Terra & Tradizione –Settembre 2021

Casa Editrice, redazione , pubblicità: iM.coM. sas - ALBA (CN) - V. U. Sacco 4/A - 4/B - Tel. 0173 290797 - www.im-com.it - www.terraetradizione.com - ANNO 11 - SETTEMBRE 2021 - FREE PRESS

ANNO 11° - SETTEMBRE 2021 Leggete le news su:

www.terraetradizione.com

2T Periodico di Alba - Asti e Provincia

Il personaggio: Matteo Sobrero, il piacere di pedalare in Langa

Castagnole Lanze Bandiera Arancione del Touring club

Da settembre misure contro l'inquinamento

Asti, la ex Area Sis, dedicata ai giovani

o Rendiam , possibile ibile ! s s o p m i ’ l ...

Tutti i tipi di LAVORAZIONE in

VETRO e SPECCHIO • • • • •

Arredo e complementi d’arredo Cabine docce di ogni misura e forma Pensiline - Parapetti Vetrate isolanti Sabbiature e Verniciature del vetro

RILEVAMENTO MISURE e TOTALE PROGETTAZIONE di ogni tipologia di intervento

Vetralba 2.0 s.r.l.s. di G. Campanella e A. Marzocchi - Loc. Rondò - Str. Romano, 8 - ALBA Tel. 0173 33105 - Giuseppe 331 9631434 - Alessandro 331 9371663 vetralba@libero.it - www.vetralba2.com

www.terraetradizione.com

... e la storia continua !!!

NZA, ESPERIE QUALITÀ , À T I D I P RA TEZZA RICERCA EZIONE F R E P A DELL

È una storia di continuità e rinnovamento, quella di Vetralba, adesso diventata 2.0 grazie alla nuova gestione affidata a chi, un tempo, ha imparato il mestiere qui, appassionandosi al mondo che gira intorno al vetro.

Avviata nel 1990 sotto la guida di Carlo Risso e Carlone Bormida, si è sempre occupata di prodotti e lavorazione del vetro, e dopo 31 anni, dall’inizio di quest’anno, il passo viene ceduto alla nuova gestione, formata dai soci Giuseppe Campanella e Alessandro Mazzocchi, che alla capacità e alla preparazione, abbinano idee innovative e grande entusiasmo.

«Sono arrivato qui nel 2002 e il rapporto che si è instaurato con i precedenti gestori è stato davvero speciale e sono molto lieto che ci abbiano offerto questa grande opportunità. In quasi 20 anni questa è diventata una seconda casa e insieme al mio socio Alessandro Mazzocchi, ora è giunto per noi il momento di prendere le redini in mano. Ora l'azienda è Vetralba 2.0, vogliamo essere in continuità con la precedente gestione, portando con entusiasmo uno spirito di rinnovamento, ed ampliando la gamma delle lavorazioni».

Vetralba 2.0 si occupa della lavorazione del vetro a 360° gradi. Dagli specchi alle porte, dalle piscine alle vasche, arredi per la casa, box doccia, specchietti per le auto, vetrine dei negozi. Il raggio di azione

dell'azienda è davvero vastissimo e non si pone limiti. «Solo del parabrezza delle auto non possiamo occuparci, per il resto il nostro impegno è massimo nel rendere possibile l'impossibile» continua Giuseppe Campanella.

Vetralba 2.0, elabora, con un pull di esperti, anche grossi progetti in campo edilizio per esempio, oppure effettua interventi mirati per soddisfare le esigenze dei privati: la sostituzione di una finestra di casa, uno specchio rotto, e qualsiasi altra esigenza piccola o grande che sia.

Dunque dimostra massima elasticità nella risoluzione di qualsiasi esigenza, dalle più comune, al progetto più ambito. «I nostri punti di forza sono efficienza, qualità e rapidità di intervento, cerchiamo di soddisfare qualsiasi richiesta».

Il grosso del lavoro viene svolto presso la sede, nell'officina aziendale, ma c'è da parte dell'azienda ampia disponibilità ad effettuare interventi a domicilio, soprattutto quelli legati a urgenze che richiedono un pronto intervento, come ad esempio la rottura di una vetrina. La lavorazione può essere per creazioni ex novo e anche per riparazioni e ripristino di manufatti danneggiati.

«Quello che ci ha portato fin qui è stato un bel viaggio, e ora prosegue con rinnovato entusiasmo veniteci a trovare nella nostra sede storica di Alba, in strada Romano, 8» conclude Giuseppe Campanella.

Vetralba 2.0 s.r.l.s. di G. Campanella e A. Marzocchi - Loc. Rondò - Str. Romano, 8 - ALBA Tel. 0173 33105 - Giuseppe 331 9631434 - Alessandro 331 9371663 vetralba@libero.it - www.vetralba2.com

credits

sommario Seguite le NEWS sul magazine online!

www.terraetradizione.com STUDIO GRAFICO & STAMPA ALBA (CN) - V. U. SACCO, 4/a-4/b 0173 290797 - Cell. 328 4175338 info@im-com.it - www.im-com.it www.terraetradizione.com “Terra & Tradizione iM.coM” Autorizzazione del Tribunale di Asti n. 6/2010 Sede legale, Redazione, Pubblicità, Direzione, Progetto grafico, Pubbliche relazioni, Art Director, Proprietà artistica riservata:

Direttore responsabile: Livio Oggero Caporedattore: Diego De Finis Testi: Livio Oggero, Diego De Finis, Cesare Torta, Laura Icardi, Eleonora Scanavino Foto: Redazione Terra & Tradizione, Diego De Finis, Beppe Malò, Gisella Divino, Ufficio stampa della Provincia di Asti, Cristina Saglietti, Comune di Castagnole delle Lanze, Giorgio Perottino – Getty Images for Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, federciclismo.it, GettySport, Astana Premier Tech, Getty Images, Archivio Douja D’or, La Caudrina, Coldiretti Cuneo, Confagricoltura Asti, Torre di Barbaresco, Enoteca Regionale del Barbaresco, Alba e dintorni,immagini dal passato (In memoria di Ferruccio Della Valle), www.lavezzostudios.com Gli articoli pubblicati esprimono il pensiero dell’autore e non necessariamente quello dell’editore. La redazione non si assume responsabilità per variazioni di date, orari e luoghi delle manifestazioni e ringrazia tutte le Amministrazioni Comunali, gli Enti e le Associazioni di categoria, per la gentile collaborazione Dichiarazione di riservatezza Tutti i dati sensibili dei nostri clienti e/o lettori, il materiale e le informazioni, di cui la redazione venga a conoscenza, sono custoditi con la massima riservatezza, non diffusi a terzi per altri fini, nemmeno parzialmente, custoditi in modo appropriato, ed utilizzati unicamente dalla redazione iM.coM. per il proprio elaborato. Inoltre, chiunque non desiderasse più ricevere la rivista, deve semplicemente comunicarlo tramite mail: info@im-com.it

1 3 4 5 6 12 14 16 20 27 28 29 30 36 38 40 42 45 46 48

2T Periodico di Alba - Asti e Provincia

RUBRICHE • Vetralba 2.0 … e la storia continua

(A cura di Diego De Finis)

• La tecnica: una maledizione o la nostra salvezza?

(A cura di Diego De Finis)

• L’ascolto della società per progettare il futuro

(A cura di Cesare Torta)

• Reiki: energie dell’universo e della persona si incontrano

(A cura di Eleonora Scanavino)

• Novel Food, di cosa si tratta? Facciamo chiarezza

(A cura di Laura Icardi)

TERRITORIO • • • • • • • • • • • • • • •

Una pista ciclabile collega Alba con Grinzane Ad Alba un comitato promuove i grandi eventi sportivi Animali selvatici, troppi rappresentano un problema In Nord Italia misure contro l’inquinamento A Santo Stefano Belbo museo multimediale a cielo aperto Record di visitatori al Castello di Grinzane Cavour Alba Horecacademy, con Apro corsi per la ricettività Castagnole è bandiera arancione del Touring club La Fiera del Tartufo di Alba dedicata alla sostenibilità Ad Alba il Palio degli Asini diviso in due giornate Asti, nuova vita per l’Area Sis, sarà polo giovanile Asti, alla Douja D’Or una festa del vino itinerante Alla Caudrina ottime prospettive per l’annata 2021 In viaggio fra gli scatti del passato Oroscopo

PAG. 22

“ Paese che vai...

VINO che trovi!“

In primo piano:

il comune di BARBARESCO

È vietata la riproduzione anche parziale di impaginazione e grafica.

Per la vs. PUBBLICITA’ contattate ESCLUSIVAMENTE la iM.coM. S.a.s. di ALBA V. U. Sacco 4/a - 4/b Tel. 0173 290797 - 328 4175338

www.terraetradizione.com www.im-com.it

4

PAG.8 intervista a Matteo Sobrero

“Pedalare nelle Langhe è una bellissima esperienza”

rubrica

La TECNICA: una maledizione o la nostra salvezza

Il Caporedattore Diego De Finis

S

iamo pienamente immersi nell’epoca della tecnica. Un’epoca in cui sappiamo che domani il mondo sarà in qualche modo diverso da quello di oggi. Non è scontato, o meglio un tempo non lo sarebbe stato. Si parla qui di tecnica, non di scienza, tema già affrontato e certamente collegato, ma non identico. Non è questo lo spazio per fare una storia globale, ma si può tranquillamente dire che il mondo ha iniziato a essere modificato dalla tecnica a partire dalla prima rivoluzione industriale, ovvero dalla seconda metà del XVIII secolo in Inghilterra.

5

Prima di allora anche se le grandi scoperte scientifiche avevano già mostrato il volto dei cambiamenti legati alla tecnologia, si può dire che il mondo in cui viveva il nonno era identico a quello in cui sarebbe vissuto il nipote.

Ora ovviamente non è più così, anzi. Uomini e donne di mezza età se tornano indietro con la memoria alla propria infanzia ricordano un mondo radicalmente diverso da quello attuale. La filosofia ha iniziato a occuparsi della tecnica recentemente proprio per via della sua ormai grande velocità.

Certo il Positivismo nel XIX secolo, ma anche il luddismo (su fronti opposti) iniziavano a guardare alla tecnica con meraviglia o timore, ma è il Novecento ad aver dato vita alle riflessioni più compiute. Già Martin Heidegger, pensatore centrale nel Novecento aveva riflettuto sull’argomento auspicando un ritorno all’aspetto estetico della “Techne”, come avveniva nell’antica Grecia (difficile dire qui di più senza fare un’ampio riferimento alla sua complessa filosofia).

Concentriamo invece la nostra attenzione su due pensatori italiani, uno dei quali già incontrato in una precedente puntata.

Emanuele Severino ritiene che oggi il Mondo (in particolare quello occidentale), sia caratterizzato dalla presenza di tre forze che lottano fra loro per la supremazia: il Capitalismo, il Cristianesimo e la Democrazia. Ma tutte hanno bisogno della tecnica e della sua potenza per prevalere. Le tre forze tendono a usare la tecnologia me-

ramente come strumento per far prevalere i propri principi, ma così il potenziale ne viene ridotto, per cui oggi tutti tendono a sviluppare la tecnologia, mettendo da parte quelli che dovrebbero essere i propri principi. Così è la tecnologia stessa che invece si sviluppa in maniera compiuta. Infatti per Severino lo scopo della tecnica è essere fine a se stessa, ovvero funzionare, sempre meglio, svilupparsi a scapito di qualsiasi altra cosa e in questa direzione sta andando il mondo a parere del filosofo scomparso lo scorso anno all’età di 91 anni.

Umberto Galimberti, un altro filosofo italiano abbastanza popolare come commentatore sulla carta stampata e nelle trasmissioni televisive di approfondimento, nel suo libro “Psiche e Tecne” propone la tesi per cui l’essere umano è strettamente e inevitabilmente legato alla tecnica.

Infatti l’essere umano, al contrario degli altri animali in natura, nasce privo di un apparato completo di istinti. Quando nascono gli altri animali sono già “pronti” a vivere, nel senso che sanno già cosa dovranno fare, usare i mezzi di cui sono stati dotati per procurarsi il cibo in un ambiente a loro subito familiare. Per gli esseri umani non avviene così, infatti i bambini restano a lungo dipendenti in tutto e per tutto dai genitori. La capacità dell’essere umano deriva da una sua mancanza. Privo di istinti particolari e soprattutto di mezzi (pelliccia, zanne o altro), l’essere umano deve adattarsi, ma soprattutto deve creare il suo mondo, deve adattarlo alle sue esigenze. Questa capacità creativa è la tecnica, senza di essa l’essere umano non potrebbe sopravvivere. Questa osservazione di partenza porta Galimberti a alcune conclusioni importanti dal punto di vista filosofico: l’Uomo è sempre stato considerato dalla filosofia classica come diviso fra anima e corpo, fra una dimensione del pensiero e una della natura, tale divisione non dovrebbe sussistere a parere del filosofo, perché il suo essere è connaturato con l’azione, quella necessaria a rendere il mondo vivibile.

Ovviamente un simile ragionamento non è legato alle tecnologie più avanzate, anche costruire una tenda per ripararsi dal freddo è tecnica.

Dunque la tecnica è qualcosa da cui stare il più lontani possibile, oppure il nostro inevitabile destino? Al lettore l’ardua sentenza.

5

rubrica

Partire dall’ascolto della società civile per immaginare e progettare il FUTURO

I Il sociologo Cesare Torta

l progetto “Visionari per il 2030”, ideato ed organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti, è iniziato a dicembre 2020 con lo scopo di attivare “visioni”, cioè proposte di progettualità e trasformazione, attraverso lo strumento della democrazia partecipativa. Un grande laboratorio di partecipazione e cittadinanza che ha coinvolto un gruppo di oltre 50 persone, eterogeneo per età e background culturale e professionale, residenti nelle province di Asti ed Alessandria. Il percorso si è sviluppato attraverso 11 incontri on line durante i quali i cittadini hanno lavorato insieme, si sono confrontati in un’ottica collaborativa, esplorando scenari possibili per costruire il prossimo futuro con riferimento alle realtà territoriali delle due province.

“Cosa staremo facendo tra 10 anni?”

“Come vogliamo sia il nostro territorio nel 2030?”

Ma soprattutto “Cosa intendiamo costruire concretamente?”

Tre domande strategiche sul quale è imperniato il progetto “Visionari per il 2030”.

Il progetto si realizza con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Intorno al progetto di attivazione civica dei cittadini, un’autorevole rete di collaborazione e partenariato che coinvolge i territori di Asti ed Alessandria, mettendole in relazione forse per la prima volta. Ne fanno parte l’Israt, Libera di Asti, la Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti, l’Associazione Smartvalley di Monastero Bormida e l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria. Il ruolo strategico di facilitatore è stato conferito a ForwardTO, team di esperti nell’aiutare i partecipanti ad esplorare scenari futuri.

I visionari sono stati suddivisi in tre gruppi di lavoro, ciascuno con un tema specifico da sviluppare: Sviluppo, Benessare sociale, Territorio.

Ogni gruppo ha elaborato un documento finale contenente le proposte concrete da attuare in collaborazione con enti locali, associazioni e realtà produttive del territorio.

Questi i temi e le proposte emerse: SVILUPPO Avviare lo sviluppo e la valorizzazione del turismo prevedendo accorpamenti, pur mantenendo valorizzate le peculiarità caratterizzanti.

Investire sulla mobilità sostenibile, Sviluppare un’economia circolare, sostenibile ed inclusiva mettendo l’essere umano al centro della crescita. Decarbonizzazione del sistema energetico per trasporti, industrie, abitazioni. Armonizzazione della formazione scolastica e professio-

6

nale con le rinnovate esigenze del mercato del lavoro. Istituzione di una Merchant Bank territoriale per l’attrazione di risorse da impiegare in grandi progetti innovativi e green.

BENESSERE SOCIALE Creazione di reti di realtà nei diversi settori in grado di sviluppare progettualità comune. Informazione capillare che parta dal censimento delle possibilità delle associazioni di volontariato (punti di ascolto, fondazione antiusura, punti di ascolto per immigrati, gruppi Caritas). Riutilizzo di spazi in cui generazioni diverse possono convivere per un muto aiuto. Punti raccolta di bisogni, segnalazioni e facciano proposte volte alla valorizzazione del territorio di riferimento. Accorciare la distanza cittadini – Istituzioni.

Creazione di un percorso formativo rivolto ai più giovani. Creazione di una piattaforma che dia la possibilità di conoscere gli eventi proposti alla comunità. Censimento delle associazioni presenti sul territorio.

TERRITORIO Vivere il territorio, attraverso la creazione di orti urbani, gruppi di quartiere per l’autosufficienza dell’area, attività di supporto, bike garden.

Curare il territorio con l’accessibilità trasversale, la fruizione diretta da piccoli coltivatori con App di geolocalizzazione, eliminazione dell’imballaggio, distribuzione dell’acqua con App, Spazio permanente “Patrimonio enogastronomico, laboratorio didattico e laboratorio del gusto.

Respirare il territorio attraverso le creazione di sentieri naturalisti e paesaggistici, supporto cartografico cartaceo e digitale, App con ricostruzione archeo-storica e testimonianze locali quali Archivio storico condiviso, “Chi è passato di qui?” Dalla preistoria alla musica Jazz alla grafica visiva.

Tra maggio e giugno si sono tenuti 4 incontri on line aperti a tutti i cittadini (i martedì visionari) durante i quali i rappresentanti delegati dei tre gruppi di lavoro hanno potuto presentare le proprie proposte, confrontarsi con rappresentanti delle istituzioni e giungere alle sintesi finali tenendo conto dei suggerimenti raccolti.

Tutte le idee emerse dal progetto, coordinato da Alessia Conti, Project manager della Fondazione Goria, saranno riportate nel “Diario dei visionari 2030”, un documento attivo da portare all’attenzione delle Istituzioni locali e dei “policy makers” di riferimento. I Presidenti delle Province di Asti ed Alessandria, Paolo Lanfranco e Gianfranco Baldi hanno invitato il Gruppo di cittadini del Progetto Visionari 2030 a un incontro in presenza in cui potranno proseguire il confronto e creare un ponte di comunicazione attiva tra cittadini ed istituzioni

rubrica

REIKI = 2 ideogrammi giapponesi REI: energia dell’universo KI: energia della persona

Master Reiki Eleonora Scanavino

Il reiki è una tecnica di guarigione energetica scoperta in Giapponese agli inizi del 900, e letteralmente significa "prendere il REI per nutrire il KI".

Secondo Einstein, tutto ciò che c’è nel mondo è formato di energia, quindi non esiste la materia.

E’ importante rendersi conto di questo e comprendere che le onde si influenzano tra loro.

Per questo motivo è come se il reikista fosse un grumo di energia, che ha la capacità di attingere all’energia dell’universo. Il reikista è soltanto un canale attraverso cui passa queste energia.

L’energia cui si attinge è perfetta, riporta l’essere umano all’energia standard, pulita, equilibrata.

In condizione di vita normale, noi vibriamo di frequenze sane, ma ogni evento traumatico ci porta a vibrare con diverse frequenze.

L’energia che passa attraverso le nostre mani con il reiki, ci porterà a vibrare nuovamente di frequenze sane.

E’ una tecnica sicura sia per chi pratica, che per chi riceve, ma il più grande vantaggio è che è anche una tecnica di auto guarigione, da un’autonomia che non da nessun’altra tecnica.

L’energia reiki da sola va dove serve, seguendo il criterio dell’acutezza.

Ovvero cura immediatamente il sintomo più acuto, non il più grave.

Facciamo un esempio, una persona con una

malattia cronica sbatte un ginocchio contro il tavolo.

Il reiki andrà ad agire prima di tutto sul ginocchio, perché in questo preciso momento quello è il sintomo più acuto. Riportato il ginocchio sulle frequenze di un ginocchio sano, passerà alla malattia cronica.

Cosa ancora più importante, trattandosi di energia intelligente, RI-EQUILIBRA SEMPRE, dunque se una persona è agitata, calma, se una persona è apatica, darà vitalità.

Il reiki può essere utilizzato in qualsiasi ambito della nostra vita, attraverso diversi livelli di reiki, si potrà andare a lavorare su tutto ciò che è fisico e tangibile, oppure sulla sfera mentale, o sulle relazioni, situazioni, emozioni e sentimenti, oppure darà equilibrio direttamente al nostro spirito e alla nostra anima.

Il Reiki, può essere fatto anche a distanza, con la stessa identica efficacia, se volete toccare con mano, potete contattarmi per una prova, inoltre mi occupo di percorsi di guarigione spirituale, allineamenti Reiki, medianità e molto altro.

Ci sarebbe moltissimo da dire sul reiki, non bastano queste poche righe, ma bisognerebbe scrivere un libro, e tanti ce ne sono...

Vi invito a contattarmi al numero 328 7136502, per accedere ad un corso di Reiki di I Livello, il primo a breve, sarà il 25 settembre dalle ore 9,00 alle ore 19,00, data in cui vi parlerò ampiamente di questa tecnica e vi spiegherò come utilizzarla nella vita di tutti i giorni.

7

rubrica

Novel Food, di cosa si tratta?

Facciamo chiarezza

A cura della dott.ssa Laura Icardi

8

Oggi si sente spesso parlare di Novel Food, ma a volte le idee sono confuse, chi crede siano cibi salutari, chi una soluzione per tutelare l’ambiente, altri una moda in questo mondo che, per noia, si aggrappa a qualunque stranezza.

Ho pensato quindi di fare un pò di chiarezza su cosa sono e su quanto siano veramente Novel.

Novel Food è definito come alimento che non era stato consumato in misura significativa dall'uomo nell'UE prima del 15 maggio 1997.

La data spartiacque è il 1997 in quanto è proprio questo l’anno di pubblicazione del Reg. (CE) 258 che disciplinava, per la prima volta, questa categoria di alimenti. Negli anni si sono poi susseguiti decreti e regolamenti per arrivare nel 2015 al Reg (UE) 2015/2283 entrato in vigore 01/01/18.

Questo importante atto finalmente regolamenta, non solo le categorie di alimenti a cui possono appartenere i novel food, ma fornisce anche le linee guida da seguire per la loro messa in commercio. Il percorso di autorizzazione, prima del 2015, era regolamentato dai singoli Stati a loro discrezione, dal 2018 in poi, invece, un’azienda, per far riconoscere come novel food un suo prodotto e immetterlo sul mercato, deve chiedere l’autorizzazione alla nazione di appartenenza, la quale sottoporrà il progetto al vaglio degli Stati membri dell’UE e, se necessario, richiederà un’ulteriore autorizzazione all’EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. I "nuovi alimenti" possono essere prodotti innovativi e di nuova concezione, prodotti utilizzando nuove tecnologie e processi di fabbricazione, nonché alimenti tradizionalmente consumati al di fuori dell'UE. I principi alla base dei Novel Food nell'Unione Europea prevedono che siano sicuri per i consumatori, etichettati in modo da non trarre in inganno i consumatori e se, si tratta di un alimento è destinato a sostituire un altro alimento tradizionale, non abbia caratteristiche nutrizionali inferiori. Il regolamento si applica anche agli alimenti non usuali in Europa, ma già in commercio al di fuori dell’UE, anche se con una procedura agevolata. I novel food sono tantissimi e negli ultimi anni stanno aumentando a dismisura. In quest’ottica il nuovo decreto si rende dunque necessario vista l’evoluzione scientifico-tecnologica dell’industria alimentare e le nuove categorie di alimenti che sono e saranno proposte. Le alghe sono tra i novel food più noti e rientrano in questa categoria essendo alimenti di origine vegetale che partono da una materia prima non usualmente consumata e ottenuta con nuovi metodi di produzione. Il loro successo è dato dall’apporto significativo di vitamine

e minerali e dall’attenzione dei movimenti vegan verso nuove fonti vegetali. Un’alga molto nota, soprattutto come integratore, è la spirulina, ritenuta utile per rinforzare il sistema immunitario. Le alghe non rappresentano un rischio per la salute a patto che siano coltivate in acque non inquinate. Per questo motivo, è bene controllare l’etichetta dei prodotti a base di alghe e prediligere il consumo di quelle allevate in territori sicuri. Ma davvero non si consumavano prima del 1997?? Polpette, insalate, frittelle, primi piatti e risotti a base di alghe sono solo alcuni dei piatti presenti nella cucina mediterranea. In particolare in Puglia, in Campania e in Sicilia l’uso “tradizionale” delle alghe è ancora ampiamente diffuso.

Penso alla lattuga di mare, impiegata nella preparazione delle famose zeppoline di mare e di tantissime altre prelibatezze, agli gli asparagi di mare, dalla consistenza più legnosa, usati nella preparazione sia di prodotti da forno che di primi piatti. Ma il vero piatto forte nell’immaginario comune sono gli INSETTI!!!!

Gli insetti e i loro derivati sono i nuovi alimenti per eccellenza. La ricerca di nuove fonti di cibo diventa indispensabile nel momento in cui la popolazione mondiale cresce sempre di più. Garantire il sostentamento dell’intera popolazione e assicurare il fabbisogno proteico, ha un impatto ambientale fortissimo in termini di emissioni di CO2. Gli allevamenti intensivi, gli scarti che inquinano suoli e acque, la deforestazione per ampliare i terreni a disposizione dell’agricoltura e dell’allevamento, sono aspetti che minacciano gravemente il pianeta e il suo clima. Coleotteri e lepidotteri rappresenterebbero il cibo del futuro per la facilità con cui possono essere allevati, per l’impatto ambientale bassissimo e per il loro elevato valore nutrizionale proteico.

Secondo l’EFSA, però, consumare gli insetti potrebbe non essere così sicuro.

Gli insetti, infatti, potrebbero contenere

rubrica

metaboliti tossici e sostanze difensive irritanti che potrebbero creare spiacevoli reazioni allergiche.

Inoltre occorrerà escludere che possano trasmettere zoonosi all’uomo. Al contrario la FAO ritiene che le specie di insetti commestibili siano circa 1900 e invita caldamente al loro consumo e allevamento per risolvere il problema del sostentamento della popolazione mondiale.

Ma gli insetti non sono una novità nei piatti degli europei: alcuni formaggi originari italiani hanno la consistenza che li caratterizza proprio grazie alla maturazione indotta da insetti utilizzati per prepararli. Penso al casu frazigu (o casu martzu) sardo, al marcetto in Abruzzo, il salterello in Friuli, la ribiòla cui bèg in Lombardia, furmai nis in Emilia-Romagna, il frmag punt in Puglia e casu du quagghiu in Calabria che contengono vermi vivi!!! La cocciniglia è un colorante ricavato dalle femmine dell'omonimo insetto usato in molti preparati. La lista dei novel food dal 2018 è divenuta molto lunga ed è certamente destinata ad aumentare. Esempi di Novel Food includono nuove fonti di vitamina K (menachinone) o estratti da alimenti esistenti (olio di krill antartico ricco di fosfolipidi da Euphausia superba), prodotti agricoli di paesi terzi (semi di chia, succo di noni) o alimenti derivati da nuove produzioni processi (latte, pane, funghi e lievito). Un additivo alimentare classificato tra i novel food è il tagatosio, un dolcificante nuovo perché ottenuto mediante un processo di sintesi chimica a partire dal lattosio. A parer mio, se un piatto a base di alghe potrebbe facilmente soddisfare la nostra curiosità e i nostri gusti, un burger di cavallette richiederà certo più tempo per inserirsi nella nostra cucina italiana! Pertanto, per quanto riguarda la moda, ritengo che il loro successo dipenda semplicemente, come per qualunque alimento, dai gusti di ognuno di noi, dalle abitudini alimentari della nostra famiglia, dal retaggio delle nostre tradizioni. In ultimo non facciamo i bambini….non si dice “non mi piace” senza aver assaggiato!!!!

2T Periodico di Alba - Asti e Provincia

9

il personaggio

Matteo Sobrero: “Pedalare nelle Langhe è una esperienza bellissima” Intervista al ciclista di Montelupo Albese, campione italiano a cronometro

10

il personaggio

È ancora agli inizi la carriera sportiva di Matteo Sobrero, il ciclista langarolo di Montelupo Albese, ma già ricca di soddisfazioni, tanto che il Comune di Alba alla fine di giugno ha deciso di premiarlo, insieme ad altri sportivi albesi, per i risultati ottenuti nel corso della stagione sportiva, che in estate, per i ciclisti, deve ancora concludersi. Terra & Tradizione ha deciso di intervistarlo per conoscere meglio uno sportivo che promette di regalare ai suoi tifosi e concittadini tante soddisfazioni.

Come detto la sua carriera è ancora agli inizi eppure di allori e ottimi piazzamenti ne ha già conquistati e non pochi. Aveva iniziato con le prime pedalate sul nostro territorio presso la Asd Alba Bra Langhe Roero nel 2010 conquistando i suoi primi trofei. .

Secondo ai Campionati Italiani Giovanili nel 2012, terzo ai Campionati Italiani Giovanili + Omnium nel 2013, Nel 2014 è passato alla A.s.d. Pedale Castanese-Piemonte e ha reggiunto un ottimo secondo posto al Campionato Italiano Cronometro a Squadre; nel 2015 per la Società sportiva Verbania Asd, sono giunti numerosi trionfi quali il Trofeo Pistolesi, il Bracciale cronoman Ospitaletto, il Memorial Bocca – Montemagno, la quarta tappa 3 Giorni Orobica, la terza tappa Trittico del Veneto, concluso poi al primo posto nella classifica finale. Convocato in Nazionale per il Mondiale su Strada Innsbruck in Austria nel 2017 e nel 2018.

La sua carriera è proseguita fino al 2019 quando ha compiuto un vero salto di qualità con la vittoria del Campionato Italiano su Strada a cronometro U23, il 58° Gran Premio Palio del Recioto Trofeo C&F Resinatura Blocchi, la 60a Coppa Fiera di Mercatale Strade Bianche di Romagna.

Oltre agli ottimi piazzamenti e ai trofei vanno menzionati la Convocazione in Nazionale per i Mondiali su Strada, Yorkshire in Inghilterra nel 2019 e quella per gli Europei su Strada Elite, U23, a Jrs Alkmaar in Olanda nel 2019; Nel 2020, al primo anno da professionista, aveva raggiunto il 76esimo posto con la NTT Pro Cycling.

La vittoria più fresca e prestigiosam del campionato italiano 2021, il 18 giugno scorso a Faenza, gara a cronometro su strada Uomini Elite, nel corso della prima giornata dei Campionati italiani di ciclismo in Emilia Romagna organizzati dal Gruppo ExtraGiro Portacolori del team Astana-Premier Tech. Sobrero ha

conquistato la maglia tricolore con un tempo di 58’40 correndo in media a 46,73 km orari.

Inoltre, con Astana-Premier Tech, squadra maschile kazaka di ciclismo su strada, nel 2021 ha partecipato per la seconda volta al “Giro d’Italia” piazzandosi 61esimo nella classifica generale. Dopo il Giro d’Italia di quest’anno, ha partecipato anche al Giro di Slovenia conquistando il terzo posto.

È stata una stagione soddisfacente con molti successi, quella di quest'anno, è così?

«In realtà la stagione sportiva non si è ancora conclusa devo ancora fare la seconda parte e mi attendono gare importanti, ma già adesso posso considerarmi molto soddisfatto.

Sono al secondo anno da professionista e mi sono aggiudicato il titolo nazionale a cronometro su strada a questo va aggiunto il prestigioso terzo posto al Giro di Slovenia e ho partecipato nuovamente al Giro d'Italia in cui ho lavorato per la mia squadra, la Astana-Premier Tech, il cui ciclista di maggior peso era Aleksandr Vlasov che si è classificato quarto nella classifica generale, per la nostra squadra un buon risultato».

Quali sono i programmi per la conclusione di questa stagione già molto fortunata?

«Dopo un ritiro in altura a Macugnaga per prepararmi e un paio di settimane di vacanza mi attendono prove importanti come il Giro di Polonia (conclusosi il 15 agosto, ndr), il Giro del Belgio, gli Europei, il giro di Lombardia e la Milano-Torino» Il 2020 e l'inizio del 2021 è stato un periodo complicato per tutti, per via dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, ma per voi sportivi è stato un periodo anche più complesso se possibile visto che avevate molte difficoltà nella preparazione fisica e negli allenamenti, lei come lo ha affrontato?

«Il 2020 per me è stato il primo anno da professionista dunque un momento molto speciale e importante.

Sono stato abbastanza fortunato perché vivendo in campagna ho potuto vivere il periodo delle restrizioni con meno disagi.

Ho trovato il modo di prepararmi e di superare agevolmente questo momento difficile.

Ho corso il giro d'Italia per la prima volta ed è stata per me una grande soddisfazione, un'esperienza molto positiva.

Un'altra anomalia legata al 2020 è stata quella della

V. Parea, 5 - Grinzane Cavour (CN) Tel. 0173 231067 - 333 5203087 - Fax 0173 230842

11

il personaggio

compressione delle gare in un breve lasso di tempo.

In estate infatti le restrizioni si sono allentate un po' ovunque e tante gare che di solito si corrono in primavera sono state organizzate fra fine estate e inizio autunno, la più nota è certamente il Giro d'Italia che si è corso ad ottobre.

In tre mesi si sono corse le gare organizzate di solito nell'arco di un anno e questo ha comportato un notevole stress, ho dovuto spremere tutte le mie energie fra agosto e ottobre.»

Nel ciclismo ci sono molti tipi di corridore: chi va bene in salita, chi a cronometro, il passista... qual'è la sua specialità?

«Al momento sono molto forte a cronometro, come dimostrato anche dal mio risultato più prestigioso, ovvero la vittoria al campionato italiano in questa specialità.

In generale mi reputo un corridore adatto alle classiche, ovvero le prestigiose gare da un giorno o per le corse a tappe breve, della lunghezza di una settimana circa.

Nell'ultimo giro d'Italia ho corso al servizio della squadra e del mio capitano Aleksandr Vlasov, che grazie anche al supporto di tutto il team si è ben posizionato alla fine della competizione».

Hai iniziato a pedalare e sei cresciuto sportivamente qui sul territorio delle Langhe, quanto è stato importante l'allenamento sulle nostre colline? È anche un piacere pedalare in una zona riconosciuta anche a livello internazionale per la sua bellezza?

«Sicuramente il paesaggio delle Langhe è eccezionale ed è un vero piacere allenarmi sulle nostre colline.

Il nostro territorio mi ha sempre aiutato a godermi il piacere di andare in bici.

Sono innamorato della zona in cui vivo e ogni volta che torno a casa lo faccio con grande piacere.

Il nostro paesaggio è molto apprezzato dai turisti, tanti stranieri, ma anche ci ci vive non può che meravigliarsi della sua bellezza, è certamente il mio caso».

La stagione estiva è stata speciale per lo sport italiano, prima il successo al Campionato Europeo di Calcio, poi le tante medaglie alle Olimpiadi hanno entusiasmato molto i tifosi. Possiamo sperare di vederla correre sulle strade delle prossime Olimpiadi fra tre anni?

Quali sono i suoi obiettivi nel medio e lungo termine?

«Cerco di vivere il mio impegno anno per anno, cercando di migliorare sempre di più in modo da poter crescere e ambire a traguardi sempre più importanti.

Mi sono dato degli obiettivi e cercherò di raggiungerli con tutto l'impegno possibile.

Certamente l'obiettivo di ogni atleta è quello di poter prendere parte a un'Olimpiade.

Già poter partecipare sarebbe un grande risultato, spero di poter vivera anche questa bella esperienza in un futuro non lontano».

12

www.terraetradizione.com

• • • •

13

territorio

www.terraetradizione.com

Una pista ciclabile collega Alba con Grinzane e Roddi Una possibilità in più per spostarsi sul territorio, senza l'uso delle auto

Gli appassionati di attività all'aria aperta e i turisti hanno un'opportunità in più per visitare il territorio all'aria aperta, percorrendo la pista ciclabile di Alba, già presente su corso Barolo, allungata con un tratto che si collega a Grinzane Cavour, il paese langarolo che ospita uno dei gioielli architettonici delle Langhe, ovvero il castello, sede anche dell'Enoteca regionale

O O

O O

piemontese. Allacciandosi alla pista di corso Barolo, il nuovo tratto parte da Cantina Roddi, intersezione tra la strada provinciale 7 proveniente da Roddi e la strada provinciale 3 che collega Alba (corso Barolo) e Grinzane Cavour, in direzione dei più importanti paesi delle Langhe. Le piste, una per lato della carreggiata sul tratto Cantina di Roddi - frazione Gallo, hanno una lunghezza di circa 1 chilometro e 450 metri e larghezza pari a 1,50 metri. Mentre sul tratto verso Roddi, la pista è solo una ed è sul lato destro.

Il percorso ciclabile è stato realizzato allargando la sede stradale, utilizzando aree esistenti come banchine, spiazzi, reliquati stradali; spostando il fosso di scolo delle acque piovane e ottenendo il piano viario ciclabile su nuovo rilevato in ampliamento della carreggiata esistente; intubando il fosso di scolo delle acque piovane e realizzando il piano viario ciclabile su terreno di rinfianco, con nuove passerelle ciclabili di attraversamento del Rio Baracco, indipendenti rispetto al ponte esistente per gli autoveicoli.

In questo modo è stato completato il collegamento ciclabile tra Alba, Grinzane Cavour con il Castello di patrimonio Unesco ed il tracciato “Bar To Bar” lungo il fiume Tanaro, raggiungibile dai ciclisti attraverso la strada in località Ponte Talloria.

Il tracciato “Bar To bar” è uno dei più importanti circuiti di sentieri nelle Langhe visto che collega la Bassa Langa, quella del Barolo e dei grandi vini con l'Alta Langa.

Va inoltre sottolineato che l'opera ha permesso anche alcuni interventi di messa in sicurezza dell'area produttiva di frazione Gallo, in particolare la sistemazione dei fossi e in generale del sistema di assorbimento dell'acqua piovana, per evitare danni

O O

Diano d’Alba - fraz. Ricca - V. Alba-Cortemilia 64 - Tel. 0173 441384 rivetti.marcon@tiscali.it - www.autocarrozzeriarivettiemarcon.it 14

www.terraetradizione.com

causati da eventi atmosferici burrascosi, già verificatisi nella zona in passato.

L’opera è stata realizzata grazie ai contributi finanziari dei comuni di Alba, Grinzane e Roddi e al cofinanziamento della Regione Piemonte attraverso il bando "Percorsi ciclabili sicuri”. Il Comune di Alba ha contribuito all’investimento per il 78,63% ovvero con € 319.099,72, il Comune di Grinzane con il 20,14% (pari a € 81.721,73), il Comune di Roddi con 1,23%, (pari a € 4.997,92) e la Regione Piemonte con il 60% (che corrisponde a € 608.729,04). Il tutto per un investimento complessivo di € 1.014.548,40.

Il sindaco di Alba, Carlo Bo, alla recente inaugurazione aveva così parlato del progetto: «È un momento importante per ringraziare chi si è impegnato attivamente per la realizzazione di questa pista ciclabile fondamentale.

Si tratta di un percorso di circa un chilometro e mezzo su entrambe le direzioni che collega in bici la nostra città a Grinzane Cavour ed al magnifico castello

patrimonio Unesco visitato da migliaia di turisti, tanti in partenza da Alba. Ringrazio la precedente Amministrazione che è stata lungimirante partecipando al bando "Percorsi ciclabili sicuri” per il finanziamento di circa 600 mila euro e poi una parte importante è stata investita dal Comune di Alba. Ringrazio la nostra Ripartizione Opere pubbliche per la fattiva operatività nel coordinamento dei lavori. Ringrazio anche i sindaci perchè quest’opera è un bell’esempio di collaborazione sinergica tra diverse amministrazioni del territorio».

«Ringrazio tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione dell’opera. I lavori non sono ancora completamente terminati.

La cerimonia di apertura e presa in carico anticipata della pista, è stata fatta per consegnarla il prima possibile ai cittadini. Seguiranno altre iniziative inaugurali che coinvolgeranno tutti i protagonisti della costruzione dell’opera» era intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Alba Massimo Reggio.

«L’intervento su Roddi non è esagerato. Inizialmente si pensava di partire da Cantina Roddi ed arrivare alla chiesetta di Sant’Antonio. Ma, non potendo far passare la pista davanti all’incrocio pericoloso dell’Enomotel, si è fatta deviare verso il fiume Talloria per un congiungimento con la pista lungo il fiume Tanaro che arriva da Alba. Si può andare così fino a Govone e a Pollenzo entrando anche nel percorso “Bar To Bar”» aveva commentato il sindaco di Roddi Lorenzo Prioglio.

«Quest’opera ha un valore aggiunto: il vostro fare squadra tra amministratori del territorio ed anche con i vostri predecessori, proseguendo l’opera che gli altri avevano iniziato – aveva sottolineato l’assessore regionale ad Infrastrutture ed Opere pubbliche Marco Gabusi – Vi siete messi in campo nonostante le difficoltà finanziarie che hanno soprattutto i piccoli comuni. In questo siete stati un esempio che noi dobbiamo utilizzare come modello per completare il sistema ciclabile del Piemonte. Insieme al presidente Alberto Cirio, abbiamo l’ambizione di portare la Regione Piemonte ad essere quella con più chilometri di piste ciclabili in Italia. Lo faremo partendo dalle grandi infrastrutture. La ciclovia “Vento”, ad esempio, avrà un’accelerazione grazie ai fondi del pnrr».

All’inaugurazione avevano preso parte anche il presidente del Consiglio comunale di Alba Domenico Boeri accanto ai consiglieri Stefania Balocco, Alberto Gatto, Luigi Garassino, Rosanna Martini e Daniele Sobrero».

Via Vittorio Emanuele 4/B - T 0173 366874

15

sport territorio

www.terraetradizione.com

Alba, un Comitato per la promozione di grandi eventi sportivi Dall'esperienza del Giro d'Italia, l'idea di valorizzare le attività all'aperto Il Comitato Sport del Comune, ha l'obiettivo di promuovere eventi sportivi di ampio respiro a supportare le associazioni che lavorano in questo ambito.

Infatti negli ultimi anni la Capitale delle Langhe sta puntando molto sullo sport, come promotore di attività salutari per giovani e non solo, ma anche come ulteriore volano per far giungere turisti sia italiani che stranieri. Basti pensare alle tappe del Giro d'Italia che quasi ogni anno compiono almeno un passaggio dal territorio, spesso Alba ne ha ospitato la partenza o l'arrivo. Ma anche la positiva esperienza del Rally di Alba.

In effetti il comitato è nato dalla positiva esperienza e dall’entusiasmo del Comitato albese istituito in occasione del Giro d’Italia, che ogni anno riunisce appassionati volontari che si mettono a disposizione a supporto dell'organizzazione logistica e non solo.

Il nuovo gruppo di lavoro intende accogliere al suo interno un rappresentante per ogni disciplina sportiva oggi presente ad Alba.

16

Il Comitato Sport lavorerà a sostegno alle diverse realtà locali, supportandole nell’organizzazione degli eventi e cercando di essere un riferimento per richieste e istanze, come quelle legate alle disposizioni per l’emergenza sanitaria, che possono complicare la preparazione di un evento sportivo di grande respiro. Il nuovo sodalizio, inoltre, intende proporre eventi sportivi a tema ambientale, come le apprezzate passeggiare ecologiche già organizzate in città, e turistico per andare ad arricchire le proposte outdoor per i visitatori.

Per questo, oltre al consigliere delegato allo Sport, Daniele Sobrero, ne fanno parte anche la presidente della Commissione Ambiente Stefania Balocco. La guida è affidata a Giulio Abbate. L’artista Renato Cane, in arte Caren, ne ha disegnato il logo.

Alla sua presentazione alla fine di maggio erano intervenuti anche tre testimonial d’eccezione: Carlo Balocco, Felice Bertola e Massimo Berruti, che insieme hanno fatto la storia della pallapugno, la disciplina simbolo della tradizione sportiva del territorio, in cui fra l'altro la città quest’anno tornerà a vivere l’emozione della serie A. Una delle prime iniziative del Comitato è consistita nell'organizzazione della cerimonia di premiazione degli atleti albesi che si sono distinti nei rispettivi sport nel corso della stagione 2020/2021. La cerimonia si è svolta lunedì 28 giugno nella sala Consiglio “Teodoro Bubbio” del Palazzo comunale di Alba. il sindaco Carlo Bo ed il consigliere delegato allo Sport Daniele Sobrero, affiancati dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal direttore dell’associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di LangheRoero e Monferrato Roberto Cerrato, hanno accolto, ringraziato e consegnato un riconoscimento ai campioni albesi. Si trattava di Matteo Sobrero ciclista vincitore del campionato italiano 2021 a cronometro su strada Uomini Elite a Faenza il 18 giugno. Il ciclista aveva vinto il tricolore a cronometro nel 2019 nella categoria Under 23.

Con Astana-Premier Tech, squadra maschile kazaka di ciclismo su strada, nel 2021 ha partecipato per la seconda volta al “Giro d’Italia” piazzandosi 61esimo nella classifica generale. Nel 2020 aveva raggiunto il 76esimo posto con la NTT Pro Cycling. Dopo il Giro d’Italia di quest’anno, ha partecipato anche al Giro di Slovenia conquistando il terzo posto.

Alba Cheer (cheerleading) il team di cheerleader che ha conquistato otto primi posti, un secondo, un quarto e due quinti ai Ficec Nationals 2021, i campionati

www.terraetradizione.com

nazionali di cheerleading e cheersport, mercoledì 2 giugno al Bentegodi di Verona. Brillante prestazione anche nelle performance cheer, con le Free Titans seconde. I Titans sono stati anche premiati come società più numerosa e, prima volta di sempre in Italia, hanno portato in gara un team di ragazzi con disabilità intellettive grazie alla collaborazione con l’associazione “Le Nuvole”.

Ezio Bossati, che con l’Alba Shuttle di Badminton ha conquistato lo scudetto tricolore nel doppio maschile over 50 e un bronzo nel singolare maschile, ai campionati italiani Master di Maracalagonis in provincia di Cagliari. Nato a Cuneo il 3 giugno 1960 è residente ad Alba. Dopo trent’anni di pallavolo, è passato al badminton nel 2010 vincendo diversi tornei grand prix di badminton nazionali.

Infine Gabriele Regina vincitore del titolo italiano di Kick Boxing nella specialità KL -74 Kg Junior. Dal 2019 gareggia per la Kick Boxing Center 2000 Alba.

Agli atleti è stata consegnata una targa dell’Amministrazione comunale, insieme ad alcuni volumi donati dall’associazione per il patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

La cerimonia condotta dallo speaker di Radio Alba Andrea Vico, è stata intervallata dalla proiezione di foto e video relative alle vittorie e ai momenti più salienti della carriera dei campioni albesi, prima della consegna dei riconoscimenti.

Un saluto via video è stato rivolto ai presenti in sala, dal campione di basket Amedeo Della Valle.

Daniele Sobrero, consigliere comunale con delega allo Sport parla del comitato: «Dopo l’ottimo lavoro di squadra fatto per il Giro, non volevamo rinunciare all’entusiasmo e alla voglia di fare di questo gruppo di lavoro. E’ nata così l’idea di un Comitato permanente che possa rappresentare tutti gli sport che si praticano ad Alba e che possa diventare un punto di riferimento per le diverse società, aiutandole dal punto di vista pratico e organizzativo e contribuendo ad animare la città con eventi sportivi e proposte outdoor di qualità.

Per questo invito il mondo dello sport albese ad aderire con rappresentanti e proposte».

«Nella nostra città – aggiunge l’assessore al Turismo Emanuele Bolla – sport e turismo sono strettamente collegati e il grande lavoro fatto nei mesi passati dal consigliere Sobrero per programmare con lungimiranza la costituzione di questo comitato mette oggi a disposizione di tutti noi una struttura importante a supporto degli eventi cittadini».

Il consigliere e presidente della Commissione Ambiente Stefania Balocco inoltre sottolinea: «Il successo delle passeggiate ecologiche organizzate in queste settimane dimostra che il binomio sport e ambiente funziona.

Ricordo a Valter Giordano La redazione di Terra & Tradizione e tutto lo staff della casa editrice iM.coM. vuole unirsi sentitamente al dolore della famiglia di Valter Giordano, stroncato il 17 agosto da un infarto, all'età di 55 anni.

Noto e stimato imprenditore, socio con il fratello Bruno, di un'apprezzata ditta albese di compensati.

Lascia la moglie Daniela e le figlie Alessia e Alice.

Vogliamo ricordarlo così, come in questa foto, dedito alla famiglia, in un giorno felice!

Buon viaggio Valter!

17

territorio

www.terraetradizione.com

Animali selvatici, TROPPI, rappresentano un problema Il problema della presenza in numero eccessivo di animali selvatici nelle nostre campagne sta destando sempre maggiore preoccupazione, a tutti i livelli, fra i cittadini, gli amministratori locali, le associazioni di categoria. La questione ormai è posta da anni all'attenzione delle autorità, ma ultimamente l'allarme è cresciuto sempre di più. Solitamente si parla di cinghiali che mettono in pericolo la pubblica incolumità in vari modi, ma le associazioni agricole di categoria allargano il problema a tanti animali selvatici che stanno popolando in sempre maggior numero le nostre colline.

Problema per l'agricoltura e le località di campagna, ma non solo. Si registra la presenza di animali selvatici, soprattutto cinghiali, anche in città grandi, come Torino per esempio, spinti dalla possibilità di trovare cibo e per nulla intimoriti dagli abitanti umani.

Sono varie le cause che hanno portato alla crescita

18

dell'allarme legato agli animali selvatici. Quella più recente nasce dalle misure per il contenimento del Covid-19. In alcune fasi fra il 2020 e il 2021 le citta italiane sono state sempre meno popolate per via delle restrizioni per il contenimento del contagio. Con la popolazione chiusa in casa la maggior parte del tempo gli animali selvatici hanno conquistato sempre di più il territorio, nelle campagne, nei piccoli centri e come si diceva prima nelle città. Inoltre la limitazione delle attività ha fatto sì che il numero di animali selvatici crescesse sempre di più.

I pericoli dettati dall presenza di un gran numero di cinghiali sono stati elencati ad esempio dal sindaco di Diano D'Alba, Ezio Cardinale che il 4 maggio aveva inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e a quello della Provincia di Cuneo Federico Borgna, per segnalare ancora una volta il problema e sollecitare interventi risolutivi.

www.terraetradizione.com

Agricoltori e Comuni chiedono misure di contenimento

I Sindaci e gli agricoltori presenti alla protesta in Piazza Castello

“Parrebbe sufficiente ricordare il crescente pericolo alla sicurezza stradale causato dalla massiva presenza di animali, con il numero di sinistri stradali in esponenziale crescita o, ancora, all'invasione ormai costante da parte della specie animale in argomento degli spazi urbani, con pericoloso avvicinamento ai cittadini e alle abitazioni”.

Ma le associazioni agricole lanciano l'allarme anche su pericoli ambientali: da una parte il timore per la diffusione di malattie. I cinghiali in particolare sono portatori di una denominata peste suina. Il timore è che possa fare il salto interspecie come è accaduto, stando alla diffusa opinione degli scienziati al Covid-19, passato dal pipistrello all'uomo. Visti i danni causato dal Coronavirus, il salto di un patogeno dall'animale all'uomo dovrebbe essere un'ipotesi che può destare preoccupazione. L'altro fattore ambientale riguarda l'equilibrio in natura.

La diffusione di un numero eccessivo di esemplari di alcune specie, può causare danni alle altre specie autoctone che vivono sul nostro territorio, a causa dello squilibrio nei numeri, dunque alla biodiversità.

Tutte questioni poste da associazioni di categoria, cittadini, amministratori locali.

In alcuni comuni soprattutto sul territorio dell'Alta Langa alcuni sindaci hanno deciso l'organizzazione di gruppi di caccia per l'abbattimento dei cinghiali. È stato utilizzato lo strumento dell'ordinanza, visto che i primi cittadini hanno la responsabilità diretta della tutela delle pubblica incolumità. “Per fronteggiare il problema sono state svolte diverse riunioni avviando un confronto con la Provincia di Cuneo al fine di addivenire all'individuazione della migliore strategia da adottarsi per risolvere efficacemente la pericolosa situazione persistente nell'ambito del territorio comunale” viene scritto in una di queste ordinanze.

Gli interventi di abbattimento dei cinghiali hanno un carattere sperimentale e una durata di due mesi, al termine dei quali si valutano i risultati.

L'organizzazione e il coordinamento dei gruppi è affidata al Servizio vigilanza Ambientale della Provincia di Cuneo, alla Polizia locale e alla Guardia giurata delle Atc, ovvero le organizzazioni che sui territori regolano la caccia.

La vigilanza viene svolta dal corpo Forestale all'interno dei Carabinieri e devono essere effettuati nel rispetto di tutte le norme sulla sicurezza pubblica e interrotte in caso “di avverse condizioni climatiche o di situazioni

19

territorio

Il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo

La delegazione di Giovani Impresa Cuneo con il neo Delegato Marco Bernardi

20

www.terraetradizione.com

particolari che possano mettere a rischio la sicurezza degli operatori o di terze persone”.

Anche le organizzazioni agricole si sono mosse e hanno organizzato all'inizio di luglio una grande manifestazione in piazza Castello a Torino per chiedere misure concrete per il superamento del problema.

Avevano partecipato anche 20 sindaci dei Comuni della Provincia Granda.

Per l'occasione Coldiretti Cuneo ha raccolto alcuni dati significativi.

Nell’ultimo anno i cinghiali in Italia sono aumentati del 15% arrivando ad essere 2,3 milioni di esemplari.

Causano un incidente ogni 48 ore con 16 vittime e 215 feriti. Confrontando i primi cinque mesi del 2021 con l’annualità 2020, si rileva come, su base mensile, il numero di richieste di indennizzo per danni da fauna selvatica presentate dalle imprese agricole sia cresciuto del 63%.

Coldiretti aveva proposto che la Regione si coordini strettamente con lo Stato e operi in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali.

Il piano è pensato con tre tipi di interventi: Caccia programmata e di selezione (attività venatorie) e piani di contenimento. In generale si chiede un'estensione della caccia e una maggiore formazione dei partecipanti.

Inoltre si propone un processo di semplificazione della procedura di indennizzo e tempistiche certe sia rispetto alla definizione del danno subito (perizia), sia in relazione alla fase di liquidazione. «Per questo il Piano – dice Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – deve essere volto alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette».

Anche Confagricoltura Asti ha proposte simili per superare il problema

www.terraetradizione.com

degli animali selvatici: abbattimento selettivo di esemplari anche al di fuori del periodo venatorio; snellimento delle procedure relative ai permessi di caccia notturna, le cui squadre devono essere accompagnate da un guardiacaccia o da una guardia volontaria abilitata; allargamento alla possibilità da parte degli agricoltori di cacciare anche al di fuori dei propri fondi, magari inserendo zone contigue ai propri terreni.

Inoltre l'abolizione della suddivisione in zone di caccia almeno temporaneamente, la possibilità di cacciare anche nei parchi naturali e la possibilità di sostituire i guardiacaccia (purtroppo in numero limitato), con persone in possesso di porto d’armi, tesserino e assicurazione.

Si è svolta ad Asti una riunine fra le associazioni agricole e il Presidente della Provincia Paolo Lanfranco e il consigliere con delega ad Agricoltura e Caccia e Pesca, Davide Massaglia. «E’ indubbio che sono necessari gli abbattimenti ma si tratta di un problema estremamente importante da affrontare tutti insieme senza distinzioni di ‘bandiera’», ha esordito il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. «E' necessario agire in modo unitario, con il coordinamento della Provincia di Asti, per affrontare in modo coeso questo problema». Il direttore di Asti Agricoltura ha messo in rilievo la necessità di aggiornare il vademecum per

gli agricoltori al fine di una corretta informazione su autodifesa ed autocontrollo con conseguente formazione, ed ha proposto nuovamente la rotazione delle squadre di caccia al cinghiale sul territorio, con eventuale utilizzo di sistemi di incentivazione economica.

Le associazioni presenti, all’unisono, hanno insistito sull’importanza della mappatura delle presenze di ungulati sul nostro territorio non soltanto per salvaguardare le colture agricole, ma anche per tutelare la circolazione stradale e la cittadinanza in generale.

Inoltre tutti i sodalizi hanno insistito sulla necessità di «garantire alle aziende danneggiate tempestivi ed adeguati ristori, che tengano anche conto, ad esempio, del costo lavoro necessario per le risemine e non solo del costo del seme».

La Regione ha cercato di dare risposte alle varie istanze giunte sul tema, con un confronto con le numerose associazioni di categoria coinvolte.

Dopo mesi di accurato lavoro e confronti sul tema della gestione degli ungulati che hanno coinvolto anche le Province e le Prefetture, l’Assessore all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, accompagnato dal Presidente della Commissione Agricoltura, Caccia e Pesca del Consiglio regionale e dai funzionari dell’assessorato, si reca a Roma presso la sede dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), per definire le linee guida per contrastare l’emergenza ungulati.

L’Assessore evidenzia che il documento sarà una risposta concreta all’impegno preso in Consiglio Regionale su due ordini del giorno di maggioranza e dell’opposizione e lo sarà nei confronti dei sindaci e soprattutto degli agricoltori, sperando in una totale condivisione con l’Ispra e mettendo come priorità l'attuale stato d'emergenza.

L’Assessore aggiunge che quanto proposto ed elaborato faciliterà la gestione dei cinghiali e uniformerà sul territorio regionale il modo di affrontare la calamità che sta colpendo duramente il settore agricolo e la sicurezza stradale.

Il testo successivamente sarà trasmesso alle associazioni venatorie e agricole prima della definitiva approvazione della Giunta Regionale.

I partecipanti da Saluzzo e Savigliano

21

territorio

www.terraetradizione.com

Per la prossima stagione, nel nord Italia, misure contro l'inquinamento

A partire dal 15 settembre entreranno in vigore alcune misure straordinarie per il contenimento dell’inquinamento da polveri sottili nel bacino padano che dureranno sino al 15 aprile dell’anno prossimo.

Dunque tutto il territorio del nord Italia è coinvolto in questa serie di provvedimenti anche se poi ogni Regione ha deliberato le singole indicazioni da attuare.

Queste disposizioni straordinarie, individuate sulla base di specifiche valutazioni tecniche, con il supporto di Arpa Piemonte, si applicano ai settori agricoltura, riscaldamento civile e traffico e interessano i Comuni appartenenti alle zone di pianura e di collina.

Sono previste differenziazioni in caso di Comuni con popolazione superiore o inferiore a 10.000 abitanti.

Visto il perdurare di una situazione critica, relativa alla qualità dell’aria, in attuazione al cosiddetto “Accordo Padano” stipulato nel mese di giugno 2017 a Bologna, è stato introdotto, nella stagione autunnale e invernale, un semaforo per l’attivazione di misure temporanee

22

omogenee al verificarsi di condizioni che portino a concentrazioni di PM10, le cosiddette “polveri sottili” che intasano l'aria che tutti respiriamo.

Ci sono misure strutturali inerenti alle limitazioni del traffico veicolare, divieti di accensione di fuochi nelle cempagne per la combustione di materiale vegetale e qualsiasi combustione all’aperto.

Per quanto riguarda le limitazioni inerenti il traffico veicolare sono state estese territorialmente a tutti i Comuni all'interno dell’agglomerato di Torino (zona che comprende il capoluogo e 32 Comuni circostanti) ed ai comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti localizzati nelle zone di pianura di di collina (per un totale di 76 Comuni); mentre i divieti di combustione e le limitazioni inerenti il settore agricolo ed il riscaldamento, si applicano ora a tutti i Comuni delle tre zone, indipendentemente dal numero di abitanti (per un totale di 947 Comuni).

E’ stato, inoltre, introdotto un nuovo meccanismo

www.terraetradizione.com

”

per l’attivazione di misure temporanee, per arrivare all’adozione di limitazione delle emissioni, in modo da prevenire le circostanze di superamenti del valore limite giornaliero di Pm10.

Questi interventi a tempo si attivano attraverso un sistema denominato “semaforo antismog” che indica l'importanza delle restrizioni alla luce della quantità di inquinamento presente. In caso di Allerta di primo livello, “Arancio”, vanno attuate disposizioni di vario genere.

Per quanto riguarda il riscaldamento sarà vietato l'utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti.

Inoltre si prevede il limite dei 18 gradi (con tolleranza di due gradi) per le temperature medie nelle abitazioni, negli spazi ed esercizi commerciali, negli edifici pubblici a eccezione delle strutture sanitarie.Riguardo

Saranno regolate attraverso un SEMAFORO ANTISMOG

”

il lavoro agricolo è previsto il divieto di spandimento dei liquami zootecnici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati, in base a un regolamento regionale, non saranno previste deroghe. Inoltre non si potranno usare fertilizzanti e correttivi contenenti azoto, fatte salve distribuzioni svolte con interramento immediato. È anche previsto un secondo livello di allerta, definito rosso per cui sono gli amministratori possono assumere ulteriori misure eccezionali non definite anche in relazioni alle esigenze territoriali.

Le misure temporanee entrano in vigore il giorno successivo a quello del controlli (stabilito nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì) e restano in vigore fino al giorno di controllo successivo e possono essere confermate o meno a seconda dei risultati ottenuti.

Queste limitazioni devono essere adottate nei singoli Comuni attraverso ordinanze sindacali.

Le nuove disposizioni si affiancano alle azioni portate avanti dalla Regione, per il miglioramento dei controlli sugli impianti termici e sui combustibili a biomassa per il riscaldamento, e agli incentivi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti destinati a enti pubblici, imprese e privati, per un ammontare complessivo di oltre 9 milioni di euro, stabiliti tra il 2019 e il 2020.

Interventi già avviati ovviamente, ai quali a breve si aggiungeranno altri contributi, tra cui quelli destinati ai cittadini per la rottamazione delle stufe a biomassa e altri 112 milioni per la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale su gomma.

Queste disposizioni sono state stabilite dalla Regione Piemonte, con delibera di Giunta del 26 febbraio scorso, sono state sospese per la stagione estiva e riprenderanno il 15 settembre.

Le restrizioni sono la conseguenza della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 10 novembre 2020, con cui si è stabilito che la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi imposti dalla normativa comunitaria in tema di qualità dell’aria avendo superato, in alcune zone, in maniera sistematica e continuata, dal 2008 al 2017, i valori limite giornaliero e annuale, applicabili alle concentrazioni delle polveri sottili.

23

www.terraetradizione.com

PAESE che vai...

VINO che trovi!

Barbaresco Abitanti: 614 (dato dell’agosto 2020) Altitudine sul livello del mare 274 m Superficie, 7,76 km Frazioni, Tre Stelle e Pertinace Comuni confinanti: Alba, Neive, Castagnito, Guarene, Treiso

Barbaresco

il paese dove nasce un grande vino All'ombra della torre medievale fra Cantine e vigneti

Il paese di Barbaresco da il nome a uno dei vini più celebri e celebrati del Piemonte, considerato uno dei più nobili fra quelli delle Langhe. Dunque una visita al piccolo paese langarolo vale la pena farla anche solo per fermarsi in uno dei suoi tanti e prestigiosi ristoranti oppure presso le cantine vitivinicole per degustare il pregiato vino realizzato da uve nebbiolo. Ma il centro e le colline di questo angolo di territorio meritano di essere ammirati anche per tante altre ragioni.

Con questo itinerario ci proponiamo di offrire ai nostri lettori tutte le suggestioni che si possono trovare in questo splendido angolo di Langa, quasi al confine con il Monferrato.

Una storia dalle origini antichissime

La storia di questo paese è davvero antichissima, a indicarlo basta il suo stesso nome. Mentre tanti paesi hanno origine medievale, è l'espressione “Barbarica Silva” a dare origine a Barbaresco. Si tratta di un nome che deriva dagli antichi romani che vivevano ad Alba Pompeia (l'attuale Alba) e tale denominazione indica chiaramente un bosco (silva) che era punto di riferimento per i barbari, ovvero per gli antichi abitatori della zona, i liguri che i romani hanno trovato arrivando in quest'area del Piemonte. Nell'area boschiva si trovavano querce gigantesche, simbolo di forza, circondate da sorgenti di acqua salata oggi ancora esistenti. Il primo nucleo romano della zona è indicato in alcune fonti come Villa Martis e sono stati trovati resti di quella che doveva essere una fornace di laterizi. Forse si tratta della “taberna” fondata dall'imperatore Publio Elvio Pertinace, che proprio qui, nella località che porta il suo nome, al confine con Treiso, è nato.

Si tratta senza dubbio del figlio più illustre di questa terra l'unico imperatore romano proveniente dalle Langhe e vale la pena ricordare anche per sommi capi la sua storia. Infatti è stato considerato fin dai primi anni dopo la sua morte, un esempio di virtù e onestà amministrativa, qualità che hanno determinato poi la sua morte.

Stando agli storici romani, nato nel 126 d.c., era figlio di un liberto (ex schiavo poi liberato) e come tanti di umili origini ha costruito la sua fortuna, con abilità attraverso la carriera militare. Varie campagne vittoriose e le doti di comando lo hanno messo in luce agli occhi dell'allora imperatore Marc'Aurelio, a tal punto da assumere i titoli prima di Senatore, poi di Console. L'ascesa sul trono di Commodo, a causa della

24

www.terraetradizione.com morte improvvisa del padre, ha sancito anche la fine improvvisa della carriera di Pertinace a causa anche di alcune accuse calunniose, forse il nuovo regnante voleva liberarsi di un pericoloso concorrente. In questo periodo, nel 180 d.c. ritiratosi a vita privata, il langarolo tornò nella sua terra natia fondando una “taberna”, forse la stessa di cui sono state trovate le tracce. Forse sarebbe invecchiato in tranquillità se non fosse stato richiamato in servizio dall'imperatore Commodo che aveva bisogno della sua abilità e del suo prestigio come comandante. Prima sistemò una situazione turbolenta in Britannia, poi si sposto a Cartagine, come Proconsole per fermare una rivolta. Nel 189 era a Roma accompagnato da grande popolarità. Tre anni dopo Commodo venne ucciso da una cospirazione di palazzo cui non era estraneo il Senato. Fu così scelto lui per prenderne il posto, probabilmente perché vicino ai senatori, nel gennaio del 193. Iniziò il governo con l'obiettivo di sistemare le casse pubbliche prosciugate, arrivando a vendere la merce di lusso acquistata da Commodo. Il suo rigore non piaceva ai pretoriani (il corpo militare personale dell'imperatore) che dopo tre mesi decisero di eliminarlo. L'imperatore langarolo sfuggì a un primo attentato per poi perire nel secondo il 28 marzo, dopo tre mesi di governo.

Pertinace è divenuto celebre come uomo di governo onesto già subito dopo la sua morte, tanto che il suo successore Settimio Severo ne istituì il culto imperiale.

Diversi secoli dopo Machiavelli, nel Principe scrisse: “Ma Pertinace fu creato imperatore contro alla voglia de’ soldati, li quali sendo usi a vivere licenziosamente sotto Commodo, non poterono sopportare quella vita onesta alla quale Pertinace li voleva ridurre; onde avendosi creato odio, et a questo odio aggiunto el disprezzo sendo vecchio, ruinò ne’ primi principii della sua amministrazione”.

Il paese nel medioevo

La Torre medievale, il principale monumenti del paese, è anche uno dei primi nuclei medievali, insieme al castello. Alba e Asti si contendevano l'importante presidio militare, passato anche sotto il controllo della famiglia patrizia albese dei Belli. Il paese è stato anche conteso nelle guerre che hanno caratterizzato il Piemonte sino al XVII secolo, con l'affermazione definitiva di Casa Savoia. Fu Vittorio Amedeo II nel 1694 a determinarne il definitivo distacco da Alba. La Municipalità di Barbaresco risale al 31 dicembre del 1798 ovvero all'arrivo dell'esercito della Rivoluzione francese. Fra il XIX e il XX secolo il suo sviluppo è stato determinato dalla vocazione agricola, quella vitivinicola soprattutto nella seconda metà del '900.

Inizialmente il suo territorio comprendeva anche Treiso, il paese limitrofo (allora frazione), che ottenne la possibilità di costituirsi come comune autonomo attraverso un referendum che si tenne nel 1957.

Frazione Tre Stelle

Il nostro percorso può cominciare a partire da frazione Tre Stelle, condivisa con Treiso, località che si incontra

viaggiando da Alba. All’ingresso dell'abitato, si può prendere via Rio Sordo, una stradina che scende verso la parte bassa, che conduce, fra vigne e cantine, a valle, dove si può trova la Stazione ferroviaria.

Posta sulla linea fra Alba, Castagnole e Asti, oggi è abbandonata, visto che la linea non funziona a causa di una frana presso un tunnel proprio in questa zona.

La strada in piano oltre la Stazione finisce sulle rive del fiume Tanaro, qui si trovava un tempo il porto.

Oggi ovviamente non c'è più, ma un tempo, prima della costruzione del ponte sul territorio di Neive era l'unico sistema nella zona per attraversare il fiume con un traghetto. Il “portnè” (traghettatore) trasportava persone, animali ed automezzi dalla una sponda all’altra Fra l'altro quando la coltura della vite non era ancora fondamentale per questo territorio i terreni migliori per la semina e per l’orto erano quelli pianeggianti al di là del fiume, che ogni famiglia del posto possedeva.

Sempre da questa zona si può raggiungere l’anfiteatro naturale della collina Martinenga, da cui si gode uno splendido paesaggio e la piccola borgata degli Asili. In cima alla collina sorge la piccola cappella di San Teobaldo. La chiesetta aveva in origine dimensioni maggiori ma negli anni Cinquanta è stata ridimensionata e i mattoni ricavati sono stati utilizzati per realizzare la chiesa di frazione Tre Stelle. All'esterno si possono scorgere due piccoli giardini attrezzati con panchine che servono per il riposo dei visitatori che da qui possono ammirare uno scorcio suggestivo.

Il centro storico

Di qui si può rientrare verso l'abitato del centro storico. il paese ha una forma allungata, a chi lo percorre da l'impressione di essere costituito da una strada principale ai lati della quale si sviluppa l'abitato, al culmine sorgono gli edifici più antichi, fino all’inconfondibile Torre. Già la strada di ingresso è caratterizzata da un lungo marciapiede che permette anche ai visitatori a piedi di raggiungere il centro.

Sul lato sinistro è valorizzato lo splendido paesaggio che si può ammirare, sulle colline langarole e, se la giornata è particolarmente tersa, sull'arco alpino.

Panchine e piccoli spazi a verde permettono al turista di soffermarsi. Si raggiunge così la piazzetta del municipio particolarmente importante non solo per l'edificio pubblico. Infatti alle spalle si può notare la ex-Confraternita di San Donato, vera e propria “cattedrale del vino”. Oggi è un punto di riferimento per i numerosi turisti che possono trovare al suo interno, oltre alle bottiglie, rigorosamente di Barbaresco di circa un centinaio di produttori, i consigli e le informazioni per scoprire il patrimonio enologico del territorio. Sempre su questa piazzetta dal lato opposto rispetto al municipio si può ammirare una grande meridiana, inaugurata nel 1999. La decorazione muraria celebra la coltivazione della vite e la produzione vinicola attraverso dodici illustrazioni tratte dall'incunabolo “Ruralia Commoda” di Pietro de' Crescenzi, un antico trattato di agricoltura. Su di essa campeggia un'iscrizione latina che recita “Da laborem dabo fructus” (dà il lavoro, darò i frutti). Nel quadrante in basso si può ammirare lo stemma comunale. Si tratta di una meridiana completa e complessa, che indica tre funzioni gnomistiche: il calendario stagionale, l'orologio a ore vere del fuso e la meridiana universale.

Sovrapposti alla raggiera delle linee che indicano le ore si possono trovare quaranta nomi di città che corrispondono ad altrettanti meridiani celesti. Si va da Lhasa, capitale del Tibet a Lima, in Cile, Barbaresco è al centro. L'opera è dello gnomista Lucio Maria Morra.

Il centro e la chiesa parrocchiale

Dalla piazza si percorre via Torino verso la parte più

25

paese che vai...VINO che trovi antica. Sulla sinistra si può incontrare il castello. La struttura risale al secolo XVIII su iniziativa dei conti Galleani; l’edificio è caratterizzato da una mole imponente e ha subito nel corso degli anni vari rifacimenti. Dotato originariamente di splendidi giardini e di un ampio parco, con ampi saloni, porticati e soprattutto cantine sotterranee di grande importanza, è stato la sede della Cantina Sociale del Barbaresco voluta dal Professor Domizio Cavazza, considerato il padre di questo speciale. L'edificio è stato poi utilizzato come opificio per la produzione di grappe e ora è di proprietà dell'azienda vitivinicola Gaja, e dopo una radicale ristrutturazione, è tornato alla destinazione originaria. Proseguendo verso la torre (sempre ben visibile), si raggiunge la piazza della chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista. Qui in tempi remoti probabilmente sorgeva un castrum con funzioni difensive, collegato con la torre, che cingeva la zona con mura fortificate, fino al 1200 circa dovevano esserci almeno altre due torri difensive, erette per difendersi dalle scorrerie degli eserciti in armi all'inizio del Medioevo. La chiesa che si può ammirare ora è stata aperta al culto nel 1728. In stile Barocco è stata abbellita successivamente: nel 1756 fu dotata del campanile ed poi dell’icona di San Giovanni Battista con una cornice in marmo nel 1780. All’interno si possono ammirare l’altare maggiore realizzato in marmo su progetto del conte Rangone di Montelupo, con alle spalle un affresco dedicato a San Giovanni Battista, patrono del paese. Sulla sinistra si trova la cappella della Madonna del Rosario dedicata alla statua in legno corollata da quadretti che illustrano i misteri del rosario, a destra la cappella di San Giuseppe dove si può ammirare un quadro che rappresenta il transito dello sposo della Vergine. Completano l’arredamento il coro realizzato nel 1850, quello in legno di noce intarsiato del 1796, il fonte battesimale in marmo policromo con scultura in legno dello scultore Francesco Vacca ed infine la scultura di Ambone dello stesso artista del 1992. Inoltre sono stati recentemente realizzati affreschi voluti dalla cittadinanza e dal parroco Don Paolo Doglio che ne ha commissionato la realizzazione all’artista locale Cavazza.

La torre medievale: la storia, i musei

La Torre medievale, si trova immediatamente dietro la chiesa parrocchiale. Si tratta dell'edificio più antico del paese, su cui ancora non si sa tutto. Forse già in epoca romana esisteva qui un posto di guardia, soprattutto nel tardo impero in presenza di scorrerie di eserciti barbari. Comunque il primo documento che attesta la presenza di una torre a Barbaresco risale alla fine dell’XI secolo. Barbaresco era in posizione strategia importante e la torre faceva parte certamente di una rete di edifici d'avvistamento. Nel 1198 il Comune di Alba, entrando in possesso del castello di Barbaresco, come di quello di Farigliano, e poi, nel 1200 e negli anni successivi, con l’acquisizione di quelli di Guarene (a. 1200), di S. Vittoria (a. 1207) e via via di numerosi altri, manifesta con chiarezza l’intento di organizzare un piano di difesa e consolidamento del distretto che andava costituendo. L’attuale Torre è il risultato di una nuova e più moderna “fabbrica” trecentesca che ha modificato radicalmente l’aspetto del ricetto e del “castrum” fortificato, ponendo anche le basi per un maggiore sviluppo del paese. I risultati degli studi, effettuati anche dopo il restauro, confermano che la nuova Torre è stata eretta sfruttando l'edificio precedente che oggi ne costituisce l’anima (unitamente alla roccia della collina) per tutta la parte “piena” (quota 13-15 metri).

26

L'edificio ha poi perso l'importanza e il valore militare a partire dal XVII secolo ed è progressivamente caduta in disuso. A fine '800 fu acquisita insieme al castello da Domizio Cavazza che la trovò in cattivo stato di conservazione. Nel XX secolo le sue condizioni peggiorarono finché nel 1982 venne acquisita dal Comune, con un atto di acquisto simbolico. Poi i lunghi e lavori di restauro e sistemazione fino all'inaugurazione dell'edificio rimesso a nuovo nel luglio del 2015.

Oggi lo storico edificio ospita al secondo piano il Museo Cavazza dedicato all'Enologia. L'area è dedicata a Domizio Cavazza, che è stato direttore delle Regia Scuola Enologica di Alba e fondatore delle Cantine Sociali di Barbaresco, ponendo le basi per la nascita del grande vino langarolo nel 1894. Codificò il metodo moderno per la vinificazione del Nebbiolo e lanciò sui mercati nazionali il vino, accostandolo al già famoso Barolo. Il museo propone materiali d'archivio, immagini d'epoca e testimonianze importanti su questa straordinaria storia. La torre a partire da questa estate

è collegata a quelle di Neive e Castagnole delle Lanze da una serie di percorsi che si possono apprezzare sia ai auto che in bici o a piedi. Una collaborazione fra i comuni a cavallo fra Langhe e Monferrato che si è concretizzata anche con la possibilità di visita per i turisti, dei tre antichi monumenti con un unico biglietto. Sono già in tanti ad aver approfittato di queste possibilità per apprezzare in pieno un magnifico territorio, riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità per i paesaggi vitivinicoli.

Il paese si fa apprezzare per la sua accoglienza e familiarità. Oltre alle manifestazioni già citate, e destinate soprattutto ai turisti, ci sono anche alcuni eventi che caratterizzano la comunità, come la “Cena in contrada” che si svolge ogni anno durante la festa estiva a cavallo fra luglio e agosto. I migliori ristoranti del paese preparano una cena sontuosa che viene consumata dagli abitanti nella piazza di fronte al municipio in un'atmosfera unica di festa.

Inoltre ai bambini appena nati viene regalata dal Comune una bottiglia di Barbaresco dell'annata di nascita.

Una tradizione presente in tante famiglie contadine, che trova una veste istituzionale all'età di tre anni, quando ai piccoli (e ovviamente ai genitori) viene consegnata la bottiglia del vino dopo il normale periodo di invecchiamento.

V. U. Sacco, 4/b - ALBA - Tel. 0173 290797 - www.im-com.it 27

paese che vai...VINO che trovi

Il Barbaresco uno dei vini più prestigiosi al mondo Aldo Vacca, direttore della Produttori del Barbaresco

28

Il vino d'elezione di Barbaresco non può che essere il Barbaresco. Una delle denominazioni d'origine controllata e garantita più prestisiose del Piemonte, che nasce dal vitigno Nebbiolo e che viene invecchiato per tre anni. Lo si produce anche nei comuni di Neive, Treiso e nella frazione di San Rocco Seno d’Elvio di Alba. Con una gradazione alcolica minima del 12.,5%, ha un colore rosso granato con riflessi arancioni; profumo etereo, gradevole ed intenso; sapore asciutto, pieno e delicato, vellutato, giustamente tannico.

Per parlarcene e conoscerlo meglio abbiamo fatto qualche domanda al direttore della Produttori del Barbaresco Aldo Vacca. È stata un'estate un po' anomala, fra periodi di grande caldo e violente precipitazioni. Ora c'è la vendemmia, quali sono le prospettive?

«Le prospettive sono buone, nonostante una grandinata che ha colpito alcuni vigneti della zona del Barbaresco all’inizio di agosto, ma che non dovrebbe influenzare la qualità del prodotto. Il caldo quest’anno è arrivato tardi, ad agosto, mentre giugno e luglio sono stati tutto sommato sotto media. L’arrivo dell’aria più fresca di settembre favorirà la maturazione che è prevista non anticipata, con la vendemmia che dovrebbe iniziare probabilmente nella prima settimana di ottobre».

Come i produttori di Barbaresco hanno affrontato il periodo fra il 2020 e l'inizio del 2021? Quali sono le previsioni per la fase che speriamo di uscita dalle restrizioni?

«Tutto sommato l’impatto della pandemia per noi è stato meno grave che per altri prodotti od altre tipologie di vino. Il Barbaresco è infatti un vino da invecchiamento, spesso acquistato da collezionisti e non legato ad un consumo a breve termine. In più nel 2020 vendevamo l’annata 2016 considerata di qualità eccezionale e quindi molto richiesta. Abbiamo avuto un leggero calo sulle vendite del vino meno pregiato, il Langhe Nebbiolo, mentre addirittura un piccolo incremento per il Barbaresco».

L'emergenza sanitaria in tutto il mondo ha condizionato le vendite di Barbaresco a livello internazionale?

«Ha spostato le vendite dai ristoranti alle enoteche e siti di vendita on line, ma il Barbaresco ha tenuto bene anche a livello internazionale».

La Produttori del Barbaresco è un'istituzione storica sul nostro territorio, qual è il suo ruolo nell'ambito della produzione vitivinicola in generale e del vino Barbaresco in particolare?

«L’azienda si è conquistata in oltre 60 anni di attività la fama di avere un ottimo rapporto qualità / prezzo, ma non solo. Negli ultimi vent’anni si è imposta anche come

un’azienda leader nelle Langhe indipendentemente dal prezzo. Il nostro obiettivo non è mai cambiato, offrire al consumatore un Barbaresco che sia sempre espressione “pura” del territorio e dell’annata senza manipolazioni eccessive del prodotto».

Il Barbaresco è un vino celebre in tutto il mondo.

Quali sono i suoi punti di forza?

«Cent’anni fa Domizio Cavazza, il padre del Barbaresco, componeva un “Ode al Barbaresco” dove diceva tra l’altro “in te si stemperano le austerità del tuo più famoso cugino…”, naturalmente si riferiva al Barolo. La somiglianza / differenza con il Barolo ha aiutato molto il Barbaresco che sfruttando la scia del più noto figlio del Nebbiolo ha saputo imporsi per una certa maggiore eleganza e bevibilità. Che si accosta al Barolo prima o poi proverà, ed apprezzerà, anche il Barbaresco. Un altro punto di forza importante, ma fragile è il nostro territorio. Sempre più appassionati vengono a Barbaresco per gustare il vino, la cucina e per godere dei paesaggi. E’ compito nostro difendere l’integrità del territorio e possibilmente migliorarne la recettività».

Quali sono i piatti più adatti con cui accompagnare una buona bottiglia di Barbaresco?

«Il Barbaresco è un vino noto per la sua flessibilità a tavola data appunto dall’ eleganza e finezza tannica.

Gli abbinamenti più tipici sicuramente sono con la pasta all’uovo locale cioè i Tajarin e le Raviole al Plin. Ottimo con i nostri brasati e con formaggi a media stagionatura. Potrà sembrare inusuale ma il Barbaresco accompagna bene anche alcuni dolci al cioccolato ed è libidinoso versarne un bicchiere su delle fragole fresche. Provare per credere!»

Santo Stefano Belbo un nuovo museo multimediale a cielo aperto

È stato realizzato a Santo Stefano Belbo, il Mom – Multimedia Outdoor Museum: un vero e proprio museo all’aperto del territorio, la cui narrazione espositiva si dipana con modalità e strumenti assolutamente innovativi secondo due fili conduttori, Cesare Pavese e l’interpretazione del territorio di LangheRoero e Monferrato, in un reticolo di connessioni che si intersecano sovrapponendo la parte reale dei sentieri a quella virtuale dei percorsi digitali.

Cinque itinerari iconici per esplorare i luoghi, i personaggi e i miti dell’immaginario dello scrittore di Santo Stefano Belbo e della sua terra, attraverso un nuovo modello narrativo in cui è il visitatorecamminatore a creare il proprio percorso di visita tra letteratura, musica e territorio.

Ogni sentiero – adatto a tutti – è caratterizzato da un tema: Letteratura, Musica, Mito, Emozioni e Sentimenti, Territorio e Tradizioni. Lungo il percorso, il visitatore troverà dei “totem” (con un’illustrazione e una descrizione legati a un personaggio, un concetto, una tradizione o un prodotto) che, attraverso una specifica app gratuita (che in prossimità dei pannelli disseminati lungo il percorso avviserà il camminatore con delle notifiche inviate sul cellulare), consentiranno di creare un altro itinerario, questa volta virtuale, fatto di connessioni che si sviluppano secondo una rete di suggestioni, pensieri, relazioni che legano tra loro

personaggi, luoghi e miti.

«L’outdoor e la promozione in chiave turistica e didattica del reticolo sentieristico del nostro Comune sono fra gli obiettivi prossimi da perseguire per creare una serie di percorsi sulle colline che possano valorizzare tutte le eccellenze di Santo Stefano Belbo, a partire da quelle culturali, storiche, naturali, paesaggistiche, fino a quelle enogastronomiche – afferma il sindaco Laura Capra –.

Si tratta di fare un passo avanti, verso una diversa e più partecipata fruizione dei nostri contenuti che sia rivolta a tutti, dai bambini agli adulti, in modo da garantire, grazie al turismo, una sempre maggiore ricaduta economica per tutto il territorio comunale, a maggior ragione ora che la situazione pandemica ha riportato al centro dell’attenzione la necessità di una fruizione dei beni artistici e culturali differente rispetto al passato. Abbiamo colto questa occasione per dare vita a un ‘prodotto culturale’ innovativo che consentirà di coniugare tutte le componenti culturali paesaggistiche e di attività outdoor creando una esperienza sensoriale e visiva che costituisce una assoluta novità nel panorama culturale italiano».

La passeggiata inaugurale, sull'itinerario della Musica, si è svolta l'11 settembre, l’esperienza è stata arricchita dalle letture itineranti a cura di Paolo Tibaldi e dalla merenda sinoira con musica live (che proporrà brani della tradizione jazzistica arrangiati per voce, pianoforte e contrabbasso) con Tiziana Cappellino ed Enrico Ciampini.

Voglia di novità? SINFONIA PERFETTA TUTTA UN’ALTRA MUSICA! ABBIGLIAMENTO da LAVORO PER TUTTI I SETTORI CALZATURE ED ACCESSORI

INGROSSO E DETTAGLIO NEUTRO O PERSONALIZZATO SHOW ROOM ad ALBA (CN) V. U. SACCO 4/A - 4/B - TEL. 0173 290797

Made in Italy

territorio

www.terraetradizione.com

Record di visitatori in estate

al Castello di Grinzane Cavour Quella che si conclude alla fine di settembre è un’estate da record per l’Enoteca regionale piemontese Cavour nel Castello di Grinzane, per quanto riguarda le presenze turistiche.

Nei mesi di luglio e agosto di quest’anno il maniero langarolo ha registrato un aumento del 32% degli ingressi di visitatori paganti (rispetto allo stesso periodo del 2019, quindi nel periodo pre-Covid): in totale, 8.461 persone hanno acquistato un biglietto di ingresso accedendo al Museo delle Langhe, a fronte delle 6.420 nello stesso periodo del 2019. Ancora più alti i numeri complessivi, includendo gli accessi – gratuiti – all’Enoteca e al Museo a cielo aperto “In Vigna”, che hanno portato oltre 20.000 visitatori nell’area del Castello.

«Siamo davvero entusiasti per questo importante risultato, frutto di un percorso avviato prima dell’arrivo del Covid-19 e che adesso, specie in virtù della campagna vaccinale, speriamo di aver ripreso, guardando al futuro con cauto ottimismo – afferma il presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Roberto Bodrito –. Nonostante il difficile momento congiunturale, il turismo sta dando chiari segnali di ripresa che ci auguriamo possano trovare sempre più conferma, portando al Castello visitatori di qualità, con una buona propensione alla spesa a beneficio dell’intero territorio.

A partire dal mese di maggio, moltissimi sono stati gli italiani, prevalentemente dal Nord Italia, ai quali da luglio si sono affiancati anche tantissimi stranieri, arrivati sulle nostre colline quasi esclusivamente in auto, principalmente da Belgio, Svizzera, Danimarca, Olanda, Francia e Germania. Ora, con l’autunno,

30

cominciano ad arrivare anche le prenotazioni dei primi americani».

«A giocare un ruolo decisivo nell’attrarre visitatori è stato certamente anche il Museo ‘In Vigna’, recentemente inaugurato, che ha ampliato la proposta della nostra accoglienza turistica con un percorso museale innovativo – aggiunge Carlo Bo, sindaco della Città di Alba, che con il sindaco del Comune di Grinzane Cavour, Gianfranco Garau, condivide la carica di vicepresidente dell’Enoteca – Il mondo dell’outdoor sta diventando sempre più complementare alla tradizionale offerta enogastronomica del territorio, e siamo felici che il lavoro di squadra e i recenti investimenti abbiano contribuito a rendere il Castello sempre più un punto di riferimento per le nostre meravigliose colline Unesco e per tutto il territorio di Langhe, Roero e Monferrato».

Con l’arrivo dell’autunno si entra nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, con l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour che si prepara ad accogliere, tra le mura del Castello, la 22ª edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.

Domenica 14 novembre torna infatti l’esclusivo evento all’insegna della solidarietà.

In collegamento con le principali piazze internazionali, da Hong Kong a Mosca, da Singapore e Dubai – rinnovando una tradizione che dura ormai dal 1999 –, grandi chef e celebri personalità della politica, della cultura, dello spettacolo e del jet set internazionale si contenderanno i lotti del più prezioso tra i frutti della terra, battendo all’asta per scopi benefici diversi lotti con gli esemplari più prestigiosi del Tuber magnatum Pico, il Tartufo Bianco d’Alba.

AlbaHORECAcademy

da Apro, corsi per i professionisti della ricettività L'obiettivo è il miglioramento della qualità dei servizi È stata presentata, nella sede di Alba Accademia Alberghiera, AlbaHORECAcademy, “spin-off” del centro di formazione che ha sede ad Alba.

Questo progetto, dedicato ai professionisti del settore horeca è nato per fornire gli strumenti e la formazione necessaria agli imprenditori e agli operatori e vanta il supporto dei principali attori della filiera: associazioni di categoria, fornitori, distributori, marchi e produttori.

L'idea dunque è quella di fornire strumenti di aggiornamento professionale a chi già è all'interno del settore della ricettività invece che ai giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, obiettivo principale del centro di formazione Apro.

Sono intervenute importanti realtà Horeca del sud Piemonte, del settore enogastronomico e turistico del nostro territorio. A fare gli onori di casa il direttore di Apro Antonio Bosio e il presidente Paolo Zoccola. e anche i rappresentanti della Federazione Italiana Barman che ha scelto Alba Accademia Alberghiera per la sua antenna in provincia di Cuneo.

Sono intervenuti il vice sindaco di Alba Carlotta Boffa, il presidente di Aca, Giuliano Viglione, insieme alla vice Francesca Sartore, Ezio Raviola vice presidente della Fondazione Crc e alcuni rappresentanti della Federazione Italiana Barman. L’offerta formativa di AlbaHORECAcademy è articolata in percorsi pensati per chi ha aperto da poco o sta per aprire un locale e in una serie di approfondimenti su tematiche specifiche, dal bartending all’aperitivo, dal coffee tender alle certificazioni internazionali sul vino “Wset”.

L’intento è quello di fornire ai professionisti di oggi e di domani gli strumenti per promuovere e gestire

il proprio locale, dando una nuova visione sulla ristorazione contemporanea e sulla qualità dei servizi necessaria a soddisfare i clienti.

Durante gli interventi è emerso come più di un anno di emergenza sanitaria abbia lasciato sul campo molti imprenditori di questo settore economico colpito in maniera particolare dalla crisi.

Proprio in questo contesto, c'è ora bisogno di un ulteriore slancio di competenza e conoscenza da parte degli operatori, perché maggiore qualità e professionalità sono l’arma vincente per le aziende che tornano ad accogliere turisti provenienti da tutto il mondo.

L'obiettivo del progetto è dunque quello di migliorare la qualità del servizio in un territorio che punta a migliorare sempre di più i servizi turistici.

Sono fondamentali una formazione all’imprenditorialità e una tensione verso la qualità sia da parte degli imprenditori sia da parte del personale addetto. I corsi di AlbaHORECAcademy puntano proprio a creare cultura d’impresa, cultura del servizio e cultura della qualità, come invastimento per il futuro in questo importante settore economico.

Al termine della conferenza i partecipanti hanno assistito a tre Live Demo dei corsi a catalogo tenute da alcuni degli Chef, Bartender e CoffeeArtist che condurranno i master horeca in partenza a partire da settembre 2021, chi desidera prenotare uno dei nuovi corsi può comodamente farlo attraverso la pagina internet https://www.albaaccademia.it/it/horeca.

Anche lo svolgimento delle attività formative è molto elastico e si adatta alle esigenze di chi lavora.

31

territorio

www.terraetradizione.com

A Castagnole Lanze il riconoscimento di Bandiera arancione del Touring

Dopo un'estate ricca di eventi, ancora tante occasioni per visitare questo comune dalle mille risorse

32

Quella di castagnole delle Lanze è stata come di consueto un'estate molto ricca di eventi che ha vissuto il suo momento clou con il Festival Contro, che ogni anno propone il meglio della musica Italiana, sia per quanto riguarda i grandi nomi di musicisti riconosciuti, sia per quanto riguarda i giovani che entrano prepotentemente sulla scena musicale. Inoltre la tradizionale e secolare Fiera di San Bartolomeo, che quest'anno ha raggiunto l'edizione numero 162 ha valorizzato uno dei frutti più pregiati di questo angolo al confine fra Langa e Monferrato, ovvero la Nocciola Piemonte Igp. La fiera è un punto di riferimento per tutti gli addetti del settore visto che rappresenta il momento in cui viene annunciato il suo primo prezzo di riferimento.

www.terraetradizione.com

Ma questi due appuntamenti sono stati solo l'apice di una stagione estiva ricca soprattutto di cultura.

Quest'anno in particolare il paese aveva il desiderio di uscire finalmente da un lungo periodo non certo piacevole, nel quale le attività turistiche sono state costrette a fermarsi o ridimensionarsi.

Dunque non appena è stato possibile il Comune ha lanciato numerose iniziative per favorire l'arrivo di visitatori, sia italiani, che, naturalmente stranieri. In questo senso si inserisce l'inaugurazione del sentiero delle Tre Torri, di cui abbiamo già parlato sullo scorso numero di “Terra & Tradizione”.

Poi appena avviata la stagione estiva, il centro storico nei fine settimana è stato chiuso al traffico delle auto per diventare zona pedonale, da godere da parte di bambini e famiglie, con musica dal vico, spettacoli e tanto divertimento. A luglio l'iniziativa “Musica nell'aria” ha animato le piazze e le strade a partire dalle 21 con esibizioni dal vivo di tutti i generi.

Fra i settori che più hanno sofferto la crisi economica legata al Covid-19 c'è sicuramente il commercio e una delle iniziative per rilanciarlo è rappresentata dal mercatino dell'Antiquariato, che, partito il 6 giugno, caratterizzerà il centro storico la prima domenica di ogni mese, con la presenza di hobbisti, artigianato locale e prodotti tipici. L'appuntamento è fissato fino alla fine dell'anno, nell'ambito dell'iniziativa "Cuneo Manifestazioni".

33

territorio

www.terraetradizione.com

Non sono mancati gli appuntamenti gastronomici, come la ormai molto attesa Serata siciliana organizzata dall'Associazione gemellaggi, in collaborazione con la Polisportiva castagnolese presso il Centro sportivo “Ceretto”. Poi gli spettacoli teatrali, all'interno della rassegna “Paesaggi e oltre - Teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco” che hanno animato angoli inattesi e inediti del paese, come per esempio la stazione ferroviaria, palcoscenico per la messa in scena di: “Ci scusiamo per il disagio”.

La bella stagione ha offerto ai bambini e ragazzi del paese, fra i 6 e i 14 anni, l'occasione finalmente di incontrarsi nel Centro estivo “Rimettiamoci in gioco”, per giocare insieme, divertirsi e imparare, attraverso le attività ricreative e culturali organizzate all'interno degli spazi della Polisportiva castagnolese. Fra le attività svolte in questo contesto g'è stata la settimana della gentilezza. Si tratta di una ricorrenza celebrata in tutta Italia alla fine di giugno, (fra il 21 e il 27) per sensibilizzare soprattutto i più piccoli a questo nobile stato d'animo. I frequentatori del centro estivo hanno colorato di viola due panchine poi posizionate nel Parco Giochi Comunale. Sono anche diventate dello stesso colore alcune pietre raccolte sull'argine del fiume Tanaro sulle quali sono state scritte frasi gentili, poi distribuite per le vie del paese e intorno alla panchina viola. L'inaugurazione è stata il 25 giugno.

Inoltre il Team Giovani dell'“Associazione Gemellaggi”, grazie all'aiuto dei più grandi, ha colorato di viola una panchina recuperata, con una frase "gentile in lingua inglese". Questa è stata poi sistemata nell'area panoramica presso la Cappella di San Defendente e inaugurata il 26 giugno.

In questa stagione calda così animata, è giunta la lieta notizia dell'ingresso del paese nel circuito delle “Bandiere arancioni” del Touring club italiano, una certificazione che attesta la qualità dei servizi che il Comune a cavallo fra Langhe e Monferrato fornisce ai visitatori.

L'associazione italiana che si dedica al turismo premia con questo riconoscimento i Comuni capaci di fornire un ottimo servizio ai visitatori e con elevati standard di qualità della vita. «La bandiera arancione viene assegnata basandosi su ben 250 parametri. In primo luogo il Comune deve avere un'alta qualità della vita in generale, per i suoi abitanti, e naturalmente deve fornire ottimi servizi al turista, con elevati standard di accoglienza. Bisogna avere ad esempio un buon livello di raccolta differenziata e utilizzare un buona parte le energie rinnovabili. Siamo stati premiati insieme a Canelli quest'anno, solo l'8% dei comuni che vengono esaminati ricevono il riconoscimento, che dura tre anni, non è dato una volta per tutte. La valutazione verrà poi ripetuta per valutare se il Comune merita o meno la conferma. Dunque per noi questo rappresenta solo l'inizio, dobbiamo continuare a lavorare per mantenere e anche migliorare quanto fatto fino ad ora. Non si tratta solo di un riconoscimento capace di per se di essere attrattivo per i visitatori. Il Touring organizza periodicamente programmi che coinvolgono le bandiere arancioni e ovviamente da adesso in avanti anche noi saremo coinvolti» commenta l'assessore al Turismo Elisabetta Stella.

Poi i concerti del Festival Contro, la rassegna dedicata alla canzone italiana d'impegno, uno degli appuntamenti musicali più attesi dagli appassionati.

Nonostante le difficoltà la Pro loco di Castagnole delle Lanze, lo aveva allestito anche nel 2020, con un'edizione ridotta. Quest'anno ci sono stati 11 giorni

34

www.terraetradizione.com

di musica dal vivo, il divertimento era assicurato anche con il maltempo grazie al teatro tenda da 2000 mq.

Grandi nomi si sono alternati sul palco castagnolese, a partire da sabato 21 agosto con un gruppo che è diventato ospite fisso del Festival, la Shary band.

Domenica 22 il grande ritorno dei Negrita con il tour estivo “La Teatrale Summer”. Martedì 24 agosto grande energia con gli Explosion, mentre nella serata di mercoledì 25 il grande protagonista è stato il rapper italiano Gue Pequeno.

Due, come d’abitudine, le serate dedicate ai Nomadi col 30° Raduno Estivo Nomadi Fans Club che ha anticipato il doppio concerto di Sabato 28 agosto. Doppio Domenica 29 è salito sul palco Nino Buonocuore, a seguire martedì 31, sono tornati altri amici del “Festival Contro”, i Lou Dalfin con la loro musica occitana. A chiusura mercoledì 1° settembre lo spettacolo del comico Andrea Pucci.

Poi la Fiera della Nocciola si è confermata come momento attesissimo da tutti coloro che lavorano nella filiera di questo importante prodotto agricolo. Infatti ormai da anni la secolare fiera, giunta alla 162esima edizione, segna il momento in cui viene annunciato il primo prezzo della nocciola.

La giornata si è aperta con la grande rassegna espositiva di macchine agricole e industriali per la coltivazione, raccolta e trasformazione della nocciola, a cui sono stati invitati oltre 70 espositori.

Si è svolto anche il convegno dal titolo “La nocciola del Piemonte Igp – caratterizzazione analitica, territorio e varietà”, presentato dalla Società Tointech Srl: un metodo analitico multidisciplinare volto a verificare l’origine di nocciole commercializzate della varietà Tonda Gentile Trilobata, frutto di un progetto di ricerca finanziato dalla regione Piemonte nell'ambito del programma POR-FESR 2014/2020.

Poi il momento più atteso: la premiazione della settima edizione del “Concorso Qualità Nocciola Piemonte Igp”, organizzato con il patrocinio Nocciole Marchisio di Cortemilia e la proclamazione del prezzo. L'annuncio è stato dato dal vice presidente della Regione Fabio Carosso e il prezzo è stabilito in 360/400 euro al quintale. Era presente anche il presidente della Regione Alberto Cirio il senatore Marco Perosino e tante altre autorità istituzionali.

Ma anche i mesi fra settembre e ottobre non lasceranno delusi coloro che fanno visita a Castagnole Lanze. Su iniziativa del Comune e della Biblioteca domenica 12 settembre Laura Nosenzo e Loredana Dova,

vale rio va cch e tt a .it

AURO,2 E LANZE - ASTI ALIA

CERCHIAMO N. 2 AGENTI O ADDETTI AL CALL CENTER PER VENDITA SPAZI PUBBLICITARI SULLA RIVISTA CARTACEA E SUL WEB www.terraetradizione.com

2T Periodico di Alba - Asti e Provincia

ZONA ALBA/ASTI OFFRESI RIMBORSO SPESE + PROVVIGIONI iM.coM. - ALBA (cn) - V. U. Sacco, 4/b Telefonare allo 0173 290797

NEIVE CASCINA CA’ NOVA

8 77 283 5 9382

CASCINA SAN MAURO

. UE N. 1308/2013 REGULATION N.1308/2013

T E L . / FA X + 3 9 0 1 4 1 8 7 7 2 8 3 CELL. +39 333 875 9382

info@tenutasanmauro.com

CASCINA VALLONE

CASTAGNOLE DELLE LANZE

w w w. t e n u t a s a n m a u r o . c o m CAMPAGNA FINANZIATA AI SENSI DEL REG. UE N. 1308/2013 CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO EU REGULATION N.1308/2013

v al e ri o va cc h et t a .i t

ur o . c o m

LOCALITÀ SAN MAURO,2 14054 C A S TA G N O L E D E L L E L A N Z E - A S T I P I E M O N T E - I TA L I A

vale rio va cche tta .it

va le ri o va cche tta .i t

ur o . c o m

35

territorio

www.terraetradizione.com

rispettivamente giornalista e scrittrice, e insegnante di Lettere presentano alle 18 nella ex chiesa dei Battuti bianchi nel centro storico “Io c'ero. Cinquantuno storie tra fascismo e liberazione”, volume coeditato da Araba Fenice e Provincia di Asti . Il libro propone cinquantuno storie in gran parte inedite, su fascismo, guerra, Resistenza, raccolte nell'Astigiano dalla viva voce dei testimoni. Non mancano i racconti di Giuseppe Dova, ragazzino durante la guerra e Teresa Ebrille, la steffetta Treccia. Partecipano anche il sindaco Carlo Mancuso e il presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco.

A moderare gli interventi Marco Violardo.

Domenica 19 ci sarà la nuova edizione della "Castagnole ClassiCar" e il 12esimo memorial "Luigi Tarabbio". Venerdì 24 settembre sarà presentato del primo romanzo dell’astigiana Eleonora Zollo, psicologa e psicoterapeuta intitolato “Dietro le quinte.

Nel frattempo si può visitare la mostra dedicata al Grande campione della Pallapugno Michele Avidano, che è stata inaugurata sabato 28 agosto e resterà allestita presso la ex macelleria Avidano nel centro storico in piazza Guglielmo Marconi. L'allestimento è stato curato da Paolo Voglino, Marco Violardo e Stefania Avidano e propone fotografie, cimeli, trofei e articoli per ripercorrere la splendida carriera sportiva del campione di Pallapugno di Castagnole Lanze.

L'iniziativa è del Comune e dell'Araldica, la squadra del paese.

La data della festa della vendemmia al momento in cui scriviamo non è ancora stata fissata. Si svolgerà fra settembre a ottobre nel periodo di raccolta delle uve. L'evento nell'ambito del progetto “Adotta un filare nelle Lanze” invita gli adottanti per un giorno a vendemmiare nel filare di cui si stanno prendendo cura. In questo modo si sentono sempre più legati al territorio e al vino che poi accompagnerà i loro pasti migliori nel corso dell'anno.

Da segnalare infine domenica 3 ottobre la “Caccia ai tesori arancioni”, iniziativa inserita nel circuito dei Comuni bandiera arancione alla scoperta delle bellezze del territorio. Si tratta del primo appuntamento per il paese legato alla sua appartenenza al prestigioso club del Touring. Nel corso della giornata i partecipanti, attraverso la formula del gioco della caccia al tesoro saranno invitati e invogliati e scoprire le bellezze sia paesaggistiche che architettoniche castagnolesi e naturalmente i prodotti tipici e i pregiati vini.

«Castagnole Lanze è ormai un centro turistico

45 anni di successi e di riccdi 36

www.terraetradizione.com

CERCHIAMO

2T Periodico di Alba - Asti e Provincia

GIORNALISTI

PER INCREMENTO NOTIZIE SUL WEB TEL. 0173 290797 - IM.COM. ALBA

d'eccellenza. Nel mese di settembre ci sarà anche la Festa della Vendemmia nell'ambito del progetto “Adotta un filare nelle Lanze”, una manifestazione all'avanguardia di Vendemmia turistica che noi facciamo ormai da dieci anni. Fra l'altro è stato aperto anche l'ufficio turistico nel centro storico, in piazza Marconi, per fornire ai visitatori il miglior supporto possibile. Il paese è centro molto frequentato dai turisti, che apprezzano il centro storico oggetto di numerose ristrutturazioni. Tanti nuovi locali accolgono coloro che apprezzano il nostro paesaggio e i nostri vini. I gruppi turistici arrivano qui anche in bicicletta e una forte spinta arriva dal percorso delle tre torri inaugurato in primavera.

Abbiamo anche coinvolto tanti bambini nel nostro centro estivo “Rimettiamoci in gioco” svoltosi negli spazi della Polisportiva. I giovani partecipanti sono stati protagonisti di numerose iniziative come ad esempio la settimana della gentilezza, nel corso della quale cinque panchine sono state recuperate e dipinte di viola, con frasi gentili in italiano e inglese. Infine posizionate nel parco giochi comunale e nel belvedere di San Defendente.

Il centro estivo ha ripreso l'attività il 30 agosto per proseguire fino al 10 settembre con la preparazione di bambini e ragazzi alla ripartenza dell'anno scolastico con laboratori didattici educazione civica, teatro, lingua inglese. Insomma un progetto formativo a tutto tondo», afferma il sindaco di Castagnole delle Lanze Carlo Mancuso.

RIDURRE GLI SPRECHI E I COSTI ENERGETICI NELLE AZIENDE

VENDITA, NOLEGGIO , LOCAZIONE, MANUTENZIONE PREDITTIVA ANALISI TERMOGRAFICHE CERTIFICATE - COMPRESSORI E TRATTAMENTO ARIA REFRIGERAZIONE INDUSTRIALE - PROGETTAZIONE ED IMPIANTISTICA GENERATORI DI AZOTO ALIMENTARE E TECNICO - ENERGY SAVING Castagnole delle Lanze - V. Annunziata 18/A - Tel/Fax 0141 877433 Assistenza 347 7919190 - 348 5649916 - www.osair.it - info@osair.it

37

territorio

www.terraetradizione.com

La Fiera internazionale del Tartufo bianco d'Alba dedicata alla sostenibilità Partenza nel secondo fine settimana di ottobre, fino ad inizio dicembre L'edizione di quest'anno, della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, si intitola “Connessi con la natura” e vedrà affiancarsi alla centralità dell’enogastronomia l’attualità di una sfida quanto mai contemporanea, quella della sostenibilità. Intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche. L’esposizione mediatica del wine&food a livello mondiale ha imboccato negli ultimi anni un sentiero virtuoso che punta su etica e sostenibilità come concetti portanti di una vera e propria rivoluzione umanistica, in chiave “green”, sospinto dalla fama dei grandi chef e dalle luci dei riflettori che il settore è in grado di attirare. Un nuovo corso, dunque, caratterizzato da una decisa svolta che terrà conto dei temi più contemporanei, quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, appunto, anche dal punto di vista socioeconomico.

Da sempre, la Fiera valorizza e promuove il Tuber magnatum Pico, frutto della terra: la sua raccolta, di anno in anno, è sempre più condizionata dai mutamenti climatici. Gli stessi che hanno portato l’organizzazione a posticipare l’apertura dell’evento di una settimana, visto lo slittamento della stagione dei tartufi, con l’avvio della 91ª edizione previsto per il 9 ottobre, arrivando fino al 5 dicembre. Il tema della sostenibilità verrà declinato su tre assi: ambientale, sociale ed economica, attraverso un approccio integrato in cui dialogheranno tra loro personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore.

Collegando Alba con il resto del Pianeta, “Dawn to Earth” prevede l’utilizzo del Tartufo Bianco d’Alba come ambasciatore e la sua fiera annuale come casa condivisa da mettere a disposizione per dare risalto ai più validi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale dell’alimentazione, della biodiversità, dell’alta finanza e dell’Ict, ricercando i “game changer” di ogni continente per offrire loro supporto, rete e campagne di racconto o promozione volte ad aprire a un pubblico più ampio il loro messaggio e la natura dei loro sforzi. L’edizione zero, nel 2020, ha visto premiato lo chef Norbert Niederkofler, con il team di ragazzi insieme ai quali – oltre a tenere vive le tre stelle Michelin del ristorante St. Hubertus di San Cassiano – ridisegna ogni anno i contorni di due eventi dalla forte matrice etica, “Care’s” e “Cook the Mountain”.

Inoltre L’Ente Fiera ha avviato il percorso per implementare un sistema di gestione della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba in linea con i requisiti di sostenibilità dello standard internazionale ISO 20121, sulla gestione sostenibile degli eventi.

Cuore della Fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, all’interno del Cortile della Maddalena.

Sarà il luogo in cui poter acquistare magnifici esemplari di Tuber magnatum Pico, selezionati dai

38

giudici di Analisi Sensoriale del Tartufo, formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo.

A impreziosire il tutto, l’Alba Truffle Show (all’interno della Sala Beppe Fenoglio), pronto ad accogliere, nel consueto clima di raffinata famigliarità, le creazioni gourmet nate dall’estro sapiente di grandi firme della cucina nazionale e internazionale, i seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo – esperienza immersiva che consente di conoscere in modo semplice, ma profondo, le caratteristiche del tartufo e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero –; tanti gli chef pronti a firmare i Foodies Moments dei numerosi cooking show, lasciandosi sedurre e ispirare dall’aroma del nostro diamante più prezioso.

Confermato anche quest’anno il format vincente delle “Cene insolite”, che vedrà riproporsi il riuscito connubio tra scenari di pregio e chef stellati. Alba, insieme a Bergamo e Parma, le tre italiane Creative Cities Unesco per la gastronomia, quest’anno sarà protagonista dei “Creative Moments”: attraverso un gemellaggio con le altre città che condividono questo titolo in tutto il mondo, verrà proposto un nuovo modo di incontrarsi e di progettare insieme il futuro, creare e contaminare, entrando l’uno nella cultura dell'altro. Il calendario prevede la presenza di un partner internazionale differente per ogni domenica della Fiera. Sono diversi gli appuntamenti che vedranno il Tartufo Bianco d’Alba protagonista insieme a realtà vitivinicole di assoluta

www.terraetradizione.com

OSTERIA LA FERMATA eccellenza. Al di là della consolidata partnership con il “Consorzio Alta Langa docg e il “Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani”, quest’anno farà il suo debutto in Fiera il mondo dello Champagne. Fra le altre “prime volte”, a fine ottobre si terrà l’Asta en primeur del Barolo, promossa dalla Fondazione CRC, in cui saranno battute le barrique prodotte dalla Vigna “Cascina Gustava”, ai piedi del Castello di Grinzane Cavour. Rinnovando un appuntamento di successo, ecco “La Vendemmia”, uno degli eventi più attesi dell’autunno milanese, ideato e promosso da MonteNapoleone District, con l’obiettivo di unire i grandi marchi del lusso internazionale e le più prestigiose cantine nazionali e internazionali, con la partecipazione dei migliori ristoranti e degli hotel 5 stelle lusso della città. Riconfermato anche per quest’anno, dopo il debutto nella passata edizione, è il “Truffle Hub”, sede distaccata della Fiera presso il Castello di Roddi, trasformato in hub digitale territoriale che fungerà da vetrina per le eccellenze enogastronomiche piemontesi, valorizzate attraverso l’organizzazione di cene “a quattro mani”, firmate da chef del territorio in collaborazione con chef in arrivo da tutta la regione. La pertinenza del castello sarà inoltre sede dell’“Alba Digital Truffle Lab” (esperienza digitale che, attraverso i Giudici del Tartufo del Centro Nazionale Studi Tartufo, accompagnerà i partecipanti alla scoperta del fungo più pregiato del mondo) e del “Langhe Digital Wine Lab” (che offrirà degustazioni digitali guidate alla scoperta dei grandi vini piemontesi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Alta Langa docg). A scandire il calendario della Fiera, anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con l’Asta Mondiale del Tartufo, manifestazione che nel tempo ha saputo conciliare la promozione delle eccellenze del territorio con la solidarietà, destinando ingenti fondi a cause benefiche. In collegamento con il Castello di Grinzane Cavour, il 14 novembre Hong Kong, Mosca Singapore e Dubai (dove il 1° ottobre avrà inizio l’Expo) si contenderanno i lotti più prestigiosi di Tartufo Bianco d’Alba. Un ricco calendario di eventi culturali farà da corollario alla fiera, partendo dalle importanti mostre d’arte che ne arricchiranno il palinsesto, cominciando da “Burri – la poesia della materia”, voluta dalla Fondazione Ferrero, oltre alle proposte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e della Fondazione Bottari Lattes. Nel mese di settembre, nella magnifica chiesa di San Domenico ad Alba, sarà inaugurata la mostra dedicata a Piero Simondo, promossa da Fondazione CRC e Archivio Simondo.

Nel mese di ottobre Alba sarà, insieme a Cuneo, Bra e Mondovì, una delle quattro piazze protagoniste di “Cuneo Provincia Futura”, la grande mostra a cielo aperto promossa dalla Fondazione CRC e curata dallo show designer Alessandro Marrazzo. Novità assoluta di quest’anno, l’avvio della collaborazione con il Castello di Perno e il collettivo “The Musketeers”, legando la cucina all’arte, così da promuovere la rete dei ristoranti stellati aderenti all’iniziativa, facendone un museo diffuso di arte contemporanea.

Ancora, si rinsalda il legame tra il Tartufo Bianco d’Alba e il mondo dello sport, con il prezioso fungo ipogeo protagonista durante le Atp Finals di Torino, che dal 14 al 21 novembre vedranno il gotha del tennis mondiale darsi battaglia nel prestigioso torneo che quest’anno si disputerà in Piemonte. Ulteriori iniziative vedranno coinvolte altre discipline sportive, con un occhio di riguardo per il mondo del golf.

o Noi ci siamo e Vi aspettiam ni, con le massime attenzio ANCHE PER L'ASPORTO!!!

Piccolo fritto misto piemontese Menù di mare e di terra Menù di tartufo e funghi porcini (in stagione)

Ampia selezione di formaggi Pasta e dolci della tradizione

fatti in “casa”

Cantina con vasto assortimento dei nostri grandi vini del territorio !!!

C.so Bra, 56/a - ALBA (CN) Tel. +39 0173 366763 - Cell. +39 338 7926364

www.osterialafermata.com la.fermata@yahoo.it

39

territorio

www.terraetradizione.com

Palio degli Asini di Alba

confermato col ritorno del pubblico

Diviso in due GIORNATE, fra rappresentazioni e corsa

40

Anche quest'anno il Palio degli Asini di Alba, subirà variazioni significative nel programma per via delle precauzioni legate al Covid-19.

In parte sono confermate alcune variazioni che erano state introdotte lo scorso anno e in parte rispetto all'edizione molto particolare del 2020 ci saranno novità sostanziali, il quadro generale però potrebbe essere confermato anche quando le regole anticovid non ci saranno più.

Resta confermato che il palio degli asini si corre la prima domenica di ottobre.

Una data ormai indelebile per tutti gli albesi, che nemmeno la pandemia mondiale è riuscita a cancellare: lo scorso anno, in una edizione priva di pubblico e di sfilata, la competizione si è fatta la domenica mattina intorno al duomo, e ha visto la vittoria del borgo meno medagliato, almeno per quanto riguarda la corsa vera e propria, ovvero il Borgo di San Lorenzo, che ha conquistato il secondo drappo della sua storia.

Rispetto all'edizione del 2020 quest'anno è confermata la location, ovvero il cuore di Alba: borghi si contenderanno l'ambito premio facendo correre i loro asini ancora intorno alla cattedrale e anche quest'anno non ci sarà la sfilata in costume per le vie della città, momento sempre molto partecipato da tutta la cittadinanza, in cui sarebbe impossibile evitare

territorio

www.terraetradizione.com

assembramenti.

Rispetto all'edizione dello scorso anno però questa volta ci sarà il pubblico, anzi, il Palio si fa in due per uno spettacolo che coprirà l'intero fine settimana fra il 2 e il 3 ottobre.

Infatti il programma del Palio prenderà il via nella serata di sabato 2 ottobre in piazza del duomo.

Qui ci sarà la prima fase introduttiva del Palio, con l'Investitura del Podestà, che dunque viene spostata la sera prima della corsa (mentre si è sempre svolta una settimana prima) e le rievocazioni storiche dei nove borghi albesi.

Vista la situazione di ristrettezze e chiusure in cui anche quest'anno l'Italia si è trovata costretta a vivere in primavera, non è stato possibile per i gruppi folcloristici della città preparare delle nuove rievocazioni, così ogni gruppo metterà in scena una rappresentazione preparata negli anni passati, non necessariamente quella dell'ultima edizione pre-covid, ovvero nel 2019, ogni gruppo avrà libera scelta.

Il pubblico potrà assistere allo spettacolo dell'investitura e delle rappresentazioni attraverso gli spalti che saranno allestiti in piazza del Duomo (piazza Risorgimento).

Anche quest'anno, visto che non viene preparato nulla di nuovo, non ci sarà il premio sfilata.

La gara vera e propria invece verrà corsa domenica 3 ottobre nel pomeriggio (non al mattino come lo scorso anno), a partire dalle 15.30. ci sarà solo la corsa che verrà anticipata dalle animazioni del Gruppo storico Città di Alba e di quello degli sbandieratori.

Anche in questo caso il pubblico potrà assistere dagli spalti alla gara che si disputerà intorno al Duomo.

Naturalmente in entrambe le occasioni saranno rigorosamente rispettate le norme di prevenzione del contagio da Covid-19.

L'architetto Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri, ci spiega la natura del programma preparato per il 2021: «Abbiamo deciso di suddividere le due fasi del palio, in due momenti distinti.

Dunque sabato sera ci sarà la parte più scenografica, in costume, dedicata alla rievocazione del medioevo attraverso l'impegno dei tanti volontari dei Borghi albesi, che hanno scelto alcune delle loro migliori rappresentazioni del passato, nel corso di questa occasione ci sarà anche la presentazione al pubblico del Palio.

Domenica si correrà solo la corsa degli asini, anticipata dalle animazioni scenografiche degli sbandieratori. In questo modo eviteremo di proporre un programma troppo lungo, gli spettatori potranno decidere se assistere alle rappresentazioni del sabato o alla corsa di domenica, visto che i biglietti per assistere saranno diversi.

Negli anni passati, nelle edizioni normali ovviamente, il programma di tutta la domenica rischiava di risultare troppo lungo per spettatori che magari rischiavano di perdere gli ultimi istanti decisivi della competizione fra gli asini.

Anche quest'anno, come in quello passato, chi vorrà potrà assistere al palio anche in streaming attraverso internet».

Dunque il palio degli Asini di Alba si propone in una nuova veste che potrebbe, nella sua natura, essere confermata anche nelle prossime edizioni.

41

territorio

www.terraetradizione.com

Dalla produzione di brandy, ad un'area per lo sport e la cultura Ad Asti si lavora alla conversione degli stabilimenti SIS dove nasceva il Cavallino Rosso

La storia tutta astigiana dell'Area Sis, prosegue con una destinazione degli edifici attualmente presenti nella zona di corso Palestro decisamente differente da quella originaria. Una storia interessante e affascinante che porterà alla nascita di una nuova palestra a servizio dell'intera città, soprattutto per i ragazzi delle scuole, grazie ai finanziamenti derivanti dal Recovery Plan, noto anche come piano nazionale di recupero e resilienza.

Ma partiamo dal principio ovvero da come è nata questa area. Si chiama Area Sis Cavallino Rosso in riferimento a Sis, che venne iscritta nel registro delle imprese della Camera di Commercio di asti nel 1939.

Le attività produttive iniziarono nel 1940, la sede legale era a Milano e la sede amministrativa a Roma, negli stabilimenti di Asti, Moncalvo (in regione Pozzo Nuovo), Nizza Monferrato (in regione Gallareto) si produceva il brandy (old brandy) Cavallino Rosso.

Altre stabilimenti si trovavano a Rubiera, Velletri e Cerignola in Puglia. Nel marzo del 1946 fu Bruno Pazzi a diventare amministratore delegato al posto di Fabio Friggeri, mentre dal 1949 la responsabilità dello stabilimento astigiano passò ad Attilio Foresti.

La produzione dell'old brandy Cavallino Rosso voleva essere la versione piemontese del cognac francese, con il marchio disegnato dal grafico Sevaro Pozzati.

Negli anni '50 una massiccia campagna pubblicitaria fece conoscere il brandy e contemporaneamente l'azienda prese una direzione politica tale da farle incrociare i servizi segreti italiani. Infatti Bruno Pazzi, l'amministratore delegato, era molto vicino

42

politicamente a Giulio Andreotti. Quest'ultime nel 1959 divenne ministro della Difesa per restarlo fino al 1966. In questo modo i servizi segreti italiani intervennero nella gestione della Sis, con l'obiettivo di finanziare le proprie attività, ma non solo. Negli anni '60 il Sifar, il servizio segreto italiano, guidato prima dal generale De Lorenzo e poi dal generale Viggiani, cercò di utilizzare il Cavallino Rosso per migliorare l'immagine dei servizi segreti italiani allora oggetto di sospetti. Per questo venne ideato uno spot pubblicitario che aveva per protagonista il pugile Nino Benvenuti.

Oggi lo chiameremmo spot, ma allora la pubblicità in televisione era realizzata all'interno di una rubrica denominata Carosello, ed era fatta da veri e propri cortometraggi oggi impensabili. Il filmato dedicato al Cavallino rosso aveva per protagonista l'agente segreto 00Sis (chiaro riferimento all'allora celebre 007 di Sean Connery) che nel minuto e mezzo di durata si lancia in avventure rocambolesche per salvare una ragazza legata (l'attrice austriaca Senta Berger). Oggi i nostalgici possono recuperare quella pubblicità di Carosello tramite You Tube.

Ma questo risvolto politico non impedì alla Sis di crescere come azienda. Nel 1966 aveva 300 dipendenti e vendeva tre milioni di bottiglie di Cavallino Rosso, quando la proprietà passo sotto il controllo del petroliere Attilio Monti che controllava il gruppo Eridania. Nel giro di breve tempo quella storia giunse a termine: nel 1967 lo stabilimento di Asti venne chiuso e nel 1973 tutta l'azienda venne ceduta al colosso inglese Cadbury-Schwepps, per le

www.terraetradizione.com

conseguenze della crisi del petrolio che indusse Monti a cedere le sue imprese.

Qui termina la storia produttiva dell'area Sis, che nel 2004 venne acquisita dalla Provincia di Asti, gli immobili in corso Palestro vennero utilizzati per le attività della Protezione civile a partire dal mese di luglio. Il costo dell'acquisizione fu di 2.300.000 euro, contribuirono le Fondazioni della Cassa di risparmio di Asti, e di Torino e la Regione Piemonte. Più recentemente, a partire dal 2014 gli uffici di protezione civile sono stati trasferiti presso la sede centrale della provincia e i locali sono rimasti a disposizione delle associazioni di volontariato e del Banco Alimentare; nel 2015 gli spazi sono stati utilizzati per l'organizzazione della grande Adunanza nazionale degli Alpini svoltasi nel 2016.

Oggi il progetto della Provincia è quello di realizzare nell'area un centro dedicato sì al volontariato, ma anche e soprattutto ai giovani, dunque una struttura polifunzionale interamente a servizio del territorio che comprenda educazione, formazione, volontariato, sport, tempo libero, spazi museali e documentali. In questo senso il progetto è stato inserito dalla Provincia fra quelli da finanziare con i fondi in arrivo dall'Unione Europea, nel programma del “Next generation Eu”.

Il progetto si divide in due fasi principali, la prima delle quali già finanziata, si sta avviando la progettazione, con tempi di realizzazione definiti, (salvo sempre possibili imprevisti). Si tratta della realizzazione di una nuova grande palestra. Il progetto, che prevede la demolizione di parte dell'area attualmente esistente, è stato finanziato dal Miur (il Ministero della Pubblica istruzione) con 3.450.000 euro. Per dare un'idea delle dimensioni della palestra basti pensare che all'interno ci saranno due campi da Pallacanestro (naturalmente polifunzionali, dunque utilizzabili per tanti altri sport), con la disponibilità di spalti per ospitare il pubblico in caso di competizioni sportive. La progettazione è in fase di avvio, affidata all'ingegner Andrea Sodano e all'architetto Alessandra Bonanni e si prevede l'entrata in funzione della struttura nel 2025. L'intervento è indipendente dalla realizzazione della fase due, dunque la palestra appena completata entrerà subito in funzione.

Per quanto riguarda la fase due dell'intervento il finanziamento ancora non è disponibile. La Provincia di Asti ha presentato la candidatura per il supporto di Cassa depositi e prestiti e dell'Unione province italiane

(Upi) per la ricerca di fondi. Sono necessari circa 8.700.000 euro e il tempo stimato per la realizzazione della seconda fase del progetto è di 39 mesi a partire dall'ottenimento dei fondi necessari. I lavori si potranno suddividere in lotti funzionalmente indipendenti l'uno dall'altro. La fase due prevede la realizzazione di aule scolastiche utilizzabili a rotazione durante gli interventi nelle scuole della città; spazi per le attività giovanili extrascolastiche, sedi per le associazioni di volontariato, aree dedicate ad attività di laboratorio e museali dedicati alla cultura locale. Tutta l'area si trova inserita nel tessuto urbano, è accessibile tramite il trasporto pubblico, vicina alla rete di piste ciclabili, con in prossimità un ampio parcheggio.

Il progetto è stato presentato nella sede della Provincia e alla conferenza è intervenuto il Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco, rappresentanti del Comune, delle scuole astigiane e del Coni. Erano presenti inoltre lo storico astigiano Pippo Sacco, il Dirigente provinciale Angelo Marengo e l’Ing. Andrea Sodano che collabora al progetto.

Per Asti sarà certamente un'area di grande importanza per le attività sportive e culturali.

Nino Benvenuti agente 00 Sis Cavallino Rosso

43

territorio

www.terraetradizione.com

Douja D'Or, si rinnova la festa del VINO diffusa ed itinerante Tutto il mese di settembre fra novità e conferme Con il Festival delle Sagre saltato per via delle difficoltà organizzative legate al Covid-19 e anche il Palio, inizialmente previsto il 5 settembre e poi annullato sempre a causa del pericolo legato al contagio. Il grande evento che accende il mese di settembre ad Asti e provincia è la Douja D'Or, la festa del vino prevista per tutto il mese, dall'11 settembre fino a 3 ottobre.

Si rinnova dunque uno degli appuntamenti più attesi del settore vitivinicolo.

Per 4 fine settimana, dal venerdì alla domenica, la festa del vino accenderà le serate di inizio autunno nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti, così come tra le colline del Monferrato.

Il grande protagonista sarà il vino piemontese nelle declinazioni più apprezzate: la Barbera d’Asti, l’Asti spumante, il Moscato d’Asti e i vini del Monferrato, le etichette di tutte le denominazioni piemontesi rappresentate da Piemonte Land of Wine - il consorzio che riunisce i 14 consorzi piemontesi del vino ufficialmente riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, non mancherrano i vini biologici, il vermouth e i vini aromatizzati in purezza e in miscelazione.

Il format, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, ricalcherà quello sperimentato con grande successo lo scorso anno: un’edizione diffusa ed itinerante che darà la possibilità a tutti i partecipanti di conoscere le eccellenze gastronomiche e vitivinicole del territorio.

Il programma sarà ricco di iniziative in tutta la provincia: degustazioni, live tasting, masterclass ma anche arte, incontri, mostre, visite guidate alla scoperta di Asti, del Monferrato e delle sue colline, patrimonio dell’Unesco.

Tra le novità 2021 va segnalata la Cantina della Douja d’Or, una vera e propria enoteca allestita in Piazza San Secondo ad Asti dove saranno raccolte più di 500 etichette a rappresentare le eccellenze della produzione del territorio.

L’enoteca sarà il posto giusto dove scoprire, conoscere, approfondire e acquistare i vini più prestigiosi e quelli meno noti ma altrettanto caratteristici e unici proposti dalla Douja d’Or. Come ben sanno tutti gli appassionati, il vino vive con il territorio un legame forte e indissolubile che proprio nei giorni della Douja d’Or esprimerà tutta la sua ricchezza: ristoranti, agriturismi e bar selezionati della provincia di Asti proporranno

44

il Piatto della Douja, un piatto tipico della tradizione, rivisitato o interpretato fedelmente secondo l’antica ricetta.

Non mancheranno il Menù della Douja, un omaggio alla tradizione dall’antipasto al dolce, e l’Aperitivo della Douja, una degustazione per abbinare il vino ad un piatto di stuzzichini alla scoperta delle Dop e delle Igp locali.

Dedicata a winelover, gastronauti e estimatori della cultura enogastronomica del Monferrato, la kermesse offrirà ai visitatori la possibilità di costruire il proprio viaggio su misura nel gusto, in base alle proprie passioni ed esigenze.

Sul sito www.doujador.it sarà possibile prenotare in anticipo gli appuntamenti.

«Anche quest'anno, in piena sicurezza, vogliamo rendere omaggio al vino e al territorio, veri protagonisti di questa nuova edizione della Douja d’Or. Come da tradizione, questa manifestazione rappresenta una vetrina straordinaria per l’intero

www.terraetradizione.com

territorio astigiano e piemontese.

E non solo. Il nostro obiettivo è continuare a far conoscere al mondo le eccellenze e il 'saper fare' delle imprese vitivinicole, della ristorazione e dell'accoglienza: solo così potremo sostenere il nostro tessuto socio-economico e incentivare un turismo consapevole» commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti.

«Il Vino al centro è il tema intorno a cui è stata sviluppata l'edizione 2021 della Douja d’Or per ribadire l'importanza di una delle eccellenze che rappresentano la nostra Regione nel mondo – ricorda Matteo Ascheri, Presidente di Piemonte Land of Wine – A ribadire tutto questo, le colline del Sud Piemonte, riconosciute patrimonio Unesco, ospiteranno a settembre 2022 la Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico, e la Douja d’Or sarà il primo evento di avvicinamento in cui parteciperanno tutti i Consorzi attraverso i produttori».

«Trova conferma – sostiene Mario Sacco, Presidente della Fondazione Asti Musei – la collocazione dell’arte nella più ampia cornice della cultura territoriale, grazie alla proroga della mostra “Asti, città degli arazzi”, il cui successo, ostacolato soltanto dalle ripetute chiusure, risulta evidente. A questa va ad aggiungersi l’esposizione ‘Una rotaia lunga 170 anni’ con cui

Antignano d'Asti (AT)

Tel. 0141 205135 - 0141 205626 - info@arir.com

45

territorio

www.terraetradizione.com

la Fondazione SLALA celebra l’anniversario della linea ferroviaria Torino-Genova, mentre sul versante delle scienze naturali, segnalo la mostra sulle balene organizzata dal Museo Paleontologico di Asti».

La Douja D’or è organizzata da Camera di Commercio di Alessandria-Asti attraverso l’Azienda speciale della Camera di commercio di Asti per la promozione e per la regolazione del mercato, da Piemonte Land of Wine e da Fondazione Asti Musei con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell’Asti del Moscato d’Asti Docg, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dell’Associazione produttori di vino biologico, in collaborazione con l’Unione Industriale di Asti e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

46

www.terraetradizione.com

La Caudrina è pronta per un'ottima vendemmia

Romano Dogliotti: “Prospettive del mercato della ristorazione ancora incerte” L'azienda agricola "Caudrina" di Castiglione Tinella affronta la vendemmia che si trova praticamente all'inizio con ottimismo per quanto riguarda la qualità dei vini di quest'anno e con cauta fodicoa riguardo al mercato che sta vivendo un momento particolare in questa fase dell'anno, in un periodo che appare di progressiva ma lenta uscita dall'emergenza legata al Covid-19.

Per quanto riguarda la vendemmia le prospettive sono molto buone per via di un meteo che complessivamente è stato favorevole. Ce lo anticipa Romano Dogliotti: «Ci apprestiamo alla vendemmia di tutte le nostre uve per un'annata davvero spettacolare. Non ci sono state le temperature registrate negli anni passati, sono state leggermente più basse, inoltre l'escursione termina fra giorno è notte è stata ampia con serate solitamente fresche. In questo modo il quadro aromatico si presenta molto buono, tutti i parametri si presentano favorevoli. Siamo stati fortunati anche dal punto di vista del maltempo. Quando le grandinate sono arrivate non hanno fatto danni eccessivi, le precipitazioni più violente non sono state sui nostri vigneti. In questo modo la nostra uva è cresciuta nel migliore dei modi.

Spero non arrivi troppa pioggia in questa fase, all'uva non farebbe male, ma rallenterebbe il lavoro in vigna per la vendemmia».

Di contro il mercato non si è ancora ripreso dopo la forte frenata rappresentata dal 2020, a causa delle restrizioni legate alla pandemia globale e di questo ne subiscono le conseguenze soprattutto le aziende vitivinicole come la "Caudrina", che hanno costruito la loro fortuna soprattutto sulla ristorazione di qualità.

Lo conferma lo stesso Dogliotti: «Siamo stati molto penalizzati nel periodo del Covid-19 fra il 2020 e l'inizio del 2021. In quella fase la ristorazione è stata bloccata, mentre la grande distribuzione è stata utilizzata in maniera massiccia dai consumatori.

Noi utilizziamo soprattutto i canali distributivi della ristorazione, non solo i locali tradizionali, ma anche i catering e le degustazioni anche nel sud Italia.

Ora questo settore è ripartito, ma sta progredendo con calma e cautela, non siamo ancora tornati ai livelli del 2019. Forse la ristorazione è ancora un po' frenata dalla questione del green pass. Spero che la qualità che si prospetta dai vini di quest'anno ci aiuti ulteriormente».

Il mercato è frenato anche da altri fattori per esempio una generale mancanza di manodopera: «Dopo un lungo stop non è semplice riprendere nel settore della ristorazione. Da quanto ho sentito diversi addetti non riescono a trovare manodopera e la stessa cosa si può dire per noi, quanto meno per questa fase di vendemmia, nella quale abbiamo bisogno di un gran numero di addetti. Mi chiedo se il reddito di cittadinanza non sia responsabile di questa situazione.

Inoltre penso che per riuscire a ripartire davvero sia importante che la campagna vaccinale si allarghi sempre di più, con un gran numero di vaccinati spero che non dovremo più temere il ritorno alle restrizioni di un anno fa e dunque allo stop alle vendite».

L'azienda agricola "Caudrina", in cui oggi un grande ruolo nella gestione è affidato ai figli di Romano Dogliotti, Alessandro, Sergio e Marco, è celebre soprattutto per il suo Moscato di grande qualità e ovviamente per l'Asti spumante, ma non mancano certo ottime bottiglie di altri celebri vini, come il Dolcetto d'Alba, la Barbera, e lo Chardonnay.

Da qualche anno propone anche varietà interessanti tra cui, uno spumante secco denominato “la Lunatica”, realizzato utilizzando il vitigno Albarossa, vinificato in bianco che poi passa alla spumantizzazione; è di colore giallo paglierino, fresco, piacevolmente fruttato con note agrumate.

47

come eravamo...

...in un viaggio senza fine, fra gli scatti del passato !

Raccontiamo il NOSTRO TERRITORIO grazie agli scatti del passato da voi inviati in redazione.

La mail a cui inviare le vostre foto è: terraetradizione@gmail.com

48

come eravamo...

Castello di Guarene

Foto di "Alba e dintorni, immagini dal passato (in memoria di Ferruccio Della Valle)"

49

oroscopo

www.terraetradizione.com

a cura di Bruno Coletta

Consiglio del curatore: Oggi viviamo con la convinzione di accettare la sofferenza e i peccati come espiazione della nostra anima, invece di godere di questa vita da persone felici e libere. Se volete potete chiamarmi… se ne può parlare.

Ariete

Non credere che sia una perdita di tempo e di denaro coltivare ed avere nuovi interessi e nuovi orizzonti culturali. Anzi è bellissimo. Ti dirò di più: proprio da questi stimoli che ti manterrai eternamente giovane con il cervello ben lubrificato e pieno di amore verso la vita. Non sarai mai un gufo sul ramo.

Toro

Ultimamente troppo spesso ti stai chiedendo del perché, tu, che ti comporti sempre, nei confronti del prossimo, con la massima educazione e rispetto, ricevi come contropartita indelicatezza e modi bruschi. Perché pensi solo al lavoro. Non hai dedicato più tempo in famiglia a farti rispettare di più.

Gemelli

Se sai calibrare bene la tua forza e la tua intuizione otterrai grandi soddisfazioni economiche e professionali da questo periodo. Del resto fai parte di quelli che se non ci arrivano ci tirano il cappello. Non scartare l’idea di una collaborazione. E’ giusto cercare il proprio Capo. Se però non lo trovi, lo devi diventare.

Cancro

“L’esperienza è utile se la si utilizza”, ultimamente sembra che tu ne sia privo, non puoi e non devi scaricare tutte le colpe agli altri, che sono egoisti e che ti sfruttano. L’equilibrio, che è l’anticamera della maturità, serve per migliorarsi e per far migliorare chi ti sta e chi ti vive vicino. E’ la prima regola.

Leone

Chi parla ad alta voce vuol avere ragione sugli altri. Ma, ovviamente, non è il timbro che stabilisce il vincitore, ma l’esperienza, le buone maniere e il rispetto degli altri. Stai dimostrando, con il tuo comportamento, di meritarti a tutto tondo, il titolo di leader. Se altri parlano male di te, … lasciali parlare.

Vergine

Non fai mai le cose per farti bello davanti gli altri. Le fai sempre bene perché questo è nel tuo DNA. E’ nella tua logica. E’ nella tua cultura. E’ nella tua educazione. Di conseguenza per te è un infinito dolore quando gli altri non contraccambiano la tua generosità. Non c’è niente da fare. Tu non cambierai.

Bilancia Molto probabilmente stai vivendo dei problemi di cuore, ed è altrettanto certo che stai compiendo un enorme sforzo per non ricadere in quell’errore. Occorre veramente uno sforzo sovrumano. Se ce la farai sarai davvero un grande. Da parte mia ti auguro ogni bene perché lo meriti davvero.

Scorpione

Ma che è successo. Stai perdendo la stima in te? Come mai non sei ordinato e bello come al solito? Mi raccomando, non fare l’errore di adagiarti e/o di abbatterti. Tu non puoi e non devi abbassare le armi perché anche se ci credi poco, sono gli altri che credono in te. Non li devi deludere.

Sagittario

Uno dei tuoi pochissimi difetti è che non vuoi mai condividere con gli altri i tuoi problemi sia fisici che affettivi. Eppure, te lo assicuro, una bella chiacchierata con qualche tuo vecchio amico ti farebbe davvero bene. Sarebbe molto più utile dei farmaci. Nel lavoro ci sarà presto una boccata d’ossigeno.

Capricorno

Se vuoi davvero fare il salto di qualità devi sin da subito ricollocarti al posto che ti compete realmente. E’ sacrosanto credere in se stessi e auto stimarsi ma guai se si eccede anche di un solo micron e, ancora peggio, se non si rispettano i sentimenti degli altri. Il troppo ego appassisce.

Acquario

Spesso ti senti come se non avessi la forza di superare questa situazione ingarbugliata e confusa. Posso consigliarti l’unica cosa che c’è da fare. “Divide et impera”. Ogni grande problema è sempre la somma di tanti piccoli problemi. Affrontane uno alla volta. Controlla, c’è qualcosa in scadenza.

Pesci

Niente da dire, a volte sei spaventosamente geniale. Riesci sempre a trovare la soluzione dei problemi anche quelli più contorti e complicati. Se utilizzassi la stessa creatività nei problemi del lavoro e in quelli di casa, vivresti questa vita sicuramente con meno frustrazioni. Invece di dire, fa’ vedere.

50

L'appuntamento con la rubrica dell’Oroscopo è offerta e curata dal nostro Amico Bruno Coletta di Perugia.

Non ci troverai cosa dice la luna, i vari pianeti, le congiunzioni etc., che ti vengono proposte normalmente dagli altri oroscopi, ma consigli utili, segno per segno, per vivere meglio questa, e "forse" unica, vita che abbiamo.

Dott. Bruno Coletta Tel. 349 43 92 369 Oroscopista Studioso di Cartomanzia Sensitivo - Esoterico *PAGINA Facebook : "Oroscopo di Bruno Coletta"

(se mi hai letto non è un caso)

www.terraetradizione.com

51