2015 01

Page 1

Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XIX N. 1 Gennaio 2015 Euro 2,00


Nuove Aperture a Giovinazzo:


Editoriale

Questa l’ho già vista R

Filippo D’Attolico

Ora, non possiamo tacere che anni e anni sono passati e tanti sono stati i forti richiami, attraverso le pagine di questo giornale, a colori o in bianco e nero, che abbiamo lanciato. Erano voci di alta marcatura motivate ed argomentate con un chiaro ed univoco: “APPELLO DISCARICA”. Peccato che sia rimasto lì, tarpato nelle spesse mura di via Cattedrale 38, come fosse stato un “affare” privato, forse un nostro puntiglio. Tanto, però, è stato il silenzio che ci ha circondati e la non curanza in genere emersa al nostro strombazzare, quasi ad evidenziare la completa insensibilità che spesso circuisce questa città e che, per la verità, è propria un po’ di tutti: singoli cittadini ma anche entità associative di qualsivoglia natura che, assorbite dalle proprie specifiche attività, poco hanno tenuto conto della gravità dei fatti denunciati. Intanto quelle collinette di san Pietro Pago sono cresciute in quota e nel loro invasivo processo di continuo ampliamento hanno anche inglobato le vie vicinali che conducevano ai campi agricoli oltre quella località. E la strada principale “san Pietro Pago”, sin dall’agosto 2013, è completamente transennata e chiusa al traffico per il crollo della parete confinante con il sito della discarica. All’attualità, migliaia, ci risulta, siano le firme raccolte per dire no a quella tanto discussa ordinanza sindacale: associazioni, movimenti, organismi raccordati in un comitato cittadino, stanno svolgendo una attività che per la forza e determinazione messa in campo, pare voglia recuperare il tempo perduto in passato. Mai come in questo caso ben vale un detto: «Che il tempo perso, a chi men n’ha, più duole».

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

Collaboratori

iparte con una denuncia l’anno 2015, mie care lettrici e lettori. Una denuncia che si riallaccia proprio ad una foto di copertina del nostro mensile del novembre 2009; in quel numero come potrete ricordare, (o in alternativa rileggere consultando l’archivio redazionale sul sito www.incittagiovinazzo.it) pubblicammo una appropriata indagine sulla tanto dibattuta questione rifiuti che, per quanto ci riguarda, è stata alla ribalta del nostro mensile a partire da febbraio 2002. A quell’epoca alcune cave di estrazione di pietra locale, da tempo dismesse nell’agro giovinazzese di San Pietro Pago, già utilizzate per sversare rifiuti in maniera incontrollata, mostravano ancora evidenti i sedimi superiori di quelle voragini, a memoria della antica e preziosa operosità dei cavamonti che tagliavano gli strati di roccia per ricavare blocchi di calcare da destinare alle costruzioni di case ed edifici vari. Ma quelle cave a poco a poco (!?) sono state colmate fin alla superficie dei terreni circostanti per poi diventare, con l’abbancamento continuo di rifiuti, collinette visibili anche a distanza, in un territorio costiero come il nostro. Sopralzi di rifiuti, evidenti non solo alla vista, ma anche all’olfatto, specie in talune giornate in cui il clima è caratterizzato da una brezza che porta in città la presenza di quel maleodorante ammasso indifferenziato, scaricato in quel sito e proveniente da ogni dove. Nel corso del 2014 in diverse particolari occasioni siamo tornati sull’argomento, per dire il nostro NO allo scempio che si stava perpetrando, soprattutto per smuovere l’indifferenza che la gestione della cosa pubblica ha sempre mostrato su un tema così scottante per le sue terrificanti conseguenze a danno della salute pubblica.

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

Michelangelo Buonarroti

Abbonamenti:

Fedele Capurso

Mauro Capurso

Giuseppe Demartino

Italo Cinquepalmi

Roberta Deruvo

ITALIA SOSTENITORE BENEMERITO ESTERO: U.S.A.

Gaetano Nacci

n.

ORARI DI APERTURA SEDE:

Frank De Santis

Dario Verolino

Chiara Marolla

Marilena Marino

Beatrice Andriano Cesari

Responsabile fotografie

Corrispondente estero

Direttore Responsabile

Presidente

Padre Spirituale

Filippo D’Attolico

Gabriella Serrone

Responsabile estero

Gerardo Nardò

Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00

Nicola Coppola

Nicole Palermo

Nicola Marinelli

Redazione

Luigi Verzillo

Responsabile archivio

Michele Amoia (347 .79852 81)

Responsabile abbonam.

Giuseppe Dagostino (Tel. 34 0 25710 77)

Responsabile pubblicità

347.5231877

17099706

oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto

IBAN IT53 B010 1041 3800 4120 0001 523

intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Fotolito e Stampa

Segretario

20 30 50 150

con versamento sul c/c postale

Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 340 1062022 - E-mail: fidatto@libero.it

D. Nicola Gaudio

Euro Euro Euro $

« Grafiche Ferrara» Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del Colle Tel./Fax 080 3811927 www.graficheferrara.com info@graficheferrara.com

Chiuso in tipografia il 29 Dicembre 2014 Gianluca Battista

Girolamo Capurso

Giuseppe Dagostino

Giuseppe Dalbis

Nicola Miccione

Marzia Morva

Filippo Luigi Fasano

Giuseppe Maldarella

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

www.incittagiovinazzo.it N. 1 - Gennaio 2015

3


Opinione

DISCARICA, IL SOLITO INUTILE B Giuseppe Maldarella

Quand’è che si conosceranno gli eventuali effetti avversi alla salute pubblica?

È

scoppiato nuovamente il caso discarica dopo che Depalma ha emesso l’ordinanza di prosecuzione dell’abbancamento dei rifiuti provenienti da gran parte dei Comuni della Provincia sui vecchi lotti I, II e III di S. Pietro Pago. Della questione ne aveva fatto già cenno D’Attolico nel suo editoriale del mese di novembre scorso riportando la decisione presa, il precedente 3 ottobre, dall’ATO/BA (la Comunità associata dei Comuni della Provincia per la gestione unificata dei rifiuti urbani), di mantenere attivo il sito giovinazzese anche dopo l’esaurirsi delle capacità di stoccaggio dell’ultimo lotto il VI°, costruito quattro anni or sono in adiacenza del vecchio impianto. Non si può disconoscere che questa evenienza non fosse prevedibile o che non se l’aspettassero i nostri amministratori che, appena agli inizi di marzo, hanno discusso della questione in un Consiglio Comunale, convocato specificatamente sull’argomento, e che si concluse con l’unanime deliberato di avversare qualsiasi tipo di incremento della discarica. Un deprecabile esempio di incoerenza dei signori consiglieri di maggioranza che, in rappresentanza della comunità locale, dicono di voler impegnarsi nell’interesse dei cittadini, ma si rivelano poi solo comparse marginali sul palcoscenico della politica cittadina. E già, perché anche loro si nascondono dietro la giustificazione dell’asserita necessita di evitare rischi per la salute pubblica e della urgenza di tutela dell’ambiente di cui si è preoccupato, appunto, il nostro Sindaco che, senza un riscontro con l’assemblea civica, ha emesso l’ordine di far proseguire il conferimento dei rifiuti a S. Pietro Pago mediante la riapertura dei primi lotti di discarica, ricavati col riempimento della cave di pietra dismesse ed il loro sopralzo. La faccenda non poteva non lasciare grossi strascichi, tant’è che, a distanza di qualche giorno, ha scatenato una bagarre di proteste formali e di risentite contestazioni da parte di gruppi associativi e organi di stampa e, ancora, di attacchi da organismi di partito d’opposizione che hanno dato 4

N. 1 - Gennaio 2015

luogo anche ad una specie di movimento rivolto a contrastare la decisione sindacale, allo scopo di indurre il Sindaco al ritiro di quel famigerato dispositivo, messo in atto con un procedimento fuori dall’ordinario. Per la verità in questo frangente la responsabilità di Depalma è del tutto circoscritta per essersi imposto da sé l’adozione di una ordinanza non di sua spettanza e che, nelle pregresse circostanze, è stata sempre assunta dal Presidente della Regione la cui potestà ora gli viene preclusa, avendo per legge esaurito quelle facoltà speciali in passato esercitate d’intesa con lo stesso Ministro dell’Ambiente. Infatti, i dispositivi di legge in materia prevedono che il ricorso a provvedimenti straordinari del tipo di quello in questione hanno carattere provvisorio e, quindi, limitati ad un arco di tempo sufficiente a trovare soluzioni adeguate a far cessare l’emergenza che ne motiva la straordinarietà dell’atto. Purtroppo, l’emergenza rifiuti nel territorio provinciale è senza fine, nel senso che, ancora, dopo oltre dieci anni di vigenza di legislazioni speciali emanate per la gestione integrata del servizio, non si è riusciti ad introdurre linee di smaltimento definitivo a ciclo chiuso. Le procedure di trattamento dei rifiuti esperite nella nostra area producono, infatti, un quantitativo di materiale residuale e avanzi di cernita da pretrattamento che deve essere smaltito in discarica insieme con il rifiuto indifferenziato che, ancora oggi, si aggira all’80% di RSU di raccolta nei vari Comuni. Il sito di S. Petro Pago è l’unico rimasto operativo per cui l’impianto viene sistematicamente stressato con queste assurde autorizzazioni a sopraelevare le quote di chiusura dei singoli lotti allo scopo di ricavare grossi aumenti di volumetria e consentire lo stoccaggio in altezza di ulteriori rifiuti che non si sa dove altrimenti andare ad ammassare. Questa la grave pecca del Depalma che, dietro la promessa di una cospicua assegnazione di fondi per la rigenerazione del verde pubblico cittadi-

no, ha rassicurato l’Assemblea dell’ATO che avrebbe provveduto direttamente lui, in qualità di Sindaco, ad impartire l’ordine per la continuazione dell’attività di smaltimento mediante la sopraelevazione dei lotti più vecchi della discarica. Una soluzione questa che ha permesso di escludere l’Istituzione Regionale cui spetterebbe, invece, tale incombenza trattandosi di una emergenza che traguarda un territorio diverso e ben più vasto di quello comunale.

Altro Sindaco ed Amministrazioni civiche del passato, piuttosto, dovrebbero essere chiamati a rispondere di ciò che è diventato l’enorme complesso di discariche di S. Pietro Pago e, su questo complicato affare, un dovuto mea culpa dovrebbe farlo proprio l’opposizione di sinistra riportando indietro di dieci anni il nastro della storia della propria conduzione amministrativa. L’attuale sconvolgente scenario montuoso che svetta nella antica contrada di San Pietro Pago lo si deve anche a tutte quelle scelte azzardate dell’asse Natalicchio-Magarelli. Già nell’ottobre del 2002, appena dopo qualche mese dall’insediamento dell’Amministrazione di centro-sinistra, si convenne di accordarsi con il gestore SPEM S.p.A. per la messa a norma del sito e la contemporanea rimodulazione delle quote di volumetria dell’intero impianto della discarica,


BLA BLA BLA

oltre che alla sua assunzione alla titolarità comunale (contratto in forma pubblica n. 60387 del 26.09.2003). E poi, come se non bastasse, nel luglio-settembre 2009, sempre dietro la motivazione dell’impellente emergenza ambientale, si portò il Consiglio Comunale a due altre importanti decisioni. Fu deliberato un notevolmente ampliamento dell’impianto con la costruzione del VI° lotto e la progettazione del centro “a regime” di biostabilizzazione cui non si è ancora dato corso, nonostante sia stato reso cantierabile sin dal maggio 2012 con una spesa, a totale carico del gestore Daneco, di circa € 40.000.000. Dunque, a ben considerare tutte queste circostanze e le discutibili scelte dell’ATO, ormai legato agli indirizzi degli organi regionali di cui ora è succube lo stesso Depalma per il suo improvvido gesto, non si può certo dire, che senza questo suo intervento, si sarebbe scongiurato quanto oggi gli viene contestato, perché altra autorità pubblica avrebbe certamente provveduto al suo posto. Tante volte negli ultimi tre anni abbiamo assistito ad analoghi provvedimenti di aumento di volumetria della discarica (il VI° lotto) senza che ci sia stata mai una qualche rimostranza, neppure da parte dei politici che oggi occupano i banchi del Consiglio. Né si intravvede, allo stato degli atti, alcuna volontà politica di chiudere la discarica e di mettere a punto la copertura finale e la gestione del post-esercizio. Questa è solo una pia illusione, perché, in un modo o in un altro, una azione combinata delle Autorità regionali avrebbe non solo dato corso, anche di fronte ad un diniego del Sindaco, alla sopraelevazione dei lotti I, II e III, ma nell’immediato non si può escludere che, in assenza di altre soluzioni, si metta mano all’attivazione del V° lotto, la discarica al servizio del centro di biostabilizzazione, appena ne sarà ultimato l’allestimento. E questo per il semplice fatto che non c’è altro Comune propenso a mettere a disposizione un’area nel proprio territorio per attrezzarla a discarica, nonostante si è da tempo alla ricerca di un al-

tro sito adeguato allo scopo, ove sversare per qualche altro anno i rifiuti se non si vuole rischiare di lasciarli per le strade delle tante città del comprensorio barese. Dunque, l’ordinanza di Depalma è lì e nessuno potrà toglierla di mezzo; e, del tutto inutili, saranno le istanze popolari e le pressioni politiche perché la si ponga nel nulla. Né approderà all’esito che ci si aspetta la prossima discussione in Consiglio Comunale ove naturalmente faranno sfoggio le poco convincenti chiarificazioni e spiegazioni dei politici e dei burocrati regionali che Depalma ha chiamato in soccorso a giustificazione della sua condotta che continua a dichiarare utile quanto necessitata. Tutto si risolverà in un classico bla, bla, bla che non potrà approdare al altro se non a lasciare le cose come sono. A questo riguardo mi viene in ausilio una reminiscenza storica: la caduta dell’Impero Romano d’Oriente nell’anno 1453 ad opera dell’orda islamica al comando di Maometto II. L’armata dei Turchi assediava Costantinopoli per farla capitolare mentre i teologi bizantini e le autorità imperiali si trastullavano a dibattere, in una specie di conclave, sul sesso degli angeli. E già, è proprio una tale immaginazione che prende corpo sullo sfondo di questa nostra tragedia. Ci si agita e ci si dibatte in discussioni infinite, animati scontri di politici e uomini di parte che da posizioni contrapposte improvvisamente diventano protagonisti a vanto delle proprie ragioni di fare opinione in questa drammatica vicenda, tutti a dibattere quale sorte riservare a questa grande “stazione” di rifiuti, per contro non ci si preoccupa minimamente del nemico subdolo ed occulto che da lì prende corpo: l’inquinamento ambientale. Proprio così, perché il punto centrale della questione è questo: Qual è il rischio sanitario e ambientale emergente dalle attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani in discarica? Negli ultimi anni, a seguito di studi epidemiologici mirati, in territori interessati da discariche, basati sull’accertamento a livello individuale della diagnosi e delle modalità di esposizione a fattori ambientali ed altri fattori, si è diffusa sempre più la “preoccupazione” per il rischio sanitario potenzialmente associabile agli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Pur non evidenziandosi, un sicuro e certo rapporto di causalità tra i siti di smaltimento e stato di salute delle popolazioni residenti in prossimità degli stessi, detti studi mettono in luce l’opportunità di effettuare indagini più appropriate ed integrative al fine di determinare tale eventuale rapporto di

causa-effetto. Ci si rende, pure, conto che nel caso di discariche, come il nostro, l’accertamento della qualità ed intensità dell’esposizione e la registrazione di effetti biologici è notevolmente complessa, poiché i rifiuti sono miscele complesse di composti chimici, agenti fisici e biologici ed, inoltre, la tossicità potenziale di ogni singolo agente può variare nel tempo a secondo pure del clima e del mezzo di trasporto stesso e nelle varie fasi del processo di lavorazione del rifiuto. Come anche diverse e differenti possono rivelarsi le vie di esposizione, inalazione, ingestione attraverso il cibo o l’acqua potabile, contatto cutaneo, le quali possono modificare le caratteristiche tossicologiche di un dato estraneo all’organismo umano. Il problema, comunque, in casa nostra, sicuramente esiste ed è anche di una certa rilevanza se si hanno percezioni più o meno attendibili di incrementi di malattie tumorali tra la nostra popolazione più direttamente a contatto con la realtà di S. Pietro Pago. E, allora, possiamo accontentarci di quanto ci dice la Daneco quando illustra gli esiti dei suoi rilevamenti e dei monitoraggi di falda all’interno del recinto della discarica, quelli per così dire, imposti dalle specifiche autorizzazioni regionali VIA-AIA, o dettate da altre autorità sanitarie? Quanto le chiarificazioni fornite dalla Daneco in sede di Conferenza di Servizi, convocata dal Sindaco prima della emanazione della ordinanza, possono lasciarci tranquilli?; chi ci assicura che le sue lavorazioni di smaltimento non hanno a pregiudicare in alcun modo la salute pubblica? Non è, invece, da ritenere oltremodo urgente ed indispensabile che, comunque, si attivi un corretto sistema di controllo e prevenzione di carattere igienico-sanitario al fine anche di verificare che l’inqui namento, ove ne fosse traccia, non si trasferisca dall’area della discarica al territorio circostante, e quindi si tenti di eliminare i possibili vettori della propagazione della contaminazione ambientale? Allora a fronte di questo stato di cose ritengo che, ora più che mai, si debba costringere il Sindaco, cui compete per Statuto comunale la tutela della salute pubblica dei cittadini, ad installare avanzati apparati di controllo e prevenzione di carattere igienico sanitario. E’, infatti, indispensabile affidare ad una agenzia esperta nel settore approfondimenti sulla qualità dell’aria attraverso impianti tecnologici di rilevamento e monitoraggio finalizzati all’individuazione di eventuali effetti avversi al nostro ambiente ed approntando altresì un programma di sanità pubblica che non escluda la comunicazione dei dati di tali rilevamenti alla cittadinanza. N. 1 - Gennaio 2015

5


Attualità

Un minuto di attenzione... prego, ovvero SINDACO PENSACI

A

Girolamo Capurso

settembre registriamo una crescita della percentuale di rifiuti differenziati con un notevole abbassamento della produzione pro-capite. Il valore ottenuto è molto più soddisfacente se raffrontato allo stesso mese dello scorso anno, quando la percentuale si attestava al 9,24%. Intanto il 16 dicembre scorso sono scaduti i termini di presentazione delle offerte per la gara riguardante il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti e il prossimo mese forse saremo in grado di informarvi più dettagliatamente. Nel panorama rifiuti un altro aspetto ci preme mettere in luce per vostra informazione. Come sempre cercheremo di farlo mostrandovi i dati ufficiali in base ai quali abbiamo potuto ipotizzare conclusioni più o meno coerenti. Nell’ultimo mese si è spesso parlato dell’incidenza sanitaria delle discariche e delle malattie che sembrano prevalere nelle zone che ospitano gli stabilimenti di smaltimento dei rifiuti rispetto ad altre aree urbane. Il Sindaco Depalma, a riguardo, in diverse occasioni, ha avuto modo di ritenere che l’incidentalità morbosa rilevata presso il nostro Comune parrebbe insignificante rispetto ad altri territori urbani del circondario, a dimostrazione che la presenza della discarica non ha incidenza causale sulla salute pubblica. Convinto di tale sua asserzione ha invitato i cittadini a leggere le relazioni dell’Osservatorio Epidemiologico Pugliese che raccoglie i dati relativi alla mortalità nella nostra regione. Questi stessi dati, gli unici ufficiali disponibili, abbiamo provato a leggerli anche noi per ricavare un nostra at6

N. 1 - Gennaio 2015

Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A SETTEMBRE 2014

Tipologia rifiuto

Composizione media prevista % raccolta differenziata da piano regionale (%) SETTEMBRE 2014

Quant it à (kg)

Destinazione

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro Rifiuti urbani misti

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

2,51 3,92 5,91 1,87 3,46 0,14 0,22 0,18 0,03 81,76

19.880 31.020 46.740 14.820 27.320 1.080 1.720 1.400 200 646.380

TOTALE

100

100

790.560

(*) Oli vegetali

PRODUZIONE PROCAPITE KG 37,764

• Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 15,72% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 18,24%

tenta riflessione che porgiamo alla vostra attenzione. Innanzi tutto ci sembra doveroso annotare che non è per nulla corretto prendere in esame solo i dati che registrano i casi di mortalità, come si è soliti fare, perché molte patologie si manifestano in maniera diversa e con modalità più o meno invasive e che, per il loro

MORTALITÀ DONNE

originarsi, sono riconducibili a fattori ambientali e che, quindi, non possono essere trascurate per un rilievo circa il rapporto di causalità con questi fenomeni esterni. A prescindere da questo secondo aspetto proiettiamo nelle tabelle i dati ufficiali distinti per sesso, così come pubblicati dall’OEP:

Osservati

Attesi

SMR

BMR

LEUCEMIE

4

2,7

145,9

99,5

TUMORE TRACHEA, BRONCHI, POLMONE

4

5,6

71,4

93,6

TUMORE VESCICA

2

1,1

177,6

100

TUMORE COLON, RETTO, ANO

7

8,7

80,4

98,5

TUMORE FEGATO E DOTTI INTRAEPATICI

11

4,3

253,6

165,8

TUTTI I TUMORI

73

76,4

95,5

99,9

TUTTE LE CAUSE DI MORTE

329

296,9

110,8

108

MORTALITÀ UOMINI

Osservati

Attesi

SMR

BMR

LEUCEMIE

2

4

49,6

99,4

TUMORE TRACHEA, BRONCHI, POLMONE

36

31,4

114,8

100,9

TUMORE VESCICA

5

6,1

82,5

96,9

TUMORE COLON, RETTO, ANO

9

9,5

94,8

98,9

TUMORE FEGATO E DOTTI INTRAEPATICI

21

8,8

238,6

174,2

TUTTI I TUMORI

130

114,5

113,5

104

TUTTE LE CAUSE DI MORTE

346

324,7

106,6

104


SPECIALE DISCARICA Per meglio comprendere questi numeri, non essendo né esperti sanitari né ricercatori del settore, abbiamo svolto una piccola ricerca che ci ponesse nelle condizioni di spiegarne le tecniche di elaborazione. Abbiamo trovato numerosi studi che si sono occupati di dette evenienze, anche se molti di questi sono stati prodotti all’estero e nelle immediate vicinanze di discariche non controllate. Riassumendo, gli agenti tossici più comunemente chiamati in causa sono: solventi clorurati, metalli (zinco, mercurio, cadmio, cromo, arsenico, piombo), idrocarburi aromatici policiclici (benzene, toluene, metilene), policlorobifenili (PCB), cloru-

2009. Nella prima colonna sono riportati i numeri certificati del nostro Comune. Nella seconda invece sono riportati i numeri attesi considerando una popolazione di riferimento (in questo caso la popolazione della regione Puglia). Ebbene abbiamo potuto rilevare che quest’ultimo dato negli anni considerati è aumentato avvicinandosi a quello delle regioni dell’Italia del Nord. Inoltre in Puglia scontiamo anche una media più alta per la presenza di siti industriali ad alto inquinamento come Taranto e Brindisi. Altra variabile importante è la componente demografica e il flusso migratorio che spesso porta i nostri concittadini al-

ri di vinile. Le vie di esposizione riconosciute sono quella inalatoria, quella alimentare (per ingestione di acqua e prodotti agricoli contaminati) e il contatto dermico. Naturalmente è difficile stabilire il nesso tra le malattie e la causa prevalente, come è difficile per i ricercatori delimitare il territorio negli stretti confini geografici dei siti presi a riferimento con insediamenti delle discariche. Le cause di mortalità sono state estrapolate considerando i molteplici studi effettuati che si rifanno alle vie di esposizione e agli agenti tossici. L’unico dato che manca dalle tabelle riassuntive è quello del basso peso alla nascita per mancanza di dati certi e pubblicati. Le tabelle si riferiscono all‘ultimo studio presentato che prende a riferimento gli anni 2006-

l’estero e in altre parti d’Italia. La terza colonna riporta un indice chiamato Rapporto Standardizzato di Mortalità SMR, che corrisponde al rapporto tra i decessi osservati e il numero di casi attesi. Essendo pertanto il rapporto O/Ax100, un valore di SMR superiore a 100 indica un eccesso nel Comune considerato, rispetto a quanto si realizza nel resto della Regione. Tuttavia, tale indicatore di mortalità non è affidabile quando è calcolato in aree geografiche con bassa popolazione rispetto ad aree a maggiore densità demografica. La quarta colonna riporta un altro indice, il Rapporto Bayesiano di Mortalità (BMR) ricavato considerando l’esistenza di gruppi di Comuni limitrofi caratterizzati da rischi di mortalità più alti o più bassi di quelli rilevati nelle aree circostan-

ti. Comuni geograficamente vicini potrebbero avere rischi simili di malattia, potenzialmente attribuibili all’esposizione a un medesimo fattore di rischio. In questo caso fa testo Bitonto e, ancora, l’inquinamento delle falde acquifere che attraversano il nostro territorio. Naturalmente qui abbiamo esposto dati di analisi di studio, criteri statistici e formule matematiche che i ricercatori utilizzano per una migliore interpretazione degli eventi dannosi alla salute umana, che per noi hanno una lettura non certo semplice. Abbiamo voluto esporvi un contesto conoscitivo incerto, in riferimento ad un quadro epistemologico in evoluzione con continui approfondimenti e indagini tecniche che si vanno facendo sempre più assidui e puntuali. Lo abbiamo fatto per voi lettori, perché possiate avere una certa comprensione di questa problematica e mettervi al riparo da rischi di strumentalizzazione da parte di coloro che dicono di saperne molto su queste cose per diffondere una certa sicurezza, ma anche di chi, in veste di ecologisti ad orologeria, formulano sentenze tragiche, come hanno fatto in passato rappresentanti importanti della maggioranza attualmente al governo della città. Non vogliamo esimerci però dal puntualizzare un fatto: Il Sindaco è la massima autorità sanitaria locale e deve svolgere un ruolo di attiva prevenzione sul territorio amministrato. Prevenzione che significa evitare ripercussioni future con un’attenta valutazione di tutti i possibili rischi che un ampliamento della discarica potrebbe provocare nelle more delle valutazioni d’impatto ambientale. Come giustamente puntualizzato da Giuseppe Maldarella nel suo editoriale, il Sindaco Depalma dovrebbe promuovere azioni indirizzate ad un monitoraggio continuo della qualità del nostro ambiente, piuttosto che bacchettare con superficialità chi accenna a possibili rapporti di causalità tra il sito della discarica e particolari malattie che investono la nostra popolazione. Per farlo gli proponiamo di utilizzare proprio quel ristoro ambientale (circa 2 euro a tonnellata) versato nelle nostre casse dai Comuni che smaltiscono, smaltiranno o semplicemente biostabilizzano i loro rifiuti a S. Pietro Pago. Sindaco… pensaci. N. 1 - Gennaio 2015

7


Attualità

Il Sindaco paladino Girolamo Capurso

O

Tutte le cifre sullo smaltimento dei rifiuti a Giovinazzo

rmai sono in tanti a mettere in dubbio la scellerata ordinanza emessa dal Sindaco Depalma di prosecuzione dell’esercizio della discarica di S. Pietro Pago con l’ampliamento del I, II e III lotto, dove si continuerà a smaltire il sottovaglio proveniente dalla lavorazione degli impianti di Bari e Giovinazzo. In molti abbiamo contestato la legittimità dell’ordinanza e nel numero del mese scorso abbiamo anche dimostrato analiticamente le ragioni di questo nostro convincimento. Questo mese analizzeremo insieme la quantità di rifiuti che arrivano a Giovinazzo e che, dopo la lavorazione, sono smaltiti nei tre lotti che tutti ormai consideravano chiusi. Per meglio comprendere l’evoluzione dell’impianto di biostabilizzazione, partiamo dal lontano 1 agosto 2003 quando con Decreto Commisariale n. 216 fu autorizzato il progetto di ripristino e rimodellamento dei profili finali del I, II e III lotto previa biostabilizzazione della frazione organica in una piattaforma di trattamento composta da 4 celle di

biostabilizzazione per una volumetria pari a 107.000 mc e capacità di trattamento di 125 tonnellate al giorno di RSU tal quale. Viene facile una considerazione: nel 2003 già si parlava di profili finali dei tre lotti che fino ad allora avevano raccolto rifiuto tal quale. Non erano ancora in vigore le norme della legge 36/2003 che dava attuazione alla Direttiva Europea 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. Per capire l’importanza di quella disposizione vi proponiamo uno stralcio dell’art. 1, in cui si parla delle finalità della legge: “Il presente decreto stabilisce requisiti operativi e tecnici per i rifiuti e le discariche, misure, procedure e orientamenti tesi a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente, in particolare l'inquinamento delle acque superficiali, delle acque sotterranee, del suolo e dell'atmosfera, e sull'ambiente globale, compreso l'effetto serra, nonché i rischi per la salute umana risultanti dalle discariche di rifiuti, durante l'intero ciclo di vita della discarica”. La costruzione del sito non

aveva tenuto in conto la nuova normativa e tale criticità è stata adeguatamente rappresentata dal Dirigente del nostro Ufficio Tecnico che considera il sopralzo dei tre lotti originari non fattibile, in contrasto con le decisioni del Sindaco. In seguito fu approvato con Ordinanza del Commissario delegato n. 35 del 26 ottobre 2005 un primo progetto di adeguamento e variante del progetto originario, redatto dalla DANECO, al fine di implementare l’attività di trattamento biologico della frazione organica (sottovaglio) di RSU indifferenziato mediante la realizzazione di 4 nuove biocelle dotate di un migliore e diverso sistema di insufflazione di aria e contenimento delle emissioni. La capacità di trattamento venne così incrementa a 250-300 t/giorno e con successiva ordinanza n.57 del 2007 fu portata a 320 t /giorno. Ora analizziamo la produzione dei rifiuti indifferenziati nei 41 comuni dell’ATO BA che nell’anno 2013 è stata di 460.000 tonn., mentre nei 20 comuni che smaltiscono a Giovinazzo è

stata di 311.000 tonn. circa che equivalgono a 850 tonn. al giorno. A Giovinazzo invece si sono prodotti circa 26 t/giorno di rifiuto indifferenziato e 2,5 t/giorno di differenziato. L’impianto di biostabilizzazione AMIU di Bari, che come Giovinazzo è a servizio dell’ATO, è stato autorizzato per 400 t/giorno di rifiuti. In precedenza alla chiusura della discarica di Trani, disposta dall’ARPA che aveva rilevato la presenza d’inquinanti nella falda connessi a un cedimento strutturale della barriera d’impermeabilizzazione, dall’impianto AMIU di Bari normalmente uscivano 300 t/g di sopravaglio e 90 t/g di sottovaglio. A Giovinazzo invece, si producevano 280 t/g di sopravaglio e 50 t/g di sottovaglio. Con la chiusura di Trani questi flussi sono

TRASPORTO E SMALTIMENTO LIQUAMI CIVILI E SPECIALI, STURAMENTO E MANUTENZIONE RETI FOGNARIE, TRASPORTO ACQUA POTABILE, SERVIZIO IMMEDIATO IN IMPIANTI AUTORIZZATI PROPRI, NOLEGGIO BAGNI CHIMICI, PER MANIFESTAZIONI, MERCATI, FIERE, ECC. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 8

N. 1 - Gennaio 2015


SPECIALE DISCARICA palma si presentò alla fine quando tutto era già stato deciso. Probabilmente non avendo preso parte alla deliberazione, non ricorda. Quindi la vera ragione che ha spinto Depalma ad emanare l’Ordinanza è di tipo finanziario. Al riguardo va evidenziato che non è possibile far ricorso ai poteri d’urgenza con giustificazioni di tipo economico. Infatti, tutti i massimi esperti di diritto amministrativo sono concordi nell’affermare che le difficoltà economiche di un comune non escludono il stati riformulati e ora da Bari escono 350 t/g di sopravaglio e 105 t/g di sottovaglio e Giovinazzo produce 327 t/g di sopravaglio e 58 t/g di sottovaglio. Ricordiamo che da Bari si smaltivano a Trani 300 t/g di sopravaglio e 90 t/g di sottovaglio. Da Giovinazzo si scaricavano a Trani 190 t/g di sopravaglio. Prima dell’ordinanza n. 62 del 06/11/2014 emanata dal nostro Sindaco, dopo la chiusura di Trani e il completamento del VI lotto, da Giovinazzo uscivano 200 t/g di sopravaglio dirette a Daneco Andria, 130 t/g di sopravaglio dirette a Taranto e 60 t/g di sottovaglio dirette a Canosa. Da Bari invece partivano 200 t/g di sopravaglio dirette a Taranto, 100 t/g a Brindisi e 100 t/g a Statte oltre a 100 t/g di sottovaglio per Brindisi. Da tutto questo si desume che adesso a Giovinazzo sono lavorati 390 t/g di rifiuti e smaltiti 160 t/g di sottovaglio. In pratica, considerando che con il nuovo ampliamento si potranno smaltire circa 55.000 tonnellate, fra un anno saremo punto e a capo.

In precedenza alla “scellerata ordinanza” n. 62, questi smaltimenti nelle discariche private della regione costavano 70,00 euro a tonnellata, trasporto escluso. Con la benevolenza del Sindaco Depalma i Sindaci dei 20 comuni che smaltiscono a Giovinazzo il loro sottovaglio, spendono solo 51,50 euro a tonnellata. Il trasporto lo hanno già pagato per portare i loro rifiuti a Giovinazzo, quindi un ulteriore risparmio. Per completezza d’informazione vi ricordiamo che la tariffa applicata per lo smaltimento a Trani, prima della chiusura, era di 47,00 euro a tonnellata. Un bel risparmio per tutti, come lo stesso Depalma ha più volte rimarcato nelle sue uscite quotidiane sul social network. Il nostro Sindaco però, e non solo lui, ha dimenticato di riferirci che il ricorso all’art 191 del codice ambientale non è stato dettato da ragioni di urgenza ed eccezionalità, perché come avete letto, i rifiuti avevano già una loro destinazione. Tali località erano state deliberate nella famosa Riunione ATO del 12/09/2014, in cui De-

dovere di richiedere le autorizzazioni regionali perché non ha rilievo giuridico l’insufficienza delle risorse finanziarie, dovendo le stesse essere destinate in via prioritaria alla gestione dei rifiuti. In conclusione, Depalma le maggiori risorse deve e può trovarle risparmiando su spese effimere e non necessarie. Il Sindaco di Giovinazzo non può e non deve essere il paladino di altri venti comuni, tra cui Bari, che è il maggior utilizzatore della nostra discarica.

Il comitato cittadino "Per la salute pubblica, no alla discarica" è partito con una serie d’iniziative che vanno dal volantinaggio per spiegare ai cittadini le motivazioni del NO alla sopraelevazione dei lotti I, II eIII della discarica di S. Pietro Pago alla raccolta di firme per una petizione da presentare al Sindaco Tommaso Depalma prima del Consiglio comunale monotematico del 09 gennaio 2015. Al termine del percorso di sensibilizzazione siete tutti invitati alla manifestazione del 03/01/2015.

N. 1 - Gennaio 2015

9


Attualità

Novità a Ponente Gianluca Battista

Q

Bandita la nuova gara d’appalto per il Lungomare Marina Italiana

ualcosa si muove a Ponente. Il Lungomare Marina Italiana ed il tratto costiero interessato dall’ingabbiamento potrebbero tornare presto a nuova vita. Almeno è quello che ha lasciato intendere il sindaco Tommaso Depalma nei suoi interventi durante le festività natalizie. Il primo passo è stato fatto dalla Giunta Comunale il 28 novembre scorso quando, grazie ad una delibera, 10

N. 1 - Gennaio 2015

è stato dato mandato all'Ufficio Tecnico di indire la gara per il “Consolidamento della fascia costiera per cedimenti e crolli”. Il progetto del Lungomare di Ponente è stato poi fatto rientrare nel Piano Triennale (2014-2016) dei Lavori Pubblici approvato in data 7 agosto 2014. Agli inizi di dicembre lo stesso UTC ha bandito una nuova gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori. Il termine per presenta-

re la propria offerta, si legge negli atti comunali, è il 5 gennaio prossimo, mentre le buste saranno aperte il 12 gennaio. I concorrenti, sempre secondo il bando, dovranno versare una cauzione di 31.989, 26 euro, pari al 2% del valore stimato oggetto di affidamento secondo quanto previsto dalle norme di legge. L’aggiudicatario dovrà poi versare una ulteriore cauzione definitiva di importo non


La zona interdetta al traffico

inferiore al 10% ed una serie di polizze assicurative come previsto dal capitolato di spesa. Dallo stesso bando di gara si evince che il quadro economico arrivato fino alla fase di validazione progettuale prevede 1.600.000 euro circa di lavori a corpo, di cui 1.581.000 euro per prestazioni contrattuali soggette a ribasso e 17.534 euro per gli oneri relativi alla sicurezza. Molta attenzione è stata prestata all’aspetto legato al vincolo di fiducia tra l’amministrazione e la ditta che vincerà l’appalto. Il segnale è chiaro: il Comune di Giovinazzo non vuole più correre rischi ed incappare nelle maglie della giustizia amministrativa, quella che ha di fatto rallentato l’intero iter per quasi 6 anni. I fondi ministeriali, infatti, erano arrivati nel lontano 2008, quando a Palazzo di Città c’era il centro-sinistra guidato da Antonello Natalicchio. Il dicastero allora guidato dalla forzista Stefania Prestigiacomo aveva stanziato quel danaro vincolandolo all’utilizzo per il risanamento costiero. Dopo il primo bando vi

era stato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte della lucana “Codra Mediterranea”, esclusa dalla gara e quindi riammessa ad un secondo bando. I potentini si aggiudicarono la seconda selezione, ma fu la “Soc. Coop Braccianti Riminese” a sua volta a ricorrere alla giustizia amministrativa, che questa volta diede ragione agli amministratori locali. Il patatrac nell’estate 2013, quando la nuova Amministrazione

comunale rescisse il contratto per mancanza del vincolo di fiducia. La “Codra Mediterranea”, era l’accusa, aveva fatto firmare il progetto definitivo ad un ingegnere che non era più tale, non iscritto più all’Albo professionale della sua provincia. Al riguardo è in corso un procedimento giudiziario in cui non vogliamo entrare. Quel che conta è che il Comune di Giovinazzo, e siamo nuovamente alla stretta attualità, ha potuto bandire questa nuova gara e lo ha fatto in tempi strettissimi onde evitare la perdita del finanziamento ministeriale. Una gara al ribasso, certo, ma che non terrà conto di quell’unico parametro, dovendo i vincitori garantire standard di qualità molto elevata. Per il primo cittadino la cantierizzazione potrebbe iniziare in primavera o al più tardi a settembre 2015, ma questa volta non ha inteso far proclami, scottato dalla precedente esperienza, affidandosi al lavoro dei tecnici e limitandosi a dire di voler solo «sistemare finalmente un cartello sul lungomare Marina Italiana che indichi la data di inizio dei lavori». Un moderato ottimismo sembra filtrare anche dalle stanze di Palazzo di Città, mentre i giovinazzesi mantengono l’atteggiamento di chi ne ha viste troppe per fidarsi completamente della macchina burocratica. Che la saga stia giungendo davvero alla fine? A dirlo saranno i prossimi mesi.

La gabbia è lì da troppo

N. 1 - Gennaio 2015

11


Riceviamo e Pubblichiamo

L’imperterrito Tom

Miei cari lettori e lettrici,

avrei voluto occupare meglio questo spazio, ma è doveroso da parte mia, interpretando il pensiero di tutti i miei collaboratori, mettervi a conoscenza dello stupore che ha coinvolto tutti quanti noi alla lettura degli auguri, di provenienza del Palazzo di città, formulatici di pugno dal Primo Cittadino. Lo sconforto oltre al disappunto provocati da quella nota dalle sembianze augurali sono stati rappresentati direttamente a Depalma con un mio scritto che qui ho accluso.

Il Mensile di Giovinazzo dal 1997

Registrazione Tribunale di Bari n. 1307 del 20/01/1997

C

AL SINDACO DE PALMA TOMMASO

COMUNE DI GIOVINAZZO

ome si è solito da ormai quasi un ventennio, la nostra Redazione di via Cattedrale si riunisce, con una frequenza settimanale, per dibattere ed approfondire problematiche da sottoporre all’attenzione dei lettori. Nell’approssimarsi di fine anno, oltre che fare un bilancio della nostra azione e pianificare il lavoro per il futuro facciamo un riscontro delle comunicazioni augurali provenienti dai lettori ed organismi associativi. Fra la corrispondenza in arrivo a protocollo è stata registrata dal nostro segretario, il 12 dicembre, anche una busta con il timbro del Comune di Giovinazzo, contenente un cartoncino natalizio in uso commerciale, di quelli con si si è soliti scambiare frasi, spesso convenevoli, di auguri natalizi. Grande stupore ha suscitato fra i presenti il contenuto di quelle sue espressioni gettate di pugno, ispirate da un intento tutt’altro che sincero a porgere il segno augurale. Lo sconcerto è stato generale perché, dal tenore di quel suo scritto da Primo Cittadino, si è capito che neppure in occasione della festività natalizia, che fa richiamo alla umana pace, si è trattenuto dal far sentire la sua acrimonia nei confronti di chi fa giornalismo non adulatore. La Redazione, a cui ha voluto indirizzare quel suo sdegnoso comunicato, non può che essere fortemente risentita e, in tutta la sua composizione di uomini e donne di ogni età e cultura, ha deciso, mio tramite, farle pervenire piuttosto gli auguri più sentiti a che possa rinsavire nella sua condotta relazionale. Giovinazzo, 15 dicembre 2014

12

N. 1 - Gennaio 2015

Filippo D’Attolico


Ma Lui, imperterrito non si ferma!

E

d è, ormai, evidente: il Sindaco non riesce a placare la sua ira neppure a Natale. L’inconsistente oltre che assurda composizione fraseologica della risposta che ci perviene, allusiva ad una nostra azione di giornalismo non veritiero, rimarca il profondo convincimento che Tom ha nei nostri riguardi, considerandoci addirittura uno strumento di propaganda. Anche questo suo scritto l’abbiamo voluto rendere pubblico a significare che non ci fermeremo dal “propagandare” le sue menzogne. F. D’A.

Gentile Direttore,

Con preghiera di pubblicazione ma quei pannelli pubblicitari sono segno di civiltà o inciviltà? Sono un residente di via Marina e ho notato con grande piacere l’allestimento dei pannelli effettuato per conto dell’Amministrazione, insieme ad altri arredi nautici, lungo la passerella di affaccio al mare su via Marina. Peccato però che spesso quegli ingombri vengono presi di mira da chi, con grande senso di inciviltà, compie azioni deprecabili che vi segnalo in senso di denuncia. La mia segnalazione giunga alle autorità competenti affinchè siano più vigilanti individuando e condannando chi maldestramente fa un uso improprio di un bene che appartiene alla collettività. Lettera firmata

N. 1 - Gennaio 2015

13


Attualità

IVE, il proprietario cambia nome Giuseppe Dalbis

La Città Metropolitana dovrà occuparsi dell’Istituto Vittorio Emanuele ma potrebbe optare per la continuità

G

ennaio 2015: la Provincia di Bari diventa Città Metropolitana. Il nuovo ente eredita tutto il patrimonio immobiliare, compreso l’Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo. Sarebbe quindi in scadenza il mandato del consigliere provinciale Nicola De Matteo, inviato dal presidente Schittulli ad occuparsi della sua gestione a luglio 2013. “Sarebbe” perché De Matteo ha seguito la consigliera metropolitana Anita Maurodinoia nella fondazione del movimento “Sud al Centro”, staccatosi dall’area di centrodestra bloccata nella designazione del candidato governatore. La nuova formazione potrebbe avere un peso per il Comune di Bari e con-

14

N. 1 - Gennaio 2015

tare nelle nomine metropolitane, per cui è possibile che De Matteo resti al suo posto per motivi politici, per assicurare una continuità e perché può essere premiato il suo operato. «In questo anno e mezzo – ricorda il consigliere uscente – abbiamo avviato un recupero strutturale dell’immobile, reso vivibile con iniziative culturali anche di altissimo livello. Abbiamo in programma eventi straordinari intesi a rivitalizzare il patrimonio architettonico di questo luogo e ho elementi per credere che si possa creare un polo culturale di interesse regionale. Bisogna pensare al rilancio completo invece che pensare a trovare qui riparo per la propria associazione, come fanno in tanti; la

più grande sciagura per questo bene sarebbe lo spacchettamento che impedirebbe il recupero dell’intera struttura e la restituzione alla comunità tutta, non solo quella giovinazzese». La Provincia aveva destinato 10 milioni di euro, la metà della cifra necessaria, per il recupero tramite project financing. Non si è potuto procedere a causa dell’occupazione dei locali da parte di ASL e associazioni e il finanziamento pubblico è andato perso, a meno che non si riesca a recuperare dal bilancio, che i giornali danno in rosso, ereditato dalla Città Metropolitana. E la ASL è ancora all’interno con SIM, SerT e Farmacia Comunale. «Sono servizi alla persona – tiene a precisare

De Matteo – per pazienti sensibili per cui non ho mai voluto forzare l’uscita; sto lavorando assieme all’ing. Carbonara dell’Ufficio Tecnico ASL per trovare una soluzione idonea che consenta di non attendere la realizzazione della cittadella della salute. La firma dell’accordo sarebbe il mio primo atto se fossi riconfermato. Tutte le associazioni regolarizzerebbero la loro posizione per il tempo necessario alla ASL, anche quelle senza regolare contratto che non ho voluto buttar fuori per non sfidare la città. Con la liberazione dei locali partirebbero i progetti». Ma quali progetti? Per l’ormai ex consigliere è necessario un concorso di idee europeo, «intanto continueremo ad animare gli ambienti come abbiamo fatto dal primo momento attraverso mostre importanti, cercheremo di far in modo che i cittadini, dai più piccoli agli anziani si riapproprino di questi spazi di tutti; vederli vissuti è davvero emozionante, per questo collaboreremo intensamente con le scuole. È sempre interessato all’IVE l’artista internazionale Tarshito, per l’estate punto ad un festival internazionale della danza che coinvolga dieci compagnie europee con benefici per tutto il paese e vorrei portare una mostra d’arte contemporanea d’intesa con la Biennale di Venezia». Tutto questo è possibile ma è un’ipotesi che parte dal presupposto che nulla cambi nella gestione dell’IVE. E se invece la Città Metropolitana decidesse diversamente? Cosa potrebbe volere l’unione dei 41 comuni? Solo in primavera, ossia dopo qualche mese necessario al reale passaggio di consegne, si potrà sapere quale destino attende l’Istituto Vittorio Emanuele.


Attualità

Per amore, solo per amore (della cultura)

Librincittà

Fedele Capurso

Nella serata di domenica 14 dicembre, presso la Chiesa di San Giovanni Battista, si è ricordato Pasquale Festa Campanile

È

stata la Santa Famiglia il tema del quinto appuntamento di "Librincittà", la, ed ora possiamo dirlo, fortunata rassegna letteraria organizzata dal nostro mensile con la collaborazione dell'Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine. Siamo a dicembre, il mese della natività, e il libro scelto per l'occasione dalla nostra redazione è "Per amore, solo per amore" di

Pasquale Festa Cam panile, scrittore, sceneggiatore e regista scomparso nel 1986. Un romanzo non proprio convenzionale, perlomeno per quanto riguarda la scelta dei protagonisti, pubblicato nel 1983 e vincitore nell'anno successivo del Premio Campiello. Introdotto da Gianluca Battista e letto in alcuni suoi passaggi da Gabriella Serrone, il li-

bro di Festa Campanile narra la vicenda umana di Giuseppe e Maria, negli anni precedenti e immediatamente successivi la nascita del Cristo. Ma il lato più interessante e per certi versi rivoluzionario è il modo dello scrittore di trattare la narrazione, ovvero descrivendo forse una delle storie d'amore più belle, straordinarie e allo stesso tempo difficili della storia come un rapporto tra due comuni innamorati, seppur accumunati da un destino speciale, con i loro sentimenti, le loro gioie e le loro paure. La serata ha visto anche la partecipazione della Corale di San Domenico di Molfetta, diretta dalla Maestra Tonia De Gennaro, che ha intervallato la lettura con brani musicali tratti dal repertorio della nostra tradi-

zione natalizia, in cui hanno potuto dare grande dimostrazione di bravura i soprani Ester Facchini e Federica Altomare, e il Maestro Emanuele Petruzzella. Letteratura e musica, due forme d'arte differenti ma che parlano la stessa lingua. Senza dubbio un buon modo per salutare quest'anno ormai terminato e darci appuntamento al prossimo incontro.

N. 1 - Gennaio 2015

15


42 Km di bellezza Fedele Capurso

Positiva la prima edizione di Puglia Marathon, con la speranza che possa diventare un appuntamento fisso nel panorama podistico nazionale

S

e fino allo scorso anno abbiamo sempre associato alla data del 21 dicembre la ricorrenza del solstizio d'inverno, probabilmente dovremmo rivedere le nostre abitudini. Il 21 dicembre appena trascorso Giovinazzo, assieme a Trani, Bisceglie e Molfetta, è stata protagonista della Maratona delle Cattedrali, e ci sono tutte le premesse per cui questo evento possa ripetersi in futuro, anzi implementandosi e configurandosi sempre più come una realtà consolidata e ambiziosa. Solo un anno fa sulle pagine di questo mensile vi avevamo raccontato il sogno che si apprestava a diventare realtà di Giuseppe Casale, presidente di Puglia Marathon, e della sua squadra, e adesso possiamo finalmente scriverne avendone in mente e davanti agli occhi vivide le immagini. Come molti di voi già sapranno Giovinazzo, pur in condizioni climatiche non perfette, considerata la pioggia che per qualche tempo ha complicato la garadei moderni Filippide, variabile naturalmente indipendente dalle capacità degli organizzatori, ha ospitato l'arrivo della maratona, della mezza maratona e della 10 km, laddove 16

N. 1 - Gennaio 2015

ciascuna di queste gare ha invece avuto inizio da una delle altre città impegnate nell'organizzazione dell'evento. Ma Puglia Marathon non è stata solo questo, non è stata solo agonismo e competizione. Oltre alla maratona, di cui segnaliamo i vincitori, Vito Sardella da Monopoli per la

classifica maschile e Patrizia Signorino da Torino per quella femminile, l'organizzazione ha curato l'allestimento di una serie di iniziative collaterali nei giorni precedenti la gara, come l'apertura di alcune chiese nel centro storico, un concerto piano e voce e lo spettacolo di cabaret di Gianni Ciardo venerdì 19, il


pasta party di sabato 20, il concorso "Con... corri Giovinazzo" con i bambini delle scuole elementari delle quattro città, e le esibizioni di alcune associazioni locali, giusto per citarne alcune. Una bella carrellata di eventi, che voleva, negli intenti, mettere in risalto le tante peculiarità e potenzia-

lità del nostro territorio, e in cui la maratona potesse fungere da volano per un sistema più ampio e meno settoriale di quello propriamente agonistico. Una maratona slow, in grado di offrire agli atleti un paesaggio e una cornice con pochi rivali. Nonostante fosse questa la prima edizione, la Maratona delle Catte-

drali ha riscosso un buon successo di partecipazione, 1388 atleti tra tutte le categorie, e l'organizzazione ha risposto positivamente. Appuntamento dunque alla prossima edizione, che si preannuncia, a detta dello staff di Puglia Marathon, ancora più interessante, non solo sotto il profilo tecnico. N. 1 - Gennaio 2015

17


Un mese in pillole Incendio in Via Lupis, due auto in fiamme I mezzi erano parcheggiati vicini. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco

Nicola Miccione - Foto Roberto Russo

6 DICEMBRE – È divampato nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre il rogo che ha distrutto una Citroen C1 ed una Fiat Punto posteggiate in via Lupis. È successo tutto intorno alle ore 02.30, quando una la prima auto alimentata a gas di petrolio liquefatto, per cause in corso d'accertamento ma che propendono per il dolo, ha preso fuoco nella parte anteriore sinistra. Le fiamme, alcuni scoppiettii e l'odore acre dell'incendio hanno svegliato i residenti della zona, Ritornano i roghi d'auto mentre in poco tempo il rogo si è propagato ad un'altra auto, una Fiat Punto alimentata a gas metano, parcheggiata proprio accanto alla Citroen C1. Una nuvola di fumo ha immediatamente invaso l'intero rione ed è li che i residenti scesi in strada hanno temuto il peggio. Immediata è partita la chiamata ai Vigili del Fuoco e la corsa per domare le alte fiamme che, nel frattempo, avevano anche lambito un palo della pubblica illuminazione. Tanto più che anche una abitazione sita al piano terra (fortunatamente disabitata) ed un portone, ai civici n. 53 e n. 55, sono stati intaccati pesantemente dalle fiamme. Sul posto, i caschi rossi del Distaccamento di Molfetta dopo aver provveduto a spegnere il rogo, che ha danneggiato in maniera rilevante anche la pavimentazione stradale, hanno eseguito numerosi rilievi all'interno dei due veicoli, alla ricerca di tracce utili. In via Lupis, come da prassi, si sono fiondati anche i Carabinieri del Nucleo Radiomobile in servizio presso la Compagnia di Molfetta e successivamente quelli della Stazione di Giovinazzo, che hanno dato il via a serrate indagini sull'incendio, che procedono nel massimo riserbo.

100 anni di attività festeggiati col Presepe Omaggio ad un lettore santospiritese

Gianluca Battista

8 DICEMBRE – La tradizione è tale e va rispettata. Se poi si festeggiano i 100 anni di onorata attività della sala da barba di famiglia, il rito diventa storia. Così anche noi di “in Città” abbiamo voluto rendere omaggio al presepe di Sebastiano Capogna, detto Nino, lettore santospiritese del nostro periodico. E l’inaugurazione del suo piccolo grande capolavoro all’interno dell’Antica Barberia, fatto, ci ripetiamo quasi ogni anno, in buona parte con materiale riciclato, è stata anche l’occasione per scoprire la chicca all’interno della rappresentazione della Natività. Ed eccola l’antica sala da barba del nonNino Capogna e il suo presepe no e poi del papà, riproposta in scala minore a sugellare un legame antico con la professione artigiana. Intere scolaresche fanno visita all’ormai prestigioso presepe, cesellato nei particolari presi dalla tradizione partenopea da questo infaticabile Figaro con la passione per la bicicletta. Pensate che non vi sia nessun giovinazzese che gli abbia fatto visita? Non è affatto così e la cosa lo rende orgoglioso forse più dei tanti premi ricevuti. Lui ringrazia, si schernisce al suo solito e poi mostra orgoglioso l’album dei ricordi, quelli di una famiglia unita e di una sala da barba che avrà pur cambiato location, ma che resta un punto di aggregazione per chi non ha dimenticato i tempi belli della Santo Spirito che fu.

18

N. 1 - Gennaio 2015

Ritrovata a Como Angela Pesce La donna sembrava sparita nel nulla dal 3 dicembre scorso

Nicola Miccione

11 DICEMBRE – Angela Pesce è stata ritrovata e, dopo otto giorni di paura, sta bene come l'ultima volta in cui i familiari l'avevano vista. Della 57enne di Giovinazzo non si avevano più notizie dal 3 dicembre scorso, quando la donna è uscita dalla propria casa di via Imbriani dove abita col marito. Poi, però, non è più tornata. Nel pomeriggio, verso le ore 16.00, la donna ha fatto tre telefonate (al marito e ai suoi due figli) dicendo: «Vado via in un posto dove nessuno mi può trovare». Ha poi raggiunto il nord Italia nella mattina del giorno dopo. Il suo cellulare, infatti, ha agganciato prima una cella teleAngela Pesce fonica a Milano, poi a Como ed infine a Buggiasco, cittadina del milanese. Da quel momento, di lei si è persa ogni traccia. Dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari, la pista più accreditata è stata quella di un allontanamento volontario. Con il passare dei gior-


Emergenza tartarughe spiaggiate Tre le carcasse rinvenute sulla costa giovinazzese a pochi giorni di distanza

Gabriella Serrone

11 e 15 DICEMBRE – Ammonta a tre il numero delle tartarughe marine trovate morte a metà dicembre su vari tratti del lungomare giovinazzese. Le prime due, rinvenute l’11 dicembre in località Ponte ed al confine con Santo Spirito, misuravano rispettivamente 70 e 75 centimetri. L’ultima, trovata il 15 nei pressi del residence Arco Marino nei pressi della località Le Macchie, aveva una lunghezza di 60 centimetri. Per gli esemplari spiaggiati in località Ponte e Le Macchie sarebbe stato riscontrato un prolasso cloacale, conseguenza certa di morte per La carcassa di una caretta caretta annegamento. Diverse sono le cause attribuite ai decessi, tutte di natura antropica: inquinamento, sacchetti di plastica ingeriti accidentalmente, annegamento dovuto alla pesca a strascico o ad altre tecniche di pesca. Visto l’avanzato stato di decomposizione delle tartarughe, non è stato tuttavia possibile effettuare l’esame necroscopico, che avrebbe accertato definitivamente i motivi della morte, avvenuta probabilmente circa due settimane prima. Giovinazzo non è l’unica a detenere il triste record. Altre tartarughe della stessa specie, denominata “caretta caretta”, sono state ritrovate in comuni limitrofi: due a Bisceglie ed altre due sulle coste baresi. Si tratta di un vero e proprio “bollettino di guerra marino”, come ha precisato con preoccupazione Pasquale Salvemini, responsabile del WWF e del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. Un’emergenza le cui cause dovranno essere appurate nell’immediato, per scongiurare in futuro gravi ripercussioni sulla presenza di questa bellissima specie. ni però, l'angoscia per le sorti della 57enne è sempre più cresciuta. Disperati, ma non per questo meno determinati a ritrovarla, l'8 dicembre i familiari hanno segnalato il caso al programma di Rai 3, "Chi l'ha visto?", condotto da Federica Sciarelli. Da quel momento, sono state soltanto ore di angoscia. Almeno fino all’11 dicembre quando Angela Pesce è stata rintracciata a Como, in Lombardia. Secondo le prime notizie, la 57enne sarebbe stata ospite di una clinica privata nel comasco, a seguito di una segnalazione arrivata dal confine con la Svizzera, che la vedeva stazionare lungo i binari della linea ferroviaria che unisce i due Paesi. Presa in carico dal servizio sanitario lombardo, dopo alcuni accertamenti di rito la donna è stata identificata e quindi si è proceduto ad avvisare direttamente la famiglia. Il marito e i figli sono stati immediatamente allertati ed hanno potuto tirare un sospiro di sollievo per la vicenda conclusasi bene.

Auguri speciali in musica Tutto esaurito a San Domenico per il concerto natalizio dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari

Giuseppe Dalbis – Foto Nicola Marinelli 18 DICEMBRE – “Christmas Song” non è stato solo un concerto, ma un augurio vero e proprio in musica che l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari ha voluto tributare a Giovinazzo. In una chiesa di San Domenico gremita, l’evento, organizzato dalla Provincia di Bari e da Nicola De Matteo, Consigliere delegato all'Istituto Vittorio Emanuele II, in stretta collaborazione con l'amministrazione comunale e con il padrone di casa, don Pietro Rubini, ha richiamato persone di ogni età, curiosi e tanti appassionati. Nel programma proposto da archi, fiati, piano e batteria dell'orchestra nata nel 1968, i brani che negli anni sono diventati la L'esibizione nella chiesa di San Domenico colonna sonora del Natale in tutto il mondo: da "Sleigh Ride" a "Let it snow", da "Silent Night" a "Oh Happy Day", fino ad arrivare ad "Have Yourself a Merry Little Christmas". A dirigere l’ensamble la brava Mª Cettina Donato, accompagnata dai "Jubilee Gospel Singers" del maestro Mario Petrosillo, con gli abiti, le movenze ma soprattutto le capacità vocali dei cori gospel di colore delle funzioni religiose americane, hanno miscelato spiritual, classica, jazz e appunto gospel trasferendo gioia nel pubblico che ha dovuto faticare per restare composto nei banchi della chiesa. La voce era quella di Giuseppe Delre, cantante, compositore e docente, solista di diverse orchestre di musica leggera e big band, premiato come "Miglior Crooner 2009" e "Best Jazz Singer 2010". La lead vocalist Luciana Negroponte, finalista di “X factor 2009”, è stata la chicca della serata, perfettamente a suo agio con sonorità black e soul. Entusiasta il commento del Monsignor Luigi Martella che ha assistito a tutta la serata: «I suoi acuti ci hanno condotto fino alle stelle», ha detto rivolgendosi alla cantante. Infine si è complimentato con i maestri dell'orchestra e del coro ricordando che «la musica è arte, l'arte è bellezza e la bellezza avvicina a Dio». N. 1 - Gennaio 2015

19


Riflessioni

È Natale anche per te

A

Don Nicola Gaudio ncora una volta è Natale! Si sta facendo un grande rumore: televisione, radio, giornali, tutti ne par-

lano. Nelle famiglie c’è gran movimento, bisogna preparare il pranzo, l’albero, i regali, il veglione di capodanno, il presepio. Dobbiamo davvero lasciarci coinvolgere da questo frastuono? O dobbiamo vivere autenticamente il nostro Natale, non perdendo mai di vista la verità che si nasconde dietro questa grande festa? Una grande festa che ancora oggi coinvolge, in qualche modo, tutti? Non che l’intera società sia cristiana, ma Natale è pur sempre la memoria del Dio che si è fatto uomo, piccolo, alla nostra portata e quindi tutti possono accostarsi a Lui. Siamo in un’epoca di indifferenza, anche perché la differenza cristiana non si vede più nel quotidiano, ma tutti possono far festa a Natale. MA A PARTE LE LUCI... COS’E’ NATALE? Se ci guardiamo intorno è da più di un mese che è arrivato il Natale delle luci e delle vetrine, dei pacchetti regalo con fiocchi rossi e finta neve che riempie i negozi! E tanta gente si è messa in cammino, fra una rata e l’altra dell’IMU, alla ricerca di qualcosa di scontato da poter riempire i giorni di festa. Quando si pensa al Natale si pensa ad una festa che sa di famiglia, di gente serena e con la pace nel cuore. Oggi la gente è in cammino ma alla ricerca di un lavoro, che diventa sempre più raro, della famiglia che difficilmente arriva a festeggiare le nozze d’argento, di continue liti ed uccisioni che riempiono i telegiornali e non lasciano trasparire

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

FRATRES Giovinazzo - Via Marconi n° 9 GENNAIO 2015 04/01/2015 - Domenica: dalle 08.00, alle 11.00 N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733

http: //www.fratresgiovinazzo.it La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18 anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga della solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, continueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.

20

N. 1 - Gennaio 2015

un cielo sereno! A noi cristiani spetta quindi di far riscoprire il senso vero del Natale, cercando di testimoniare quei valori che non vanno più di moda: stare insieme, volersi bene, donare fraternità. E per fare questo non servono le strade piene di luci o le vetrine vestite a festa con i barboni accartocciati vicino a loro! Occorre aver il coraggio di spiegare la parola Natale: sì, Natale di Gesù. Solo con questo bambino, Figlio di Dio, si capisce il bandolo della nostra esistenza, il sapore delle cose semplici, il piacere della collaborazione. E con questo piacere troveremo allora la forza per collaborare con tutti, con colui che abita sul nostro pianerottolo, con il collega che tenta di farci le scarpe, con il politico che promette mari e monti. Ma a tutti facendoci riconoscere come seguaci di quel bambino, nato a Betlemme 2014 anni fa. Come fare tutto questo? Semplice: impegnandoci a rendere visibile lo stupore della nostra libertà interiore attra-

verso la tenerezza della preghiera che cambia i cuori. Solo questo è Natale, tutto il resto è solo pubblicità di un dolce chiamato “panettone” che puoi mangiare quando vuoi. Ecco, Natale è la festa che tutti vivono nello stupore sempre rinnovato di accostarsi a un Dio che si è fatto uomo, che è venuto a stare in mezzo a noi, a condividere la nostra vita, le nostre fatiche e le nostre gioie. Proprio per questo Natale è anche la festa di quanti cercano vie di pace, di riconciliazione e di perdono. Allora, anche per te , quest’anno è Natale. Stringiamoci attorno a Gesù che nasce bambino, ci scopriremo tutti più vicini e potremo vedere il volto di Dio, che si è fatto vicino alle persone che ama. Andiamo a Betlemme a contemplare questo grande avvenimento: alziamo il capo verso il cielo e lasciamoci guidare dalla stella perché Gesù è nato anche per te, lasciamoci amare.

GLI AUGURI SCOMODI DI DON TONINO SEMPRE ATTUALI Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io invece vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’dea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli: • Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. • Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. • Dio che divenne uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, il progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo strumento delle vostre scalate. • Maria che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. • Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. • Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame. • I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una grande luce” dovete partire dagli ultimi. • Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. • Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. • I pastori che vegliano nella notte, facendo la guardia al gregge e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. • E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. • Buon Natale ! Sul vostro vecchio mondo che muore, nasce la speranza.


Arte e Cultura

Un presepe dedicato all’Amore Gianluca Battista

L’opera di Saverio Amorisco in esposizione alla Madonna del Carmine fino al 18 gennaio

L

’Amore, quello grande e vero di Dio. Quello con la A maiuscola. L’appuntamento annuale con il presepe di Saverio Amorisco, in esposizione alla chiesa della Madonna del Carmine fino al 18 gennaio, ha voluto

mettere al centro del suo messaggio, lanciato ai visitatori, il più alto dei sentimenti. Protagoniste del lavoro sono, ci ha confidato Amorisco, sono «luci e ombre, ma anche velluti porpora e duro sughero, stelle brillanti e azzurro intenso, a fare da habitat a ciò che per tradizione, è definito il luogo virtuale in cui nasce Gesù di Nazareth. Questo è il presepe – ha proseguito – dove allo stesso tempo magi e mendicanti si incontrano, dove i pastori, spaventati, si incamminano, dove Giuseppe accarezza e tranquillizza Maria e dove gli angeli fanno l'amore!». Così la rappresentazione della Natività diventa spunto per una lunga e approfondita riflessione su quei gesti. Gli angeli si baciano, ma in quanto esseri puri per eccellenza, vivono di un amore limpido, ispirati dal Divino. Così come sono puri i Santi ed i Beati, tra cui il giovinazzese Nicola Paglia, a cui l’artista ha dato ampio spazio e risalto, ora che, grazie anche all’impegno del vescovo, avrà una data che lo ricorderà degnamente. L’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine premia ancora un ragazzo le cui capacità di espressione artistica merita palcoscenici di livello. Quest’altro piccolo grande capolavoro val bene una passeggiata nel centro storico, anche con le rigide temperature invernali. N. 1 - Gennaio 2015

21


Arte e Cultura

Arte e Cultura

Mostra di Arte Sacra Marzia Morva – Foto di Nicola Marinelli

Presepi, icone sacre, dipinti e sculture nella Personale di Alessandro Cavaliere

N

el Programma delle Iniziative “La Magia del Natale”, organizzato nelle Sale dell’Istituto Vittorio Emanuele dal Consigliere Nicola de Matteo, con il Patrocinio della Provincia di Bari, si inserisce la Mostra di Arte Sacra dell’artigiano ed artista partenopeo Alessandro Cavaliere. L’esposizione presenta una nuova collezione composta da ventisette opere originali tra icone sacre, presepi, sculture e dipinti. Tutte le opere, che l’artista Cavaliere ha realizzato per la Personale, sono catalogate con titolo, tecnica e descrizione. Nuove ed originali le creazioni interamente dedicate alla Natività e alle Icone Sacre che fanno rivivere a pieno l’atmosfera natalizia con materiali, forme e dimensioni rinnovate lì a reinventare la tradizione del quadretto sacro più semplice e più amato del mondo. Apre il percorso espositivo in stile tradizionale,come illustrato nella santa notte della nascita, una splendida e gigante Sacra Famiglia dipinta su tela di sacco installata su coperchio di botte di vino dal diametro di un metro e trenta. “L’Ala di Riserva” è dedicata all’indimenticabile Don Tonino Bello; “Sotto un albero di Ulivo” rappresenta la Nascita di Gesù, forte richiamo alla terra di Puglia; la Natività gigan22

N. 1 - Gennaio 2015

te con personaggi creati a mano con la terracotta dipinta dall’artista lascia il visitatore a bocca aperta. Lo stupore e la meraviglia dominano la Personale in cui l’attenzione è posta sulle Icone sacre anche in stile Bizantino: “Maria con il bambino”,”San Michele” e “Gesù adulto”. E’ originale l’opera che raffigura la nostra santa patrona Maria SS. di Corsignano dipinta su una vecchia tegola oltre ad un dipinto sulla nostra classica “chianca”, pietra locale made in Giovinazzo. Non poteva mancare San Nicola sia su dipinto olio su tela che in una statua fatta a mano in terracotta. Cavaliere strizza l’occhio al ‘700 napoletano con vere e proprie opere d’arte con attenzione alle stoffe pregiate e ai materiali. Come si legge in una didascalia… “l’artista attraverso le sue opere riesce a trasmettere emozioni e senso schietto di meraviglia di chi osserva il mondo per la prima volta”. In questo pensiero è racchiuso il messaggio purissimo dell’iniziativa che, come tutto il Cartellone Natalizio in Mostra nell’Istituto Vittorio Emanuele, vuole dare valore all’arte presepiale, alla fede e alle tradizioni, alla sacralità del Natale, all’Arte con la a Maiuscola e alla Creatività “operosa e virtuosa”.

“M L’Associazione “Il Simp

Un simposio tutto al femminile N

Chiara Marolla elle calde serate di 29 e 30 novembre, nella cornice della sala San Felice, ha avuto luogo una Mostra di prodotti artistico-artigianali, che hanno contribuito a rendere più festoso il clima natalizio da qualche anno ormai "perduto". La suddetta manifestazione è stata promossa dall'associazione "Il Simposio" ed è stata intitolata "Mani all'opera". La scelta del termine "Il Simposio" non è del tutto casuale, in quanto, come afferma l'eclettica presidentessa di tale iniziativa, Maria Restivo, permette di "fare un salto" nella storia etrusca: ciò fa riferimento, infatti, al circolo di pensiero maschile in questo caso esercitato da figure

Giovinazzo all’opera: largo alla creatività L

Marilena Marino

a manifestazione ha messo in risalto quei prodotti artistico-artigianali che solitamente non vengono realizzati a scopo di lucro, bensì pura-

Un découpage tutto natalizio U

Nicole Palermo

no dei laboratori svoltisi in occasione della Mostra "Mani all'opera" è stato proposto e gestito da Carmen Muraca, la quale si è gentilmente occupata di mostrare la creazione di oggetti di arredamento attraverso l’arte del découpage. Con l’aiuto dell’esperta, infatti, un gruppo di donne ha avuto modo di lavorare e realizzare delle palline di Nata-


MANI ALL’OPERA” osio” dedica due giorni all’arte e alla creatività artigianali

femminili capaci di mostrare creatività non solo in ambito culinario, ma anche in quello artigianale. Il vino utilizzato dai commensali Etruschi durante i loro banchetti, corrisponde alle idee messe a tavolino dalle collaboratrici dell'associazione influenzate da tradizioni storiche e

culturali della città di Giovinazzo. Grazie a questa manifestazione tinta di rosa, le donne hanno ritrovato la manualità che si sta via via smarrendo, soprattutto a causa della tecnologia sempre più in voga con l'avvento della digitalizzazione. La realizzazione dei prodotti artigianali

presentati richiede un certo impegno che contribuisce allo sviluppo della creatività: si tratta, pertanto, di vere e proprie forme d'arte, utili anche a riscoprire i valori nascosti nella quotidianità. La presenza femminile nel corso della serata ha permesso di estendere suddette idee ad un vasto pubblico che ha apprezzato con letizia l'andamento delle due serate. Durante lo svolgimento dell'incontro, si è avuta la possibilità di partecipare a vari laboratori che hanno interessato alcuni settori dell’artigianato: il lavoro della terracotta e dell'uncinetto, realizzazioni in fimo e in bigiotteria e découpage, con il magistrale aiuto delle collaboratrici dell'associazione. Si spera che tali iniziative subiscano un crescendo di idee, tali da poter catturare l'attenzione di un pubblico sempre più numeroso nel nostro circoscritto territorio.

mente per hobby. Questo ci è stato raccontato in prima persona dalla pittrice Pina Demartino, la quale, cimentatasi nella lavorazione del fimo, ha affermato che purtroppo al giorno d’oggi il mercato non risponde positivamente alla richiesta di tali prodotti. Tuttavia, tralasciando il riscontro negativo, la Demartino continua a nutrire una forte passione per questa forma d’arte. Come lei, anche le altre collaboratrici, quali Ilia Scardigno e Anna Pellegrino alle prese con la terracotta, Mariella Valentini con creazioni all’uncinetto, e Gianna Sannicandro con originali realizzazioni di bigiotteria, considerano tale lavoro un piacere, quindi una naturale propensione al movimento fisico delle cose. Io credo che tutti in fondo siamo interessati all'arte, anche solo ad una piccola parte di essa, e questa come la fantasia non va ostacolata ma promossa perché l’arte, oltre ad essere un piacere visivo, stimola la mente e permette un profondo confronto di idee. le. Carmen Muraca ha mostrato come, grazie a semplici materiali, si possano produrre degli oggetti particolari e incantevoli, infatti, con l’ausilio di palline di plastica, carta di riso e fazzoletti decorati, ha dato vita a tali decorazioni natalizie. L’Associazione “Il Simposio” ha dato, dunque, lustro alla Mostra di variegati laboratori, che hanno messo in risalto le doti e le capacità delle donne, e hanno permesso agli spettatori di imparare diverse tecniche d’arte, grazie soprattutto alla possibilità di poter contribuire direttamente alla creazione di tali oggetti tramite l’aiuto degli esperti. È stata un’esperienza significativa, che ha permesso non solo alle donne di mettere in mostra la propria bravura e arte, ma anche di riuscire a trasmettere, grazie alle loro creazioni, un’aria e un candore natalizio che hanno reso la serata molto più speciale.

N. 1 - Gennaio 2015

23


Arte e Cultura Frati Cappuccini

Terz’Ordine Francescano

Gi.Fra

Nel ricordo di LUCIANO PIGNATELLI

I Pineta San Francesco PRESEPE VIVENTE – 5ª EDIZIONE

A

(presso i frati Cappuccini di Giovinazzo)

nche quest'anno, abbiamo deciso di ambientare il Presepe Vivente nello scenario naturale della pineta dei frati Cappuccini. Si tratta di un luogo che si presta moltissimo e che diventa abbastanza suggestivo; l’ambiente, costituito da un complesso di capanne costruite artigianalmente, rievocano, a prima vista, l'atmosfera della Palestina antica e suscita nel cuore di ognuno il richiamo alla semplicità e il ritorno all'essenzialità. Con queste capanne, abbiamo voluto dare la possibilità di respirare il profumo di una terra dimenticata e di vivere l'esperienza forte e personale di un Dio che per nascere non ha scelto comode case, e/o comforts di ogni tipo, bensì una mangiatoia povera e scarna. Ci siamo rifatti agli evangelisti Luca e Matteo i quali sono stati i primi a descrivere la Natività. La maggior parte delle scene, proposte in maniera ed in ordine diverso, ogni anno ritraggono la vita quotidiana, dando spazio a mestieri per lo più rari oggi, utilizzando strumenti che risalgono agli anni dell’infanzia dei nostri genitori. Vero fiore all’occhiello dell’intera manifestazione è la scena finale della “NATIVITÀ” ambientata da sempre nella diroccata capanna appositamente costruita come magazzino o stalla per l’asino. Come nei quattro anni precedenti, anche quest’anno al visitatore, vogliamo dare la possibilità di toccare con mano la culla gelida in cui è stato adagiato il neonato Re nudo, augurando a tutti che possa regalare gli stessi odori, colori, brividi che hanno caratterizzato l'atmosfera di quella lontana notte Santa. Sarà possibile visitarlo nei giorni: 26 e 28 Dicembre 2014 – 4 e 6 Gennaio 2015, dalle ore 18,30 alle ore 21,00. Il 6 Gennaio alle ore 17,30: con l'Arrivo dei Magi in chiesa seguirà la veglia dell'Epifania.

l 4 dicembre, come da disposizione del Comando Generale dell’Arma e nell’ambito della ricorrenza del Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, è stata celebrata una Santa Messa per la solennizzazione dei fatti relativi all’uccisione del carabiniere Luciano Pignatelli avvenuta il 4 Dicembre 1987 a Castel Morrone - Caserta. La cerimonia è stata organizzata in collaborazione tra militari in servizio e in congedo, presso la Chiesa SS. Crocifisso di Giovinazzo e al termine è stato consegnato ai familiari del carabiniere, Medaglia d’Oro

al Valor Militare, un “Attestato di Riconoscenza”. Le autorità intervenute, tra cui il colonnello Fabiano Paolo, vice comandante della Legione CC di Bari, il colonnello Castello Rosario, Comandante Provinciale CC Bari, il colonnello Cassano Nicola, già direttore Amministrativo della Legione CC Bari, ed altre autorità civili e militari, si sono trasferite presso il luogo di tumulazione dove sono stati resi gli onori militari. Nella stessa circostanza è stata deposta una corona di fiori da parte delle massime autorità dell’Arma dei Carabinieri e dei familiari dell’eroe deceduto durante l’adempimento del proprio dovere ad opera di quattro rapinatori. La Cerimonia è stata patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Giovinazzo. (M.M.)

edalo D di Anna Lasorsa

in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 24

N. 1 - Gennaio 2015


Arte e Cultura

Arte e luci nel borgo antico Artigianato, degustazioni, animazioni e altro ancora nella due giorni di “Arte tra le Mura”

N

Gabriella Serrone

atale è tempo di atmosfere emozionanti per grandi e piccini e tutte le iniziative sono volte a creare la magia del periodo più bello dell’anno. Giovinazzo ci ha provato con la manifestazione “Arte tra le Mura”, promossa dall’ARAC, associazione dei commercianti, albergatori e ristoratori giovinazzesi, e dall’Assessorato alla Cultura, guidato da Marianna Paladino. Una due giorni, il 13 ed il 14 dicembre, che ha animato il centro storico con un percorso variegato, per soddisfare gli interessi di tutti, coinvolgendo le piazzette ed alcuni tra gli scorci più suggestivi, anche quelli nascosti e a volte dimenticati. Varcato l’Arco Traiano, ad accogliere il visitatore tanta musica e ragazze vestite in abiti tradizionali per informare sul programma delle iniziative dei due giorni e di tutto il periodo natalizio. In piazza Costantinopoli, invece, sono state allestite bancarelle di artigianato, con manufatti realizzati ad uncinetto e con altre tecniche manuali, e quelle con tante bontà dolci e salate, preparate da alcune attività commerciali. Protagonista l’animazione in piazza Meschino, dove i più piccoli con le proprie famiglie hanno potuto divertirsi a suon di musica e giochi. Via Gelso e le vicine stradine sono state la vetrina di degustazioni, esposizioni di quadri, artigiani dei materiali più disparati, che hanno esposto monili ed altri oggetti, e della vendita di prelibatezze di casa nostra, da salumi e formaggi alle specialità della pasta fatta in casa, realizzati anche al momento. Ancora gioielli, oggettistica e gastronomia negli spazi antistanti piazza Benedettine. Non bisogna poi dimenticare i tutorial tenuti da alcuni espositori per incuriosire i visitatori e tener vive le tradizioni artigiane. A fare da contorno a questa varietà di attività, bande musicali itineranti, quasi a guidare gli ospiti verso i luoghi della manifestazione, ed i riuscitissimi e molto apprezzati giochi di luci proiettati su edifici e facciate delle chiese, aperte fino a tardi per l’occasione e per la maggior parte interessate da mostre di presepi artistici. Dopo un primo fine settimana deludente, in cui tutto era chiuso prima delle 21.00 (eccezion fatta che per la Chiesa del Carmine), le confraternite, sotto la spinta della giovane e volitiva Assessora al ramo, Marianna Paladino, hanno deciso di prolungare l’orario di visita, permettendo così anche ai più “nottambuli” di ammirare i tesori racchiusi nelle chiesette. È stata una vera e propria festa che ha saputo più di ogni cosa mettere in risalto il nostro centro storico, uno dei meglio conservati del territorio pugliese, in un’atmosfera gioiosa e conviviale. Certo, la strada per rilanciare la nostra cittadina è lunga e l’offerta avrebbe potuto essere certamente più completa. Tuttavia, i percorsi di “Arte tra le Mura” e la sinergia tra quanti vi hanno aderito hanno mosso un primo passo verso questo obiettivo, quanto meno invogliando anche i più distratti ad inoltrarsi nei vicoli del borgo antico e a scoprire, anche per caso, alcune chicche architettoniche sconosciute a molti. N. 1 - Gennaio 2015

25


Arte e Cultura

Arte a tutto tondo nella Sala Marano Gaetano Nacci

Presepi, sculture e pittura in mostra fino al 18 gennaio

T

re esposizioni che presentano diverse sfaccettature di vivere l’arte ed esprimere la propria creatività, sia che lo si faccia da professionisti che per puro hobby. È questa l’impressione che si ha mentre si visita la Sala Marano dell’Istituto Vittorio Emanuele II, teatro della rassegna “La magia del Natale”, dove fino al 18 gennaio si possono ammirare una mostra di presepi, di sculture in legno e anche di dipinti su tela. L’apertura è d’obbligo per “Cielo e terra”, mostra organizzata dalla sede di Giovinazzo dell’Associa-

zione Italiana “Amici del Presepio”. Una decina di presepi artigianali, realizzati da appassionati con una grande varietà di materiali, cattura sin da subito l’ammirazione del pubblico. C’è spazio anche per le sculture in legno di Peppino Saracino, artista che riesce a cogliere le sinuosità del corpo umano attraverso le venature di un tipo di albero

piuttosto comune nelle nostre campagne, come l’ulivo. Infine, ha preso il via anche “Un artista in… dono”, iniziativa promossa dall’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, che prevede l’esposizione di piccole tele e la loro vendita, con il ricavato che sarà devoluto alle associazioni impegnate nel sociale.

In mostra i Presepi di Angelo Raco L’artista espone opere inedite e non nella chiesa di Costantinopoli

V

Gabriella Serrone

arie chiesette del nostro centro storico sono da sempre la cornice perfetta di mostre di presepi artistici. La Confraternita Maria SS. Di Costantinopoli ha voluto fortemente continuare questa tradizione, mettendo a disposizione il gioiellino della propria chiesa per l’esposizione personale dell’artista locale, Angelo Raco. Presepi realizzati in diverse strutture e con varie dimensioni, a testimoniare la dimestichezza che l’artista ha con questa tipologia di opere artistiche. Anfore, cornucopie, cornici, vasi, conchiglie, lanterne; non c’è oggetto che resista all’intuizione creativa e all’abilità plastica di Raco. Un’arte che raggiunge l’apice con il presepe racchiuso in un libro ed introdotto dalle parole in latino di San Giovanni “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Sughero e polistirolo i materiali maggiormente utilizzati dal presepista, perché più si prestano al riciclo. Tra i capolavori esposti, molti sono quelli realizzati appositamente per questa occasione, mentre altri hanno partecipato a concorsi passati, come il presepe vincitore nel 2013 della mostra di arte sacra promossa dalla Confraternita di Santa Maria degli Angeli ed il primo classificato ad un’esposizione per le regioni Puglia e Basilicata di due anni fa. C’è tempo fino al 10 gennaio per ammirare l’arte di Angelo Raco : un piacere per gli occhi e per il cuore. 26

N. 1 - Gennaio 2015


Arte e Cultura

“Un Presepe tra la Gente”

U

n angelo bellissimo al centro della scena, lì in fondo alla capanna, annuncia la nascita di Gesù Bambino ai pastori e ai tre Magi d’Oriente nel Presepe situato nella strada. Infatti, la Natività a grandezza d’uomo che i bambini e le docenti della Scuola dell’Infanzia San Tommaso hanno ideato e realizzato, è stata allestita nella strada adiacente il Calvario nei pressi della villetta delle Rimembranze in via Cappuccini. La capanna, che nella sua strutturazione ha visto la gentile partecipazione di un papà, ha riunito e raccolto intorno a se un numeroso pubblico composto da genitori e nonni lì per applaudire entusiasti, gli oltre cento bambini in età compresa tra i 3, 4 e 5 anni. I saluti iniziali toccano alla Preside Carmela Rossiello a cui fanno seguito le bellissime riflessioni e la benedizione di Padre Francesco Depalo. Intanto i bambini illuminano la scena con le piccole torce. In programma una serie di canti natalizi ricchi di modernità e di tradizione nelle musiche e nei testi con quel tocco simpatico di dialetto giovinazzese, per un tuffo nel passato, a concludere l’esecuzione della “Santa Allegrezza”. I bambini colpiscono come sempre al cuore con la loro semplicità, vivacità e simpatia. Le loro belle vocine sono state applaudite nel suggestivo pomeriggio ricco di emozioni. (M.M.)

NEWS DALL’ANFFAS... Il nostro amico Vincenzo, inviato speciale per noi, ci trasmette con il suo scritto l’emozione di aver partecipato all’iniziativa organizzata con l’Amministrazione Comunale in cui è stata sottoscritta una Convenzione emanata dal Sindaco tra il Comando dei Vigili Urbani e l’Associazione Anffas Onlus. Vincenzo ci spiega di cosa si tratta o meglio in che cosa consiste questa Convenzione che è uno stage da svolgersi presso Pubbliche Amministrazioni. Ringrazio personalmente Rita Orlando per aver collaborato con Vincenzo nel realizzare l’articolo. Marzia Morva

P

La nostra nuova esperienza di lavoro er la prima volta è stato firmato un documento tra il Comando di Polizia Municipale del Comune di Giovinazzo e l’Associazione Anffas Onlus di Giovinazzo. È uno stage della durata di un anno. Io e Giulia Porcelli, soci Anffas Onlus Giovinazzo, saremo ospitati dal Comando di Polizia Municipale nelle ore indicate dai tutors, ossia per l’Associazione Anffas Onlus il Presidente Lasorsa Michele e per l’ente ospitante il Maresciallo Petruzzelli Giuseppe che organizzerà l’attività formativa e ci indicherà nell’orario di lavoro i compiti da svolgere secondo le nostre possibilità. La Convenzione è stata firmata il 1° di-

cembre 2014 alle ore 18:00 nella Sala “San Felice”. Nella stessa serata l’Assessore Sollecito ha presentato un evento magnifico musicale e poetico. Ha presentato me al sassofono e Giulia Porcelli alla poesia. Io ho suonato un brano in sottofondo “Io che non vivo (senza te)” accompagnando la poesia recitata da Giulia “Liberi di esprimersi”, riscuotendo molto successo. Successivamente ho suonato altri 2 brani “Nel blu dipinto di blu” e “Jingle Bells” ricevendo un forte applauso. Al termine delle esibizioni abbiamo festeggiato con tutti i presenti rimasti. Vorrei esprimere un mio pensiero e lasciare un messaggio chiaro e significativo a

tutti, affinché queste occasioni debbano essere per noi un momento da ricordare nella nostra vita e la cosa più importante nel nostro mondo. Speranza di un mondo sempre migliore. A questo dobbiamo mirare senza arrenderci e abbatterci mai; se amiamo di più di qualunque cosa, siamo già vincitori e ricordatevi sempre nel vostro cuore che questa strada è quella giusta da percorrere non le altre strade che non portano a niente. Concludo dicendo: abbiate pietà e umiltà, ci vuole questo nel nostro cuore e nella nostra mente e nel nostro futuro dell’umanità nel mondo. Vincenzo Ignomiriello

N. 1 - Gennaio 2015

27


Sempre con noi

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE

AN UNFORGETTABLE DAY Traduzione a cura di Gabriella Serrone

Visita alla Casa Bianca dei componenti della associazione "Maria SS. di Corsignano in New York”

R

isale a una domenica del lontano 1989 la visita alla Casa Bianca dei componenti l'associazione "Maria SS. di Corsignano in New York". Onorati da tale privilegio, essi furono ricevuti da un addetto a tale compito, che li accompagnò durante la visita illustrando le preziosità e l'importanza del luogo simbolo degli Stati Uniti d'America. Grandi furono l'emozione e la sorpresa nel visitare le stanze solitamente aperte al pubblico, luoghi in cui si discute e si decide dei destini del mondo: la Sala Blu, la Sala Verde ed a l t r e stanze non meno significative. Questo privilegio accordato ai nostri concittadini lontani fu dovuto all'interessamento di Vincenzo Palumbo, scultore nativo di Giovinazzo. Egli per le sue qualità artistiche raggiunse un tale successo che gli permise di operare nella capitale degli USA dove ha realizzato varie opere.

Visit to the White House of the members of the club “Maria SS. di Corsignano in New York”

T

he visit to the White House of the members of the club “Maria SS. Di Corsignano in New York” goes back to a Sunday in far 1989. Honored by this privilege, they were received by an attaché, who accompanied them during the visit by explaining the value and the importance of that place, symbol of the Unites States of America. Great were the excitement and the surprise in visiting rooms usually open to the public, places where the fate of the world is discussed and decided: the Blue Room, the Green Room and other no less important rooms. This privilege granted to our far citizens was due to the care of Vincenzo Palumbo, a sculptor native of Giovinazzo. Thanks to his artistic qualities, he reached such a success that it allowed him to work in the capital city of the USA where he made various works.

“in Città” questo mese fa gli auguri a...

MARCO SAVINO PISCITELLI POLITECNICO DI TORINO 16-12-2014 LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA EDILE

Grande Marco! Ci hai fatto sognare, il tuo impegno e i tuoi sacrifici ti hanno premiato con un risultato eccellente. La votazione di 110 e lode ha coronato questo magico momento. Buona strada. AUGURI dalla tua grande famiglia.

... a CESARINO E MARIA 29 AGOSTO 2014

Una favola la vostra vita insieme! Una storia infinita… Cinquant’anni da raccontare: gioie, sorrisi, incomprensioni e preoccupazioni certo, ma sempre solidali l’un l’altra. La vostra forza, il vostro amore vi ha tenuti sempre uniti fino a festeggiare con noi un anniversario davvero d’oro! Vedervi insieme così sereni dopo tanti anni ci riempie di gioia; grazie per la grande lezione di vita che ci avete regalato! Auguri dai figli, genero, nuore e nipoti per le vostre Nozze d’oro. 28

N. 1 - Gennaio 2015

Con gran soddisfazione mamma Beatrice, papà Rino e la sorella Valentina hanno dato annuncio dello speciale traguardo raggiunto da

NICO CORTESE

che lo scorso ottobre, presso l’Università degli Studi di Bari, si è laureato con 110/110 in Medicina e Chirurgia. La Redazione di “in Città” augura a Nico tante soddisfazioni professionali.


Sport

Pallacanestro, la Fidens tenta la risalita in Promozione Nicola Miccione

«M

La squadra di coach Nacci punta ai primi due posti in classifica nel suo girone di Prima Divisione i auguro che la squadra abbia più continuità rispetto all’anno scorso, durante il quale siamo stati anche bloccati da una miriade di infortuni». Il ricofermato coach Gaetano Nacci preferisce volare basso riguardo alle ambizioni della sua Fidens, partecipante anche quest'anno al campionato di Prima Divisione. «Le sensazioni che stiamo avendo sono in ogni caso positive – spiega il giovane allenatore – Spetterà poi ai giocatori svelare il proprio valore, con i risultati». Il pensiero di Nacci sintetizza i primi passi della nuova annata del basket locale: nelle prime due giornate una vittoria in casa dell’Olympia Club Rutigliano, avversario fuori classifica, ed una sconfitta all'esordio dinanzi ai propri tifosi, contro la corazzata Nuovo Basket Bari (4968). «Nel nostro girone ci sono tre squadre di buon livello, come il Noicattaro ed il Bitritto allestite per il salto di categoria e il Nuovo Basket Bari che è formato da vecchie glorie che hanno un passato nei campionati nazionali. Noi non partiamo scon-

fitti in partenza con nessuno – commenta il coach – perché questo gruppo ha la forza e la possibilità per giocarsela a testa alta con tutte». Buono il roster a disposizione di Nacci. Il rientro del play molfettese Davide Gadaleta si aggiunge all’arrivo del lungo bitontino Giulio Cesari. La rosa comprende anche, nel ruolo di play, i giovinazzesi Emanuele Castrignano, Giuseppe Bavaro, mentre

la batteria delle guardie è composta da Eugenio De Cillis, Vito Depalo, Michele Fiore e Davide Depalma. Le ali piccole sono Francesco Bove, Fedele Castrignano e Andrea Stufano, quelle forti Angelo Farinola, Alessandro Sigrisi, Mauro De Ceglia e Damiano Labombarda. Come pivot spazio a Gaetano Labombarda, Giuseppe Bonserio, Carmine Armenti e Pasquale Bensi Depalma.

La terapia mensile della Giovinazzo sportiva per lo stress da pay-tv Sabato 3 gennaio Lunedì 5 gennaio Sabato 10 gennaio Sabato 10 gennaio Domenica 11 gennaio Sabato 17 gennaio Domenica 18 gennaio Domenica 18 gennaio Martedì 20 gennaio Sabato 24 gennaio

DATA

Palasport via Moro Palasport via Moro Palazzetto via De Ceglie Palasport via Moro Campo sportivo San Pio - Enziteto Palasport via Moro Palazzetto via De Ceglie Campo sportivo San Pio - Enziteto Palasport via Moro Palazzetto via De Ceglie

IMPIANTO

16,00 20,45 16,00 20,45 18,30 16,00 18,00 14,30 20,45 18,30

ORA

Calcio a cinque – serie B, girone E, 14^ giornata Hockey su pista – serie A1, 13^ andata Calcio a cinque – serie C2, girone A, 10^ ritorno Hockey su pista – serie A1, 1^ ritorno Calcio – Promozione, girone A, 17^ andata Calcio a cinque – serie B, girone E, 16^ giornata Pallacanestro – Prima Divisione, 5^ andata Calcio – Promozione, girone A, 1^ ritorno Hockey su pista – serie A1, 2^ ritorno Pallavolo femminile – serie D, girone A, 13^ giornata

DISCIPLINA

GS-Puglia Sapori Afp-Trissino Futsal-Tiki Taka San Severo Afp-Correggio Usd-Carapelle GS-Virtus Rutigliano Fidens-Basket Mola 2009 Usd-Rinascita Rutiglianese Afp-Bassano Volleyball-Bitonto

EVENTO

N. 1 - Gennaio 2015

29


Sport

Cinquant'anni di rotel

Accanto ai festeggiamenti per il 50esimo anniversario della nasc

C

Filippo Luigi Fasano

inquant'anni di hockey che sono cinquant'anni di storia cittadina. Perchè mai nessuna disciplina ha rappresentato Giovinazzo più di stecche e pattini a rotelle e mai ci riuscirà. Dal 1965 al 2015 fa mezzo secondo tondo tondo, mezzo secolo di rotelle dall'Afp all'Afp, passando per Ash, Hockey Club e Roller Line.

Ginnastica ritmica, in serie B l'Iris chiude al decimo posto

S

i è conclusa con un decimo posto su scala nazionale, l'avventura dell'Iris al Campionato Assoluto di serie B di ginnastica ritmica. L'ultimo decisivo atto si è svolto, ad Arezzo, in Toscana, dove il gruppo allenato da Marisa Stufano, pur cogliendo un risultato finale niente male, non è potuto esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Pochi giorni dopo, altra salita, su quella stessa pedana, per la quinta edizione del Memorial “Manola Rosi”, torneo internazionale cui hanno partecipato 48 ginnaste appartenenti alle categorie Allieve, Junior e Senior, in rappresentanza di 16 regioni italiane: per il sodalizio del presidente Nico Di Liddo c'era Silvana Paparella, miglior Junior dell'intera regione. Tornando alle manifestazioni pugliesi, invece, massiccia presenza di ragazze dell'Iris al raduno per la valutazione regionale di Martina Franca: per Sofia Di Lollo Capurso, Irene Carbonara ed Anna Labianca, la possibilità di aggregarsi mensilmente e crescere ulteriormente in un gruppo dove sono già comprese le compagne Annapaola Cantatore e Silvana Paparella. (Anna Rita Fasano) 30

N. 1 - Gennaio 2015

Una ricorrenza che non poteva passare inosservata, il 50esimo anniversario dalla fondazione dell'Afp Giovinazzo, con un programma di eventi che accompagneranno gli sportivi sino a giugno, visto che proprio al giorno 9 di questo mese risale l'affiliazione alla Federazione Italiana Hockey Pattinaggio, ovviamente datata 1965. Per l'inizio dei festeggiamenti è stata scelta una data altrettanto significativa, 23 dicembre, a 50 anni esatti dalla nascita del Gruppo Sportivo A.F.P., pensato quale sbocco ludico ed agonistico per i figli dei dipendenti dello stabilimento siderurgico. Da allora, ne sono sfilati in 2500 su quei pattini, come ricordato nella serata di presentazione tenutasi all'auditorium Don Tonino Bello. Un appuntamento davvero gradevole,

che ha visto mattatori, fra aneddoti e testimonianze, Gianni Massari, l'uomo che ha raccolto l'investitura del patròn Scianatico e ne ha fatto un modello sportivo irripetibile, e Mariangela Pansini, prima tifosa biancoverde e moglie di Antonio Pansini cui potrebbe essere a breve intitolato il palasport di viale Moro. Insieme ai ricordi, resta l'idea di un inestimabile patrimonio, tecnico sopratutto, che potrebbe tornare decisamente utile: «Le porte della società sono aperte a tutti» ha ricordato Vito Favuzzi, direttore sportivo dell'attuale Afp. E chissà che una chiamata non possa esserci per qualche protagonista del passato. Magari per il capitano dello scudetto Francesco Frasca, capace ancora di emozionarsi davanti a un microfono.

50 anni di rotelle giovinazzesi: ecco gli eventi

Q

uattro tappe da febbraio a giugno: eccolo, il programma della lunga festa per il 50esimo anniversario della fondazione dell'Afp. Si comincia fra un mese con la proiezione di un filmato sulla storia del gruppo sportivo e sulle Acciaierie Ferriere Pugliesi, con commenti e racconti. A marzo, lancio del concorso “Disegna il monumento” per gli studenti delle scuole medie del paese, chiamati a dare forma alla statua stilizzata dell'hockeista che sarà posizionata dinanzi all'ingresso dell'area dell'ex acciaieria. In parallelo, ci sarà anche il concorso “Disegna la maglietta celebrativa” del 50esimo anniversario. Ad aprile, spazio invece alla partita commemorativa con i campioni cittadini degli anni '70 e '80 contro i campioni nazionali dell'epoca: prevista anche la premiazione della squadra degli “invincibili” e di quanti hanno dato lustro a Giovinazzo nel pattinaggio e nell'hockey. A giugno, invece, sceenderanno in pista i giocatori di oggi: l'attuale squadra dell'Afp sfiderà una selezione dei migliori giocatori del campionato di A1. (Anna Rita Fasano)


lle fra storia e futuro

cita dell'Afp, ecco i corsi di avviamento ad hockey e pattinaggio

È

Giuseppe Dalbis

ormai da tempo che il mondo hockeistico giovinazzese non “sforna” giovani talenti in grado di giocare ad altissimi livelli nel campionato di A1. Inevitabile, così, l'impossibilità di un ricambio per gli atleti che indossano la maglia biancoverde già da qualche stagione. Nell’anno del 50esimo anniversario della nascita dell’hockey a rotelle locale son partiti però nuovi progetti tesi a porre rimedio alla lacuna, almeno per il futuro. «Dal 1 dicembre – spiega Michele Colamaria, direttore sportivo del settore giovanile AFP – reclutiamo piccoli e piccole pattinatrici per gettare le basi di un futuro più roseo. Crediamo che ormai la linfa vitale di una società sia il suo settore giovanile, per poter affrontare il difficile momento

economico e per poter garantire continuità e forza ai nostri colori». Alla guida della scuola, gratuita per bambini e bambine dai 4 agli 8 anni, ci sarà Dino Camporeale, come accade già da qualche anno, assieme all’attaccante Fontan, con la supervisione di Massimo Giudice, allenatore della prima squadra. «Per una società come la nostra – spiega il tecnico salernitano – è prioritario creare una "scuola di hockey" all'altezza del suo nome, per poter far fronte con l’organizzazione allo strapotere delle società del nord, avvantaggiate economicamente e per disponibilità di strutture adeguate alle esigenze dello sport. Vogliamo consolidare e perfezionare l’attuale settore giovanile che ha già ottenuto la qualificazione alle finali nazionali di ca-

Presentazione 50esimo anniversario

tegoria e la vittoria del Trofeo Coni 2014, sfruttando la grinta invidiabile e la destrezza dei nostri piccoli atleti». Salgono ad otto, dunque, i gradini complessivi del corso giovanile biancoverde, dalla scuola di hockey alla serie B, passando per mini hockey, under 10 (livello non ancora agonistico), 13, 15, 17 e 20.

Inaugurata l'Hockey Academy Marzella

N

on solo l’AFP offre l’op portunità di avvicinarsi all'hockey su pista. Il 5 dicembre è stata inaugurata l’Hockey Academy Marzella, che ha in Pino Marzella il suo ideatore. La sua favola di bambino diventato il Maradona dell’Hockey affascina gli alunni delle scuole e può costituire un importante stimolo all’emulazione. «Giovinazzo torna a vivere un sogno – osserva l'ex campionissimo, attuale allenatore del Matera – Partiremo con poco, con gli allenamenti all’aperto come quando ho iniziato io, e trasferiremo lo stesso entusiasmo e la stessa grinta che abbiamo ricevuto noi campioni giovinazzesi da piccoli. Ho anche voluto il pattinaggio aperto a chiunque la domenica pomeriggio, per avvicinare tutti a questo sport e divertirsi assieme». «Ora facciamo avviamento al pattinaggio – ha aggiunto il presidente dell’Academy Beppe Spadavecchia –, vogliamo formare giovani che vadano a giocare nelle principali squadre europee e abbiamo in mente stage da tenere qui prima che altrove, perché Giovinazzo può diventare un punto di riferimento mondiale». (Giuseppe Dalbis) N. 1 - Gennaio 2015

31


Presepe realizzato a cura di Saverio Amorisco in esposizione presso la chiesa del Carmine fino al 18 gennaio Foto Nicola Marinelli


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.