Giostra delle Cento Torri 2022

Page 1

GiostradelleCentoTorri Palio degli Asini Città di Alba Sabato 1 e Domenica 2 AnnoOttobre2022

mymercato.it

Mettiamo l’accento sulla convenienza.

3 Numero unico a diffusione gratuita Autorizzazione del Tribunale di Asti n.8/2009 S i ringraziano per la gentile collaborazione e per l’invio delle foto del Palio di Alba: la Giostra delle Cento Torri, il Gruppo Storico e gli Sbandieratori della città di Alba, i 9 Borghi albesi, Luca Sensibile, Archivio fotografico iM.coM., Diego De Finis, Marco Dompè di Clic Foto Alba, Mario Gallo, Giulio Morra, Aldo Agnelli, Vincenzo Nicolello, Archivio fotografico Centro Studi Beppe Fenoglio UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE agli SPONSORS presenti su questo numero, senza i quali non potremmo esistere! Proprietà Artistica, Art director, Progetto Grafico, Sede legale, Redazione, Direzione, Pubbliche relazioni, Raccolta pubblicitaria: ALBA - V. U. Sacco, 4/a - 4/b - Tel. 0173 290797 info@im-com.itwww.terraetradizione.comwww.im-com.it 12051 Alba (CN) | P.zza Cristo Re, 17 Tel. 0173 284103 | www.clicfotoalba.itclic.foto@libero.it studio fotografico CLIC foto Il fotografo del Palio è Marco Dompè

saluti 4

Carlo Passone: direttore della rivista G.C.T.

Per anni mi sono battuto per il ritorno del nostro Palio nella sua sede naturale e originaria che, sin dalla sua rinascita era stata individuata in piazza del Duomo e piazza Rossetti. E finalmente è tutto tornato alle origini. La mia ultima presenza, come narratore del Palio, mi ha dato la soddisfazione di vedere concretizzato il mio desiderio di vederlo nuovamente corso intorno al perimetro della Cattedrale di S. Lorenzo. Ho visto e partecipato alla evoluzione che il Palio degli Asini

Il PALIO degli Asini viene prima di tutto e merita di essere agevolato nel suo espletamento e in tutte le sue iniziative collaterali, Asti e Siena insegnano.

Firmo questa pubblicazione dalla sua nascita e molta acqua è passata sotto i tasti di questa tastiera. Ho cercato di riportare alla memoria cenni storici sulla Città, sulla storia del nostro Palio, sui suoi personaggi: Presidenti, “Signore di Alba”, asini e fantini, episodi storici degli anni ruggenti, scherzi e lazzi che erano la linfa vitale per la sopravvivenza dello spirito che lo ha visto nascere, il “back stage” delle tensioni pre sfilata e pre gara, le peregrinazioni per piazze e cortili alla ricerca della sua collocazione ideale...e spero di essere riuscito nell’intento.

ha sviluppato in cinquant’anni, ho visto scemare lo spirito goliardico che ne fu nemesi, sostituito da maggior professionalità manageriale da alcuni e da disponibilità economiche che, da pura espressione folcloristica, lo hanno elevato a manifestazione Clou della Fiera del tartufo e tra quelle di maggior richiamo turistico a livello regionale. Lo ha capito il pubblico che sempre più numeroso lo sceglie per una visita ad Alba.

• Ridotto ragazzi 6/12 anni 25 €

RievocazioneBIGLIETTERIAstorica di sabato 1 ottobre

• Ridotto bambini 0/3 anni (che non occupano il posto a sedere) gratuito

Il genitore è pregato di esibire la Carta d’Identità del bambino al momento dell’ingresso.

Palio degli asini di domenica 2 ottobre

• Intero 50 €

• Ridotto bambini 3/5 anni 5 €

Prezzi Tribuna Piazza Miroglio

• Ridotto ragazzi 6/12 anni 25 €

• Ridotto bambini 3/5 anni 5 €

• Ridotto bambini 0/3 anni: (che non occupano il posto a sedere) gratuito

• Intero 35 €

Prezzi Tribuna unica

• Ridotto bambini 0/3 anni (che non occupano il posto a sedere) gratuito

• Ridotto bambini 3/5 anni 5 €

Il genitore è pregato di esibire la Carta d’Identità del bambino al momento dell’ingresso.

Il genitore è pregato di esibire la Carta d’Identità del bambino al momento dell’ingresso.

I biglietti sono in vendita presso gli uffici dell’Ente Fiera (Piazza Medford, 3) dal 1° settembre (dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17) al 30 settembre (fino alle 16).

Apertura cassa in piazza Risorgimento:

- Sabato 1 ottobre dalle 10 alle 20.30 (previa disponibilità di biglietti).

Prezzi Tribuna Piazza Risorgimento (piazza del Duomo)

- Domenica 2 ottobre dalle 9 alle 15 (previa disponibilità di biglietti).

• Ridotto ragazzi 6/12 anni 17,50 €

Sono anche in vendita on line dal 29 luglio al 2 ottobre alle 14 sul sito www.fieradeltartufo.org al prezzo si deve aggiungere il diritto di prevendita online.

• Intero 30 €

La Tribuna Risorgimento consente di vedere il Palio da un posto privilegiato ed esclusivo

Luca Sensibile: Presidente della Giostra delle Cento Torri - Palio di Alba

con la cittadinanza che potrà stringersi intorno ai figuranti, che sfileranno nuovamente per le strade albesi. Tornano anche le nuove rappresentazioni storiche e il concorso ad esse collegate, la seraprima del Palio degli Asini. È stato un biennio difficile e doloroso, ma non tutto il male viene per nuocere. Qualcosa è rimasto da questa esperienza nella quale la manifestazione si è rafforzata: in primo luogo la corsa intorno al Duomo, che ha conferito all'appuntamento folcloristico la cornice straordinaria del centro storico della Città delle Cento Torri. Poi la trasmissione in diretta streaming. Strumento obbligato di visibilità nel periodo del Covid-19, ora diventa un canale in più per assistere agli eventi: sia dagli spalti, che via web, attraverso il portale della Fiera internazionale del Tartufo bianco.

Finalmente, dopo due anni difficili, il Palio degli Asini nel 2022 si sviluppa pienamente, senza dover più tenere conto di restrizioni di tipo sanitario legate al Covid-19. Sono state, le ultime, due edizioni complicate, nelle quali, come Giostra delle Cento Torri, ci siamo impegnati per non interrompere la tradizione del Palio degli Asini. Nel 2020 si è svolto senza alcuna sfilata o rappresentazione storica intorno al Duomo; lo scorso anno si è sviluppato maggiormente, con le rappresentazioni di edizioni precedenti e il ritorno del pubblico, anche se con le limitazioni del caso. Ma sono comunque state edizioni parziali, prive di alcuni eventi importanti, come ad esempio il Baccanale, che rappresenta momenti importanti di aggregazione, che coinvolgono intensamente il volontariato dei nove borghi albesi. In questo biennio, per ragioni di forza maggiore, abbiamo rischiato di perdere tante persone solitamente legate al mondo del Palio e agli eventi collegati con i borghi e ora è il momento di un vero ritorno,

I 30.000 contatti registrati lo scorso anno, la diretta più vista fra gli appuntamenti dell'autunno albese, saranno certamente confermati, se non superati.

6 saluti

ApertoPESCESPECIALITÀ&PAELLAPRANZOeCENA-ChiusoLunedìeMartedìSPECIALITÀPESCE&PAELLA Pizza e cucina senza glutine. Pizze preparate con impasto di farine a base di: FARRO - KAMUT - INTEGRALE Via Garibaldi, 157 - 12060 Grinzane Cavour (CN) TEL. 0173 262115(suprenotazione)

7

Autunno per Alba – ormai da 92 edizioni - è sinonimo di Fiera internazionale del tartufo bianco, di prodotti enogastronomici di eccellenza, di turisti da ogni angolo del mondo, di migliaia di figuranti dei nove borghi cittadini che ogni anno fanno rivivere un pezzo della nostra storia. L’incertezza degli ultimi anni a causa della pandemia ci ha fatto ancora più apprezzare l’atmosfera unica del nostro evento più importante, con gli appuntamenti legati alla tradizione - l’investitura del podestà, il goliardico palio degli asini, la sfilata in costume al suono dei tamburi e delle chiarine, la rievocazione storica che trasforma il centro cittadino in un borgo medievale – e quelli invece pensati di anno in anno per ampliare le proposte e coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

settimane è quello della sostenibilità, “Time is up”, il tempo è scaduto, un invito a riflettere su come rispettare e proteggere la nostra terra, da cui tutto dipende.

8 saluti

Il filo conduttore che accompagnerà queste nove

Questo autunno, inoltre, arriverà ad Alba, per la prima volta in Italia, la Global Conference on Wine Tourism, un’altra importante occasione di scambio e confronto e soprattutto un’ottima vetrina a livello mondiale per i nostri territori. Ci aspetta dunque un autunno intenso per cui da primo cittadino ringrazio tutti coloro che sono al lavoro da mesi per permetterci di viverlo: l’Ente Fiera di Alba e la Giostra delle Cento Torri con i suoi tanti borghigiani, l’Ente Turismo, i ristoranti e le strutture ricettive pronti per l’accoglienza e le tante realtà che animano la città con i loro eventi collaterali in occasione della kermesse.

Buona Fiera a tutti!

Carlo Bo: Sindaco della Città di Alba

9 saluti

Dopo “Connessi con la natura” arriva “Time is up”, il tempo è scaduto: questo il tema della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba per il 2022, riprendendo la svolta annunciata in chiave “sostenibilità”, che rappresenta il passepartout per entrare nel futuro di questa manifestazione. Ma non ci sarebbe futuro senza passato: ecco perché Fiera è anche sinonimo di tradizione, grazie al lavoro della Giostra delle Cento Torri e all’impegno dei moltissimi volontari dei Borghi cittadini, che saranno protagonisti del Weekend del Folclore, ad anticipare l’apertura della Fiera nel primo fine settimana di ottobre. Investitura del Podestà, Palio degli Asini e Rievocazione storica in costume saranno il preludio alla 92ª edizione della Fiera, che quest’anno vedrà inoltre il ritorno – il 15 e 16 ottobre – dell’attesissimo Baccanale dei Borghi, con la cucina degli storici rioni albesi, a soddisfare il palato di migliaia di gourmet in arrivo, per rivivere le atmosfere medievali che caratterizzeranno il centro storico cittadino.

Una ricca offerta culturale completerà il quadro con eventi, arte e design, per una proposta variegata adatta a tutti i visitatori.

Dall’8 ottobre e fino al 4 dicembre, il cuore della Fiera verrà mantenuto nel Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, con i prodotti d’eccellenza locali, dai formaggi, alle nocciole, ai grandi vini, continuando a valorizzare il Tuber magnatum Pico nell’alta cucina, con il coinvolgimento di numerosi chef stellati, così come grazie ai cuochi di trattorie e osterie di Langhe, Roero e Monferrato, custodi della tradizione gastronomica locale.

Novità assoluta sarà poi il Baccanale della Musica, che nel fine settimana del 22 e 23 ottobre animerà il centro storico con intrattenimento musicale ad accompagnare le proposte gastronomiche a cura dei borghi cittadini. L’obiettivo di questa edizione sarà quello di stimolare ulteriormente la riflessione su ciò che sta accadendo in natura e sulla necessità di

Liliana Allena:

agire in tempi brevi per affrontare il cambiamento climatico, di cui il Tartufo Bianco d’Alba è un perfetto indicatore.

Presidente Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Da presidente della Regione Piemonte, ma anche da albese che per tanti anni ha avuto l’onore di guidare la Giostra delle Cento Torri, sono particolarmente felice di salutare questa nuova edizione del Palio degli Asini, uno degli appuntamenti più distintivi del nostro territorio. Storia, tradizione e folklore si fondono in questa manifestazione che apre le settimane dedicate alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e che rappresenta una delle chiavi del suo successo.

Una tipicità che, unita all’eccellenza della nostra enogastronomia e alla bellezza delle colline Unesco di Langhe Roero e Monferrato, ha conquistato negli anni un pubblico internazionale sempre più ampio.

Per questo non possiamo che essere grati a coloro che lavorano costantemente per realizzare questo evento e, in particolare, agli oltre mille volontari che mettono in campo ogni energia possibile per regalare ai visitatori un assaggio di noi, unico e spettacolare.

Alberto Cirio: Presidente della Regione Piemonte

10 saluti

colorata dell’Autunno albese.

Da sempre i Borghi, insieme agli sbandieratori e al Gruppo storico, sono l’anima più autentica e

Emanuele Bolla:

La passione con cui piazza Risorgimento accoglie i fantini con i propri asini e che li vede correre tra la Cattedrale cittadina ed il Palazzo comunale è qualcosa che bisogna vivere per realizzare in modo profondo quale sia lo spirito dell’Albesità e quanto sia profondo il legame tra la città, la sua tradizione e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, di cui il Palio rappresenta un primo importante assaggio nel mese di ottobre.

11 saluti

Assessore al Turismo, Eventi, Manifestazioni e Città Creative Unesco Comune di Alba

che, con capacità ed ingegno, riescono a riportare una città al passato e ripropongono ogni anno una corsa che, nata originariamente come un gioco, oggi è molto di più.

Il Palio degli Asini è tutto questo: competizione, voglia di stare insieme e soprattutto capacità di raccontare in modo spettacolare la vita di una comunità, che nei propri borghi ritrova l’importanza della collaborazione tra le persone

Il Palio degli Asini celebra la storia della nostra città, del mondo del folclore e della tradizione. Una corsa che racconta la storia dei borghi cittadini e della competizione intorno alla quale ogni anno si radunano migliaia di volontari e figuranti che, oltre a sostenere il proprio fantino, mettono in scena rievocazioni spettacolari che riportano il pubblico indietro nel tempo per rivivere episodi radicati nella storia.

C.so Bra, 56/a | ALBA (CN) | Tel. +39 0173 366763 | Cell. +39 338 7926364 | la.fermata@yahoo.it www.osterialafermata.com | Aperto pranzo e cena | Chiuso il lunedì (è gradita la prenotazione) Menù di BiancoTARTUFOeNero Menù a base di funghi porcini Ampia selezione di formaggi Pasta e dolci della tradizione fatti in “CASA” VINI e prodotti tipici del nostro territorio

12 Il Borgo della Moretta ha vinto il Palio degli Asini Città di Alba 2021, con l'asino condotto dal fantino Daniele Marcianti

13

Qualcuno romperà il dominio del Borgo Moretta al Palio degli Asini? Oppure quest'ultimo consoliderà le vittorie conquistate negli ultimi anni? Sì perché negli ultimi quattro anni il borgo della Moretta ha vinto tre edizioni del Palio, l'unica eccezione è stata rappresentata dall'edizione del 2020, quella del Covid-19, che aveva visto la vittoria di San Lorenzo per uno dei suoi pochi trionfi. Le vittorie di Moretta sono state tutte firmate dal fantino Daniele Marcianti che ha dimostrato dunque grande bravura e certamente la fortuna necessaria per prevalere in una corsa anomala, come quella degli asini della città di Alba. Dunque anche l'ultima edizione, quella del 2021, ha visto il successo del sodalizio con gli smalti verde e oro, nell'edizione che di fatto, anche se corsa ancora sotto l'influenza del Covid, rappresenta la prima di una nuova impostazione della manifestazione. Si è corso infatti intorno al Duomo, nella splendida cornice del centro storico della capitale delle Langhe. La gara ha seguito il consueto schema con due semifinali dalle quali sono usciti i 9 asini che hanno corso poi la finale. La vittoria di Moretta è stata, a dire il vero, contestata dagli altri borghi, per via di una situazione dubbia, verificatasi nel finale di gara. Erano presenti entrambi i fantini del borgo e la gara è stata piuttosto serrata con Brichett che è partito subito bene, ma che è stato penalizzato da una caduta poco dopo la partenza. Il fantino si è ripreso e ha continuato l'inseguimento, mentre il borgo delle Rane ha tenuto testa al vincitore arrivando anche al sorpasso,

CUCINA | RISTORAZIONE | ALBERGHIERO ALIMENTARE | SANITARIO BEAUTY FARM | PARRUCCHIERI TEMPO LIBERO | PROTEZIONIWORKWEARSPORTIVOINDIVIDUALICALZATURE PERSONALIZZATOABBIGLIAMENTOeCALZATUREPEROGNISETTOREONEUTRO-INGROSSOEDETTAGLIOALBA - V. U. Sacco, 4b - Tel. 0173 290797 - WhatsApp 328 4175338 info@im-com.it - www.im-com.it

14

Il Borgo Moretta, alla sua terzavittoria, nell’arco di quattro edizioni Tutti in pista senza restrizioni!

La polemica si è accesa subito dopo la conclusione della finale e per porvi fine, la Giostra ha decretato una riunione immediata con i giudici per arrivare a un esito definitivo entro la serata.

Non c'è dubbio che i borghi albesi saranno sempre più agguerriti nel tentativo di rompere questa prolungata serie positiva.

15

La decisione è arrivata dopo la consultazione dei video dispo nibili, visto che la gara è stata ampiamente coperta con tele camere lungo tutto il campo di gara e anche dall'alto, grazie all'utilizzo dei droni.

Anche questa per certi versi è stata una novità dell'ultima edizione che potrebbe tornare anche nelle prossime. Alla fine è sta ta assegnata la vittoria al Borgo Moretta e a Daniele Marcianti, mentre l'altro suo fantino è stato squalificato per la scorrettezza commessa e in questa edizione non sarà della partita.

A questo punto la strada per la vittoria di Marcianti è stata aperta. Tuttavia Brichett che stava rimontando ha contestato di es sere stato ostacolato dal secondo concorrente di Moretta che, stando ai detrattori, avrebbe fatto “gioco di squadra”.

vanificato però da una nuova caduta.

Giostra delle Cento Torri

in quello da “trifolera” e in abito da sera, per uno spettacolo da non perdere. I titoli in gioco in tutto sono tre, oltre a quello più prestigioso, ci sarà "Miss eleganza" e “Miss profumo di ricordi” che richiama la celebre trasmissione radiofonica di Radio Alba. La presentazione, in fatti, è affidata, come lo scorso anno, allo staff della radio insieme a Sonia De Castelli, la celebre cantante e presentatrice di Telecupole. Lo scorso anno il titolo è andato a Clara Tenino, 19 anni studentessa di economia a Torino e rappresentante del Borgo di San Lorenzo. Al secondo posto si classificò Marta Giribaldi, 16 anni rappresentan te del borgo Patin e Tesor, eletta “Miss profumo di ricordi”, al terzo Marella Ruata, 21 anni, per il borgo dei Brichet, cui è andato il titolo di "Miss eleganza".

A partire dal 2017 in occasione dei 50 anni della nascita della Gio stra delle Cento Torri il concorso si è trasformato in “Bela Trifolera dei borghi” legando il concorso maggiormente al folclore e ai nove gruppi che si contendono l'ambito drappo. Le ragazze concorrenti si disputeranno il titolo di Bela Trifolera, sfilando in costume medievale,

16 Sabato 17 Settembre Il concorso di bellezza fra i borghi rappresentati dalle rispettive campionesse

Si elegge la "Bela Trifolera dei borghi"

Sabato 17 settembre è in programma la prima tappa del percorso di avvicinamento al Palio degli Asini previsto come ogni anno, la prima domenica di ottobre, ovvero il due. In serata, in piazza Risorgimento (piazza del Duomo), a partire dalle ore 21,00, l'elezione della Bela Trifolera da il via agli eventi di avvicinamento al Palio degli Asini. Si tratta in sostanza della miss che rappresenterà la città nel ricco calendario autunnale.

17 Borgata Molino, 15 - Verduno (CN) - 0172 470127 www.ristoranteduelanterne.it A PRANZO SEMPRE APERTI, A CENA SU PRENOTAZIONE Ristorante Cucina tipica di Langa con alcune rivisitazioni Sale per banchetti e meeting, menù personalizzati per ogni occasione. A richiesta, servizio di catering

Giostra delle Cento Torri18

Sabato 24 Settembre

Giostral’AmicoFenoglioMargheritasaràdella

Quest'anno anche il Palio degli Asini darà il suo contributo alle celebrazioni fenogliane. Infatti il Capitolo della Giostra programmato la mattina di sabato 24 settembre sarà dedicato al grande scrittore di Alba, colui che ha segnato profondamente la letteratura italiana del Novecento. Alle ore 11 in Sala Beppe Fenoglio l'annuale Capitolo pre senterà per la prima volta in pubblico il palio, ovvero il drappo che si conten deranno i nove borghi.

Non c'è un artista autore dell'opera che sarà invece il frutto di una elaborazione grafica con un'immagine del grande scrittore albese ad intrecciarsi con parole e citazioni tratte dalle sue opere. Alla fine di febbraio infatti sono iniziate le celebrazioni per il centenario della nascita del grande scrittore che si concluderanno nel mese di marzo del 2023. Su tutto il territorio, fra Alba, Langhe e Roero ogni settimana si sus seguono eventi legati all'universo lette rario fenogliano e anche la corsa degli asini si inserisce in questo fitto calenda rio. Nella stessa direzione si inserisce la nomina de “L'Amico della Giostra”.

Il drappo che si contenderanno i borghi sarà dedicato allo scrittore Beppe Fenoglio

minata vice presidente della Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba. È stata la prima volta che il Consiglio di am ministrazione della onlus che fa capo alla multinazionale dolciaria apre le porte ad un esterno all’azienda per tale incarico. La Fondazione fra l'altro, porta avanti un centro di documentazione dedicato a Beppe Fenoglio, lavorando attivamente alla ricerca e approfondimento culturale sulla figura dell'autore.

Giostra delle Cento Torri

TEL. Se la poesia fosse pane la farina sarebbe lo stile, il lievito la realtà. ”

Corso Langhe 68/A, Alba TEL. 0173440580

Corso Langhe 68/A, Alba

A legare Margherita Fenoglio al Palio degli Asini è la sua partecipazione all'edizione del 1979 della corsa. Nell'occasione infatti l'avvocato albese aveva impersonato la Signora di Alba, legando così il suo nome alla manifestazione folcloristica. Se la poesia fosse pane la farina sarebbe lo stile, il lievito la realtà. ”

Si tratta del riconoscimento dato a una persona che nel corso degli anni ha di mostrato vicinanza al mondo dei borghi e del Palio degli Asini. In questa edizione, dedicata allo scrittore albese, la Giostra ha assegnato il titolo a Margherita Fenoglio, la figlia di Beppe Fenoglio. Avvocato, insieme al resto della famiglia, è sempre stata in prima linea nel rinnovare la memoria dell'il lustre padre. Per questa ragione ha ricoperto per dieci anni la carica di presidente del Centro studi Beppe Fenoglio, che da sempre organizza eventi, appuntamenti e raccoglie materiale di documentazione re lativo allo scrittore albese. Questo incarico si è concluso nell'autunno del 2020. Pochi mesi dopo, a febbraio del 2021 è stata no

0173440580 “

19

L’investitura del Podestà

Nel periodo medioevale in occasione di uno dei tanti scontri militari fra i Comuni di Asti e Alba la prima stava assediando la seconda e corse il suo celebre palio di cavalli intorno alle mura albesi. Per rispondere a questa beffa che umiliava la città messa sotto

Lo scorso anno la Giostra delle Cento torri ha dovuto adattare il pro gramma del Palio alle esigenze di contenimento del Covid-19 e la cerimonia è stata raggruppata insieme alle rappresentazioni stori che nella stessa serata.

La rievocazione della indizione della corsa degli asini per sbeffeggiare

la rivale Asti

scacco militare, Alba corse a sua volta, all'interno delle mura, con gli asini, in modo da irridere l'esercito assediante.

Così la corsa degli asini di Alba, fin dalla nascita si propose come una burla nei confronti della ben più seria corsa che anima ogni anno Asti all'inizio di settembre.

In serata il palio sarà presentato al grande pubblico nel corso della Cerimonia di Investitura del Podestà. Da sempre questo evento si svolge nella serata del sabato che precede la corsa e ne segna di fatto l'avvio. La rappresentazione in costume, che vede protagonisti tutti i borghi e gli altri gruppi appartenenti alla Giostra, come Sban dieratori e Gruppo storico, ricostruisce l'episodio che da il via alla tradizione della corsa degli asini.

Giostra delle Cento Torri20 Sabato 24 Settembre

Quest'anno in piazza Risorgimento l'investitura del Podestà avrà il giusto spazio per dare l'avvio alla corsa.

21

il film di Max Chicco dedicato al Palio degli Asini

na Promio e Carlotta Veglio. «Volevo persone interessanti che avessero qualcosa di forte da raccontare continua Max Chicco voglio dare uno sguardo, at traverso i loro occhi, su una generazione e su una manifestazione che li unisce. Voglio raccontare la loro vita, ma anche quella del Palio attraverso le persone che l’hanno fatto grande e importante. Il Palio li pone come avversari poiché appartenenti ai borghi albesi che si contendono la vittoria nella corsa degli asini, ma in questo modo cementa la loro amicizia. È stata anche la generazione che ha pagato le restrizioni dovute al Covid-19, e i danni di salute cau sati dalla malattia. Il racconto non poteva prescindere da questo e infatti le vicende legate all'epidemia rivestono una parte im portante della pellicola.

Domenica 25 Settembre

«Il progetto è nato nel dicembre del 2020 su idea dell'assessore al turismo Emanuele Bolla e ha l'ambizione di raccontare il Palio oggi» ci dice il regista Max Chicco. La pellicola spiega la preparazione, il mo mento della gara e tutto quello che ruota attorno all'evento, attraverso gli occhi di nove ragazzi. Il cast è stato organizzato con grande cura da parte del regista e il suo staff. Sono stati cercati nove protago nisti che potessero essere dei veri e propri personaggi. I giovani al centro della pelli cola sono Nadia Boeri, Daniel Bunescu, Daniele Gaglioti, Mattia Giangrasso, Federico Magliano, Silvio Miclaus, Elena Pavese, Ele-

La Banda degli Asini, il film sul Palio

Va ricordato che il palio non si è mai ferma to nel biennio del Covid e questo è stato importante, ma certamente si è svolto con importanti limitazioni».

Alle 21 il Teatro sociale “Busca” di Alba ospita la prima de “La Banda degli Asini”,

Le riprese della pellicola sono partite lo scorso anno nel mese di agosto. Si tratta di un film prodotto dalla casa di produzione Meibi in collaborazione con la Città di Alba, Fondazione Radici, Giostra delle Cento Torri, Ente Fiera di Alba e con il sup porto della Fondazione Crc e Film Commis sion Torino Piemonte.

Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri, afferma: «Insieme all’Ente Fiera e al Comune abbiamo realizzato un’impresa storica: realizzare il Palio in tempi difficili, non fermando la tradizione, neanche nei momenti più bui e lo abbiamo fatto in totale sicurezza.

Ha un taglio autoriale, che mescola la vita privata dei protagonisti alla preparazione per la corsa degli asini. Sarà dunque anche un film su Alba e sugli albesi, sulla vita della città oggi con una colonna sonora giovane e movimentata.

Si è dedicato al progetto con passione ed entusiasmo, nel pieno spirito dei nostri Borghi che sin dalle prime immagini emergono in tutta la sua forza».

Un anno di prove, una preparazione meticolosissima che, con la scelta dell’asino, suggella l’inizio della sfi da. I nove ragazzi si conoscono e si frequentano e di ventano avversari solo nel giorno del Palio. Non si trat ta di un mero documentario, ma di un docufilm, che vuole raccontare una storia.

Il film dopo la prima presentazione del 25 settembre parteciperà ad alcuni festival nazionali e internazionali e successivamente verrà distribuito sulle piattaforme digitali.

Il regista Max Chicco ha messo in campo uno sforzo incredibile che va aldilà della produzione del film.

AGENZIA DI ALBA

23

Emanuele Bolla, assessore al Turismo della Città di Alba, commenta: «Il film “La Banda degli Asini” diret to dal regista torinese Max Chicco è tutto questo, un intreccio di storie straordinarie di vita vera di nove ragazzi in rappresentanza di altrettanti borghi cittadini, che all’ombra delle cento torri, in una città colpita dalla pandemia, non hanno mollato e hanno affron tato una grande sfida: realizzare il Palio degli Asini e celebrare una tradizione inossidabile che ogni anno si rinnova in modo indimenticabile.

Questa storia di grande albesità sarà raccontata gra zie alla collaborazione con la Fondazione Radici che ringraziamo per aver partecipato a questo progetto, dimostrando di credere nell’importanza di documen tare non solo il passato, ma anche il presente».

LORENZO CAVALLOTTO E MASSIMO BAZZAN SRL Via Ognissanti, 30 - 12051 Alba (CN) Tel. 0173 280404 - Fax 0173 284044 - realemutuacavallotto@legalmail.it

E tutti saranno in gara. Il regolamento infatti prevede che il vincitore del precedente concorso sia fuori gara l'anno successivo, ma vista la sospensione del periodo della pandemia, nessuno sarà fuori gara. Negli ultimi anni il borgo più titolato in questo concorso è stato quello di San Lorenzo, ma tutti si impegneranno per la vittoria finale, che sarà decretata da una giuria scelta dalla Giostra fra esperti e gior nalisti. Altra importante novità di quest'anno, anche rappresentanti del pubblico, saranno nella giuria.

Torna il concorso che premia la migliore

Una novità sostanziale di quest'anno consiste nel ritorno del concor so per la miglior rappresentazione.

Fino al 2019 infatti rappresentazioni e corsa degli asini erano riuniti lo stesso giorno, la domenica del Palio, ma con questa nuova distribuzione la Giostra ha deciso di offrire ad albesi e turisti due giorni di grande spettacolo, senza che alcuno dei due sia eccessivamente lungo e pesante da seguire.

Nel 2020, c'era stato il Palio, ma non la sfilata; lo scorso anno i borghi, impossibilitati a fare prove nel corso della primavera avevano ripro-

posto scene già presentate in passato, dunque non aveva avuto luogo il concorso. Eppure il pubblico si era entusiasmato allo spettacolo offerto dai borghi e valorizzato dalla scenografia del centro storico in notturna. Torna il concorso con i borghi che propongono nuove rappresentazioni (i cui temi si possono leggere su questo numero).

La serata delle rievocazioni storiche dei borghi

In serata, nella splendida cornice di piazza Risorgimento (piazza del Duomo, diventata ormai la piazza del Palio degli Asini di Alba) si ter rà la rassegna delle rappresentazioni storiche dei nove borghi albesi. Si tratta della novità introdotta lo scorso anno, anche se in formato adattato alle normative anticovid, nel programma del Palio.

24 Sabato 1° Ottobre Le rappresentazioni in piazza Risorgimento.

so gli schermi presenti ovunque.

La finale ovviamente assegna la vittoria.

25

Intorno alle 14 i volontari partiranno dalle rispettive sedi per raggiun gere piazza Risorgimento (piazza del Duomo), attraversando a piedi il centro cittadino.

Una delle due corse assegnerà il Palio delle Città gemelle: a ogni asino in gara sarà assegnato uno dei Comuni gemellati con la capitale delle Langhe.

Si corre il Palio degli asini, e la giornata recupera anche la grande sfilata per le strade cittadine

Palio degli asini della Città di Alba

Una volta entrati nella piazza centrale di Alba inizierà il programma del Palio che non si limiterà alle due semifinali e alla corsa finale. Come avvenuto lo scorso anno, le corse saranno precedute dall'esi bizione del Gruppo sbandieratori e dalla sfilata del Gruppo storico. Si esibiranno musicanti e ballerini che proporranno coreografie a tema medievale.

Il percorso della corsa sarà allestito intorno alla Cattedrale di Alba e gli spettatori presenti in piazza potranno seguire tutte le fasi attraver-

Lo scoprirà non solo il pubblico sugli spalti, ma anche quello inte ressato a casa, visto che le immagini, riprese anche con l'utilizzo di droni, saranno trasmesse sui canali social della Giostra, della Città, della Fiera del Tartufo e di Radio Alba.

Dalla prima semifinale, programmata intorno alle 15.30, passeranno cinque asini, dalla seconda quattro.

Chi succederà al Borgo Moretta?

In finale, potrebbe anche capitare che arrivino borghi con due asini e che altri non siano rappresentati.

Domenica 2 Ottobre

In questa occasione i cittadini si riuniscono ai lati della strada per ammirare il passaggio dei figuranti che indossano i costumi delle rappresentazioni presentate la sera prima.

26 POST Palio di Alba 2022

"Il Baccanale e il borgosi rievoca"

Le manifestazioni legate alla Giostra delle Cento torri non si conclu dono col Palio. Infatti all'interno della Fiera internazionale del Tartufo bianco d'Alba, i nove borghi albesi sono protagonisti del “Bacca nale”. Ognuno avrà a disposizione il suo spazio all'interno del quale proporre le proprie esibizioni. Non mancheranno suggestioni anti che, balli e musiche a tema, giochi divertenti per grandi e piccoli. Attraverso le attività dei borghigiani si potrà toccare con mano come poteva essere la vita nel medioevo albese. Quest'anno la Giostra delle Cento Torri ha pensato ad una soluzio ne per evitare un eccesso di assembramenti come si verificavano nelle edizioni precovid, per via dell'entusiasmo che i volontari albesi sono capaci di suscitare al pubblico. Oltre alle solite piazze e vie del centro, i borghi potranno disporre anche della piazza Rossetti e della piazza Vittorio Veneto, così da garantire maggiore spazio a disposizione dei visitatori, una misura di sicurezza in più, in chiave sanitaria, visto che il Covid-19 non è certo sparito.

Sabato 15 e Domenica 16 Ottobre Giochi, figuranti, rappresentazioni e buona cucina nel centro storico

Questa volta i protagonisti sono gli sbandieratori, grazie all'evento organizzato dal gruppo di Alba, noto al grande pubblico per la sua abilità nel far roteare in cielo le colorate bandiere.

Gruppi di sbandieratori si sfidano nelle coreografie più colorate

I migliori gruppi prevenienti dall'Italia si affrontano in questo festival in cui a vincere sarà certamente il pubblico che potrà ammirare uno spettacolo entusiasmante.

POST Palio di Alba 2022

Di qui le coreografie che spiccano per la loro coordinazione.

Domenica 23 Ottobre

Il Festival della bandiera

Il ritmo come di consueto sarà dettato dai tamburini di ogni gruppo folcloristico.

27

Ancora piazza Risorgimento domenica 23 ottobre, è il teatro dell'ul timo appuntamento con il folclore albese legato alla Giostra delle cento torri.

Il Gruppo Storico della Città di Alba, ha un volto istituzionale, poichè si prefigge di rappresentare la Città, non soltanto all'interno del Palio, ma anche fuori. Il Presidente, da tempo, coordina un nutrito numero di volontari che collaborano agli allesti menti dei numerosi eventi che la Giostra organizza.

Gruppo storico

Sede:FelicePresidente:DezzaniAlba-C.so Coppino (c/o Mattatoio)

28

della Città di Alba

2929

Giostra delle Cento Torri

ETICHETTE IN BOBINA A COLORI, CON LA STAMPA DEL BIANCO MISURE PERSONALIZZATE DA 1 CM. (a partire da 50 pezzi, incluso lo studio grafico) ALBA (CN) | V. U. SACCO, 4 b | 0173 290797 info@im-com.it - www.im-com.it • TASCHE PORTA CALICI • SHOPPER • SCATOLE VINO • ABBIGLIAMENTO • OGGETTISTICA • CALENDARI

Sede:SergioPresidente:DestefanisAlba

Il Gruppo Sbandieratori della Città di Alba, ha il preciso compito di proporre ogni anno esibizioni con le bandiere, che stupiscano il pubblico, ed ogni anno l'obiettivo è raggiunto indiscutibilmente, fra gli applausi e la meraviglia dei presenti.

della&SbandieratoriMusiciCittàdiAlba

Giostra delle Cento Torri30

31

Giostra delle Cento Torri

Salgono dalle vie aromi di uva che fermenta nei tini ricolmi di succhi zuccherini, e un vocìo giocoso di grandi, di ragazzi e donne allegre, che anima no le aie, i cortili, tra sorrisi e scherzi di gente al lavoro che in quei giorni si fa compagna al buon umore.

È il tempo che corona un anno di duro lavoro, ma anche un momento di festa.

Bôrg

Presidente: Fabrizio Campigotto Sede: Alba C.so Michele Coppino, 40

32

Nell’Anno del Signore 1268, nel Comune di Alba, città delle Cento Torri, il primo di ottobre, sulla scia dell’Equinozio autunnale, è tempo di vendemmia, il momento che celebra la raccolta di un frutto straordinario della terra: l’uva!

Alle prime nebbie autunnali, quando i vigneti verdi al tramonto si colorano di vermiglio, ruggine ed ocra, innumerevoli cromatismi di bosco che incorniciano l'abbondanza di grappoli scuri.

Si ripete il rito millenario dell’Uomo che incontra la Terra. E più precisamente si incontra l’Anima della Terra di Langa, quella terra selvaggia, dura e forte con l’Arte eccelsa e certosina del coltivare e poi del produrre vino, vino nobile: il Nebbiolo, frutto di profondo e antico sapere, crogiolo di alchimie delicate, che sanno trasferire in profumi e sapori le sfumature minerali del terreno, gli effluvi dei rag gi del sole, delle piogge, delle nebbie, delle rose messe a capo dei filari, fino al legno delle botti. Non a caso il vino insieme al pane assumono a simbolo altissimo di Nostro Signore, fino ad unire la Terra con il Cielo, fino a riempire il Calice più sacro che la nostra storia ricordi e adori.

Così, mentre nella taverna il vinot, il vinello annacquato servito dall’oste, rivela ed esaspera negli uomini quelle inclinazioni poco nobili, inducendo alla scommessa, alla bestemmia, al gioco proibito dei dadi, all’intrattenimento scurrile con donne la scive, come Giano bifronte. Dall’altro rievoca il Dio Bacco e le Menadi, che portano in trionfo l’aspetto divino e mistico del greco Dioniso.

Un passato di-Vino

Brichettdj

33

dovuto esserci decine di corpi non v’era nessuno. Non si è mai saputo, né si seppe mai il destino di quei corpi, ma ancora oggi tra il popolo si narra che nelle notti più nere, senza luna o durante la tempesta si intraveda dalle finestre del manie ro qualche luce illuminare le stanze disabitate di quello che, per sempre, sarà ricordato come il “Castello della Volta”.

All’alba solo una figura compare tra le macerie incredibilmente illesa: il menestrello. Era vivo, ma quella volta frantumata, sotto la quale avrebbero

Quel castello era costruito in pietre e legno su un colle che sovrastava di poco il piccolo villaggio di Barolo. In quel tempo, il maniero era la roccaforte dei Marchesi Falletti, una famiglia ambiziosa, che voleva espandersi negli antri selvaggi piemontesi. Le mura del castello, l’ampio cortile, l’affannarsi dei domestici con i tavoli e le libagioni, il giungere dei soldati e dei cavalieri, l’accorrere dei popolani incuriositi: si sta preparando una festa, una celebrazione: la guerra è stata vinta, lo sfarzo e le danze dovranno essere ricordate a lungo e gli ospiti sono in così gran numero da occupare anche l’ampio cortile del castello.

Ad ogni nuovo arrivo uno squillo di tromba annun cia l’ingresso ed un paggio urla il nome del per sonaggio. Per i cavalieri è pronta una tinozza di acqua per permettere loro di lavarsi il volto e le mani dopo il viaggio polveroso per poi brindare subito con un gran boccale di vino.

Finché accadde qualcosa che non s’era mai ve duto prima. I nobili festanti erano soliti appartarsi durante le feste, ma quella sera fu come se vi fos se stato un comando. Non tutti, ma molti comin ciarono ad assumere comportamenti lascivi, an che in pubblico, cominciarono a spogliarsi mentre altri furono presi da imbarazzo: la festa si tramuta in orgia.

BôrgFümdel

C.soSede:MaritaPresidente:MaroloAlbaEuropa,98/a (interno cortile)

Il Castello della Volta

Scoppia un temporale, inizia a piovere a dirotto, gli ospiti nel cortile si coprono come possono e corrono al riparo. Improvvisamente, come ad un tuono più forte, la volta del castello crolla sugli in vitati che rimangono uccisi dal crollo.

34

Il padrone di casa accoglie gli ospiti con ampi gesti e li invita ad entrare, iniziano le musiche, le tavole apparecchiate, si comincia a mangiare e a bere, i giocolieri intrattengono gli ospiti con le loro evoluzioni.

35

36 Str.Sede:BrunoPresidente:SilvestroAlbaProfonda,22

Alba, anno 1344

I due giovani di rosso vestiti, coperti da un unico velo simbolo di fedeltà e unione, al cospetto del signore, vengono uniti dal vescovo Benzone nel sacro vincolo del matrimonio: con il rito dell'ina nellamento, Ludovico suggella il matrimonio ornando le mani della bella Violante con l'anello nuziale. Accompagnati per mano dal vescovo fuori dalla chiesa, vengono accolti da una festo sa folla: i nobili nei loro sfarzosi vestiti, il popolo nei suoi abiti migliori, gli allegri musicanti con i loro strumenti, le leggiadre danzatrici acclamano la novella coppia con riverenze, canti e balli e li omaggiano, lanciando loro del grano, auguran do simbolicamente fertilità e prosperità.

I novelli sposi si dirigono poi al castello di Ludo vico, seguiti da un corteo, dove già li attende il vescovo per la benedizione del talamo: lenzuola bianche, mai utilizzate prima, come simbolo della purezza e verginità della sposa, adornano lo splendido letto, ai lati omaggi quali liquori e ori donati. Avvenuta la benedizione, una giocosa bimba saltella sul Talamo come buon auspicio di fecondità e serenità. Gli sposi vengono lasciati soli nella stanza. Ludovico, il giorno seguente, espone orgoglioso il lenzuolo il lenzuolo macchiato di sangue della vergine Violante: la loro vita sarà prospera e felice, allietata dalla nascita della loro unica figlia Beatrice.

Bôrg

Mörettad’la

È l'anno 1344. Ad Alba sono in corso i festeggia menti della Giostra delle Cento torri; Ludovico Guglielmo de' Braida, giovane rampollo di nobi le casata, vince il premio nel gioco della quinta na e nel tiro con la balestra. Come di consueto il vincitore deve omaggiare del suo trofeo una dama scelta tra gli spettatori: lo sguardo di Lu dovico si posa sul viso della bella e giovane Violante, nipote del Marchese di Busca, feudatario del castello di Mango, ed è subito amore. E così il 28 maggio dell'Anno domini 1345 si celebrano le nozze alla presenza del popolo.

37

Giostra delle Cento Torri

Nel marzo 1305, Rainaldo Di Letto, siniscalco di Carlo II d’Angiò, giunse in Piemonte con 100 cavalieri e 200 balestrieri. Arrivò in Alba e qui, i Comuni di Alba, Cherasco, Savigliano e Mondovì rinnova rono fedeltà al re Carlo II d’Angiò.

Bôrg del TesorediPatin

Alla morte di Carlo d’Angiò subentrò il figlio Rober to d’Angiò, che nel 1343 morì senza eredi, e, il re gno passò alla nipote Giovanna.

38

Giovanna, alla tenera età di 16 anni fu data in spo sa ad Andrea anch’egli della casa d’Angiò. La cerimonia nuziale fu celebrata dal vescovo alla presenza di tutte le corti alleate al casato dei d’Angiò.

Fu un matrimonio sobrio, ma non senza sorprese. Lo sposo Andrea, infatti, sapendo di dover parti re per altre terre, ed essendo alquanto geloso, si premunì che durante la funzione nuziale la sposa Giovanna indossasse la cintura di castità, la quale, avrebbe garantito la purezza della sposa fino al rientro dello sposo Andrea.

La chiave della cintura fu custodita in un luogo nascosto nelle segrete del castello.

Di lì a poco, il nuovo siniscalco della Regina Gio vanna, un certo D’Agoult, su consiglio dei Falletti e dei Chieresi, marciò contro Alba, ma questa è un’altra storia e un’altra guerra.

Pochi anni dopo, scese in Italia, Enrico di Lussem burgo, il quale da principio, usò riguardo verso Carlo II d’Angiò, ma ben presto lo scontro fu inevi tabile. Nel 1313 scoppiò una guerra fra i due, ma queste terre di Piemonte erano contese, non solo dai due sovrani, ma anche dai Savoia, gli Acaja e dal Marchesato di Saluzzo, e tra tutti, come sempre accade nei conflitti, le sofferenze a danno della popolazione furono atroci e perdurarono per tutto il periodo del regno angioino.

V.Sede:NelloPresidente:DelGiaccoAlbaLuigiParuzza30

Tra terre contese e cinture di castità

39

Rane fu colpito dal crudele morbo. Sopraggiunse la febbre, persistente, accompagnata dalla com parsa di bubboni nella regione inguinale. Neppure le suppliche a Dio delle dame avevano potuto tenere lontana la nefasta sorte per Tan credi. Il giovane chiuse gli occhi per sempre nel pomeriggio del 2 ottobre del 1347 accompagna to dagli strazi delle donne. Impedire il diffondersi dell’epidemia tra i poveri che rappresentavano la maggioranza della popolazione era di vitale importanza. Così ad est della città si allestì il lazza retto. I medici capirono infatti che l’isolamento era uno dei pochi modi per contrastare l’epidemia di peste. A tutti era garantita la sicurezza, l’attenzio ne che ogni malato meritava di ricevere e come ultimo un posto dove poter morire in pace. Nes suno era sicuro. La peste decimò la popolazione.

1347: l’anno della peste nera

Anno domini 1347: un contagio mortale si diffonde per paesi, campagne, città. Su tutti si posa un’oscura minaccia di morte. Nel 1347 la peste aveva raggiunto Costantinopoli e da lì quasi tutti i porti del Mediterraneo. Così dalla città di Caffa, con alcune imbarcazioni cariche di spezie d’orien te si raggiunse Genova. I marinai affetti dalla mici diale malattia attraverso le particelle di espettorato, cariche di germi, trasmisero il contagio. In breve tempo il morbo si diffuse anche nel resto dell’Italia e, attraverso la via del sale, giunse fino al Marche sato dei Falletti. La catastrofica epidemia si propagò anche nella città di Alba. Ovunque pianti e la menti. Fin dall’inizio la peste strappò via, nell’arco di pochi giorni, eminenti personalità, giudici e fun zionari, medici, religiosi e componenti del popolo. Anche Tancredi de Pallidi, signore del Borgo delle

(c/o Mattatoio)

40

BôrgRanedelle

C.soSede:BeppePresidente:FauziaAlbaCoppino

41

Sede: Alba Via Macrino

Christine de Pizan (o Cristina da Pizzano), nata in Italia, fu educata alle lettere e alle scienze dal padre, prima docente di medicina e astrono mia all’università di Bologna, poi consigliere del re Carlo V alla corte di Parigi, dove si stabilì con la famiglia. La sfortuna di essere nata donna nel medioevo, viene compensata dal padre Tom maso, che le garantisce un’istruzione pari se non superiore a quella dei due fratelli. Le morti ravvi cinate del padre e del giovane e amato marito la lasciano senza mezzi e con figli piccoli da cre scere. Costretta dunque, come lei dice , a “diven tare uomo”, mette a frutto la sua cultura e le sue capacità: diviene la prima scrittrice della storia in grado di provvedere con il suo lavoro alla famiglia, conquistandosi un ruolo sociale e intellettuale di prestigio. É l’inverno che segna il passaggio tra il 1404 e il 1405 quando si imbatte nell’ennesimo trattato che crede di poter dimostrare la natura viziosa e malvagia del genere femminile. Si tratta delle Lamentazioni di Mateolo; ma prima di questo ha letto almeno altri due libri – Sulle donne famo se, di Giovanni Boccaccio e il Roman de la Rose di Jean de Meung che teorizzavano improbabili difetti congeniti nel genere femminile. Malinconia, intemperanza, incertezza, volontà di seduzione le principali e inevitabili caratteristiche femminili che alterano la salute maschile. Christine non ci sta. “Sembrano tutti parlare con la stessa bocca, tutti d’accordo nella medesima conclusione, che il comportamento delle donne è incline ad ogni tipo di vizio” (La Città Delle Dame, 1404) Da un sen timento di ingiustizia e rivalsa nasce la Città delle Dame. Guidata da tre figure allegoriche Ragio ne, Giustizia e Rettitudine - Christine è chiamata a costruire una vera e propria città dove abiteranno solo donne: donne valorose che con i loro esempi contrasteranno i tanti argomenti misogini e odiosi che da sempre animano filosofi e scrittori (ovvia mente uomini). Cristina nei suoi scritti introduce un

Presidente :

BôrgSanMartin

42

tema assolutamente originale, senz’altro rivoluzio nario: uomo e donna sono pari “per natura” quanto a capacità intellettuali. Soltanto l’educazione , il ruolo sociale e le circostanze fanno la differenza avvantaggiando nella vita l’uomo e relegando la donna in secondo piano. La Città delle Dame è un luogo fantastico e fortificato, dove le donne di ogni tempo possono trovare rifugio e conforto. Nella città confluiscono quelle figure che la tra dizione ha descritto come esempio di vizi, che la scrittrice riabilita sottolineandone la grandezza e nobiltà di spirito. E’ un libro sulle donne che hanno fatto la storia: regine, guerriere, artiste, inventrici, scrittrici, scienziate, indovine, martiri, donne che hanno amato, lottato, pensato.

La Città delle dame

Paola Marano

Quest’anno il Borgo Santa Barbara prenderà spunto da un episodio della storia locale, l’acquisizione dei territori di Barolo e Volta da parte di Giacomo Melchiotto Falletti dal Comune di Alba (1277), per mettere in scena una rappresentazione incentra ta sul denaro, e sulla figura dei “banchieri”.

La nostra scena metterà in evidenza l’ascesa vertiginosa di Giacomo Melchiotto Falletti orgoglioso di essersi fatto da sé, l’angoscia e la disgrazia di chi non riusciva a saldare i propri debiti, il miope disprezzo da parte dei nobili d’antica stirpe per questi nuovi borghesi, che iniziavano allora a porre le basi di un grande potere.

Giacomo Falletti acquista Barolo

I Falletti infatti non erano di lignaggio nobile, ma appartenevano alla classe dei mercanti, ed erano specializzati soprattutto nel settore del prestito e del cambio di denaro ad interesse. Le origini di questa famiglia sono incerte, ma la loro presenza è documentata, oltre che ad Alba ed Asti, anche a Genova, a Firenze, in Francia, a Tunisi, nelle Fian dre, quindi il loro mercato era davvero fiorente e internazionale; nel corso del Trecento arrivarono a controllare una cinquantina di feudi piemontesi.

I Falletti erano, come in genere sono i mercanti, gente accorta: fecero matrimoni in grado di met terli in relazione con famiglie potenti, si schiera-

Sede:Presidente:AdeleDroccoAlba-Casa Piccoli C.so Enotria (interno cortile)

rono con i guelfi o coi ghibellini a seconda della convenienza, prestarono denaro a signori, comunità ed enti monastici che poi, per saldare i loro debiti, si trovavano costretti a rinunciare a castelli, beni e diritti signorili. Fu proprio ciò che successe per Barolo: il Comune di Alba lo cedette a com pensazione di un prestito, e Giacomo Melchiotto, mercante, si ritrovò signore. Nel 1307 tale acquisto si trasformerà in vero e proprio feudo, con l’inve stitura da parte di Carlo II d’Angiò, e dunque la nascita di quel “patto” di fedeltà/protezione che il feudo significava.

44 BôrgBarbaraSanta

45

Presidente :

Nell’anno del Signore 1213 frate Francesco d’Assisi, per compiere la sua missione di religione e amore tra le genti del suo secolo, lasciò la dolce Umbria e si incamminò con i suoi frates lungo il tracciato della via Francigena. Vestito di sacco, cinto di cor da, raso il capo e nudo il piede, attraversò anche le Langhe, mendicando e predicando luogo per luogo sulla Magistra Langarum, la strada che univa Savona ad Asti, fondando i conventi francescani di Cairo, Cortemilia e Alba. Nella città dalle cento torri venne accolto dal Vescovo Bonifacio II del Carret to. Al suo passaggio lasciò, in chi ebbe la gioia e il privilegio di incontrarlo, un messaggio nuovo e rivo luzionario per il suo tempo, ma attuale e potente ancora oggi, una professione di amore fra l’uomo e il mondo profondamente distante dal disprezzo e dalla disperazione della vita terrena, segnata dal peccato e dalla sofferenza, tipico del concetto re ligioso medioevale. San Francesco aveva scelto di vivere serenamente in fraternità, umiltà e povertà, ispirandosi all’esempio di Cristo, dedicandosi soprattutto ai minores, gli ultimi, contrariamente alla Chiesa di Roma che aveva sempre predicato il do vere di aiutare i poveri, ma non si era mai privata delle sue ricchezze. Frate Francesco invece, figlio ed erede di un ricco mercante, si era spogliato dei

Ines ViaSede:ManisseroAlbaMandelli,5

propri beni rendendoli al padre e nelle sue predicazioni esortava le persone a comportarsi con amore ricercando Dio in tutte le Sue creature. Gli scritti ori ginali di San Francesco d’Assisi giunti fino a noi sono molto pochi. Tra essi, il Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole, scritto in seguito a una visione divina dopo una notte di forti sofferenze, è conside rato il primo documento in lingua volgare umbra. San Francesco vi esprime un grande amore per Dio e per lo splendore di tutto il Creato che include anche momenti che l’uomo considera negativi, come il dolore e la morte. Dio è un mistero, che non può essere compreso, ma solo lodato attraverso le cose visibili da lui create. Amando tutto il Creato si ama Dio. Anche l’uomo è una creatura di Dio, come tutti i fenomeni della natura: il Sole, il Vento e il Fuoco sono suoi fratelli, l’Acqua e la Luna e le Stelle del Cielo, sorelle, la Terra è la madre che nutre e che si prende cura degli uomini con i suoi frutti. Il Borgo San Lorenzo racconta il messaggio di amore di San Francesco, e la beatitudine che esso porta nell’animo delle genti che lo incontrano nel proprio cuore celebrando la vita in una lode gioiosa a Dio e a tutte le sue Creature, poichè solo nell’Amore e nella Bellezza ristoratrice della Natura, l’umanità può aspirare a trovare la propria significazione.

46

San Francesco e il Cantico delle Creature

BôrgLôrenssSan

47

Ma l'intervento dell'arcangelo Michele, intervenu to nel conflitto riportò ordine nel caos, con la sua

spada risparmiò Satana obbligandolo a precipitare sotto terra nel fuoco eterno e rendendolo Re degli Inferi.

Nell'iconografia e nei manoscritti giunti fino a noi dal Medioevo, gli Angeli in cielo ed i Demoni nell'inferno, vengono riconosciuti come rappre sentanti di due possibilità di comportamento per il genere umano, il Sommo Poeta ne evidenzia le peculiarità nella Divina Commedia (1306-1321).

In una lotta eterna, nell'alternanza tra tenebre e luce, essi continuano ancor oggi ad essere anta gonisti nella storia dell'umanità.

Fin dalla notte dei tempi e a memoria d'uomo, due elementi sono sempre esistiti e contrapposti: il Bene e il Male, i Buoni e i Cattivi.

Ogni giorno, ognuno di noi ha un compito da svolgere, scegliere da che parte stare, con la propria coscienza riconoscere le mille forme in cui si manifestano il bene ed il male ed agire seguendo la strada che ha scelto, con la consapevolezza che in quella scelta resta coinvolta l'umanità stessa. La rappresentazione narra ieri, oggi e domani, il passato ed il futuro. Gli angeli e i demoni sono tra noi e... continuano a lottare!

Presidente : Carla Vaschetto Sede: Alba - Casa Piccoli C.so Enotria (interno cortile)

48

BôrgSantaRosalia

“Angeli e demoni”

L'uno,il male, capace di scatenare crimini atroci, guerre e carestie, pestilenze e morti.

L'altro, il bene, impegnato con la lungimiranza, l'amore, la comprensione e la pacatezza, a contrastarlo, nella ricerca e l'insegnamento perpetuo della pace.

La storia ci narra che ci fu una drammatica bat taglia nei cieli, uno scontro titanico tra angeli in cui uno di essi, credendosi importante quanto Dio, cercò coi suoi seguaci di prenderne il posto.

49

Giostra delle Cento Torri50 Foto del passato... SERRE A LavorazioneTUNNELferro Specializzazione in agricoltura, fieno ed altro SERRE NOVARINO Fraz. San Grato, 96 - 12040 Monteu Roero (CN) tel./fax 0173.99131 • novarinoluciano@alice.it Serre ricovero fieno e attrezzi Serre a tunnel per orto e professionali, stand o su misura Serre ricovero automezzi ideali per auto, camper e macchine agricole Coperture personalizzate www.serrenovarino.com NOVARINO LORENA

TECNOCEMENTEDIL: DAL 1974 PALI E ACCESSORI PER VIGNETI

antonelli studio

La vigna ben curata dà buoni frutti: lo abbiamo imparato operando sul campo, al anco dei viticoltori. Tecnocementedil è il punto di riferimento nel settore delle tecnologie per l’impianto e la gestione dei vigneti : forniamo una vasta gamma di pali e accessori, eseguiamo la messa in posa, garantiamo assistenza completa. Monforte D’Alba (Cn) 0173.787101 info@tecnocementedil.it www.tecnocementedil.it seguici su

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.