ildomani

Page 7

Il Domani dà spazio alle Tue libere opinioni su politica, economia, società, sport. Scrivi a: opinioni@ildomani.it

il Domani Lunedì 20 Luglio 2009 7

Attualità

Equipaggi in rosa Nasce l’associazione per future missioni ROMA - Una donna nei futuri equipaggi diretti sulla Luna e Marte: oggi è un’ipotesi assolutamente realistica. Tanto che, dopo averlo fatto negli Stati Uniti, anche in Europa le donne attive in campo spaziale si organizzano ed è appena nata l’associazione Women in Aerospace Europe, «sorella» dell’analoga associazione attiva da 25 anni. All’epoca del programma Apollo le cose erano molto diverse: una sola donna era andata nello spazio, la sovietica Valentina Tereshkova, e le uniche donne a far parte delle cronache erano le mogli degli astronauti, che li aspettavano a casa. Nei giorni scorsi è stata anche ufficializzata la nomina della prima donna ai vertici della Nasa, Lori Garver, vice amministratore capo dell’agenzia spaziale americana.

Foto-ricordo Immortalati gli atterraggi

Il buio su Rapa Nui calerà nel 2010 Già tutto esaurito

NEW YORK - Le tracce dei precedenti atterraggi dell’Apollo sulla Luna sono ancora evidenti: la Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) le ha catturate in alcune immagini diffuse dalla Nasa, che mostrano cinque dei sei siti di allunaggio delle missioni Apollo. Nelle prossime settimane Lro dovrebbe riuscire a fotografare i restanti punti di atterraggio. E se da un lato le fato scattate sono un ricordo delle passate esplorazioni della Nasa sulla Luna, la missione primaria della Lro è raccogliere informazioni per il futuro. Nel riportare dettagli sulla Luna, la missione dell’Lro si pone fra obiettivi quello di aiutare la Nasa a individuare i siti di atterraggio delle prossime esplorazioni lunari e quello di localizzare potenziali risorse.

SANTIAGO DEL CILE - Manca ancora un anno, ma i preparativi sono già scattati, visto che sarà uno spettacolo davvero unico in mezzo al Pacifico. L’11 luglio del 2010 un’eclissi totale di sole attraverserà l’isola di Pasqua, nota anche come Rapa Nui: la terra dei ’moai’, i giganteschi monoliti dalle misteriose sembianze umane.La notte calerà sull’isoletta vulcanica dell’Oceano a partire dalle 13.30.54 (locali), per cinque minuti e 20 secondi: cinque lunghi minuti di ’sole nero’ sui 160 km quadrati di Rapa Nui. L’appuntamento ha mobilitato da tempo non solo gli scienziati ma anche le agenzie di viaggi, visto che in tanti, e da tutto il mondo, vorranno trascorrere quei cinque minuti di penombra in compagnia degli enigmatici moai.

La Nasa avrebbe cancellato le cassette con il filmato del primo sbarco Riciclate per errore negli anni ‘80 quando le pellicole scarseggiavano

Colpo di spugna sull’impresa Apollo 11 Sparito il nastro originale dell’allunaggio WASHINGTON - Venivano dalla Luna e sono sparite dalla faccia della Terra. Volatilizzate dagli archivi della Nasa, introvabili in qualsiasi magazzino spaziale: le cassette con le immagini originali del primo passo di Neil Armstrong sulla luna trasmesse a Houston nel Luglio 1969 dalla telecamera installata sull’Apollo 11, non esistono più. Tre anni di ricerca frenetica in ogni angolo possibile dei Centri dei programmi spaziali Usa, da quando nel 2006 gli esperti si resero conto che i nastri tornati a terra con la storica missione lunare non si trovavano più, sono giunti ad una sconcertante conclusione: la Nasa li ha cancellati. Per distrazione e per errore, naturalmente. Anzi, per risparmiare, con tutta probabilità durante gli anni Ottanta quando di queste cassette magnetiche un po demodè ma ancora efficienti c’era un gran bisogno: in quegli anni i sempre più numerosi satelliti catapultati nello spazio iniziavano difatti a inviare dati e immagini di continuo a Terra e i nastri su cui registrarle scarseggiavano. Secondo la ricostruzione dei due specialisti televisivi del Goddard Space Flight Central della Nasa in Maryland - Stan Lebar e Dick

L’eclissi totale in Cina

Ricerche audio pro Armstrong: non sbagliò la frase storica

Shangai pronta ad accogliere il “sole nero”

I nastri della storica missione lunare non si trovano più, restano le ricostruzioni digitali trasmesse dalle tv mondiali

Nafzger, che hanno guidato la caccia ai nastri scomparsi, la Nasa intorno al 1980 avviò un massiccio programma di riciclaggio di vecchie cassette. Decine di migliaia di scatoloni con nastri già usati vennero prelevati dagli scaffali polverosi, aperti e riutilizzati. E la ’prima diretta dalla luna’ con Ar-

mstrong a Buzz Aldrin che piantavano la bandiera americana sulla superficie sabbiosa del ’Mare della Tranquillità’ è stata così eliminata. “Nessuno lo ha fatto di proposito, è stata una terribile distrazione ha osservato Nafzger - ma dopo tante ricerche sono ora convinto

che queste cassette non esistano più, tante prove ed indizi ci hanno portato a questa conclusione per quanto difficile da accettare”. D’altronde Lebar e Nafzger hanno setacciato per anni ogni possibile archivio e vecchio documento non risparmiando nemmeno incursioni a casa di ex impiegati

L’idea ambiziosa degli Stati Uniti: dalla base partiranno navicelle per Luna e Marte

Verso l’esplorazione dell’intero sistema solare La stazione internazionale diventa spazioporto Un punto di collegamento per studi e perlustrazioni che rimarrà in attività fino al 2025

Dopo quaranta anni dal primo sbarco sulla Luna, l’America tenta di mantenere la sua leadership spaziale

ROMA - Uno spazioporto dal quale potrebbero partire le future missioni su Luna e Marte: la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) non è soltanto un gigantesco laboratorio orbitale, ma è candidata ad essere l’avamposto dell’esplorazione del Sistema Solare. A 40 anni dallo sbarco sulla Luna e a dieci anni dall’inizio della sua costruzione, la più grande opera di ingegneria costruita nell’orbita terrestre sta guadagnando un ruolo sempre più importante. Lo sanno bene Europa e Stati Uniti, così come gli altri

spaziale conquistata con lo sbarco sulla Luna.«La Stazione spaziale diventa sempre più collegata all’esplorazione», osserva Simonetta Di Pippo, a capo del direttorato sul Volo umano dell’Agenzia Spaziale Europa (Esa). Si sta pensando, infatti, a tenerla in attività fino al 2025 perchè, spiega l’esperta, «oltre ad essere una struttura unica per le sperimentazioni scientifiche in microgravità, potrebbe diventare uno spazioporto per l’assemblaggio dei sistemi spaziali per le missioni su Luna e Marte».

partner del progetto: Russia, Canada e Giappone. Non per caso il nuovo amministratore capo della Nasa, Charles Frank Bolden, ha parlato della Iss nel suo

primo discorso ufficiale, comprendendola nella lista delle scelte decisive che gli Stati Uniti dovranno affrontare se decideranno di mantenere la leadership

Nasa. Ma per la memoria storica del globo, le sequenze dell’allunaggio sono state salvate, seppure non più dall’originale, dalle riprese televisive trasmesse dai network di mezzo mondo. Riprocessate e migliorate dagli specialisti di Hollywood della ’Lowry digital’ - nota per aver ripristinato digitalmente vecchi film come ’Guerre stellari’, tornano così le immagini della prima passeggiata lunare dell’Apollo 11. Intanto Quasi quarant’anni dopo la scienza - e la Nasa - gli hanno finalmente dato ragione: Neil Armstrong non ha sbagliato a pronunciare una delle frasi più famose della storia, quando mise piede per la prima volta sulla Luna. «Un piccolo passo per un uomo, un grande salto per l’umanità» è come viene normalmente riportata; l’audio tuttavia - come aveva ammesso lo stesso Armstrong - non permetteva di distinguere chiaramente l’articolo indeterminativo, e «for a man» suonava come «for man», ovvero per l’uomo in generale: la frase diveniva in questo modo un controsenso. Per anni Armstrong insistette sul fatto di aver tuttavia pronunciato l’articolo, concedendo al massimo di metterlo tra parentesi nel trascrivere la frase: nel 2006 un programmatore australiano, Peter Shann Ford, ha effettuato un’analisi della trasmissione rivelando senz’ombra di dubbio la variazione corrispondente, della durata di appena 35 millisecondi e quindi virtualmente inaudibile.

PECHINO - La più lunga eclissi totale di sole del 21/o secolo, che sarà visibile il 22 luglio, ha ridato fiato al turismo a Shanghai e a tutte le città lungo l’ultimo tratto dello Yangtze, il Fiume Azzurro che attraversa la Cina da est ad ovest. Sarà infatti questa fascia di territorio cinese la zona dalla quale si avrà la migliore visione dell’eclissi e - per la prima volta dall’inizio della crisi economica internazionale - gli alberghi e i tour organizzati registrano il tutto esaurito. Il fenomeno, che sarà visibile da tutte le zone della capitale finanziaria della Cina, inizierà alle 8.23 locali e terminerà alle 11.01. L’eclissi totale durerà sei minuti, dalle 9.36 alle 9.41 (la Cina è sei ore avanti rispetto all’Italia).I grandi alberghi offrono «pacchetti» che hanno il loro punto focale nella visione dell’eclisse dai quartieri storici della metropoli, come la concessione francese, nel nuovo centro finanziario di Pudong, nei parchi e sulle spiagge della provincia dello Zhenjiang, a qualche decina di chilometri dal centro.Posti speciali di osservazione, con telescopi, distribuzioni degli speciali occhiali protettivi che permettono di seguire tutte le fasi dell’eclissi, esperti pronti a dare spiegazioni, sono stati organizzati nel porto di Yangshan a Pudong, nel Parco della Luna sulle colline di Sheshan (nei pressi dell’Osservatorio), e sulla centrale piazza del Popolo, a due passi dallo storico Bund, il lungofiume che rimane il punto di riferimento più conosciuto della metropoli costiera.«Per mesi tutti non hanno fatto altro che lamentarsi, ma ora grazie all’eclissi c’è questo boom improvviso», ha dichiarato Zhi Chenyan, un funzionario del China Travel Service della provincia dello Zhejiang. L’eclissi sarà trasmessa in diretta dalla televisione di Stato cinese, la Cctv, che ha messo in piedi delle postazioni speciali in quattro città.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.