"In Città" - Luglio 2015

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Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XIX N. 7 Luglio 2015 Euro 2,00



Nuove Aperture a Giovinazzo:


Editoriale

Buone vacanze a tutti L

Filippo D’Attolico

immeritata decadenza. Di colpo, dunque, nella notte che ha preceduto la festività di san Giovanni Battista, l’IVE ha ripreso vita, colorandosi di note e versi che l’hanno fatto risplendere come i vecchi tempi. Buon segno per poterci augurare una buona estate? È l’augurio che vorrei rivolgere a tutti voi, miei cari lettori. Un augurio che possa facilmente indurci a vivere l’estate nella serenità meritata. Dopo un anno di lavoro, seguendo le profonde orme che don Nicola Gaudio ci ha lasciato (vedi pag 27) quale ricca e preziosa testimonianza di riflessioni meditative essenziali per il nostro vivere quotidiano. Quindi, a tutti dico: buone lunghe vacanze, indipendentemente dal calendario dell’estate giovinazzese!

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

Collaboratori

’inizio dell’estate, pur essendo caratterizzato da una temperatura alquanto incerta, ha dato lustro alla nostra città con una delle manifestazioni che resterà per un bel po’ nella memoria di tutti coloro che l’hanno vissuta. E mi riferisco alla Notte Bianca della Poesia, alla quale abbiamo voluto dedicare la copertina oltre alla cronaca che ritroverete nelle pagine interne. Le vie cittadine, dunque, sono state letteralmente invase da numerosissimi visitatori attratti dalla particolarità dell’iniziativa, svoltasi, tra l’altro, in uno degli edifici pubblici più prestigiosi della nostra città: l’Istituto Vittorio Emanuele II. Proprio in quell’enorme complesso visibile a chiunque giunge nella nostra invidiata piazza centrale, che però negli ultimi decenni ha subito una crudele quanto

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Chiuso in tipografia il 25 Giugno 2015 Gianluca Battista

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TOM TORNA A CONFERENZIARE IN

Opinione

Giuseppe Maldarella

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opo un triennio di potere, Depalma si è presentato nuovamente alla città con il suo 13° appuntamento informativo per dare illustrazione del lavoro prodotto e prospettarne i risultati, a suo dire qualificanti, delle scelte gestionali finora praticate. Per la circostanza, la sera del 14 giugno scorso, ha voluto con sé tutti i componenti il governo cittadino, perché non fosse tralasciata alcuna indicazione riguardo ai vari ambiti della linea di comando. In quel contesto è stata, però, appuntata l’assenza dell’Assessore Sannicandro che, per la verità, diserta la maggior parte delle sedute di Giunta, forse perché impegnato altrove. Al suo posto, il Sindaco ha fatto sfoggio di ampia dimestichezza su quanto si sta facendo nel campo di operatività dell’Assessorato, se non altro per essere pressato dalla parte politica che lo sostiene perché si dia corso alle opere pubbliche da tempo promesse ma di cui non si vede ancora traccia. Se non altro per significare che là, al terzo piano del palazzo, l’inversione di rotta è percepibile e che i suoi giudizi di completa insufficienza dell’andamento produttivo del 3° Settore, che l’avevano indotto ad allontanare, alla fine dello scorso anno, il Dirigente Turturro per sostituirlo con l’ing. Trematore, sarebbero del tutto ora avvalorati. Un cambio di guardia alla Direzione tecnica da lui voluta e concertata con lo stesso ing. Sannicandro cui aveva affidato mesi addietro la responsabilità assessorile del ramo, in quanto ritenuta persona esperta e competente per aver fatto parte, per diverso tempo, della Giunta di Emiliano a Bari. E, dunque, è questa l’area tematica cui si è particolarmente incentrata la esposizione di Depalma con l’obiettivo di dare dimostrazione che ora il tutto procede a meraviglia e che le opere pubbliche, per qualsiasi motivo rimaste inceppate, sono ormai prossime alla loro realizzazione, essendosi già provveduto alle assegnazioni degli appalti, a conclusione delle diverse gare esperite nei mesi appena trascorsi. Ebbene, in merito allo specifico contenuto informativo, mi preme fare una qualche osservazione di fondo, non già per contestare il Depalma, compito questo delle forze politiche in seno all’Assemblea consiliare, piuttosto per sollecitare puntuali chiarificazioni su qualche aspetto di rilevante interesse circa proiezioni di sviluppo e di investimenti per il miglioramento della vivibilità cittadina. Credo che dopo tre anni di governo non può bastare dire ai cittadini che, grazie al colpo di reni dato in questi mesi dalla nuova direzione del Settore Tecnico, sono ormai cantierabili le tante opere da 4

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tempo finanziate, quasi tutte con l’apporto di risorse esterne. E, ancora, che si sarebbe così scongiurato il rischio di perdere le assegnazioni finanziare in atto, essendo ormai prossimi i termini di scadenza per le prime procedure di contabilizzazione dei relativi lavori. Dunque, il focus del mio argomentare non può che prendere lo spunto dal deliberato di Giunta del 28 maggio scorso (delibera n. 82) con cui, su proposta dell’Assessore Sannicandro, si è approvato il programma triennale – 2015/2017 – delle opere pubbliche e l’elenco dei lavori da portare a termine nel 2015. Osservando il prospetto degli interventi che Depalma ha pianificato per il residuo tempo a disposizione, a partire dal 2015, è possibile rilevare che non è presente alcun suo progetto originale che possa segnare l’impronta del suo passaggio al comando della città, a parte le decantate ciclo vie. Le opere di un certo interesse che si registrano nell’elenco rimangono essere quelle legate a progettazioni già note e finanziabili, tra l’altro, solo con l’apporto totale o parziale di capitali privati o, comunque, con fondi pubblici, ancora da reperire e richiedere in rapporto a specifiche disposizioni di legge statale e/o regionale. È il caso della ristrutturazione della Casa di Riposo, dell’ampliamento della pubblica illuminazione, della edificazione della VII Zona del Cimitero, della costruzione del parcheggio multipiano in via Fossato, del Centro sportivo polifunzionale, del Polo culturale nell’ex Convitto Spinelli, già Convento agostiniano, ed ancora degli interventi di consolidamento e arredo del lungomare di ponente e di levante. Tutte ipotesi di progettualità e piani esecutivi di opere ancora senza una certa e determinata copertura finanziaria. Peraltro, la delibera suddetta include anche la certificazione delle disponibilità reali delle risorse destinate agli interventi approvati ed evidenzia che non sono di provenienza interna di bilancio né da accensione di mutui. Non v’è intervento che possa trovare copertura dagli esercizi finanziari del Comune a partire da quello del 2015. Questo il quadro programmatico che il Consiglio Comunale, in una prossima seduta, dovrà vagliare contestualmente all’esame del corrente bilancio preventivo. Ma, a parte tale annotamento, indicativo della scarsa capacità propulsiva che ha in serbo il Depalma per imprimere il tanto atteso sviluppo e ammodernamento urbano, non si può fare a meno di addivenire ad altra amara conclusione che è quella della constatazione della cancellazione

dal piano dell’impianto complesso di biostabilzzazione e trattamento dei rifiuti urbani sul sito di San Pietro Pago, dato in appalto alla Daneco s.p.a., concessionaria della famosa discarica. Un intervento finanziario di oltre 40 milioni di Euro a totale carico del gestore della discarica che già dal piano delle opere per l’anno 2014 è venuto meno. Sul punto il Sindaco si è astenuto da ogni commento, segno evidente che quella costruzione non vedrà mai la luce e che quel famoso contratto stipulato il 30 dicembre 2008 dal Comune, dopo una impegnativa e costosa gara d’appalto, è tamquam non esset. Nonostante tutto, si lascia intendere che quell’impianto deve essere portato a termine, al punto che l’ing. Trematore con un suo recente atto ha richiesto l’impiego di due consulenti specialisti allo scopo di supportare il Responsabile Unico del Procedimento a risolvere ogni eventuale controversia con la Daneco con l’obiettivo di addivenire entro l’anno all’apertura del cantiere. L’avv. Barile e l’ing. Faraone, i due professionisti assoldati allo scopo, hanno convenuto per il loro incarico un compenso di € 10.000,00 ciascuno, fondi transitati dall’ATO – BA/2 – al Comune, all’epoca in cui Depalma aveva garantito la continuazione dello smaltimento rifiuti mediante la sopraelevazione dei livelli di abbancamento dei vecchi lotti della discarica. Non si comprende in cosa possa estrinsecarsi il consulto dei due esperti al RUP perché la Daneco sia indotta ad adempiere agli obblighi di quel contratto sopra menzionato, quando, ormai, è risaputo che è destinato ad andare nel dimenticatoio. Ed, infatti, nessuno è in grado di rappresentare quali possano essere i fattori di convenienza economica e di efficacia produttiva perché la Daneco metta mano alla borsa e avvii la realizzazione di un impianto la cui operatività si risolverebbe nella selezione meccanica dei rifiuti, lavorazione già praticata mediante le otto celle della struttura provvisoria installata a suo tempo nell’ambito del III° lotto di discarica, nei termini indicati dalla Determinazione del Servizio regionale Ecologia n. 507 del 13/10/2009. Ed è proprio questo che Depalma ha tenuto a ribadire: cioè che, dopo la revoca della sua ordinanza con cui autorizzava di riprendere ad ammassare rifiuti sui vecchi lotti di discarica, sul sito di San Pietro Pago, le lavorazioni in essere sono ora circoscritte al pretrattamento di biostabilizzazione meccanica dei rifiuti presso l’impianto provvisorio, per essere poi trasferiti allo smaltimento in altre discariche private. Processi complessi che, si è premunito di partecipare, hanno un costo notevole e che per questa ragione gli oneri a carico dei cittadini per il servizio urbano di raccolta rifiuti andranno a lievitare notevolmente. Ma, a parte tale accenno di intimazione


PUBBLICO SOLITO SPROLOQUIARE per gli aumenti dei relativi tributi che si accinge ad applicare, Depalma non dice in che termini la Daneco esercita l’impianto di pretrattamento rifiuti, essendosi esaurita la valenza della Determina regionale su richiamata n. 507/2009. Ed ancora quale sia la disciplina contrattuale che regola i rapporti di concessione di detta attività da parte del Comune proprietario della discarica, in considerazione del fatto che, con

l’esaurimento di tutti i lotti della discarica, è da ritenersi conclusa la convenzione per atto pubblico n. 60387 del 26/09/2003, appalto che ha regolato finora le attività in concessione. Di quel contratto rimangono in essere in capo alla Daneco solo le operazioni di postesercizio della discarica mediante gli interventi di predisposizione della copertura terminale di tutti i lotti e i relativi controlli a tutela dell’ambiente circostante. Nessuna informazione viene data circa gli oneri e il canone che la Daneco versa al Comune per continuare a tenere in esercizio le otto celle per il pretrattamento dei rifiuti. Né tanto meno viene riferito alcun che circa i controlli su dette attività che, comunque, oltre ad essere causa di emissioni odorigene nell’ambiente cittadino, comportano sull’intera contrada di San Pietro Pago una intensa circolazione di camion di grossa cubatura. Infine, Depalma ha ignorato completamente le assicurazioni date riguardo al ripristino o alla ricostruzione su un diverso tracciato della omonima strada vicinale, interdetta sin dall’agosto 2013. Forse questi aspetti non debbano avere alcun interesse per i cittadini? Chiudo con un’ultima constatazione che lascia trasparire la presenza di oscure trame che il potere politico tesse in materia di appalti pubblici, ancorché Depalma insista nel dire che “in questi tre anni sugli appalti siamo sempre stati al nostro posto” (leggi suo comunicato via facebook – Cittadini in Rete – del 26 maggio

u.s.). Ecco il fatto cui suscita particolare sconcerto e che ha a riguardare l’appalto delle opere di riqualificazione del lungomare di levante, in gran parte finanziate coi Fondi Comunitari PO FERS – 2007/2013 –, messi a disposizione dalla Regione. La progettazione originaria di detto intervento, eseguita da R.T.P. (Raggruppamento temporaneo di Professionisti con a capo l’arch. Mario Ferrari) con il titolo “Riqualificazione urbana del tratto compreso tra Piazza Leichardt e Palazzo Ducale e di collegamento verticale e sistemazione esterna di accesso alla via Marco Polo”, aveva incorporato anche i lavori di costruzione di una passerella sulla scogliera all’interno del bacino portuale e della scala verticale ancorata alle mura aragonesi per consentire l’accesso diretto su via Marco Polo. Struttura questa precedentemente commissionata e progettata, dopo ripetute interlocuzioni con la Soprintendenza, dall’Arch. Mauro Saito. Tuttavia, nel negoziare l’accordo con il Comune ai fini delle assegnazioni delle risorse finanziare richieste ed assentite, la Regione aveva escluso, nella seduta del 20.05.2013, tutta la parte strutturale dei lavori della passerella e della scala verticale per il collegamento su via Marco Polo. Lo stralcio di quelle opere era dipeso dal fatto che le stesse non presentavano i paradigmi di ammissibilità ai finanziamenti della Asse VII - Azione 7.1.1 del Fondo POC della Regione la quale ha come finalità i lavori intesi a riqualificare il patrimonio urbano, già esistente, di città medio/grandi. Per cui la procedura negoziata dei lavori con la Regione consentì l’acquisizione dal finanziamento dell’intervento a condizione che lo stesso si limitasse alla sola “Riqualificazione urbana del lungomare Esercito Italiano”. In aderenza a tali impegni assunti in sede regionale, Depalma incaricò subito il gruppo dei progettisti di adeguare, secondo gli accordi intercorsi, il progetto, riassumendolo in un unico intervento che escludesse la passerella e la scala verticale per il collegamento con via Marco Polo, opere non ritenute coerenti con il carattere precipuo del finanziamento accordato dalla Regione. Il nuovo progetto esecutivo, dunque, secondo dette prescrizioni tecniche è stato approvato definitivamente dalla Giunta con atto n. 8 del 15/01/2015 con il titolo “Riqualificazione urbana del lungomare Esercito Italiano”. Sta di fatto che l’ing. Trematore, nel dar seguito a detto dispositivo della Giunta, ha elaborato il relativo bando di gara per l’appalto dell’opera, pubblicato con atto prot. n. 7066 del 03/04/ 2015, difformemente dal deliberato dalla Giunta, avendo riproposto il

vecchio progetto che comprendeva il percorso pedonale sulla scogliera interna al porticciolo e la scala verticale di risalita su via Marco Polo. Tant’è che come descrizione dell’appalto alla Sezione II del Bando medesimo al P.II.1.4 è riportata la seguente dicitura: “L’intervento riguarda la riqualificazione del belvedere sul porto antico, sistemazione a piazza con realizzazione di nuova pavimentazione e riconfigurazione architettonica dello spazio urbano nell’area Lido”. In altri termini la parte progettuale esclusa, già redatta dall’arch. Saito, concernente la passerella e la scala verticale per il varco di via Marco Polo, è stata inserita nel bando di gara come progetto migliorativo, mantenendo inalterato il concordato valore economico del progetto stesso di € 1.785.000,00 complessivo, di cui € 1.605.567,00 a carico della Regione e € 179.433,00 a carico del Comune su un fondo di residuo, cap. 2154/4 RP.. Ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto, l’apporto di questa miglioria, appunto consistente in un articolato manufatto di una certa complessità, sia in termini di impiego di materiali speciali che di strutturazione impiantistica, è valso parecchio nella valutazione delle offerte, essendo previsto in bando per tale realizzazione un alto punteggio nell’ambito dei criteri di esame delle proposte di esecuzione complessiva dei lavori da parte dei concorrenti. Strano però che lo stesso intervento poi l’ing. Trematore nella formulazione del programma delle opere 2015-2017, come detto sopra approvato dalla Giunta con la delibera n. 82 del 28 maggio, l’ha inserito al progressivo n. 22 dell’elenco dei lavori da realizzarsi nel corso del terzo anno, il 2017, per un impegno di spesa € 228.000 senza una copertura finanziaria. La denominazione di detto intervento è rimasta sempre la stessa: “Mura Aragonesi – collegamento a via Marco Polo”. Perché mai l’Ing. Trematore, contraddicendo gli accordi stipulati con la Regione e in difformità al progetto esecutivo approvato dalla Giunta, ha proceduto all’appalto inserendo come progetto migliorativo all’intervento principale opere espressamente escluse, non finanziabili con i fondi POC regionali, mettendo a rischio la stessa legittimità delle procedure d’appalto? Forse ha dovuto sottostare ad un imperativo politico?. E Depalma, che parla tanto di trasparenza della sua gestione, come mai non ha illustrato alla città l’esecuzione di tale opera di forte impatto con il quadro paesaggistico delineato dalle mura aragonesi? Forse ha voluto mettersi al riparo da una altra incresciosa contestazione dopo le vicende della passeggiata storica di Via Marina? N. 7 - Luglio 2015

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CHE RIPOSINO IN PACE Attualità

Gianluca Battista

Bagarre politica attorno alla questione dell’ampliamento del cimitero comunale dopo una sentenza del TAR della Puglia

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febbraio 2015. È questa la data in cui la Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia ha emesso una sentenza in relazione al cimitero comunale di Giovinazzo. Più precisamente, dopo l’ampliamento avvenuto nel 2005 a seguito di un esproprio, un privato, proprietario dei fondi, aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa chiedendo di tornare in possesso di una parte dell’area chiedendo anche un risarcimento danni. La sentenza del febbraio scorso ha condannato il Comune di Giovinazzo (nel frattempo passato dall’Amministrazione di centro-sinistra a quella guidata da Tommaso Depalma), respingendo però la domanda risarcitoria dell’attore. Nella sua interezza il dispositivo del TAR pugliese annullava il decreto di esproprio gravato del n. 4 del 12-11-2012 ed ordinava «al Comune di Giovinazzo la restituzione al sig. [...] dei suoli identificati in catasto [...] fatta salva l'adozione da parte del Comune del provvedimento ex art 42 bis del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327». In buona sostanza, il Comune di Giovinazzo avrebbe illegittimamente occupato quel suolo, ma proprio il Decreto del Presidente della Repubblica, citato più volte nel dispositivo da parte della stessa Terza Sezione del TAR pugliese, darebbe una via d'uscita quasi indolore. Quell'art. 42 bis, infatti, disciplina le modalità attraverso cui la Pubblica Amministrazione può pervenire ad una acquisizione «non retroattiva della titolarità del bene al suo patrimonio indisponibile». Quello che significa lo specifica lo stesso primo comma della norma presente nel Titolo II del Testo Unico sulla espropriazioni per pubblica utilità: il Comune di Giovi6

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nazzo potrà acquisire al suo patrimonio quel bene corrispondendo al proprietario un indennizzo «per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, quest'ultimo forfettariamente liquidato nella misura del dieci per cento del valore venale del bene». Tutto chiaro, se non fosse che la querelle politica scaturita ha infuocato il dibattito politico cittadino, vissuto a colpi di comunicati, repliche e dichiarazioni da tutte le parti politiche. Cosa chiede e cosa ha scritto il Partito Democratico, tirato in ballo perché allora al governo cittadino, ve lo spiega

Giuseppe Dalbis nella pagina seguente, mentre il primo cittadino, Tommaso Depalma, a caldo aveva dichiarato: «Un pasticcio a cui dobbiamo rimediare nel più breve tempo possibile e stiamo studiando quelle norme che ci consentirebbero di continuare a garantire il riposo dei defunti nello stesso luogo dove oggi sono. Il punto è – secondo quanto affermava Depalma – che i benefici sono tutti della società privata che ha avuto in concessione la realizzazione dei loculi e dei campi di inumazione, mentre al Comune di Giovinazzo sono rimasti i guai da risolvere». Preoccupazione era stata espressa anche dal Consigliere Comunale, Ruggero Iannone. In una nota, l'esponente di Forza Italia aveva chiarito che «nel lontano 5 giugno del 2008, fu presentato dalla nostra parte politica un esposto alla Procura della Repubblica di Bari ed alla Corte dei Conti in merito alla decisione, dell'allora Amministrazione Natalicchio, di affidare


ad una società esterna la progettazione e la realizzazione dell'ampliamento del cimitero, annullando una precedente delibera che aveva predisposto un progetto fatto all'interno dell'Ufficio Tecnico, con costi pari al 50% in meno rispetto a quello oggetto della sentenza del TAR». Quegli esposti caddero tuttavia nel vuoto e non se ne seppe più nulla. L’ultima dichiarazione in ordine temporale, infine, è stata quella resa ancora dal Sindaco durante il tredicesimo appuntamento con le sue Comunicazioni Istituzionali alla cittadinanza, tenutesi il 13 giugno scorso, e che va nella direzione di tranquillizzare chi ha un proprio caro inumato in quella zona (tutt’oggi priva di luce per lampade votive): «nessuna salma sarà spostata da dove si trova. Ci sono gli strumenti giuridici – aveva sottolineato – per evitare tutto questo e i nostri legali sono già a lavoro per comprendere i prossimi passaggi da compiere». Passaggi peraltro ben indicati proprio dall’organo di primo grado della giustizia amministrativa che aveva tracciato la strada di cui sopra in maniera da scrivere davvero la parola fine. E che riposino finalmente in pace. O forse no?

«La smettano di fare chiacchiere»

Giuseppe Dalbis

Il PD rigetta le accuse all’Amministrazione Natalicchio e tranquillizza i cittadini

«I

giochetti di Depalma per tentare di screditare la vecchia Amministrazione, di mettere in ombra i pasticci che combina e di passare addirittura come quello che aggiusta le cose sono inutili». Ad affermarlo è stato il Partito Democratico che ha voluto subito tranquillizzare i cittadini allarmati dalle prime dichiarazioni del Sindaco. «Non c'è nessuna demolizione da fare – hanno precisato dalla sede di Piazza Vittorio Emanuele II –, né alcuna restituzione del terreno ai proprietari. Bisogna invece che l'attuale Amministrazione la smetta di fare chiacchiere e adotti un provvedimento, ex art. 42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, perché vi sia un titolo di acquisto dell'area, visto che la procedura utilizzata per chiudere il procedimento il 21 novembre 2012 (quando il sindaco era già Depalma da 6 mesi) è sbagliata. In caso di mancata correzione del provvedimento da parte del Depalma, il terreno dovrà essere restituito ai proprietari. Tutte le pretese dei proprietari sono respinte e le spese di giudizio compensate». Spiegato il procedimento burocratico, il partito guidato da Michele Delle Fontane ha fatto una riflessione sui tempi di reazione della squadra di governo locale: «Tre mesi per leggere una sentenza e darne notizia ai cittadini, con un’inerzia e imperizia patologiche, mentre nel frattempo il "consiglio" che il TAR gli ha dato sulla procedura di acquisizione del terreno del cimitero resta lettera, è il caso di dire, morta». Quasi d’obbligo poi la difesa della vecchia Amministrazione, tirata in ballo dall’attuale: «L’Amministrazione Natalicchio era composta da persone perbene, che modificarono il progetto di ampliamento del cimitero per consentire ai proprietari di esercitare il loro lavoro di florovivaisti e poi resistettero, quando i medesimi proprietari, violando gli accordi presi, pretendevano che fosse ricalcolato il prezzo di esproprio a danno dei cittadini». Ed è un PD risentito che ha rigettato le accuse di aver agito in maniera poco trasparente «che hanno la pretesa di essere eleganti ma sono di una volgarità patologica. Non è normale che, dopo oltre 3 anni di (in)attività l'Amministrazione orienti il dibattito pubblico sui presunti errori dei suoi predecessori. Dovremmo invece occuparci del programma realizzato dalla presente e discutere del prossimo mandato. Peccato che se ci volgiamo sul fronte di quello che Tom ha fatto, ci si debba occupare di aumento delle tasse comunali, di discarica, di cantieri fermi, di servizi in via di progressivo degrado». Non ci sono quindi motivi legali perché i morti non possano riposare in pace, ma affinché effettivamente non si rivoltino nelle tombe è necessario che la politica si allontani definitivamente dalle mura del cimitero. N. 7 - Luglio 2015

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Attualità

Italo Cinquepalmi

La Vedetta sul Mediterraneo cerca nuove forze “verdi”

Al via il progetto GIO2 per i giovani imprenditori di Giovinazzo

L

’associazione culturale “Vedetta sul Mediterraneo”, in collaborazione con Altair – Alta tecnologia in Archeologia per l’Innovazione e la ricerca – promuove un bando per raccogliere nuove idee e progetti imprenditoriali nell’ambito del progetto GIO2: Giovani imprenditori pugliesi per la valorizzazione di Giovinazzo. Promosso e finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale - Ufficio per le politiche giovanili, il bando nasce con

l’intento di favorire l’imprenditoria giovanile e di promuovere servizi autosostenibili nel tempo per la valorizzazione e la fruizione della ex Vedetta della Marina militare di Giovinazzo, bene architettonico di proprietà demaniale che attualmente costituisce la sede dell’associazione culturale. Obiettivo del bando è l’individuazione di 3 Project Work da trasformare in altrettan-

ti incubatori di impresa che per il periodo estivo usufruiranno degli spazi, dei servizi e delle strumentazioni messi a disposizione dalla Vedetta sul Mediterraneo, al fine di sperimentare la propria idea progettuale. All’interno del Project Work ogni gruppo dovrà presentare un’idea di impresa sostenibile nel settore della cultura e del turismo, con particolare riferi-

Il bando è scaricabile online dalla pagina Facebook dedicata al progetto GIO2 (https://www.facebook.com/gio2ats) e i progetti dovranno essere presentati a mezzo postale presso Al.T.A.I.R. srl, Viale Caduti di Nassiriya n. 39 - 70124 Bari, oppure agli indirizzi mail altairsrl@mypec.eu o info@altairsrl.net, entro e non oltre le ore 24.00 di giovedì 9 luglio 2015.

Azzurra GIOIELLERIA

Rivenditore autorizzato

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mento allo sviluppo e alla valorizzazione della cultura del mare e del patrimonio culturale di Giovinazzo. I progetti inoltre dovranno prevedere lo sviluppo di attività inserite in maniera specifica in una delle seguenti aree tematiche: 1) Editoria e Giornalismo; 2) Beni Culturali, Educazione Ambientale e Turismo; 3) Caffè Letterario.

VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)


LA NOSTRA FOTONOTIZIA

Inciviltà sovrana

Attualità

Bestiario giovinazzese

Gaetano Nacci

G

ettare i rifiuti negli appositi contenitori costituisce, per diversi soggetti, uno sforzo sovrumano, tanto che si preferisce abbandonare la spazzatura laddove si consuma il proprio pasto. Sarà stata questa la genialata che ha spinto qualche incivile a lasciare dei cartoni di pizza lungo il “Braccio” di Ponente, senza preoccuparsi di mantenere pulito quel luogo, che, come raccontato nello scorso numero del nostro mensile, è stato ripulito dai volontari dell'associazione Led. Non sono, però, solo i privati a mostrarsi scorretti in tema di raccolta di rifiuti, ma spesso anche il settore pubblico non dà buoni esempi. È il caso di due cartoni impiegati durante le ultime elezioni regionali come urne, abbandonati accanto ai cassonetti

Inciviltà al potere sul "Braccio" di Ponente

Urne abbandonate davanti ad un'isola ecologica

dell'isola ecologica nei pressi del Palazzetto dello Sport di Via De Ceglie, senza essere riportati all’Ufficio comunale preposto insieme ai plichi da inviare in Prefettura. A prescindere dall'artefice di questo gesto maldestro, fa rabbia vedere che, in occasione di un evento di tale portata, ci siano seggi composti in nome della Repubblica che agiscono con tanta superficialità. Un cattivo esempio, questo, che pone alla ribalta la grave assenza di una vera e propria cultura in tema di raccolta dell’immondizia, provocando, così, l'inevitabile aumento della tassa sui rifiuti. Del resto, se non ci si sforza nel cambiare le cose almeno nel nostro piccolo, prestando un po' più di attenzione, non si può sperare che tutto cambi in meglio troppo in fretta. N. 7 - Luglio 2015

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Un minuto di attenzione... prego

SPECIALE D

Attualità

Girolamo Capurso

A

nche questo mese si conferma una percentuale al di sopra del 13% con una positiva diminuzione della produzione pro capite. Sicuramente possiamo migliorare, ma rispetto agli anni scorsi, la popolazione di Giovinazzo sta dimostrando di voler fare la differenziata raccogliendo i rifiuti e portandoli nei pressi delle isole ecologiche. Forse è questo l’anello debole della catena, perché sempre più spesso, si notano gli appositi contenitori della carta e della plastica ricolmi con buste piene di rifiuti differenziati poggiate per terra. Forse andrebbe rivisto il calendario degli svuotamenti per evitare che i cittadini virtuosi si sentano scoraggiati nel loro impegno quotidiano. Questo mese siamo tutti chiamati a uno sforzo maggiore per la possibilità che ci ha dato il Consiglio regionale di risparmiare sull’ecotassa. Infatti, in questo mese, come lo scorso anno, se riusciamo a differenziare il 5% in più della percentuale di novembre 2014 e attiviamo le “migliori pratiche” previste nel Piano Regionale dei rifiuti, potremmo versare l’aliquota 2013. Ricordo che il nostro Comune dovrebbe pagare alla Regione 25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuto smaltito in discarica e nello scorso anno l’obiettivo fu raggiunto consentendo agli uffici comunali di versare la stessa aliquota del 2013 e cioè 7,5 euro per tonnellata. Il differenziale tra le due aliquote è rimasto nelle nostre casse e la regione aveva imposto che fosse utilizzato per le spese di gestione del servizio dei rifiuti urbani. Finalmente l’amministrazione comunale ha deciso di cominciare a spenderli. Ha iniziato con una parte 10

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Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A FEBBRAIO 2015

Tipologia rifiuto

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro Rifiuti urbani misti TOTALE

Composizione media dei rifiuti % raccolta differenziata prevista da piano regionale (%) FEBBRAIO 2015

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

100

1,84 2,90 5,37 1,64 2,87 0,23 0,09 0,24 84,82 100

Quant it à (kg)

12.440 19.640 36.380 11.080 19.420 1.560 600 1.640 574.220

676.980

Destinazione

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

PRODUZIONE PROCAPITE KG 32,339 • Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 13,34% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 15,18%

considerevole della spesa necessaria per la pulizia, disinfestazione e disinfezione del litorale che è cofinanziata dall’ex Provincia di Bari per circa il 30%. Su un importo totale di 94.400 euro circa l’importo dell’ecotassa utilizzato si attesterebbe sui 64.000 euro. La parte rimanente del tributo risparmiato sarebbe utilizzata per incrementare le percentuali di raccolta differenziata e l’attivazione delle 'best practices' che sono progetti di qualità in grado di portare benefici all’ambiente e sono essenziali per ottenere lo sconto da parte degli uffici regionali. Sono previsti interventi di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e interventi operativi per il coinvolgimento di cittadini e famiglie. Il Sindaco Tommaso Depalma e l’assessore Antonia Pansini ci hanno informato su un nuovo piano per incrementare la percentuale di raccolta dell’umido che vedrebbe coinvolti gli operatori del mercato giornaliero, i supermercati cittadini e gli operatori cimiteriali. Oltre a questo sarebbe previsto l’acquisto di 500 compostiere domestiche per case unifamiliari e condomini con giardini, da offrire gratuitamente ai richiedenti. Probabilmente verrebbe inglobata nelle percentuali recuperate anche la percentuale di organico che ogni mese viene smaltita, dopo opportuno trattamento e miscelazione con inerti per lo strato di copertura della discarica. Iniziative concrete in attesa del nuovo servizio di raccolta domiciliare che

nonostante il maggior impegno dovrebbe permettere un calo degli attuali costi di gestione del servizio. In attesa che tutto ciò si renda concreto ci auguriamo che anche quest’anno si riesca ad ottenere l’incremento che ci è richiesto, portando la percentuale al 19,16% necessario per ottenere lo sconto sull’ecotassa.


Riprendiamo a parlare di discarica

DISCARICA

Girolamo Capurso

In attesa del nuovo impianto Depalma pone alcuni interrogativi

D

opo alcuni mesi dalle appassionate manifestazioni dei cittadini contro la discarica di San Pietro Pago sembra non tracciarsi alcun futuro per l’impianto giovinazzese. Il Sindaco Tommaso Depalma nell’ultima riunione dell’ATO BA ha cominciato ad avere dei dubbi sull’opportunità di lasciare il solo impianto di trattamento provvisorio dei rifiuti senza il supporto di una discarica di servizio e soccorso. Come

mai? Probabilmente in seno alle conferenze di servizio attivate per il procedimento di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale avanzata da Daneco sull’impianto giovinazzese ha captato la reale possibilità di un diniego alla sopraelevazione dei lotti I, II e III e, pressato da più parti, ha cominciato a immaginare l’inizio della fase di chiusura e post chiusura dell’intero impianto. Infatti, il primo cittadino all’assemblea dei

Sindaci ha chiesto di conoscere il parere dei tecnici sulla reale possibilità di lasciare aperto l’impianto di trattamento provvisorio senza alcuna discarica a servizio in loco. Secondo il nostro parere è la stessa convenzione sottoscritta il 26/09/2003 con numero di repertorio 60387 nello studio del notaio Maria Teresa Guerra in Andria a escluderlo in modo esplicito. Il nostro Sindaco inoltre, forse anche in modo un po’ polemico, ha chie-

sto di conoscere in quale modo andrà superato in fase di chiusura, il dislivello tra i primi tre lotti e il VI e con quali materiali si dovrebbe colmare tale differenza. Forse Depalma punta a farsi spiegare quale differenza potrebbe esistere tra il peso dei rifiuti da tutti considerato negativo per la tenuta del fondo e quello di eventuali inerti utilizzati. Non entriamo nel merito lasciando al lettore ogni possibile interpretazione. Nella stessa assemblea ATO si è discusso anche di perequazione delle attuali tariffe di smaltimento dei rifiuti presso gli impianti privati. Al momento del voto quasi tutti i Sindaci hanno lasciato l’assemblea facendo mancare il numero legale e rimandando tutto a una fase successiva. Certo deliberare sulla perequazione dei costi dello smaltimento impegnerebbe molti sindaci verso maggiori spese da inserire in bilancio e alcuni di essi non hanno voluto impegnarsi per non appesantire le casse comunali. Atteggiamento legittimo in considerazione del fatto che non potevano deliberare in tal senso anche per un vincolo regolamentare. Infatti, la convenzione ex art. 30 del D.Lgs. 267/2000 “Testo Unico dell’Ordinamento degli Enti Locali” (T.U.E.L.), che regola la forma associativa tra i comuni ricadenti nell’ATO, sottoscritta dai 41 Sindaci e approvata dai rispettivi Consigli Comunali, all’art 6 comma 5 prevede che “I provvedimenti che impegnano i bilanci comunali devono preventivamente acquisire le deliberazioni dei singoli Comuni”. A noi sembra che la questione vada affrontata in maniera diversa e non attraverso un semplice deliberato dell’ATO. N. 7 - Luglio 2015

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Attualità

L’Istituto Vittorio Emanuele II è tornato a splendere in occasione della “Notte Bianca della Poesia”

«L

a poesia rivela l’invisibile dentro il visibile, il visibile dentro l’invisibile». In questi termini, definiva la poesia lo scrittore francese Robert Sabatier, attribuendo ad essa il potere di rendere possibile ogni piccolo prodigio. Ed infatti, abbiamo assistito ad una magia durante la “Notte Bianca della Poesia”, andata in scena il 23 giugno scorso nella meravigliosa cornice dell’Istituto Vittorio Emanuele II con la regia dell’“Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo” e del Delegato IVE Nicola De Matteo, con il patrocinio del Comune della Città Metropolitana di Bari e del Comune di Giovinazzo. Come d’incanto, i luoghi dell’Istituto settecentesco, l’Atrio Monumentale, il Chiostro della Madonnina, i corridoi e le salette, senza dimenticare i più sfruttati Sala Marano ed Auditorium, sono tornati a vivere di quella cultura di cui sono stati privati per tanto, troppo tempo, per rendere omaggio alla poesia ed alle arti. Dalle 21.00 alle 24.00 della Notte di San Giovanni, tanta poesia, danza, teatro, musica e pittura sono stati i protagonisti assoluti con varie esibizioni in programma, tra cui hanno spiccato per originalità e profondità quelle del “Collettivo Polartis”, affiancato eccezionalmente dalla coreografa statunitense Amy Chavasse e dai suoi collaboratori Charles Gushue, Patty L. Solòrzano. Spazio anche a letture sceniche, presentazioni di libri, interventi poetici e musicali, alla lingua barese ed all’ultima tranche di una gara poetica, che ha avuto l’onore di ospitare il poeta serbo Bratislav R. Milanovic. Tutti tasselli di uno splendido mosaico, che ha dato colore e lustro a Giovinazzo, rendendola per una sera capitale dell’Arte e della Cultura.

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NOTTE DI POE

Foto di Angela Di Liso


ESIA E DI BELLEZZA

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ESTATE GIOVINAZZESE: T

IL FATTO D

Attualità

Eventi dal 14 giugno al 13 settembre

V

enerdì 19 giugno è stato presentato il cartellone dell’ “Estate Giovinazzese”, la serie di eventi che accompagnerà la bella stagione. Lo ha fatto l’Assessora alla Cultura, Marianna Paladino, in una conferenza stampa allestita all’interno della Saletta della Giunta Comunale. Una presentazione pacata, con cui l'Assessora ha voluto chiudere definitivamente le polemiche infuriate fino a qualche giorno prima, puntando solo ed esclusivamente sulla programmazione e sulla volontà di dare avvio alla stagione di eventi e spettacoli messo a punto per i cittadini ed i turisti. Sono 52 gli eventi in programma che spaziano dal teatro alla danza, dallo sport al sociale, passando per musica ed archeologia. Una delle novità di quest’anno saranno gli “Open days” della Cattedrale e del centro storico, con visite guidate anche in inglese. Il cartellone completo di luglio lo scoprirete nella pagina seguente. Ci preme sottolineare la buona iniziativa del parcheggio gratuito nell’area mercatale in tutti i weekend estivi, voluto dall’Assessore alla Polizia Locale, Salvatore Stallone, e che comporterà , per chi lo vorrà, l’arrivo in centro con un trenino su gomma. Il biglietto pagato per il trasporto consentirà ai turisti di ricevere sconti negli esercizi convenzionati con l’ARAC, l’associazione che mette insieme commercianti, albergatori e ristoratori locali. (G.B.)

Passano gli anni, ma... Mauro Capurso

Le nostre considerazioni sul cartellone, sulle polemiche e sui rimedi

P

assano gli anni, passano le Amministrazioni, passano gli Assessori alla Cultura, ma il risultato non cambia. Il cartellone estivo di eventi comunemente chiamato “Estate Giovinazzese” resta sempre lo stesso. È per certi versi “imbarazzante” notare come in dieci anni non sia cambiato nulla, nonostante l’avvento di internet abbia contribuito non soltanto a muovere turisti a suon di eventi su Facebook, ma soprattutto a renderci consapevoli di tutte le manifestazioni, i concerti, le sagre che vengono organizzati nei comuni viciniori. Ogni anno, i propositi per un “cambio di verso”, per dirla come Renzi, ci sono tutti. Peccato però, che nella nostra cittadina, con un fare che oseremmo definire quasi “gattopardesco”, sembra che tutto cambi, ma in realtà tutto resta così com’è. Ogni anno, ripetiamo a noi stessi che l’ “Estate Giovinazzese” non può e non deve essere un “bancomat” per fare del mero assistenzialismo alle associazioni locali, ma che dev’essere un’opportunità per rilanciare il turismo, un volano per l’economia. Peccato però, 14

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che, puntualmente, ci ritroviamo ad elargire contributi a pioggia che finiscono per sostituire quello che una volta era il contributo annuale che il Comune versava alle associazioni. Quelle stesse associazioni che, se incoraggiate a lavorare in rete, piuttosto che essere costrette ad elemosinare un contentino, se adeguatamente stimolate, attraverso per esempio un bando a “punti” per premiare solo chi lo merita e non chi è più “amico”, potrebbero rivelarsi una risorsa che da troppo tempo giace inespressa o almeno non completamente espressa. Siamo fermamente convinti che le responsabilità non siano solo da attribuire a chi ha l’onere di organizzare il cartellone e gestire le risorse, sempre più esigue, a disposizione. Non si può pretendere di avere la botte piena (e sarebbe il caso di chiedersi cosa realmente vogliono i giovinazzesi, se eventi ogni sera o maggior qualità, ndr) e la moglie ubriaca, se l’Ammi nistrazione tutta non decide di investire somme più consistenti e di distribuirle con criteri chiari ed oggettivi. Né tantomeno possiamo preten-

L'Assessora alla Cultura Marianna Paladino

dere di fare le “nozze con i fichi secchi” a spese della cultura. Il compito di una Amministrazione è quello di avere una visione per la città che amministra, di sfruttare al meglio le risorse a disposizione nel presente e gettare le basi per il futuro. Non ci stancheremo mai di dirlo. Abbiamo a disposizione un vero e proprio patrimonio che però necessita di una “spintarella”, quale potrebbe essere, per esempio, un cartellone estivo con meno eventi e più qualità, capace di fungere da richiamo per gente dagli altri paesi e non soltanto quelli da una parte all’altra della città.


TRA TURISMO E MUGUGNI

DEL MESE

FOTO DI DINO MOTTOLA

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO DI LUGLIO • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

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Si spazia dalla pittura alla musica, dai corsi per ciceroni allo sport, passando per sociale e attività produttive

Dal 1 luglio al 5 agosto – Corso per Apprendisti Ciceroni - Pro Loco Dal 4 al 10 luglio – Mostra personale - Renato Sciolan - Sala San Felice 3, 10, 17, 24, 31 luglio e 7 agosto – Spettacoli musicali - Coop. Aurora Apulia - Parco Scianatico 3, 10, 17, 24, 31 luglio – Spettacoli musicali - La sfizieria - Piazza Meschino 4 luglio – Festival Metropolitano “Bari in jazz” - Abusuan - Atrio IVE 4 luglio – Gara interregionale - Atletica Biancoverde - Piazza Vittorio Emanuele II 6 luglio – Spettacolo di danza - College of dance - Atrio IVE Dal 6 al 31 luglio – Progetto estivo - Gargano 2000 - Mamas Beach 9-10-11 luglio – Tenda Francescana - Frati Minori Cappuccini - Piazza Rimembranza 11 e 12 luglio – Tornei bocce - Assoc. Bocciofila - Parco Scianatico 12 luglio – Kickboxing star wars - Kick and Moving - Villa Comunale Dal 12 al 20 luglio – Fiera mediterranea - Piazza Vittorio Emanuele II 17 luglio – Touringames - Touring Juvenatium - Villa Comunale 18 luglio – Spettacolo danza - Giovinazzo Bene Comune - Villa Comunale 19 luglio – Spettacolo musicale “Illusio” - C.C.S. - Piazza Meschino Dal 19 al 26 luglio – Torneo Scacchi - Barletta Scacchi Club Dal 21 al 27 luglio – Strarte - Artefuori - Sala San Felice, Centro antico, Vedetta sul Mediterraneo 23 luglio – Spettacolo di danza - Dance Team Giovinazzo - Piazza Vittorio Emanuele II Dal 21 al 26 luglio – Festival Inondazioni - Collettivo Polartis - Centro Antico, Piazza Vittorio Emanuele II, Ive, Lungomare Marina Italiana, Piazza Porto Dal 25 luglio al 2 agosto – Mostra collettiva di E. Raguseo, M. Valentini, G. Demartino - Palazzo Vescovile 26 luglio – "Andando in bici ricordando Beniamino de Blasi" gara ciclistica giovanissimi - Società ciclistica Giovinazzo - Area Mercatale Dal 27 luglio al 2 agosto – Tennis cup - Circolo Tennis Renna - Circolo Tennis Renna 31 luglio, 1 e 2 agosto – Giovinazzo Rock Festival - Ass. Tressett - Centro Antico e Area Mercatale 29 e 30 luglio, 3 e agosto – Ciclo di conferenze - Terre di Sud - Sala San Felice N. 7 - Luglio 2015

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Un mese in pillole

La Festa Patronale avrà un logo

L’Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano ne ha illustrato il significato

Il Gal “Fior D’Olivi” a Berlino

Gabriella Serrone

Giuseppe Dalbis

5 GIUGNO – Novità assoluta per la Festa Patronale in onore di Maria SS di Corsignano edizione 2015. Assieme ad una nuova denominazione per il Comitato Feste che diviene Organizzazione per i Festeggiamenti in onore di Maria SS di Corsignano ed all'immagine rielaborata graficamente della Vergine, la più importante novità è rappresentata sicuramente dal logo realizzato da Francesco De Palo, titolare di Designzone Adv, il quale ha tratto ispirazione dal miracoIl nuovo logo della Festa Patronale lo della pioggia che ha portato la Madonna di Corsignano ad essere proclamata patrona della città. Un ulivo, tipico delle nostre campagne, è al centro dell'immagine scelta; da sinistra verso destra l'albero diventa da secco a sempre più rigoglioso, quasi a rievocare il passaggio dalla siccità alla nuova vita. Al di sopra una goccia, simbolo della pioggia provvidenziale, e al di sotto delle mani giunte, come quelle della popolazione che invocava la Vergine affinché piovesse. Alla sinistra dell'ulivo una bandierina con i colori della città, a destra una croce a rappresentare la fede della popolazione e il legame con Dio per mezzo di Maria. Completa il logo un cerchio diviso in quattro archi, colorati di verde (come lo stemma di Giovinazzo), azzurro (come l'acqua e uno dei manti della Madonna), rosso (come l'altro manto) e giallo (come i ricami in oro che impreziosiscono il manto). Nella scelta cromatica si è pensato anche ai colori che contraddistinguono Fede, Speranza e Carità, le virtù teologali. Tra gli archi colorati quattro stelle, a rappresentare le comunità parrocchiali giovinazzesi che si recano in Cattedrale per venerare la Vergine.

Giovinazzo, mare a tre vele

La Guida Blu 2015 inserisce Giovinazzo tra le 38 località costiere pugliesi da visitare

Il Gruppo di Azione Locale ha promosso l’enogastronomia pugliese in Germania

11-13 GIUGNO – Trasferta tedesca per il Gal “Fior D’Olivi” nell’ambito del progetto di cooperazione "Pugliesi nel Mondo" con il "Laboratorio di Innovazione: Ortofrutta e le eccellenze alimentari della Puglia rurale". Il Gal, che riunisce i comuni di Giovinazzo, Bitonto e Terlizzi è volato a Berlino dall’11 al 13 giugno, insieme ad altri 18 Gruppi di Azione Locale pugliesi, facendosi rappresentare dalle due aziende “Tipico di Puglia” e la “Cooperativa Agricola Progresso”. Il programma delle giornate ha previsto l’11 giugno un workshop dal titolo “Introduzione alle regole di Import nel settore Agroalimentare in Germania”, destinato ai produt-

Gabriella Serrone

6 GIUGNO – Giovinazzo è tra le città costiere più belle da visitare. A stabilirlo la Guida Blu di Legambiente, classifica che indica la qualità ambientale delle località turistiche costiere presentata lo scorso 5 giugno all'Expo di Milano nell'ambito di “Festambientexpo”. La nostra cittadina conquista tre vele, insieme ad altri diciotto comuni pugliesi, confermando un riconoscimento che detiene da ormai otto anni consecutivi. A motivare un tale risultato i circa otto chilometri di costa, quasi interamente balneabili, che si estendono tra Molfetta e Santo Spirito e l’altissima proporzione tra abitanti e stabilimenti balneari. Per 21.000 abitanti ci sarebbero infatti 10 lidi rispondenti ai requisiti richiesti (partendo da sud verso nord Lido Dieci Venti, Vigili del Fuoco, Riva del Sole, Mamas Beach, Lido Trincea, Lido AzGiovinazzo conquista tre vele zurro, La Fayette, Nautilus e Cala Arena). Secondo l’indagine di Guida Blu, la Puglia si colloca al secondo posto dopo la Sardegna con ben 38 località che si distinguono per bellezza delle spiagge e validità dell’offerta turistica proposta. C’è ancora tanto, troppo da fare per rendere Giovinazzo una meta appetibile a trecentosessanta gradi, ma questo riconoscimento fa pensare che risultati migliori siano possibili e non troppo lontani. 16

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Il “Markthalle” di Berlino

tori ed ai rappresentanti del Gal, ed una degustazione di delizie pugliesi direttamente dai banchi allestiti per l’occasione dai produttori. Il 12 ed il 13, invece, il mercato coperto “Markthalle”, al civico 15 di Marheinekeplatz (Berlin-Kreuzberg), è diventato vetrina delle prelibatezze pugliesi per quanti volessero concedersi un viaggio attraverso gli odori ed i sapori di quella che è stata definita la regione più felice del mondo. La trasferta berlinese, terza tappa del progetto “Pugliesi nel Mondo”, prepara la strada ai prossimi successi all’estero ed aggiunge un tassello importante al percorso di promozione enogastronomica e culturale della nostra terra.


Rubavano sotto gli ombrelloni: presi tre 20enni

Presa la banda dei ladri da spiaggia: colpivano sul litorale a nord di Bari, tra Palese e Giovinazzo Nicola Miccione

20 GIUGNO – È la banda che da tempo operava sulle spiagge del litorale a nord di Bari, tra Palese, Santo Spirito e Giovinazzo, colpendo gli ignari bagnanti che si allontanavano dai propri effetti personali per un bagno in mare o per andare al bar. La squadra Volante della Polizia di Stato, nell'ambito dell'operazione "Lidi Sicuri 2015", ha arrestato tre 20enni baresi con l'accusa di furto aggravato. Tutto ha avuto inizio nella giornata di sabato 20 giugno quando, nel corso dei servizi posti in essere a terra e in mare con unità navali ed acquascooter per la sicurezza dei bagnanti, le Volanti della Polizia di Stato hanno intercettato nei pressi dell'ingresso del porto di Bari una Lancia Y. Il successivo controllo ha consentito di rinvenire indosso ai 20enni ed all'interno dell'auto, denaro, carte di credito, macchine fotografiche, videocamere, telefoni cellulari e zaini. Gli immediati accertamenti sulle persone e sulle cose hanno consentito di verificare che il denaro e gli oggetti rinvenuti erano stati rubati poco prima sulle spiagge del litorale a nord di Bari, tra Palese, Santo Spirito e Giovinazzo, approfittando del fatto che le vittime, tra cui la famiglia La refurtiva recuperata di un turista australiano e due famiglie baresi, avevano lasciato momentaneamente i loro beni incustoditi, mentre facevano il bagno. Dopo la breve attività d'indagine i tre 20enni sono stati ammanettati, arrestati con l'accusa di furto aggravato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati condotti presso le proprie abitazioni, in regime di arresti domiciliari. Dopo le denunce dettagliate raccolte dalle parti lese, infine, il denaro, le carte di credito e il resto della refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

Mare sicuro, i consigli della Guardia Costiera

L'operazione rappresenta il momento di massimo impegno, nel corso dell’anno, per le Capitanerie di Porto Nicola Miccione

21 GIUGNO – Con l'inizio della stagione balneare prende il via l'operazione "Mare Sicuro 2015", che vede impegnati gli uomini della Guardia Costiera di Molfetta, coordinati dal comandante, il capitano di fregata Flavio Stefano Lagrasta, lungo il litorale di giurisdizione che comprende anche Giovinazzo. L'operazione rappresenta il momento di massimo impegno, nel corso dell'anno, per le Capitanerie di Porto, che festeggiano nel 2015 il 150° anniversario dell'istituzione del corpo, e che concentrano, proprio durante il periodo estivo, i maggiori sforzi tesi a garantire la massima sicurezza di bagnanti e diportisti mediante attività di prevenzione e controllo sulle spiagge ed in mare. Già dagli scorsi mesi, gli uomini della Capitaneria di Molfetta hanno avviato un'intensa attività di prevenzione e informazione, riguardante le norme che regolano le attività in mare, rivolta agli stabilimenti balneari, ai circoli nautici ed alle Amministrazioni comunali. È assicurata la presenza costante lungo il litorale di giurisdizione di un servizio dinamico e coordinato di mezzi nautici a mare, con una motovedetta e tre battelli pneumatici veloci e di pattuglie a terra. Sicuramente un efficace deterrente per scoraggiare l'inosservanza delle più elementari norme di sicurezza, che spesso sono causa di incidenti con gravi conseguenze. Durante la fase operativa, vengono effettuati i controlli presso gli stabilimenti balneari, in porto, a bordo di natanti, ispezioni demaniali e in mare in genere, con particolare severità nei confronti di quei comportamenti illeciti che mettono a repentaglio l'incolumità di bagnanti e diportisti, uno tra tutti: l'uso improprio di moto d'acqua. Ai diportisti virtuosi verrà consegnato, anche quest'anPartito "Mare Sicuro 2015" no, se l'esito del controllo è regolare, il bollino blu 2015 da apporre sullo scafo. Si ricorda il limite dei 200 i metri dalla costa in cui vige il divieto di navigazione. Un'altra importante prescrizione è il limite di velocità delle unità da diporto tra 200 e 1.000 metri dalla costa, fissato in 10 nodi. Nell'occasione, si ricorda, altresì, che windsurf e acquascooter devono usare i corridoi di lancio. Si consiglia, poi, ai bagnanti di assicurarsi, prima di entrare in acqua, che non sia innalzata la bandiera rossa che indica, appunto, la balneazione non sicura o pericolosa. Si consiglia, anche, ai proprietari dei natanti di controllare il livello di carburante prima di partire e le condizioni meteo previste, di osservare le distanze dai segnali che indicano un sub immerso, di portare i documenti di bordo e le dotazioni di sicurezza. Per chiunque eserciti attività in mare (pesca, windsurf, attività subacquee, acquascooter, etc.) e per i bagnanti è importante avere conoscenza delle zone in cui vige il divieto di balneazione. Le norme che regolano le varie attività sono illustrate nell'ordinanza di sicurezza balneare nonché nel regolamento di disciplina della nautica da diporto del Compartimento Marittimo di Molfetta (consultabili sul sito www.guardiacostiera.it). Si raccomanda, infine, di navigare sempre con prudenza, buon senso e responsabilità. In caso di emergenza, si può contattare il numero di emergenza in mare (il numero blu) 1530. N. 7 - Luglio 2015

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Terza stagione concertistica, chiusura... da film Arte e Cultura

Gabriella Serrone

Le colonne sonore dei colossal cinematografici per l’ultimo appuntamento della rassegna musicale

L

a musica di sottofondo dei film della storia della cinematografia hanno chiuso la Terza Stagione Concertistica. Ad eseguirle la Concert Band “Città di Giovinazzo”, salita sul palco dell’Auditorium “Don Tonino Bello” per esibirsi nel concerto “Sound Tracks. Musiche dal Grande Schermo”. “La banda del pinzimonio” di Nicola Piovani ha ufficialmente inaugurato la serata, introducendo il Maestro Felice Bologna, che ha diretto con grande coinvolgimento le due parti del concerto. “I Pirati dei Caraibi” di Hans Zimmer, “La vita è bella” di Piovani, “Indiana Jones”, “Superman” e “Shindler’s list”, quest’ultima impreziosita dal violino del giovinazzese Giuseppe Piccininni, sono state le colonne sonore della prima parte. Altrettanto coinvolgente la seconda con le musiche da “Il Signore degli Anelli” di Howart Shore, “L’ultimo dei Mohicani” di Trevor Jones, “Il gladiatore” di Zimmer, senza dimenticare

Felice Bologna dirige il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo"

l’originale arrangiamento di “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone. Alle note si sono unite le immagini, grazie alla proiezione di alcuni momenti salienti dei film, con cui si è voluta attirare l’attenzione degli spettatori e dare qualche suggerimento alla loro memoria cinematografica. Un connubio, quello tra musica ed immagini, estremamente apprezzato dal pubblico, che, si è lasciato andare a generosi applausi alla fine di ogni brano. «Ci piace lanciarci in nuove avventure e portare avanti progetti sempre più innovativi», ci ha raccontato il Maestro Bologna poco prima di salire sul palco. «Lo mostreremo anche stasera proponendo brani nuovi ed arrangiamenti

inediti, che io stesso ho voluto realizzare. Ci anima – ha proseguito – una curiosità per la sperimentazione e la commistione di generi, che vogliamo offrire al pubblico anche nelle prossime performance che abbiamo intenzione di proporre». Con questo terzo concerto si è chiusa l’edizione 2015 di questa manifestazione musicale, che acquista di anno in anno una certa importanza. Ci aspettiamo, pertanto, un ritorno nel 2016, per dare continuità al successo delle tre serate di questa edizione e proporre altre avventure musicali interessanti, che possano continuare ad attrarre il pubblico di affezionati ed incuriosire un numero sempre crescente di nuovi spettatori.

edalo D di Anna Lasorsa

in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 18

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Arte e Cultura

Sport e sociale, Christian è andato “oltre le barriere” «M

Un evento dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria Ss. di Corsignano per raccontare la storia di Giagnoni, ex capitano del Prato

i considero fortunato, nella sfortuna». In sala san Felice si presenta con un sorriso convinto, Christian Giagnoni, ex capitano del Prato Hockey ed oggi hand biker dopo l'incidente che l'ha portato su una sedia a rotelle. È lui ospite d'onore di “Oltre le barriere”, evento curato dall'Organizzazione Festeggiamenti Maria Ss. di Corsignano in collaborazione con Afp Polisportiva. Un'ora piena di sport e vita, quella scandita dal racconto di Christian e dalle domande dei piccoli hockeisti presenti: «Il primo periodo dopo l’incidente – ha raccontato il protagonista – è stato tragico, perché mi sono visto portare via in un battito di ciglia tutto ciò in cui io credevo, la mia stabilità. Mi sono ritrovato vuoto senza aver qualcosa in cui credere. Ma parlandone con la mia famiglia e miei amici più cari, ho capito finalmente il vero valore della vita. Adesso do importanza anche alle cose di più piccolo valore e dedico più tempo ai miei affetti più cari. La vita è breve e va vissuta al meglio». Per una vita sportiva, quella sui pattini, che si è interrotta bruscamente, ce ne sta un'altra che è ripartita con slancio rinnovato, sempre su ruote. Più grandi stavolta, grandi come quelle dell'handbike, la bicicletta da spingere con la forza delle braccia: «Non sono mai uscito dal mondo dello sport – precisa Christian – Nella nuova disciplina, ho già raggiunto risultati importanti, come il secondo posto in una delle tappe delle Giro d'Italia e nella gara di Olgiate Olona». All'esempio di Giagnoni, in una sala stipata di sportivi, hanno reso omaggio in tanti, dal vicepresidente Organizzazione Festeggiamenti Maria Ss. Di Corsignano Michele Lobasso al sindaco Tommaso Depalma, passando per il presidente dell'Afp Corrado De Bari e don Benedetto Fiorentino, parroco della parocchia Concattedrale: «Quello di Christian è un vero modello da seguire, perchè la sua storia dimostra l'instabilità della vita ma sopratutto insegna anche a reagire dopo una caduta – la sintesi degli interventi succedutesi – Lo sport è una favola giacchè fa socializzare e spinge le comunità a fondersi. È una favola perché il nostro amico si è rialzato, ha lottato per la sua felicità e non si è lasciato abbattere». Angelica Taldone

Università delle tre età (Ultima lezione del mese) Nicola Coppola

28 MAGGIO – Nell’ultimo incontro del mese e dell’anno sociale dell’Universita’ delle Tre Eta’, il prof. dott. Marcello Diego Lograno, professore di Farmacologia e Tossicologia all’Universita’ “Aldo Moro” di Bari, ha tenuto un’interessante lezione sul tema: “Il corretto

uso dei farmaci”. Il farmaco è una sostanza di origine vegetale, animale o sintetica in grado di determinare variazioni morfologiche e funzionali negli organi e nei sistemi del corpo umano o animale. La sua azione è quella di modulare una funzione preesistente riportandola alla normalità, alterando lo stato funzionale del suo recettore nell’organismo. L’effetto finale del farmaco è quello di curare malattie che, per varie cause, possono alterare lo stato di salute di un organismo. Il relatore ha quindi illustrato le varie categorie di farmaci per origini e per meccanismo d’azione, con i vari processi di trasformazione e di eliminazione. Parprof. M.D. Lograno ticolare attenzione è stata posta nell’uso appropriato dei farmaci e all’aderenza alla terapia, con tutti i fattori che ne possono alterare l’applicazione. Successivamente il prof. Lograno ha accennato a sicurezza, dose minima efficace, sovradosaggio, indice terapeutico, effetti collaterali e bioequivalenza del farmaco. Infine è stato accennato alla qualità e all’allungamento della vita media, negli ultimi cinquanta anni, per i progressi nella terapia farmacologica. Al termine della conferenza, il caloroso applauso del pubblico ha evidenziato l’interesse della lezione e la chiarezza e competenza del relatore.

LE LEZIONI DELL’ ANNO ACCADEMICO 2014 -2015 SI SONO CONCLUSE E RIPRENDERANNO NEL MESE DI OTTOBRE. N. 7 - Luglio 2015

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L’ArcheoTour fa tappa al Dolmen di San Silvestro Arte e Cultura

Mauro Capurso

Successo per l'iniziativa congiunta di VivArch e ARAC

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omenica 21 Giugno, quello che viene unanimemente definito il monumento più importante della nostra città, il Dolmen, è finalmente tornato a “vivere” per qualche ora, ed a far parlare di sé. Presso il Dolmen di San Silvestro, la cui storia è forse più conosciuta all’estero che nella nostra città, ha fatto tappa un vero e proprio “tour archeologico”, organizzato dal Consorzio VivArch, che riunisce quattro associazioni pugliesi impegnate nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico regionale. L’iniziativa, promossa dall’Asses-

FRATRES

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

Giovinazzo - Via Marconi n° 9

LUGLIO 2015

20/07/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.00 26/07/2015 - Domenica: dalle 08.00, alle 11.00

N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733

http: //www.fratresgiovinazzo.it

sorato alla Cultura in collaborazione con l’Arac (l’associazione che riunisce albergatori, ristoratori e commercianti cittadini) ha contribuito a far conoscere la storia di questo sito archeologico che risale all’età del bronzo, a circa 3500 anni fa’. Prima che l’intramontabile dott. Michele Bonserio, da buon padrone di casa, menzionasse le caratteristiche tecniche di un monumento sepolcrale che gli studiosi annoverano tra i più imponenti di tutta Europa, lo speleologo Mimmo Lorusso ha rievocato l’antico gesto dell’accensione del fuoco. Purtroppo, però, l’apertura del

NINO MARZELLA

La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18 anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga della solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, continueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.

sito archeologico, salutata con generosa partecipazione di grandi e piccoli, ha ancora una volta riportato alla luce una amara realtà, quella legata all’impossibilità di poter fruire di un luogo così magico se non in circostanze occasionali. Ben vengano momenti di aggregazione e di divulgazione come questo, anche se il vero obiettivo resta quello di aprirne i cancelli con più regolarità, affinché non soltanto le nuove generazioni, ma, perché no, anche qualche archeo-turista, possano trascorrervi qualche ora immaginando di fare un passo indietro nel tempo.

RADIANT

CALDAIE A GAS

IMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE E CONDIZIONAMENTO ESECUZIONE OPERE EDILI

70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20 Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418 20

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Arte e Cultura

Daniela Anna D’Attolico

LEZIONE TRA I FIORI

Musicalmente io saluta le famiglie in un’aria di novità: “Melodie Familiari” ed un corso di pianoforte

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el coloratissimo giardino fiorito della sede di MusicalMente io, nella fresca serata del 23 giugno, i piccoli alunni della maestra Mariapia hanno dato prova dell’impegno, assiduità e passione profusi per tutto l’anno. Come la nota scena in “Alice nel paese delle Meraviglie”, persino i fiori sembravano apprezzare le simpatiche melodie intonate dai piccoli, accompagnati da mamma e papà, costante pilastro portante per la crescita continua e sapientemente incanalata. Ogni esercizio prevedeva un protagonista: manine, voce, espressioni del viso, strumento, legnetti, pallina, garantendo un efficace trampolino di lancio verso una nuova conquista. Chi di noi non ricorda le imbarazzanti scene in cui si era quasi obbligati a recitare la famosa poesia della ricorrenza? Il 23 giugno, anche i più timidi hanno vinto la sfida, mettendosi in gioco, seguendo gli esempi stimolanti dei bimbi più grandi, e talvolta anche la tenera incoscienza dei piccolissimi. Imparare prima a cantare e poi a parlare è un evento non così

raro nell’ambiente di MusicalMente io, e ci si diverte a sorprendere ogni volta genitori ed insegnante. Riesco ad immaginare che tra qualche anno, quando i bimbi ricorderanno questi incredibili momenti riguardando un filmato o delle foto dei loro ormai documentatissimi archivi, saranno molto inteneriti e sorpresi nel constatare gli enormi passi di crescita che sono stati in grado di compiere sin

dalla tenera età. «Ringrazio prima di tutto la mia famiglia, per il quotidiano sostegno fisico e morale – conclude emozionata Mariapia D’Attolico – nonché le mamme ed i papà che, come mi piace ripetere, si tolgono le scarpe e seguono gli esercizi accanto al proprio figlio, dimostrando loro ogni volta u n ’imme ns a p rov a d’amore». Un vento di novità non farà chiudere le porte del Laboratorio di

educazione socio-affettiva quest’estate: dal 13 al 28 Luglio vi aspettiamo con “Melodie Familiari”, tra gioco, musica, condivisione, sperimentazione di sé e delle proprie emozioni. Da settembre, oltre ai teneri violoncellisti in erba, anche i piccoli aspiranti pianisti avranno la possibilità di avviare questa nuova meravigliosa strada, sarà infatti disponibile per loro un corso di pianoforte... non vediamo l’ora!

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Arte e Cultura

Marzia Morva

“Emozioni in gioco”

Marzia Morva

Una bella festa della Scuola dell’Infanzia del 2° Circolo

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ante emozioni in gioco, quelle che i trecento bambini delle tre Scuole dell’Infanzia del 2° Circolo Didattico di Giovinazzo hanno messo in campo ieri mattina in un gremito Palazzetto dello Sport dove si sono riuniti i genitori dei piccoli alunni ad applaudirli. La manifestazione conclusiva del Progetto Regionale “Emozioni in gioco 2.0” ha visto la sua allegra e festosa conclusione grazie all’entusiasmo e alla partecipazione dei bambini dei plessi “K.Wojtyla”, “Giuseppina Pansini” e “San Tommaso”. Tutti bravi gli alunni di tre, quattro, cinque anni nell’esecuzione delle canzoncine mimate, dei giochi di movimento e dei percorsi, frutto di preparazione a scuola con le insegnanti. L’iniziativa, espressione di una sperimentazione ministeriale, ha vissuto la sua positiva conclusione in musica, in gioco ed in movimento a dimostrazione di quanto sia importante la psicomotricità in questa fase della crescita dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia. «Grazie a tutti i piccoli della nostra Scuola dell’Infanzia per le emozioni che ci hanno donato – ha affermato soddisfatta la Dirigente del 2° Circolo Dott.ssa Carmela Rossiello –. Sono felice perché per me questa è la Buona Scuola! Ho fortemente voluto aderire a “Regione in Movimento”, Progetto Regionale di attività ludico-motorie perché sono convinta dell’importanza della Psicomotricità già a partire dai tre anni di età. Ringrazio per la collaborazione l’ins. Porzia Modugno, Responsabile dell’Area Motoria nel no22

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stro Circolo Didattico, e l’ins. Lucia Ventafridda, referente di questo Progetto». Molto colorato il parterre del palazzetto grazie allo smile giallo che i bambini avevano sulla maglietta e alle colorate palette con logo e faccine rappresentanti le emozioni: gioia, paura, rabbia, tristezza. Un gioco bellissimo di colori e di bambini in movimento ha entusiasmato i presenti che hanno applaudito esultanti i loro piccoli campioni. Belle le musiche che hanno fatto da sottofondo allo svolgimento dei giochi e

dei percorsi “Happy” di Pharrel Williams, “La La Song” di Bob Sinclar, “Innuendo” dei Queen, “Another brick in the wall” dei Pink Floyd e per concludere “We are the champions” mitico brano dei Queen che ha siglato il momento finale in cui la Preside Dott.ssa Carmela Rossiello, piacevolmente coinvolta per la riuscita della manifestazione di Circolo, ha consegnato ai bambini medaglie realizzate con materiale povero, ma simbolo significativo di un percorso condiviso in cui ognuno di loro è stato il “numero 1”!


Festival Metropolitano Arte e Cultura

Marzia Morva

Il Festival Metropolitano “Bari in Jazz” presenta il 4 Luglio a Giovinazzo due speciali progetti musicali

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on la nascita della Città – Area Metropolitana, il Festival Bari in Jazz, giunto alla sua 11ª edizione, seguito sempre con grande consenso di pubblico e critica, quest’anno si presenta con una novità nella sua veste itinerante, in giro cioè per le città dell’Area Metropolitana. L’Associazione culturale e musicale Abusuan ha da pochi giorni inaugurato il Festival Metropolitano- Bari in Jazz che quest’anno coinvolgerà dodici Comuni oltre Bari; undici anni fa il Festival è stato concepito ed ideato da cultori ed appassionati di buona musica jazz, e non solo, Koblan Amissah e da Sabrina Mastroviti (di Giovinazzo n.d.r), con la direzione artistica per otto anni del sassofonista Roberto Ottaviano e

Copertina del cd “Over Doors” che Luca Aquino presenterà a Giovinazzo il 4 Luglio

negli ultimi due del trombonista Gianluca Petrella. Siamo entusiasti, vista la passione che da undici anni ci lega al suddetto Festival, che anche Giovinazzo sia tra i Comuni aderenti a questo nuovo ed in-

“in Città” questo mese fa gli auguri a...

Michele e Dina “Nozze d’oro”

MICHELE D'AMBROSIO e DINA PARISI nel cinquantesimo anniversario di matrimonio

I figli Natale, Nicola, Angelica e Massimiliano con rispettivi coniugi festeggiano questo lieto evento augurando tanta salute, serenità e felicità negli anni a venire. In questo contesto a loro si unisce anche il carissimo amico e autore di poesie Antonio Labombarda il quale a sorpresa gli dedica un suo componimento scritto proprio per l'occasione.

Il trombettista Luca Aquino

teressante progetto musicale con un doppio concerto previsto nella serata del 4 Luglio nel cortile dell’Istituto Vittorio Emanuele II sito nell’omonima piazza. Infatti, la nostra cittadina sarà vetrina di un’operazione musicale nuovissima ospitando alle ore 21.00 il concerto di una stella nascente del jazz italiano, il trombettista Luca Aquino, beneventano di nascita, ma ormai conosciuto a livello internazionale. Il talentuoso jazzista, già segnalato dalla critica e definito il nuovo Paolo Fresu, suonò al Bari in Jazz lo scorso anno riscuotendo un grande consenso dal pubblico e dai critici musicali. Luca Aquino torna a suonare al Bari in Jazz-Festival Metropolitano presentando il suo

terzo album prodotto dalla Tuk Music (distribuzione Ducale Music) di Paolo Fresu. Il disco “overDOORS” è un personale tributo alla sua rock band preferita, The Doors, di Jim Morrison ed arriva dopo l’esperienza di “aQustico” e due anni trascorsi in tour mondiale con il gruppo del batterista Manu Katché. Il 4 Luglio a Giovinazzo nella seconda parte dell’evento jazzistico si esibirà un duo proveniente dalla Norvegia composto dalla cantante e compositrice Kristin Asbjørnsen e dal chitarrista Olav Torget. A livello europeo il duo ruota nel panorama del jazz d’avanguardia che si sta sviluppando in Nord Europa e il Bari in Jazz 2015 ne dedicherà particolare attenzione.

COME 50 ANNI FA

Michele e Dina, come 50 anni fa unite le vostre mani davanti al Signore e lasciatevi guidare dal Suo “Amore”, che ha unito per sempre i vostri cuori. Oggi insieme, avete raggiunto un traguardo importante nella vita, le “Nozze d’oro”. Ogni anno che passa, può lasciare un segno sul viso, ma il cuore è sempre lo stesso, si arricchisce di cose nuove, di emozioni diverse, come quelle che state vivendo oggi con chi vi vuole bene, i vostri figli con le rispettive famiglie e i vostri adorati nipoti, stretti intorno a voi, per festeggiare questo grande evento. Sempre insieme voi, avete condiviso tutto nella vita, ed insieme avete superato gli ostacoli delle avversità, con la fede e la forza del vostro “Amore”. L’umiltà della nostra Madre Celeste, Maria SS.ma di Corsignano, sia guida nel vostro cammino di vita e di fede. Solo allora vi renderete conto che: di anni ne passeranno, ma l’Amore resta. Gli auguri dal profondo dei nostri cuori, vi accompagneranno per tanti anni ancora in quel percorso che si chiama “Vita”. Giovinazzo , 16 giugno 2015 Antonio Labombarda

Attorniati dall’affetto dei figli, nipoti, pronipoti, parenti ed amici, l’11 GIUGNO hanno festeggiato 60 anni di matrimonio i coniugi MILILLO LIBERATO e CIRILLO ANGELA ROSA. A loro l’augurio di ancora lunga vita insieme. N. 7 - Luglio 2015

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L.E.D. Giovinazzo ci riprova! Arte e Cultura

Dario Verolino

Educare alla tutela ambientale partendo dal basso

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ncora un’iniziativa per L.E.D. Giovinazzo volta alla sensibilizzazione di giovinazzesi e non sul tema della salvaguardia dell’ambiente e, nello specifico, delle spiagge. A partire dal 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, la locale Associazione - reduce dalla pulizia del Braccio dello scorso 10 maggio - ha affisso lungo la litoranea cartelli fatti a mano che invitano gli avventori dei locali marittimi e, più in generale, chiunque frequenti le nostre spiagge sia di giorno che di sera, a non abbandonare i propri rifiuti laddove capita, bensì a conferirli negli appositi cestini, con il suggerimento di differenziare il più possibile. Lo scopo è proprio quello di educare giovani e meno giovani,

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e far riflettere su cosa significhi abbandonare in spiaggia i rifiuti: un danno enorme sia a livello d’impatto ambientale, sia per noi stessi, sia per l’immagine di una cittadina che ha come co-

pertina il mare e che da anni aspira a divenire meta turistica di rilievo in Puglia. L.E.D. non ci sta più all’idea che le spiagge di Giovinazzo siano sporche e che gli stessi

giovinazzesi, al mattino, stendano i propri teli da mare sui residui dei bivacchi della precedente notte. E nell’anno in cui il suo tema associativo è proprio la tutela dell’ambiente, sta cercando con tutte le forze di lanciare segnali ad una Giovinazzo un po’ dormiente a tal proposito. Dormiente a tutti i livelli. Difatti, è purtroppo da segnalare lo scarso controllo delle spiagge da parte di chi di dovere. Inoltre, a ciò sono da aggiungere anche i pochi strumenti messi a disposizione per poter scoraggiare i meno civili ad abbandonare sui muretti del lungomare o direttamente sugli scogli la spazzatura appena prodotta: qui un forte suggerimento a chi ci amministra, in quanto una città che ha l’ambizione turistica, non può permettersi di mostrare un lato così debole. E’ necessaria la collaborazione fra i diversi livelli: cittadini contribuenti, società civile e, non ultimo, il livello amministrativo. Solo così gli sforzi di tutti potranno ripagare con gli sperati risultati, rendendo Giovinazzo un paese migliore sotto tutti i punti di vista.


Il futuro è di chi lo fa!

Arte e Cultura

Dario Verolino

Parte la distribuzione delle eco-shopper promosse da LED

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iovedì 18 giugno, presso la propria sede in Via Andrea Molino 3, l'As sociazione LED Giovinazzo ha incontrato la stampa locale per presentare materialmente le ecoshopper, ovvero sacchetti in nylon per trasportare la propria spesa in sostituzione del sacchetto in plastica altamente inquinante. Partiti con quest'iniziativa a fine 2014, negli scorsi mesi i ragazzi di LED hanno svolto una piccola indagine in merito al tipo di sacchetti smerciati dagli esercenti locali, contattando una quindicina di attività prettamente alimentari: «I risultati non sono stati molto positivi – racconta Alessandro Depalo, portavoce dell'associazione in quest'occasione – e, di conseguenza, abbiamo deciso di proporre agli esercenti una collaborazione per creare sacchetti riutilizzabili in nylon con i loro loghi affiancati al nostro, ovvero EcoLED. Dividendo la spesa a metà con i nostri partner, abbiamo prodotto 400 eco-shopper, che verranno distribuite gratuitamente già dai prossimi giorni ai clienti delle attività aderenti». Però sono solo quattro, purtroppo, gli esercizi commerciali aderenti all'iniziativa dei ragazzi, dal nome "Il futuro è di chi lo fa": Supermercato Anna, SuperJolly, Panificio Bove e il panificio La Sfornata. A loro vanno i ringraziamenti speciali dell'Associazione, in quanto, comprendendo immediatamente lo scopo della proposta, hanno supportato l'iniziativa così da ridurre sensibilmente l'impatto ambientale dei sacchetti in plastica in un periodo tanto delicato per lo smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio.

Inoltre LED si è detta disponibile a continuare in futuro questa collaborazione sia con gli attuali partner che con i nuovi, ovviamente nei limiti delle proprie possibilità finanziarie. Non è la prima iniziativa in ottica di riduzione dell'inquinamento e di tutela dell'ambiente a cui l'associazione ci ha abituati nel corso di quest'anno. Ai ragazzi è arrivato anche il supporto di due associazioni nazionali, Assobioplastiche e Porta la sporta, le quali oltre ad aver fornito importanti dati, si sono anche complimentate per l'operato dell'associazione ad oggi svolto. Di certo gli input sono stati lanciati. Ora sta a noi coglierli, farli propri e rielaborarli per un Paese migliore. D'altronde "il futuro è di chi lo fa". I nuovi ecoshopper in nylon

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Qua la mano, dottore Sociale

Filippo Luigi Fasano

Omaggio a Luciano Curatoli, medico e cittadino

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na stretta di mano come biglietto da visita: fiduciosa, aperta, vigorosa al punto giusto da farsi ricordare. Si presentava così, Luciano Curatoli, nel suo studio come nelle case dei pazienti, che di visita in visita avevano imparato a riconoscere in lui non solo il medico curante ma l'amico, il confessore, un conforto sicuro nel tran tran quotidiano. Dava l'idea di operare già con quella stretta di mano, il dottor Luciano: una all'arrivo, e la febbre si faceva meno bruciante, il dolore meno acuto. E un'altra di commiato, dopo aver visitato e interrogato, auscultato e prescritto, non prima di infilare qua e là qualche battuta di spirito, per sdramatizzare o risollevare lo spirito. Giusto per lasciar intendere ai malati di turno che sì, l'avrebbero sfangata anche questa volta, che sarebbero guariti presto e che non ci sarebbe stato nulla di davvero preoccupante finchè ci fosse stato lui a vegliare su di loro. Ecco, se è vero che certe professioni sono missioni e che non si smette mai di praticarle neppure quando si ripone il camice bianco o si va in pensione, il dottor Luciano – anzi don Luciano, come lo si chiamava in famiglia in segno di sincera deferenza verso ciò che rappresentava e ciò che era – ha dato un senso pieno al “prendersi cura”, degli infermi sì ma anche e sopratutto dei sani. Suonerà forse strano leggerlo oggi, meno pensarlo fino a qualche decennio fa, quando di figure come medico, parroco e maestro non esistevano plurali. Tutti punti di riferimento, ognuno nel proprio campo e con il proprio sapere, di una esistenza con meno impulsi e qualche certezza in più. Certe, ferme, stabili, come pure suggeriva facilmente la sua figura d'uomo, dritta come un 26

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fuso, ad un tempo composta e consapevole di sé, con un baffo sfumato come unico vezzo. In una sola parola, rassicurante, assai più dell'espressione “medico generico”. Perchè di generico non c'era proprio nulla, nelle risposte di medicina o di vita che il dottor Luciano dava ai giovinazzesi. Impossibile, d'altronde, concepire la professione in maniera diversa, con l'esempio del padre Francesco, medico e podestà, figura altrettanto conosciuta e rispettata in paese. Medici per vocazione, i Curatoli: lo sono diventati anche il fratello di

Luciano, Luigi, il figlio Gianfranco, che ne ha ereditato la spola domicilio-ambulatorio, il nipote Francesco Paolo, figlio di Luigi. Negli ultimi anni aveva lasciato lo studio, il dottor Luciano, ma non la vita attiva ed il contatto con la gente. Queste colonne ne hanno spesso ospitato le lettere accorate, i lucidi interventi di incoraggiamento ad un paese che forse, ad un certo punto, aveva pure pensato a lui come candidato sindaco. Più che un invito, un'attestazione autentica di stima, lasciata cadere con il garbo consueto, ma pure con la promessa di un impegno che non sarebbe mai mancato. Medico, intanto, non aveva mai rinunciato ad essere, il dottor Luciano, sicuro nelle capacità di reazione dei suoi pazienti, sempre pronto ad indicare uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, anche quelli più lunghi ed avvilenti. Se è vero che la vita restituisce almeno un po' di ciò che si dà, è bello pensare che qualcuno abbia fatto altrettanto con lui, nell'ora della malattia, infondendogli la fiducia necessaria per affrontarla. Di sicuro se ne respirava la presenza, nella chiesa S. Agostino, in quella chiesa che non era la sua ma che era l'unica in paese, in grado di contenere l'affetto della gente: vicinanza e leggerezza ad un tempo, la sua, che è il dono raro di far sentire le persone rinfrancate. E assieme ad essa, quel senso di comunità tipico della sala d'aspetto del suo studio. Con la ragionevole certezza che la richiesta di umanità di ciascuno sarebbe stata esaudita già in quella prima, vigorosa, stretta di mano.

Al mio caro amico e collega Pietro Vero

«Caro amico,

ora che non ci sei più e che hai lasciato il mondo terreno, sono rimasti i ricordi. Ricordi che portano al passato, alla vita lavorativa che insieme di pattuglia abbiamo trascorso per tanti anni vissuti nel silenzio, a disposizione della cittadinanza intera. Ci sono tanti lavori, ma il nostro è stato molto particolare. Le situazioni più imprevedibili si presentavano ogni giorno e noi, appartenenti al corpo di Polizia Locale, abbiamo sempre assolto ed in alcune situazione rischiando pure la vita. Caro amico e collega, la tua operosità, la tua onestà e la tua dignità ormai sono scritte nell’albo dell’aldilà. Fieri di te possono essere i tuoi cari che oggi soffrono per la tua assenza e noi tutti i tuoi colleghi. Rimarrà un ricordo indelebile la tua figura di amico e collega sincero. Sono fiero di aver conosciuto una persona con le tue qualità». M.llo Domenico Martino


“Vacanze con l’anima”

Riflessi Gaudiani

Da

M

Agosto 2012

i dedico io per primo a questo lavoro, con la certezza di vitalizzare la rubrica “RIFLESSI GAUDIANI” che, per coloro che ci leggono la prima volta, vuol tener viva la memoria del nostro don Nicola Gaudio proprio attraverso il recupero riflessivo dei suoi scritti. Il percorso formativo che don Nicola ha tracciato durante tutta la sua vita terrena ha posto in essere segni indelebili in ognuno, contribuendo alla formazione dell’uomo/donna completo in tutte le particolarità tanto caratteriali quanto comportamentali. Tutto questo ha rappresentato per chi vi scrive la sua presenza nell’Arciconfraternita di Maia SS. del Carmine in qualità di Padre Spirituale. Nei 10 anni che ci hanno visti “insieme”, giorno dopo giorno, passo dopo passo, don Nicola ha occupato uno spazio sempre più importante nella mia vita: personale, lavorativa, sociale, famigliare, a tal punto da divenire un significativo riferimento, indispensabile nelle scelte quotidiane adottate. Questa premessa mi è sembrata necessaria perché si possano meglio comprendere le ragioni che mi spingono a talune affermazioni. L’individuazione dell’articolo richiamato (che potete rileggere

collegandovi al nostro archivio sul sito www.incittagiovinazzo.it) è derivata dal fatto che proprio nella sua premessa c’è tutto il don Nicola che abbiamo conosciuto: l’uomo sereno, fermo nelle sue convinzioni, completo nel suo pensiero. La pace interiore appare evidente in ogni parola di quello scritto ed in primis, il don Nicola pronto a tutte le interlocuzioni, mi sembra il messaggio più presente: “… trascorrere il proprio tempo in luoghi silenziosi e pacifici, praticare la meditazione, dedicarsi alla preghiera, o per chi non crede allo yoga…”. Non tralascia nessun tentativo di rivolgersi ad un pubblico variegato, e, da prete, spogliandosi pure della sua veste fa prevalere la voglia di comunicare con chicchessia, ponendosi come obiettivo principale il recupero del dialogo individuale, nella propria singolarità e caratteristica. È un articolo di grande attualità, visto l’inizio del periodo vacanziero a cui andiamo incontro; pertanto giunge vivo e puntuale il suo contenuto, rivolto a tutti, indipendentemente dal proprio habitat. E l’estate, per don Nicola, diventa dunque un momento importante, soprattutto per staccarsi dalle cose che ci stressano tutto l’anno avvicinandoci

con un sano egoismo al nostro intimo, alla nostra spiritualità, indipendentemente dal luogo in cui si ricerca: “… dalla barca a vela, al rifugio in montagna, dalla città d’arte alla propria casa…” sottolineando quanto sia importante “… godere delle cose belle, godere di se stessi e degli altri…”. Altro elemento fondante di questa riflessione che don Nicola mette in evidenza è il silenzio: “… bisogna imparare ad ascoltare il silenzio…” e poi quando entra nel vivo dell’analisi che ne realizza, spiega quanto bisogno abbiamo di abbandonare per un giusto periodo ogni forma di impegno stressante, proprio per vivere in pieno le nostre vacanze, ricercando un luogo in cui ritrovarci nel silenzio. Don Nicola, che è stato innamorato del silenzio, non può fare a meno di spingerci verso una ricerca appassionata del silenzio perché solo attraverso di esso è possibile: “… inoltrarsi nel rumoroso mondo dei propri pensieri…”. Quanta poesia! Quanta profondità si riscopre nella semplicità di simili concetti che, proprio per il modo facile di essere enunciati si rivelano nel pieno del loro fascino colmi di una dottrina ricca di secoli di storia. Filippo D’Attolico

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Afp, comincia da Amato l'operazione-sim

HOCKEY SPECIALE

Sport

Filippo Luigi Fasano

A quasi trent'anni dalla sua partenza dalla Puglia, torna a casa il campionissimo, nelle vesti di allenatore

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arà per aver lasciato Giovinazzo trent'anni fa, appena 16enne, all'alba di una carriera che gli avrebbe regalato, in ordine sparso, tre ori fra Mondiali ed Europei, un bronzo alle Olimpiadi di Barcellona, sette scudetti ed il record ancora imbattuto di reti in A1 in una sola stagione (101). Oppure per essere stato sul punto di sedersi, sulla panchina biancoverde, un'estate fa, prima che l'Afp virasse su Giudice. Sta di fatto che la voglia di Franco Amato di tornare a fare hockey nel suo paese è tanta, tantissima, quasi quanta quella della sua gente di riabbracciarlo, di coccolarlo, di fargli sentire un affetto che nonostante i pochi incro-

ci della pista non è stato mai sopito, tutt'altro. Comincia da lui l'operazione-simpatia dell'Afp 2015/16, che però non solo della simpatia avrà bisogno per fare bene nell'A1 che verrà. Non sarà facile, ma neppure impossibile, a sentire il suo nuovo tecnico (nell'immagine tratta dal suo profilo Facebook, foto Hockey Club Amatori Vercelli – credit Filippo Brancalion) a pochissimi giorni dal suo ritorno a casa per una nuova stimolante avventura. «Non vedo l'ora di salutare amici e parenti, di riabbracciare il mio paese. E soprattutto non vedo l'ora di cominciare a lavorare sul posto per la nuova stagione».

U15 e U13: niente finali per l'Afp

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ulla da fare per l'Afp alle finali giovanili di Bassano. In corsa per le fasi finali dei titoli under 15 ed under 13, i biancoverdi hanno complessivamente rimediato una sola vittoria e cinque sconfitte. Rassegna troppo competitiva, in particolare, per i più grandi, seccamente battuti sia da Thiene che da Viareggio per 0-6, prima di giocarsela quasi alla pari contro il Lodi, alla fine comunque vittorioso con due reti di scarto (5-7). Un bilancio negativo che va comunque valutato alla luce del fatto che in finale sono arrivate proprio le due qualificate del girone eliminatorio dell'Afp. Medesimo discorso anche per la squadra under 13, trovatasi a fronteggiare subito sia Follonica (1-4) che Breganze (1-3), le due future finaliste del torneo: i giovanissimi biancoverdi hanno in ogni caso onorato la partecipazione alla manifestazione con una vittoria contro il Seregno (7-1) nell'ultimo incontro. (Anna Rita Fasano)

In A1 tanti titoli da giocatore, ma come allenatore è la prima volta. «Nelle sole vesti di tecnico, sì. Ma nel Roller Novara avevo già fatto da allenatore-giocatore e quindi la squadra di fatto la guidavo io. Pressioni particolari? Ma no, ci sono abituato. E poi le pressioni fan bene, ti fanno stare concentrato». A che punto è il rafforzamento della squadra? «Il blocco dei giocatori di movimento c'è già. In attacco, oltre a Ranieri, sono arrivati Monteforte e Rodriguez. Qualcuno ha storto il naso sull'età di Monteforte, ma conosco perfettamente il giocatore, e so cosa può dare in termini di grinta e caparbietà. Rodriguez è invece l'elemento in grado di far girare la squadra, di tasso tecnico superiore». Ed in difesa? «Oltre che su Depalma e Dagostino, punteremo su Maurizio Sinisi (27enne ex Molfetta, nell'ultima stagione all'Eboli, ndg). Quest'anno l'ho visto all'opera due volte e come difensore mi piace molto: se fosse argentino o spagnolo, lo vorrebbero in molti. Meglio puntare sui ragazzi

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mpatia: “Giovinazzesi, vi farò divertire” di casa nostra che su stranieri che valgono quanto loro, se non meno, e che ha senso acquistare, solo se fanno davvero la differenza. Squeo? Avevamo raggiunto un'intesa ma esigenze personali lo trattengono a Sarzana». Cosa manca? «Ci serve un portiere, ed ovviamente di valore visto il peso del ruolo nell'economia di una squadra. Stiamo valutando alcune possibilità, sia in Italia che all'estero. Al mio arrivo a Giovinazzo tireremo le somme con la società, ma abbiamo ancora due mesi davanti e nessuna scadenza impellente. Certo, prima chiudiamo, e meglio è, ma ricordandoci che non possiamo permetterci di sbagliare».

Non c'è comunque il rischio che la rosa resti numericamente corta, anche a fronte di quattro sicure facce nuove? «Ripeto, il blocco c'è già. Poi una volta sul posto ci sarà tempo e modo di completare l'organico per arrivare a dieci elementi. Una necessità legata sopratutto al fatto di potersi garantire allenamenti sempre all'altezza». Il primo messaggio per gli sportivi giovinazzesi? «So che soffrono e vivono per l'hockey e spero di farli divertire, di far tornare l'entusiasmo che c'era una volta. Da parte mia, ce la metterò tutta: vogliamo riempire il palazzetto e disputare un bel campionato».

Rodriguez Diaz e Monteforte: usato sicuro per l'attacco

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ono Ricardo Emanuel Rodriguez Diaz ed Enea Monteforte i primi rinforzi per un'Afp che ha puntato sull'usato sicuro per rinnovare l'attacco. Ventinovenne argentino, Rodriguez Diaz arriva dall'Uvt di San Juan ma vanta già diverse esperienze nel campionato italiano: dal 2007 al 2012 ha giocato a Novara, Breganze, Seregno e poi ancora a Novara, prima di ritornare nel suo paese. Quella in Lombardia, risalente alla stagione 2009/10, dovrebbe essere stata la sua stagione più prolifica, con 35 reti. Sulla carta, insomma, si tratta del rinforzo di punta, in grado di garantire i gol-salvezza. Curiosità: l'arrivo in Italia, a Novara, è coinciso con quello di Dario Gi-

menez, di cui ora Rodriguez Diaz (nella foto tratta dal sito www.afpgiovinazzo.eu nonché dal suo profilo Facebook) sta sostanzialmente prendendo il posto. Uomo di fiducia del nuovo tecnico Amato è invece Enea Monteforte, 41enne veneto che torna in massima serie, numeri di rinkhockey.net alla mano, a quattro anni dall'ultima esperienza nelle file del Lodi. Bassano, Vercelli (sino all'anno scorso in A2, assieme all'allenatore) e tanta, tantissima Novara le tappe di una carriera che all'inizio ha pure conosciuto la trafila giovanile azzurra (dall'under 17 all'under 23). Un innesto di mestiere, il primo ad essere annunciato, non solo per la pista ma anche per lo spogliatoio. (Anna Rita Fasano)

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Hockey donne, due giovinazzesi per il primo scudetto di Matera

HOCKEY E L A I C E P S

Sport

Giuseppe Dalbis

Si tratta di Pino Marzella in panchina e Gina Martino in pista

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n panchina Pino Marzella, in pista Gina Martino: porta anche due firme giovinazzesi il primo scudetto di Matera nell'hockey su pista femminile. Un traguardo fortemente voluto dalla Sinus, che ha organizzato in casa, nella città dei Sassi, la Final Four decisiva per l'assegnazione del tricolore. Le ragazze lucane hanno ipotecato il titolo con due nette vittorie contro Bassano e Monza ma è stato un pareggio, quello ottenuto contro il Breganze e siglato in rimonta proprio dalla Martino, ad appuntare loro sulle maglie l'ambito fregio (nella foto di Anna Perai, i festeggiamenti della squadra). Per Marzella, che ha vinto praticamente tutto da giocatore, si tratta del primo scudetto da allenatore, arrivato fra l'altro a pochi mesi dalla sua nomina a commissario tecnico proprio della nazionale femminile. Per preparare l'appuntamento il tecnico 53enne non ha lasciato

nulla al caso, richiamando in pista per l'occasione la concittadina Gina Martino, che con la maglia del Molfetta, negli anni Novanta, aveva fatto incetta di coppe e scudetti, affermandosi poi anche all’estero e in maglia azzurra. Rimessasi i pattini a 35 anni, Gina si è confermata decisiva come nel suo periodo di massima forma: nove reti in tre gare, nove quanti gli scudetti complessivamente ottenuti fra Italia e Portogallo, nelle file del Nortecoope.

Rimarrà capitale dell'hockey femminile, Matera, e non solo per lo scudetto appena conquistato: dal 25 al 29 agosto, nella tensostruttura di via Sanniti, sono in programma gli Europei femminili. La lunga estate “rosa” fungerà da antipasto alla stagione rotellistica della squadra maschile, che sempre con Marzella alla guida (ed un altro giovinazzese, Belgiovine, nel roster) si candida ad un ruolo di primo piano nel campionato di A1.

Ritmica, l'Iris chiude la stagione con i Nazionali Uisp

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on si è fatta mancar nulla, nella stagione sportiva ormai conclusa, l'Asd Iris di ginnastica ritmica. Il sodalizio del presidente Di Liddo ha partecipato anche ai Campionati Nazionali Uisp di Folgaria, in Trentino, con 2800 ginnaste provenienti da tutta 30

N. 7 - Luglio 2015

Italia ai nastri di partenza. Il miglior piazzamento nella rassegna è stato quello ottenuto da Dalila Losito, quarta nella Prima Categoria Senior (esercizio combinato fune e nastro), davanti anche a Sara Musco ottava. Nella Prima Categoria Esordienti (clas-

se 2004), Benedetta Schifano si è piazzata nona con un esercizio combinato cerchio-palla, mentre Maria Dellaquila ha conquistato la sesta posizione nella Prima Categoria Esordienti (2005), con esercizio combinato a corpo libero e cerchio. Deci-

mo posto per Martina Valente per la categoria Senior (classe ’98), mentre nella gara di coppia, Categoria E, il duo formato da Ania Plotkina e Tania Guastadisegni ha ottenuto il quinto piazzamento cimentandosi con le clavette. (Anna Rita Fasano)


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