in questa zona grazie ad una ricca miscela di finiture come Wengé Satinato, Rovere Argento, Eucalipto Affumicato e Noce. Nella configurazione standard, con cucina posizionata sul ponte principale, la zona notte è dotata di quattro cabine. Il flybridge è stato progettato con un’opzione hardtop integrata e presenta ampie zone prendisole a prua e un secondo timone. Il mobile bar include spazi per lo stivaggio, barbecue e frigorifero, potendo così usufruire di un altro spazio sociale e di intrattenimento. Il Manhattan 68 dispone anche di un’ampia piattaforma da bagno che ospita l’innovativo “beach club” di Sunseeker, dotato di una doccia con getto a pioggia, luci e altoparlanti oltre allo spazio per parabordi, water toys, attrezzature per immersioni e sportive. L’area è dotata di una panca pieghevole opzionale e gavoni Seabob adiacenti all’acqua, completi di punti di ricarica integrati. È anche adatta per il varo di un Williams Sportjet 395. La cabina dell’equipaggio è dotata di letti gemelli, bagno privato e ha accesso separato dallo specchio di poppa.

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Il beach club ha un portellone idraulico che si apre per rivelare una doccia a pioggia, luci e altoparlanti. Ideale come deposito per parabordi, water toys, attrezzature subacquee e sportive. L’area è dotata di una panca pieghevole opzionale e di gavoni Seabob adiacenti all’acqua, completi di punti di ricarica incorporati. La piattaforma da bagno è adatta per mettere in acqua un Williams Sportjet 395.

The beach club’s hydraulic door opens to reveal an overhead rain-shower, lights, and speakers. The ideal space to provide storage for fenders, toys, scuba, and sports equipment. The area is equipped with an optional fold-away bench seat, and Seabob storage lockers adjacent to the water, complete with built-in charging points. The bathing platform is suitable for launching a Williams Sportjet 395.

barchemagazine – Ottobre-October 2020


SUNSEEKER MANHATTAN 68

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barchemagazine barchemagazine – Settembre-September – Ottobre-October 2020 2020


PREVIEW

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The Manhattan 68 is available with a large range of engine options, including twin Volvo IPS 1350 and twin Man V8 1,000 or 1,200 hp. The range is of 300 miles.

Il Manhattan 68 è disponibile con un’ampia gamma di motori tra cui due Volvo Penta Ips 1350 e due Man V8 1.000 o 1.200 cavalli. Ha un’autonomia di 300 miglia.

SUNSEEKER MANHATTAN 68 SUNSEEKER INTERNATIONAL LIMITED West Quay Road Poole Dorset - GB - BH15 1JD www.sunseeker.com Sunseeker Italy Srl Porto Turistico, 52 I - 16033 Lavagna (GE) T. +39 0185 305317 info@sunseeker-italy.com www.sunseeker-italy.com

PROGETTO: Ufficio tecnico del cantiere SCAFO: Lunghezza fuori tutto 21,10m • Larghezza massima 5,26m • Pescaggio per imbarcazione con trasmissioni in linea d’asse 1,60m • Dislocamento a mezzo carico 37.400 kg • Alloggi: fino a 8 persone + 2 membri equipaggio • Serbatoi acqua dolce 900 l • Serbatoi carburante 4.000 l MOTORIZZAZIONI: 2 Volvo Penta Ips 1350 • 2 Man V8 1.000 cv • 2 Man V8 1.200 cv AUTONOMIA: 300 miglia nautiche VELOCITÀ MASSIMA: 32 nodi

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PROJECT: Shipyard technical department HULL: LOA 21.10m • Maximum beam 5.26m • Draft with in line transmission 1.60m • Half load displacement 37,400 kg • Accomodates: up to 8 people + 2 crew members • Water tank volume 900 l • Fuel tank volume 4,000 l MAIN PROPULSION: 2 Volvo Penta IPS 1350 • 2 MAN V8 1,000 hp • 2 MAN V8 1,200 hp RANGE: 300 nautical miles MAXIMUM SPEED: 32 knots


SUNSEEKER MANHATTAN 68 THE NEW SUNSEEKER MANHATTAN 68, WHICH IS THE RESULT OF THE WORK by the research and development department of the English yard, features a modern and particularly refined design. With a length of 21.10 meters overall, it is 526 centimeters wide. The engineers offer different options for the propulsion system including two Volvo Penta IPS 1350 or two Man V 8 engines of 1,000 or 1,200 hp each. The Manhattan 68 is characterized by an expansive cockpit and by the main saloon area with numerous seats and a fully-equipped aft galley. It is the perfect boat for welcoming guests; with a strong focus on ambient lighting and interior detailing. The interior layout can feature a lower galley, giving the space for an additional saloon and a bar, which are seamlessly integrated with the main living space. Even the interiors boast exquisite attention to detail with a new upholstery colour that provides a cool and contemporary look, unmistakably a Manhattan. New stainless-steel detailing contrasts perfectly with light fabrics, helping to create a floating, and seemingly unsupported backrest to the seating in this space. The saloon is drenched by light thanks to the panoramic glazing, whilst the lighting design has been exceptionally well-considered throughout and includes concealed lighting within ceiling panels and furniture. Thanks to the one-touch activation from a central Videoworks control app, the owners can select from different lighting and entertainment scenes such as Movie, Party, or Night modes. To port in the saloon, the Manhattan 68 benefits from private access to the full-beam master cabin with full height headroom. There is also beautiful use of wood in this area thanks to a sublime blend of finishes like Wenge Satin, Silver Oak, Smoked Eucalyptus, and Walnut. In the standard configuration with the galley positioned on the main deck, the sleeping area can host four cabins. The flybridge has been designed with an integrated hardtop option and features large forward sunbathing

areas and a second helm. The wet bar includes built-in storage, BBQ, and refrigeration, making this space useful to create the focus for yet another social and entertaining area. The Manhattan 68 also features a wide bathing platform which houses the Sunseeker’s innovative ‘beach club’ equipped with an overhead rain-shower, lights, and speakers, and provides storage for fenders, water toys, scuba, and sports equipment. This area is equipped with an optional fold-away bench seat, and Seabob storage lockers adjacent to the water, complete with built-in charging points. It is also suitable for launching a Williams Sportjet 395. The crew cabin has twin berths and a private bathroom with separate access through the transom.

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Il flybridge dispone di ampie zone prendisole a prua e di una seconda stazione di governo. Offre inoltre ampi posti a sedere con spazio libero per l’arredamento free standing personalizzabile a scelta dell’armatore.

The flybridge has large sunbathing areas forward and a second steering station. It also offers ample seating with free space for customizable free-standing furniture 225 chosen by the owner.


TEST

TEST

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SOLARIS POWER 48’ FLY

Fly Away Il modello con il fly è la seconda versione del 48’, disegnato da Victory Design di Brunello Acampora come tutti i modelli a motore del cantiere. Anche questa non teme il mare formato, come quello che abbiamo incontrato durante il test This boat with the flybridge is the second version of the 48-footer, and it is the work of Brunello Acampora’s Victory Design firm, like all of the yard’s motor-powered output. And like the others, it isn’t troubled by rough sea, which is what we came across during the test by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello

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TEST

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«SONO BARCHE FATTE PER NAVIGARE», AVEVA DETTO BRUNELLO ACAMPORA quando l’anno scorso ci accompagnava nel Golfo del Tigullio per provare il primo 55’ Solaris Power. Dopo tante barche a vela, che continuano ad essere prodotte, il cantiere, infatti, ha aperto la divisione power boats. Pochi mesi dopo il 55’, fu la volta del 48’, ma in versione open e adesso è arrivato il turno del fly. Dal Tirreno siamo passati all’Adriatico, e Cattolica ha preso il posto di Chiavari come porto di partenza. C’è un bel vento teso, da levante, che alza un’onda di quasi un metro e secchiate di sabbia che tormentano i bagnanti stesi sulla spiaggia. In fondo, abbiamo la condizione migliore per provare una barca fatta per navigare. Appena fuori dal porto salgo sul fly e prendo i comandi da lì. Non mi aspetto una buona sensazione. Di solito le barche a motore con il flybridge non si comportano benissimo quando il mare è formato. La sensazione che provo è quella

di essere su un autoscontro al luna park: acceleri e ti fermi di colpo. E poi, è inevitabile, qualche botta la prendi. Invece con il 48’ Fly non è così. Affronta l’onda senza problemi. Prima la prendo al traverso e di tre quarti e, fin qui, tutto sommato, il comportamento è nella norma, nel senso che molte barche a motore non soffrono. Quello che trovo decisamente fuori dal comune è il comfort in navigazione quando l’onda è dritta di prua. Tra 20 e 25 nodi non te ne accorgi nemmeno. Viene tagliata dalla V di prua e la barca non salta. Procede tranquilla e, complice la postazione sul fly, il mare non sembra nemmeno così mosso. Eppure lo è, eccome. Provo allora ad accelerare e la carena non soffre in modo particolare. L’unica accortezza che si deve avere intorno ai trenta nodi è quella di ridurre leggermente il gas poco prima dell’impatto con l’onda. È quasi divertente navigare in questo modo. Ci prendo gusto e appena la prua si appoggia sull’onda, riaccelero di

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colpo. Lo scafo esce pulito, nessun effetto autoscontro. Niente stop and go. Non è solito per un fly, lungo 14 metri e pesante 15 tonnellate, navigare così in scioltezza sul mare formato di prua. In sala macchine c’è il sistema IPS 650 con due D6 di Volvo da 480 cv ciascuno. La spinta è quella giusta. Si raggiunge la planata in nove secondi e la massima in 28. Per il minimo di planata bastano poco più di 14 nodi e 72 litri/ora in totale. Alla massima, invece, il Gps ha registrato 30,5 nodi e il flussometro indicava 187 litri in tutto. I dati dei consumi ci dicono che i due motori sono parsimoniosi e il range di navigazione, dal minimo di planata fino alla massima velocità, è di quindici nodi. Ce n’è a sufficienza per trovare l’andatura di crociera preferita. Da entrambe le postazioni di guida, sia quella sul fly, sia quella interna, la visibilità è sempre buona, così come l’ergonomia. Le sedute per il pilota si trovano alla giusta distanza dalla plancia e i comandi sono a portata di mano.


SOLARIS POWER 48’ FLY

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Il design con la sua eleganza senza tempo è caratterizzato dal fascino sobrio e originale delle classiche lobster boat statunitensi. Lo spazio è stato curato nei minimi dettagli per offrire la massima funzionalità e praticità.

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The design with its timeless elegance is characterized by the sober and original charm of the classic American lobster boats.The space has been planned in great detail to offer maximum functionality and practicality.


TEST

Tante possibilità di scelta per gli interni, ma sempre locali ampi e confortevoli. Le due cabine, quella armatoriale e quella ospiti, hanno volumi generosi, 230 ideali per chi intende rimanere a lungo a bordo.

There are a lot of options for the interiors, but all of them have comfortable large rooms. The two bedrooms are generously sized, and ideal for anyone who wants to stay on board for long.

L’unico aspetto che meriterebbe una registrata è l’ampiezza dell’angolo di virata. Come per tutti gli IPS c’è l’autolimitazione alla virata. È un sistema valido perché consente di evitare inclinazioni eccessive, ma, probabilmente, in questo caso si è ecceduto nella prudenza. Niente di male, questione di gusti, perché Volvo consente di tarare diversamente la virata. L’allestimento della coperta rispetta il principio di barca fatta per navigare. Non manca il comfort, gli spazi, le sedute e i prendisole, anche perché c’è anche un “piano di sopra” rappresentato dal fly, ma c’è anche molta attenzione alla possibilità di muoversi a bordo in sicurezza. Lo si evince sia dai tanti tientibene che si incontrano un po’ dappertutto. Ogni volta che il mare formato mi ha costretto ad aggrapparmi da qualche parte, il tientibene era lì pronto. Inoltre, tutto il piano di calpestio della coperta ha dimensioni generose. Non ci sono passaggi angusti. E la sensazione di sicurezza è data anche dalle fiancate molto alte. Muoversi da poppa a prua e viceversa, anche quando si è in navigazione e il mare non è proprio piatto, non è mai un problema. Gli spazi sottocoperta sono coerenti con tutto il progetto del 48’ Fly. Si possono scegliere diversi layout, comunque, le due cabine sono cabine “vere”, perché anche la comodità è necessaria per navigare, soprattutto se si ha intenzione di farlo a lungo.

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«THEY ARE BOATS THAT ARE MADE TO BE USED», BRUNELLO ACAMPORA said last year when he went out with us on the Gulf of Tigullio to try the first 55’ Solaris Power. After making a lot of sailing boats – something it still does – the yard has opened a powerboat division. A few months after the 55’ came the 48’, but in an open version and now it is time for the flybridge version. We moved on from the Tyrrhenian to the Adriatic, and we left from the port at Cattolica rather than Chiavari last time. There was a good stiff easterly wind that whipped up waves of nearly a metre and plagued the people lying on the beach with bucketfuls of sand. So basically we had the best possible conditions to try out a boat that was made to be used. As soon as we had left the harbour, I went up on the flybridge and took over the controls. I wasn’t expecting it to feel good. Powerboats with a flybridge normally don’t handle especially well in rough seas. The feeling that I remember is like being on the bumper cars at a fairground: you speed up and suddenly come to a stop. And then inevitably you get bashed around a bit. But it’s not like that with the 48’ Fly. It handles the waves without any problem. First I took them on the beam, and to the side of the bow, and up to that point, all in all, it behaved in a normal way, given that a lot of powerboats aren’t troubled by that.


SOLARIS POWER 48’ FLY

Velocità max nodi Top speed knots

30.5 Range nm

290

Cattolica - Italy Onda incrociata di un metro One meter height crossed waves Vento//Wind speed 25 nodi//knots Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 116 l Acqua imbarcata//Water volume on board 430 l

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h kn

PROJECT: Victory Design by Brunello Acampora HULL: LOA 14.35m • Length 14.03m • Waterline length 13.40m • Maximum beam 4.87m • Draft 0.75m • Light mass displacement 14,750 kg • Fuel tank volume 1,500 l • Water tank volume 430 l MAIN PROPULSION: Volvo Penta 2xD6-480 IPS 650 • Outlet mechanical power 353 kW (480 hp) • 6 cylinders in line • Swept volume 5,500 cc • Maximum rotational speed 3700/min • Weight 920 kg EC CERTIFICATION: CAT A - 12 people PRICE: From 1,050,000 Euros, Excl. VAT

Rapporto peso kg kw

20.9

Da 0 a planata in 9 secondi Gliding time of 9s from 0 to glide Da 0 alla massima velocità in 28 secondi Gliding time of 28s for a speed change from 0 to 30.5 knots (maximum speed)

Rapporto lung./larg. L/W

2.94 Giri/min

Conditions on test

Località//Place Mare//Sea state

PROGETTO: Victory Design di Brunello Acampora SCAFO: Lunghezza fuori tutto 14,35m • Lunghezza scafo 14,03m • Lunghezza al galleggiamento 13,40m • Larghezza massima 4,87m • Pescaggio 0,75m • Dislocamento a vuoto 14.750 kg • Serbatoio carburante 1.500 l • Serbatoio acqua 430 l MOTORE: Volvo Penta 2xD6-480 IPS 650 • Potenza 353 kW (480 cv) • 6 cilindri in linea • Cilindrata 5.500 cc • Regime di rotazione 3700 giri/minuto • Peso 920 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT A per 12 persone PREZZO: A partire da 1.050.000 Euro, Iva Esclusa

Autonomia mn

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Solaris Yachts Via A. Masetti 30 I-47100 Forlì (FC) T. +39 0543 807062 info@solarispower.it www.solaris-power.net

11.4

53

14.3

72

15.9

77

19.0

95

22.3

115

25.6

140

30.1

185

30.5

187 2000 2300 2500 2750 3000 3250 3500 3650 Rpm

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

5.1

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

2000

11.4

53

4.6

322

68

2300

14.3

72

4.0

298

68

2500

15.9

77

5.0

309

69

2750

19.0

95

5.0

299

69

3000

22.3

115

5.1

290

71

3250

25.6

140

5.5

274

73

3500

30.1

185

6.1

245

77

3650

30.5

187

6.1

244

77

Engine rotational speed 1/min

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TEST

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SOLARIS POWER 48’ FLY

«Delle barche lobster abbiamo ereditato la grande tenuta di mare e le prestazioni, ma anche il fascino e la bellezza delle forme». «We have inherited excellent seakeeping qualities and performance from the Lobster range, as well as the charm and good looks». Brunello Acampora

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TEST

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SOLARIS POWER 48’ FLY What I found to be decidedly abnormal was how comfortable it was being underway when taking the waves head-on. When you are doing between 20 and 25 knots, you don’t even notice. The V-shaped bow cut through the waves and the boat didn’t jump at all. It goes on untroubled and, in part because of steering from the flybridge, the sea didn’t even seem particularly rough. Next, I tried to speed up, and the hull didn’t react adversely. The only thing to remember is that you should reduce the power slightly just before taking the wave when you are doing around thirty knots. It is fairly fun proceeding that way. I got to like it, and just as soon as the bow had broken through the wave, I quickly accelerated. The boat came through it cleanly, without any dodgem car effect, and no stopping and starting. It isn’t normal for a flybridge boat, that is 14 metres long and which weighs 15 tonnes to go that smoothly when taking waves on the bow in a rough sea. The engine room has the IPS 650 system with two D6 Volvos each developing 480 horsepower. That’s about the right amount. You start planing in nine seconds and get to top speed in 28. Minimum planing speed is just over 14 knots when it uses 72 litres per hour overall. At top speed, the GPS showed 30.5 knots, and the flowmeter showed 187 litres in all. The fuel consumption data tell us that the two engines aren’t very thirsty and that there are fifteen knots between minimum planing and top speed. That’s a broad enough range to find the cruising speed you prefer. There is good visibility from both steering positions, the one on the flybridge and the interior one, and the ergonomics of their layout are also well done. The helmsman’s seats are in both cases the right distance from the dashboard, and the controls are close at hand. The only thing that could do with being looked at is the angle that the boat turns at. As happens with all IPS systems, there is a limiter.

There is no lack of space on deck, not least because the area on the flybridge is also available. Getting around on board is always safe thanks to the breadth of the gangways, the high, protective sides and the numerous grab handles.

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In coperta lo spazio non manca, anche perché c’è a disposizione quello sul fly. Muoversi a bordo è sempre sicuro grazie all’ampiezza dei passavanti, alle fiancate alte e protettive e ai numerosi tientibene.

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TEST

The hull handles the sea very well, and behaves very well, even when it is rough. Although it is safe and stable, the 48’ can do more than 30 knots top speed, without using too much fuel.

La carena è molto marina e si comporta egregiamente anche in caso di mare formato. Stabile e sicura, il 48’ riesce a superare i 30 nodi di velocità massima, senza consumi eccessivi di carburante.

Engine room

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La trasmissione con l’IPS, in questo caso 650 con due motori da 480 cv ciascuno, garantisce ottima maneggevolezza in manovra e bassi consumi. Buona anche l’insonorizzazione della sala macchine perché i decibel sono pochi sia nell’armatoriale, sia in plancia. The transmission with the IPS system, a 650 with two engines each developing 480 horsepower, deliver optimum handling when manoeuvring and low fuel consumption levels. The sound insulation in the engine room is also very good because there not a lot of decibels are registered either in the owner’s cabin or at the dashboard.

The rationale behind the system is valid but they have probably been rather over prudent in this case. That’s not a problem, and Volvo allows you to set your turning limits, so it’s a question of taste. The deck set-up follows the approach of its being a boat that is made to be used. There is no lack of comfort, space, seats and sun loungers, not least because there is also an “upstairs” in the fly deck. At the same time, a lot of attention has been paid to getting around on board safely. You can tell that from the number of grab handles, which you find just about everywhere. Every time that the rough sea meant

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I had to hang on to something, there was a grab handle there ready for me. Also, the entire deck area is generously sized. There are no tight squeezes to get through. And the feeling of safety is reinforced by the very high sides. So it is never a problem to get from bow to stern and back, even when you are underway and the sea isn’t exactly flat. The area below decks is in line with the rest of the project for the 48’ Fly. You can choose different layouts, but in all of them, the two cabins are “real cabins”, because comfort is required for sailing, especially if you intend to spend some time doing it.



TEST

TEST

Fast Lobster

Un walkaround veloce e semplice da condurre. Tanto spazio all’aperto senza rinunciare alle linee classiche di una lobster boat. Il progetto è firmato dallo studio Fulvio De Simoni Yacht Design A fast and easy to handle walkaround boat. A lot of open-air space, without giving up the classic lines of a lobster boat. A project by Fulvio De Simoni Yacht Design by Niccolò Volpati - photo by Andrea Muscatello 238

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AUSTIN PARKER YACHTS 44 IBIZA

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13.70m barchemagazine – Ottobre-October 2020


TEST

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LA CARENA È STATA DISEGNATA DA FULVIO DE SIMONI che non si è concentrato solo su quello che rimane immerso sotto la linea di galleggiamento, perché ha curato tutto il progetto del 44 Ibiza, inclusi interni e coperta. Ibiza è la gamma più walkaround e mediterranea tra i modelli di Austin Parker. Oltre a questi, ci sono i Palma che hanno il fly e i Mahon che hanno una coperta più chiusa e protetta. Il 44 Ibiza si comporta bene sull’onda e anche la virata a tutta barra non rappresenta un problema. La scia parte piuttosto a prua, ma la coperta è sempre asciutta anche quando si vira stretto. Stabile, tranquilla, naviga bene. Le presta-

zioni sono equilibrate. Niente eccessi. Il pattino di sostentamento, che va da prua a poppa, permette alla barca di planare facilmente in soli 6 secondi e mezzo. Per tenere lo scafo fuori dall’acqua è invece sufficiente una velocità di poco superiore ai dieci nodi, con i motori a 1600 giri e un consumo totale di soli 49 litri/ora. L’andatura di crociera ideale è intorno ai 28 o 29 nodi, ma alla massima si arriva quasi a 33 nodi. I motori sono due Cummins da 550 cv ciascuno con trasmissioni in linea d’asse. Nonostante ciò, lo scafo risulta sempre maneggevole. Non serve tanta acqua per virare e la barca non si fa pregare. Risponde prontamente

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alle inversioni di rotta e, grazie al joystick che comanda le eliche di manovra, anche all’ormeggio non servono abilità particolari. A 25 nodi di velocità la carena non soffre nemmeno il mare formato, me ne accorgo attraversando in tutti i modi le onde di scia dei tanti megayacht che affollano la porzione di mare tra Rapallo e Portofino. La sensazione al timone è quella di una barca sempre stabile e sicura, ma non “sorda”. Facile da manovrare e da gestire. La sensazione è che si tratti di una carena in grado di affrontare condizioni impegnative, senza particolari patemi. La visibilità dalla postazione in plancia è buona anche perché il parabrezza è formato da


AUSTIN PARKER YACHTS 44 IBIZA

The designs drawn up by De Simoni give the option of personalizing the layout of the two cabins below decks to give a version that is more open, or one with more privacy in each room, according to whether they are more for night-time or daytime use.

Aperti oppure con più privacy in ogni locale, più indicati per l’uso diurno o notturno, la personalizzazione delle due cabine sottocoperta è consentita e prevista dal progetto di De Simoni.

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TEST un unico pezzo di vetro senza montanti in mezzo o altri ostacoli alla vista. Quello che mi ha convinto meno è l’ergonomia della postazione di guida. La poltrona è comoda quando la si usa come poggiareni, ma rimane troppo distante dal volante quando ci si siede sopra. E anche le manette del gas sono collocate in una posizione poco felice perché, quando le si affonda fino al massimo, lo spazio per le dita della mano non è sufficiente. All’opposto, la plancia offre molto spazio per due grandi display con cartografia e dati di navigazione. Si tratta comunque di piccole imperfezioni a cui è probabilmente possibile trovare la soluzione. Le note più positive, oltre al comportamento della carena, sono i consumi contenuti. Basti pensare che per navigare a 20 nodi servono circa 100 litri/ora totali e per 25 nodi ce ne vogliono 130. Un valore decisamente basso, soprattutto se teniamo conto che la trasmissione è quella in linea d’asse che non vanta, tra i suoi pregi, l’economicità nei consumi. Altra nota positiva arriva dal rumore. I decibel a velocità di crociera sono pochi, sia in plancia, sia nella zona di prua sottocoperta. A prua, addirittura, ciò che influisce maggiormente nei valori registrati dal fonometro, sono le onde che frangono sullo scafo piuttosto che il rumore dei propulsori. Il layout è stato progettato per consentire di muoversi a bordo con estrema facilità. Tutti i camminamenti sono ampi e i tientibene abbondano. Inoltre, dall’estrema poppa alle sedute per pilota e copiloti, c’è un passaggio centrale molto agevole.

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The layout has been designed to mean you can get around extremely easily. All the gangways are wide, and there are lots of grab handles. Furthermore, there is a very practical central passage from right in the stern to the seats used by the helmsman and assistant.


AUSTIN PARKER YACHTS 44 IBIZA

Velocità max nodi Top speed knots

Località//Place Santa Margherita Ligure (GE) Onda//Wave height 30 cm Vento//Wind speed Brezza//Breeze Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 1000 l Acqua imbarcata//Water volume on board 280 l

PROGETTO: Fulvio De Simoni Yacht Design SCAFO: Lunghezza fuori tutto 13,70m • Lunghezza scafo 12,50m • Larghezza massima 4,21m • Pescaggio 1,18m • Dislocamento a pieno carico 15.000 kg • Serbatoio carburante 1.500 l • Serbatoio acqua 400 l MOTORI: 2x550 Cummins QSB6.7 • Potenza 410 kW (550 cv) • 6 cilindri in linea • Cilindrata 6,7 l • Alesaggio per corsa 107mm x 124mm • Regime di rotazione massimo 3300 giri/minuto • Peso 658 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT A per 12 persone PREZZO: € 750.000, compreso di tutti gli accessori

Autonomia mn Range nm

301 Rapporto peso

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h kn

PROJECT: Fulvio De Simoni Yacht Design HULL: LOA 13.70m • Length 12.50m • Maximum beam 4.21m • Draft 1.18m • Full load displacement 15,000 kg • Fuel tank volume 1,500 l • Water tank volume 400 l MAIN PROPULSION: 2x550 Cummins QSB6.7 • 410 kW (550 hp) • 6 cylinders in line • Swept volume 6.7 l • Bore&Stroke 107mm x 124mm • Maximal rotational speed 3300/min • Weight 658 kg EC CERTIFICATION: CAT A - 12 people PRICE: 750,000 €, full optional

kg kw

18 Rapporto lung./larg. L/W

10.3

46

10.4

49

11.5

64

15.7

78

24.3

127

26.9

152

29.8

201

32.8

216 1500 1600 1750 2000 2500 2750 3000 3250

Litro miglio

4.9

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

1500

10.3

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4.4

335

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69

2000

15.7

78

4.9

301

74

2500

24.3

127

5.2

287

77

2750

26.9

152

5.6

265

79

3000

29.8

201

6.7

222

81

3250

32.8

216

6.5

227

81

Engine rotational speed 1/min

barchemagazine – Ottobre-October 2020

Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

Da 0 a planata in 6,5 secondi Gliding time of 6.5s from 0 to glide Da 0 a velocità massima in 27 secondi Gliding time of 27s for a speed change from 0 to 32.8 knots (maximum speed)

3.2 Giri/min

Conditions on test

MAIN SALES OFFICES: T. +39.02.39288743 T. +39.0185.699022

32.8

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

AUSTIN PARKER YACHTS ITALIA SRL VIA GIOTTO, 9 I-20154 MILANO info@austinparker.com www.austinparker.com

243


TEST Evidentemente c’è una buona insonorizzazione in sala macchine, ma non solo, perché ciò che si apprezza è anche la quasi totale assenza di vibrazioni a qualsiasi andatura. L’allestimento della coperta mi sembra molto ben riuscito. Mi è piaciuta la facilità con la quale ci si muove a bordo. Dalla spiaggetta di poppa, procedendo verso prua, il prendisole non è d’intralcio perché è diviso in due con un camminamento centrale. Si hanno così due prendisole a poppa, ciascuno da una piazza e mezza, per un totale di quattro posti comodi. Anche il divanetto del pozzetto e il tavolino apribile hanno un camminamento centrale e in questo modo il primo “ostacolo” che s’incontra è il mobile bar che si può allestire con fuochi e frigorifero, che si trova a poppavia delle sedute del pilota e copilota. Alla facilità di movimento contribuiscono, inoltre, i passavanti laterali che misurano 40 centimetri e le fiancate, alte e protettive, che forniscono una sensazione di sicurezza quando ci si sposta in coperta durante la navigazione. Ottima la sensazione di protezione del bimini con vetrate trasparenti, ma oscurate con prolunga a tendalino che ripara il pozzetto. E, infine, il layout della zona prodiera offre sia un prendisole sulla tuga, sia un divanetto lineare all’estrema prua. Sottocoperta l’abitabilità è di ben due metri e gli allestimenti sono tre. Il primo prevede una cuccetta matrimoniale a prua in uno spazio

244

The boat handles the waves well and is easy to steer. Balanced performance levels and low consumption levels are what characterize this 44-footer.

aperto, una seconda cabina con due letti singoli posti per il baglio che rimane sotto il pozzetto e un bagno. Chi lo desidera può invece optare per i tre locali, due cabine e un bagno, tutti divisi da paratie che consentono di avere più privacy. Infine, al posto della cuccetta matrimoniale di prua, si può scegliere di avere una dinette trasformabile. Quest’ultima soluzione è quella più “open” di tutte, con uno spazio sottocoperta per il giorno che, volendo, si trasforma anche in cuccetta matrimoniale per la notte. THE HULL WAS DESIGNED BY FULVIO DE SIMONI, WHO DIDN’T just concentrate on the part that stays underwater: he handled the entire 44 Ibiza project, including both the interiors and the deck. Ibiza is the range that has the most Mediterranean and walkaround feel of all the Austin Parker output. In addition to the Ibizas, there are the Palma range boats which have a flybridge, and the Mahons, which have a deck that is more closed and protected. The 44 Ibiza handles well in the waves and it is also no problem for it to turn as tightly as possible. The bow wave does start fairly well forward, but the deck always stays dry, even when you turn tightly. Stable, calm, and it handles well. Performance is well balanced and without any excesses. The spray rail that runs from bow

Buono il comportamento con onda e facile da condurre. Prestazioni equilibrate e consumi contenuti sono il segno distintivo di questo 44’.

barchemagazine – Ottobre-October 2020

to stern means the boat starts planning easily and gets out of the water in just six and a half seconds. To keep it there you need just over ten knots, with engines at 1600 rpm and total fuel consumption of just 49 litres an hour. The ideal cruising speed is around 28 or 29 knots, while top speed is at nearly 33. There are two 550 hp Cummins engines, with the straight-shaft transmission. Despite that, the boat is always easy to handle. You don’t need a lot of water to turn, and the boat doesn’t need to be asked twice. It responds quickly to changes in course and, thanks to the joystick that controls the thrusters, you don’t need to be especially skilful even when mooring. At 25 knots the hull doesn’t even feel the effect of rough seas. That was something I realised when I crossed over the wakes of the many megayachts that crowd the part of the sea between Rapallo and Portofino, and I did it in all kinds of different ways. The feeling at the helm is of having a boat that is always stable and safe, but not “deaf”. It is easy to manoeuvre and to handle. The feeling is that it is a boat that can handle tough conditions, without any particular issues. Visibility from the dashboard steering position is good, not least because the windscreen is made from a single piece of glass, without any support columns or anything else to block the view. But I was less convinced by the ergonomics of the steering position. The chair is comfortable when you use it as back support, but it is too far from the wheel when you sit on it. And the throttles are not very well positioned as there isn’t enough room for your fingers when you open them right up. But the dashboard does provide plenty of room for the two large displays with maps and navigational data. And we are in any case talking about minor defects, for which a solution can probably be found. The most positive note, along with how the hull performs, comes from the low fuel consumption. You just have to bear in mind that to do 20 knots you need around



TEST

There are two 550 hp Cummins, each with the straight-shaft transmission, although you can also opt for Volvo IPS engines. Sound insulation in the engine room is excellent, as is the lack of vibrations.

Due Cummins da 550 cv ciascuno con trasmissione in linea d’asse, ma, per chi lo desidera, è possibile avere anche gli Ips di Volvo. Ottima l’insonorizzazione della sala macchine e l’assenza di vibrazioni.

100 litres per hour in total, and 130 litres to do 25 knots. That is a decidedly low amount, especially if we bear in mind that the transmission is the straight shaft, which doesn’t include low fuel consumption amongst its benefits. Another positive factor can be seen in the lack of noise. Decibel levels at cruising speed are low, both at the helm and in the area below decks in the bow. In the bows, it is the waves beating on the hull that most affect the sound meter, rather than the noise of the engines. There is a good level of sound insulation in the engine room, but there is something else as well because what you feel is also the complete absence of vibrations at any speed. The deck setup looked very well done to me, and I liked the way you can get around aboard. Going forward from the stern beach area, the sun pad isn’t in the way because it is split in two by a central walkway. That way you get two sun loungers in the stern, each just under twin size, so that creates a total of four comfortable places. The seat in the cockpit and the table – which opens out – also have a central walkway and that way the first thing that gets in your way is the mobile bar that you can set up with a fridge and cooking rings, located aft of the helmsman and co-drivers seats. Contributing to the ease of getting around are also the gangways, which are 40 centimeters wide and the sides, which are high and protective, providing a feeling of safety when you are walking on the deck while underway. The bimini gives an excellent feeling of protection, with darkened glass and an awning extension that covers the cockpit. And finally, the layout of the forward area includes both a sun pad on the deckhouse and also a linear sofa deep in the bows. Below decks, headroom is a full two metres, and there are three set-ups available. The first is for a double berth in the bows in an open area, with a second cabin with two single beds arranged along the beam that is below the cockpit, as well as a bathroom. But you can also go for the three rooms – two cabins and a bathroom – all divided by bulkheads that means you can have more privacy. And finally, rather than the double bed in the bows, you can have a convertible dinette. That is the most open-plan solution of all, with an area below decks for day use which can also be transformed to house a double berth at night.

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barchemagazine – Ottobre-October 2020



TEST

TEST

248

12m

barchemagazine – Ottobre-October 2020


VALHALLA 41

Oltre la mitologia Beyond

mythology

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Il brand richiama gli antichi miti dei Vichinghi per sottolineare doti di grande solidità e attitudine al combattimento. Valhalla 41 è una barca pensata e costruita per le più emozionanti battute di pesca d’altura The brand draws on ancient Viking myths to highlight its boats’ robust nature and readiness for battle. Valhalla 41 is a craft designed for the most exciting deep-sea fishing adventures by Fabio Massimo Bonini barchemagazine – Ottobre-October 2020


TEST

VALHALLA 41 È IL FRUTTO DI UN PROGETTO LA CUI LINEA È NATA DALLA MATITA DI MICHAEL PETERS. La V di carena è molto pronunciata nelle sezioni di prua, ha un tunnel ventilato e uno Stepped-V nella sezione centrale di poppa. Una soluzione tecnica sviluppata dallo studio del progettista. Questo disegno di carena ha lo scopo di aumentare l’efficienza, con grandi vantaggi in termini di velocità, prestazioni e stabilità. 250 Il marchio Valhalla è di proprietà di Viking Yachts la cui storia è iniziata nel 1964 con un fisherman di 37 piedi, costruito in legno, e prosegue con la produzione di 100 esemplari all’anno da 42 a 92 piedi. Sno Yachts è il dealer ufficiale per l’Italia, la Francia e il centro sud del Mediterraneo. Abbiamo avuto il piacere di provare il 41 in una giornata straordinaria, sole caldo e accecante, tipico di Miami, e un vento leggero a regime di brezza sui 13 nodi. Il 41 è un classico Central Console, ma molto ampio con una larghezza di 3 metri e 53 centimetri. Certamente pensato per la pesca con almeno una quindicina di alloggi porta canna tutto intorno. Immancabile quindi anche la grande vasca porta esche da 92 galloni di capacità. In questo modello manca la

poltrona da combattimento che però è possibile avere su richiesta. Dettagli come il teak che rifinisce la barca dal centro alla prua proprio al disopra del bottazzo, le poltrone della consolle e i lettini prendisole all’estrema prua danno un tocco di “classico”. E poi i gavoni un po’ ovunque permettono di avere poche cose sparse lungo i camminamenti laterali, a prua o a poppa. A lato della consolle si accede ad un ampio bagno che scarica sia nel serbatoio per le acque nere sia fuoribordo. Tyler, il comandante che sarà con me per tutta la prova, inizia a farmi vedere tutti i “giochi” di bordo a partire da quelli di luce che si possono gestire dalla consolle sopra e sott’acqua e mi dice che la barca si può accendere quasi come un albero di Natale. Ma vediamo le cose più serie. Valhalla 41 è motorizzato con 4 Mercury di 400 cavalli ciascuno, ben 1.600 cavalli che ci faranno volare a 67.4 Mph. La gestione dei tabs per l’assetto è regolata automaticamente dal sistema ZipWake che, ovviamente, lascia anche l’opzione manuale. Quando ci si ferma a pescare entra in funzione il Seakeeper, ma, attenzione, su questa barca funziona con batterie dedicate quindi meglio ricaricare ogni tanto accendendo il

The V-41 was designed and built for fishing, but it also excels as a luxury tender or as a stylish sport cruiser thanks to the diverse deck layout options.

Il V-41 è stato progettato e costruito per pescare, ma è ideale anche come tender di lusso o come elegante sport cruiser grazie alle diverse scelte di layout del ponte.

barchemagazine – Ottobre-October 2020

motore. Usciamo quindi per la prova. Dall’isola di Virginia Key dirigiamo al ponte che ci farà uscire sulla Biscayne Bay. Il mare è calmo, a bordo siamo in 3, abbiamo 268 galloni di carburante contro una capacità di 557 galloni (2.108 litri). Non abbiamo acqua nel serbatoio che ha una capacità di 49 galloni (185 litri). Appena passato il ponte al minimo dei giri Tyler mi cede il governo della barca. Mi voglio subito divertire e affondo le manette. A parte pochi secondi da fare leggermente in punta di piedi per vedere l’orizzonte, stiamo già volando. La barca plana a 18 Mph a 3200 giri, prima di arrivarci sentiamo una leggera vibrazione a 2000 giri, ma nessun fastidio. È come un giocattolo che ti lascia fare tutto senza problemi, la sensazione di sicurezza è totale, solida nell’onda che ho creato dopo aver fatto un otto. Nella virata è stabilissima. In un attimo si arriva alla massima velocità, grazie anche alle condizioni ottime dell’oceano. 6200 giri, i Mercury che cantano e il log che segna 67.4 Mph con un consumo di 147 G/h pari a 0.46 Mpg che, in fondo, considerati i 1.600 cavalli non è poi un gran consumo. Mi diverto ancora un po’ prima di ridare il timone a Tyler. Proprio un gran bel gioiellino, molto elegante per un Central Console e molto aggressivo, ma tutto con quella sensazione di grande sicurezza. Un day cruiser per far divertire tutti dagli appassionati di pesca a chi vuole semplicemente passare qualche ora lontano dal caos. VALHALLA 41, DESIGNED BY MICHAEL PETERS, HAS A VERY PRONOUNCED V-SHAPED HULL IN THE BOW SECTIONS, and a stepped V and ventilated tunnel in the central stern area. This technical solution was developed by the architect’s studio, and aims to increase efficiency, with huge advantages in terms of speed, performance and stability. The Valhalla brand is owned by Viking Yachts, which has a history dating back to 1964. Its first creation was a 37-foot wooden fishing boat, which it has followed with 100 boats a year of anything between 42 and 92 feet. Its official dealer for Italy, France and the central/ southern Mediterranean in SNO Yachts. We were lucky enough to test the 41 on a beautiful day, with a warm, blinding sun reminiscent of Miami and a light 13-knot breeze. The 41 is a classic centre


VALHALLA 41

Condizioni della prova

VALHALLA BOATWORKS 2713 Green Bank Road Egg Harbor City, NJ 08215 www.valhallaboatworks.com

Velocità max nodi Top speed knots

Conditions on test

Località//Place Miami Florida Mare//Sea state Calmo//Calm Onda//Wave height 0.50 m Persone a bordo//People on board 3 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 1100 l Acqua imbarcata//Water volume on board 0l

58.5

Dealer SNO Yachts Via Indonesia, 40 I-07026 Olbia (OT) T. +39 0789 5502 www.snoyachts.it

Autonomia mn

PROGETTO: Michael Peters (architettura navale) SCAFO: Lunghezza 12m • Larghezza 3,6m • Immersione con motore alzato 0,73m • Immersione con motore abbassato 0,8m • Peso (mezzo carico) 8,32 t • Peso (pieno carico) 9,43 t • Deadrise 24 gradi • Serbatoio carburante 2.108 l • Serbatoio acqua dolce 185 l • Serbatoio acque nere 45 l MOTORE: Max 1.800 cv

Range nm

421

Rapporto peso potenza Mass outlet power

kg kw

PROJECT: Michael Peters (naval architecture) HULL: Length 40’ 6” • Beam 11’ 7” • Draft Engines Up 29” • Draft Engines Down 33” • Weight (half load) 18,343 lbs. • Weight (full load) 20,798 lbs. • Deadrise 24 deg. • Fuel tank volume 557 gal. • Fresh water tank volume 49 gal. • Waste water tank volume 12 gal. MAIN PROPULSION: 1,800 hp

7.9

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h kn

6.4

22.3

8.4

34.8

9.2

71.9

22.7

113

29.1

178

39.8

364

58.5

659 1000 1500 2000 3000 4000 5000 6200

Litro miglio

Rapporto lung./larg.

3.3

4.9 Giri/min

Peso

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

L/W

Engine rotational speed 1/min

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

6.4

22.3

3.5

602

Weight

1000 1500

8.4

34.8

4.1

506

9.4

2000

9.2

71.9

7.8

268

3000

22.7

113

4.9

421

4000

29.1

178

6.1

343

5000

39.8

364

9.1

229

6200

58.5

659

11.2

186

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Rpm

251


TEST

The transom holds a 450-litre live well. Rod holders can be installed virtually anywhere, and another live well can be added to the forward area.

252

Engine data

Con 4 motori fuoribordo Mercury di 400 cavalli ciascuno abbiamo navigato alla velocità massima di 58,5 nodi. Il consumo alla velocità di crociera di 22 nodi è di 4,9 litri per ogni miglio. We reached a maximum speed of 58.5 knots with four 400 hp Mercury outboard engines. Fuel consumption is 4.9 l per mile at the cruising speed of 22 knots.

Nello specchio di poppa c’è una vasca del vivo da 450 litri. I porta canne possono essere installati praticamente ovunque. Si può anche avere a prua un’altra vasca del vivo.

console boat, but very large, at 3.53 metres wide. It is undoubtedly designed for fishing, with at least 15 rod holders all around the edge and a large 92-gallon bait tank as standard. This particular model does not come with a fishing seat, although one is available on request. Details such as the teak finish that runs directly above the fender from the centre to the bow, the armchairs in the cockpit and the sunbeds right at the bow give it a ‘classic’ feel. And there are lockers everywhere, so there is no need for your possessions to clutter the walkways that run along the sides and at the bow and stern. To the side of the console there is a large bathroom

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that discharges both into the tank, for the wastewater, and overboard. Tyler, the captain who stays by my side throughout the test run, runs through all the onboard ‘games’, beginning with the lights, above and below the water, which can be managed from the console and which, he assures me, allow you to light up the boat almost like a Christmas tree. But onto more serious matters. Valhalla 41 has four 400 hp Mercury engines, a total of 1,600 hp that sees us fly through the water at 67.4 mph. The trim tabs are adjusted automatically by the ZipWake system, which, of course, also comes with a manual option. When you stop moving and start fishing, the Seakeeper system comes into play, but on this boat it runs on dedicated batteries, meaning it is worth switching on the engine every so often to recharge. We set out on our test run, heading from the island of Virginia Key to the bridge that leads us out into Biscayne Bay. The sea is calm, there are three of us on board, and we have 268 gallons of fuel, out of a total capacity of 557 gallons (2,108-litre). There is no water in the 49-gallon (185-litre) tank. As soon as we’re past the bridge, Tyler hands me the controls at the lowest revs. I am immediately seized by a desire for fun, and press the throttle. After a few seconds of having to stand slightly on tiptoe to see the horizon, we’re flying. The boat planes at 18 mph at 3200 revs; we feel a slight vibration at 2000 revs before we get there, but nothing too annoying. Everything I ask of the boat it performs effortlessly, and it feels almost like a toy: completely safe, and steady on the wave I create with a figure of eight. It is also extremely stable when turning. It takes no time at all to reach top speed, thanks in part to the excellent sea conditions. At 6200 revs the Mercurys sing, and the log records 67.4 mph, with a fuel consumption of 147 G/h or 0.46 mpg which, given the 1,600 hp, is not really all that high. I play around a bit more before allowing Tyler to take the helm again. This is a gem of a boat, very stylish for a central console and very aggressive, yet affording a sense of total safety. A day cruiser that will appeal to all fishing enthusiasts and to those who simply want to spend a few hours away from the chaos of modern life.



TEST

TEST

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13.30m barchemagazine – Ottobre-October 2020


RIO YACHTS PARANÀ 38

Saudade do RIO 255

Comfort, performance, bassi consumi. La ricetta è sempre la stessa e Rio Yachts sa come si fa perché la segue come un mantra da 59 anni Comfort, performance, low fuel consumption. The recipe is always the same, and Rio Yachts knows how to do it because it has been following it like a mantra for 59 years by Niccolò Volpati – photo by Andrea Muscatello barchemagazine – Ottobre-October 2020


TEST

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GUARDI IL LAGO D’ISEO E VEDI QUELLO DI ITAIPÚ NEL SUD DEL BRASILE, osservi Sarnico e pensi a Posadas e, soprattutto, dal fiume Oglio al Rio Paranà, se sei abituato a navigare con la fantasia, il passaggio è immediato. E la fantasia è indispensabile per navigare alto. Chi resta sempre con i piedi per terra, difficilmente è pronto a mollare gli ormeggi. E così che m’immagino il processo creativo che ha dato vita al “brasiliano” Paranà 38 che si è sviluppato nell’ufficio marketing dello storico cantiere Rio. La barca non è nuova. Ha fatto la sua comparsa nel 2014, ma la versione del 2020, pur mantenendo la stessa carena e lo

stile di Marino Alfani, ha subito un deciso restyling. L’attenzione si è concentrata nella zona regina dell’imbarcazione, cioè il pozzetto e nella luce naturale per gli spazi interni. Il nuovo pozzetto si caratterizza per un prendisole trasformabile e una plancetta di poppa di dimensioni maggiori. Questa soluzione permette di avere un’abitabilità su due fronti: verso prua e verso poppa. L’area living con il tavolo telescopico con comando elettrico e la cucina esterna, non rappresentano l’unica configurazione possibile. L’allestimento è all’insegna della versatilità e basta lo schienale del divanetto per trasformarlo in prendisole e, insieme alla

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plancetta, rappresenta una sorta di vera e propria “isola” sull’acqua. Le dimensioni della piattaforma sono notevoli, tanto che non manca certo lo spazio per le selle del tender. Inoltre, il soft top è la soluzione ideale per ottenere un’area in coperta protetta dal sole o dal cattivo tempo oppure una zona tutta aperta. Per la luminosità interna, invece, il cantiere ha deciso di aumentare le superfici vetrate della carena. Anche il layout degli interni ha come obiettivo quello di sfruttare al meglio i volumi disponibili. Sottocoperta ci sono due cabine a tutto baglio e due bagni e, oltre a queste, una cucina con dinette trasformabile per altri due posti letto.


RIO YACHTS PARANÀ 38

The restyling has increased the versatility of the cockpit. It can be a living, dining or sunbathing area. In just a few seconds you can get the set-up that you want.

Il restyling ha aumentato la versatilità del pozzetto. Area living, area pranzo o prendisole. In pochi secondi si ottiene l’allestimento che si preferisce.

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TEST

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The amount of natural light has been increased thanks to the use of larger windows. Living space is excellent, as is the number of cabins. There are a two double cabins, both full beam, and a dinette that can be converted to give a further two berths. Sei in tutto con, per chi lo desidera, un settimo posto con la cuccetta per il marinaio. Non poco visto che siamo a bordo di una barca che misura oltre tredici metri fuori tutto, ma è pur sempre un natante dato che la lunghezza di omologazione è due centimetri in meno dei fatidici dieci metri. In sala macchine c’è una coppia di Volvo D4 da 300 cv ciascuno. In tutto sono 600 cavalli per spostare un tredici metri che ha un dislocamento a vuoto di 9.000 chilogrammi. L’accelerazione è progressiva: non bruciante, ma nemmeno troppo

La luce naturale è aumentata grazie a vetrate di dimensioni maggiori. Ottima l’abitabilità e anche il numero delle cabine. Ben due matrimoniali a tutto baglio e una dinette trasformabile per altri due posti letto.

lenta. A 2400 giri e sedici nodi di velocità, lo scafo è decisamente fuori dall’acqua e bello parallelo alla superficie. La visibilità dalla postazione di comando è buona e la navigazione molto tranquilla. Paranà 38 è agile in manovra. Risponde prontamente alle correzioni di rotta, la conduzione è sportiva, ma senza eccessi. La velocità massima supera i 35 nodi, ma quella preferibile è intorno ai 27. I consumi sono sempre contenuti, quasi sorprendenti. Alla massima si arriva a 125 litri/h e 3,5 litri per miglio, ma se ci si accontenta di

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rimanere sotto i 30 nodi, i numeri sono ancor più incoraggianti. Circa 75 litri/h e 2,7 litri per miglio. Paranà 38 nella nuova versione del 2020, rappresenta un’ottima soluzione per la crociera in Mediterraneo. Buone performance, senza essere mai complicato da condurre. Ottimi consumi che garantiscono anche un’ampia autonomia. A velocità di crociera, intorno ai 27 nodi, si arriva tranquillamente a 300 miglia, una distanza che consente di navigare in lungo e in largo in Mediterraneo. Inoltre, il restyling che ha accentuato la versatilità della coperta e aumentato la luce naturale degli interni, la rende ancor più confortevole e indicata per la crociera in famiglia. Non sono molti i natanti capaci di offrire più di tredici metri di lunghezza fuori tutto e sette posti letto. Ma questa, in fondo, è sempre stata una capacità del cantiere Rio, iniziata ormai quasi sessant’anni fa. LOOK AT THE LAGO D’ISEO AND INSTEAD YOU SEE LAKE ITAIPÙ IN SOUTHERN BRAZIL. You look at Sarnico and you think of Posadas and, above all, if you are accustomed to sailing with a vivid imagination, you will immediately make the jump from the river Oglio to Rio Paranà. And imagination is essential to sail on high. Anyone who is always stuck with their feet on the


RIO YACHTS PARANÀ 38

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Engine room

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Gli stracollaudati D4 da 300 cv ciascuno rappresentano una motorizzazione perfetta per questa barca. Spingono, ma non eccessivamente e, soprattutto, hanno consumi contenuti un po’ a tutte le andature. Chi lo desidera può scegliere la versione con i piedi poppieri MerCruiser. The tried and tested D4s, which each develop 300 horsepower, produce the perfect power for this boat. They push, but not excessively, and above all fuel consumption is restricted at all speeds. People who want can have the version with the MerCruiser stern drives.

ground is not so ready to slip moorings. And that is how I imagine it was with the creative process that gave life to the “Brazilian” Paranà 38, which was developed in the marketing office of the historic Rio yard. The boat isn’t new. It appeared in 2014, but the 2020 version, while keeping the same hull and the style of Marino Alfani, has gone through a very definite restyling. The attention has been concentrated in the key area of the boat, so the cockpit, and in natural light for interior areas. The new cockpit features a convertible sun lounger and a larger stern swimming platform. That solution means that it projects its usable space in two directions: both fore and aft. The living area has an electrically-operated extendable table,

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and an exterior kitchen, but that isn’t the only configuration available. The set-up is designed for versatility and you just need to lower the sofa back to turn it into a sun lounger and, together with the swimming platform, it really is a kind of island over the water. The size of the platform is distinctly large, so there is certainly no lack of room for the tender cradles. The soft top is also the ideal solution to get an area on deck that is protected from the sun, or from bad weather, or one that can be a completely open. To increase the amount of interior light, the yard has decided to enlarge the glass surfaces in the hull. Even the interior layout is designed to make best use of the volumes available. Below decks there are two cabins, both full beam, and also a kitchen with a dinette that can be converted to give an additional two extra berths. So it sleeps six in all, and if you want there is a seventh place in the sailor’s cabin. That is quite a lot, given that we are talking about a boat that measures over thirteen metres overall, but it is still only classified as a pleasure craft, given that the officially registered length is two centimetres less than the crucial tenmetre cut-off point. The engine room has a pair of Volvo D4s, each developing 300 horsepower. In all there is 600 horsepower to move a 13-metre boat, which when empty displaces 9000 kilos. The acceleration is steady: it doesn’t have blistering pace, but neither is it too slow. At 2400 rpm and sixteen knots, the hull is most definitely out, and nicely parallel to the water surface. Visibility from the steering position is good, and it is very tranquil when under way. The Paranà 38 is agile when manoeuvring. It responds quickly to changes in course, and it feels sporty to handle, although without any excesses. Top speed is over 35 knots, but it is best at around 27. Fuel consumption is always contained, to the point of being surprising. At top speed you use as much as 125 litres per hour and 3.5 litres per mile, but if you are prepared


RIO YACHTS PARANÀ 38

Velocità max nodi Top speed knots

Autonomia mn Range nm

264

kg kw

22

Da zero a planata in 9 secondi Gliding time of 9s from 0 to glide Da zero a velocità massima in 21 secondi Gliding time of 21s for a speed change from 0 to 35.5 knots (maximum speed)

Rapporto lung./larg. L/W

3.6 Giri/min speed 1/min 1000

Località//Place Venezia//Venice Mare//Sea state Calmo//Calm Vento//Wind speed Brezza//Breeze 5 Persone a bordo//People on board Carburante imbarcato//Fuel volume on board 600 l Acqua imbarcata//Water volume on board 180 l

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h

PROJECT: Marino Alfani and Rio Yachts technical department HULL: LOA 13.30m • Length 9.98m • Beam 3.65m • Draft 0.64m • Light mass displacement 9,000 kg • Fuel tank volume 780 l • Water tank volume 330 l MAIN PROPULSION: 2xVolvo Penta D4-300 • 223 kW (300 hp) • 4 cylinders in line, 4 valves each cylinder • Common rail system • Bore&Stroke 103mm x 110mm • Swept volume 3,700 cc • Maximal rotational speed 3500/min • Weight 663 kg EC CERTIFICATION: CAT B - 12 people PRICE: 375,000 € Exc. VAT

Rapporto peso

Engine rotational

Conditions on test

PROGETTO: Marino Alfani e ufficio tecnico Rio Yachts SCAFO: Lunghezza fuori tutto 13,30m • Lunghezza di omologazione 9,98m • Larghezza 3,65m • Pescaggio 0,64m • Dislocamento a vuoto 9.000 kg • Serbatoio carburante 780 l • Serbatoio acqua 330 l MOTORE: 2xVolvo Penta D4-300 • Potenza 223 kW (300 cv) • 4 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro • Sistema common rail • Alesaggio per corsa 103mm x 110mm - Cilindrata 3.700 cc • Regime di rotazione 3500 giri/minuto • Peso 663 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT B per 12 persone PREZZO: € 375.000 IVA esclusa

35.5

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

Rio Yachts Via Passerera 6/D I-24060 Chiuduno (BG) T. +39 035 927301 www.rioyachts.com

kn

6.7

14

9.0

18

10.8

30

16.0

48

18.4

55

22.4

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27.6

76

35.5

125 1000 1500 2000 2400 2500 2750 3000 3500

Litro miglio

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

2.9

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

6.7

14

2.0

373

72

1500

9.0

18

2.0

389

76

2000

10.8

30

2.7

280

82

2400

16.0

48

3.0

260

82

2500

18.4

55

3.0

260

83

2750

22.4

66

2.9

264

84

3000

27.6

76

2.7

283

85

3500

35.5

125

3.5

221

86

barchemagazine – Ottobre-October 2020

Rpm

261


TEST

262

Facile da condurre, agile in manovra e con quasi 20 nodi di range di crociera. Si plana, infatti, con 16 nodi e, alla massima, si superano i 35.

Easy to handle, agile when manoeuvring, and with a range of cruising speeds that spans nearly 20 knots. So you can plane at 16 knots, and at top speed you do over 35.

to stay below thirty knots, the figures are much more encouraging: around 75 litres per hour, and 2.7 litres per mile. In its new 2020 version, the ParanĂ 38 is an excellent solution for a cruise in the Mediterranean. Good performance, without ever being difficult to handle. Excellent fuel consumption figures that mean extensive range. At cruising speed, around 27 knots, it can easily do 300 nautical miles, which means it can go up and down the Mediterranean. Furthermore, the restyling which has accentuated the versatility of the deck and increased the natural light in the interior makes it even more comfortable and suitable for family cruises. There are not a lot of pleasure craft that are over 13 metres long overall and have seven berths. But that is basically something that the Rio yard, which was founded nearly sixty years ago, has always been able to do.

barchemagazine – Ottobre-October 2020



SHIPYARDS

SHIPYARDS

264

Cayman 26.0 Sport.

barchemagazine – Ottobre-October 2020


RANIERI INTERNATIONAL

265

My Way Tre battelli e una barca. La produzione del cantiere di Soverato non conosce ostacoli e si propone per il 2021 con le “taglie” più richieste dal mercato dei gommoni e dei natanti Three inflatables and a boat. Production at the Soverato yard knows no obstacles and its 2021 offering features the market’s most in-demand “sizes” of RIBs and watercraft by Niccolò Volpati barchemagazine – Ottobre-October 2020


SHIPYARDS

Cayman 23.0 Sport.

Cayman 23.0 Sport 266

Sono bastati 175 cv per spingerlo fino a 40 nodi di massima. Per il minimo di planata di nodi ne bastano 15 e poco più di 12 litri/ora. Un range davvero ampio per scegliere l’andatura di crociera ideale. Just 175 hp were needed to take it up to a top speed of 40 knots. The minimum planning speed is 15 knots with fuel consumption of 12 litres/hour. A truly broad range for picking the ideal cruising speed. LOA 7.10m • Maximum beam 2.80m • Tube diameter 0.60m • Compartments 5 • Max people onboard 16 • Max rated power 250 hp

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI! Non sono moschettieri e non c’è D’Artagnan, ma sono comunque quattro. Si tratta delle novità per la prossima stagione di Ranieri International e, per la precisione, sono tre nuovi gommoni della linea Cayman e una barca della gamma Next. Non sono semplici restyling dei precedenti modelli perché le carene, sia per le linee d’acqua, sia nei volumi, sono differenti. Il mercato vuole modelli nuovi e il cantiere di Soverato si è organizzato per offrirli. Cayman 28.0 assicura la sua vena sportiva dalla potenza massima installabile. Nonostante sia un battello di poco più di otto metri e mezzo di lunghezza fuori tutto, si può arrivare a una doppia motorizzazione fuoribordo per 600 cv complessivi. Chi, invece, vuole contenere il prezzo di acquisto, può accontentarsi di un solo motore. La carena è stata studiata apposta. E lo stesso vale per il 26.0 e il 23.0, entrambi progettati per garantire ottime prestazioni anche con un solo fuoribordo da 250 cv. Quando li abbiamo provati nelle acque di Soverato a fine agosto abbiamo raggiunto i 43 nodi con il Cayman 26.0 Sport che montava sullo specchio di poppa un 250 cv Honda. Meno potente il motore del 23.0 Sport, un 175 cv Suzuki, che ha comunque permesso di arrivare a una massima di 40 nodi tondi, tondi. Niente male, anche perché, oltre a risparmiare sul prezzo di acquisto, un solo fuoribordo garantisce costi contenuti di carburante. Il 23.0 Sport con il 175 Suzuki passa dai 12,6 litri/ ora per il minimo di planata a 15 nodi fino ai 53 litri/ ora che servono per la massima velocità di 40 nodi. Cayman 26.0 Sport con il 250 Honda ha un range che varia dai 14,4 litri/ora del minimo di planata a 14 nodi fino ai 79,2 litri/ora per la massima di 43 nodi. L’allestimento di questi due modelli è un buon compromesso tra praticità e comfort. C’è quello che serve, senza eccessi, in modo da essere dei battelli robusti, senza troppi fronzoli, adatti anche ad un armatore poco esperto. Le consolle di guida sono sufficientemente ampie per ospitare plotter e strumenti, i parabrezza fanno egregiamente il loro dovere e, a poppa, il divanetto trasformabile garan-

barchemagazine – Ottobre-October 2020

tisce posti a sedere in navigazione e relax durante le soste in rada. Il Cayman 28.0 Executive, invece, è super accessoriato. Un modello fatto per soddisfare anche le esigenze di chi da un gommone vuole di tutto e di più. Le novità di Ranieri International per la prossima stagione non sono solo “gonfiabili”. C’è anche una nuova barca che va ad arricchire l’offerta della gamma Next. Si tratta del modello 285 LX di 8,80 metri di lunghezza fuori tutto che, come omologazione, si ferma a 7,98 metri. La prima cosa che colpisce è la qualità delle finiture e dei materiali, sia in coperta, sia negli interni. È una caratteristica diffusa sin dal primo modello Next, ma questa volta il cantiere è riuscito perfino a migliorarsi. Mi sono piaciuti l’allestimento, i materiali, il design e la sobrietà. Il giusto equilibrio tra questi elementi non è scontato e non è facile da trovare. Non deludono nemmeno le prestazioni, lo dicono i numeri, ma anche la sensazione che se ne trae quando la si pilota. Sullo specchio di poppa avevamo due V8 di Mercury da 250 cv ciascuno. Ottimi motori perché il peso a secco è di 3.000 kg, a cui vanno aggiunti il carburante, l’acqua, e due persone a bordo. Facile immaginare che quelli reali fossero quasi 4.000 kg e, nonostante questo, Next 285 LX ha superato in scioltezza i 48 nodi. Per la precisione siamo arrivati a 48,4 nodi a 5900 giri con circa 150 litri/ora di consumo per entrambi i fuoribordo. La bontà della carena non è confermata solo dai numeri, ma anche dalle sensazioni. La barca è sempre molto asciutta. C’era un bel vento teso a Soverato, ma nonostante questo, a bordo non è arrivato nessuno spruzzo. Né a centro barca, né in pozzetto. La scia è sempre molto pulita e il “baffo” parte dalla zona poppiera dello scafo, per questo non si riesce a far arrivare schizzi in coperta. E, del resto, non arriva nemmeno quella nebulizzata “di ritorno” dai due motori. Insomma, l’ultima nata della gamma Next è destinata a farsi notare per il look, ma anche a soddisfare le esigenze di navigazione. Il minimo di planata si raggiunge già a poco più di 15 nodi a 2750 giri, con un consumo totale di meno di 40 litri/ora.


RANIERI INTERNATIONAL

Cayman 26.0 Sport

Allestimento semplice, pratico ed efficace. L’ideale per un uso intensivo, sia da parte di un armatore privato, sia per chi intende farlo lavorare per il noleggio. La potenza massima installabile è di 300 cv, ma con 250 è arrivato a ben 43 nodi. Simple, practical and effective. Perfect for intensive use both by a private owner and for those who want to hire it out. The maximum installable power is 300 hp, but it reached 43 knots with 250 hp. LOA 7.80m • Maximum beam 2.80m • Tube diameter 0.60m • Compartments 5 • Max people onboard 18 • Max rated power 300 hp Cayman 26.0 Sport. ALL FOR ONE AND ONE FOR ALL! They’re not musketeers and there’s no D’Artagnan, but there are still four of them. These are the new products launched by Ranieri International for next season. To be precise, three new RIBs in the Cayman line and a boat from the Next range. They’re not just restyled versions of earlier models, because the hulls feature different waterlines and volumes. The market demands new models and the Soverato yard has undertaken to give it what it wants. The Cayman 28.0 guarantees its sporty vein with the maximum installable power. Despite being a boat of just over 8.5 metres long in total, it can be fitted with a double outboard engine amounting to 600 HP overall. Meanwhile, those who want to keep the purchase price down, can settle for just one engine. The hull has been specially designed. And the same applies for the 26.0 and 23.0, both designed to ensure top performances even with a single 250HP outboard engine. When we tested them in the waters of Soverato in late August we reached 43 knots with the Cayman 26.0 Sport that was fitted with a 250-hp Honda on the transom.

The 23.0 Sport is fitted with a less powerful 175HP Suzuki, which still made it possible to reach a top speed of 40 knots overall. Not bad at all, partly because as well as leading to savings on the purchase price, a single outboard engine also ensures lower fuel costs. The 23.0 Sport with the 175 Suzuki goes from 12.6 litres/hour for the minimum planning speed at 15 knots to 53 litres/ hour needed for the top speed of 40 knots. The Cayman 26.0 Sport with the 250 Honda has a range that varies from 14.4 litres/hour for the minimum planning speed at 14 knots all the way up to 79.2

litres/hour for the top speed of 43 knots. These two models have been fitted out to offer a good compromise between practicality and comfort. It has everything it needs – free from excess – to make it a robust vessel without too many frills, designed to be suitable for non-expert owners too. The steering consoles are large enough to include a plotter and instruments, the windscreens do exactly what they’re designed to do and the small convertible sofa in the stern provides seating when at sea and 267 somewhere to relax when moored. Meanwhile, the Cayman 28.0 Executive is super-accessorised.

Cayman 28.0 Executive

La larghezza è notevole perché arriva a 3,30 metri e questo permette di avere molto spazio a bordo per il comfort, sia in navigazione, sia durante le soste in rada. Nonostante questo il gommone è carrellabile da sgonfio. The width is considerable, reaching 3.30 metres, and this makes it possible to have lots of space on board for comfort, both during navigation and when moored. Despite this, the RIB can be transported on a trailer when deflated. LOA 8.60m • Maximum beam 3.30m • Tube diameter 0.68m • Compartments 6 • Max people onboard 20 • Max rated power 600 hp

Cayman 28.0 Executive.

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SHIPYARDS

Next 285 LX.

Next 285 LX

268

Colpiscono il design, le finiture e i materiali. È una bella barca, costruita bene e anche le prestazioni non deludono. Con una coppia di fuoribordo da 250 cv ciascuno, siamo arrivati a 48,4 nodi di velocità massima. Striking design, finishes and materials. This is a beautiful, well-built boat and its performances live up to expectations. With a pair of 250-hp outboard engines, we reached a top speed of 48.4 knots. LOA 8.80m • Length 7.98m • Maximum beam 2.85m • Displacement 3,000 kg • Berths 4 • Fuel tank volume 550 l • Water tank volume 130 l • Maximum rated power 2x300 hp • Certifications CAT B 10 people • CAT C 12 people

This model is designed to meet the needs of those who demand everything and more from their RIB. Nevertheless, Ranieri International is not only offering new “inflatable” products for next season. The Next range will see the addition of a new boat. This is the 285 LX, which measures 8.80 metres long in total, but has an EC certifying length that stops at 7.98 metres. The thing that strikes you first is the quality of the finishes and the materials, both on deck and in the interiors. This has been a widespread characteristic since the first Next model, but this time the yard has actually managed to better itself. I liked the fittings, the materials, the design and the understatement. The right balance of these elements cannot be taken for granted and is not easy to find. The performances also live up to expectations, as the figures tell us, as does the feeling you get at the helm. We had two 250-hp Mercury V8 engines on the transom. These are excellent engines, because the dry weight is 3,000 kg, to which we can add the fuel, the water and

barchemagazine – Ottobre-October 2020

two people on board. It is easy to imagine that the actual weight was almost 4,000 kg and, despite this, Next 285 LX easily surpassed 48 knots. To be precise, we reached 48.4 knots at 5900 rpm with fuel consumption of around 150 litres/ hour for each outboard engine. The great design of the hull is not just confirmed by the figures, but also by the sensations. The boat always stays very dry. There’s a stiff breeze in Soverato, but despite this no splashes have arrived on board, either in the centre of the boat or in the cockpit. The wake is always very clean and the “line” departs from the stern area of the hull, meaning that no spray reaches the deck. We don’t even feel that “return” mist from the two engines. In short, the latest vessel from the Next range is destined to stand out for its look, as well as meeting navigation requirements. The minimum planning speed is reached at just over 15 knots at 2750 rpm, with total consumption of under 40 litres/hour.



TEST

TEST

I MAGNIFICI SETTE (metri) The MAGNIFICENT Seven (metres) 270

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BÉNÉTEAU FLYER 7 SPACEDECK

La taglia sarebbe da “piccola”, ma, grazie a un allestimento versatile, lo spazio a bordo non manca. Lo abbiamo testato con la motorizzazione minima prevista, cioè con un 150 cv Suzuki It might be considered small, but thanks to its versatile set-up, there is no lack of room on board. We tried it out with the smallest power unit it can be fitted with, a 150 hp Suzuki by Niccolò Volpati

271

7.26m barchemagazine – Ottobre-October 2020


TEST

IL MARE NON È TROPPO IMPEGNATIVO. Niente onda ripida, ma lunga, nata da un vento di scirocco dei giorni precedenti. È una di quelle condizioni nelle quali la barca potrebbe delfinare, ma non è questa la caratteristica di Flyer 7 SpaceDeck. Anche alla massima, alzando il trim perfino oltre il consentito, lo scafo rimane stabile. Sempre parallelo alla superficie, senza sbalzi. Niente salti, nemmeno quando si incrocia l’onda di scia di un’altra 272 barca di passaggio. E, nonostante un solo motore, il Flyer 7 non sembra soffrire troppo dei tipici difetti della mono motorizzazione. È sempre maneggevole, anche al minimo, quando lo proviamo in manovra per entrare e uscire dal porto. In virata stretta si comporta egregiamente. È agile, si inclina il giusto e l’elica non cavita mai. Non era scontato,

se, come sostengono spesso i progettisti, è più difficile fare una barca piccola rispetto a un mega yacht. La carena del Flyer 7 può pertanto essere annoverata tra quelle riuscite. Il fuoribordo a poppa è il meno potente tra le diverse motorizzazioni possibili. Si tratta di un Suzuki DF da 150 cv, mentre la potenza massima consentita dall’omologazione è 200 cv. E anche per questo il comportamento della carena mi è sembrato positivo. Il Suzuki DF150 ha la fasatura variabile, significa che ha tanta coppia già ai bassi e ai medi regimi. La conseguenza dovrebbe essere la facilità per raggiungere la planata ed è effettivamente così, dato che il cronometro si ferma a quattro secondi per planare e a 23 per arrivare a 32 nodi, che è stata la velocità massima che abbiamo registrato durante il test. Molto positivo è

It is fitted out for versatility, both in the bow and in the cockpit. With just a few simple moves you move from having clear surfaces to living areas with a sun lounger or a lot of seats. Finally, there is the essential equipment for anybody who wants to go fishing.

L’allestimento è all’insegna della versatilità sia a prua, sia in pozzetto. Con poche semplici mosse si passa da ambienti sgombri ad aree living con prendisole o tante sedute. Infine, non mancano gli accessori fondamentali per chi desidera andare a pesca.

barchemagazine – Ottobre-October 2020

anche il dato dei consumi. Quello istantaneo passa da meno di venti per il minimo di planata fino a 48 litri/ora che servono alla massima. In litri/miglio, il consumo si traduce in una valore sempre costante intorno al litro e mezzo. E se il consumo litri/ miglio è costante, significa che la carena è equilibrata. Naviga bene al minimo di planata, in crociera e a velocità sostenute. E con i suoi 170 litri di capacità del serbatoio, l’autonomia supera le 100 miglia. Bassi consumi, grande autonomia, buone prestazioni e un’ottima carena: gli ingredienti fondamentali ci sono tutti. Ma il Flyer 7 SpaceDeck è anche versatile negli allestimenti. Bimini, portacanne e pozzetto sgombro è quello che chiede un appassionato di pesca. In alternativa, al divanetto lineare di poppa, si aggiungono i due modelli apri e chiudi delle fiancate laterali e le sedute pilota e copilota che ruotano su sé stesse. Inoltre, c’è la possibilità di inserire un tavolino al centro del pozzetto. In questo modo si è ottenuta un’area living che offre perfino più sedute di quante siano le persone ammesse a bordo. E la prua rispecchia la stessa filosofia. Due panche laterali con annessi i gavoni e un tavolino telescopico che, se abbassato, completa la cuscineria, trasformando l’intera area in un prendisole. Infine, sottocoperta si ha a disposizione un grande gavone a cui si accede dalla porta scorrevole che si trova a sinistra della plancia. Volendo, in questo spazio è possibile collocare un WC marino. In conclusione, Flyer 7 SpaceDeck non è impegnativo per le dimensioni e la larghezza gli consente di essere carrellabile. Il prezzo è competitivo anche grazie al fatto che basta un solo fuoribordo a poppa. È una barca in grado di soddisfare gli appassionati di pesca o una famiglia che vuole fare una crociera giornaliera. Cosa si può desiderare di più? THE SEA CONDITIONS WEREN’T PARTICULARLY DEMANDING. The waves were long rather than steep, the product of the scirocco wind of the days just prior to the test. They were the kind of conditions in which a boat could have porpoised, but that wasn’t something that the Flyer 7 SpaceDeck does. It was stable, even at top speed with the trim set above the recommended level. It was always parallel to the water surface, without bumps, or jumps, not even when we went


BÉNÉTEAU FLYER 7 SPACEDECK

Velocità max nodi Top speed knots

Autonomia mn Range nm

119 kg kw

13.5 Rapporto lung./larg. L/W

2.9 Giri/min speed 1/min 3000

Località//Place Port Ginesta, Barcellona - Spain Onda//Wave Lunga//Long Vento//Wind speed 0 Persone a bordo//People on board 4 Carburante imbarcato//Fuel volume on board 95 l

Velocità in nodi Speed in knots

Consumi l/h

Fuel consumption l/h kn

PROJECT: Bénéteau Power Boats (naval architecture) • Style & Design (interiors) HULL: LOA 7.26m • Length overall without appendages 6.41m • Length 6.13m • Maximum beam 2.48m • Beam 2.45m • Draft 0.40/0.80m • Light mass displacement (bare boat) 1,191 kg • Fuel tank volume 170 l • Water tank volume 50 l • Maximum power rated 200 hp MAIN PROPULSION: Suzuki DF150 AP • Outlet mechanical power 111 kW (150 hp) • 4 cylinders in-line, 16 valves • Swept volume 2,867 cc • Bore&Stroke 97mm x 97mm • Maximum rotational speed 5500-6000/min • Compression ratio 2.50:1 • Dry weight 226 kg EC CERTIFICATION: CAT C - 8 people • CAT D - 9 people PRICE: 21,400 €, Excl. VAT, bare boat

Rapporto peso

Engine rotational

Conditions on test

PROGETTO: Bénéteau Power Boats (architettura navale) - Style & Design (interni) SCAFO: Lunghezza fuori tutto 7,26m • Lunghezza fuori tutto senza appendici 6,41m • Lunghezza scafo 6,13m • Larghezza massima 2,48m • Larghezza scafo 2,45m • Pescaggio 0,40/0,80m • Dislocamento a vuoto senza motore 1.191 kg • Serbatoio carburante 170 l • Serbatoio acqua 50 l • Potenza massima installabile 200 cv MOTORE: Suzuki DF150 AP • Potenza 111 kW (150 cv) • 4 cilindri in linea, 16 valvole • Cilindrata 2.867 cc • Alesaggio per corsa 97mm x 97mm • Regime di rotazione massimo 5500-6000 giri/minuto • Rapporto al piede 2,50:1 • Peso a secco 226 kg CERTIFICAZIONE CE: CAT C - 8 persone • CAT D - 9 persone PREZZO: 21.400 €, Iva esclusa, senza motore

32

potenza Mass outlet power

Condizioni della prova

BÉNÉTEAU Saint Hilaire de Riez Francia, www.beneteau.com/it

8.3

14.4

9.6

18.4

13.6

18.8

14.1

24

22.0

32

26.5

37.6

30.1

47.0

32.0

48.0 3000

3500

3800

4000

4500

Litro miglio

5000

5500

5650 Rpm

(velocità di crociera)

l/ na mi (Cruising speed)

1.4

Velocità kn

Consumi totali l/h

Consumi litro miglio

Autonomia mn

Rumore su scala A (in plancia) dB

Boat

Total Fuel consumption

Total Fuel consumption

Range

Sound level on scale A

speed in knots

(as volume flow) l/h

(as volume hanging) l/ na mi

na mi

(at the dashboard) dB

8.3

14.4

1.7

98

69

3500

9.6

18.4

1.9

88

72

3800

13.6

18.8

1.4

122

73

4000

14.1

24

1.7

99

76

4500

22.0

32

1.4

116

81

5000

26.5

37.6

1.4

119

85

5500

30.1

47.0

1.5

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85

5650

32.0

48.0

1.5

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barchemagazine – Ottobre-October 2020

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TEST La carena progettata dall’ufficio tecnico del cantiere ha superato tutti gli esami. Ha una buona tenuta di mare, è agile in virata e performante. Ottima anche per un armatore non particolarmente esperto.

The hull was designed by the technical department at the yard, and it has passed every test. It has good seakeeping qualities, is agile when turning and is powerful. It is even perfect for owners who are not especially expert.

across the wake of a passing boat. And despite only having one motor, the Flyer 7 doesn’t seem to suffer too much from the issues that normally affect single-engine set-ups. It was always easy to handle, even at minimum revs, when we tried out manoeuvring going in and out of the harbour. It behaved extremely well in a tight turn. It is agile, it heels just the right amount and the propeller never cavitates. That wasn’t something we could have taken for granted, if, as designers often say, it is more difficult to design a small boat than a mega yacht. The hull of the Flyer 7 can thus be considered one of the success stories. The outboard we had on the transom was the least powerful of the various different engine options.

274

Engine data

Le motorizzazioni possibili variano dalla minima di 150 cv alla massima di 200. Noi lo abbiamo testato con la minima e le prestazioni sono comunque state più che buone, sia in velocità, sia in accelerazione. Possible engines range from the 150 minimum to the 200 maximum hp. We tried the boat with the minimum and, despite that, the performance was still more than just good, both when accelerating and in terms of raw speed.

barchemagazine – Ottobre-October 2020

It was a Suzuki DF developing 150 horsepower, while the maximum power allowed for the boat is 200. And that is another reason why I thought that the hull performed very well. The Suzuki DF150 has variable timing, so that means it has a lot of torque even at low and medium revs. That should in turn mean that it is easy to start planing, and that is indeed the case: I got my stopwatch out and timed planing at four seconds, while it was 23 seconds to get to 32 km/h, which was the most we did during the test. The fuel consumption figures are also very positive. This went from less than twenty at minimum planing speed up to 48 litres an hour needed for top speed. In fuel per mile terms, this comes out at around a constant 1.5 litres. And if litres per mile usage is constant, that means that the hull is well balanced. It moves well at minimum planing speed, when cruising and at high speeds. And with its 170-litre fuel tank, the range is above one hundred nautical miles. Low fuel consumption figures, significant range, good performance and an excellent hull: all the essential ingredients are there. But the Flyer 7 SpaceDeck can also be versatile in terms of how it is fitted out. There is a bimini canopy, a rod holder and a clear cockpit area – which is what fishing fans look for. As an alternative, and in addition to the linear sofa in the stern, you can go for two seats that fold down from the side panels, and rotating seats for the helmsman and assistant. There is also the option of adding a table in the middle of the cockpit. That produces a living area with even more seats than the number of people allowed on board. And the same goes for the bow area. There are two side benches with lockers and a telescopic table which, when lowered, and with all the cushions down, transforms the whole area into a sun pad. Finally, below decks there is a large locker that you get to through a sliding door that is located to the port side of the helm station. If you want you can fit a marine head here. To conclude, the Flyer 7 SpaceDeck isn’t demanding in terms of size, and its width means it can be towed. The price is competitive, not least because you just need one outboard motor. It is a boat that can keep fishing fans happy, or a family that wants to enjoy day trips. What else could you want?



BROKERAGE SECTION

AVALON Year: 2009, Length: 46.0M Builder: Delta Marine Engines: 2 x 1,000 hp CAT 3508 Accommodation: 12 guests in 5 staterooms Flag: Cayman Islands Asking: USD 19,900,000 Duty Paid u Ocean Independence

tconboy@ocyachts.com +1 561 441 6131, www.oceanindependence.com

LADY JJ

SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1

TIMAIOS

Length: 34M, Builder: Westport, Year: 2012, Engines: 2 x MTU 16V2000, Accommodation: 6 guests in 3 staterooms, Flag: Jamaica Asking USD 8,250,000 u Ocean Independence

Year: 2007 |Refit: 2019, LOA: 15,24 m, Beam: 7,90 m, Draft: 1,20 m / 2,95 m, Flag: French, Location: Near Marseille, France Price: 580,000 euros - VAT Paid

u

tconboy@ocyachts.com +1 561 441 6131, www.oceanindependence.com

276

TAIMA

ISA YACHTS 120’

Builder: HATTERAS, LOA: 100’ / 30.48m, Year: 2003 / Refit 2015 Cabins: 4, Guests: 8, Crew: 4 GRT: 184 GT, Location: Fort Lauderdale, Florida. Asking: 2,799,000 u FGI YACHT GROUP 2400 E Las Olas Blvd Fort Lauderdale, FL 33301-1582

LOA 120’ 0”, Year 2005, Engine MTU, accommodation for 10+ guests and 6 crew, City Miami, Price USD 4,850,000

DALLA PIETA’ DP 50’ HT

DALLA PIETA’ DP 56’ Asterion

Cantiere Azzurro 60 Fly

Year 2008. 2 Caterpillar 715 HP - 892 hours. Master double cabin, n. 2 Guest cabins with two flat beds. Bathroom. LOA: 16,30 mt, Beam: 4,29 mt. Price Euro 270.000. u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2003. 2 MAN - 800 HP – 1550 hours. n. 2 guests cabins n. 2 flat beds. n. 1 crew cabin. LOA: 17,80 mt, Beam: 4,96 mt Price Euro 210.000. u Giorgio Dalla Pietà –

Year: 1986, Length: 19,00 mt, Beam: 5,00 mt, Dra: 1,50 mt Capacity: 4000 lt, Water Capacity: 2000 lt, Flag: Italy Location: Adriatic Sea. Price: EUR 225.000 VAT Included u Timone Yachts +39 335 218438 ltosi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

Bernard Gallay

+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

GIANETTI STAR 64

HYLAS 66

2011, € 630.000 Tax not paid. Twin Yanmar 100hp engines with GORI folding propellers. 2.60m draft keel. 3-bladed folding prop. 4 cabins 3 heads layout. Electric winches. Electric furling jib.

2005 € 550.000, Custom built regardless of cost for her demanding owner, Keep Kool is one of a pair of German Frers designed. u Grabau International +39 333 74 89 281 michele@grabauinternational.com

u

Grabau International

3337489281 michele@grabauinternational.com

s.r.l. Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l.

Choose a specialist to insure your boat Via Balduzzi, 26 - 27036 Mortara (PV), Mobile +39 329 4790656 / +39 335 8182838 barchemagazine – Ottobre-October 2020 Office +39 0384 93295, Fax +39 0384 93297, E-mail: info@safsrl.org - p.farina@safsrl.org

PERSHING 74 Year: 2013 , LOA: 21,61 m. Special finishing for the interior 3 cabins 3 toilets plus crew Smaller trade in are considered. Asking price € 2.180.000 VAT paid in EU

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com




BROKERAGE SECTIONSECTION BROKERAGE

PALOMA Year of Build: 1965, Year of Refit: 2004, Length Overall: 60.10m Beam: 8.85m, Max Draft: 2.85m Gross Tonnage: 617. € 14,250,000

u

Camper & Nicholsons

Tel. +33 (0)4 83 14 12 44 jmrecamier@ camperandnicholsons.com www.camperandnicholsons.com

QUEEN SOUTH III

AMER 94

Builder: Cihan Marine Year: 1999 - Refit: 2013 LOA: 35.97 m, Beam: 7.36 m Draft: 3.20 m. Price: 750,000 EUR

u

anno 2016, LOA 28,65 m, 3 IPS 900 HP, 4 cabine ospiti + 4 bagni + zona equipaggio. Stabilizzatori Seakeeper. Pronta alla boa. Prezzo trattabile € 3.590.000.

Bernard Gallay

+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com

SANLORENZO SL 78

DALLA PIETÀ 59’

DEHLER 37 CR

Lungh. fuori tutto 24,64 Mt, Larghezza 5,75 Mt, Velocità (max) 30 Kt. Price: € 2.800.000 u Timone Yachts +39 335 218438 ltosi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

Year 2007 - 2x900 Hp MAN LOA: m 18,30 - Beam: m 4,94 - Price: € 420.000

Year 1996. LOA m 11,00 - Beam m 3,40 - 1 YANMAR 3G30 - Price: € 59.000 tratt.

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Inmar snc

329.0907407 - 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

HATTERAS 64 Year: 2011, LOA: 19,51 m Powered 2x 1800 hp with 500 h 4 cabin layout Asking price € 1.300.000

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

barchemagazine – Ottobre-October 2020

RIVA 88 DOMINO SUPER

PERSHING 64

Year: 2016, Major refit 2019, LOA: 26.84 m, Gyroscopic stabilizers, 4 cabin 4 toilet plus crew. Asking price € 4.700.000

Year: 2010, LOA: 20 m, 3 cab 3 toilet plus crew for 2. Powered 2 x 1550 HP Man + ASD. Price € 1.050.000 VAT paid in EU

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

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BROKERAGE SECTION

280

barchemagazine – Ottobre-October 2020


BROKERAGE SECTION CLICIA Length Overall: 42.00m Beam: 8.50m, Max Draft: 2.40m Gross Tonnage: 399, € 10,000,000

u

Camper & Nicholsons

Tel. +33 (0)4 83141244 rhiggins@camperandnicholsons. com www.camperandnicholsons.com

AZIMUT GRANDE 27

CUSTOM HUNT 90’

Year 2020, LOA 26.78 m, Engine 2 x MAN 1900 hp, Hull Material GRP, Guest Cabins 5, Location Viareggio, Italy, Cruising Speed 24 Kn, Max Speed 28 Kn. Price € 5,750,000 + accessories VAT Not Paid

Year: 1997, Designer C. Raymond Hunt, 3 Cabins, 7 Guests, 3 Crew, Length 90 FT (27.43 M), Beam 22 FT (6.71 M), Draft 6 FT (1.83 M), Gross Tonnage 90 Ton, Cruising Speed 20, Water Capacity 5,300 Liters, Fuel Capacity 11,356 Liters, Holding Tank 1,249 Liters. Asking Price $ 2,600,000

u

Idea Yachting Limited

+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

u

Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

RIVA 115 ATHENA LOA – 35.40 m, Year – 2007 (2018 totally refitted), Guests – 8 in 4 cabins, Crew – 5 in 3 cabins (captain + 4), Main engines – 2 x MTU 4000 12V M90 2775 hp each (980 hrs. January 2020) Asking Price 4,900,000 Euros

u

YACHT MARINE LTD

+905439538678 www.yacht-marine.com

THE GOOSE Length Overall: 45.00m, Beam: 7.88m, Max Draft: 3.38m, Gross Tonnage: 352, € 3,750,000

u

Camper & Nicholsons

Tel. +377 97 97 77 00 aleesbuckley@ camperandnicholsons.com www.camperandnicholsons.com

AZ 62 S

BAVARIA 33’ SPORT HT

SCARAB 35 SPORT

Year: 2009, LOA: 20,73 m, Good general conditions 2 cabins layout Trade-ins are considered. New asking price € 516.000 customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

Anno 2008; mt. 10,40; 2x320 hp Volvo. Ore moto 521 ca; imbarcazione in buone condizioni. Visibile Liguria; Prezzo: euro 75.000 iva pagata u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Anno 2007 immatricolata 2008 3x300 Verado – Scafo blu Imbarcazione ben accessoriata e in Perfette condizioni Euro 115.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

TECNOMAR VELVET 35

SARNICO 60’

ABBATE BRUNO PRIMATIST 33

Anno 2010; mt. 18,57; 2x1100 hp Man; ore moto 1400 ca; ottime condizioni; n. 3 cabine, n. 1 cabina marinaio; Vis. Nord Sardegna. Prezzo: euro 445.000 IVA assolta (+ comm.) u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

Lago di Garda, 1999. Completamente refittato nel 2018, ottime condizioni. 2x200 HP Volvo Penta KAD43 € 65.000.

u

CMM Yacht Service

Year: 2006, LOA: 34.2 m, Beam: 7.2 m. Luxury motor yacht with 3 very comfortable cabins. Maximum speed: 30 knots. ASKING PRICE: € 1.250.000

u

CMM Yacht Service

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u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

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BROKERAGE SECTION

TR AT

A IN CORSO TIV TA

Boston Whaler 280 Outrage - Anno 2010 2 x 300 Mercury Verado FB B - € 95.000

BAVARIA 28 SPORT - Anno 2011 2 x 230 Volvo Penta EFB B - € 84.000

Affidaci la vendita della tua imbarcazione usata. Chiama subito!

282

Sea Best srl via Giacosa, 6 - 20093 Cologno Monzese MI T. 02 25 39 11 34 - F. 02 27 30 45 42 info@seabestsrl.it - www.seabestsrl.it

SEALINE SC 35 - Anno 2010 2 x 260 Volvo Penta EFB TD - € 159.000

NA TA NT E

NA TA NT E

Linssen GS 380 Sedan - Anno 2004 2 x 75 Volvo Penta EB - TD - € 159.000

Centro assistenza e ricambi Allestimenti personalizzati Riparazione gommoni (vetroresina, PVC, hipalon) Riparazioni e diagnostica di tutte le marche

A IN CORSO TIV TA

TR

SO

COR TR AT

IN TIVA ATTA

DALLA PIETÀ 58 HT

DALLA PIETÀ 72 HT

Del 2006, 18,67 mt. x 5,00, 2x1100 Man, ore moto 800, velocità 30 kt. crociera 35 di massima, gruppo da 13 KW, aria condizionata, perfetta in ogni sua parte meccanica, elettrica, idraulica. Prezzo Euro 380.000.

Del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore moto 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate. Prezzo Euro 1.380.000.

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Fabio 338.4531398

HYLAS 46 2008, $379,000 tax not paid, Late-model German Frers designed shoal-draft Hylas 46 launched in 2008.

u

Grabau International

3337489281 michele@grabauinternational.com

u

Fabio 338.4531398

COLOMBO ATLANTIS 38 SX Anno 2001. Ottima tenuta di mare e confortevole all’interno, motori AB Volvo Penta. € 145.000.

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

PRINCESS V70 Year: 2008, LOA: 21,69 m. Powered 2x 1670 hp Cat Hydraulic swimming platform Asking price € 690.000 VAT paid in EU.

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

SEA RAY 51’ Year 2014, Length 51 ft, Number of Engines 2, Location Miami, FL, United States, Price $ 758,900.

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

68’ SUNREEF LOA: 68 ft 0 in, Beam: 34’ 5”, Water Capacity: 264 gals, Fuel Capacity: 1780 gals, Engine Details: Volvo 1050 IPS, Price USD:$ 3,300,000.

u

UNITED YACHT SALES

www.unitedyacht.com

AZZURRO 64 Year: 2017, LOA: 19,70 m, 3 cab 3 toilet plus crew for 2, Over equipped included fins zero speed Trade-ins are considered Asking price € 790.000 VAT paid.

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com

PERSHING 65

PIRELLI 1900

2003, € 375,000 tax paid. Twin Cat C30 Diesel inboard engines. Kohler 16kw generator. Kohler 13kw generator. Air conditioning. Heating. 3-cabins.

Year: 2017, LOA: 18,50 m, powered 2x 800 HP MAN + Top syt. 150 running hours Extremely versatile. Asking price € 950.000 VAT paid in EU

u

Grabau International

3337489281, michele@grabauinternational.com

u

CMM Yacht Service

customer@cmmyachtservice.com www.cmmyachtservice.com


BROKERAGE SECTION SANLORENZO 108

RIVA VENERE 75

Anno 2008, lunghezza fuori tutto 33 metri, larghezza 7.40 metri, motori 2 x 2434 MTU16v2000, Prezzo di richiesta € 3.290.000

u

Anno 2010, lunghezza fuori tutto 23 metri, motori 2 MAN 2000 HP Prezzo di richiesta € 1.500.000.

u

FORWARDYACHTS S.r.l.

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

RIVA DUCHESSA 92

GIANETTI G85 NAVETTA

2009, lunghezza f.t. 29 metri, motori 2 x 2000 Hp MTU, 4 cabine doppie + 4 bagni + day toilet, 3 cabine equipaggio (5 persone). Prezzo € 2.890.000 + Iva.

Anno 2004, lunghezza ft 25,60 metri, registrazione sotto i 24 metri, larghezza 6,16 metri, 2 Cat C18 DITA 2 x 1050 HP, 5 cabine ospiti + crew. Prezzo 890.000 € trattabili.

u

FORWARDYACHTS S.r.l.,

u

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

KETCH ACCIAIO

ATLANTIS 42

Year 1977. LOA m 13,40 - Beam: m 3,80 - 1xFord 90 Hp - Price: € 60.000 tratt.

Lago Maggiore 2006. Full Optional, usata solo lago tranne che due stagioni. Rimessata in inverno. 2x310 hp Volvo Penta D6 duo prop. € 160.000.

u

Inmar snc

329.0907407 348.1250078 info.inmar@gmail.com www.inmar.it

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

FORWARDYACHTS S.r.l.

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

HYLAS H60 2018 (2019 launched), from US$ 1,700,000 ex Vat, available for inspection East Coast USA. Designed by German Frers.

u

Grabau International

3337489281 michele@grabauinternational.com

FORWARDYACHTS S.r.l.,

Porto Mirabello - La Spezia. tel. 0187934692 - 3924685455 info@forwardyachts.com www.forwardyachts.com

ENTERPRISE MARINE EM 46

ITAMA FORTY

ATLANTIS 50 HT

Lunghezza m.14,96, Anno fine 2009, Volvo 2x575 hp, ore 350, n.3 cabine+ marinaio. Unico Proprietario. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

Anno 2007 – 2x450 MAN Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni Euro 245.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2007 - 2x800 MAN Imbarcazione ben accessoriata e in ottime condizioni Euro 245.000 u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

barchemagazine – Ottobre-October 2020

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BROKERAGE SECTION LORETTA Builder Aegean, Designer Yavuz Osman Mete, Year Built 2009, Length 57 M, Beam 10.06 M, Draft 3.66 M, Guests 14, Crew 10, 6 Cabins, 14 Guests, 10 Crew, Construction Steel. Asking Price $ 5,000,000.

u

Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

VANDUTCH 40 Year 2017, Length 11,98 M Beam 3,50 M, Engines 2 x 480 cv Cummins Diesel, Number of hours90 H, Cabins 1. Price 475,000€ Inc. VAT.

u

VAN DUTCH

+336 20 87 00 59 contact@vandutch.fr

ABSOLUTE 39 Visibile in Veneto anno 2007. Eseguito refit completo tra il 2019 e il 2020. Pronta alla boa. Full Optional. 2x300 HP Volvo Penta D4, poche ore di moto. € 160.000 prezzo trattabile, da concordare dopo visione.

284

u

Valbroker

tel. 0039 3475006999 info@valbroker.com, www.valbroker.com

AZIMUT 68S

Azimut 72 S

Year 2006, LOA 20.73 m, Beam 5.07 m, Guest Cabins 3, Location Naples, Italy, Max Speed 37 kn, Cruising Speed 33 kn, Engines 2xMAN 1360hp, Crew Cabin 1, Hull Material GRP, Price € 580,000 VAT Paid.

Lungh. fuori tutto 22,32 Mt, Larghezza 5,56 Mt, Immersione 1,75 Mt, Velocità (max) 39 Kt. Velocità (croc) 34 Kt, Serb. carburante 4.800 Lt, Prezzo 1.090.000 EUR + IVA se dovuta. u Timone Yachts +39 335 218438 ltosi@timoneyachts.it www.timoneyachts.it

u

Idea Yachting Limited

+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

PRINCESS V62 Year 2009, LOA 19.39 m, Beam 4.99 m, Cabins 3, Engines 2xMTU 1216hp, Max Speed 35 kn, Price € 725,000 VAT Paid.

u

Idea Yachting Limited

+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

FERRETTI 87’ Year 2013, LOA 87’ 0”, Beam 20’ 5”, Cruising Speed 24 Kn, Engine MTU 12V2000, Price USD 2,990,000.

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

DEE DEE LEE

SANLORENZO SL72

GERMANIA NOVA

Builder: Ferretti, Year: 2006, Length: 25.3M, Engines: 2 x 2,000hp MTU 16V 2000 M91 Accommodation: 8 guests in 4 staterooms, Location: Fort Lauderdale, FL, ASKING USD 1,899,000 US Duty Paid. u Ocean Independence

Year 2012, LOA 22 m, Beam 5.61 m, Guest Cabins 3+1, Location South of France, Cruising Speed 23 kn, Engines 2xMAN 1400hp Crew Cabins 1, Hull Material GRP Max Speed 28 kn. Price € 1,450,000 VAT Leasing.

Builder: Factoria Naval Marin Year: 2011 - Refit: 2019/20 LOA: 59.79 m, Beam: 7.85 m Draft: 5.41 m, Flag: Cook Islands Location: Genova, Italy. Price: € 4 950 000.

tconboy@ocyachts.com +1 561 441 6131, www.oceanindependence.com

+377 99901094 +33 640623795, info@ideayachting.com

u

Idea Yachting Limited

u

Bernard Gallay

+33 467 66 39 93 info@bernard-gallay.com, www.bernard-gallay.com


BROKERAGE SECTION MINDY Year Built 2006, Length 24.38 M, Beam 6.1 M, Draft 1.52 M, Gross Tonnage 117 Ton, Cruising Speed 18Knots, 5 Cabins, 10 Guests. Asking Price $ 1,599,000.

u

Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

REALE HERITAGE SE ENDLESS OPPORTUNITIES OF CUSTOMIZATION

SANLORENZO SX 76 LOA 23.5 m, Beam 6.6 m Year 2020, Guest Cabins - 4 for 8 guests, Crew cabins - T1 for two, Cruising / Max Speed 16 / 22 Knots, Price 5,250,000 Euros.

u

YACHT MARINE LTD

+905439538678 www.yacht-marine.com

TENDER RAYGLASS PROTECTOR Year 2001 - 12,29m, Based in Ibiza, Goes up to 45 knots Mercury engines -1250 cc Has approx done 970 hours (3 years old). Price € 119,000. u Infinite Yachts info@infiniteyachts.com, www.infiniteyachts.com

JEANNEAU PRESTIGE 34

Cantieri di Sarnico Spider

Anno 2005 – 2x285 Volvo Penta KAD300. Imbarcazione ben accessoriata e in perfette condizioni – Pronto Boa. Euro 77.000. u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Anno 2008; 13,40 mt; 2x435 hp Volvo Penta; ore moto 755 ca; ottime condizioni; Visibile Sud Tirreno; Prezzo di richiesta € 235.000 iva pagata (+ comm.). u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

285

ANNKA I Year: 2009, LOA: 23.72 m Beam: 5.90 m, Draft: 2.70 m Flag: Belgium, Location: Portugal, Asking Price: 1 095 000 EUR.

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Bernard Gallay

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MIA CARA Length 38.8 M, Beam 8.23 M Builder Fitzroy Yachts, Year Built 2006, Construction Aluminum Cruising Speed 11Knots, 4 Cabins 10 Guests, 6 Crew. Asking Price $ 7,250,000.

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Northrop & Johnson

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VISMARA C57 CATAMARAN 2009, € 800.000 Tax paid, performance cruising catamaran with evergreen characteristics and high technologies.

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Grabau International

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COLOMBO SUPER INDIOS 32 Showroom Como, 2007. Natante non targato, usato solo in acqua dolce, velocissima! 2x260 HP Volvo Penta D4 con poche ore di moto. € 84.000.

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Valbroker

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BENETEAU SWIFT TRAWLER 44 Anno 2011 - 2 x 300 Volvo D4 Imbarcazione Full-Optional Ottime condizioni Euro 235.000. u AC Yacht Broker di Vittori Tel. 0773/520047, www.acyachtbroker.it, info@acyachtbroker.it

Headquarter: Porto Mirabello - La Spezia Tel. +39 0187 1505660 - Cell. +39 346 0619048 Temporary Office: Porto Rotondo (OT) Pisa: Area Navicelli - www.phiyachts.com info@phiyachts.com


BROKERAGE SECTION

VANTAGE Builder: Palmer Johnson, Year: 2010, Length: 45.7M, Engines: 2 x 3650hp MTU 16V 4000 M90 Accommodation: 12 guests in 5 staterooms Location: Fort Lauderdale, FL Asking: USD 13,750,000 u Ocean Independence

tconboy@ocyachts.com +1 561 441 6131, www.oceanindependence.com

286

CANTIERI DI SARNICO 50

VAN DAM NORDIA PC 70

SANLORENZO SL 57’

RIZZARDI CR 63 TOPLINE HT

Anno costr.2005, imm. 2006; mt. 15,67; 2x800 hp Man D; ore moto 195 ca; eccellenti condizioni; gen. Mase 9 kW; elica di prua; aria condiz.; radar/gps/chart plotter; leasing in corso. Vis. Adriatico Centrale; Prezzo di richiesta € 350.000 iva pagata. u Yacht Service Rapallo +393358263146, commerciale@yachtservicerapallo.it

2017, usata con cura, scafo e strutture in alluminio, ponte in teak, aria condizionata, generatore 17kw, mogtore Volvo 265hp, elettronica raymarine, vele Doyle. € 1.950.000 + IVA. Scheda completa e foto michele@grabauinternational.com

Year 1985. Engines: 2 X 740 HP – 1300 hours. Boat in fair conditions Master double cabin with private bathroom, bidet and shower box. 2 Guest cabins with private bathroom. HL: 18,13 mt, Beam: 5,30 mt, Price Euro 70.000. u Giorgio Dalla Pietà –

Year 2005. Engines: Man V10 - 2 X 1100 HP - 1516 hours. Full optional. Bow Master cabin with private bathroom and shower box. HL: 19,10 mt, Beam: 4,70 mt, Price Euro 395.000. u Giorgio Dalla Pietà –

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Grabau International

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Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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barchemagazine – Ottobre-October 2020

AIRON MARINE 425 Anno 2001 visibile in Veneto. Rimessata in capannone ogni inverno, tagliandi annuali, tre cabine e due bagni. 2x370 hp Volvo Penta Tamd 63 in linea d’asse. Prezzo € 109.000.

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Valbroker

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VISMARA MY34 GYNKO 2013, natante, 2x Yanmare 260hp, garage tender, bagno con box doccia separato, teak, tendalino, spiaggetta bagno idraulica, passerella a scomparsa idraulica. Richiesta € 109.000.

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Grabau International

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BROKERAGE SECTION BIANCINO SUNSEEKER

LA HUNE 4.0

Year (build / refit) 2007 / 2016, Length 28 m, Beam 6.3 m, Draft 2 m, Cabins 4, Crew 3, Cruising speed 23 kn, Price (VAT unpaid) € 1,600,000.

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Length 18.7 M, Beam 4.57 M Draft 1.22 M, 3 Cabins, Guests 6, Builder Prestige, Year Built 2019 Construction Fiberglass Cruising Speed 23Knots, Asking Price € 995,000.

WEST NAUTICAL

Sales@westnautical.com www.westnautical.com

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EL AMO

BILGIN YACHTS 117’

Length 22.86 M, Beam 6.1 M Draft 1.52 M, Gross Tonnage 110 Ton, Guests 10, Builder Buck Smith, Year Built 1983, Construction Fiberglass Cruising Speed 10Knots. Asking $545,000.

u Florida Yachts International

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Year 2007, LOA 117’ 0”, Beam 23’ 5”, Engine Caterpillar C32. 8 guests in 4 staterooms. Cruising speed of 14 knots. Price USD 1,299,000.

sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

Northrop & Johnson

www.northropandjohnson.com

SACS STRIDER 11 Del 2010 motori del 2018 ore moto 130 eccellenti condizioni richiesta € 125.000 visibile sud Adriatico.

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Yacht Service Rapallo

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ABATI 55 PORTLAND

EGEMAR LIBERTY 48 OFFSHORE

2008, € 365.000 Iva assolta. Lobster di altissima qualità ed in ottime condizioni di manutenzione. Venditore molto motivato.

2002, € 310.000 disponibile in Finlandia, utilizzata solo 4 mesi ogni anno e accuratamente invernata alla fine di ogni stagione.

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Grabau International

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www.northropandjohnson.com

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Grabau International

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MARQUIS 630 SY

VENERE 75

Year 2013, Length 19.2 M, Beam 5.23M, Draft 1.35M, Engines 2 x Volvo Penta IPS D13 (900 HP/each), Cruising Speed ~ 27 Knots. Cabins 4. € 1,249,000.

Year: 2009, LOA: 22,70 m. Excellent condition Full optional. Layout 4 cabin 4 bathroom plus crew. Asking price € 1.500.000 VAT paid in EU.

WEST NAUTICAL

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Sales@westnautical.com www.westnautical.com

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CMM Yacht Service

MIG 38 Anno 2010, mt.12,50, 2 X D-4 300 hp diesel P.P., ore moto 510 ca, buone condizioni, 2 cabine, 1 bagno, elica di prua, passerella idraulica. Richiesta € 100.000.

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Yacht Service Rapallo

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La Marina del Lago Maggiore

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BROKERAGE SECTION AZIMUT 70’ Year 2011, Length 70 ft, Draft 5 ft 4 in, Number of Engines 2, Location Miami, FL, United States, Price $ 1,099,000.

u Florida Yachts International sales@fyiyachts.com www.floridayachtsinternational.com

CRANCHI ENDURANCE 41

EVOMARINE DOUVILLE 76’

SANLORENZO SL 62

2005, lago di Garda. Full optional, pronta alla boa. 2x350 Hp Volvo Penta D6. € 128.000.

Year 2006. 2x1675 Hp CAT C32 - LOA: m 17,71 - Beam: m 5,52 Price:€ 700.000.

Anno 2007, m.19,00, Mtu 2x1100 hp, ore 980, aria cond., bowthruster, 3 cabine + crew, eccellenti condizioni. € 600.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

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HYDRA-SPORTS 39'

GUY COUACH 2200

PEER GYNT 85

LOA 39’ 0”, Beam 11’ 6”, Year 2019, Engine Yamaha F350, Top Cruising Speed: 60 mph, City Miami Florida Price USD 529,900.

Year 2008, LOA 85’, Beam 20’ 8”, Engine MAN D2842LE433, City Miami, Price USD 990,000.

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Anno 2003, m.22.00, Mtu 2x1300 hp, ore 1450, 2 generatori, aria cond., bow e sternthruster, dissalatore, sat TV etc 4 cabine + crew. Euro 480.000. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

LEONARD 74’ Fly

CLEAR EYES

DIANO 24

Year 2009. 2 MAN 1360 HP - 1300 hours. Full optional. 4 Guests cabins + 2 crew cabins. LOA: 23,00 mt, BEAM: 5,66 mt. Price € 890.000. u Giorgio Dalla Pietà –

Built 2010, L.O.A 43 m, Beam 9 m Draft 3.9 m, Cruising Speed 10 Knots, Max speed 14 Knots (Recorded Under sails), Engine 2 X Caterpillar 670 hp each, Asking price - 9,600,000 Euros.

Archipelago

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Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, www.archipelagodp.it

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Anno 2007, m.23.95, Man 2x1360 hp, bow & sternthruster, aria cond., full optional, 4 cabine. Euro 750.000 + 5%. u FLORIO YACHT tel. +39 0184 532626 www.florioyacht.it, info@florioyacht.it

DEAN AERO 44

LEADER 46

GRAND BANKS 72

Year 2000. 2x40 Hp Yanmar - LOA: m 13,40 - Beam: m 7,25 Price: € 165.000.

2 x Volvo IPS 600 - 110 ore - anno 2019, € 390.000 - Possibilità di Leasing ex novo.

Anno: 2008 – 2 Cat 1.000 hp – stabilizzatori e full options - 3 cabine 3 bagni + locali equipaggio – imbarcazione in condizioni eccellenti. EUR 1.290.000.

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Inmar snc

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YMB YACHTING

Italiamare

Tel. +39 0899948221 info@italiamaresrl.it www.italiamaresrl.it

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Giaroli

Tel. 337 704059 info@giaroli.it




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