il domani

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28 il Domani dello Sport Sabato 12 Novembre 2011

CATANZARO

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Guerriero da Traversa In aula intorno al 20 Appuntamento a Janò

Forse dopo il voto di oggi alla camera, destinato a segnare la fine dell’era Berlusconi dopo quasi un ventennio di reggenza, anche il sindaco Michele Traversa potrà concentrarsi meglio sul da farsi, sebbene la maggior parte della collettività e della sua maggioranza siano decisamente convinti che rinuncerà allo scranno a Montecitorio anche prima del previsto. A Palazzo de Nobili di buon’ora, preparando la seduta del consiglio comunale dedicato al conferimento della cittadinanza onoraria al maestro Ennio Morricone, il sindaco ha avuto modo di fare quattro chiacchiere con amministratori smaniosi di rendere presenti istanze e indagare sulle sue reali intenzioni. A portare, invece, sul tavolo del sindaco le problematiche inerenti al quartiere Samà, sollecitando come conseguente l’interrogativo sui tempi delle indicazioni degli asupicati delegati di quartiere, il capogruppo del Partito socialista, Roberto Guerriero. I consiglieri comunali vorrebbero contare di più per poter garantire risposte concrete soprattutto nei quartieri di provenienza e senza le circoscrizioni, polticamente soppresse, e soprattutto con scarsissime risorse a disposizione, questo è materialmente impossibile Da qui la necessità di individuare dei punti di riferimento almeno senza portafoglio. Intanto, questa mattina alle ore 12, in località Gelso -Scala sarà officiata, dal vescovo di Catanzaro, monsignor Vincenzo Bertolone, la cerimonia di cantierizzazione e posa dei lavori relativi alla messa in sicurezza dell’area dopo il movimento franoso del febbraio 2010. Saranno presenti il sindaco Michele Traversa, l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Calabretta, il presidente della Commissione Urbanistica Giampaolo Mungo, dirigenti comunali e tutte le autorità che vorranno prendere parte all’evento. "Si tratta - ha commentato Mungo - di un momento importante perché si tratta dei primi lavori appaltati dopo quanto accaduto all’inizio dello scorso anno, grazie al lavoro dell’Amministrazione Traversa.Atteso, poi il ritorno in aula per le pratiche urbanistiche - e non tutte - atteso intorno al 20 novembre.

ma. ga.

Scuola di Magistratura, l’intervento del presidente della Provincia

«C’è una sentenza del Tar molto chiara sulla vicenda» Sono dell’idea che questioni delicate per i territori, come certamente è l’istituzione della Scuola di Magistratura, non si risolvano con le gazzarre mediatiche, ma piuttosto con il confronto istituzionale. Certo non sono le dichiarazioni stampa, né le manifestazioni di piazza, a determinare la scelta della sede meridionale della Scuola. Ed infatti anche in passato sono stata messa sotto accusa per non aver preso parte ad un corteo di protesta contro lo “scippo” perpetrato dall’ex guardasigilli Mastella che aveva trasferito nella sua Benevento la sede della Scuola. Ritenevo infatti, allora come oggi, che quella manifestazione, organizzata da una parte politica avrebbesostanzialmentesconfessato il vasto sentimento di ribellione che attraversava l’intera città. Resto convinta che quella manifestazione fu la prova della debolezza politica del centrosinistra catanzarese, che non ha mai creduto fino in fondo alla possibilità di istituire la Scuola a Catanzaro. Né abbiamo registrato dure prese di posizioni o palpabili iniziative nei confronti del governo Prodi, che ci ha costretti ad intervenire nelle sedi giudiziarie. Un fatto concreto, è il ricorso al Tar del Lazio proposto dall’amministrazione provinciale di Catanzaro che ha riaperto la vicenda restituendo al capoluogo calabrese la sede della prestigiosa Scuola.Nélasottoscrittaèrimasta in silenzio quando, in una prima fase, il ministro Alfano ha espresso la volontà di mantenere la Scuola di Magistratura a Benevento: insieme a Michele Traversa e ai vertici del Pdl catanzarese e calabrese, abbiamo assunto posizioni forti nei confronti del guardasigilli del nostro stesso partito finché lo stesso non si è convinto dell’opportunità di istituire a Catanzaro una sede della Scuola, pur mantenendo un’altra sede a Benevento. Una decisione che il ministro aveva comunicato, intorno ad un tavolo istituzionale, alla presenza dell’allora governatore Loiero, all’ex sin-

daco Olivo e dei parlamentari di maggioranza e opposizione. Poi la sottoscritta, insieme al nuovo sindaco Traversa ed al governatore Scopelliti, ha insistito con il ministro Alfano prima e, appena insediato, con il nuovo guardasigilli Nitto Palma, perché la vicenda venisse definita con chiarezza e in maniera definitiva a favore di Catanzaro. Ancora una volta con atti concreti e con la sentenza del Tar che giudica illegittime le decisioni di Mastella e stabilisce l’istituzione a Catanzaro dell’unica sede meridionale della Scuola di Magistratura. Una decisione alla quale il guardasigilli ha fatto seguire atti concreti, avviando la fase esecutivaedinviandoaCatanzaroildirettore generale del Ministero Alfonso Malato. Oggi vengo accusata di “silenzio”, ma in realtà ritengo che non ci sia alcuna ragione di intervenire in merito all’incontro durante il quale parlamentari catanzaresi e sanniti hanno discusso con il ministro di possibili soluzioni che, da un lato, eviterebbero di penalizzare troppo la città di Benevento, dall’altro scongiurerebbero possibili sorprese sgradite

dall’esitodelricorsoalConsigliodi Stato, la cui decisione è prevista il prossimo 17 gennaio. In tal senso si è parlato della possibilità di mantenere a Benevento alcuni corsi per i magistrati della Campania, senza mettere in alcun modo in discussione l’istituzione dell’unica sede meridionale della Scuola a Catanzaro. Naturalmente non ci sono stati “accordi”, “compromessi” o tantomeno “spartizioni”. Piuttosto gli esponenti del Pd catanzarese potrebbero rendersi utili alla causa, intervenendo presso i vertici del proprio partito e gli amministratori beneventani, di centrosinistra, perché desistano dalle azioni giudiziarie intraprese contro la nostra città. Ovviamente, per fare ciò, sono necessari coraggio, autorevolezza, e soprattutto un peso politico che evidentemente i rappresentanti del centrosinistra catanzarese non hanno. Impegnati come sono, in effetti, nella gara, tutta interna e per alcuni pure seccante e faticosa, a guadagnarsi la guida di una spicciola opposizione. r.c.

Attivato il nido aziendale del Comune A breve l’apertura delle iscrizioni E’ stato attivato il nido comunale dell’areadell’Infanzia"G.Pepe"di Catanzaro. E’ stata istituita, infatti, una Sezione di "nido aziendale", riservata prioritariamente a figli di dipendenti ma aperto anche al territorio, presso i locali della scuoladell’infanziaparitaria"Birbantopoli", in via Scesa Gradoni, 14 (tel. 0961/721341), il cui funzionamento è regolamentato da una convenzione stipulata tra il settore Politiche Sociali, diretto da Antonino Ferraiolo, e la predetta scuola, di cui è dirigente la professoressa Annarita Migale. Possono usufruire del servizio i bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi, secondo le modalità e i criteri stabiliti dal Regolamento comunale dell’Area dell’Infanzia

"G. Pepe", diretta dalla dottoressa Rosanna Maio. I modelli di domanda di iscrizione possono essere ritirati presso la segreteria dell’istituzione scolastica "G. Pepe", dove saranno fornite tutte le informazioni utili relative alle modalità di pagamento, in funzione alle fasce di reddito dell’utenza, nonché ai servizi disponibili, alle attività didattiche, agli orari di apertura e chiusura. Saranno aperte a breve le iscrizioni per l’anno scolastico 2011/2012, mentre per l’anno in corso vi sono ancora posti disponibili, aperti ad inserimenti primaverili, periodo assolutamente favorevole per affrontare i primi approcci di socializzazione dei bambini con i propri coetanei.

Petizione dei commercianti per rimuovere le strisce blu Il consigliere Costanzo ha consegnato al sindaco una petizione dei commercianti di via Indipendenza in cui si chiede la rimozione delle strisce blu realizzate lungo la carreggiata destra dell’arteria. I firmatari scrivono che con la collocazione delle aree di sosta a pagamento «si è venuta a creare una situazione dannosa per le attività poste lungo la via» e lamentano una gestione poco oculata da parte della Amc nel far rispettare il pagamento del ticket. «Accade che numerose autovetture stazionano a lungo su via Indipendenza sia negli spazi con passaggi pedonali sia negli spazi prossimi alle strisce blu occupando in tal modo interamente i posteggi e causando grave danno agli esrcizi commerciali». Al sindaco si chiede la trasformazione delle strisce blu in strisce gialle, quelle che consentono la sosta breve gratuita. «Ho perorato la causa dei commercianti - ha affermato Costanzo - perché hanno sperimentato sulla loro pelle i risultati negativi dell’istituzione delle strisce blu. Da parte sua, il sindaco Traversa ha preso in considerazione le indicazioni arrivate dai negozianti e ha garantito un intervento immediato nei confronti dell’Amc. Ciò consentirà una continuo turn over delle auto in sosta. Solo dopo questo ulteriore passaggio, si valuterà l’eventuale rimozione delle strisceblu». r.c.


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