Il Pungolo n. 129

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Via Casal del Marmo, 618 Periodico del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord Ovest Casalotti - Selva Candida Anno XXVI - n. 129 - Settembre/Ottobre 2016 - redazione@ilpungolo.org - comit.narno@tiscali.it

Via di Selva Candida, 200 00166 Roma Tel. +39 06 6157211

CENTRO COMMERCIALE A SELVA CANDIDA: FACCIAMO IL PUNTO In Commissione Urbanistica capitolina emergono nuovi particolari che potrebbero posticipare l’avvio dell’opera di Giuseppe Strazzera

U

na commissione interessante, quella tenutasi lo scorso 5 Ottobre presso i locali di Via del Turismo 30, alla quale hanno partecipato la maggior parte degli attori coinvolti nel Piano di Recupero degli immobili “Ex Alitalia”.

Tale Piano, del quale si discute da oltre tre anni, prevede, in questa fase, la costruzione di un Centro Commerciale di notevoli dimensioni e la realizzazione di tre opere pubbliche fondamentali per il territorio, finanziabili attraverso l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione e di costruzione, per un importo che si aggira intorno ai sei milioni di euro.

“

Scuola Elementare a Selva Candida: finalmente aperta Dopo trent’anni apre il nuovo plesso scolastico da 15 aule.

Ma per problemi burocratici ne sono state attivate solo 5

VENA a pag 7

Nonostante l’affidamento, il Parco di Riserva Grande è ancora chiuso e gli arredi sono stati smontati

Continua a pag 14

Onore e profitto non stanno nel medesimo sacco.

Fernàn Caballero

Abbattute 352 alberature lungo la Via Boccea.

Un intervento importante per la sicurezza

LANDONIO a pag 4

VERACHI a pag 10

L’INTERVISTA

Auxilium, in periferia l’educazione è al centro

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Struttura interamente rinnovata, per continuare a migliorare l’esperienza didattica degli studenti. di Simone Ciampanella A Selva Candida ha sede la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium». È uno dei principali centri di formazione a Roma per la preparazione di professionisti dell’educazione altamente qualificati. L’ateneo è gestito dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e da circa quarant’anni è presente attivamente nel territorio, anche in attività extra-accademiche.

Nell’ultimo anno la struttura è stata interamente rinnovata, con ambienti e strumenti nuovi a disposizione degli studenti, per continuare a migliorare

l’esperienza didattica di chi si iscrive. D’altronde in questo luogo il sapere non viene solo insegnato, ma fatto vivere come crescita integrale in cui tutto è puntato sulla relazione tra docenti, studenti e personale non docente. In un clima di rispetto e di accoglienza, ma anche di rigore e serietà, sono valorizzati i talenti personali e sostenute le difficoltà che possono presentarsi negli studi. «Essere studenti all’«Auxilium» – dice la preside Pina Del Core – significa non solo vivere il “sogno” o l’avventura di dedicarsi allo studio in vista di una preparazione professionale o di una missione futura, ma anche fare un’esperienza

In alto: la nuova sala riunioni; Al centro: il logo della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium; Qui a fianco: la nuova sala multimediale, rinnovata sia dal punto di vista degli spazi che dal punto di vista tecnologico.

forte e significativa di relazioni, di amicizia e fraternità».

Ma l’attenzione dell’istituzione è rivolta anche al futuro di questi ragazzi. La programmazione didattica, infatti, è strutturata in stretta relazione alle possibilità lavorative che deve offrire agli studenti perché, spiega Del Core, «è impensabile oggi impegnare i ragazzi in percorsi universitari senza pensare alla spendibilità delle competenze acquisite nel mondo del lavoro». Anni di insegnamento e di ascolto dei cambiamenti socio-economici hanno portato a sviscerare diverse possibilità di approfondimento nell’ambito educativo, con la costante consapevolezza che si ha sempre a che fare con le persone e con la loro dignità.

In questo ambiente dinamico si preparano ricercatori e operatori esperti anche in ambiti specialistici.

Il percorso per gli psicologi dà la possibilità di operare in ambito scolastico e nella formazione professionale, come specialisti dell’orientamento scolastico e professionale, nella consulenza e nel sostegno alle istituzioni socio-educative, ai docenti, ai minori, ai genitori, in ambiti pubblici e privati. Così pure nel campo del disagio scolastico e di sostegno ai processi di sviluppo e di apprendimento.

Invece gli educatori

professionali e i laureati in progettazione e coordinamento dei servizi socio-educativi possono operare come responsabili, dirigenti e coordinatori nei servizi socio-educativi (centri e comunità per minori, asili nido e micro-nidi, attività ricreative e del tempo libero, servizi familiari e domiciliari, attività di animazione interculturale, interventi nel campo del disagio sociale); come esperti in progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi e culturali, in coordinamento di interventi tra pubblico e privato sociale. È proprio con quest’ultimo corso di laurea che si sta sperimentando, dallo scorso anno, una modalità più vicina agli studenti lavoratori: le lezioni si svolgono durante i fine settimana e gli iscritti hanno la possibilità di sostenere gli esami in sessioni ad hoc.

Infine i laureati in pedagogia e didattica della religione operano come insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.

Come visto l’«Auxilium» è tante cose, ma soprattutto un fiore all’occhiello per il quartiere, perché è un esempio concreto di come la periferia possa essere risorsa per la città e non, come spesso accade, problema. www.pfse-auxilium.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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SCUOLA E SANITÀ

Suona finalmente la campanella per la nuova Scuola Elementare Cantiere concluso nei tempi prestabiliti e lezioni iniziate anche nel nuovo plesso, atteso dai cittadini da oltre trent’anni. Ma su quindici aule ne vengono utilizzate solo cinque.

di Luciano Landonio

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essuno avrebbe scommesso anche solo un euro, sulla fine dei lavori e l’inizio delle attività scolastiche entro i due anni, annunciati la mattina del 7 Agosto 2014 in occasione della posa della prima pietra (la terza per la verità), per la realizzazione delle quindici aule di scuola elementare in zona Selva Candida.

E invece, per la prima volta, un’opera pubblica inizia e finisce secondo le date prestabilite.

Come cittadini, dobbiamo fare i nostri complimenti alla ditta, che abbiamo visto lavorare di sabato, di domenica ed anche il 15 Agosto.

Dovrebbe essere la normalità, ma nel nostro Paese è ancora un’eccezione. In questo caso un’eccezione piacevole che, dopo più di trent’anni, permette anche alla periferia di avere il suo plesso scolastico.

L’UTILIZZO PARZIALE DELLE 15 AULE Se da un lato non possiamo che ritenerci soddisfatti per la promessa apertura nei tempi, dall’altro dobbiamo riconoscere che il plesso, almeno per questo anno

scolastico, sarà utilizzato solo per 1/3 del suo potenziale. Già, perchè su quindici aule disponibili, solo 5 sono state impiegate: quattro per le nuove prime ed una per il trasferimento di una quarta.

SI POTEVA FARE DI PIÙ?

Proprio per il sottoutilizzo delle aule e per la mancata formazione di nuove classi (principalmente per il 2^ anno), il giorno dell’apertura alcuni genitori hanno espresso il loro dissenso ed hanno anche lanciato una petizione popolare.

Alla petizione ha risposto direttamente il Sindaco, lo scorso 7 Ottobre.

Nella risposta viene evidenziato come: in data 16 Settembre u.s. è stata inoltrata all’Ufficio Scolastico regionale da parte della Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Pablo Neruda formale richiesta di assegnazione di personale docente e personale ATA, come concessione straordinaria, in deroga all’organico già consolidato, a seguito della quale si è tenuta, in data 21 Settembre 2016, una riunione a cui hanno preso parte la succitata Dirigente Scolastica, la responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale, ed il Presidente del Munici-

pio Roma XIV. Proprio in quest’ultima occasione, la responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale ha chiaramente evidenziato che «non sussistono, in questo momento, le condizioni per richiedere ulteriore assegnazione di personale».

Circostanza questa che impedisce, almeno per il corrente anno scolastico, la formazione di ulteriori classi rispetto alle attuali.

Sapere che per un intero anno la scuola sarà sottoutilizzata e che molti genitori avrebbero potuto evitare gli ingorghi mattutini della Via Boccea o di Via Casal del Marmo, lascia un po’ di amaro in bocca.

Sotto questo aspetto si sarebbe potuto fare, a nostro avviso, qualcosa in più. Magari garantendo, in vista dell’imminente apertura del nuovo plesso, quel minimo di elasticità necessaria a risolvere, per una volta, non solo una parte ma l’intero problema. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dall’alto verso il basso: tre fasi di realizzazione della Scuola Elementare, a partire dal 2014 fino ad oggi.

SCUOLA E SANITÀ

Water Explorer, il progetto che punta ad educare i ragazzi al rispetto dell’acqua

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di Marco Verachi

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l via anche quest’anno il progetto “Esploratori dell’Acqua” (Water Explorer), al quale parteciperanno le classi IIH e IIIB, dell’I.C. Via Ormea, che nella scorsa edizione (quando erano IH e IIB) si sono qualificate al terzo posto nella classifica italiana.

IL WATER EXPLORER Il progetto, organizzato dalla “Global Action Plan UK” in collaborazione con “In Europa”, mira alla sensibilizzazione dell’uso consapevole e razionale della risorsa idrica, tutelandone la qualità, la reperibilità e puntando al risparmio

idrico.

Il progetto prevede che gli “esploratori” si affrontino in gare incentrate prevalentemente su quattro temi: • Acqua come risorsa preziosa: attraverso il monitoraggio si ricercano soluzioni per ridurre i danni causati da un utilizzo superficiale dell’acqua; • Acqua pura: attraverso lo studio dell’acqua che scorre all’interno delle loro case, gli studenti cercheranno di valutare o magari migliorare il tasso di purezza dell’acqua; • Acqua nascosta: i partecipanti sono incentivati a scoprire i vari utilizzi

dell’acqua nel settore alimentare ed il suo utilizzo nei processi industriali; • Acqua nel mondo: le varie squadre dovranno capire come un bicchiere d’acqua sprecato nel loro paese di appartenenza possa influire sul resto del mondo; Dato il grande entusiasmo generato dalla partecipazio-

ne all’iniziativa, lo scorso 25 Maggio, in Piazza Ormea, è stato organizzato un Festival dell’Acqua, in cui sono stati esposti i risultati delle sfide affrontate.

Durante la giornata, gli alunni hanno dato vita a veri e propri sondaggi sul corretto utilizzo dell’acqua, intervistando i cittadini presenti.

Grazie all’esperienza maturata nell’anno passato, altre classi hanno aderito al progetto permettendo, attraverso l’esperienza diretta, di migliorare il corretto utilizzo dell’acqua nelle case dei partecipanti e di conseguenza dell’intero quadrante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SCUOLA E SANITÀ

Osteopatia: un approccio diverso L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’Osteopatia come «un sistema complementare affermato e riconosciuto di mantenimento del benessere attraverso la palpazione delicata». di Andrea Novelli

È

stimato che nella vita circa il 70% della popolazione abbia sofferto almeno una volta di ciò che la cultura popolare chiama “colpo della strega”. Con questo termine si fa riferimento ad una condizione di dolore acuto e blocco articolare a livello della zona lombare.

Ma come mai questo tratto anatomico della schiena va cosi facilmente in disfunzione? Come mai la lordosi lombare presenta spesso sofferenze del disco e vere e proprie ernie a differenza del tratto dorsale o sacrale? La causa è da ricercare nel ruolo della potente muscolatura anteriore: i Muscoli Ileo-Psoas.

Osservando le immagini del tratto lombare si capisce come questi agiscano sulla colonna proprio come dei tiranti. Proprio come le funi delle vele agiscono sull’albero maestro di una barca a vela.

Questi due potenti muscoli hanno origine dalla colonna, sono in grado di deviare/comprimere/ verticalizzare questo tratto generando notevoli problemi.

UN APPROCCIO DIVERSO La soluzione comune è quella di ricorrere a massaggi locali, posteriori, ma il problema tende comunque a ripresentarsi. Esiste però anche un approccio diverso: un approccio anteriore. L’approccio anteriore rientra tra le Metodiche Osteopatiche.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’Osteopatia

come: «un sistema complementare affermato e riconosciuto di mantenimento del benessere attraverso il contatto e la palpazione delicata».

COME FUNZIONA? Per semplicità si dividono i campi di applicazione in tre grandi famiglie: Tecniche viscerali, Tecniche strutturali e Tecniche cranio-sacrali.

Tecniche viscerali: i visceri si muovono in modo specifico sotto l’influenza della pressione diaframmatica.

Questo movimento può essere alterato a seguito di traumi come

interventi chirurgici (aderenze), infezioni gastrointestinali, intossicazioni alimentari etc. Applicando una tecnica specifica a livello del diaframma e della muscolatura addominale e allentando le tensioni circostanti siamo in grado di aiutare indirettamente un organo in difficoltà consentendogli di “vivere meglio nel suo ambiente”.

Tali alterazioni della mo-

bilità viscerale possono provocare disturbi dell’organo coinvolto (gastrite, colite, alterazioni del ciclo mestruale), oppure disturbi alle articolazioni vicine.

Ad esempio una colite può dare origine ad un mal di schiena. Un dolore di spalla potrebbe essere la conseguenza di un’affezione delle vie respiratorie.

Tecniche strutturali: agiscono sull’articolazione direttamente ripristinando la mobilità dell’articolazione osso-osso. La specificità e la rapidità della manipolazione consente il recupero della mobilità articolare.

Tecniche cranio-sacrali: con una pressione che oscilla tra i 5 e i 15g. si palpano delicatamente alcune zone della testa, dell’osso sacro e della schiena per diminuire la tensione locale.

Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, ripristinando il ritmo sonno/veglia, stimolando il sistema immunitario e togliendo tensione al sistema nervoso.

Attraverso una visione globale e personalizzata, unita all’investigazione di tutti i sistemi che sono alla base del benessere corporeo, l’Osteopatia ristabilisce la corretta relazione tra struttura (articolazioni) e funzione (movimento), coadiuvando il Medico nella gestione del dolore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ELETTROSMOG E AMBIENTE

Abbattute le alberature lungo il tratto periferico di Via Boccea

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352 le alberature risultate compromesse statiscamente e vegetativamente, per le quali è stato autorizzato l’abbattimento. di Niccolò Vena

M

artedì 13 Settembre il Dipartimento Tutela Ambientale ha autorizzato (con prot.

QL50391) l’abbattimento di 352 alberature “appartenenti al genere Ulmus e Robinia”, dopo un esame biologico sulle piante dal quale è emersa la condizione di morte vegetativa e la conseguente instabilità delle stesse.

L’abbattimento è stato effettuato nell’arco di poche settimane lungo l’intero tratto periferico di Via Boccea, a partire dall’incrocio con Via di Casal Selce e Via della Storta fino all’intersezione con Via di Santa Maria di Galeria e Via dell’Arrone, in entrambi

scorso.

Un intervento di fondamentale importanza per quella porzione di territorio, raggiunto per larga parte grazie alla battaglia che il Comitato Valle Santa ha intrapreso sin dai suoi primi giorni di stilato e inviato un report vita, e grazie alla quale sulla condizione delle al- si sono ridotti i tempi per berature al Dipartimento questa “bonifica” attesa Tutela Ambientale, per da anni. un parere di competenza necessario all’inizio dei UN BUON RISULTATO, lavori, essendo la zona ANCHE SE IN RITARDO rientrante nei limiti di La rilevanza dell’operavincolo paesaggistico.

La richiesta è stata ac- zione è indiscutibile. colta e i lavori sono par- Innanzitutto perché lo titi Sabato 17 Settembre stato di incuria del verSopra: un tratto degli abbattimenti e delle potature sulla Via Boccea.

A fianco: La D.D. del Dipartimento Tutela Ambientale.

i lati della carreggiata.

I LAVORI L’intervento è stato richiesto attraverso innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini.

Raccolte le richieste il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (SIMU) ha

de aveva raggiunto un livello preoccupante per la sicurezza dei veicoli che percorrono la Via, e occorreva un intervento urgente.

Ma soprattutto perchè nelle settimane successive al completamento dei lavori non c’è stato alcun caso di caduta alberi, nonostante le prime piogge autunnali, a dimostrazione del fatto che se si fosse intervenuti prima si sarebbero potuti evitare i numerosi disagi degli anni precedenti.

Solo nell’ultimo anno, a partire da Ottobre 2015, sono stati 10 gli alberi caduti in quel tratto di strada, e col tempo il numero non poteva che aumentare.

Anche se in nessuno dei casi si sono riscontrati danni alle persone, già dal 7 Ottobre 2015 (data di caduta del primo albe-

ro della serie), sarebbero dovuti suonare i primi campanelli d’allarme sull’urgenza dell’intervento, per evitare di sfidare troppo una fortuna, che si è rivelata clemente per ben 10 volte.

GLI ALTRI INTERVENTI SU VIA BOCCEA Meglio tardi che mai.

La potatura degli alberi di concerto con la pulizia del ciglio stradale di inizio Luglio, hanno restituito un volto per lo meno dignitoso alla Via, che avrà un aspetto ancor più civile, dopo la fine dei lavori di potenziamento della linea elettrica da parte di ACEA che ci auguriamo possano portare ad un impianto di illuminazione nel breve perido. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ELETTROSMOG E AMBIENTE

Fossi Urbani: manutenzione in costante ritardo La maggior parte dei Fossi Urbani del territorio è nuovamente avvolta dalla vegetazione.

L’inverno è alle porte e la lezione dell’alluvione del 31 gennaio 2014 sembra esser stata dimenticata.

Luciano Landonio

C

i risiamo, come ogni anno, in prossimità della stagione invernale e solo in questo periodo, ci si ricorda che le piogge copiose potrebbero creare seri problemi al sistema idrico del territorio e portare al collasso i Fossi Urbani, come accadde il 31 Gennaio 2014.

Eppure, nonostante il ricordo sia ancora nitido, non si riesce ad avere una pianificazione concordata degli interventi.

Il CBTAR (Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano) competente per la maggior parte dei Fossi esterni al perimetro del Grande Raccordo Anulare e le istituzioni territoriali comunicano poco, pochissimo. E, quando lo fanno, le intenzioni sembrano più rivolte a ribadire le rispettive autonomie ed esigenze, piuttosto che alla reale risoluzione dei problemi.

LA MAPPA Dopo le commissioni nei due municipi ed i continui dubbi sulle reali competenze ed i confini dei Fossi Urbani, abbiamo deciso di dare un contributo alle amministrazioni locali realizzando la mappa dei Fossi del territorio del Municipio XIII e XIV, con le rispettive competenze per la manutenzione.

La fascia verde indica il confine del comprensorio del CBTAR, verso la periferia.

Per la parte interna alla fascia verde, invece, le varie competenze sono indicate in legenda.

Rispetto al territorio di nostro interesse l’anomalia più grande, è rappresentata dal Fosso dell’Acquasona, dove la competenza per la manutenzione, normalmente in carico al CBTAR, è stata esclusa in due tratti:

• una nella zona adiacente a Via Domenico Montagnana; • l’altra nella zona adiacente a Via Cogliate.

Tale esclusione rappresenta una problematica non indifferente, perchè se i due enti non si coordinano per la manutenzione nello stesso identico periodo, ci si ritrova nella condizione per cui il Fosso è in parte pulito ed in parte no, con il rischio di rendere vano anche l’intervento di uno dei due enti.

La soluzione migliore sarebbe quella di integrare, attraverso un tavolo compartecipato, la competenza del CBTAR anche in questi due tratti, per avere una pianificazione unica dalla foce alla sorgente del Fosso Acquasona ed una manutenzione realmente efficiente e completa

LE FASCE DI RISPETTO A proposito di efficienza, c’è un altro grave problema che riguarda la manutenzione: l’accessibilità.

La maggior parte delle sponde dei Fossi infatti, sia legalmente che illegalmente, è stata occupata o esclusa al passaggio dei mezzi meccanici e molte pulizie si possono effettuare solo parzialmente, rendendo in molti casi inutile l’intervento sulle restanti parti accessibili. È importante ribadire che le fasce di rispetto dei Fossi, dai 4 ai 10 metri a seconda dell’importanza del Bacino Idrico, sono terreno demaniale e come tale non può essere nè occupabile nè usucapibile.

Occorrerà dunque ripartire da qui, dal ripristino della legalità e dell’accessibilità, necessaria alle operazioni di pulizia che, in ogni caso, ci attendiamo arrivino prima dell’inverno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ELETTROSMOG E AMBIENTE

Parco Riserva Grande: tempo e risorse sprecate Pochi giorni dopo l’assegnazione della custodia attiva sembrava tutto pronto per l’apertura, ma l’area è stata invece sgombrata ed il Parco è ancora chiuso.

di Marco Verachi

C

i eravamo lasciati, prima dell’estate, con l’incognita sull’assegnazione della “custodia attiva” per l’apertura e la chiusura dei cancelli del Parco di Riserva Grande.

LA MANCATA APERTURA In attesa dell’affidamento l’area era stata riqualificata ed allestita: era stato posizionato il nuovo gabbiotto, montati i giochi per i bambini, ripristinato l’impianto idrico, risanata una parte della rete fognaria, predisposto l’impianto d’illuminazione, delimitata l’area cani e, per finire, sfalciata l’erba nella parte che sarebbe diventata fruibile dai cittadini.

La nomina tanto attesa alla fine è arrivata nella seconda settimana di Giugno, a ridosso delle elezioni amministrative, ed è stato individuato come soggetto affidatario il “Comitato Civico Selva Candida”.

Nella comunicazione che ci ha inviato la Direzione Tecnica del Mu-

In senso orario: il nuovo gabbiotto; l’erba già ricresciuta; l’area dei giochi smontata; la comunicazione di aggiudicazione della UOT.

nicipio Roma XIV, in quanto partecipanti al bando, c’era scritto che copia della Determinazione Dirigenziale di aggiudicazione sarebbe stata pubblicata sull’Albo Pretorio e sul portale web del Municipio.

La Determinazione l’abbiamo trovata, ma il verbale della Commissione non era fra gli allegati.

Così sappiamo solo a chi è stato affidato, ma non sappiamo il come e il perchè. In compenso quello che era stato montato pochi giorni prima nel Parco, è stato inspiegabilmente smon-

tato e portato via. Niente apertura, niente Parco e nessuna spiegazione.

QUALE DESTINO PER IL PARCO RISERVA GRANDE? Indipendentemente dalle spiegazioni, che probabilmente un giorno arriveranno, quello che è importante capire è che fine farà questo Parco.

Possiamo fare ovviamente solo delle ipotesi, ma, qualora non si arrivasse in tempi brevi all’apertura tramite il soggetto affidatario e la Nomentum riuscisse a consegnre l’opera finita

e collaudata all’amministrazione, senza avere più l’obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area, il rischio è che l’amministrazione, non avendo probabilmente i fondi necessari per intervenire, decida di non aprirlo.

Così l’area del Parco rimarrebbe definitivamente inaccessibile all’uso e alla fruizione dei cittadini del territorio, a tempo indeterminato.

Oppure l’Amministrazione dovrà cercare un nuovo soggetto, che non si impegni solo ad aprire e chiudere i cancelli come previsto nel vecchio bando, ma anche a sfalciare e potare il verde su una superficie complessiva di 8 ettari (ovvero 80.000 m2) e che magari lo faccia anche gratuitamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

URBANISTICA E VIABILITÀ

Via Ilario Corte, nessuna certezza sulle competenze e sulla riapertura di Marco Verachi

A

ll’inizio dell’anno è stata realizzata, da parte di un’Associazione Consortile di Recupero Urbano del territorio, una condotta di raccolta delle acque meteoriche passante al di sotto di Via Ilario Corte.

L’impianto ha la capacità di raccogliere tutte le acque che confluiscono nel rettangolo compreso fra: Via Antonio Panizzi, Via Casal del Marmo, Via Lucchina e Via Federici.

Pochi mesi dopo la fine dell’intervento, però, si è verificato un cedimento del manto stradale, che ha portato alla chiusura di buona parte della strada.

Aprendo uno dei pozzetti presenti, con l’intento di capire l’origine del problema, i tecnici hanno riscontrato esalazioni caratteristiche di un impianto atto alla raccolta delle acque nere. Si è capito quindi che la nuova realizzazione aveva poco a che fare con il cedimento e sembrerebbe che i continui sgrottamenti del terreno possano far capo ad un vecchio impianto che cammina vicino al nuovo.

I vecchi tubi, realizzati in gres porcellanato di notevoli dimensioni e a diversi metri di profondità, non fanno pensare ad un’istallazione di natura privata, ma ciò nonostante ancora non si sa di chi sia realmente la competenza per il

ripristino.

Per provare a sciogliere i dubbi, lo scorso 11 Ottobre era stata indetta dai tecnici una riunione sul posto, a cui Acea S.p.A. non ha però partecipato.

CHI REALIZZA E CHI GESTISCE Problemi come quelli di Ilario Corte non sono nuovi nel pa-

norama della periferia.

Il territorio è pieno di infrastrutture che non hanno una proprietà certa.

Basti pensare a quanto accaduto con il collettore del Rio Galeria, che era stato realizzato dal Comune di Roma, ma non era mai passato nelle disponibilità di Acea.

Siamo pieni di fogne per le ac-

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que meteoriche, collettori per le acque nere, pompe di sollevamento, aree verdi e impianti di illuminazione realizzati e in carico a nessuno.

Poi passano gli anni, ci si dimentica di tutto e si perdono mesi a capire chi deve intervenire. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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URBANISTICA E VIABILITÀ

Centro Commerciale a Selva Candida: Facciamo il punto In Commissione Urbanistica capitolina emergono nuovi particolari che potrebbero posticipare l’avvio dell’opera.

Segue dalla Prima Pagina Date le cifre e le opere in ballo, ci si accorge subito che intorno a questo Piano ruota tutta la riqualificazione urbanistica del quartiere di Selva Candida.

Proprio per questo è bene che nulla venga lasciato al caso e che ogni aspetto sia noto, approfondito, chiaro e pubblico.

della Bretella di collegamento fra Via Cremolino e Via Casal del Marmo, è tutt’altro che prossima all’avvio.

Sussistono infatti ancora problematiche legate all’esproprio di alcune particelle ed il passaggio obbligatorio, una volta riadeguato il progetto, presso il Genio Civile.

di Selva Candida, altra opera fondamentale, la questione è, a nostro avviso, molto più delicata. L’opera, da capitolato, ha una previsione di spesa di quasi 300.000 euro (su un totale superiore ad 1.300.000) destinata al marciapiede, che la renderebbe fruibile anche dai pedoni, ma soprattutto sicura.

Per realizzare il marciapiede LA BRETELLA LA RISISTEMAZIONE DI però, è necessario ridurre la Stando alle ultime novità di- VIA DI SELVA CANDIDA carreggiata attuale che, date chiarate dai tecnici presenti in le norme del codice della stracommissione, la realizzazione Per la risistemazione di Via da, dovrebbe diventare a sen-

so unico. A supporto del senso unico, in termini di viabilità, si sarebbe dovuto realizzare, negli anni passati, il raddoppio di Via di Selva Candida. Ma tale opera risulta ancora frammentata nelle competenze e soprattutto interessata dalla presenza dei tralicci dell’alta tensione, per i quali da anni si richiede l’interramento e ad oggi non si ha neanche una data orientativa di intervento.

Il rischio dunque è che si decida di procedere comunque, re-

alizzando il marciapiede solo dove possibile e comunque non tutto su un lato, rendendo parziale la fruizione e vano il tentativo di una vera e propria riqualificazione.

LA RISISTEMAZIONE DI VIA CASOREZZO L’unica opera che presenta meno difficoltà rispetto alle altre è forse la risistemazione di Via Casorezzo. In questo caso la previsione di spesa per

URBANISTICA E VIABILITÀ

i marciapiedi è superiore ai 450.000 euro (su un totale di quasi 1.000.000) ma, non essendo presente nessun rappresentante del Dipratimento Mobilità, non è stato possibile comprendere se la ristrutturazione prevede ancora una Via a doppio senso o a senso unico.

LE ALTRE OPERE VIARIE NON IN CARICO A CMB Se è vero che la competenza del soggetto attuatore, prevista nella Convenzione del Piano di Recupero, si limita alle tre opere precedentemente indicate, è anche vero che il flusso di traffico derivante dalla costruzione del centro commerciale ricadrà su tutto il quartiere e che, A5 TRIPS VIAGGI copia.pdf

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probabilmente, anche in caso di realizzazione di tutte e tre le opere (Bretella, Risistemazione Via di Selva Candida, Risistemazione di Via Casorezzo) il quartiere non sarà in grado di assorbire il traffico generato dalla nuova struttura commerciale.

Il Raddoppio di Via di Selva Candida (esclusa la parte interna al Piano di recupero) ed il Collegamento tra Via Esperia Sperani e Via Casorezzo, sono due opere non in carico al soggetto attuatore (CMB di Carpi e Rinnovamento Commerciale S.p.a.) ma ugualmente indispensabili a garantire la sostenibilità del Piano di Recupero e della mobilità futura ad esso collegato.

15/03/16

15:07

sia nere che chiare, posguamento Fosso del siamo dire che: Bamboccio nel 2015.

• Le acque bianche ri- • Per le acque nere incadranno per la quasi vece, dal momento Altro aspetto fondamentotalità dell’intervenche il depuratore di tale riguarda la sostenibito di cubatura privata, Via Casal del Marmo lità della rete idrica e deall’interno del Fosso non è in grado di rigli impianti fognari, sulla del Bamboccio, che cevere al momento base delle necessità delle però non è in grado di nuove utenze e che nuove costruzioni previricevere più neanche la realizzazione del ste nel Piano. una goccia. Per quenuovo Tronco della Per l’acqua potabile, sto è stata prescritta Maglianella non ha Acea ha prescritto a dal CBTAR una vauna data di inizio laCMB l’apposizione di sca di laminazione vori, è stata prevista pompe di sollevamenper non comprometper questo intervento to, ma non è dato sapere tere la precaria cala realizzazione di un cosa accadrà alla pressiopacità idraulica del impianto di depurane dell’acqua delle altre Fosso. Tale capacità zione provvisorio. abitazioni del quartiere, si sarebbe però poMa di chi saranno le dal momento che non è tuta adeguare, quacompetenze sulla maprevisto nel breve periolora si fossero spenutenzione dell’imdo nessun adeguamento si i 6.250.000 euro pianto una volta che della tratta al nuovo fabdi Fondi regionali la ditta avrà finito di bisogno generale da par(compresi nel Prorealizzare e vendere? te di Acea. gramma Italia Sicura Per quanto riguarda inve2015-2020), desti- CONCLUSIONI ce le acque da smaltire, nati proprio all’adeL’opera è si di fondamentale importanza per la riqualificazione di questa porzione di periferia, ma è impensabile “Il piacere di viaggiare con noi attuarla senza aver prima concluso gli interventi è condividere emozioni, propedeutici.

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Tra questi, il collegamento con Via Esperia Sperani ed il Raddoppio di Via di Selva Candida (con il conseguente interramento dei tralicci), per quanto riguarda le opere viarie, così da agevolare il traffico verso Ottavia, con la prima, ed evitare una risistemazione di Via di Selva Candida solo parziale, con la seconda.

L’ampliamento del depuratore di Casal del Marmo o la realizzazione del VI Tronco della Maglianella, per evitare di costruire un inutile depuratore provvisorio, e l’adeguamento del Fosso del Bamboccio per ridurre anche il rischio idrogeologico di buona parte del quadrante.

Se e solo se queste opere verranno realizzate prima, di quanto previsto nella Convenzione fra CMB e Comune di Roma, allora si sarà agito negli interessi dei cittadini e del territorio.

In tutti gli altri casi no. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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URBANISTICA E VIABILITÀ

Ancora ritardi per la realizzazione del Depuratore di Tragliatella

I cittadini aspettavano l’inizio del cantiere quasi due anni fa, ma l’opera non può ancora essere avviata a causa di un dettaglio burocratico. di Niccolò Vena

S

ono passati già due anni da quando, in un’assemblea pubblica tenutasi nel Novembre 2014, veniva annunciato che i lavori per il nuovo impianto di depurazione e la nuova rete idrica a Tragliatella sarebbero partiti.

L’accordo tra i protagonisti della vicenda, l’assessorato allo Sviluppo

Periferie Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, le Associazioni Consortili di Recupero Urbano all’interno del C.P.R. e Acea Ato2, era stato raggiunto e l’iter sembrava essere arrivato a buon punto.

Il progetto prevedeva la realizzazione di un depuratore che avrebbe permesso, oltre allo smaltimento regolare delle acque nere, anche il

conseguente allaccio alla rete idrica per l’acqua potabile.

Un’opera insomma, che avrebbe risolto molti problemi, ma che dopo due anni non riesce ancora a vedere luce.

Per rimettere in fila il discorso e capire dove si è inceppata la macchina burocratica, lo scorso 14

Settembre, all’interno della cornice delle Aste Taurine, si è svolta l’ennesima riunione.

A ricostruire la vicenda è intervenuto il Direttore del Consorzio Periferie Romane, Luciano Bucheri, che raccoglie le associazioni consortili di recupero urbano che hanno messo a disposizione i

fondi per la realizzazione dell’impianto.

«Il problema principale - dice Bucheri - è che sono scaduti i termini per la Pubblica Utilità dell’Opera, ed occorre rinnovarla per far ripartire la procedura di esproprio di una porzione di terreno dove dovrà esser realizzato il depuratore.

I tempi neccessari a concludere questo passaggio non sono biblici, nè impossibili, a fare la differenza sarà solo la volontà di realizzarlo».

Avremo modo di misurare questa volontà nei prossimi mesi, che ci si augura si concludano con una buona notizia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

EVENTI E CULTURA

Le Guardie Rurali in ausilio alle popolazioni colpite dal Sisma

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Grazie alla solidarietà dei cittadini del territorio e al loro impegno, il Nucleo Operativo delle Guardie Rurali raggiunge oggi decine di frazioni nei territori colpiti dal Sisma del 24 Agosto. di Arianna Sacchinelli

L

a mattina del 24 agosto alle ore 3.36 la terra trema. Il centro Italia è attraversato da un violento terremoto avvertito da Rimini fino a Napoli.

Tutta l’Italia, fin dalle prime ore del mattino, è pronta ad attivarsi a sostegno delle popolazioni terremotate, dando inizio ad una vera e propria maratona di solidarietà.

SUBITO A LAVORO Il Nucleo Operativo Guardia Rurale Ausiliaria (Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente) si è resa disponibile fin da subito.

Prontamente operativa, ha iniziato un lavoro di recupero e smistamento

del materiale necessario ai cittadini colpiti dal sisma, presso la sua sede in Via Boccea 901.

In dieci giorni, cooperando con gli associati, i volontari, le associazioni del territorio ed i cittadini, ha recuperato una notevole quantità di beni, dimostrando ancora una volta elevate capacità organizzative e logistiche.

La mattina del 24 agosto il “Coordinatore Nazionale” Mario Bove ed il “Vicario” Maurizio Venturini erano presenti nelle zone interessate dal sisma, per entrare subito in contatto con i centri di smistamento più grandi.

La grande macchina della raccolta, gestita da Ida Oliva, Responsabile della Segreteria Nazionale, era pronta per il primo viaggio già la mattina del

25 agosto alle 6:30 con una grande quantità di materiale.

«La prima settimana è stata frenetica e movimentata - ci racconta Francesco Spadaro, Responsabile delle Relazioni Esterne - traspor-

tavamo materiale di ogni genere, perchè i cittadini necessitavano di qualsiasi cosa. Ma nelle settimane successive le esigenze e le condizioni sono cambiate, così abbiamo riadattato la nostra metodologia di intervento:

i centri di raccolta erano sì pieni, ma le frazioni più piccole erano prive di risorse. Abbiamo quindi deciso di metterci in contatto direttamente con le famiglie che, riunite in gruppo, hanno comunicato via via le loro necessità. Così facendo abbiamo aggiornato le richieste sulla base delle reali esigenze».

AGIRE NEL PICCOLO Le località assistite dal N.O.G.R.A comprendono Posta, Città Reale, Torrita che raccoglie materiale anche per Nommisci. Si occupano inoltre di Saletta, Casale, Cossito, Sant’Angelo, Crognale, Sommati, Villa San Lorenzo e Flaviano, per poi giungere al Parco Comunale di Amatrice.

Gli operatori dell’Associazione hanno provveduto inoltre a fornire prodotti particolari, come quelli per celiaci, che sono stati smistati presso due grandi centri di raccolta, dove è presente una struttura medica.

A due mesi dal sisma, sono ancora presenti e pronti ad affrontare i bisogni che la popolazione manifesterà per la stagione invernale. Sono zone in cui il freddo non tarda ad arrivare ed il N.O.G.R.A, già da qualche tempo, si adopera per fornire indumenti più caldi, sempre sulla base di richieste specifiche.

Si è creata una fitta rete di contatti e comunicazioni tra i cittadini e gli operatori dell’Associazione, che rende il lavoro ancora più efficace.

Attualmente i beni vengono consegnati ogni quindici giorni. Si procede alla raccolta e alla preparazione dei pacchi in modo mirato e nominale per le famiglie che manifestano le loro necessità.

Per chiunque volesse contribuire alle donazioni in favore delle popolazioni terremotate, basta controllare la pagina Facebook della “Guardia Rurale Ausiliaria”, costantemente aggiornata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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EVENTI E CULTURA

Monte Mario fra le note del Jazz in memoria di Massimo Urbani

di Noemi Bonafede

I

l 9, 10 e 11 Settembre 2016, in Via Castiglioni, si è svolta la seconda edizione de “il Jazz di Monte Mario”, dedicata allo straordinario musicista Massimo Urbani, il quale, durante la sua carriera musicale, ha emozionato i suoi sostenitori interpretando l’arte del jazz come un’esplosione di libertà.

L’EVENTO Tre serate all’insegna della musica, della sinfonia e della tranquillità.

Più che festival si potrebbe presentare come un

vero e proprio omaggio all’eccezionale artista.

Nonostante il tempo che purtroppo ha causato allo staff qualche problema tecnico-organizzativo, il palco ha ospitato numerosi musicisti, fra i quali anche Maurizio Urbani, fratello di Massimo, che ha eseguito alcuni celebri brani arrangiati. L’evento è stato accompagnato da un’area multimediale, in cui è stata allestita una mostra fotografica ed è stata attuata una conferenza riguardante la storia del jazz: emozionante la lettura di alcuni brani del libro dedicati al sassofonista, tratti da “L’avanguardia è nei senti-

menti” a cura di Carola De Scipio. Il luogo in cui si è svolto l’evento non è casuale: il sassofonista è stato legato al quartiere di Monte Mario fin dalla nascita e a questo proposito, per celebrare lo storico evento, è stata scelta la piazzetta che si trova a poche centinaia di metri dalla casa dove visse fino

alla sua scomparsa prematura.

L’ORGANIZZAZIONE E L’OBIETTIVO Il festival è stato ideato dall’associazione culturale l’Esacordo, che si dedica da anni all’organizzazione di eventi musicali collaborando

spesso con le istituzioni cittadine. Gli appassionati del jazz hanno dimostrato quanto questo genere sia straordinariamente affascinante e attuale, nonostante la progressiva affermazione dei differenti gusti musicali moderni.

L’obiettivo di questo evento è stato quello di

dimostrare l’importanza di questo genere alla società attuale: anche il jazz è una manifestazione artistica, è una musica in cui la stessa nota può essere suonata irrefrenabilmente notte dopo notte, ma sempre in modo diverso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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EVENTI E CULTURA

Il Teatro dell’Opera di Roma fa tappa in Viale Antonio Gandin

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La strada che costeggia il G.R.A. è stata Teatro lo scorso 20 Luglio di Figaro!OperaCamion, lo spettacolo itinerante dell’Opera di Roma e per una sera, il buio che inspiegabilmente avvolge la strada da anni, è stato funzionale. di Arianna Sacchinelli

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n una piacevole serata di Luglio la periferia ha accolto un ospite speciale: il teatro dell’Opera di Roma.

La strada che costeggia il G.R.A., Viale Antonio Gandin, è stata teatro il 20 Luglio scorso di Figaro!OperaCamion e per una sera ha reso funzionale il buio che inspiegabilmente l’avvolge da anni.

Tanti cittadini hanno raggiunto incuriositi il luogo dello speciale quanto insolito appuntamento.

A rendere confidenziale fin da subito la serata ci hanno pensato alcuni artisti che, prima della messa in scena, davano già spettacolo entrando in contatto con il pubblico.

IL PROGETTO Un camion itinerante non rimanda di certo il pensiero al Teatro dell’Opera ma, proprio questo mezzo, è l’emblema del progetto.

Il teatro si muove e si promuove, facendo tappa nelle piazze della periferia romana.

Il camion si smonta e diventa scena mentre, la piazza diventa teatro, accessibile a tutti.

Il progetto sperimentale punta a coinvolgere un pubblico eterogeneo presentando un classico della tradizione italiana.

L’Opera di Roma ha realizzato il tutto in collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo ed in particolare con il contributo di “Fabbrica Young Artist Program” e con la “Youth Orchestra” diretta da Carlo Donadio e Roberto De Maio.

Gli attori, interpreti dei protagonisti principali, provengono tutti da diverse parti del mondo: un aspetto interessante che caratterizza ancor di

più l’unicità di Figaro!OperaCamion.

Un esperimento coraggioso che ha coinvolto tante persone dentro e fuori dal palco.

Le avventure di Figaro, Rosina, Bartolo, il Conte d’Almaviva e Basilio sono state rivisitate nei dettagli, nello stile e nella scenografia conservando però l’antica tradizione Rossiniana.

Una scenografia atipica che ha evidenziato una compenetrazione di stili ed un gioco di disegni e luci in grado di adattarsi e valorizzare il singolare palcoscenico.

La figura del factotum Figaro rimandava a quella di Edward Mani di Forbice e Rosina richiamava la Regina di Cuori.

Molti elementi ricordavano la particolare espressione del regista Tim Burton.

La manifestazione è risultata un evento culturale di grande successo: lo spettacolo con l’adesione più alta tra le varie tappe del Teatro dell’Opera itinerante nei quattro quadranti di Roma.

LA SCELTA DI VIA GANDIN L’ideatore e regista Fabio Cherstich ha immaginato “OperaCamion” come un’esperienza rivolta ad un pubblico diverso e tutto nuovo.

Un’opera che raggiungesse le piazze e i luoghi di ritrovo nelle periferie delle grandi città. Così ha preso vita “Il Barbiere di Siviglia” in Viale Antonio Gandin, raccontandosi in una chiave tutta nuova. Grazie alla spinta dei protagonisti del progetto “Nuovi Quartieri”, in collaborazione con il Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera Carlo Fuortes, si erano gettate le basi affinchè questo esperimento prendesse vita nel nostro quadrante. E la scelta

è ricaduta su Via Gandin, sia per le sue caratteristiche, in grado di ospitare un nutrito pubblico, sia per “fare luce” sulle problematiche quotidiane che affliggono i quartieri periferici.

Un momento di condivisione che ha legato tutte le generazioni sia dentro che fuori dal palco. Ampia la presenza dei giovani tra il pubblico proprio come alcuni dei protagonisti principali e soprattutto come l’orchestra dell’Opera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un saluto ad un amico Il 13 Settembre ci ha lasciato Artemisio Ceccherini, detto Artemio, tra i fondatori del Comitato N.A.R.N.O. e del Pungolo. di Luciano Landonio

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n qualità di Presidente pro tempore di questo Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord-Ovest Casalotti Selva Candida, mi sento in dovere di ricordare la figura di Artemio, con due parole scritte.

Artemio fu un socio fondatore del Comitato. Per quasi venti anni ne è stato il tesoriere. Per l’ultimo saluto, al termine della cerimonia ecclesiale, avvenuta il 15 settembre 2016 alle ore 9,00 presso la chiesa di Santa Gemma a Piazza del Castello della Porcareccia, il sottoscritto ha letto queste due righe di

commiato : Ciao Artemio, quasi un terzo della tua vita l’hai trascorsa all’interno del Comitato di Quartiere Nuove Alleanze Roma Nord – Ovest Casalotti Selva Candida e del Giornale il PUNGOLO : 26 anni.

Qualche anno in più l’hai passato come Presidente del Consorzio e dell’Associazione Consortile di Recupero Urbano “SELVA BELLA”.

Obiettivo principale: cercare di risolvere i problemi del tuo territorio, dove hai scelto di costruirti la casa, la famiglia e buona parte della tua

vita terrena.

Con tenacia, costanza, volontà, carattere e anche con qualche buona litigata, per cercare di portare a compimento le tue idee ed i tuoi desideri, che hai sempre coltivato fino all’ultimo minuto della tua esistenza.

Per questo, per l’impegno verso il territorio, verso il Comitato e verso il giornale il PUNGOLO che ti ringraziamo oggi, pubblicamente, e ti auguriamo di trascorrere felicemente l’eterno riposo dei

giusti, nei verdi pascoli del paradiso.

Questo augurio e questo saluto, te lo faccio a nome di tutti i membri del Comitato e della Redazione del Pungolo.

Un abbraccio.

Luciano.

Così mi piace ricordarlo e salutarlo nuovamente, attraverso questo giornale, che io amo ed anche lui ha sempre amato e sostenuto fino all’ultimo giorno.

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SPORT LOCALE

Al Nautilus si insegna la passione per la Pallanuoto di Stefania Ferrara

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ra i diversi sport praticabili nel nostro territorio, dal 2013, all’interno del Centro Sportivo Edoardo Antonelli, c’è anche la Pallanuoto. Supportata dalla qualità della Scuola Nuoto, la Società Sportiva Nautilus (ex ASD Edoardo Antonelli) inizia a muovere i primi passi.

Grazie alla passione dell’esperto coach Claudio Carminati e alla tenacia di Massimiliano Bartolucci, di cui il primo è Direttore Sportivo ed il secondo Presidente, il centro è riuscito a presentare ben 5 squadre.

I piccoli dell’Under 11, Under 15, Under 20 e con la serie D maschile e la serie B femminile hanno ottenuto in poco tempo risultati più che soddi-

Qui a fianco: pallanuotisti in fase di allenamento; In alto a destra: Massimo Bartolucci, Presidente; Sotto: Claudio Carminati, Direttore Sportivo.

sfacenti.

I RISULTATI Si è conclusa a Maggio la stagione 2015/2016 di pallanuoto giovanile dell’A.S.D. Edoardo Antonelli 2013, militante nei campionati delle federazioni più accreditate del settore (FIN e CSEN). Le squadre Under 13 ed Under 15 hanno concluso la loro fase a gironi con ottimi risultati: la prima ha centrato la qualificazione ai play-off con-

quistando la seconda posizione nel girone con un distacco dalla terza classificata di ben 9 punti; l’Under 15, arrivata in seconda posizione a pari punti con l’Olgiata 2012, ha mancato di poco la qualificazione alla fase successiva penalizzata dalla differenza reti.

LO STAFF TECNICO La filosofia adottata dalla società è quella della crescita dei giovani, sia per quanto ri-

guarda gli atleti che i tecnici, attraverso il continuo aggiornamento e confronto con gli elementi più esperti. Lo staff tecnico è composto da istruttori, giovani e meno giovani, che hanno trasformato la passione in lavoro e viceversa.

Il gruppo compatto, preparato e sempre pronto al confronto e alla disponibilità reciproca è composto da Claudio Carminati, Direttore Sportivo e allenatore dell’Under 20, nonché un punto di riferimento

per tutto lo staff di allenatori: Lorenzo Pagani, Leandro Lucangeli e Francesco Sinimberghi che si occupano di tutto il settore giovanile dell’Under 13/15 ed Under 11. A partire da quest’anno si aggiungeranno Salvatore Figuccio, che allenerà l’Under 17 e la squadra Master, e Luca Solms che si occuperà della preparazione atletica dei pallanuotisti.

E sarà attiva, per la prima volta, anche l’Under 9 per i pic© RIPRODUZIONE RISERVATA colissimi.

SPORT LOCALE

Karate: la periferia ed i suoi campioni del mondo

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Ippon Ken, accademia presente nel terriotorio dal 1996, in cui risiedono disciplina, tecnica, professionalità e giovani talenti. di Noemi Bonafede

I

l team degli Ippon Ken nasce fra il quartiere di Casalotti e Selva Candida e svetta da anni ai vertici delle classifiche nazionali, europee e mondiali.

GLI IPPON KEN La scuola degli Ippon ken è considerata una delle più importanti, non solo a livello territoriale ma anche internazionale. Non è una semplice accademia sportiva ma una vera e propria famiglia che ruota attorno al sostegno umano e sportivo offerto dall’allenatore Francesco Latorre, 6° Dan. L’allenamento viene svolto nella palestra Studio Fitness Evolution, in Via Casalotti 185, sin dal 1996. Ragazzi seri, dinamici e solari eseguono questa disciplina

con estrema passione e forza di volontà. Lo stile praticato è il Goju Ryu, tecnica rimasta invariata fin dalle origini ed inserita tra le arti marziali del Giappone. Gli allievi della squadra abbracciano ogni fascia d’età, dai 4 ai 70 anni, segno evidente del costante lavoro che l’atleta svolge su di sè nel corso di tutta la vita attraverso tenacia, impegno e tecnica.

I CAMPIONI DEL MONDO Sono tanti i Campioni del Mondo che eccellono anche e soprattutto individualmente. L’atleta più rappresentativa della palestra è Sara Scalbi, che con il suo entusiasmo trasforma ogni movimento in dinamicità: è lei la protagonista della magnifica doppietta ai campionati del mondo 2016.

Ha dominato il WUKF

che si è disputato a Dublino, presentandosi in entrambe le specialità del karate, il kata (forme) e il kumite (combattimento).

Altre due giovani promesse si sono fatte valere a Dublino: Chiara Vincenzoni e Dario Barberini, conquistando l’oro

nel “kata goju ryu”. È doveroso ricordare anche Mara Gabrielli, categoria veteran, la quale nel 2013 ha partecipato per la prima volta al WUKF classificandosi al terzo posto.

Questi risultati sono possibili solo grazie alla de-

dizione del maestro Francesco Latorre, il quale attraverso la tecnica di un allenatore e la pazienza di un padre ha fatto si che questi ragazzi diventassero lo specchio delle proprie potenzialità.

torre, è uno dei concetti fondamentali che spinge l’atleta ad affrontare la vita quotidiana con un altro spirito, trovando nella vittoria non un momento di realizzazione ma uno strumento attraverso cui migliorarsi costantemente.

LA DISCIPLINA Ogni gara per gli atleti Del karate, sempre teso è il mezzo più adeguato al costante esercizio fisi- attraverso cui ribadire le co, viene spesso ignorato proprie capacità, portanil grande apporto sociale. do avanti anche il nome Il mancato raggiungi- del nostro quartiere. mento della perfezione, © RIPRODUZIONE RISERVATA secondo il maestro La-

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LETTERE ALLA REDAZIONE

BUCA IN VIA BOCCEA INCROCIO VIA S.CANDIDA Lunedì ore 20,00 (Casalotti ) si è creata una piccola buca con perdita di acqua relativamente pericolosa davanti al negozio di foto Fantozzi (inizio V. Selva Candida ). Ok! Sono andato a vedere. C’era una vettura della polizia municipale davanti alla buca con lampeggianti e motore acceso con TRE vigili seduti su un muretto a chiacchierare del più e del meno fino all’arrivo di un furgone dell’Acea che è arrivato alle 01.30 circa della notte. Non vi sembra esagerato 3 vigili a guardare una buca? E che dire quando allo stadio Olimpico c’e la partita ? Ci sono mediamente da 20 a 30 vigili, tutti in circolo a chiacchierare, e quando in Due su un incrocio con semaforo funzionante a guardare il semaforo che funziona? Mentre 20 metri più avanti macchine tranquillamente in seconda fila? E poi quando cerchi un vigile non lo trovi mai.

Silvio.

ILLUMINAZIONE RISERVA GRANDE Spettabile redazione, da circa 15 giorni, durante le mie passeggiate, ho notato che buona parte dei lampioni stradali, sulle vie Gaverina, Riserva Grande ed altre vie limitrofe, rimangono accesi anche di giorno.

Mi rivolgo a Voi perchè possiate segnalare, a chi di dovere, questo inutile spreco di energia.

Cordiali saluti .

Domenico Gentile Domenico, abbiamo prontamente segnalato l’anomalia dell’impianto di illuminazione nelle vie citate, e fino ad oggi ne è stata risolta solo una minima parte. Molti pali di illuminazione del comprensorio di Via Poggio delle Corti, infatti, resta ancora accesa per tutto il giorno.

Qualche lampada si è fulminata, altre lo faranno molto presto.

Nella parte di Via Gaverina invece il

problema sembra esser stato risolto ma, proprio pochi giorni fa, ci siamo resi conto che una parte dei nuovi pali di illuminazione a LED di Via di Selva Candida, ha la stessa problematica.

Continueremo a segnalare la proble- Buongiorno, matica fino alla sua risoluzione. chiedo scusa, provo ancora una volta La ringraziamo per averci contattato. con il Vs giornale per cercare di avere la conclusione di un SERVIZIO per gli utenti di linee semi periferiche quali: 905 - 025 - 028.

In particolare a gennnaio 2016 sono stati inziati una serie di lavori di sistemazione delle FERMATE autobus SU VIA BOCCEA DA CASALOTTI VERSO FUORI (VERSO TRAJABuongiorno, sono Anna.

Scrivo alla vostra redazione perché non TELLA, VERSO I SALICI.) so a chi rivolgermi sull’ acquisto di un A maggio infatti anche voi avete rifatto appartamento. Siccome sono interessa- un articolo evidenziando che su tutta la ta all’acquisto di un appartamento sito linea erano stati chiusi i lavori solo per a Via Boccea 680 (nuovo contesto re- poche FERMATE. sidenziale) li c’è un vecchio traliccio A quando il termine di questi lavoretdelle ferrovie dello stato ora non piu ti??? dobbiamo passare l anno ?? in attivo, cosi detto dall’agente di vendita particolare ho figli minorenni che prendono l autobus alla fermata BOCCEA/ dell’ immobile.

Potete darmi maggiori informazioni in SELVA NERA e tale fermata non è in merito e se inattivo. Mi consigliate che sicurezza, in curva, etc.. sia il caso di prendere questo immobile È RIMASTO SOLO DI SPOSTARE per la mia salute o pensate che possa LA SEGNALETICA ... danneggiarmi. grazie per quanto potrete fare..

Aspetto un vostro consiglio.

CHIARO che nn riesco a parlare con nessuno della SERVIZI PER ROMA Gentile Sig.ra Anna, quella linea di tralicci dell’alta tensio- CHE dovrebbe a detta di ATAC darmi ne era stata realizzata per servire la riscontro al riguardo Linea Ferroviaria Roma-Viterbo (oggi saluti FL3) tanti anni fa.

Allo stato attuale la Linea FL3 non Claudia S. avrebbe bisogno di quella vecchia alimentazione ed in molti sono stati indotti a pensare che non sia più attiva.

Gentile Claudia, Alcuni nostri lettori però, che abitano in realtà un anno dall’inizio dei lavori nelle vicinanze, ci hanno assicurato è già passato. che il caratteristico rumore dell’im- I lavori per la sistemazione di 21 fermapianto, in alcuni giorni si sente ancora, te lungo Via Boccea è iniziato a Luglio anche se con minor frequenza rispetto 2015 e si sarebbe dovuto concludere in ad alcuni anni fa. poche settimane (anche perchè stiamo Tralaltro per quella linea, oggi, c’è parlando di pochi metri quadrati per un progetto che prevede l’interramen- ogni piazzola e di montare dei pali). to dell’impianto e non la demolizione, Invece ad oggi, come abbiamo indicato forse perchè in parte o in alcuni giorni anche nella scorsa edizione di Giugno particolari è ancora utilizzato.

2016, mancano ancora 6 fermate da Certo l’interramento risolverebbe buo- completare, quasi un terzo del lavoro. na parte del problema, e non solo del In riferimento alla sua segnalazione suo comprensorio, ma fino ad oggi, in specifica, la fermata dovrebbe essere tutti gli incontri pubblici sul tema, nes- quella indicata in foto, ed effettivamensuno di FF.SS. o TERNA si è presentato te il lavoro sembra concluso, manchead illustrarne i tempi. rebbe la segnaletica verticale e quella Allo stato attuale, non siamo in grado orizzontale. di fornirle maggiori informazioni.

Ma dal momento che ci leggono anche La ringraziamo per averci contattato. gli addetti ai lavori, ricordiamo che,

STALLI DI FERMATA SU VIA BOCCEA MAI TERMINATI

INFORMAZIONI SUI TRALICCI IN VIA BOCCEA

oltre alla fermata in foto (Boccea/Selva nera palina n. 75677) è più di un anno che si attende la conclusione dei lavori per le fermate di: • Boccea/Civico 1320, direzione esterna (palina n. 79253); • Boccea/Valle Santa, direzione interna (palina n. 75880); • Boccea/Civico 1021, direzione interna (palina n. 75885); • Boccea/Civico 1021, direzione esterna (palina n. 75910); • Boccea/Civico 971, direzione esterna (palina n. 75909).

Risulta a nostro avviso incomprensibile come, anche per la semplice realizzazione di uno stallo di fermata (ovvero un pezzo di marciapiede e due pali), occorra aspettare più di un anno.

La ringraziamo per averci contattato.

PULIZIA CIGLI STRADALI VIA BOCCEA In questi giorni hanno finalmente provveduto allo sfalcio delle erbacce sul ciglio stradale di Via Boccea (ed è una cosa molto buona e giusta), ma ora è venuta alla luce tutta l’immondizia che è rimasta celata dall’erba alta per mesi e nessuno l’ha raccolta.

Ma, mi domando... questa squadra di operatori non poteva provvedere a raccogliere tutta questa schifezza... ah no,

LETTERE ALLA REDAZIONE Per quanto riguarda questo caso specifico, Ama ci ha più volte suggerito di non esporre troppi sacchi derivanti da sfalci tutti in una volta, perchè i loro mezzi sono piccoli e rischiano di arriIl Dipartimento Simu o l’AMA non vare pieni già a metà giro. sono tenuti a pulire questa schifez- Il problema è che manca un’isola ecoza???? logica dove poter portare, tra le altre cose, sfalci e potature, che in periferia Grazie. si producono molto più che al centro.

Monia O. è vero... ognuno il suo compito....loro solo erba!!!

Ora Via Boccea è diventata il Viale della Monnezza!!

Gentile Monia, alla fine, dopo tante segnalazioni, sia da parte nostra che da parte del Comitato Valle Santa, oltre ai lavori estivi di sfalcio del ciglio stradale, sono stati eseguiti anche i lavori di potatura e abbattimento delle alberature pericolose e/o pericolanti, un lavoro che nessuno ricorda esser stato mai eseguito in precedenza.

La pazienza e la tenacia alla fine hanno portato un risultato importante e, mentre negli ultimi dieci mesi, ad ogni pioggia o soffiata di vento, cadeva un albero sulla carreggiata, da poche settimane a questa parte, nonostante le pioggie, anche copiose, tali fenomeni non si sono più verificati e Via Boccea appare finalmente più sicura.

LA MANCANZA DI UN’ISOLA ECOLOGICA IN PERIFERIA Ieri sera gli operatori ecologici non hanno ritirato le buste contenenti tutto il fogliame raccolto lungo il bordo della strada. Pensate mio marito ha riempito 8 sacchi di foglie e ne ha lasciati fuori per il ritiro solo 5.

Lorella M.

CARABINIERI POLIZIA VIGILI DEL FUOCO CORPO FORESTALE EMERGENZA SANITARIA GUARDIA MEDICA ANTIVELENI (Gemelli)

112 113 115 1515 118 06570600 063054343

Buongiorno, sono una lettrice del vostro giornale abito a casalotti, volevo solo informarvi su ciò che accade nella nuova scuola di selva nera.

Ci avevano assicurato che a settembre avrebbe aperto, io ho iscritto 2 dei miei 3 figli, ma la scuola aprirà solo per quanto concerne le prime elementari quindi uno dei miei figli che dovrà frequentare la 4^ rimane escluso.

Sono delusa e amareggiata, i collaboratori che si stanno occupando di questa scuola sono anche loro delusi e sconcertati .

Volevo solo informarvi.

Senza aggiungere polemiche.

Cordiali saluti Fabiola P.

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SCUOLA ELEMENTARE A SELVA CANDIDA

La prossima volta entro con la mia login su dillo ad AMA e segnalo che deve essere pulita la strada.

La ringrazio della sua risposta anche se sento un po’ di rassegnazione.

Tutti nel nostro piccolo dobbiamo dare buon esempio per sopperire a quanto non ci viene dato e allora presto si arriverà all’isola ecologica.

Mio marito ha dato l’esempio di civiltà a raccogliere 8 sacchi di foglie, l’operatore ecologico avrebbe dato il buono esempio con la raccolta.

Nei casi di ignoranza il primo istinto sarebbe quello di prendere i sacchi e Gentile Fabiola, scaricarli in un punto dove non ti vede abbiamo seguito la vicenda fin da quenessuno ma non è il nostro caso. sta estate e siamo ovviamente molto amareggiati per come si è conclusa.

Non è possibile che per questioni buNo, non c’è rassegnazione e Lei ha rocratiche (come la chiusura dei tempi perfettamente ragione sul tema del per richiedere personale docente) si buon esempio. lascino vuote 10 classi su quindici.

Purtroppo credo che in questo momen- Un minimo di elasticità, soprattutto to sia opportuno usare la regola “chi per occasioni di tale eccezionalità, saha più giudizio l’adoperi”, perchè rebbe stata opportuna. chi ha impostato la raccolta in questo Quantomeno è stato evitato il disagio modo, non aveva alcun interesse che ulteriore in capo al trasporto scolastifunzionasse. co, che sarebbe stato insopportabile.

Crediamo che non possa durare così La ringraziamo dell’informazione e ancora per molto, ma fino a quel mo- anche del fatto che non abbia voluto mento, anche noi come lei, cerchiamo fare polemiche. Ci abbiamo pensato di non aggiungere disagio al disagio. noi in questo caso.

La ringraziamo per averci contattato. La ringraziamo per averci contattato.

Cordiali saluti

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• GESTIONE CATETERI VESCICALI (SOSTITUZIONE, LAVAGGIO, EDUCAZIONE ALL’AUTOCURA);

• TERAPIA EDUCAZIONALE AL PAZIENTE IN PREVENZIONE PER CARDIOPATIA ISCHEMICA; • TERAPIA EDUCAZIONALE DEL DIABETICO; • ORIENTAMENTO ALL’ACCESSO E ALL’UTILIZZO DEI SS. PUBBLICI.

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