l’inchiostro fresco Nelle pagine centrali un viaggio nelle “Terre Selvagge” dell’Oltregiogo Agosto 2015
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ANNO XXX / N. 7 - AGOSTO 2015
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Nella storica sede della SOMS abbiamo scoperto un “laboratorio sociale” MATTIA NESTO
@Mattia Nesto
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ello scorso numero di luglio, andando a conoscere tutti i paesi toccati dall’Orba per tutelare questo corso d’acqua dal pericolo di un’ipotetica miniera di titanio sul monte Tarinè ubicato nella zona dove il torrente ha le sue sorgenti, abbiamo conosciuto Castellazzo Bormida, intervistandone il Sindaco, Gianfranco Ferraris e raccogliendo molte informazioni. Stimolati dalla vitalità di questo paese, abbiamo deciso di conoscerne meglio la realtà anche per dare completezza alle nostre pagine di Rondinaria. Dedichiamo quindi la prima pagina de “l’inchiostro fresco” a Castellazzo Bormida, presentandovi alcune sue eccellenze.
La consulta giovanile Forse molti di voi si ricorderanno il film dei fratelli Coen “Non è un paese per vecchi”. Parafrasando quel titolo si potrebbe dire che Castellazzo Bormida “è un paese per giovani”, dato che, dopo aver intervistato presso i locali della SOMS del paese il Presidente della Consulta Giovanile, Peter Nicolosi (nel tondo in alto a sinistra), i redattori de “l’inchiostro fresco” ne sono rimasti stupiti dalla fervente attività. Abbiamo raggiunto Nicolosi sabato 11 luglio, il primo della due giorni di festa per Castellazzo, nell’ambito delle celebrazioni della Madonna dei Centauri. Peter Nicolosi ha iniziato l’intervista dicendo che: “Erano anni che in paese si parlava di costituire una consulta giovanile, ma poi, per svariati motivi, non si era mai concretizzato alcunché. Dalla nostra prima riunione, grazie al proficuo lavoro dell’ex assessore Roberto Curino, a novembre dello scorso anno, siamo molto cresciuti – continua il discorso il Presidente – arrivando a 85 iscritti e potendo annoverare tra le cinquanta presenze fisse ad ogni nostro incontro
Una SOMS ultracentenaria
Castellazzo è un paese L’ per giovani Cultura & Società
Nel Magazine intervista a Loredana Corrado, Presidente del Circolo di Lettura di Castellazzo Bornida.
Ecco la Consulta giovanile Diario di una biker
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omenica 12 luglio, ore 7.30. La sveglia mi ricorda che è un giorno speciale: al Santuario Madonna della Creta, meglio conosciuto come Madonnina dei Centauri, va in scena il 70° Raduno Motociclistico Internazionale. In realtà, la grande festa dei piloti su due ruote è iniziata già da venerdì 10 con spettacoli itineranti, bancarelle, sagra del raviolo, mezzanotte bianca, la mostra “La maschera di ferro” con le tavole di Paolo Piffarerio. Ma il clou del motoraduno è proprio stamane: in sella al mio fedele Suzuki Burgman 125 bluette metallizzato mi immergo nella torrida campagna alessandrina, il vento caldo sulla pelle. Nella desolazione di un’arida domenica mattina estiva, lungo la strada incontro motociclisti e scooteristi, tutti abbiamo la stessa meta. Giunta al Santuario l’atmosfera è già “incandescente”, per le temperature ma soprattutto per l’eccitazione che si respira. Sono già moltissimi i bolidi di ogni foggia e colore con i loro pittoreschi proprietari: gilet e giubbotti di jeans e pelle e magliette originali si sprecano, uomini e donne con una passione in comune che si ritrovano per un’occasione unica. Castellazzo Bormida per un weekend mecca dei centauri di tutta Europa, che siano a bordo di moto da strada, moto da cross, supermotard, cinquantini, vespe, quad, scooter, o Harley Davidson. Sono loro le indiscusse Regine delle motociclette. Opere d’arte personalizzate, il parcheggio del Santuario sembra il set di “Easy Rider” o “Sons of Anarchy”, con sprazzi di “Mad Max” quando mi trovo di fronte ad
una Harley con alligatori, ossa e serpenti imbalsamati. Un vero gioiellino che sembra pronto a solcare i deserti dell’outback australiano. Bancarelle vendono gadget del MotoClub Castellazzo e ricordi oltre a scudetti applicabili, per un look da vero motociclista. Ore 9.30, la terra trema e un rombo assordante è sempre più vicino. Un miraggio? No, è il corteo che giunge da Alessandria per la cerimonia. La chiesa è sontuosa, con gli ex-voto dei centauri e vicino all’altare le moto dei rappresentanti delle delegazioni giunte da Italia, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Germania, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna. Il vescovo di Alessandria Guido Gallese officia la messa insieme ai parroci locali in quattro lingue (italiano, spagnolo, francese, inglese) con l’aiuto di giovani lettrici, alla presenza delle autorità e di centinaia di centauri e curiosi. Emozionante la benedizione finale, con il rombo dei motori in sottofondo. Ore 11, tutti in strada per formare un corteo infinito di bolidi pronti a sfrecciare verso Alessandria o semplicemente tornare a casa. Un turbinio di emozioni aver partecipato ad una così straordinaria manifestazione, una festa per tutti, non solo per i centauri, all’insegna del buon umore, del confronto e della passione per questi magnifici mezzi di locomozione, destrieri metallici unici come i loro cavalieri. E vedendoli in strada, mentre mi avvio verso casa, mi viene spontaneo canticchiare il capolavoro sempreverde dei Canned Heat “On the road again”. Benedetta Acri
a pag. 28 o riunione”. Una consulta quindi che è una presenza importante nel paese. Ma come si articola questa presenza?: “Attraverso tutta una serie di iniziative, che non hanno la finalità di dare un preciso indirizzo politico, quanto di dare un preciso segnale sociale: per dire noi ci siamo e vogliamo coinvolgere tutti – risponde pronto Nicolosi - La nostra attività è iniziata con i festeggiamenti del 25 aprile di quest’anno, durante i quali, abbiamo rielaborato il concetto di Resistenza, con una mostra fotografica e delle installazioni di grande impatto - prosegue il suo intervento – Poi abbiamo organizzato degli appuntamenti estivi, di carattere eterogeneo. Dall’incontro con uno specialista per illustrare le malattie trasmettibili sessualmente, a quello con una persona reduce dal cammino di Santiago, a quello sulle ludopatie o sull’abuso da social network sino alla serata dedicata al mondo del lavoro con i rappresentanti della CGIL”. Chiediamo quale sia stata la risposta del paese: “Al di là di ogni più rosea previsione nonostante alcune perplessità – ci dice Nicolosi – A settembre partiremo con un corso di teatro gratuito tenuto da Luca Zilovich, attore, regista e scrittore del Teatro Regio di Torino. Il nostro desiderio è essere in tanti e sempre in fermento creativo”.
intervista ai giovani della consulta è stata anche l’occasione per raggiungere il Presidente della locale SOMS, Daniele Valle (foto in basso), che, accogliendoci mentre stava dando gli ultimi ritocchi ai lavori di ristrutturazione appena effettuati, ci ha ricordato che: “Questa SOMS ha compiuto il 4 marzo scorso 160 anni, in quanto è stata fondata nel 1855, tra gli altri da Lorenzo Capriata (intellettuale castellazzese dell’Ottocento, ndr). Una storia lunga e ricca di soddisfazioni che oggi è viva più che mai – prosegue l’affermazione Valle – anche grazie ad associazioni come “Noi per Voi” che aiuta le persone in difficoltà a recarsi negli ospedali o nelle cliniche per le visite, senza dimenticare le cure gratuite oftalmiche”. Gli fa eco il consigliere di Minoranza e vicepresidente della SOMS, Giuseppe Ferraris che spiega: “In questa SOMS si sono realizzate quelle che potrebbero essere definite le più alte forme di socialismo concreto. Ma qui le differenze politiche contavano relativamente, in nome del bene comune”. Ferraris ci racconta poi un episodio curioso che sottolinea il carattere “sovra-partitico” di questa SOMS: “Mi ricordo di un maestro, fascistissimo e reazionario, che raggiungeva in bicicletta Bosco Marengo dove lavorava e al ritorno trovava sempre un’ora o due di tempo per insegnare agli analfabeti che affollavano la SOMS”. Castellazzo Bormida, ultimo paese toccato dal corso dell’Orba, è quindi un paese vivo e vitale: che non siano tornati gli eroici tempi del Medioevo in cui era un libero comune chiamato Gamondio?
Mattia Nesto