Terra e Tradizione - Novembre 2016

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Domenica 11 e Lunedì 12 Dicembre: spazio alla tradizione!

San Damiano, grande Fiera del Cappone

Territorio

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E’ tra le dodici Fiere storiche del Monferrato che guarda l’Astigiano: la Fiera del Cappone, in programma domenica 11 e lunedì 12 dicembre, è dal 1947 che punta a valorizzare la produzione di qualità degli animali da cortile ed il commercio locale. Una manifestazione al profumo ed al sapore di Cappone, un prodotto gastronomico dalla carne tenera e nutriente, dal gusto antico ma molto attuale, tutelato dall’Associazione del Cappone di San Damiano. Durante la Fiera l’esposizione degli esemplari, gli eventi musicali, l’intrattenimento, gli appuntamenti enogastronomici ed il folklore allieteranno i presenti in questi due giorni di festa. A dire il vero i giorni di festa saranno quattro. Il 9 e 10 dicembre è in programma il “Rally Il Grappolo”, che celebra il gradito ritorno del Rally a San Damiano, dopo ben 18 anni di assenza. Organizzato dal San Damiano Rally Club, ripropone il rombo dei motori sulle tradizionali speciali che hanno visto molte macchine sfrecciare negli anni passati. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di conoscere meglio il Cappone. Si chiama così un gallo che subisce il processo di castrazione. I vantaggi di questo metodo sono molteplici: l’animale diventa più docile e calmo, perde l’aggressività combattiva, canta raramente, e esteticamente diventa più bello. La carne risulta tenera e gustosa e le dimensioni del cappone superano quelle dei galli di pari età. Nella storia il Cappone è sempre stato consi-

derato un cibo prelibato per la bontà della sua carne e veniva regalato alla persone ricche per avere dei favori. Oggi è considerato tra i più particolari e gustosi piatti della tradizione natalizia. Ed il Cappone di San Damiano d’Asti fa parte dei sei tipi riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Ma qual è il procedimento di allevamento del Cappone? Dopo la castrazione l’animale viene allevato per circa cinque mesi e nutrito con minimo il 75% di cereali e, un mese prima della sua macellazione la dieta è a base di prodotti lattieri. Viene mantenuto anche all’oscurità ed in un luogo chiuso e asciutto, soprattutto la notte. La carne così diventa tenera e senza grassi, perché l’animale non si stressa e compie movimenti con poca intensità.

LA TUTELA DEL CAPPONE: L'ASSOCIAZIONE ALLEVATORI L’associazione degli allevatori di cappone di San Damiano, nata nel 2009, negli anni è riuscita a fare crescere il brand di questo prodotto che viene richiesto in modo importante da parte degli appassionati delle carni particolari. Gli obbiettivi sono il miglioramento della visibilità sul mercato del cappone, l’organizzazione di attività, la valorizzazione della produzione per donare tracciabilità e naturalità con un rigoroso disciplinare che prevede in primis l’allevamento “a terra” del cappone ed il controllo scrupoloso dell’alimentazione che influisce sul sapore della carne. E, in questo caso, la tradizione gioca un ruolo molto importante perché ci si basa anche su metodi di allevamento antichi che hanno permesso già in passato di far crescere la reputazione di questo animale, la cui carne è molto apprezzata, non solo in Italia. La Fiera del Cappone è la “punta dell’iceberg” per la valorizzazione di questo prodotto d’eccellenza: basti pensare che gli allevatori fanno fatica a portare esemplari in esposizione perché la richiesta da parte dei consumatori è molto alta. Questo è sicuramente un aspetto positivo che mette in luce la bontà del progetto dell’associazione.


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