Edizione per l’EUROPA
LA RIVISTA CHE CONSTRUISCE LA TUA VIDA
Gennaio 2019 / Edizione 780
evangelistico www.impactoevangelistico.net
ATTUALITÀ
L’ARRETRATEZZA DEL MARXISMO CULTURALE
TESTIMONIANZA
IL VENDICATIVO PENTITO
ATTUALITÀ
PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL
MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE
SHEKHINAH 2019, IL MOTTO
I pro e i contro dei progressi scientifici
LA TECNOLOGIA
SCHIAVIZZA?
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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America•Europa•Oceania•Africa•Asia
EDITORIALE
DAMMI QUESTO MONTE Rev. José Arturo Soto B. Presidente Internazionale del MMM
“Dammi dunque questo monte del quale il Signore parlò quel giorno, poiché tu udisti allora che vi stanno degli Anachiti e che vi sono delle città grandi e fortificate. Forse il Signore sarà con me, e io li scaccerò, come disse il Signore”. Giosuè 14:12.
I
l livello spirituale di molti figli di Dio non è all’altezza di una
il buon combattimento con sicurezza.
vita vittoriosa, ed è per questo motivo che riportiamo una
Cari lettori, Dio vuole che lasciamo andare ciò che ci
sconfitta. Quando Elia salì sulla cima del monte Carmelo, il
impedisce di salire sulla cima. Non possiamo essere avari con
popolo di Israele rivolse di nuovo il cuore verso Dio. Nostro
l’Opera del Signore, perché quando mettiamo nelle mani di Dio
Signore Gesù Cristo invitò tre dei suoi discepoli ad andare con
tutto ciò che chiamiamo nostro (le nostre vite, i nostri desideri,
lui sul monte della trasfigurazione, e l’esperienza li preparò per
le nostre aspirazioni, i nostri beni, ecc.), Egli ci restituisce sempre.
gli eventi a venire che gli altri discepoli non furono in grado di
Cari pastori, se siete scoraggiati a causa degli scarsi risultati
affrontare.
del vostro lavoro, non perdere mai la speranza, non lasciare che
Tra lotte e prove, agonie e tradimenti, l’Opera è andata avanti.
lo spirito dello sconforto annienti o paralizzi lo spirito della
Ciò implica un prezzo da pagare: mantenere un atteggiamento
conquista. Il Signore si prenderà controllo della Sua Opera
di umiliazione e di totale dipendenza da Dio, dandogli sempre
purché rimaniamo uniti, con cuori virtuosi, puri e indivisi.
la gloria per tutto ciò che fa attraverso di noi. Fratelli, abbiamo
Ricordiamo che il Signore ci ha dato il monti dei media
ancora una lunga strada da percorrere e, con la grazia di Dio,
(la radio, la televisione e l’Internet) affinché il Vangelo possa
terremo vivo lo spirito del buon combattimento per continuare
continuare a diffondersi, non solo per raggiungere anime perse,
a conquistare i monti e sconfiggere i giganti che vi sono stabiliti.
ma anche per restaurare il popolo di Dio nella sconfitta.
Per il popolo di Dio, questi monti simboleggiano i continenti,
Cari amici, che monte volete conquistare? Che giganti state
i paesi, le città, i villaggi, i nostri vicini, le nostre famiglie, il nostro
affrontando? “Dammi dunque questo monte”, disse Caleb
coniuge e i nostri figli che ancora non appartengono al Signore.
a Giosuè.
Questo è il momento di conquistare questi monti al nostro
Dio vuole che questa Opera continui ad andare per le strade
Dio. Come a Caleb, Dio ha promesso di darci questi monti,
dell’America e del mondo, conquistando migliaia di anime per il
aggrappiamoci quindi a quella preziosa promessa e combattiamo
regno dei cieli. Amen.
Gennaio 2019 / Impacto evangelistico
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evangelistico Fondatore e Direttore: Rev. Luis M. Ortiz GENNAIO 2019 / EDIZIONE N° 780 USPS 012-850) PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE Il World-Wide Missionary Movement, Inc. è una chiesa senza scopo di lucro con la visione di piantare nuove chiese negli Stati Uniti d’America e nei suoi territori, e con la visione missionaria di piantare nuove chiese in tutto il mondo, là dove Dio apra nuove porte. PUBBLICATA MENSILMENTE DAL Movimiento Misionero Mondiale, Inc World-Wide Missionary Movement, Inc San Juan, Porto Rico Washington, D.C. Periodici affrancati a San Juan, Porto Rico 00936 POSTMASTER: Inviare i cambiamenti di indirizzo a Impacto Evangelistico P.O. BOX 363644 San Juan, Porto Rico 00936-3644 Telefono (787) 761-8806, 761-8805, 761-8903
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• L'ispirazione della Sacra Scrittura: 2 Timoteo 3:15-17, 2 Pietro 1:19-21. • La divinità adorabile in Tre Persone, Padre, Figlio e Spirito Santo: Matteo 3:16-17, 17: 1-5; 28:19 Giovanni 17: 5, 24, 26, 16:32, 14:16, 23, 18:05, 6, 2 Pietro 1:17,18; Apocalisse 5. • La salvezza mediante la fede in Cristo: Luca 24:47, Giovanni 3:16, Romani 10:13, Tito 2:11, 3:5-7. • La Nuova Nascita: Giovanni 3:3, 1 Pietro 1:23, 1 Giovanni 3:9. • La giustificazione per fede: Romani 5:1, Tito 3:07. • Il battesimo in acqua per immersione, come comandato da Cristo: Matteo 28:19, Atti 8:36-39. • Il battesimo nello Spirito Santo, successivo alla salvezza, parlare in lingue secondo: Luca 24:49, Atti 1:04, 8, 2:04. • La Guarigione Divina: Isaia 53:4, Matteo 08:16, 17, Marco 16:18, Giacomo 5:14, 15. • I doni dello Spirito Santo: 1 Corinzi 12:1-11. • I frutti dello Spirito Santo: Galati 5:22-26. • La santificazione: 1 Tessalonicesi 4:3, 5:23, Ebrei 12:14, 1 Pietro 1:15, 16, 1 Giovanni 2:6. • Il ministero e l'evangelizzazione: Marco 16:15-20, Romani 10:15. • La decima e la sostenibilità dell’Opera: Genesi 14:20, 28:22, Levitico 27:30, Numeri 18:21-26, Malachia 3:7-10, Matteo 10:10; 23:23. • Il sollevamento della Chiesa: Romani 8:23, 1 Corinzi 15:51 - 52, 1 Tessalonicesi 4:16-17. • La seconda venuta di Cristo: Zaccaria 14:1-9, Matteo 24:30, 31, 2 Tessalonicesi 1:7, Tito 2:13, Eb 14, 15. • Il Regno Millenario: Isaia 2:1-4, 11:5-10, Zaccaria 09:10, Apocalisse 19:20, 20:3-10. • Nuovi cieli e nuova terra: Isaia 65:17, 66:22, 2 Pietro 3:13, Apocalisse 21:1.
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DEVOZIONALE
SOMMARIO Ci trovate in
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6.- Copertina LA TECNOLOGIA SCHIAVIZZA O
LIBERA? Visibili segnali di crescente schiavitù che sono già oggetto di studi scientifici. 14.- Grafica LA TECNOLOGIA COME STRUMENTO
34.- Storia di vita IL SERVO DI DIO
16.- Il motto per il 2019 SHEKHINAH
40.- Devozionale
DI EVANGELIZZAZIONE Internet, un modo potente per evangelizzare. La continua presenza divina.
18.- Attualità CADE L’ALTRO “MURO” DI
La sua vita è passata da tranquilla a tragica finche non ha trovato Dio. LA POTENZA DELLA CONFESSIONE DELLA PAROLA DI DIO
BERLINO Il marxismo culturale può stare per crollare.
42.- Devozionale
22.- Donna L’ARTE DI SPERARE IN DIO (I)
44.- Devozionale
L’immediatezza è diventata uno stile di vita che tutti vogliono avere. 24.- Musica IO VADO DOVE EGLI MI CONDUCE
Inno che invita a seguire le orme del Signore.
26.- Letteratura RISPOSTE A DOMANDE
DIFFICILI Libro che rafforza la fede in Dio.
30.- Eroe della fede LA VOCE DEL MESSAGGIO
DIVINO John Knox fu la figura centrale della Riforma in Scozia.
IN DIFESA DELL’OPERA DI DIO? HAI FAMA DI VIVERE MA SEI MORTO 46.- Intervista “UN LEADER PREPARA ANIME PER
DIO” Intervista con il vicepresidente internazionale del Movimento Missionario Mondiale, Rev. Jorge Humberto Henao. 48.- Eventi
L’OPERA EVANGELIZZATRICE DEL MMM NEL MONDO 66.- Cartas
CI SCRIVONO I LETTORI
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COPERTINA
LA TECNOLOGIA SCHIAVIZZA O LIBERA?
La tecnologia dovrebbe liberare, perché, in teoria, ci aiuta a progredire socialmente ed economicamente. Tuttavia, sono visibili segnali di crescente schiavitù che sono già oggetto di studi scientifici. Un esempio: la dipendenza dal cellulare.
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COPERTINA
La tecnologia offre innumerevoli possibilità alla società. La comunicazione è più veloce, raggiunge più persone e consente di diffondere informazioni in pochi secondi. Tuttavia, la domanda sarebbe: ci sta aiutando a essere migliori? Oggigiorno, con il vortice di progressi tecnologici, bisogna chiederci sull’evoluzione attuale del mondo. È necessario esaminare scrupolosamente i “segni dei tempi” alla luce del Vangelo. Da una prospettiva positiva, lo sviluppo tecnologico è stato un grande progresso per l’umanità. Un esempio ne sono gli innovativi dispositivi di comunicazione che riducono il tempo di emissione di messaggi, qualcosa di
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MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America•Europa•Oceania•Africa•Asia
Da una prospettiva positiva, lo sviluppo tecnologico è stato un grande progresso per l'umanità. Un esempio ne sono gli innovativi dispositivi di comunicazione che riducono il tempo di emissione di messaggi, qualcosa di vitale per risolvere problemi che richiedono poco tempo. vitale per risolvere problemi che richiedono poco tempo. Vi sono anche invenzioni tecniche che rendono la
Evangelizzazione nelle reti
vita quotidiana più facile, come la domotica. Ma il più importante vantaggio potrebbe essere l’applicazione della tecnologia nella salute, sia per la scoperta di nuove malattie che per la loro guarigione, e quindi la riduzione della sofferenza umana. D’altra parte, il rovescio della medaglia è la tendenza alla disumanizzazione. Le relazioni personali dirette sono state sostituite dalle relazioni a distanza, portando persino a un cambiamento nel comportamento. Allo stesso modo si è verificato il consumismo estremo, in quanto si crede che acquisire la tecnologia di ultima generazione sia un simbolo di status, sminuendo l’importanza di cose più preziose come il talento, lo
Questo è un tempo in cui le innovazioni tecnologiche hanno raggiunto un livello tale che è praticamente impossibile non usarle. Negare l’utilità di questi progressi è impossibile. Internet è diventato una potente piattaforma per la ricerca, la formazione, l’intrattenimento, il marketing, lo scambio culturale e la diffusione di messaggi. Internet e i dispositivi elettronici sono necessari al lavoro, a scuola e a casa. Bisogna sfruttare al massimo gli strumenti che consentono di migliorare l’efficacia della comunicazione e della conoscenza. Le reti sociali sono diventate un’opzione interessante per far conoscere ciò che Cristo fa ogni giorno con il popolo, il che potrebbe essere riassunto nella parola “benedizione”. L’email, Twitter, Facebook, Google+, Instagram possono essere utilizzati per diffondere la Parola di Dio e trasmettere dettagli riguardanti le attività cristiane. Piattaforme come Skype, Facebook o WhatsApp aiutano a ridurre le distanze per i fratelli che vivono all’estero o in luoghi remoti. Utilizzando queste reti possiamo avvicinarsi a Dio, anche se molte persone non lo credano possibile. Ad esempio, le immagini con messaggi cristiani della Parola e sui buoni valori, infatti, sono molto popolari su Internet. Questo dimostra che c’è un numero significativo di credenti che fanno buon uso dell’Internet. Non invano ci sono centinaia di pagine web dedicate al cristianesimo e, per associazione, milioni di account nelle rete sociali. Indubbiamente, le reti sociali non potranno mai sostituire un tempio o il messaggio della Parola di Dio, ma possono servire come strumenti secondari efficaci che facilitano la moltiplicazione della fede senza trascurare i doveri dei cristiani nella chiesa locale e nei servizi. Le piattaforme digitali possono essere utilizzate per incoraggiare i nostri fratelli nella fede e parlare con familiari e amici che sono altrove e condividere con loro la sana dottrina.
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COPERTINA Isolamento sociale
D'altra parte, il rovescio della medaglia è la tendenza alla disumanizzazione. Le relazioni personali dirette sono state sostituite dalle relazioni a distanza, portando persino a un cambiamento nel comportamento.
Cinque effetti dannosi Isolamento sociale. È caratterizzato dalla mancanza di contatto con le persone al lavoro, a casa e durante le attività sociali. Oggi, non è raro vedere persone immerse nel proprio piccolo mondo, ascoltando musica sull’Ipod o guardando attentamente lo schermo del loro smartphone. Questo comportamento è chiamato phubbing. Contenuti sessuali disponibili per tutti. I bambini e gli adolescenti senza supervisione di un adulto hanno accesso a contenuti pornografici e ad altri tipi di informazioni per le quali potrebbero non essere preparati. Perdita di tempo prezioso. Ci sono persone che sprecano ore nei videogiochi, nella chat o su YouTube, e perdono tempo che potrebbe essere trascorso esercitandosi, camminando o passando del tempo esclusivo con la famiglia e gli amici. Inquinamento ambientale globale. A causa del gran numero di smartphone, tablet e laptop prodotti in tutto il mondo c’è una minaccia di inquinamento, perché in molti paesi non si pratica completamente il riciclaggio di pile e rifiuti elettronici. Perdita di privacy. Ci siamo lasciati alle spalle quegli anni in cui per avere privacy dovevamo andare fuori linea. Ora, le reti sociali, le chat, gli smartphone, i GPS, i messaggi di testo, l’e-mail e altri fanno parte di un vasto elenco di risorse che ogni individuo può utilizzare per “trovarci” in qualsiasi momento.
sforzo o il duro lavoro, che sono il vero fondamento dello sviluppo personale. La tecnologia deve servire le persone, non il contrario. Molti pensano che la tecnologia sia la chiave per risolvere tutti i problemi della società. Innovano per innovare, lasciando da parte la componente umana. L’innovazione deve essere il mezzo, ma non la fine. Il mondo è più interessato a colmare il divario digitale che a combattere l’ineguaglianza. Un esempio concreto sono gli insediamenti di rifugiati. Le autorità cercano che questi campi profughi abbiano accesso a
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Contenuti sessuali disponibili per tutti
Perdita di tempo prezioso
Perdita di privacy
Inquinamento ambientale globale
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COPERTINA
Le reti sociali non potranno mai sostituire un tempio o il messaggio della Parola di Dio, ma possono servire come strumenti secondari efficaci che facilitano la moltiplicazione della fede senza trascurare i doveri dei cristiani nella chiesa locale e nei servizi.
internet che permetta il collegamento con il mondo, ma non si fermano a pensare che il loro obiettivo principale dovrebbe essere il reinserimento sociale, l’accesso ai diritti di base come l’istruzione e l’appartenenza attiva a una società. Comunità digitali senza persone. Nel mondo digitale, le persone sono un numero con molti dati. Questo può essere molto pericoloso, perché un gruppo selettivo di persone ha queste informazioni. Loro possono non solo prevedere dove siamo, cosa facciamo, quello che ci piace, ciò che pensiamo, tra molte altre cose, ma anche disumanizzare l’essere umano, centralizzare il potere e costruire società in cui è più importante essere accettato digitalmente che socializzare con il prossimo. La tecnologia può creare dipendenza come l’alcol. Molto si parla di dipendenza da alcol, cibo, lavoro o droghe, ma poco o niente viene parlato della dipendenza tecnologica. Tuttavia, esiste. La tecnofilia è la condizione di chi prova entusiasmo nei confronti della tecnologia e ne fa uso eccessivo. Ciononostante, i governi e le società non parlano di essa e non agiscono per prevenirla. La tecnologia deve essere regolata come qualsiasi altro prodotto, soprattutto perché l’abuso o l’uso eccessivo può provocare gravi problemi, tra cui depressione, isolamento sociale, ansia e persino suicidio. Questa realtà dovrebbe farci chiedere: che ruolo ha l’essere umano nell’era digitale?
Fonte: http://blog.es.idealist.org/la-deshumanizacion-tecnologica/ http://filosofiaexplicadaporines.blogspot.com/2013/12/la-tecnologia-nos-esclaviza-onoslibera.html
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Il numero di utenti internet nel mondo supera il
50%della popolazione
QATAR
99%
4,000milioni
della sua popolazione ha accesso a internet.
Estadistica febrero 2018
LA TECNOLOGIA come strumento di evangelizzazione Coloro che considerano internet un male si concentrano solo sul suo lato negativo e non tengono in considerazione tutti i suoi vantaggi, sia per avere uno stile di vita più produttivo che per avvicinarsi a Dio. Ci sono contenuti negativi in internet, ma perché focalizzarsi soltanto sulle cose cattive invece di cercare le cose buone? È importante tenerlo a mente per poter approfittare di tutti i benefici che la tecnologia ci offre.
diavolo non ha senso; è un'invenzione umana, uno strumento molto potente che è stato creato con il obiettivo di rendere alcuni compiti più facili, proprio come una lavatrice o un frigorifero. Tenendo presente che c’è contenuto i ogni tipo su internet non è complicato trovare informazioni o notizie cristiane, tra cui la rivista Impacto Evangelistico o la stazione Bethel TV. Quindi, sapere di tutto ciò che accade nel mondo cristiano è ora più facile, e le informazioni sono a portata di mano grazie agli smartphone.
Pensare che internet sia un'invenzione del
Secondo statistiche 2018
Internet è più utilizzata della televisione È l'inizio della fine per la televisione? Internet sta vincendo nelle preferenze del pubblico e sta abituando gli spettatori a un nuovo modo di accesso al contenuto che sta lasciando alle spalle il formato della televisione. Il cambiamento è notato soprattutto tra giovani, che promuovono la migrazione dalla televisione tradizionale al contenuto su richiesta.
Il
Il
14
43% 53%
Pubblico internet
degli spettatori usa un altro dispositivo mobile mentre guarda la televisione. está dejando la TV porque prefiere los equipos móviles y la transmisión por internet.
MOVIMENTO MISSIONARIO MONDIALE America•Europa•Oceania•Africa•Asia
39%
36%
Pubblico televisione
Il numero di linee mobili supera la popolazione mondiale.
7,800milioni carte SIM
L'applicazione “La Bibbia” è una delle più scaricate al mondo.
“Molti credono che internet sia un strumento in cui c'è molto contenuto malizioso, ma se usato correttamente può essere un modo potente per evangelizzare”.
Il pastore Bobby Gruenewald, dall'Oklahoma, che si è fatto venire in mente l’idea di usare la tecnologia per rendere la Bibbia facilmente accessibile da smartphone e tablet, ha detto: “Siamo molto felici di vedere come va la Bibbia è sempre più scaricata, perché ciò significa che la Parola di Dio è sempre più conosciuta”.
SANTA BIBBIA
+350,000,000 scariche +800 lingue
La rivista Impacto Evangelistico utilizza la tecnologia per diffondere informazioni e la Parola di Dio attraverso il sito web e le rete sociali.
753,754
seguaci con una crescita significativa ogni anno.
www
70,000
visitatori mensili in media.
5,135
milioni
di dispositivi mobili attivi nel mondo.
La tecnologia non è cattiva, cattivo può essere l'uso che le viene dato. Si dice che le nuove tecnologie fanno sentire più lontani i più vicini, in quanto alcuni mettono al primo posto gli sconosciuti e coloro che sono altrove. Analizzando la storia dei media si osserva che i giornali, la televisione, tra gli altri, hanno modificato anche loro il modo di relazionarsi delle persone e delle famiglie al loro tempo. Ad esempio, quando la tecnologia è diventata più economica, le persone hanno avuto la propria TV in camera da letto e la famiglia non si è più riunita per guardarla. Oggi, il computer, internet e i dispositivi mobili hanno fatto avvicinare i più lontani e allontanare i più vicini. Uno studio pubblicato dall'università di Kent, Ohio, indica che le persone che sono in grado di ignorare il telefono sono più felici e hanno meno ansia di quelle che sono costantemente connesse.
Sebbene avere un dispositivo mobile connesso a internet possa allontanare il più vicino e generare ansia, c'è anche un aspetto che non è stato molto analizzato: i contenuti digitali sono socializzati, proprio come è successo con i giornali, la radio e la televisione. Ad alcuni incontri, la metà di ciò di cui si parla è stato visto su internet, e anche lì vengono mostrati i video e le immagini più scioccanti o divertenti, e così via. Anche la televisione prende i contenuti più popolari di internet per proiettarli nei programmi. Questa nuova socializzazione dei contenuti inizia a creare un altro tipo di divario digitale. Ai divari digitali di accesso (persone che hanno accesso alle tecnologie digitali e quelle che non l’hanno), di uso (persone che sanno come usarle e quelle che non lo sanno), e di qualità d'uso [livello di conoscenza individuale], si aggiunge quello di non socializzazione, perché non si può condividere o commentare ciò che si conosce.
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ATTUALITÀ
IL MOTTO Ci sono momenti in cui dobbiamo prendere decisioni importanti che segnano un prima e un dopo nella vita. Nel corso della sua storia, anche il Movimento Missionario Mondiale ha preso decisioni trascendentali, tra cui l'elezione del motto annuale.
Il motto per il 2019 ci parla della veste più antica della divinità: “Shekhinah 2019”. La Shekhinah è la
continua presenza divina, è Dio che vive tra il Suo popolo. È la presenza onnipotente e gloriosa che si manifestò dalla partenza del popolo di Israele dall’Egitto e rimase nel tabernacolo durante l’intero pellegrinaggio nel deserto fino alla costruzione e dedicazione del tempio di Gerusalemme. Nella storia di Israele, la Shekinah fu decisiva. Era una
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Abbiamo bisogno della Shekhinah nella Chiesa. Abbiamo bisogno che la nuvola della gloria di Dio sia sopra tutte le nostre attività, tali convenzioni, confraternita, ritiri spirituali e servizi.
conferma che Dio era in mezzo a loro. La parola ebraica “shekhinah”, che significa “dimora” o “abitazione”, si riferiva a un Dio presente perché viveva lì. Non si trattava di una presenza momentanea, fu una presenza durante l’intero pellegrinaggio del popolo di Israele. Dio viveva visibilmente in mezzo al Suo popolo. Questa Shekhinah dava al popolo sicurezza, direzione, difesa contro i nemici, benedizioni e, soprattutto, una comunione personale con il Signore, portando pace e vittoria ai figli di Israele. Questa manifestazione di Dio in una colonna di fuoco, che è la veste più antica della divinità, riceve anche diversi nomi nell’Antico Testamento. In Esodo 29:43, Dio la chiama “la mia gloria”; in Esodo 34:5 è chiamata “la nuvola”; in Esodo 33:9 e 33:10 viene chiamata “la colonna di nuvola”; in Numeri 10:34 è “la nuvola del Signore”; e in Esodo 33:14 e 33:15 si chiama “la mia presenza”. Questo è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Oggi viviamo in un’era diversa, una pagina separata dalla storia della Chiesa. Il peccato di oggi è una vera valanga in questo mondo. Correnti pericolose di ogni tipo ci circondano ovunque. Abbiamo bisogno, quindi, più che mai, della presenza costante del nostro Dio per riuscire a sconfiggere i nostri nemici. Quando “la colonna” si alzò dal tabernacolo, Mosè proclamò: “Sorgi, o Signore, e siano dispersi i tuoi nemici”. Ecco ciò che chiediamo: che con la nuvola della presenza di Dio e la colonna di fuoco dello Spirito di Dio siano dispersi tutti i nostri nemici spirituali, fisici e materiali. Abbiamo bisogno della Shekhinah nella Chiesa. Abbiamo bisogno che la nuvola della gloria di Dio sia sopra tutte le nostre attività, tali convenzioni, confraternita, ritiri spirituali e servizi. Desideriamo ardentemente essere coperti dalla presenza di Dio per raggiungere tutti i Suoi scopi per la Sua Opera. Abbiamo bisogno che il fuoco del Signore bruci nei nostri cuori, che bruci tutta la sporcizia e tutti gli ostacoli, che entri e distrugga tutte le zanzare impenetrabili dei nostri cuori, che scacci tutti i parassiti che ci fanno del male spirituale. Desideriamo che la Chiesa del Signore possa camminare senza ostacoli per soddisfare ciò che Dio ha richiesto. Questo è l’anno della manifestazione del nostro Dio. Questo è l’anno della Shekhinah 2019 nel Movimento Missionario Mondiale, un anno di grande vittoria. Il nostro motto si basa su Numeri 9:16: “Avveniva sempre così: la nuvola copriva il tabernacolo e, di notte, appariva come un fuoco”. Il nostro motto, parafrasando questo testo, è: “Continua presenza divina”. Vogliamo, abbiamo bisogno, desideriamo ardentemente la presenza continua del nostro Dio nella persona dello Spirito Santo ogni giorno della nostra vita fino a quando Cristo verrà.
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ATTUALITÀ
CADE L'ALTRO “MURO” DI BERLINO Carlos Polo e Carlos Beltramo
Proprio come nessuno si aspettava la caduta del muro di Berlino, simbolo del pretenzioso potere sovietico nella seconda metà del XX secolo, il marxismo culturale riscontrato in gran parte dell'Europa e dell’America sembra indistruttibile ma può stare per crollare. Il cittadino medio è stufo della corruzione e della povertà a cui spesso porta il socialismo di Stato e della scandalosa incoerenza dei suoi leader, che tendono a vedere la realtà in un modo rigido e così cercano di imporla a tutti gli altri. Il 9 novembre 1989 cadde il primo Muro, quello di Berlino. Dopo quasi tre decenni, un complesso sistema di contenimento di 155 chilometri di calcestruzzo e travi di acciaio conteneva le persone che lottavano per liberarsi dall’oppressione marxista. La retorica dei leader dell’impero sovietico non riuscì a far credere al mondo che il suo sistema funzionasse e rendesse le persone più felici. La recinzione di filo spinato, i fossi, le mine, i cani e le guardie che sparavano per uccidere parlavano più forte. La via d’uscita era a senso unico, ma non verso quello che predicava il marxismo. Si trattava piuttosto
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di scappare da esso, anche a costo della propria vita. Ma la caduta di quel primo Muro non fu, come alcuni pensavano, la fine del marxismo. Mentre crollava, un altro “muro” veniva costruito, anche a marchio marxista, ma molto più sottile. Non è di calcestruzzo, ma rinchiude e limita la libertà. E probabilmente lo sta facendo in modo più efficiente. È il “muro” del marxismo culturale, che non
cerca più il controllo dei mezzi di produzione materiale come proposto da Karl Marx, ma quello del modo di pensare delle società. Costruito da Gramsci, Lukàcs, Kojève, Adorno e Marcuse, tra gli altri, il muro del marxismo culturale cerca il controllo dei mezzi di produzione intellettuale. Imprigiona le menti controllando il discorso pubblico e il “politicamente corretto”:
e chi pensa in modo diverso viene punito severamente. Gli architetti del marxismo culturale hanno sequestrato da molti anni i media e le università a tale scopo. Avevano scoperto qualcosa che Marx neanche sognava: il controllo del discorso e del programma pubblico può controllare la vita sociale in modo molto più efficiente del controllo economico.
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ATTUALITÀ
Questo vero muro mentale ha penetrato la cultura e le istanze di potere locali e internazionali, estendendosi dal pubblico alle aree più private, tra cui la famiglia e la sessualità, al fine di avere controllo su tutto e tutti. La sua efficienza è stata finora quella di convincere le persone di ciò che vuole senza la minima sospetta che siano sotto il suo controllo. Giocano con l’illusione di concedere “diritti” e “libertà” ai cittadini, ma in cambio richiedono il riconoscimento del potere assoluto camuffato da “normalità”. I pochi che vedono che qualcosa non va bene ritengono che questo sistema sia così potente che non potrà mai cadere, che accumulerà sempre più potere mentre ci limita al nuovo ostracismo chiamato “irrilevanza” per mezzo di parole talismano come “ultra-” o “-fobico”.
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INIZIO DELLA CADUTA
Tuttavia, questo muro del marxismo culturale sta iniziando a cadere, anche se per molti sembri insormontabile e indistruttibile come quel primo Muro negli anni 80. I fatti si accumulano: il Brexit, il NO all’accordo di pace in Colombia con i narco-guerriglieri delle FARC, l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, la vittoria di Viktor Orban come primo ministro dell’Ungheria e l’esclusione di “studi di genere” nelle università, la sconfitta della legalizzazione dell’aborto in Argentina, l’elezione di Jair Bolsonaro come presidente del Brasile, ecc. Una menzione particolare meritano i risultati elettorali in Andalusia la prima settimana di dicembre. Il partito Vox, che si presenta senza complessi con un discorso che
può essere definito come anti-marxismo culturale, ha 12 deputati regionali. È passato da 18,000 elettori a quasi 400,000: un fenomeno. A causa del modo parlamentarista dell’elezione del presidente regionale (equivalente a governatore in altri paesi), la somma dei partiti di centro e di destra può significare la fine di 36 anni di governo socialista in Andalusia. Ma, in aggiunta, da scacco matto alla politica nazionale. “La diritta è di nuovo forte” ... anche in Spagna. Il muro si sta incrinando ma non con l’azione dell’ultradestra, come dicono i giornalisti cercando di minimizzare il fenomeno, ma perché le persone sono stanche dell’esperimento della sinistra. In tutti questi fatti c’è una costante: il marxismo culturale è l’establishment che perde anche usando tutto il suo potere per sconfiggere l’avversario che lo sfida. E perde contro ogni previsione dei padrini dei media e della politica del suo discorso pubblico. Trionfa l’avversario del marxismo culturale che affronta un intero sistema di potere, e lo fa anche con molto meno risorse e contro l’azione ostile e militante della stampa. Perché? Perché il discorso del marxismo culturale promette molto e mantiene poco. E quel poco che mantiene è esattamente l’opposto di ciò che aveva promesso. I politici che salgono al potere promettendo di porre fine alla povertà diventano
Il diplomatico Ernesto Araújo, annunciato come il futuro ministro degli Affari Esteri del Brasile, ha dichiarato che la sua missione è quella di porre fine a tutte le forme ideologiche del marxismo culturale, con qualsiasi dei suoi nomi. estremamente ricchi con ogni tipo di corruzione e abuso di potere. I promotori della libertà sessuale di genere diventano i peggiori dittatori del singolo pensiero LGTBI, persecutori di tutti i dissidenti. Le femministe finiscono per trasformare le donne nella versione femminile di quegli uomini irresponsabili ed egoisti che tutti noi detestiamo. Quanto maggiore è il potere accumulato, e quanto più lontano portano le riforme, le contraddizioni si rendono più flagranti e meno tollerabili per i cittadini. Il disincanto diviene gradualmente rifiuto e poi sovversione. Pochi giorni fa, il diplomatico Ernesto Araújo, annunciato come il futuro ministro degli Affari Esteri del Brasile, ha dichiarato che la sua missione è quella di porre fine a tutte le forme ideologiche del marxismo culturale, con qualsiasi dei suoi nomi (ideologia di genere, diversità
sessuale, femminismo, multiculturalismo, teologia della liberazione, ecc.). Araújo rivela magistralmente la confusione di molte persone che, respingendo il “comunismo”, hanno sostenuto lo stesso mostro già mutato. Il serpente del marxismo originale e ortodosso ha cambiato pelle e molta gente ha continuato a fissare la pelle vuota, determinata a impedire che questo “falso serpente” salisse al potere. Tuttavia, il vero serpente, con un’altra pelle, stava diventando il suo tiranno. È la “nuova sinistra” che non ha mai abbandonato i suoi principi e le sue pratiche di lotta di classe, ha solo trasformato il suo discorso e ha saputo controllare il programma pubblico. È la “nuova sinistra” descritta molto bene da Agustín Laje e Nicolás Márquez nel loro libro che da qualche mese è un bestseller. 2019, UN ANNO CHIAVE
Araújo ha tutto molto chiaro. Attirano l’attenzione la sua lucidità per scoprire il vero serpente e la sua determinazione a combatterlo. Senza dubbio, questa guerra dichiarata al marxismo culturale produrrà molteplici scene politiche. Il 2019 sarà un anno particolarmente importante per la politica internazionale e locale: tutto fa pensare che molte cose accadranno nei prossimi 365 giorni. Ad esempio, la posizione del Brasile nelle Nazioni Unite darà una svolta completa con Araújo, un uomo che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Donald Trump. Ricordiamo che Bolsonaro ha annunciato il suo desiderio di ritirarsi dalle Nazioni Unite e che l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Nikki Haley, ha annunciato ufficialmente il ritiro del suo paese dal Consiglio dei diritti umani tacciandolo di cloaca e i suoi membri di ipocriti. Coloro che sono stati nei corridoi delle Nazioni Unite sanno che il marxismo culturale attualmente dominante nel sistema internazionale non potrà rimanere lo stesso con Trump e Bolsonaro contro. E le cose potrebbero andare molto peggio se, come annunciato da Bolsonaro, il Brasile si ritira completamente dalle Nazioni Unite. Siamo sull’orlo di un drammatico cambiamento della scena politica e diplomatica mondiale. La turbolenza sta arrivando. Ma sarà la prima volta dopo molto tempo che un solido blocco di paesi affronti il muro del marxismo culturale prevalente in settori chiave tali quelli relativi alla vita e alla libertà. Il 2019 è un anno elettorale in molti paesi in Europa e in America e ci porterà più di una sorpresa. Sarà sano per l’umanità, anche se non sarà privo di momenti delicati, di vera e propria crisi. Dipende da noi se queste crisi sono una crescita o se dovremo continuare ad aspettare un cambiamento per il meglio.
(*) Tratto da www.actuall.com
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DONNA
L'ARTE DI SPERARE IN DIO (I) Carmen Valencia de Martínez
Quanto è difficile avere speranza e pazienza e quanto è facile perderle, soprattutto in questi tempi in cui tutto è immediato. L'immediatezza è diventata uno stile di vita che tutti vogliono avere.
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Salmi 62:8 dice: “Confida in lui in ogni tempo,
o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio”. Sperare è attendere fiduciosamente qualcosa che si desidera, è confidare nella possibilità che si realizzi, è fermarsi finché non succeda. Quanto è difficile avere speranza e pazienza, e quanto è facile perderle, soprattutto in questi tempi in cui tutto è immediato. L’immediatezza è diventata uno stile di vita che tutti vogliono avere.
tengono a Dio. Invece, la pazienza è una virtù necessaria per poter godere delle benedizioni di Dio. Che cosa deve farsi per imparare a sperare in Dio? 1. NON PREOCCUPARSI
Dio ci chiama, ci cambia, ci trasforma e avvia in noi un processo che mira a liberarci dalla preoccupazione, dalla disperazione e dal desiderio di prendere in mano le cose che sono di Dio: “gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1 Pietro 5:7). 2. FERMARSI
La Parola dice che dobbiamo fermarci per riconoscere che Lui è Dio (Salmi 46:10). Quando il Signore ci chiede di fermarci, ci sta chiedendo di sperare in Egli. Bisogna imparare a rimanere nel posto in cui Dio ci ha posto finché Egli non venga a trovarci. Quando speriamo in Dio, lo Spirito domina la carne e il nostro essere si sottomette al controllo dello Spirito Santo. Sperare in Dio ha a che fare con il cuore, non ha a che fare né con la mente, né con la testa, né con i sentimenti né con la ragione. Non importa se Dio tarda a rispondere alle nostre preghiere, o a realizzare i piani che ha con la nostra vita, dobbiamo sperare in lui, e non permettere che la nostra anima si arrenda o venga sopraffatta dalla voglia di vedere risultati immediati (Proverbi 13:12, Salmi 42:5). 3. AVERE FEDE
Anche la vita cristiana è stata impregnata di quell’impazienza, di quell’affanno. Vogliamo tutto subito, cerchiamo il Signore in fretta e richiediamo risultati immediati. La via del Signore è passo dopo passo, è a poco a poco, ma è costante. Dio compirà ognuno dei piani che ha per le nostre vite, ma a momento giusto! “Il Signore compirà in mio favore l’opera sua; la tua bontà, Signore, dura per sempre; non abbandonare le opere delle tue mani” (Salmi 138:8). L’impazienza ci fa prendere in mano le cose che appar-
La fede è uno stile di vita. Avere fede è agire secondo la guida di Dio, è vivere nella certezza che Dio ha il controllo di tutto e di tutti, è essere convinti che senza essa è impossibile piacere a Dio (Ebrei 11:6). Credere ha anche a che fare con il cuore. La Lettera ai Romani 10:9-10 dice: “Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati”. Il re Davide aveva tanta fede che era convinto della grandezza di Dio: “Ah, se non avessi avuto fede di vedere la bontà del Signore sulla terra dei viventi!” (Salmi 27:13). Perché Dio agisca per nostro conto ha bisogno solo di un cuore che abbia il coraggio di credere che tutto sia possibile per Egli. Sperare in Dio è più importante di qualsiasi altra cosa che possiamo fare. Sperare in Dio è fare di Egli il nostro obiettivo. Se abbiamo fede in Dio e nella Sua guida, se crediamo in Dio e crediamo Dio, allora Egli ci mostrerà la via della vita e saremmo convinti che c’è gioia a sazietà nella Sua presenza e che alla Sua destra ci sono delizie in eterno (Salmi 16:11).
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MUSICA
IO VADO DOVE EGLI MI CONDUCE Inno scritto da Baylus Benjamin McKinney che incarna l'essenza del cristianesimo. I suoi versi invitano a seguire le orme del Signore e a dargli il cuore e la vita.
“Io vado dove Egli mi conduce” è una canzone che riflette lo spirito del Vangelo: seguire le orme del Signore. Scritto dal musicista e poeta cristiano Baylus Benjamin McKinney nel mese di gennaio 1936, il brano descrive la sfida che affrontano color che scelgono la via della verità offerta dal Signore. Gli esperti della musica gospel sostengono che l’inno fu composto a Clanton, nello stato dell’Alabama, quando McKinney era nell’apice della sua carriera per l’espansione della buona notizia. Alla Southern Baptist Convention, il compositore evangelico ebbe un incontro speciale con un missionario che lo spinse a creare la poesia. Quell’evangelizzatore era il reverendo R. S. Jones. Nel corso della riunione, lui rivelò a McKinney che dopo aver servito Dio per molti anni in Brasile, i suoi medici gli avevano proibito di tornare in Sud America a causa della sua salute. Lo scrittore gli chiese del suo futuro e il pastore rispose: “Io vado dove Cristo mi conduce”. Sulla base di quella testimonianza, Baylus scrisse la popolare canzone.
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COMPOSITORE ILLUSTRE
Cantante, compositore, insegnante ed editore di musica, Baylus Benjamin McKinney nacque il 22 luglio 1886, nella città di Heflin, e fin dalla tenera età mostrò grande amore per Dio. Fu studente presso il Louisiana College (Louisiana), il Southwestern Baptist Theological Seminary (Texas), la Siegel-Myers School of Music e il Bush Conservatory of Music (Illinois). Autore di circa centocinquanta inni, McKinney lavorò tra il 1918 e il 1935 insieme a Robert Henry Coleman, rinomato editore di canzonieri evangelici, con il quale sviluppò un lavoro evangelico prolifico attraverso la produzione di varie composizioni a grande contenuto biblico. Inoltre, continuò la sua missione a favore di Cristo come redattore musicale per il Consiglio della Scuola di Domenica della Southern Baptist Convention nello stato del Tennessee. Partecipe di numerosi risvegli, il servo di Dio si basava sulle Scritture per concepire poesie dedicate a Gesù. Secondo il parere degli studiosi, i versi di “Io vado dove Egli mi conduce” si riferiscono a passi biblici tali Matteo 16:24-25, Marco 8:34-35 e Luca 9:23-24, che alludono alla chiamata del Redentore a seguirlo. Baylus Benjamin McKinney morì il 7 settembre 1952, a 66 anni. La sua fede, trasformata in inni, rimane solida come una roccia ed è una grande fonte di ispirazione per milioni di credenti in tutto il mondo che lodano e adorano il Signore. Questo immenso gregge va dove Dio lo conduce e realizza la Sua volontà.
IO VADO DOVE EGLI MI CONDUCE 1 “Prendi la tua croce e seguimi”, Ho sentito dire il mio Maestro; “Ho dato la mia vita per riscattarti Arrenditi tutto oggi”. Ritornello Io vado dove Egli mi conduce Io vado dove Egli mi conduce Io seguo il mio Cristo che mi ama Io vado dove Egli mi conduce 2 Egli mi ha avvicinato al Suo lato Io ho cercato la Sua volontà per sapere E in essa ora rimango Io vado dove Egli mi conduce 3 Sia nelle ombre o nel buio, Che sul mare in tempesta, Io prendo la mia croce e lo seguo, Dove Egli mi conduce. 4 Il mio cuore, la mia vita, tutto io do A Cristo che mi ama così tanto. Lui è il mio Maestro, Signore e Re.
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LETTERATURA
RISPOSTE A DOMANDE DIFFICILI Libro scritto da Josh McDowell e Don Stewart, rinomati ministri americani. Contiene le risorse necessarie per rafforzare la fede in Dio e conferma la validità del Vangelo e della Bibbia. Il cristianesimo crede e insegna che solo la Bibbia è la Parola di Dio rivelata. Sebbene fosse scritta da uomini, l’autore originale è Dio onnipotente. Questa affermazione non è stata fatta o inventata dalla Chiesa, ma è affermata dalla Bibbia stessa. “La parola del Signore rimane in eterno” (1 Pietro 1:25). “Ogni Scrittura è ispirata da Dio” (2 Timoteo 3:16). “Nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (2 Pietro 1:21). Più di 2000 volte nell’Antico Testamento da solo ci sono frasi tali “Dio disse a Mosè”, “la parola del Signore fu rivolta a Giona” e “Dio disse”. Come sai che Dio esiste? Non erano i miracoli della Bibbia semplici trucchi per ingannare le persone primitive? La scienza non mette in dubbio le affermazioni della Bibbia? Come puoi credere in una Bibbia piena di contraddizioni? Gli argomenti non sono solo un circolo vizioso? Queste sono alcune delle domande che risponde il libro “Risposte a domande difficili”, scritto da Josh McDowell e Don Stewart. Tra i leader religiosi che hanno avuto molti proseliti nel corso della storia, Gesù Cristo è unico, poiché solo Lui ha affermato di essere Dio incarnato. Un malinteso comune è dire che alcuni leader religiosi del mondo hanno fatto affermazioni simili, ma non è vero. Buddha non diceva di essere Dio; Mosè non diceva di essere Geova; Maometto non si identificava con Allah; e Zoroastro non disse mai di essere Ahura Mazda. Tuttavia, Gesù, il falegname di Nazareth, disse che chi l’avesse visto aveva visto il Padre (Giovanni 14:9). Pubblicato nel 1980 dalla casa editrice Here’s Life Publishers, il libro di McDowell e Stewart tratta ampiamente gli aspetti essenziali che costituiscono la frontiera tra agnosticismo e cristianesimo. In questo senso, fornisce risorse indispensabili per comprendere le verità contenute nelle Sacre Scritture, nonché prove inconfutabili che aiutano a rafforzare la fede nel Signore. OPERA PREZIOSA
La gente chiede costantemente: “Che cosa c’è di speciale in Gesù? Perché Lui è l’unico modo in cui qualcuno può conoscere Dio?” Insieme alla questione dei pagani, non c’è domanda che venga chiesta così spesso. Siamo accusati di essere di idee ristrette perché affermiamo che non c’è altro modo per raggiungere Dio. Il primo punto è che noi non abbiamo inventato che Gesù è l’unica via. Non è la nostra affermazione, ma la sua. Noi solo ripetiamo la sua affermazione, e quella degli scrittori del Nuovo Testamento. Gesù disse: “Io sono la via, la
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LETTERATURA verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6) e, “perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati” (Giovanni 8:24). Laureato con lode presso il Seminario Teologico Talbot e il Seminario Internazionale di Teologia e Legge di Strasburgo, Stewart, uno degli scrittori di “Risposte a domande difficili”, è un rinomato ministro pentecostale americano che ha dedicato la sua vita ad annunciare il Vangelo di Dio. Nato il 25 ottobre 1939 nello stato dell’Arizona, si distingue per essere un fedele credente nella Parola di Dio. Alcune persone credono che i miracoli narrati nella Bibbia tradiscano il fatto che le Scritture dovrebbero essere prese sul serio. Sono paragonati con la mitologia greca e altri racconti strani e soprannaturali. Invece di indagare sulle loro fondamenta, li classificano immediatamente insieme a leggende e superstizioni popolari. Certo, c’erano molte storie del tempo di nostro Signore tra greci e romani che sono così fantastiche e ridicole che non meritano una seria considerazione. Ma quelli sono in completo contrasto con i miracoli biblici, che non offrono mai un’espressione soprannaturale senza significato.
La gente chiede costantemente: “Che cosa c'è di speciale in Gesù? Perché Lui è l'unico modo in cui qualcuno può conoscere Dio?” Insieme alla questione dei pagani, non c'è domanda che venga chiesta così spesso. Siamo accusati di essere di idee ristrette perché affermiamo che non c'è altro modo per raggiungere Dio.
Prolifico scrittore evangelico di bestseller, McDowell, l’altro autore del libro, ha fornito oltre 27 000 colloqui con contenuto biblico a circa 25 milioni di persone in 125 nazioni. Difensore della sana dottrina, è nato il 17 agosto 1939 nel Michigan e ha trascorso 57 anni a predicare la Parola nei cinque continenti. FEDE SALVATRICE
agnostici mostrano più entusiasmo di altri nella loro ricerca di Dio, e questo ci piace. La Bibbia promette che se qualcuno vuole sapere la verità su Dio, lo saprà. “Se uno vuole fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio” (Giovanni 7:17). Nel suo libro, McDowell e Stewart esaminano dieci temi che forniscono fiducia in Dio onnipotente ed aiutano i cercatori di verità a trovarla nelle sue pagine. Semplicemente ma accuratamente analizzano la Bibbia, Gesù Cristo, Dio, i miracoli del passato e del presente, le difficoltà nella Scrittura, le religioni del mondo, il cristianesimo, la fede del credente, la Sindone di Torino e le storie della creazione. Ogni volta che un credente dà la sua testimonianza, c’è sempre qualcuno che obietta che questo venga usato come prova di ciò che il cristianesimo afferma di essere vero. Affermano che sembra che tutti abbiano qualche tipo di esperienza di conversione o testimonianza religiosa. È vero che molti oggi testimoniano di aver avuto esperienze religiose nelle quali affermano di aver trovato la realtà ultima. A prima vista, il cristiano sembra come qualsiasi altro, perché anche lui afferma anche di aver sperimentato la verità. Sia il credente che l’osservatore casuale hanno bisogno di più di una semplice testimonianza dell’esperienza soggettiva come criterio per giudicare chi ha ragione, se ce n’è uno. La differenza è che i cristiani hanno questo criterio. La conversione cristiana è legata alla persona di Gesù Cristo. È radicata nei fatti, non nei desideri o nei pensieri. Sulla base dei dubbi degli increduli sulla validità del Vangelo e della Bibbia, “Risposte a domande difficili” si basa su una profonda conoscenza degli autori sul Vecchio e Nuovo Testamento. Sulla base dell’archeologia e di altre scienze, loro smontano le accuse che per anni hanno minato l’autenticità del messaggio diffuso dal Redentore nella sua vita terrena. Una delle principali scuse per non abbracciare il cristianesimo ha a che fare con gli ipocriti nella Chiesa, sia passati che presenti. Alla gente piace sottolineare malefatte del passato che sono stati effettuati in nome di Cristo, come l’Inquisizione spagnola, i processi alle streghe e altri atti orribili. Ci sono anche attuali esempi di predicatori, diaconi e leader della chiesa che sono stati trovati in alcolismo, relazioni adultere o altre attività incompatibili con quello che dicono di credere. Tuttavia, il fatto che la Chiesa abbia degli ipocriti non significa che tutti i cristiani siano ipocriti.
Molti di coloro che rifiutano il cristianesimo affermano di aver abbracciato altri modi di vita. Alcuni dicono che il Dio della Bibbia non esiste; altri pensano che se Dio esiste, non possa essere conosciuto. Queste affermazioni non sono sostenute quando vengono sottoposte alla ricerca. L’agnostico è qualcuno che non sa se Dio esiste. Non ha definito il suo pensiero su Dio; è in dubbio. Tuttavia, alcuni
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EROE DELLA FEDE
LA VOCE DEL MESSAGGIO DIVINO Richard Kyle
John Knox fu la figura centrale della Riforma in Scozia. Come portavoce del Signore, aiutò a plasmare il futuro della nazione più settentrionale della Gran Bretagna. Fu una potente tromba di Dio che annunciò il Vangelo. Dire che a John Knox piaceva suonare la tromba di Dio cattura l’essenza del suo ministero. I ricercatori si
sono concentrati su di lui come leader della Riforma in Scozia e fondatore di un movimento che ha rinnovato la fede cristiana, ma sebbene queste impressioni siano valide, non riflettono come si vedeva e come lo vedevano i suoi contemporanei. Knox si considerava un semplice predicatore del Vangelo e al suo tempo fu riconosciuto come tale. Conscio del fatto che era stato chiamato dal Signore proprio come i profeti ebrei, Knox aveva per scopo principale nella vita quello di chiamare al pentimento e alla fede in Cristo. Come Giovanni Battista, fu una voce che gridò nel deserto, uno strumento che proclamò il messaggio divino, un leone che ruggì dal pulpito con voce autorevole. La sua grande fiducia derivava dalla sua convinzione che le Sacre Scritture erano la Parola di Dio e che il suo unico obbligo era predicarla. PRIMI PASSI
Lo storico Thomas M’Crie riferisce che Knox nacque nel 1505 nella città di Haddington, situata nell’est della Scozia, e faceva parte di una famiglia antica e rispettata. Fin da giovane, ricevette una scrupolosa educazione che gli permise di conoscere il Signore attraverso la religione tradizionale. Nella sua adolescenza studiò alla scuola di grammatica di Haddington, e nel 1524, fu iscritto dal padre all’università di Saint Andrews, che a quel tempo aveva il seminario più
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famoso del territorio scozzese. Intriso degli insegnamenti secolari di Saint Andrews, si dedicò completamente allo studio della verità divina. Knox si fece strada tra i suoi compagni e divenne un fedele credente che studiava diligentemente la Bibbia. Quindi, acquistò una notevole e vasta conoscenza della Scrittura che gli permise di avere una visione ampia della dottrina cristiana e ricordare in modo preciso e dettagliato gli eventi biblici. Fu ordinato sacerdote possibilmente prima del 1530. Tuttavia, dopo scrutare con pazienza la Parola, adottò una completa e vera visione del Vangelo. Nelle sue indagini scoprì che la Chiesa romana esponeva credenze incompatibili con gli insegnamenti di Gesù. Allora, nel mezzo di una società dominata dalla corruzione del clero, iniziò a voltare le spalle al cattolicesimo e si aggrappò alla sana dottrina. CREDENTE IMPEGNATO
Influenzato dalla Riforma, movimento cristiano condotto dal teologo Martin Lutero nei primi anni del XVI secolo, si nutrì della conoscenza dei primi scozzesi evangelici tali i predicatori Thomas Guilliame e John Rough, grazie ai quali provò la verità del Redentore. Tuttavia, il ministro George Wishart, perseguitato per le sue idee sulla fede nel Salvatore, spinse la sua conversione e lo toccò con i suoi sermoni veementi e la sua feroce condanna dei riti cattolici. Tra il 1545 e il 1546, Knox seguì le orme di Wishart e divenne uno dei suoi discepoli. Quindi, iniziò a testimoniare
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EROE DELLA FEDE
la sua fedeltà agli insegnamenti originali delle Scritture. Il suo entusiasmo per il Vangelo gli permise di attirare l’interesse si questo riformatore che lo preparò a servire Dio. Il 31 marzo 1546, fedele al suo mentore, che era ricercato dal cardinale David Beaton per ucciderlo, cercò di evitare il suo arresto. Tuttavia, Knox non fu in grado di evitare che Wishart fosse bruciato sul rogo per servire Dio. Dopo la morte del suo modello di vita, il nuovo convertito si dimise dai suoi obblighi verso il cattolicesimo e divenne una colonna centrale nella fondazione di una nuova congregazione. Allora, nei primi mesi del 1547, molestato dalla sua fede rinnovata, si rifugiò nel castello di Saint Andrews, che era stato preso dagli oppositori di Beaton a metà dello scorso anno. Da lì evangelizzò molte persone che trovarono nei suoi messaggi la voce del Signore e la pace spirituale che tanto desideravano. L’ultimo giorno del giugno 1547, una flotta francese
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apparve di fronte a Saint Andrews per riprendere il castello. Gli assediati, dopo una coraggiosa resistenza, capitolarono un mese più tardi. Knox fu trasferito in Francia come prigioniero su richiesta del Papa e del clero scozzese. Legato con catene e trattato come un eretico, trascorse diciannove mesi in una galea nella quale fu sottoposto a continui abusi. Nel febbraio 1549, la misericordia di Cristo rese possibile la sua liberazione. PREDICATORE INSTANCABILE
Quando fu rilasciato dalla prigione, si recò in Inghilterra e si unì alla chiesa locale per continuare il suo lavoro a favore della diffusione della buona notizia. In primo luogo fu inviato nella città di Berwick, situata nella contea di Northumberland, dove predicò il Vangelo per due anni. Successivamente, si trasferì nella città di Newcastle e continuò il suo lavoro ministeriale. La sua
diventò la testa visibile dei riformatori. Un messaggio da lui, condiviso sei mesi dopo il suo arrivo nella città di Stirling, segnò l’apice della Riforma scozzese. RIFORMATORE ILLUSTRE
Quando il cattolicesimo fu eliminato dal parlamento scozzese nel mese di agosto 1560, Knox sviluppò una missione prolifica che lo mise a capo della Chiesa di Scozia. Autore del documento La confessione scozzese, che delineò le basi della nuova congregazione che continua ancora oggi, annunciò il Vangelo nella metropoli di Edimburgo fino alla sua morte il 24 novembre 1572. Durante tutta la sua vita, John Know lottò incessantemente affinché la vera fede prevalesse sulle false dottrine. Poiché credeva che le Sacre Scritture, con l’aiuto dello Spirito Santo, fossero comprensibili per la maggior parte delle persone, Knox faceva uso principalmente del metodo letterale nella sua predicazione. I suoi messaggi,
Nel febbraio 1554, andò a Ginevra, dove conobbe il famoso teologo francese Giovanni Calvino, con il quale fece una solida amicizia. Insieme a uno dei genitori della Riforma, Knox approfondì la sua conoscenza della Parola. Prima dell'era dell'alfabetizzazione quasi universale e della comunicazione di massa, la predicazione era un canale primordiale per trasmettere idee alle persone. E Knox eccelleva in questo campo.
permanenza in Inghilterra, che durò fino al 28 gennaio 1554, culminò a Londra. Nel febbraio 1554, andò a Ginevra, dove conobbe il famoso teologo francese Giovanni Calvino, con il quale fece una solida amicizia. Insieme a uno dei genitori della Riforma, Knox approfondì la sua conoscenza della Parola. Tuttavia, nel novembre dello stesso anno, fu convinto da Calvino a diventare il pastore dei rifugiati inglesi a Francoforte. Tra il 1555 e il 1556, visitò la Scozia e predicò il Vangelo. In seguito tornò a Ginevra e vi rimase fino alla fine di gennaio 1559. Motivato dalla creazione in Inghilterra di un consiglio evangelico indipendente da Roma, promossa dalla regina Elisabetta I, Knox tornò nel suo paese nel maggio del 1559 per combattere il buon combattimento. Governata da Maria di Guisa, la sua nazione stava per sperimentare una guerra civile che avrebbe segnato la fine di un’era. Knox
basati sulla Bibbia, erano diretti e chiari, e lasciavano pochi dubbi sul loro significato. Come la Parola stessa, non avevano bisogno di alcuna spiegazione sofisticata. Era semplicemente il messaggero di Dio che proclamava la verità che gli era stata affidata. Come Giosuè, non fu nient’altro che una potente tromba di Gesù. Sebbene l’importanza di altri individui e fattori non deva essere minimizzata, John Knox deve essere considerato la figura centrale della Riforma scozzese. Lui guidò il movimento e aiutò a plasmare il futuro della nazione più settentrionale della Gran Bretagna. Il suo tempo differiva dal nostro tempo. L’evangelizzazione ad alta voce era importante. Prima dell’era dell’alfabetizzazione quasi universale e della comunicazione di massa, la predicazione era un canale primordiale per trasmettere idee alle persone. E Knox eccelleva in questo campo.
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STORIA DI VITA
IL SERVO DI DIO La morte di sua madre è stato il punto di rottura. La sua vita è passata da tranquilla e confortevole a tragica e carente. Suo padre si è dato all'alcol e l'orfano si è dedicato al furto per dare da mangiare ai suoi fratelli. Ha cercato vendetta finché non ha trovato Dio.
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Venerdì pomeriggio del 1992, Gerardo Eribe Borico tornava a casa da scuola quando ha visto un quadro drammatico alla porta. I suoi parenti e vicini piangevano e si abbracciavano. Qualcosa di terribile stava accadendo all’interno della casa. Ha corso e ha visto una scena che non avrebbe mai dimenticato. Il corpo inerte di sua madre, Regina, era disteso sul letto, circondato da candele. Era morta pochi minuti prima a causa di una lunga e strana malattia. Leonardo, suo padre, singhiozzava per l’accaduto e sembrava completamente sconfitto dalla disgrazia. Gerardo aveva solo otto anni ed era già orfano di madre. La tragedia aveva cambiato la vita di tutti. La famiglia andava a pezzi rapidamente, soprattutto quando il padre ha perso la voglia di vivere e si è dato all’alcol e alle droghe, trascurando così i suoi sette piccoli figli. La lunga malattia di Regina aveva richiesto un sacco di soldi. Leonardo, un ingegnere meccanico, aveva fatto tutto il possibile affinché si guarisse, persino fare diversi mutui che l’avevano lasciato in rovina. Anche Gerardo soffriva per il violento colpo della perdita della madre. Il vuoto che sentiva a causa della sua assenza era molto difficile da affrontare e ha pensato a togliersi la vita. La sua esistenza sembrava non avere significato. Gerardo Eribe era nato a Malabo, Guinea equatoriale, in una famiglia affettuosa e unita. I genitori facevano di tutto per provvedere ai suoi figli. Appartenevano a una famiglia del ceto medio del gruppo etnico Bubi, presente nel 6,5% del paese africano. Si può dire che erano stati felici finché la disgrazia ha colpito la casa. Regina si era ammalata e niente aveva potuto guarirla. La gente ha cominciato a parlare di stregonerie e, quando è morta, la voce diceva che sua sorella maggiore l’aveva avvelenata. Il piccolo Gerardo ha ascoltato la versione e, nel suo dolore, si è impegnato a farla pagare ai responsabili. Mentre cercava il modo per dare da mangiare ai suoi fratelli, il ragazzo pensava anche alla sua vendetta contro la sua zia materna e i suoi cugini. Ha giurato che quando avesse diventato maggiorenne, avrebbe ucciso tutti i colpevoli per la morte di sua madre. Gerardo percorreva le strade di Malabo cercando qualcosa da rubare. Aveva perfezionato la sua tecnica, ma un giorno è stato catturato quando rubava fariña (cibo preparato con manioca) in un negozio. I proprietari del negozio l’hanno punito severamente. Gli hanno bruciato la schiena con le candele e l’hanno picchiato in diverse parti del corpo. Una donna che passava ha sentito le grida del ragazzo, ha avuto pietà di lui e ha pagato il costo dei beni rubati. Gerardo aveva tredici anni quando è entrato nel liceo. Aveva ancora una vita di privazioni e il suo desiderio
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STORIA DI VITA di vendetta non si era spento. In quel periodo ha fatto amicizia con ragazzi che l’hanno introdotto nel mondo della musica e della danza. Ha formato un gruppo musicale rock and roll chiamato The Leather Boys, che ha iniziato a offrire concerti in diverse città della Guinea Equatoriale. L’alcol e il tabacco sono diventati il suo sollievo. Gli eccessi durante le presentazioni musicali erano costanti. Tuttavia, non riusciva a dimenticare sua madre o i presunti colpevoli. “Devono provare il dolore che noi abbiamo sentito con la morte di mia madre”, pensava. Con il passare del tempo, l’odio è cresciuto nel cuore di Gerardo. Ha iniziato a studiare arti marziali al fine di sentirsi superiore e ha raggiunto il grado di cintura nera nel taekwondo. Inoltre, ha partecipato per due anni in riti
Mentre cercava il modo per dare da mangiare ai suoi fratelli, il ragazzo pensava anche alla sua vendetta contro la sua zia materna e i suoi cugini. satanici con una zia paterna e ha imparato la stregoneria; era anche disposto ad andare dai marabú (una sorta di stregoni) per ottenere più potere. La pratica delle arti marziali e della stregoneria aveva un solo scopo: vendicarsi dei cugini, perché ormai la zia era già morta. LA SALVEZZA
Gerardo è vissuto nella dissolutezza durante gran parte della sua giovinezza, ma un incontro fortuito avrebbe cambiato la sua vita. Un fratello cristiano, di nome Edilberto, è diventato il suo vicino. Un giorno se gli è avvicinato e gli ha detto “Cristo ti ama, Gerardo”. Quando ha sentito quelle parole, il ragazzo si è arrabbiato così tanto che ha voluto prendere a pugni il fratello. “In che modo Cristo mi ama? È gay?” era stata la sua risposta. L’uomo ha ripetuto: “È la verità, Cristo ti ama”, e se ne è andato. Con quelle parole riecheggiando nella sua mente, non è riuscito a dormire tutta la notte. Il giorno dopo, i suoi amici sono venuti a casa sua per portarlo in discoteca. Mentre ballava freneticamente, il giovane continuava a sentire la frase. Dopo la festa tutti sono andati a casa e lui non smetteva di sentire “Cristo ti ama”. Sono passate alcune settimane e la voce era ancora nella sua mente e nel suo cuore. Un giorno ha incontrato di nuovo il fratello Edilberto e gli ha detto cosa stava succedendo. Il cristiano l’ha invitato a una campagna
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evangelica. Gerardo ha dato diversi scusi per non accettare l’invito, ma alla fine ha deciso di andare. LA CONVERSIONE
Una volta al tempio, ha visto persone lodare, piangere e pregare, ma lui voleva soltanto ridere. Quando è iniziata la predicazione, la sua beffa si è trasformata in rabbia. Quello che sentiva era la narrazione della sua vita, come se qualcuno avesse raccontato al pastore la vendetta che aveva pianificato. Il pastore Edelmiro predicava sulla conversione di Saulo nel libro degli Atti. “Dopo la predica andrò dal fratello e lo rimprovererò per parlare al pastore della vita”, si è detto. La risposta ai suoi dubbi è arrivata quasi alla fine del sermone. Il pastore ha detto: “Nessuno mi ha detto nulla,
Alla fine del servizio, il pastore ha fatto appello a coloro che volevano arrendersi a Dio. Gerardo non ha esitato neppure un attimo ad andare all'altare e in ginocchio si è arreso ai piedi di Cristo. L'infanzia di Gerardo Eribe Borico è stata dura e drammatica fin dalla morte di sua madre fino a quando non ha trovato il Signore.
ma Cristo l’ha fatto, e Egli vuole che stasera tu apra il tuo cuore e gli permetta agire nella tua vita”. Alla fine del servizio, il pastore ha fatto appello a coloro che volevano arrendersi a Dio. Gerardo non ha esitato neppure un attimo ad andare all’altare e in ginocchio si è arreso ai piedi di Cristo. Quando è tornato a casa, la sua vita era già cambiata. L’odio e la vendetta contro i suoi cugini erano scomparsi; nel loro posto, un amore incomparabile inondava tutto il suo cuore. Nella sua stanza si è reso conto di tutta la sporcizia che aveva: disegni pornografici, oggetti satanici, etc. Non ci è voluto molto per bruciare tutto, compresi i pantaloni da rapper che indossava. Il giorno dopo si è tagliato i capelli. Quando la famiglia si è accorto della sua conversione, l’hanno buttato fuori di casa. Non volevano un’altra religione a casa. Allora, è andato a vivere con la nonna materna e gli zii che lavoravano per il governo della Guinea Equatoriale. Vedendo il suo cambiamento, anche loro gli hanno chiesto di andarsene. “Non meriti il cognome Eribe. Sei una vergogna per la famiglia. Sceglu, la tua famiglia o la chiesa”, ha detto lo zio che era ministro dell’Economia. Gerardo ha scelto Cristo. Con il permesso del pastore Edelmiro, Gerardo dormiva sulle panchine del tempio, e al mattino predicava per le strade e pregava in ogni momento per i suoi parenti. Durante un convegno nazionale nella città di Bata, Dio ha battezzato Gerardo con il Suo Spirito
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STORIA DI VITA
La preghiera per la sua famiglia ha avuto frutti nella sua vita. I suoi fratelli si sono convertiti a Dio; gli zii, anche se non appartengono alla chiesa, rispettano e ammirano il cambiamento di Gerardo. Santo e nei suoi sogni gli ha annunciato lo scopo che aveva per lui. “Conosco la tua situazione, sono con te e sarai una benedizione per la tua famiglia”, ha detto. La preghiera per la sua famiglia ha avuto frutti nella sua vita. I suoi fratelli si sono convertiti a Dio; gli zii, anche se non appartengono alla chiesa, rispettano e ammirano il cambiamento di Gerardo. Oggi, dopo 16 anni, Gerardo ha una famiglia e due bellissime figlie. Serve Dio nel Ghana, e la vendetta e l’odio sono scomparsi quando Cristo è entrato nella sua vita.
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DEVOZIONALE “Sei còlto allora nel laccio dalle parole della tua bocca, sei prigioniero delle parole della tua bocca”. Proverbi 6:2. Rev. Luis M. Ortiz
LA POTENZA DELLA CONFESSIONE DELLA PAROLA DI DIO Molti parlano delle loro debolezze, e sono sempre più deboli; molti parlano della loro poca fede, e ne hanno
sempre meno; molti parlano dei loro dubbi, e questi sono in aumento; molti parlano delle loro paure, e sono sempre meno coraggiosi; molti parlano delle loro malattie, e ogni giorno si sentono male; molti parlano della loro cattiva situazione economica, e non riescono a crescere. Quando parliamo di cose negative, le confessiamo, e quando confessiamo cose negative, la nostra situazione peggiora perché stiamo apertamente contradicendo la Parola di Dio, e quindi non siamo graditi al nostro Dio. Davide capiva bene questo quando disse: “Signore, poni una guardia davanti alla mia bocca, sorveglia l’uscio delle mie labbra” (Salmi 141:3). Non voleva che uscisse dalla sua bocca qualcosa che potesse fargli del male. Non c’è miglior guardia alla porta delle nostre labbra della confessione della Parola di Dio. Quando confessiamo e parliamo delle grandi promesse della Parola di Dio, stiamo accordandoci con Dio, stiamo usando l’arma potente e invincibile della Parola di Dio. Quindi, lei farà in noi, per noi e con noi tutto ciò che promette. • La schiavitù del peccato è una cosa del passato, Cristo ci ha liberati (Galati 5:1). • La schiavitù delle malattie è una cosa del passato, le
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lividure di Cristo ci hanno guariti (Isaia 53:5). • L’incredulità è una cosa del passato, ora sappiamo in chi abbiamo creduto (2 Timoteo 1:12). • Il fallimento è una cosa del passato, in Cristo siamo più che vincitori (Romani 8:37). • Le tenebre sono una cosa del passato, ora siamo figli della luce (Efesini 5:8). • Il nostro rapporto con il diavolo è una cosa del passato, ora siamo figli di Dio (1 Giovanni 3:1). • L’odio e l’amarezza sono una cosa del passato, ora l’amore di Dio è sparso nei nostri cuori (Romani 5:5). • Il terrore e la paura sono una cosa del passato, ora non temiamo quanto possa farci l’uomo (Ebrei 13:6), perché se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Romani 8:31). • Non siamo più sopraffatti dalle contingenze della vita e della morte, ora per noi il vivere è Cristo e il morire guadagno (Filippesi 1:21). La Parola di Dio è onnipotente proprio come Dio è onnipotente; la Parola di Dio è invincibile, proprio come Dio è invincibile. Il diavolo non può resisterle, Gesù Cristo lo sconfisse con la Parola di Dio, dicendo: “È scritto”. • Quando proviamo tristezza, confessiamo: La gioia del Signore è la nostra forza (Neemia 8:10). • Quando stiamo per cadere in tentazione, confessiamo: Egli ha sofferto la tentazione, quindi può venire in aiuto di quelli che siamo tentati (Ebrei 2:18). • Quando soffriamo di malattia, confessiamo: Egli risana tutte le nostre infermità (Salmi 103:3). • Quando il diavolo ci attacchi, confessiamo: Colui che è in noi è più grandi di colui che è nel mondo (1 Giovanni 4:4). Non dimenticate, fratelli, che le nostre parole hanno enorme importanza e potenza. Le nostre parole possono portarci sia vittoria che sconfitta. Quando Satana e i suoi strumenti mi hanno fatto del male, ho messo sulle mie labbra la Parola di Dio che dice: “Colui che è in me è più grandi di colui che è nel mondo” (1 Giovanni 4:4). Quanto lo scoraggiamento ha voluto abbattermi, ho confessato: “La gioia del Signore è la mia forza” (Neemia 8:10). La mia vittoria è nella Parola di Dio, io ripeto ciò che Dio dice, e mettendo la Parola di Dio sulle mie labbra, Egli, che onora sempre la Sua Parola, mantiene la Sua promessa per me. Cari fratelli, la Parola di Dio è vivente ed efficace (Ebrei 4:12), e il cielo e la terra passeranno, ma la Parola di Dio non passerà mai (Matteo 24:35). In questi giorni di confusione, di pericolo, di dottrine eretiche, di idee moderniste, è necessario che il popolo di Dio viva sulle fondamenta infallibili e sicure della Santa Parola di Dio (Matteo 7:24; 1 Corinzi 3:11). Cari amici, se volete vincere il diavolo, il peccato e la carne, rifugiate nella Parola di Dio e accettate Gesù Cristo in questo momento.
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DEVOZIONALE “Io so infatti che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” Atti 20:29-30. Rev. Álvaro Garavito
IN DIFESA DELL’OPERA DI DIO? Questo passaggio del libro degli Atti parla della partenza dell’apostolo Paolo, che lascia la Chiesa a
Mileto, città dell’Asia Minore, dopo esserci per tre anni insegnando la Parola giorno e notte, nel tempio e di casa in casa. Paolo dice addio alla città e alla Chiesa con queste parole: “Io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il regno di Dio non vedrete più la mia faccia” (Atti 20:25). Allora, non solo dice addio alla città, ma anche a questo mondo, e avverte: “Io so infatti che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli” (Atti 20:29-30). La parola “rapace” (“si introdurranno fra di voi lupi rapaci...”) si riferisce a qualcuno che è “pronto a impadronirsi della roba altrui ricorrendo a qualsiasi mezzo”. Paolo parla di ciò che lo Spirito Santo aveva riferito sugli scopi di Satana: che fin dall’inizio della Chiesa, Satana avrebbe introdotto tra i seguaci di Dio lupi rapaci, cioè strumenti cattivi di cui si sarebbe servito per infiltrarsi nel popolo del Signore. È terribile leggere, ascoltare e vedere che la storia non è stata in grado di negare che di fatto nel popolo di Dio ci sono state persone malvagie che non hanno risparmiato il gregge. Loro sono il nemico infiltrato nella Chiesa, sotto forma di capi o membri che stanno in agguato, che si appostano, che aspettano il momento per far del male.
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Tra il popolo di Dio ci sono sempre stati falsi profeti e falsi dottori. L’apostolo Pietro dice nella sua seconda epistola: “Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare” (2 Pietro 2:1-3). La storia registra che nel popolo di Israele e Giuda c’erano scuole di profeti che dicevano di essere autentici, ma la maggior parte di loro erano falsi profeti, strumenti che Satana aveva infiltrato nella Chiesa per distruggerla. Oggi, la situazione è simile: ci sono falsi profeti che sono grandi comunicatori, che attraverso radio e televisione trasmettono il loro veleno al mondo, al popolo, ai peccatori. È quindi necessario che gli eredi di Dio difendano l’Opera che rappresentano, che vengano in difesa dell’eredità che Dio ha posto nelle loro mani. Il Signore dice: “Il mercenario, che non è pastore al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga e il lupo le rapisce e le disperde, perché è mercenario e non si cura delle pecore” (Giovanni 10:12-13). Il mercenario si preoccupa solo dei soldi e non delle pecore; lui non
è chiamato da Dio e non ha una vocazione nel cuore, nell’anima o nel grembo. Quando questi falsi pastori ed evangelisti vedono il lupo della mondanità, dell’idolatria e dell’inquinamento introdursi nella Chiesa, fuggono, divengono muti, sordi e ciechi. Tuttavia, il vero pastore del gregge difende l’Opera e brandisce la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio. Il vero pastore, colui che è chiamato da Dio, difende il gregge e non consente l’entrata dei lupi rapaci,
dei falsi profeti, dei falsi dottori. Lui protegge i fratelli più giovani e non trasferisce l’altare a qualsiasi persona. In questi giorni, molti non sopporteranno più la sana dottrina. La Parola di Dio dice: “Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole” (2 Timoteo 4: 3-4). Amen.
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DEVOZIONALE “All’angelo della chiesa di Sardi scrivi: queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere, tu hai fama di vivere, ma sei morto”. Apocalisse 3: 1-3.
Rev. Rodolfo González Cruz
HAI FAMA DI VIVERE MA SEI MORTO Sardi era la più importante città persiana dell’Asia Minore e divenne capitale del regno di Lidia. Era una città commerciale, industrialmente ricca e militarmente strategica la cui ricchezza e prosperità derivavano dall’oro presente nelle sabbie del fiume Pattolo che la attraversava. La città era anche famosa per la sua industria tessile e il suo arte della tintura della lana. Per quanto riguarda la religione, Sardi eresse templi a molti dei; quello dedicato a Cibele era il più importante. Ciononostante, il culto imperiale non rappresentava una minaccia per i cristiani di Sardi. Gli abitanti di Sardi erano arroganti, orgogliosi, troppo sicuri di sé. “All’angelo della chiesa di Sardi scrivi: queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere, tu hai fama di vivere, ma sei morto” (Apocalisse 3: 1). La chiesa di Sardi si considerava un popolo santo perché predicava il Vangelo, non praticava la dottrina di Balaam, di Iezabel o dei Nicolaiti, e non soffriva persecuzioni come a Smirne. Tuttavia, Dio le dice: Conosco la tua vita, le tue azioni; sembri santa e spirituale, ma sei macchiata, morente, altamente
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contaminata; ma non al punto di essere scartata. Ecco perché Dio la chiama al pentimento. “Sii vigilante e rafforza il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio” (Apocalisse 3:2). Dio chiama la chiesa di Sardi a risvegliare dalle sue cattive condizioni (1 Tessalonicesi 5:6-9), a tenere d’occhio gli attacchi del maligno e le false dottrine (Romani 16:17), a non cadere in tentazione (Matteo 26:41). Il Signore la esorta a pregare, leggere la Sacra Scrittura, digiunare e andare al tempio. Inoltre, dice: “rafforza il resto che sta per morire”. Questo ci mostra chiaramente che c’erano cose che erano già morte. Allora, che cosa era “il resto” che
doveva rafforzare? Probabilmente la giustizia, l’amore, la purezza, lo zelo per la santità, e così via. Questa chiesa stava morendo e le sue opere non erano ricevute da Dio perché non rispettavano i Suoi ordini. Quel “resto” di vita spirituale che aveva ancora sarebbe anche morto se non fosse consacrato a Dio. “Ricordati dunque di quello che hai ricevuto e ascoltato; serbalo e ravvediti. Perché, se non sarai vigilante, io verrò come
un ladro, e tu non saprai a che ora verrò da te” (Apocalisse 3: 3). Dio ci chiede sempre di mantenere i principi biblici (1 Corinzi 15:1-2), ma se non ci riusciamo, Egli nel Suo grande amore ci chiama al pentimento e ci dà qualche tempo per rivolgerci a Lui, “... non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pietro 3:9). “Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni” (Apocalisse 3:4). Nella chiesa di Sardi c’era un gruppo fedele a Dio (Romani 11:5) che non si lasciò contaminare o influenzare dalla mondanità di coloro che si erano traviati. Il Signore promette di camminare con i fedeli in bianche vesti perché sono rimasti in santità, perché a questa Chiesa farà “comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile” (Efesini 5:27). “Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli” (Apocalisse 3:5). Dio rinnova la sua promessa ai fedeli e aggiunge che li manterrà nel libro della vita, che registra il nome di tutti i salvati (Luca 10:20). Per essere in questo libro, bisogna pentirsi e rinascere. Il credente può essere cancellato una volta iscritto? Sì. In Esodo 32:33, il Signore dice a Mosè: “Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro”. Vale a dire: cancellerò quello che erano sulla buona strada e ora sono sulla cattiva strada, quelli che si pentirono ma peccarono di nuovo (1 Giovanni 5:1618). Ciò dimostra chiaramente che la salvezza può essere persa perché Dio “non lascia il colpevole impunito” (Nahum 1:3). Gesù è il nostro avvocato e difensore davanti al Padre, che ci ha redenti con il suo sangue (Efesini 1:7). E il Signore finisce il messaggio alla chiesa di Sardi con queste parole: “Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Apocalisse 3:6). Il Signore dice a questa chiesa e tutte le altre che ascolteranno questa rivelazione: “Quel che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate” (Marco 13:37).
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INTERVISTA
“UN LEADER PREPARA ANIME PER DIO Il reverendo Jorge Humberto Henao, vicepresidente internazionale del Movimento Missionario Mondiale, ha risposto qualche importante domanda. Ecco la sua sintesi sulla leadership, un argomento di vitale importanza per la Chiesa. Che cosa è la leadership nella Chiesa? Un leader deve avere un profilo definito, ma anche un incontro con Dio. Chi è in comunione con Egli ha una specie di antidoto che gli permette di combattere il virus delle ideologie sbagliate. Il leader deve trasmettere la visione agli altri, insegnare la Parola, condurre le persone verso una vera esperienza con Dio. Qual è la differenza tra la leadership biblica e la leadership secolare? La differenza è grande. Il Vangelo secondo Matteo dice: “Voi sapete che i prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità su di esse. Ma non dovrà essere così tra di voi: anzi, chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore” (Matteo 20:25-26). La leadership biblica si basa sul servizio, sull’umiltà, sulla semplicità, sulla trasparenza, sull’etica e sulla morale. Se un leader cristiano non ha quel profilo, sarebbe un cattivo leader. È molto diverso nel mondo secolare, nella politica e negli affari. Un cosiddetto leader può avere pratiche scorrette ed essere accettato; non è così nel mondo cristiano. Un leader cristiano porta gli uomini alla conoscenza
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di Dio e prepara le anime per il regno dei cieli. Nella sfera secolare, il leader è formato per guidare le società e governare. Qual è il profilo del leader cristiano? Il profilo viene definito dalla Bibbia. Dio, nella Sua saggezza, ha il diritto di dire chi può essere e chi non può essere un leader. Nelle epistole pastorali, Paolo dice a Timoteo che chi aspira all’incarico di vescovo, desidera
un’attività lodevole, e allora fa un elenco dei requisiti morali, etici, familiari e persino amministrativi del vero leader. Dalla prospettiva secolare, si pensa che chi studia teologia o in un seminario possa servire, ma per Dio, il leader vale più della leadership. Per un leader cristiano, l’etica è un fattore determinante; senza di essa, non è niente. Purtroppo, oggi vediamo che non c’è etica in diverse aree del mondo secolare.
Abbiamo visto che le azioni di un leader hanno portato la congregazione a grandi vittorie e, in altri casi, alla rovina. Quanto è importante per l’Opera del MMM avere buoni leader? Qualcuno ha detto una volta, scherzando, che il leader può essere chiave oppure chiodo. Ad esempio, Mosè e il re Davide portarono il popolo alla benedizione e all’eccellenza, ma ci furono anche leader molto negativi: Saulo, che danneggiò il suo regno, o Salomone, che consegnò un regno in rovina, e Reboamo che finì di distruggerlo. Per questo motivo, la leadership è molto determinante nella Chiesa. Solo il leader può essere ritenuto responsabile per il mantenimento e la conservazione del livello spirituale e dottrinale e per le norme di santità e di purezza. Osservando queste aree è possibile valutare la qualità della congregazione. Viviamo in una società malata in cui non ci sono valori robusti, e la Chiesa è chiamata ad essere sale della terra, luce in mezzo alle tenebre. Qual è il ruolo di un leader in questa situazione? La mancanza di valori ha portato la società al caos. Non lo diciamo solo noi, ma anche molti specialisti sono giunti a questa conclusione. Quindi, il leader del MMM deve avere un profilo molto; non possiamo avere sull’altare una persona i cui principi morali sono stati contestati. La funzione di un leader cristiano è di assicurare la buona salute morale e spirituale del gregge. In caso contrario, il gregge può essere facilmente corrotto. Il leader è chiamato a correggere le carenze. Le persone entrano a far parte della Chiesa con diversi difetti; la nostra funzione è di aiutarle affinché attraverso la predicazione, la consulenza e l’insegnamento possano liberarsi del passato e andare avanti verso la loro nuova vita in Cristo. Il cristianesimo è attaccato da ideologie sbagliate, come dovremmo preparare i futuri leader ad affrontare questa battaglia ideologica? La Chiesa è attaccata su molti fronti da una generazione cattiva e perversa. La dissolutezza è diventata norma in questi tempi, l’attacco dell’ideologia di genere e delle politiche contrarie al cristianesimo è sempre più forte. Allora, dobbiamo prepararci a far vedere al mondo, attraverso i media, che abbiamo un modo diverso di vivere, una cultura virtuosa che si riflette nel nostro modo di vestire, nel nostro linguaggio, nella nostra difesa dei valori e dei principi cristiani. Siamo stati chiamati ad essere un popolo diverso, e non è facile esserlo in una società così corrotta e perversa. Tuttavia, abbiamo sviluppato un ministero pastorale di grande benedizione e non dobbiamo perdere di vista la missione che il Signore ci ha comandato.
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Una breve relazione del lavoro sviluppato tramite il lavoro del movimento del mondo missionario sulle strade d’America e nel mondo. La Santa Bibbia ci dice: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio… Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46, 47).
CHIAMATI A CONDIVIDERE IL MEDESIMO SENTIMENTO Evento: Ritiro di pastori, 15° anniversario della chiesa di Entrevías e 5° anniversario della Società di uomini. Data: 6, 7, 10, 11, 22, 23 e 24 novembre 2018 Luogo: Valencia, Madrid e Barcellona, Spagna
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Il Movimento Missionario Mondiale in Spagna
ha tenuto un Ritiro di pastori dal 22 al 24 novembre a Valencia. L’evento ha avuto per tema “Chiamati a condividere il medesimo sentimento”. Al primo servizio, il reverendo Alexander Montes, tesoriere del MMM in Spagna, ha predicato il Vangelo di Dio. Sulla base di Abacuc 1:1, 2, 12 e 13 e Abacuc 2:1-3, il servo ha trasmesso il messaggio “Il desiderio di Dio per i Suoi servi”.
EVENTO
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EVENTO Al servizio del mattino del secondo giorno, il reverendo Carlos Medina, supervisore nazionale dell’Opera in Spagna, ha annunciato la buona notizia. Il pastore ha tenuto il sermone “Chiamati a condividere il medesimo sentimento”, basato su 1 Corinzi 1:10 e Filippesi 2:1-4. Nel pomeriggio, il reverendo Juan Castaño, Vicepresidente del Movimento Missionario Mondiale in Spagna, ha trasmesso la sana dottrina di Gesù Cristo con il messaggio “Chiamati e formati a condividere il medesimo sentimento”, basato su Matteo 14:13-21. Il giorno dopo, alla fine del Ritiro, il pastore Medina ha predicato ancora una volta la Parola del Salvatore con il messaggio “Basi per una crescita sostenibile”, basato su Atti 2:41-47. Inoltre, la squadra del sito web “Avivamiento” ha presentato il suo piano di media. LA STRADA APERTA
Il 10 e 11 novembre, il Movimento Missionario Mondiale in Spagna ha celebrato il 15° anniversario della chiesa del quartiere di Entrevías, Madrid, dove si è tenuto un evento di fede che ha avuto per tema “Facendo strada”. L’incontro spirituale, a cui hanno partecipato fratelli di varie congregazioni, è iniziato con un servizio in cui il reverendo Carlos Medina è stato lo strumento usato da Dio per proclamare la Sua Parola con il tema “Di nuovo”, basato su Isaia 43:16-19. Al secondo servizio, il pastore Medina ha predicato il Vangelo di Cristo per mezzo del sermone “Persisti”, basato su 2 Timoteo 3:10-17. L’anniversario culminò con la cerimonia di laurea degli studenti della scuola missionaria del tempio di Entrevías. L’OPERA BUONA
Con il tema “Colui che comincia un’opera buona la condurrà a compimento”, il Movimento Missionario Mondiale a Barcellona ha celebrato il 5° anniversario della Società di uomini il 6 e 7 novembre, con la presenza di un folto gruppo di fedeli. L’incontro fede, a cui hanno partecipato il supervisore nazionale del MMM in Spagna, è iniziato con un servizio in cui il servo Renato Lezama ha predicato la Parola del Signore. Il pastore ha trasmesso il messaggio “Sii un uomo”, basato su 1 Re 2:1-4. Il secondo giorno di attività, il pastore Florian ha evangelizzato il gregge di Dio attraverso il messaggio “Scelto da Dio per essere un buon guerriero”, basato su Efesini 2:1-5.
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EVENTO
IL VANGELO NON PUÒ ESSERE FERMATO Evento: Confraternita Nazionale Data: 9-11 novembre 2018 Luogo: Wellington, Nuova Zelanda
Al fine di rafforzare spiritualmente i membri della sua sempre più grande congregazione, il Movimento Missionario Mondiale in Nuova Zelanda ha tenuto la sua Confraternita Nazionale a Wellington, capoluogo del paese. Vi ha partecipato il reverendo Enoch Ramos, supervisore nazionale del MMM in Australia, che ha annunciato la buona notizia. All’apertura dell’evento, il reverendo William García, capo dell’Opera in Nuova Zelanda, ha trasmesso ai fedeli il messaggio del Signore “L’ultimo risveglio”, basato su Isaia 54:1-4. Nella sua predicazione, il servo di Dio ha
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rivelato che la Bibbia precisa che un grande risveglio spirituale avverrà prima della seconda venuta di Cristo. Durante il servizio del mattino del secondo giorno, il pastore Ramos, che predica la Parola in Australia, ha annunciato la buona notizia del Signore per mezzo del messaggio “Pieni di intelligenza spirituale”, basato su Colossesi 1:9-10. Nella sua predica ha detto che con l’intelligenza
spirituale si può vivere una vita che piace al Signore. Al servizio serale, il ministro Ramos ha presentato un messaggio intitolato “Conseguenze di smarrirsi”, basato su Geremia 2:19. Il missionario ha spiegato che il cristiano deve tenere la sua fede nel Salvatore e riempirsi ogni giorno del Signore. Inoltre, ha detto che dobbiamo essere fedeli a Cristo.
Alla fine della Confraternita Nazionale del MMM in Nuova Zelanda, il reverendo Enoch Ramos ha trasmesso il messaggio di Dio “Il Vangelo non può essere fermato”, basato su Atti 28:30-31. Nel suo discorso, il missionario peruviano ha sottolineato che l’apostolo Paolo fu un precursore del cristianesimo che svolse un lavoro instancabile in tutto l’impero romano.
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EVENTO
CREDIBILITÀ, LA BASE DELLA CONQUISTA Evento: 9° Confraternita Nazionale Data: 26-28 ottobre 2018 Luogo: Ginevra, Svizzera
Con la partecipazione speciale di rappresentanti
delle congregazioni italiane e austriache, il Movimento Missionario Mondiale in Svizzera ha tenuto la sua 9° Confraternita Nazionale a Ginevra. L’evento ha avuto per tema “Credibilità, la base della conquista”. Al primo servizio, il reverendo David Echalar, supervisore del Blocco B d’Europa, ha annunciato la buona notizia. Sulla base di 2 Timoteo 4:6-7, il servo di Dio ha trasmesso un messaggio incentrato sull’analisi della trasformazione subita dall’apostolo Paolo. Durante il servizio del mattino del secondo giorno, il reverendo Galo Flori, ufficiale nazionale del Movimento Missionario Mondiale in Italia, è stato lo strumento scelto da Dio per rivelare la Sua Parola. Sulla base di Giosuè 14:10-13, il predicatore ha sviluppato una predica in cui ha sottolineato che al diavolo non piace quando la Chiesa loda e glorifica il Signore. Ore dopo, al servizio serale, il pastore Echalar, anche supervisore nazionale del MMM in Italia, ha predicato ancora una volta al popolo del Signore. Il predicatore ha tenuto un discorso intitolato “Transizione”, basato su Giosuè 1:1-2, in cui ha esaminato e spiegato cosa è successo dopo la morte di Mosè. Successivamente, al servizio finale, il reverendo Ramón Ortega, ufficiale nazionale dell’Opera in Italia, ha annunciato il Vangelo. Sulla base di Salmo 119:37-42, il missionario ha presentato il messaggio “Attraverso la morte Dio ti darà la conquista” e ha affermato che solo Gesù Cristo salva. L’evento è stato trasmesso da Bethel Television e ha incluso una serie di attività speciali che si sono svolte in italiano, spagnolo e francese. All’incontro spirituale, il reverendo Jimmy Ramírez, leader dell’Opera in Svizzera, ha sottolineato che il MMM sta andando lontano in Europa.
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EVENTO
L'AUTORITÀ SPIRITUALE
Evento: Ritiro Nazionale di presbiteri Data: 27-30 novembre 2018 Luogo: Lima, Perù
Con la partecipazione speciale del reverendo Jorge Henao, vicepresidente internazionale dell’Opera
del Signore, e più di centoventi ministri di Dio, il MMM in Perù ha tenuto il suo Ritiro Nazionale di presbiteri a Lima, capoluogo del Perù. Alla cerimonia di apertura, il pastore Henao, che ha
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avuto la missione di istruire i servi per quattro giorni, ha sviluppato il tema “Gestione e amministrazione”. Nel suo discorso, ha detto: “Gestire è realizzare le cose correttamente con l’aiuto di altre persone”. Al servizio del mattino del secondo giorno, l’ufficiale internazionale ha parlato di “L’autorità spirituale”. Sulla base della Sacra Scrittura, ha detto: “Il problema dell’empio è che, non riconoscendo Dio come autorità, viola le leggi terrene”. Ore più tardi, nel pomeriggio, si è tenuto la conferenza
“Etica ministeriale”. Nella presentazione, il ministro Henao ha sottolineato: “Le Sacre Scritture forniscono una guida dettagliata sul comportamento dei credenti”. Durante il primo intervento del terzo giorno, il vicepresidente internazionale del MMM ha trasmesso il messaggio “Leadership biblica”. Nel suo discorso, ha indicato: “La leadership biblica ha motivazioni e proiezioni totalmente differenti rispetto a quelle della leadership secolare”. Nella seconda predica di questo giorno, il pastore Henao
ha tenuto il discorso “Adorazione biblica e spirituale”. Il pastore ha proclamato: “L’incontro dei cristiani è l’espressione visibile e pubblica della congregazione”. Il Ritiro Nazionale del MMM in Perù si è concluso con un servizio in cui il reverendo Humberto Henao ha condiviso ancora una volta la sua vasta conoscenza biblica. Basato sulla Bibbia, ha detto: “La nostra predicazione, il nostro comportamento e il nostro messaggio a volte infastidiscono alcuni”.
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EVENTO
FINO A VINCERE LA BATTAGLIA Evento: 12° Convegno Nazionale Data: 15-18 novembre 2018 Luogo: Montevideo, Uruguay
Durante quattro giorni di fede e lode, il Movimento Missionario Mondiale in Uruguay ha tenuto il suo 12° Convegno Nazionale nella città di Montevideo, situata sulle rive del Rio de La Plata. Al primo servizio, il reverendo José Arturo Soto, presidente internazionale dell’Opera, ha annunciato la Parola con il messaggio “La liberazione del re Ioiachin”, basato su Geremia 52:31-34. Nella sua predicazione, il servo ha esortato a non smettere di ringraziare il Signore. Al servizio del mattino del secondo giorno, il reverendo Luis Meza Bocanegra, direttore internazionale del MMM, ha predicato il Vangelo attraverso il sermone “Il trono di Dio”, basato su Isaia 6:1-5. Nel suo discorso, il pastore ha sottolineato che Dio è il sovrano di tutti i sovrani. Al servizio serale, il reverendo Gerardo Martínez, supervisore nazionale del MMM in Cile e nel Cono Sud,
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ha annunciato la buona notizia. Sulla base di 2 Corinzi 4:7-18, il predicatore ha trasmesso il messaggio “Cose che fermano il progresso spirituale”. “Siamo stati chiamati ad andare avanti”, ha sottolineato. Il giorno dopo, al servizio di mattina, il reverendo Mariano Smith, membro del MMM in Panama, si è rivolto ai fedeli che hanno risposto alla chiamata dell’Altissimo. Nel suo sermone “Fino a vincere la battaglia”, basato su Esodo 17:8-16, il predicatore ha detto che Cristo ha creato la Chiesa affinché possa vincere. Di sera, il pastore Meza, capo del MMM in Perù, si è rivolto ai fedeli uruguaiani con il discorso “Cristo fu
tentato ma vinse nel deserto”, basato su Matteo 4:1-11. Sulla base della Bibbia, ha detto che si può vincere la tentazione. Alla cerimonia di chiusura, sulla base di Matteo 14:13-21, il reverendo Soto ha presentato il messaggio del Signore e ha detto che il Signore onora la fede e provvede quello di cui abbiamo bisogno. L’ultimo giorno si è tenuta la promozione di operai, in cui sono stati riconosciuti Leonardo Cuello, del tempio della città di Paysandú, Luis Silvera, della chiesa del quartiere di Piedras Blancas, e Dina Melo, del tempio del quartiere di Villa Aeroparque.
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EVENTO
COME RICEVERE E CONSERVARE L'UNZIONE DI DIO? Evento: 10° Convegno Nazionale Data: 8-11 novembre 2018 Luogo: Santa Tecla, El Salvador
Con la presenza degli ufficiali internazionali
Gustavo Martínez e Alvaro Garavito e di fedeli provenienti da Messico, Belize, Guatemala, Honduras, Costa Rica, Panama e Colombia, il Movimento Missionario Mondiale in El Salvador ha tenuto il suo 10° Convegno Nazionale
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presso il centro sportivo di Ciudad Merliot, situato nella città di Santa Tecla. Al primo servizio, il reverendo Epifanio Asprilla, supervisore nazionale del MMM in Panama, ha predicato il Vangelo con il messaggio “I sostituti della vera adorazione”, basato su 1 Re 12:25-30 e 1 Re 13:1-6. Nella sua predicazione, ha affermato: “Non c’è peccato più grande di quando un uomo converte ciò che ha ricevuto da Dio in qualcosa di vergognoso”.
Al servizio del mattino del secondo giorno dell’incontro spirituale, il ministro Garavito, supervisore missionario in America Centrale, ha trasmesso il messaggio “Capacità o fedeltà”, basato su Luca 16:10. Il servo ha detto: “Il mondo fa attenzione alle apparenze. Il mondo dà importanza a ciò che è apparente, falso, ipocrita”. Al terzo servizio, il pastore Martínez, tesoriere del MMM, ha condiviso il messaggio di Dio: “La credibilità è la base della vera leadership”, basato su 1 Samuele 12:15. Il ministro del Signore ha detto: “Chi aspira ad essere un leader e ad influenzare gli altri deve essere una persona affidabile e credibile”. Il giorno dopo, al mattino, il reverendo Garavito ha predicato il Vangelo del Signore. Sulla base di Lamentazioni 4:1-2, il pastore ha presentato il messaggio “Perdita di luce e valore spirituale”. Nel suo discorso, ha indicato: “La vera Chiesa è sotto la potente promessa di vivere in un posto dove le strade saranno d’oro”. Più tardi, al quinto servizio, il pastore Martínez ha
predicato di nuovo al popolo del Signore. Basato su Atti 10:38 e Luca 4:18, ha trasmesso il messaggio “Come ricevere e conservare l’unzione di Dio?”. Il servo di Dio ha detto: “È un errore fingere di servire Dio, di predicare il Vangelo, di agire secondo la Parola, senza essere stato riempito dello Spirito Santo”. Alla cerimonia di chiusura, il reverendo Martinez ha avuto il privilegio di presentare ancora una volta il messaggio di Gesù Cristo. Basato su 2 Re 5:20-27, ha tenuto il sermone “Cosa ci motiva a servire nell’Opera di Dio?”. Nella sua predica, ha sottolineato: “Non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri”. Inoltre, all’ultimo servizio dell’evento dell’Opera di Dio, trasmesso dai media del MMM, si è tenuta una cerimonia di promozione di operai in cui sono stati riconosciuti un operaio laico e tre ministri ordinati. I pastori Martinez e Garavito hanno presentato i servi e hanno pregato affinché il Signore benedica i loro ministeri.
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EVENTO
DONNE DECISE E CORAGGIOSE Evento: 4° Confraternita Nazionale di donne Data: 8-11 novembre 2018 Luogo: Oruro, Bolivia
Durante quattro giorni di fede, più di mille donne
si sono riunite al tempio principale dell’Opera di Oruro, una delle città più alte del mondo, per partecipare alla 4° Confraternita Nazionale di donne del Movimento Missionario Mondiale in Bolivia. L’evento, che si è svolto sotto il tema “Donne decise e coraggiose lottando per i loro valori e le loro aspirazioni”, ha avuto inizio con un servizio in cui la sorella Sandra Nova, del MMM in Cile, ha predicato la Parola di Dio. Sulla base di Giosuè 2:1-6, la serva colombiana ha sviluppato il messaggio “Prendere decisioni giuste e coraggiose”. Al servizio del mattino del secondo giorno, la sorella Liliana de Lima, moglie del reverendo Mario Lima, supervisore nazionale del MMM in Bolivia, ha trasmesso il messaggio di Dio. La predicatrice ha tenuto il sermone “Conoscere il nostro vero valore”, basato su Proverbi 31:10. Al servizio serale, la serva Nova ha predicato di nuovo il Vangelo del Signore. Sulla base di Geremia 1:5, ha tenuto il discorso “Create, scelte e definite per questi ultimi giorni”. Nel suo discorso ha sottolineato: “A tutti Dio ci ha dato un incarico speciale”. Il giorno dopo, al mattino, il pastore Lima ha annunciato la buona notizia. Sulla base di Salmi 90:1-17, ha trasmesso il messaggio “Oggi è il giorno della decisione”. “Il pastore Luis M. Ortiz ha lasciato un esempio che viene ricordato fino ad oggi”, ha detto nel suo discorso. Più tardi, al servizio serale, la sorella Nova ha predicato ancora una volta alle donne dell’Opera in Bolivia. Ospite speciale dell’incontro spirituale, la missionaria ha spiegato il tema “Cronache di una donna di Dio”, basato su Esodo 2:1-2. Alla cerimonia di chiusura, la sorella Sandra Nova è stata lo strumento scelto da Dio per diffondere le verità del Salvatore. Sulla base di Genesi 21:17, la predicatrice ha presentato il messaggio “Una preghiera nel deserto”.
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ALTRIEVENTI
ECUADOR
COLOMBIA
BRASILE
4° ANNIVERSARIO DEL TEMPIO DI QUITO SUR
8° CONFERENZA MISSIONARIA INTERNAZIONALE
CONFRATERNITA DI DONNE A MANAUS
2° ANNIVERSARIO DI RADIO RSD STEREO
Con il tema “Quattro anni in vittoria” e la partecipazione speciale dei reverendi Rodolfo González e Víctor Arrieta, membri dell’Opera in Perù, il Movimento Missionario Mondiale in Ecuador ha celebrato il 4° anniversario della chiesa di Quito Sur l’1 e il 2 dicembre. L’evento, che è stato presieduto dal reverendo Eugenio Masías, supervisore nazionale del MMM in Ecuador, è iniziato con un servizio in cui il pastore González, fondatore del MMM in Perù, ha predicato il Vangelo con un messaggio basato su 1 Timoteo 4:1-3. Al secondo servizio, il reverendo González ha annunciato la buona notizia di Gesù Cristo per mezzo di un sermone basato su Apocalisse 16:1-12. Al servizio finale del 4° anniversario del tempio di Quito Sur, il reverendo Masías ha trasmesso il messaggio di Dio. Sulla base di Matteo 7:16-23 e Apocalisse 20:11-15, ha presentato il tema “Preoccupati se il tuo nome non è iscritto nel libro della vita”.
La chiesa dell’Opera di Dio nel quartiere di La Concordia, nella città di Bucaramanga, ha ospitato l’8° Conferenza Missionaria Internazionale del Movimento Missionario Mondiale in Colombia dal 18 al 20 agosto. L’incontro è stato guidato da Samuel Mejía, supervisore missionario del MMM in Asia, e Albert Rivera, supervisore nazionale del MMM in Porto Rico, e ha avuto per tema “La credibilità del ministro”. Vi hanno partecipato delegazioni provenienti dagli Stati Uniti, Ecuador, Venezuela e Costa Rica, e fedeli delle località di Barranquilla, Cartagena, Cúcuta, Bogotá, Cali, Villavicencio, Medellín e Acacías. Durante l’evento, due sessioni di formazione sono state condotte per gli insegnanti e gli studenti di livello avanzato delle scuole missionarie del MMM in Colombia. Lo scopo è stato quello di chiarire alcuni aspetti chiave in settori come l’interpretazione, la traduzione, l’insegnamento di lingue straniere e la radio online in lingua straniera. L’8° Conferenza Internazionale Missionaria ha avuto luogo in inglese, con un servizio di interpretazione simultanea in spagnolo.
Con il tema “Donne con credibilità”, il Movimento Missionario Mondiale in Brasile ha tenuto la sua Confraternita di donne dal 7 al 9 settembre nella città di Manaus, capoluogo dello stato di Amazonas. Al primo servizio, la sorella Alessandra Lima da Silva è ha trasmesso il messaggio di Dio “L’altare, luogo di miracoli”. Al secondo servizio, la sorella Sabrina de Freitas ha presentato la predicazione “Donne eccezionali”. Al terzo servizio, la sorella Naianne de Santos ha tenuto il discorso “La tempesta è necessaria”. Più tardi, alla fine della Confraternita di donne, la sorella Nivia Aguilar ha trasmesso il messaggio “Dio è il centro della famiglia”.
Il Movimento Missionario Mondiale in Venezuela ha celebrato il 2° anniversario della Radio RSD (Red de Salvación Divina) Stereo dal 26 al 28 ottobre nella città di Caracas. Vi ha partecipato il reverendo Rómulo Vergara, direttore internazionale dell’Opera di Dio, All’evento, che ha avuto per tema “Continuiamo a edificare”, il ministro Vergara ha annunciato il Vangelo dell’Onnipotente. Attraverso la sua predicazione, il popolo di Dio ha approfondito la sua conoscenza delle Sacre Scritture ed è stato nutrito della Parola. RSD Stereo, che trasmette a Caracas in frequenza modulata 105.5, è un mezzo di comunicazione che evangelizza con una programmazione quotidiana incentrata sulla diffusione del messaggio di Gesù Cristo. Nei suoi due anni di storia, RSD Stereo, che raggiunge gran parte del territorio venezuelano grazie alla rete di stazioni del Movimento Missionario Mondiale del Venezuela, è stata una fonte di salvezza per le anime che sono ora restaurate.
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VENEZUELA
PAESI BASSI
GIAPPONE
11° ANNIVERSARIO DELLA CHIESA DI ROTTERDAM
CONFRATERNITA A KOMAKI
BATTESIMI AD AMBOHIBOA
Il Movimento Missionario Mondiale in Giappone ha tenuto una Confraternita il 25 novembre presso il tempio della città di Komaki, che si trova nella prefettura di Aichi, dove si sono riuniti fedeli provenienti dalle congregazioni di Oppama, Hamamatsu, Hekinan e Komaki. Il reverendo David Veramendi, supervisore nazionale del MMM in Giappone, ha annunciato il Vangelo. Sulla base di Giovanni 16:16, il ministro di Dio ha trasmesso il messaggio “Il dolore si trasformerà in gioia”.
Per adempiere a quanto stabilito in Matteo 28:19-20, il Movimento Missionario Mondiale in Madagascar ha tenuto una cerimonia di battesimi dal 19 al 21 ottobre nella città di Ambohiboa, in cui due seguaci di Cristo hanno accettato il Signore come loro Redentore. Vi hanno partecipato il reverendo Carlos Guerra, ufficiale internazionale dell’Opera di Dio, e il reverendo Alberto Ortega, supervisore nazionale del MMM in Haiti. Il pastore Guerra ha dato inizio alla cerimonia e il ministro Ortega ha avuto il privilegio di battezzare i credenti che avevano deciso di seguire le orme del Signore e si sono arresi a Egli. Dopo il servizio, si è tenuta una cena in cui i nuovi membri del MMM in Madagascar hanno ricevuto i certificati di battesimo.
Dal 23 al 25 novembre, il Movimento Missionario Mondiale nei Paesi Bassi ha celebrato l’11° anniversario del tempio di Rotterdam con il tema “Farò con te qualcosa di grande”. Il pastore Edwar Flores, membro del MMM in Germania, è stato lo strumento scelto dal Signore per trasmettere la Sua Parola. Al servizio inaugurale, il pastore Flores ha predicato il messaggio “Questo è il momento”. Al secondo servizio del raduno spirituale, che è stato guidato dal pastore Abraham Roggeband, il ministro Flores ha annunciato la buona notizia di Gesù Cristo con il sermone intitolato “La preoccupazione dell’inferno”, sostenuta in Esodo 1:7-15 Al terzo servizio, il pastore Flores ha predicato al gregge del Signore con il messaggio “Non dimenticare chi sei”, basato sulla base di 2 Cronache 16:11-14. Infine, il pastore Edwar Flores ha tenuto il suo quarto discorso. Sulla base di Giosué 5:13-15, il rappresentante dell’Altissimo ha trasmesso il messaggio “Caratteristiche di un soldato”.
MADAGASCAR
AUSTRALIA MARCIA EVANGELISTICA A EPPING Il 6 ottobre, il Movimento Missionario Mondiale in Australia ha tenuto una marcia evangelistica in cui un gruppo di fedeli di Dio ha percorso il centro di Epping, nella città di Melbourne. L’evento ha coperto il posto con il Vangelo del Signore. Questa marcia ha permesso che la Parola del Creatore raggiungesse una porzione significativa della popolazione australiana a Epping. Inoltre, è stata una grande benedizione per i membri della congregazione locale, che hanno visto così che il Signore li protegge e li prepara per una risveglio.
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PROGRAMMA
CISCRIVONO CARTAS@IMPACTOEVANGELISTICO.NET
GLOBALE 2019 GENNAIO 3-10 CONVEGNO COLOMBIA, Medellín 25-27 CONVEGNO PARAGUAY, Montevideo 31-3 (Feb.) CONVEGNO BOLIVIA, Tarija
ANGIE TOVAR Mi piace moltissimo questa rivista, i suoi insegnamenti sono edificanti. Grazie a Dio per questa grande benedizione. Il Signore continui a benedire e ad alzare quest'Opera affinché la sana dottrina possa essere predicata in tutto il mondo. Dio vi benedica. Da Villavicencio, Colombia.
LUIS LÓPEZ Non smetto di ringraziare Dio per la benedizione e il privilegio di far parte del ministero dell’Opera. Io ricevo sempre la rivista e mi piace moltissimo leggere i suoi messaggi edificanti. Mi piace anche vedere le immagini e le attività svolte in luoghi diversi, sia qui in Porto Rico che in altri paesi lontani. Da Mayagüez, Porto Rico.
JORGE GUERRERO Ringrazio Dio per ciascuno di voi e per la rivista Impacto Evangelistico che ricevo dal 2012. Questa rivista è cibo spirituale, soprattutto per gli insegnamenti dei suoi predicatori. Benedizioni per tutti. Da Holguín, Cuba.
SEBASTIÁN ACEVEDO Dio vi benedica. Sono grato a Dio e alla rivista Impacto Evangelistico che ci edifica attraverso i devozionali e le testimonianze e ci aiuta a diffondere il Vangelo nelle strade. Prego che Dio continui a sostenervi e che spingiate molte persone a raggiungere i piedi di Cristo. Da Meta, Colombia.
DEIBY RODRÍGUEZ Sono stato benedetto ed edificato dalla versione stampata della rivista per molti anni, e ora sono felice di trovare questa nuova versione digitale di alta qualità e ricchezza dottrinale e spirituale. Da Puerto Limón, Costa Rica.
MARVELL RODRÍGUEZ Dio vi benedica. Mi chiamo Marvell Rodríguez González, sono cubano, vivo nella città di Holguin, nell'est del paese, e appartengo alle Assemblee di Dio Pentecostale. Recentemente ho saputo della vostra rivista attraverso la sorella Claribel, che vive nella mia città e ne ha ricevuto alcune copie. Io e mia moglie lavoriamo direttamente con il Presidente nazionale della cappellania a Cuba e regionale di missioni. Da Holguín, Cuba.
LEONEL GONZÁLEZ Gloria a Dio. Ringrazio i pastori ed fratelli che mi hanno accompagnato a scalare questa montagna. I sentieri di Dio sono pieni di saggezza e insegnamento. Mi congratulo con la squadra della rivista Impacto Evangelistico per il buon lavoro e gli argomenti trattati che sempre calzano come un guanto. Dio vi benedica oggi e sempre. Da Bogotá, Colombia.
ROLANDO DUARTE Dio vi benedica per questo meraviglioso lavoro. Il Signore, attraverso questa rivista, continua a essere una benedizione per molti. Impacto Evangelistico è di grande trascendenza poiché ha edificato la vita di migliaia di lettori, e Dio ha fatto molti miracoli attraverso di essa. Gesù Cristo continui a rafforzare la preziosa squadra della rivista. Molte benedizioni. Da Miami, Stati Uniti.
LAURA PINEDA Dio vi benedica. Mi piace molto leggere la rivista Impacto Evangelistico. Ogni messaggio del reverendo Luis M. Ortiz è stato benedizione ed edificazione per la mia vita. Ogni mese aspetto con impazienza i suoi potenti messaggi. Ricevo la rivista con grande gioia e la leggo dall'inizio alla fine. Da Bogotá, Colombia.
È possibile scaricare il lettore di codici QR gratis da queste piattaforme: n Eventi passati n Eventi prossimi
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