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www.ilfuturista.it speciale marche

marche mensile indipendente

CARCERI AL DUE COLLASSO SUICIDI IN UN MESE: Ăˆ EMERGENZA


Caro Marco, caro Antonio marco

CATALANI

...CARO MARCO, in qualità di Coordinatore Provinciale di Pesaro-Urbino e congiuntamente al ns ufficio politico..ritengo, conclusa qualsiasi forma di collaborazione con il Futurista..."Dare spazio a chi ha infangato il mio Partito ed il mio Presidente G.Fini a mezzo stampa e radio" ... nelle pagine di Pesaro-Urbino, è troppo... un cordiale vaffanculo...

di pubblicare le tue parole e provare a risponderti nella maniera più adeguata. L'articolo a cui fai riferimento (per quanti ci leggono, quello pubblicato a pag 12 del futurista n.5 dal titolo "Lisippo conteso con il Getty Museum", ndr) riporta un fatto che riguarda le Marche e l'azione politica che un consigliere regionale, in questo caso Giancarlo D'Anna, porta avanti sul tema. Punto. A me non interessa altro. Il nostro compito, mio e di tutta la redazione, è dare notizie. Di sicuro non è quello di "dare spazio". Libero di ritenere conclusa "qualsiasi forma di collaborazione con il Futurista". Ce ne faremo una ragione. Nessuno ha mai obbligato te o i tuoi a scrivere una sola consonante. A fine 2011 ti abbiamo contattato per chiederti una mano e ti ringraziamo per averci messo in contatto con Piero Casula, ottimo collaboratore, puntuale e corretto che purtroppo ci ha dovuti lasciare perché assorbito da impegni professionali. Stento a capire il passaggio quando dici "è troppo". Ci sono stati altri episodi sui quali hai sorvolato finché la misura non è stata colma? Se sì, mi piacerebbe sapere quali. Critiche ne piovono ad ogni uscita e finora ho sempre risposto a tutti proprio come ora faccio con te. Il vaffa che tu giri cordialmente a me, deduco – sempre che comprenda a fondo la logica del ragionamento che ti ha spinto a inviarmi la tua missiva - occorra girarlo anche ai consiglieri regionali Daniele Silvetti e Franca Romagnoli che con D'Anna (e non da ieri) hanno addirittura costituito un coordinamento all'interno dell'Assemblea Legislativa delle Marche. Spiace constatare ancora una volta che da più parti – non solo da Pesaro – non si sia capito che il futurista marche è un giornale indipendente, vicino ma non organico al tuo partito. Eppure mi sembrava di essere stato chiaro fin dall'inizio. Nel mio primo editoriale avevo scritto che il futurista marche non sarebbe mai stata una bacheca di Fli ma un luogo dove leggere la politica, gli avvenimenti della nostra regione, esporre idee, approfondire concetti, raccontare i fatti e analizzarli, se possibile, da vari punti di vista. Nero su bianco. Ti consiglio di andarlo a rileggere.

un vaffa anche a Daniele Silvetti e Franca Romagnoli?

Antonio Napolitano Coord.Provinciale Pesaro-Urbino

CARO ANTONIO, in 10 anni di carriera nel mondo dell'informazione è la prima volta che un politico mi manda a quel paese. In modo "cordiale" per di più. E sì che di politici – di qualsiasi colore – ne ho incontrati tanti. Doveva succedere prima o poi, dirà qualcuno. Ad ogni modo mi sento in dovere di risponderti e ho deciso di farlo su queste pagine perché penso che la trasparenza debba essere la stella polare di chi decide di impegnarsi nei nostri rispettivi campi. Nel mio, giornalistico, dove informare i lettori con notizie rilevanti, puntuali e accuratamente controllate nella loro veridicità, è alla base del mestiere. E anche nel tuo, politico, nel quale regna o almeno dovrebbe regnare l'imperativo di una morale che regoli i comportamenti, le condotte, l'educazione di coloro che si vogliono impegnare in questo settore. In questo caso, pur trattandosi di mail privata, spedita da mittente privato a destinatario privato, a me giornalista corre l'obbligo professionale

Un cordiale saluto.●

IL FUTURISTA MARCHE il futurista marche

In redazione

Valentina Cesarini, Manola Giorgini,

Maurizio Grilli, Sergio Solari

Massimo Guido Conte, Emanuele Suardi.

Anno 1 - numero 6

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inserto mensile de Il FUTURISTA

Hanno collaborato:

direttore FILIPPO ROSSI

Luca Giordani, Rossella Favi, Gabriele Pegolo, Alessandro Bellelli,

ci trovi anche su Facebook

REDAZIONE MARCHE

Francesco Gambini, Gessica Menichelli,

e twitter @futuristamarche

capo redattore MARCO CATALANI

Urbano Cardarelli, Paolo Senigagliesi,

info: ilfuturistamarche@gmail.com


marche chiama italia

macerata e provincia

ancona e provincia

fermo e provincia

pesaro e provincia

ascoli e provincia

MONTACUTO E GLI ALTRI, LE CARCERI MARCHIGIANE SCOPPIANO rubriche cultura ambiente di Massimo G. Conte

tavole di Emanuele Suardi

giugno 2012

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Zero +, N officina di idee per far svoltare l’Italia

ove maggio 2012, hotel Domus Romana, Roma: no, non è la

data di un attacco militare, bensì di un “attacco” di persone,

volti, idee, opinioni e voglia di riscatto che si sono tutti riuniti alla prima edizione dell’incontro dal titolo “Zero + : vietato l’ingresso a chi non vuole un’Italia più libera, aperta e competitiva”. Un evento che ha già saputo far parlare di sé e che è riuscito a raccogliere qualcosa come 300 persone pronte a cambiare il futuro

di Luca Giordani

e il destino dell’Italia attraverso idee concrete, che sicuramente troveranno seguito e che non finiranno nel dimenticatoio. Promotori dell’evento un gruppo di giovanissimi studenti romani che nonostante

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gli impegni accademici hanno saputo trasformare un semplice scambio di opinioni in qualcosa di grande, costruttivo e dai toni avanguardistici. Tra i presenti anche Benedetto Della Vedova che ha creduto nella bontà del progetto e che ha deciso di appoggiare l’evento e sostenere questi giovani che credono fortemente nel proprio paese e nelle persone che lo abitano. La formula del dibattito è stata molto semplice e lineare: cinque minuti ciascuno per esprimere la propria idea e dopo un’ora e trenta minuti un dibattito di venti minuti circa tra due esponenti dei mondi della cultura, della politica e dell’istruzione. Il tutto presieduto da un moderatore. L’evento ha visto inoltre anche la presenza delle telecamere di Ballarò, venute a riprendere il bellissimo risultato scaturito dalle menti e dalle azioni di questi infaticabili studenti, nonché organizzatori dell’evento. In nove ore di confronti si è potuto assistere allo “straripamento” di un fiume colmo di idee

Baldassarri: «Sulla lotta alla corruzione, Governo frenato dai partiti».

euro". Nell'intervista, Baldassarri mette alla luce le difficoltà del Governo Monti a dover comunque dialogare con una maggioranza certo solida ma ancora legata ai

pronto a rompere gli argini delle lobby, della demagogia, del clientelismo, della cattiva politica e degli ormai desueti partiti politici

Il Governo avrà anche le sue colpe

suoi interessi. Anche perché nel

che arrancano in un’Italia vogliosa di riscatto, cambiamento, dignità.

ma non si può non negare che i

2013 ci si ripresenta alle urne. A

Sul palco dell’evento persone provenienti da qualsiasi rango sociale,

calcoli politici stiano rallentando

frenare non sarebbero solo i partiti

dal laureato, al politico, dal tassista romano, allo studente fuori

l'azione di Monti & co per puro

ma anche i tecnici dello Stato. La

sede, dall’imprenditrice e mamma in carriera, al lavoratore emigrato

interesse di bottega. Mario

stessa Ragioneria, lo scorso marzo,

all’estero in cerca di fortuna e di un futuro migliore.

Baldassarri, in una recente

ha dato parere negativo alla

Un calderone di idee che tutte insieme potrebbero far letteralmente

intervista rilasciata al quotidiano Il

proposta di tagliare acquisti, Irpef,

esplodere gli antichi schemi ideologici presenti ormai da troppo

Resto del Carlino torna a parlare di

fondi perduti e Irap. "E ci sono

tempo nei palazzi del potere e che potrebbero far cambiare questo

taglio della spesa e di costi della

anche i tecnici delle regioni, dei

Paese una volta per tutte. Un incontro che ha visto inoltre affrontare

politica e spiega che "anche i sassi

comuni, della Asl – ammonisce il

il tema delle pari opportunità e dei pari diritti tra tutti i cittadini at-

ormai sanno dove e cosa tagliare:

senatore – interessi intrecciati e

traverso le testimonianze di Federica Minelli, presidente del corso

quel che manca è la volontà

spirito di cosca. Stavolta però

Lis (Lingua dei Segni Italiana) di Firenze, che crede nel riconoscimento

politica". Secondo l'economista,

siamo sull'orlo del burrone e con

e nell’integrazione da parte dello Stato Italiano dell’alfabeto per

coordinatore regionale di Fli e

poco tempo a disposizione.

persone mute e non udenti e di Daniele Priori, segretario nazionale

presidente della commissione

Abbiamo un mese per salvare

di Gaylib (associazione nazionale dei gay di centrodestra), il quale

Finanze del Senato ci sono due

l'Italia, tre mesi per salvare

crede in un paese e un sistema politico liberi da stereotipi ormai

spiegazioni a questa mancanza di

l'Europa e sei mesi per tentare di

del tutto superati. Oltre a queste tematiche, anche quelle riguardanti

volontà. "La prima – spiega – è che

ricucire la società con la politica

l’abbattimento del debito pubblico, la riforma dell’apparato giudiziario,

ci sono 500mila italiani,

grazie a una nuova legge

la diminuzione della spesa pubblica, le liberalizzazioni e molte

trasversali, che vivono di politica e

elettorale. Monti se ne infischi dei

altre hanno reso il dibattito alquanto infuocato e interessante. I

sguazzano in quei 60 miliardi

partiti e dei tecnici al loro

segnali lanciati durante l’incontro sono chiari: si vuole rendere

l'anno che secondo la Corte dei

servizio, e disponga il taglio non di

l’Italia un paese altamente competitivo, dove spesa e debito pubblico

Conti rappresentano il costo della

4 ma di almeno 40 miliardi di

devono essere abbattuti, dove ci sia un fisco più equo e meno

corruzione". La seconda? Ai partiti

spesa pubblica". E proprio a

esoso, dove concorsi e carriere pubbliche siano più trasparenti,

non fa comodo affatto. Baldassarri

proposito di legge elettorale,

dove ci sia un sistema concorrenziale tra imprese pubbliche e

racconta un episodio illuminante:

Baldassarri nei giorni scorsi ha

private più ampio e strutturato, dove il coraggio di riformare e di

"Tre anni fa presentai un

votato contro la proposta di

lanciare il cambiamento sia alla portata di tutti. Nella sfiducia e

emendamento alla Finanziaria per

riduzione del numero dei deputati

nello scoraggiamento generale un gruppo di ragazzi è riuscito con

trasformare i fondi perduti in

(dagli attuali 630 a 508) poi

poco a realizzare qualcosa di impensabile, non solo dal punto di

credito d'imposta scongiurando

approvata in Senato. Il

vista fisico, ma soprattutto dal punto di vista ideologico e culturale,

così il fenomeno delle imprese

marchigiano, che da sempre

lanciando un messaggio chiarissimo: è arrivato il momento di

fantasma e le connesse truffe ai

sostiene che i veri costi della

osare, altrimenti potrebbe essere troppo tardi e si rischierebbe di

danni dello Stato. Un alto

politica non vanno ricercati negli

lasciare il paese di fronte ad un tragico destino.

dirigente del Ministero dello

stipendi dei parlamentari ma nelle

Sviluppo telefonò a un certo

sacche di corruzione, ha

Il momento di rimboccarsi le maniche e di contribuire ciascuno a raddrizzare le sorti della propria nazione è arrivato. Partendo da

numero di colleghi senatori per

sottolineato che «non si può

uno Zero Positivo si è lanciata una sfida: sta a tutti raccoglierla e a

metterli in guardia. Disse loro che

votare un taglio dei parlamentari

trasformarla in qualcosa di sensazionale, qualcosa che potrebbe

se passava l'emendamento non

senza sapere nemmeno quale sia

avere una risonanza nazionale e che potrebbe rendere il nostro

poteva più far avere neanche un

la legge elettorale».

Paese veramente grande. ●

giugno 2012

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Solazzi: autocandidature dei cittadini per la nuova Regione. di Rossella Favi

Già il nome del progetto parla chiaro: revolution elettorale. Ed sembra proprio una rivoluzione quella che Vittoriano Solazzi, presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, ha lanciato nella sua proposta di riforma della legge elettorale regionale. E revolutionelettorale.it sarà anche il nome del blog dedicato al progetto. Una legge, in sostanza, che sembrerebbe voler fare a meno dei partiti, o, perlomeno, metterli in secondo piano, per dare invece spazio a candidature di singoli cittadini e autocandidature alla carica di consigliere o di presidente. “La selezione dei candidati – spiega Solazzi - non deve essere fatta per forza dai partiti che devono prendere atto della loro crisi prodonda e del distacco accentuato con la società civile. Per attenuare il distacco, per far tornare protagonisti i cittadini occorre ampliare gli spazi di partecipazione. Non si tratta di delegittimare i partiti come strumenti di partecipazione popolare alla vita politica, ma di prendere atto che c’è una crisi di rappresentanza. Il proliferare di liste personali, ma anche civiche e

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il presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi tematiche è il segnale di una domanda crescente di cambiamento, di partecipazione più diretta dei cittadini alle scelte. I partiti? Resterebbero come centri di elaborazione, di proposta, di formazione”. Eletto in Regione col Pd, di cui ha poi lasciato il gruppo consiliare per entrare in quello istituzionale del governatore Spacca, Solazzi appoggia la riduzione dei consiglieri da 42 a 30. Più il Presidente. Una riduzione prevista da alcune norme nazionali su cui però deve ancora pronunciarsi la Corte Costituzionale. “Al di là della previsione normativa – si legge nella proposta di legge – queste previsioni appaiono altamente opportune, al fine non solo di ridurre i costi di funzionamento dell'apparato regionale, ma anche di rendere più efficiente ed efficace l'esercizio delle funzioni assegnate ai diversi organi regionali”. Elemento “assolutamente innovativo”, l’eliminazione delle liste elettorali. Spazio a singoli cittadini: ciascuna candidatura dovrà essere corredata da 100 firme autenticate per i consiglieri e 1000 per i candidati presidente. Altre condizioni imprescindibili: certificato penale “pulito”, curriculum, residenza nel territorio. “I candidati potranno scegliere se presentarsi come espressione di un partito oppure no, e se collegarsi a un candidato presidente – aggiunge Solazzi - Gli aspiranti governatori, dal canto loro, dovranno avere almeno 4 candidati a loro collegati in ognuna delle 5 circoscrizioni provinciali per avere una maggioranza. Altri meccanismi permetteranno al presidente eletto di contare su almeno 15 consiglieri di maggioranza per avere una certa stabilità”. Un sistema, pertanto, che prende atto del fatto che i partiti non hanno più quella centralità e quella legittimazione sociali che erano loro proprie. “Ciò che in questo tempo viene denunciato come antipolitica – conclude il politico – è essenzialmente il disagio di un Paese reale che vuol fare e fa politica ma non si riconosce nella deriva autoreferenziale di apparati che vengono sempre meno percepiti come luoghi della politica. L'antipolitica? C'è un'Italia che fa politica ma non è nei partiti mentre ci sono partiti che hanno smesso di fare politica. Molti si sono detti perplessi perché dicono che così voglio uccidere i partiti. Non capiscono che o li si riforma o così non hanno peso. C'è stato un ottimo riscontro dalla gente comune: mi fermano anche per la strada per complimentarsi”. ●


Due suicidi in un mese: allarme carceri nelle Marche Inferno Montacuto: due suicidi dietro le sbarre in meno di un mese ma non è solo il carcere anconetano a scoppiare. Troppi detenuti e poche guardie penitenziarie. La realtà carceraria nelle Marche rispecchia quella italiana dove ai problemi di convivenza tra detenuti, la maggior parte in attesa di giudizio, costretti a dormire in celle strette e impossibilitati a partecipare a qualsiasi programma di reinserimento sociale, si unisce anche un'ormai consolidata mancanza di controlli per via del sottodimensionamento degli organici di polizia. Che Montacuto sia al collasso, non è una novità. A maggio, il suicidio di un detenuto greco di 28 anni. A giugno invece è stato un italiano di 54 anni a togliersi la vita. Entrambi si sono impiccati nel bagno della loro cella. Sono gli ultimi tragici episodi dal carcere anconetano dove nel tempo ne sono successe di tutti i colori. Dalle risse tra diverse etnie di reclusi a tentativi di suicidio. I dati sulle presenze parlano di 392 detenuti quando invece se ne potrebbero ospitare al massimo 313 (soglia tollerabile, ma il regolamento indica 172). E l’organico? Ridotto ai minimi termini con 121 guardie anziché 194 previste come numero minimo. Il 34,63% di risorse umane in meno di quanto dovrebbe essere. Non va meglio negli altri istituti penitenziari. A Pesaro i detenuti dovrebbero essere di regola 147. La soglia di tollerabilità è

D’Anna (Misto). “Nel dibattito politico si torna a parlare di amnistia o

fissata a 269. Invece la popolazione carceraria registra ben 316

indulto ma io sono contrario – spiega Di Giacomo – servono riforme

persone. Nel piccolo carcere di Fermo anziché i previsti 45 detenuti,

strutturali. Quali? Ad esempio depenalizzare alcuni reati minori dove

ce ne sono 82. In tutto nelle Marche ci sono 1181 detenuti. Molti di

la sanzione pecuniaria è un deterrente maggiore rispetto al carcere.

più dei 775 previsti dalla capienza regolamentare. Di contro abbiamo

E poi prevedere misure alternative come la detenzione domiciliare e

un organico di polizia penitenziaria ridotto di oltre il 20% rispetto a

il bracciale elettronico per pene fino a due anni, e trattamenti

quanto previsto. Una situazione che ha portato il segretario nazionale

terapeutici obbligatori per i tossicodipendenti. A oggi, questi ultimi

del Sappe, Aldo Di Giacomo, ad uno sciopero della fame (durato un

insieme agli alcolisti, rappresentano il 18% della popolazione di Mon-

mese e culminato con un ricovero in ospedale) per protestare e

tacuto. Si potrebbero indirizzare in strutture apposite con trattamenti

chiedere al Governo un intervento. Nelle Marche, Di Giacomo è stato

sanitari obbligatori mentre oggi le case di cura sono previste come

ricevuto dai consiglieri regionali Franca Romagnoli (Fli) e Giancarlo

proposta in alternativa al carcere. E molti preferiscono il secondo”.

Il futuro? Dialogare con tutti

maggioranza di cittadini che

nuovo modo di fare politica,

“sull’esempio della Sicilia -

hanno voltato le spalle che

superando - spiega Silvetti -

dice Silvetti - superando la

bisogna partire “con una

gli schematismi centrodestra-

stessa esperienza Fli. Non una

proposta concreta, aperta a

centrosinistra”. In consiglio

sommatoria numerica ma una

chiunque la voglia

regionale potrebbe nascere

progettualità in vista delle

un gruppo nuovo,

regionali del 2015”.

Progetti per le Marche in vista

condividere”, oltre “le

delle Regionali 2015. Mario

vecchie sigle e i vecchi

Baldassarri, Daniele Silvetti e

simboli”. L’idea è di costruire

Franca Romagnoli tirano le

“una grande alleanza

fila dei risultati delle

popolare, liberale, nazionale,

amministrative e lanciano la

repubblicana”. Soprattutto

loro proposta per il futuro.

nella nostra regione dove le

Non si può non partire a

urne, anche qui, hanno

ragionare da quel 50% degli

indicato “la necessità di una

aventi diritto al voto che non

nuova politica che parta dagli

sono andati alle urne.

spazi della società civile”.

“Circa il 30% dei votanti -

Ecco allora l’appello “a quella

osserva Baldassarri - ha scelto

parte più illuminata del Pdl” e

formazioni politiche di

all’Udc per “sedersi attorno a

protesta”. Ed è da questa

un tavolo per ragionare su un

giugno 2012

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Per una politica liberale, liberista e libertaria. Che non c’è. Perché ci sia.


Api in crisi, lavoratori sul piede di guerra

1500 posti di lavoro) e per il porto di Ancona che deve circa il 50% dei suoi traffici proprio alla presenza della raffineria. I sindacati contestano l’assenza di una data certa per la ripresa del lavoro e la mancanza di un piano di investimenti per Falconara.

Tre giorni di sciopero, gli straordinari bloccati già dai primi del

Anche sul progetto del rigassificatore non ci sono certezze. La

mese e due blocchi per impedire ai tir cisterna di caricare i

Regione lo ha autorizzato lo scorso luglio ma Api fa fatica a

prodotti da distribuire alle aree di servizio carburanti. Siamo

trovare un partner tanto che si vocifera di un interessamento di

solo agli inizi della vertenza dei lavoratori dell'Api di Falconara

Gaz de France che a sua volta si era sentita negare il permesso

che chiedono certezze rispetto all'annuncio di voler stoppare l'attività di raffinazione per tutto il 2013 con la conseguente cassa integrazione per la stragrande maggioranza dei lavoratori diretti. Lo scenario di mercato non è affatto favorevole. Raffinare i prodotti petroliferi in Italia è una rimessa. Più economico – e quindi remunerativo – acquistare benzine e diesel lavorati all'estero. Api può inoltre contare su norme molto favorevoli. Uscendo dal protocollo Cip6, il contributo statale per chi produce energie da fonti rinnovabili (che arriva a contemplare anche gli scarti della lavorazione di idrocarburi), incasserà dallo Stato qualcosa come 360 milioni di euro. Il calcolo di quello che avrebbe dovuto prendere da qui fino al 2020 se avesse continuato a produrre energia con la centrale Igcc. I soldi pubblici saranno utilizzati per convertire a metano la centrale. E per sanare la situazione di indebitamento con le banche. È qui il paradosso. I lavoratori (e loro tutti gli altri cittadini) pagano nelle bollette elettriche tasse che servono a finanziare un'azienda che a sua volta li parcheggia tra gli ammortizzatori sociali. Senza escludere il fatto che nel 2014 gli impianti potrebbero non ripartire affatto.

per realizzare un impianto analogo a Porto Recanati. Il capogruppo

Dipenderà dalle condizioni di mercato. ll rischio è quello di

di Fli in consiglio regionale Daniele Silvetti si chiede “cosa abbia

passare da un sito produttivo da 450 dipendenti a un deposito

convinto i sindacati ad avallare le fantomatiche prospettive di

commerciale per massimo 150 addetti dove troverebbero lavoro

un'azienda che si è nascosta dietro il rigassificatore annunciando

solo gli addetti ai piazzali di carico, i lavoratori delle centrale

stabilità e salvaguardia dei posti di lavoro. Spacca non può più

elettrica e quelli delle piattaforme dove attraccano le petroliere.

aspettare e deve intervenire ufficialmente sulla proprietà, chiedere

Senza contare le ripercussioni per l’indotto (si stimano circa

chiarimenti”. ●

Giovani e lavoro: un binomio che anticipa il futuro.

hanno partecipato agli scambi una 40ina di universitari. Le mete prescelte? Soprattutto Africa e India per progetti di volontariato e insegnamento nelle scuole o per attività più professionali legate al

In un momento di grande contrazione economica dove le possibilità

corso di studi (marketing, fundraising, ecosostenibilità). Una

di trovare un posto di lavoro oppure uno stage retribuito si stanno

generazione intera è alla ricerca di futuro e di riscatto. Aiesec si

riducendo all’osso, un’associazione interamente gestita da giovani

propone di aiutarli a diventare i veri protagonisti del futuro che

sta cercando di offrire una grande chance di futuro ad una

ormai è alle porte. Lu.Gio.

generazione estremamente colpita dai recenti eventi finanziari; stiamo parlando dell’Aiesec. Si tratta della più grande associazione internazionale completamente gestita da studenti che promuove la crescita personale e professionale degli universitari e che può contare su un network di 50.000 studenti che si estende in 107 paesi del mondo e 3.000 università. In Italia è presente in 16 università, compresa l’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Attraverso due diversi tipi di progetto (“Move Impact”, con percorsi di stage più incentrati nell’ambito del sociale e “Move Future”, con stage previsti in aziende/società estere) i giovani studenti universitari hanno la possibilità durante il periodo estivo di arricchire il proprio curriculum attraverso esperienze lavorative altamente formative e qualificanti. I numeri che questa associazione sta avendo nelle Marche sono in continua crescita. Lo scorso anno

giugno 2012

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Jesi, Bacci: “Ma quale antipolitica? Con noi cittadini protagonisti”

Ancona, il caos perenne della giunta Gramillano

di Rossella Favi

Ci risiamo. Fuori un altro assessore. Stavolta è stato Andrea Biekar a salutare tutti e lasciare la

Massimo Bacci, 52 anni, è il nuovo sindaco di Jesi. Una sorpresa

giunta Gramillano senza assessore al Bilancio. Il

per la città di Federico II, dopo decenni di dominio dei partiti di

sindaco, e insieme a lui tutto il Pd, cerca di far

sinistra e di centrosinistra. Ora, ha davanti 5 anni per far non far

pressioni sul commercialista anconetano a

pentire i suoi cittadini della fiducia accordatagli.

ripensarci anche perché c'è un bilancio da

Bacci, quali saranno le priorità per Jesi da affrontare durante la legislatura?

approvare entro il 31 agosto e il campo è già

Riacquistare un ruolo da protagonista nel panorama regionale. Il

bello che minato con il parere negativo dei

che non significa voler stare sopra gli altri Comuni, ma con gli altri

revisori, la Corte dei Conti che incombe sui

Comuni e contribuire attivamente a orientare le scelte che coinvolgono

debiti del Teatro Stabile e delle Muse. Un

un'area vasta sui temi della sanità, dei servizi pubblici primari, della

pasticciaccio. L'ennesimo di una legislatura che

equa distribuzione delle risorse. Dovrà essere questo un processo di

davvero non ha annoiato a colpi di scena. Mentre

crescita in autorevolezza che marcia di pari passo con un'azione di

si tenta di uscire da questa impasse (l'ideale

governo cittadina ben definita. E che va sviluppata attraverso una ri-

sarebbe che Biekar ci ripensi e torni al suo

gorosa gestione di bilancio e scelte che valorizzino lavoro e sviluppo

posto, in alternativa interim all'assessore

economico, servizi alla persona, territorio, ambiente e qualità della

all'Urbanistica Eliana Maiolini che in Provincia

vita, cultura, sport e politiche giovanili, sicurezza e legalità. Il tutto

aveva proprio la delega al Bilancio), vale la pena

da compiere in maniera partecipata e condivisa con una cittadinanza

di ripercorrere questi anni di arrivi e partenze.

che pretende giustamente di essere coinvolta ed ascoltata.

Gramillano viene eletto tre anni fa. Il 30 giugno

Quali obiettivi si pone, invece, per i primi cento giorni del suo mandato da

2009, presenta la sua squadra di governo. Due

primo cittadino?

settimane dopo, Maurizio Belligoni, assessore ai

Innanzitutto quello di conoscere a fondo i problemi per individuare

Servizi Sociali, viene rinviato a giudizio per falso

le migliori soluzioni. È una importante fase di ascolto propedeutica a

e abuso d'ufficio a causa di un bando sospetto

qualsiasi scelta. Secondariamente quello di avviare una necessaria

dell'Agenzia Sanitaria Regionale da lui diretta. Si

riorganizzazione della struttura amministrativa che consenta al

dimette. Sarà poi assolto dalle accuse. Poi è

Comune di poter operare al meglio. Terzo, ma non certo meno im-

stata la volta di Alessandra Panzini. L'addio per

portante, effettuare i primi necessari interventi per migliorare il

via delle critiche per conflitto d'interessi: avrebbe

decoro urbano e la qualità della vita.

dovuto gestire da assessore, progetti da lei stessa

Si fa un gran parlare di antipolitica: inserirebbe il suo successo e il suo

presentati in passato nelle vesti di consulente. A

schieramento elettorale all'interno di questa "categoria"? Per quali motivi?

ottobre 2009 se ne va anche Ezio Gabrielli.

Altro che antipolitica, direi esattamente il contrario: l'affermazione

Dichiara di essere iscritto alla Massoneria e

delle liste civiche che mi hanno sostenuto è lo specchio di una vera

mezzo Pd si dichiara pronto a sfiduciarlo in aula.

politica, certamente nuova, fatta di partecipazione e coinvolgimento,

Andrea Ambrogini, Lavori pubblici, salutò per le

dove i cittadini vogliono tornare ad essere protagonisti. Queste

pressioni subite quando si venne a sapere di

elezioni hanno confermato che non è in crisi la politica in sé, in crisi

alcuni appalti pubblici assegnati all'impresa edile

semmai sono i partiti tradizionalmente intesi. Credo che in futuro

del fratello. I vari rimpasti fanno entrare e uscire

sempre più Comuni saranno guidati da liste civiche, dove programmi

anche Franco Brasili e Alfonso Napolitano. A

ed obiettivi non vengono calati dall'alto, ma nascono nel territorio. E

febbraio 2011, l'assessore al Commercio Romana

questo senza demonizzare i partiti che, viceversa, a livello nazionale

Mataloni lascia per motivi personali. Finite le

mantengono un ruolo centrale. ●

meteore? Macché. La crisi di governo con l'Idv porta all'uscita di scena di Marcello Pesaresi e Aldo Pirani. All'ultimo rimpasto vanno fuori Pasquini, Franzoni, Borgognoni e Lassandari per far posto a Ferretti, Signorini, Maurizi e Della Bella, Udc, nel frattempo entrato in maggioranza. E ora la grana Biekar. E consiglieri comunali che stanno perdendo la fiducia nei confronti del sindaco alla luce di un fondo patrimoniale privato che Gramillano avrebbe costituito per mettere al riparo un paio di immobili.

Il sindaco di Jesi Massimo Bacci con il presidente di Interporto Roberto Pesaresi

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Fabriano, Sagramola dalla Provincia al Comune

Serate futuriste a Chiaravalle, Mariniello: «Servono facce nuove».

di Gabriele Pegolo

L'esperienza

di Alessandro Bellelli

amministrativa di Sagramola in Provincia può fare la differenza. Attorno al lui una squadra di assessori chiamati a far rinascere

"I grillini vincono perché mettono in campo

Fabriano. La situazione

G

iancarlo Sagramola, Angelo Tini, Claudio Alianello,

facce nuove, un messaggio chiaro e danno voce

in città non è certo

alla rabbia della gente, giustificata e giustificabile.

rosea: disoccupazione

Ma governare è un'altra cosa. E come abbiamo

alle stelle e timori legati

otto volti di palazzo Chiavelli che cercheranno di am-

visto a Parma, non mi sembra siano capaci di

al futuro.

ministrare nei migliori dei modi una Fabriano ormai

farlo.

Vedremo”.

Gianmario

Mariniello,

Giovanni Balducci, Giuseppe Galli, Mario Paglia-

lunga, Patrizia Rossi, Giorgio Saitta. Questi i nuovi

non più rosea, data l’elevata disoccupazione generata

coordinatore nazionale di Generazione Futuro

dalla chiusura delle imprese del territorio, concittadini

in visita

impegnati nel sociale e in parte nel mondo cattolico

alla prima delle serate futuriste di

Chiaravalle (14, 15 e 16 giugno), commenta così

nelle cui associazioni hanno ricevuto formazione. Guar-

il risultato elettorale della Vallesina che tra Jesi

dando il curriculum vitae del sindaco neoeletto, non si

e Fabriano ha visto un vero e proprio exploit di

può non notare i numerosi incarichi istituzionali in

civiche e soprattutto del Movimento 5 Stelle.

Provincia e Regione, che lasciano ben sperare in

Qual è lo stato di salute di Gf a livello nazionale?

un’oculata e adeguata amministrazione. Sagramola è

Gode di buona salute grazie all'impegno

stato infatti eletto nel 1988 al consiglio provinciale e

quotidiano di tanti ragazzi e ragazze sul territorio.

dal 2000 è stato presidente dello stesso. Nel 2002 è en-

Abbiamo una classe dirigente giovanissima, che

trato in giunta andando a ricoprire il ruolo di vice al

deve fare esperienza ma che ha già dimostrato

fianco della presidente Patrizia Casagrande. Nel 2006 è

di saper dare politica. I candidati di Gf sono

stato indicato coordinatore nazionale degli Enti Locali per

ovunque i più votati nelle liste di Fli. Come

la Pace. Dal 2003 al 2005 è stato presidente del Parco

dicevo, la gente vuole facce nuove."

del Conero. Dal 2007 è stato vicepresidente della

E Ancona?

Provincia di Ancona. Tini, diplomato in Ragioneria/Perito

Mattia Morbidoni e Alessandro Gentili

commerciale e dirigente amministrativo dell’Asur

rappresentano il ricambio generazionale che

Marche, da assessore nelle giunte Merloni dal 1985 al

serve al Paese per costruire l'Italia del futuro.

1995 e capogruppo consiliare Udc, è ora vicesindaco, nonché responsabile di Bilancio, Patrimonio, Politiche

Le serate futuriste chiaravallesi sono state

finanziarie dell’ente. Si occuperà anche della spending

fruttuose; tante le nuove proposte che sono

review per abbassare le spese del Comune. Ai Lavori

emerse dal dialogo con i cittadini chiaravallesi

Pubblici e Ambiente è stato nominato Alianello, avvocato

che si sono fermati, anche solo per qualche

e segretario del Pd dal 2008. A Personale, Semplificazione,

manciata di minuti, a scambiare opinioni. "Siamo

Turismo, Politiche Giovanili, Sport, Agricoltura e Politiche

già al lavoro per trasformare queste idee in

comunitarie, è stato nominato Balducci, laureato in In-

proposte concrete, ci aiuteranno a lanciare il

gegneria Civile, sezione Edile, consigliere comunale dal

sasso nelle acque stagnanti della politica di

1998; alla Mobilità, Lavoro, Industria e Artigianato,

Chiaravalle - ha detto il coordinatore provinciale

l’avvocato Galliche. All’Informatica (con il compito

di Generazione Futuro Mattia Morbidoni - tanti

anche di incentivare i software libero), Partecipazione,

dicono di voler ascoltare la gente, ma finora fra

Commercio, Polizia Municipale e Sicurezza è stato no-

i cittadini siamo stati solo noi. Solo noi li abbiamo

minato Paglialunga, assessore uscente all’Ambiente e

realmente ascoltati e questo evento ne è la

già vicesindaco negli anni ’90. Scuola e Cultura sono

prova: adotteremo tante idee e proposte

della Rossi mentre i Servizi Sociali vanno a Saitta,

provenienti dalla gente comune".

laureato in medicina e chirurgia presso l’ Università degli Studi di Roma e Presidente della Federazione Oncologica delle Marche.

giugno 2012

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Marotta da riunificare, le ragioni del sì Si attende il via della Regione di Francesco Gambini

S

e ne sono dette e sentite di tutti i colori, ma l'obiettivo che i ma-

rottesi inseguono da oltre cinquant'anni – togliere il confine dal

centro del paese per avere un'unica amministrazione – potrebbe essere vicino. Per capire a che punto sono arrivati i lavori, occorre riassumere le tappe del progetto. Sono passati quasi due anni dalla raccolta delle 5mila firme necessarie a ottenere la proposta di legge regionale che porterà al referendum consultivo. Tali firme, corredate dai relativi certificati elettorali, sono state consegnate in Regione il 14 aprile del 2010. Verificata la regolarità, la proposta di legge è stata acquisita dall'ufficio di Presidenza del Consiglio in data 15 febbraio 2011. Acquisita la proposta di legge, è subito iniziato l'iter legislativo con i pareri del Comune di Mondolfo (positivo all'unità), di Fano (negativo) e della Provincia di Pesaro e Urbino (positivo), tutti e tre inviati alla 1° Commissione regionale, che si occupa di affari istituzionali, nel giugno del 2011. Dopo quasi un anno (è il giorno 11 aprile 2012), tale commissione, presieduta dal consigliere Rosalba Ortenzi (Pd), ha invitato le parti interessate a spiegare le ragioni favorevoli e contrarie all'unità. Erano presenti i tre fondatori del comitato Pro Marotta Unita, Gabriele Vitali, Giuliano Sartini e Riccardo Morbidelli; i sindaci di Mondolfo, Fano e San Costanzo con i presidenti dei relativi consigli comunali; il presidente del consiglio provinciale, Luca Bartolucci, nelle veci del presidente della Provincia Matteo Ricci. Presenza alquanto curiosa quella di don Mario Giulietti,

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sacerdote della parrocchia di Marotta di Fano, accompagnato dal consigliere comunale fanese Luca Stefanelli (Pd). Il sacerdote è da sempre contrario all'unità marottese. Compito della I Commissione sarà, ora, stilare una relazione da presentare al consiglio regionale, il quale dovrà deliberare a favore o contro il referendum consultivo. Nella decisione finale saranno indicate la data e, importantissimo, la popolazione chiamata alle urne: se la frazione marottese o tutto il Comune di Fano. “Abbiamo motivato la richiesta di far votare solo i cittadini della frazione di Marotta di Fano – spiega il presidente del comitato Vitali – dato che questi sono i soli e diretti interessati al cambiamento di amministrazione, circa 3mila abitanti. Far votare gli oltre 70mila cittadini dei due comuni di Mondolfo e di Fano sarebbe solo una perdita di tempo e di denaro, oltre che una beffa. L'80% della popolazione fanese non conosce le reali motivazioni della nostra richista, per cui, o non andrà a votare o darà una indicazione negativa, esattamente come nel referendum indetto nel 1981 (se approvato dalla Regione, questo sarebbe il secondo referendum in trent'anni per unire Marotta ndr)”. Vitali spiega che la scelta di unire le due frazioni sotto Mondolfo è stata fatta seguendo questi criteri: non si possono creare nuovi Comuni indipendenti, i due terzi di Marotta sono già nel comune di Mondolfo. “Con questo referendum – prosegue Vitali – si vuole togliere il confine dal centro del paese. Confine che è causa di tanti problemi. Non vogliamo più strade che non si incontrano, che ci sia un unico centro civico per tutta Marotta e che aborti stradali come la complanare (che termina sul confine tra i due comuni e sfocia sull'Adriatica attraverso una strada da una sola corsia) non si ripetano più”.●

Export positivo ma fanalino di coda in regione

Così con il mercato nazionale

inferiore alla media regionale

stagnante, la fonte di lavoro e

(+1,6% rispetto al +6,2%) non è

Il commercio con l’estero è la

L’analisi dei dati su base

di guadagno rimane l’export e

poi così negativo ed

risorsa principale per le attività

provinciale segnala come la

le aziende che esportano

allarmante, proprio in ragione

produttive marchigiane in

provincia di Pesaro Urbino sia

lavorano e lavorano bene,

di una base di partenza assai

questa fase congiunturale assai

cresciuta nettamente meno

pertanto quel dato relativo alla

ridimensionatasi negli ultimi

difficile. I dati ci dicono che la

delle altre province: +1,6

crescita così nettamente

anni.

crescita su base regionale è

rispetto al 12,7% di Fermo, +8%

importante e pertanto si può

di Macerata, +5,8 e +5,6

guardare al futuro con

rispettivamente di Ancona e

positività confidando nel

Ascoli. All’apparenza dati poco

recupero definitivo del gap con

lusinghieri la cui origine va

il resto delle aziende dell’Italia

ricercata nella mancata

centrale attualmente attestata

diversificazione delle attività

al +9,1% contro il +6,2

produttive operanti in questa

marchigiano.

provincia, la terra della

I dati elaborati da

produzione del mobile per

Confindustria Marche

eccellenza, al cui fianco sono

relativamente al primo

cresciute aziende per la

trimestre evidenziano un

produzione di macchinari

incremento regionale superiore

adatti alla lavorazione del

alla media nazionale di +0,7%.

legno e dei mobili in generale.

giugno 2012

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Ospedale di Matelica, il piano ferie mette a rischio interi reparti di Gessica Menichelli

S

embra un capitolo senza fine quello che caratterizza la vicenda dell’ospedale donato dal famoso Enrico Mattei al comune di

Matelica. Durante l’estate la Regione ha tenuto con il fiato sospeso tutta la cittadinanza per la determina che ha scatenato persino una raccolta firme per impedire la chiusura del primo soccorso e l’eliminazione del medico h24, che solo dopo un consiglio straordinario aperto e allargato anche ai sindaci limitrofi coinvolti, ha portato alla sospensione della determina ma non al suo annullamento, quindi spostando la problematica a tempo indeterminato. Adesso il paragrafo si riapre causa l'applicazione di un piano ferie che prevede l'accorpamento della rsa medicina e lunga degenza, con un taglio inevitabile dei posti letto, in una zona, ricordiamo, che è caratterizzata da un’elevata percentuale di anziani, dettaglio da non trascurare. Onde evitare che si applicasse il piano ferie regionale settimana scorsa l'amministrazione comunale ha indetto un consiglio allargato anche ai coordinatori dei partiti, che non avessero rappresentanti in Comune per nascita successiva alle elezioni, come Fli (di cui era presente una delegazione) per mobilitare tutti in funzione di un'azione bipartisan. A seguito del consiglio sono seguiti una serie di incontri in Regione con l’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani e Carmine

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Ruta, direttore generale della sanità marchigiana.


Civitanova, le priorità del neosindaco? Cambiare la toponomastica. di Maurizio Grilli

nonostante fossero trascorsi alcuni giorni dalla sua proclamazione, emozione e frastorno non erano stati smaltiti definitivamente. Ricordiamo, tuttavia, che l’intitolazione a Italo Balbo, più recente tra le due, era stata

Vince il candidato Corvatta e il

fortemente contestata dal

centrosinistra civitanovese

centrosinistra, nella scorsa

esplode di gioia improvvisando,

legislatura, perché il voto

addirittura, un corteo per

favorevole della commissione

accompagnarlo fino al palazzo

toponomastica aveva tradito il

comunale.

principio di non intestare vie a

Parla il neo sindaco Corvatta e

personaggi storici che potessero

subito s’accende il dibattito

generare “conflitti” culturali e

politico nella modalità

sociali.

peggiore: quella ideologica.

Auspicando, quindi, un serio

Causa di tutto ciò la

impegno del neo sindaco per

dichiarazione illuminante: “via

una politica meno conflittuale,

Almirante e via Balbo sono nei

meno ideologica che abbandoni

miei pensieri, ma non nei primi

il tribale atteggiamento politico

100 giorni”. E pensare che

ispirato dal culto

aveva promesso cambiamento.

dell’appartenenza, rimaniamo

Noi de Il futurista marche,

in fiduciosa attesa di conoscere

rincuorati, ironicamente, dalla

le sue proposte di soluzione per

precisazione sulle tempistiche,

problemi in primo piano per la

preferiamo pensare che

città.

Da destra: l'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani con il dirigente Carmine Ruta

Mezzolani si é mostrato disponibile ai colloqui ma specificando che "i tagli determineranno un nuovo riassetto e riordino di tutta la struttura sanitaria regionale" dunque comportando la chiusura probabile di diversi presidi ospedalieri nella Regione. Tutto ciò è fatto per razionalizzare la sanità marchigiana, che in Provincia di Macerata, però significa la perdita di decine e decine di posti letto. É indubbio che tale situazione si ripercuote a livello pratico sulla popolazione che si troverà sprovvista dell’ospedale e dei relativi pronto soccorso, soprattutto nelle zone interne dove le vie di comunicazione sono meno strutturate come nel Maceratese e di conseguenza il Comune di Matelica. Fli della Provincia di Macerata ha mostrato di aver ben presenti le difficoltà del momento per chi gestisce la sanità in Regione. Meno finanziamenti, minori risorse, razionalizzazioni necessarie non possono però giustificare scelte che lasciano una Provincia intera nella difficoltà pratica di offrire un servizio

sanitario

minimo anche in funzione delle tasse che i cittadini pagano. Ed é proprio per questo che anche a

livello

provinciale Fli

Macerata e Fli Matelica stanno promuovendo il progetto del potenziamento del pronto soccorso laddove l’ospedale venisse definitivamente chiuso, a seguito di scelte politiche regionali, per assenza di fondi. ●

giugno 2012

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Insulti razzisti, professoressa delle medie indagata a Porto Sant'Elpidio

anche per i genitori che hanno la possibilità di parlare tra loro per risolvere problematiche comuni. Certo, non tutto è rose e fiori e spesso si possono incontrare difficoltà per via delle differenti culture di appartenenza. Nell'intera Provincia di Fermo gli studenti stranieri rappresentano il 9,1% del totale.

H

a destato parecchio clamore la vicenda

professoressa abbia tentato di far firmare

Una parte di loro, l'11%, è nata in Italia. Il

dalla professoressa delle medie inda-

un documento nel quale i ragazzi avrebbero

gruppo etnico più numeroso è rappresentato

gata dalla Procura di Fermo per presunti

dovuto ritrattare tutto. Ora la docente è in-

dagli albanesi (22%), seguito da Marocco

insulti di stampo razzista rivolti agli alunni

dagata per violenza privata e toccherà alla

(16,4%) e Cina (13%). Va per la maggiore

stranieri. L'indagine è partita a seguito di

magistratura far luce sull'intera vicenda.

un tipo di orientamento scolastico di tipo

un esposto denuncia presentato alla Procura

Fatti che vanno accertati con la massima

professionale (soprattutto nel campo delle

della Repubblica da una delle famiglie. Se-

scrupolosità ma che, se confermati, sarebbero

manutenzioni, dell'artigianato e della moda)

condo la versione dell''accusa l'insegnante,

di una gravità inaudita se si pensa che il

ma non mancano esempi di studenti stranieri

arrivata a settembre alla scuola media Galileo

primo passo per raggiungere un'effettiva

iscritti a licei o a istituti tecnici. La linea

Marconi di Porto Sant'Elpidio, avrebbe subito

integrazione degli immigrati, parte proprio

del Governo sembra andare nella direzione

iniziato a insultare gli alunni, infierendo in

dalla scuola. I nuovi italiani, figli di stranieri

giusta. Il ministro Cancellieri, intervenuta

modo particolare contro quelli stranieri. Lo

che compiono il ciclo di studi insieme agli

alla presentazione del Rapporto sullo stato

scorso marzo i genitori, dopo aver consultato

studenti italiani, diventano tali proprio

dei diritti dei profughi e dei migranti ha ri-

senza esito il preside dell'istituto, si sono

grazie a questa vicinanza. Lavorando gomito

badito che è necessario concedere la citta-

rivolti all'Ufficio Scolastico Provinciale e a

a gomito con i compagni, condividendo in-

dinanza ai bambini figli di stranieri ma nati

quello Regionale che hanno aperto un fa-

segnamenti ed esperienze, si riesce con più

in Italia, che abbiano svolto un percorso

scicolo interno. Successivamente pare, sem-

facilità a superare, ad andare oltre il muro

scolastico, sulla base di uno 'jus soli' tem-

pre secondo il racconto degli alunni, che la

della diffidenza iniziale. Una buona occasione

perato". ●

P.S. Giorgio, Vesprini assessore: mal di pancia nel centrosinistra. di Urbano Cardarelli e Paolo Senigagliesi

co capeggiato da Andrea Agostini, il Pdl e la civica di Roberto Mandolesi. La critica dell'opposizione è legittima, ma la pregiudiziale ideologica o la polemica sterile non è mai produttiva e mai pagante. Possiamo anche sbagliare, ma quello che pensiamo lo diciamo, facendo parte del nostro dna. E' mancato invece e lo vogliamo dire senza re-

Il centrosinistra ha vinto confermando la regola che agli elettori di

more, un segnale chiaro e forte da parte della maggioranza di voler

Porto San Giorgio non piace proprio il bis come a Paganini. Dal 1994 è

riformare un metodo stantio d'interpretare la politica nel comporre

stato sempre così. Altro dato che si è ripetuto: la divisione non ha

la giunta. Si è usato la filosofia del "bilancino" e il metodo macchia-

pagato. Nel 2008 fu il centrosinistra a dividersi e il centrodestra uni-

vellico, che hanno creato i malumori in particolare sulla scelta del-

to vinse al primo turno, questa volta la divisione del centrodestra ha

l'inserimento in giunta di Valerio Vesprini, persona da più vista come

premiato il centrosinistra. Un altro dato che va evidenziato da que-

affine alla politica dell'ex sindaco Agostini per i trascorsi della passa-

sto passaggio elettorale è stata la scarsa partecipazione al voto. Il

ta legislatura, sebbene oggi abbia fatto espressione decisa di scelta

primo partito di maggioranza relativa è stato l'astensionismo (41%). I

nell'appoggio alla candidatura del neosindaco Nicola Loira sin dal pri-

cittadini che hanno scelto di andare al voto, almeno per gran parte

mo turno, divenendo punto di sostegno per la lista civica Porto S.

di essi intorno all'80%, non riteniamo che l'abbia fatto per i contenuti

Giorgio si Muove, a seguito esclusione alla competizione elettorale

e le finalità programmatiche per la gestione della "res pubblica", ma

del gruppo Udc di cui lui era componente. Una polemica fuori luogo

per empatia, ideologia o non simpatia. Questo riteniamo che debba

anche se legittima, di una vecchia politica che tutti dicono di voler

far riflettere tutti, chi sia stato baciato dalla vittoria chi non lo sia

cambiare, ma solo a parole, non solo nell'opposizione, ma anche nel-

stato. Il dopo elezioni con la composizione dell'esecutivo, del presi-

la coalizione di maggioranza, che portava come messaggio elettorale

dente del Consiglio Comunale e la prima seduta consiliare dello scor-

"Tutta un'altra storia". Il solito siparietto dopo un elezione, di una po-

so 11 giungo, ci lascia in verità altre perplessità. Non bastano solo le

litica che rimane chiusa nei suoi vecchi schemi e non vuole guardare

parole o le cosiddette pie intenzioni espresse. Un domani produttivo

al futuro. Chiudiamo con un'ultima considerazione che vuole essere

e rinnovato cammina sempre con la mente e le gambe degli uomini e

un messaggio di speranza. Si possa incominciare a seminare i germo-

delle donne (quest'ultime sempre poche nel pianeta politico, ne sono

gli di una politica con la "P" maiuscola e che i partiti, pur essendo

state elette due) e rimane questo un altro dato molto negativo. La

delle componenti essenziali della democrazia, abbiano il coraggio di

composizione dell'esecutivo, ha seguito un surrogato del manuale

rigenerarsi come anche la società civile. Forse stiamo volando troppo

Cencelli, secondo una parte dell'opposizione, diciamo una parte del-

in alto ma vogliamo crederci perché quando si perde anche la spe-

l'opposizione in quanto esistono due opposizioni. Il gruppo 100% civi-

ranza il futuro è veramente buio.

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Pioggia di finanziamenti per far uscire le imprese dalla crisi di Maurizio Grilli

L

a crescita della produzione marchigiana passa attraverso il miglioramento delle condizioni per l’export. È noto a tutti che il sistema produttivo regionale sta attraversando una difficile congiuntura economica e nonostante l’incremento delle esportazioni marchigiane è sotto la media rispetto alle altre regioni del Centro Nord è questo il percorso che può portare le nostre aziende fuori dalla crisi. A fine 2011 infatti, Confartigianato e Cna Marche commentavano: “La stragrande maggioranza delle nostre imprese sono piccole e medie, molte delle quali subfornitrici e

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senza possibilità di accesso ai mercati esteri. Ecco perché il dato marchigiano è meno eclatante rispetto ad altre realtà territoriali ad alta incidenza manifatturiera. Per stimolare una ulteriore crescita delle esportazioni la strada giusta è quella di puntare sull’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche selezionate e concentrate per settori e aree geografiche prioritarie, con progetti commerciali continuativi correlati e con particolare attenzione ai consorzi export ed alle reti d’impresa”. Appelli e riflessioni che sembrerebbero essere stati ascoltati e tradotti in azioni concrete dai soggetti istituzionali capaci di poter adottare iniziative a sostegno e supporto dell’imprenditoria regionale, ed ascolana nella fattispecie. Così lo scorso gennaio la Provincia di Ascoli Piceno, attraverso il fondo sociale europeo, ha messo a disposizione 1milione e 300mila euro di risorse per sostenere la pmi e i grandi gruppi industriali con sedi operative nel Piceno che intendano impegnarsi nell’innovazione in questo momento di congiuntura economica difficile, con l’obiettivo finale di aumentare competitività riducendo i costi di produzione. “Risorse consistenti – aveva spiegato il Presidente della Provincia Celani - particolarmente utili per il settore manifatturiero in grande sofferenza e che possiamo aumentare fino a quasi 3 milioni di euro per finanziare circa 200 progetti con i quali le imprese interessate potranno assumere


consulenti o società o organismi di ricerca in diversi campi quali: marketing, comunicazione, imprenditorialità, ricambio generazionale, internazionalizzazione, organizzazione, produzione logistica e commerciale, design, amministrazione, finanza e controllo, sicurezza e ambiente”. Il primo esempio di bando regionale che è stato presentato in diversi incontri organizzati sul territorio provinciale e che ha suscitato interesse anche considerato che prevede il coinvolgimento di progettisti, ricercatori e laureati del territorio a cui potranno rivolgersi le aziende interessate. A ridosso della scadenza per la presentazione delle domande, prevista per il 10 febbraio scorso, è stata data notizia dell’ulteriore stanziamento di 2milioni di euro dando concretezza alle parole presidente provinciale dette in sede di presentazione dell’iniziativa. A distanza di quattro mesi, poi, altra importa notizia per le attività produttive della provincia ascolana: la stipula

giugno 2012

di un accordo tra Carisap e la Confindustria di Ascoli Piceno per mettere a disposizione delle piccole e medie imprese un plafond di 600 milioni di euro per interventi di innovazione e internazionalizzazione. Punti qualificanti dell'intesa, la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean management), finanziamenti e consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell'azienda. «Siamo convinti del fatto che il credito rappresenta la priorità più importante da affrontare nell'immediato - ha dichiarato il presidente di Confindustria Ascoli Bruno Bucciarelli Rinnoviamo un rapporto di partnership ampiamente collaudato per puntare su soluzioni in grado di supportare le imprese, suggerire reti d'impresa irrinunciabili e favorire investimenti, patrimonializzazione e sviluppo».

A metà giugno queste le notizie ufficiali di Confindustria riguardanti l’export marchigiano: nei primi tre mesi del 2012 le Marche hanno registrato un incremento delle esportazioni del 6,2% risultato superiore alla media nazionale (5,5%), ma meno brillante di quello della ripartizione dell'Italia Centrale (+9,1%). Resta invariato, rispetto al primo trimestre 2011, al 2,6% il peso dell'export della regione sul totale nazionale. L’auspicio è che i provvedimenti sopra in precedenza siano capaci di dare la giusta spinta ai settori produttivi del Piceno affinché fungano da traino e stimolo per tutti i settori produttivi marchigiani. ●

Piero Celani, presidente Provincia di Ascoli Piceno

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I cari estinti

Fahrenheit 451

Inseparabili di Alessandro Piperno

DI GIAMPAOLO PANSA

DI RAY BRADBURY

Rizzoli

Mondadori

Pp. 521

Pp. 210

Euro 22,00

Euro 9,00

Un libro corposo, denso; in cui capita spesso di sorprendersi disorientati, se ci si domanda: quanto vi è di reale? Quanto, di questo testo, è documento o testimonianza e quanto pettegolezzo oppure “sentito dire”? I cari estinti è una testimonianza su alcuni uomini potenti, resa particolarmente interessante dalla bella penna di uno dei massimi giornalisti italiani. Nello scorrere delle pagine ci si trova di fronte a commenti mordaci, considerazioni argute, chiose irriverenti, parallelismi solo apparentemente funambolici grazie alla grande capacità di Pansa di muoversi attraverso i decenni, senza perdere di vista l’assetto politico attuale. Berlusconi, ad esempio, è citato in ben 14 pagine e persino messo a confronto -uscendone televisivamente vincitore, ma moralmente sconfitto- con il “Nano Maledetto”, Amintore Fanfani. I cari estinti è un libro che parla di uomini politici, ma non è sugli uomini politici. Al contrario, è una sorta di autobiografia professionale di Giampaolo Pansa, il quale ha scelto di parlare di sé attraverso lo specchio del proprio lavoro. Ne è scaturita una sorta di sovrapposizione d’immagini leggermente sfuocate, come osservare un 3D senza le apposite lenti. Leggere I cari estinti dal punto di vista della “Prima Repubblica” è solo la superficie; lo spessore lo si afferra solamente seguendo il cacciatore Pansa e non la lepre azzannata dai lupi.

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Nel capolavoro letterario di Ray Bradbury (scrittore statunitense recentemente scomparso) leggiamo la denuncia sulla possibile negativa evoluzione della nostra società e purtroppo va detto che a distanza di cinquant’anni molto si è avverato. Nel mondo di Fahrenheit 451 non è stato un atto deliberato dello Stato, atto al controllo delle masse, che ha proibito l’uso del mezzo culturale. La società stessa si è posta quel tabù, cercando la semplificazione, la massificazione, nel tentativo di non creare individui infelici che si sentissero diversi, ha gradualmente abbandonato ogni forma di cultura. Lo Stato in questo scenario ha soltanto legittimato un dato di fatto, istituendo i corpi di vigili del fuoco, qui impegnati ad ardere e non a estinguere il fuoco. Si viene così a creare una dottrina dell’anti-cultura, esemplificata nella figura del capitano di Montag: i libri non vengono bruciati in quanto tali, ma per quello che contengono, riflessioni di uomini morti, storie di evasione, tutto l’universo che i libri rappresentano. Chi si avvicina alla lettura, dice il capitano in un delirio di semplificazione, si sente superiore a coloro che non leggono. Perciò la società di Fahrenheit 451 ha deciso di eliminare ogni fonte possibile di diversità, per lasciare i cittadini in una beata incoscienza, che non li rende informati neanche sull’apocalittica guerra che si svolge nelle pagine finali del romanzo. Dall’altra parte, gli uomini-libro (coloro che hanno mandato a memoria i libri in una società che non permetteva loro di possederli) non si sentono affatto degli eletti. “Tu non sei importante” dice Granger, un uomo-libro, a Montag nelle pagine finali. Anche quando i libri esistevano, aggiunge, la gente li ha rifuggiti creando il sistema attuale. Però è importante che in qualche modo il messaggio che essi contengono venga preservato, lasciando la possibilità di essere scoperto. Quindi Fahreinheit 451 non è un mero inno all’importanza della lettura, ma un inno alla possibilità di scelta, alla libertà.

Inseparabili. Questo sono sempre stati l'uno per l'altro i fratelli Pontecorvo, Filippo e Samuel. Come i pappagallini che non sanno vivere se non sono insieme. A nulla valgono le differenze: l'indolenza di Filippo - refrattario a qualsiasi attività non riguardi donne, cibo e fumetti - opposta alla determinazione di Samuel, brillante negli studi, impacciato nell'arte amatoria, avviato a Mondadori un'ambiziosa carriera nel mondo Pp. 351 della finanza. Ma ecco che i loro Euro 17,00 destini sembrano invertirsi e qualcosa per la prima volta si incrina. In un breve volgere di mesi, Filippo diventa molto più che famoso: il suo cartoon di denuncia sull'infanzia violata, acclamato da pubblico e critica dopo un trionfale passaggio a Cannes, fa di lui il simbolo, l'icona in cui tutti hanno bisogno di riconoscersi. Contemporaneamente Samuel vive giorni di crisi, tra un investimento a rischio e un'impasse sentimentale sempre più catastrofica: alla vigilia delle nozze ha perso la testa per Ludovica, introversa rampolla della Milano più elegante. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile Rachel, la mamma che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti. "Inseparabili" è la storia di una famiglia che deve lottare con l'amore e il rancore, il lutto e la solitudine, fino alla resa dei conti. È il racconto verosimile fino al dettaglio di quanto fortuito e inarrestabile sia il meccanismo che genera un grande successo mediatico e insieme il “referto” implacabile, scioccante, degli effetti che una pubblica glorificazione può sortire su chi ne è oggetto: sui suoi desideri, sul suo carattere, sulle relazioni con coloro che ama. È un libro splendente, ironico, emozionante.


Anni di piombo

FUTURO & DIRITTO n.5

di Adalberto Baldoni e Sandro Provvisionato

a cura di Valentina Cesarini A CURA DI MANOLA GIORGINI

Li hanno chiamati "anni di piombo". Piombo come violenza armata, come peso insostenibile sulla vita delle persone, sulla storia di un Paese, sui sogni di una generazione. La lunga notte della Repubblica, il periodo che ha inizio dalla fine degli anni Sessanta, in realtà non è ancora finita: attende di essere illuminata sperling & kupfer nelle sue parti più buie e ha laPp. 752 sciato in eredità un passato spacEuro 17,00 cato in due, che impedisce di ritrovare quella memoria condivisa invocata da tutti, ricercata da pochi. Il libro, frutto del ventennale lavoro di due giornalisti provenienti da esperienze politiche opposte, ha l'ambizione e il coraggio di affrontare questa storia in modo completo e oltre ogni logica di appartenenza. Dalla nascita del Movimento studentesco all'avvento del partito armato, dal caso Moro alla fine delle Br, dallo stragismo ai giochi sporchi dei corpi dello Stato, fino al punto in cui l'onda lunga si frange: il G8 di Genova, il nuovo terrorismo, l'Italia di oggi ancora avvelenata dalle divisioni ideologiche.

Giovani, nazisti e disoccupati di Michele Vaccari Un ragazzo che si sente un vecchio diventa nazista, senza reale convinzione, solo per liberare la stanza di fianco alla sua da tre punkabbestia. Appena letto “Giovani, nazisti e disoccupati” di Michele Vaccari (Castelvecchi, 2010), qualcuno potrebbe definire il protagonista un giovane Castelvecchi finito nel vortice dell’estremismo Editore politico dopo essere stato liPp. 135 cenziato e lasciato dalla fidanzata. Se leggi queste pagine e Euro 14,00 provi profonda avversione per il protagonista, benvenuto. Benvenuto se anche tu hai chiuso a chiave nel tuo profondo tutte le tue pulsioni più instabili, benvenuto se chiuso a chiave nella mente del protagonista le hai ritrovate e ti sei ritratto schifato, perché ti sei riconosciuto. Riconoscimi. Sono io quel che tu non vorresti essere mai e che potrebbe essere tuo figlio, nel mondo che gli hai costruito intorno. Prova schifo, ma guardami. Guardami fino alla fine, fino a dove posso arrivare. Fino all’unico atto d’amore di tutto il romanzo. Ma tutto questo è rapporto personale ed esclusivo con il protagonista, mio rapporto personale ed esclusivo da lettore, con lo scrittore.

giugno 2012

INTERNAZIONALE

Il ministro Francesco Profumo ha presentato il “Pacchetto merito” esordendo che è proprio l’Europa della cultura e del lavoro a chiederci questa riforma, imposta sostanzialmente dai mercati sempre più internazionali ed anglofoni che chiedono di riflesso scuole specialistiche ed all’avanguardia. Il “decreto merito” evidenzia subito la figura dello “studente dell’anno” che sarà premiato in ogni istituto superiore e sarà scelto tra chi avrà i voti più alti alla maturità, a partire da 100 tenendo conto della media degli ultimi tre anni, dell’impegno sociale e del reddito familiare. Lo studente avrà diritto ad uno sconto sulle tasse per l’iscrizione al primo anno di università ed una borsa di studio aggiuntiva oltre all’ulteriore novità della card “lomerito” che darà diritto allo studente dell’anno a sconti per i trasporti e per l’ingresso ai musei. Merito anche alle università dove sono previsti premi per docenti e ricercatori dopo una valutazione pregevole della loro didattica, abbattendo al contempo l’assenteismo dei professori accademici che dovranno finalmente garantire il 100% di ore di didattica. Sempre più importanti saranno i crediti formativi che daranno la possibilità agli studente con buoni risultati (28/30) di sostenere la tesi di laurea con un anno di anticipo. Ma poi il lavoro darà voce agli studenti meritevoli? Gli Atenei dovranno fornire un elenco del 5% dei laureati più bravi, tanto da ricevere nel sito del Ministero dell’Istruzione una corsia privilegiata verso il lavoro grazie agli incentivi fiscali applicati ai datori di lavoro per due stagioni (meno tasse del 30% per chi li assume a tempo indeterminato entro i tre anni dalla laurea). Lo studente metterà così a disposizione delle aziende il suo “portfolio” dove si potranno consultare le sue conoscenze linguistiche, musicali, informatiche, oltre alle esperienze dell’associazionismo, volontariato, sportive. Al tempo stesso gli Atenei dovranno adoperarsi per una sempre maggiore internazionalizzazione incentivando l’ingresso di docenti dall’estero privilegiando così una riforma dei convitti nazionali in collegi italiani internazionali, in modo da attirare studenti e docenti stranieri anche grazie alla residenzialità ed anche semiresidenzialità anche nei periodi estivi. Che dire: ragazzi mettiamoci a studiare! Scrivi a: giorgini@studiolegalesilvettigiorgini.it

La presente rubrica intende fornire a meri fini di critica, discussione e ricerca, brevi estratti dalla stampa estera.

Debito mortale A fine maggio, Marco Turrini raggiunge il punto di rottura. Senza lavoro da più di un anno e sotto la pressione degli esattori fiscali, l’agente pubblicitario di 41 anni prende suo figlio di 4 anni e sua figlia di 14 mesi e li butta giù dalla finestra al sesto piano della loro casa a Brescia. Poi cerca di fare lo stesso con sua moglie che però riesce a scappare. Infine, si volta verso la finestra e si butta di sotto. Il 10 maggio, Arcangelo Arpino, imprenditore di 63 anni della periferia di Napoli […] si spara in testa con una calibro 7,65. Aveva tre lettere in tasca. […] L’ultima era indirizzata a Equitalia. Accusava l’agenzia per averlo portato all’esasperazione con le ripetute minacce e gli incessanti accertamenti fiscali. Il 28 marzo, Giuseppe Campaniello si dà fuoco di fronte agli uffici di Equitalia a Bologna dopo aver ricevuto la notifica finale del raddoppiamento di una multa che non era riuscito a pagare. Muore tre giorni dopo nel reparto ustionati. Turrini, Arpino e Campaniello sono tre degli 80 italiani i cui suicidi e morti possono essere collegati alle misure di austerità attuate dall’inizio della crisi. Molti altri si sono tolti la vita in Grecia. L’agghiacciante tendenza è in aumento anche in Spagna. “La ragione principale che spiega l’aumento di suicidi è la recessione e ora l’austerità: entrambe aggravano la situazione già difficile e riducono i fondi per i servizi per la salute mentale,” ha detto David Stuckler, professore all’università di Cambridge, coautore di una relazione sugli effetti della crisi economica europea sulla salute. “Generalmente con epidemia si fa riferimento all’aumento di una malattia nel breve periodo: secondo questo criterio, i suicidi sarebbero un’epidemia.” Nei paesi del sud dell’Europa, in particolar modo, il suicidio è diventato l’unica via d’uscita per molte persone che non possono più sostenere le proprie famiglie o pagare i propri dipendenti. Tratto da “Debt Most Deadly” di Barbie Latza Nadeau, pubblicato il 18 giugno 2011 su Newsweek Magazine http://www.thedailybeast.com/newsweek/2012/06/17/debt-most-deadlyrecession-and-austerity-fuel-suicide-in-italy. html

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A Senigallia le Cicogne le portano i bambini Massimo G.

CONTE

IL MITO DELLA CICOGNA che porta i bambini è, in realtà, esattamente il contrario. Tutto nasce dal fatto che quando in una casa nasceva un bambino, in primavera, le case continuavano a essere riscaldate attraverso l'uso del camino. Questo diventava, per le cicogne, il sito ideale su cui nidificare ed ecco spiegato come mai, nelle case in cui si era verificato il lieto evento, era facile vedere le cicogne appollaiate nel nido. Questa sovrapposizione di immagini, bambino-cicogna, ha creato e rafforzato il mito che tutti conosciamo. A ben guardare, quindi, erano i bambini a portare le cicogne, quanto meno a far sì che esse si fermassero su un tetto piuttosto che un altro, per arrivare ai giorni nostri in cui ancora le favole e le leggende identificano la cicogna come animale beneaugurante. Proprio la naturale predisposizione delle cicogne a nidificare su strutture di origine antropica ha favorito la creazione dell'immagine della cicogna come simbolo positivo di felicità, fecondità e fedeltà. Da allora, però, molte cose sono cambiate. Nelle campagne nascono sempre meno bambini e le case sono riscaldate con altri sistemi. L'habitat delle campagne è, comunque, mutato e gli stagni sono stati prosciugati sottraendo, così, alle cicogne spazi e cibo ed impedendo loro la sosta durante i trasferimenti di migrazione. L’Italia è stata costantemente interessata dalla presenza di cicogne. A partire dagli anni cinquanta sono stati registrati alcuni spontanei tentativi di nidificazione

nel settore occidentale della pianura Padana, nella maggior parte dei casi con esito infausto a causa dell'intervento dell'uomo. Il declino della Cicogna bianca, in Europa, è imputabile alla distruzione e al degrado degli ambienti di alimentazione ed alla persecuzione da parte dell'uomo. Altre cause del sensibile calo verificatosi negli ultimi decenni sono le modificazioni ambientali sopravvenute anche nei quartieri di svernamento africani, con la diminuzione delle precipitazioni, soprattutto in Africa occidentale, e i programmi di contenimento delle locuste, che costituiscono gran parte della dieta africana delle cicogne. Occorrerebbe tornare a considerare l'arrivo delle cicogne, un segnale di buon auspicio per tutti, in armonia con un tempo in cui i contadini scandivano i primi raccolti in primavera predisponendo idonee piattaforme sulle case per invitare le cicogne a stabilirvisi. I Gre delle Marche, di concerto con l'Associazione I Cavalieri dell'Alto Volo hanno elaborato un progetto destinato alla creazione delle condizioni ideali a favorire la sosta delle cicogne ed indurle a nidificare nei luoghi che, un tempo, le vedevano presenti costantemente. Il progetto consiste nella: ricerca dei corridoi di migrazione delle cicogne; creazione di nuovi siti idonei alla nidificazione; gestione di centri di riproduzione e rilascio; promozione di interventi di miglioramento ambientale e di modelli di gestione sostenibile delle aree agricole; sensibilizzazione dei cittadini, soprattutto i giovani e giovanissimi e degli addetti alla gestione del territorio; azioni a livello politico internazionale, nazionale e locale per la conservazione degli habitat di alimentazione e di riproduzione delle cicogne. Ora scusate ma abbiamo molto da fare. Occorre rizzar pali per i nidi, creare uno stagno, e fare in modo che, la prossima primavera, esse possano scegliere di fermarsi tra le dolci colline di Montignano e, magari, stabilirvisi. Per ora diamo il benvenuto a Fiona, splendido pullo di Aquila delle Steppe, appena arrivata al Rifugio di Montignano e già star molto apprezzata da adulti e bambini. ●

C'erano una volta le cicogne... e ci saranno ancora

www.danielesilvetti.it


Estate, vai con la cucina fresca

LA CALDA STAGIONE è arrivata e vorrei risolvere il problema di chi nonostante il sole e le alte temperature non vuole rinunciare ad un piatto di

emanuele

SUARDI

pasta a pranzo. È importante adattare la nostra alimentazione alle condizioni climatiche e le insalate di pasta sono perfette al nostro scopo e, ironia della sorte, i primi si consumano maggiormente nelle ore più afose della giornata. Per gli amanti del territorio propongo delle orecchiette con zucchine e ciauscolo. Iniziamo con il mettere sul fuoco una pentola per la pasta e preparare le zucchine, diciamo 1 zucchina a testa, laviamole bene e tagliamo una grossa fetta di 1 centimetro scarso da un lato poi la giriamo da un altro lato e facciamo la stessa operazione fino a terminare la parte verde, cercare di fare dei cubetti possibilmente precisi (serve più che altro a uniformare la cottura). Scaldare dell'olio in una padella con uno spicchio d'aglio, rosolare i cubetti di zucchine a fuoco vivo e sempre scoperte, per mantenere vivo il colore e sarà per lo stesso motivo che le lasceremo un po' al dente e le saleremo da fredde. Se si ha la fortuna di trovare anche dei fiori di zucca sono ben accetti e per la quantità dipende dalla fortuna ma attenzione di non cuocerli troppo, giusto l'ultimo minuto. Ora mettiamo velocemente a raffreddare le zucchine che hanno mantenuto uno splendido verde brillante su un piatto da portata e togliamo lo spicchio di aglio. Prendiamo dei san marzano maturi, sempre uno a testa, via i semi e l'acqua di vegetazione e ricreare il cubetto della zucchina (stavolta per bellezza) e mettiamoli da parte assieme ad un'abbondante trito di maggiorana ed un pizzico di sale. L'acqua starà bollendo. Ora la saliamo e cuociamo le orecchiette, circa 120/150 gr. a testa. Ho scelto questo tipo di pasta “acqua e farina” perchè una volta raffreddata tornerà di una consistenza gradevole al palato anche se preparata il giorno precedente. Si possono usare anche anche trofie e strozzapreti, a voi la scelta. Mentre le orecchiette cuociono abbiamo preparato una vasca con acqua fredda e un filo di olio, scoliamo la pasta dall'acqua bollente e la raffreddiamo per poi scolarla velocemente. In un grosso recipiente versiamo le

orecchiette ben scolate i pomodori e le zucchine, per ragioni di “consistenza” il ciauscolo sarà l'ultimo ingrediente che tireremo fuori dal frigorifero per poter tagliare più facilmente alla stessa maniera delle verdure, 80 gr. a testa possono bastare, mescoliamo uniformemente e aggiustiamo di sale e un goccio di extra vergine a piacimento. Per gli amanti del peperoncino consiglio di usare il fresco di questa stagione a crudo ed una pioggia grossolana di pecorino non troppo stagionato ma solo sul piatto di portata, un calice di verdicchio ed ecco a voi il delitto perfetto. ●

Una ricetta per vincere il caldo mangiando pasta

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