"In Città" - Giugno 2015

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Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XIX N. 6 Giugno 2015 Euro 2,00


Nuove Aperture a Giovinazzo:


Editoriale

Tutti complici di questa barbarie

È

Filippo D’Attolico

Basterebbe poco, ma veramente poco, per poter quanto meno evitare che le sorti rovinose di alcune strutture comunali, da tempo in disuso, possano evidenziare ormai un destino di totale devastazione. Nell'arco degli anni passati, attraverso le pagine del nostro mensile, in più circostanze (es. 03/2013) abbiamo realizzato puntuali e circoscritte denunce per il cattivo uso della "cosa pubblica", soprattutto quando la stessa rivelava una criticità per l’intera collettività, piuttosto che un buon motivo di vanto per un suo riutilizzo o riqualificazione funzionale. Volendo andare oltre l’evidente atto di vandalismo che ha imbrattato la cornice di piazza san Salvatore, ripropostavi nella rubrica "il Bestiario", non mancano situazioni di degrado dovuto all'incuria di chi ci amministra, poco attento alla minima azione di manutenzione. Esempio per tutti, sotto gli occhi comuni di chi vive con periodicità il lungomare di ponente, è proprio la struttura ex-mattatoio, in stato di completo abbandono con aree esterne completamente tempestate da una vegetazione selvaggia che ha invaso ogni spazio libero contribuendo in modo particolare all’ardire di chi ne fa pure una discarica abusiva. E cosa dire del confinante ex-carcere? È sufficiente percorrere via Crocifisso per rendersi facilmente conto di quanta incuria regni in quel comprensorio cittadino! Basterebbe poco, ma veramente poco, almeno per salvare l’apparenza!

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

Collaboratori

questo uno dei tanti segni di decadimento della nostra cultura e più specificatamente di una parte della nostra gioventù. Angoli cittadini, di per sé già squallidi per il disinteresse comune, vengono ulteriormente abbruttiti da disegni e da sgorbi di scritti tanto inutili quanto volgari e deprimenti. Si arriva alla barbarie quando si imbrattano monumenti o edifici di qualche interesse storico come nel caso di cui ancora si è chiamati ad occuparci. PERCHE’ QUESTO? Il fenomeno è sotto analisi da parte di molti sociologi e di studiosi di devianze sociologiche nelle aree di incontrollati insediamenti demografici, i quali sostengono che tali sgorbi possano essere suscitati da stimoli di affermazione di libertà o di fantasie giovanili nel grigiore di un tessuto urbano cui mal si adattano. Certo non è di questo aspetto che voglio parlare perché è materia di studiosi specialistici. Mi preme, piuttosto, riflettere sulle circostanze che invogliano ad abbruttire senza scrupolo alcuno un bene, un patrimonio che appartiene alla comunità. Siamo tutti complici, nel senso più tecnico del termine complicità. E ciò per il livello di trascuratezza che spesso riscontriamo nella cura e conservazione delle cose che ci appartengono per essere di fruizione per tutti i cittadini. La ragione più significativa certamente è da ricercare in una comprovata insufficienza di un appropriato piano di godimento comune degli spazi aperti o degli edifici di proprietà comunale.

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Chiuso in tipografia il 28 Maggio 2015 Gianluca Battista

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Giuseppe Maldarella

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

www.incittagiovinazzo.it N. 6 - Giugno 2015

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ARIA D’ESTATE

Opinione

Giuseppe Maldarella

N

ei mesi primaverili, appena trascorsi, l’Amministrazione Depalma, ancora una volta, si è imposta di lanciare per l’estate che avanza prospettive di maggior appetibilità turistica, attraverso iniziative volte a sussidiare ed incrementare azioni commerciali di piazza. E tanto è possibile ricavare dalle diverse recenti deliberazioni della Giunta, tendenti a promuovere ogni sorta di espediente rivolto ad attrarre in luoghi pubblici attività commerciali varie, di vendita e somministrazione di alimenti e bevande, nonché di laboratori gastronomici ed espositivi di prodotti dell’artigianato ed agroalimentari locali. Sicché, non solo sono state confermate le localizzazioni di commercio ambulante e particolarmente quelle lungo i litorali, cui consentire la sosta degli esercenti attrezzati di banco su veicoli stradali, ma si è, perfino, ideato, ora, il “Villaggio Commerciale Costiero”. Per comprendere in cosa consista il Villaggio Commerciale Costiero bisogna consultare la relazione espositiva che l’Assessore Sannicandro ha prodotto ai colleghi di Giunta il 26 marzo scorso perché ne approvassero il relativo progetto da lui concepito con l’intento di “potenziare l’attività turistica per il periodo giugno-settembre”. In quella presentazione l’Assessore all’Ambiente e Territorio sostiene che nel periodo estivo il sistema delle attività connesse alla balneazione costituisce sicuramente un valido contributo al sostentamento dell’economia della città. E, dunque, ritiene che la Amministrazione debba agevolare il costituirsi di incubatori di iniziative al fine di promuovere i prodotti locali: dall’artigianato di qualunque tipo alla gastronomia; dai prodotti agricoli ai prodotti a chilometro zero; dagli spettacoli musicali in genere alle attività teatrali e di intrattenimento e svago in riviera. A tal proposito ha ravvisato confacente tutta la fascia costiera, dalla cala Crocifisso fino alla trincea, che si presterebbe egregiamente all’allestimento del previsto park commerciale e del centro all’aperto di spettacoli musicali, teatrali, mostre di pittura e di oggetti di artigianato e antiquariato locale e, quindi, a stand mobili di laboratori gastronomici, teatrali, cinematografici, musicali ecc. ecc. ecc.. E, così Depalma, d’accordo con tre Assessori, compreso Sannicandro, i soli presenti a quella riunione di Giunta di fine marzo, ha approvato le asserzioni assessorili e ha deliberato la realizzazione del Villaggio Commerciale estivo su 4

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un’area di circa 5.500 mq. lungo la linea di costa di ponente, oltre il carcere. Sul sito potranno raggrupparsi, sotto la direzione gestionale ed organizzativa di un soggetto privato delegato, tutta una serie di attività di vendita generalizzata e, quindi, manifestazioni e spettacoli di ogni specie oltre ad iniziative di animazione popolare allo scopo, si dice, di favorire l’attrattività turistica e per stimolare l’economia locale. Insomma si è disposto, per i prossimi quattro mesi, di insediare un bazar di bancarelle e un coacervo di eventi/spettacoli che l’ideatore ha definito “hub di opportunità per il territorio di Giovinazzo”. Naturalmente la proposta elaborata da Sannicandro nel suo complesso non sembra tenere in alcun conto della necessità di valorizzare e riqualificare quella parte del contesto ambientale, particolarmente interessante per la configurazione della scogliera, al fine di migliorarne l’offerta di balneazione della zona e favorirne l’accesso alla spiaggia. Piuttosto, mira a privatizzare un così vasto ambito territoriale nel quadro della recentissima legge regionale n. 17/2015 che ha ridefinito, tra l’altro, i principi di intervento per l’uso dei litorali marittimi e le competenze funzionali assegnate ai Comuni in materia di concessione di spazi demaniali. E in tale direzione, corrispondendo agli indirizzi politici tracciati dall’Esecutivo, l’ing. Trematore ha subito pubblicato un bando di gara, mediante procedura aperta, per intercettare il soggetto gestore delegato ad impiantare l’intero polo commerciale e centro di spettacoli, secondo le indicazioni dell’art.8 di quel dispositivo di legge regionale, cui poter affidare in concessione, per i soli quattro mesi estivi, i suoli dedicati allo scopo. Il bando di gara, che si è chiuso, ai fini della presentazione delle domande di partecipazione il 20 maggio, ha fissato come base d’asta per l’offerta economica poco meno di € 6.000,00, a titolo di concessione per l’utilizzo dell’area per un periodo di non oltre 120 giorni nel corso di quest’anno. Questa sarebbe l’ultima invenzione di Depalma per dare consistenza al piano di incremento turistico estivo verso la città e contribuire ad un rimpinguo di apporti produttivi alla ripresa economica della città. Allo stato non si hanno notizie se la prospettazione di questo ulteriore tentativo di creare in strada un polo

di vendita e di incontro ricreativo-popolare abbia stuzzicato soggetti imprenditoriali o aziende di settore singole od associate, a cimentarsi in una tale esperienza gestionale e chi vi abbia concorso proponendosi con una propria offerta tecnica ed economica per aggiudicarsi la concessione dell’area messa a disposizione. Sta di fatto che la sperimentazione del Villaggio Commerciale estivo, nonostante si

articoli su una concessione di così vasta area pubblica, resa disponibile dal Comune con un canone base fissato secondo i parametri del Ministero delle Infrastrutture, comporta per il potenziale soggetto gestore un onere economico in partenza non certo di poco conto. Né sembra facilitata, dato anche i ristretti margini di tempo, la prefigurazione di un piano operativo che possa consentire un sicuro margine di ammortamento di una simile esposizione finanziaria per l’impresa aspirante all’aggiudicazione. Atteso anche che dovrà, peraltro, assumere a suo completo carico ogni spesa per impiantarvi gli stand, allacciarli alle necessarie utenze e dotarli di un minimo di servizi per gli avventori/spettatori. Le mie riserve non sono di poco conto, se si considera quale sia stata la difficoltà incon-


E GIOVINAZZO LA SI VUOLE TUTTA A PARK-MERCATO trata da Depalma per portare a compimento l’importante Progetto “Magna Grecia Mare”, questo interamente finanziato con fondi europei. Infatti, intoppi notevoli sono emersi quando si è giunti alla selezione degli operatori per l’affidamento del settore della promozione ed accoglienza turistica con il sistema dell’albergo diffuso e del laboratorio del gusto per le degustazioni di preparati secondo tradizionali ricette marinare locali.

Vale la pena di ricordare il grande pregio di quella iniziativa cui erano coinvolti in una ambiziosa rete di relazioni e di scambi culturali e di tradizioni marinare il Comune di Giovinazzo e quello salentino di Tricase con il borgo greco di Corfù. Il progetto, infatti, si proponeva di custodire e valorizzare i saperi e i sapori del patrimonio socio-culturale delle coste e del mare e offrire opportunità di impiego e creazione di attività di microimprese nel settore turistico e nella ricettività. Eppure, allorquando si è trattato di ricercare l’operatore che, dietro un apprezzabile corrispettivo, curasse la fase strategica della creazione della rete del “Spread Hotel” e del laboratorio del gusto a mezzo di una procedura concorsuale, il Bando di Gara proposto dal Comune di Giovinazzo è stato completamente diser-

tato, mancando anche sul territorio Enti e/o formazioni associative intenzionate a cimentarsi nell’offrire tali servizi. E questo perché chi avrebbe potuto avere un qualche interesse a quel appalto non era per niente disposto ad addossarsi il carico economico dei locali in cui esercitare i servizi posti in appalto. Si rese necessario, per invogliare la partecipazione alla gara di chi ne avena manifestato interesse, riformulare il bando separando i due servizi con distinte declinazioni di prestazioni e di corrispettivi e soprattutto con l’inserimento della clausola contrattuale che il Comune avrebbe assicurato alla azienda aggiudicataria l’uso dei locali al primo piano dell’immobile comunale di Villa Spada (ex parco Scianatico). Solo in questa prospettiva è stato possibile affidare l’appalto dei servizi di progettazione e gestione del laboratorio del gusto ed ancora delle attività di ricerca e promozione della cultura del mare del Progetto Magna Grecia Mare al Raggruppamento di imprese giovinazzesi Green Lounge srl e CRI.RO.P srl, costituitosi, appunto, per la circostanza. Tant’è che da poco è stato formulato da parte del Comune un apposito atto di comodato d’uso dei quegli ambienti di Villa Spada, per la durata di un quadriennio, e della relativa dotazione tanto di mobilio da cucina corredata di utensili ed attrezzature varie, quanto di tutto l’apparato informatico ed impianto di sorveglianza. L’unità immobiliare, compiutamente strutturata per l’occorrenza, è stata consegnata al gestore comodatario dietro l’esiguo versamento annuo di € 250,00, a titolo di canone, e di € 150,00, quale rimborso forfettario per le forniture delle utenze varie (acqua, gas, energia elettrica, riscaldamento e condizionamento dell’aria). Chi sa se, a fronte di sì numerose facilitazioni riconosciute dietro l’impropria formula dell’esercizio di interesse pubblico, così come pronunciata nel contratto d’appalto del 29.09.2014, rep. n. 1598/14, con la RTI Green Lounge srl – CRI.RO.P srl., non sia anche compresa l’agevolazione dell’esonero dal pagamento della Tassa dei rifiuti, con la presunta motivazione che l’attività si svolge nell’ambito di un edificio di proprietà comunale. Eppure, nonostante i tanti vantaggi economici e non, accordati al concessionario di detto appalto, che in più atti municipali, è dichiarato, risponde a finalità di interesse pubblico perché teso ad ampliare l’offerta culturale locale e di promozione dei prodot-

ti tipici della nostra terra, i risultati al momento sembrano alquanto scarsi ed inconcludenti. A riguardo non si può certo dire che la Amministrazione Depalma si sia spesa per far decollare questo formidabile strumento innovativo circa il modo di concepire l’accoglienza turistica verso una cittadina dalle molteplici qualità storico-ambientali e socio-culturali. Tutta la partita è stata conferita ad una Unità di direzione del Progetto con a capo il Segretario comunale, che, una volta provveduto ad affidare il servizio di che trattasi alla RTI aggiudicataria dell’appalto, ha ritenuto concluso il suo compito senza doversi preoccupare della conduzione e della rispondenza dell’azione progettuale stessa agli obiettivi per cui era stato sottoscritto l’accordo di Partenariato con le altre realtà municipali per incrementare con scambi culturali tra le località convenute l’offerta turistica, specialmente quella legata al mare e alla sua storia. D’altro canto, la valutazione circa l’efficacia di tale nuova modalità di promuovere il turismo locale come pure il rilevare i dati con riferimento ad un aumento di presenze di visitatori sul nostro territorio e se l’azione promozionale messa in atto possa spingere i nostri operatori a migliore l’accoglienza turistica, è cosa, credo, non interessi nessuno, tanto meno l’Esecutivo. L’essenziale per l’Amministrazione era solo impegnare e spendere interamente quei 118.000 Euro del Fondo di cooperazione europea, arrivati nelle casse comunali per la parte realizzativa di pertinenza, senza alcun impegno a seguire il proficuo avanzamento delle opere progettuali ed il relativo monitoraggio dei risulti ottenibili in via di conseguimento del piano operativo messo a punto. Tanto avevo posto in risalto nel mio scritto già nel giugno scorso di questo mensile. Archiviato questo pur significativo programma operativo “Magna Grecia Mare” senza alcun entusiasmo ed impegno, dunque, Depalma mette in cantiere il Villaggio Commerciale Costiero proponendosi con questo ennesimo tentativo di mercato polivalente accrescere l’attrattiva turistica verso il nostro territorio. Ancora un’ennesima iniziativa della specie per dire che facciamo qualcosa. Anche questa vicenda mi porta dire che la politica non è più in grado di fare analisi strutturali delle proprie azioni perché si possano azzardare alternative e correzioni al proprio operato. Coloro che sono al comando della cosa pubblica pensano di più a quello che sta loro a cuore o a cui tengono per loro scopi, piuttosto che fare buona amministrazione per i cittadini ed aggiustare al meglio quello che è già in essere; perché già questo, penso, potrà rivelarsi il massimo degli obiettivi. N. 6 - Giugno 2015

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PARTITA CHIUSA

Attualità

IL FATTO

Gianluca Battista

Le Soprintendenze d’accordo: i lavori su via Marina possono partire

G

ioco, partita, incontro. Nel tennis l’arbitro si pronuncerebbe in questi termini, chiudendo il match ed assegnando la vittoria dopo l’ultimo punto. La querelle legata alla riqualificazione di via Marina sembra giunta ad una conclusione, dopo mesi di grandi discussioni ed attacchi all’Amministrazione comunale da parte delle opposizioni e della locale Pro Loco. La passeggiata più invidiata del nord barese potrà dunque essere riqualificata. Il 9 aprile scorso, infatti, erano giunti a Giovinazzo gli esperti della Soprintendenza barese alle Belle Arti e Paesaggio e quelli tarantini del settore archeologico. Questi ultimi che, sollecitati dalla Pro Loco, in marzo avevano ribadito il loro diniego alla partenza dei cantieri, hanno poi diramato una nota, datata 30 aprile, che recita così: «alla luce del sopralluogo effettuato il 9.04.2015 – si legge – e di cui si è redatto verbale agli atti di questo ufficio, con il n. 4554 del 27.04.2015, visti i pareri espressi dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Foggia [...], preso atto che la variazione progettuale individuata in seguito alle risultanze delle indagini archeologiche risulta tale da garantire la tutela delle strutture murarie esistenti e rinvenute, questa Soprintendenza non ravvisa, per quanto di competenza, motivi ostativi all'esecuzione dei lavori in questione, riservandosi di fornire in corso d'opera eventuali ulteriori prescrizioni». Motivo del contendere era stato il rinvenimento, sempre da parte della Soprintendenza Archeologica ionica, di antiche mura aragonesi, da preservare ad ogni costo. E se da Bari i pareri favo6

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revoli al progetto di abbassamento dei marciapiedi, voluto dal prestigioso studio degli architetti Fernando e Riccardo Russo, ingaggiati dalla precedente Amministrazione, erano giunti quasi subito, non così era stato per l’aspetto archeologico. Da Taranto erano stati chiari dopo tre saggi di scavo: quelle nuove sedute vista mare avrebbero toccato le mura aragonesi ed i cantieri non avrebbero mai visto la luce. Poi la risposta dell’Amministrazione comunale proprio tramite lo studio di architettura: l’abbassamento del marciapiede attuale sarebbe stato di soli 65 centimetri e non di 1,60 metri come asserito dai soprintendenti. Pareri discordanti ed una gatta da pelare non da poco per la maggioranza a Palazzo di Città, che di quella riqualificazione aveva fatto un fiore all’occhiello della propria azione di governo cittadino. Così il 9 aprile, come raccontato, il tavolo di confronto e nuovi decisivi sopralluoghi degli esperti con l’ultimo parere, che sblocca definitivamente la situazione. Ha vinto questo match (salvo colpi di scena) l’Amministrazione, ma intanto sorge un ultimo problema: quando fare partire i lavori? Nella chiosa della nota, il Soprintendente, ing. Luigi La Rocca, è stato chiaro: «Pertanto si invita codesta Amministrazione Comunale a comunicare tempestivamente la data di inizio lavori, e per il tramite del Direttore dei lavori, a prendere contatti con la scrivente per concordare sopralluoghi atti a monitorare il regolare andamento delle attività previste». Ma da Palazzo di Città è stato proprio il Sindaco, Tommaso Depalma, a frenare, attraverso alcune sue esternazioni affidate al

Così oggi

profilo istituzionale di Facebook. Forse, si leggeva fra le righe delle sue affermazioni, con l’arrivo ormai imminente dell’estate ed i

Il progetto dell'Amministrazione


O DEL MESE

tanti turisti che iniziano giĂ ad affacciarsi, cantierizzare quella passeggiata mozzafiato non sarebbe esattamente un bel bigliet-

Nota Soprintendenza lungomare Via Marina.

to da visita per la nostra cittadina. Quindi che fare? Attendere settembre? E la Soprintendenza Archeologica sarebbe pronta ad avallare questa nuova decisione, che andrebbe sĂŹ in una ragionevole direzione di promozione turistica, ma che allungherebbe tempi che da Taranto invece vogliono

siano i piÚ brevi possibili? La partita è chiusa, per ora. Ma occhio ad eventuali autogol che porterebbero ai supplementari, per dirla questa volta in termini calcistici. Intanto Giovinazzo attende di mostrarsi nuovamente senza cicatrici: bella, senza barriere e totalmente fruibile. N. 6 - Giugno 2015

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Un minuto di attenzione... prego Attualità

I

Girolamo Capurso

l nuovo anno è iniziato con una percentuale che riflette la media del 2014. Anche la produzione procapite si mantiene su livelli accettabili. Ricordiamo che aumentare la percentuale di differenziata con un aumento della produzione di rifiuti vanifica il lavoro fatto dai cittadini virtuosi. Infatti, anche aumentando la percentuale di rifiuti recuperati, con l’aumento della produzione procapite cresce la spazzatura da smaltire in discarica. Facciamo un piccolo esempio. Il mese di gennaio ogni cittadino ha prodotto kg 38,268 di rifiuti con una percentuale di differenziata del 13,56%. In discarica per ogni cittadino finiranno kg 33,079 che corrispondono al 86,44%. Con un aumento di soli 2 Kg a testa, e nei mesi estivi succede spesso, vale a dire kg 40,268 procapite, per avere lo stesso quantitativo di rifiuto smaltito in discarica dovremmo differenziare il 17,85% che corrisponde al 31,63% in più di rifiuto recuperato. Da questo piccolo esempio si comprende come l’aumento dei rifiuti prodotti vanifica ogni sforzo di aumento della percentuale di raccolta differenziata, con maggiori costi per l’intera comunità. Ma cosa può fare il cittadino o la pubblica amministrazione per favorire la diminuzione della produzione procapite? Il primo e più sostanzioso impegno potrebbe essere quello di favorire il compostaggio domestico per tra-

sformare gli scarti organici in un ottimo terriccio. Le famiglie che dispongono di un giardino o di un orto potrebbero trarne beneficio come pure l’ intera cittadina attraverso la riduzione del peso dei rifiuti conferiti in disca-

imballaggi vari può favorire la diminuzione dei rifiuti prodotti. Un’altra dimostrazione di buona pratica ambientale è quella del risparmio di buste monouso che non sempre sono biodegradabili. Naturalmente non risolve-

Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2015

Tipologia rifiuto

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro (*) Rifiuti urbani misti TOTALE

(*) Olio vegetale

Composizione media prevista % raccolta differenziata da piano regionale (%) GENNAIO 2015

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

100

1,60 3,63 5,32 1,52 2,57 0,25 0,07 0,19 0,01 84,84 100

Quant it à (kg)

12.820 29.100 42.580 12.180 20.580 1.980 540 1.520 150 679.660

801.110

Destinazione

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

PRODUZIONE PROCAPITE KG 38,268

• Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 13,56% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 15,16%

rica. Altro esempio virtuoso è quello della riduzione delle bottiglie di plastica attraverso l’uso dell’acqua di rubinetto o della cosiddetta acqua del Sindaco. A Giovinazzo con i due distributori attivi siamo sulla buona strada. Inoltre il riutilizzo casalingo di contenitori, cassette, secchi e

remmo da soli il problema della produzione dei rifiuti senza l’ausilio della grande industria e della politica nazionale, ma solo mantenere la stessa produzione sarebbe un buon risultato, naturalmente in presenza di un aumento della percentuale di rifiuto differenziato.

TRASPORTO E SMALTIMENTO LIQUAMI CIVILI E SPECIALI, STURAMENTO E MANUTENZIONE RETI FOGNARIE, TRASPORTO ACQUA POTABILE, SERVIZIO IMMEDIATO IN IMPIANTI AUTORIZZATI PROPRI, NOLEGGIO BAGNI CHIMICI, PER MANIFESTAZIONI, MERCATI, FIERE, ECC. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 8

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L’INCHIESTA DEL MESE

Una soluzione buona per tutti D

ue questioni che si intersecano: Antiquarium e Pro Loco, Pro Loco ed Antiquarium. Come in un’inestricabile matassa, cucita addosso ad una città che vuol vederci chiaro. Sul centro di documentazione lapidea, sulla sua gestione, sulle note della Soprintendenza Archeologica si è scritto e detto quasi tutto in questi mesi. Tante volte anche a sproposito. Così come sulla questione legata alla sede dell’Associazione, da sempre punto di riferimento delle attività culturali cittadine, sebbene negli ultimi anni sia stata molto criticata. Guelfi e ghibellini gli uni contro gli altri armati, come spessissimo accade a Giovinazzo, hanno fatto levare alta la loro voce. Avrebbe ragione l’Amministrazione comunale. No, ha ragione la Pro Loco. Ma di cosa si tratta e di quali soluzioni siano già state trovate, quasi nessuno sa nulla. Noi abbiam voluto vederci chiaro e siamo andati a sentire l’Assessora alla Cultura, Marianna Paladino, e la Presidentessa della Pro Loco, Carolina Serrone. Senza pregiudizi o preconcetti, senza nessuna teoria nella testa, le abbiamo intervistate. La verità sull’intera vicenda, forse, sta solo nelle parole di queste due donne.


PAROLA DI ASSESSORA

Attualità

L’INCHIESTA

Gianluca Battista

Marianna Paladino: «Lavoriamo in sinergia con la Soprintendenza»

«A

seguito di recenti verifiche circa la mancata apertura al pubblico del centro di documentazione archeologica e l'assenza di idonee garanzie circa la corretta conservazione di un nucleo di reperti rinvenuti nell'abitato e nel territorio giovinazzese, di proprietà demaniale, non sussistono più i termini per concedere la proroga per la custodia e l'esposizione temporanea degli stessi reperti nella sede di piazza Umberto I». La nota della Soprintendenza Archeologica di Taranto, giunta in aprile, aveva messo in subbuglio i vertici della Pro Loco, che aveva il compito di tenere aperto l’Antiquarium, un centro di documentazione lapideo di varie epoche, ospitato in un locale attiguo alla sua sede. L’associazione di Piazza Umberto I veniva di fatto sollevata dall’incarico. Poi il confronto con l’Amministrazione comunale ed infine il tavolo comune negli uffici baresi della Soprintendenza ai Beni Artistici e Paesaggistici. Oggi la situazione dell’Antiquarium sembra ad una svolta. Per l’Assessora comunale alla Cultura, Marianna Paladino «non vi è molto da aggiungere a quanto già espresso, in via scritta e di persona, da parte della Soprintendenza Archeologica. Lavoriamo con essa in piena sinergia. I reperti – ha proseguito – non saranno persi come paventato da qualcuno. Intendiamo valorizzare l’Antiquarium attraverso un progetto di gestione che integri quello spazio importantissimo

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per Giovinazzo con il Dolmen di San Silvestro». Come l’Amministrazione comunale intenda farlo è presto detto: «Il 23 aprile scorso – ci ha raccontato la Paladino – il Comune di Giovinazzo ha firmato una convenzione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, coinvolgendo due dipartimenti. Si tratta – ha poi specificato – anche di realizzare itinerari, visite guidate, brochure e tutto ciò che concerne l’aspetto storico-artistico. Se ci dovessero essere laureandi in archeologia saranno impegnati anche a questo scopo e magari all’apertura dell’Antiquarium, in sinergia con la Pro Loco stessa». Poi la speci-

ficazione: «Si è fatta un po’ di confusione su questo punto legato all’Antiquarium e vorrei precisare che la Soprintendenza ci ha chiesto un “progetto scientifico” come accaduto a Corato e Molfetta, solo per citarvi alcuni esempi a noi vicini. Quindi – ha evidenziato l’Assessora – in una logica integrata chi gestirà l’Antiquarium, gestirà evidentemente anche il Dolmen di San Silvestro. La presenza essenziale – ha poi voluto ribadire con tono di voce perentorio – sarà quella di un archeologo specializzato, che vanti cioè il titolo conseguito presso la Scuola di specializzazione in Archeologia». Infine, incalzata dalle nostre domande, Marianna Paladino ha voluto concludere l’intervista parlando della Pro Loco e dei suoi rapporti con l’associazione di Piazza Umberto I. «Ho grandissimo rispetto della Pro Loco – ha chiosato –, che ha meriti storici innegabili in questa cittadina. Ed intendo collaborare con i vertici per continuare in un proficuo scambio di idee per il bene di Giovinazzo». Quanto alla questione sede, invece, la Paladino ha rimandato tutto agli incontri che si stanno succedendo in questi giorni in cui noi andiamo in stampa, evidenziando come non sia questione di sua pertinenza, ma anticipandoci che una buona soluzione ad un eventuale sfratto si possa trovare. Giuseppe Dalbis ha sentito l’altra campana per fornirvi un quadro complessivo esaustivo su entrambe le vicende.


PAROLA DI PRESIDENTESSA

DEL MESE

Giuseppe Dalbis

Carolina Serrone: «Attendiamo che ci dicano cosa hanno pensato per noi»

«È

curioso il fatto che siano arrivate in contemporanea la nota della Soprintendenza e la “proposta” di trasferirci nel locale dell’Antiquarium». Nella Pro Loco, nonostante i toni si siano smorzati, resta il dubbio che dietro gli ultimi avvenimenti ci sia una ripicca dell’Amministrazione Comunale per il polverone sollevato contro il progetto di trasformazione della camminata storica di via Marina. La Presidentessa Carolina Serrone ha inteso rigettare subito le accuse ricevute ricordando che la scorsa estate la Soprintendenza trovò l’Antiquarium straordinariamente chiuso a causa di un concomitante incontro fra le parti in municipio, che la Pro Loco attendeva le indicazioni sulla nuova etichettatura dei reperti e una mano qualificata che rimuovesse la polvere accumulatasi all’interno delle teche per lavori effettuati nel locale. Per questo il contenuto della revoca della custodia, spedita due mesi prima della scadenza naturale della consueta proroga che si rinnova ogni 18 mesi, sono risultate come un fulmine a ciel sereno: «Sono 24 anni che custodiamo l’Antiquarium di proprietà demaniale e fino ad oggi nessuno si è accorto della sua esistenza, al punto che molto spesso abbiamo dovuto prendercene cura andando anche oltre i compiti inizialmente assegnatici. Strano che oggi tutti abbiano a cuore questi beni archeologici, ma se i progetti annunciati porteranno alla loro valorizzazione non potremo che esserne contenti. Intanto siamo ancora

in attesa di leggere cosa prevede esattamente l’accordo con l’università, che ci auguriamo vada realmente in porto». C’è attesa anche per l’evoluzione della questione sede. «Vogliono che paghiamo un canone d’affitto – ha raccontato amareggiata la Serrone – dopo 60 anni che siamo qui dentro in comodato a svolgere un servizio per la città come unica associazione riconosciuta dallo Statuto comunale. Hanno visto e rivisto il locale, c’è chi ci vuol spostare nell’Antiquarium, chi qualche metro più in là, chi al primo piano… E tutto questo per collocare qui un Urban Center sul quale ci sembra che le idee siano piut-

tosto confuse. Se poi l’obiettivo reale dell’accanimento contro la Pro Loco è il suo Presidente, identificato ancora come personaggio politico nonostante la mia assenza dalla vita di partito e preso di mira già nella campagna elettorale del 2012, allora cambia tutto». La Presidentessa difende la sua associazione a spada tratta: «ci accusano di essere un circolo ricreativo per anziani quando invece siamo aperti a chiunque. È evidente il nostro impegno sul territorio visto che organizziamo eventi culturali, conferenze, corsi e visite guidate su richiesta tutto l’anno, distribuiamo quel poco materiale informativo che ci viene dato. In cambio riceviamo solo accuse, minacce di sfratto e sempre meno fondi, con conseguente maggior esborso dei nostri soci. Per il 2014 l’Am ministrazione Comunale ci aveva promesso 2000 euro, ne abbiamo ricevuti solo 700. Siamo quindi in seria difficoltà, in primis per l’organizzazione del Corteo Storico, per il quale alle spese consuete si sono aggiunte quelle del recupero degli abiti rovinati dalla pioggia dell’anno scorso. Ma sembra che questo sia solo affar nostro, che il corteo non sia un vanto e un’occasione per la città». Nonostante tutto nella sede di Piazza Umberto I non si respira aria di guerra. I soci attendono con pazienza che venga loro comunicato quale sarà il loro destino ma si augurano vivamente che si agisca con rispetto dell’attività di volontariato delle persone e la voglia di tutelare il patrimonio e le tradizioni cittadine.

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#insultoallastoria

Attualità

LA NOSTRA

Bestiario giovinazzese

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Gaetano Nacci

a stagione estiva è ormai alle porte ed in città si registrano già i primi afflussi di turisti italiani e stranieri, che, grazie all'incalzare delle belle giornate, ne approfittano per fare qualche passeggiata sul lungomare e per ammirare il no-

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stro centro storico. Peccato, però, che, nel borgo antico, ci siano degli angoli oltraggiati dai vandali. Il riferimento è allo scorcio che si affaccia sul Lungomare di Levante, tra Piazza San Salvatore e la scalinata che unisce di Via

Fossato e Via Madonna degli Angeli. Tante, troppe ed anche brutte sono le scritte ed i simboli fatti con bombolette spray da ragazzi che, o per noia o per emulare qualche scena di un noto film per adolescenti, hanno deciso di rovinare uno dei tanti fiori


biente e delle bellezze storiche (come reagireste se un muro della Cattedrale venisse all'improvviso imbrattato dai vandali?) e non si fa nulla per eliminare tali brutture, lasciando così questo scorcio in mano all'incuria ed al degrado. Si offre così un cattivo biglietto da visita a coloro che decidono di trascorrere un paio d'ore, o addirittura giornate, a Giovinazzo. Con tanti saluti ai sogni di “città slow”.

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Librincittà tra righe e pentagrammi Attualità

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Giuseppe Dalbis

Tema del settimo appuntamento è stata la musica dal vivo e quella raccontata attraverso gli scritti

a musica e la tradizione sono state le protagoniste del settimo appuntamento di “Librincittà”, la rassegna letteraria ideata e curata dal nostro mensile in collaborazione con l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine. La serata del 17 maggio ha preso il via con la commozione e la malinconia per la rumorosa assenza di don Nicola Gaudio, assistente spirituale dell’Arciconfraternita e nostro appassionato collaboratore scomparso a fine aprile. A rendergli omaggio, nella chiesa di San Giovanni Battista in cui era solito celebrare o assistere alle iniziative culturali con grande partecipazione, il direttore Filippo D’Attolico. Poi, con la conduzione di Marzia Morva, il ricordo ha lasciato il posto alla storia. Anna Catino, pianista e scrittrice giovinazzese, ha presentato il suo libro “La scuola di musica e la banda musicale del Real Ospizio di Giovinazzo”,

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frutto di un accurato studio dei regolamenti, degli spartiti e di tutto quanto era nell’archivio musicale dell’Istituto Vittorio Emanuele II. Con l’ausilio di alcuni passi letti da Gabriella Serrone, è stato messo in evidenza come ragazzi senza famiglia, guidati da maestri importanti, siano riusciti a coniugare la passione per la musica con la vita rigida dell’istituzione, fatta di regole, studio e lavoro. La Banda del Reale Ospizio ottenne il prestigioso riconoscimento di “Banda

Musicale del Regno” e intrecciò presto la sua storia con quella della banda cittadina fondata nel 1881. Nicola Coppola, Presidente dell’Arciconfraternita e appassionato di storia locale, ne ha ricostruito l’evoluzione ripercorrendo minuziosamente le vicende del complesso bandistico fino ai giorni nostri, con una finestra aperta sulle altre bande sorte negli ultimi anni. Grato alla banda giovinazzese, da cui è partita la sua carriera, Michele Jamil Marzella è stato il protagonista della seconda parte della serata. Nel curriculum del musicista l’aver suonato con l’orchestra jazz di Paolo

Lepore, con quella televisiva di Demo Morselli, l’aver collaborato con Renato Zero e con Roberto Ottaviano. Fino alla nascita quasi casuale dell’Improbabilband, un gruppo di ricercatori universitari diventati musicisti per una folle idea, come raccontato dallo stesso Marzella che ha fatto ascoltare al pubblico presente in chiesa alcuni brani del nuovo cd “La via del possibile” e di “Grido Nero”, in cui è evidente la contaminazione tra armonie della nostra tradizione musicale e bandistica con sonorità tipiche dell’Africa. Molto coinvolgente il finale della serata, con le due personalità dell’artista sdoppiate per dialogare coi presenti: Jamil, seguace delle filosofie orientali, ha fatto conoscere l’amata tuba tibetana mentre Michele, il giovinazzese che da piccolo suonava in processione, si è scatenato con il più classico trombone. La musica si è quindi impossessata dell’antico edificio sacro del centro storico, prima come parola, racconto del passato e della sperimentazione, poi come allegre o esotiche vibrazioni. Presto “Librincittà” tornerà con un nuovo appuntamento, che ancora una volta sarà completamente diverso dai precedenti.


Approda a Giovinazzo “La Notte Bianca della Poesia” Attualità

Gabriella Serrone

Versi ed arte a tutto tondo animeranno la notte di San Giovanni

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a ricorrenza di San Giovanni segna l’avvento dell’estate ed è la notte magica per eccellenza, in cui i più grandi prodigi sono possibili. La poesia sembra allora essere il modo migliore per dare il benvenuto alla stagione estiva, visto che, insieme ad altre espressioni artistiche, è capace, di ricreare un’atmosfera unica. Per questo, il 23 giugno ci sarà “La Notte Bianca della Poesia” e la novità di quest’anno è che si terrà a Giovinazzo. L’evento, giunto alla quinta edizione, abbandonerà il Palazzo della Provincia, sede che lo ha visto venire alla luce, per trasferirsi nell’Istituto Vittorio Emanuele II. Una decisione presa dall’organizzatore storico della manifestazione, Nicola De Matteo, ex Consigliere provinciale e Delegato alla gestione dell’Istituto, per dare visibilità al territorio della Città Metropolitana, che oggi sostituisce la Provincia. Per lui, così legato all’edificio settecentesco giovinazzese, è sembrato naturale scegliere quel luogo, che parla di storia e cultura ed è quindi predisposto ad accogliere eventi, trovando in questa sua scelta l’ap provazione ed il supporto del Comune di Giovinazzo e dell’Assessorato alla Cultura,

Una delle precedenti edizioni

guidato da Marianna Paladino. Dalle 21.00 a mezzanotte, l’atrio ed alcuni locali dell’edificio, tra cui la “Sala Marano”, rivivranno in quella notte grazie ai versi dei tanti poeti ed associazioni che prenderanno parte al grande evento accorrendo da tanti angoli della penisola e non solo. Ben undici postazioni accoglieranno esibizioni di varia natura, da presentazioni di libri e lettu-

re, fino a performance teatrali, di danza e mostre, non dimenticando la poesia, regina assoluta della festa. L’elenco dei presenti è lungo ed è destinato a crescere: “Associazione Pugliese Editori”, “Federazione Italiana degli Editori Indipendenti”, “Accademia della Lingua Barese”, “Movimento Internazionale Donne e Poesia”, “La Vallisa Poeti”, “Puglia Legge”, “Cen-

tro Salute Mentale Gravina dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari”, “Poesia in Azione”, “Teatrificio 22”, “Rigenera”, “Note di Poesia”, “Pugliarte”, “Fas Talento da Poeta” ed i giovinazzesi “Collettivo Polartis” (a cui è affidato lo spettacolo che aprirà la serata), “Amici della Musica” e “Amici del Presepio”. Il programma è ancora in via di definizione, ma sembrano essere certe alcune chicche come l’anteprima della “Notte di Poesia al Dolmen”, evento che prevede letture sotto le stelle nel Dolmen “La Chianca” di Bisceglie, e la finale del talent show “Talento da Poeta”, che avrà la sua tappa precedente a Modugno il 12 giugno. Un evento d’eccezione, che non solo aprirà ufficialmente l’Estate giovinazzese, ma costituirà un’occasione irripetibile per la nostra cittadina per mostrare di essere all’altezza di kermesse culturali di livello regionale e nazionale.

L'atrio dell'IVE

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Un mese in pillole

Rapina con accetta e martello

Un bandito solitario all'assalto della panetteria Prudente di via Bitonto Nicola Miccione

6 MAGGIO – Un bandito solitario ha assaltato nella serata del 6 maggio la panetIl panificio rapinato teria Prudente ed è fuggito con pochissime decine di euro. Il malvivente ha fatto irruzione armato di due oggetti poco usuali e anche piuttosto ingombranti: un'accetta e un martello. L'insolito colpo è stato messo a segno intorno alle ore 20.00 nell'attività commerciale che sorge lungo via Bitonto. Un punto che deve essere stato scelto con accuratezza, considerata l'agevole via di fuga. All'interno c'erano il titolare ed un cliente. Il rapinatore, con il viso coperto dal cappuccio della felpa e con le armi bene in vista, ha prima sottratto i soldi dal portafogli dell'unico avventore presente, poi s'è diretto verso la cassa e si è impossessato dei contanti che vi erano all'interno. Sono stati momenti di panico quelli vissuti dai presenti, quando il bandito ha fatto irruzione, con il volto travisato e brandendo due armi che sembravano mutuate da qualche pellicola dell'orrore. Arraffati i soldi – il bottino, piuttosto basso, è pari a circa 30 euro –, il malfattore (un uomo di mezza età, probabilmente del posto) è uscito dal negozio e si è dileguato a piedi per le vie circostanti. Il titolare, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha dato l'allarme chiamando il numero gratuito 112. Sul posto sono giunti i Carabinieri della locale Stazione che hanno ricostruito le fasi del colpo. Sulla scorta della descrizione fornita dal titolare i militari hanno avviato le indagini per mettersi sulle tracce del responsabile della rapina. Immediatamente sono scattate le ricerche in tutta la zona. Ed è stata effettuata una battuta. Ma senza risultato, del bandito nessuna traccia. Come si fosse volatilizzato. Intanto proseguono le indagini, ma l'assenza di telecamere all'interno ed all'esterno della panetteria, di certo non agevolerà il lavoro degli inquirenti.

Nuove auto per la polizia locale Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6

Nicola Miccione e Gabriella Serrone - foto di Nicola Miccione

8 MAGGIO – Due nuove auto per il Comando di Polizia Locale di via Cappuccini. Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6 a diesel, già in attività in queste settimane. Scaduto il precedente contratto, ecco che l’Amministrazione Comunale ha dotato il Corpo di queste due nuovissime vetture. I due nuovi veicoli, allestiti dalla Ald Automotive Italia s.r.l. di Roma e noleggiati per 36 mesi al costo di 45.097,06 euro con l'obiettivo di ricevere assistenza e garanzia e non avere il peso delle manutenzioni sul bilancio, sono equipaggiati con una dotazione completa di barra polifunzionale con doppi lampeggiatori installata sul tetto, sirena bitonale, luci di crociera per la marcia notturna, fari di profondità, sistema di altoparlanti per eventuali comunicazioni dirette ai cittadini e pannello a messaggi variabili per fornire all'utenza informazioni su problematiche legate alla circolazione stradale. Un ausilio ulteriore per gli uomini del Comandante Filomeno Camporeale, un modo più efficiente per essere vicini alle esigenze dei cittadini.

Le nuove auto della PL

Chiusura estiva di Piazza Vittorio Emanuele II Disposizioni ed orari nell’ordinanza della Polizia Municipale Gabriella Serrone

19 MAGGIO – Torna l’estate e torna il bisogno di rendere praticabili i luoghi più frequentati della nostra cittadina. Per questo, l’ordinanza n. 49/P.L. emessa dal Comandante di Polizia Locale, Filomeno Camporeale, in data 19 maggio, ha disposto che «in Piazza Vittorio Emanuele II, dal civico 85 al civico 33 e Lungomare Marina Italiana, tratto compreso tra Piazza Porto e Via Venturieri è vietato l'accesso a tutti i veicoli, fatta eccezione per quelli in servizio di emergenPiazza Vittorio Emanuele II za, forze di polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze e veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie». La centralissima piazza sarà chiusa al traffico tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00, nei mesi di giugno e luglio, e dalle 19.00 alle 24.00, in agosto; le domeniche dalle 19.00 alle 24.00, a giugno e luglio, e dalle 17.00 alle 24.00 nelle domeniche agostane ed il 15 agosto tra il civico n. 64 ed il civico n. 33 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 per Piazza Vittorio Emanuele II tra il civico n. 85 ed il civico n. 64. In situazione di emergenza, sarà possibile accedere per i mezzi di soccorso o di servizio per persone con difficoltà motorie «transitando per il varco centrale dello sbarramento sito in corrispondenza delle isole spartitraffico». Un’altra ordinanza sarà emessa successivamente per disciplinare ulteriormente la chiusura nel periodo della Festa Patronale. 16

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Bonifica ex AFP, assegnati nuovamente i lavori

Vincitrici consociate due aziende calabresi Gianluca Battista

20 MAGGIO – Il primo bando si era concluso con una contestazione ed il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, che aveva dato ragione a cinque ditte escluse. Dopo la riammissione, l’Ufficio Tecnico Comunale, guidato dall’ing. Cesare Trematore, ha riassegnato l’appalto per la "Bonifica e il ripristino ambientale delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi in area Lama Castello". A vincere questa seconda gara è stato il raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Ecosistem s.r.l. e dalla De Cristofaro s.r.l., con sede a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, in località Lenza Le zone da bonificare Viscardi. La proposta vincente è stata quella con un ribasso del 41,49% sull'importo delle prestazioni di 2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed il ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150 giorni. Secondo classificato un altro consorzio composto dalla SIR s.r.l. e dall'Ecomar Italia s.p.a. di Carovigno, in provincia di Brindisi. In quel caso l'offerta a ribasso sull'importo delle prestazioni era stata del 37,23%, mentre quella temporale era stata del 40%. Avevano partecipato al nuovo bando nove aziende, con l'esclusione di due. Chiunque volesse far ricorso ed impugnare questa decisione dinnanzi al TAR, potrà farlo entro trenta giorni dalla data di assegnazione dell'appalto.

Arte e storia giovinazzese ad Expo 2015

Grazie a Vittorio Sgarbi il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in mostra a Milano Giuseppe Dalbis

22 MAGGIO – Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, è sicuramente vetrina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali due capolavori giovinazzesi, il "San Felice in Cattedra" e la "Cassetta Eburnea" che dal 22 maggio sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanese e vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone. Artefice della prestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle due opere, tanto da portare il "San Felice" anche nella prima serata di Rai 2, e precisamente a "Virus – Il contagio delle idee", in onda ogni giovedì sera. Complice di Sgarbi, Oscar Farinetti, inventore di Eataly, presente ad Expo con il più grande ristorante al mondo e un padiglione all’interno di cui c’è il percorso denominato “Il tesoro d’Italia” Il "San Felice in Cattedra" che vede presenti le nostre opere. Il "San Felice" era tornato solo pochi mesi fa da un'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mirandolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custodita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la "Cassetta Eburnea" che raramente esce dal cavò dell'istituto bancario presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, fu rinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini (XI sec.?, ndr), probabilmente collegabili a Costantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire. Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pugliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi ma finora poco valorizzati.

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John Turturro Arte e Cultura

Marzia Morva

La carriera e l’orgoglio delle sue origini italiane

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mmirare John Turturro, elegantissimo, vestito da una nota griffe italiana, sulla copertina del Magazine Style n. 5 di Maggio 2015 edito dal Corriere della Sera è stato un piacere! Leggendo il sommario scopriamo che l’attore, regista e sceneggiatore, tra i più importanti in ambito cinematografico internazionale è protagonista di un servizio a lui dedicato. L’intervista ci emoziona intensamente quando scopriamo la sua risposta alla domanda «Ricorda il suo primo viaggio in Italia?». Ebbene sì, anche se già consapevoli dell’affetto che Turturro nutre per la nostra terra, ancora una volta restiamo piacevolmente sorpresi nel leggere «… Certo che rammento l’incontro con questo vostro Paese (l’Italia n.d.r.) che ha dato i natali a mio padre in quel di Giovinazzo, in provincia di Bari, …». Per tutti noi, e per i giovinazzesi appassionati del cinema di John Turturro, questo pensiero da lui espresso è motivo di grande orgoglio. Ogni volta che si parla delle sue origini italo-americane John Turturro nomina Giovinazzo, il paese natale di suo padre Nicola emigrato a New York da piccolo con la famiglia e divenuto poi carpentiere,

mentre sua mamma, siciliana, era una cantante jazz. Di John Turturro si ricorda la prima visita a Giovinazzo che risale al 1987. L’attore contattò Nicola Bavaro a New York e gli disse di voler venire a Giovinazzo a conoscere i parenti di suo padre Nicola. Durante le riprese in Jugoslavia del film “Mamma Lucia”, nel quale recitò accanto a Sofia Loren, arrivò qui in paese e con piacere conobbe la famiglia Turturro, numerosa e sempre molto unita, soprannominata in dialetto “i garofn”, garofani per quei capelli ricci che tra gli altri ha il cugino Nicola, tanto da somigliare molto all’attore. In quell’occasione chiese di vedere la casa sita in via Gaetano Vernice dove aveva vissuto suo padre e si fermò a casa di uno dei cugini che riunì intorno a lui tutta la famiglia. È proprio Nicola Turturro a ricordare ancora con emozione un pensiero che l’attore, allora trentenne, comunicò loro quando gli chiesero della sua carriera. «Sto ricevendo molte richieste di lavoro – affermò John Turturro – anche ruoli da comparsa, da attore non protagonista e per la pubblicità ma devo studiare ancora molto recitazione, ho puntato sulla mia carriera di

Napoli, Febbraio 2010: John Turturro con il cugino Raffaele Turturro

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7 luglio 2010 - L’attore John Turturro e parte della numerosa famiglia Turturro riunita a casa del cugino Raffaele

attore e regista e sento che il mio momento arriverà!». È stato proprio così visto che negli anni a seguire i riconoscimenti, i consensi e la Palma d’Oro a Cannes sono concreta conferma di una lunga carriera sempre in ascesa. Da quella visita ai parenti i rapporti sono stati sempre curati con attenzione dal noto attore che in più momenti ha creato la giusta occasione per incontrarli, per esempio a Napoli quando i giovani cugini Manlio e Sabrina Turturro andarono a trovarlo a teatro dove nel 2006 portò in scena “Souls of Naples”, rivisitazione teatrale di “Questi Fantasmi” un testo di Eduardo de Filippo, poi replicato a teatro a New York, in cui recitava l’ attrice e cugina Aida Turturro. In seguito Viviana Turturro andò a trovarlo a New

York e fu ospite a casa sua. Nel Febbraio 2010 un bel gruppo di parenti fu da lui invitato e ospitato a Napoli dove a teatro nel ruolo di autore, regista e attore portò in scena “Italian Folktales”, liberamente ispirato alle Fiabe italiane di Italo Calvino a dimostrazione della sua attrazione verso la cultura del suo paese di origine. In questo spettacolo, tra gli altri recitavano Katherine Borowitz sua moglie, il figlio Diego e Aida Turturro. Nel Luglio 2010 era a Barletta per un importante appuntamento di lavoro e chiese di essere accompagnato a Giovinazzo per incontrare i parenti in forma privata e in quella circostanza chiese di fare un giretto nel centro storico. Per circa due ore fu emotivamente impegnato accanto al dott. Michele Bonserio,


Arte e Cultura storico e archivista di Giovinazzo, che lo accompagnò in Cattedrale dove il celebre attore si commosse guardando l’Edicola che racchiude l’icona di Maria SS. di Corsignano Protettrice di Giovinazzo ed esclamò nel “suo italiano”: “La Madonna di papà!”. L’attore si mostrò curioso di conoscere e scoprire notizie storiche nel corso di quella passeggiata nel centro storico. Michele Bonserio si emoziona ancora oggi nel ricordare questo momento indimenticabile che si concluse quando l’attore gli disse che appena possibile sarebbe ritornato a Giovinazzo e che tra le cose da fare avrebbe voluto vedere l’Archivio della Cattedrale. La foto finale ed un buon gelato all’Antico caffè Amoia in piazza prima dei saluti e della partenza. Chi scrive ha avuto il grande piacere di conoscerlo e di parlargli a Bari il 19 ottobre 2010 al Cineporto, dove John Turturro presentava il suo bellissimo film-documentario “Passione” girato

a Napoli e dedicato alla tradizione musicale partenopea (presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, n.d.r.). Anche a Bari, incontrò i parenti giovinazzesi, ricordò le origini dei suoi genitori e nominò Giovinazzo. Si è sempre dimostrato orgoglioso di questo, lo ha fatto in svariate occasioni e gliene siamo grati. Continuiamo a seguirlo al cinema appassionati delle sue storie ed interpretazioni (in oltre 70 film, n.d.r.). In questi giorni John Turturro, in un ruolo ironico e divertente, è sul grande schermo in “Mia Madre” di Nanni Moretti, uno dei tre film rappresentanti l’Italia al Festival di Cannes. Dopo la proiezione del film al Festival c’è stato un lunghissimo applauso attribuito al regista e agli attori lì in sala, ottimo consenso ma nessun premio assegnato alla pellicola. La speranza di rivedere a Giovinazzo il nostro mito John Turturro è sempre viva, e se non è chiedere troppo, sarebbe meraviglioso se venisse qui anche per un ciak!

“Oltre lo specchio e quel che Alice vi trovò” Mostra personale di Vicky Depalma

La Famiglia, “culla” dei sogni di Dio Ultimo incontro dell'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune

È

giunta al suo quarto ed ultimo appuntamento la riflessione sulla famiglia come laboratorio di pace, lo scorso 14 Maggio presso la Parrocchia Sant'Agostino, ad opera della Vicaria e dell'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune di Giovinazzo. Il relatore scelto per questo incontro, intitolato “Famiglia, culla dei sogni di Dio” è stato Don Salvatore Leopizzi, parroco presso la Parrocchia Sant'Antonio di Gallipoli e Consigliere naziona-

gni favola è un gioco” cantava Edoardo Bennato e noi condividiamo. Nel nostro caso la favola è “Alice oltre lo specchio”, ovvero il se“O condo viaggio che Alice compie nel suo mondo fantastico. La favola da lo

spunto alla creazione della Mostra dal titolo: “OLTRE LO SPECCHIO e quel che Alice vi trovò” ideata e realizzata dall’artista Vicky Depalma con l’Associazione Culturale Artefuori. La Personale di pittura della giovane artista da vita anche ad un gioco interattivo con i ventiquattro bambini della classe 4ªA della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII. Infatti ai bambini, seguiti dall’insegnante di Italiano, nell’ambito del Progetto Lettura, sono

Panoramica della mostra

state consegnate un po’ di tempo fa dodici brani-sequenze in cui il racconto è stato suddiviso. L’artista, nonché scenografa e progettista grafica, ha realizzato su tavole di legno, con svariate tecniche miste pittoriche e materiche i quadri relativi alle sequenze della favola mentre i ragazzi a scuola hanno elaborato con fantasia e creatività ogni brano dal punto di vista artistico-pittorico liberi di realizzarlo come meglio desideravano. Il risultato è stato splendido dal punto di vista sia artistico che della chiave di lettura data da ogni bambino ai passi del racconto e agli elementi in essi racchiusi. Gli alunni di quarta della Scuola Primaria hanno così estrapolato le immagini dal testo, hanno elaborato, fantasticato, immaginato e descritto. Tutti i bambini sono divenuti così protagonisti di una Mostra Personale divenuta Collettiva che ha fornito ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con risultati soddisfacenti con un’artista professionista che fa arte a tempo pieno. L’artista Vicky Depalma ideatrice di questo progetto ha così affermato: «Realizzare semplicemente una personale di pittura materica sul tema, la vedevo un po' sterile e fine a se stessa. Così mi è venuta l'idea di "ospitare" i bambini e rendere il mio lavoro sul testo interattivo con l'aiuto dell'Associazione Culturale Artefuori; confrontarmi con menti pulite e libere dai parametri adulti. È stato interessante – ha concluso – avvicinare i bambini alla lettura e nutrire la loro immaginazione attraverso l'uso delle matite e colori. Sarebbe bello se un bambino diventasse il critico obiettivo di un'immagine artistica e il critico tornasse a guardare con gli occhi di un bambino». Marzia Morva

le Pax Christi. Testimone di tante esperienze condivise con don Tonino Bello, si è rivelata la persona indicata ad accompagnare la comunità nella riflessione sul tema, come voluto da Papa Francesco in prospettiva del Sinodo sulla Famiglia. Ha regalato parole di speranza e coraggio, riprendendo la citazione di Don Tonino Bello “la fioritura della primavera spirituale invaderà il mondo”, per testimoniare quanto viva sia la speranza, frutto dell'impegno, conoscenza e responsabilità. Di qui le basi per costruire la pace intesa come bene comune della famiglia, come “sogno divino” che nasce dall'intelligenza e dalla coscienza. Riconoscendoci in questa precisa immagine di famiglia, ci riconosceremo tutti insieme nell'unica Verità di figli dell'unico Padre. L'Amore nella famiglia è uno scambio, non è mai unilaterale, e cresce nutrendosi delle reciproche differenze e trasformandole in ricchezza. È questa la Famiglia concepita nel disegno divino, è questa l'immagine che deve emergere anche nel contesto sociale e politico, contro la perdita di personalizzazione e dignità. La provocazione e l'incoraggiamento di Don Salvatore Leopizzi hanno fortemente scosso gli animi e le coscienze della comunità. La speranza ha oggi anche il valore di questa riflessione. Roberta de Ruvo N. 6 - Giugno 2015

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Stagione concertistica, buona la terza Arte e Cultura

concerto con l’esibizione di “Terra di Voci”, ed in particolare con le splendide suggestioni suggerite dalla voce di Mariangela Di Capua, guidata dalla musica di Gaetano Depalma, alla chitarra, di Ni-

ragazzi giovanissimi ed estremamente promettenti, che si sono formati presso la Scuola Media “Monterisi” di Bisceglie ad indirizzo musicale. Con il gruppo, composto da alunni ancora frequentanti ed ex alunni ormai professionisti, si è esibito anche il talentuoso giovinazzese Andrea Depalma, membro della Banda “Città di Giovinazzo”, gruppo che proporrà musiche dal grande schermo nel prossimo concerto. Musicisti giovani, ma con esperienza maturata in diverse esibizioni, regionali e non solo, come nella Cattedrale di Ruvo di Puglia, nel sito Archeologico delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile a Napoli o ancora nella Sagrada Familia di Barcellona. Talento ed esperienza la loro, frutto di una formazione adeguata e di una passione smisurata, che hanno sorpreso piacevolmente il pubblico. Il riscontro positivo dei due concerti

cola Nesta, alla chitarra ed al basso, Leonardo Lospalluti, al mandolino e allo charango, e Maurizio D’Agostino, alle percussioni. Melodie capaci di ricreare atmosfere, disegnare luoghi e dare volti a persone e storie, invogliando i presenti a ballare, anche se timidamente. Talento di scena anche nel concerto del 16 maggio. I musicisti biscegliesi della Brass Ensemble “Il Cenacolo”, diretti dal Maestro Salvatore Barile, hanno proposto un repertorio vario, che ha spaziato dalla musica barocca al jazz. Una formazione musicale di soli ottoni, suonati da una ventina di

di questa terza edizione è la prova del bisogno crescente a Giovinazzo di cultura, ed in questo caso di musica. Ed a questo bisogno si lega inevitabilmente quello di una struttura che possa ospitare l’offerta culturale concepita dalle associazioni locali. Per il momento, in mancanza di una struttura adeguata, la rassegna musicale terminerà nell’Auditorium “Don Tonino Bello” per l’ultimo appuntamento, posticipato dal 6 all’11 giugno per evitare la concomitanza con la finale di Champions League (avete letto bene!) tra Juventus e Barcellona.

Gabriella Serrone

Successo per i primi due appuntamenti della rassegna musicale a cura dell’associazione Concerto Bandistico “Città di Giovinazzo”

I

n una cittadina come la nostra, in cui la tradizione bandistica e lo studio della musica ne hanno plasmato da sempre l’identità, non poteva mancare un evento musicale d’eccezione. La “Stagione Concertistica”, ideata dall’Associazione culturale Concerto Bandistico “Città di Giovinazzo” con il patrocinio del Comune di Giovinazzo e dell’Assessorato alla Cultura, è giunta alla sua terza edizione, proponendo tre serate di altissima qualità, di cui due sono già andate in scena in questo mese. Ritmi coinvolgenti per il concerto del 3 maggio, che ha portato sul palco dell’Auditorium “Don Tonino Bello” l’orchestra “Filarmonica Pugliese” ed il gruppo “Terra di Voci”, due importanti realtà musicali locali le cui esibizioni raccolgono sempre grandi consensi. I due gruppi si sono esibiti nel concerto “Suite Indiana”, opera del compositore argentino Jorge Cardoso, che ha fatto ascoltare al folto pubblico musiche della tradizione sudamericana in un crescendo di sonorità trascinanti. Le chitarre soliste di Gaetano Depalma e Nicola Nesta hanno accompagnato gli straordinari musicisti della “Filarmonica Pugliese”, magistralmente diretti dal Maestro Giovanni Minafra, nell’esecuzione di quattro tempi, ciascuno dedicato ad una nazione sudamericana: dai romantici “Argentina-Milonga” e “Paraguay – Guarania” ai più vivaci “Venezuela- Aguinaldo y Joropo” e “Brasil – Aires de Samba y Marcha”, fino al notissimo brano fuori programma “Tico Tico”. Emozionante anche la seconda parte del 20

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La Scuola San Giovanni Bosco prosegue “A TUTTA VELA” Arte e Cultura

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Dott. Vito Crismale, Referente FIV - Docente Mara Spadavecchia, Referente Area Motoria 1∆C.D.

resentato nel mese di dicembre alla presenza di genitori e alunni presso l’aula magna della scuola, il progetto messo a punto in collaborazione con il Centro Velico Giovinazzo A.S.D., utilizza il format del Progetto VELASCUOLA, frutto di un protocollo d’intesa tra il M.I.U.R. e la Federazione Italiana Vela che prevede come obiettivo, la creazione e lo sviluppo di una Cultura Nautica nelle giovani generazioni (come peraltro sancito dall’art. 52 del D.L. n° 171 del 18.07.2005 Codice della Nautica da diporto). Il raggiungimento di tale ambiziosa finalità avviene attraverso quattro fasi: lo sviluppo di una sana coscienza ambientale; l'instaurazione dei corretti modelli di vita sportiva; la scoperta e la ricerca, attraverso l'arte e la letteratura, della cultura marinara; l'acquisizione di conoscenze e di abilità che costituiranno la base di future professionalità. Il progetto VELASCUOLA rappresenta un formato unitario basato sulle conoscenze tecniche, proprie della Federazione Italiana Vela, attraverso l’utilizzo dei quadri formativi della FIV. Il progetto ha visto coinvolti circa

160 alunni delle classi seconde e quarte del 1° Circolo Didattico che, a partire dal 12 gennaio e fino al termine dell’anno scolastico, seguiti dai propri insegnati e da istruttori federali hanno sviluppato le quattro fasi sopra descritte attraverso lezioni in aula, laboratori specifici, visite guidate presso la sede del Centro Velico Giovinazzo, il bacino portuale e la Capitaneria di Porto. Questa entusiasmante esperienza

si sta concludendo con l’uscita in mare su imbarcazioni a vela messe a disposizione dai soci del Centro Velico. Nella veleggiata i giovani marinai hanno messo in pratica quanto appreso nel corso dell’anno scolastico e durante la prevista manifestazione finale augureranno “BUON VENTO” alle Autorità e genitori che vorranno essere presenti alla chiusura di questa bellissima esperienza.

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Ambiente

Bustoni pieni per l'incuria di molti

EcoLED ha ridato il “Braccio” a Giovinazzo Dario Verolino

Il gruppo di LED

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neumatici, pezzi di polistirolo sparsi ovunque, bombole del gas, pacchetti di sigarette, cibo scaduto ancora sigillato nelle confezioni originarie, bottiglie in vetro di bevande alcoliche di ogni genere, mattoni, forchette, piatti e bicchieri di plastica, cassette della frutta, cartoni di pizza da asporto, bottigliette d’acqua rigorosamente di plastica, mozziconi di sigarette, carta unta d’olio da cucina, sedie a sdraio, lattine, fusti di detersivi, metalli vari. Questa la lunga lista di rifiuti rimossi dai volontari dell’Associazione LED Giovinazzo, coadiuvati da altri cittadini che, domenica 10 maggio,

Mattinata di pulizia per una Giovinazzo più sostenibile e vivibile

hanno deciso di rendere il molo di Ponente del porticciolo, comunemente noto come “Braccio”, un luogo più pulito e fruibile. L’iniziativa di LED, “Dateci un Braccio”, si inserisce in quella di più ampio raggio organizzata durante la SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), divulgata sui socialnetwork e sui siti d’informazione, conosciuta come “Let’s Clean Up Europe”, giornata di pulizia europea. Muniti di pinze, bustoni e guanti, poco più di venti volontari per oltre tre ore di lavoro hanno riempito circa venti bustoni di materiale, non dimenti-

Azzurra GIOIELLERIA

Rivenditore autorizzato

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cando di differenziare i rifiuti. Lo scopo principale dell’iniziativa, sottolineano gli organizzatori, è quello di educare e sensibilizzare - non solo le nuove generazioni - su quanto sia fondamentale rispettare l’ambiente, i nostri parchi, le nostre coste, che sono quei luoghi stessi su cui, d’estate, stendiamo i nostri asciugamani da mare per abbronzarci o per trascorrere le serate in compagnia. La speranza, dunque, è proprio quella di educare contro la nostra stessa inciviltà e noncuranza: una dura e ardua battaglia, ma non di certo impossibile.

VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)


LA SCOMPARSA MARIA DE SANTIS’ DI MARIA DE SANTIS PASSING Sempre con noi

In ricordo di una donna speciale

È

scomparsa a Closter nel lontano New Jersey, USA, Maria De Santis; ciò ha arrecato dolore a quanti la amarono, frequentandola. Maria nacque a Giovinazzo dove visse fino alla sua partenza. Giovanissima con la voglia di lavorare, date le necessità della sua famiglia dopo il decesso del padre, si rese esperta di taglio e cucito; ciò le permise di allestire nella propria casa un laboratorio frequentato da numerose allieve alle quali trasmise le sue conoscenze sartoriali. In un momento giusto della sua vita conobbe Gaetano Germinario suo concittadino con il quale si unì in matrimonio. Insieme vissero l'esperienza dell'emigrazione trasferendosi negli Stati Uniti d'America dove superando le numerose difficoltà che il fenomeno comporta, crebbero i quattro figli che hanno formato la loro famiglia: Anna, Michele, Gaetano e Antonio. Maria ai doveri di moglie e di madre affiancò la sua esperienza lavorativa inserendosi nel settore dell'abbigliamento. Questa completezza di persona la fece essere degna rappresentante di "Donna italiana all'estero" che comprendeva la trasmissione dei valori che hanno formato la sua esistenza: l'educazione dei figli, la conservazione della lingua madre e delle tradizioni del paese d'origine. L'unione familiare poi, ha saputo tenerla dando affetto ai fratelli Vito, Franco, Vincenzo, Tony e Gina, che l'hanno raggiunta negli USA. Suo era anche il compito di non dimenticare le nostre usanze alimentari. In ogni circostanza festiva dell'anno impastava scarcelle, taralli, ciambelle, cartellate e calzoni. Vogliamo ricordarla così Maria De Santis Germinario: brava e operosa e bella, degna figlia di Giovinazzo.

A

Traduzione a cura di Gabriella Serrone

In memory of a special woman

M

aria De Santis passed away in Closter, in the far New Jersey, USA. This sad happening caused sorrow to those who knew and loved her. Maria was born in Giovinazzo, where she lived till her father’s death. Since she was a very young and willing girl, she became a cutting and sewing expert, in order to meet her family’s needs after her father’s death. This led her to run a business in her house, which was frequented by several apprentices to whom she transmitted her tailoring knowledge. In a positive moment of her life, Maria met Gaetano Germinario, a fellow citizen who married her. They emigrated together in the USA, where, after overcoming several difficulties, they formed their own family giving birth to their children Anna, Michele, Gaetano and Antonio. Together with her duties as mother and wife, Maria worked in the clothing industry. Such activities made her a complete woman and a worthy representative of the “Italian woman abroad” award, which refers to her ability of passing down her life values: her children education, her mother tongue and native town traditions conservation. She was able to keep the family united loving her brothers Vito, Franco, Vincenzo, Tony and Gina, who joined her in the USA. She had also the task to pass on Italian food traditions. In every feast during the year, she prepared “scarcelle”, “taralli”, donuts, “cartellate” and “calzone”. We want to remember Maria as a kind, willing and beautiful woman, as well as a virtuous daughter of Giovinazzo.

UN INEDITO PLAGIO MUSICALE

lcune circostanze concomitanti in ambito musicale, mi hanno spinto a tirar fuori alcuni appunti che stilai, circa dodici anni fa, in occasione di una mia visita all’Expo-Levante di Bari che si svolgeva annualmente a fine marzo. In quella domenica, fra le manifestazioni collaterali della Fiera del turismo e del tempo libero, si tennero una serie di concerti musicali di alcuni gruppi pugliesi che suonavano repertori swing e jazz. Durante l’esibizione di un gruppo originario di Lecce, ascoltai un pezzo musicale che, fin dalle prime note, mi sembrava molto familiare ma non riuscivo a ricordarne il titolo. Al termine dell’esecuzione chiesi al direttore del gruppo il nome del brano eseguito e mi fu detto che era “Blues on parade” di Woody Herman. Appena arrivai a casa, a colpo sicuro, presi la raccolta delle marce funebri e riascoltai lo “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini, e precisamente il secondo movimento:

“Cujus animam gementem”. Erano identici nella melodia, cambiava solo il ritmo! Incredulità e curiosità mi spinse ad approfondire ancor più l’analisi dei due pezzi e, confrontando i due spartiti, ebbi la certezza che si trattava di un plagio. Il plagio musicale è l’illecita appropriazione e presentazione al pubblico, sotto proprio nome, di un’opera o di una parte di essa, che è frutto dell’ingegno altrui. E’ difficile stabilire l’intenzionalità del plagio e l’inconsapevole utilizzo di frammenti di brani. Ma conosciamo meglio i due pezzi. Lo Stabat Mater fu commissionato nel 1832 dall’arcivescovo di Siviglia a Gioacchino Rossini (1792 – 1868) che, ammalatosi, lo fece terminare al suo amico Giovanni Tadolini e concesse la direzione della prima esecuzione pubblica in Italia nel 1842 a Gaetano Donizetti. Woody Herman (1913 – 1987) , americano, clarinettista e altosassofonista, direttore di varie orchestre, fu un grande esponen-

te dell’era dello swing al pari di Benny Goodman e Duke Ellington. Il 13 dicembre del 1939 pubblicò una raccolta intitolata “Blues on parade” che conteneva pezzi swing e blues, tra cui il brano che dava il nome al disco e il famoso “Woodchopper’s ball”. Il secondo brano in scaletta, appunto “Blues on parade”, fu scritto da Herman e dal suo trombonista Toby Tyler ed arrangiato da Jemes Jiggs Noble. Per una più chiara comparazione, riporto le prime righe dei due spartiti.

STABAT MATER di Gioacchino Rossini

In queste ultime settimane ho consultato numerosi siti internet ma di questo plagio non c’è traccia, cioè nessuno se ne è accorto e ne ha dato notizia. Solo un certo James Wood, circa due anni fa, ha postato su YouTube una nota di dieci parole in merito ad una “assonanza” tra i due brani. All’amico prof. Felice Bologna, direttore del Gran Concerto bandistico “Città di Giovinazzo”, consiglio di inserire, nel suo repertorio di musica leggera, il brano “Blues on parade” e di eseguirlo accoppiato al secondo movimento dello “Stabat Mater”, in modo da far notare le notevoli somiglianze. Nicola Coppola

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Crescere con la musica Scuola

Mariapia D’Attolico

Q

uale mamma, quale papà non ha pensato almeno una volta che "essere genitore è il lavoro più difficile del mondo"? Quando un bambino viene alla luce è piccolo, fragile ed indifeso, la sua sopravvivenza dipende completamente dalla nostra presenza e dalle nostre cure; mescolando informazioni e consigli altrui alla spontaneità e al buonsenso, "seguiamo l'istinto" e viviamo giorno dopo giorno percorrendo insieme ai piccoli nuove tappe di sviluppo, conquiste evolutive, progressi. Poi arriva finalmente un momento in cui pensia-

Marco Mareschi

Anna Favuzzi

mo che la maggior parte del lavoro sia stata fatta, e che la strada sia ormai in discesa: quando cominciano a camminare, a parlare e a farci riposare di notte, ci sentiamo "promossi"! Forse, però, questo "nuovo livello" a cui siamo giunti è più impegnativo del previsto: di cosa ha bisogno un bambino che ha conquistato le prime autonomie, che è capace di esprimere a parole il suo pensiero, i suoi bisogni, i suoi desideri? Cosa significa "educare"? Di cosa dobbiamo nutrire adesso nostro figlio? Uno dei dilemmi che tormenta di frequente i genitori è il modo in cui gestire il binomio gioco/lavoro. "Ora devono giocare il più possibile, perchè quando saranno adulti non avranno più il tempo per farlo" pensano molti. Ma cosa significa giocare? Sono più utili i "giochi costruttivi", le attività organizzate dagli adulti per loro, oppure i giochi liberamente inventati? I bambini devono giocare, ossia devono avere a disposizione un tempo e uno spazio in cui dare libero sfogo alla fantasia, per sperimentarsi, sfidare la realtà con l'immaginazione, imparando a trarre piacere dalle esperienze che 24

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creano e inventano. L'adulto, che sorveglia questa libera e sana esplorazione, ha però anche il compito di indirizzare ed incanalare l'intelligenza e le risorse del piccolo nel modo più adeguato ad uno sviluppo armonioso di tutte le sue potenzialità. Un'attività organizzata, purchè sia pensata adeguatamente all'età del piccolo, alle sue capacità e risorse, gli consentirà di tirar fuori ed esprimere al meglio tutta la ricchezza che custodisce. Per questo motivo un'esperienza completa e sana è data dalla compresenza e alternanza di mo-

Giulio Mareschi

menti liberi e momenti strutturati. In quest'ottica, la parola "impegno" attiene prima di tutto ai genitori: significa fornire al piccolo una cornice di organizzazione stabile, prevedibile, costante, che lo fa sentire protetto e al sicuro; significa stabilire delle regole e farle rispettare in modo sereno e fermo. Impegno significa assumersi la responsabilità di assicurargli pasti caldi ogni giorno così come di spiegargli ogni giorno un pezzetto di mondo.

Quando impegno significa successo: i bambini giovinazzesi partecipano alla XVI edizione del Concorso musicale "Igor Strawinsky"

"Crescere con la musica" significa giocare, godendo dei suoni che uno strumento tra le proprie braccia può produrre, suonando e cantando con mamma e papà, ed allo stesso tempo impegnarsi, imparando cosa significa porsi un obiettivo e raggiungerlo grazie all'esercizio quotidiano. Suonare è un gioco divertente, soprattutto se fatto con le persone che si amano, ma è anche un impegno, e diventa sempre più entusiasmante man mano che la difficoltà aumenta e la sfida cresce. Se quando il piccolo si scoraggia noi lo sosteniamo con il sorriso e la dolcezza, gli insegniamo ad affrontare le difficoltà della vita passo dopo passo, sempre in modo adeguato alla sua età; gli insegniamo che con perseveranza e tenacia si possono raggiungere grandi risultati, e che il talento che è in ognuno di noi viene fuori grazie all'allenamento. Se gli impediamo di confrontarsi in modo graduale con le difficoltà della vita reale, pensando di proteggerlo, lo metteremo un giorno nella condizione di ritrovarsi improvvisamente esposto e sommerso da una mole di "dovere", e fronteggiarlo sarà allora molto più difficile! Crescere con la musica non significa necessariamente impegnarsi per diventare dei musicisti di professione, bensì impegnarsi per imparare a superare ostacoli, a riconoscere ed affrontare le

Mariapia D’Attolico al pianoforte e Gaia Maiorano al violoncello


Melodie familiari Scuola

"MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale" presenta il primo laboratorio estivo di educazione socio affettiva a Giovinazzo

“M

Gaia, Anna e Marco

proprie emozioni, a conoscersi meglio. Sono numerose le famiglie giovinazzesi che hanno colto a pieno la sfida dell'educare con la musica, e che hanno deciso di far partecipare i loro bimbi alla XVI edizione del Concorso nazionale "Igor Strawinsky", tenutosi nella preziosa sede del Castello baronale "Martucci" a Valenzano – Bari dal 9 al 17 maggio c.a. Sono i giovanissimi Gaia Maiorano (8 anni), Marco Mareschi (7 anni), Anna Favuzzi (7 anni, molfettese) che frequentano assiduamente i corsi di formazione presso "MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale" della dott.ssa Mariapia D'Attolico (sito a Giovinazzo in via delle Filatrici 5), e Giulio Mareschi (12 anni), Gaetano Demartino (8 anni), Ilaria Russo (14 anni) che presso la Associazione Polifonica di Giovinazzo sono stati preparati rispettivamente dagli insegnanti M° Paolo Fiorentino, M° Vito Della Valle di Pompei e M° Teresa Dangelico. Dietro ogni singola esibizione ci sono state settimane di studio, lezioni, esercitazioni quotidiane, attenzione ai dettagli e ricerca di miglioramento, ed i risultati sono stati anche confermati dai giudizi molto positivi della commissione di giuria: i violoncellisti Anna Favuzzi, Gaia Maiorano e Marco Mareschi e la violinista Ilaria Russo si sono aggiudicati il secondo premio nella sezione "archi solisti"; i pianisti Gaetano Demartino e Giulio Mareschi hanno ottenuto rispettivamente primo e secondo premio nella sezione "pianoforte solista". A tutti loro va l'augurio che l'impegno si traduca sempre di più nella ricchezza di pensiero, di contenuti e di espressioni, presupposti di autentica libertà.

usicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale" si è posto come mission, sin dalla sua apertura nel gennaio 2013, quella di rappresentare un servizio per le giovani famiglie, un riferimento educativo. Tale obiettivo è perseguito principalmente attraverso corsi educativomusicali, sia collettivi che individuali, a cui partecipano insieme bambini e genitori. Dall'esperienza clinica, terapeutica e pedagogica, oltre che musicale, nasce l'idea del progetto estivo "Melodie familiari – Laboratorio di educazione socio-affettiva", ideato e condotto dalla dott.ssa Angela Acquaviva, psicologa specializzanda in Psicoterapia infantile presso la scuola ISTEBA di Roma e dalla dott.ssa Mariapia D'Attolico, psicologa specializzanda in Psicoterapia infantile presso il C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna e diplomata in violoncello. Il laboratorio si svolgerà dal 13 al 28 luglio durante le ore pomeridiane presso il laboratorio "MusicalMen-

teIo" ed è rivolto alle famiglie con bambini dai 2 anni e mezzo ai 5 anni e mezzo. I piccoli, divisi in gruppi, parteciperanno a 9 incontri durante i quali saranno coinvolti in giochi e attività che stimoleranno le loro capacità intellettive, creative e psicomotorie, ma che mireranno soprattutto a potenziare il riconoscimento, la verbalizzazione e la corretta gestione delle emozioni, poichè lo sviluppo dell'intelligenza è inseparabile da quello dell'affettività. Ai genitori saranno invece dedicati 3 incontri, durante i quali si affronteranno in maniera pratica e concreta aspetti salienti della genitorialità e della relazione genitore-bambino. Lunedì 15 giugno alle 19.30 nella sede di via delle Filatrici 5 le dott.sse Acquaviva e D'Attolico terranno un incontro di presentazione del progetto, durante il quale saranno forniti tutti i dettagli tecnici ed organizzativi e sarà possibile prenotare la propria partecipazione. I lettori sono tutti invitati!

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Sociale

Università delle tre età (Le lezioni del mese) Nicola Coppola

30 APRILE – Questa sera il giovanile ottantenne prof. Aldo Tommasicchio, di Corato, tradut tore ufficiale dell’ordine Cistercense di testi latini e francesi, ha tenuto una profonda comunicazione dal titolo: “Significato e valore dell’amicizia in Cicerone e in Aelredo di Rievaulx”. Analizzan-

do, da oltre venti anni, il tema dell’amicizia dal punto di vista letterario e filosofico, il relatore ha raffrontato l’opera di Cicerone (I° sec. A.C.) “De amicitia” con “L’amicizia spirituale” e con “Lo specchio della carità” di Aelredo di Rievaulx (monaco scozzese cistercense, santo dal 1191). «L’amicizia è una delle dimensioni importanti del cammino dell’anima verso Dio»; «Una esistenza è pienamente vitale se riposa nel mutuo affetto con un amico»; «L’amico non nasconde nulla e, se è sincero, rivela il suo animo come Gesù rivelava i misteri del Padre»; sono solo alcune massime dei due scrittori che, a distanza di decine di secoli da noi, si rivelano ancora molto attuali. Il prof. Tommasicchio ha poi prof. Aldo Tommasicchio sottolineato alcune corrispondenze con altri scrittori quali Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, Aristotele, concludendo con un altro pensiero di Aelredo: «L’amicizia spirituale nasce tra i buoni per una somiglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine piena di benevolenza e carità». 7 MAGGIO – Il prof. Giovanni Volpicella, presidente dell’associazione “Amici dell’ambiente, della flora e della fauna”, ha tenuto la terza e ultima lezione dal titolo “La fauna dei campi e dei prati” attraverso la proiezione di 70 foto. Ha mostrato 34 famiglie, diverse per forma e colora-

zione, appartenenti perlopiù alla classe degli insetti ( cavallette, mantidi, libellule, gerridi, apidi, vespidi, coccinelle, scarabei, cetonie, forficula, crisomelidi, grillidi, buprestidi ecc.), ed anche a classi diverse (ragni, lucertole, scorpioni e lucertole), tutti animali che solitamente vivono nei campi. Contrariamente a quello che pensa la maggior parte delle persone, gli insetti sono utilissimi al genere umano. Ogni insetto, infatti, ha un ruolo specifico in natura, ed è parte di una catena alimentare che vede al primo posto gli insetti che si nutrono di piante e per questo sono denominati “consumatori primari”; ci sono poi i “consumatori secondari” a cui appartengono i carnivori che mangiaprof. Giovanni Volpicella no i primi. Il terzo gruppo, costituito dai “decompositori”, ha un ruolo importantissimo perché tali insetti sono capaci di eliminare le sostanze di rifiuto (escrementi) e gli organismi morti decomponendoli e rimettendo in ciclo tutti gli elementi nutritivi contenuti in essi mantenendo, così, in buono stato l’ecosistema. Il quarto gruppo, costituito da migliaia di specie, è quello degli “impollinatori” che frequentano i fiori per succhiare il nettare. A questo gruppo appartengono le api, che sono diminuite notevolmente in tutto il mondo, in seguito all’uso intenso dei diserbanti che distruggono i fiori spontanei. Da qualche decennio, negli stati più evoluti, sono nate delle aziende, che utilizzando le caratteristiche degli insetti appartenenti al secondo, terzo e quarto gruppo, allevano questi insetti per migliorare la redditività delle aziende. 21 MAGGIO – La lezione odierna è stata tenuta dal biologo marino dott. Pasquale Salvemini, dirigente del WWF Puglia e responsabile del centro recupero tartarughe di Molfetta, che ha parlato di “Problematiche dell ‘Adriatico in riferimento alle tartarughe e ai cetacei”. Le responsabilità del-

l’uomo moderno nei confronti delle catastrofi naturali marine, sono rapportabili all’inquinamento, alla pesca intensiva con reti a strascico e alle perforazioni petrolifere. Vittime di tutto ciò sono spesso le tartarughe, che dal 1992 sono tutelate come specie a rischio d’estinzione, e i cetacei. Il relatore ha illustrato le tre varietà di tartarughe che popolano i nostri mari: la Caretta-Caretta, la Chelonia Mydas (detta tartaruga verde) e la Dermochelys Coriacea (detta tartaruga liuto). Numerose notizie sono state riportate sul ciclo di vita e di riproduzione di queste specie e i pericoli per la loro sopravvivenza a cui sono soggette. Successivamente sono stati presi in esame i cetacei con la famiglia dei delfini così suddivisa: La Stenella striata, il Tursiope, il Delfino Comune, il Grampo, lo Zifio e per concludere il Capodoglio.

dott. Pasquale Salvemini

edalo D di Anna Lasorsa

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Don Nicola Gaudio: per non dimenticare Riflessioni

Filippo D’Attolico

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“in Città” questo mese fa gli auguri a...

a tristezza che ci portiamo dentro, causata dalla improvvisa scomparsa del compianto don Nicola Gaudio, non ci da pace. E la profondità del sentimento è conseguente proprio alla straordinarietà del suo ricordo: don Nicola non è stato per noi solo un maestro, ma un esempio di coerenza e concretezza. Ogni suo passo, ogni sua proposta, ogni sua iniziativa ci portano alla mente la figura di un prete/uomo vicino alle esigenze di tutti, nel rispetto della singolarità di ciascuno, di ogni singolo individuo. Sin dal suo ingresso nella nostra Arciconfraternita, risalente a maggio 2005, ha visto don Nicola attivo protagonista di ogni iniziativa promossa nel corso di questi ultimi lunghi dieci anni. Non solo: don Nicola ha voluto da subito prendere parte alla nostra vita redazionale lanciandosi in un percorso programmato di co-

GAIA

Un anno di felicità indescrivibile! Siete arrivate quasi insieme a stravolgerci la vita e ci siamo accorti che è stata una delle cose più belle che potesse capitarci. IRENE e GAIA, nella ricorrenza del vostro primo compleanno, possiate cominciare ad accarezzare le bellezze della vita e farle diventare musica per le persone che vi circondano. Noi nonni saremo i vostri custodi, augurandovi che la vita possa regalarvi solo il meglio e che possa esaudire tutti i vostri desideri più belli. BUONA VITA!!!

municazione riflessiva ricercando e prendendo spunti dalla figura di don Tonino, suo grande Amico di vita. Nel corso del decennio che ci lasciamo alle spalle, dunque, don Nicola ha prodotto, con una impeccabile puntualità, le pagine della sua rubrica di RIFLESSIONI. Riflessioni che ci hanno accompagnato in un percorso di crescita e di formazione cristiana, ma anche di educazione sociale, culturale, etica, politica. Adesso don Nicola non è più tra noi, almeno per riprodurci la sua pagina mensile: quindi, mie care lettrici elettori propongo a ciascuno di inviare le proprie riflessioni sugli argomenti che don Nicola ha trattato e che ognuno può recuperare sfogliando l’archivio redazionale sul sito www.incittagiovinazzo.it. Sarà un modo per sentirlo ancora più vicino, continuando ad arricchirci della saggezza e profondità dei sui scritti. Vi aspetto per il prossimo mese. Le vostre comunicazioni saranno pubblicate con cadenza mensile, (cercando di contenere il proprio lavoro con un massimo di 50/60 righe in formato Times 12), in ordine di arrivo con posta cartacea indirizzata alla via Cattedrale 38 oppure sulla nostra posta elettronica: fidatto@libero.it. Vi saluto fraternamente.

FRATRES

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

Giovinazzo - Via Marconi n° 9

GIUGNO 2015

07/06/2015 - Domenica: dalle 08.00, alle 11.00 15/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.00 29/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.00

N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733

http: //www.fratresgiovinazzo.it

IRENE

La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18 anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga della solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, continueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.

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Hockey su pista, l'Afp si interroga sul futuro Sport

Filippo Luigi Fasano

Unica novità dalla fine della stagione regolare l'annuncio via Facebook delle dimissioni del ds

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a notizia o presunta tale deflagra su Facebook l'ultimo sabato prima dell'uscita del giornale: “Il ds è dimissionario”, scrive il profilo intitolato “Vito Fa-

vuzzi” sulla bacheca di un tifoso che reclama chiarezza sugli obiettivi prossimi dell'Afp. Semplice provocazione oppure vero e proprio disimpegno (non ci sono ancora note ufficiali della società, a riguardo)? Una domanda è in ogni caso legittima, ad un mese dal termine della stagione regolare: quale futuro, per l'hockey biancoverde? Cosa c'è. Del parco-giocatori che ha conquistato il terzultimo posto nel campionato di A1 mancano già due nomi: Gimenez desti28

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nato al Bassano e Turturro che ha annunciato il ritiro. Senza certezze in panca, impossibile valutare la permanenza degli altri due stranieri: confermato in ogni caso un ruolo più arretrato per Fontan (nella foto di Francesco Marinelli, assieme a Ranieri), nel caso l'Afp lo scelga pure per l'anno prossimo. Capitolo-giovinazzesi: un anno ed un torneo incolore in più per tutti, sul groppone. Nel pieno della maturità fisica ed agonistica restano i soli Ranieri e Dagostino, ognuno con le sue caratteristiche. I tifosi vorrebbero i giovani, ma alle porte della prima squadra non ve ne sono di pronti, in grado di affiancare chi ha tirato la carretta sinora. Cosa serve. Innanzitutto un allenatore, visto che Giudice non ha ancora sciolto la riserva, legata probabilmente alle garanzie tecniche che l'Afp sarà in grado di promettergli o garantirgli. L'organico andrà comunque potenziato, visto che il punto di partenza è un terzultimo posto con il triplo dei punti della penultima, retrocessa, ma pur sempre terzultimo, a nove lun-

ghezze dall'ultima poltrona per i playoff. Ed allora proviamo ad abbozzare una lista della spesa: un attaccante che porti in dote tanti gol, un difensore d'ordine e dinamismo, possibilmente già tarati sul campionato italiano. Ed un portiere, nell'eventualità Fernandez non tornasse in Puglia. La concorrenza. Anche quest'anno chi arriva dall'A2, redivivo Monza in primis, non salirà per fare la comparsa, anzi. Prima di pensare ai playoff o qualsiasi altro obiettivo ambizioso, bisognerà cercarne subito due più deboli, dopo l'iscrizione di luglio, e non sarà facile, con radiomercato che dà in rialzo le quotazioni tecniche delle società di medio livello. Insomma, è improbabile, al momento, contare sulla rete di salvataggio di squadre-materasso o anche solo “trapunta”. Il futuro. Il ricorso al mercato italiano, se non straniero, è da mettere sistematicamente in conto, non solo per l'estate che sta per arrivare, ma anche per quelle successive. Non si possono infatti stimare meno di quattro o cinque anni, prima che possa affacciarsi dal vivaio una leva di interesse. Sempre che under 15 ed under 13 (!) mantengano promesse che al momento non possono che essere nebulose. Ed è per questo che le prossime decisioni della società non potranno prescindere da una valutazione complessiva, dinanzi ad un'A1 che rimane una vetrina golosa, ma solo a patto di esporre merce di qualità.

Under 15 ed under 13: ecco

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ominceranno poche ore dopo l'uscita in edicola di “in Città”, le finali giovanili scudetto in programma a Bassano fino al 2 giugno. Quattro le categorie in gara, due delle quali, under 15 ed under 13, vedranno in lizza l'Afp: due gironi da quattro squadre la formula iniziale per entrambe le categorie, con successive semifinali e finali. I più grandi sono stati inseriti nel girone B con Thiene, Viareggio e Lodi: debutto il 30 contro i toscani, poi veneti e lombardi nei giorni seguenti. In caso di passaggio fra le prime quattro, ci sarà l'incrocio con le migliori due dell'altro raggruppamento, quello con Valdagno, Roller Bassano, Follonica ed Uvp Modena.


Ginnastica ritmica: l'Iris sfiora al podio al campionato nazionale di C Sport

Anna Rita Fasano

Storico quarto posto ottenuto a Castellanza dal quartett Cantatore Clemente - Maffei Labianca

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torico risultato raggiunto dalla Ginnastica Ritmica Iris al campionato nazionale di C: a Castellanza, in provincia di Varese, la società del presidente Di Liddo ha addirittura sfiorato il podio, ottenendo alla fine un quarto posto. A conseguire l'ottimo piazzamento, la squadra composta da Annapaola Cantatore, Elisa Clemente. Silvia Maffei ed Anna Labianca, e completata dalle riserve Sofia Di Lollo Capurso e Irene Carbonara. Una soddisfazione mista ad un pizzico di rammarico, la loro, poiché al termine della gara di qualificazione, sabato

le finali scudetto di Bassano

In under 13, i biancoverdi si misureranno invece con Follonica all'esordio e Breganze alla seconda gara. Ultimo incontro della prima fase quello con il Seregno, con l'auspicio di accedere alle semifinali: nell'altro girone si contendono due posti Sandrigo, Bassano, Cgc Viareggio e Roller Scandiano. «Sono fiducioso nei nostri ragazzi, anche alla luce del lavoro compiuto in questi mesi – osserva Dino Camporeale, che guida entrambe le squadre – Certo, le finali nazionali rimangono una delle poche occasioni per un confronto di un certo tipo, rispetto ad una fase iniziale di livello più basso. Sono certo però che non faremo brutte figure». (Anna Rita Fasano)

(foto credit Ancona, messa a disposizione da Ginnastica Ritmica Iris)

23 maggio, l'Iris era addirittura terza. L'indomani pomeriggio, però, un'altra ragguardevole prestazione non bastava per conservare il podio, su cui salivano Fabriano (con il punteggio di 42,850), Raffaello Motto (39,000) e Ginnastica Virtus Gallarate (38,900). A ruota, a due soli decimi di distacco, la squadra giovinazzese con 38,700. “Il dispiacere di non aver centrato il podio per un’inezia c’è, inutile negarlo – osserva Marisa Stufano, allenatrice del gruppo con Anna Plotkina – Resta comunque un risultato storico per la nostra squadra e che migliora il quinto posto dello scorso anno, onorandoci inoltre di essere l’unica società del sud presente alla finale e a ridosso di tre squadre che militano in serie A1”.

Nulla da fare, invece, per la qualificazione alla finale del Campionato Nazionale di Specialità: ad Arezzo, il 9 e ed il 10 maggio, nessuna delle quattro ginnaste è riuscita a raggiungere un punteggio utile per la qualificazione alla fase successiva del campionato. Nella categoria Junior Giulia Peroni si è piazzata dodicesima con la fune e tredicesima con le clavette. Tra le Senior, invece, Francesca Denardi si è classificata al decimo posto nell'esercizio con fune e al nono in quello col cerchio, totalizzando un punteggio non bastevole per accedere alla finale del giorno successivo. Non è andata meglio nemmeno nella gara a coppie: nell'esercizio clavette-cerchio Erika Lavacca e Doriana Maggio non sono andate oltre il decimo posto finale. N. 6 - Giugno 2015

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E vai Fidens!

Nicola Miccione

La squadra di Nacci vola in Promozione. Entusiasmo in paese per il secondo posto finale

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ono le ore 21.12 di domenica 3 maggio quando l’ultima sirena del PalaBalestrazzi di Bari fa esplodere la gioia della Giovinazzo cestistica: prima contenuta nel domicilio della Don Bosco Bari, poi straripata sino a tarda notte per le vie del paese. La Fidens vince il duello all’ultimo respiro col Basket Noicattaro, superato nel palezzetto di via De Ceglie al penultimo turno di campionato, e torna in Promozione. Eppure la conquista del secondo posto nel girone B rischiava di naufragare dopo il ko nel derby interno con la Virtus 2014 Molfetta. «Dopo quella sconfitta – ricorda il presidente onorario Franco Piscitelli – persi letteralmente le staffe. Ce l’avevo con i miei ragazzi, scesi in campo senza mordente». Loro il campionato non solo lo hanno continuato a suon di successi (tre nelle ultime tre giornate), ma hanno anche ottenuto l’ambito secondo posto. Un’impresa firmata dal coach Gaetano Nacci e da un gruppo di giocatori rivelatosi da subito fra i primi nel raggruppamento: i play Emanuele Castrignano, Davide Gadaleta e Giuseppe Bavaro, le guardie Eugenio De Cillis, Vito Depalo, Michele Fiore e Davide Depalma, le ali 30

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piccole Francesco Bove, Fedele Castrignano e Andrea Stufano, le ali forti Angelo Farinola, Alessandro Sigrisi, Mauro De Ceglia e Damiano Labombarda e i pivot Gaetano Labombarda, Giuseppe Bonserio, Carmine Armenti e Pasquale Bensi Depalma e l’idolo della gradinata Giulio Cesari. Tutti hanno portato il loro mattone per costruire la promozione. Alle loro spalle una società ottimamente organizzata e composta da Vincenzo Castrignano, Angelo De Pergola e Vincenzo De Palo. Non ultimi le decine di tifosi che in ogni partita casalinga hanno riempito i gra-

doni del vecchio Palasport, tra i quali , un ragazzo diversamente abile che grazie all’amore per i ragazzi biancoverdi è tornato a sorridere. Su tutti, però, l’inossidabile Franco Piscitelli: «A Noicattaro, all'andata, dopo una sconfitta sul filo di lana, mi alzai, andai via. Mi chiusi nello spogliatoio. A casa non dormii per tutta la notte». Poco male: al ritorno la Fidens Giovinazzo s’è rifatta con gli interessi. Ora è in Promozione, nella pallacanestro degli adulti. Con l’ambizione di diventare una adulta della pallacanestro regionale. In tutti i sensi.

Calcio: 7° posto finale per l'Usd in Promozione

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i è concluso al settimo posto il ruolino della Usd nel campionato di Promozione, a quota 45 punti. A suggellare il torneo della squadra allenata da Savoni, il tennistico 3-6 subito sul campo del'Uc Bisceglie terzo in classifica: un risultato che ha fatto pendere verso le sconfitte un bilancio fatto da 12 vittorie, 9 pareggi e 13 ko. Saldo negativo anche nel confronto fra reti realizzate, 46, e subite, 50: un trend negativo manifestatosi nel girone di ritorno, quando i biancoverdi hanno progressivamente perso distanza dal terzetto di testa, smarrendo le residue ambizioni playoff. In vista della stagione 2015-16 è previsto il ritorno al campo sportivo De Pergola, dopo l'esilio forzato nella vicina San Pio. (Anna Rita Fasano)


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