Il Romanista del 31 agosto 2025

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Pisa-Roma 0-1 Sì! Arriva la seconda vittoria su due gare della Roma di Gasperini. Vinciamo all’Arena Garibaldi dopo un primo tempo non brillante, ma grazie a una ripresa dominata. I 3 punti ce li porta un gol di Soulé. Koné straripante, Dybala la luce. Come questa squadra che vince e lotta

SOULÉ MANICHE

PAULO CAMBIA MARCIA ALLA ROMA Pastore Pag 5

Domenica 31 agosto

LA PARTITA

ENTRA PAULO ESCE IL PISA SEGNA SOULÉ

Seconda vittoria Primo tempo di sofferenza, ci salva Svilar

Dybala cambia il ritmo, Mati segna due volte: uno annullato

Pisa 0

Roma 1

Pisa (3-4-2-1)

Semper 5,5; Canestrelli 6, Caracciolo 6, Lusuardi 6 (19’ st Calabresi 6,5); Touré 6, Marin 6 (38’ st Stengs s.v.), Aebischer 6, Angori 6 (38’ st Leris s.v.); Moreo 5,5 (19’ st Nzola 5), Tramoni 5,5 (19’ st Cuadrado 5); Meister 6

N.e.: Andrade, Scuffet, Hojholt, Akinsamiro, Buffon, Piccinini, Maucci, Mdambi, Durmush

Allenatore: Gilardino 6

Roma (3-4-2-1)

Svilar 6,5; Hermoso 6,5 (37’ st Celik 6), Mancini 6, Ndicka 6; Wesley 6, Cristante 6, Koné 7, Angeliño 6 (46’ st Rensch s.v.); Soulé 7,5 (46’ st El Aynaoui s.v.), El Shaarawy 6 (1’ st Dybala); Ferguson 6,5 (28’ st Dovbyk 5,5)

N.e.: Vasquez, Zelezny, Pellegrini, Baldanzi, Pisilli, Arena, Ghilardi Allenatore: Gasperini 6,5

Rete: 10’ st Soulé

Arbitro: Collu (Cecconi-Rossi) 6. Var: Meraviglia

Note: spettatori 12.000 circa (di cui 1100 romanisti). Recupero: 1’ + 5’. Ammoniti: Marin, Ferguson, Meister per gioco scorretto

Daniele Lo Monaco daniele.lomonaco@ilromanista.eu

Due partite, due gol, sei punti. La Roma di Gasperini sembra la Roma di Ranieri, ottiene il massimo risultato col massimo sforzo, perché non esistono più partite facili, neanche con le neopromosse, e lo sa bene anche il Napoli campione d’Italia che dopo una giornata e mezza di campionato condivide il primo posto in classifica (dopo aver battuto il Cagliari con un gol al quinto dei cinque minuti di recupero) proprio con la Roma e con la sorpresa Cremonese, a proposito di neofite. Oggi potrebbero affiancarsi anche Inter e Juventus, ma insomma è importante star lì, ora che c’è la sosta per la Nazionale e ora che chiude il mercato, sperando arrivi l’acquisto in attacco che Gasperini sta aspettando. Nel frattempo anche il Pisa è stato battuto, stavolta il gol nel secondo tempo è stato di Soulé, dopo che l’ingresso di Dybala ha cambiato il volto alla partita.

STESSA FORMAZIONE

INIZIALE

DELLA PRIMA

GIORNATA, ELSHA POCO

BRILLANTE, ESCE DOPO

L’INTERVALLO

Ma la Roma ha vinto da grande squadra, soffrendo un paio di ripartenze ad inizio gara, risolte da Svilar, poi crescendo nel tempo, imponendosi anche di fronte a certe incertezze dell’arbitro, dominando gli avversari ad inizio ripresa dopo l’ingresso di Paulino, e infine gestendo il finale. Nel primo tempo la partita è stata complicatissima per via della strabordante fisicità con cui Gilardino ha impostato questo Pisa, reduce (con un altro allenatore, Inzaghi) dalla bellissima cavalcata della promozione dalla B. A quella squadra già strutturata (con i vari Canestrelli, Caracciolo, Marin, Touré e Moreo, tutti tra i 180 e i 190 cm) si sono aggiunti altre pertiche come Aebischer e giganti come i ventunenni Lusuardi (brasiliano di 190 cm) e Meister (danese di 192 cm). Così, con spallate e buone giocate, Gilardino si è tolto lo sfizio alla prima giornata di strappare un punto sul campo dell’Atalanta di Juric e ieri si è messo di nuovo a specchio contro la Roma di Gasperini: così nel confronto tra 3421 si sono trovati in contrapposizione nei dieci duelli disegnati sul campo i tre attaccanti romanisti Soulé, Ferguson ed El Shaarawy contro i tre centrali (da sinistra) Lusuardi, Caracciolo e Canestrelli, le due linee da quattro in mezzo con Wesley contro Angori, Cristante contro Aebischer, Koné contro Marin (l’unico duello con mismatch fisico a vantaggio romanista) e Angeliño contro Touré, e poi, dietro, il confermatissimo Hermoso se l’è vista con Tramoni, Mancini ha avuto il suo da fare contro Meister e Ndicka ha controllato Moreo. Chiaro lo spartito tattico, Gasperini ha chiesto ovviamente ai suoi di fare la partita, e Gilardino, conoscendo il vecchio maestro, ha accettato di buon grado, alzando il livello agonistico confidando proprio sulla fisicità e approfittando di ogni piccola incertezza per creare seri grattacapi a Svilar. Come all’8’ e al 10’: prima su una bella incursione a destra di Touré con Angeliño, un po’ troppo morbido nella marcatura, perfettamente incornata dall’area piccola da Meister con Mancini in ritardo, su cui il portierone serbo si è prodotto in una paratona in due tempi, d’istinto e di tecnica; poi su una transizione centrale, con lo stesso Meister che si è aperto fuori linea a sinistra, inseguito da Mancini, e da lì ha provato a beffare Svilar calciando di esterno destro verso il palo più lontano, sbagliando

di Soulé e Mancini subito dopo il gol della vittoria firmato dall’argentino. Nelle foto dell’altra pagina, dall’alto l’abbraccio finale tra Dybala e Gasperini, una curiosa posa di Wesley in volo orizzontale e il settore ospiti romanista AS ROMA

VIA GETTY IMAGES

Nelle altre due foto, la gioia di Soulé e Mancini e Evan Ferguson MANCINI

però la mira di un metro abbondante. La Roma nel primo tempo ha calciato pochissimo verso la porta di Semper, appena due, di cui una nello specchio, ma senza alcuna pericolosità. Il baricentro dei giallorossi (stavolta in completo orange, maglia, pantaloncini e calzettoni, non un inedito nella storia, ma con questa “purezza” quasi) è rimasto però molto alto e Gilardino proprio per questo motivo ha accarezzato a lungo l’idea di tirare uno scherzo al suo vecchio tecnico. Ma nel secondo tempo è cambato tutto. Plasticamente, a rendere il senso del nuovo corso è stato Dybala, entrando al posto di un deludente El Shaarawy. Gasperini non ha cambiato nulla dell’assetto, tenendo Soulé nel centro destra (da lì era stato l’unico a creare problemi al Pisa), lasciando Ferguson davanti (bravissimo nelle sponde, poco servito invece con il petto alla porta) e impiegando la Joya in una zona in cui non eravamo abituati a vederlo, praticamente da ala sinistra. Già al 4’ Soulé, giocatore decisamente più maturo ed incisivo rispetto alla versione più fumosa dello scorso anno, ha spaventato Semper. Al 5’ c’è stata una timida protesta romanista per un contatto in area tra Lusuardi e Wesley, spinto alle spalle con un’intensità che l’arbitro ha giudicato non fallosa. All’8’ la Roma ha sfiorato il vantaggio, con una transizione guidata da Soulé fin dentro l’area, poi invece di tirare Mati ha cercato di servire Dybala, trovando l’opposizione di una mano non ritirata da Canestrelli: anche in questo caso vibranti proteste, e ampi cenni da parte di Collu di proseguire. Allora Dybala ha ripreso palla e ha cercato di servire Ferguson, venendo fermato in corner. E sul calcio d’angolo dopo un altro batti e ribatti ha provato

a trovare il varco giusto Hermoso, senza fortuna. La sensazione era però che il gol fosse maturo e neanche il tempo di pensarlo che è arrivato davvero: l’azione è partita ancora da Dybala a sinistra, di esterno l’argentino ha trovato in mezzo all’area Ferguson che ha controllato il pallone proprio in attesa dello scarico giusto per un compagno, poi individuato in Soulé che in una sorte di pallavolistica “veloce” ha calciato forte di sinistro sorprendendo Semper. In vantaggio la Roma ha sentito l’avversaria vicina al ko e ha prodotto il massimo sforzo. Così sei minuti dopo è arrivato pure il gol del raddoppio, sullo stesso asse: Dybala stavolta dalla fascia ha calibrato un lungo cross in area verso Soulé, nel contrasto con Lusuardi la palla è rimasta lì e Mati è stato lestissimo a sbatterla in rete. Ma Meraviglia ha ripassato l’azione al Var e ha notato un tocco di mano non esattamente distringuibile a velocità normale dell’argentino, inducendo Collu all’annullamento. Con i cambi di Gilardino è cominciata un’altra partita: dentro per il Pisa Cuadrado, Nzola e l’ex Calabresi, poi Gasperini ha risposto inserendo Dovbyk per Ferguson. Il Pisa ci ha provato con un paio di conclusioni da lontano con Aebischer, poi sono entrati anche Celik, Stengs e Leris, e Svilar ha stemperato le ambizioni di Stengs e Cuadrado. Al 90’ Koné ha ribaltato il Pisa da solo, porgendo poi a Dovbyk una palla facile da trasformare nel 2-0 finale, ma Semper ha respinto di piede, consegnando al pubblico (quasi 12000 paganti, tra cui 1000 romanisti compatti dietro lo striscione Curva Sud) un finale con i brividi, in cui anche Rensch e El Aynaoui hanno dato il loro contributo, fino al triplice fischio, che ha sancito la gioia di Gasperini e della sua gente. ■

L’esultanza

Nel dettaglio

Pisa, sabato 30 agosto 2025

2ª giornata del campionato di Serie A

Pisa Roma

0 gol 1

33% possesso palla 67%

4 occasioni da gol 6

0 assist 1

1 calci d’angolo 7 14 contrasti vinti 14

58 palle recuperate 51

6 palle perse 12

14 falli commessi 10

2 fuorigioco 1

4 parate 3

0 rigori 0

2 ammonizioni 1

0 doppie ammonizioni 0 0 espulsioni 0

100 distanza percorsa (km) 99

206 passaggi riusciti 506

68% precisione passaggi 84%

4 passaggi chiave 6

7 tiri totali 11

3 tiri in porta 5

4 tiri fuori 2

0 tiri respinti 4

0 pali 0

2 tiri in area 6

5 tiri da fuori area 5

13 cross totali 29

2 cross riusciti 5

5 dribbling 15

a cura di

Per fortuna di Collu, arbitro di campo, e di Meraviglia e Maresca ai monitor la Roma ha vinto. Altrimenti con tutta probabilità si sarebbe parlato più a lungo di due decisioni prese dal pool arbitrale: all’8’ del secondo tempo c’è un evidente tocco di mano in area di rigore di Canestrelli su cross di Soulé. Il direttore di gara di Cagliari lascia proseguire: dal replay il braccio sembra molto meno attaccato al corpo e molto meno congruo il tocco di quanto non sembrasse dal vivo. Confermata la tendenza di clemenza sui tocchi di mano: al monitor sono tutti subito d’accordo che non è rigore. Così come sono sicurissimi nel caso del gol annullato alla Roma, al 17’ della ripresa: sul cross di Dybala va

GIUSEPPE COLLU CAGLIARI

5,5

a contrasto aereo Soulé con Lusuardi. Prima di segnare impatto di testa, forse spalla, forse avambraccio (chissà quale telecamera ha dato la certezza al Var?) dell’argentino, poi la sfera finisce per (forse) sfiorareforse hanno visto questo? - la mano di Soulé, in modo del tutto involontario (ma non fa differenza) che non ne trae sostanziale vantaggio (idem come sopra). Se il tocco c’è, regola alla mano, la rete è da annullare. Se. Tutte giuste le sanzioni disciplinari (Marin e Ferguson nel primo tempo, Meister nel secondo). C’è poi un calcio d’angolo non concesso a Wesley piuttosto incomprensibile. Discutibile, infine, il recupero finale di 5 minuti che allunga la sofferenza dei tifosi giallorossi. ■

Gabriele Fasan

Edil D’alessio

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LE PAGELLE

SOULÉ TRACCE DI PAULO

Cambio di marcia Dybala entra e accende la luce. Mati parla la sua stessa lingua e decide la sfida

Koné tamburo nella notte: inizia in sordina ma finisce straripante. Svilar decisivo in avvio di gara

6,5 MILE SVILAR

6,5 MARIO HERMOSO

6 GIANLUCA MANCINI

6 EVAN NDICKA

6 FRANÇA WESLEY

6 BRYAN CRISTANTE

7 MANU KONÉ

6 JOSÉ ANGELIÑO

Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu

Paziente e testarda. A Pisa la Roma trova un avversario duro, rognoso, pronto a vendere cara la pelle e per un tempo s’infrange sul suo muro. Poi anche grazie all’ingresso di Dybala cambia marcia e fa sua la gara con pieno merito. E sono due su due.

6,5 SVILAR. A inizio partita si oppone di puro istinto a Meister. I suoi guanti restano inoperosi per oltre 80 minuti, poi sui tentativi pisani nel finale non deve compiere miracoli ma resta attento.

6,5 HERMOSO. Il rientro fra i disponibili di Celik e la linea verde sui nuovi arrivi in difesa non spostano di una virgola le scelte di Gasp: altro che emergenza, Mario a destra è una scelta. Ben riposta: attento dietro, quando si propone in avanti lo fa con qualità.

6 MANCINI. Lotta a suon di centimetri, chili e malizie da campo contro Meister in quello che sembra quasi un match nel match, con esiti alterni. Quando esce dai ranghi prova a pungere sulle palle inattive

6 NDICKA. Concentrato, tiene la posizione senza sbavature.

6 WESLEY. Cerca di affinare l’intesa con Soulé offrendo al partner di corsia continue sovrapposizioni. Ma tende ancora a essere un filo troppo confusionario.

6 CRISTANTE. Prestazione nell’ombra, senza strafare, ma diligente. Resta fondamentale per gli equilibri collettivi, anche lontano dai riflettori

7 KONÉ. Nella prima parte di gara parte in sordina, più largo, meno perentorio nelle percussioni. Poi sale di intensità, riportando decisione nei contrasti e ripartendo a mille, fino a straripare nel finale. Tamburo nella notte.

6 ANGELIÑO. Più terzino che esterno a tutta fascia, dosa le sortite offensive e aiuta eccome in fase difensiva. Meno arrembaggi, più

6,5

Altra partita gestita tutta nella metà campo avversaria: poche occasioni nella prima metà, ma ben altro ritmo nella seconda. E la porta ancora inviolata.

7,5

disciplina tattica: la sua evoluzione in salsa gasperiniana.

7,5 SOULÉ. Prova a scardinare la diga eretta da Gilardino, mostrandosi il più vivace in avvio con continua ricerca dell’uno contro uno, ma poco supportato. Suo l’unico tiro nello specchio del primo tempo e il primo della ripresa. Quando è lanciato in solitudine, “pecca” di altruismo ma poi si riprende tutto sbloccando la sfida. La doppietta gliela leva il Var, lasciando molti dubbi. Con Dybala l’intesa è ai limiti del sensuale: vai col tango.

6 EL SHAARAWY. Come il suo omologo dall’altro lato, anche il Faraone a sinistra tenta di creare superiorità numerica con spunti personali, ma difficilmente salta gli avversari. Esce nell’intervallo e riappare col ghiaccio sulla caviglia.

6,5 FERGUSON. Gli spazi lì davanti sono ridottissimi e prova a farsi largo di fisico o svariando sul fronte offensivo, ma ottiene pochi sbocchi. Aiuta perfino rincorrendo avversari in fase difensiva, ma rimedia un giallo. Poi però è decisivo per l’1-0, proteggendo palla e servendo l’assist vincente.

7 DYBALA. Entra per aprire spiragli nel muro pisano, ma porta la luce. Che abbia la giusta ispirazione si percepisce subito, quando si piazza a sinistra e dà origine all’azione che vale il vantaggio. Pesca anche Soulé (con cui si trova a occhi chusi) per il 2-0 poi annullato. Ma con lui in campo è un altro passo. Joya per gli occhi.

5,5 DOVBYK. Ancora una fetta di partita nella ripresa a sua disposizione, ma di nuovo si presenta macchinoso. E fallisce un’occasione d’oro nel finale.

6 CELIK. Aggiunge sostanza in una fase di sofferenza, anche se più teorica che pratica.

S.V. EL AYANOUI. Poco tempo a disposizione per incidere, per di più nei momenti più disordinati.

S.V. RENSCH. Dentro nel finale con qualche pericolosa disattenzione, sia pure ininfluente sul risultato.

7,5 MATIAS SOULÉ

6 STEPHAN EL SHAARAWY

6,5 EVAN FERGUSON

7 PAULO DYBALA

5,5 ARTEM DOVBYK

6 ZEKI CELIK

S.V. NEIL EL AYNAOUI

S.V. DEVYNE RENSCH

GIAN PIERO GASPERINI
MATIAS SOULÉ
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE

QUI

TRIGORIA Ziolkowski si presenta: «Un sogno essere qui»

Fabrizio Pastore fabrizio.pastore@ilromanista.eu

Riflettori puntati su Pisa in serata, ma la giornata di ieri è stata intensa fin dalle prime ore per la Roma. Soprattutto in chiave mercato, fra l’arrivo di Tsimikas e la presentazione ai canali del club di Jan Ziolkowki. «La mia prima impressione è che sono molto felice di arrivare in un club così grande, per me è una grande opportunità e un sogno che diventa realtà», l’ammissione del giovane polacco, che ha scelto la maglia numero 24. «Il mio numero preferito, lo indosso da quando gioco. Non c’è un giocatore a cui mi sono ispirato, spero che in futuro lo scelgano altri ispirandosi a me». Parole che denotano tanta sicurezza nei propri mezzi, come conferma descrivendo le proprie caratteristiche. «Direi sicura-

DUE GIORNI DI RIPOSO CONCESSI ALLA SQUADRA, RIPRESA MARTEDÌ SENZA I NAZIONALI. NESSUN PROBLEMA PER ELSHA

mente di essere un buon difensore. Mi piacciono i duelli fisici e sono un giocatore rapido, perciò per me non è un problema tenere il passo di attaccanti ed esterni offensivi. Questo è sicuramente il mio punto di forza, ovvero la capacità di difendere a 360°, sia nel gioco aereo sia a terra. Per quanto riguarda i miglioramenti, devo crescere fisicamente e migliorare la gestione della palla in fase offensiva, ma ci arriverò giorno dopo giorno».

Dopo la seconda vittoria su due, Gasperini ha concesso ai suoi due giorni di riposo. L’appuntamento per la ripresa a Trigoria è fissato a martedì pomeriggio, con il mercato chiuso e senza i romanisti in nazionale. Nessun problema rilevante per El Shaarawy, a cui è stato applicato del ghiaccio in panchina dopo l’uscita dal campo ieri sera. ■

DALLA PANCIA

DELL’ARENA GARIBALDI

«HO EREDITATO DA RANIERI

UN GRUPPO DETERMINATO»

Gasperini «La prestazione è stata buona. Dybala? Lui può giocare ovunque»

Andrea Di Carlo Inviato a Pisa

Ipugni serrati e l’urlo di gioia rivolto al suo staff, l’esultanza di chi capisce l’importanza di questa vittoria. Due su due, zero gol subiti (nonostante due grossi spaventi) e tante buone indicazioni che il campo gli ha restituito.

Soddisfatto Gian Piero Gasperini della sua Roma che sbanca l’Arena Garibaldi di Pisa e centra la seconda vittoria stagionale in campionato: «Globalmente la prestazione è stata buona, abbiamo sofferto all’inizio contro un Pisa organizzato e fisico. Sempre insidioso nel gioco aereo, abbiamo rischiato un po’ all’inizio. Ma siamo venuti fuori già nel primo tempo. Nel secondo tempo, abbiamo fatto bene, ci stava anche un gol in più». Quello annullato per fallo di mano di Soulé che avrebbe potuto regalare alla Roma una gestione del secondo tempo sicuramente più agevole.

KONÉ HA QUESTA CAPACITÀ

DI GIOCARE SIA LARGO CHE CENTRALE, QUANDO POI PRENDE VELOCITÀ È DIFFICILE DA PRENDERE

Il tecnico giallorosso non solo si gode il risultato, ma le risposte che il campo ha fornito sullo stato di salute della squadra: «E’ la cosa più bella, è merito del gruppo che ho ereditato da Ranieri. Aveva creato una mentalità forte, giocando con altri concetti. Ho trovato un gruppo che da subito mi ha seguito in modo straordinario, ne sono grato. L’anno scorso è rimasta un po’ di amarezza per la Champions, ma ci sono le condizioni per avere un gruppo determinato, serio, disponibile. In questo modo si parte forte ».

A cambiare il film della partita sicuramente l’ingresso in campo di Dybala: giocate, potenziale assist per Soulé e tante intuizioni distribuite ai compagni. Gasperini ha avuto modo di analizzare l’ingresso in campo della Joya: «Una bellissima azione di reparto quella del gol, hanno scambiato tutti e 3 giocatori di attacco. Servono queste giocate, in queste partita contro squadre che tengono fisicamente». Gasperini ha anche spiegato la mossa di mettere la Joya a sinistra, mantenendo Soulé a destra: «Era per lasciare Mati a destra, che era l’uomo in grado di creare superiorità. Paulo può giocare ovunque, anche a sinistra, da dieci avanzato... Non può calciare col sinistro, così. Io non credo che un giocatore debba giocare nella sua aiuola, lui può giocare in diverse zone e sa sempre cosa fare. Questa va-

Gilardino: «Un gran bel primo tempo»

Al termine della sfida andata in scena all’Arena Garibaldi contro la Roma di Gian Piero Gasperini, il tecnico dei pisani, Alberto Gilardino, ha commentato così il ko maturato sul campo: «Credo che la fotografia della partita sia molto chiara. Abbiamo fatto un grande primo tempo sotto l’aspetto dell’intensità e del gioco, siamo stati corti trai reparti e lavorato molto bene in fase difensiva. All’inizio del secondo tempo abbiamo perso un po’ il campo, siamo calati di intensità e la qualità della Roma è venuta fuori con Soulé e Dybala. Ci siamo risvegliati verso il 75esimo e abbiamo fatto secondo me un ottimo finale di partita. Ci dispiace perché è normale che quando si perde si rosica. Dobbiamo ripartire da quello che abbiamo fatto di buono». Poi un giudizio su Meister: «Può e deve migliorare tanto nel primo controllo, nella protezione della palla e sotto porta. Ma ci sono margini di miglioramento importanti per questo giocatore e sono qua per questo».

rietà voglio vederla creare anche da Soulé... Sono tutti mancini! (ride, ndr)». Se Dybala ha portato qualità e imprevedibilità, Manu Koné ha assicurato il solito contributo, il solito ma fondamentale mix di qualità e quantità, di strappi e palloni recuperati: «Manu ha questa capacità di giocare sia largo che più centrale. Oggi (ieri, ndr) Cristante era molto centrale, quindi da quel lato dovevamo scalare. Koné quando prende velocità diventa difficile da contenere ed è stato protagonista in tante azioni, è un portatore di palla molto efficace». Elogi per Ferguson («Soffre forse il clima e deve salire di condizione, ma lavorando sui movimenti può diventare ancora più forte») ma anche un pensiero sul mercato: «Sempre stato chiaro sulle priorità. Martedì faremo il punto». Intanto la sua Roma sa soffrire ma anche vincere e convincere. Punteggio pieno e dopo la sosta il Toro. Gasp, che inizio!. ■

MERCATO? SONO SEMPRE STATO CHIARO SULLE MIE PRIORITÀ. ASPETTIAMO MARTEDÌ E VEDREMO COSA SUCCEDE

Gian Piero Gasperini durante la sfida di campionato contro il Pisa GETTY IMAGES
Frederic Massara insieme a Jan Ziolkowski, nuovo difensore della Roma GETTY IMAGES

GLI SPOGLIATOI

MANCINI: «AVANTI CON QUESTO SPIRITO»

Soulé «Tre punti importantissimi»

Hermoso: «Buon rapporto con Gasp»

Roba da Mati: il gol in trasferta, ormai, è la specialità di Soulé. ieri a Pisa il sesto sigillo fuori casa dell’argentino nel 2025 regala alla Roma di Gasperini altri tre punti contro una squadra agguerrita e combattiva fino alla fine. Ma la ragione del suo rendimento sempre migliore è ben chiaro a Soulé stesso: «Grazie alla fiducia che mi stanno dando tutti quanti - le parole del numero 18 ai microfoni di DAZN - posso dare il 100% e mi sento sempre meglio. Merito anche del lavoro nel corso della settimana». Matias si sofferma quindi sul prezioso successo: «Abbiamo portato a casa tre punti importantissimi, in una partita molto difficile: ora dobbiamo continuare su questa

Simone Valdarchi simone.valdarchi@ilromanista.eu

Avanti, c’è posto. Domani sera, alle 20, la sessione estiva di calciomercato si concluderà, dando il via ai voti sul lavoro dei vari direttori sportivi, in attesa che la sosta finisca e il campionato riparta. Frederic Massara, come tutti, prova a finire per tempo i compiti assegnati da Gian Piero Gasperini, che aspetta ancora qualche cosa nel reparto offensivo. Per il resto, la rosa è stata completata ieri, quando a Ciampino è atterrato Kostas Tsimikas. Il laterale greco, preso in prestito secco dal Liverpool, sarà il vice-Angeliño, con Salah-Eddine che in queste ore diventerà a tutti gli effetti un giocatore del PSV Eindovhen (cessione in prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro).

Non appena verrà annunciato (previsti per oggi comunicato e prima invervista) Tsimikas diventerà il nono acquisto estivo della Roma, con Massara al lavoro per andare in doppia cifra con l’esterno offensivo di piede destro che manca a Gaspe-

strada». Inevitabile una domanda sul tandem con Dybala: quando è entrato Paulo, la Roma si è accesa, e lo stesso Soulé ne ha beneficiato. «Possiamo giocare insieme, anche perché il nostro è un gioco offensivo. Con lui c’è connessione in campo e fuori, è evidente che quando gioca ci dà quella qualità che ci aiuta tanto». Ancora un’ottima prestazione anche da parte di Mario Hermoso, confermato nel ruolo di braccetto di destra. La sua rinascita è merito di Gasperini, con il quale lo spagnolo conferma di avere un ottimo «buono, dopo una situazione non facile ho avuto l’occasione di giocare, perché il tecnico ci chiede sempre di impegnarci: quando ti viene data l’opportunità e hai la fiducia di stare in questa squadra è molto meglio».

L’ex Atletico Madrid si concentra sulla preziosa vittoria: «Vincere è sempre l’unico obiettivo - dice a

IL MERCATO

DAVANTI DOMINGUEZ, GEORGE O MISTER X

GIOCARE NELLA ROMA È SEMPRE BELLO. CON GASP SUBITO GRANDE ENTUSIASMO DA TUTTI

Gianluca Mancini

DAZN - e va bene anche segnare un solo gol, se difensivamente la squadra è unita. Abbiamo giocato molto compatti su un campo difficile, ma siamo riusciti a vincere e questo ci rende felici». In difesa ha fatto buona guardia anche Gianluca Mancini, che elogia l’atteggiamento della squadra: «Con Gasperini ho visto da parte di tutti grande entusiasmo - dice il numero 23 a DAZN - e oggi abbiamo avuto lo spirito giusto: dobbiamo andare avanti così. Giocare nella Roma è sempre bello e neppure quando ab-

biamo perso contro l’Aston Villa ci siamo abbattuti. Gasperini ci fa allenare e le sedute sono toste, ma non andiamo in guerra. Sapevamo di trovare un Pisa tosto e ci sta subire delle occasioni, ma oggi la partita è stata fatta bene». Una battuta anche su Lorenzo Pellegrini e sul momento che sta vivendo: «Lo vedo sereno e felice di essere tornato ad allenarsi con noi. Gli ho fatto anche i complimenti, perché l’ho trovato pimpante. È concentrato e vuole tornare a darci una mano, poi sarà lui a decidere». 

ESTERNO ALL’ULTIMO RESPIRO INTANTO SBARCA TSIMIKAS

Le trattative Massara: «Scambio Dovbyk-Gimenez? Al momento non si fa»

rini. Il nome forte rimane quello di George, che ieri è entrato a gara in corso durante Chelsea-Fulham per sostituire l’infortunato Delap, ma rimane in piedi anche la pista che porta a Dominguez del Bologna. Ieri, prima della gara vinta poi dai rossoblù contro il Como, il direttore sportivo degli emiliani, Marco Di Vaio, ha parlato dell’esterno argentino: «C’è stata una chiacchierata con la Roma, adesso è tutto fermo per le partite». Per portarlo a Trigoria bastano (si fa per dire) 15 milioni di euro. Chissà, però, che tra i due litiganti, George e Dominguez, non sia il terzo a godere. Già, perché sotto traccia Massara ha portato avanti diverse trattative parallele e, come ribadito dallo stesso direttore sportivo ieri nel prepartita di Pisa-Roma: «Le ultime ore di mercato sono concitate e possono portare sorprese».

Oltre a questo, Massara ha anche risposto a distanza di 24 ore a Tare sull’ipotesi di uno scambio Dovbyk-Gimenez: «Mi dispiace smentire Igli, ma al momento la trattativa non è neanche partita. Vediamo, sono due centravanti forti, al momento ci teniamo il nostro». Artem comunque piace al Milan, che valuta di prenderlo anche senza l’uscita del messicano. Infine, così il ds romanista sulla ricerca dell’esterno: «George e Dominguez sono nomi di giocatori interessanti, che andrebbero a rinforzare la squadra e rientrerebbero nei parametri di età, ma cerchiamo sempre operazioni che siano sostenibili». Intanto, oggi sarà definita anche la cessione in prestito con diritto di riscatto di Baldanzi al Verona, mentre resta da piazzare Gollini e non sono arrivate offerte per Pellegrini. Domani si chiude. ■

Gianluca Mancini sotto il settore ospiti al termine della gara di ieri all’Arena Garibaldi GETTY IMAGES
OGGI SI CHIUDE BALDANZI AL VERONA. ATTERRATO IL LATERALE GRECO.
Kostas Tsimikas, 29 anni, ieri a Ciampino. L’esterno arriva in prestito secco dal Liverpool

Dopo le otto partite della Fase Campionato, le prime otto squadre classificate nel grande gruppo composto dai 36 club partecipanti accederanno direttamente agli ottavi di finale dell’Europa League.

Quelle che otterranno un piazzamento tra il 9º e il 24º posto, invece, giocheranno i playoff per cercare di ottenere il pass per gli ottavi. Le squadre rimanenti saranno eliminate. Non sono previste retrocessioni in Conference, né retrocessioni dalla Champions (le altre due competizioni europee, infatti, avranno lo stesso format).

Per quanto riguarda la classifica. In caso di pareggio si terrà conto di, in ordine: differenza reti; gol segnati; gol segnati in trasferta; il numero di punti ottenuti dalle squadre affrontate; il numero di gol segnati dalle squadre affrontate; la migliore situazione disciplinare; il coefficiente Uefa.

WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE

Qui vicino, l’esultanza delle giallorosse dopo che Haavi ha sbloccato il risultato; sotto, l’abbraccio tra Giugliano e Pandini dopo il 3-0 a firma della numero 10 romanista AS ROMA VIA GETTY IMAGES

Le giallorosse

LE PAROLE Rossettini: «Le ragazze hanno alzato il loro livello»

POKERISSIMO ALLO SPARTA UN’OTTIMA ROMA AVANZA

A Praga Cinque gol e prestazione in crescendo. Haavi illumina, Giugliano fa doppietta

Roma 5

Sparta Praga 1

Roma (3-4-2-1) Lukasova; Di Guglielmo, Valdezate, Veje; Bergamaschi (39’ st Thøgersen), Giugliano, Rieke (39’ st Kühl), Haavi (21’ st Galli); Corelli (1’ st Pandini), Greggi; Pilgrim (26’ st Babajide)

N.e.: Baldi, Soggiu, Heatley, Oladipo, Pante, Ventriglia, van Diemen

Allenatore: Rossettini

Sparta Praga (4-3-3) Harantova; Retkesova, Hansen (1’ st Rancova), Pochmanova (21’ st Dedinova), Bartonova; Starova (21’ st Keresova), Cerna, Sonntagova; Paulenova (21’ st Ospeck), Bergford (30’ st Huvarova), Khyrova

N.e.: Polozen, Dukic, Bridges, Trachtova, Havalec, Strakova Allenatore: Steiner

Reti: 30’ pt Haavi, 7’ st Di Guglielmo, 10’ st, 27’ st Giugliano, 34 st’ Pandini, 42’ st Dedinova

Arbitro: Vuorio (Fin) (Tiensuu-Mijailović)

Note: Ammonite: Pilgrim, Rancova, Sonttagova

Recupero: 0’ e 2’

Leonardo Frenquelli leonardo.frenquelli@ilromanista.eu

Un altro passo nell’Europa che conta, tra vecchie certezze, personalità e margini di miglioramento. La Roma ha travolto lo Sparta Praga per 5-1 nella finale del “Round 2” dei preliminari di Women’s Champions

League aggiudicandosi un posto nell’ultimo play-off. L’avversaria della sfida andata e ritorno da giocare l’11 e il 18 settembre verrà decisa dal sorteggio di oggi alle 12, sarà una tra Real Madrid, Manchester United, Atletico Madrid, Eintracht, Sporting e Austria Vienna.

Il primo tempo, per la verità, è iniziato con un brivido e con lo Sparta subito pericoloso quando Cerna si è trovata a calciare dentro l’area romanista senza però trovare lo specchio. Passato l’empasse dei primi 10’ però le giallorosse hanno pian piano preso le misure e alzato il baricentro grazie agli strappi centrali di Greggi e al grande lavoro di Rieke con il fisico. Un po’ imprecisa Pilgrim rischierata da centravanti, ma brava a smistare quando si è trovata ad agire più lontana dalla porta. Nella Roma può cambiare tutto, ma di anno in

anno resta sempre una garanzia che risponde al nome di Emilie Haavi: dalle sue sortite sulla sinistra sono nate le prime vere occasioni da gol e dal suo mancino è arrivato il meritato vantaggio romanista. Al 30’ la Roma ha sviluppato un’ottima azione sulla destra, Corelli da dentro l’area ha trovato il tempo giusto per mettere il pallone sull’altro lato dove proprio Haavi ha controllato per poi battere la giovane Harantova. Si vede la mano di Rossettini nelle intenzioni della Roma, con il pressing alto, una gestione intelligente del ritmo della gara e la grande concentrazione della squadra che dopo un primo momento di difficoltà ha saputo prendere il controllo anche contro un avversario tutt’altro che facile da gestire, anche visto il tifo tutto a suo favore. Nel secondo tempo le giallorosse

hanno fatto tesoro del crescente controllo del campo e continuato a produrre occasioni. Sono serviti soltanto 7’ per vedere il raddoppio: ottimo scambio a destra tra Giugliano e Veje, cross della numero 10 sul secondo palo dove con uno stacco imperioso è arrivata Di Guglielmo per il 2-0. Operativa nella coppia di trequartiste, Giugliano è salita sempre più in cattedra a livello di qualità e ritmi. Suo il gol del 3-0 con un tiro deviato sul nascere che si è insaccato alle spalle di Harantova e poi la capitana ha disegnato e finalizzato anche l’azione del poker romanista: apertura dal centro verso la destra per la sovrapposizione di un’ottima Bergamaschi che ha atteso il momento giusto per poi tornare da Giugliano che col piattone non ha sbagliato, a coronare un secondo tempo giocato ad altissimo livello. Dopo il poker qualche momento di distrazione e la modesta reazione dello Sparta che non ha saputo sfruttare due opportunità nell’area romanista e poi è arrivato anche il pokerissimo a firma della subentrata Pandini dopo una conclusione ribattuta di Babajide. A 3’ dal 90’ lo Sparta ha trovato il gol della bandiera di Dedinova, per la gioia dei tifosi presenti e le urla di Rossettini che non ha gradito. Al netto del gol preso, il tecnico romanista ha diversi motivi per essere soddisfatto, con la consapevolezza dei margini importanti di crescita: il sorteggio è pericoloso, ma la strada è quella giusta ■

IN GOL ANCHE DI GUGLIELMO E PANDINI. OGGI ALLE 12 A NYON IL SORTEGGIO PER DECIDERE L’AVVERSARIA NELL’ULTIMO PRELIMINARE

A squadra è stata straordinaria. Abbiamo fatto una partita non scontata, difficile, contro uno Sparta Praga dai valori importanti». Inizia con parole soddisfatte e orgogliose l’intervista post-partita di Luca Rossettini ai canali della Roma Femminile. Una vittoria che permette alle giallorosse di volare alla fase più importante del preliminare Champions, quella finale: «Abbiamo avuto un po’ di difficoltà all’inizio nel trovare le misure, nel calarci nel contesto della partita, e poi alla lunga siamo venute fuori con la nostra qualità, con quello che stiamo provando in settimana e nel lavoro quotidiano. Le ragazze hanno alzato il livello dal punto di vista tecnico e anche fisico». E sul sorteggio

TUTTE INSIEME METTIAMO VOGLIA E PASSIONE PER ONORARE QUESTA MAGLIA. IL GOL È UNA CONSEGUENZA

Manuela Giugliano

dell’ultima squadra da affrontare per l’ultimo step, il tecnico assicura: «Dobbiamo concentrarci sul lavoro quotidiano, perché abbiamo dei margini. Il prossimo impegno sarà sicuramente più difficile e dovremo farci trovare pronte».

Una grande risposta per iniziare al meglio la stagione, che trova conferma nel pensiero di Manuela Giugliano: «Tutte insieme abbiamo voglia e passione per onorare questa maglia. La cosa più bella sono i nostri tifosi che ci accompagnano sempre in questi lunghi viaggi. Siamo felici così, è quello che volevamo oggi, poi il gol arriva di conseguenza». ■ LP

Luca Rossettini, tecnico della Roma, in pancihina con le giallorosse GETTY

CON IL SASSUOLO ARRIVA IL RISCATTO

3ª giornata Neroverdi battuti 2-0. Gol di Scacchi e Morucci

Davide Fidanza davide.fidanza@ilromanista.eu

Finalmente ecco i primi tre punti stagionali. La Roma Primavera ieri pomeriggio ha vinto per 2 reti a 0 sul difficile campo del Sassuolo in una partita che, nonostante ciò che recita il tabellino, è stata più complicata del previsto. I ragazzi di Guidi approcciavano alla partita con la necessità di ottenere la vittoria prima della sosta, per evitare di arrivare alla pausa con il peso di dover ancora centrare il primo successo stagionale.

Ad attenderli, una delle migliori squadre del campionato, che di fatto ha messo in campo una grandissima prestazione pur senza riuscire ad ottenere un risultato utile. Tra i convocati giallorossi non c’era Romano - scelta

#ROMANISTAGRAM

precauzionale con il calciatore che non era al 100% - e il giovane Antonio Arena, convocato da Gasperini in prima squadra per la trasferta di Pisa. Il primo tempo è stato tutto sommato equilibrato con una grossa occasione per parte, entrambe ben neutralizzate dai rispettivi portieri. Nella ripresa però il Sassuolo è entrato meglio in campo e nel giro di 6 minuti ha colpito un palo e una traversa, sfiorando anche il gol in un’altra occasione evitato solamente da un salvataggio sulla linea di Seck.

NEROVERDI IN 10 A INIZIO

SECONDO TEMPO A CAUSA DEL CARTELLINO ROSSO A SIBILANO CHE HA DATO FIDUCIA AI RAGAZZI DI GUIDI

LE DICHIARAZIONI

Parla Guidi

«È questa la strada da seguire»

La partita in quel momento sembrava essere indirizzata verso i neroverdi ma un’ingenuità di Sibilano ha mischiato le carte in tavola: il giovane calciatore del Sassuolo, già ammonito, ha perso un sanguinoso pallone a centrocampo fermando il contropiede giallorosso con un fallo tattico che gli è costato il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione. Due minuti dopo la Roma ha trovato il gol del vantaggio con Scacchi e da quel momento in poi la partita si è inevitabilmente messa in discesa.

A 10 minuti dalla fine, con il Sassuolo riversato in avanti alla ricerca del pareggio e con un uomo in meno, i neroverdi hanno scoperto un po’ il fianco alla Roma che ne ha approfittato una seconda volta raddoppiando con Morucci e chiudendo definitivamente i giochi sul punteggio di 2-0. ■

C’è soddisfazione, stavolta, sul volto di Federico Guidi. «I ragazzi hanno meritato la vittoria», le parole ai canali del club dopo il Sassuolo. «Penso che sia stata una prestazione estremamente positiva da parte di tutti. Questa è la strada da percorrere. È stato piacevole, come ho detto loro all’intervallo, vederli giocare». Ma la gioia arriva soprattutto per gli errori. In netta decrescita: «Anche con l’Atalanta ce ne erano stati, però la squadra stava provando a fare quello per cui lavoriamo e si sono visti miglioramenti. Questo fa piacere, è sinonimo di grande concentrazione, ma non ne avevo dubbi perché molto spesso ho rimarcato la loro attitudine al lavoro quotidiana». Una linea da seguire. Ancora, ancora e ancora. Non c’è solo il tecnico a sorridere. Anche Manuel Scacchi, marcatore nei 90’ del Ricci, può farlo: «È arrivata una vittoria importante, che ci dà fiducia e morale per lavorare meglio. Abbiamo ottenuto un pareggio e una sconfitta pesanti, che ci hanno abbassato un po’ il morale. Ma c’è stata una reazione molto importante. Dovevamo convincere la gente che ci guarda e che ci sostiene». Il suo è il primo gol con la maglia della Primavera. In una giornata da non dimenticare: «Sono contento di ciò. Lo dedico alla mia famiglia e a tutte le persone che mi vogliono bene». Ultimo, ma non per importanza, Cristian Cama. Autore di un assist. «È stata una gara molto intensa. Il Sassuolo è forte, abbiamo tenuto bene la palla e quando non l’avevamo siamo stati in grado di riconquistarla subito e mantenere il dominio. Serviva andare in vantaggio per non rischiare niente». Anche lui è tra i protagonisti della reazione: «Ci dà un segnale. Adesso che c’è la sosta dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno. Testa alla prossima». ■ SC

2 reti: Thuram (Inter) 1 rete: Wesley e Soulé (Roma), Bonazzoli, De Luca, Vazquez e Baschirotto (Cremonese), De Bruyne, Zambo Anguissa e McTominay (Napoli), Pavlovic (Milan) Douvikas e Nico Paz (Como), Mandragora (Fiorentina), Luperto (Cagliari), Scamacca e Pasalic(Atalanta), David e Vlahovic (Juventus), Orsolini (Bologna), Cutrone (Parma), Berardi e Pinamonti (Sassuolo)

Domenica
Federico Nardin, difensore centrale della Roma Primavera GETTY IMAGES
Bailey esulta da casa sui social per il gol siglato da Soulé in Pisa-Roma Uno scatto di Di Guglielmo condiviso sui social dopo la vittoria di Praga
Federico Guidi, tecnico della Roma U20 MANCINI

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