Sabato 24 Aprile 2010 Anno XIII - Numero 112
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
PDL
EURO
BANCHE
Imperversa la bufera dopo la tempestosa Direzione nazionale
La Grecia chiede formalmente gli aiuti, moneta unica in ripresa
Per Standard&Poor’s le italiane con problemi: c’è scarsa crescita
di Angie Rucola a pag » 24
di Carlo Bassi a pag » 26
diRoberto Carli a pag » 25
L’unica cosa che cresce davvero in Italia sono i fallimenti: più 46 per cento in media nazionale rispetto ai primi 3 mesi del 2009
Consoliamoci: meno fallimenti degli altri Nella nostra regione sono state 57 le imprese fallite nel primo trimestre, una cifra esigua rispetto alle 167 della Sicilia, alle 140 della Puglia e le 254 campane IL COMMENTO
Noi non capiamo...
Secondo Unioncamere, nei primi tre mesi si è avuta un’accelerazione del numero dei fallimenti delle imprese: rispetto al 2009 (2.210 aziende), tra gennaio e marzo 2010 hanno aperto le procedure per il fallimento 3.226 imprese di Gaia Mutone a pag » 6
CALABRESI CONTRO
di Carlo Bassi
L’INTERVENTO
Apprezzo l’iniziativa di Fini per il Sud di Franco Corbelli leader del Movimento Diritti Civili,
Proprio nel momento in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini toccavano i momenti di maggiore intensità una intensità che non esiteremmo a definire fisica - nel loro diverbio durante la Direzione nazionale del Partito della libertà, in redazione ci apprestavamo a mettere in pagina una notizia da Bruxelles sulla crisi di governo in quel Paese. Ben più seria,intendiamoci,perchél’inimicizia fra fiamminghi di lingua olandese e valloni di lingua francese è storicamente molto antica e da sempre crea problemi, fino a parlarsi costantemente di possibile scissione. Non si tratta di differenze campanilistiche fra Nord e Sud come quelle che allietano noi terroni e polentoni. Lì si parla proprio due lingue profondamente diverse.
Ascoltati dalla Commissione degli affari costituzionali di Montecitorio che ha aperto un’indagine sulla questione finanziamenti alle Authority, i due presidenti (Agcom e Antitrust) si scontrano: Catricalà vorrebbe un fondo unico alimentato da tutti, per Calabrò la soluzione «violerebbe il diritto comunitario».
segue a pag » 2
di Ludovico Casaburi a pag » 7
Bilanci 2010 in formato Xbrl
Calabrò vs Catricalà sui fondi ai Garanti
Per i bilanci da depositare nel 2010 la redazione in formato Xbrl riguarda esclusivamente lo stato patrimoniale e il conto economico. La nota integrativa e gli altri documenti che vengono allegati restano fuori dall’obbligo del Xbrl e vanno depositati in formato pdf/a. Per le imprese con esercizio coincidente con l’anno solare, il formato Xbrl si applica per la prima volta al bilancio 2009, da presentare quest’anno. di Gaia Mutone a pag » 27
La direzione regionale del Pd segna l’inizio della resa dei conti. Per Guccione richieste di dimissioni Si è aperta a Lamezia Terme la tanto attesa direzione regionale del Partito democratico. Obiettivo dell’incontro era quello di commentare il dato elettorale e decidere un nuovo assetto per il partito per affrontare i prossimi anni. La direzione ha iniziato i lavori con ben due ore di ritardo, a conferma del clima molto teso che si respirava. Molti incontri bilaterali hanno preceduto la relazione iniziale di Guccione. Il segretario regionale ha riconosciuto l’esistenza di un grave problema: «In questi anni il partito non c’è stato». Non solo. Ha ammesso anche gli errori che hanno preceduto il voto: «Il quadro di litigiosità con il quale si è rappresentatoil Pd durante il congresso e prima delle primarie per la sceltadel candidato presidente è stato devastante». Puntuale e corale la richiesta di sue dimissioni.
di Cesare Giraldi a pag » 4
Apprezzo l’iniziativa di Gianfranco Fini, una coraggiosa battaglia per difendere la democrazia (non solo nel Pdl), i diritti civili e le ragioni del Sud, per porre un argine democratico alla deriva populista berlusconiana. Invita il popolo della ex An a scendere a fianco del suo storico leader. Diritti Civili pur essendo un movimento apartitico, distante dalla destra e dai partiti, apprezza e sostiene la coraggiosa battaglia di Fini che cerca di difendere, insieme alle ragioni e ai diritti (ignorati dal Governo Berlusconi-Bossi) del Mezzogiorno e ad una giustizia giusta, valori di libertà e democrazia in un partito, il Pdl, dominato da un solo uomo: Berlusconi, che cerca di zittire ed eliminare (politicamente e moralmente, grazie alla complicità dei suoi media) tutti coloro che manifestano idee diverse dalla sua e dissentono da lui. Se Fini sarà sconfitto ed emarginato sarà la sconfitta della democrazia, della libertà, del diritto al dissenso. Sarà la fine di ogni speranza di vedere affermarsi in Italia una destra moderna, pluralista, democratica, europea. Fini difende insieme ai diritti civili (ad iniziare dai bambini, figli di immigrati) la storia, l’identità, la dignità del suo (ex) partito, di tutta la destra italiana. Difende il diritto al dissenso (nel Pdl) e con esso il diritto a rivendicare con orgoglio la propria storia, le proprie radici, la tradizione, la cultura della destra italiana, che Berlusconi vuole invece annettere e cancellare. Tutto il partito, il popolo dell’ex An dovrebbe compattamente e senza esitazioni schierarsi con il suo leader.