il domani

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2 il Domani dello Sport Mercoledì 21 Dicembre 2011

SPORT Conte vuole fare bottino pieno. E sul Del Piero «Mi soddisfa, il gol prima o poi arriverà»

«Si va a Udine per vincere»

Roberto Carli

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TORINO - «Non voglio sembrare presuntuoso o sbruffone, ma noi lavoriamo per ottenere sempre il massimo. Quindi andremo a Udine senza accontentarci, perché non deve far parte del nostro modo di pensare». La Juve va ad Udine per vincere. È questo il pensiero di Antonio Conte alla vigilia della sfida sul campo dei friulani che chiude il2011 della serie A. Un pareggio basterebbe alla "Vecchia Signora" per mantenere l’imbattibilità stagionale. Inoltre, l’Udinese si presenta all’appuntamento con un invidiabile ruolino di marcia casalingo: sette successi in altrettante partite. Insomma, uscire dalla sfida di domani con un punto non sarebbe uno scandalo, ma il tecnico non si accontenta. «Come ripeto sempre rispetto per tutti, paura di nessuno», dice Conte. «L’Udinese è l’ultima squadra che dobbiamo ancora affrontare tra quelle che possono ambire alle zone alte della classifica. Sarà uno stimolo ulteriore giocare in un campo sul quale ha sempre vinto, segnando 14 reti e subendone solo

due. Conosciamo le difficoltà che incontreremo e ci stiamo preparando. Del resto l’Udinese ha giocatori importanti come Asamoah, Isla, Di Natale, ambiti da tante squadre e non è più una rivelazione specie dopo il campionato dello scorso anno quando a tre, quattro giornate dalla fine si è trovata con il Napoli a contendere lo scudetto al Milan», sottolinea. Ma nonostante ciò la Juve vuole chiudere l’anno con un’altra vittoria: «Non deve sembrare arroganza, ma fa parte della strada che abbiamo intrapreso. Se poi gli avversari si dimostreranno più forti stringeremo loro la mano. Però prima e durante la partita non ci dobbiamo accontentare degli obiettivi minimi». L’Udinese è sempre più a suo agio nelle posizioni di vertice, ma è un modello non esportabile in una "big" secondo Conte: «Non c’è pazienza con le grandi squadre. L’Udinese lo scorso campionato è arrivata quarta, noi settimi, ma la prima cosa che mi avete chiesto è lo scudetto. Non è lo stesso per

Guidolin, che ha più tempo per lavorare e per crescere», osserva l’allenatore della Juve, ieri elogiato dal direttore generale Beppe Marotta. «Non posso che ringraziare il direttore per le parole usate nei miei confronti. Questi attestati di stima sono motivo di orgoglio. Tutti, dal presidente in giù, stiamo lavorandosodoetutticidobbiamo ritenere utili, sapendo però di non essereindispensabili.Siamoandati al di là delle più rosee previsioni, ma sono passate solo 15 giornate e i conti si faranno a maggio», sottolinea. «I numeri sono sotto gli occhi di tutti e il merito va alla disponibilitàeallavogliadeimieicalciatori. La soddisfazione più grande? Averrecuperatocredibilitàagliocchi dei tifosi e degli avversari. Ora c’è di nuovo rispetto nei nostri confronti». La vittoria contro il Novara, nonostante le assenze, ha rafforzato la fiducia della Juventus: «Non avevo dubbi sulle risposte che avrei ricevuto da parte dei giocatori meno utilizzati, perché vedo come si allena il gruppo», prosegue. «La Juve deve avere una rosa tale da poter sopperire alle assenze, senza che cambi il risultato. Ed è quanto si è verificato contro ilNovara».Conte si dice «contento per la prestazione di Quagliarella,coronata da un gol. Per gli attaccanti è fondamentale segnare, perché loro vivono di questa gioia. Sarei stato molto contento se ci fosse riuscito anche Del Piero, ma a me interessava la prestazione e sono stato contento del fatto che abbia giocato per la squadra. Il gol -conclude- prima o poi arriverà».

Ranieri vs Natale «Nessun regalo contro il Lecce» Va bene che è Natale e sono tutti più buoni ma non si può chiedere a Claudio Ranieri di comportarsi come Josè Mourinho. Niente regalo ai giornalisti, quindi, e niente formazione in anticipo come fece il tecnico portoghese nel dicembre del 2008 alla vigilia della partita contro il Siena. «Io sono il contrario di Mourinho, se l’ha fatto lui non lo posso fare io...», spiega il tecnico interista, molto concentrato sulla sfida contro il Lecce che potrebbe dare ai nerazzurri la quarta vittoria di fila. Ci vuole «massima allerta» contro la squadra di Serse Cosmi che ha vinto fuori casa le sue due uniche partite del campionato: «È l’ultima in classifica però non merita il posto che occupa aggiunge Ranieri - ha giocatori di buona qualità che ci daranno molti grattacapi e ci vorrà la migliore prestazione se vogliamo vincere». Tornando alla formazione, «è possibile» che non sia molto diversa da quella vittoriosa contro il Cesena, anche se, invece di Ranocchia, probabilmente Samuel giocherà titolare in difesa e il posto di esterno sinistro a centrocampo sarà occupato non da Coutinho ma da uno fra Alvarez e Poli. Ranieri non fa bilanci ma sottolinea che i suoi ci mettono «sudore, sangue e sacrificio».

IN BREVE

> CHI NON PAGA

> GARE COMBINATE

> BUFERA SCOMMESSE

I calciatori del Taranto, squadra che attualmente occupa la seconda posizione nel girone A della Lega Pro, hanno deciso di scioperare e sospendere gli allenamenti perchè senza stipendio dal giugno scorso. Lo ha annunciato il capitano, Fabio Prosperi, al termine di una lunga riunione che gli stessi calciatori hanno tenuto negli spogliatoi dello stadio "Erasmo Iacovone". Il presidente Enzo D’Addario, secondo la squadra rossoblù, ha disatteso la promessa di pagare entro ieri due mensilità, quelle di luglio e agosto. «Ad oggi - è scritto in una lettera consegnata da Prosperi ai giornalisti - la squadra ha dimostrato massima professionalità e attaccamento alla maglia sia in campo che fuori, non riferendosi solo ai risultati sportivi ma al comportamento di ogni singolo elemento della rosa dell’As Taranto.

Tutti i nodi vengono al pettine. Anche per i calciatori cosidetti "minori". Sta ammettendo infatti la sua partecipazione al tentativo di combine della partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio del 30 novembre scorso il calciatore Alessandro Zamperini, arrestato ieri con 16 altre persone nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. A quanto si è saputo, Zamperini avrebbe detto di essere stato contattato nei mesi scorsi dal macedone Hristyia Ilievski, anch’egli destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare. L’avvicinamento sarebbe avvenuto ancor prima che scattasse la prima ondata di arresti nell’inchiesta cremonese nel giugno scorso e, nei mesi seguenti, sarebbero state frequenti le pressioni del macedone sul calciatore affinchè si desse da fare per combinare le partite.

«Abbiamo chiesto aggiornamenti sui fatti di ieri. Le scommesse hanno turbato tutto lo sport italiano. Siamo tutti turbati, ma anche le Leghe devono esserlo. La Lega di A ha fatto un incontro e non è stato detto nulla in merito alle scommesse, parlano solo di divisioni di soldi». Queste le parole del Presidente del Coni Gianni Petrucci al termine della Giunta in riferimento agli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona. «Le immagini che abbiamo visto -ha aggiunto Petrucci- sono negative, spero non sia tutto vero. Auspico un’ampia collaborazione con la magistratura, con gli investigatori e con il procuratore Palazzi, persona seria e corretta, che sta lavorando duramente in un momento difficile. Io sono vicino alla Figc, vada avanti senzatentennamentiperla sua strada».


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