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28 Martedì 13 Ottobre 2009 il Domani

COSENZA PROVINCIA BELVEDERE Progetto “Rete dei borghi”: finanziamenti per la rete turistica di sedici comuni del Tirreno cosentino. Presente Mario Maiolo

Centri storici, incontro operativo «Uno sviluppo del territorio che vede al centro i temi dell’ambiente, della natura e della cultura» BELVEDERE MARITTIMO – “Borghi del Gusto, dell’Arte nella riviera fluviale”, è stato il tema dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso l’Agriturismo l’Arca di Belvedere Marittimo. Un appuntamento tecnico-operativo dei 16 Comuni dell’alto tirreno Cosentino che hanno aderito all’iniziativa, e che vede appunto Belvedere Marittimo come Comune capofila. Un argomento anche abbastanza complesso, “Dalle rete dei Centri Storici a Sistema di Cooperazione Territoriale, Gestione Associata del Patrimonio Storico, Culturale, Naturalistico e Paesaggistico, Strategie e Prospettive”, che ha visto al tavolo di discussione, convocato dal sindaco del comune capofila ed organizzato dall’Associazione Usp (Urbanistica Sostenibile e Paesaggio), l’architetto Ersilia Magorno, che ha coordinato e seguito il raggruppamento sin dai primi passi. Hanno partecipato l’Assessore regionale alla Programmazione e Lavoro, On. Mario Maiolo, ed i dirigenti della Regione Calabria Professore Giovanni D’Orio, Dirigente Generale del Dipartimento "Programmazione " e l’ Architetto Rosaria Amantea, Dirigente Generale di Urbanistica e Governo del Territorio, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, On. Domenico Pappaterra, i rappresentanti dei Comuni di Aieta, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Diamante, Grisolia, Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Sangineto, Sant’Agata d’Esaro, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Tortora e Verbicaro, nonchè i partner aderenti al progetto: Confartigianato, Confcooperative Calabria, Cgil, Cisl, Uil, Parco Nazionale del Pollino, Unpli, Accademia del Peperoncino. Scopo di questo importante incontro operativo e’ stato quello di fare un punto di sintesi sullo stato attuale dei progetti analizzando, alla luce delle misure di finanziamento in essere e quelle recentemente approvate, quale TIRRENO - Mi ricordo montagne verdi…”, queste le parole di una celebre canzone che fino a qualche tempo fa trovava riscontro nella realtà. Finita la calda stagione estiva, i conti fatti con la natura sono estremamente tristi e poco rassicuranti per l’uomo, per lo stesso che alla fine dei conti è la causa di se stesso. I danni provocati alla natura (e conseguentemente all’uomo) da un incendio sono innumerevoli e devastanti. Intanto quello che è immediatamente visibile è il nerastro scenario che si presenta subito dopo un incendio, uno scenario che ha già distrutto la folta vegetazione sita in quella zona ed ha ucciso per asfissia un numero considerevole di animali. Lo strato superficiale del terreno viene cotto e si indurisce cosicché alcune specie di piante non si ripresenteranno più in quella zona bruciata e, al contrario, verrà favorita la ricrescita delle uniche piante che non sono state devastate dalla radice ma che spesso risultano essere le più infestate. Di queste ultime il cuore della pianta rimane verde e fervido ma la parte esterna risulta essere molto dannosa. Se dopo un incendio, si dovesse condensare un temporale sulla zona bru-

Un momento dell’incontro

percorso concreto intraprendere al fine di realizzare in maniera più compiuta e con organicità i contenuti progettuali del sistema integrato elaborato dai Comuni del raggruppamento. Progetti che prevedono di dar vita, a partire dai centri storici, ad otto “itinerari tematici” (temi: gusto, arte contemporanea, paesaggio, archeologia, musica, ambiente, cultura e tradizioni, riti e religione). La relazione tecnica dell’Architetto Ersilia Magorno ha evidenziato, con schede analitiche, come si sia giunti a configurare un collegamento funzionale delle diverse specifiche progettazioni per la valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato, dei beni e delle risorse attinenti la “filiera turistica”, per pervenire ad una sostanziale sinergia per la gestione dei servizi collettivi massimizzandone la loro fruizione e potenzialità occupazionale. Nel corso dell’intervento sono state anticipate anche le linee guida del progetto Pollino Tirreno In Vita, maturato in seno ai comuni compresi nel Parco del Pollino “versante tirrenico” aderen-

ti al Raggruppamento; progetto che si esprime quale naturale complemento al progetto “Centri Storici”. Dall’intervento Presidente del Parco Nazionale del Pollino, partner del progetto, dei Sindaci e del Presidente della comunità Montana presenti all’incontro, è risultato evidente, come hanno sottolineato i Dirigenti regionali e lo stesso Assessore Maiolo, quanto i 16 Comuni di questo raggruppamento dell’Alto tirreno cosentino si trovino sicuramente “avanti” rispetto ad altre zone della Calabria, sia per l’omogeneità di intenti raggiunta che per l’affinità delle linee guida progettuali con le direttive dei vari strumenti finanziari, regionali ed interregionali. La progettualità strategica espressa, la compostezza e la serietà del “tavolo”, la completa partecipazione degli “attori istituzionali” convenuti malgrado il giorno e l’ora, la taratura delle richieste, hanno suscitato apprezzamento da parte di tutti, perché segno evidente di una reale comunione d’intenti, la sola in grado di modificare la cultura dell’accoglienza, spingere il

territorio a comportamenti conseguenti in tema di armonizzazione degli strumenti Urbanistici, rispetto ambientale, difesa delle risorse, tutela dei beni culturali e paesaggistici, erogazione di servizi efficienti e di attenzione al decoro dei centri storici. Lo stato avanzato delle cose – ha affermato il professor Giovanni D’Orio – componente del tavolo Poin ministeriale per la regione Calabria, è sicuramente frutto del buon lavoro politico-istituzionale e tecnico iniziato molti anni fa, approdato a conclusione con l’elaborazione del progetto strategico “Golfo Amico” presentato a Cirella nel giugno del 2008, poi scisso in diverse linee di intervento ed ora approdato, conservando sia i contenuti che gli ambiti territoriali, nel recente POIN “Il Polo degli Alberi Bianchi”. L’impegno della Regione Calabria, assunto a Cirella nel 2008 e responsabilmente mantenuto, costituisce sicuramente una base solida per la definizione delle successive azioni finalizzate alla realizzazione degli interventi. L’architetto Rosaria Aman-

TIRRENO Con l’inizio dell’autunno si traccia un bilancio del territorio interessato dalle fiamme

Triste scenario dopo gli incendi estivi ciata, la pioggia che cadrebbe al suolo, sarebbe carica di acidi e vapori nocivi che non hanno avuto il tempo di svanire nell’atmosfera. Tale pioggia acida concorrerebbe ancor di più a nuocere al terreno appena arso. Se nei paraggi della zona bruciata ci sono delle rocce (in particolar modo, quelle che ne risentono di più sono quelle calcaree), queste investite dal calore, tendono a calcificare: avviene una mutazione a livello chimico che le rende fragili; e dato che la temperatura esterna è notevolmente superiore di quella interna, queste esplodono, frammentandosi in parti di dimensioni anche massicce, creando talvolta fenomeni franosi. Inoltre, tenendo presente la larga diffusione di mini-discariche abusive o comunque di cumuli di materiale buttati maldestramente sui terreni, il fuoco appiccato su plastica genera una combustione a basso consumo di ossigeno e ricco di diossina. È da precisare che la diossina, afferente a

Un incendio che ha colpito il territorio

tea, responsabile del settore Urbanistica e Governo del Territorio, ha apprezzato in particolar modo il sistema progettuale adottato dai tecnici del raggruppamento, e cioè quello di un approccio consapevole che, in controtendenza rispetto alla errata consuetudine di partire dalle risorse finanziarie per poi strutturare gli interventi, ha inteso invece ribaltare il concetto analizzando prioritariamente le esigenze e le peculiarità del territorio per strutturare un piano strategico condiviso finalizzato al raggiungimento degli obiettivi, ricercando solo successivamente la collocazione delle varie azioni all’interno delle diverse misure finanziarie, “modus operandi” assolutamente in linea con le direttive Europee. E questo, con una coerenza e continuità operativa “per nulla intaccata dai recenti avvicendamenti delle Amministrazioni Comunali,” come e’ stato sottolineato dall’Assessore Maiolo, che ha rilevato positivamente il fatto che allo stesso tavolo fossero seduti sia il Sindaco di Belvedere Marittimo Enrico Granata che l’ex Sindaco Mauro D’Aprile. L’incontro di Belvedere, ha concluso l’Assessore Maiolo, rappresenta nel contempo un importante punto di arrivo ma soprattutto un grande punto di partenza che lascia ben sperare per la prosecuzione proficua di un percorso che porterà il territorio a realizzare importanti opere strutturali e significative azioni immateriali per uno sviluppo realmente “strategico” del territorio. Uno sviluppo che vede al centro del sistema, i temi dell’Ambiente, Natura e Cultura, dove le eccellenze del Parco Nazionale del Pollino potranno andare ad affermarsi in ambito internazionale veicolate dai borghi marinari che ne costituiscono la naturale, porta di mare. Una prospettiva che travalica l’abituale schema mare/monti ponendo al centro del “sistema” le risorse naturali, storico.-artistiche-archeologiche, culturali e paesaggistiche del territorio. una famiglia di ben 85 tipi, tutte di una composizione chimica molto semplice non idrosolubile, ovvero non biodegradabile, ricade a terra coprendo la parte non bruciata. Quando le grandi quantità di diossina si depositano in luoghi di pastorizia, si accumulano nelle parti grasse degli animali e nel latte, successivamente consumate ed ingerite dall’organismo umano. Considerando che la diossina è altamente cancerogena, si spiega l’origine dei molti tumori che colpiscono gli uomini e nello specifico i bambini, maggiori consumatori di latte. Appiccare fuoco, solo per il gusto di farlo, noncuranti dei danni a cui si dà vita, risulta essere estremamente deleterio per se stessi e per la società in cui si vive. Spegnere un fuoco, dopo che questo ha preso piede è ormai inutile data la lesione naturale che si è creata. L’effetto dannoso del fuoco, propagandosi dalla salute umana al buon mantenimento naturale, passando in rassegna il danno causato all’agricoltura e le piaghe causate agli allevamenti, non ha prezzo per l’uomo che oramai si lede attraverso le proprie mani. Chiara Greco


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