Il Romanista dell'1 settembre 2025

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Buona pure la seconda Con la sfavillante divisa orange la Roma ha consolidato a Pisa la sua classifica, dando una bella dimostrazione di solidità difensiva e di efficacia. La creatura cresce, ma siamo ancora all’inizio. La strada è lunga

ARANCIA MECCANICA

ORA MASSARA CORRE CONTRO IL TEMPO

Ultime ore Ancora in bilico il futuro di Dovbyk e Pellegrini

George è la priorità, Dominguez rimane la pista parallela

Iacopo Mirabella iacopo.mirabella@ilromanista.eu

La sabbia nella clessidra sta per terminare, così come anche questa sessione estiva di calciomercato. Massara ha a disposizione le ultime ore, è una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di chiudere le trattative in entrata e uscita. Gasperini attende, i calciatori coinvolti anche.

Mancano meno di 24 ore e il futuro di Artem Dovbyk e Lorenzo Pellegrini è ancora incerto. L’ucraino è da settimane in vendita ma nessuna offerta al momento ha soddisfatto la dirigenza giallorossa. Il Milan ha messo sul piatto l’ipotesi di uno scambio con Santiago Gimenez (messo alla porta da Tare anche nell’intervista prima di Lecce-Milan) ma il messicano sembrerebbe

BALDANZI VERSO IL VERONA. ANCORA VIVA LA PISTA PESSINA PER LA MEDIANA

non rientrare nei piani di Gasperini. I rossoneri ci proveranno fino all’ultimo per l’ucraino e la Roma, in caso di partenza di Dovbyk, starebbe valutando Embolo ma più il tempo passa e più di complica la partenza dalla Capitale di Artem. Stesso discorso anche per Lorenzo Pellegrini, rientrato in gruppo in settimana e con il Pisa ha ottenuto la prima convocazione alla corte di Gasperini. Tra il tecnico e il centrocampista giallorosso hanno compiuto passi avanti nel loro rapporto e in caso di mancata cessione Pellegrini è pronto a mettersi a piena disposizione di Gasp, che potrà contare anche su di lui. Massara era pronto a correre ai ripari e ci sono stati dei contatti tra Roma e Monza per Matteo Pessina, che da settimane attende solo i giallorossi, ma se Pellegrini dovesse rimanere salterebbe l’acquisto di un nuovo centrocampista.

UFFICIALE L’ARRIVO DI TSIMIKAS IN PRESTITO SECCO DAL LIVERPOOL. SALAHEDDINE AL PSV

Sulla sinistra Massara ha un altro grande obiettivo: un altro attaccanta per Gasp. La priorità della Roma rimane Tyrique George del Chelsea e proprio sul gong potrebbe arrivare la fumata bianca. Giallorossi e Blues sono in continuo contatto e sono al lavoro sulle cifre. Da Londra chiedono oltre 20 milioni con almeno il 30% sulla futura rivendita, dalla Capitale l’obiettivo è quello di abbassare le richieste ma il classe 2006 è l’obiettivo nu-

mero uno. La pista parallela che Massara sta percorrendo è quella che porterebbe a Dominugez del Bologna, con i rossoblù che chiedono una cifra attorno ai 15 milioni.

Ieri è stato ufficialmente presentato Kostas Tsimikas, il greco è arrivato dal Liverpool in prestito secco e ricoprirà il ruolo di vice Angeliño. Chi invece ha salutato Trigoria è stato Salah-Eddine che è volato in Olanda al Psv in prestito con diritto di riscatto. ■

A destra dall’alto: Lorenzo Pellegrini e Artem Dovbyk durante un’esultanza e Frederic Massara con Kostas Tsimikas durante la firma sul contratto; in alto a sinitra: Tyrique George, attaccante classe 2006 del Chelsea GETTY IMAGES

I PRECEDENTI

Due vittorie e zero gol subiti: ottava volta nella storia, la più recente con Mourinho

Lorenzo

Niente fanfare ovviamente: siamo soltanto all’inizio di una stagione che si preannuncia lunga e combattuta, perciò di strada da fare ce n’è, e tanta. Ma l’ottima partenza della Roma di Gasperini fa ben sperare in vista dei prossimi impegni: due vittorie alle prime due giornate, senza subire reti, sono un segnale incoraggiante. A maggior ragione se si tiene conto che nel passato giallorosso non è successo spesso: due volte nel XX secolo, cinque nel XXI (con questa sei); in totale questo è l’ottavo campionato che la Roma comincia con due successi e zero gol al passivo.

La prima volta risale al 1971-72, con il “Mago” Helenio Herrera in panchina: proprio come quest’anno, allora arrivarono due 1-0 (entrambi casalinghi) contro Lanerossi Vicenza e Sampdoria; a decidere entrambi gli incontri Amarildo. Ci riuscì anche Liedholm nel 1980-81, prima stagione di Falcao in Italia: il “Divino” debuttò vincen-

do 1-0 a Como e 1-0 in casa col Brescia. In entrambe le circostanze la Roma chiuse la stagione con un trofeo: nel 1971-72 il Torneo Anglo-italiano, nel 1980-81 la Coppa Italia. Veniamo al nuovo millennio, che per la Roma iniziò alla grande: nel 2000-01 arrivò il terzo Scudetto, frutto di un cammino da record da parte degli uomini di Capello. Anche in quel caso, si partì con 6 punti e nessun gol incassato; addirittura 6 i gol segnati, grazie al 2-0 al Bologna al debutto e al 4-0 a Lecce. Nel 200708 con Spalletti avvio con un 2-0 a Palermo e un 3-0 casalingo al Gian Piero Gasperini, 67 anni GETTY IMAGES

Paulo&Mati La Roma va col tango argentino

Decisivi Il campo ora lo conferma: Dybala e Soulé, insieme si può fare

Andrea Di Carlo andrea.dicarlo@ilromanista.eu

Questione di sguardi, di gesti, di chimica, probabilmente anche di genetica se il pallone ti scorre praticamente nelle vene. Si cercano, in campo, attratti in un modo quasi magnetico, si trovano con giocate confezionate da chi parla la stessa lingua calcistica. A Pisa è arrivata l’ultima conferma, affatto scontata e per niente banale: Dybala e Soulé insieme? Sì, si può. Nessuna mattonella o aiuola col cartellino “riservato”, solo una dose infinita di talento messa a disposizione della Roma. E non è un problema se uno calcia meno o se si ritrova spesso col piede debole, di debole c’è solo l’avversario che se li trova davanti.

cosa fare, quando farla e come farla. Segna, rifinisce, costruisce, il primo stop è sempre orientato in maniera corretta, la postura di chi è costantemente pronto a mettere in difficoltà l’avversario. Uno così si può prendere la Roma sulle spalle.

Siena (nel giorno in cui Totti ricevette la Scarpa d’oro per la stagione precedente): i giallorossi chiusero al secondo posto dietro l’Inter, ma vinsero Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Nel 2013-14 l’arrivo di Rudi Garcia coincise con le dieci vittorie consecutive in campionato: le prime due furono un 2-0 a Livorno e un 3-0 al Verona; alla fine fu secondo posto con 85 punti. Secondo posto bissato anche l’anno seguente, quando iniziammo con un 2-0 casalingo alla Fiorentina e la vittoria per 1-0 in trasferta con l’Empoli. Il precedente più recente invece risale al 2022-23, secondo anno con José Mourinho in panchina: dopo la vittoria della Conference, la Roma ripartì con due 1-0 (contro Salernitana e Cremonese). Alla fine fu sesto posto, con la finale di Europa League a Budapest che grida vendetta. Alla ristretta lista si è adesso aggiunta anche la Roma di Gian Piero Gasperini, che ha regolato Bologna e Pisa con due 1-0; non c’era maniera migliore per cominciare la stagione, in attesa che si chiuda il mercato. 

La crescita di Mati Ve lo ricordate quel timido ragazzo arrivato da Frosinone che fino a pochi mesi fa sembrava giocare sulle punte, sbagliando spesso non solo la giocata ma anche la ratio alla base della stessa? Via, cancellate tutto, resettate perché qui parliamo di un altro giocatore, da inserire silenziosamente nella lista dei nuovi acquisti. Sarà stato il gol al derby, la punizione gioiello a Parma o semplicemente la cura Ranieri, che gli ha chiesto sin dal primo istante di diventare un giocatore bello, tecnico ma imprevedibile e brutalmente pragmatico. Eccola la nuova versione di Soulé: Mati sa sempre

Paulo, la certezza L’allievo che cresce, ma il maestro è lì pronto a ricordare a tutti il suo valore. A Pisa Dybala entra e cambia la partita: a sinistra o al centro, la posizione non conta. Se sta bene, quando va in campo, la Roma assume un’altra dimensione. E questo Gasperini lo ha già capito, ma si gode i benefici che la coppia argentina può regalare, anche insieme. Senza dimenticare che lì potrà giocarci anche Leon Bailey, altro mancino che sa dare del tu al pallone. Fantasia al potere, in attesa che la rosa venga completata in queste ultime ore di mercato. Vero, manca ancora un interprete di livello lì davanti e Gasperini lo attende con ansia. Ma sa di potere contare su due talenti di classe purissima. E la sua Roma già balla sulle note di un tango argentino. ■

L’ALLIEVO CHE PROVA A SUPERARE IL MAESTRO. MA INTANTO GASPERINI È LÌ CHE SI GODE L’INTESA TRA I SUOI DUE TALENTI

Matias Soulé e Paulo Dybala esultano dopo la rete della vittoria a Pisa GETTY IMAGES
COPPIA DA SOGNO

Nel dettaglio

Dentro

Pisa, sabato 30 agosto 2025

2ª giornata del campionato di Serie A

Pisa Roma

0 gol 1 33% possesso palla 67%

4 occasioni da gol 6

0 assist 1

1 calci d’angolo 7

14 contrasti vinti 14

58 palle recuperate 51

6 palle perse 12

14 falli commessi 10

2 fuorigioco 1

4 parate 3

0 rigori 0

2 ammonizioni 1

0 doppie ammonizioni 0

0 espulsioni 0

100 distanza percorsa (km) 99

206 passaggi riusciti 506 68% precisione passaggi 84%

4 passaggi chiave 6

7 tiri totali 11

3 tiri in porta 5

4 tiri fuori 2

0 tiri respinti 4

0 pali 0

2 tiri in area 6

5 tiri da fuori area 5

13 cross totali 29

2 cross riusciti 5

5 dribbling 15 Tempo di gioco

Totale 96’ 40”

Effettivo 53’ 06”

L’ANALISI DI PISA-ROMA

SI MUOVE COME UNA BANDA È L’ARANCIA MECCANICA

Buona pure la seconda Già funziona la nuova Roma mentalizzata da Gasperini

La pressione alta, la difesa preventiva, la crescita di Soulé, le giocate di Dybala

Daniele Lo Monaco daniele.lomonaco@ilromanista.eu

La suggestione è persino facile e rimanda a quel colore acceso del kit da trasferta, quello mostrato sabato a Pisa, il completo orange, come una certa Olanda di qualche tempo fa, quella che volava sul campo e faceva impazzire i tifosi. E nel sottofondo emerge netta la vocina: ma già volete paragonare la Roma di Gasperini ad una delle nazionali più forti e rivoluzionarie di tutti i tempi? Ovviamente no, per questo si parla di suggestione, per adesso solo cromatica, per via di una divisa oggettivamente molto bella che peraltro nella nostra storia si è vista molto raramente. Così come rischierà di essere un unicum la Roma di Gasperini dal punto di vista tattico, proprio per il modo assai originale di giocare del nuovo allenatore giallorosso. Eppure dopo due giornate sono arrivati sei punti, con due soli gol. Altro evento raro. Basti pensare che nei nove anni di Atalanta a Gasperini è successo appena due volte di vincere due gare di seguito col minimo scarto: a maggio 2017, battendo Empoli e Chievo, e tra il 18 settembre e il 2 ottobre 2022, quando vinse all’Olimpico 1-0 contro la Roma di Mourinho (risultato decisamente ingiusto) e poi batté in casa con lo stesso risultato la Fiorentina. Che segno è? Che la strada che si comincia a percorrere è quella giusta, che la squadra segue le indicazioni e che le prestazioni sono decisamente dignitose, a tratti piacevoli e comunque praticamente prive di sofferenze. Perché il Bologna che alla seconda giornata ha battuto il Como dei miracoli e il Pisa che alla prima giornata aveva spaventato l’Atalanta non sono quasi mai riusciti a mettere in difficoltà Svilar, se non in un paio di estemporanee occasioni figlie di casualità più che di un vero e proprio controllo del gioco. Lo testimoniano anche i numeri.

A Pisa gara senza storia Nelle grafiche della pagina qui accanto abbiamo rappresentato la prima delle due occasioni da gol concesse al Pisa nel primo tempo, entrambe piuttosto casuali nella costruzione (nel primo caso una fuga in fascia e un cross, con Mancini che ha perso aderenza nel duello con Meister, poi sempre contenuto nel resto della sfida; nel secondo caso una transizione con la difesa aperta). Due episodi in un tempo in cui la Roma ha gestito il palleggio (quasi il 70% di possesso palla) e ha costruito la vittoria poi arrivata nel secondo, quando ha alzato il ritmo, ha sfruttato la fatica che il Pisa ha cominciato a sentire, ha migliorato la qualità soprattutto grazie a Dybala, e ha colpito non appena ha messo la porta di Semper nel mirino con una certa insistenza. E non va dimenticato

CONSOLA LA TENUTA DIFENSIVA, CON ZERO

GOL SUBITI IN DUE GARE E SENZA PARTICOLARI SOFFERENZE

che dopo il meritato vantaggio, sempre sull’asse Dybala-Soulé la Roma aveva costruito il gol del raddoppio, che avrebbe potuto anche aprire la strada ad una serata assai più prolifica. Gol che è stato poi negato da un regolamento paradossale che non tiene conto della regola generale sui falli di mano, ma prevede una specificità solo sui gol, per cui anche il tocco di braccio più innocente, e neanche così marcato, viene punito. Ma Dybala nell’azione aveva premiato l’inserimento del suo più giovane connazionale che a sua volta aveva sfruttato la sua dirompente incursione per mettere la palla alle spalle del portiere. In ogni caso la Roma si è fatta bastare il vantaggio, ha concesso al Pisa solo qualche tiro da lontano (fuori misura o facilmente controllato da Svilar) e alla fine ha avuto anche l’occasione per il raddoppio mancata da Dovbyk. Il tutto giocando come vuole Gasperini, con pressioni altissime, duelli uno contro uno (stavolta gli accoppiamenti erano facili, con il Pisa schierato a specchio 343), inserimenti in attacco dei difensori (guardate dov’è Mancini sul gol di Soulé), rotazioni in mezzo e davanti, sovrapposizioni interne ed esterne e tutto il resto del repertorio gasperiniano. Tanto movimento, tanta grinta, tanta velocità, tanta tecnica. Il tutto mentre l’Atalanta non si ritrova e i Percassi si fanno venire i dubbi su Juric.

Nelle posizioni medie occupate dai giocatori della Roma a Pisa si nota con chiarezza stavolta il 3421, con Wesley e Angeliño praticamente sulla stessa linea, Cristante e Koné mediani, con Soulé ed El Shaarawy a supporto di Ferguson. Nella seconda grafica, notiamo le posizioni dei giocatori subentrati, ma sono stati tenuti più trasparenti nella rappresentazione di sofascore.com i tre giocatori entrati nel finale: Rensch, Celik e El Aynaoui. Va invece notata la zona in cui è stato chiamato a dare il suo contributo Paulo Dybala, stavolta spostato nel centro sinistra per consentire a Soulé di restare sulle sue zolle preferite. Anche da quell’altra parte, però, Dybala ha dato un contributo tecnico rilevantissimo e decisivo

L’importanza del manico Segno che gli allenatori incidono eccome, che il successo del brand Atalanta in questi anni ha la firma impressa del tecnico al di là dell’indubbio buon lavoro dei dirigenti e che ora si sta cercando di trapiantare l’esperienza nella Roma, con potenzialità ambientali, tecniche e finanziarie decisamente più ampie. La Roma di Pisa è sembrata una banda già mentalizzata a prescindere dal risultato. Poco per parlare di Arancia Meccanica? Poco, ma qualcosa si intravede. Perché se a tutto ciò che si comincia a intuire delle potenzialità tattiche di un gioco così indigesto per gli avversari, ci si aggiunge il contributo tecnico che potranno dare i giocatori le cose si fanno interessanti. Soulé, ad esempio, sembra un giocatore decisamente più maturo di quello che avevamo apprezzato solo a tratti la scorsa stagione. Dybala è quel magnifico incantatore di serpenti che quando sta bene gioca uno sport tutto suo. E si devono ancora vedere gli altri attaccanti (Bailey e il mister x di piede destro), e magari un Pellegrini rigenerato dal punto di vista fisico o altrimenti il centrocampista che arriverebbe al suo posto. Terzo sistema in non possesso Ora dopo la sosta, che ovviamente Gasperini sfrutterà per migliorare le conoscenze tattiche dei reduci dalle varie Nazionali, la Roma attende in casa il Torino, reduce dalla sconfitta a San Siro con l’Inter alla prima giornata e al pareggio di ieri con la Fiorentina e potrebbe essere il terzo sistema di gioco differente con cui confrontarsi. Dopo il 4231 del Bologna e il 3421 del Pisa, il 433 di Baroni. Gasperini ha modellato la fase di non possesso della squadra sui modelli tattici avversari, affrontando Italiano con il 442 e Gilardino con il 343. In linea puramente teorica, stavolta la scelta potrebbe ricadere su un 3412 con le due punte sui centrali, gli esterni su terzini, il trequartista sul play, i mediani sulle mezzeali e i tre difensori sui tre attaccanti. Ma cambiando modalità con il Bologna rispetto al 4231 dell’Everton, Gasperini ha già dimostrato di saper studiare le caratteristiche degli avversari per adattare quelle dei suoi giocatori. Così col Bologna ha modificato l’asse portante della squadra, alzando Wesley su Lykogiannis e abbassando Angeliño su Orsolini, chiedendo a El Shaarawy di assolvere alla funzioni di esterno di centrocampo per limitare le uscite di De Silvestri. A Pisa invece Wesley e Angeliño sono rimasti praticamente sullo stesso asse, contrapposti ai quinti dello schieramento avversario (Angori e Touré). Tatticamente schierare contro una difesa a 4 Dybala, Soulé e un’altra punta non sarà un’impresa facile. Ma Gasperini è pronto a trovare la soluzione giusta. ■

L’occasione più grossa costruita dal Pisa deriva anche da un’azione casuale soprattutto per due aspetti 1 All’8’ minuto c’è l’iniziativa di Touré in percussione sulla fascia destra: in embrione Angeliño sembra in pieno controllo su di lui così come le marcature dei due giocatori offensivi del Pisa nel mezzo della difesa romanista 2 Al momento del cross ci sono teoricamente tre giocatori romanisti vicini a Meister e due a Moreo. Ma la postura di Mancini è ferma, quella di Meister già in movimento

1 2 5 6 3 4 7 8

3 La prima casualità era dunque l’azione in profondità con il cross mandato quasi al buio dentro l’area. La seconda casualità riguarda la mancata presa di posizione di Mancini su Meister: il difensore perde proprio l’aderenza con il terreno e non va nemmeno a staccare, come farà invece nel resto della gara in ogni altro duello. L’attaccante danese colpisce dunque
pallone in solitudine 4 E qui va sottolineata la prodezza di Svilar che si oppone alla conclusione e poi blocca in due tempi
7 L’intesa già sviluppata tra Ferguson e Soulé porta agli effetti sperati. La cosa interessante da notare è che in area, al momento della verticalizzazione di Dybala, c’è anche Mancini, uno dei centrali in libera uscita come da precise richieste di Gasperini. Ferguson controlla
palla

Dopo le otto partite della Fase Campionato, le prime otto squadre classificate nel grande gruppo composto dai 36 club partecipanti accederanno direttamente agli ottavi di finale dell’Europa League.

Quelle che otterranno un piazzamento tra il 9º e il 24º posto, invece, giocheranno i playoff per cercare di ottenere il pass per gli ottavi. Le squadre rimanenti saranno eliminate. Non sono previste retrocessioni in Conference, né retrocessioni dalla Champions (le altre due competizioni europee, infatti, avranno lo stesso format).

Per quanto riguarda la classifica. In caso di pareggio si terrà conto di, in ordine: differenza reti; gol segnati; gol segnati in trasferta; il numero di punti ottenuti dalle squadre affrontate; il numero di gol segnati dalle squadre affrontate; la migliore situazione disciplinare; il coefficiente Uefa.

FEMMINILE

SPORTING CP PER LA CHAMPIONS

Sorteggi La Roma affronterà le portoghesi ai playoff

Pietro Laporta pietro.laporta@ilromanista.eu

All’indomani della netta vittoria ottenuta per 5-1 dalla Roma contro lo Sparta Praga si è svolto il sorteggio per il prossimo turno di playoff della Women’s Champions League. In programma alle 12 di ieri, l’estrazione ha messo sul cammino europeo delle giallorosse le portoghesi dello Sporting CP. Un sorteggio dunque benevolo, almeno sulla carta, per la Roma, che ha evitato squadre come il Manchester United o l’Atletico Madrid (SK Brann per le inglesi, BK Hacken per le spagnole). Nonostante fosse testa di serie, la formazione allenata da Luca Rossettini giocherà in casa la gara di andata, con il ritorno da disputare a Lisbona. Appuntamento dunque al

#ROMANISTAGRAM

Tre Fontane l’11 settembre, il ritorno una settimana più tardi, il 18, con orari ancora da definire. Prosegue dunque la corsa della Roma Femminile verso un posto nella prossima Champions League, magra consolazione del finale (amaro) della scorsa annata. Subito prima della finale di Coppa Italia persa a Como contro la Juve, la vittoria a maggio contro la Fiorentina (dopo ben quattro sconfitte nelle ultime otto partite) aveva garantito alle giallorosse il preliminare della massima competizione europea per club.

EVITATE MANCHESTER UTD E ATLETICO. LA PARTITA DI ANDATA L’11 SETTEMBRE AL TRE FONTANE, IL 18 IL RITORNO A LISBONA

SERIE A Colpaccio dell’Udinese, cade l’Inter

La Juve va

Si è chiusa ieri la seconda giornata di Serie A. Ad aprire la domenica calcistica gli anticipi delle 18.30, Torino-Fiorentina e Genoa-Juventus. A Torino la gara va in archivio con uno scialbo 0-0: i granata sono ancora lontani dalle idee di gioco di Baroni, e vengono graziati da un errore grossolano sotto porta di Kean. Per loro prossimo ostacolo la Roma di Gasperini all’Olimpico.

La pratica Aktobe era stata facilmente risolta il 27 agosto (debutto europeo di questa stagione), con le reti di Pandini e Galli che hanno deciso il match. Sabato il netto 5-1 sullo Sparta Praga (doppietta di Giugliano e gol di Haavi, Di Guglielmo e Pandini), ora toccherà allo Sporting.

La Roma è alla quarta partecipazione (consecutiva) nella sua storia in questa competizione, con il debutto nella stagione 2022-23 e i quarti di finale persi contro il Barcellona nello stesso anno come miglior risultato (nelle ultime due annate il percorso si è interrotto al termine della fase a gironi). Le due partite europee contro lo Sporting anticiperanno il ritorno della Roma in Serie A, la formazione due volte Campione d’Italia debutterà fra più di un mese contro il Parma in casa: la prima giornata si giocherà il 5 ottobre al Tre Fontane ■

A Marassi la Juve passa nel segno di Vlahovic. Vittoriosi al debutto (2-0 contro il Parma), i bianconeri di Tudor sono scesi in campo a Genova contro la formazione di Vieira. A decidere il match è il centravanti serbo nel secondo tempo: la sua rete, la seconda in questo campionato (è già capocannoniere con Thuram) vale i tre punti, contro un Genoa che in queste prime due partite - entrambe disputate tra le mura amiche di Marassi - non ha ancora trovato la via del gol. Decisivi in questo senso la traversa colpita da Masini e i miracoli di Di Gregorio. I bianconeri raggiungono perciò in vetta Roma, Napoli e Cremonese. Manca l’aggancio invece l’Inter, che dopo la goleada al debutto contro il Sassuolo si arrende incredibilmente all’Udinese. A San Siro passano i friulani: i gol di Davis (su rigore) e Atta rimontano lo svantaggio iniziale firmato Dumfries, e la formazione di Chivu, nonostante l’assedio del secondo tempo (con un gol annullato a Di Marco) subisce la prima sconfitta stagionale. Aveva perso già alla prima giornata invece la Lazio di Sarri che, all’Olimpico, ha liquidato il Verona con un netto 4-0 nell’altro posticipo serale: reti di Guendouzi, Zaccagni, Castellanos e Dia ■ PL

I marcatori

2 reti: Thuram (Inter), Vlahovic (Juventus) 1 rete: Soulé, Wesley (Roma), Bonazzoli, Baschirotto e Vasquez (Cremonese), Anguissa, De Bruyne e McTominay (Napoli), Pulisic e Pavlovic (Milan), Douvikas e Nico Paz (Como), Pasalic e Scamacca (Atalanta), David (Juventus)

Le calciatrici della Roma Femminile festeggiano dopo un gol, con indosso la nuova terza maglia GETTY IMAGES
Keinan Davis, 27 anni esulta a San Siro GETTY

28/12

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LA STAGIONE 2025/26

25/01

Roma

Atalanta - Roma

Lecce - Roma

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Roma - Milan

| 15/02 - Napoli - Roma | 11/02 - Quarti Ritorno* | 08/02 - Roma - Cagliari | 04/02 - Quarti Andata* | 01/02 - Udinese - Roma | 29/01 21 Panathinaikos-Roma

| 19/02 - Playoff Andata

| 22/02 - Roma - Cremonese

| 26/02 - Playoff Ritorno

| 04/03 - Semifinali Andata* | 01/03 - Roma - Juventus

| 08/03 - Genoa - Roma

| 12/03 - Ottavi Andata

| 04/04 - Inter - Roma | 22/03 - Roma - Lecce | 19/03 - Ottavi Ritotno | 15/03 - Como - Roma

| 09/04 - Quarti Andata

| 12/04 - Roma - Pisa

| 16/04 - Quarti Ritorno

| 19/04 - Roma - Atalanta

| 22/04 - Semifinali Ritorno*

| 26/04 - Bologna - Roma

| 30/04 - Semifinale Andata

| 03/05 - Roma - Fiorentina

| 07/05 - Semifinale Ritorno

| 10/05 - Parma - Roma

| 13/05 - Finale

| 17/05 - Roma - Lazio

| 20/05 - Finale

| 24/05 - Verona - Roma

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