Il Romanista del 31 maggio 2025

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Habemus Papam L’incontro a Firenze ha portato alla fumata bianca: Gian Piero Gasperini sarà il prossimo allenatore della Roma. Inutili il tentativo della Juventus, respinto sul nascere, e la mozione degli affetti dei tifosi atalantini. Pronto un triennale

Valdarchi

lla fine la fumata bianca è arrivata. Il Conclave romanista, quello riunitosi l’altro ieri a Firenze, con i Friedkin, Ghisolfi e Ranieri presenti, ha partorito la decisione: Gasperini sarà il prossimo allenatore della Roma. Pag 2-3

COGITO ERGO SUD IL GIORNO DOPO

Tonino Cagnucci

Oggi è il giorno dopo che non è mai arrivato. Oggi, 31 maggio, è il domani che aspettiamo dal 30 maggio 1984. Budapest avrebbe dovuto essere il nostro Dopo Storia, ma non è iniziato.

IL PROSSIMO ALLENATORE

GASP-ROMA CI SIAMO, OGGI VIA DALLA DEA

Habemus Papam È fatta per Gasperini a Trigoria, vano il tentativo della Juve. Presto l’annuncio, accordo triennale

Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu

Alla fine la fumata bianca è arrivata. Il Conclave romanista, quello riunitosi l’altro ieri a Firenze, con i Friedkin, Ghisolfi e Ranieri presenti, ha partorito la decisione più attesa a queste latitudini: Gian Piero Gasperini sarà il prossimo allenatore della Roma. Inutile il tentativo, tardivo e neanche così troppo determinato, della Juventus, che non considerava Gasp come reale priorità ma, scottata dal caso Conte e dalla sua permanenza al Napoli, aveva tentato nelle ultime ore un’azione di disturbo. La strada che porterà Gasperini a Trigoria, però, ormai era tracciata da tempo e quindi nessun passo indietro. La fiducia nel lieto fine, al Fulvio Bernardini, non è mai venuta meno, supportata dalle sensazioni

NESSUN CAMBIO DI ROTTA

DOPO

L’INCONTRO A FIRENZE:

GIAN PIERO

HA SCELTO LA ROMA

dopo il meeting fiorentino al Collegio alla Querce. Perché allora questa attesa prolungata? Nessun tentennamento da parte di Gian Piero, ma la necessità di avere a disposizione ancora 48 ore (che scadranno oggi) per formalizzare il suo addio all’Atalanta. Un divorzio, quello con la Dea, che arriverà dopo nove stagioni di successi, ma con qualche frizione di troppo. I rapporti tra l’allenatore e la parte americana del club sono incrinati ormai da tempo (Pagliuca, ad esempio, non si è presentato alla riunione plenaria di inizio settimana a Zingonia), ma anche quelli con la famiglia Percassi nelle ultime ore si sono complicati.

Colpa soprattutto del viaggio a Firenze di Gasperini non autorizzato da parte della Dea, nonostante l’intenzione da parte dell’allenatore di Grugliasco di lasciare l’Atalanta, un’intenzione esplicitata nel sopra citato colloquio a Zingonia con la

CONTRATTO DA 5 MILIONI

PIÙ BONUS

A STAGIONE, RANIERI

HA SCELTO

IL SUO EREDE

AL TRONO

società e la dirigenza. Nessun problema di progettazione del mercato con il ds D’Amico, ma semplice voglia da parte di Gasp di cambiare aria e provare una nuova sfida. Al di là degli umori delle parti in causa, il divorzio tra Gian Piero e l’Atalanta sarà ufficializzato nelle prossime ore, probabilmente già nella giornata di oggi, nonostante la mozione degli affetti tentata ieri dal tifo bergamasco che ha chiesto, con striscioni e corteo, la permanenza dell’allenatore, contestando

al tempo stesso la proprietà bergamasca. In serata, sotto la sede dei Percassi, si sono riuniti diversi tifosi della Dea, esponendo uno striscione che lascia poco spazio all’immaginazione: «Gasperini deve restare... “Fate i bravi”». Un altro tentativo a vuoto, come quello della Juve. Giusto il tempo di limare alcuni dettagli burocratici (l’accordo ancora in essere ha come scadenza giugno 2026), poi Gasperini sarà libero di viaggiare verso la Capitale (forse già oggi) e porrà

la firma sul suo nuovo contratto da allenatore della Roma.

Un accordo, quello tra Friedkin e Gasperini, impostato da tempo, grazie al lavoro dell’accoppiata Ranieri-Ghisolfi, che aveva già avuto almeno un paio di colloqui con il tecnico piemontese nei mesi scorsi, prima della decisiva accelerata di questa settimana. Il contratto, di cui difficilmente verranno svelati i dettagli, dovrebbe essere di durata triennale, con un ingaggio di circa 4,5 milioni netti a stagione, più bo-

A BERGAMO I TIFOSI

GLI HANNO

CHIESTO

DI RESTARE, MA NELLE

PROSSIME ORE CI SARÀ L’ADDIO

nus. La Roma, quindi, si appresta a vivere un nuovo progetto pluriennale, nella speranza che questa volta (a differenza di quanto fatto con Mourinho prima e De Rossi poi) la società abbia la determinazione di portarlo fino in fondo. Ranieri, in questo senso, sarà il garante, avendo scelto lui Gasperini come suo erede al trono. Si conclude così la telenovela sul prossimo allenatore giallorosso. Gasperini-Roma è un matrimonio che s’ha da fare. ■

PORTIERE In programma la terza

Tra i temi più importanti per il futuro della Roma, dopo quello della scelta del nuovo allenatore, resta sicuramente il rinnovo del contratto di Mile Svilar. Tanta carne al fuoco, soprattutto tanta preoccupazione dei tifosi giallorossi per il numero 99, premiato come miglior portiere della stagione in Serie A. Una frenesia che però non è mai stata condivisa dallo stesso Mile, quantomeno nelle uscite pubbliche: l’estremo difensore ha sempre predicato calma in vista del prolungamento - e conseguente adeguamento - di contratto e stipendio. La necessità di ripartire dall’MVP della stagione giallorossa, la paura che le grandi squadre europee possano bussare alle porte della società per provare a portar via Svilar dalla Capitale. E tutto questo si è ritratto nella voce del popolo romanista sui social, soprattutto nelle ultime settimane.

Tra domanda e offerta

La premessa è d’obbligo: l’in-

Qui a fianco, Gian Piero Gasperini (67 anni), prossimo allenatore della

Roma. A sinistra, in grande, l’abbraccio tra Gasp e Claudio Ranieri, in occasione di Atalanta-Roma 2-1, del 12 maggio scorso

MANCINI

Qui sotto, a sinistra, lo striscione dei tifosi dell’Atalanta esposto ieri sera fuori la sede dei Percassi IL ROMANISTA

Tammy o no? Ora si studia l’operazione Krstovic

Le ultime Il Milan al lavoro per Abraham Nikola al vaglio di Ranieri e Gasperini

Iacopo Mirabella iacopo.mirabella@ilromanista.eu

Nella Capitale il popolo giallorosso sta vivendo giorni di attesa, ma nel mentre tra le mura di Trigoria Florent Ghisolfi e Claudio Ranieri sono al lavoro per la iniziare a pianificare la sessione estiva di mercato. Il tempo passa e Gian Piero Gasperini a breve darà la sua risposta definitiva alla Roma, ma dal quartier generale giallorosso filtra ottimismo sulla fumata bianca e per questo il focus è proiettato anche sul mercato.

Rebus Tammy Se per il passaggio definitivo di Saelemaekers alla Roma è arrivata la fumata nera (dopo il colloquio tra Ghisolfi e Tare a Casa Milan), per la permanenza in rossonero di Abraham c’è ancora qualche piccola speranza. Igli Tare e la dirigenza del Milan sono al lavoro per studiare una strategia per provare a trattenere l’inglese che sta valutando i vari scenari: ritorno nella Capitale o permanenza a Milano?

tenzione collettiva è quella di continuare insieme. La Roma vuole tenere Svilar, Mile vuole rimanere ancora a lungo tra i pali giallorossi. Dunque, la trattativa per il rinnovo prosegue: dopo le prime due offerte

(l’ultima intorno ai 2,5 di euro a stagione) che hanno avuto esito negativo, la dirigenza romanista è pronta ad effettuare la terza proposta di contratto all’entourage del portiere. La richiesta resta sui 3,5 milioni netti più bonus: tante le squadre interessate, ma il club conta di concludere la trattativa entro la fine del mese di giugno.

La voce dei tifosi Romanisti Ci sarà ancora da aspettare prima delle fumata bianca, anche se i romanisti sui social sono sempre più impazienti: lo dimostrano gli oltre 200 commenti sotto il video condiviso dalla Roma su Instagram e X, con protagonisti proprio Mile Svilar e Pierluigi Gollini. I due portieri si sono sfidati nel minigioco “indovina il compagno di squadra”, ma le risposte degli utenti non seguono propriamente il tema del video. Sotto i due post pubblicati sui social, un vero e proprio tsunami di commenti, tra i «rinnovatelo a vita!» e «non ce la facciamo più ad attendere!». ■

L’opzione di un ulteriore prestito non è nei piani e per questo l’unica strada percorribile è quella dell’acquisto a titolo definitivo, con la Roma che attende una prima offerta dal Milan per iniziare a valutare l’eventuale cessione e iniziare una vera e propria trattativa. Al momento non si può escludere il suo ritorno nella Ca-

pitale anche e soprattutto se dovesse essere Gian Piero Gasperini a sedersi sulla panchina della Roma. Il tecnico, dopo l’infortunio di Scamacca la scorsa estate, aveva sondato il terreno per portare Abraham all’Atalanta, ma alla fine la scelta è ricaduta su Retegui.

Sorpresa in A Nikola Krstovic è uno dei calciatori che ha sorpreso maggiormente in questo campionato, diventando il giocatore che ha effettuato più tiri dell’intera Serie A: 137. Considerando i top 5 campionati europei è terzo dietro a Mbappé (161) e Yamal (144). L’interesse per Krstovic nasce esattamente il 28 marzo - giorno prima della sfida tra Roma e Lecce - dove Ranieri e Gasperini si erano confrontati proprio sulla punta montenegrina, osservato speciale nel match del Via del Mare. Al momento non è stata avviata nessuna trattativa ma è un profilo che piace molto. Ndicka ha attirato l’attenzione di molti club, tra cui l’Arsenal. Secondo alcuni portali inglese l’ivoriano avrebbe declinato un’offerta dei Gunners. ■

GASPERINI VOLEVA PORTARE L’INGLESE A BERGAMO LA SCORSA ESTATE. NDICKA RIFIUTA L’OFFERTA DELL’ARSENAL

Tammy Abraham, centravanti inglese di proprietà
Lorenzo Paielli

radioromanista.it/app

PRIME VOLTE ROMANE

IN TRE CON LA COPPA

I nuovi inizi La Roma comincerà la prossima stagione con un allenatore che sarà arrivato in estate

Dal 1980 ad oggi solo Mou, Liedholm e Bianchi hanno vinto un trofeo. A Garcia il miglior piazzamento

Davide Fidanza davide.fidanza@ilromanista.eu

Le prime volte non si dimenticano mai. O quasi. Il prossimo anno la Roma inizierà la stagione ancora una volta con un nuovo allenatore, sperando che il percorso che si sia intrapreso possa essere il più lungo e fruttuoso possibile. Sono tanti i tecnici che si sono avvicendati sulla panchina romanista negli ultimi anni e il primo, per molti, è stato particolarmente complicato. Altri invece sono riusciti a lasciare il segno sin dal principio, proprio come fatto da Mourinho con la vittoria della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022.

Le prime volte

Sono pochi gli allenatori che nel primo anno di Roma sono stati in grado di alzare al cielo un trofeo: nel 1961-1962 Luis Antonio Carniglia al suo primo anno sulla panchina giallorossa alzava al cielo la Coppa Delle Fiere. Si trattava dell’edizione giocatasi nel 60-61 ma la finale venne disputata ad inizio 196-1962 con lui in panchina. Il primo torneo disputato interamente e vinto al primo anno da allenatore romanista lo ottenne Juan Carlos Lorenzo, con il successo in Coppa Italia nel 19641965. Nel 1968-1969 fu il turno di Herrera, ancora con una Coppa Italia, e nel 1990-1991 ci riusciva anche Ottavio Bianchi con la stessa competizione. In quell’annata i giallorossi raggiunsero anche la finale di Coppa Uefa, persa purtroppo contro l’Inter. Nel mezzo in realtà andrebbe inserito anche Liedholm. Nel 1979-1980 conquistava la Coppa Italia al primo anno, anche se lo svedese aveva già allenato i giallorossi dal 1973 al 1977. L’ultimo allenatore in ordine cronologico capace di alzare al cielo un trofeo al suo primo anno a Roma infine è stato proprio José Mourinho con la vittoria in Conference League nel 2022. La speranza è che il nuovo tecnico romanista, indipendentemente da chi esso sia, possa essere il nome nuovo da inserire all’interno di questa lista.

Inizi turbolenti

Se elencare la lista di allenatori vincenti alla prima stagione romanista è stato semplice essendosi trattato solamente di pochi tecnici, fare un elenco delle prime annate turbolenti rischierebbe di diventare impegnativo. Per semplificarci il compito, ne ricorderemo giusto alcune: nel 1992-1993 Boskov arrivava decimo al suo esordio sulla panchina giallorossa, nel 1993-1994 Mazzone arrivava settimo, nel 1996-

1997 Bianchi veniva esonerato, nel 1990-2000 Capello si piazzava al quinto posto, nel 2004-2005 vennero cambiati ben 4 allenatori mentre nel 2011-2012 Luis Enrique arrivò settimo. Negli ultimi anni poi quinto posto per Fonseca e sesto per Mournho condito però con la Conference League.

Buone partenze Non sono state frequentissime, ma ci sono state anche delle buone partenze che però non hanno portato alla conquista di qualche trofeo. Nel nostro passato recente basti pensare al secondo posto ottenuto da Garcia o al terzo conseguito da Di Francesco che nello stesso anno raggiungeva la semifinale di Champions League. Andando più indietro, il primo anno di Zeman nel 1997-1998 non fu malaccio con i giallorossi che raggiunsero il quarto posto

PIOLI È L’IDEA JUVE

#ROMANISTAGRAM

DEA IN CONFUSIONE

Le ultime Sarri, Motta e Palladino i nomi caldi a Bergamo

Martina Stella martina.stella@ilromanista.eu

Il domino degli allenatori in Serie A sta per cominciare. La Juventus non può più aspettare al tavolo delle big, con Napoli e Milan già sicure di Conte ed Allegri. Idem per l’Atalanta costretta alle corse dell’ultimo minuto con il terremoto Gasperini. Ed intanto la Lazio è alla finestra.

guida del club. Altro nome da tenere d’occhio per la panchina della Juve, ma non solo, è quello di Stefano Pioli, attualmente alla guida dell’Al Nassr di Ronaldo. Il nome non entusiasma i tifosi, eppure ha giocato per tre anni nella Juventus dal 1984 al 1987, ed ha vinto un campionato con il Milan solo qualche anno fa.

te invece le reali motivazioni che hanno portato Palladino a rassegnare le sue dimissioni dal club Viola, cosa che sta cercando di capire anche la stessa Fiorentina, ma la decisione ormai sembra presa e praticamente irrevocabile. Da qui anche le ipotesi relative all’Atalanta e al Torino, che sono alla ricerca del nuovo allenatoreNon solo Torino a Atalanta però. Secondo le ultime informazioni raccolte ci potrebbe essere anche la Lazio sulle tracce dello stesso Palladino, visto che Sarri ha ascoltato le proposte di Lotito, mettendo momentaneamente in stand-by il possibile ritorno a Formello. I biancocelesti sembrano sempre più convinti nel liquidare Baroni, che potrebbe inoltre diventare un’ipotesi concreta proprio per la Fiorentina di Pradè caduta anche lei nel girone di quei club costretti alla “reazione” e non alla pianificazione. ■ PANCHINE BOLLENTI

Situazione complessa per la Juve Va da sé che un grande club non può farsi trovare impreparato ma qualcosa in casa bianconera non sta andando per il verso giusto. Una a prima soluzione si trova già alla Continassa, ed è Igor Tudor: il tecnico croato, “richiamato” all’ordine dal suo agente dopo le dichiarazioni di Venezia, ha mostrato di avere le spalle abbastanza larghe per restare alla

PRIMAVERA

Terremoto in casa Atalanta Intanto, la panchina dell’Atalanta avrà un nuovo volto dopo 9 anni: l’eredità di Gasperini potrebbe essere raccolta da uno tra Thiago Motta, Palladino o addirittura da Maurizio Sarri. La famiglia Percassi, però, non ha ancora parlato ufficialmente con nessuno dei tre allenatori, dovendo “separarsi” in maniera definitiva da Gian Piero sempre più vicino alla Roma ma con un contratto ancora in essere fino al 2026. Ancora è presto per capire quali siano sta-

Da Marin a Misitano, quanti addii in estate

Ripartire con tanti addii. A questo dovrà far fronte la Roma Primavera in estate. Tra un rinnovo mancato e l’altro, la lista dei partenti non è lunga, tantomeno corta. Il primo è Renato Marin, formidabile portiere classe 2006 diretto verso Parigi: il contratto è già stato firmato e giocherà le sue carte al Paris Saint-Germain, dopo il mancato accordo per il prolungamento con la Roma. Una grossa perdita: uno tra i migliori prospetti degli ultimi anni. Ma le partenze nei reparti arretrati, quali porta e difesa, non finiscono qui. C’è Lovro Golic, centrale del 2006, anche lui in scadenza e più vicino all’addio

che alla permanenza. Così come Sergej Levak, mezzala di quantità e fisicità sempre classe 2006, diretto verso l’Inter al termine del contratto. Non più in essere dal 30 giugno prossimo. Altro neraz-

zurro sarà Giulio Misitano, diretto però all’Atalanta. Il centravanti del 2005 ha già salutato la Roma e il tecnico Falsini sui social. Un “grazie” particolarmente sentito. Blindati e attenzionati Dall’altro lato, malgrado i mancati esordi nel 2024-25 (cosa che non accadeva da ben 27 anni), la Roma non distoglie l’attenzione dai suoi giovani. Negli scorsi mesi sono arrivati i rinnovi del 2005 Marazzotti e dei due 2006 Mannini e Romano. Graziani, altro ventenne, è sotto l’osservazione di Ghisolfi. Sfruttare le risorse sarà fondamentale. ■ SC

Stefano Pioli, nella Saudi Pro League durante la sfida tra Al-Nassr e Al-Fateh GETTY IMAGES
Marin, portiere diretto verso il Psg GETTY IMAGES
Momenti di svago per Alexis Saelemaekers, in attesa delle gare da disputare col Belgio. Sulle sue storie, l’esterno condivide un video in cui si diverte in un incontro di boxe amichevole
Eldor Shomurodov si avvicina alla sfida contro gli Emirati Arabi Uniti. Ecco lo scatto condiviso durante il ritiro con l’Uzbekistan

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