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il Domani
Giovedì 9 Luglio 2009
L AMEZIA
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Finisce in manette Edoardo Aiello, un giovane residente a Serrastretta a cui i Carabinieri hanno sequestrato marijuana e hashish
Venticinquenne arrestato per droga Per confezionare la “roba” vecchi cilindri delle pellicole fotografiche e gusci vuoti di noci LAMEZIA TERME — Ancora un giova-
ne in manette a Lamezia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Ancora un giovane che spinto dal guadagno facile diventa venditore di morte per suoi coetanei. Un fenomeno che si fa sempre più allarmante in città e che ha visto “protagonista” stavolta, Edoardo Aiello. Nato a Lamezia venticinque anni fa, ma residente a Serrastretta, il ragazzo è stato tratto in arresto alle prime ore dell’alba di sabato scorso, anche se la notizia è stata data solo ieri mattina, dagli uomini dell’Ufficio investigazioni generali ed operazioni speciali del Commissariato di Pubblica sicurezza di Lamezia Terme, diretto da Giuseppe Cannizzaro. L’operazione, rientrante nell’ambito delle numerose attività di indagine volta e contrastare e reprimere l’ormai diffuso fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti in città e nel suo hinterland, ha fatto si che Aiello venisse, grazie anche ai tanti elementi raccolti a suo carico, tratto in arresto nella flagranza del reato. Edoardo, infatti, attenzionato da più tempo da parte degli uomini del Commissariato di Lamezia Terme, è stato sorpreso all’interno della sua abitazione con una cospicua quantità di sostanza stupefacente, tipo marijuana con foglie e semi e hashish in tavoletta, nonché con tutto l’occorrente, un bilancino di precisione e svariati contenitori, tra cui vecchi cilindri delle pellicole fotografiche, utilizzati per contenere la dose per la confezione della “roba” destinata ad essere immessa sul mercato dello spaccio. La meticolosa attività di indagine, ha da-
Sventato un suicidio, tenta di darsi fuoco nell'area ex Sir LAMEZIA TERME — Un uomo di 43 anni F. V., in preda ad una crisi dovuta ad un problema familiare, ha tentato di darsi fuoco per togliersi la vita. E' successo ieri pomeriggio all'interno dell'area ex Sir di Lamezia terme, davanti ad una azienda. L'uomo si è cosparso di benzina e si è dato fuoco, ma è stato prontamen-
La droga sequestrata
to anche modo ai militari lametini, di appurare lo stratagemma usato dal giovane per trasportare lo stupefacente. Innocui gusci vuoti di noci, farciti di droga e pronti allo smercio. Ma non solo, all’interno del cortile della sua abitazione gli uomini di Cannizzaro hanno anche rinvenuto una piantina di marijuana. Elementi inconfutabili dell’attività illecita, che hanno consentito agli inquirenti di procedere all’arresto in flagranza del reato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Cattura, che dopo le formalità di rito, gli è costata il restringimento presso la locale Casa circondariale e la messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha successivamente proceduto alla convalida del fermo. Edoardo Aiello
Antonietta Bruno
Per ricordare il celebre cantautore di origini calabresi morto in un tragico incidente d’auto
Casapound celebra Rino Gaetano con migliaia di manifesti in tutta Italia LAMEZIA TERME — Migliaia di
manifesti affissi in tutta Italia per ricordare Rino Gaetano, il celebre cantautore di origini calabresi ma romano di adozione morto il 2 giugno del 1981 in un tragico incidente d'auto. L'iniziativa è di Casapound Italia, l'associazione che fa capo a Gianluca Iannone, che per il suo tributo alla memoria del musicista ha scelto un'immagine stilizzata in campo azzurro e solo una scritta, in basso a sinistra: “Rino Gaetano, 29 ottobre 1950 - 2 giugno 1981”. «Casapound vuole rendere omaggio a un grande artista, un uomo libero non riconducibile a nessun partito che in anni particolari della Repubblica cantava e diceva cose che nessuno aveva il coraggio di ammettere - spiega Iannone - Un uomo nei confronti del quale è stato messo in atto un vergognoso tentativo di diffamazione, che non si è fermato nemmeno davanti a una tragica morte». «Noi invece lo vogliamo ricordare - aggiunge il presidente di Cpi - per l'attualità delle canzoni e per la libertà intellettuale, talvolta oltraggiata dai meschini tenta-
Nell’originalità delle sue ballate e nell’attualità dei suoi testi, si rispecchiano ancora tantissimi giovani tivi di strumentalizzazione di chi non rinuncia a un altro trofeo da esporre in qualche festa di partito». E a far infuriare Casapound è anche la fiction sulla storia del cantautore girata di recente, che, ricorda Iannone, «ha giustamente suscitato l’indignazione della sua ragazza di allora e della famiglia. E’ la dimostrazione che Rino Gaetano era un uomo così “indigesto” che non sono bastati 30 anni a far venir meno la mania di gettare fango su di luì». «Si vuole accreditare l'immagine - prosegue il leader di Cpi - di uno che sì, sapeva scrivere belle canzoni, ma che poi era un uomo da nulla. Un pazzo, un drogato, un alcolizzato, se non un bruto. Co-
me quando nella fiction lo si mostra che umilia il padre, lavoratore indefesso e di umili origini. Forti dell'impunità data dall'attaccare chi non si può difendere, si cerca di distruggerne il personaggio in modo ancora piu' subdolo, per supportare la tesi, mai dimostrata, che fosse ubriaco la sera dell'incidente». «Eppure - conclude Iannone - l'unico mistero che resta insoluto a 28 anni dalla sua morte, è come mai ben 7 ospedali romani abbiano rifiutato di prestargli soccorso quel 2 giugno del 1981». E a ribadire quanto detto, è anche Mimmo Gianturco, responsabile di Casapound Italia in Calabria, «Con l’affissione dei manifesti in ricordo di Rino Gaetano, commemoriamo anche noi, uno dei migliori artisti italiani e lo ricordiamo con particolare affetto in quanto calabrese. Da Cosenza a Reggio Calabria, passando per Lamezia e ovviamente Crotone, sua città natale, la nostra regione si è svegliata con centinaia di manifesti in sua memoria, perché nell’originalità delle sue ballate e nell’attualità dei suoi testi, si rispecchiano ancora tantissimi giovani».
te salvato dall'intervento dei carabinieri che lo hanno poi trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Le sue condizioni non desterebbero eccessiva preoccupazione, anche se è stato ricoverato con prognosi riservata. c. v.
Esercito, cambio al vertice del 30° gruppo squadroni LAMEZIA TERME — Il tenente colonnello pilota Francesco Tessitore, Comandante del 30° gruppo squadroni “Pegaso”, lascerà l’incarico perché dovrà assumere l’incarico di Capo Sezione nell’Ufficio Operazioni presso il Comando Nato dislocato a Solbiate Olona (Va). La cerimonia si svolgerà oggi alle ore 10.15, presso la caserma sede del 2° reggimento Aviazione Esercito “Sirio”. Assumerà l’incarico di Comandante
Al posto di Tessitore il tenente colonnello pilota Scaramuzza il tenente colonnello pilota Fabio Scaramuzza proveniente dal Comando Scuole dell’Esercito in Roma. r. l.